Faccia a Faccia tra Susanna Camusso e Vincenzo Boccia - CGIL Incontri.

Bene buonasera a tutti e grazie di essere qui io sono Francesco Manacorda lavoro Repubblica mi occupo di economia ovviamente sappiamo benissimo chi sono le due persone come sul palco Susanna Camusso
Segretario generale della CGIL
E Vincenzo Boccia il neo Presidente ormai da un mese e mezzo
Di Confindustria grazie a tutti per essere qui in un'occasione anche un po'celebrativa perché sono vent'anni esatti da un incontro che fu abbastanza storico qui a Serravalle
Fra Sergio Cofferati all'epoca Segretario appunto della CGIL e
L'avvocato Agnelli
Molto è cambiato da quei vent'anni fa ovviamente
E siamo in una fase dell'economia decisamente difficile insomma inutile parlare
Di quello che tutti leggiamo sui giornali in questi giorni fra la bara exit e quelli che possono essere i risultati
Sullo sviluppo dell'Europa e sulla crescita o la scarsa crescita dell'Italia una situazione delle banche che ci preoccupa tutti quanti
E che si sta cercando di risolvere sono temi che io vorrei affrontare con i nostri interlocutori assieme a dei temi più strettamente sindacali e assieme anche a dei temi istituzionali come quello del referendum costituzionale
Ma io partirei proprio con una primissima domanda che farei a bocciate ospite oggi qui per la prima volta
Della CGIL e partirei proprio la situazione economica italiana
Insomma le cose stanno peggio
La ripresa che è una
Sembrava concretizzarsi adesso si vede di meno
Che cosa vede all'orizzonte
E che cosa bisognerebbe fare boccia e voi tra l'altro sulla politica industriale insomma voi avete subito con il suo arrivo avete rimesso molto l'accento sulla manifattura come fondamentale
Per trainare il Paese lei annunciato che entro fine estate
Presenterete un vostro piano per la politica industriale il Governo anche si sta muovendo in questo senso che cosa bisogna fare per la politica industriale e che prospettive di crescita lei vede in Italia in questo momento
Sì grazie intanto grazie
A Susanna Camusso per l'invito
Per questa bella occasione di confronto
Parto diciamo dà una risposta innanzitutto quale industria che non è una questione di settore
è una questione di visione cioè cosa deve fare o dovrebbe fare l'industria italiana per essere competitiva diciamo nel mondo
E qui già come dire c'è una doppia riflessione una all'interno dei cancelli della fabbrica un all'estero
Allora l'industria occidentale in particolare industria italiana deve essere industrie ad alta intensità di produttività ad alta intensità di Investimenti
E ad alta intensità di valore aggiunto che aggiunge servizi e prodotti e che sappia cavalcare quella che si definisce la quarta rivoluzione industriale che non è solo tecnologica innanzitutto culturale prima ancora che tecnologica
E la quarta voce industriale ci dice che in realtà i prodotti vengono sempre più personalizzati e attraverso questa personalizzazioni e potremmo candidare candidarci ad essere davvero però come industria italiana la boutique dell'industria del mondo perché l'Italia è questo
E
In un mondo che arretra in cui i mercati globali rallentano
E quindi diciamo e poi c'è l'effetto break siccome parliamo reattiva e quindi le previsioni non sono proprio al massimo
Intercettare i mercati di nicchia i mercati cosiddetti globali che sono mercati di nicchia e una diciamo delle caratteristiche delle potenzialità dell'industria italiana qual è la difficoltà la difficoltà è che
Sia dal punto di vista delle analisi delle banche ma anche nostro voi lo sanno anche bene diciamo agli amici della CGIL e le medie di settore non sono più significative
Non è all'interno degli stessi settori abbiamo aziende che vanno molto bene molto male mediamente bene mediamente male questa è un'altra c'è un questione interna e non solo diciamo al Paese quindi se la linea di indirizzo di condivisione
E quella diciamo di un'industria così disegnata c'è un senso macro è evidente che le conseguenze interni all'azienda sia in termini di relazione industriale sia in termini di politica economica
Devono avere delle coerenze perché significa non scegliere settori tanto per essere chiari ma intervenire sui fattori di competitività del Paese
Perché non avendo
Lo strumento della svalutazione a maggior ragione quell'effetto break sito e che ne stiamo facendo i conti con l'affetto Brecht senza fare i conti con le reazioni dell'effetto break siti di altri faccio un esempio
Se l'Inghilterra decidesse di svalutare la Liga sterline di abbassare le tasse sulle imprese quello all'effetto Brecht
Non è l'effetto referendari in quanto tempo reagisce l'Europa in quanto tempo reagisce l'Italia e come questa è la domanda che deve aprire un dibattito che per noi ha una chiave di lettura monotematica che quella della questione industriale
Per una questione industriale va rimessa al centro dell'attenzione del Paese
Salvaguardando le due grandi questioni crescita e diseguaglianze perché break che siete anche l'effetto della marginalizzazione delle periferie
E quindi ci ci si è concentrati sulla crescita solo su alcune aree non pensando ad altre
E questo fa il paio anche con la mia disertori quindi in questa chiave di lettura e noi ci avviamo a un'idea di politica economica prima ancora che di politica industriale cioè di idea di industria da cui deriva un'idea di politica economica
Lei declina questa politica industriale però mi pare a livello mai veramente di singola azienda dicendo che non c'è più un'uniformità di settore
E questo ci porta diritti al tema della contrattazione e al tema produttività in cambio di salario Camusso boccia
Quando ha fatto il suo discorso inaugurale dal Presidente di Confindustria è stato molto netto su questo aspetto più produttività e possibilità di avere più salate uno scambio salario e produttività
Voi della CGIL avete ricordato che il
La produttività non si fa solo con il costo del lavoro si fa anche con gli investimenti da questo punto di vista dietro quei dati che proprio boccia aveva presentato in cui diceva dal due mila oggi se non sbaglio in Italia la produttività del sei dell'economia in generale è salita solo dell'uno per cento contro una media dei Paesi OPEC del diciassette per cento quanto c'è dietro costo del lavoro e quanto c'è dietro invece mancati investimenti da parte dell'industria perché non vi convince questa proposta
Tanto buona sera grazie al Presidente di essere venuto
Serravalle incontri dialogare con con la CGIL
Quando si presentano destina sulla crescita del nostro paese manca sempre un'altra tabella che viene raramente presentata che quella della diminuzione degli investimenti pubblici e privati
Che è una diminuzione che ormai dura da un numero di anni molto lungo anche molto più lungo della crisi che
Continuiamo continuiamo ad attraversare e che è una delle ragioni delle grandi difficoltà del nostro del nostro Paese
Anche quando Presidente giustamente dice bisogna avere una politica industriale e parla di una politica industriale dei fattori non dei singoli settori che i mali quale come dire come CGIL
Rispondiamo da lungo tempo con
Con molte proposte dice esattamente questo cioè c'è un sistema industriale nel suo complesso che è rimasto per una parte consistente indietro
Grossolanamente noi possiamo dire che abbiamo un terzo dell'apparato industriale che ha continuato a crescere e che oggi compete nel nel mondo oltre che in Europa e i due terzi che ho galleggiano o stanno male
Quei due terzi che galleggiano stanno male nessuno di quell'impresa in grado di dire che la ragione per cui sta male perché i lavoratori dovrebbero lavorare di più perché c'è il costo del lavoro
Dovrebbero invece cominciare a interrogarsi sulla loro dimensioni sulla qualità di investimento che fanno
Sono i loro prodotti e sui loro cicli produttivi dovrebbero interrogarsi sulla livelli di frammento della qualità e della e della formazione
Allora noi che siamo
Assolutamente convinti che c'è un tema di produttività delle imprese e del sistema
Siamo anche molto ostili all'idea che tutto questo poi si traduca nel fatto che esiste solo uno scambio tra salari e produttività e non si interviene invece
Rispetto al sistema anche perché
Pensiamo che la media retributiva che una media retributiva bassa del nostro Paese sia anch'esso uno dei fenomeni della difficoltà della qualità
Della crescita del Paese e quindi un'idea che rende ancor più disuguali lavoratori e la maggior parte dei lavoratori
Non potrebbe beneficiare da una logica costruita sullo scambio dei sei unicamente dei salari con la produttività avrebbe un effetto non di crescita ma di rallentamento dell'economia generale del Paese
E allora penso che prima di arrivare al capitolo salari bisogna fare una discussione vera su come
Cresce la dimensione di impresa su come si investe sul rapporto tra investimento pubblico in economia investimento privato mentre oggi siamo di fronte a una delega alle impresa e del modello di crescita senza un'idea una direzione
E una direzione del
Del Paese e quindi mi pare che ci sta deroga ricostruire le fondamenta intorno alle quali incerto la produttività uno degli elementi fondamentali
Boccia volevo capire con lei si comincia da questo
Da quello che dice Camusso cioè da fare una seria autocritica delle imprese sugli investimenti e sullo OLO nell'aumentarle la produttività
O si comincia invece da questo scambio salari produttività e ancora questo tema che Camusso porta della diseguaglianza
Vale la pena di avere un po'di diseguaglianza in più se questo mente alla competitivo la competitività del sistema oppure no
Allora una volta
Ho partecipato a un convegno in cui
Che sono allo Shocking Navarro Valls qual era la cosa che non ha più colpito è la sua esperienza un Papa Wojtyla
E lui disse che riesce a distinguere cose urgenti dalla così importante
Io penso che sia tutto complementare e quindi già diciamo oggi adesso dico una cosa così Caronda podista giornalistico potete fare il titolo sono d'accordo con la Camusso però cioè metto un però
è vero che la produttività è una questione legata anche agli investimenti come è vero che la produttività è una questione legata anche all'organizzazione e quindi anche al rapporto diciamo che riusciamo se riusciremo a realizzare
In una logica evolutiva delle relazioni industriali tanto è vero che la Germania lo insegna dove i due pilastri Investimenti relazioni industriali dall'epoca discreta del perché l'ho in mente a scendere dice lo scambio sale
Produttività e individua la direzione di marcia dell'industria dell'epoca
E quindi
Che ad oggi ci porta ad aderire un'impresa italiana rispetto all'impresa tedesca che ha un costo del lavoro per unità di prodotto del trenta per cento superiore che non è un corso il salario attenzione cioè su questo voglio fare una premessa
è una cosa diversa quindi lo dobbiamo saper distinguere e del
Questo significa che
Ci troviamo di fronte a una strada in cui dobbiamo essere analitici nel pensiero e quindi
Fa bene la CGIL a porre questa questione ma dobbiamo andare come dire profondo nel tentare di difendere insieme la lucidità del capire anche da parte nostra come associati perché noi dobbiamo rappresentare queste due grandi anime diciamo dell'industria l'ora se questo è vero
Può la questione produttività in chiave organizzativa insieme a quella in chiave di investimenti essere parte integrante di un intervento organico di politica economica
Quando partire con l'uno con l'altro penso che questo possa essere tra le realtà marginale dipende dalle risorse dipende anche dalle parti
Cioè non mi darei una priorità in un modo o nell'altro c'è già
Una delle cose che ci siamo detti
Nell'incontro con i sindacati e cerchiamo di capire se ci sono dei punti di condivisione di convergenza e quali non non non sono questi
E ribaltiamo traghetto la questione cioè partiamo dai punti su cui fare un accordo e poi evidentemente litigheremo al quinto punto che mi sembra un metodo diciamo
Non marginale e cioè ma non perché uno non vuole litigare perché io riconosco diciamo al sindacato e ne riconosciamo al sindacato anche la lealtà diciamo di dirci apertamente cose che non condividiamo che penso che sia nel rispetto del ruolo delle parti
Però
Sette torniamo alla questione produttività e è una delle questioni Paesi perché vedete
Quando rispetto alla Germania e noi abbiamo un differenziale di produttività così alto
A parità di monitor e come dire che il Paese più forti ha svalutato a danno del Paese più debole e quindi questa è una questione
E
Una questione però che non dobbiamo
Come di dare l'alibi agli atti la metto così
Affinché diventi la questione
Questo è un errore sarebbe un errore nostro Rover sindacato questa è una delle questioni che va affrontata all'interno di un intervento organico di politica economica in cui si attivino investimenti privati
Si ripropone la questione produttività investimenti pubblici in poche parole una politica per la crescita italiana ed europea che fa come dire contrasta
Come idea di politica economica che mi sembra che ad oggi in particolare in chiave europea con timidezza italiane coniglio subiamo sull'altro fronte questa è la questione che noi poniamo
Tornando al Vaticano visto che lei citava Navarro Valls
Qual è oggi la cosa importante qual è la cosa urgente o sono entrambe la stessa come pensiamo che sono complementari quando diciamo l'intervento organico di politica economica cioè lo vediamo questo aspetto come un pezzo diciamo il tutto e qui
Come di sulla questione di metodo condividiamo l'impostazione del Segretario Camusso cioè
Non possiamo pensare solo alla produttività in chiave organizzativa senza riattivare gli investimenti privati o l'inverso
è chiaro allora sotto questo aspetto chi parte prima ma possiamo partire come dire con un'idea chiara divisione dell'industria Paese e quindi della crescita come assetti importante faccio un esempio
L'Italia esporta oltre trecentocinquanta miliardi di euro nel mondo
Di questi trecento cinquanta miliardi di euro circa duecentoquaranta vado a memoria appartengono diciamo una fascia di aziende che sono di media dimensione questo ci dice
Che la crescita per affrontare la questione industriali in questa chiave che non significa essere contro i piccoli perché chiare che servono anche gli artigiani cioè se vuoi affrontare la questione industriale del Paese
Per attrarre ricchezza del Paese e far crescere quella quota di export che significa attrarre ricchezza del Paese devi intervenire su dei nodi che sono quelli della crescita
Una politica economica e fiscale che orienti le aziende a crescere e a non difendere lo status quo già è una precondizioni importante in cui c'entra tutto questo che stiamo dicendo oggi
Come farlo ci sono delle divergenze ci sono dei punti comuni esattamente il punto delle prove tecniche di dialogo e di contenuto che stiamo tentando di fare con CGIL CISL e UIL le che deve come dire tentare di costruire un percorso nell'interesse di tutte le parti in gioco
Boccia dice non è importante decidere cosa fare prima cosa fare dopo non bisogna fissarsi sulla tre unità però mi pare Camusso che una questione di priorità ci sia vi state
Incartando per usare un termine molto poco tecnico su un tema che è quello del contratto dei meccanici insomma si fa prima il contratto i meccanici e poi si apre
La contrattazione in generale sulle regole la contrattazione si può tornare a parlare e ci spieghi secondo lei che cosa succederà con questo contratto dei meccanici insomma che per voi mi pare
Poco facilmente accettabile rispetto alle premesse che spostano la contrattazione molto sul secondo livello e lasciano primo livello sono uno scheletro
Strutturale
Si è avesse rivolto a me la domanda su che cosa urgente che cosa importante io avrei risposto che la cosa urgente a ridurre le diseguaglianze
Perché penso che la grande crisi che stiamo attraversando nel Paese quella che è stata la versando l'Europa si esattamente originata dal tema delle diseguaglianze
Le diseguaglianze non si riducono semplicemente affermandolo si riducono se si esercitano un insieme di politiche che permettono di ridurle se si assume quello come l'obiettivo fondamentale
Viene prima ridurre la diseguaglianza allora se viene prima ridurla diseguaglianza noi abbiamo dinanzi il tema
Che
Una delle ragioni della diseguaglianza e l'impoverimento dei salari dei lavoratori e quindi ne consegue che è urgente rinnovare i contratti nazionali di lavoro
Questo vuol dire che i contratti nazionali di lavoro vanno bene così come sono che non ci sarebbe nulla da fare no abbiamo un mucchio di idee come Presidente sa abbiamo presentato una piattaforma unitaria sulla insieme delle
Modifiche che andrebbero fatte anche per rafforzare dal nostro punto di vista
Il ruolo e la funzione dei contratti nazionali di lavoro ma intanto bisogna cominciare a ridistribuire una parte del reddito che è andato nella direzione opposta
Ai salari e agli stipendi cioè le retribuzioni
Alle retribuzioni dei lavoratori e quindi qui cominciare a chiudere una
Una prima forbice questa è la ragione per cui la proposta di Federmeccanica non potrà mai andateci venga qui questa redistribuzione favola livello il compatto ma insomma ovviamente sì poi arrivo al perché parla di conti del contratto nazionale ma questa è la ragione per cui la proposta di Federmeccanica non può andar bene per la proposta di Federmeccanica si fonda su un'idea dice il presidente Dini Federmeccanica non sto interpretando mi limito a leggere
Le cose che ha dichiarato in tante occasioni si fonda sull'idea che solo il quattro cinque per cento dei lavoratori metalmeccanici dovrà brave ai benefici dal contratto nazionale di lavoro ce lo è
Ci propone una idea per cui il contratto nazionale di lavoro invece di essere fattore di uguaglianza diventa anch'esso un fattore di diseguaglianza e di
Non distribuzione di reddito per tanta parte dei lavoratori metalmeccanici
In questo caso
Dice per nobilitare questa tesi il presidente di Federmeccanica perché poi c'è la contrattazione di secondo livello come è noto la contrattazione di secondo livello però se c'era dei dubbi abbiamo recentemente presentato uno studio riguarda
Il venti per cento delle imprese e ancora meno se parliamo in termini di occupati e quindi
Di lavoratori e di lavoratrici quindi non siamo di fronte a una proposta che produce due diseguaglianza
La prima diseguaglianza perché i lavoratori non avrebbero l'aumento del rinnovo contrattuale distribuito su tutti la seconda perché una parte di lavoratori potrà accedere alla contrattazione di secondo livello e la maggior parte dei lavoratori non potranno accedere
E quindi in realtà siamo di fronte a un'ipotesi che pensa
Che la produttività non sia figlia di investimenti di maggior formazione di maggior qualificazione agli interventi organizzativi di qualificazione del sistema ma sia figlia di una riduzione dei redditi del lavoro e di una competizione
Nel sistema delle imprese che agisce solo sulla componente lavoro cosa che se si comincia a fare e poi non si sa dove si arriva nel senso che dove si arriva l'abbiamo già visto
E la legittimazione della logica dei voucher invece che dei rapporti di lavoro e la legittimazione per cui se devo sempre competere solo sul costo del lavoro posso anche decidere
Che lavoro in nero né ce l'abbia bisogno di un punto di qualità e quindi dobbiamo ripartire
Esattamente dal fatto che i redditi dei lavoratori sono una componente che determina
Migliore condizione
Organizzativa e migliore qualità anche della
Vita di impresa o comunque della della vita dell'insieme e credo che questa sia la ragione per cui
Abbiamo nell'incontro che citava prima il Presidente ha detto che abbiamo vari temi di cui discutere perché poi ogni tanto discutiamo come se fossimo già fuori dalla crisi in verità ci siamo ancora in grande parte dentro c'abbiamo molte cose
Anche di attualità
Da discutere ma è evidente che la premessa per poter
Fare una discussione sui modelli di relazioni industriali e che si riconosca che il contratto nazionale oggi l'unico grande strumento di redistribuzione del reddito che abbia
Mi pare di capire che per lei la disuguaglianza sia non solo la cosa più cogente ma anche la più importante
Secondo lei perché l'Europa sta domandandosi su quanti paesi stanno pensando di andarsene
Perché è un convegno di banchieri o perché ci sono interi popoli che stanno pensando che quelle regole economiche stanno determinando il loro impoverimento e la loro condizione di diseguaglianza
Perché cittadini italiani che sono stati tra i più europeisti in Europa non dimentichiamoci mai che siamo entrati in Europa attraverso una tassazione di tutti che hanno fatto un prestito virgolette
Al paese per entrarci oggi se l'interrogante larga parte
Dicono che vogliono uscirne allora c'è una relazione molto stretta tra diseguaglianze come viene vissuta la diseguaglianza
Quella che una volta chiamavamo coesione sociale ma che possiamo chiamare ambizione verso l'Europa ma quello che possiamo chiamare far ripartire il Paese su un'idea che per tutti rappresenti una prospettiva e non solo per pochi
Per questo non so se di urgente importante insieme ma credo che oggi sia grande discrimine del dibattito europeo
Boccia
Volevo capire di fronte a questa
Non lo definisco accusa ma di fronte a questa paura di voucherizzazione delle relazioni industriali lei che cosa risponde e volevo capire anche al vostro interno insomma lei ha detto le sue
Prime dichiarazioni pubbliche che il contratto dei metalmeccanici dei meccanici è un contratto al quale guardare
Voi avete fatto anche altri contratti ad esempio quello dei chimici quello degli alimentaristi che sono stati su basi abbastanza diverse però come si raggiunge una sintesi all'interno di Confindustria
Su questo aspetto
Questi su questo discorso
Della CGIL noi condividiamo l'obiettivo il fine ci distingue il come
Cioè noi riteniamo che per ridurre le diseguaglianze devi partire diciamo da di costruire ricchezza per poi dividerla
E quindi la cosa tra righetta l'obiettivo comune e quello di ridurre le dico se vogliamo nelle fabbriche fu nelle fabbriche geografiche intergenerazionali tra lavoratori
Il problema è come
Allora la lo studio della Fondazione Di Vittorio è molto interessante
Perché da un lato sotto uno guardi
Vedi come dire dare ragione all'impostazione scusi se la interrompo un attimo però diciamo i dati di questo studio perché sono il pubblico li conosce questo studio che è uscito da poco sostiene che oltre il novantanove per cento delle imprese italiane applica almeno un contratto nazionale e che oltre l'ottantotto per cento delle retribuzioni dipende da questo tipo di contratti quindi
Diciamo sottolinea una centralità dei contratti nazionali questo è l'elemento come dire accostate attivo noi oggi constatiamo che
Settori diciamo punto al massimo arriviamo al trenta per cento di contratti di secondo livello in media
L'analisi diciamo che dobbiamo fare insieme e che va valutata per capire
Poi chiaramente il nostro pensiero e chiaro su questa linea ma vale la pena di approfondire questo venti per cento che usa i contratti di secondo livello aziendale
A incrementato i salari dei lavoratori e ridotto il deficit di competitività di produttività ma lascia stare che il venti per cento facciamo quelli che sono perché se scoprissimo che questa percentuale che appartiene e pari a quella percentuale che nelle medie di settore la punta avanzata delle imprese italiane
E che ha innovato in senso lato tra cui anche
Come l'utilizzo del secondo livello aziendale in chiave sai produttività non a caso ho detto all'interesse di tutti quindi incremento dei salari incremento della produttività
Ci dice o ci direbbe se andassimo a guardare quei dati nel profondo che evidentemente la strada da percorrere è quella
Ora qui già siamo a un bivio cosa facciamo noi constatiamo che il venti per cento che lo ha fatto va benissimo facciamo l'ipotesi di studio sto facendo dico disponibile ad affrontarlo con il Centro studi Confindustria
Perché perché dico questo perché nemmeno a farlo apposta noi nella medi di settore
Abbiamo
Quella parte avanzata di imprese in cui ci siamo chiesti perché vanno molto bene no hanno investito sono innovative in senso lato sono innovative anche in senso organizzativo la famosa linea organizza e scendiamo
Ma se fosse vero questo evidentemente la strada a cui tendere e quella
Però come fai in modo che quell'ottanta per cento di aziende o novanta converga su quella questione
Facendo incrementare i salari e la produttività questa è la seconda partita
Dopodiché in questa seconda partita centriamo noi
C'entra il sindacato se condividiamo questa strada attendere con un'attenzione come dire a quelli anche che non lo vogliono fare perché non tutte le imprese attenzione vogliono fare seconda nell'azienda alle piccole vanno agli strumenti quindi abbiamo anche salvaguardare questi
E la terza questione la questione fiscale
Che è una questione non marginale rispetto al tutto se l'idea di convergenza e quella di un'industria forte che punti su quella idea e che quindi veda quel venti per cento come un orientamento di tutti
In una logica sana e virtuosa
Perché i dipendenti può sbaglia in qualche anno fa prendono quattro sei mila euro di premio e in Italia affanniamo come da realizzare
Questa cosa perché hanno fatto solo investimenti quelle della così vaga o perché c'è un elemento su cui possiamo costruire una via italiana visto che siamo il secondo Paese industriale
L'Europa ecco su questo punto e sul come
Cominciano tra gli atti e divergenze nel senso di priorità
Cioè
Viene prima la questione diseguaglianza o viene prima la questione sviluppo il recupero del PIL e quindi ripartizione delle dimensioni diseguaglianza dentro e fuori le fabbriche e qui si apre chiaramente il primo punto di caduta
Che poi non è detto che nell'analisi tipicità dei dati ci dia qualche risposta comune perché se scoprissimo quello che ho detto evidentemente una riflessione comune
Va fatta sia se sbagliamo noi
Cioè quel venti per cento non ha incrementato la positività di sarà essi accesso c'è una chiave di lettura su cui vale la pena affrontare
Per questo mi sembra uno spunto interessante dopodiché rispetto al rischio di compressione
Dei
Salari e dei diritti economici al tema dei voucher che evocava Camusso lei cosa replica
Io replico che noi dobbiamo stare attenti in questo momento perché il problema
Non è solo la questione diciamo interna le fabbriche ma è la competitività del Paese e quindi l'industria italiana in rapporto ad altri qui dobbiamo stare parzialmente attenti in questa fase delicata perché quelle aziende
Quel terzo che dice il Segretario Camusso adesso non so se sono un terzo o quarto comunque ci sono i numeri e poi c'è quella fascia di mezzo
Perché evidente che una parte come dire ancora ed un'impresa cosiddetta marginale poi c'è una parte di mezzo che dovremmo dovremo tentare di farla come dire andare avanti
No su questo usare la leva diciamo della soluzione delle diseguaglianze e della costruzione come dire della crescita e delicatissimo
Ne dovremmo secondo me fare un punto di quanto quotano le risorse che immaginiamo per metterle su alcuni nodi
Se decidiamo produttività diseguaglianze altro e a quel punto stabilire
Se quei nudi servono per lui l'idea di una crescita del Paese ridurre le diseguaglianze o affrontare diciamo altre cose prima la nostra impostazione è quella di costruire vedete
Ne abbiamo perso circa dieci punti di prodotto interno lordo e il venticinque per cento di produzione del Paese
E qui io condivido diciamo come segretario Camusso qui sembra che parliamo come se come dire basta una piccola zero uno che siamo usciti fuori dalla questione possiamo rientrarci in un attimo non dipendere meno solo da noi dipende anche da fattori esterni
E siccome potremmo rientrarci arretrare di nuovo di una cosa che stiamo recuperando ma non abbiamo recuperato al pari di quello che abbiamo perso
Avere la consapevolezza che siamo all'inizio potenziale di un percorso ma che non è affatto una fine secondo me è già una prima precondizione essenziale nostra dei sindacati della politica per evitare come dire di fare
Un'operazione in cui sembra che tutto come dire risolto anzi siamo all'inizio di una potenza la soluzione e se facciamo dei genitori
Qui non ci giochiamo un cattivo accordo noi al sindacato
Ma ci giochiamo pezzi d'industria il Paese
E questo va a danno chiaramente di chi rappresenta l'industria va a danno di chi rappresenta i lavoratori questa idea di corresponsabilità dalla consapevolezza dell'emergenza mi sembra il primo punto ne siamo ancora in una situazione delicatissima
Accelerata dall'effetto potenziale break sì accelerata dalla situazione banche e accelerata da un contesto internazionale non ideale che facciamo su questo
E quali priorità andiamo a definite
Possiamo fare per
Se condividessimo e avessimo reciproca competenza su alcuni punti di politica economica che possono servire
A
Le cooperare crescite a ridurre diseguaglianze secondo me su quei punti noi dobbiamo far discutere qua ce ne saranno altri in cui le priorità sono diversi
Rivela cose importanti sono diverse da quelle che sono le cose importare la CGIL nel ahi noi ognuno per la sua strada però si sono svolti alcuni punti su cui si può giocare una partita
La produttività è una di queste a Sempione
La detassazione la dischi scadenza azione dei premi di produzione al di là delle regole dei contratti fatti o meno in termini categoriali e qui sono neutrale rispetto alle categorie
Può essere un elemento che ci accomuna di sorde contemporaneamente due aspetti
Una politica fiscale che dice all'impresa e di recuperare produttività ma che significa anche aumentare salari e dare in un letto diciamo nelle tasche dei lavoratori e quindi i partire dall'offerta ed arrivare alla domanda aumentando ESA aumentando i salari e poi le regole vediamo se riusciamo a farle noi è una questione che possiamo porre
Quota poco tanto dal punto di vista di risorse che non significa meno sindacato nelle aziende come ha scritto qualcuno come qualcuno pensa significa più il sindacato
è chiaro giro la domanda Camusso è possibile è possibile perché sta cosa che ipotizza boccia e sostanzialmente premesso che voi non accettata la spoliazione dei contratti nazionali a favore
Di una rafforzamento sensibile dei contratti di secondo livello c'è qualcosa su cui si può negoziare per avere questo rafforzamento dei contratti di secondo livello che chiede Confindustria
Credo che la
Cosa più importante ne viene fuori anche da questa da questa discussione e che
Ci sono dei
Farebbe a dire così dei mestieri che vede che facciano le parti sociali
E la contrattazione è uno di questi e quindi mi pare che almeno
Possiamo mettere le basi del fatto che bisogna che
Misuriamo noi troviamo noi le chiavi attraverso le quali la contrattazione
Nei suoi livelli differenti serve rispetto
Rispetto al Paese e quindi da questo punto di vista se la
La l'appiglio come tema se
Organizzazioni sindacali organizzazioni imprenditoriali determinano le regole rispetto
A decontribuzione defiscalizzazione non posso che essere d'accordo visto che la norma fatta nella legge di stabilità era un discreto disastro che abbiamo dovuto continuare a provvedere a provvedere a correggerla però vorrei
Fare passo indietro perché
Il ragionamento che prima faceva il Presidente
Parte da un'idea che
Questa è una stagione in cui tutti abbiamo perso
E purtroppo Manica così non è che possiamo semplicemente dire che questa è una stagione in cui tutti abbiamo perso
Mentre una parte del mondo perdeva in termini di condizioni di reddito ITC altezze c'è chi ha continuato ad arricchirsi allora il tema della redistribuzione della ricchezza
Non è riconducibile solo all'idea siccome dobbiamo crescere improduttività siamo andati tutti indietro adesso partiamo come se fossimo tutti uguali no c'è un tema che si chiama l'istruzione ricchezza e faccio un esempio
Banalissimo
In questo ultimo scorso anzi in questo inizio del millennio quel gran parte è stato segnato dalla crisi
Non è che il divario tra la retribuzione dei lavoratori e gli amministratori delegati e i manager non abbia continuato a crescere
Il che vuol dire che ci sono come dire diseguaglianza che si determinano anche nel micro non solo nei grandi nei grandi fattori economici ed è legittimo porre la domanda del perché lì non si cominci a redistribuire
Anche magari ricordandosi stagioni di industrializzazione di questo Paese in cui le distanze non tutte diverse da quelle di cui parliamo oggi
Secondo quelli che sono andati bene
Ciò perde la Germania per un attimo parliamo del nostro Paese
Non hanno solo come dire determinato dei processi
Direbbe stime entro di qualità da parte delle aziende hanno per esempio investito in formazione qualificazione
Delle persone hanno scelto processi di stabilizzazione e di crescita professionale invece che processi di precarizzazione o processi di
Facciamo finta che sia un apprendistato ma le ore di formazione alle togliamo di mezzo così abbiamo solo risparmio dal punto di vista contributivo e delle retribuzioni allora
Mi pare che ci siano molti elementi che non sono riconducibili alla singola azienda
E soprattutto che è difficile accedere all'idea che noi investiamo solo su una parte del Paese non investiamo sul resto del Paese
Allora forse
Lo sforzo che bisogna fare di smetterla di mettere in contrapposizione la CGIL non lo fa non vuole farlo il livello nazionale rispetto al secondo livello
E a vedere un filo di attenzione alla storia che abbiamo alle spalle perché la contrattazione aziendale ma stiamo inventando adesso
Primo contratto nazionale di lavoro che introduce la contrattazione aziendale mille cicli mille novecentocinquantanove
Allora era prevalentemente settoriale peraltro ormai era già un uomo straordinario avanzamento abbiamo una lunga storia alle spalle
Quella lunga storia e sempre una storia che poi si è scontrata con il fatto che sotto una certa dimensione di impresa non riusciti a fare la contrattazione
E che la quota di sistema produttivo piccolo piccolissimo ha continuato a crescere determinando ulteriormente questo divario
Allora non c'è nessuna volontà di
Demotivare la contrattazione di secondo livello
Ma c'è una necessità che questa contrattazione non si inserisca comuni l'elemento di ulteriore allargamento della distanza tra chi sta in un'impresa medio-grande ogni impresa
Qualificata e il resto del mondo che poiché la maggior parte dei lavoratori allora e su questo che ci continuiamo ad esse
Allora io penso che non possiamo usare il fisco solo sulla contrattazione di secondo livello perché anche questo determinata a questo punto di vista una progressione di distanza
Abbiamo bisogno credo che darebbe tetto con più forza di un sistema fiscale meno favorevole
Alle rendite e più favorevole alle imprese e al lavoro e che cambia come dire un'idea della progressione
E dell'intervento che
Proprio cambi la base di riferimento perché in realtà tutta queste scelte che noi siamo costretti a fare che facciamo regolarmente
Non ci portino via i fondi interprofessionali non citassimo maggiormente i fondi di previdenza complementare non ci sottraggano ogni volta le risorse per la decontribuzione
Sono tutti interventi che facciamo per difendere degli spazi
Che sono necessari perché c'è un sistema fiscale ingiusto dal punto di vista del riconoscimento del valore dell'impresa degli Investimenti
Del rendimento parlo ovviamente delle imprese produttive che hanno
Risultati per il Paese dal punto di vista e lavoratori allora forse invece di continuare a ripetere il modello del passato
Sarebbe il caso di provare invece inventarci uno nuovo che
Affitti allo Stato la ridefinizione di quello che è il sistema fiscale in modo giusto e dal dall'altro lato rilegge
Anche le diseguaglianze Cabianca reato noi perché anche noi abbiamo prodotto
Nella segmentazione della contrattazione delle diseguaglianze prova a ripartire da lì ma pronti a ripartire da un'idea che non possiamo essere focalizzati sulla crescita ci sono di una parte del Paese
Dobbiamo provare a focalizzarci sul fatto che l'insieme del Paese cresca quanto meno dal versante della retribuzione dei lavoratori
Lei dice meno
Lei dice meno tasse sul lavoro su chi produce più tasse sul capitale più tasse sulle rendite finanziarie bocciate un monito come sui patrimoni riteniamo di non capire che sia l'unico Paese europeo che annuncia la nota demoniaca verso
Boccia ha detto meno tasse sul lavoro su chi produce più tasse sulle cose
Anche sui patrimoni boccia anche sulle rendite finanziarie o no guardi l'errore e
Che noi dobbiamo fare mi sembra il punto di caduta
Nel ragionamento Segretario Camusso e non contrapporre impresa e lavoratori ma fare l'operazione come dire inverso
Tutelare i fattori diciamo della gli attori della produzione in un Paese che vive di economia reale
Ma se si pone una politica di bilancio e di attenzione ai fattori della produzione
Per recuperare e crescita e ridurre diseguaglianza
Per uno come me che è nato nella fabbrica quasi venite a nozze chiaro non facciamo l'errore di contrapporre impresa e lavoratori perché l'impresa e quel luogo in cui coesistono diciamo i due soggetti mettiamola così
No su questo aspetto però
Ha ragione il Segretario ma Camusso a ricordarci che la contrazione suo mondo livello come dire veniva da lontano
La domanda che però che dobbiamo porci insieme e perché
Non ha funzionato e come dovrebbe funzionare nella logica che ci siamo detti che non significa smontare il sistema ripeto perché dobbiamo tutelare a partire da noi anche quelle imprese piccole che non vogliono o non hanno come dire
Gli strumenti per affrontare la questione di secondo livello aziendale purché non confondiamo i livelli perché ci diamo una dimensione al Comune di indirizzo ed è anche evidente
Che io ho parlato la pressione fiscale logica contrattuale perché la domanda era questo ma la questione fiscale e complessiva non è che adesso
E ho anche detto e lo vorrei ribadire diciamo so che lo condividiamo che questa non è come dire la questione ma una delle questioni perché sembra che quando parliamo di produttività
Risolta questa abbiamo risolto tutto nel Paese questa è una delle grandi questioni che noi dobbiamo affrontare
E qui si pone una questione di ruolo e di dignità del ruolo dei corpi intermedi dello Stato
Saremo capaci di costruire questa stagione una proposta comune o meno e non penso che questo sia come elemento differenziale perché ci possono essere delle divergenze
Ritornando a una questione anomala
Questo è un Paese che lei patrimoniali sui fattori di produzione c'è la
L'IMU e l'IRAP sugli immobili industriali l'IMU signor bisogna e una patrimoniale sui fattori di produzione
è normale più un Paese che vorrebbe o dovrebbe affrontarla questioni industriale adesso la titolare
Faccio pure un po'il mio mestiere se lo come dire
A
Le patrimoniali sui fattori di produzione e questa una delle priorità attendere poi uno all'onestà intellettuale di dire
Visto e considerato che in questo Paese dobbiamo fare i conti in questa stagione Caino è toccato a noi sul debito deficit crescita è evidente che con risorse limitate
Come accade nella storia nella questione attuale male può e anche individuare mi saldi di bilancio perché non è detto che ho paura delle politiche a costo zero per me la politica a costo zero e l'antipolitica
Invece la politica deve essere a saldo zero quindi dove individuiamo le risorse dove riteniamo di metterla per un'idea di Paese ecco
In questa logica noi condividiamo un percorso che è quello di attenzione all'economia reale non a caso diciamo impresa del lavoro con la pregiudiziale
Spetta al Segretario campus di anteporre la questione e crescita alla questione diseguaglianza perché non gli è propedeutica risolverla poi ci sono delle emergenze ed è evidente che vanno diciamo affrontato
Purtroppo tenendo presente in una logica di corresponsabilità in rapporto al Paese che questa stagione in cui devi fare i conti con la crescita e anche altri due problemi che sono debito deficit che è una questione come dire
Di eredità ma non stiamo qui a rinfacciare la storia come dire le sconfitte a nessuno purtroppo dobbiamo guardare avanti e vediamo di costruire un futuro come dire che dia un pullman ed indice la domanda che
Ci facciamo noi e perché come perché non ha funzionato il secondo livello aziendale nella logica scambio sarebbe utilità e come dovrebbe funzionare e qui
Si pone diciamo la seconda questione che è quella di salvaguardia come dire complessiva ma anche di linea di indirizzo
Perché altri enti arriviamo solo a
A dare un'idea di constatazione delle questioni e non di soluzione
E siccome sappiamo che se non arriviamo alle soluzioni quelle aziende
Che perdono produttività o continuano a perdere saranno fuori dal mercato ed è una questione che riguarda noi e riguarda anche i lavoratori
è una questione che dobbiamo porci e cioè dire alla politica economica che l'indirizzo divisioni industriale quello che abbiamo detto prima di attivazione investimenti privati produttività eccetera eccetera
Diciamo a da avere una convergenza su alcuni punti abbiamo dei tavoli aperti ha fatto bene segretare
A dirlo lealmente lavoreremo lealmente litigheremo su quei punti dove chiaramente non convergere non mi sembra che questa già sia una precondizione quale vediamo nei fatti
Non è detto che dobbiamo andare sempre d'accordo perché questa non è la stagione come direbbe volemose bene qui c'è un c'è una stagione diversa
In cui dovremmo condividere pezzi di idea di Paese
E ripeto per uno come me e tanti dei miei colleghi che hanno vissuto diciamo nella fabbrica lentamente possiamo avere una propensione sforzi per capirci un po'di più
Ammetto così
Premesso che quindici il tanto lavoro da fare per le parti sociali
Anche se ne vedo che lei e molto Tondo nel suo approccio insomma molto soft però vocali domenica solo così lunedì diverso dalla domenica al testo che se non è un
Del posto
Vorrei parlare prendendo un attimo lo spunto dal tema risorse pubbliche fiscalità siamo di fronte anche a degli altri problemi che esulano dal campo specificamente sindacale insomma c'è un tema banche in Italia molto forte
E in Europa molto forte l'Italia sta trattando con l'Europa per la possibilità di
Aiutare delle banche in particolare di aiutare in questo momento il Monte Paschi di Siena
Senza essere costretta dalle regole europee regole europee che dicono che i risparmiatori chi ha investito nelle obbligazioni di quelle banche deve pagare una parte di un salvataggio quello che sia
Questo significa però che bisognerà usare dei soldi pubblici insomma per aiutare le banche che sono messe male Camusso la sua opinione su questo
Devo dire la domenica forse perché commentatori si dedicano ad osservare con con più calma la quotidianità delle notizie
Apportato alcune proposte interessanti una di queste quello che oggi
Scrive Prodi dicendo invece di restare nello schema di
Capito la ringraziamo perché sostanzialmente questo è
Le sofferenze attraverso l'intervento intervento pubblico facciamo un'operazione che
Non metta le persone fuori dalle case
Di cui i mutui sono in sofferenza facciamo un intervento dello Stato che si traduce però nell'acquisizione di un patrimonio che poi a disposizione
Di
Quelle persone che sono andate in difficoltà e troviamo quindi a
Dedicare un intervento pubblico al fatto che ce n'è una beneficio collettivo e non solo
Rispetto alle banche io credo che questo sia conviene l'approccio l'approccio giusto cioè guardiamo alla
Economia reale alla concretezza della condizione delle persone sappiamo che dobbiamo mettere in sicurezza
Un sistema che insicurezza non è non facciamolo semplicemente dentro una partita che di cartolarizzazione
O di applicazione del
Attuali regole europee che si scaricano in grande parte sui
Cittadini che erano
Clienti di quelle banche non si scarichi in particolare su quei cittadini visto che siamo tutti coscienti
Che tanta parte si son trovati vendite di prodotti di cui non sapevano assolutamente nulla e soprattutto non ne sapevano i rischi che vi erano che vi erano sottesi credo che questa sia
La discussione da fare dopo di che
Credo che bisognerebbe però anche
Partirei da questo
Per dire che non non si può solo continuare a chiedere rispetta le regole europee degli spazi per risolvere i specifici problemi
Ossia il coraggio di dire che le su una serie di regole europee e dei grandi trattati che in questo momento regolano l'Europa non permettono di rilanciare d'Europa
O se no come dire continueremo a essere quello strano Paese che non mette in discussione le regole europee Moni volta chiede un po'di condizione particolare per affrontare i suoi problemi che credo che non venga bene soprattutto non dia la prospettiva
Su questo ho l'impressione che anche boccia sia d'accordo riguardo alle regole europee però volevo sapere anche lui che cosa pensa il salvataggio delle banche
E poi a Camusso volevo chiedere ma allora insomma e giusto che
Il salvataggio di una banca delle banche finisca sulla fiscalità generale
Per puntualizzare la mia domanda no ma voglio un attimo una sua risposta su quel sei se vuol sapere l'opinione delle persone sono assolutamente convinta che se noi dicessimo che oggi utilizziamo
Grandi risorse per salvare le banche in molti direbbero che prima c'era disoccupazione alle pensioni
I contratti e non so quante altre cose che regolano la quotidiana difficoltà del mondo del lavoro in questo Paese a pensare che è iniziata
Una stagione una stagione differente quindi assolutamente evidente che messa così la risposta è abbiamo poche risorse utilizziamole per far andare avanti
Tutto il tutto il Paese
E poi c'è però un altro tema quali sono gli effetti che deriverebbero su una parte debole di popolazione penso una parte
Di di quelle persone che hanno come dire ha provato a comprare casa e magari poi hanno perso un lavoro piuttosto che e si trovano nell'ambito di quella quota di sofferenze delle banche allora credo che bisogna trovare un punto di incrocio e il punto all'incrocio esattamente non che diamo dei soldi alle banche
Ma il punto di incrocio è che aiutiamo il sistema bancario uscire da
Da questa situazione attraverso il fatto che quelle risorse tornino a essere
Un bene collettivo pubblico in questo credo che la proposta di Prodi sia interessante sicuramente è una proposta che cambia
Il gioco rispetto a che cosa vuol dire d'intervento pubblico che è l'intervento per la collettività e non semplicemente dare delle risorse pubbliche e soggetti bancari
Grazie boccia tema aiuti di Stato alle banche tema regole volte in generale l'Italia gioca una politica del day by day e dovrebbe invece fare un qualcosa di più strutturale sulla regola europea
Ma penso che dobbiamo uscire da quella soggezione in cui quando andiamo all'Europa sembriamo come dire
Che c'abbiamo qualcosa da nascondere oppure dobbiamo sembrare i primi della classe a far vedere che siamo troppo bravi e penso che il Paese possa giocare debba giocare la sua partita
Penso che corpi intermedi possano contribuire anche a un'idea di proposta
Penso che c'è una questione europea che è diventata ahi noi prioritaria rispetto alla questione italiana perché non significa che però deve diventare un alibi per non affrontare la questione italiana perché qui voi
Abbiamo quindi la seconda gamba del problema
Perché
C'è o
Gli Stati Uniti d'America che il crescono il doppio dell'Europa
L'Europa che cresce la metà degli Stati Uniti e l'Italia che cresce la metà dell'Europa questo è il quadro che ne abbiamo
Perché gli Stati Uniti d'America crescono nonostante abbiano un debito aggregato pubblico superiore alla media europea e nonostante l'Europa sia il mercato è più ricco del mondo
Perché quella costruzione di un'OPA federale e politica oltre alla politica integrata monetaria non è accaduto e perché
Abbiamo
Un doppio livello antitetico l'uno con l'altro di politica monetaria e politica economica mi spiego da una parte abbiamo la BCE che fare cosiddette politica anticiclica cioè mettere flussi di finanza affinché arrivino all'economia reale
E dall'altra abbiamo un'Europa che non ha il coraggio mettiamola così o no
Che non è nella condizione
Di fare una politica economica come hanno fatto gli Stati Uniti d'America anticiclica cioè per la crescita abbiamo dopo l'Europa dell'austerity se vogliamo solo alle questioni di Bilancio prescindendo dagli effetti sull'economia reale che certe scelte fatte
Quindi qui già c'è una questione europea economica che diventa essa stessa politica di un'Europa che subisce Shock dagli altri negativi ma non riesce a determinati
In questa ricostruzione diciamo di idea di Europa si pone una questione che non è solo politica ma anche del mondo dell'economia europea
Che un po'lo spirito dei padri fondatori era operiamo citare una frase diciamole che diceva il mio obiettivi sono politici le mie spiegazioni sono economiche contribuire a queste spiegazioni economiche
Per dare una sveglia all'Europa partendo dall'Italia che non deve avere una soggezione come dire europea ma sentirsi un grande Paese di proposte
Sulla questione europee pragmaticamente sia chiaro perché adesso abbiamo la campagna elettorale in Francia in Germania non ci aiuterà per le soluzioni questo percorso però l'idea di Europa è quindi prima questione europea
Seconda questione nella bancaria interna al Paese che fa il paio con la questione europea
Perché qui dobbiamo chiarirci
Cioè le regole si rispettano quando non ti convengono sempre a me questo all'insegna a scuola in Confindustria
Indi a questioni di relazioni industriali e in questioni cittadine e paesi cioè se fai un'operazione sull'Unione bancaria
E metti in moto le due gambe e la terza quella della condivisione dei rischi per la riduzione dei rischi cioè parlo come dire della questione come si è una delle parti arretra perché quella terza gamba adesso con i la paura non la vuole applicare o si rimette in gioco tutto
E si riapre il dossier dell'Unione bancarie oppure si mette la terza età
Perché non possiamo andare a geometria variabile in funzione di tempi lunghi perché questo è un mondo che chiede reazione di tempi brevi detto questo
è evidente che alla domanda servono i soldi pubblici salvare le banche fa incazzare tutti e ci ha quindi quindi la domanda non è mal posta per l'amor di Dio perché non devo dire a Manacorda quali rompe farci però dispetto al fatto
Che
Oggi noi abbiamo una andamentale di borsa e questo ci deve far riflettere
In cui
La valutazione delle banche italiane il rapporto al loro attivo di bilancio e del tre virgola quattro per cento per Intesa San Paolo
Dell'uno virgola due per cento per UniCredit e dello zero quattro per cento per Montepaschi sì ma ci dice qualcosa questo aspetto
Che questa valutazione delle banche nonostante la criticità di qualche banca e come dire un problema su cui dobbiamo stare attenti per evitare la svendita di alcune questioni seconda questione
E qui diciamo concordo come segretario campus e cioè attenzione perché se poi come dire questo elemento
Sassi
Che si crei una scuola crisi sistemica e quindi a danneggiare essere danneggiato solo le piccole imprese perché le banche chiedono i rientri tanto per capirci
O perché la questione in Veneto diventa che per salvare diciamo con le banche si chiedono i rientri all'impresa e quindi alle famiglie cioè c'è da voi come dire per fare i dogmatici
Creiamo una crisi con gli sistemica appunto meritando ce l'ha perché la nostra questione e marginale rispetto alle questioni europee allora
Dobbiamo essere equilibrati
Equilibrati significa essere pragmatiche significa anche capire
Che la questione a Bach la questione in crescita la questione disuguaglianze sono complementari allora dice ma nella quale affrontiamo prima le banche diranno le banche ne diremo la crescita la Camusso diciamo diseguaglianza ci come ce ne andiamo ce la giochiamo a Buddy stasera non mi sembra il caso
E allora possiamo costruire delle dimensioni di complementarietà di questi tre aspetti che dicono a risorse limitate
Quali sono i punti nodali che ci permettono di fare un passo avanti su diseguaglianza su crescita su questioni banche io penso di sì
Che non è
Come dire una rivendicazioni al ribasso ma è una posizione di un percorso cioè
Io potrei dire adesso che per l'industria italiana bisognerebbe ridurre otto o togliere limousine capannoni
Non mi fate voi l'applauso ma i miei di convenzioni faccio sempre mi farebbero gli applausi detto questo bellissimo a dire come dire impossibile a fare data la situazione Paese
Ma lo dobbiamo individuare quelli che abbiamo chiamato i nodi di sviluppo con quelle poche risorse dopo alimenti esempio
Se condividessimo l'ipotesi della detassazione e decontribuzione sarebbe la nostra proposta si chiama con quella di Governo poi come il Governo al primato della politica e può scegliere quello che ritiene ma ammesso che convergenza
E ammesso che ci rendessimo conto che quello è un nodo di sviluppo
Su cui costruire una stagione interessante di competitività e di diseguaglianza insieme ad altri aspetti potrebbero essere gli aspetti in cui non dobbiamo definire
A titoli quale come dire tema affrontare per primo ma affrontarlo su questioni particolari che diano un percorso di paese uscendo da una soggezione provinciale di Paesi
In cui sembra che andiamo sempre a chiedere ad altri che invece ne possiamo essere soggetti di proposta
Perché siamo un grande Paese
E siamo un grande Paese industriale
Perché vedete
Noi un'impresa italiana rispetto all'impresa tedesca
Paga il trenta per cento di costo del gentil il venti per cento di global taxi detti in più ed ha un costo e lavoro per unità di prodotto più alto e riguarda gli investimenti e le relazioni industriali e quindi qui diciamo concordo questo che aveva un suo ci sono le due gambe nomina
Ora scusa ma la corda ma se siamo secondi in Europa
Con tutti questi deficit di competitività evidentemente i lavoratori gli imprenditori italiani sono una forza della natura oppure come dire c'è un Dio che ci aiuta a fare questo io penso che noi dobbiamo come dire costruire da questa potenzialità l'idea di un grande Paese cioè se gli muovessi mo'parte di quei deficit di competitività
Questo Paese potrebbe diventare uno dei più grandi Paesi industriali al mondo questa la sfida che ne vogliamo lanciare
Dall'altro lato ci rendiamo conto che non possiamo andare per titoli ma forse la complementarietà di alcune vedute possono costruire un percorso
Che non devono essere però come dire trattativa ribasso fra nel sindacato e la politica ma devono essere invece un'idea di visione Paese cioè dove vogliamo andare cosa vogliamo fare quale industria vogliamo immaginare e quale idea di diseguaglianze vogliamo affrontare
Costruendo un percorso ricchezza diseguaglianza e quindi anche questioni poi banche che c'entra perché
Dobbiamo evitare che poi per non risolvere un problema cioè di non guaio dalla finestra
Ecco incassato l'applauso anche non Confindustria sono e lo porta a casa ce n'è uno dei più belli diciamo della mia vita perché avremmo delle Assemblee di Confindustria diciamo è un po'gratuito
Come poi inviterò anche segretario una delle nostre come dire sono sicuro che riceverà applausi o anche da parte nostra perché noi diciamo non siamo adusi al fischio
Ma nemmeno qui vedo fischi però anche per uscire da questo clima di eccessivi applausi non vorrei che poi ci fosse troppa intesa cordiale fra le due parti anche se è giusto voi lavoriate assieme parliamo di un tema
Molto caldo che riguarda le riforme riguarda anche il futuro del Paese e la posizione di Confindustria boccia voi avete fatto i titoli dei giornali non solo
Per le sue dichiarazioni sulla produttività ma anche per un appoggio al referendum costituzionale molto forte che si è svolto
In in più tappe diciamo l'ultima tappa è stata anche un'indagine del Centro studi Confindustria che prefigurava degli scenari
Molto cupi se questo referendum non fosse passato state scivolando sul collateralismo verso il Governo
Glielo chiedo così piatta mente ci voleva sta domanda perché se la serata andava diciamo troppo liscia e quindi la corda diciamo giusta sono dei colleghi regionali che mi chiedono dei titoli anche domani
Io poi sono stampatore quindi siamo non tenete conto che un conflitto di interessi stimolo diciamo i titoli perché significa più giornali
Più stampa e quindi il mio settore può avere diciamo anche un riflesso indiretto quindi cercate di decodificare anche il mio pensiero illogica settoriale settore essa presta il rinnovo del contratto nazionale sì sì però io mite
Ugo fuori perché non posso avere il conflitto di interessi
Io sulla scia dei chimici o dei meccanici mi auguro sulla scia di quelli che fanno il no a un contratto nazionale devo dire che i grafici hanno sempre giusto di buoni contatti però non vorrei che proprio la mia stagione sia quello che giura e quindi è meglio che sto zitto così diciamo colgo l'occasione per non dire fesserie
E non creare aspettative gratuite però uno sulla questione referendum ci sono due aspetti
Allora intanto quella posizione l'abbiamo preso con un voto all'unanimità del Consiglio generale che come dire mi permette di parlare con serenità e l'abbiamo presa volutamente perché si era capito il sentiment
Nel nostro mondo dopo i ballottaggi per evitare appunto diciamo l'idea che in questo Paese
Se tu oggi dà ragione alla Camusso chissà che cosa stai facendo se domani del dice una cosa che dice Renzo sei collaterali se lo dice con Salvini sia diventato della lega perché ogni giorno come dire c'è un titolo
Come dire di parte non so come enti e contenuti potrò anche sbagliare per l'amor di Dio da parte nostra allora il punto è che
Che
Noi
Siamo per un'idea di politica economica che sia una politica dell'offerta
E cioè
Che renda competitive le imprese grazie a questo vendiamo prodotti e servizi nel mondo aumentar quell'export che ci siamo detti si riattiva il circolo virtuoso dell'economia
E cioè investimenti occupazione è domanda interna quindi nella sostanza né arriviamo un percorso inverso a quello del segretario Camusso lo dico per arrivare al referendum non per come dire e creare un punto di divergenza del percorso
Quindi passati dall'offerta arrivi alla domanda diceva che significa questo referendum significa che al di là diciamo di qual è la visione di politica economica
Hai bisogno e questo ce lo dice diciamo anche il fatto che alcuni paesi in Europa diciamo vanno un po'meglio di noi
Di una situazione di stabilità e di governabilità che di termine anche per fare politiche di lungo termine può darsi pure che come dire uno fa politica e lungo termine diverso da quello che immagino però è probabile che per fare politiche di lungo termine hai bisogno di una questione di governabilità instabilità
Semplificando per noi dice e poi tra l'altro si evitano anche conflitti istituzionali tra Regione governi di revisione del Titolo quinto
Nel DNA storico di Confindustria nella visione di governabilità di stabilità nella lettura di chiave economica che abbiamo per notissima referendum che non è il massimo come dire del mondo
Possibile perché ci sono delle criticità manca la sfiducia costruttiva secondo voi tanto per dirle ma anche alla questione dei costi Standard sulle regioni a statuto speciale però su questo percorso ne abbiamo ritenuto di diversi seconda questione
Se si personalizza questo referendum e non diventa come leader di confronto su argomenti e contenuti premesso che non è che abbiamo come dire il dono della verità assoluta quindi come lo dico con assoluta serenità
Però il problema è mandare a casa Renzi o meno
è il Renzi continua diciamo ha personalizzato e cadesse il Governo
L'effetto congiunto di Brecht cassette di banche della caduta del governo di una riforma elettorale che abbiamo potrebbe probabilmente a dare qualche un problema pesche non significa essere collaterali a dance
Significa essere onesti intellettualmente giocare sulla dimensione abilità che non significa appoggiare il Governo ma significa accelerare sulla questione di riforme economiche cioè a dire
Sentite le reti che ha condizioni date se non accade nulla ne potremmo arrivare a quel punto
Che è la seconda questione che non c'entra sugli argomenti e contenuti del referendum e se arriviamo a quel punto la dobbiamo reagire come Paese come Europa e quindi ponendo la questione economica
All'attenzione delle priorità del Paese dell'Europa questo è il messaggio che noi vogliamo dare poi per titoli giustamente vi siete divertiti
Siamo appiattiti Ardenzi collaterale corporativo ma questo fate no perché fate giornali fate pagine fate dire a tutti e chiaramente a me ma fa piacere
Perché chiaramente se il progetto è una cosa bella però questa è l'altra parte di me che lo riguarda è presente con l'INPS io su questo però visto che parliamo di categoria allora difendo subito la tecnica una categoria nel senso che su questo mi sembra che i titoli
Possano essere stati semplificato rima non hanno deformato la realtà cioè voi avete fatto un endorsement al referendum è al sì al referendum più forte di quello che è stato fatto da gran parte del mondo politico
Anche
Vicino al Renzi in qualche modo si
Senza distinguo senza che non era presente a cambiare l'allenatore come ha chiesto delle norme in materia giocatore Giovanna della mia sbattuta chiaramente dell'ente simpatia che ho perso il suo mondo
Ha perfettamente ragione perché non abbiamo alcuna soggezione se crediamo ha un'idea l'appoggiamo prescindendo da chi viene
Già e non avendo questa soggezione come noi la chiediamo di averle in rapporto all'Europa
Facciamo questa operazione tutto qua
E siccome il Consiglio generale di Confindustria che come dire il mio azionista di riferimento appoggia e lì in quel Consiglio non ci sono solo imprenditori di sinistra c'è tutto lo specchio del Paese in questa condizione noi abbiamo ritenuto di fare questa operazione tutto qua
Dopodiché è chiaro che come dire il dibattito sta andando su un altro livello diciamo di attenzione anche data l'attualità detto questo noi siamo da una vita per la questione di riforme vere governabilità e stabilità
Capurso a proposito di questo collaterali o no voi avete fatto un documento in cui diciamo le ragioni del no anche qui attraverso semplificazioni giornalistiche possono essere viste come prevalenti sulle ragioni del sì ma non vi siete mai
Espressi in modo pubblico né tanto meno all'unanimità come ha fatto Confindustria
Volevo capire con lei la stabilità è un valore assoluto una variabile indipendente per citare detti esempi come direbbe come dice bocciare un valore assoluto e
La CGIL si esprimerà pubblicamente con una posizione sul referendum oppure no
Ma partire da quella di sempre la chiave del ragionamento del Presidente ce l'abbiamo deciso all'unanimità perché se no il giorno dopo avremmo avuto i veri e falsi imprenditori che sarebbe stato uno spettacolo probabilmente insopportabile per la
Per l'organizzazione in questo dice di come
Forse bisogna pensarci legittimo che ognuno abbia un'opinione però quando il confronto in quel modo noi siamo come dire gelosi di una logica di autonomia del parti sociali e delle organizzazioni e non
E non di collettati leghismi né in un senso né in un altro poi ovviamente fa più notizia Ercole stalinismo alla al Governo
La ragione è la stabilità adesso io devo dire ho trovato davvero brutte un po'indecenti le slide del Centro studi di Confindustria che in nome dell'idea che si potesse
Perdere un referendum costituzionale pronosticato almeno quattro per cento del prodotto interno nazionale perché mi sono parsi peggior vecchiume delle minacce invece che della libera coscienza delle persone
Credo che si chiude nel Paese non neanche assolutamente assolutamente bisogno anche perché
Va stabilita non è una variabile indipendente
Perché si può essere apparentemente stabili come stiamo stabilità due anni senza che questo determini un miglioramento delle condizioni delle persone
E del funzionamento del Paese ad esempio lo voglio fare esattamente su un tema istituzionale
Perché l'argomento fondamentale che viene utilizzato eh abbiamo bisogno della stabilità e della semplificazione
Io esattamente lo stesso argomento con il quale in questo Paese si è finta l'abolizione delle Province
Peccato che a due anni e mezzo data dal primo disegno di legge noi non sappiamo a chi sono le competenze delle Province c'abbiamo ancora i lavoratori
Che sono in attesa di sapere che fine fanno in molte situazioni e la loro funzione principale che erano i centri per l'impiego cioè l'intervento rispetto ai temi della disoccupazione
Vengono prorogati di anno in anno d'accordo tratti però accordi
Tra il Ministero del welfare e le Regioni e quindi come dire
Inefficienze si moltiplicano difficoltà eccetera eccetera
Allora le cose bisogna valutare nel merito la semplificazione istituzionale va bene in qualunque caso si riduce la partecipazione dei cittadini e la semplificazione istituzionale non va bene
Perché è una sottrazione di risorse e di potenzialità del Paese invece di essere un incentivo
Alle potenzialità del Paese
A definizione del Titolo quinto era una definizione sbagliata lo disse la CGIL per prima perché portò a
Legislazione in concorrenza materie che riguardavano un lavoro su cui pensavamo ci dovrà essere unicità ma noi siamo certi di essere un Paese che deve ricentralizzare tutto
Siamo certi che faremo una politica di sviluppo migliore dentro una logica che porta tutto alla centralizzazione forse merita una qualche discussione terzo
Abbiamo detto che bisognava superare il bicameralismo
A differenza di altre associazioni la CGIL aveva detto in tempi proprio non sospetti eravamo prima della prima delle riforme costituzionali che hanno destato grande interesse in questo Paese
Ma
Si supera il bicameralismo perché si fa una scelta non perché si fa
Mi liberi do in cui il Senato non si capisce più che cose
Si racconta che sono ridotte le persone che non è neanche vero questo il si costruisce un modello dell'antipolitica commesse lei Fitch senza politica fosse data dal numero delle persone e non invece dalle risposte che vengono hai cittadini allora noi pensiamo che davvero rispetto a una cosa che poi è importante
Dire ma tutto questo ci farà capire cosa non vera che la sera delle lezioni sapremo chi ha vinto le elezioni
Sia un prezzo troppo alto perché noi non sapremo che ha vinto le elezioni sapremo chi per effetto del premio di maggioranza potrà governare che non è la stessa cosa
Allora credo che invece di imboccare la stabilità
Noi dovremmo convocare un Paese che funzioni medio e che abbia il coraggio di affrontare i nodi che ci sono io non so
La CGIL non è tra chi dice la Costituzione non si può mai modificare rispettando le procedure salvaguardando la prima parte ma prendo in mente che il problema non è il potere dei pochi ma è la qualità di funzionamento del Paese
Ciò che non ci piace che di questo non si riesce a discutere
Perché il Governo ne fa una questione di sopravvivenza del governo Confindustria dice che ci assumiamo la catastrofe economica se non diamo ragione al Governo e il risultato che l'insieme dei cittadini invece si trovano di fronte
Ha una sequenza di slogan che non ci permette di capire cos'è allora che siamo molto critici su quel progetto anzi su quello ormai disegno di legge approvato
Abbiamo detto apriamo una stagione in cui troviamo a discutere del merito a partire da una valutazione di merito dei singoli aspetti troviamo per quel che sta a noi quindi nel rapporto con i lavoratori
A organizzare delle discussioni perché ci sia un voto informato perché le persone sappiano che cosa vanno materialmente a votare e ovviamente a settembre
Ne traiamo le conclusioni
Poi vorrei dire il rischio di tutti questi che sono precipitati a dichiarare il consenso
Alla a questa riforma e che poi hanno dichiarato una cosa che dovranno convertire perché mi pare che non sia affatto chiaro se poi si voterà concretamente un referendum in che tempi e questo dice di un uso strumentale anche dell'articolo centotrentotto
Della Costituzione che penso dovrebbe preoccupare tutti
Boccia mi sembra doveroso dalle un diritto di replica sul tema Centro studi Confindustria e quadro nero otto apponevo realistico secondo Camusso ma
Non sono due questioni una
Che
Possiamo noi a vedere un Paese che ogni sei mesi e di fronte a una campagna elettorale amministrative eccetera eccetera
Questa è una questione posto dovremmo avere un Paese diciamo che nella questione di governabilità e stabilità abbia una capacità di visione lunga quindi il problema è come governare che
E non diciamo altre questioni e quindi la prima quella che ci fa dire sì dal nostro punto di vista diciamo al referendum ma questa qui se se immaginiamo che
I contenziosi tra al Governo e Regione
Sono circa mille cinquecento questo ce la dice lunga su come funziona il Paese e come la vediamo a noi quando un'impresa diciamo devi avere parametri diversi
Da regione a regione e non c'è una legislazione come dire coerente questo è un problema che poi fa danno all'economia del Paese sarà una visione semplicistica e la nostra
L'altra questione di opportunità di fronte ai dati del Centro Studi diciamo sul calcolo tra le righe probabilistico
Io ero nella condizione di tela cassetto dichiararli e creare diciamo giustamente questa questione che è legata ripeto non la questione referendaria ma la questione come dire posto personalizzazione che si sta dicendo
E su questo abbiamo deciso comunque di dirli e di dirgli adesso non a settembre ottobre se non sembrava come dire che la questione diventava ancora più nevrotica
E a maggior ragione siccome condividiamo c'erano questo percorso l'idea per esempio sopra e si vedrà
Che citava il signor Garato mosso anche di uno spacchettamento speriamo che non diventi un mostro perché lo spacchettamento di cosa se poi passa la revisione del Titolo quinta rimane Senato come
Qual è l'equilibrio tra come dire regioni e le visioni articolo quinto e quindi assenza potenziale di conflitti istituzionali tra Regione e Governo questo per noi è una semplificazione che crea una dimensione ADI
Non è un'abilità e di stabilità ecco su questo voi mi rendo conto che evidentemente ha un effetto come dire
A parte Colella
Come dire critica
Nella segretario Camusso sulla questione centro studi era attenzione perché se noi continuiamo a personalizzare
Mettiamo in moto un meccanismo di questo tipo il combinato disposto di tutte queste cose può rendere provabile questo aspetto e quindi la denuncia di questo problema inviterebbe a fare delle cose sulle riforme economiche e questa è la chiave di lettura
Che ne volevamo dare in merito a questa questione siccome non dobbiamo candidare ci annulla
Non dobbiamo candidarci a nulla cioè non è che come dire il fatto che diciamo questo ne abbiamo paura che perdo vinca il referendum o che come dire
Il Governo cada o meno sappiamo la serenità e la libertà di poterlo fare dopodiché critica bellissimi come sta accadendo oggi sulle questioni tattiche e strategiche
Grazie boccia il tempo stringe l'incontro la finale Camusso bocciamo nell'unica finale della giornata quindi avremo poi altro da fare però vi volevo chiedere ancora un paio di cose molto rapide tema pensioni
Camusso lei non nasconde appunto le sue critiche alla riforma Monti forme ero su quello che il Governo sta facendo adesso
O sta pensando di fare sul prestito pensionistico che peraltro è stato cacciato mi pare di realismo da Tito Boeri come presidente dell'INPS a questo tipo di formula voi che cosa pensate che si debba fare sulle pensioni
Ed è il tema pensioni minime
Permette di dire una cosa che è quella che
Trovo non non ragionevole della
Ovviamente legittima
La spiegazione del Presidente dava sulle stime economiche
Non ci siamo sistematicamente abituati al fatto che le uniche stime accettabili sono quelle economiche peccato che quelle economiche non prevedono mai di calcolare cosa vuol dire benessere o disagio delle persone
E quindi si dà per scontato che sia una cosa da mezzo le persone ma non esperti dal punto di vista del PIL va tutto bene se invece
Danneggia il PIL allora va tutto male forse dobbiamo proprio cambiare questo ordine di ragionamento anche questo ci aiuterebbe sull'Europa e questo ci aiuterebbe a ragionare di pensioni io ricordo ancora non era Presidente
Boccia ma io ricordo quel titolo del Sole ventiquattro Ore perché una ferita aperta per noi quella che salutava David la riforma Monti Fornero come la grande soluzione
Di questo Paese in realtà come tutti sappiamo è stato una fonte di ingiustizie continue e iniquità continua e per le persone
Anche per le imprese perché poi c'è questa doppiezza tra ciò che si dice in termini di politica economica
Generale salvo poi ogni giorno incontrare aziende che ti spiegano che la nuova legge Monti fornire quella cosa che gli impedisce di avere processi di riorganizzazione
Possibilità di affrontare rinnovo il cambiamento del personale e così via forse se in un linguaggio di lealtà ci dicessimo che quella roba lì è stata un disastro
E quindi che abbiamo bisogno di correggerla sarebbe assolutamente credo un passo avanti
Nelle relazioni anche nel trovare le soluzioni per affrontarle
Dopo di che noi che cosa vogliamo fare l'abbiamo detto in una piattaforma insieme a CISL e UIL noi pensiamo che l'inseguimento costante dell'aspettativa di vita sia una cosa che non si misura con che cosa è lavorare
Con me alle fatiche con la necessità di aggiornamento con la necessità di rispondere I con anche il fatto che tu non può immaginare che sia infinito il tempo di lavoro
Di tempo di lavoro delle persone anche qui facciamo un po'meno i primi della classe in Europa facciamo però i primi della classe sulla sostenibilità del nostro sistema sociale nel rapporto con le persone credo che sarebbe straordinariamente utile
Il abbiamo detto la proposta che il Governo continua a a far viaggiare come
Atte e che non si capisce perché
Noi dobbiamo inserire nel sistema pensionistico un meccanismo di mutui che sono come dire come noto stipulati con le banche con le assicurazioni
Perché questo come dire cambia il senso la natura previdenziale determina incertezza dalle persone
Mi ha convinto e molte che in realtà si sta facendo un favore
Al sistema bancario e assicurativo invece che dare una risposta ai lavoratori e alle lavoratrici perché se ci sono delle risorse da mettere mettiamole direttamente nel dare delle risposte alle persone invece di metterle degli interessi
Ed è per le assicurazioni e per le banche e soprattutto perché non serve una soluzione temporanea per qualcuno che può permetterselo
Bisogna cominciare a a togliere di mezzo le tante ingiustizie che questa legge ha determinato insieme permettere
Ma cosa che è sgradevole da dirsi ma credo che vada detta esattamente in questi termini
Permettere un'operazione di uscita dei più anziani dal mercato del lavoro perché i giovani trovino un effettivo accesso perché se no continuano a stare fuori dalla
Non ci pare una cosa particolarmente particolarmente difficile capisco
Questo io non condivido le cose che diceva prima il Presidente la diseguaglianza non è il terzo tema
è il primo perché eliche si è rotta
La tenuta e la capacità di investire in un progetto comune del Paese e quindi bisogna cominciare a rimettere insieme gli elementi
Io quegli Ansa di risposta a chi è in maggiore difficoltà e le persone costrette a lavorare all'infinito sono persone in difficoltà
Boccia la sua opinione sul tema pensioni è arte e anche su questo trade-off fra i vecchi che i vecchi ormai ci sono anch'io tra quelli più anziani che dovrebbe uscire dal mondo del lavoro per fare entrare i giovani i nostri figli
Funziona così non funziona così ci sono delle compatibilità con la spesa pubblica che non lo permettono secondo lei
Prestito pensionistico c'è una soluzione velocemente una
La diseguaglianza e il primo che va risolto partendo dal secondo che non è un gioco di parole
Seconda questione
Contestualizziamo un attimo all'epoca in cui le la situazione in cui era il Paese
Eravamo associazione difficile tragica che abbiamo vissuto ma non lo dico per difendere quella riforma perché condivido i due problemi che pone
Il Segretario Camusso che quello
Che
è un tappo per i giovani
Ed è un problema per quelli che hanno come dire un'anzianità tale quindici aveva difficoltà è uscito
E qui ritorniamo sempre però ha una dimensione di gli sponsor verità Dio i sindacati
Cioè nero non dobbiamo fermarci solo a questo titolo ma
Porre il problema e valutare
Quando i per risorse quota diciamo una soluzione di questo tipo dove sono e come facciamo a percorrere diciamo un percorso che non dia
Danni tra virgolette alla dimensione pubblica di debito di fare di deficit e che vada verso una certa strada perché
Non vorrei che alla fine di questo percorso o pagano l'ingresso pagano i lavoratori perché mi sembra che la premessa dal Segretario prima era questa cioè in un momento come dire di vuoto
E qui diventa determinante come dire il confronto tra di noi corriamo il rischio che alcune cose ci arrivano come dire da altri fronti
Allora
Io dobbiamo risolvere questa questione perché diventa una questione di sviluppo perché fare entrare i giovani e le imprese significa come dire a costruire un futuro
Perché fare uscire persone che vogliono uscire significa altrettanto
Allo stesso tempo dobbiamo evitare che i costi di questa partita accusa
Come cercando un equilibrio non vadano a danno degli uni e degli ATC ma allora li metti sulla fiscalità generale non lo so vediamo dove sono risorse quanto Cutolo operazione di questo tipo
E cerchiamo di capire quale un percorso equilibrato e sano che non vada danno di queste questioni quelli sono i due grandi limiti della riforma forme
I due grandi limiti forma forme che ha ragione il segretario quando dice che le stesse imprese come dire lo vedono come l'anomalia perché diventa un tappo tra coloro che devono uscire tra diverse per età dal mondo del lavoro e i giovani che devono entrare allora qui il problema
Pensioni più eque più giusta rispetto a tutti e qui c'è un problema intergenerazionale che il secondo problema break siti diseguaglianza periferie marginali e
Questione generazionale su questa questione generazionale
Noi dobbiamo aprire un tavolo di confronto tra noi per capire quante risorse quanto punto allora essercene un'idea di una proposta comune
Io come dire su questo aspetto siamo pronti a confrontarci con
I sindacati perché riteniamo che non sia solo una questione di problema azienda ma sia anche una questione di visione Paese
Qui bisogna puntare sui giovani però poi dobbiamo essere coerenti con le politiche consequenziali siano voi
A livello di relazioni industriali e sia di richiesta alla politica economica senza però come dire
Costruire percorsi che vadano boia a danno del fatto che aumenta il debito del paese del deficit perché questo non possiamo permetterci perché non significa
Ripeto non fare nulla cioè politiche a costo zero ma individuare dove prendere le risorse Como costruire questi percorsi
Grazie boccia volevo concludere molto rapidamente visto che veramente abbiamo fatto tardi chiedendo entrambi la stessa domanda la faretra prima lei boccia
Sostanzialmente lei ci avviamo una fase in cui come voi avete delineato le risorse sono scarse e la crescita
è tutt'altro che entusiasma ante siamo ancora in crisi come dice Camusso tra le parti sociali vogliono discutere hanno il desiderio ovviamente l'intenzione di lavorare
Sui temi che che mi son propri che cosa chiedete l'uno all'altro che cosa vi occupate che faccia la controparte nei prossimi mesi di fronte a una situazione così difficile boccia cosa vorrebbe dalla CGIL
Ma io non cederò alla CGIL diciamo cosa vorresti
Mi permetta di dire cosa farei che più semplici norme così dipende da me stesso al possono CGIL qualora cosa farei io io non mi permetterei mai di confondere i ruoli nel rispetto
Dell'Ulivo penso che
Proprio partendo da questa comune consapevolezza e non in una fase di emergenza ci potremmo ritornare
E quindi la situazione delicata che vive il Paese quindi i nostri lavoratori e la nostra industria
E partendo dal fatto che è un po'il metodo che ci siamo dati in questo primo incontro e ci siamo che abbiamo fatto
Di costruire capire dove c'è condivisione acconto per senza chiudere subito diciamo accordi e dove non c'è capire analiticamente e come dire andare avanti se ci sono gli elementi
Rinnovo e costruire una regola di ingaggio
Che come dire di da innanzitutto a me stesso
Che quella
Di
Costruire diciamo un'operazione di confronto leale
Che significa anche litigare apertamente e lealmente in una sana logica di confronto
Per il doveroso rispetto aggiungo io che dobbiamo ai rappresentanti dei nostri lavoratori a cui siamo legati da un destino comune poco signorile posizioni diverse su questo ci sarà
E con questa secondo me è una precondizione di regola di ingaggio di un grande Paese moderno io cercano di mettercela tutta per farlo ma non lo chiedo agli altri perché io sono uno
Che la mattina quando c'è un problema si guarda allo specchio e vede che la causa davanti a lui quindi il primo sono io quindi parto da me
è chiaro e lucido agli altri di fare quello che devo fare io e poi siccome la Camusso molta più esperienza di me perché io sono da un mese e mezzo Presidente non mi permetto di dare consigli al massimo ne posso ricevere data l'esperienza associativa che le AA ma questo diciamo un altro percorso
Camusso voce a me fa un metodo un ne fa una questione di metodo più che di merito ma premesso che non vi chiedo di dare consigli una dall'altra ma
Di chiedere che cosa vorreste dall'alto lei su questo mi dà qualche soddisfazione in più onestà anche lei sulla questione metodologica pura
Credo che
Tanto io apprezzo una cosa che non ho sentito una frase che eccetera attraversato una lunga stagione che era quella del
Siamo tutti sulla stessa barca non ci sono differenze credo che la prima cosa devo dire che me l'avevano scritta però l'ho detto
E credo che sia una un po'un buon punto di partenza perché almeno regolamenti la premessa di buone relazioni esattamente quella di sapere che si rappresentano interessi differenti
Che poi non vuol dire che sono come dire in contrasto con gli interessi generali del Paese ma sono interessi differenti
E quindi hanno la possibilità di trovare intese la possibilità di litigare senza che nessuno intorno a questo si inventi improvvisamente nemici del popolo
Anche perché noi avremmo l'ambizione di rappresentare quel grande popolo che il popolo del lavoro
E quindi
Partendo da questo direi ci possiamo chiedere reciprocamente ma ce lo siamo anche detto
Chiudiamo una stagione molto lunga in cui tutto sommato non abbiamo difeso la funzione delle parti sociali difendiamo la cominciando a Riese al citarla che vuol dire provare a fare
Intesa sulla materia delle intese permettono di fare Mehmet in chiaro invece le cose sulle quali si è in dissenso
Io continuo a pensare l'abbiamo detto in molte occasioni Lori colgo l'occasione per ribadirlo che in questo contesto di cose che bisogna discutere alcune riguardo alla riorganizzazione riguarda le politiche attive riguarda il tema
Della disoccupazione già abbiamo moltissimi capitoli che si sono accumulati nel tempo però continuo a pensare che una condizione
L'importante e che si rinnovi nei contratti nazionali di lavoro che si riparta dal fatto che c'è una redistribuzione del reddito verso il basso
Benissimo io ringrazio Vincenzo Boccia ringrazio Susanna Camusso a tutti voi che siete intervenuti grazie