15 LUG 1993

Intervento di Alexander Langer sul terrorismo integralista di matrice islamica

STRALCIO | - Parlamento europeo - 00:00 Durata: 2 min 30 sec
A cura di Andrea Maori
Player
Registrazione video di "Intervento di Alexander Langer sul terrorismo integralista di matrice islamica", registrato a Parlamento Europeo giovedì 15 luglio 1993 alle 00:00.

Sono intervenuti: Alexander Langer (parlamentare europeo, Federazione dei Verdi).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Esteri, Integralismo, Islam, Parlamento Europeo, Terrorismo Internazionale, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 2 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Alexander Langer

    parlamentare europeo (VERDI)

    [Intervento in tedesco, traduzione simultanea in inglese] Il recente attentato terroristico di matrice curda non deve indurre a qualificare ogni evento di questo tipo come di fondamentalista islamico. Nel caso dei Curdi, al pari dei Palestinesi, alla base ci sono problemi che richiedono soluzioni politiche, come sottolineano le risoluzioni proposte dal gruppo dei Verdi. Il fondamentalismo islamico diventa la soluzione praticata da quei popoli a cui non si riesce a garantire una convivenza su base equa con gli altri popoli del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente: occorre quindi affermare, anche all'interno del Parlamento europeo, posizioni favorevoli al dialogo e alle soluzioni democratiche, senza rubricare le rivendicazioni di quei popoli sotto la comoda etichetta di attentati islamici. Creare una frattura ideologica tra mondo cristiano e mondo islamico inoltre non aiuta alla distensione e alla pace, ma serve solo scavare un fossato ancora più profondo tra le diverse culture e a giustificare repressioni che non affrontano il problema alla radice. Il voto dei Verdi terrà conto di questi aspetti e sosterrà soluzioni che vadano nella direzione del dialogo. (DE) Signor Presidente, cari colleghi, con questo punto del nostro dibattito urgente si dipinge sul muro in modo molto generico lo spettro del terrorismo. Purtroppo non si tratta solo di uno spettro, dato che gli attacchi terroristi- ci awengono realmente, la gente muore, le posi- zioni si irrigidiscono, la convivenza tra gruppi etnici e popoli diventa più difficile e certe volte anche completamente awelenata. Sia che si parli ora dei curdi, dei fondamentalisti islamici o dei palestinesi, si ha quasi l'impressione di avere trovato una comoda rubrica per qualificare tali attentati terro- ristici dicendo: in tutto questo c'è di mezzo il fondamentalismo islamico. Forse ciò è in qualche modo esatto. Ma quel che vogliamo dire con le nostre risoluzioni nella speranza che esso si affer- mi e che non ci ~deve e non ci può bastare marchiare di fondamentaliste o estremiste le persone, prché se lo facciamo squalifichiamo e marchiamo anche tutti coloro che per disperazione o per man- canza di una via d'uscita si lasciano spingere politicamente in tali posizioni. Perciò con le risoluzioni - che speriamo siano accolte - vogliamo sottolineare che sono necessarie risoluzioni politiche. Finché il problema curdo non viene risolto nei vari Stati in cui i Curdi vivono, finché non si trova per i palestinesi una soluzione soddisfacente e giusta, finché la convivenza dei popoli della regione del Mediterraneo orientale del Medio Oriente non viene posta su una base equa, finché ci lirniteremo a dipingere sul muro il fantasma del fondamentalismo islamico, non potremo certo con questo mezzo scacciarlo. Se si creasse un fossato tra il cosiddetto mondo cristiano e il cosiddetto mondo islamico; ciò non gioverebbe a nessuno, sicuramente non alla pace, alla distensione e alla democrazia. Per questo speriamo che nel nostro Parlamento si afferrnino posizioni favorevoli al dialogo politico e alle soluzioni democratiche. Noi voteremo a seconda della situazione perché non crediamo che con le repressioni si possano risolvere tali problemi.
    0:00 Durata: 2 min 30 sec