L'assedio. Come l'immigrazione sta cambiando il volto dell'Europa e la nostra vita quotidiana - Presentazione del libro di Massimo Franco (Mondadori Editore)

Vince area
Buona sera
Parleremo di questo libro dell'amico Massimo Franco l'assedio come l'immigrazione sta cambiando il volto delle però per la nostra vita quotidiana
Prima di dare spedita a questo dibattito con Andrea Riccardi degli Di Maio Lucio Caracciolo chiederei Presidente del Senato
Di portare il suo saluto di fare il suo intervento
Indirizza
Autorità gentili ospiti caro Massimo
Ho accolto con grande
Piacere l'opportunità di ospitare in Senato
La presentazione di questo nuovo libro di Massimo Franco appunto l'assedio come l'immigrazione sta cambiando il volto dell'Europa e la nostra vita quotidiana
Mi pare
Sia
Una bella occasione
Per una sorta di tregua dal furore Giare della campagna elettorale è un momento
Il per riflettere con serietà e pacatezza fuori dalle strumentalizzazioni
Mediatiche
E politiche su una serie
Dissidenti a cui sono chiamate le componenti sociali del Paese l'intera comunità internazionale
Io sono convinto che su certi temi che riguardano il futuro dell'Italia alla sua posizione nel mondo siano vitali le analisi gli approfondimenti lungimiranti
Il confronto e la sintesi fra diverse opinioni come antidoti a certi toni semplicistici apocalittici che forse fanno guadagnare qualche voto ma fanno male a tutti
Ringrazio per la loro presenza il moderatore gli autorevoli relatori che potranno
Offrire prospettive diverso interessante sui temi
Del bel volume di Massimo Franco
La caratteristica che più mi ha colpito del libro e la capacità
Di Massimo Franco di superare
I tanti luoghi comuni
Gli slogan che purtroppo
Si ritrovano molto spesso nelle narrazioni della politica del giornalismo della saggistica
Lo stesso titolo traete in inganno se non si legge il testo
Si può e si deve parlare di assedio spiega l'autore sin dalla prima pagina ma senza limitarlo ai migranti
L'assedio più preoccupante e quello più risalente e duratura e duraturo e cito
L'assedio che parte dall'interno dell'Unione Europea e mette in tensione le sue strutture e la sua strategia i suoi valori almeno quanto quello dall'esterno
E l'assedio dei singoli Stati europei all'idea di Europa e il ripiegamento su logiche nazionali
Fine della citazione del Libro
I numeri assoluti infatti non autorizzano assolutamente la retorica allarmata che domina il dibattito
Nel territorio dell'Unione cinquecentotto milioni di persone nel due mila quindici sono arrivati un milione di migranti duecentomila dall'inizio dell'anno a fine maggio
I flussi pur se intensi non spostano di molto le lancette demografiche del continente
Quello che spaventa i cittadini e respinge a perdere fiducia nelle istituzioni comunitarie e la sensazione
Purtroppo fondata che non esista una strategia a lungo termine di fronte a fatti che vengono vissuti come emergenziali che sono invece
Fenomeni di carattere su strutturale
Il paradosso e che si tende a costruire un'immagine spaventoso dei migranti senza peraltro riuscire a fermarne se non in parte l'arrivo
Insomma un circolo vizioso dal quale emergono debolezze europee fragilità politica e delle giovani democrazie dell'Est europeo soprattutto
Il volume si snoda secondo un percorso complesso coerente
Parte della parte dall'analisi della crisi migratoria
Della quale individua l'origine profonda nelle destabilizzazione il
Determinate proprio dall'Occidente nel Mediterraneo e del Medioriente
E valutato la pericolosità
Della risposte europea lì nel segno della frammentazione delle divisioni divisioni e approcci nazionali
Premesse per accelerare per la stagnazione economica attraverso la limitazione della libera circolazione di merci e di persone e incrementare quindi rischi di radicalizzazione delle minoranze nel territorio europeo
Quindi il libro descrive con minuziosità e intelligenza
L'entrata dell'Europa senza frontiere in un'epoca di nuovi muri a partire dallo sgambetto dell'estero del quartetto di Visegrad ma non solo
Barriere fisiche ideologiche giuridiche persino mentali contro i presunti invasori ma anche contro gli altri Stati membri dell'Unione
Ogni muro scrive l'autore
è una picconata all'identità costruita faticosamente dall'Europa e un monumento ai suoi egoismi nazionali
Mentre si diffondono tanti piccoli demagoghi europei se no forbito
Avanguardisti di una scellerata propaganda che da una parte si erge a difesa di presunti valori religiosi e morali europei
Asseritamente saghe immutabili e dall'altra parte demolisce a colpi di piccone
Un'Europa considerata tecnocratica contaminata senz'anima
Il libro quindi descrive il Quinto Mondo quell'universo
Fatto di sessanta milioni di
Disperati senza identità volto e nazionalità sballo tanti fra barconi frontiere Manganelli campi profughi e odio un mondo reietto
Che ha generato una cinica industria dell'immigrazione fonte di arricchimento per molte persone commercianti ristoratori trafficanti di uomini
Infine il volume
Torna in Europa analizzando nel calo demografico che determina un declino economico e geopolitico potenzialmente irreversibile
Il primo punto su cui vorrei soffermarmi riguarda
Il carattere strutturale
L'origine e la prevedibilità della crisi
Ha ragione Massimo Franco a sottolineare l'incapacità dell'Europa di comprendere e agire per tempo gli elementi di conoscenza per la verità erano disponibili
Molto tempo prima della rivelazione del generale densi con cui il volume si apre
Circa dieci anni fa dal procuratore nazionale antimafia
Indagando sulla tratta di migranti ero venuto a diretta conoscenza della presenza di circa due milioni di persone sulla sponda meridionale meridionale del Mediterraneo in attesa del grande salto verso l'Europa
Ma allora la notizia diffusa nell'ambito della comunità internazionale passo nell'indifferenza generale e anche l'Unione europea non comprese
Considerando allora come ora i fermenti ed alle frontiere un problema
Emergenziale e comunque periferico
In secondo luogo vorrei sottolineare l'esigenza non rinviabile
Che l'Unione europea mette in atto una strategia per il Mediterraneo
Se ve ne fosse stata una credibile davvero sostenuta dagli Stati membri non avremmo gestita gestito con tanta colpevole negligenza del dopoguerra iracheno
Non avremmo assistito inerti alla crisi siriana all'ascesa dello Stato islamico non ci saremmo fermati a festeggiare le primavere arabe come avanguardia della democrazia
E non avremmo determinato il disastro libico
E mentre gli asseriti difensori della cristianità impugnava non severi la spada contro gli invasori che contaminano la purezza delle radici europee l'assenza di una strategia acconsentito una decimazione
Delle minoranze cristiane del Medioriente
Che Livorno sofferenze persecuzioni che ho potuto verificare di persona in un recente viaggio in Iraq
La ragione di questo scellerato mio avviso disimpegno politico è come segnala Massimo Franco l'allargamento a nord est dell'Unione
E ne ha spostato il baricentro geopolitico inducendo ai trasporti a trascurare la frontiera mediterranea
La terza considerazione che vorrei fare riguarda l'accoglienza in Europa
Io ripeto ormai da mesi che l'accoglienza di chi fugge da conflitti persecuzioni ho fame non è un'obiezione non è un atto di liberalità un gesto di generosità una manifestazione di buon cuore
è un dovere un dovere morale giuridico e internazionale di fornire protezione alle persone che sono costrette a lasciare la propria casa e di soccorrere i naufraghi
Tutti europei dovrebbero sentire questo dovere scolpito nella propria coscienza e più di altri perché come ha detto Papa Francesco con dolore e serenità
L'Europa e la patria dei diritti umani e chiunque rimetta piede deve poterlo sperimentare
Ma che di più
Il vecchio continente
Si è trasformato in non Europa
Come la gamma argutamente Massimo Franco i bassi tassi di fertilità il progressivo aumento della vita media condannano il continente al declino all'incapacità di rinnovarsi
Di creare lavoro di progredire
Per questo l'emigrazione devono
Essere considerato un fenomeno epocale che non si può impedire ma si deve regolare con umanità pragmatismo
Come un'opportunità per dare nuova linfa al continente che invecchia
Già adesso al contrario delle bugie della rettorale della retorica se no furba le comunità immigrate contribuiscono moltissimo al benessere delle nostre società
Producono molto di più di quanto gli Stati membri non spendano per accogliere nuovi immigrati
Gli esempi positivi non mancano nel nostro Paese io penso
Al Sindaco di Riace Mimmo lucano
Che ha ospitato e favorito l'integrazione lavorativa e sociale di molte decine di immigrati i quali hanno restituito al Paese vitalità e speranza
Ne hanno fatto un bell'esempio di civiltà multicultura leggi cultura unità e umanità in tutto il mondo
Oggi assistiamo
A tragedie umane guerre storture che colpiscono intere popolazioni in primis donne bambini sì
A viaggi senza speranza no fragili senza salvezza cadaveri di bambini restituiti pietosamente dal mare sulla spiaggia
Migliaia di vite spezzate che lasciano dietro affetti sogni e legali
Ed è disumano rispondere a tutto questo con le preture stuolo se connessione con il terrorismo
Qui indifferenza egoismi anacronistiche derive populiste anti europee
Cinici commenti sullo spreco di trenta euro al giorno per migrante addirittura sui risparmi consentiti da una offra cito
Concludo il merito del del libro di Franco è far ragionare senza illudere su facile rapidi soluzione a problemi compressi e dolorosi
Invitare
A superare l'ansia sociale la paura generata dalla reciproca interazione tra crisi economica terrorismo immigrazione
Cavalcata
Da forze populiste e da Paesi che tentano di acquisire facili consensi e di condizionare la politica europea
Un ulteriore merito infine quello di incoraggiare i Governi i cittadini europei ad agire per il futuro dell'Europa con una strategia tempestiva per uscire
Dalla sindrome dell'assedio interno ed esterno
Diciamo né nel mille novecentosettantacinque ha scritto che il loro OPA si farà nelle crisi e sarà la somma delle soluzioni appropriate alle crisi
Io sono di quella generazione nata durante la Seconda Guerra
Mondiale sono cresciuto vedendo nell'Europa
Un'utopia
E si è realizzata lentamente davanti è mio
Rimango quindi ottimista determinato impegnarmi perché il mio piccolo nipote possa crescere come un vero cittadino europeo
In un'area di pace di diritti sempre più integrata e sicura questa crisi più ancora di quell'economico è una sfida esistenziale nella quale
Si confrontano due concezioni di Europa
Due idee di futuro
Io rigetto con forza l'idea di chi i si illude
Che regge in do muri di intolleranza di odio potrà preservare la propria asserita superiorità
Io credo invece che il nostro Paese abbia lo speciale dovere per la sua storia la sua anima
Di portare in Europa un progetto di futuro dove la coesione sociale non si costruisce attorno all'errore alla religione alletti mia alle inclinazioni personali ma attorno alla solidarietà
Alla volontà di contribuire al benessere comune e alla dignità
Che è sinonimo di umanità grazie
Grazie allora al presidente del Senato Pietro Grasso non soltanto per l'ospitalità che da stasera
A questo nostro incontro ma anche per
Questo intervento che appena svolto e che
Molto al di là di un indirizzo di saluto e un intervento
Di grande
Di grande
Di grande profondità che accolto in maniera molto puntuale gli aspetti di questo libro libro che
E effettivamente contiene molti piani di lettura
E può essere letto come un libro sul grande fenomeno
Della migrazione
Che appunto è strutturale non è un'emergenza
è strutturale e su questo è stato ricordato dal Presidente Grasso gli studi della NATO che implicano quindi anche una dimensione legata alla sicurezza evidentemente
Quindi sono anche diciamo definiscono anche una prospettiva di ordine strategico e che possono avere una durata di vent'anni secondo questi studi sono
Fenomeni che indicano peraltro e queste secondo piano di lettura forse quello più interessante
La pressione sull'Europa che trasforma l'Europa la trasforma profondamente da quella
Idea di comunità felice altresì diceva Austria Felix no ma c'è stato un momento in cui si è pensato a un'Europa Felix
E Massimo Franco D'Amico Massimo la
Cita Padoa Schioppa città le speranze del due mila e uno succitate dalla nascita dell'euro in un momento in cui
Esisteva ancora delle speranze si pensava che
A metà unica accompagnasse una stagione di sviluppo di crescita civile economica dell'intero continente
L'idea quindi che ci potesse essere un continente ancora che ci potesse essere un continente perfetto
Che sopravviveva alla fine della guerra fredda alla fine del
Divisione del mondo in due blocchi e che imponeva le sue leggi di civiltà
Non è stato così e la grande fenomeno dell'immigrazione a suscitato accentuato elementi di crisi che ha provocato una pressione fondamentale
Che ha messo in mostra quelle che erano le frange che sono le fragilità dell'Europa che non è riuscita a fare un salto
Nel integrazione politica e anzi oggi oggi tende a Balcani zero sì
Ed è un'espressione questa che davvero inquietante
L'altro giorno l'Istat a diffuso delle statistiche da cui risulta che l'Italia dal per la prima volta dal mille novecentodiciassette è in calo
Demografico per quanto riguarda i residenti quindi non soltanto i cittadini italiani ma anche coloro
Che
Diciamo ridiedi di immigrati che ormai cittadini italiani
O comunque residenti in Italia per
Nonostante questo dato questo apporto c'è un calo sporcano che
Sì interpellante per le nostre coscienze vuol dire
Indurci a una riflessione su coloro che lasciano questo Paese i giovani che emigrano
è un fenomeno davvero inquietante se si collega alla
Questa balcanizzazione dell'Europa e poi c'è un'altra osservazione che a me sembra di grande interesse siamo quasi alla vigilia
Del referendum inglese che sta già suscitando una serie di contraccolpi evidentemente molto forti
Il Presidente del Consiglio europeo il polacco Tuscania detto forse come espressione un po'eccessiva toghe potrebbe essere l'inizio non solo della fine del mio europea vada la civiltà europea
Un altro studioso citato da Massimo Franco nel libro parla invece in un'Europa che rischia il suo futuro così come
L'euro l'impero romano un certo punto si sgretola o
Trovo nella fase irreversibile la sua decadenza
Beh insomma sono tutti elementi che in merito alla nostra attenzione e che
Ci fanno pensare che crei proprio queste picconate l'identità europea di cui
Parlava prima il Presidente Grasso sono un aspetto
Di un fenomeno di dei globalizzazione
Che l'Europa è in crisi produce anche questo aspetto noci usura nazionalista Lele chiusura delle frontiere laica e famosi muri che sostituiscono i punti sono anche un aspetto
Di un incipiente tendenza dei globalizzazione un po'come
Questo cosa non è scritto in questi termini ma interpreto io compro come l'ipotesi Trump negli Stati Uniti è figlia di una demandare sentimento di una rivolta presso la globalizzazione nobili è una risposta americane chiavi di dei globalizzazione
Allora
Un fenomeno che parlo figlio vice della globalizzazione cioè da lei le grandi migrazioni producono invece una resistenza che va nel segno opposto ed a tutto questo nasce nascono molte molte ipotesi qui adesso parleremo
L'Europa a due velocità
Che Massimo Franco stigmatizza l'idea che ci sia un nord virtuoso e un sud vizioso
L'idea
Che il la vera Europa futura sia soltanto il nord Europa lasciando al sud Europa una funzione più marginale di antemurale nei confronti delle grandi migrazioni e di qui naturalmente
La condizione particolarmente sfortunate difficile allume impossibile delitti un'Italia che deve fronteggiare i fenomeni immigrazione quasi da sola sostanzialmente
Le persone che sono a questo tavolo hanno riflettuto riflettono molto su questi temi Suazo io do soltanto alcuni spunti
Lucio Caracciolo che parla per primo perché deve
Deve poi andare via
Ha parlato anche recentemente della tenaglia in cui l'Italia è costretta no esattamente questo
Chiusa tra
Diciamo le le le richieste del nord Europa che non
Non accettano
Le posizioni italiane magari sul sul piano formale e si fa si dà atto che l'ipotesi della cosiddetta migration compatta possa essere una buona idea ma in realtà in pratica l'Italia isolata
Deve vedesse la da solo sostanzialmente con
La necessità di individuare i così detti hot spot campi di raccolta che rientra campi di prigionia quindi una tenaglia in cui l'Europa si trova tra il Mediterraneo il nord Europa
Però
Di vorrei chiedere se Pipitone
Tutta l'Europa che è destinata avvilire a sua volta in una tenaglia ma mano che la crisi dovesse accentuarsi perché vent'anni sono lunghi da tassare
E
Lo scenario mondiale è in rapido mutamento anche per le cose che abbiamo accennato adesso
E poi professor Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant'Egidio che ha scritto più volte si è pronunciato due volte sul
Mediterraneo come essenziale all'Europa senza il Mediterraneo ma mi sembra
Retorica di non esiste in realtà un Europa quindi non esiste neanche un'Europa a due velocità e il Mediterraneo può essere soltanto o un grande
Mare di pace
E quindi vorrei chiedere
Quale anche l'impatto
Del messaggio di di Papa Francesco che ricordava adesso il Presidente Grasso perché perché Massimo nella
Nel suo libro si chiede se questo messaggi Papa Francesco non posso talvolta prestasse fraintendimenti perché sembra che
Concepito
Dal Papa argentino che conosce la realtà del Sud America e così grandi spazi che devono essere riempiti degli immigrati e conosce meno invece la realtà dell'Europa per l'alta politica molto più complessa e gli spazi sono molto minori
E le resistenze politiche molto maggiori
E lo vediamo come anche in Germania no alla Germania la signora Merkel che pagare un po'la porta suo politica di accoglienza contese come contrastata dalla destra tedesca che sta
Su questo la sta profondamente contestando
E quindi diciamo anche che come il messaggio del Papa possa essere capito OP invece suscitare fraintendimenti e alla vicepresidente della Camera Luigi Di Maio che parlerà per ultimo e che
Il esponenti di spicco
Del Movimento cinque Stelle e ovviamente chiedo all'Hui
Come giudica questo volume
E chiedo anche di spiegarci
Quale evoluzione rispetto all'idea d'Europa all'identità europea sta conoscendo il muro il Movimento cinque Stelle che era partito dalla posizione di
Di duro diciamo orditura contrapposizione e adesso proprio anche per merito di Dimaio mi sembra che invece stia
E stia maturando una visione più articolata e più complessa
Quindi sarebbe interessante concludere questo incontro proprio con questo tipo di analisi quindi credo che si possa
E poi avrete Massimo Franco chiuderà l'incontro credo che si possa dare la parola per primo proprio a Lucio Caracciolo allora prego
Grazie grazie mille Stefano mi scuso con tutti voi per il
Dover lasciare la sala dopo l'intervento ma
Ci tenevo a intra anzitutto dire che
Come diciamo lettore affezionato dei libri di Massimo Franco questo probabilmente quello che
Resterà più a lungo
Perché centra sono solamente un problema come è stato detto generale densi ed altri il problema di generazioni ma soprattutto perché riguarda direttamente noi noi come Paese e noi come persone come ciascuno di noi
Toumi chiedevi
Dell'Europa e qui l'ultimo capitolo dei vini di Massimo Franco e dedicato alla crisi se vogliamo dare un termine gentile
Dell'idea di Europa appunto di Europa gentile così come era stata evocata da da da Padoa Schioppa ma da molti altri l'Europa
Civile che da un modello resto del mondo e che evidentemente invece ora non funziona più
E credo che
Bisogna partire dalla famosa frase citata da Massimo dello scrittore svizzero Max Frisch il quale
Di fronte ai fenomeni migratori di mezzo secolo fa disse cercavamo uomini cercavamo braccia sono arrivati uomini
Questo è un po'il punto cioè la incapacità non volontà difficoltà
Di accogliere e quindi poi integrare sul territorio europeo sui territori europei
Centinaia di migliaia forse milioni di persone
Il libro di che Massimo sotto questo profilo non fa sconti non fa sconti all'Europa e non fa sconti a noi
Che cosa ci disegna in un modo molto plastico ci disegna un'Europa in cui ciascuno ciascun Paese ma spesso anche ciascuna persona cerca di scaricare il problema sul prossimo
Gli inglesi sui francesi francesi sugli italiani noi possibilmente sui lì vicino ammesso che un giorno esistano di nuovo
E dall'altra parte la Germania che dopo un atto probabilmente non del tutto ponderato della cancelliera Merkel poiché segue la politica perfettamente opposto cioè fa un accordo con Erdogan per chiudere le frontiere
E l'idea e quella sempre direbbero gli americani e ne soffrono teniamoci distanti da questo tema perché scotta
E purtroppo questo vale anche credo per la politica italiana per il Governo perché affrontare questo tema in maniera strategica implica un impegno
Piuttosto si pensa costoso sul piano elettorale dato che il sentimento di pancia di molta gente non solo in Italia non è esattamente aperto
Verso questa realtà
Un massimo usa un'immagine presa dal Museo dell'emigrazione di Parigi dove c'è un grande manifesto molto Fusco
Dove si vedono dei migranti che stanno per affogare invece che Mare Nostrum c'è scritto mare morto un
Il fatto che questo continente accetti senza troppo preoccuparsene il fatto che decine di migliaia di persone siano morte rischino di morire anche in futuro per raggiungerlo credo che dia il senso di questo rifiuto della realtà
Di qui anche l'idea dell'emergenza
Che più che un'idea un wishful thinking ci piacerebbe tanto che fosse un'emergenza perché le emergenze hanno iniziano una fine
In realtà non è un'emergenza che io credo che il nostro Paese qui vengo annuo in particolare come emerge dal libro di massimo sia un Paese
Che forse più di altri destinato nel prossimo futuro ad affrontare non questa emergenza ma questo fenomeno strutturale perché
Perché se è vero quello che dicevo ed è vero quello che Massimo descrive quando parla dei muri europei evidente che noi ci troviamo in qualche modo compressi
Da una parte
L'aumento Prodi in prospettiva attualmente ancora no ma in prospettiva dei flussi migratori per via della chiusura della via balcanica oltre che per altri motivi
E dall'altra l'atteggiamento di scarsa simpatia nei nostri confronti dei vicini al Pini in particolare degli austriaci i quali
Per motivi molto spesso di pura necessità politico elettorale
Cercano di
Bloccare flussi effettivi o presunti verso i loro Paesi faccio notare che in realtà
Ci sono molti più stranieri che vengono dal Brennero L'Italia di quanti vengano attraverso il Mar Nero in Austria in particolare i profughi afgani
Che attraverso il confine dall'Austria verso l'Italia però dal punto di vista ostili ecco il problema viene presentato la propria opinione pubblica come un problema invece di fusti da sud perché evidentemente fa gioco
Allora se la politica non sa nemmeno vedere i dati io mi domando come possiamo affrontare un tema di questa portata
Dico annosa vedere i dati perché ci è stato presentato spesso da qualche parte politica in questi mesi un una vera e propria invasione
Manifesti di pessimo gusto qui a Roma sull'invasione degli alieni
Mentre come dicevo i dati sono abbastanza costanti anzi leggera diminuzione ad oggi sono arrivati
Nei primi mesi di quest'anno c'è da gennaio a oggi sono arrivati poco più di cinquantaquattro mila persone
L'anno scorso erano un pochino di più c'è stato un calo del quattro per cento erano sui cinquantasette cinquantotto mila quindi non c'è un'invasione ma c'è un fenomeno strutturale che ci
Ci interroga
Perché appunto Europa Gentile
Se noi continuiamo a immaginare che il problema sia quello Crui se diciamo imbriferi britannici scaricano su carne i francesi su venti miglia e noi sul canale di Sicilia
Beh evidentemente non andiamo molto lontano
C'è una questione secondo me fondamentale che riguarda la capacità di non solo a cogliere
Ma anche inserire nella nostra realtà di vita civile almeno una quota rilevante di queste persone
Molti di coloro che ne parlavamo prima molti di coloro che sono arrivati in Germania per esempio sono sostanzialmente fuori dai radar delle istituzioni tedesche sono arrivati un milione cento mila persone e probabilmente anche molti di coloro che sono arrivati in Italia
Ma la vera novità
In questi ultimi mesi è il fatto che l'Italia che è stata finora un collo di bottiglia cioè un'area di transito sud nord rischia di diventare la bottiglia
Perché se è vero quello che dicevamo se cioè si costruiscono muri a nord e non se ne costruiscono sud è evidente che noi diventiamo un Paese in prospettiva
E si trova ad affrontare un tema come quello dell'integrazione di centinaia di migliaia di stranieri
Forse milioni in una prospettiva più che decennale
Un tema a cui non siamo assolutamente anche intellettualmente addestrati già abbiamo qualche problema integrarci fra noi figuriamoci nel momento in cui dovessimo affrontare
Una
Un flusso di queste dimensioni eppure io credo che qui si gioca in realtà gran parte del nostro destino futuro molto più che su altri temi
O noi siamo in grado di gestire questo fenomeno e lo stiamo facendo dal punto di vista dell'accoglienza e io credo molto meglio di molti Paesi che ci vogliono dare la lezione questo non dobbiamo mai dimenticarlo
Quello che sta facendo la nostra Marina la nostra Guardia costiera ma anche dei volontari insieme ad altre organizzazioni internazionali nel Canale di Sicilia qualcosa che noi dovremmo
Quantomeno far conoscere non dico menarmi vanto ma quantomeno far conoscere molto più di quanto facciamo anche perché
Noi sappiamo che al di là delle dichiarazioni ufficiali il fatto che noi andiamo a prendere della gente che rischia di morire in mezzo al mare
Non è che sia qualche cosa che fa un enorme piacere ai paesi del nord Europa ricordo la guerra che ci hanno fatto
Quando dicevano che Mare Nostrum era un pool factor non c'è un un fattore di spinta
Per l'immigrazione cosa fra l'altro anche tecnicamente falsa
Ho notato recentemente in un giro che ha fatto in Calabria
Come anche le persone che arrivano in particolare dalla Nigeria
Abbiano molto meno intenzione di andare nel nord Europa come prima invece accadeva
Il problema è che molto spesso noi non abbiamo al di là dell'accoglienza la capacità diciamo di secondo colpo cioè quella di una volta salvate delle vite
E una volta trattate in maniera più che decente le persone che arrivano poi permettere una prospettiva
Almeno una parte di loro di integrazione
Per quale motivo beh innanzitutto non c'è integrazione senza lavoro è inutile che facciamo grandi discorsi culturali se non c'è lavoro non ci può essere integrazione o quanto meno le prospettive di integrazione sono molto più limitati
Quindi è evidente che una politica di sviluppo un fattore di necessità non è un'opzione e faccio notare sommessamente che la Germania che cita grandi lezioni di austerità poi vara una legge di integrazione
Secondo me interessante sulla quale investe decine di miliardi di euro cioè sul magari in un anno spende
In altri campi ma spende fior di quattrini sulla integrazione con ciò fra l'altro
Facendo capire che quando c'è da la rileggere che in sé anche i tedeschi sono in grado di farlo
Se noi non facciamo qualcosa di simile se non investiamo anche noi sull'integrazione bene quel punto poi non possiamo lamentarci del fatto che in Italia possono
Sorgere dei problemi anche di ordine pubblico o comunque di vita associata di fronte a un fenomeno di queste dimensioni
Io volevo concludere complimentandomi ancora con Massimo non semplicemente perché siamo amici da molto tempo
Ma perché è riuscito a in poche pagine a darci un quadro a trecentosessanta gradi di un di un fenomeno molto complesso di cui ne siamo informati in maniera Rhapsody ca
E qualche volta contraddittoria e qualche volta anche non precisa dai nostri media
Quindi è un libro che io invito caldamente a leggere a militare e soprattutto a rendere operativo perché una volta constatato che non siamo così gentili come vorremmo presentarci
Forse il caso di attrezzarci a questa che non è appunto da una emergenza ma è L'Italia di domani l'Europa di domani vi ringrazio e mi scuso ancora per dove
Grazie a Lucio Caracciolo direttore di Limes anche per questa anche questa conclusione che descrive bene l'essenza di questo libro che
Oltre a essere un utile strumento per imparare cose che non si sanno è anche un vademecum per la classe politica espande Abbas che sarebbe utile che venisse letto immeritato sia della maggioranza che dell'opposizione
Storica grazie
Assedio non è solo il titolo di questo bel libro di Massimo Franco
E anche una sensazione che percorre l'opinione pubbliche europea in questa stagione in cui dominano le mozioni anzi in questa stagione di politica delle mozioni
Vorrei dire che erano secco lì che gli europei non si sentivano sotto assedio l'ultima volta fu nel mille seicentottantasei quando a Buddha fu sconfitto l'esercito ottomano
Ed è un episodio questo della sconfitta degli ottomani a Buddha che ritorna per esempio nel nei discorsi di Orban il primo ministro ungherese
E
Poi voglio dire subito immediatamente che la risposta che può sembrare più logica l'assedio è il muro
Ormanni dice dobbiamo difenderci dall'invasione Orban che oltre aver messo le radici cristiane dell'acustica zione come dice Massimo ha approfittato dell'emergenza per dare qualche giro di vite contro la libertà di stampa
Il primo ministro ungherese si Espresso dello stesso senso porte aperte
Hai rifugiati solo se però sono cristiani e direi che tutta la risposta all'assedio ungherese è condivisa dal gruppo divise grata e dai Paesi dell'est
Questa è una risposta emotivamente efficace mala Preve come poi proverò a dire dopo che non tiene conto della condizione demografica ed economica di questi Paesi
Ed è una risposta su cui ci sta anche la Russia
Che crede nei valori tradizionali ma non solo la Russia tu me lo chiedevi prima Stefàno anche le chiese cattoliche dell'est
Me capitata sottomano una dichiarazione del Carreño al duca di Praga
Che prende le distanze da Papa Francesco dicendo che il suo discorso è molto nobile ma è un discorso da latinoamericano che non capisce la situazione europea dell'est
Del resto tutti usciti il cardinale Jean porvi viene il quale dice le conferenze episcopali europee non sono riusciti a dire una parola forte sulla sfida della migrazione
La risposta del muro fa coppia con l'assedio nell'immaginario profondo è vero il muro già ce l'avevamo in Europa quello dimenticato di Cipro
E poi i muri ce ne sono stati altri tu fai una lunga lista di muri quello che dal novantuno separa gli Stati Uniti dal sud ispanico l'India in Bangladesh
Ma il muro per l'Europa è una vera svolta perché questa Europa
Nuova integrata tra Est e Ovest è nata proprio con la caduta del muro
Io però insisto sulla non modernità e non attualità della politica dei muri se noi pensiamo
A quanto si antica la risposta dei muri pensiamo la muraglia cinese che prima di Costantino del terzo secolo al Vallo di Adriano Mata cosa hanno nasce in Uruguay dall'idea che oltre il muro c'è l'incognito c'è un movimento di popoli che noi non possiamo non solo controllare ma nemmeno monitorare
E quella che è un grande studioso
Romeno di religioni definiva la paura della storica
è la poi il muro nasce dalla paura di una storia che non
Si controlla
Ma questa
Paura della storia e questi movimenti che non si controllano non sono nella realtà del nostro tempo
Proverò a dirlo fra poco noi oggi controlliamo tutto sappiamo tutto ce l'ha detto il Presidente Grasso venni a sapere che due mi io UNI si stavano muovendo nella riva sud ma non lo vogliamo sapere perché questo chiederebbe una politica al lungo periodo
Ma il muro
Era assicurante alla Bremen può far vincere un turno elettorale ma guardiamo alla lunga il caso per esempio ungherese
è sceso ingresso scesi sotto i dieci milioni di abitanti
Nel
Due mila e cinquanta mi avranno otto perdendo quasi due milioni di abitanti non potranno far fronte alle pensioni ad situazione dovranno aprire gli immigrati sognano immigrati Bianchi dall'est ma non ci saranno perché tutti quei Paesi
Condividono la crisi economica
E saranno vecchi e quindi incapaci di integrare allora come preservare l'egemonia bianca in un Paese dall'estero il muro alla fine non protegge ma distrugge
Non voglio scendere in dettagli la situazione della Bulgaria sarà ancora peggio o male quella della Polonia tutti i Paesi dell'Est hanno un dannato bisogno di immigrati
Di migranti che non potranno venire dei vicini europei
Allora dimenticare il futuro nascondono dietro un muro non vuol dire sopprimerlo Massimo Franco ha una bella espressione questo è un libro
Diciamo molto realista ma c'è anche qualche espressione direi molto può etica alle società Agrigento Quinto Mondo e poi la conclusione
E proprio Censis di questi giorni ha costruito un'immagine dell'Italia senza immigrati
Un Paese meno popoloso con due milioni
E seicento mila minori under cinquantatré in meno un'emorragia di risorse vitali la fine dell'aiuto domestico
E soprattutto alla fine della pulsioni di vitalità che danno i giovani migranti
La fondazione Moresco a ogni anno ci informa e ci allarma su chi
Pagherà le nostre pensioni consumer conclude Massimo se in teoria
Fosse possibile rinunciare all'apporto delle forze lavoro dei migranti
Il quadro sarebbe quello di un'Europa Ratta rapita vegliarda con interi settori accorto di manodopera è un po'un tema che ritorna in Francesco l'Europa vecchia
Ma guardiamo un po'la storia del nostro continente queste Europa l'Europa moderna sia costruita superando la logica del molo esplorando il mondo o altro
Vincendo le colonne d'Ercole il muro della paura magari per conquistarlo
Con grandi imperi coloniali con la prima volgarizzazione che è stata la conquista delle Americhe l'Europa più che difendere le coste che poi non è mai riuscita a tanto anche se le nostre coste italiane sono pieni di queste belle torri
Magari anche mal conservati ormai
Ma esplorazione conquista cartografia contatti tutto va di pari passo
Un'attitudine per esempio radicalmente differente da quella della Cina che è stata centrata in se stessa e che non considerava importante averi una flotta
Massimo Franco parla del museo parigino divano assente l'immigrazione che a me molto caro perché esprime la nostra parabole europea quell'edificio nasce nel trentuno come l'esposizione coloniale internazionale
Che fu una festa del colonialismo europeo solo gli inglesi non ci andarono
Per fare un po'arrabbiare i francesi ma ci furono tutti dal Portogallo a al Vaticano all'Italia
Anzi ci furono anche degli zoo umani per portare un po'di esotico poi
Quell'esposizione Universale diventato il Museo delle colonia poi della Francia d'oltremare poi dell'arte dell'Africa e dell'Oceania e ora infine dopo che le collezioni d'arte sono state spostate acché Bran lei
Alla fine è diventato il Museo dell'emigrazione mi sembra un edificio che rappresenta la nostra parabola dagli imperi coloniali conquistatori del mondo alla riflessione sull'immigrazione
Margherita globale
Noi
Teniamo il mondo sotto controllo con i nostri Crater informativi sappiamo quello che si muove conosciamo le crisi
Anche a distanza delle nostre frontiere
E sappiamo che lo spostamento della popolazione è un fenomeno globale anche se continuiamo a ripeterci che tutto il mondo vuole venire in Europa Lucio ha già dato dei dati
Per non parlare dei rifugiati che in larga parte tu lo scrivi l'ottantasei per cento sono ricevuti nei Paesi in via di sviluppo cioè migranti e rifugiati ci toccano appena
Vediamo a distanza ma la nostra incapacità e di sciogliere la miscela di emergenza e di fare una vera politica
Massimo Franco dice
Parlando dell'Europa dell'est ma lo potrebbe dire delle opinioni pubbliche europee c'è un deficit di compassione con la compassione non si fa politica
Ma noi
Dobbiamo trovare un sentimento condiviso che sorretto un'opinione
Comune non solo una paura paralizzante che anche da un punto di vista di intrapresa sociale
Non fa crescere un Paese non fa venire voglia di un futuro io dico un'opinione comune e condiviso informata e sono molto contento di questo libro tra l'altro e molto leggibile perché noi abbiamo bisogno di libri così abbiamo bisogno dia vere i contorni realistici
Del fenomeno
Ma poi
C'è il secondo aspetto trattato in questo libro
Il secondo assedio
La politica del muro il su brani SMA mette sotto assedio l'Europa
Ridiscute Schengen
Riduce i Paesi alla dimensione nazionale cioè gli assediati non si sentono protetti e credono in dovere di assumere loro stessi la loro difesa rinunciando all'Europa o
Cimino Vendola
Ma
In realtà qui ci troviamo di fronte un fenomeno marginale che è la migrazione ma
Con le dimensioni nazionali
Diciamo con tutto il rispetto l'Ungheria la Slovacchia dove vanno di fronte al confronto globale con i giganti come la Cina l'India dove vanno da un punto di vista economico
Questo libro ci fa riflettere sull'Europa sui limiti dell'Europa ma anche sul bisogno dell'Europa
Un'Europa che ha rinunciato una politica comune delle frontiere che ha rinunciato a una politica comune della difesa che ha rinunciato una politica comune delle questioni internazionali ma c'è bisogno di questa Europa
E se noi guardiamo al fenomeno migratorio rifugiati
Andiamo oltre il muro oltre la frontiera da dove vengono queste la domanda che mi pongo sempre pensiamo alla Siria
Ma dovevamo lasciare distruggere un intero paese dalla prima guerra più lunga della prima guerra mondiale
Riempire il Medioriente di rifugiati perché i russi e americani non potevano trovare un accordo
E qui
Questa guerra disumana stupida crudele e vorrei dire anche alla fine contro i nostri interessi
E poi c'è
La spinta dell'Africa
Da cui viene la potente ondata migratoria e ancora qui un deficit di politica internazionale
Che non solo non appuntato la cooperazione ma non appuntato la responsabilizzazione delle classi dirigenti africane
Avete mai visto voi un Capo di Stato africano lo dico
Con il mio grande amore per l'Africa quindi con rispetto avete mai visto un Capo di Stato africano perire inchinarsi a Lampedusa di fronte a tanti loro concittadini morti nel Mediterraneo
Forse le immigrazioni per molti Paesi africani costituisco una valvola di sfogo
E dobbiamo responsabilizzare e su questo
Insomma
Africa Siria
Franco parla di un quinto mondo violento e D'Armini Annino dove sopravvive sia forte e furbo dove le donne i bambini i disabili pagano il prezzo più auto
Un grande
Studioso di relazioni internazionali e Gian delusa duro Sella nel novantadue fu l'ultimo libro il penultimo dedicò un libro al la alle migrazioni dal titolo invasione ma non per allarmare ma per dire
Che ed era un fenomeno strutturale nel novantadue non un fenomeno emergenziale da qui la necessità dura politica
Di una politica africana che coinvolga i governi del continente che sposti la frontiera nel cuore del Sahara
Orari ho visto che si apriranno un ambasciate in Niger e in Burkina Faso io mi ricordo quando ero ministro la cooperazione per aprì dire un'antenna della cooperazione in Burkina Faso dove si capiva che era un crocevia di traffici
Era necessaria una presenza sembrava una cosa
Altamente inutile e quasi un mio divertimento terzomondista
Allora
Questa blande politica non la possono affrontare i piccoli Paesi europei da soli non ce la fa nemmeno la Francia
Perché
Secondo me il rapporto tra Europa e Africa l'aveva intuito tanti tanti anni fa le ho possano Igor il Presidente può età del Senegal euro Africa
Sono due sistemi che si tengono insieme e per lavorare sull'Europa bisogna lavorare anche sull'Africa
I nostri Paesi hanno bisogno degli altri
Gli altri entreranno attraverso i buchi del muro clandestini o umili atti oppure non potranno venire attraverso le quote
Occorre idonei e quindi io vorrei
Citare la vicenda di corridoi umanitari tra Comunità di Sant'Egidio con gli evangelici italiani
Naturalmente in collaborazione con gli esteri e l'interno ha organizzato per fare affluire attraverso voi lì ha speso e della società civile
Senza pesare sul
Casse dello Stato rifugiati Sirianni in difficoltà
Io credo che
La politica delle quote è una politica necessaria a noi
E una politica
Il massimo della sicurezza e del nostro interesse non è contraddittorio con una certa solidarietà
Sì io penso che la politica del muro non solo il muro fisico ma è anche il muro delle parole perché in fondo fino a quattro cinque anni fa
Era meglio non parlare di immigrazione perché diceva un mio amico leader della sinistra se quando si parla di immigrati si perdono mazzi di voti meglio non parlarne
La politica del muro consente di cambiare per un po'ma possiamo ribaltati il cambiamento e lavorare su un modello di integrazione
Lavorare perché resti nel loro Paese lavorare su un modello di integrazione che richiede uno sforzo di identità
Allora allora parlo sotto controllo del mio amico Gusi mancherà Chiri il modello Argentino i modelli latinoamericani non sono modelli anche su cui riflettere o sono solo utopie Bergoglio Ianne
E da noi in fondo l'integrazione non è andata così male
A differenza della Francia ma aggiungo qualcosa e concludo di quello che diceva Lucio Caracciolo sulla diciamo accoglienze salvataggio come fatto positivo l'integrazione non è andata così male
Proprio perché in Italia una grande parte l'integrazione l'ha fatta la famiglia
Perché sono state le badanti e lavoratori domestici
Ma
Oggi
Nelle periferie di Roma e Milano si presentano gravi problemi e l'integrazione non abbiamo sicurezze diceva una volta Umberto Eco con grande saggezza e intelligenza
L'anno l'integrazione come al bazar è una negoziazione chi richiede forza elasticità
E nessuno ci garantisce rispetto a questa storia
E allora grazie a Massimo Franco perché l'assedio di migranti di rifugiati ci fa pensare sull'Europa al bivio
Io vorrei concludere solo leggendo le ultime righe del libro perché nel mi hanno molto colpito sono delle righe di un libro che viene dedicato alla famiglia di Massimo
Che non ama le barriere c'è scritto
Le ultime righe sono queste ve le sottopongo perché secondo me
C'è un'intuizione profondo lui scrive o scuramente con fastidio
Si intuisce che c'è più speranza nella disperate ricerca e di futuro di chi ha nell'all'Europa che nei muri freschi di cemento e delle barriere di filo spinato
Quell'esodo epocale dice che magari non diventeremo posta europei ma certo dovremmo rifare i conti con una novità
Che non siamo stati in grado di anticipare decifrare
I muri non basteranno né a proteggere né a perpetuare il mito consunto dell'euro centrismo e della perfezione europea anzi e probabile che accendere una sua caduta
La sindrome dell'assedio e solo il paraocchi per non vedere che il nuovo continente
è entrato in un altro millennio della sua era io credo siamo davanti uno scenario può ottenuto uno scenario totalmente nuovo per cui dobbiamo non solo agire ma dobbiamo pensare alla grande grazie
Grazie Andrea Riccardi da questa approfondita interessantissima analisi
E adesso concludiamo con
Vice presidente Di Maio non c'è dubbio che l'evoluzione del Movimento cinque Stelle di relazione
Ha l'idea di Europa l'identità dell'Europa rapporto fra Italia e l'Europa alla stessa questione
Dell'immigrazione eh un aspetto politico diciamo vi prego molto importante di questo di questa stagione
Poiché ridici diranno che questa evoluzione ancora non completa illimitata che a una certa posizione iniziale di
Grandissima asprezza si sostituito adesso una certa vaghezza delle proposte
Però in ogni caso questa evoluzione è in corso a me sembra e soprattutto almeno una parte del vomito Cinquestelle la abbracciata e questa parte e quella che
è interpretata proprietario lui vivaio a cui do la parola
Grazie buonasera a tutti mi scuso un po'per la voce
Vi ringrazio prima di tutto per essere qui ad ascoltare anche il mio intervento ringrazio Massimo Franco che ho conosciuto nei confronti nei talk-show praticamente la prima volta ci siamo conosciuti è stato
In un salotto televisivo per abbiamo avuto modo di approfondire questa conoscenza attraverso i suoi libri sia quello precedente che questo
La cosa che più mia interessato di questo libro è il passaggio che fa Massimo Franco sul cambiamento anche delle categorie migratorie
Se ne vogliamo inquadrare questo fenomeno e non vogliamo come giustamente dice
Massimo gestirlo con la logica emergenziale dobbiamo necessariamente capire di che fenomeno di che portata stiamo parlando
C'è una categoria di migranti ad esempio di cui non si parla mai ma che io ho conosciuto approfonditamente attraverso
Il Programma delle Nazioni Unite sull'ambiente che sono i migranti climatici
E è un po'la metafora della di tutti quei problemi che come vecchio continente abbiamo rinviato in tutti questi anni e adesso ci ritornano
Secondo lo studio delle Nazioni Unite in Africa ci saranno circa cinquanta milioni di profughi climatici
Emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera sconvolgimenti sociali ecologici economici
Che solo in Africa interesseranno cinquanta persone secondo Christian Aid invece quindi un'organizzazione non governativa più pessimista
Se nel due mila cinquanta saranno circa duecento cinquanta milioni i profughi climatici nel mondo perché house di inondazioni ora gli anni
E seicentoquarantacinque milioni a causa della costruzione di DDA e per la realizzazione di altri progetti
Ora al di là delle varie
Visioni c'è un fenomeno che non si limita
E non voglio assolutamente minimizzare allo
A semplicemente profughi una barca che attraversano il Mediterraneo
Qui c'è un problema molto più grande che è anche un modello di sviluppo
A cui prima mettiamo mano prima iniziamo a di cui prima iniziamo a mitigare né gli effetti perché sono effetti che si riproducono su tutto il globo e di cui noi mondo sviluppato siamo
Ho anche responsabili
Cambiano le categorie migratorie aumentano
Ma il modello con cui noi gestiamo questo fenomeno è sempre emergenziale
Significa che cosa significhi emergenziale io credo che quando parliamo di Europa io non mi illudo di parlare di un'entità astratta dalla situazione politica italiano degli altri Paesi membri
L'incapacità politica di voler affrontare veramente questo fenomeno come un fenomeno
Che sarà duraturo deriva dall'incapacità politica che molti Governi hanno dimostrato in patria e nello spirito di affrontare questo problema ad esempio io non posso pensare che il modo in cui si possa affrontare il tema delle migrazioni dell'immigrazione in Italia sia ogni tanto prendere un po'di umanità metterne cinquanta in un edificio collocarlo lì
Con un atto del prefetto affidarlo magari a volte ad Onlus associazioni qualificate a volte ad Onlus associazione ha nascono tre giorni prima
E in una logica emergenziale creare comunque anche dei fenomeni di corruzione che finiscono anche per danneggiare chi invece da anni lavora su questo terreno
Da tanto tempo e lo fa con autorevolezza e correttezza
Chi lo deve affrontare questo problema io un vantaggio quando parlo della linea del Movimento cinque Stelle sul tema dell'immigrazione e parlo ovviamente anche da vicepresidente della Camera
Posso dire le stesse cose perché lei deve sapere anzi dovete sapere tutti che la Camera dei deputati quindi sia io che il collega Colaninno che saluto che in platea che
Non è della forza politica cui appartengo la Camera dei deputati alla fine del due mila quattordici
Ha votato un importante mozione in cui
Impegnava il Governo di impegnare l'Europa quindi era un atto di indirizzo alle istituzioni europee
Ho importante mozione che si prefiggeva l'obiettivo di affrontare in maniera strutturale i fenomeni migratori al centro di questa mozione
Che abbiamo votato ad oltre due terzi dell'Aula quindi una mozione che per quanto un atto di impegno al Presidente Grasso sagre
Spesso finiscono nel dimenticatoio in ogni caso una valenza politica molto grande per il consenso che ha registrato tra le forze politiche della Camera dei deputati e quindi tra le forze politiche
Del Parlamento in genere al centro aveva la modifica del cosiddetto regolamento Dublino tre
Cioè l'idea di non pensare più ad un'Italia su cui
Immigrati che me migranti che mettono piede sul territorio italiano
Ma ovunque mettano piede mettono piede sul territorio europeo che in maniera solidale distribuisce a tutti i Paesi per quote
I migranti che arrivano questo tema è un tema a cui eravamo quasi arrivati l'abbiamo votato anche insieme in Parlamento europeo la redistribuzione di quaranta mila
Persone in altri Paesi dall'Italia dalla Grecia
Poi ci sono stati gli attentati di Parigi e tutto si è fermato dopo gli attentati di Parigi è ritornata quella che nel capitolo i Trump europei Massimo Franco chiama ideologia della paura
La paura come ideologia una paura che non è solo la paura
Di questo fenomeno io ho parlato con diversi sondaggisti autorevoli in questi mesi su confrontandomi su vari temi e tutti i sondaggisti in Italia ci dicono guardi
Ogni tema che lei affronta deve immaginare che gli italiani e anche gli altri popoli europei lo percepisco lo percepiscano sette otto volte più grande e quindi ogni cosa ogni cosa che avviene in quel tema
Diventa sette otto volte più grande dell'episodio stesso
E questa paura non interessa solo i cittadini non se ne nutrono solo alcune forze che la sfruttano
A questa paura impaurisce anche le forze politiche o i Governi che devono risolvere questo problema eclissato perché perché ci sono sicuramente dei problemi elettorali ma ci sono anche dei problemi di dialogo tra i vari Paesi europei è inutile che ce la raccontiamo
C'è un problema enorme di dialogo tra Paesi europei che in questa fase in cui non si sa che cosa accadrà in Inghilterra e in
Nel Regno Unito con la break siete non si sa
Che cosa sta per accadere in Spagna con le nuove elezioni
Non si sa quale sarà la portata di alternative Ford dolce Landi in Germania non si sanno tante cose che stanno avvenendo in Europa ognuno inizia a giocare in difesa anzi che in attacco se è una cosa che speriamo non faccia l'Italia stasera
Che gioca io penso semplicemente una cosa le soluzioni ormai sono ampiamente condivise
Il problema fondamentale e l'applicazione da parte delle istituzioni europee cui ceda ristrutturare sistema d'accoglienza superando la logica emergenziale e dilaga
Noi abbiamo creato siamo responsabili come Governo italiano come Paese di aver creato negli anni dei veri e propri laica il cosiddetto cara di Mineo ne è stato un esempio
Secondo la logica le modalità di identificazioni se non le uniformiamo a livello europeo poi alla fine europea si limiterà soltanto ad inviare delle procedure di infrazione a Paesi che non identificano correttamente
Il la provocazione che voglio lanciare qui è una
Se c'è un Regolamento che dice che ognuno che mette piede in quel Paese quel Paese se ne deve far carico quante probabilità ci saranno che alcuni Paesi inizino hanno un identificare tutti e a lasciar passare qualcuno sul proprio territorio per andare verso un altro territorio
è questo che mi permetto di porre come riflessione qui se non modifichiamo il Regolamento di Dublino non riusciamo a creare un sistema virtuoso identificazione un sistema di virtuoso di accoglienza e noi come Italia rischiamo di diventare la bottiglia come diceva qualcuno prima
Inoltre c'è un altro tema che spesso ritorna ed è quello dell'integrazione l'integrazione secondo me è alla portata dei Paesi europei le politiche di integrazione si possono fare
Noi però i in quella stessa mozione che abbiamo approvato alla Camera dei deputati individua individuavamo tra i vari problemi
E tra le varie soluzioni al fenomeno immigrazione maggiore supporto alla fascia povera di italiani
Ora questo può sembrare una cosa
Che è stata revocata tanto che il TAR per tanto tempo in passato prima l'uno prima l'altro qui non è una questione di prima gli italiani prima gli stranieri qui c'è una questione semplice se vogliamo mantenere una coesione sociale
Dobbiamo occuparci dei dieci milioni di poveri italiani che abbiamo
Per riuscire a permettere anche un struttura l'esistenza di una struttura di accoglienza che giustamente spende dei soldi ma li deve spendere anche con norme anti corruzioni seria altrimenti si rischia di non alimentare un sistema di corruzione enorme ma di farlo percepire come tale e questo è accaduto anche con importanti inchieste
Che ci sono state negli ultimi anni quindi io penso che la fiducia nelle istituzioni europee per risolvere questo problema non solo
è una fiducia che siamo obbligati a riporre come forza politica ma anche come interisti funzioni europee
Però dobbiamo darci dei tempi perché questa Europa che glissa continuamente che fa melina su una serie di temi le istituzioni europee che aggiungono un accordo Polo tradiscono perdendo autorevolezza come quella della Resit ridistribuzione per quote
Di
Quaranta mila persone fanno perdere credibilità alle istituzioni europee
E è strano ma io non sento mai cittadini che mi parlano del dei problemi legati
All'immigrazione dirmi
Parlatene con l'Europa i cittadini italiani spesso mi chiedono intervenite come istituzioni italiane e questo porta anche ad un altro grande problema che il consenso dei cittadini europee nel europei nelle istituzioni europee
La sindrome dell'assedio la paura come si supera si supera sicuramente con una corretta informazione ma se supera anche con una maggiore trasparenza è una maggiore gestione oculata delle risorse che vengono dedicate a questi
Obiettivi quali l'integrazione e la gestione di fenomeni de m'migratori poi c'è tutta l'altra parte
Io non mi illudo del fatto che
Si possano
Individuare chiare cause dei fenomeni migratori e trovare delle soluzioni e anche qui l'Europa può fare una buona parte
Io non ho nessun problema a dire che e l'Unione europea che deve porre alle grandi multinazionali delle norme etiche su come si traggono le materie prime in alcuni Paesi africani
è l'Unione europea che deve fare una moratoria sulle armi per l'esportazione verso quei Paesi che sono tra i primi venticinque per presenza di
Cellule terroristiche non perché dall'Europa partano armi per le cellule terroristiche
Ma perché quando si portano armi in quelle regioni c'è un'alta probabilità che finiscano
Per evidenti conflitti già esistenti anche nelle mani dei terroristi e continuiamo ad alimentare questa strategia della destabilizzazione
E poi imparare dagli errori del passato si era parlato prima della Libia dell'intervento in Libia
Speriamo che torni un popolo libico e speriamo che
Possano farlo nella maggiore autonomia possibile con supporti io penso che a quei popoli dobbiamo
Dare
Non dare di più ma togliere di meno
Perché anche lì le nostre politiche come paesi europei a magari non principalmente l'Italia ma tanti altri Paesi europei hanno avuto delle politiche particolarmente aggressive in quelle regioni e ce ne siamo ritrovati
Le conseguenze tutti quanti insieme non c'è nessun introito economico
Che possa risolvere questo problema al problema dell'immigrazione si associa e mi avvio alla conclusione
Nell'opinione pubblica italiana il tema della sicurezza
Che
Riguarda sempre quella grande percezioni enfatizzazione che c'è
In questo Paese ma è anche legato ad un problema fondamentale
Come
I Paesi europei intendano
Affrontare il tema del terrorismo che non è strettamente necessari a me non è necessariamente correlato al tema dell'immigrazione
Ma quello che per esempio è avvenuto ieri ad Orlando avvenuto ad opera di un cittadino americano con cittadinanza americana di origini
Altri anni ma il luogo comune e che quella persona fosse africana e quindi si associano le due cose si associano i due fenomeni e si crea un corto circuito nell'opinione pubblica che continua ad alimentare la paura nell'opinione pubblica
Ma il caso di Orlando ci dimostra come ormai il terrorismo lo si faccia in franchising c'è una casa madre che ha un marchio e tanti che si affidano in tutto il mondo anche all'ultimo minuto e rivendica e poi la casa madre rivendica
L'attentato di una persona che non ha né formato n per lanciato a fare quel obiettivo questo è ancora più inquietante quindi dobbiamo rivolgere le nostre politiche
Sulla casa madre
E rivolge nostre politiche sulla casa madre a mio parere visto è stata chiesta anche un'opinione come esponente del movimento è tagliare di vivere e mettere mano ad accordi con i Paesi soprattutto le monarchie sunnite
Che consentono ancora l'esistenza di fondazioni caritatevoli attraverso cui passano soldi
Che vanno alle cellule terroristica e con quei paesi come Europa ci dobbiamo imporre dobbiamo fare la voce grossa non è che siccome possono investire nostre borse possiamo chiudere un occhio
E i permettergli di fare tutto quello che vogliono perché poi dal terrorismo deriva la destabilizzazione delle Regioni flussi migranti
Per concludere abbiamo degli obiettivi comuni tra le forze politiche italiane parlo nello specifico della Camera che rappresento adesso il punto è quale sia la volontà politica degli Stati europei
Nella applicare queste politiche comuni altrimenti dobbiamo fare un po'da noi
E per farlo dobbiamo cominciare ad applicare una serie di politiche di integrazione ma anche di identificazione più efficiente che ci consentano di capire in breve tempo una persona da dove venga e quale storia abbia
Anche attingendo lo dico non tanto provocatoriamente al contributo che trasferiamo all'Unione europea ogni anno
E che è un investimento in coesione sociale internazionalizzazione in forze identitario lui europea ma allo stesso tempo lei contribuiamo all'Unione europea sia
Con i nostri cittadini con la nostra forza lavoro e sia
Ecco economicamente con le nostre tasse ma l'Unione europea deve avere una mission beh specifiche si deve dare dei tempi si è invece un'opera che vuole pensare e allora dobbiamo anche attrezzarci da soli come Paese non comuni
Non con politiche di respingimento ma con politiche che affrontino proprio come dice Massimo Franco il fenomeno non in un'ottica emergenziale ma in un come un fenomeno strutturale a cui però
Non dobbiamo mai rinunciare a dare delle soluzioni
Per farsi che questi flussi possano fermarsi e perché no un giorno queste persone possano tornare anche nel loro Paese in una regione più stabile in pace grazie
Grazie vice Presidente Di Maio per anche per la concretezza
Del del suo intervento per le soluzioni che ha indicato
E per lo sguardo diciamo geopolitico all'intera area del Medioriente bene
Stiamo concludendo però Massimo alla parola
Vorrei rovinare tutto quello
Non vorrei rovinare tutto quello che è stato detto quindi cercherò di essere il più possibile elusivo e rapido intanto permettetemi di ringraziare il Senato il suo Presidente per aver ospitato questa discussione
E devo dire anche per l'equilibrio con il quale sta facendo il suo lavoro in questo periodo quindi Grazia che di questo
Vorrei anche ringraziare voi perché
Vorrei che tutto quello che avete alta almeno qualche frase fosse messo dalla Mondadori nella pubblicità del libro perché
Sono cose che non succedono spesso quindi ne sono particolarmente onorato vista la stima che ho per ognuno di voi come per Lucio
E volevo anche dire rapidamente questo cioè io ho l'impressione che ormai il problema purtroppo riguardino l'immigrazione ma l'Europa
E il problema non è poi l'Europa a due velocità ormai perché l'Europa a due velocità presuppone un'Europa che marcia tutto nello stesso senso
Poi c'è qualcuno che va più piano qualcun altro va un po'più lento gli altri lo aspettava un popolo tirano su e stiamo a posto no
Io ho la sensazione che adesso stiamo andò verso un'Europa di seria e di serie B
Che hanno purtroppo interessi che comincia ad essere divergenti
E questo è il problema che si sta ponendo con l'immigrazione cioè l'immigrazione non provoca ma sottolinea e aggrava questa divergenza crescente
Tra un gruppo di Paesi che si ritengono ricchi virtuosi e al riparo dall'immigrazione che sono soprattutto quelli del nord Europa
E quelli che invece vengono percepiti come paesi che
Sono condannati a ruolo di bottiglia per usare una metafora usata prima da Lucio è ripresa da Luigi Di Maio
E credo anche che questo scontro che c'è non è soltanto contro l'establishment
E contro le istituzioni europee
Perché le istituzioni europee incarnano dei valori
Che le forze populiste vogliono svuotare
Queste forze vogliono che i valori incarnati nelle istituzioni europee che sono le istituzioni occidentali democratiche
Siano valori
Da sostituire con altri non distruggendo queste istituzioni
Ma svuotando le e piegando le alla loro agenda culturale prima ancora che agenda politica e questa è la cosa più preoccupante e devo dire che
è un gioco abbastanza facile perché oggi
Il problema è quello di due narrative che si affrontano in modo molto netto
Una è quella che dice noi siamo l'Europa democratica che fa gli interessi del popolo gli altri che dicono no voli state distruggendo occorrono nuovi valori che sono di esclusività di chiusura di muro tutte queste
Baggianate che però stanno avendo molto successo e questa è la cosa che ci preoccupa di più perché in realtà poi i muri sono
A mio avviso templi costruiti al fantasma di una sovranità che non esiste più in Europa e soprattutto bisogna essere chiari
I muri non dice ridono gli europei dagli immigrati
I muri servono a dividere gli europei dagli europei questo il problema pensare che siano muri che ci salvano dall'immigrazione è falso
Pensare che siano muri che ci salvano dai problemi europei e ancora più false pericoloso
Perché i muri l'abbiamo visto con l'Austria soltanto per un tentativo dell'Austria seppure ulteriormente ISO destinata riemergere con più forza
Creano tensioni all'interno dei Paesi per motivi elettorali legittimi ma molto pericolosi e tra Paesi europei quindi sono pietre
Fondative di una nuova conflittualità europea molto pericolosa che non sappiamo quali effetti possa
E l'altro l'altra se due settimane fa sono stato a Beirut e a una scena una signora una
Mercante d'arte Siro libanese mi diceva voi europee non avete ancora capito cosa vista arrivando addosso
Io credo che
Sì è vero ma forse per paradosso sia esagerato perché io ho la sensazione che il problema non sia tanto
Quello che ci sta arrivando addosso ma il modo in cui lo percepiamo
Io non credo che la popolazione abbia paura degli immigrati
La popolazione si spaventa perché intuisce che non c'è una visione sul modo di governare questa flusso
Quindi e più un problema di gestione del fenomeno che non del fenomeno in sé come numeri nonostante il due mila e quindi ci è stato considerato
Un anno terribile però
Parliamoci chiari pre dell'Europa su partiti prima che arrivasse l'immigrazione
La tentazione di separare il nord Europa del presidente Errani è nata prima la bocciatura delle costituzioni
Europee è nata prima quindi effettivamente l'immigrazione solo un catalizzatore dei problemi ma non deve diventare un capro espiatorio e qui toglie torniamo al tema dell'accoglienza
Io credo che come diceva Andrea ci sia sempre il rischio
Di regalare mazzi di voti e quindi che la gente sia molto preoccupata e il Governo in particolare siano molto preoccupati
Devo anche dire che questo è un papà profetico è un papà che
Dice accogliere è un nostro dovere
In qualche modo ha visto prima degli altri quanto il tema fosse attuale
Credo anche però che
Questa profezia debba fare i conti in una realtà molto dura demagogiche cinica delle opinioni pubbliche dei partiti
Che temo un appunto un'immigrazione non controllata
E in questo caso credo bisogna avere il coraggio dell'impopolarità non solo a livello di Chiesa ma anche a livello
Di
Governanti perché se non c'è il coraggio dell'impopolarità
A mio avviso diventiamo succubi delle forze populiste
Questo però riguarda anche la Chiesa in qualche modo perché credo che
La cultura dell'accoglienza per l'accoglienza oggi non funzioni
E credo che rischi di alimentare proprio le forze che su questo speculano fomenta andò la paura quindi ho l'impressione che tutti quanti dobbiamo
Guardare le cose in modo più realistico e sapendo che
Per paradosso perfino dire bisogna accogliere tutti a volte un po'troppo comodo rispetto alla realtà dei Paesi europei
Io qui io credo volevo santo finire con una cosa gliene scusatemi se uso questa platea
E questo panel così prestigioso per dire che
Volevo fare ancora gli auguri di compleanno l'ho già fatti al Segretario generale ma volevo farle anche a Pippo Baudo che ha compiuto ottant'anni
Questa piccola non è l'Arena di Verona ma mi permetterei di davanti al Presidente più prestigiosa perfino
Grazie a tutti grazie
Senza