Sono stati discussi i seguenti argomenti: Carcere, Costituzione, Cuneo, Custodia Cautelare, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Legge, Penale, Procedura, Rebibbia, Tortura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 45 minuti.
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ex detenuto al 41 bis
Adesso anche insieme all'ENEL che
Ascoltate attuate
Maggiore in alto mare qua come è possibile che potete fare quello che fate
Così secondi
Secondi non esce fatica superiore
Dall'abitacolo italiano il tribunale
Trentacinque Codice di procedura penale
Al popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione
Data cinque aprile mille novecento
Bentrovati bentrovati all'ascolto di Radio Carcere da parti di Riccardo Arena oggi entreremo dove pochi sono entrati ovvero nel famigerato quarantuno bis
Anzi oggi entreremo in due sezioni del quarantuno bis quella del carcere vide di Roma e quella nel carcere di Cuneo e lo faremo grazie a testimonianza
Di Carmelo perché quelle celle conosce bene perché vi è rimasto chiuso in misura cautelare pensato un po'perché quattro anni e otto mesi insomma insomma grazie agli o i di Carmelo cercheremo di guardare quelle celle segrete del quarantuno bis celle che pochi hanno visto e cercheremo di capire anche come vengono trattate le persone
Detenute ristretta punto nel carcere duro vi ricordo incidentalmente che oggi in Italia il detenuti ristretti al quarantuno bis sono circa settecentotrenta persone tra cui quattro donne la maggior altri loro circa duecentottanta sono persone in attesa di un primo giudizio poi molti altri sono appellanti o ricorrenti mentre poco più di cento sono quelli condannati invia
Definitiva comunque sia questa è la voce di Carmelo questa sua esperienza passata nelle sezioni del quarantuno bis il carcere Rebibbia di Roma ed il carcere di Cuneo
Signor Carmelo lei quanti ANIA cinquantadue lei è sotto procedimento penale da ben sei anni è vero che
Sì per una questione ancora non non definita del tutto e ecco ancora non è la sua posizione ancora non è passata in giudicato quindi le è in attesa di giudizio da sei anni
E in questi e in questi sei anni
Lei è stato detenuto
Al quarantuno bis è vero che trattato detenuto al quarantuno bis da tempi che indagato il misura cautelare ed è stato in a
Quarantuno bis anzi lei è stato in due carceri in due sezioni del quarantuno bis inizialmente quando l'hanno arrestata l'hanno portata
Nella sezione del quarantuno bis del carcere di Rebibbia di Roma giusto scientifiche ho notato all'attenzione di tredici del del carcere di dire di idee la mia prima esperienza al mio qui
Noi contro diciamo con il quarantuno bis spettatori proprio a Roma ecco quanto tempo è rimasto detenuto dalla Sezione il quarantuno bis del carcere Rebibbia di Roma a Rebibbia sono rimasto all'incirca
Quante pene che quindi lei rimane nella sezione quarantuno bis il carcere di Rebibbia di Roma circa sette mesi checché se permetti sette mesi
In misura cautelare in attesa di un primo giudizio e e che in atto e per il primo giudizio in attesa che si pronunciasse anche già la Cassazione nulla
Sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ecco signor Carmelo come l'ha fatta questa cella
Della Sezione del quarantuno bis del carcere Rebibbia di Roma diciamo che era è un'attenzione in un solo piano piano terra l'Arcella era piccoli i ma meno dei tre metri credo che che
Sono o il parametro minimo stabilito anche
Era la Corte europea dei diritti dell'uomo ecco meno di tre metri quadri questa cioè il quarantuno bis il carcere media di Roma qui dentro che c'era una
Andai un lavandino un piccolo bagno peggio c'era la branda il lavandino e una box doccia ricavato
C'era una turca che faceva sia dati atto per la doccia Etiopia da da bagno
è come era una cella pulita questa della sezione quarantuno bis carcere Bibli Croma oppure era sporca bene e diciamo che era Pogliani più che altro quindi
Sì va be'pulita nel nel canto perché ovviamente io riuscivo a pulirla ogni giorno per passare del tempo le ore
Insomma ci arrivo però diciamo che è la struttura non è che fosse che fosse nuova sette ma ma c'era almeno una finestra in questa cella nota ed è la fine trarre delle in particolare
E non c'è una finestra che era in alto e la piccolissima non lasciava filtrare nella luce neanche l'aria quindi mi faccia capire questa scelta della sezione del quarantuno bis del carcere Bibbia di Roma
Non solo piccola tre metri quadri ma è anche priva di finestra diciamo che praticamente alla fine fra qualche non esiste perché oltre ad essere piccole che le dicevo che propinato quindi non è
E uno può guardare può affacciarsi fuori per vedere per avere una rituale
Era anche coperta da questa rete che non lasciava filtrare nella luce nell'aria quindi sostanzialmente nella cella nella sezione quarantuno bis il carcere ibride di Roma
Lì i detenuti sono murati vivi a nella versione in cui mi trovavo io di sicuro perché tocca dare di più e ci sono due elezioni duna e diverte a questa diciamo che era una questione considerata un po'forte e punitiva
è una cosa che ho scoperto a posteriori
Diciamo come premiato non colpevole va beh che in
E quante ore rimanevate chiusi in queste c'è la sezione quarantuno bis il carcinoma tono ventidue ore al giorno che rimane chiusa ventidue ore al giorno due ore al giorno in carrozza mentre pensa nessuno
Senza nessuna possibilità di di poter
Avere contatti umani e relazioni ma
C'era Antibes Bindo chiuse la porta di metallo la porta in metallo veniva veniva chiusa durante le ore notturne mentre durante il giorno poteva rimanere aperti diciamo così
I non non più rimaneva aperto soltanto il cancello fatto aggravata insomma e e chi rimane aperta mi faccio carico sente signor Carmelo ma abbiamo visto che nella sezione quarantuno bis del carcere Bibi di Roma i detenuti rimangono chiusi in quelle cellette per ventidue ore al giorno ecomafia lei come occupava il tempo per ventidue euro al giorno cosa faceva per tutto il giorno mai niente guardi le dico assolutamente il isolamento
Assoluto io da solo può in cella insomma
Detti Chicchirichì rimane da soli in cella
Quindi io e io sinceramente sono riuscito a sopravvivere a quell'esperienza iniziale
Vivendo perché la mia passione scrivere
E leggendo parte andrebbe ma anche devo dire in quel quella prima esperienza occupandomi col soprattutto
Nella mia vicenda Pacis
Su quale e di collaborare con il mio difensore per fare emergere la Regione tardare ma senta signor Carmelo della sezione quarantuno bis del Cal
Ce li Bibbia di Roma e consentito alle persone detenute comunicare tra celle cella no no no assolutamente c'è il divieto assoluto di comunicare
Anche perché
Il quarantuno bis che prevede
Anche il divieto di comunicazione tra detenuti quindi silenzio tra celle cella inquirente parcelle cella
Solo lei la possibilità di incontrare i compagni dello stesso gruppo nell'ora di socialità che sarebbe un'ora di parcheggio
O un'ora di diciamo di tecnicalità in una saletta ecco vi facevano fare solo un'ora dare al giorno al quarantuno bis del carcere debiti Roma vero soltanto un'ora al giorno soldi aria di luce soltanto un giorno un oratore il core civile per fare questa ora date al giorno quant'era grande mai nel cortile io sinceramente l'ho contato perché ho imparato a memoria
Lombardi sono quindici pattini lunghetta era nuove poco più in diciamo il larghezza
Vince con cortiletto che era un cortile abbastanza piccolo insomma non è che e anche questo copertura rete metallica era quindi tutto
In cemento armato e sopra la rete di metallo quindi insomma nella sezione quarantuno bis del carcere il bivio di Roma anche il cielo di è negato e anche il cielo
Senta
Ma ci dicono che quando si fanno i colloqui tra detenuto e riempirla di propri familiari
C'è un vetro divisorio al quarantuno bis è vero e sia assolutamente rigorosi rigorosamente separati da dal
Pacchetti contatto fissi
Co con con i familiari pur essendo presunto non colpevoli misura cautelare e
Perché ecco è una realtà pesante anche questa del vetro di divisorio o no
Sì piè una è una realtà perché credo che sia una di quelle che ed è più difficile Dada accettare da superare
Servizi vivere rientra il quarantuno bis anche perché
L'esperienza del quarantuno bis non è un'esperienza diciamo transitoria di pochi anni perché c'è gente che arriva
Al quarantuno bis e Dada dieci quindici anni ho conosciuto a gente che daremo Ranica al quarantuno bis e non conosce più il contatto umano con un familiare c'è da impazzire
Che sia assolutamente infatti chi li ha vissuto questa esperienza dopo dopo tanti anni
Dimostra dei segni insomma di di cedimento che i limiti di una conferenza che si manifesta in diversi modi comunque una trasparenza che
Al allungo lascia dei segni duramente
Egli ha profondamente la Ri.Ca.Ra lei signor Carmelo poi la Cassazione e dopo sette mesi ha annullato quella misura cautelare in carcere quindi lei dopo sette mesi esce dal quarantuno bis
Titolo stato scarcerato per assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza la Cassazione ha stabilito dopo sette mesi
Che non vi erano assolutamente motivi
Gravi che per l'appello non soltanto anche per l'indizione della custodia cautelare però insomma da intanto settato sette mesi quarantuno bis unicamente al quarantuno devono emigra passeggiata voglio dire
No assolutamente no
Ecco però dopo viene fatto non nuova richiesta di misura cautelare giusto che che portatori arrestato per gli stessi motivi per la fermata
Vicenda soci quale il dove la portano
Sono state arredi arrestato dopo undici mesi che inizialmente sono stato arrestato a Rebibbia nell'accezione normale ma
Subito dopo il tempo che il dal Ministero venisse applicato di nuovo un nuovo decreto
Di applicazione del quarantuno bis che sono stato portato nella carcere di Julio nei casi di Cuneo sempre la sezione quarantuno bis per prevenzione quarantuno bis e trenta in una situazione di indagato assolutamente agli
Alcuna presunto non colpevole presunto non colpevole signor Carmelo quanto rimarrà nella sezione quarantuno bis del carcere di Cuneo alcuni io sono rimasto in quattro anni quattro anni quattro anni
E conducono lei è stato quattro anni al quarantuno bis come me
Come
Persona presunto non colpevoli misura cautelare Tinebra col è la riserva Sito Carmelo come era fatta questa cella dalla sezione quarantuno bis il carcere Cuneo belle vuol dire che rispetto alla cella del carcere di
Di Rebibbia era più grande anche perché c'era una bagno separate quindi dava un foro di c'era maggiore spazio
Però sempre quarantuno bis per sempre
Che occhiello spazio della cella poi quello che
Lo spazio dell'anima
E lo spazio dell'anima dell'umanità quello che è diverso da quello che manca soprattutto firma ecco
In cui in comune sia tra credibili bere rientri replicherò brevemente riscontri
Senta signor Carmelo ma anche nella sezione quarantuno bis il carcere di Cuneo c'era il divieto ai detenuti di parlare darci
La cella assolutamente soprattutto per i tra detenuti che non facessero parte dello stesso dello stesso gruppo
Qualora e qualora ciò fosse accaduto subito la gente che insomma che si trovava infezione avrebbe fatto il cosiddetto rapporto disciplinare
Che costava quindici giorni molto aspetto di isolamento alle celle che significava sarebbe una quarantuno nel quarantuno ma mandiamo anche perché in quel caso il solamente alla prontamente totale poi dal gruppo
Quindi diciamo che era una situazione che si andava ulteriormente ad aggravare qui insomma a tutti voi eravate terrorizzati muti che i
E chi si iscrive ricavare dal la regola del silenzio intorno agli anni si realizzi setta quanto rimanevate chiusi in queste celle della sezione quarantuno bis il carcere di Cuneo
Guardi che il regolamento che che vale un povertà vale per tutti i quarantuno bis e quindi sono soltanto due ore fuori a il dalla cella un'ora Daria diciamo di luce
Quindici euro chiamo un'ora di luce al giorno
E l'altra ora chi poteva trascorre in una delle varietà letto e che quindi
Come a Rebibbia
Che qui come a Rebibbia
Ma sempre rigorosamente o comunque che potevano avere contatti gruppi limitati in massimo di quattro persone da due a quattro persone quindi i compagni dell'esperienza detentiva di potevano essere da due
Quindi a due persone a quattro non superiore a quattro persone sempre controllati Bava novantenne sempre controllati c'era sempre un agente tra di voi chi beh cui nel momento in cui che era al parcheggio nel momento in cui si era in faccia Rita che era controllati
E indichi lamentela vada dalle controllo con il videocamere ovviamente
Monitorati
E gli agenti anche che parte a valle perno del parcheggio comunque controllavano sia i passeggeri ed all'esterno senta signor Carmelo ma anche chi è detenuto la sezione quarantuno bis il carcere i uno non può fare nulla per tutto il giorno insomma anche lì vige la regola della noia forzata che queste si questo credo che sia a un fattore comune ricca tutto il giorno non fare niente
E criterio prontamente o ventidue ore al giorno identifica prima menzogna caso unico contratto potrebbe dire con la realtà tra virgolette e quella della televisione che quindi
Chi rimane lì con il telecomando in mano laddove dove capita quando eccetera
Ci può essere per girare canali farebbe in Grand tra le all'altro basta giusto per potevate vedere tutti i canali televisivi o sono no no no non c'è una limitazione che potevano vedere soltanto i canali televisivi della RAI
Media diciamo in quelli nazionali di
Posso anche dieci canali in tutto e gli anche sui giornali al quarantuno bis cioè censura la censura che i giornali quindi a cui i giornali locali
Quelli diciamo che sono del del luogo del detenuto quindi i giornali nazionali si potevano acquistare quelli locali non si possono non si possono acquistare ma soprattutto una delle cose sinceramente che che io trovo ho trovato sempre assurde
E che credo che sia davvero un po'fuori dal dei principi di civiltà e quella che non si possono ricevere dall'esterno nei giornali e riviste europee ma neanche i libri
E quindi l'isolamento c'è questo divieto questo divieto di ricevere la lettera di poter ricevere dei libri di poter ricevere
Delle riviste che possono che costruiscono poi un momento di conformazione molti detenuti è un limite oltre
Le ore che aggrava lì più nell'ombra quella condizione sette signor Carmelo ma è vero che nella sezione quarantuno bis recarci Cuneo il detenuto
Non ha più un nome ma si deve fare identificare dalla gentili turno con il numero della cella biforca diciamo che più che è una una regola cricca diventa quasi una prassi comune diciamo
è una prassi che viene istintiva nel senso che il detenuto nel momento in cui idee ha bisogno di richiamare la gente per farti sentire per qualsiasi motivo
Più che dire il proprio nome e identificava con il numero per la propria cella e quindi alla fine
C'è una personalizzazione diciamo la parte detenuto spetta per sintetica con il numero della cella e e quindi tante volte per rispondere chiama la gente dice
Agenti che c'è la numero io al detenuto faccio riferimento alla tabella numero della cella in cui mi trovavo io
Che alla numero ventuno piuttosto che dire il il mio nome si perde l'identità al quarantuno bis dell'identità alla fine una quel faccia una cosa che viene diciamo così da e naturale
Diventa una prassi più che una regola scritta diciamo
Senta ma lei mi diceva esperienze questa intervista che mentre era detenuto vedete nella sezione quarantuno bis il carcere di Cuneo dove voglio ricordarlo è rimasto per quattro anni in attesa di sentenza definitiva
Si è ucciso una persona ma altre persone zero che i era di fronte alla mia cella e quindi diciamo diviene l'età di fronte il il ci crea un un traffico un rapporto con
Con il compagno di gruppo che che di fronte alla propria cella ancora più stretto a questo punto fatto soltanto di sguardi giusto significhi soprattutto di riguardi soprattutto riguardi
Ma perché quelle ventidue ore diciamo che che che che sono checché chili trascorrono di in cella
Essendo la cella di fronte e dovendo mettere il il blindato aperto nelle ore quantomeno di urne perché la gente deve poter controllare
Alla fine ci si impara a con un perché chi vede di fronte all'altra persone quindi come etere
In una situazione speculare cioè uno non non scrivere nello specchio però guardando nell'altra cella eccome avere perfetto vere un attraverso ecco e questo suo compagno di ditte in si vuole nella sezione quarantuno bis del carcere Cuneo a un certo punto si è suicidato che e che purtroppo si come si è ucciso
Che implicato
Così ha usato per replicare credo che abbia un salto i lacci delle scarpe tutti i lacci delle scarpe probabilmente deve essere stato un momento terribile immagino il momento è stato terribile sicuramente un'esperienza
Per ribilanciare ha vissuto lui un momento di disperazione maggiore rispetto agli altri nella disperazione possiamo dire
Ma anche per periti
I questa esperienza l'ambito tra poi da fuori soltanto però scusi signor Carmelo mi faccia capire siamo all'interno di una Sezione il quarantuno bis nello specifico del calci di Cuneo dove le persone detenute sono iper sorveglia
A te telecamere agenti che sorvegliano è un detenuto c'è tutto il tempo per impiccarsi quei lacci delle scarpe addirittura
Guardi io vorrei dire una cosa su questa che un un'osservazione che spesso ci fa quando accadono di quel servizio episodi
Che dice sempre posti in vede che chiari uscito
Ad attui citati oppure è possibile che avete i lacci per poterlo fare cosa risponde io rispondo quel testo che innanzitutto bisognerebbe preoccuparsi del perché accade che non
Sul come e o sulle evitarlo togliendo i lacci togliendo
E quella possibilità materiale perché sono le condizioni che inducono al suicidio
E non è l'opportunità cioè costituita
Dalla dallo strumento che poi porta al diciamo alla realizzazione del cielo però dico ancora maturo bis
Se nessun per controllati con le telecamere Bezzon Bardi che è bastano pochissimi minuti bastano baccano però degli attivi
Se le dico di più perché successo tutto in un in pochissimo
Frangente di pochi minuti ma anche in pieno giorno forse in un momento
Per il movimento
Nel momento in cui ci si è accorti di di di dell'acqua trenta e quindi è passato un controllo non c'è stato nulla da fare anche se non ci sono stati al ad onor della veri
Ita ci sono stati subito gli interventi quel meccanismo infernale neri converrà paragonare tardi ormai era tardi signor Carmelo concludendo lei lo dicevamo prima e ancora in attesa di una sentenza
Definitive pure ha trascorso otto mesi di misura cautelare alla sezione quarantuno bis il carcere deve di Roma e poi quattro anni passati al quarantuno bis nel carcere di Cuneo
Ecco quando è uscito dal carcere di Cuneo dal sesso il quarantuno bis cosa ha pensato guardi innanzitutto la prima affermazione che ho avuto quando quando sono
Cito era quella di quattro anni sul tanti artificio sono tanti di tutto quello soprattutto che la che in quei quanto o anni offerto che non sono quattro anni io non penso soltanto i quattro anni del quarantuno bis ma io penso hai tre anni del procedimento io penso a tutto quello che ho pensato a tutto quello che mi è stato tolto
E che non è soltanto la libertà significare o le la condizione della detenzione che alla fine iniettata di più
Ma pecca e durante il il il procedimento durante la detenzione la custodia cautelare
E peccato a me personalmente il furto dico della verità ultrà della verità che ci sono stati in questi sei anni di procedimento
E che ancora purtroppo dopo sei anni
Non non nonché ancora risolto perché sono attenta di di un di un'ulteriore giudizio da parte della Cassazione sono stato tenuto al quarantuno bis
è la vicenda processuale ancora nonché rivolta prima ma mi
Insomma allora ecco dopo quattro anni passati al quarantuno bis da presunto non colpevole c'è veramente da impazzire no che io e quello che possa dire che effettivamente
Non si toglie pertanto la la libertà fogli anche la ragione è molto sospetto
Ci scrivono novantuno persone detenute nella sezione AS trenta il carcere massa ma di Oristano cara radio carcere negli ultimi sei mesi abbiamo avanzato delle precise richieste
Al direttore del carcere affinché la nostra detenzione rientri nei parametri legali richieste che però non hanno avuto ancora risposta con la conseguenza che non possiamo che registrare un peggioramento della nostra vita
Detentiva ad esempio abbiamo chiesto al direttore del carcere di bloccare l'ingresso di nuovi detenuti nel carcere di Oristano e questo perché la situazione sta diventando esplosiva ebbene non siamo stati ascoltati io ora all'interno di celle che per legge possono ospitare al massimo due detenuti e qui ci vediamo in tre con tutte le difficoltà che si possa immaginare inoltre scrivono ancora queste novantuno persone detenute nella Sezione ai è sempre del carcere massima di Oristano inoltre siccome molti di noi arrivano da altre carceri abbiamo chiesto che le attività svolte nel Presidente Istituto come lo studio un corso di formazione potessero continuare qui nel carcere di Oristano ma neanche questa richiesta è stata accolta con la conseguenza che qui ci sono detenuti che contentissimi servirci hanno fatto magari tre anni di università nel carcere di provenienza e che ora
Una volta trasferiti nei casi di Oristano sono impossibilitati a proseguire gli studi ed ancora anche se noi avremo diritto a fare sei ore di colloquio con i nostri familiari anche questo nostro diritto viene negato in quanto ogni volta ci tolgono un'ora una negazione grave visto che molte delle nostre famiglie risiedono in Sicilia Campania Puglia e Calabria e dopo aver fatto un lungo viaggio sono costrette ad andarsene via anche prima ma vi è di Bad visto che anche le telefonate oltre ai colloqui ci vengono dimezzate è questo il modo di applicare l'ordinamento penitenziario che tanto insiste sulla conservazione degli affetti tra detenuti e familiari non mi sembra però infine scrivono ancora queste persone detenute del carcere mansione di Oristano infine la perla i magistrati di sorveglianza non solo un concede colloqui con noi detenuti ma non esegue neanche periodiche visite ispettive all'in terrò del carcere visite tigli servirebbero per vedere con i suoi stessi occhi come siamo costretti a vivere per questi motivi e fin e non verremo ascoltati vi comunichiamo che proseguiremo la lotta non violenta che consiste nel rifiutare il cibo e nel fare la battitura
Delle sbarre sicuri che saprete divulgare la nostra voce vi salutiamo con gratitudine la lettera è firmata da novantuno persone detenute nella sezione ai S tre
Del carcere massima di Oristano un nuovo carcere quello di Oristano che però evidentemente a vecchi problemi e badate bene che queste richieste così puntuali fatte da queste persone detenute
Non sono altro che la richiesta dell'applicazione della legge
Le persone detenute in carcere massima di Oristano non chiedono altro che venga applicato l'ordinamento
Per indire iniziali otto infatti allora ha ragione nel chiedere che non si vive in quelle celle in tre persone perché evidentemente
Sono troppo piccole come hanno ragione nel chiedere che un detenuto che proviene da un altro carcere possa continuare l'attività trattamentale svolta nel
Carceri provenienza anche a Oristano ed ancora hanno ragione nel chiedere che le telefonate quegli siano dimezzate come hanno perfettamente ragione nel chiedere di fare sei ore di colloquio continuativi con i propri familiari e poi stendo un velo pietoso sulla inattività del magistrato sorveglianza che non va neanche a vedere
Le celle del carcere massa ma Dio Oristano grazie ragazzi per questa vostra lettera avete perfettamente ragione avete il nostro appoggio pene ci teneteci informati
Poi ci scrive Angelo dal carcere di Prato che afferma carissimo Arena sono uno dei tanti detenuti che è malato ma che in carcere non me ne discende alcuna assistenza sanitarie prima di tutto o delle serie difficoltà a nutrire mi in quanto sono ormai ridotto essere senza denti senza denti e di conseguenza quando va bene cerco di sminuzzare il cibo che mi danno ma quando va male sono costretto a saltare o il pranzo o la cena e di fatto e di fatto di ma Visco giorno
Dopo giorno roba da pazzi io chiaramente ho chiesto di darmi un tipo di cibo che possa mangiare senza denti come ho chiesto di aiutarmi dandomi una protesi per i denti ma non ho mai non l'ho mai
Ricevuto risposta se vi sembra normale che una persona senza denti
Non riesca a nutrirsi in carcere che una persona senza denti in carcere non ricevi una cura se vi sembra normale a me francamente
Queste cose mi fanno accapponare la pelle comunque sia ora domando scrive Angelo recarci in Prato è giusto che un detenuto che senza denti debba partire la fame in carcere sul
Inoltre e sempre a causa delle mie precarie condizioni di salute Sofo purtroppo di incontinenza e in pratica mela faccio addosso me la faccio addosso ebbene anche per questo ho chiesto l'aiuto dei medici di il carcere di Prato non solo per potermi curare ma anche per avere solo aiuto di un piantone eppure eppure anche in questo caso non ho ricevuto risposte ma solo silenzio silenzio e ancora silenzio
Ora è chiaro ora è chiaro a tutti che il diritto alla salute è un diritto sacrosanto che va rispettato per ogni essere umano un diritto che però di fatto oggi
è negato a una tipologia particolare di persone ovvero i detenuti il che non mi sembra giusto
Sappi che come ti salutano anche Arturo Pietro Rocco e Antonino ciao e grazie la lettera a punto è firmata da Angelo persona malate non curata detenuta
Nel carcere di Prato lo ripeto mi sembra una follia che in un carcere ci sia una persona
Che non a denti che ha difficoltà quindi a nutrirsi
E che non venga curata non gli venga fornita una protesi
Dentarie né tanto meno un cibo liquido che possa
Che possa nutro Rillo come mi sembra veramente assurdo che una persona che soffre di incontinenza che se la fa addosso come dice
Angelo da calci di Prato non riceva né un'assistenza medica né tanto meno l'aiuto
Di un compagno detenuto di un piantone che lo aiuti appunto a fare i propri bisogni siamo siamo alla follia siamo
Bene aldilà della illegalità Paci scrivo la persona detenuta che chiede l'anonimato e chi è ristretta nel carcere nel vecchio carcere di Arezzo una persona detenuta che afferma caro Riccardo ho sessant'anni pioggia scontato una pena di trent'anni eppure mi trovi in carcere a causa di un reato commesso nel lontano mille novecentonovantotto vero oltre
Venti sei anni fa devi sapere infatti che mentre scontavo i miei trent'anni di carcere sono riuscito ad ottenere la semilibertà e da quel momento la mia vita è totalmente cambiata in quanto lavoravo onestamente ormai mi ero completamente distaccato da quell'ambiente che mi fece fare tanti troppi errori quando ero giovane
Insomma sono ripartito da zero e con tanti sacrifici ho ritrovato la mia dignità
Ebbene
Nel due mila e quindici ecco il fulmine a ciel sereno infatti mi notificano una sentenza che era rimasta per anni e anni nel limbo una sentenza di condanna per un fatto commesso nel mille novecentonovanta ovvero oltre venga i cinque anni fa una sentenza che si mi avessero notificato prima avrebbe potuto mettere nel cumulo dei trent'anni e invece e invece no il nuovo galera e galera senza senso infatti domando che senso macché Ragioneria punire un uomo per un fatto commesso venticinque anni prima quando ormai è una persona diversa rispetto a quella ca commesso il reato si può chiamare questa giustizia sul
Morale ora dovrò contare altri sette anni di carcere ma non solo infatti quando mi arrivò questa nuova condanna o di nuovo chiesto il cumulo delle pene e voi sapete che mi hanno risposto invece di abbassarmi la pena mi e hanno aggiunto altri tre anni perché dicono che si erano sbagliati fatti rendiconto sul
La verità e che questa non è giustizia ma è una forma di cattiveria gratuita e legalizzata
Mentre farebbero meglio farebbero meglio a reinserire la pena di morte in Italia e non lasciare al detenuto la scelta di farla finita e dico questo perché così una persona la porti ad impiccarsi
Vi saluto con un forte abbraccio la lettera a punto e firmata da una persona
Detenuta nel carcere di Arezzo la giustizia tardiva è sempre ingiusta come
Diceva
Ernesto Lupo Primo Presidente la Corte di Cassazione la giustizia tardiva è sempre ingiusta e questa persona detenuta che ci scrive dal carcere Arezzo è una delle tante tantissime vittime di una giustizia tardiva
E quindi e quindi ingiusta ha perfettamente ragione
E anzi
Coraggio coraggio o so che è difficile ma non ti perdere non ti perdere d'animo e scrivi c'è ancora ma adesso ci sposiamo in Puglia in un carcere la Puglia o meglio in una Sezione femminile in un carcere della Puglia perché si scrive Daniela che donna detenute alla Sezione femminile del carcere di Foggia Daniela che afferma
Carra radio carcere ci tengo prima di tutto a dirti che dal due mila e dieci data in cui sono stata arrestata mi hanno fatto girare come una trottola portandomi da un carcere all'altro ed infatti prima sono stata detenute recarci di Pozzuoli poi se o sarà trasferito nel carcere di Rebibbia carcere dove ho iniziato un percorso rieducativo tanto che andava in permesso ed ero pronto a per la semilibertà ma poi all'improvviso mi hanno di nuovo trasferita in questo Lager che è la sezione femminile
Il carcere di Foggia e dico Lager non a caso visto che qui noi donne detenute siamo costretti a vivere in piccole celle sovraffollate e siamo costretti a rimanerci chiuse per quasi tutto il giorno alla faccia alla far cioè della famosa vigilanza dinamica inoltre scrive ancora Daniela attaccarci di Foggia inoltre qui per le donne detenute non c'è né lavoro né possibilità di frequentare i corsi formativi o semplicemente corsi scolastici
Ma non è tutto infatti l'ora dare ce la fanno fare l'uno spazio piccolissimo la socialità non esiste e la magistratura di sorveglianza è del tutto latitante insomma scrive Daniela dal carcere di Foggia insomma nel carcere di Foggia non donne detenute siamo trattate come corpi ammucchiati da buttare in una discarica il che genera disperazione rassegnazione
Ero immagino che dicevo che qui le celle sono molto piccole e questo perché è uno hanno uno spazio di circa quattro metri quadri quattro
Qua in metri quadri occuparla ben quattro donne detenute della serie la sentenza Torregiani nella sezione femminile del carcere di Foggia non è mai non è mai arrivata
Ma è l'abbandono ma è l'abbandono oltre alla mancanza di spazio che ci fa disperare
Ad esempio nella mia cella c'è Anna che soffre di epilessia e che a causa di un farmaco diverso da quello che prendeva in libertà cade sempre più spesso a terra in balia delle convulsioni pace porsi che ha solo ventidue anni e che poi essendo incensurata non riesce ad avere una misura alternativa e pace Tonia che ha solo diciotto anni ma che non per colpa sua non riesce a dare un senso di educativo alla sua per insomma insomma l'unica speranza che ci viene ancora unite e quella di essere trasferito in un altro carcere perché qui è nei casi di Foggia c'è davvero c'è davvero da impazzire
Ciao Riccardo e grazie la lettera appunto è firmata da Daniela
Donna detenuta nella sezione femminile
Del carcere di Foggia e non credo che serva aggiungere altro a quello che c'è scritto Daniela se non se non mandare un grande saluto un forte saluto alle donne detenuti nel carcere di Foggia scrive etici scrive etici ancora
Ettore dal carcere Uta di Cagliari carissimo Arena o quarantasei anni visto scrivendo dal nuovo carcere Uta di Cagliari un carcere da poco inaugurato che dovrebbe funzionare correttamente un carcere dove però non funziona niente quindi fa oltre al sull'affollamento visto che siamo arrivati esseri più di seicento detenuti manca addirittura un'adeguata assistenza medica per quei detenuti malati che qui sono in tanti ad esempio io ma l'esempio vale anche per gli altri che stanno male come me soffro di diverse patologie come l'HIV l'epatite è una malattia le ossa che mi costringe a vivere in carcere su una sedia a rotelle
Di fatto scrive Ettore dal carcere il Cagliari di fatto sono un disabile abbandonato a se stesso chiuso in una cella che non è a norma del chi è disabile ma anche una cella che purtroppo sporca perché io essendo paralizzato
Sono impossibilitato a tenerla pulita e scarsi di Cagliari non mi manda a nessuno che mi dia almeno una mano inoltre scrive Ettore dal carcere Uta di Cagliari per le mie patologie avrei bisogno i continui controlli in ospedale ed invece ed invece non solo mi lasciano chiuso in una cella ma i medici del carcere sembrano essere capaci solo di darmi antidolorifici ed imbottiti mi di psicofarmaci
In un contesto tanto degradato la magistratura di sorveglianza di Cagliari non si interessa affatto di noi mentre anche il Gruppo rieducativo
Dovrebbe ascoltare i nostri problemi ed aiutarci a risolverli passano le giornate a calze Giare davanti al distributore
Delle bibite io spero che leggiate questa mia lettera anche perché mi resta poco tempo da vivere e qui stanno facendo di tutto per farmelo terminare
Anche prima ti saluto Cosima spetterà appunto e firmato da Ettore persona detenuta malato non curata paralizzata abbandonata nel carcere
Uta di Cagliari
Ma dalla Sardegna ce ne andiamo nel profondo nord perché ci scrive Sallam che persona detenuta nel carcere di Gorizia caro Riccardo anche nel piccolo carceri Gorizia la situazione peggiora giorno dopo giorno tra sovraffollamento opzione forzato è una detenzione che è semplicemente contenimento di corpi che me e chi non ha nulla a che fare con la rieducazione che non ha nulla a che fare con la nostra Costituzione considera che il piccolo casi di Gorizia e anche è una struttura vecchia ormai obsoleta essere destinata ha istituto di pena e questo perché è una vecchia galera che è stata costruita più un secolo fa ovvero dei mille ottocentonovantanove e la nostra vita detentiva sembra rispecchiare le leggi e il trattamento di quell'epoca
Ma non solo questo è anche un piccolo inferno so sovraffollato visto che conta circa quaranta posti diciotto dei quali il però sono inutilizzabili mentre noi siamo più di quaranta detenuti un piccolo inferno sovraffollato dove non dove noi
Un piccolo inferno sovraffollato dove noi siamo costretti a vivere in otto in otto persone
All'interno di piccole celle che al massimo le potrebbero ospitare quattro e poi e poi c'è l'ozio forzato a cui siamo costretti c'è il non poter far nulla per tutto il giorno che toglie ogni logica a questa nostra per infatti nel carcere di Gorizia non ci sono corsi formativi nella possibilità di fare un lavoro che ci sia utile una volta liberi tanto che passiamo il nostro tempo passeggiando lungo il corridoio al non fare
Nulla a non fare nulla
L'ora d'aria e solo l'ora d'aria ci fanno fare ora d'aria che facciamo all'interno di un cortiletto talmente piccolo dove possiamo fare solo ventitré passerà andata
Ventitré passi al ritorno esattamente come animali in uno zoo
Ti saluto con stima la lettera a punto e firmato da Salam persona
Detenute nel carcere di
Gorizia
Beh insomma non soltanto del Grugnotorto fatto che esista ancora
Un carcere che è stato realizzato più di un secolo fa
Come il carcere di Gorizia e dico questo perché evidente è facile immaginare che un carcere costruito oltre cento anni fa non è più idoneo a essere destinato istituto di pena soprattutto
Se si vuole cambiare il modo di trattare le persone detenute ma poi oltre a questo è anche un carcere sovraffollato ma poi oltre a questo e anche un carcere dove le persone detenute passano il tempo della loro piena
In un ozio forzato senza fare nulla pensato un po'immaginate
Passare tre quattro anni in carcere
Certo si è colpevoli però a non fare nulla non fare nulla per tutto il giorno al non prepararsi per un domani possibile un incubo un vero e proprio incubo c'è da chiedersi
Come fa una persona detenuta che passa tutto il giorno non fare niente
A uscire dal carcere migliore e non peggiore rispetto a quando
è entrata come fa una pena così fatta ad essere rieducativa come fa una pera così fatta servire a nostra famosa sicurezza e chiaro che così facendo con la persona
Esce dal carcere più sbandata più sbandate più pericolosa di prima questo lo capirebbe anche un bambino
Comunque sia passa da tempo
Prima di risolvere questo problema io saluto Angelo insieme suoi compagni di detenzione della sezione a esse del carcere di Frosinone saluto Cosimo dal carcere di Taranto perché pur essendo affetto da una grave patologia psichiatrica
Non riesce a ottenere una sospensione della pena per motivi di salute e che passa le sue giornate imbottito
Di psicofarmaci una vera vergogna saluto Angelo dal carcere di assi che si informa che lì oltre alla sezione B due anche la sezione di tre ha come ha costituito il Comitato per la giustizia e per l'amnistia bravi bravi bravi il PASER unto Andrea Rinaldo Rosario Romeo Giuseppe del calcio di Vibo Valentia e Vincenzo da carceri Santa Maria Capua Vetere
Bene allora io come al solito di ricordo indossi recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere recapiti che ripetiamo ogni volta che beh non da Reggio carcere perché noi ci teniamo molto al fatto che voi ascoltatori voi ex detenuti voi vittime del reato inviate in contatto con noi
Allora prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto
Zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamateci se a vario titolo siete stati vittime della giustizia e dell'esecuzione penale chiamateci se si è stati imputati arrestati
E poi prosciolti chiamateci se avete subito un danno dal reato ma non riuscite ad ottenere giustizia e chiamateci se da poco si di uscire dal carcere per raccontare la vostra vicenda carceraria vi ricordo anche che siamo presenti
Sia su Facebook perché su Twitter
Basse infatti cercare Riccardo Arena o radio carcere su Twitter e su Facebook ed eccolo lì che disputa fuori il simbolo di radio carcere e poi soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno questo l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere via
Principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite tutte le ingiustizie che subite rimandano protette
Dal silenzio e da quelle quattro mura e scrive dici anche per dirci in quali carcere avete costituito i comitati
Per l'amnistia e per la giustizia comitati che sono sempre più numerosi pensato un po'sono adesso novantanove comitati presenti in novantanove Ca'Arceri chiaramente l'obiettivo che questi comitati siano costituiti e presenti in tutte in tutte le carceri italiane quindi scriveteci e mandati
Le vostre firme bene io ringrazio Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia e poi grazie grazie di vero cuore a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e da una cella sporca e sono affollata
Avete acceso una radio per ascoltare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione
Sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Adesso
Anche nella linea che
Affrontate attuate
Maggior in alto mare qualcosa
A
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi
Secondi non esce fatica superiore
Andavano italiano il tribunale noi
Cinque Codice di procedura penale
Noi abbiamo accolto l'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
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