70 anni di una Repubblica europea. La visione e il coraggio di Alcide De Gasperi

Prende ora la parola il Presidente della Fondazione trentina idea perenti professor Giuseppe Tognon
Signor Presidente grazie di averci riuniti qui così numerosi
Mi scuso con tutti coloro con hanno potuto prendere posto nella sala che assistono all'esterno screening attraverso limitiamo
Grazie al nuovo recepisco di Trento ci sia
Grazie rappresentante del Governo Cianca ovvio presso la presidente Ugo Rossi
Ahimè ai deputati ed i senatori della Regione della Repubblica ai membri della Giunta provinciale il consigliere di Trento e di Bolzano presenti all'autorità civili militari grazie al coro di Val Susa al sale
Che come tradizione introdotto questa legge Degasperi Anna
Molte sono le personalità presenti in questa sala che meriterebbero di essere citate ma oggi vorrei conoscere soprattutto il ruolo istituzionale di ciascuno di noi
Grande o piccolo
I cittadini della nostra Repubblica
Alla presenza del Capo dello Stato sono tutti uguali
Siamo tutti suoi concittadini e alle guardiamo con il rispetto che vorremmo ci fosse per ognuno
E allora permettetemi di dire che Pallica questo carattere di adulti il cane nobile democrazia a farci sentire tutti figli di una Repubblica davvero europea
Che De Gasperi coro con tutte le sue forza
Dieci anni
Fassina curava il museo della casa natale di De Gasperi
La piccola casa in sella dove gli è morta è ancora della famiglia e che
Ed è con grande affetto che saluto le figlie Maria Romana CCD e Paola i loro familiari
Alla nascita del museo ci accompagnò per iniziativa della Giunta Dellai l'istituzione per legge della Fondazione trentina Alcide De Gasperi
Non c'era nulla non un indirizzo non un impiegato nemmeno un foglio di carta
Ma ha incontrato persone splendide generose appassionate e con grande fatica in semplici implicita e con mezzi limitati siamo giunti cinque
Migliaia di visitatori di studenti accolti la creazione della rete delle case dei padri costruttori d'Europa Adenauer Schuman Monni e De Gasperi
La realizzazione qui accanto di un bel giardino d'Europa
Anche con la consulenza dell'Università della Tuscia qui a piedi un importante centro di ricerca il ping forestale
Il riconoscimento come unico citi italiano del marchio europeo del patrimonio storico e molte altre iniziative culturali e di formazione e da poche settimane
Sulle molto fiero di questo superato il vaglio della Commissione o dopo del Ministero dei beni culturali anche la direzione dell'edizione nazionale dell'epistolario De Gasperi hanno un'impresa anche impegnativa chiavi Remo insieme all'Istituto Sturzo di Roma la Fondazione Bruno teso
Maria Romana Degasperi alla famiglia che allargheremo
Alle università a tutte le realtà che vorranno contribuire con la loro competenza e con il sostegno
Così da poter inviare negli archivi nelle cancellerie di mezzo mondo molti bravi ricercatori l'età media di chi oggi lavora per l'affondo sì o no Menis uso più di trent'anni che l'età del nostro bravissimo direttore Marco Odorizzi che ringrazio perché ha fatto da spicca
Prima di me
Però vi dico che faremo di tutto per quanto in nostro potere per abbassare ancora l'età media di coloro che collaborano con noi
Avere il nome di De Gasperi nella propria ragione sociale è una grande responsabilità la interpretiamo in maniera fiducioso nel futuro più quel come principali di un passato
La politica la democrazia non hanno limiti
Ma non perché non abbiano regole anzi
Nel loro sono le più stringenti ma perché si confrontano con l'attenzione per il meglio che non si riesce a realizzare
Con l'impossibilità di un'umanità pacifica tollerante giuste a cui si tende con tutto il nostro cuore e con la sofferenza si confrontano davvero davvero troppo di chi ci sta vicino
Chiudo dicendo che De Gasperi non amava i politici che ci piaccia o no si compiace
Ci ha insegnato per fortuna mondo solo che la passione politica dura dieci che sono anche due giudici implacabile la coscienza personale della volontà popolare
Entrambe coscienza e volontà popolare fanno coltivate perché non ci soffoca in cui sotto il peso del cinismo e dell'inganno
Siamo qui per ascoltarla signor Presidente
E per noi un grande onore siamo qui ad ascoltarla anche alla presenza dell'ambasciatore della Romania
è un conoscenze ma soprattutto c'è la legge ci prenderà per mano
A capire come mai forse sono con Alcide De Gasperi si possa parlare allo stesso tempo
Di Repubblica
Di patria di Europa e forse anche
Dell'umanità intera
Grazie
Adesso io vorrei entrare
Seggiolina ma vorrei dare la parola compiuto al Sindaco di Pieve Tesino Carlo Giuseppe
Sindaco da pochi mesi di questa comunità che ci accoglie sono molto lieto con il suo sorriso le sue parole possono
Accompagnare questa nostra
Lectio prego si
Signor presidente a nome di tutta la comunità le dà il benvenuto a Pieve Tesino
La salinità ha suscitato nella nostra realtà una forte emozione fin da quando la notizia entrassero ufficiosa con emozione sincera ed onesta in sin ogni anno i sentimenti schietti della gente di montagna un'emozione mista giornalaio perché il nostro Paese ospita oggi il Presidente della Repubblica italiana
è un giorno di festa abbiamo avuto l'onore di farle visitare il museo casa De Gasperi inaugurato esattamente dieci anni fa il diciotto
Il due mila sei alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del compianto senatore a vita Giulio Andreotti
Il museo a casa De Gasperi insieme al giardino d'Europa è il fiore all'occhiello di piede e di tutto il territorio nata dalla collaborazione
Tra la Provincia autonoma di Trento e l'Istituto Luigi Sturzo di Roma è stato affidato alla Fondazione trentina Alcide De Gasperi
E grazie al Presidente della Fondazione il professor Giuseppe Tognon se altri abbiamo la possibilità di aspettarla Pieve Tesino ed è grazie al suo direttore Marco derisi se dal Linea anni sul nostro territorio si tiene la Costa De Gasperi hanno una rassegna di eventi culturali per riflettere su alcune tematiche vitali della nostra società
Propriamente la memoria diventa del più grande statista italiana del Novecento sta svanendo a causa dell'inarrestabile fluire del tempo sempre più diffusa è l'esigenza di tornare a De Gasperi la crisi economica laschi luce nella capacità della politica di creare il futuro il dilagante disimpegno in una società degli USA determinata di demagogia la minaccia i nuovi catastrofici continui conflitti su scala mondiale molte delle problematiche dei nostri tempi si confrontano quindi valori Degasperi anni
La responsabilità verso la propria comunità
I principi di libertà e democrazia come cardine della società civile la pace come stile di vita e non me l'assenza di guerra la proposta Degasperi hanno sono oggi un'alternativa positiva
Una diversa viabilità di spiegare donne e uomini dei nostri giorni è con fiducia che vogliamo guardare al futuro
Ed è con questo spirito che siamo qui oggi
Pongo quindi il benvenuto a lei e a tutti gli ospiti ringrazio infine tutti coloro che si sono adoperati affinché piene possa oggi ospitarla Neglia grazie
Adesso senza ritornare lì
Do la parola
Presidente della Provincia Ugo Rossi la tradizione della lectio
è stata tale chiese
Presidenti dei politici non prendessero la parola
Oggi non è
Come
Una lezione
E allora io penso che
Ascolteremo dal Presidente Rossi parole positive per il lavoro che abbiamo fatto
Per tutto quello che ci vorrà dire lui conosce la realtà del nostro fondazione il direttore dal prezzo Orzi come accompagnato per anni
Adesso il suo servizio come grande Consigliere quindi abbiamo tutte le persone che possono
Un certo senso accreditate ma l'accreditamento migliore
Il pubblico di giovani studenti che vengono
Inverno testate d'autunno in primavera a visitare il museo e poi a passeggiare al giardino d'Europa presidente Rossi sono onorato di darle la parola grazie
Signor presidente
Egregi sindaco di Pieve professor Tognon sua eccellenza
Monsignor lavoro tisi Sottosegretario Bressa autorità civili e religiose militari
Carissime Cecilia
Paola e Maria Romana
Cittadini di Pieve Tesino ospiti e villeggianti
Un cordiale saluto da parte mia un benvenuto
Cercherò di fare un saluto breve naturalmente come mi è stato richiesto anche se spero
Non
Sarà
Convenzionali
Non prima però di aver ringraziato lei Presidente Mattarella non da oggi legato al Trentino alla sua gente alle sue montani
Per il suo atto di presenza qui che è anche
Sono ci curo un invito
Attenere sempre insieme due casi di un medesimo vincolo storico e affettivo
Non solo quanto il nostro Paese e lo possiamo dire qui a Pieve Tesino deve a questa terra trentina e i suoi figli migliori ma anche
Quanto il Trentino deve Alitalia
Soprattutto
A partire dal momento in cui la maggioranza degli italiani optò per la Repubblica certa che peraltro i trentini sostennero con un consenso superiore a qualsiasi parte
Altra terra d'Italia
Questo nesso fondamentale tra Italia e Trentino mi permette
Introdurre una prima riflessione che ha a che fare con la parola politica
Lo dico nella maniera più semplice possibile
Nel nome di De Gasperi
Dovremmo tutti fare uno sforzo per ridare alla politica la dignità che gli appartiene strutturalmente cosa è stata la politica per De Gasperi
Non semplicemente tecnica certamente ma nemmeno pura visione
E ancora come pensare che per essere un buon politico sia sufficiente il coraggio o no competenza visione e coraggio devono camminare sempre insieme
Ecco allora
Che sia una meditazione sulla storia della nostra Repubblica va fatta
E qui passo alla seconda riflessione servirà anche in questo caso provare a salire un po'in quota e abbandonare la politica gridata incapace di mediazioni
Per recuperare il senso istituzionale conoscenza della storia passata e rispetto per gli avversari
E per introdurre una seconda parola la parola responsabilità
Prima di tutto come italiani verso questa nostra Repubblica
Ricordando con De Gasperi siamo nel luglio del mille novecentocinquanta
Che la Repubblica italiana sarebbe perduta se per obbedire le sue leggi fosse lecito aspettare che si addivenga o rossa o bianca o verde il tricolore vale per tutti
Ma responsabilità anche e soprattutto a partire da noi stessi individualmente certo ma anche
Collettivamente
Anche noi trentini dobbiamo fare la nostra parte mi era cosciente De Gasperi quando a chiusura del cammino costituzionale
A fine del gennaio del quarantotto pronunciava parole
Che sono al tempo stesso monito e coscienza della propria specificità dei trentini nella nuova Italia repubblicana
Sono le parole che tutti conosciamo in cui De Gasperi esortava le autonomie i territori che hanno la vocazione all'autogoverno essere
Per vocazione migliori dello Stato per vocazione
Meno costoso e dello Stato per vocazione a cercare di fare con le proprie risorse non pesare sulle tasche di nessuno
Ecco appunto la terza e ultima parola che intendo richiamare la parola autonomia
Credo di poterlo dire caro Presidente Mattarella questa è una terra di fare autonomia nomi di Gretto localismo
Certo noi oggi siamo qui anche a ribadire
La nostra lontananza culturale e politica da quella che
Lo stesso De Gasperi nel primo dopoguerra chiamava libera sotterranea del centralismo
Ma facciamo nostra anche la seconda parte del suo ragionamento quando sempre del mille novecentodiciannove aggiungeva
E se la nostra voce di ultimi venuti non potesse apparire modesta vorremmo aggiungere che lo stesso interesse autonomisti corrente tutte le Province sorelle
Perché centralismo livellatori della burocrazia il capitalismo accentratore sono nemici di tutte
Vorrei anche ricordare che negli stessi anni grande statista trentino veniva attaccato da destra così come da sinistra
Come austriaca ante
Il vento gelido del nazionalismo si sarebbe presto ha battuto anche su di lui proclamando
L'impossibilità
Di far convivere
La tragica vicenda di ben cinquecento cinquantacinque mila trentini chiamati sin dal mille novecentoquattordici a combattere in Galizia
Nelle fila dell'esercito austriaco con la storia altrettanto sofferta invece di quanti
Si mossero l'anno dopo nel solco dell'irredentismo e quindi contro l'Austria
Presidente Mattarella noi oggi queste due storie né vogliamo raccontare
A partire da una seria ricerca storica e non più da presupposti ideologici
Ancora di più noi oggi queste due storie le vogliamo tenere assolutamente insieme rifuggendo dagli aut-aut
Recuperando proprio dalla lezione Degasperi Anna un concetto di identità plurale positiva e su più livelli
Che ci permetta di amare e difendere la lingua e la cultura italiana senza per questo cessare di sentirsi parte di una storia
In cui uomini e donne della mia generazione hanno potuto anche avere dei nonni che nella Grande Guerra
Hanno combattuto su entrambi i fronti
Continua dunque immaginare la possibilità di essere cittadini su più livelli senza che tutto si esaurisca nel principio di nazionalità
Così facendo proprio De Gasperi ha potuto dare inizio al processo di costruzione europea
Senza smettere di sentirsi italiani
E arrivando negli ultimi anni a parlare significativamente di patria Europa
Ecco caro Presidente che a distanza di tanti anni
Anche a me piace oggi tornare a dire davanti a lei Presidente della nostra Repubblica e a questa vasta e attenta platea di concittadini e ospiti la possibilità
Di dirsi al tempo stesso trentini
Italiani ed europei al servizio del nostro Paese delle nostre comunità e delle ragioni ultime per cui è nata l'Europa nel secondo dopoguerra la pace e la democrazia
Che ora
Il momento più più bello per me per voi a me e da tutti ottenuta la parola a Presidente della Repubblica
Il nome di De Gasperi
Aspettavo da tempo questo momento
Non ci sentivamo pronto poi è accaduto
Quindi io mi alzo in piedi invito il Presidente della Repubblica attenere la lectio Degasperi Anna
Un saluto cordiale a tutti i presenti
All'ambasciatore
Compagnia
Presenza molto gradita
A tanti parlamentari
Componenti del Governo tra tutte le autorità e a tutti i presenti
Un saluto particolare
Alle signore vero vanno Paolo De Gasperi
Questo occasione
Consente di riflettere
Come quel pannello suggerisce e settanta anni di Repubblica
Riflette su settanta anni
Della nostra Repubblica e sulle sue origini
Che sono basilari per la identità
Dell'Italia
Nella sua nascita
Ci sono infatti condensati elementi decisivi
La Repubblica è sorta ricomponendo l'unità del Paese
E anche per questo ha contribuito a ridefinirne
Sta identità nazionale
Dopo il duro ventennio fascista e la sciagura della guerra un'Italia sconfitta
Non riusciva a entrare a far parte delle nazioni libere e democratiche
Ritrovata la libertà
Con la partecipazione di tutti al voto donde e uomini del nostro Paese si realizzava una democrazia piena imperniata sul Parlamento
L'introduzione del suffragio universale autentico
Fece compiere Alitalia
Il vero salto di qualità
Trasformandola una nazione
In cui tutti concorrono in egual misura
A determinare con il loro voto le scelte fondamentali
Furono i cittadini a scegliere la forma di Stato con i referendum ad eleggere i membri dell'Assemblea costituente
A determinare
La formazione dei governi
Tutto ciò
Non sarebbe stato possibile senza il coraggio e la visione
Da statista di Alcide De Gasperi
Che più che delle difficoltà materiali
Teneva
Quelle morali e spirituali di un popolo oppresso economicamente e socialmente prostrato
Data sofferta
Esperienza democratica
Sotto la guida
Dello statista trentino
è stata garantita la continuità dello Stato italiano
Sancendo contemporaneamente
La discontinuità
Rispetto alla monarchia
E a regime fascista
E poggiando la Nuova democrazia
Non nuova costruzione democratica
Su basi diverse da quelle incerte ereditate dallo Stato liberale
Abbiamo resistito in Italia a loro a difesa dell'unità del di un Paese che era uscito sconfitto dalla guerra
Basta ricordare che le popolazioni di Trieste e di Bolzano non poterlo prender parte al referendum
Ci sono riconosciute allora le aspirazioni e l'autonomia di singole regioni che son poste le basi per una politica di progresso sociale e si sono avviate grandi riforme
Ci sono rafforzate le istituzioni democratiche senza rinunciare in alcun modo alla dialettica politica tra i partiti
Infine
Si è dato al Paese una chiara collocazione internazionale e la prospettiva europea
De Gasperi
Non fu soltanto il protagonista di tutto questo
Ma anche il costruttore tenace
Di una diversa idea di batteria
Collocazione repubblicana
Nasce un patriottismo basato sulle gambe indissolubile tra libera scelta democratica e istituzioni
Tra popolo e istituzioni
Un patriottismo che può essere giudicato sobrio e solido
Dopo le ubriacature nazionalistiche della dittatura fascista
Un patriottismo autentico e sentito non declamato rispettoso delle culture delle diverse comunità presenti nel Paese
Un patriottismo rafforzato e gli anni duri della ricostruzione
Un patriottismo dell'esempio del sacrificio e dunque non superficiale ed effimero basato sulle esperienze concrete dall'esistenza quotidiana
Un patriottismo che avverte in pieno valessero Degasperi hanno
Ricostruire una identità della nazione nel difficile passaggio dalle delusa aspirazioni nazionalistiche e di potere essa
Alle esigenze di un ordinamento finalmente democratico di un nuovo ordine internazionale che allora si stava affacciando
E oggi possiamo dire che si tratta anche di un patriottismo veramente europeo
Frutto anch'esso della visione di uno statista che aveva vissuto che aveva accolto nel breve volgere di mezzo secolo un cambiamento epocale
A decisione Degasperi Anna vitali integrata con le democrazie occidentali e per un'Europa oltre ogni reparto cinismo ha posto le basi per un percorso patriottico antiretorico che può abbracciare tutti i giovani euro bene
Spingendoli anche a nuove forme di espressione politica condivisa e sovranazionale
L'Italia ha risentito grandemente della divisione in blocchi
Raffigurato dalla cortina di ferro
E la Repubblica ha saputo tuttavia
Contenere assorbire
Per spinte centrifughe antisistema esterno e interno
Penso al terrorismo dallo stragismo
Preservando le libertà democratiche
Frutto anche lo politica estera rigorosa che trova fondamento nelle scelte Degasperi anni
L'atlantismo e l'integrazione europea
Sono passati soltanto settanta anni che non sono molti per un Paese
Ma se guardiamo all'Italia del quarantasei
Possiamo dire che di strada se ne compiuta molto
De Gasperi
Assunse la guida la Repubblica con mano sicura
Aveva innato il senso dei tempi dei processi di cambiamento politici
La sua azione nel non facile passaggio la Repubblica
Fu magistrale
Volle fermamente i referendum e riuscì a ottenerlo
Si trovò di fronte
Alle impazienza di molti anche all'interno del suo partito
Dopo la conclusione di un'attesissima riunione della direzione di questo disse uno dei suoi vice segretari anche gli ferramente repubblicano da quando ho appreso direttamente
Non si vuol comprendere
C'è bisogna prepararla svolta senza che il carro si rovesci
Prese con decisioni le reti devono della giovane Repubblica proteggendo la con cura
Prima di tutto dall'inizio del passato sempre in agguato
A buon diritto possiamo riconoscere l'attributo di padre della nostra Repubblica
Quando esitazioni o incertezze potevo nel produrre danni o gravi pericoli non gli mancava il coraggio di assumere decisioni forti
Il coraggio di De Gasperi
Non era quello di nome impulsivo
Bensì di un uomo esperto e tenace
Mario Bracci Ministro nel suo Governo per il Partito di azione
Lo aveva accompagnato al colloquio con Umberto II nella serata del dieci giugno del quarantasei
è riferita successivamente a fronte delle tergiversa azioni
Del Quirinale
De Gasperi non vuole il conflitto con la monarchia né persuaso della giustezza tra testi del Governo
Sa che il popolo nella sua maggioranza ha voluto la Repubblica e ne sente il comando di cui avverte più il peso morale che non quello politico
E quasi commovente aggiunge abbracci questo munite c'era una origine repubblicane e che ora da galantuomo affronta deciso sereno la lotta contro la corona per obbedire al popolo
Al Museo utero fa cassa Natale
Poc'anzi abbiamo scoperto una piccolo iscrizione
Che ricorda che Degasperi assunse le funzioni di capo del provvisorio dello Stato dal tredici a fine giugno del quarantasei
Questo evento di solito eclissato nei pubblici sia al corrente lega la figura di De Gasperi primo Capo dello Stato repubblicano in maniera ancor più significativa e la nostra Repubblica
De Gasperi era consapevole le titubanze di casa Savoia
E delle inconsistenti contestazioni che esponenti monarchici
Ed era preoccupato della notizia
Che perire
Era stato preparato un discorso alla nazione
Che avrebbe gettato una luce nefasta sul referendum istituzionale e sulla nuova classe politica legittimata finalmente dal voto popolare
Il Cavaliere in bilico in quel momento
E gli scontri sanguinosi di Napoli lanciavano segnali allarmanti
Nella notte tra il dodici il tredici giugno quarantasei ad annuncio avvenuto
Della Cassazione sui risultati del referendum istituzionale
Leader trentino
Convoco il Consiglio dei Ministri e sostenuto anche dalle sinistre
Ruppe gli indugi assumendo secondo la legge la responsabilità delle funzioni di Capo dello Stato
Così come previsto dal decreto luogotenenziale del marzo precedente
Uno di quelli che
Costituivano la cosiddetta Costituzione provvisoria
Iniziava così la Presidenza brevetti Degasperi
Giorni segnato disegnati da gesti affatto ordinari
Il commissariamento del Senato di nomina regia
Privo ormai con la Repubblica
Di funzioni e di legittimazione
E la decretazione dell'amnistia proposta dal Guardasigilli Palmiro Togliatti
Nel dare avvio alla Repubblica lo statista trentino aerostato la bella formula una repubblica di tutti che può essere accostata ad un'altra espressione che lo rappresenta bene
Fa politica
Non al servizio di se stessi
Troviamo traccia di questo nel suo discorso agli italiani dai microfoni della radio da Capo provvisorio dello Stato il quattordici giugno del quarantasei
Non implichi hanno
Non accaniamoci tra vinti e vincitori uno solo l'artefice del proprio destino il popolo italiano
Che
Se meriterà
La benedizione di Dio
Grande la Costituente una repubblica di tutti
Una Repubblica che si difende sì ma non perseguita una democrazia equilibrata dei suoi poteri fondata sul lavoro ma giusta verso tutte le classi sociali
Riformatrice ma non sopraffatto dice e soprattutto rispettoso della libertà della persona dei Comuni delle Regioni
La Repubblica decisa dal voto il due giugno a quel punto ormai in atto alla Costituente il compito di farle forma
Più avanti
Nel corso dei lavori dell'Assemblea costituente resistendo anche alle perplessità del Vaticano Degasperi chiudeva la fase ricoveri di liberazione
E formava il primo Governo politico seggi stimato dagli elettori tenevano le sue mani
Anche il Ministro degli esteri e quello degli interni
E leader trentino
Mentre il mondo in politica estera diventava bipolare manifestavo navi Sonetti realistica della situazione italiana
Con un centro democratico opposto a una sinistra è una destra considerate anti istituzionali
Attento tuttavia
Ha ricordato leopoldo Elia proprio in questa sede
A rischio dell'affetto e la democrazia vissuto da Repubblica di Weimar
Agevole Repubblica andava difesa tutte le insidie numerose esterne ma anche interni
Prima fra tutte la violenza fratricida e i disordini
De Gasperi avvertiva acutamente l'esigenza come disse nel Consiglio dei Ministri del ventinove agosto del quarantasei di non farla figure la fine di facciata
Alludendo al Governo che nel ventidue quand'ero riuscito a fronteggiare la carenza squadrista
Doveva saputo difendere come avrebbe dovuto addita dello Stato
La politica
Apodittica non era per lui una passione solitaria
Ma un'alta e generosa professione di servizio alla comunità
Qualsiasi fossero sua consistenza e la sua dimensione
La minoranza italiana ai confini dell'impero
Le vaste popolazioni del Regno d'Italia o il popolo di cittadini di una nuova Repubblica europea Degasperi sapeva come rappresentare
L'autentico spirito del popolo
Aveva
Timore consapevole della meschinità umana ma ampio grande convincimento della forza che poteva svilupparsi dalla solidarietà tra liberi cittadini
La lotta la miseria voglia appariva la conclusione di un ragionamento ideologico ma la premessa per vivere una vita dignitosa condizione per una vera cittadinanza
Il punto di partenza è il riconoscimento del fatto che gli esseri umani agiscono come liberi
E non come schiavi
Come diceva riconoscimento fondato
Sono solo parole sul concetto dell'uomo come persona umana ovvero sul fatto che l'uomo e più un tutto che una parte
La libertà era la cifra del suo impegno politico
Il primo elemento di una coscienza democratica diffusa e dunque diceva il senso di una dignità della persona umana o il cui frutto maturo e l'uguaglianza di fronte alla legge e nell'organizzazione politica
Come è noto dava grande importanza la politica estera essere occupo direttamente e conoscendo la diplomazia una funzione essenziale per la tutela dei diversi popoli
Ma prima di ogni accordo tra Governi metteva la concretezza dei vizi dei bisogni umani
Tutti gli studiosi riconoscono oggi l'importanza delle riforme realizzate o anche soltanto impostate dei Governi De Gasperi a
Il suo approccio alle relazioni umane spingeva Degasperi a considerare il confronto pubblico un metodo universale di comportamento
Essa permette qualsivoglia regolamentazione non poteva prescindere dalla considerazione degli usi dei costumi delle comunità
L'Italia che nella seconda guerra mondiale Eva sofferto tanto nel quarantatré sia riscattata lottando contro il nazifascismo
Ma anche quest'ultima prova avrebbe avuto un senso se non si fosse tradotta in una prospettiva politica nuova dove le diversità i vari interessi è ideologia
Si Fossoli modellati alla luce di esigenze superiori
La libertà la pace il progresso sociale
A questi principi dovevano corrispondere virtù politiche specifiche
Semplicità di vita sobrietà nei gesti e nella parola tensione morale capacità di ascolto
Umanesimo integrale la formula del filosofo cattolico Jaques Maritain Amato e tradotto da monsignor Montini l'amico di De Gasperi
Ma l'integralità concetto molto diverso da integralismo
Per Degasperi voleva dire anche integrità
Sostanza morale e rispetto della legalità e delle istituzioni
De Gasperi fu sempre contrario a ogni negazione della dimensione spirituale in politica
Ed era consapevole che se un qualunque problema corrispondevano soluzione tecnica nessuna scelta poteva essere compiuta senza discernimento politico
Che mondo democratico come ha detto pacato averlo
Non è una griglia di parole crociate in cui vi è una sola soluzione corretta ma qualcosa di più complesso dove non basta una risposta tecnocratica
Da uomo nuovo del Regno d'Italia Degasperi va compreso che soltanto l'avvento della democrazia politica
Avrebbe rappresentato per l'Italia l'occasione per completare il percorso risorgimentale che si era spezzato
E pare cangiare il Paese è una patria europea necessaria per dar compimento affonda democratico occidentale
E sulle radici affondavano del movimento cattolico Eva compreso che soltanto nella libertà nella democrazia ispirazione cristiana abbia potuto esprimere fino in fondo il proprio potenziale
Ma conosceva anche l'impreparazione dei cattolici e seconde resistenze nella chiesa
Alla figlia Lucia
Regione so dell'assunzione chili chiedevo un parere sul filosofo reazionario del diciannovesimo secolo tono so Cortez che prospettava la catastrofe apocalittica dell'età moderna
Scriveva il ventuno settembre quarantotto che egli era apocalittico è pessimista e dava troppo poche importanza la democrazia come metodo politico parlamentare
Mentre per spingere i cattolici alla battaglia faceva De Gasperi bisognava avere fede nel sistema democratico ed essere ottimisti
Queste parole Degasperi contribuiscono a spiegare anche come il suo rifiuto del proposto di bandire dalla politica la dimensione spirituale
Costituisse la base
Dell'Assoutenti Casa recita
Il suo senso della laicità della politica manifestata in tanti passaggi significativi della sua esperienza
Alla complessità delle mediazioni che era chiamato a tessere e la forza d'animo ieri in De Gasperi una linea retta
Quando si concluderà la preziosa impresa dell'edizione nazionale delle pistolero Degasperi hanno
Appena promosso dalla Fondazione trentina che ci accoglie quest'oggi sapremo certamente misurare ancor di più lo spessore della sua interiorità la sua forza intellettuale e anche l'efficacia
Nel suo linguaggio della sua scrittura
Alcide De Gasperi e anche uno dei padri dell'Unione europea
Il suo non fu soltanto l'europeismo di che cercavo una sponda politica o commerciale internazionale
Non fu un universalismo da vecchia Società delle nazioni
Esso invece aveva radici culturali e politiche molto profonde
Che dipendono la preoccupazione più centrale gli ultimi anni della sua vita tra il cinquanta il cinquantaquattro anni
Talvolta anche ingrati quando affronto momenti difficili
De Gasperi
Aveva vissuto la crisi dei grandi imperi
Come altri grandi leader del Novecento ed ha avvertito la stagione totalitarismi
Non soltanto come una sconfitta politica ma anche con una crisi di civiltà
Conosceva perfettamente il gioco politico tra le nazioni e sull'esperienza del dopo primo urto poco R.
Non si illudeva che senza un impegno stringente sarebbe automaticamente prevalsa la logica della pace della cooperazione tra i popoli
Era convinto ha ragione che il mondo germanico il mondo latino avessero entrambi da guadagnare nello stare vicini è che il mondo anglosassone americano rappresentasse il miglior esempio al mondo di lungimiranza democratica
Sperimentata la stessa strada di unione doganale tono francese che rilancia su una missione dei Paesi dati nel mondo Degasperi si mosse decisamente sulla via dell'integrazione occidentale
Nel cui ambito la dimensione europea rabbia ben presto acquistato rilievo
De Gasperi intuiva che l'Europa non era una prospettiva da tempi ordinari
Ma per tempi straordinari e per l'Inter autentici
E che se si fosse lasciato passare troppo tempo assestarsi del quadro economico internazionale
E lo stesso venir meno della fase più dura della guerra tra i blocchi avrebbe potuto sospingere nuovamente le nazioni europee nelle braccia di politiche nazionalistiche ed egoista
Guerre violenza dovevano nella sua visione esser bandito dall'Europa ferma restando la rigorosa incondizionata e ferma opposizione ogni totalitarismo nemico del genere umano
Era pensato sempre c'è una unità europea fosse possibile soltanto un esercito comune ecco una comune moneta europea
Ma al momento opportuno intuì che il Piano Schuman della costituzione della Comunità europea del carbone dell'acciaio
Era una risposta efficace per legare la dimensione europea Istica alla questione sociale alla produzione materiale e la circolazione dei lavoratori a vantaggio del progresso
Senza per questo cedere adesioni funziona listi che dell'unità europea
Nessuna prospettiva federalista europeo avrebbe dove inoltre potuto fermarsi a suo avviso senza l'attribuzione di poteri costituenti a nuove assemblee parlamentari
Si parte quindi con l'appoggio degli Stati Uniti e nonostante le resistenze britanniche affinché nel progetto di Trattato della Comunità europea di difesa
Da cento poi fallita
Si scrivesse che la sua assemblea parlamentare
Avrebbe agito come una specie di costituente europea per arrivare a una proposta politica di stampo federale
Siamo ancora lontani da questo obiettivo maestro era e rimane l'unico storicamente valido
End a pensare con rammarico alla recente fatica della convenzione che ha portato
Per gli insuccessi del referendum francese e olandese alla bocciatura della Costituzione europea e al successivo Trattato di Lisbona molto meno ambizioso
Non europea
Non può ritrarsi oggi dalle sue responsabilità
E il cosiddetto metodo intergovernativo nelle decisioni non posto evocare le parole democratico delle istituzioni europee
Specialmente del Parlamento di Strasburgo
Tanto meno questo può venire dopo la decisione del referendum britannico
Che richiede un rilancio dell'integrazione e non una sorta di appiattimento sulla resistenze che hanno condotto a quel risultato negativo
Assiste sempre più globali Okoro risposte politiche europee concordate a tutti i livelli
Chi è il terrorismo sia do le crisi finanziarie sia il tema delle migrazioni nessun Paese è in grado di affrontarle da solo soprattutto in Europa
Cornice repubblicana e cornice europea
Insieme sono quindi l'ambito più efficace dall'iniziativa dell'Italia contemporanea
Anche l'autonomia
Del trentino dell'Alto Adige Südtirol Valletta in modo positivo e nello spirito dell'unità europea e nazionale
De Gasperi
Come è noto era un Trentino che ha vissuto con la sua gente di saggio di essere troppo lontano tutto
L'azienda e da Roma sempre alla ricerca di un difficile equilibrio istituzionale e sociale si batte per dare a questa ricerca il supporto di un'autentica partecipazione democratica alla vita sociale
è stato la visione vincente come dimostrano i risultati che in queste province sono stati raggiunti in molti campi
De Gasperi fu tra i pochi che ride che confini anche quelli naturali non bastano a garantire la convivenza e la pace
Scriveva
Registrato al di qua e al di là del Brennero dei contrasti locali e regionali è cosa facile
Era il discorso qui a Trento del venticinque novembre del quarantotto e continuava ma la virtù principale della democrazia e la pazienza
Bisogna attendere alle cose con tenacia e vigilanza con la coscienza che le cose debbano sempre maturarsi
La riconferma delle frontiere nel mille novecentodiciannove fu una decisione delle quattro potenze alleate
E De Gasperis ebbe tradurla l'esperienza esemplare per la convivenza tra i popoli
Persone di confine sono sempre storie multilaterale
Questa consapevolezza e la lungimiranza di De Gasperi Ministro stia concludere conduttura l'accordo del cinque settembre del quarantasei
Autonomia non è un fatto contabile o uno scudo conto presunte invasioni di campo è un investimento in positivo che richiede l'impegno di tutte le istituzioni da una parte e dall'altra
Non è un privilegio immeritato ma certo impone un supplemento di responsabilità
Sotto i progressi altoatesini ladini e trentini sanno di dover vivere la loro autonomia come esempio di responsabilità
Di intelligenza non localistica e anche di innovazione politica come qualcosa che non riguarda soltanto i loro interessi materiali
De Gasperi
Come disse l'Assemblea costituente era contro le Repubbliche tutte che pretende estrinsecare l'unità della Repubblica
E comprese prima di altri il beneficio
Che un'assoluta Repubblica unità farebbe arrecato a tutte le minoranze e ne avrebbe ricevuto
E se c'è ogni sorso Pagnoni rapporti tante le annesso tirolesi anche grazie all'impegno dei trentini
Era convinto che l'ottenimento effettivo e diritti naturale della minoranza etnica tedesca e loro rispetto sarebbe stato aiutato dalla compartecipazione dei trentini
Che avevano anche loro conosciuto soprattutto agli anni duri della prima guerra mondiale il disagio a parti invertite di essere una minoranza incompresa
De Gasperi voleva dimostrare che l'Italia era capace come disse di spirito di larghezza
E che come ribadì il ventinove gennaio del quarantotto in Assemblea costituente che se la democratica
Era ben diverso dall'Italia fascista
E che mettono il Governo attuale era quello di fare appello alla fiducia dei popoli era libera collaborazione
L'ambizione era alta
Il ministro degli esteri britannico beni
Non ebbe dubbi nei nostri care che la questione sotto il resto è diventato un esempio di come i popoli posto evitare che il nazionalismo abbia il sopravvento sul buonsenso e sulla soluzione dei problemi concreti
Uno spicciolo
Cioè giudizio degli studiosi si è tradotto in un unicum per l'Europa interni di protezione delle minoranze e di collaborazione transfrontaliera
Noto un'autonomia la cui definizione e la cui integrità costituisce motivo di orgoglio per la democrazia italiana
Un esempio su cui riflettere e a cui guardare ancora oggi nella comunità internazionale
Il depotenziamento dalla frontiera del Brennero del tema idrico nazionale ha permesso di affrontare in modo costruttivo il rispetto e riconoscimento delle attese dello popolazioni coinvolte
Oggi
Dopo l'ingresso dell'Austria la Unione europea
Ecco il Trattato di Schengen mi sono definitivamente superate è tradotto in collaborazione rivalità secolari e ferite della storia guai a porre in dubbio per motivi contingenti questo storico risultato
è un discorso molto noto del mille novecentoquarantotto a Bruxelles sulle Bastico morali della democrazia Degasperi ebbe a spiegare che la politica non si fondava sulla distinzione astratta fado a pubblico propri fatto
Ma sulle condizioni storiche date e sulle condizioni sociali su cui poter fare affidamento dell'impegno politico
Il capitale politico di cui un Paese dispone non può essere separato da chi ne è titolare
Do la favoletta popolare
Diversamente da quanto avviene ad altre forme di capitale
A democrazia per De Gasperi necessarie alcune virtù collettive
Di un'attiva coscienza democratica diceva che deve essere operante nel popolo la democrazia irriducibile a un regime di istituti soltanto formali e che deve piuttosto diventare sono parole sue
Una filosofia interiore che si alimenta non soltanto degli elementi razionali nell'interesse comune ma anche soprattutto degli elementi ideali che pervadono le tradizioni spirituali sentimentali e la storia della nazione
Da queste sue parole consegue riconoscimento per ogni essere umano della possibilità
Di mettere in atto così diceva uno sforzo utenti con Liberazione interiore
Fondato sulla capacità di libertà che al contempo un dono è un compito qualcosa che si dice ma anche una responsabilità
Per De Gasperi
Era anche un'altra virtù di questa città era indispensabile
Per la salute della democrazia
Era la virtù della pazienza di fronte alla lentezza dell'uomo
Non si trattava soltanto di essere calmi e mantenere di salti trattava di esercitare la speranza
De Gasperi e più sorprendente di quanto si crede
Sempre quel discorso del quarantasei a Bruxelles
E quarantotto a Grosseto disse
Non abbiamo il diritto disperare dell'uomo né come individuale come collettività non abbiamo il diritto di stare al della storia perché Dio lavorano soltanto le coscienze individuali ma anche nella vita dei popoli costi De Gasperi
Non abbiamo il diritto di disperare
E preoccupazioni
E l'esortazione le grande statista restano valide anche oggi
Particolarmente riguarda l'Europa oltre che per il nostro Paese
Unità europea in un certo senso è sempre un'impresa in salita dove le difficoltà che alle visioni anguste siano a contrapporre
Fattori reali e politici
Senza una memoria condivisa della storia d'Europa moderna
Continente straordinario per l'innovazione di ogni genere
Ma anche in preda attenzioni molto forti non sarà possibile coglie di colore politico di un'unione che va molto al di là delle convenienze minute particolari
La matrice umanistica dell'Europa non è soltanto di tipo estetico letterario ma civile
L'Europa moderna
Hanno il cuore un'idea fattive attiva del bene del progresso economico e sociale e premia l'accordo tra la concretezza dei bisogni e riconoscimento di sempre nuovi diritti
Sprovvista del suo utenti che ambizioni l'Europa non potrebbe esistere
Non sono le banche o le transazioni commerciali ci hanno terminato l'Unione europea
Pomoni politici e Parlamenti lungimiranti
Non sono le crisi finanziarie che potranno distruggerla ma soltanto la nostra miopia nel non riconoscere il bene comune
Dar voce a chi soprattutto tra i giovani sente già l'Europa con il proprio ambiente di vita
Traduco in regole ciò che sta già vissuto come naturale talvolta persino avvertito come scontato dà risposta che è in difficoltà lavorando propoli chiede solidarietà civile diffusa
Questo e il conto dei politici per il futuro
Un conto di preveggenza non di retroguardia non di affannosa rincorsa dissidente attese
Un conto di intelligenza tondi approssimazione o di settori superficialità
Una parola un compito ideale a cui devono prepararsi coloro che si sentono così fiduciosi
Per la dignità della politica da sentirsi interpellati davanti a uomini come De Gasperi
La storia ce ne mostra levatura
La passione civile c'è manifestarla vicinanza
Tutti abbiamo il dovere di guardare alla sua esperienza all'insegnamento che ne emerge
Io sto coraggio per trarne ispirazione di fronte problemi attuali difficili ma certamente non di più di quelli che De Gasperi nel suo tempo ebbe il compito di affrontare grazie