L'intervista è stata registrata mercoledì 22 luglio 1992 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Borsellino, Decessi, Mafia, Magistratura, Palermo, Sicilia.
La registrazione audio ha una durata di 8 minuti.
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12:17 - Roma
13:30 - Senato della Repubblica
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13:30 - Parlamento
14:00 - Camera dei Deputati
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magistrato
Abbiamo ai nostri microfoni il consigliere Ernesto Stajano di Magistratura indipendente con le vogliamo parlare del barbaro attentato domenica scorsa cui sono stati uccisi il giudice Borsellino e i cinque agenti della scorta
Ecco consigliere Paolo Borsellino era un suo grande amico le aveva parlato recentemente le sue preoccupazioni circa la possibilità di un attentato
I timori del collega Borsellino per possibili attentati erano per frequenti ma accettati con coraggio
Sapeva di essere danni nel mirino della mafia
E sapeva anche che le possibilità di difesa nei confronti di attacchi terroristici quali quelli da ultimo praticati dalla criminalità organizzata in Palermo erano tali da non consentire
Speranze di sopravvivenza ciononostante ha continuato nel suo impegno fino all'ultimo sempre con grande entusiasmo e cane norme dedizione al lavoro ma secondo lei esiste qualche responsabilità
Di qualcuno rispetto questo attentato
Guardi io credo che non sia il caso in questo momento di entrare in questo genere di polemiche io sento fortissima la necessità che negli uffici giudiziari e più in generale nelle forze
Di Polizia di Palermo ci sia un clima di grande concordia perché questa è l'unica speranza che possiamo avere per riuscire ad ottenere dei risultati positivi
Dobbiamo riconoscere di l'attentato a Falcone mi ha dato dimostrazione che non è possibile sempre assicurare un livello di difesa
Ma di fronte ad attentati di questo genere ma dopo la scomparsa di Falcone e adesso di Borsellino ci sarà ancora qualcuno in grado ecco anche con la volontà di combattere la mafia
Io credo che questo accadrà senz'altro ci sono molti magistrati che animati da una forte tensione morale che non abdicherà hanno alla loro funzione di difesa dello Stato
Certamente con Falcone e Borsellino sono scomparsi gli uomini migliori di cui la magistratura disponeva
Sarà un compito estremamente arduo e richiederà del tempo riuscire a formare altri magistrati che possiedano il loro bagaglio di informazioni
Che possiedano insomma la memoria storica dello sviluppo dei fatti di criminalità mafiosa nel corso di un decennio come avevano
Borsellino e Falcone senta la Procura di Palermo inquisitori su una situazione comunque di grande attenzione una tizia ti minacciano di lasciare nella direzione distrettuale antimafia
E anche il procuratore capo Giammanco è stato molto criticato ecco lei che cosa ne pensa di questa situazione
Ma io credo che sarà compito del Consiglio superiore della magistratura nell'ambito delle sue responsabilità istituzionali comprendere sei dietro questi atteggiamenti probabilmente motivati da un più che legittimo sentimento di scoramento e di impotenza
Vi sia anche dell'altro se cioè sia possibile identificare doglianze che possano condurre all'adozione di provvedimenti da parte del consiglio in questo momento credo che a Palermo prevalga soprattutto un clima di sfiducia di impotenza
Che deve essere superato attraverso un'attività anche del Consiglio superiore che tende a ricreare un clima di unità il tempo per le riflessioni per gli approfondimenti per la ricerca
Di eventuali giustificate
Addebiti
Sia da ritenere da riservarci ad un momento successivo faccio ultimissima domanda lei non ritiene che queste istituzioni e l'attuale governo siamo poco credibili francamente per combattere e debellare il un fenomeno così complesso come quello della mafia
Noi abbiamo un solo Stato e non credo sia ipotizzabile immaginarsi
Che si possa averne un altro
Il problema è di riuscire a sollecitare tutte le forze politiche di governo all'adozione di quegli strumenti legislativi che soli sono in grado in questo momento di e fornire un serio contrasto all'attività della mafia
Qui bisogna anche pensare a misure di polizia come quelle che per dire la verità si stanno adottando o per meglio dire di cui si parla
Perché non è immaginabile delegare alla magistratura e soltanto ho soltanto agli strumenti giudiziari un'azione di contrasto di un fenomeno criminale che ha effettuato una chiara scelta terroristica il problema è che dopo ogni attentato si emana un decreto peraltro ben poco
Il decreto che è stato adottato rappresentava sicuramente uno strumento utile ma credo che ormai ci voglia dell'altro e che l'azione dello Stato debba svilupparsi in tutte le direzioni
Per esempio attraverso una profonda rimeditazione
Dei meccanismi relativi all'applicazione delle misure di prevenzione e alla riacquisizione di un controllo del territorio realizzata attraverso strumenti di controllo di polizia assai più efficaci di quelli normalmente adottati
Penso che a fronte di una svolta terroristica come quella voluta dalla mafia
Occorra un'azione di contrasto che proceda senza Superchi scrupoli di garantismo a riappropriare allo stato il territorio di Palermo che consenta una valutazione delle posizioni personali
Delle dei sospettati in termini rapidi ma che consenta anche l'adozione di strumenti di grande efficacia
Attraverso anche l'eliminazione temporanea dal contesto sociale l'emarginazione il confino di una serie di soggetti attinti da fondati sospetti
Pestato a Palermo in questi giorni io sono stato Palermo subito dopo aver avuto la notizia della morte di Paolo Borsellino a cui mi legava un'antichissima
Amicizia ed una stima profonda
Per me come credo per tutti i magistrati italiani la porta di Paolo Borsellino segna uno screening e nell'impegno e nella volontà di contrastare questo fenomeno non abbiamo più molte speranze
Di poter da soli arrivare acquistava repressione abbiamo però la certezza che bisogna continuare a fare tutto il nostro dovere e che e abbiamo anche la volontà di richiedere allo Stato a questo punto tutto quel che è necessario continuare così
Sarebbe veramente gravissimo o si cambia strada o si dà una svolta seria al in campo repressivo oppure io credo non ci sarà davvero più spazio per poter a fare delle affermazioni confortanti
Ignazio prego
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