Festival dell'Economia di Trento - I non luoghi della crescita: le filiere produttive

Bene grazie buongiorno a tutti benvenuti a questo evento organizzato dal geni dal gruppo economisti d'impresa Associazione italiana degli economisti impresa oggi
Abbiamo scelto per questo incontro un titolo così forse un po'curioso
In olio odi della crescita il festival è dedicato ai luoghi della crescita luoghi della crescita per esempio sono le città come
In gran parte dimostrato da appunto dei vari incontri che si susseguono in questo Festival perché
Vediamo che in questi luoghi si concentra molto si si sente vicino si concentra una parte consistente
Della crescita ossia gli indicatori lo dimostrano per esempio ricerca e sviluppo l'innovazione gli investimenti esteri che sono più significativamente presenti nelle aree urbane rispetto ad altre aree quindi di cui il senso dei luoghi
Della crescita però noi abbiamo voluto sottolineare con questa antitesi che ci sono anche dei non luoghi della crescita
Quelli di cui questi non luoghi di cui parleremo oggi sono sono sostanzialmente le filiere in particolare le filiere lunga in particolare
Quelle filiere che si snodano lungo tutto il nostro Paese penso a quella alla filiera dell'abbigliamento moda penso alla filiera dell'aerospazio quella dell'automotive quella del
Del farmaceutico dove
Esiste peraltro anche una significativa interdipendenza nord-sud interdipendenza che data per esempio dei rapporti che ci sono all'interno di queste filiere tra la grande impresa
E le imprese su fornitrice dove la dislocazione nel territorio e nelle varie regioni italiane non ha una dimensione geografica prevalente ha una dimensione di appartenenza appunto della filiera
E dei rapporti all'interno della filiera come dimensione come dimensione prevalente quindi appunto dei non luoghi però
Dove troviamo degli indicatori che anche qui dimostrano che all'interno di queste filiere c'è ci sono degli l ed è diciamo dei tassi
Di crescita significativamente migliori perché di nuovo gli indicatori lo dimostrano e per esempio alcuni degli stessi indicatori di cui parlavo prima quelli degli investimenti in ricerca e sviluppo piuttosto che del tema dell'innovazione dove si parlava in un convegno importante oggi a nella Sala Depero
Bene sono anche nelle filiere ben presenti allora per parlare di questo abbiamo
Qui diciamo i nostri relatori innanzitutto saggio Capasso perché all'Hui affidato diciamo così un po'il compito di sviluppare
Sulla base di un lavoro che è stato fatto dai SRM anche con l'importante
Partecipazione e collaborazione di come teglia e poi dopo la sua presentazione in cui
Svilupperà anche questo discorso dell'interdipendenza di come
Appunto queste filiere siano lunghe si sviluppino lungo tutto il Paese tre
Importanti di scala Sant'che commenteranno dal loro punto di vista dalla loro angolatura quello che hanno sentito
Nell'ordine con le quali si succederanno Alessandra Alessandra Benedini di Prometeia che sostituisce massimo quel mini quale ha avuto purtroppo un grave impedimento familiare non ha potuto essere qui con noi oggi
Poi succederà ad Alessandra Gregorio De Felice chief Economist di intensa al Paolo
Lo vedrà commenterà dalla sua angolatura dell'esperienza anche importante del lavoro che Intesa San Paolo fa sul monitor dei distretti e quindi una dimensione
Di nuovo di luogo dove si concentra in modo significativo la crescita ma non solo questo sa da questo punto di vista saranno ecco i commenti e poi Gianfranco Viesti Professore ordinario di Economia applicata all'Università di Bari
Anche lui credo che porterà il suo punto di vista da diverse angolature una di queste sicuramente credo sarà anche quella del punto di vista di chi lavora operai ben conosce l'economia del Mezzogiorno che a nella logica anche del nostro dibattito
è un di cui importante
Questa è la mia
Diciamo veloce introduzione quindi direi di passare subito al cuore del del lavoro e quindi lascio la parola Saglio Capasso grazie grazie Massimo allora velocemente
Presento l'agenda della presentazione il i tre punti ripartiamo dei luoghi della crescita
Vediamo dopo come si sono sviluppati e come si sono diversificati nel caso italiano e poi diciamo vedremo come diciamo l'evoluzione l'adattamento di questi luoghi ci porta a definire i non luoghi
Il festival ovviamente sì si pone con un obiettivo di definire quali sono i luoghi della crescita è sicuramente unte uno dei temi più rilevanti è stato che esiste ed è che la crescita mondiale sempre più città
E sempre più banale cresce la città le città sono sempre più competitive in grado di attrarre talenti di far nascere le idee grazie alla Commissione di culture diverse ma anche la cosa importante renderle attuabili a rendere concrete
Perché i perché appunto le città sono riescono a combinare le varie attività innovative riescono a tenere insieme aspetti della tecnologia della della tolleranza dei talenti ci sono gli assetti territoriali necessari parliamo delle grandi tale grandi città che sono anche Snoopy dei più dei principali problemi su cui poi si investono grande ingenti risorse quali ha i problemi dei consumi energetici ambientali quindi diventano anche in audience nudi degli investimenti in infrastrutture nei nuovi modelli di funzionamento
Più generale questo io ho voluto inserire anche il tema del PON metro per far capire come anche a livello sovranazionale lei ignaro si è preso atto ovviamente di questa diciamo nuova geografia della della della crescita a livello internazionale e anche a livello europeo la villa muovevamo azione
Riprendendo un po'il tema della vecchia ma diciamo concentrando l'ancora di più è definito un programma operativo specifico per le città
In cui guarda caso i tre settori tre peritale pilastri su cui si basa sono proprio la riqualificazione urbana il consumo del suolo quindi l'aspetto ambientale
L'aspetto dei trasporti della mobilità così come tutto il tema il tema della della del clima ed energia quindi è indubbiamente uno dei temi centrali
Temi centrali perché perché la la città indubbiamente le grandi città riescono a ad a vere di due grandi fattori della crescita da un lato c'è l'aspetto demografico e dimensionale
E dall'altro c'è l'aspetto della produttività una crescita di fatto è un è un po'tutto
Tra queste due componenti
Da un punto di vista della demografia è sempre più rilevante questa dinamica dal due mila sette ad io in avanti
La popolazione Obama e cresce e cresce ed è cresciuta più di quella ex o vane e
Si arriva al due mila quarantacinque a stimare una popolazione urbana chi supera i sei miliardi mentre la colazione nelle città non neo nelle grande non presente nelle grandi città diciamo città sarà sempre più di diciamo andava diminuire quindi c'è una polarizzazione livello demografico dimensionale c'è una c'è una diversificazione che si associa anche ad una maggiore produttività e redditività dei delle città una una persona sia a un'altra livello occupazionale e di innovazione che sono poi gli aspetti della produttività
Alcuni numeri velocissimi nelle città le aree metropolitane circa l'ottanta per cento e nelle delle armi dubitano aree di superiore alle medie delle proprie azioni differimento
Un divario che si sta allargando perché circa cinquanta per cento questo Città Metropolitana avuto tassi di crescita maggiori del PIL pro capite rispetto alle proprie colonie nazionali
Sono Abbott passionali se facciamo riferimento a dei sia OCSE e duecentotrentadue aree metropolitane il cinquantasei per cento le posso in congedo il due mila due mila Duce concentrato in queste aree
E e così via anche il nelle anche il le performance sono state migliore
Quindi che cosa abbiamo visto che il mondo si sta organizzando con questo nuovo livello diciamo nuova geografia economica e produttiva in cui queste grandi città producono l'auto oltre quindici per cento del PIL la fonte del sei per cento la popolazione mondiale
Il quaranta per le quaranta megabit giù nel mondo popolo praticamente la nel quasi aveva dato innovazione ottantacinque per cento l'innovazione scientifica e tecnologica è concentrata
In queste grandi regioni le trecento aree metropolitane globali Corsico contribuiscono a quaranta per cento della crescita questo il quadro
Sintetizzi semplici sinteticissimo davvero per i propri
Molto sintetico del del della del tema cecità ora ed è quello che ci siamo posti ovvie noi come Paese
Come ci siamo può come ci poniamo in questa
In questa realtà
E la domanda ovviamente cosa caratterizzare nostra città e se sono comparabili il PIL queste dinamiche con quelle delle città globali
Dalle dalla sassi di del due mila sedici dall'ultimo lavoro che è stato presentato uno degli ultimi lavori sull'argomento possiamo dire che la risposta e mi
Con dice o so come se il il il principio è sicuramente servirà ragioniamo in termini di infrastrutture parliamo delle quattordici città metropolitane
Definite ENI e punto presenti in Italia e
Parliamo sempre di infrastrutture sicuramente nell'ottantatré sempre sono dati tipo l'ottantasei per cento degli scali aeroportuali contatti con maggiori tre milioni di abitanti i passeggeri l'anno solo nelle grandi città
Il sessanta per cento delle merci movimentate porti italiani la formazione il sessantaquattro per cento dei laureati sono presenti in queste lemma ma nelle città metropolitane il cento per cento dei Politecnici
Quando parliamo di dati demografici e i dati ecco di economia iniziamo a vedere che il ad la popolazione italiana il trentasei per cento presente nel nelle città
Il quaranta per cento del valore aggiunto solo il trenta per cento dell'export licenziamo adattabilità vedere valori leggermente diversi da quelli che sono diciamo abbiamo letto prima per le dinamiche delle grandi città globali
Che cosa caratterizza l'Italia infatti e l'Italia caricati dal fatto che c'è un'Italia che storicamente produce innova e compete de distribuita sul territorio
Vedremo anche fortemente interconnessa però i numeri contraltare di quei numeri sono proprio quelli che vediamo qua cioè la parte non metropolitana dell'Italia vale oltre sessanta per cento del valore aggiunto nazionale e vale uno e il settanta per cento dell'export
E se parliamo in termini di dimensioni di meno di un numerosità delle imprese di demografia delle imprese
Circa sono tre virgola tre milioni c'è il sessantacinque per cento anche il numero di occupati sessantacinque per cento del totale
Quindi diciamo che cosa possiamo dire possiamo dire sicuramente che la specificità specificità dell'Italia
E che le aree produttive sono spesso nate fuori delle città e prosperano fuori delle città e che il contesto non metropolitana in contesto assolutamente non residuo
No nelle delle dinamiche economiche sia in termini appunto di demografia sia verremo in termini di di capacità pur diciamo di produttività e di capacità di di generali innovazione
E quindi l'entità e la qualità dello sviluppo nel nostro Paese di fatto non può essere non è non porlo la possiamo dissociare dalla relazione che c'è tra l'Italia metropolitane quella non metropolitana
La la storia ci dice che c'è Italia è molto e multipolare o a molti sedi in cui sono molti centri ci stretti eccellenze che sono le coalizzate anche e soprattutto in aree non metropolitane
La ma vedete ci sono otto regioni che non hanno città metropolitane che presentano allo interno hanno Città metropolitane presentata il dodici per cento a presentare il dodici per cento del valore aggiunto
E però anche vero che laddove ci sono le città metropolitane normalmente l'incidenza delle città metropolitane la Regione e sopra il quaranta per cento quindi abbiamo queste differenziazioni e questa situazione multipolare
Quello che diciamo e caratteristico del nostro del nostro Paese e che comunque rende il nostro Paese ancora competitivo ancora il secondo Paese manifatturiero terzo né in termini di di export è proprio questa capacità
Che hanno le nostre imprese di
Diciamo di legati trovare una strada ed a tassi alle condizioni competitive che si sono che si si vengono di volta in volta a creare
E che cosa è successo è successo che sicuramente il primo aspetto che noi abbiamo avuto storico ben conosciute chi
I nostri luoghi rivoluzione si sono distribuiti e come sedia cartina del l'Osservatorio di la direzione sugli Intesa San Paolo Rossi distretti si sono distribuite si distribuiscono
Spesso ben diciamo in in in aree ben lontane dalle aree classiche metropolitane est e della storia del Dossi distretti che per alto evolvendosi trasformandosi in uso in funzione delle esigenze delle noi diamo vita di competizione
Si sono rese anche più
Diciamo Presidente alla crisi gli ultimi dati ci dicono che nel primo delle crisi le crescita di delle imprese ristretti invece le imprese gli Sezione omicidi sei punti percentuali in più rispetto a quello distrettuali
Indicatori di
Dei punti di forza classici quelli della dell'export quelli delle innovazioni interne di breve etti o di di investimenti di esteri sono sempre migliori nell'ambito dei distretti spetta alle aree non distorta distrettuali i distretti si sono diciamo anche avevano anche una maggiore resilienza nella né attività occupazionale nella capacità
Di difendere la l'occupazione è una manca una migliore tenuto occupazionale
Come ha fatto hanno fatto Raffaele tutto ciò sicuramente qui è una questione di importanza del luogo
Fisico non è la capacità della relazione del distretto riesce a creare delle trasformazioni che il tredici stretto
Ha avuto a suo interno e anche quindi alcun Pelé quei meccanismi semplicemente legati alla piccola impresa eccetera
Ma sicuramente un altro elemento danno da tenere in considerazione e che diciamo colleghi Lalia le i distretti tutte le aree produttive
In realtà
Si sono solo diciamo un elemento di forza che dobbiamo tenere in considerazione che sono fortemente collegate tra di loro nella a livello di produzione di processi produttivi lungo tutto alla sullo stivale
E indipendentemente dal luogo fisico di produzione in dubbio che gli scambi che ci sono i beni e servizi tra
Lungo tutto lo stivale sono scrive che essere diciamo scambi di rilievo
E non sono solo quelli che uno può immaginare nel senso la prima primo dato ci dice del Mezzogiorno importa risorse beni e servizi per il trenta per cento al centonove sì si può immaginare questo tipo di relazione
Però è importante anche vedere come il Centro-Nord importi beni e servizi per il venticinque per cento dei propri necessità dal Mezzogiorno
E questi numeri trenta venticinque per cento sono ex tutti e due numeri che era passano quattro ai quattro volte superiori Alli scambi di beni e servizi che sia là che l'Italia né con fonti mezzogiorno e centonove a nei confronti dell'essere o quindi
C'è un'interconnessione evidente ovvia dello stesso Paese ma in lunghezza
Del tartare economia del nord e l'economia del sud maggiori di quanto poi avviene verso qualunque Paese estero dell'Unione Europea quindi c'è un problema c'è una un fattore sicuramente da tenere in considerazione che è un fatture di connessione
Metto questa slide sempre per ricordare che ovviamente non ci dimentichiamo
Da dove che i fatti i fatti ci dicono che sicuramente il Mezzogiorno e ed in questa diciamo configurazione ben distanti in media dai dati del Centro-Nord no quindi è indubbiamente esiste un gap riconosciuto e ha peraltro in crescita
Un gap che esso economico mi sto solo alcuni dati tipo il PIL pro capite la propensione ad esportare ma giusto per
Di ricordare insomma le differenze mai sono anche ghetto di carattere sociale cioè parliamo per esempio di un altro indicatore ultimo che non è delle europea quello sull'indice di grave deprivazione materiale
Poi lentamente la capacità di di una famiglia o di un dividi di comprare cose banali tipo la lavatrici e lavastoviglie
Ecco in nel Mezzogiorno due mila quattordici quattro mila e quattro milioni di individui non hanno all'anno non hanno diciamo non possono compare questi tipi di di beni
Nel Centro-Nord sono tre milioni cioè rappresenta il venti per cento nel primo caso il secondo il sette per cento
E ricordo ancora le taglie delle dell'economia perché poi quando si confrontano due due aree ed hanno sempre confrontate in a livello di anche di Tiger ricordiamo che il Centro-Nord
Con mille duecentocinquanta duecentosessanta miliardi rappresenterebbe un'area che è la quarta in Europa cioè tra Francia e Spagna il Mezzogiorno comunque rappresenterebbe un'aria di trecentocinquanta miliardi cioè
L'undicesima in Europa tra Norvegia o se quando confrontiamo Hitachi intorno dell'Italia è come se stessimo concertando confrontando Francia e house ecco questo levette nel ricordo anche di ricordare sempre le taglie comunque
Le distanze ci sono ci sono evidente però queste medie e questo spiega abbiamo
Diciamo in questi giorni questo appare sempre più con forza nelle valli discussioni queste medie in Italia ha sempre di più e dopo la crisi ancora ancora di più non spiegano perbene lei le differenze le presenze economiche dei
Dei valichi editori
Il Mezzogiorno e nel Mezzogiorno indubbiamente il nostro Paese non è diciamo il nostro nel del Mezzogiorno non certamente una un deserto industriale a delle realtà
E delle forse proprie e che già adesso al di là di tutto in già mo'contribuiscono alla competitività del nostro Paese io noi abbiamo fatto delle analisi clan su alcuni settori abbiamo chiamato quale quatto ala bene
A quali mentale aeronautico l'Automotive dell'abbigliamento stiamo finendo una ricerca appunto analoga sul sulle attività farmaceutiche queste filiere
E altre ma questo in particolare rappresentano diciamo dei punti importanti dico dell'economia nazionale per alcuni di essi divorava nato con l'Automotive del valore aggiunto espresso alle realtà meridionale rappresenti oltre il venticinque per cento
La logistica marittima che un altro elemento che ne teniamo molto in considerazione oltre il quaranta per cento del valore aggiunto nazionale e potuto nel Mezzogiorno quindi già adesso solo analizzando i luoghi della produzione
Mezzogiorno a una ha alcune eccellenze che vanno prese in considerazione acquisto e qui entriamo nell'ultima parte
Della della presentazione e riguarda il contributo che il queste realtà presenti lungo tutta la diciamo il lo stivale contro incrociamo Lupi quanto contribuiscono quanto sono interrelate l'uno con l'altro è quanto generano di domanda uno con l'altra è che
In questi processi lunghi in qualche modo rappresenta una forma di diciamo di risposta i dischi delle imprese perlomeno alle evoluzione nuovi dai perché sono fondamentalmente abbiamo detto di menzione demografia e produttività sulla con i ritardi densamente ancora c'è molto da fare sulla dimensione il meccanismo messo in atto
Un qualche Ferguson qualche filiera in qualche settore e quello di incrementale gli effetti di interdipendenza di processo lungo
Abbiamo fatto questi sull'insieme appunto e con una Prometeia che ci ha fornito i alcuni dati le analisi e allora cosa abbiamo potuto verificare che a livello complessivo se noi
Cento euro di investimenti che in effetti io amo nel Mezzogiorno
Genera un effetto spillover l'aspetto dispersione attivano domanda external mezzogiorno per quaranta circa quaranta euro di cui trentuno attivano domanda nel centonove nove di all'estero come impostazione
Viceversa meno ovviamente la presenza è inversa c'è cento era investite nel Mezzogiorno nel nel Centro-Nord genero nel meglio al Centro-Nord ottantaquattro è o di attivazione di domanda
All'interno dieci se la importane quindi le attivano verso l'esterno l'estero e solo cinque virgola tre euro nel su che cosa possiamo vedi le primo elemento abbiamo fatto questa analisi e dopo quando in quando due o tre anni di differenza di distanza perduto la crisi la riduzione e la concentrazione di settore anche la selezione stessa
Delle filiere principale ha fatto sì che
è passato l'attuale cinquantanove virgola tre in realtà sono dieci euro in più rispetto alla precedente rilevazione per cui prima cento Euro circa tre anni faccio cento Evo generavano quarantanove euro di in dodici aprendo oggi all'interno del territorio meridionale adesso diventano stessa cinquantanove
Ma e cosa ancora abbiamo vivificato che questo aspetto che è l'effetto mezzogiorno in a livello beni servizi e manifattura sentiamo nel mondo manifatturiero quindi più sulle figlie e poi l'utile l'effetto spillover l'effetto domandare esterna del Mezzogiorno e ancor più rilevante cioè la capacità del Mezzogiorno di servire la fieri la filiera e quindi in qualche modo di
Essere anche un elemento di competitività moderata rafforza la competitività delle filiere che o dei distretti che maggiormente sono presenti nel centro nord e significativa
Perché cento euro di investimenti effettuati nel manifatturiero nel Mezzogiorno Genna una domanda verso l'esterno di ben cinquantotto è oggi circa dieci euro sono verso l'estero e quarantotto sono dal centonove verso il centro nord quindi il settore manifatturiero
E indubbiamente nell'ambito e le filiere un settore che in cui Mezzogiorno a una effettui oltre all'effetto proprio abbiamo visto delle filiere analizzate ha un effetto anche di attivazione e di capacità di quindi pure le le la la la parte finale delle figlie di una parte diciamo nobile delle filiere a con con un maggior livello di competitività e di produttività
Ho voluto farvi vedere in questa slide delle differenze che ci sono ovviamente quelle sono medi di medie
Tra per esempio due settori tra quelli analizzati uno del tipo di come di un lotte tipo la moda l'abbigliamento moda e uno estivo mi Djomo hi-tech detti con l'automotive che cosa vediamo
Vediamo differenze di comportamento vi do ovviamente non tutte le filiere hanno caratteristiche simili rimane il principio della foto interdipendenze connessione però cambiano i meccanismi per esempio l'abbigliamento moda
Se cento euro di investimento nel sud la linea verde
Vediamo quaranta euro rimangono nel sud cinquantanove vanno verso l'estero cessano vuol dire centonove estero
Quindi più basso Ancova Lella prefetto endogeno più alto ancora l'effetto spillover Acquese spiegabile per laccati sì le tipiche della moda e dei processi i terzisti diciamo terzi poche caratterizza il Mezzogiorno però
Guarda caso anche nel rapporto un giorno
Nord sud in realtà cambiano le cifre che erano ottantacinque e le cinque prima sono settantacinque ventiquattro che vuol dire che cento Euro
Di presidente ho fatto nel nord attivano domanda nel Mezzogiorno le ventiquattro e lo quindi c'è anche una minima realtà di diciamo di filiera inversa fa segno inverso cioè da sud a nord verso sud anche nella moda
Andiamo nell'automotive Automotive come tutti i settori vedremo più innovativo comunque che hanno delle tecniche e le tecnologie nell'innovazione un elemento primari
Proprio di funzionamento nelle i valori sono diciamo c'è un maggiore capacità del sette il territorio di Mantini era proprio interno
La forza la capacità di tenere ricchezza pochi interno cento euro di investimento nel Mezzogiorno nell'automotive lascia nel Mezzogiorno stesso cinquantatré euro scontro e quarantasei del verso l'esterno del Paese e questo elemento
Sull'innovazione ci apre l'ultimo elemento che volevo sottolineare
E cioè che quindi che poi il tema di fondo di tutto il sistema cioè non abbiamo visto che la crescita pone talmente indubbiamente indebolendo esse tralasciando i e dato da dimensione e produttività notaio insolente innovazione
Ci chiede il da da un po'tutto di questi due valori
Sulla dimensione abbiamo visto una risposta che c'è c'è stata c'è sensata
Dall'altra del nostro Paese quello di creare le filiere di cali distretti i medi di distribuire i processi produttivi lungo lungo Lillo Rappo il tuttora lunghezze lo stivale
A livelli di produttività c'è ancora da fare affidano i contenuti innovativi c'è ancora da fare però è indubbio una cosa evidente che questi legami gli obblighi filiera sui rafforzano
E rafforzano il loro potenziale di crescita sul territorio nel momento in cui vengono inseriti nei Piani di filiera i contenuti innovativi che la stessa risposta che noi vediamo quando parliamo degli abbia dei grandi a Bubani
Noi abbiamo ci provato a raggruppare
Qui tutti quei valori quei settori che avevamo analizzato l'abbiamo analizzato nelle interdipendenza tra settori e che sono fondi tendenzialmente tratti tradizionali e settori i cui investimenti sono tendenzialmente più innovativi ovviamente è una
Selezione importa ascia Amparo da dà un senso e fondamentalmente che cosa vediamo vediamo che nei settori innovativi laddove c'è innovazione dove c'è Tecnologia dove gli investimenti orientato in un certo modo la capacità endogena la capacità di creare ricchezza sul territorio drasticamente aumenta
Sì ci ha passiamo da trentanove virgola sette euro per ogni cento i settori tradizionali a oltre cinquanta né questo parliamo d'intesa infatti a mezzogiorno oltre cinquanta in settori innovativi
E quindi si apre tutto quella discussione quell'elemento che poi è alla base l'attuale discussione del concetto di PIL
Una volta si dice nel collaborare per rinnovare che adesso si declina in loco Innovation non c'è nella capacità delle
Il delle filiere quelli dell'innovazione interaziendale idea reticolare di che poi sfocia come elemento nella parte più complessa dell'industria quattro punto zero no quindi
Tutto questo elemento sono tutti elementi che
Potrebbero e dovrebbero dare maggiore forza e capacità di produzione di ricchezza all'interno delle filiere
E potrebbe essere la vera risposta italiana
Ad un'annata ad un diciamo forte cambiamento epocale che è rappresentato dalla diciamo dai dai nuovi fattori di crescita e e qui chiudo sono fondamenti tre
L'accelerazione dell'innovazione sta avvenendo i progressi tecnologici che seguono l'innovazione e la centralità della creatività e della qualità come motore dello sviluppo e fanno sì che visti tre fa pilastri
Rendono indubbiamente a livello globale lo spazio metropolitano l'elemento più adeguato indubbiamente a condizioni date
Per diciamo racchiude in sé tutti questi tre elementi
Però è indubbio che il nostro Paese evidenzia una storia una produttive anche di adattamento a cui ha alle trasformazioni e fosse ci può far pensare che anche attraverso oli i nostri distretti le nostre aree produttive con i legami e le interconnessioni lunghe
Intelligenti cioè di tipo reticolare di tipo innovativo ci cosiddetti non luoghi da sia da nord e sud possono che essere veramente quelli
Le su una una delle direttive le soluzioni a affinché si possa seguire quei due direttrici da un lato dimensione è uno dei grandi problemi
E dall'altro produttività che l'altro grande problema e quindi distretti filiere reti di innovazioni interdipendenza e potrebbero essere elementi su cui poter agire per compensare la mancanza di grandi città le nel nostro Paese
Ovviamente qui e si sente spesso appunto i conti in questo
In tutti i con diciamo le le lei convegni e riunioni che si sentono in questi giorni sic bisogna agire con un pensiero divergente rispetto al passato pensiero che predilige all'effetto e la capacità di connessione dei processi internazionalizzazione
E che si per realizzare questi si spogliano ci vogliono investimenti infatti infrastrutture materiali logistica eccetera indubbiamente ma quello che ancor più che vuole e investire nei processi materiali la formazione ma anche le piattaforme tecnologiche la digitalizzazione
Di tutti i settori in maniera trasversale non in maniera selettiva secolo fosse solo facendo così si può pensare di cogliere i processi di trasformazione in atto in questo in questi anni
Grazie
Grazie al dottor Capasso per questa bella
Bella relazione credo molto molto ricca di spunti e quindi passiamo subito diciamo la parola i nostri tre Viscas San per poi aprire se ce ne sarà il tempo ma spero di sì a qualche domanda al pubblico
ALLES Alessandra Benedini Prometeia tu sei esperta di settori e impresa è e quindi atte chiediamo diciamo una lettura un commento
Dal punto di vista delle attuali specializzazione del tuo privilegiato osservatorio di Prometeia
Grazie massimo grazie saldi o per questa interessante relazione introduttiva che ha di fatto messo in luce le peculiarità del modello italiano modello
Produttivo e di città multipolare diffuso caratterizzato da agglomerati urbani più piccoli e rispetto a quelli che si trovano in altre economie avanzate
E anche da sistemi produttivi di dimensioni mediamente come impresa ecco di dimensioni mediamente inferiori a quelli delle restanti principali aree mondiale dispersi sul territorio e con forte interrelazioni fra loro
Dati che riflettono anche il forte peso che il manifatturiero italiano finché il manifatturiero per l'economia italiane manifatturiero che mediamente ha un grado di diffusione superiore rispetto a quello che caratterizza altri settori di attività economica
Ricordiamo che l'Italia il secondo Paese manifatturiero dell'Unione europea
Questo modello di sviluppo diffuso come messo in luce anche dalla relazione che mi ha preceduto si sostiene grazie alle sinergie che anche grazie alle sinergie che le imprese hanno
Sviluppato fra loro e anche i fattori che hanno messo in comune sui territori dapprima i territori al distrettuali all'interno delle dei distretti e poi il col procedere dei processi di apertura e di dell'economia di globalizzazione
Con l'emergere di filiere produttive con forte interrelazioni sia sul territorio nazionale via via poi fiere che si sono sempre più aperte radicale dossi anche al di là di quelli che sono i confini
Settoriali
Queste sinergie in passato hanno permesso in passato ma anche nel recente passato e qui anche tuttora da come dimostrano i dati però
Diciamo su territori più piccoli in passato hanno permesso di superare in parte quelli che sono i limiti legati alla piccola dimensione che caratterizza il nostro tessuto industriale
Il nostro tessuto imprenditoriale è stato tuttavia messo a dura prova negli ultimi decenni con l'emergere di nuovi competitori
Sui mercati mondiali di primis l'ingresso della Cina nel da Pretty of forte produttore al all'epoca del suo ingresso nel DAP chiodi beni di consumo tradizionali che sono uno dei punti di forza del nostro manifatturiero
E quindi negli ultimi decenni a partire dal due mila uno ma ancor di più negli anni della recente crisi col propagarsi degli affetti sui sistemi produttivi
Globali degli effetti della globalizzazione appunto e anche dell'innovazione tecnologica
Effetti che hanno portato nel mondo al a un aumento del grado di concentrazione in molti settori e anche come abbiamo visto quei dati relativi alle città in molti territori
Hanno portato ciò tutto questo tutte queste trasformazioni hanno portato all'emergere di di capi maggior grado di concentrazione di un forte aumento
Delle della divaricazione delle performances tra le imprese e in tre settori che è quello di che io vedo però che la mia attività quotidiana ma anche in tra i territori come come abbiamo visto
Del problema della disuguaglianza si è occupato il Festival di Trento dello dello scorso anno adesso ci si pone un l'obiettivo è quello di Inter sì sui luoghi nella crescita appunto di capire come la crescita possa anche permettere di superare le disuguaglianze che ci sono all'interno dei sistemi
Dei sistemi produttivi e ci si interroga anche in questo come in altri convegni che c'hanno anticipato in questi giorni anche il convegno di di apertura
Se le peculiarità del modello di sviluppo italiano possano consentire al nostro Paese nel prossimo futuro di recuperare
Livelli di crescita via incrementi di produttività e di innovazione tali da consentire una tenuta del dei livelli occupazionali
E uno sviluppo solido al nostro al nostro Paese di riportare il pila tassi di crescita più decisamente positivi questi aspetti sembrano diciamo l'attenti non non sembrano
Essa retta attualmente presenti nei dati da una lettura dei dati macroeconomici
Mi interessa sottolineare un punto che la maggiore dimensione che lei in prese mantenere e nonna hanno in altri
Sistemi produttivi è in parte conseguenza anche di una specializzazione differente rispetto a quella che caratterizza il nostro sistema produttivo ne siamo specializzati in settori
Tradizionali produttrice siamo produttori di beni di consumo
Di di moda e casa i prodotti della meccanica ma soprattutto ci caratterizziamo per una fortissima specializzazione in nicchie produttive
Cioè siamo forti nel produrre beni fortemente personalizzati
E in grado di rispondere alle specifiche esigenze dei clienti quindi diciamo la dimensione
Piccola è in parte forse un effettuo in parte anche una conseguenza della
Della del nostro tipo di specializzazione cioè noi siamo qui il Paese che esporta
Il numero più GRA più elevato di codici doganali sui mercati mondiali un numero molto superiore a quello della Germania che esportiamo in Paesi
E in nel più ampio numero di Paesi quindi diciamo a vendere i prodotti tipici del made in Italy su mercati lontani e molto con produzioni molto molto variegate
è indubbio è stato già messo in un in evidenza nella relazione di prima ma anche in molti dati molte altre analisi che e la dimensione
La maggiore dimensione della e delle imprese gioca un ruolo molto rilevante nel sostenere la alla produttività
E conseguentemente anche la disponibilità di risorse in grado di sostenere i processi di innovazione nel rapporto analisi dei settori industriali che promette realizza danni con
Con Intesa San Paolo abbiamo più volte affrontato affrontato questi in questi termini e però è da considerare come la la varietà e quindi la capacità di operare nelle nicchie e il vero punto di forza della nostra industria
E ed è un punto di forza e non si usa ma direi anche dei nostri territori perché la parità del nostro territorio la possibilità alla di avere luoghi con i tradizioni e anche geograficamente molto diversi è una delle ricchezze del nostro patrimonio anche turistico sul quale forse occorrerebbe fare attività di filiera non prese
In considerazione che sarebbero molto importante anche anche per una per un'area come quella del sud
La varietà e la forza di queste nicchie in parte è ce l'ha fatta dai dati medi dati medi non lo so non riescono spesso a a rappresentare
Quelli che sono i punti di forza e quelli che sono insediamenti di di successo del nostro manifatturiero e come evidenziato prima
Ce ne sono guardando i livelli i dati a livello di di micro dato guardando in particolare i dati delle singole in paese
è difficile perché ci sono limiti anche che caratterizzano le statistiche ufficiali che non permettono per esempio di avere una segmentazione in gamma quindi se è vero che la Cina è diventato il più grande produttore mondiale di beni di consumo
è anche vero che la specializzazione italiana nelle fasce alte di gamma e tuttora presente ed è tuttora uno dei nostri punti di forza
I dati ufficiali non permettono nemmeno di riuscire ad avere informazioni su alcune filiere
Trasversali alla nostra economia e molto e molto forte penso ad esempio molto forte ad esempio sul territorio emiliano come può essere quella della filiera delle
Degli imballaggi macchine e produzioni imballaggi vere e proprie produzioni che hanno
Giocano un ruolo molto importante anche in alcuni territori del del Mezzogiorno dove ci sono impresa di eccellenza che operano si era detto sinergicamente con risultati molto positivi
Con le locali industrie dell'alimentare anche della farmaceutica due filiere
Indicate da fra le filiere indicate prima
All'interno di queste di queste nicchie e ci sono oggi ci sono appunto impresa
E ci sono anche interessi gliele produttive che hanno continuato a crescere
E hanno conseguito risultati molto positivi anche durante tutto il periodo periodo della crisi
Quindi questo credo che sia un aspetto importante ed è anche importante evidenziare come nelle slide mostrate prima come anche nei settori più tradizionali moda casa penso ad esempio troviamo imprese molto
Vitali che hanno saputo continuare ad innovare anzi hanno persino accelerato i processi di innovazione proprio negli anni della crisi
E che hanno mantenuto performances positive modificando anche i i propri modelli di business penso adesso a una del un'analisi che stiamo svolgendo proprio adesso con con la Fondazione
Nord est dove mettiamo in relazione appunto
Lì le innovazioni nel campo della tecnologia con anche l'innovazione dei modelli di business e i dati a livello di impresa segmentati per grado di performances dell'impresa nanizzati evidenziano che ci sia un nucleo di impresa che ha mantenuto costantemente risultati super positive superiore alle medie
Dei rispettivi micro settori di appartenenza e che mostrano diciamo un accomuna notevole vitalità né in questi anni legata a questi a questi aspetti
Stiamo analizzando punto gli aspetti tecnologici perché uno degli elementi più al dibattito a livello di industria è proprio quello della capacità di aumentare le relazioni digitali del nostro manifatturiero il tema di industria quattro punto zero
Ci si chiede sempre di più dando si spesso anche risposte non positive c'è pure ponendo l'accento più sul punti di debolezza che non sui punti di forza
Sulle sulla
Effettiva capacità o meno del nostro sistema produttivo di saper governare le sfide imposte dalla digitati digitalizzazione della produzione
E delle modificazioni che
L'affermarsi ormai certo di questi processi imporranno sanno già imponendo
All'interno dei tessuti produttivi delle filiere produttive anche nella modificare i i confini fra l'attività di produzione che vede l'Italia forte quella di distribuzione e vendita dove invece in realtà la la nostra forza competitiva appare appare più debole
I nuovi processi e le innovazioni imposte dalla manifattura digitale la nuova
La maggiore flessibilità che queste tecnologie sono in grado di di garantire
E e garantendo e favorendo una maggiore innovazione di prodotto supportando la personalizzazione
E di dare e veloci risposte al mercato finale rappresentano per quella che sono qui per quelle che sono proprio le caratteristiche della nostra produzione come dicevo
Ad inizio del mio
Del mio breve intervento la capacità proprio di personalizzare e di offrire prodotti fortemente e personalizzati
Sono sicuramente quindi tecnologie in grado di supportare una naturale vocazione delle nostre imprese vocazione che ha consentito a molte di esse di continuare a crescere anche in questi anni
Ed è e possono altresì favorire
Nuove modalità di relazioni fra le imprese all'interno delle filiere e fra le imprese e il mercato
Finale quindi rappresentano da questo punto di vista sicuramente un'opportunità per il nostro Paese sono potenzialmente in grado di ridurre la dotazione di capitale necessaria per attuare innovazione e di di prodotto
E e quindi sono sicuramente diciamo se si vede ed il mondo dal lato della domanda positive per il nostro made in Italy
Ci sono anche numerosi elementi di fragilità sul palinsesto fermato anche Gregorio De Felice nell'intervento di di questa mattina legate
Soprattutto alla non dotazione infrastrutturale che ci vede molto in ritardo rispetto a ad altri Paesi
E anche alle scarse competenze digitali che caratterizzano molte delle nostre imprese molte ma non tutte con un numero di
Di risorse non
Sufficientemente stilate per questi aspetti
Elementi che comportano anche un ritardo delle imprese stesse per quello che riguarda gli investimenti in innovazione in ICT
E e c'è un rischio effettivamente che le imprese da sole non siano in grado di colmare questo questo ritardo ma che occorra un'accelerazione a livello di di sistema Paese
Per chiudere in sintesi come messo in luce anche da ad altri interventi in questo festival l'innovazione sta cambiando le le carte in tavola
E sta offrendo opportunità che compagine hanno un po'quelli che sono gli assenti precostituiti
E stanno creando Jaques creando vincitori evinti
E quindi è credo importante è necessario che si ponga l'accento come è stato fatto appunto noi in questa anche in questa relazione
Sugli aspetti rilevanti per favorire un un veloce riposizionamento delle imprese e conseguentemente dei territori che tuttora sono in ritardo nell'approcciare questa spetti
Per far sì che il numero di impresa è che saranno in grado di governare l'innovazione tecnologica del prossimo nel prossimo futuro cresca di numero e quindi anche nei dati mediche attualmente c'è l'anno
L'impatto positivo dei processi che caratterizzano le imprese più dinamiche possono vedersi risultati sicuramente più positivi
Per l'Italia e per il Mezzogiorno in particolare
La cui crescita darebbe un contributo importante allo sviluppo del nostro economia del nostro Paese
Grazie grazie molte Alessandra la parola adesso a Gregorio De Felice Tosel capoeconomista della più grande banca italiana osservatore anche tu dal tuo punto di vista di queste dinamiche però
Anche dall'atto di banca e non soltanto di osservatore cioè di Direttore dell'Ufficio studi
Ma
Penso al programma filiere di interesse al palo vuol dire che le filiere sono anche un target interessante un po'triste bancario qui ti chiedo questa duplice angolatura di grande osservatore conoscitore ma anche di banchiere
Quante ore di tempo praticamente al programma molto e molto meno molto meno prima osservazione Begaj dimostrazione dei luoghi dell'altro della non cresce da credo che questo sia uno dei pochi panel
Qui al stesse all'economia di Trento dove ci sono cinque speaker di cinque regioni diverse quindi
Questo è la multi regionalità
Di di questo workshop e interessante ma io vorrei sotto complimentarmi con Savio Capasso per la sua relazione i dati che c'era fatto vedere per fare un'osservazione generale sul tema
Perché in Italia il modello di crescita è basato sui distretti e sulle filiere produttive e poi raccontare una nostra indagine sulle filiere produttive e dire che cosa sta facendo la banca su questo allora
Perché l'Italia più di altri Paesi
A
Lo sappiamo una forte diffusione della piccola impresa ma questo unicum di avere i distretti industriali e delle filiere produttive estremamente lunghe estremamente complesse fatte da tantissimi soggetti
E soprattutto questa questa caratteristica nonostante non è cambiata nel tempo se ne guardiamo la scomposizione per classe dimensionale delle imprese italiane
Quella di oggi o quella di qualche anno fa e identica a quella che avevamo trent'anni fa
Qualcuno è uscito qualcuno entrato ma grosso modo la presenza delle grandi into industrie non è nella realtà italiana io credo che abbiamo
Alcune ragioni una è quella
In Italia non ci sono mai stati dei grandi capitali privati a differenza della Germania il capitalismo e Stato molto diffuso piccoli imprenditori ex artigiani che hanno
Che sono evoluti verso imprenditoria quindi questo fa anche parte della tradizione culturale
Ma poi credo che anche dal punto di vista
Come dire delle norme delle regole della regolamentazione che abbiamo avuto il fatto di avere un sistema abbastanza rigido per esempio nel mercato del lavoro fino a un po'di tempo fa
Oppure di avere una serie di incentivi
Pensiamo della vecchia cosa all'articolo diciotto non si applica per le imprese molto piccole quindi questo poi incentivava molte
Attività imprenditoriali a rimanere piccole per evitare lei rigidità legate alla non possibilità di licenziare allora tutta questa grande
Rigidi rigidità del nostro sistema produttivo che peraltro però c'è anche in Francia o c'è anche in altre aree del mondo credo che abbia spinto
La media impresa italiana a
Non delocalizzare ma affare outsourcing cioè a mettere fuori dalla
Propria azienda una parte della della produzione
Perché in quel modo o la possibilità di reagire al ciclo se il ciclo va molto bene darò molti ordini e i miei fornitori
Se ci trova male e io non posso chiudere taglio un po'gli ordini riduco scelgo i migliori o chi mi fa
I prezzi più bassi quindi
Una realtà
Sui generis dove la flessibilità è stata in qualche modo
Conquistata o o insomma garantita da un modello tutto nostro di organizzare il il lavoro che quindi
La la produzione
La domanda che mi faccio io su cui sarebbe bello poi discutere e
I cambiamenti nel mercato del lavoro job Saxa e dintorni potrebbero modificare questo questo aspetto
Forse no perché soltanto uno dei tanti però sarebbe anche interessante vedere la vostra opinione
Il secondo punto riguarda questa nostra indagine che abbiamo fatto sulle filiere produttive abbiamo considerato cento settantatré
Filiere quindi
Centosettantatré casi dove c'era un capo Finley filiera importante
L'analisi e circoscritta tra i grandi settori del made in Italy quindi la moda la casa e la meccanica un capo filiere importante e poi tutta la catena del valore
Per dare un'idea numerica di quanto dicevamo prima
Il fatturato dell'impresa e capo filiera capofila rispetto al fatturato complessivo della filiera e il trentadue per cento
Quindi due terzi di quello che viene prodotto
Dall'intera filiera e esterno alla a capo fila questo naturalmente non è lo stesso discorso di prima dell'outsourcing perché per fare alcuni prodotti ho bisogno Point di componenti eccetera che faccio fare fuori
E la indagine l'indagine data avanti dicendo ma
Tutta questa questo grande numero di su fornitori di terzisti eccetera chi sono i vincenti perché ci sono anche lì vincenti e imprese in difficoltà
Ed è quello che è venuto fuori e
Che le in prese su Von idrici vincenti sono quelle in prese
Innanzitutto come è ovvio inserite in delle fiere di successo
Ma due dove c'è un forte interazione tra l'impresa capofila e i subfornitori
Dove c'è una
Non solo relazione ma dove c'è anche molta innovazione quindi l'innovazione qui torniamo un tema di
Di questa mattina è o non è un pranzo di gala e importante anche
Nell'ambito della della filiera e dove poi l'impresa capofila e lungimirante abbastanza
Da dare un ruolo di supporto alle piccole imprese che contribuiscono alla filiera
Le imprese che non sono vincenti
Sono quelle che riescono a essere competitive unicamente Coburn grazie ad un fattore quello del costo
Cioè se un'impresa su fornitrice e tenuta lì all'interno della filiera soltanto perché fa pagare di meno state sicuri che prima o poi PCI ci rimetterà le penne
Cosa ci hanno detto queste cento settantatré capito capi in prese capo filiera capofila
Per ci hanno detto che per loro il sessanta per cento degli acquisti
E fatto da in barese o dello Stretto tristi dello stesso distretto oppure della stessa provincia quindi non s'non vanno molto lontano rimangono
Molto vicini e quindi questo ruolo poi dei distretti catalizzatore di conoscenza e di e innovazione
Altro aspetto forte stabilità
Quasi nella meccanica quasi l'ottanta per cento delle imprese ha sempre il il rapporto con gli stessi fornitori
Quindi evidentemente di quei fornitori si fida molto e ci mette un po'prima dire non ti do più lavoro vado da un'altra parte cambio e così via
Terzo aspetto interessantissimo e che il sessantadue per cento vuole mantenere in Italia questa filiera
E addirittura un altro dodici per cento vuole riportare dall'estero in Italia quindi fare
Rescio Ringo o invece come si dice risciò ricomincio rinchiusi shopping vuole fare vision in delle delle attività in precedenza delocalizzare
I fattori decisivi quali sono
Quindi affidabilità
Personalizzazione dei prodotti
Qualità della forza lavoro
Ultima domanda che abbiamo posto era che cosa vi preoccupate sempre rivolta alle centosettantatré capofila e qui i temi sono due che cosa mi preoccupa era primo
Il ricambio generazionale
Spaventatissimo
E
Forse parte il tormentone sarà parte di
Sarà anche una leggenda metropolitana ma loro dicono e ITT più giovani di quell'impresa non hanno le qualità
Dei padri non per tutti ma insomma e circa un sessantacinque per cento e tanto sono i due terzi che
Dicono un problema del gene qui c'è anche un problema di scuola di formazione di capitale umano che via via si dà attenuando
E infatti l'altro tema e perché questo loro vedono sessanta per cento gravi problemi di rinnovo delle competenze professionali nell'ambito del distretto della filiera
Quindi questi due temi ricambio generazionale e
Qualità del capitale umano il tema della formazione della della delle qualifiche professionali e un campanello d'allarme che ci deve far riflettere abbiamo un modello di un certo tipo abbia un modello basato sulla filiera i distretti le capofila sono contente vogliono rimanere vogliono garantirsi
Questi buffer ma vedono anche dei rischi e quindi su questo evidentemente bisogna lavorare
Ultimo minuto massimo quello concluso
Che cosa abbiamo pensato allora di fare come come banca intera San Paolo le banche sono sempre criticate per
Per un sacco di motivi e qualche volta ce ne sono anche
Le ragioni in questo caso abbiamo pensato qualcosa di un po'diverso
Allora abbiamo pensato di lavorare con le imprese capofila partendo proprio da
Da questa ricerca e dire che cosa possiamo dare in più
Se tu impresa capofila CDC che il tuo ecosistema di di eccellenza e fatto dal
Sul fornitore ABCD eccetera eccetera
E ci dici che questi sono bravi che questi sono a posto con l'INPS ad esempio per visto che c'è Boeri in giro
Che non non hanno problemi di rispettare determinate
Regole normativa sul lavoro e così via
Perché per noi il lato banca quelle quelli rappresenta uno dei rischi perché se queste imprese non sono in regola e gli arriva una una sanzione dal professor Boveri vanno a gambe all'aria perché pigliano delle multe tali e così via allora
Quindi
Il lobby estivo è stato quello di valorizzare i cosiddetti intangibles cioè quel valore non tangibile
Che però c'è il perché se Capasso e di Andreis che lavorano tutti i giorni insieme si conoscono benissimo
De Andrè se il capo di Capasso ma insomma
Conta è ma se è Luigi perde Capasso perde un un valore incredibile quindi l'unica era antisciita andrei salme che sono banca ci guarda che Capasso
E bravo e ok dagli credito
Io do siccome do credito a De André escludo anche lodo anche Capasso fatto una un un esercizio una una
Un esempio forse non calza altissimo ma insomma il succo è che
Se come banca vedo che c'è un valore in più intangibile la stima reciproca che hanno di Andreis e Capasso beh io allora Capasso cerco di dare un qualche cosa in più in termini di rating per fargli avere del credito
A delle condizioni più favorevoli rispetto prima
L'altro aspetto riguarda i tempi
Se c'è questa relazione l'iter della delibera per dare credito che sapete sempre una una rogna nelle banche il tempo occorre molto più velocemente di quanto vorrebbero i clienti mai quanto vorrebbe anche la banca l'accesso al credito è facilitato la delibera più più rapida e poi tutta un'altra serie di cose un un'offerta di servizi un po'diciamo un bouquet
Di prodotti e servizi e condizioni
Più agevolate per i dipendenti delle delle
Varie imprese per questo progetto che è partito non dà moltissimo già oggi conta
Più di trecento imprese capofila che hanno aderito
Che pensate poi a cascata vanno a toccare quindici mila fornitori
Trecento imprese capofila quindici mila
Fornitori
Un giro d'affari di cinquantacinque miliardi di di euro fatturato di questa impresa cinquantacinque metri cinquantacinque miliardi ottantamila di dipendenti un credito potenziale di circa diciannove miliardi
Ecco questo credo sia un esempio
Non tanto per fare pubblicità avremo altri cento modi
Di farla però di dare un messaggio di come
Partendo da un'analisi empirica la nostra analisi su sulle filiere in questo caso non sui distretti poi c'è stato un
Progetto operativo che
Sta avendo risultato sta differenziando il gruppo da da altre da altre aziende grazie a tutti
Grazie grazie Gregorio anche per il tempo virtuoso che hai saputo ben amministrare ora la parola al professor Viesti nella sociali la parola però gli chiedo anche una cosa mi ha colpito nell'intervento di Alessandra Benedini un punto
Cioè quando lei faceva riferimento al fatto che una diciamo le eccellenze che ci sono all'interno delle filiere
Spesso in realtà non si vedono osservando le medie no tu dicevi arrestando esattamente che i dati medi c'è l'anno nascondono le eccellenze e questo
Chiedo su questo punto chiedo oltre a tutto quello che vorrei dire un commento a professor Viesti perché a noi sembra diciamo osservando da vicino l'economia del Mezzogiorno che se questa affermazione e vera
Come affermazione media diciamo per l'Italia
E particolarmente vera per per il Mezzogiorno dove le eccellenze cioè le imprese virtuose che funzionano che fanno del manifatturiero del Mezzogiorno un pezzo del manifatturiero Italy hanno però oggettivamente essendo meno dense ancora rispetto alla densità cioè alla numerosità di queste eccellenze nel centro nord fa sì che le medie del Mezzogiorno qualunque media prendi
Lei nasconde drasticamente quindi le eccellenze non li avete mai nessuno se ne parla poco e l'effetto quindi benchmark e l'effetto esempio positivo
L'effetto tutto quello che genera anche in termini di positività e di conoscenza del fatto di far sapere che anche un pezzo dell'industria è presente
In modo virtuoso nel Mezzogiorno tutto questo svanisce eppure sarebbe un tassello da cui ripartire quello che non c'è niente di più positivo
Che portare un esempio esistente e funzionante Perin per spiegare dire che altri possono fare altrettanto ti chiedo se
Diciamo ti ritrovi in questo ragionamento oppure se la pensi diversamente grazie
Grazie e buon pomeriggio a tutti grazie molte dopo economisti di imprese per l'invito e soprattutto grazie ai di veri gli altri protagonisti di questo tavolo
SRM bacchette saper lamentela perché sono fra le poche istituti
Non italiane che ancora continuano a porsi la domanda ma che succede in questo Paese e a fornirci dei dati che consentano di ragionare su quello che sta succedendo in Italia
Da quello che hanno presentato questo pomeriggio trovato alcune rapide considerazioni organizzate in quei blocchi un primo blocco su cui alcuni luoghi un secondo blocco su
Tutti questi luoghi messe insieme che fanno l'Italia è un terzo blocco su diciamo che cosa può essere utile fate o almeno su che cosa può essere utile ragionare
Rispetto alle tendenze in corso elitaria allora cominciamo dai luoghi luogo un conto
Assolutamente che centrale dell'economia italiana come è stato più protetto sono i distretti
L'analisi di banche intesa meritoria ci consente di vedere buone notizie dei distretti che hanno tenuto meglio di quanto forse ci saremmo aspettati
Hanno ottenuto una buona posizione internazionale ci pongono alcuni interrogativi interessanti e perché non è il settore che fa la differenza fra i distretti di successo
C'era all'interno gli stessi settori ce ne sono che vanno bene che vanno male ma non è neanche il luogo in quanto tale perché l'altro elemento rilevante che dello stesso distretto impresse vanno bene e imprese vanno molto male c'è un processo selettivo molto importante
In questo perché penso che dovremmo comprendere meglio in questo processo Ceretti selettivo ha certamente ragione di andrà s scompaiono un po'le impresa e vincenti Rain prese migliori perché fanno media con le altre dovremmo
Fare fuoco maggiore su quelle che sono le migliori ce ne sono molte al nord ce ne sono molte meno al Sud ma comunque esistono è il pezzo d'Italia che sta resistendo tutto sommato
L'altro luogo tipico dell'Italia sono le città
Delle città italiane che sono splendide
Ammirate in tutto il mondo ci confermano che non sono al passo con le altre città europea
Nella loro capacità di essere luoghi mallevadori di nuova impresa di nuova impresa innovativa di nuova grande impresa qui lo confermano
Anche i dati sulla Banca d'Italia c'è un rapporto alla Banca d'Italia che è stato discusso poco Fossett perché troppo preoccupante
Dell'anno scorso sul nord-ovest che comprava il nord-ovest ha al resto d'Europa ci dava tante notizie non piacevoli sulle città più forti
D'Italia come Milano e Torino le città italiane
Sono meno capaci delle altre di far nascere nuova impresa se voi fate la lista di tutte le nuove imprese
La gran parte sono Italia le americane
Ma ce ne sono anche di europee ma nessuna di queste italiana sono nate in altre città e in altri luoghi
E soprattutto le città italiane mostrano un fenomeno abbastanza preoccupante di perdita di capitale umano
E perdita di nuova imprenditoria non è purtroppo lato
Vedere giovani molto qualificati che lasciano Milano per Londra o Zurigo e non è andato vedere nuovi imprenditori italiani che vanno a sviluppare la loro impresa alto infine
Sì ancora essere luoghi interessantissima la presentazione sulle filiere che cosa sono le filiere bene facciamo lo stesso prodotto usando più luoghi diversi usando più impresa diverse
In più luoghi diversi qui il discorso è molto complesso non lo posso
Affrontare per evidenti motivi di tempo mai centrale non si capisce niente della Germania se non si capiscono le filiere ristrutturazione in filiera dell'industria tedesca
E quindi la creazione di questo grande fortissimo spazio economico tedesco nel cuore dell'Europa che comprende Gemma ex Germania Ovest ex Germania Est
Molti Paesi dell'est in cui che cosa succede succede che questi te in palese le grandi imprese capofila l'industria tedesca è forte perché
Perché prende la la capacità competitiva da ciascun luogo altrimenti tutta l'industria implodere ebbe a Monaco di Baviera
Se non esistessero le filiere invece il prodotto che si fa a Monaco di Baviera si fa in parte ad onestà in parte a Praga in parte a Bratislava perché
Il mondo per fortuna è vario non esistono solo Monaco di Baviera e il Paese
Asiatico col costo del lavoro do più basso ma ci sono tanti i livelli di competitività a seconda di quello che si fa da questo punto di vista l'Italia che così diversa
Potrebbe ancor più valorizzare queste sue diversità interno e quindi delle filiere bisognerebbe ragionare
Anche per ragionare sul contributo che le regioni italiane che attualmente sono meno sviluppate possono dare a queste filiere perché proprio
I dati di Capasso ci fanno vedere che laddove questo insuccesso e cioè in settori non da poco come Radio nautica o come il ed essendo stato Dobbi dei Istica
L'insieme dell'industria è diventata più forte cioè alla FIAT a dare a Melfi non le ha fatto male anzi da Melfi vadano di Toyota insegnare agli americani come si fanno le auto da questo punto di vista lasciatemelo dire
Abbiamo bisogno molto di discutere di rinfrescare la discussione in qualche intervista anche per questo festival orletto ancora questi discorsi che è il vero problema del sud sono i contratti nazionali di lavoro
E bisognerebbe di due dei salari perché solo di duecento insalate acquisteremo competitività sono
Totalmente in disaccordo il problema è aumentare la produttività dei luoghi ovviamente tenere dei costi del lavoro ragionevoli
Ma se ci mettiamo a inseguire
Chi è più a sud di noi non andiamo molto
Due da queste o cocktail di luoghi che cosa viene fuori
Ahimè viene fuori un Paese ammaccato
Nel senso che è un paese che
C'era sta facendo per molti versi Mannoni complessiva declino questa affermazione in due
Labili si ragionamenti prima lo diceva De Felice benissimo
Cosa caratterizza l'italiana straordinaria durata della sua specializzazione produttiva cioè facciamo sempre le stesse cose le facciamo ragionevolmente negli stessi luoghi che sono molto più distrettuali
Naturalmente questo è molto ambivalente perché da un lato è una straordinaria elemento di insuccesso
Perché facciamo le stesse cose che siano scarpe o cancelli o macchine tessili mettendo lì dentro tanto di quelle innovazione che questi sono straordinariamente competitivi
Quindi il fatto di fare di continuare a fare scarpe in Italia o di continuare a fare
Alcuni prodotti di meccanica non particolarmente sofisticati euro ottima notizia ma è ambivalente perché perché significa che non siamo capaci di fare alto
Noi riusciamo ad ampliare la nostra
Specializzazione produttiva con qualcos'altro e vedo che siamo presenti in tantissimi prodotti differenziati ma credo
Che abbia Regione Gregorio De Felice quando diceva sono sostanzialmente sempre gli stessi è questo
Sposa con la debolezza dei luoghi dove queste cose devono nascere che sono le città è un po'preoccupato perché questa grande splendida industria italiana uguale a se stessa non ce la fa più attirare l'intero o almeno non diciamo così così forte così pessimistica mente ci sono preoccupazioni che questo pezzo d'Italia che va bene si riesca a tirare sotto l'alto
Qual è l'altra caratteristica dell'Italia nord-sud
Un sistema integrato B regionale in cui daccapo come ci ha fatto vedere Capasso i rapporti sono multipli e quindi non si può parlare solo di un elemento senza considerare gli altri
Non vi è dubbio che vi sia un grosso residuo fiscale a vantaggio del Sud nel senso che al sud la spesa pubblica e più alta della tassazione
Del gettito della tassazione di quell'area ma quei soldi che fine fanno sono spesi per acquistare prodotti che il il nodo virgolette esposta al sud
Può piacere può non piacere ma è un sistema integrato nel quale i due elementi si tema però come evolve questo sistema evolve riducendo le differenze non ampliandole
E cioè facendo sì che in tutte le regioni del Paese si sviluppino capacità produttive anche per quel discorso delle filiere fatto prima è questo quello che sta avvenendo la mia risposta è no non è quello che sta bene
è dunque
La somma di tutti questi luoghi magnifici ISEE da un Paese come come siccome totale un Paese preoccupante tira una raffica di numeri negli ultimi sette anni in Italia ci sono seicento mila posti di lavoro in meno che dice l'Istat
Due mila otto due mila quindici
Ma e la composizione di questi posti di lavoro che è straordinariamente interessante perché i posti di lavoro dei giovani fino a trentacinque anni sono due milioni di meno
I posti di lavoro degli anziani sopra i cinquanta anni sono due milioni di più
I posti di lavoro nell'industria sono caduti di quattrocento mila i posti di lavoro delle costruzioni sono caduti di cinquecento mila i posti di lavoro nella pubblica amministrazione nell'istruzione sono caduti di duecento mila
E dove sono aumentati i posti di lavoro colf e badate
Quattrocento mila in più cioè servizi alle persone al camerieri alberghi e ristoranti duecento mila in più eccetto cento mila in più nei servizi alle imprese che però comparano diciamo così grossi numeri
Quindi è bene e vado al terzo ed ultimo pezzo ragionale forse un po'di più
Su che cosa si può fare sapendo che nessuno di noi a la bacchetta magica né tanto meno la ricetta magica per governare un paese così articolato
Come l'Italia che mette insieme se valido almeno in parte il mio ragionamento tanti elementi di forza ma che insieme non sono sufficienti
A consolidarne lo sviluppo nel tempo
Sicuramente una grande riscossione fra coloro che sostengono che bisogna fare qualcosa in termini di politiche pubbliche
E coloro che ritengono che invece le politiche pubbliche siano un problema e quindi meno se ne fanno meglio è la mia personale opinione
è assolutamente in favore della prima ipotesi e cioè ritengo che proprio queste condizioni ci impongano di ragionale
Su politiche pubbliche adatte adatte alloggi adatte al fatto che le risorse sono limitate
Adatte a dove vogliamo favorire l'evoluzione di questo Paese e ovvero come si ripartisce fra dal luogo di
Questa questa produzione italiana ma il liberista direbbe ma lasciamo fare al mercato
La mia personale opinione è che invece questo porterebbe a un risultato sub ottimale perché dobbiamo cercare di sviluppare la produzione in tutti i luoghi evitare che questa si concentri in uno solo
Che cosa succede nei luoghi ma lasciamo fare al mercato verrà fuori quello che che che esse che il mercato produrrà B però questo
Diciamo non è proprio quello che fanno la Germania la Francia l'Inghilterra il Giappone la con lei agli Stati Uniti cioè sono tutti i Paesi un pochettino meno ideologici di questo pezzo d'Italia che pensano che qualcosa si possa fare
L'avete fatto qualcosa non è la cosa più semplice del mondo e quindi concludo semplicemente elencando i temi su cui sarebbe opportuno discutere no on
Per sovraordinate a quanto abbiamo visto da Capasso una mano
Dirigistica Ubu come qualcuno continua a scrivere i libri sempre più ripetibili non diamo tutto il potere burocrati di pianificare l'economia
No mi pare che ci sia nessuno che parla di questo stiamo parlando di politiche legge mai intelligenti che
Però vino a dare alcune correzioni al sistema sollecitandone soprattutto gli sviluppi spontanei più virtuosi in modo da far sì che la somma di tutti questi luoghi produca il risultato del SIC di che cosa parlo
Beh innanzitutto di di tradizionalisti le politiche di sviluppo territoriale e cioè politiche mirate a creare
Nelle aree più deboli del Paesi condizioni favorevoli allo sviluppo di impresa quindi non politiche assistenziali o sussidi sussidio
Ma politiche di offerta che creino nei luoghi nei quali la capacità competitiva delle imprese più bassa perché le condizioni in cui si produce sono peggiori nelle migliori condizioni produttive
Poi parlo di una cosa
Pirica al confine con l'osceno e cioè di moderne politiche industriali
E cioè di azioni pubbliche è come quello che fanno noto di Paesi
Dirigistico meno degno unito la Germania la Francia per favorire ad esempio lo sviluppo di queste filiere o dei distretti verso condizioni che siano
Forse più adatte al mondo d'oggi in particolare sostenendo in ogni modo lo sviluppo innovativo dell'empolese e la loro crescita dimensionale anche qui non è ovvio questa indicazione perché vedo una grande
Tendenza ritenere che le riduzioni del costo del lavoro siano la chiave magica per far ripartire l'Italia su questo sarebbe assai bene discutere su chi fa queste politiche perché siamo passati da
Un mondo di quindici anni fa in cui è assolutamente evidente che queste politiche col federalismo andassero fatte nei luoghi a una convinzione altrettanto ideologica dell'oggi
Per cui queste politiche non sia mai più farle nei luoghi bisogna farle tutte ad Omaha e continuiamo a modificare o a progettare i nostri assetti istituzionali anche in questo senza renderci conto che una moderna politica industriale
Molto banalmente richiede azioni nei luoghi
Dove ci sono i vari pezzi delle filiere per esempio nel senso che sarebbe carino fare le strade intorno a Melfi of o fare della formazione professionale mirata sul territorio
Ma anche degli scenari di insieme per cui l'Italia potrebbe avere qualcosa da dire di più nel settore dell'auto
Politiche pubbliche sono assolutamente essenziali per le città noi tutti festeggiamo piazza gare Gaia o lenti a Milano come un un bellissimo nuovo luogo
Tornando vicino alla concorrenza diciamo da un punto di vista di indirizzo e non importa
Puramente voi avete di fatto è un bellissimo nuovo ruolo in legge ma non c'è dubbio e complimenti a chi l'ha fatto il problema è che è solo quello degli ultimi quindici anni
Aveva avuto qualche sviluppo positivo a Torino abbiamo adesso qualche sviluppo positivo a Milano ma le nostre città
No non non
Non riescono sufficientemente ad attrezzarsi
Per questo anche meramente dal profilo infrastrutturale anche meramente dal profilo della mobilità delle persone che è l'elemento principale chiunque di noi sa perfettamente che la rete pendolare di Madrid non dico di Berlino
è molto meglio di quella di qualsiasi città italiana il il biglietto del programma operativo metro di cui si accennava e una frase taglia una cosetta del tutto irrilevante a modificare se non le virgole di questo
Dunque la politica per le città che se è sempre stata assente nel nostro Paese che è molto importante
De domenica si vota ma sicuramente il futuro di Milano e di Roma non lo fanno solo i sindaci senza che il nostro Paese si dia una politica infine per concludere nei tempi mi pare
L'elemento più importante di tutti e cioè
Dov'è il punto chiave la sintesi della sintesi che cosa ci vuole Alitalia avendo u quindi davvero una bacchetta magica che cosa potrebbe essere bello fare accadere a me
Portate nelle imprudenze Zapperi
Tecnologie e conoscenze persone da fuori
Noi abbiamo avuto per decenni uno studio un un uno sviluppo straordinario splendido
Nel quale i giovani periti meccanici emiliani entravano i nell'azienda meccanica e imparavano perché il sapere e l'ha già nell'impresa
Questo va benissimo ma non basta più
Noi dobbiamo portare nelle inglese persone che spieghi no come si fa il commercio elettronico come si digitalizzati impresa e si riorganizza come si gestiscono le filiere
Ad imprenditori che hanno una una stupenda conoscenza del prodotto
E dunque sto parlando della politica più importante di tutti che la politica per l'istruzione e la conoscenza nel quale il quadro del nostro Paese non è negativo
Ma è assolutamente pessimo perché ed essere un Paese che ha sempre fatto poche politiche siamo diventati un Paese che ne sta facendo sempre di meno
In particolare delle politiche per l'istruzione superiore a cui mi sono recentemente affezionato
Sono da record in Italia nel senso che mentre la Germania per stare al passo degli ultimi otto anni ha aumentato l'investimento nell'istruzione universitaria del venti per cento l'Italia siccome ne aveva troppo l'ha ridotto del venti per cento
E dunque concludendo
Credo che la chiave sia sposare il basso all'alto cioè continuare a fornire queste informazioni lucidi sia molto importante leggeremo adesso la ricerca sulle filiere
Per capire come dal basso si riorganizza e che cosa sta succedendo nel Paese
Ma no di non Ciani mai a mio avviso anche ha una vista dall'alto perché tutti questi luoghi interessantissimi in sede a rispettare da studiare da valorizzare uno per uno insieme fanno un Paese
E
Un Paese vero non è mai solo la somma dei suoi luoghi
E una istituzione che riesce a tenere insieme i suoi luoghi
Con valori con culture con politiche con una visione di se stesso nel futuro che forse oggi ci manca e che a quei luoghi sono convinto farebbe benissimo grazie
Grazie grazie a Gianfranco
Per i tanti stimoli che c'hai dato con
è colpa nostra è colpa di entrambe
Io credo ci siano venti minuti di tempo per la stare nel tempi dieci cinque minuti ma io ho capito
Io dubito sei-sette trenta o forse ho capito male io allora
Diciamo un quarto d'ora
Mi allargo se almeno se ci sono le domande ma ce n'è una innanzitutto l'intervento a cui mi fa piacere lascia la parola già Giampaolo vitali che Segretario generale
Del jazz ma prego di non esitare di non farmi intimorire soprattutto i giovani che vedo presenti in sala adesso prendo nota e contiamo di lasciarvi la parola
Sì grazie alla prima domanda
Per rompere il ghiaccio
Nel senso che io ho fatto una piccola analisi su
Queste
I rapporti tra impresa capi figlie capo filiera
E i fornitori l'ho fatta sulle imprese multinazionali e cioè sulle filiali italiane di multinazionali estere in un territorio particolare che era la Toscana in una settore del delle medio-alta tecnologia cioè meccanica
Automotive per qualcosa di abbastanza abbastanza qualificato bene il problema della multinazionale estera in Italia
E che
Ha difficoltà a trovare fornitori locali perché questi fornitori non sono certificate a livello internazionale perché non hanno
Delle dell'una dimensione adeguata per servire la multinazionale che che si occupa invece di di di rapporti globali a livello a livello internazionale quindi le multinazionali che intervistato io acquistavano dentro le catene globale di fornitura non leggo bavaglio cent'come si dice nella nella letteratura ecco la mia domanda è
A ai relatori
Se loro hanno avuto esperienze simili quindi a Gregorio se ne centosettanta tra imprese capofila che lui ha esaminato c'erano delle multinazionali estere che si comportavano come quell'italiano se si comportavano invece di diversamente
E invece appunto ha chiesti se la multinazionale extra può essere un un elemento di sviluppo del Sud che non crea cattedrali nel deserto cioè nel senso una multinazionale
Adesso l'in Toscana quelle tre o quattro o cinque che intervistato io sono cattedrale nel deserto nel senso che comprano zero virgola otto per cento degli acquisito tali compro sul territorio
E per evitare questo un uno strumento per lo sviluppo del suo potrebbe essere proprio quello di attivare
Un ingresso di capitali esteri che però abbiano rapporti forti con con il con il territorio grazie
Roberto Camporesi Forlenza
Stimolato da diverse cose parto da una piccola considerazione da persona che in quest'ultima fase della mia vita dopo aver lavorato faccio parte del consiglio d'amministrazione di un'azione che si occupa di trasferimento tecnologico che ha cercato di misurarsi quei temi
Dell'innovazione
Due considerazioni
In primo luogo
Mi aggancio anche al tema di questa mattina su cos'è l'innovazione che non è un pranzo di gala anche perché se l'innovazione esce dal seminato tarda dagli schemi e nove volte su dieci non va a finire bene prima saperlo
Qualcheduno definisce una devianza andata a buon fine quella
Ma e quindi diceva il gusto di fare innovazione vuol dire di che richiede come dire ad avere delle sfide
E devo dire che guardando quello che accade che che Cossu non l'osservatorio in cui sono
In primo luogo al di là del problema delle risorse c'è io credo un tema di cultura di impresa
La domanda quale cultura d'impresa per facilitare l'innovazione
Cioè averne di imprenditori dire in questa situazione è stato richiamato prima dopo la crisi del due mila sette abbiamo un quinti le circa di imprese che andata meglio un quinti legenda profondo ma il baricentro sì sprofondato
E quindi questo tema qui non è affatto secondario cioè avere dei bravi imprenditori e con quale cultura
Lei nel
Perché per competere in da questo punto di vista il tema del come sviluppo la collaborazione e sto dentro una filiera è una vera abilità sociale da conquistare
E qui dobbiamo fare i conti con tante cose il capitale umano e sicuramente il primo seconda questione
In questa situazione mi pare che per generare quel cambiamento di cui abbiamo bisogno io sono il padre di una figlia che lavora all'estero e quindi lo sento abbastanza due peraltro trovata in cui lavora a tempo indeterminato
Mi fanno un po'per Minsk cioè noi non siamo capaci di costruirlo Matteo richiamo che non si può più fare allora detto questo quali sono con quali sono i modi per liberare energie nuove per fare il cambiamento di cui abbiamo bisogno e
Rispetto alla cultura da collaborazione io credo che dovremmo lanciare una stagione di concertazione di coinvolgimento di tutte le forze sociali
Dovrebbe essere ma lo dico guardando anche alla Germania non guardando Marte cioè mi sembra che
Sia un tema mancante
Terza cosa i fattori per stimolare l'innovazione
In termini di fattori lo dico da persona che ha fatto il dirigente d'azienda e ha usato alcuni di questi vende a un sistema di imprese sotto capitalizzato ma ci fa più innovazione a imprese più forti
Nel confronto con i tedeschi ma anche nelle aree forte pensiamo al distretto delle macchine utensili in tutti i benchmark
Viene fuori in modi
Alla grande il nostro livello di sottocapitalizzazione allora io dico a parità di risorse
Quindi citando anche dei vincoli delle manovre dobbiamo probabilmente essere molto più selettivi e guardare agli effetti moltiplicativi faccio un esempio nel novantotto fu introdotta l'attuale in contatto che
Gente dava in qualche modo un
Po'di detassazione degli utili reinvestiti è stata tolta Monti ha dimesso lì l'accento mi domando ma perché la rende ampi generosa
Perché bisogna cercare di no a fare le cose a pioggia ma premiare i comportamenti virtuosi cioè come si fa ad avere degli imprenditori più gravi che hanno ancora voglia di investire di rischiare gli utili ma ne potrei aggiungere il credito d'imposta cioè noi abbiamo gli studi famosi leggiamo circa trenta miliardi di sovvenzioni alle imprese ma legate i temi di progetti di innovazione circa due
Lì bisogna disboscare ma non per ridurre risorse ma per allocarli in progetti in cui effettivamente sono effetti moltiplicativi che scatenano altre cose
Mi sembra incremento imposta ma prendiamo lotti generoso rispetto perché sta perché vuol dire costruire delle basi più solide per poter fare posti di lavoro dura attivi duraturi
L'ultima cosa il tema della flessibilità che la ragione sacrosanta ma se ci guardiamo indietro l'abbiamo preso a come dire dal lato sbagliato la flessibilità ci deve essere certamente ma deve costare di più
Bianca noi invece l'abbia fatta costare di meno
Lo straordinario lo faremo lo detta siglo faccia in Costa di meno ma il lavoro che dobbiamo forse od distribuire meglio
Ultima cosa per la banca che è stato molto incisivo io sto in un posto che genera ancora risparmio c'è tutta una sorta di retorica che ci parla dell'attrattività
Degli investimenti da fuori
Ma io sono adeguati dare cosa scopro che
Il taglio del mio territorio entrati una certa fase non più nelle aziende ma nel mattone finché la bolla c'era fondato al tutti posso trasformate finanzieri
Nelle obbligazioni dei Paesi emergenti nell'azionariato americano
E
E come si fa a tenere il risparmio che se ne diamo noi chiediamo generato noi nel nostro territorio
Scusate se lo fa però
Altre domande
No allora
Peraltro due corpose domande io chiedere in altri reattori
Dal loro punto di vista una rapa rapida replica usando l'ordine inverso quindi Gianfranco ti tocca il contrario sono assolutamente telegrafico
Allora domanda sulle multinazionali ottimo che si studino le multinazionali loro possibile contributo
Certamente
Il l'Italia può giocare un ruolo molto maggiore di quello che gioca nelle catene globali del valore e quindi essere un buon luogo per produrre anche
Diciamo subfornitura di qualità come quelle che citava le felice prima sia per essere capofila sia può essere fornitore di queste categorie studi della Banca d'Italia mostrano che svolgiamo in parte questo ruolo soprattutto nei confronti del giovane potremmo farlo di più
Quindi potrebbe lo non solo per questo potrebbe Lord diciamo una
Maggiore presenza di imprese straniere
Potrebbe arricchire questo Paese naturalmente qui bisognerebbe intendersi ma solo per dire che sono due cose molto diverse una è la circostanza che le imprese stranieri comprino impresa italiana
Di cui poi Ital cementi qui due di questo si potrebbe discutere quelle di cui stiamo parlando e che le imprese straniere vengano come dire a ad avviare nuove attività
Che sicuramente un elemento più positivo i vantaggi di questi investimenti sono molteplici forse quello che è meno ci si può aspettare proprio l'indotto
Perché queste in queste impresa e questi impianti che arrivano sono inseriti molto di più
Di trent'anni fa di quaranta anni fine che sistemi di fornitura globale quindi l'indotto sul territorio che era diciamo il grande obiettivo del passato lo vedo molto più difficile ma ciò non toglie che
Una Livo di un'impresa dall'estero dottor Crea attraverso soprattutto l'effetto sul capitale umano un indotto
Indiretto straordinario ne abbiamo studiato molto per esempio
L'esempio di Catania Arlas la STP non fa un indotto del senso proprio del termine ma la circostanza che abbia tenuto in quel territorio
Centinaia e centinaia di genieri e li abbia fatti lavorano in un'azienda molto produttiva insegnato loro tantissimo questo ha creato
Un indotto non diretto nel nella nella circostanza che alcuni di questi sono Messito sulla seconda domanda dico soltanto questo che diciamo la parola concertazione è un'altra di quelle che fa accapponare la pelle dell'Italia contemporanea ma io ne conserve ed è intatto almeno un valore e cioè
Mi riallaccio a quello che dicevo prima ritengo personalmente la mia opinione che buone politiche pubbliche e servizi su su diversi temi sarebbero utili
Ma nella società contemporanea in Paesi complessi come l'Italia credo che nessuno
Possa ritenersi depositario di tutte le conoscenze necessarie a disegnare queste politiche pubbliche
Io non sto chiedendo che arrivi Napoleone
A guidare il Paese sto chiedendo che queste politiche pubbliche si realizzino mettendo assieme a una conoscenza molto diffusa che è anche una conoscenza sul perché siano molto più leggera e molto più capace
Di auto con liste diventa azione di autocorrezione rispetto al passato quindi come dire
Non sto evocando un Ministro dell'industria decisionista che arriva Luisa tutto quello che deve fare lo fa so evoca dominus o dell'industria e intelligente
Che capace di interpretare il suo ruolo in maniera molto crudo attivava anche di sapere
Lui stesso quant'è ignorante quindi quanto debba ricordare alle rappresentanze delle imprese o la rappresentanza del territorio per capire quello che si vuol fare da capo mi torna in testa alla Germania
La cui capacità di governo è anche frutto di modalità di dialogo e di conoscenza fra gli attori
Complessivamente a mio giudizio molto positivo
Sì anch'
Mescolate anch'io brevemente Giampaolo vitali
Ci sono o no le multinazionali del campione sì ci sono
Particolare Prada o nel nel nel campo del tessile la loro presenza importante
Le multinazionali portano generalmente portano valore
In Italia perché apportano esperti ESA portano managerialità e in alcuni casi eccetera quindi
Il giudizio è com'complessivamente positivo ma attenzione perché
Loro non operano soltanto in Italia operano anche in Turchia e in Spagna in Germania in altri negli Stati Uniti in casa e così via allora se
Qualcosa va storto e può essere qualcosa al
Legato al territorio le strade non fatte e diceva
Gianfranco o altri problemi se le cose poi non vanno bene queste non guardano inc faccia nessuno
Che siano banche che siano sindacati che siano Vescovio arcivescovi
Non è che perdono tantissimo tempo nei nei tavoli
Alla al Ministero dell'economia quindi poi
Ci bisogna mettere degli altri soldi per cercare di trovare una quadratura e così via
Molto interessante l'intervento di di Camporesi in fondo
Prendo soprattutto la la parte quale cultura d'impresa oggi sera linea la Sala Depero ha sentito quello che boccia detto basta con l'impresa patriarcale ci vuole un'impresa istituzione
Allora se e mi riaggancio alle banche anche le banche vediamo che l'imprenditore non ci mette dei detti dei fondi propri
Quando sappiamo che ci sono magari perché li ha rimpatriati o perché li ha investiti in un'altra cosa
Ma perché c'è veramente la banca
Perché c'è ed emette la banca
Cioè e l'impresa e un rischio lo sappiamo tutti ma il credito che la banca dati non è mica non sono mica soldi suoi
Poi viene fuori un putiferio sui non per forme loans sul credito deteriorato eccetera eccetera però ecco le
Le le sofferenze vere sono le sofferenze occupazionali quelle che ha
In maniera molto lucida elencato
Il professor Viesti
Banca e territorio perché sono diventati tutti i finanzieri
Beh insomma forse una cosa che le banche italiane non hanno fatto almeno nella media salvo le eccezioni di cui
Si legge costantemente sul giornale il fatto che hanno avuto un modello di business
Prevalentemente concentrato su su questo Paese sul modello di Banca commerciale
E la recessione così lunga
Le spalle debbo luce delle imperiese e il fatto di ricorre molto al credito bancario
Ha poi determinato quel quel macello sul sul tema delle sofferenze voglio dire se un'impresa avesse tra le proprie fonti di finanziamento non soltanto il credo bancario ma anche il mercato dei capitali
Quando poi fallisce
La banca e sicuramente non è contenta ma in parte il rischio è condiviso anche con il mercato allora forse ci vuole ISEE gli dei linee delle impresa se
Oltre che il PIL Bellini ammesso che ci voglia in Medellin delle banche l'ho detto malissimo ma
Credo che ci siamo capiti
Ok grazie Alessandra e Salvi o passano nel senso che ritengono che le risposte date siano esaurienti coprono anche loro pensiero
Credo che possiamo chiudere io però mi chiedo trenta secondi non un minuto ancora di pazienza perché non posso chiudere senza fare un pochino di proselitismo il J è un'associazione vive dei tanti soci
Noi vorremmo avere tutti voi anche come nuovi soci vedo anche tanti giovani abbiamo anche una quota molto ridotta di soli cinquanta euro annui
Per i giovani soci e quindi se volete unirvi a noi ci arricchite e ci arricchiamo reciprocamente grazie a tutti dello Stato se se serve un prestito per
Non puoi