Il Ministero della Giustizia condannato per detenzione carceraria inumana. Intervista ad Alessandro Gerardi

Con decreto del quattro luglio due mila sedici il giudice Federico Salvati del tribunale di Roma ha condannato il Ministero della Giustizia per aver
Costretto Giacomo Reina a scontare la sua pena in con eccezioni inumane degradanti all'interno del carcere romano di Rebibbia al signor Reina assistito dall'avvocato Alessandro Gerardi il Ministero dovrà risarcire il danno versando una somma pari a otto euro al giorno per l'intero periodo
Di detenzione sofferto per una cifra totale di poco superiore ai tredici mila euro e non abbiamo in linea Alessandro Gerardino avvocato Alessandro Girardi che è membro della Comitato
Radicale per la giustizia Piero Calamandrei buonasera Alessandro era un
E dunque ci troviamo insomma di fronte all'ennesima condanna dello Stato italiano per una detenzione carceraria inumana ecco ma ed io vorrei chiedere quali sono in particolare i motivi che hanno portato alla condanna alla decisione del del giudice salvati
Sì la decisione delle Tribunale accoglie in pieno la richiesta risarcitoria avanzata dal detenuto
E senza appunto dell'articolo trentacinque ter dell'ordinamento penitenziario però nel come ricorda che appunto anche tu le motivazioni di questo provvedimento che poi è un decreto
Sono o sono molto interessanti perché da un certo punto di vista io li ritengo anche motivazioni insoddisfacenti
E mi spiego noi abbiamo un proposto questa istanza al Tribunale di Roma
Sostenendo che il detenuto appunto il signor Giacomo Reina aveva sofferto questi cinque anni di detenzione all'interno del nuovo complesso di Rebibbia dalla Casa Circondariale nuovo complesso di Rebibbia
E in condizioni inumane degradanti sotto due profili
Innanzitutto perché dal nostro punto di vista il detenuto non non aveva
Non sono state garantite dall'amministrazione penitenziaria al detenuto condizioni minime di spazio vitale
La superficie verrà calpestabili disponibilità al detenuto all'interno della Celere inferiore I tre metri quadri quindi secondo
Quanto stabilito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo già solo questo dovrebbe portare alla condanna dello Stato italiano aziende tutte a tutte le altre condizioni di detenzione e è poi l'altro profilo noi abbiamo anche sostenuto allegato è provato che comunque a prescindere dalla
Dalle condizioni minime di spazio vitale e tutte le altre condizioni detentive non rispettavano gli standard esterne appunto previsti dalla né dalla giurisprudenza europea e italiana nel senso che comunque per quanto riguarda le ore Daria il trattamento
Le il regime trattamentale effettivamente praticati un istituto l'apertura delle porte della cella la mancanza di luce di acqua calda
L'inadeguatezza degli impianti docce e così via tutto questo complesso di circostanze
E comunque facevano sì che e quella detenzione fosse assolutamente inferiore agli standard europei ecco sotto
Il provvedimento il decreto delle giudice
Salvati sul primo sul primo nostro profilo di
Doglianza quello sulla sulle condizioni minime di spazio vitale in un certo senso rigetta la nostra domanda c'è per il giudice Salvati per il Tribunale di Roma
E le detenuto ha potuto usufruire di uno di uno spazio superiore I tre metri quadri come arriva momento conclusione in tribunale
Perché il tribunale e questo secondo noi alla conclusione errato a cui giunge il
Il il tribunale di Roma il tribunale calcola tra lo spazio tra la superficie
Fui bile non soltanto l'ambiente della della cella ma anche il bagno
Il vano bagno che annesso alla cella secondo invece altri procede altre pronunce di magistrati di sorveglianza e di altri tribunali ovviamente secondo quanto stabilisce
Il Regolamento penitenziario il bagno lo spazio che dedicato appunto alla vanno bagno non può essere computato all'interno della superficie calpestabile perché sono due ambienti separati
E quindi sui nel calcolo di tre metri quadri andrebbe computato soltanto lo spazio che i detenuti calpestano appunto durante il giorno dell'ENEL proprio
Appunto nella cella muovono non del bagno però il temporale invece calcola quindi aggiunge quella quel quella superficie quei metri quadri
Del bagni le aggiunge a quelli della della Shell e quindi in questo in quel gruppo accendo questo calcolo ovviamente si arriva ad una
A far sì che il detenuto abbia usufruito di più di tre metri quadri a disposizione durante questa sua detenzione quindi da quel punto di vista il tribunale
Non non accetta nonne nonne non accolto nel nostro il nostro profilo di doglianze invece poi per quanto riguarda il resto comunque dice il tribunale
Sebbene il detenuto abbia potuto ci è stato garantito al detenuto uno spazio vitale minimo necessario secondo gli standard europei però comunque è stato provato che
Il detenuto ad esempio non aveva il l'acqua calda al bagno non aveva nemmeno il bidet non aveva una do faccia adeguata perché in quella cella in quelle sezioni nelle carcere di Rebibbia in quel periodo è stato trovato
Che nella sezione in cui era già recluso il signore Reina il impianti gli impianti delle docce erano fuori uso
Funzionavano erano mal funzionanti quindi
Centotrenta detenuti potevano ci dovrà fare la doccia potendo contare soltanto su
Nel due due impianti dolce centotrenta detenuti questo comportava dei disagi notevoli poi mancava l'acqua calda
è e soprattutto le l'ultimo gli ultimi tre anni di detenzione
è stato appunto dimostrato che il detenuto è stato messo in una cella divincolarsi otto metri quadrati e però in quella cella singolare il bagno non era separato
Con una struttura con o con un muro dalla dall'ambiente della dalla dalla cella ma faceva parte dello stesso ambiente c'era soltanto un separè di cartongesso che si è brava il praticamente Lalla il parterre dalla dalla dal dal dai dall'altra zona della c'è mettere un ambiente unico sia
Lei il bagno che che la Shell e questo ovviamente
Pregiudicava anche il diritto alla pari del detenuto e ovviamente questo è stato dichiarato contrario i principi stabiliti dal Regolamento penitenziario e quindi per questi motivi proprio perché l'insieme delle altre condizioni detentive non rispettano secondo il Tribunale quegli standard stabiliti dalla giurisprudenza europea per questi motivi si è giunto poi questa pronuncia di condanna
Sì quindi e il nel decreto fra l'altro il giudice salvati scrive che queste situazioni e portate nel tempo hanno determinato una lesione della dignità del signor Giacomo Reina nel periodo appunto
Nel corso del periodo di di detenzione e dunque appunto la condanna a del lo Stato al Ministero della Giustizia per aver costretto a scontare la la sua pena in condizioni inumane degradanti all'interno del carcere o maledire biglietto Alessandro questo poi ci fa capire che insomma la la situazione non è come molto spesso ci hanno raccontato soprattutto in quest'ultimo periodo poi così migliorata no rispetto agli anni tremendi del del sovraffollamento della si delle situazioni davvero drammatiche certo poi anche appunto sentire ancora queste situazione
Lì si fa a pensare che poi in fondo non è che sia di tanto più di tanto cambiata la situazione non è assolutamente ragione Lorena perché è vero che negli ultimi diciamo negli ultimi negli ultimi anni due-tre anni
Qualcosa è stato fatto ma innanzitutto ricordiamo che qualcosa è stato fatto qualche
Qualche miglioramento è stato è stato raggiunto grazie soprattutto all'azione all'opera dei radicali perché lo ha ricordato anche più volte il Ministro della Giustizia Orlando
Se il numero dei detenuti e diminuito in questi anni lo si deve anche i provvedimenti legislativi approvati in Parlamento su sul
Sulla sulla spinte su impulso della dei delle azioni in disobbedienza civile dei radicali ma sicuramente ripeto qualcosa è cambiato è in in merito impositivo negli ultimi due-tre anni ma non è assolutamente sufficiente perché quando si dice
E lo ha ripetuto il ministro Orlando in più di un'occasione che siamo usciti fuori dall'emergenza per quanto riguarda le condizioni detentive crisi
Ne registrano all'interno del dei nostri istituti penitenziari questo non è assolutamente
Non è assolutamente vero perché questo sentenza ce lo dimostra perché
Innanzitutto non è vero non è assolutamente vero che in tutti gli istituti di pena insomma nelle Lei quelle con se ogni minime di spazio vitale siano rispettate cioè i famosi tre metri quadri non è assolutamente così ma anche laddove questo dato è migliorato ci anche laddove il detenuto oggi grazie a questi queste misure legislative
Può sicuramente usufruire di maggiori spazi all'interno delle celle però è altrettanto vero che tutte le altre condizioni
Tutte le altre caratteristiche del luogo di detenzione risultano compromesse tanto quanto il passato perché
Quando si parla appunto di acqua calda delle docce l'abbiamo istituti penitenziari che sono fatiscenti sono ormai veramente sensibili che risalgono a più di un secolo fa soprattutto qui a Roma si parla tanto di ammodernamento
Di manutenuti fa la manutenzione quindi abbiamo delle celle veramente dove c'è dove ci piove dentro non abbiamo l'illuminazione adeguata non non fa Salaria abbiamo e ancora oggi molti istituti di pena le celle vengono chiuse tutto il giorno e quindi detenuti non posso usufruire della socialità in maniera adeguata o nelle ore dare in maniera adeguata quindi
è una situazione complessiva a prescindere poi ripeto dal dato per non parlare poi ovviamente della della sanità in carcere perché
Tra le altre cose questo signore e signori frena né per il quale sono fatto questo ricorso è una persona di circa ottant'anni quando è stato
Rinchiuso a Rebibbia aveva
Settantacinque settantasei anni
E non è stato assumono stante le tanti
Le patologie di cui soffriva non è stato assolutamente curato eletto che ha dovuto anche mettere poi proprio per la mancanza di cure una due protesi dentarie non certo Silvio assolutamente così quindi
C'è anche questo aspetto da considerare che quindi complessivamente quando si parla di miglioramento delle condizioni di detenzione io temo che il mi esso si riferisca più che altro ripeto alla diminuzione del numero dei detenuti che si metteva benissimo per carità è un dato anche se non è ancora sufficiente quella diminuzione per noi
Ma comunque ripeto tutte le altre
Tutte le altre caratteristiche del luogo di detenzione tutte le altre condizioni detentive che il detenuto
Privati ecco c'è un ultimo dato sul quale mi voglio soffermare c'è anche come dire la la difficoltà di ottenere poi un indennizzo DAP arte dello stesso detenuto indennizzo che più volte abbiamo definito risibile perché appunto do è pari a otto euro al giorno e quindi insomma questi otto euro al giorno sono poi è davvero difficili da ottenere per molti detenuti ecco tuo facevi riferimento prima a questi cento trenta detenuti a Rebibbia che si trovavano nella stessa situazione assieme al tuo assistito prima alla signor Reina nulla all'impossibilità ma di fare le docce cioè e c'è da chiedersi ma questi centotrenta detenuti avranno anche loro fatto ricorso probabilmente no per le loro difficoltà per me cari per la mancanza di di un avvocato per la mancanza quindi di
Di un'assistenza
E per tutta una serie di di difficoltà che poi incontrano
Assolutamente per ore tanto invece e questo è un fatto infatti ci tengo a ricordarlo che il signor Rena infatti si è rivolto ha potuto fare questo ricorso e quindi ha potuto ottenere questo provvedimento
Grazie ai radicali perché il signor Reina si è rivolto a Rita Bernardini la quale a sua volta
Mi ha segnalato questo caso e noi lo abbiamo preso in carico e abbiamo l'abbiamo accompagnato per tutta quanta la loro lo sviluppo l'iter giudiziario dall'inizio fino appunto all'esito
Finale però in quei nelle NTA era era soltanto uno come diceva anche tu sugo tantissimi su centinaia di detenuti che avrebbero in ipotesi diritto ottenere un risarcimento del danno l'indennizzo
Quelli che per le condizioni detentive che hanno è partito all'interno dei nostri istituti penitenziari però queste persone non avendo l'assistente non avendo una un avvocato non potendosi permettere
Di ricorrere e rivolgerci a un professionista a un'assistenza qualificata in molti casi lasciano andare
Anche perché poi queste richieste di risarcimento danno
Ne devono essere fatte entro un termine di decadenza molto molto ristretto se non è che uno possa poi fare questa istanza dopo due anni che è uscito dal carcere farlo entro i sei mesi quindi molti casi ritenuti nemmeno cosa dove
Questo tuo contributo perché ci aiuta aiutato a capire meglio appunto la situazione di Rebibbia ma insomma poi e la situazione in senso lato delle che ha arcieri italiane quindi grazie davvero all'avvocato Alessandro Gerardi grazie ancora a risentirci appresso grazie errore