Ricordo della figura e dell'opera politica di Attilio Piccioni

Signor presidente autorità signore e signori siamo qui riuniti per commemorare Attilio Piccioni nel centenario della sua nascita Ghedina l'appoggio Busto in provincia di Rieti il quattordici giugno mille ottocentonovantadue
Volontario in aviazione della prima guerra mondiale laureatosi in legge a Torino aderì al Partito popolare italiano fin dalla fondazione
Piccioni non proveniva dall'Azione cattolica nutrì in gioventù simpatia per il socialismo di Turati e per le idee di Romolo Murri
Forse anche per influenza del fratello prete Giovanni che più tardi furbesco di Livorno
Piccioni visti i suoi trent'anni nella Torino del primo dopoguerra dove ci veniva sviluppando la grande industria della FIAT con all'interno un movimento operaio animata da una forte coscienza di classe
Ben lontano dalla tradizione di quel socialismo riformista e collaborazionista che si era espresso fino a tutto il decennio giolittiano in buoni rapporti in buona parte nel lavoro delle cooperative
Non furono uno Pt un episodio marginale della sua biografia i sei anni che Piccioni trascorse a Torino
Anni di grande vivacità culturale
Ed intensi dibattiti ideologici dove i processi di modernizzazione delle strutture produttive per me più avanzati in Italia
E la massa degli immigrati coinvolta nella dialettica di un convulso urbanizzazione assegnava la città il ruolo di punta dello sviluppo industriale del Paese
Il tiramisù può delle trasformazioni si coglieva anche nella emarginazione della manodopera di provenienza rurale
Nelle periferie nelle barriere della città in mezzo alle quali anche la santità come quelle del figlio di Alfredo Frassati Piergiorgio recato il segno di una nuova testimonianza civiche borghese
Torino non era solo la città delle nuove esperienze di lotta della classe operaia era anche il laboratorio del nuovo giornalismo operaio rivoluzionario che faceva capo ad Antonio Gramsci
Piccioni pur sensibile al clima ideologico accesso fervido della città
Adel nuove esperienze del proletariato di fabbrica nelle quali si incrociavano confusamente le voci del messaggio rivoluzionario che veniva da Mosca
E l'ha spinta a istituzionalizzare la posizione politica direttiva del movimento operaio all'interno della fabbrica
Quando ci fu l'occupazione delle fabbriche nel settembre del mille novecento venti un evento che rappresento quasi uno spartiacque
Nella storia della crisi dello Stato e di penale
A Piccioni sembrò che il partito di Sturzo di Sturzo fosse al di sotto della grandezza dell'evento che si stava svolgendo non comprendesse che si trattava dell'ultimo atto del grande dramma dello scontro fra capitale e lavoro
Qualche mese prima nell'agosto mille novecentoventi Piccioni insieme con l'amico Giuseppe Cappi aveva fondato il pensiero popolare una delle riviste più combattive del popolarismo
Dopo un breve periodo carico di Toni estremizzando fintanto che il vescovo di Torino
Decreto labili nella lettura ai fedeli la rivista e si schierò a fianco di Luigi Sturzo nel tentativo di aprire la strada alla collaborazione con il socialismo
Pensiero popolare e il domani d'Italia di Guido Miglioli di Francesco Luigi Ferrari
Furono i due fogli che dal mille novecentoventidue sostennero l'azione di Sturzo per rivendicare l'autonomia e il programma politico e culturale del popolarismo
Contro le tendenze del clerico moderati appare del Partito popolare un partito di collaborazione con la politica di Mussolini
Al congresso nazionale dell'aprile mille novecentoventitré che segna il passaggio del partito all'opposizione
Piccioni con campi Ferrari di PG di Filippo Meda fu dalla parte di Sturzo ne condivise la linea politica di intransigenza democratiche e certezze
La sua figura suscitò l'ammirazione di Piero Gobetti
Che dopo il delitto Matteotti pubblicò nella rivoluzione liberale un articolo di piccioni che insisteva per un'intesa
Con i socialisti al fine di impedire parole sue il comodissimo giuoco avversario di trovarsi di fronte più è sbagliato posizioni
Anziché una borgo un un organizzata opposizione il comportamento politico di piccione nella fase finale di vita del popolarismo e tutti in questo modo monito non manchiamo cit della colpa di vedere rinascere la democrazia laica ed anticlericale
Dopo che Luigi Sturzo il venticinque ottobre per ventiquattro fu costretto all'esilio Attilio Piccioni si mantenne finché fu possibile in corrispondenza con lui
Lo informava delle cose italiane e lui chiedeva notizie consigli e così come facevano Giordano De Gasperi Spataro il giovane Scelba
Ora nei fascicoli di Sturzo degli anni dell'esilio si trova una delle lettere più belli e interessanti di piccioni un'analisi penetranti del comportamento della vecchia classe
Dirigente di fronte al fascismo una critica delle debolezze dell'Aventino
è una riflessione sullo stato d'animo della maggioranza del corpo elettorale con racconti riferimenti alla psicologia dei ceti medi alla fluidità dei sentimenti della piccola e media borghesia
Un'attenzione che impiccioni si fece più forte quando fra le cause del crollo della repubblica di Weimar era necessariamente da cancro calcolarsi anche il processo di impoverimento e la conseguente stanchezza dei ceti medi
La riflessione sullo stato d'animo dei cedimenti di fronte al pacifismo troviamo in questa lettera che Piccioni scrisse a Sturzo a commento del discorso che il leader popolare tenne a Parigi il trenta marzo mille novecentoventicinque
Questo discorso resta ancora oggi uno dei testi più lungimiranti redatti da Sturzo nell'esilio
Piero Gobetti ne corre comprese subito l'importanza tanto da impegnarsi a pubblicarlo con il titolo la libertà d'Italia
Gobetti sentì tutto il fascino della personalità di Sturzo il messianico del riformismo voleva di poi definito distorto diceva che il pensiero della trascendenza gli era presente anche quando non lo affermava la sua filosofia della storia era cattolica e gli permetteva di guardare le cose compì Duccio
Ma la stima profonda per Sturzo Gobetti univa anche quella per Ferrari e per piccioni
Certamente dovetti favori in misura notevolissima il superamento delle più tenaci prevenzioni anticlericali della cultura laica e risorgimentale verso il popolarismo
Come del resto è attestato dalle pubblicazioni nelle sue edizione degli scritti di Sturzo sul fascismo e del volume la rivolta cattolica di Jordan
Quel fondo di ieri litigiosità potremmo dirci dirsi dire che si torna senso agli sentivano il vivevano della idea della democrazia
Fu certamente in quegli anni di lotte dure segnati da mille tradimenti e cedimenti la ragione della simpatia e dell'amicizia di Coppi
Non è solo curiosità
Ma pure un senso che alcuni di questi nomi forse ognuno all'insaputa dell'altra
Forno presenti altre antro scrive di Torino nell'aprile del mille novecentoventitré allorché il torso parlò della scelta democratica pluralista di libertà del suo partito
Parte qui Piccioni era presente al Teatro Scribe perché intervenne nel dibattito
Era presente Pier Giorgio Frassati come sappiamo dalle sue lettere com'era presente anche con bei dovetti almeno così sembra dedursi dannoso da una sua missiva Sturzo del ventisei aprile mille novecentoventitré tour Sturzo non si era limitato a Parigi il trenta marzo bis mille novecentoventi ciniche
Dieci quindici che criticare quanti ritenevano che il fascismo potesse normalizzarsi ovvero sfociare da sé dopo aver messo ordine nel Paese
Come processo logico e storico persone intima forza in un sistema di legalità di moralità di libertà
Sturzo rigettava nettamente per l'impressione che si coltivava non solo fra i moderati italiani ma anche all'estero che il fascismo forse un evento eccezionale provvisorio
E che un giorno potesse assuefarsi alle norme e alla prassi della legalità costituzionale
Piccioni con chi vince la critica la DIC radicale di Sturzo sulla ipotesi di una normalizzazione del fascismo
Rilevava come i provvedimenti soppressivi del fascismo adeguino diminuito necessariamente la combattività delle opposizioni
Precludendo loro quasi completamente il terreno dove di preferenza operavano
Avevano disanima ad alcuni avevo varie attratto verso il fascismo gran parte di quella zona grigia degli uomini dell'opinione pubblica che si muove prevalentemente scriveva piccione verso chi appare più forte
Importanti le considerazioni che Piccioni sempre con il suo linguaggio crudo sintetico
Svolgeva sullo stato d'animo dei ceti medi anche di coloro che avevano sentimento antifascista che egli pensava possono la maggioranza del corpo elettorale
Si tratta vedrà in realtà parole sue
Di uno stato d'animo superficiale all'acqua di rose privo di energia combattiva stato d'animo tutto italiano che arriverebbe dallo sforzo non eroico di esprimersi nella Scheda contrari al fascismo
Ma purché non costi seccature
Noi o guai di qualsiasi genere che appena si profili qualcosa di questo genere lo stato d'animo può mancare di maniere ma la scheda cambia così nelle campagne così in gran parte della borghesia cittadina
Quindi ribadiva la sua tenace convinzione torinese di marca Gobetti Anna se si vuole sulle masse operaie resisteranno sicuramente
Piccioni
Nel ventiquattro venticinque e ormai del giro largo dell'antifascismo ha rapporti con Gobbi
Che lo considera uno degli uomini nuovi abituati a trattare realisticamente gli affari di amministrazione di politica ha rapporti con Saccà Einaudi Brosio tasca Gramsci
Dopo lo scioglimento del partito popolare del novembre del ventisei il clima politico a Torino si era fatto irrespirabile per lui si stabilì con la famiglia aveva quattro figli a Pistoia dove aprì uno studio di avvocato entro gli stretti rapporti con Adone Zoli che esercitava l'attività forense a Firenze dove i piccioni si trasferì nel mille novecentotrentanove Conca feat
I tre formarono un sodalizio appiattato e durevole
Una volta deciso da Mussolini l'entrata dell'Italia in guerra piccioni prese contatto con Giuseppe Spataro ex popolari impegnata a riprendere le fila del partito d'intesa con De Gasperi
Dopo l'otto settembre quarantatré fece parte del Comitato di Liberazione toscano
Negli inverni quarantatré quarantaquattro Firenze divenne uno dei centri più intensi di una coscienza chiara e risoluta della realtà politica della Resistenza
In virtù dell'intelligenza Pambianchi di personalità come Adone episodi ricco di doti umane sfolgoranti e di Attilio Piccioni
Un lento come lo descriveva Vito Vittore Branca un lento e tarchiato avvocato di provincia giunto a un certo punto da Pistoia
Ancora Branca
Piccioni veniva dal mondo mitico per noi degli Sturzo e De Gasperi e della Torino del Gramsci e di Togliatti P. Gobetti e pensare a carte e ne parlava spesso con ammirazione e con lo spirito critico insieme piccioni ci parlava meditativo e distaccato passeggiando lento lento parla Piazza Indipendenza o per via ventisette aprile dov'era nascosto in una portamento al doppio città con un impegno e una chiarezza eccezionali irritante
Tiridate controllati insieme da un umorismo nero alla Buster Keaton punteggiate di di simulate citazioni di poeti moderni da Gozzano a Ungaretti ammontano a appena liberata a Firenze Alcide Degasperi chiama Roma Piccioni
Ne conosceva perfettamente la straordinaria qualità politica la preparazione giuridica la sua innata capacità di individuare il nocciolo delle suoi delle cose e la sua grande lealtà
Già nel settembre del quarantaquattro fu eletto consigliere nazionale della Democrazia Cristiana nel quarantacinque e membro della Consulta nazionale il segretario del gruppo parlamentare DC il due giugno quarantasei può eletto all'Assemblea Costituente
I primi cinque anni
Di attività parlamentare identico Piccioni
Furono certamente fra i più per abiti della sua intensa spazio e appassionata vita politica e Devin dalla consapevolezza di avere partecipato alla straordinaria avventura dei costruttori del nuovo Stato repubblicano
Di essere stato in qualche modo fra gli artifici delle scelte politiche delle leggi che avrebbero assicurato l'assetto della nuova democrazia
Era convinto che la fondamentale forza costruttiva della Nuova Democrazia dovesse N individuarsi nei partiti che avevano formato i comitati di liberazione
Ma sin dalle prime sedute della consulta nazionale
Avvertì che i comitati dovevano intendersi come organi di contatto interne Inter partitico
Che avevano svolto anche funzione di poteri in alcune regioni ma anche non avrebbero potuto interferire con i poteri rappresentativi dello Stato i poteri espressione di un'autorità pubblica
Alieno da ogni indulgenza giacobina
Piccioni sin dal suo esordio politico alla consulta il quattordici febbraio quarantacinque
Manifesto alla porta preoccuparti e preoccupazione di pervenire sollecitamente alla costruzione degli elementi portanti del nuovo Stato democratico la cui vitalità voleva però garantita dalla base ed è la più ampia partecipazione popolare
Trovare al più presto le regole per la democrazia
Le quinte in cui incanalare i fermenti e le attese e le speranze di un mondo di pace e di benessere contro le tentazioni insurrezionali contro le spinte le prove che ha e le provocazioni a far giustizia dal sei
A rendere la pariglia chi era compromesso nel passato questa era la ragione della pietra di piccioni
Riteneva che ancora prima di pensare ad elezione per la Costituente si dovessero indire al più presto le elezioni amministrative
Le sue convinzioni proporzionalista è proprie del vecchio popolare erano anche sei cariche di ricordi delle drammatiche esperienze del primo dopoguerra
E della polemica che voleva fare assurdamente della proporzionale la causa della crisi dello Stato liberale
Insieme con la proporzionale i piccioni sostenne nello stesso discorso del quattordici febbraio quarantacinque
L'obbligatorietà del voto che dice Broglia e mezzo più efficace per assicurare al nuovo Stato il massimo di autenticazione democratica
Non solo a sinistra ma nel suo stesso partito per piccioni e non troppo i consensi che ci si attendeva sulla proposta di introdurre il voto obbligatorio
Tuttavia i fatti li detto ero ben presto ragione
Perché non vi è dubbio che attraverso il voto obbligatorio fu arricchita di consensi popolari quelli che egli definiva la fonte del potere politico democratico ovvero del potere statale
Ah prigioniero fu affidata dal gruppo democristiano il compito di sostenere la realizzazione della norma costituzionale per la creazione dell'ente Regione
E forse nome più convinto non si sarebbe potuto trovare che intende sulla Repubblica come rinnovamento delle strutture del costume politico voi vediamo disse Inessa riforma elettorale dopo le esperienze dei precedenti uno dei baluardi che più sono destinati a resistere nella difesa della libertà
Allora e di molti la preoccupazione che il regionalismo avrebbe indebolito indebolito il l'autorità dello Stato Piccioni anche in questa occasione ISP ripreso il vecchio discorso che già aveva fatto Sturzo tu di autonomia delle regioni al complesso di Venezia del mille novecentoventuno discorso rimasto sospeso a mezz'aria
Tra gli interventi di piccione alla Costituente merita di essere rilevato quella sul sistema bicamerali dico indicò altre ragioni sostanziali
La prima e quella di garantire l'equilibrio ed una certa integrazione del potere e della funzionalità della prima Camera
La seconda è quella di concorre con una più ponderata competenza tecnica
Ed una maggiore maturità ed esperienza va bene alla elaborazione legislativa la terza è quella di contribuire in qualche modo a risolvere il delicato problema di una maggiore stabilità del Governo parlamentare
Dalla Consulta la Costituente trascorse poco tempo ma tutto di uno straordinario per cuore creativo in tutte le parti delicati fu presente Piccioni
La sua impronta ci avverte proprio nell'impegno politico con il quale sostenne sostenne alcune fondamentali riforme di struttura del nuovo Stato
Ma non si come completerebbe il disegno della sua personalità se non tenessimo conto anche dei suoi interventi come Ministro degli anni della politica centrista
Ministro di Grazia e Giustizia ebbe a cuore la condizione della magistratura e l'allora sottosegretario con Piccioni l'onorevole Oscar Luigi Scalfaro
Per lunghi il magistrato rappresenta qualcosa di più atto di diverso dalle altre categorie pure estremamente necessari per la funzionalità dello stato e con una certa solennità aggiungeva
La toga con con la quale il magistrato rende giustizia
è un segno secolare di distinzione che non indossa alcun altro funzionario dello Stato del disegno nel disimpegno delle proprie mansioni essenziali
In tale senso sostenne il progetto di legge che prevedeva l'olimpico sganciamento economico e lo sganciamento funzionale della magistratura quale ordine autonomo dello Stato mediante una retribuzione corrispondente alla dignità della funzione
L'ultimo importante incarico di governo rivestito da Attilio Piccioni fu quello di ministro degli esteri dal dieci febbraio al diciotto settembre del cinquantaquattro per governo Scelba
Pochi mesi che dovettero sembrargli uno sì rispetto ai precedenti ardui impegni nel campo della giustizia nella politica estera Piccioni operò delle direzioni e lobbistica perseguito del CIPE e De Gasperi difesa ben accetto vista come una tappa essenziale in vista di una vasta integrazione politica economica capace di dare all'Europa quell'unità della quale ha bisogno questione di Trieste appello ai partiti perché cercassero di mantenere la questione fuori dalle polemiche di partito problemi dell'immigrazione nei Paesi della Comunità europea rapporti Callaway C eccetera tutti i temi trattati in pochi mesi
Complesso è altamente costruttiva l'opera di piccioni in qualunque campo egli ampio operato anche come uomo di partito e gli ha lasciato il segno il suo capolavoro sulla costruzione del partito della Democrazia Cristiana
Chiamato a succedere a De Gasperi alla segreteria politica della DC rivelò straordinaria qualità organizzative rivestita le carica per poco più di due anni dal ventidue settembre del quarantasei al dieci gennaio quarantanove eppure in così breve tempo riuscì estrarre da un manga ma emozionale di consensi da una generica fluttuazioni iniziale di adesioni Damien ideologia ondeggiante tra il recupero della tradizione democristiana da Toniolo a Sturzo ed esigenza diffusa
Di una scelta mediana di sicurezza e civile di libertà un partito che senza rigidità discutibilissimo ideologici o di classe Sette sosteneva la rottura del Taro tripartito
E arrivare all'elezione del diciotto aprile quarantotto evitando di scivolare nella tentazione del blocco d'ordine
E la situazione del primo dopoguerra
Con i partiti della classe operaia già bene organizzati richiede una vasta militanza antifascista clandestina anche di base ideologicamente ferrati con un partito comunista che non nascondeva i suoi legami con lo stalinismo
Con un voto cattolico che teneva in sospetto
La Democrazia cristiana e faceva balenare di quanti in quanto sconfessione correttivo appoggi
Con una testa pronta a esplorare tutte le occasioni per condizionare la DC e condurlo ad accettare la proposta del blocco d'ordine non vi era molta scelta per il segretario politico dalla Democrazia cristiana
Bisognava che il partitore si stesse con una propria fisionomia per non finire in una massa fluida e sposta ai rischi di pericolosi compromissioni
Se la grande affermazione elettorale attorno alla DC il diciotto aprile quarantotto
Non si trasformò nella creazione di un gigantesco blocco d'ordine ciò va attribuita al merito dell'azione politica svolta da De Gasperi ma anche da Piccioni
De Palo Emilio Taviani da Giorgio Pini e altri che fecero valere il momento del partito su quello contro il SUAP consensuali plebiscitario
Uomo di fiducia di De Gasperi non esitò nel cinquantatré a pronunciarsi contro la proposta del presidente del Consiglio di una riforma elettorale con il premio di maggioranza
Piccioni proporzionalista da sempre votò contro questa proposta e volle che il suo dissenso fosse messa a verbale
I tempi stavano cambiando stava emergendo in modo evidenti come scritto a Mariano Rumor nelle sue memorie la solidarietà generazionale come dato politico no fisiologico il confronto era fra il nuovo gruppo di iniziativa democratica
E da giovedì che provenivano dal Dossetti smog come Baldoni ardito e il mondo democristiano che si era formata attorno ad Alcide De Gasperi e che ora ci andava raccogliendo intorno a Piccioni
E l'uomo di rara intelligenza politica ricordo il rumore di ferme convinzioni
Di Turi atteggiamenti con qualche forte striatura di faziosità tosco laziale prendeva la parola in poche occasioni ma era incisivo e tagliente
Con alcuni momenti di smagliante efficace Giustino Valmarana soleva dire fa un nuovo all'anno ma è un pomodoro
Piccioni capirli cambiamento che stava avvenendo all'interno del partito capì che gli uomini del vecchio popolarismo avevo notato quelli che era nelle loro possibilità e nelle loro convinzioni negli anni della ricostruzione
Che il centrismo aveva offerto il meglio di sé correva a guardare avanti e che occorreva guardare avanti a sinistra comparabili un po'diversi da quelli della guerra fredda
Se mi è consentito una conclusione vorrei dire che in una storia della democrazia cristiana del secondo dopoguerra il posto di maggiore spicco dopo Alcide De Gasperi spetta ad Attilio Piccioni
Anzi dovrebbe dirsi che senza la spalla di piccioni ben difficilmente Degasperi avrebbe potuto realizzare intervenire organizzativi la sua politica
Ma vorrei infine aggiungere
Che proprio attraverso Piccioni qualcosa della ricche sperimentazione culturale del popolarismo passò nella politica della DC degasperiana
Che il patrimonio storico delle certezze democratiche delle autonomie e delle libertà difeso da Piccioni quegli amici Ferrari campi grandi fratelli Luigi e Gerolamo Meda in quel lontano al congresso di Torino del mille novecentoventitré che stupì Gobetti Amendola e Turati
Continuo ad alimentari i momenti più alti degli impegni politici e costituenti della rinascita
Nelle crisi di oscuramento della vita politica
Di sbandamento delle coscienze quando riesce difficile da leggere dentro gli sconvolgimenti nelle cadute di tensione civile
Nella confusione babelica dei linguaggi il ricorso alla memoria storica un ritorno alle radici delle scelte e nelle regioni storiche che furono del movimento
Democratico e dei cattolici può aiutarci meglio a riflettere sui nuovi percorsi della vita civile del Paese
Adesso un minuto di pausa perché il presidente ci lascia per i suoi comprensibili impegni vista gli rivolgiamo i nostri ringraziamenti e gli auguri più sinceri
Per il proseguimento del suolo
Con loro come cemento di programma andiamo la parola subito all'onorevole Andreotti e poi chiuderà Forlan
Non vorrei che fosse considerato un paradosso
Se dico che mentre ci troviamo riuniti
Per il motivo ricordato poc'anzi così bene da De Rosa del ricordo del centenario della nascita di piccioni
E anche per la presentazione ufficiale del volume dei suoi discorsi parlamentari
Ripeto non sembra un paradosso se io dico che molti di noi
Devono essere grati a Piccioni
Forse più
Che per quello che ha scritto e ha detto
Per la capacità
Di tenera il silenzio
Che ha esercitato molto nella sua ditta
Era un uomo di una serietà eccezionale
Scherzava anzi su alcune sue doti
Che altri presentava come
Fossero dei difetti ricordiamo una frase che ripeteva spesso
A chi diceva che era pigro
Diceva il vero ma la pigrizia salva dalle l'improvvisazione simulazioni e di nelle biografie di alcuni importanti giornalisti che uscirono alcune nei momenti nei quali fu particolarmente impegnato nella vita ministeriale altre successive nelle lei necrologi
Mi colpì ed era esatto
E può essere vorrei dire formativo il ricordarlo
Il racconto di un episodio del transatlantico dove
Passeggiava qualche volta
Lentamente come per le strade torinesi che prima sono state citate in uno di quei momenti nei quali
Giornalisti allora in verità erano
Nel Transatlantico sono direttori di giornali iniziati degli uffici romani adesso c'è stata una certa moltiplicazione ringiovanimento
Dei quadri che tutti cercano di ottenere qualche dichiarazione
Su un tema importante
Piccione aprendo le braccia disse ma e poi torno indietro disse non vorrei però che lei lo scrivesse io non ho detto niente ecco inizio casi ma non per alleggerire per carità violenza far diversamente
Potrei anche sottoscrivere in pieno ancora capito De Rosa perché ci sono altre cose perché si desumono dai suoi scritti e dalle ricordo che certo numero di noi che oggi son qui abbiamo impiccioni primo è stato giustamente accennato al suo profondo senso di partito
Un senso di partito non soltanto sentimentale che vorrei dire era stato poi forgiato nel momento della persecuzione guardavo dovuto lasciare Torino e nel momento della ricostruzione
Ma un senso di partito organico in quel discorso al Assemblea
Del consulta nazionale quando si discuteva della legge elettorale con la quale doveva formarsi la Costituente
C'è la teorizzazione oltre che delle regioni in cui su cui poi tornerà diffusamente al momento della costituente
Con molto approfondita e vorrei dire dando alcune indicazioni che mantengono la loro validità
Cioè la crisi necessaria del centralismo dello Stato vedete superando ed era ovvio superando quello che era un modo di impostazione che insulso era nato come contrapposizione ad un potere centrale che era anche come ispirazione profondamente contrario a tutto ciò che era popolarissimo
Ma impiccioni cita un passo avanti e cioè scuse questa allergie del centralismo non è deriva perché centralismo e ispirato ideologicamente filosoficamente a ridere contrarie a quelle che erano le sue che sono le nostre idee ma era in se stessi sono la necessità vista con grande lungimiranza di una costruzione che mantenesse articolate mantenesse vicine le strutture dello Stato al popolo e poi attraverso la mediazione delle rappresentanze e c'è un pagina particolarmente significativa nella quale nota in polemica con coloro che volevano ripristinare il collegio uninominale e con una scelta durezza sempre garbata ma con una certa durezza e prendendosela anche con Einaudi che dice ha avuto a mio avviso il cattivo gusto come già insigne vecchi parlamentari di dire che la proporzionale nutrito nel suo grembo il fascismo ma parla della contrasto tra la concezione che era alla base del collegio uninominale e la concezione proporzionalisti dica
Ponendo nei miei nelle radici e distinguendo preoccupandosi poiché non fossero tante confusioni da quello che era il il suo pensiero peraltro lucidissimo
Che la democrazia moderna come tale
Sia stata per lungo tempo volutamente confusa con il via libera ricchissimo e invece qualche cosa di diverso a un'esigenza fondamentale strutturale diversa
Da quella che poteva essere fatta valere il regime liberale Bret fascista
Liberalismo vuol dire organizzazione politica dello Stato nella quale si punta decisamente sull'individualismo li cui limitazioni devono essere ridotti al massimo democrazia significa allargare il compito politico a tutto il popolo significa organizzare giuridicamente tutto il popolo perché partecipi in modo attivo e permanente irresponsabile alla vita politica del Paese e critica coloro che attribuivano alla proporzionale dei mali che invece sono propri delle caratteristiche del nostro popolo e infine nota con molta soddisfazione che di questo vi rende persuaso cioè di questo attaccamento alla proporzionale un parto veramente significativo ed è che nessun giovane
Dei giovani uomini politici che vengono sorgendo a costituire il nuovo ceto politico direttivo del Paese ha sentito la necessità di assumere comunque la difesa del collegio uninominale
Neppure il collega Lucifero tanto meno il collega Cassandro liberale per riferirmi ai settori che possono essere più vicini ad una impostazione di quel genere a me pare importante che oggi lo si dica perché impongono nessun patto sentimentale quando si medita su un grande uomo politico bisogna trarne poi degli insegnamenti perché Chimenti
Sì sarebbe semplicemente così degli storici
Che vengono dall'esterno Lecco e in questo senso del partito senza dubbio una concezione estremamente fluida del partito non organizzativa nel senso corrente di questa parola ma ma credo creando vorrei dire quelli impulsi di carattere
Di indirizzo e di formazione e che poi sono la forza vera per ottenere dei consensi
Piccioni due volte Montanelli dedico a lui che il Corriere della Sera gli incontri e in una c'è una bellissima definizione che ho conservato piccioni e un fidanzato del potere che ha fatto voto di castità
Gioventù
E questo è vero non apparteneva certamente a coloro che
Magnano in momenti di riparto di compiti e di attribuzione anzi se mai in quei momenti era ancora Nino presente la sua fisica incombenza cercava di rimanere il più lontano possibile ma non tra lasciava occasione
Dare il suo apporto sia nei momenti in cui fu segretario della Democrazia Cristiana segretario diciotto aprile che non è poco ma prima e dopo e ieri un discorso sul partito
E nel quale a me pare che si affermi qualcosa anche qui di notevole attualità quando parla della unità del partito
L'unità del partito non è altro che il programma questo programma scene L'Unità si fa da questo punto di partenza programmatico che noi dobbiamo mantenere
Si fa nel travaglio quotidiano dell'azione politica ma non si fa con gli schemi mentali astratti e precostituiti
I lineamenti fondamentali del programma del partito ci sono difficile tradurli in atto questa è la vera fatica che dobbiamo affrontare il suddividere invece il partito in gruppi e di riconoscere ai gruppi una posizione organizzata comporti il pericolo di creare le condizioni per futuri slittamenti scissionisti ICI
Consentitemi di dirvi
Che nella mia pratica di vita politica e sociale ho imparato
Che vale di più un po'di scetticismo bonario che non la carica elettrica di un tipo di intellettualismo che quando si scarica può distruggere ogni cosa
Le costruzioni ideologiche non possono tradursi in atto con un semplice FIAT volontaristico bisogna esser sempre vicini alla realtà della vita
E umani comprensivi dinanzi alle sue difficoltà ci vuole non dimenticatelo mai indulgenza dedizione e pazienza
Vorrei dire che sono pagine di vita pagine di indirizzo che è giusto non dimenticare
Nella sua vita politica
Piccioni oltre la parlo della vita ministeriali degli incarichi che de Rosa ha ricordato e tra questi l'incarico di ministro degli Esteri
Che interessante
Ricostruire attraverso la memoria di coloro che gli furono vicini perché all'inizio erano sconcertanti
Dal tanto che sembrava poco attento all'approfondimento dei singoli temi anzi qualche volta è qui lo scandalo dell'assoluto quando si levava la cuffia del traditi traduzione si metteva a riflettere quando delle riunioni preparatori sembrava quasi disattento ma il riassunto
Che passiva poi per quelle che sarebbero state le norme di condotta della riunione
In cui ci si stava preparando era un riassunto sempre puntuale testé testimonianza e di tutti coloro che hanno lavorato con lui al ministero
Certo ci fu un momento particolare il momento critico lui che era stato segretario del quarantotto
Fu poi investito da quello che fu il Periodo estremamente teso e delicato del cinquantatré
Le elezioni del cinquantatré non erano andate bene e e questo crea o naturalmente un forte stato di disagio
Per uno dei mali che è un male sottile della politica italiana il timore del dello scavalcamento
Saragat era convinto che De Gasperi si fosse accordato Cornelli alle sue spalle
Questo non era assolutamente vero nemmeno lontanamente però poi talmente radicata iniziare carte questa convinzione che si rifiutò di parlare con De Gasperi dopo le elezioni
E non volle andare a trovarlo né a Roma né a Castel Gandolfo
C'andavo solo quando già il Comitato del suo partito si era riunito erano stabilito di essere contro la continuazione della collaborazione pensare che nel momento della
Discussione di quel legge elettorale che dava un premio di maggioranza e che poi purtroppo passò con quel nome perfido di legge truffa come nel corso di quella discussione c'era stata da un certo punto una proposta di Corbino di ridurre questo premio di maggioranza e Corvino ha fatto un po'in giro e si era accertato che in fondo anche i comunisti non erano contrari con questa riduzione Scoccimarro l'ha detto apertamente
Licastro dando al Senato e alla compagnia per discutere di questa per vedere di fare questo emendamento per togliere questa attenzione e mentre era dentro dal presidente del Senato in arrivo un biglietto di stare con scritto Non mollare
E non mollo
Però a questo vorrei la vita Bonica beffarda richieste Valsusa guardarla tempi molto lunghi io
Le norme stima di Sartre non vorrei essere frainteso qui cito però un momento nel quale proprio da un malinteso dal senza di sentirsi aggirato
Di tu questa posizione aventiniana Pegasi non avrebbe voluto fare il governo
Einaudi lo scongiuro di farlo e come tutti ricordiamo il ventotto di luglio cadde il governo del presidente De Gasperi perché mancarono dieci voti e i quarantanove
Deputati cade alla Camera dei deputati dei partiti alleati non detta per il voto al Governo di lega
Quella sera stesse accompagnando a Castel Gandolfo c'è Arrigo perché poi sarò breve perché si inserisce in un momento importante poiché la vita di piccioni
Fu proprio da le colloquio con e in grado di che venne fuori per primo direi logicamente il nome di piccioni come colui che avrebbe potuto tentare di fare il governo anche se naturalmente
Non era facile pensare che i partiti potesse la distanza così breve di tempo cambiare opinione dare a Piccioni quello che non avevano dato a dedicarsi allora bisognava lavorare un'altra maniera
Già De Gasperi che nell'estate in un discorso a Predazzo aveva cercato esaminando un momento il programma
Sociale dei monarchici trovato che il discorso importante che bisognava in qualche maniera non disattende erro e che nel discorso al
Camera
Purtroppo non concluso positivamente aveva detto ma forse un po'di tempo di attesa per conoscersi meglio i vari gruppi non andrebbe male e allora
Naturalmente con l incarico di piccioni si cercò di lavorare un momento su questo ma non per convinzione certamente di destra perché molti poi danno i brevetti di destra e di sinistra con molta facilità
Perché ci pare più una superficie che non ai contenuti trovate noi beh allora ci fu questo tentativo di recuperare e il recupero fu fatto
Soltanto nei confronti dei illiberali che sembravano disponibili a dare a Piccioni il loro voto ma
Sembravano disponibili ma ad una condizione ovviamente che non ci fosse niente nei confronti dei monarchici monarchici erano disponibili
A dare un'astensione purché non ci fosse una presenza dei liberali nel Governo ma tutto questo forse sarebbe potuta ancora Sr
Aggiustato
Seduta da
Piccioni e pigioni e cercò di lavorare in quei giorni con molta pazienza con molta cura per vedere ed errori e con un contatto molto vivo con De Gasperi e degli altri accettò di fare il ministro degli esteri di piccioni se questo fosse necessario forte esattamente dice se è necessario perché tu parte il Governo che chiuda che io infatti mi chiedete coi piccioni verrà chiesto di case disponibile a fare questo e tutto sembrava aggiustato la sera dell'undici agosto tant'è vero che la mattina esce il popolo con la conclusione del Governo piccione impopolarità per concluso in quella mattina stessa il governo ma così invece e non fu è
Piccioni un po'credo si era anche direi seccato per dire di presto logori io di discorsi di di di consultazione di pre consultazione di Poste consultazioni imperativi questo modo di vedere un certo bizantinismo insomma credo perché la maggioranza si retorico a dibattito lei tanto è vero che dopo un certo numero io di tentativo di esperienze Scelba poter fare poi con quella maggioranza il proprio governo e allora Piccioni mentre la sera proprio gli orrori di alle sette qui o il mio diario nella crisi di quelli del Periodo insomma il rinvio alle sette della sera
E era un po'disturbato per le critiche che si facevano nei confronti di Toni nei confronti di Betti ove così però in fondo pensava che questo forse abbastanza superabile concentrati quando voi la mattina dopo in fondo proprio direi il bicchiere raccolgono e
Credo che qualche volta l'essere stato molto tempo in Toscana gli consentiva anche qualche frase che forse il cardinale Riquelme avrebbe riprovato convegni negli scritti giovanili perché prima ci sono stati ricordati andò delineava vi rinunciò all'incarico e scomparve fanno per alcune ore pure assolutamente impossibile di trovarlo ecco proprio qui ideali sì di attanaglia bene quello che vivere con questo voto di castità dal potere bagel con un po'di buona volontà coi fare un governo tutti rispetto conto senza dover non è che poi sarebbe né nato momento nuovo di storia e chiuso momento vecchio di storie però vorrei dire quel condizionamento fu tale che piccioni sentì che non avrebbe potuto con libertà e anche un quella libertà culturale che era poi la sua caratteristica
Penultima cosa che vorrei dire
E dobbiamo dirlo perché e una delle pagine meno belle sì è vero è stato ricordato che i Joy fece molto per la magistratura fra l'altro lo sganciamento della magistratura da la piramide prima eravamo quando eravamo ragazzi si era tutta la pubblica amministrazione era ad una piramide in cui il punto finale era il il primo presidente della Corte di Cassazione il resto tutta l'amministrazione
Civile giudiziarie l'amministrazione propriamente detta era nel complesso perché l'amministrazione militare e tutto il pesce queste ore fece molto per la magistratura certamente non si può confondere mai un magistrato con la magistratura ma certamente è stato uno dei casi veramente di usurpazione di potere e veramente di delitto
Compiuto nei confronti di Piccioni anche qui nel
In un altro dei gli iscritti di Montanelli detto molto bene
Nessuno egli pensava avrebbe fatto il nome di Piero se Piero non fosse stato figlio di Attilio il più intime fedele collaboratore di Vegas mi riferisco a tutto il fatto Montesi e che pur vera mente una delle montature più gravi e di cui se un elemento non sto qui a ricordare ma anche triste ma che certamente ferirono a morte la sensibilità di una persona e di una famiglia e un caso costruita a mio avviso però per un errore
Di reiterare metodologico del magistrato cioè il magistrato che si fa prima una convinzione e poi cerca le prove se ne trova le trovasse no comunque la convinzione rimane
Perché dico questo io questo perché posso testimoniarlo di persona
Quell'estate
Ero villeggiatura Grottaferrata e un giorno arrivi arrivare un una macchina nera enorme
Con questo personaggio che dalle fotografie conosciamo tutti perché era tutti i giorni nei giornali era il giudice sete insomma e venne ad Emily si e scusi se non insomma fatto preavvertire
Ma io ci tengo che lei legga le mie conclusioni pioggia depositato oggi quindi lei non c'entra niente però dice secondo io sono dispiaciuto
Di esser fatta apparire come una anti democristiana se lei non lo sa validazione di quarantotto sia il cinquantatré ho votato per lei a Roma dice io desidero che lei legga così allora testuali Odyssey Mario leggerò le sue conclusioni ma abbia pazienza
Sì una qualche prova che Piero conoscesse questa ragazza e Niguarda lo ricorda
Letteralmente mi disse ma leggono sempre l'obiezione
Abbastanza
Eva disse compositore diligenza di una volta la vita mondana tante energie diceva seguisse vendeva corone in piazza della Minerva allora lei non se ne sarebbe interessato assolutamente la persona però
Vorrei dire a talmente convinto di non aver fatto male e poi cito il perché io posso parlare oggettivamente di una montatura Grandetto eccetera
Talmente commento dell'anno dopo io conservo una sua legge divenne ministro delle finanze manda una rete in cui soffriva di venire a fare il capo dell'ufficio legislativo
Al ministero delle Finanze non aveva proprio la sensazione del del pasticcio che aveva combinato e si vede da un fatto importante grave
Che c'è dagli atti processuali quando ha tolto ai giudici di Roma perché naturalmente non c'era serenità e quello che prima aveva archiviato perché non c'era niente Augusto De Andreis che poi diventò
Prima presidente della corte d'appello quindi ma allora perché aveva archiviato per alcuni mesi gli altri magistrati non lo guardavano in faccia come se fosse uno
E avesse voluto fare un piacere a qualcuno perché dagli atti processuali quando è venuta a Roma per il sopralluogo il Tribunale di Venezia
Si vede una cosa grave che cioè siccome uno dei coimputati di poi ci si inserì la lotta tra carabinieri e pubblica sicurezza che allora esisteva insomma il presidente e
Va un appare un sopralluogo sulla via Flaminia dove abitava una ragazza di vita
Tale Adriana diciamo azione
Che si diceva fosse frequentata dal questo anche questo è un po'a sorpresa in tale ragazze edilizia hanno fatto voti particolare ma comunque la vedendo questo si vide che dal posto di osservazione dei carabinieri al portone da dove c'erano poi questi verbali che si vedeva entrare il questore Polito c'era un intero palazzo in mezzo
Tant'è vero che il il presidente di beni disse all'avvocato Ungaro per piacere ho capito tutto non mi Grey uno scandalo capito tutto insomma avuta ricordare a questo perché un patto che non dobbiamo storicamente criteri e certamente noi ricordiamo anche la montatura che si prese contro Tutino
Per mesi e mesi alla Camera
Non eravamo chiamati Capocotta cari da capo torta il posto dove andava a caccia questo personaggi offerta ma abbiate pazienza è voluto ricorda qualche cosa che ce l'ho qui e non è andata giù certamente anche se come spero Khan però
Mi piacerebbe essere commemorato da vivo a cento anni geometra D'Angelo produzione farei ecco vorrei concludere
Dicendo una delle cose più belle che ha scritto Piccioni si chiama elogio della politica semplice
E cito solo un passo di solito
Qui da noi voglio dire in Italia quando si parla e si fa della politica
Sia la preoccupazione di affrontare problemi o fatti estremamente complessi intricati e peggio ancora di doverli risolvere
Non coi mezzi più piani facili ma con trovate scalpore e con espedienti complicati
Alla base di tutto questo sta certamente nella nostra coscienza o su coscienza il sedimento di impulsi di compressione reazione che i lunghi secoli di selvaggio rilasciarono il deposito
Stava complementare mente qualche germe di quella particolare concezione della politica che solo forse poteva fermarsi in quelle tristi condizione che si chiama ormai stucchevoli mente machiavellica e stai invece
Quella singolare attitudine nostra alle ideazioni improvvisi e accise e ha processi critici o autocritici troppo spesso aventi Pino a se stesso
Bisogna cercare di reagire a tutto questo bisogna sforzarsi di ricondurre la storia è più che mai la prassi politica ed entro confini di semplicità e di linearità perché prima di tutto non è vero che i problemi che esso stia anziano dice qualsiasi seria azione politica siano tanto astrusi e complicati sovente anzi accade che sono le discussioni che ci si fanno attorno le analisi troppo capillari le teorizzazioni sofistica che li complica degli aggrovigliano per poi dopo tanto affanno di contorsioni dialettiche tornare riproporli nei loro iniziali termini chiari
Semplici comprensibili
In secondo luogo di fronte ai problemi veramente complessi e difficili compito del politico e precisamente quello di semplificarli e di verificarli
E di saper scorge rimessi ciò che Vieri sia un segnale io Nuclear lo rapidamente
Per concentrarvi l'attenzione che ne indichi la soluzione
Tutto ciò vale non solo per le questioni di carattere generale teorico ma dovrebbe valere anche per le impostazioni concrete che i vari partiti danno alla propria azione politica
E vorrei allora poi concludere a mia volta con l'ultimo periodo di questo bellissimo scritto di piccioni
Amiamo credere che se la nostra politica attuale attuale di allora qualunque riferimento spesso non è da ritenersi occasionale
Amiamo credere che sia la nostra politica attuale fosse veramente indirizzate sorretta da una sostanziale aspirazione alla semplicità
Anche la crisi ministeriale recente avrebbe avuto un'impostazione meno confusa e una risoluzione più rapida e chiara nello spirito di una più concorde unità
Che Valencia potenziare lo sforzo comune contro le difficoltà che ci sovrastano e a orientare l'unanime il sentimento popolare verso finalità positivamente costruttive
Io mi faccio perdonare
Non essere stato in modo continuativo presente questo nostro incontro ne faccio perdonare non non parlando perché non saprei nemmeno adesso che cosa giungere alle cose
E che sono state dette in modo così intelligente ed appropriato
Prego
Dando Attilio Piccioni mi pare che il
Eccetera emerga dalle Da Rin dai vostri ricordi e dalle vostre le azioni soprattutto nella la cura politico la la intelligenza in contributo prezioso
Intelligente appunto è insieme semplice che Piccioni sapeva portare anche nelle vicende più tormentate
Difficile
Io credo però che il il nostro ricordo sì si carica soprattutto di un sentimento di di Nostalgia e di grande affetto
Per Attilio Piccioni
E e questo mi sembra l'aspetto così
Più singolare in qualche modo che deve fare riflettere perché la politica è terreno molto spesso hard trovaste pronti di di competizione di di lotta di di concorrenza e dove di inevitabilmente finiscono per emergere più di
Di difetti degli uomini che non le virtù
Invece per piccioni che è stato un grande protagonista della vicenda democratico cristiano umbra protagonista della scelta repubblicana
Un protagonista accanto a De Gasperi la rinascita democratica del Paese ecco i
Istintivamente il ricordo ci porta di più a sottolineare questo
Sentimento di di affetto quindi il riconoscimento di una umanità singolare
Allora voglio dire che anche oggi in una situazione così difficile così tormentata
E nella quale sembrano
Prevalere lei sollecitazioni le le spinte alla alla divisione delle spinte disgregante ville
E le spinte alla delegittimazione del sistema democratico e dei partiti
Di dare edizioni torni ad essere io credo che lo sia sempre stato ma deve tornare ad essere un un riferimento essenziale per tutti noi
D'altronde anche lui ha dovuto confrontarsi con con vicende con crisi che portavano in direzione della frammentazione del sistema
Della delegittimazione dei partiti memorabile un suo discorso alla Camera a alla vigilia del diciotto aprile quando passo il rassegna criticamente la posizione di tutte le forze politiche per concludere con una
Espressione con una manifestazione di grande chiarezza e di grande orgoglio in
Credo che la Democrazia cristiana
Certamente oggi c'è una esigenza approfondita tributi di
Di pulizia di moralità e quindi di rigenerazione è della politica e di rigenerazione dei partiti
E tuttavia se di rispetto a questa esigenza e
E proponendo ci questo compito di rigenerazione della politica dimenticheremo le le regole
Ecco appunto semplici ed elementari della vita democratica non riusciremo a tradurre infatti questo nostro proposito
Ricordo come Attilio Piccioni fosse ostinato e puntiglioso particolarmente nei
Per dico nel difendere le regole anche elementari della convivenza democratica all'interno dei partiti
Una delle cose più immorali Ghelli denunciano ma
Era la pretesa di di di essere in un partito senza per
Però corrispondere al rispetto delle regole democratiche qui la sua bontà suo ecco scetticismo Conan
Io quello che per diceva vanno in più spesso l'ha ricordato Andreotti credo che fosse il suo discorso alla all'Assemblea nazionale del Brancaccio in una in
In via l'equità garbata ma rigorosa e robusta la nel confronto interno al partito ai
Ecco nel momento in cui si minacciavano le regole semplici e necessaria della convivenza democratica all'interno del partito sapeva diventare
Molto molto duro vigoroso e ed incisivo e le regole della convivenza democratica in un partito vogliono soprattutto che si discuta liberamente che ci si confronti in modo Franco e dappertutto ma quando una scelta e democraticamente intervenuta bisogna che chi vuol restare in quel partito perché non c'è un obbligo non c'è il partito non è la un la chiesa e quindi di questo problema non deve essere posto in modo drammatico quando uno sente di non poter condividere gli indirizzi gli orientamenti i il programma di un partito e la
A moralità vuole che da questo partito e ci si dissocia e non non non può essere tollerata la pretesa di di partecipa are alla vita di un partito senza accettarne le deliberazioni che intervengano in modo democratico su questo prigioniera molto puntiglioso
Esprimeva le sue opinioni qui è stato ricordato come aumentare nella nella magnifica prefazione del Presidente del Senato al volume che raccoglie i discorsi
Parlamentare di piccioni come anche in occasione della scelta operata dalla Democrazia cristiana per una legge elettorale che prevedesse un meccanismo o correttivo della proporzionale est
Prese la sua opinione contraria con vigore e pretese che venisse messa a verbale questo suo dissenso ma poi all'esterno di fronte all'opinione può
Io non ci fu mai un atteggiamento da parte dei piccioni che potesse essere interpretato in termini di contraddizione rispetto al partito del quale rappare
Voglio ricordare un'altra cosa e quando dizione laccioli diversi incarichi e qui è stato detto bene come
Come sia stata elemento essenziale di riferimento per la Democrazia Cristiana
La sua posizione suoi interventi e le sue iniziative
La sua attività accanto a De Gasperi ecco come e
Commessi come sette come sapeva rientrare nei ranghi senza drammi e senza tragedie
E una delle cose che maggiormente adesso nel ricordo insomma mi han colpito di Piccioni che venne da me io non ricordo allora che cosa erano sarò vicesegretario del partito non mi ricordo
Ma e
E manifestò l'intenzione di poter concorrere portare in qualche modo ancora il suo contributo all'attività del partito
E chiede che gli venisse affidato l'ufficio legislativo l'ufficio che aveva sede quindi Piazza delle Cinque lune di coordinamento fra i due gruppi
Parlamentare
Quindi come sapeva a rientrare nei ranghi con grande modestia con grande umiltà ma sempre e con una las la stessa fede dello stesso entusiasmo
Allora io credo che anche l'ammirazione di De Gasperi
Certamente era legalità alla
Alla
Alla considerazione alla valutazione di questa straordinaria intelligenza che aveva poi una una capacità eccezionale di di esprimersi anche oralmente sia nelle riunioni di partito sia nei dibattiti parlamentare
E
Che ecco ricordo qui De Gasperi che era piuttosto brusco
E e e talvolta anche un po'insofferente nei confronti dei dei discorsi che si prolungavano al di là di certi limiti
Ecco la lo ricordo
Ascoltare Piccioni con con un misto sempre di
Di simpatia e di ammirazione insieme questa non era
Non era possibile registrarlo frequentemente negli atteggiamenti Vegas
Allora io credo che ci fosse
Nell'ideare storico della Democrazia Cristiana
Accanto all'ammirazione per la intelligenza edizioni ci fosse però soprattutto
Questo sentimento di dissipati sia nei confronti della singolare umanità di questo personaggi
Ecco perché credo che specialmente oggi dobbiamo fare riferimento al suo esempio al suo insegnamento e ringraziare a conclusione del nostro incontro Spadolini per la magnifica prefazione al volume è stato oggi presentato ringraziare professor però oltre D'Amico Andreotti
E la Flavia Nardelli era averci dato questa possibilità di incontro di ricordarmi