13 MAR 2003

Intevento di Olivier Dupuis sulla situazione di violazione dei diritti umani in Cambogia

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 3 min 39 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intevento di Olivier Dupuis sulla situazione di violazione dei diritti umani in Cambogia", registrato a Parlamento Europeo giovedì 13 marzo 2003 alle 00:00.

Sono intervenuti: Olivier Dupuis (parlamentare europeo, Lista Bonino).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Asia, Cambogia, Censura, Commissione Ue, Cooperazione, Diritti Umani, Elezioni, Finanziamenti, Mass Media, Parlamento Europeo, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 3 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Olivier Dupuis

    parlamentare europeo (LISTA BONINO)

    (FR) Signor Presidente, signor Commissario, onorevoli colleghi, innanzi tutto ringrazio la Commissione; penso che se abbiamo potuto evitare il peggio nelle ultime settimane è grazie alle azioni della Commissione e soprattutto del Commissario Patten. Quindici giorni fa mi sono recato a Phnom Penh, dove sono stato rimproverato dagli ambasciatori dell'Unione e dai rappresentanti della Commissione che ritenevano esagerate le preoccupazioni che, assieme all'onorevole Maaten e ad altri, avevo espresso quando Sam Rainsy era stato costretto a rifugiarsi presso l'ambasciata americana. Qualche giorno dopo la sorella del re Norodom Sihanouk è stata minacciata in modo molto grave dal Primo Ministro e due giorni dopo Om Radsady, che avevo incontrato assieme al principe Ranariddh, è stato assassinato. Credo - o almeno spero - che tali avvenimenti abbiano spinto ad ulteriori riflessioni i rappresentanti dell'Unione a Phnom Penh. E' paradossale che i problemi e i pericoli che minacciano un processo democratico vengano percepiti più nettamente a Bruxelles o a Strasburgo che dalle persone residenti a Phnom Penh. Ritengo che bisognerebbe rimettere in discussione i progetti di cooperazione che gestiamo e i finanziamenti ad essi collegati. Credo che ciò possa incidere sul tipo di relazioni che i rappresentanti dei nostri paesi o delle nostre Istituzioni possono avere in loco , in considerazione dei vari cocktail e dei numerosi incontri intrattenuti con i VIP locali. La situazione è estremamente preoccupante. Ritengo che la nostra risoluzione, per la quale ringrazio i colleghi, sia valida e penso che la minaccia di annullamento dell'accordo di cooperazione, perché è di questo che si tratta, sia assai importante. E' un segnale che le autorità di Phnom Penh possono captare e che le può indurre a portare a buon fine il processo elettorale di luglio. Credo però che ciò non sarà sufficiente e, per quanto concerne la missione degli osservatori elettorali, penso che spetti al nostro Parlamento agire. La Commissione ha formulato proposte per nominare il capo della suddetta missione. Ritengo che il Parlamento non debba perdere neppure un giorno per rispondere all'invito della Commissione e designare quanto prima il responsabile della missione affinché possa recarsi immediatamente in Cambogia, tornarvi di frequente e monitorare tutto il processo che si svolgerà da adesso fino a luglio. Questa persona non deve essere un semplice notaio dello spoglio dei voti. La partita determinante è quella attualmente in corso e riguarda l'accesso ai mass-media , controllati per il 95 per cento dalle autorità di Phnom Penh. Pertanto la missione elettorale dovrà affrontare le autorità di Phnom Penh. Invito le autorità competenti del Parlamento a far sì che la persona che sarà nominata e inviata quanto prima a Phnom Penh sia dotata di grande determinazione.
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