Lo sviluppo sostenibile e l'italia: intervista ad Enrico Giovannini
Radio radicale e ben trovati in uno spazio di intervista e approfondimento chi vi parla in studio Valeria Manieri abbiamo qui in studio del davvero un piacere gli diamo il benvenuto Enrico Giovannini professore a Tor Vergata portavoce
Dell'altro disse l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile già ministre lavora già presidente dell'Istat ben trovato
Buongiorno a tutti e a partire tra l'altro da queste sue cariche da queste due competenze approfondiremo
Un po'di argomenti intanto se lei è d'accordo partire subito con questa scommessa in cui resti esso si è
Si è lanciato diciamo partendo anche da un incarico internazionale che ha con le Nazioni Unite sugli obiettivi diciassette gol per lo sviluppo sostenibile e poi magari
Approfondiamo anche su alcuni aspetti alcuni dati che riguardano l'economia e lavoro nel nostro Paese
A compiacere intanto dobbiamo dire che per la prima volta il mondo si è dato uno uno un'agenda comune
Abbiamo nel tempo avuto i Paesi in via di sviluppo quell'emergenti quelli sviluppati adesso siamo tutti paese di in via di sviluppo sostenibile cosa vuol dire questo
Vuol dire che i grandi del mondo basati basandosi sui risultati di licenziati hanno capito che in l'attuale modello di sviluppo
Non è sostenibile ma non è sostenibile non solo sul piano ambientale e questo lo sappiamo benissimo ma non lo è neanche sul piano sociale sul piano istituzionale sul piano economico
E allora si sono dati dopo un paio d'anni negoziazioni
Questa agenda due mila trenta c'è un'agenda comune a cui tutti devono contribuire sia paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo per realizzare ecco diciassette gol possono serviva rare un po'generici talvolta
Eliminare la povertà
Assicurare un'istruzione di qualità per tutti VAS la premiazione un vasto programma ma poi questi diciassette gol sono dettagliati in centosessantanove sotto Bitti
Che rendono molto concreto questa molto concreta questa gente le faccio solo tre esempi
Che riguardano anche l'Italia
Il primo riguarda la povertà l'idea di azzerare la povertà assoluta nel due mila trenta vuol dire che noi dobbiamo portare a zero i quattro milioni e cento mila poveri
Che abbiamo in Italia di cui un milione e cento minori
E poiché questa cosa non si fa in un giorno ma abbiamo quattordici anni per riuscire a portarli a zero
In alcuni casi gli obiettivi sono addirittura il due mila venti
Noi abbiamo quasi due milioni e mezzo di giovani netto giovani che non studiano non lavorano bene e l'impegno che l'Italia ha preso è quella di ridurre drasticamente questo numero entro il due mila venti che più o meno dopodomani sì
Oppure i sindaci noi stiamo per leggere Sindaci in
Importantissimi città e si devono impegnare a realizzare entro il due mila venti dei piani per le loro città
Per affrontare il cambiamento climatico
Per evitare i rischi idrogeologici perché il mondo è un mondo più turbolento e più complicato di quello che abbiamo vissuto ecco se andiamo a guardare questi centosessantanove obiettivi troviamo concretezza
Ma chi deve fare tutto questo e questa è l'altro passaggio rispondo immediatamente la sua domanda non solo i Governi questa è l'altro elemento dell'universalità di questa agenda
Ma lo devono fare le imprese noi consumatori noi cittadini responsabilità responsabilità dirette ed è per questo che
Appunto a ottobre ho proposto la costituzione di questa alleanza italiana
Per lo sviluppo sostenibile ha smesso che riunisce ormai più di cento organizzazioni da CGIL CISL e UIL organizzazioni del al mondo del volontariato le organizzazioni femminili più di quaranta fondazioni
E di diverso orientamento le organizzazioni che si occupano di volontariato lo sviluppo
Legambiente WWF insomma
Siamo in tanti per tentare di realizzare in Italia questi obiettivi allora tra poco arriveremo diciamo anche a focalizzarci su alcuni degli obiettivi forse più complicate da attuare in
In Italia ma volevo chiederle visto anche insomma lunedì c'è stato Onna un'importante evento a Roma e era veramente impressionante anche il numero delle persone e delle personalità importanti che sono
Venute diciamo a partecipare a questa questa iniziativa
Visto anche la il tipo di società civile sindacale che è stato coinvolto viene da pensare che un po'ci fosse anche proprio bisogno di un di un posto di un'iniziativa di questo tipo in un momento in cui
Un po'la politica forse anche qualche accusa al Governo Renzi insomma sembra aver
In Italia c'è sempre stato un problema forse di Totti troppa concertazione qualcuno oggi direbbe che vi è forse ce n'è troppo poca io ancora non mi sono fatto un'idea precisa però insomma dalla risposta sembrerebbe insomma
Che che di queste iniziative ci fosse ci fosse bisogna come come se lo spiega ma io credo che ci siano altre motivazioni principali la prima e che effettivamente la società civile
Al di là della chiusura del nel ecco che questo poteva essere anche
Cuccureddu indette dia non perché voglio dire ritenerla c'è un po'in tutti i Paesi però truppa in alcuni casi sono più efficienti queste strutture in altre
Meno efficienti la società civile italiana vuol mostrare di poter contare perché conta ogni giorno in realtà
Contro ogni giorno tenendo insieme la società
Gestendo situazioni molto difficile talvolta nei posti di lavoro ma anche nelle strade pensiamo al volontariato
In più in generale contribuisce a creare
Quel tessuto sociale quella coesione sociale che ormai gli economisti hanno riconosciuto importante sotto la dizione di capitale sociale come il capitale umano come il capitale fisico come il capitale naturale
La seconda motivazione credo sia quella di andare al di là dell'approccio rivendicativo
Questa agenda è una grande sfida per tutti e martedì c'è stato ieri un evento della CGIL sul dal titolo il lavoro del futuro il lavoro verde
Non non è in un linguaggio normale per un sindacato ma segnala come la consapevolezza che la transizione a una green economy a un'economia circolare ci torneremo eventualmente successivamente e compito di tutti
E il terzo elemento e quello di mostrare in pratica
Che al di là delle differenze ci possono essere dei punti di contatto molto importanti e anche qui le faccio un esempio
Quando ero Presidente dell'Istat abbiamo creato questi indicatori di sviluppo di benessere questo segni bile tra l'altro proprio insieme al CNEL coinvolgendo la società civile
Il Parlamento sta per approvare spero proprio lo faccia
Un emendamento alla legge di contabilità che imporrà ogni anno al Governo quando prepara il Documento di economia e finanza
Di valutare non solo ex post ma anche in futuro gli andamenti di indicatori come speranza di vita disuguaglianze povertà educazione e poi approvata la legge di stabilità
Dovrà fare un altro documento in cui verrà valutato l'impatto di quella legge di stabilità quegli indici su quegli indicatori non le capisce questo è un passaggio
Enorme in questo sforzo io appunto sostengo da più di dieci anni di andare oltre il PIL non
Ma è un passaggio enorme anche per la società civile
Che tipicamente fa rivendicazioni molto settoriali
Quindi è una sfida per tutti io sono molto contento
Che in Italia si sia creata questa alleanza che un po'un unicum
Per ora a livello internazionale l'altro a livello di bilancio che Kitty che sia statale o che sia veramente di un mio Municipio di un Comune si possono fare di questo per azioni insomma molto frequentemente io si vogliono fare tra l'altro uno dei temi che spesso qui a Radio Radicale abbiamo toccato in altre in altre circostanze è stato per esempio
L'approccio di genere quindi il Bilancio di genere no dall'amministrazione del più piccolo municipio della città fino al Comune o fino insomma ai livelli più alti
Mi sembra un tema interessante però spostandosi su alcuni degli obiettivi lei prima citava la lotta alla povertà io le cito anche uno degli altri sul mercato del lavoro l'occupazione buone di e di qualità
Ecco questi temi in in Italia sono un po'complessa sì non tanto perché siamo magari in un periodo come per tutti complesse insomma le code della crisi economica si fanno ancora sentire ancora non capiamo il mondo
Che ci aspetta insomma c'è rallentamento della Cina ci sono una serie di fattori che determineranno sicuramente qualche altro scossone
Ecco io le chiedo con
I Chima Agrimi lanci che abbiamo a livello statale perseguire alcuni di questi obiettivi per uno sviluppo sostenibile che spesso è un'opportunità ma è anche un costo
Nel caso italiano citando questi temi verrebbe da pensare non so a una
Riforma del Welfare o citando le parole del Presidente dell'INPS Tito Boeri
I rischi per la generazione per Dusan a degli anni Ottanta cioè che potrebbero essere i nuovi poveri di domani per
Pensioni magrissime ecco
Lei da da dove del da dove partirebbe per
Diciamo intaccare alcuni di questi temi è affrontare alcuni dei nodi più spinosa di di questo di questo Paese
è stato parzialmente fatto per esempio sull'articolo diciotto con il giorno sette insomma poi
Parleremo anche di questo però insomma per introdurre un po'questa seconda parte della nostra conversazione
Io partirei da qualcosa che può sembrare molto astratto ma non lo è glielo concretizzo immediatamente
Dall'idea che la sostenibilità a che fare sul
Con il consumo delle diverse forme di capitale
Il capitale fisico naturalmente ma anche quella naturale quello umano e quello sociale se in altri termini l'organizzazione del lavoro della produzione della vita sociale consuma più capitale di quello che produce
Vuol dire che la generazione successiva avrà meno a disposizione per realizzare i propri convitti
Vi faccio parlare del capitale umano
Dizione un po'tecnica ma che poi ha dietro le persone non stiamo parlando di qualcosa di astratto
Lei ha ricordato io ho fatto il ministro nel governo letta per soli dieci mesi ma vorrei ricordare che abbiamo impostato una serie di cose che non legate con un filo rosso
Orientamento al lavoro
E al futuro fino alla terza media
Di nuovo orientamento al lavoro negli ultimi due anni di scuola superiore
E obbligo di alternanza scuola lavoro quel pezzetto è stato che almeno a realizzare quell'orientamento è ancora debole molte poche imprese stanno facendo alternanza scuola lavoro
Poi uno esce dalla scuola e rischia di cadere nella trappola tenente sì
Garanzia giovani era stata immaginata per evitare esattamente questo cioè per recuperare i giovani che appunto sono inattivi non è andata benissimo se vuole ci torniamo tra un attimo
Poi c'è il l'attività lavorativa
Poiché non abbiamo introdotto cosa ripresa dal Governo attuale il contratto di ricollocazione
Cioè il fatto un impegno patto tra il lavoratore
Che è a rischio licenziamento che è stato licenziato con il sistema formativo per essere reinserito e poi ancora avanti lo strumento di lotta alla povertà il sostegno per l'inclusione attiva che non era semplicemente un sussidio
Ma un sussidio condizionato alla riformazione delle persone a mandare i figli a scuola mandarli alle visite mediche e così via quello che in Gran Bretagna si chiamerebbe Euan Sartori
Esattamente ma e di più perché non riguarda soltanto le persone adulte ma è un impegno è una presa in carico dell'intera famiglia il nucleo sei del nucleo
E adesso appunto sostegno per l'inclusione attiva è oggetto della delega
Sulla povertà della legge delega che il Governo sta portando avanti
Qual è il filo rosso di tutte questi aspetti
E l'idea che noi
A causa di
Future crisi
Perché ormai abbiamo capito che l'idea che lo sviluppo sia continuo meravigliose ogni tanto c'è qualche infinito
Senza finito ormai abbiamo capito che non è così
Di fronte alle crisi lei deve costruire resilienza resilienza delle persone cioè la capacità
Di reagire di sciocca la resilienza delle imprese oltre che la residenza del dell'ambiente allora questi due concetti vulnerabilità agli shock alle crisi e resilienza
Sono dei principi cardine su cui investire un esempio per tutti
Se lei pensa che l'economia possa ripartire mettendo i soldi in tasca ai consumatori
Lei la pensa come l'economia pensato fino adesso
Beh anche com'è un po'a ma
Ma la pensa nel Governo Renzi colonne questo ottanta euro per le può prendere questa misura un po'prendere anche altre misure io non avrei preso a perdere no voglio dire comprendere come esempio questa misura se quegli stessi soldi anzi la metà
L'avesse utilizzati per costruire questo schema di garanzia universale contro la povertà
Lei avrebbe invece
Preso un altro paradigma che basata sul capitale umano e che e ricrea continuamente reazione positiva alla crisi
Questa è la differenza tra lo sviluppo classico è uno sviluppo sostenibile quindi come vede si possono anche fare politiche già esistenti non ci dobbiamo necessariamente inventare cose strane
Ma coerentemente il secondo esempio molto rapido e il fatto che noi abbiamo centinaia di migliaia di persone che hanno perso il posto di lavoro nel settore delle costruzioni
Tipicamente abbassa qualificazione quindi non facilmente riconvertibile qual è il loro futuro
Vogliamo di cementificare CEM continuare a cementificare l'Italia no spero proprio Dino tra l'altro c'è una legge sull'uso del suolo in Parlamento lei avrebbe potuto e dovuto fare un'enorme programma di riqualificazione urbana
Che avrebbe riportato queste persone al posto di lavoro avrebbe ridurlo ridotto l'inquinamento fatto ridurre i costi energetici alle famiglie e quindi con benefici anche economici
Quindi la conclusione
E che con un solo strumento
Lei deve cercare di avere effetti su quanti più obiettivi positivi e questo è una logica nuova rispetto alla classica logica di uno strumento un obiettivo
Che insegnano le corse di economia diciamo la logica ragionamento integrato insomma non poi sono chiamati però qui la domanda
Sorge spontanea avrebbe detto qualcuno quando lei parla diciamo dello sviluppo che finora è stato perseguito in senso classico e lo sviluppo sostenibile ecco alla luce anche dei piccoli commenti che abbiamo fatto
Anche sull'operato del Governo a suo parere quello che è stato messo in atto finora è più diciamo figlio della vecchia logica
è più figli e nella seconda oramai a metà strada credo sia a metà strada con alcuni elementi positivi che sono figli appunto di questo modo di pensare e altri più classici chiamiamoli così
Perché questo non va necessariamente bene
Il Presidente del Consiglio ha recentemente ribadito in varie occasioni l'importanza del energia rinnovabile e della necessità di accelerare la transizione alle energie rinnovabili vuole ricordare che anni fa
Noi abbiamo come d'Italia impostato un forte incentivo economico alle rinnovabili
Ma abbiamo alla fine importato dalla Cina e da altri Paesi i pannelli solari perché non c'era una industria locale in grado una tecnologia in grado di
Far beneficiare dal punto di vista dell'occupazione
L'Italia
Allora c'è bisogno come altri Paesi hanno fatto di una chiara indicazione strategica che non si torna più indietro perché lo sviluppo sostenibile in genere lo sviluppo le fanno impresa
Quindi bisogna dire chiaramente Karin prese guardate l'Italia si pone in questa direzione concentra i suoi sforzi in questo enorme programma ed è coerente in tutto questo
Un altro esempio che appunto come dicevo è in discussione in Parlamento e l'uso del suolo
Noi abbiamo cementificato distrutto suolo fertile e utilizzabile molto più di ogni altro Paese europeo negli ultimi vent'anni bisogna dire basta
Il che vuol dire obbligare a riqualificare
L'esistente e questo crea più occupazione rispetto a costruire il nuovo capisco che non è semplice ma questi sono messaggi che in altri paesi sono stati dati in modo molto chiaro
Ecco addentrandoci ancora di più insomma nella politica nella politica italiana ritoccando il tema delle delle pensioni a proposito di sviluppo sostenibile e lotta alla povertà
Lei crede che
Siamo una una situazione quella della generazione negli anni Ottanta che poi è anche la mia generazione perché diciamo è persa in partenza dal sul fronte pensionistico
Ci sono delle delle soluzioni alla portata o sarebbe più semplice dire facciamo un ottenga otto
La dico del
Drastica assolutamente
Provando a dare in ordine in modo sintetico
Il futuro pensionistico di qualsiasi persona dipende da tre parametri
Quanti anni i lavori
Le retribuzioni
E il tasso di crescita dell'economia
Se il tasso di crescita economica in basso tra l'altro si crea poco occupazione o le vite lavorative sono discontinue su questi tre indicatori già siamo alla stampa dati reali
Siamo in una situazione di grande difficoltà
Perché al di là del modo con cui si calcolano i contributi le pensioni di oggi sono bassa sono pagate dai contributi sociali dei lavoratori di oggi
Al di là dei conti attuariale
E allora
Conclusione certamente non abbiamo bisogno di creare più occupazione
Un'occupazione che sia a salari più alti di quelli attuali che torno tra un attimo su questo terzo più continuativa
Vuol dire che tutti i ragazzi italiani non potranno realizzare queste aspettative no naturalmente già adesso ci sono tanti ragazzi ragazze che trovano dei posti di lavoro adeguati
Ma
La dinamica del sistema economico è insoddisfacente e nel caso dei voucher è un ottimo esempio
Anche durante la crisi due mila nove due mila dieci undici un gruppo di imprese italiane
Diverse decine di migliaia hanno reagito alla crisi innovando investendo in capitale umano in nuove tecnologie e così via
E hanno non solo conquistato nuovi mercati ma aumentato la produzione l'occupazione e anche i profitti
Un altro pezzo del sistema italiano invece si è ritirato e se non ha chiuso ha cercato di sopravvivere talvolta con qualche artificio
Parliamo di evasione grazie parliamo di
Voucher come uno strumento in realtà per pagare lavoro in nero
Quindi noi abbiamo ancora una volta una polarizzazione tra impresa che hanno accettato la sfida è che nonostante tutte le difficoltà sono riuscite ancora Madaro eccolo in modo regolare e molti altri che invece hanno rinunciato a questo
E perché questo è rilevante anche rispetto ad altri discorsi le analisi dell'Istat anche recenti ci mostrano come
Il titolo di studio dell'imprenditore faccia una grande differenza a parità di altre condizioni
Noi sappiamo che in Italia abbiamo un tasso di
Laureati molto più basso rispetto agli altri Paesi vediamo lontani dagli obiettivi non solo credo dei gol ma anche quelli della Europol rinvenimenti e così via provvede come allora capiamo che l'istruzione
E legata all'innovazione
Alla crescita al fatto di poter competere sul mercato ma l'ha lei ma anche alla legalità non c'è dubbio e allora tutto diventa molto più interconnesso allora quando discutiamo di istruzione dobbiamo renderci conto che questo ha un effetto economico
Magari di medio termine questa è l'altro tema di grande difficoltà cioè i politici
Troppo spesso si concentrano sul breve termine ma ci sono Paesi che stanno tentando di ovviare a questo
Un esempio lo faccio forse troppo spesso la Svezia ha creato il Ministro del futuro
Tra l'altro affidando questo ruolo Madonna
E il ministro il futuro deve valutare ogni atto dal Governo
Rispetto all'impatto che avrà sul futuro del Paese tempo come lo sviluppo sostenibile esattamente lo sviluppo sostenibile così come in altri Paesi come in Norvegia il ministro che è responsabile per lo sviluppo sostenibile il Ministro dell'economia
Perché non c'è separazione non è una puramente una questione ambientale o in altri Paesi è stato il
D'ufficio il Primo Ministro che ha preso questa responsabilità ecco non è impossibile pensare così
Il Chievo questo vuol dire che dobbiamo cambiare tutto no
Ma che dobbiamo avere questa visione di medio termine
A cui legare naturalmente gli obiettivi di breve termine per poi poter essere rieletti continuare a lavorare ecco diciamo Loiero non politico perché lei e ogni volta che dice lei ha fatto il ministro si però non sono stato un parlamentare
Sono stato un tecnico con tutti i limiti naturalmente pone gli obiettivi di medio termine però diciamo la cosiddetta generazione perduta
Che rischi corre diciamo perché sono dei processi che
Benché vale insomma si attiveranno in modo compiuto non so tra dieci quindici anni
Verosimilmente dipende i tempi possono essere anche il mutuo più cruciale poi anziché gli ESU dati avremo altre problema entra un po'quest'ultimo certamente un rischio
Ma è un rischio che avremmo anche se il sistema pensionistico fosse quello vecchio sinceramente sì sì sì perché anche quello vecchio era basato su un equilibrio
Su quelle tre variabili di cui vi parlavo prima il tasso di crescita e così via ma una libertà sullo sviluppo diciamo nel pilastro privato non potrebbe essere almeno una soluzione ponte
Bene e latini altre non avevo visto in Inghilterra che il Governo conservatore di Cameron ha detto beh se volete contro una certa età portarvi via il montante
Pensionistico
Portata vero via però certo può e non venite a lamentarvi se quando avete sessant'anni si è poveri
La adesione a questo approccio è stata bassissima montuosa nemmeno trovare a terra Bernini in qualche modo legge ha avuto questo l'esperienza anche in Italia credo che gli italiani abbiano dimostrato
Grande attenzione è grande lungimiranza quando pochissimi hanno usato l'anticipo il TFR ed è in un mondo di incertezza
Pensare che mezzi è meglio una gallina un uovo oggi non è che all'IVA una gallina domani
E magari una tentazione così
Naturale ma
è sbagliato i sistemi di welfare sono stati sviluppati proprio perché i singoli possono prendere decisioni e questo non è paternalismo
Limitate perché hanno difficoltà a fare i calcoli diciamo così i futuri in modo corretto
Che abbiamo molti studi scribano ormai sotto il nome di Neuroscienze o di economia comportamentale che ci dicono che noi umani abbiamo difficoltà a fare bene i calcoli con la probabilità
E abbiamo una evidente preferenza per l'oggi rispetto al domani
Quindi io credo che l'opting out come lei diceva cioè
Io non pago nessun contributo però mi gestisco a questo punto no indagine non fondata adeguata
Ecco io credo che si tenesse un canile ambedue le cose con questi stipendi viene difficile e allora lei vede che il problema vero sani segnalare e solo i salari
E sono salari dovuti al fatto che noi abbiamo una struttura produttiva troppo basata su piccole imprese che a parità di altre condizioni sono meno efficienti vere grandi quindi pagano salari più bassi
E
Inoltre
Sono concentrate su settori relativamente bassa produttività allora se lei non affronta il problema e lo risolve dall'origine
Lei sta creando situazioni di vulnerabilità molto elevate che poi ritorneranno indietro
Come un boomerang quando le persone più avanti giustamente chiederanno protezione sociale come parte del patto sociale
Ecco le faccio due ultime domande riallacciandomi Hariri gli ultimi dati sulla disoccupazione l'occupazione dell'Istat cioè diciamo una disoccupazione che risale ma è un dato positivo perché
E diminuiscono gli inattivi tuttavia si dimentica di dire che il nostro Paese è uno dei Paesi europei che ha il numero più alto bandi parecchio di persone inattive
Ricollegandomi anche al discorso della formazione del ruolo dello Stato in questo
Le grandi difficoltà che vediamo oggi nel mercato del lavoro in generale nella ripartenza italiana dipendono in che misura anche dalla qualità del capitale umano a disposizione purtroppo dipendono in maniera ampia
Non solo dal punto di vista del fatto che
Non abbiamo investito abbastanza nella formazione
In particolare i settori quindi siamo indietro rispetto alle esigenze delle imprese
Penso
Alla new economy come si chiamava una volta vuol dire e nuove tecnologie e così via che non vuol dire che non siamo capaci ma
Abbiamo relativamente poche persone
Pronte accettare queste nuove sfide dall'altro la qualità del capitale umano a che fare anche con
Il lato imprenditoriale come dicevo prima
Abbiamo un aumento delle storto ottima notizia anche le lasciare in economia anche quella figlia di un imprese lo spirito imprenditoriale o
Volete allargarsi no credo siano ambedue pelviche a bla bla Carra perché un tipico esempio della Schering economiche nasce in Italia
Quindi quello che è un'ottima idea voglio dire non soltanto per arrangiarsi
Però qual è il punto che
Il
La fase di start-up di inizio di un'impresa ormai è stata abbastanza semplificata ci sono il problema è l'atto
Cioè il passaggio da le in prese relativamente piccole alle medie e grandi
E questo è un problema non da oggi perché la struttura tipicamente familiare del capitalismo italiano fa sì che l'imprenditore se anche ha successo tenda a non voler lasciare leve del potere
Ahimè in AGEA tra
Così facendo felice lasciare ora ieri esattamente
E c'è un'altra considerazione da fare questo è anche un appello se vuole ai media noi per troppi anni abbiamo santificato la figura del manager
Più che la figura dell'imprenditore
Se pensiamo agli anni novanta in parte agli anni due mila erano i manager delle banche delle grandi impresa essere un po'le icone nazionale
Mentre invece dobbiamo
Sottolineare molto di più il ruolo degli imprenditori
La battuta che ogni tanto dire che se noi avessimo avuto Zuckerberg in Italia forse non ce ne saremmo accorti perché perché non tendiamo a valorizzare
Le le grandi teste che abbiamo lei persone e questo è un elemento importante che spinge molti giovani
Ad andare all'estero c'abbiamo anche qualche problema a livello di liberalizzazione basti pensare ai fenomeni della Schering con nome come funzionano operare negli Stati Uniti e come non funziona qua per esempio questo è assolutamente vero e molti si sono salvati dalle secche della crisi
Approfittando della sua lingua economie di questi lavoretti quasi come fosse un Welfare ragione anzi spesso sono stati i genitori o i nonni
Che hanno messo il capitale iniziale anche perché la situazione mercato creditizio era quella che era però io vorrei sottolineare anche che le nostre imprese
Pagano i giovani meno di quanto le imprese all'estero farebbero
E ulteriormente
La lo sviluppo di carriera
All'interno dell'impresa e meno remunerativo o meno rapido rispetto a quello che accade in altri Paesi
Quindi non solo partiamo con salari più bassi ma poi I bravi diamo meno incentivi per crescere nella loro posizione professionale
Questo di nuovo un risultato
Del del modo con cui
Una parte del nostro capitalismo si arrangia un po'come le diceva
E questa è un'altra cosa da cambiare perché oggi la competizione per i cervelli è una competizione internazionale e quindi noi
Non solo perdiamo persone di valore ma non riusciamo ad attrarre dall'estero
E questo è un segnale che io credo dovremmo invertire le imprese soprattutto devono invertire aumentando i salari di ingresso e aumentare aumentando le possibilità di essere remunerati essendo Bra
La mia impressione non so se lei su questo d'accordo che il problema italiana sia in larga misura il fatto che si tenda a non fare mai delle scelte troppo nette allora mi spiego con un esempio parlavamo prima e c'era in economia di vuol fare diciamo se non c'è abbastanza vuol fare
Se non c'è abbastanza denaro anche per mettere su un un impianto di quel tipo e sostenere dunque i lavoratori che hanno perso l'impiego di qualificarmi
Almeno che si dia diciamo una ma un forte al settore delle liberalizzazioni chi è più bravo riesca nel dubbio non si fa spesso nell'una né l'altra cosa
Questo è vero ma io credo che una delle ragioni per cui non si fa né l'uno nell'altro e questo ci riporta la questione della povertà di prima
E che noi non abbiamo creato un sistema efficiente di politiche attive del lavoro e di sostegno
A un'economia che cambia più rapidamente di prima
Io ero riuscito l'unica legge di stabilità che abbiamo fatto a mettere per la prima volta dei fondi sulle politiche attive del lavoro
Invece che le politiche passive le politiche passive sulla cassa integrazione gli ammortizzatori sociali non in Italia abbiamo circa otto mila persone che lavorano nei centri pubblici del per l'impiego molti di loro sono anche a tempo determinato
Abbiamo investito pochissimo sull'informatica lei penso che quando ero Ministro per le garanzie giovani abbiamo
Si immagini nel due mila tredici
Collegato in rete in internet tutti i centri per l'impiego italiano cioè sembra nostri è impossibile
E l'abbiamo realizzata però attenzione
Adesso c'è un detto Albese unico ma solo per i giovani mi raccomando perché perché le Regioni non hanno voluto cedere i dati per tutte le altre classi di età ecco noi siamo in una situazione molto diversa
Dalla Germania
Che avevamo studiato a fondo dove per darle un'idea se lei perde il lavoro a una rete di novanta mila persone non otto mila
Che cercano il lavoro che dice con un sistema informatico all'avanguardia integrato anche col settore privato
Corsi di formazione
Ma corsi di formazione fatti anche parlando con le imprese su quello che le imprese
Di cui avranno bisogno tra due tre quattro anni se non abbiamo piccole imprese lei chiedeva ecco di cosa avrà bisogno tra tre contavano non lo sanno ecco allora vede abbiamo bisogno di investire su queste infrastrutture di base
Che sono indispensabili per dire
Caro amico toste rischia di perdere il lavoro inutile che estende l'apparato così lasciati andare c'è un sistema che ti sostiene con il reddito minimo
Di cui abbiamo parlato ti vi preparerà e pensi che in Germania lei deve essere pronto a trasferirsi in un qualsiasi luogo della Germania
Ma c'è un'assicurazione che lei paga insieme al suo datore di lavoro per tutta la vita lavorativa che le paga i costi di trasferimento
A questo vuol dire anche insegnare gradualmente una cultura che
Bisogna
Anche
Organizzata sia destituita giusta insomma è una preparazione a un mondo come dicevo prima cambia che cambia e che magari può richiedere del cambiamento è come se non è però che lei dice sono già insieme a lei sottoscrive ora appieno ma costano ma ci sono le risorse per pensare a un'area evoluzione in questo Belice non sarebbero state naturalmente se non fossero state usate per altri scopi
Ma soprattutto c'è una lentezza
Nell'attuazione il Governo ha creato l'Agenzia nazionale per politiche attive assente che però non è ancora decollato dopo quasi un anno
Chiaramente nel frattempo abbiamo tolto vi alle Province la alla riforma costituzionale forse rimette in capo allo Stato
Le politiche attive che finora non è stata religioni che ha fatto un disastroso garanzia normando quindi capisco che voglio dire la situazione sia ingarbugliata molto ingarbugliata
Lei però non può non far venire una cosa su garanzia giovane esso come ha appena definito esausto
Allora io non sono d'accordo sul fatto che sia stato un disastro ma soprattutto
Sono d'accordo sul fatto che non ha funzionato come
Avrebbe dovuto funzionare
Ma la ragione per cui lei può dire è un disastro non è un disastro e perché io avevo previsto un monitoraggio settimanale
Dell'applicazione di garanzia giovani in tutti cinquecento centri per l'impiego
Perché
Perché il Governo centrale avrebbe dovuto intervenire
Ogni volta a livello locale le cose si fosse visto non funzionava
Ma già il portale del ministero pubblicava del degli annunci che erano illegale praticamente nelle offerte di lavoro chiunque abbia visto cosa succedeva
Quasi imbarazzante vede il punto è questo nel momento in cui lei parte con una nuova politica
Le cose non cambiano giorno all'altro noi sappiamo ma non eravamo
Non siamo stati non sono stato stupito anche se poi chiaramente non ho seguito io
La l'implementazione di garanzia giovane che agli alcune aree del Paese in particolare al Mezzogiorno
Il sistema non era pronto no
Il Lazio parole dell'assessore al politiche del lavoro
Per la prima volta si è posto il problema delle politiche attive dopo aver gestito per anni solo cassa integrazione ammortizzatori sociali il nord che era molto più avanti è riuscito a sfruttare meglio questi aspetti
Allora io credo che bisogna cambiare quello che non è andata
Bisogna però essere persistenti
Insistere perché solo insistendo correggendo gli errori evidentemente si cambia veramente noi invece tendiamo a fare le cose poi vediamo che non funzionano ce le inventiamo un'altra
E
Diamo questa sensazione girare un po'in tondo ecco altri Paesi ci insegnano che la persistenza è molto importante per cambiare in modo strutturale non credo sia solo una sensazione averne
Le faccio un'ultima domanda diciamo un po'un po'd'obbligo ci sono state alcune polemiche e qui diciamo approfitto anche del suo passato non sono come Ministro del lavoro ma anche come Presidente dell'Istat su
Le funzioni svolte dall'Istat sull'indipendenza delle statistiche dopo diciamo che Presidente alleva praticamente cambiato quasi il cinquanta per cento sono se non erro della della dirigenza
Istat c'era Donato Speroni che
Sul un web del Corriere della Sera diceva insomma viene da domandarsi se è stato un disastro finora oppure se sarà disastro da da qui in poi che cosa non funzionava che idea si è fatto se non so se vuole commentare su su questo
Penso alla posizione difficile perché essendo stato il Presidente che ha ha gestito l'Istat prima del professor alleva
L'organizzazione che c'eravamo dati in qualche modo alberghi sapete naturalmente bisogna sempre volta vere
Però il punto non s.m.i. andava bene o non andava bene vede nel sistema statistico europeo
C'è una pratica per cui ogni due-tre anni si fanno le peer review cioè arrivano tre quattro esperte di altri istituti di statistica e fanno una radiografia dell'Istituto di statistica di ogni Paese
Da questa peer review l'Istat era uscito devo dire meglio molto lusinghiero e credo che distratta negli ultimi anni appunto avesse acquisito non solo una maggiore
Credibilità ma anche un ruolo informativo molto maggiore
Ora le tecnologie cambierò ed è importante quindi adeguare a tutto questo non posso entrare naturalmente le scelte che ha fatto e il processo la leva però vorrei sottolineare due aspetti primo
In modo di produzione delle statistiche
è fatto in maniera così integrato che nessuno può pensare di toccare i dati
Il caso della Grecia che scatenato anni fa
La crisi in cui punto l'istituto statistico greco
Ha manipolato i dati in Italia non è sostanzialmente possibile questa ci rassicurava deve rassicurarci perché il numero di persone coinvolte in ogni elaborazione talmente elevato anche per i controlli incrociati
Che sì qualcuno provasse
Intenzionalmente a fare qualcosa che non vada
E agli altri mediatamente renderebbero pubblico questo intervento quindi
Chiaramente gli errori possono accadere la statistica e di per sé qualcosa che ha a che fare con l'incertezza e la seconda considerazione che vorrei fare e che il sistema statistico nazionale
è un perno della democrazia
Quindi secondo me va molto bene che l'opinione pubblica controlli ciò che avviene in questo con un settore così importante per la democrazia
E che
Possa dibattere su come le cose funzionano d'altra parte e naturale che il Presidente e dirigenti abbiano la possibilità di dimostrare che i loro approcci siano sono corretti
Quindi è importante l'accountability come si dice e da questo punto di vista l'Istat è stato molto trasparente nel progetto di riorganizzazione e poi sul campo l'opinione pubblica sarà in grado di valutare se sarà Stato efficiente o meno
Davvero grazie non le rubiamo altro tempo è stato un piacere conversare con lei l'abbiamo fatto veramente molte domande grazie per la disponibilità grazie a Enrico Giovannini portavoce dell'ASL visse alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile in bocca al lupo per questo
Sarà nuovamente grazie seguite ci perché abbiamo bisogno assolutamente dei miti siamo sì giusta si esattamente che www punto ASI bis punto it io pure il
La cava Twitter ASPI si italiana e ormai il sito è un miniera di informazione per chi vuole sapere queste cose non solo per l'Italia ma anche
Ciò che accade a livello internazionale ma soprattutto è un luogo di integrazione dei punti di vista di oltre cento organizzazioni della società civile quindi una bella sfida se alla prassi ma
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