Meeting di Rimini 2016 - L'incontro con l'altro: genio della Repubblica. 1946 - 2016. La cultura

E ne mangiano a tutti
Assi buonasera mestamente le carnale Presidente
è stata una giornata lunga e quindi non certa senza Sipra lunga in questa serata Agostina
Vi ringrazio di essere qui
E
Ringrazio soprattutto il nostro illustrissimo e graditissimo ospite il presidente Giuliano Amato
Il calore di questo applauso non si esprime da ricordare le
Grandi percorsi della vita del nostro ospite
Essendo sempre molto giovane e tuttavia
Grande
Grande grande grandi fattori grandi passi hanno
Accompagnato la sua vita uomo politico uomo di Governo
Uomo delle istituzioni soprattutto e ora uomo di cultura
Per le grandi e belle cose che abbiamo letto che abbiamo imparato noi indegnamente allievi dalla sua penna e dei suoi scritti e ora giudice alla Corte costituzionale
Dovendo parlare di cultura evidentemente non potevamo avere un ospite
Più interessante con cui dialogare
Anche perché uno dei monumenti della cultura nazionale l'enciclopedia Treccani e sotto la sua Presidenza alla fondazione sotto la sua Presidenza
La nostra domanda oggi è una domanda
In un certo senso profonda complessa
Ma a
Anche familiare familiare come familiare il titolo del meeting questo titolo questo tu che troneggia
Tu che sei un bene per me
Ci coinvolge tutti davvero quest'anno in modo particolare imitare anche questo abbrivio di meeting ha visto già una bella vivacità una
Un sentire questo titolo come parte di ciascuno di noi noi che
Desideriamo che l'altro sia un bene per noi è un desiderio umano profondissimo e che pure tante volte e ci muoviamo come se l'altro non stia un bene per noi
E quindi nel positivo e del negativo tutti ci sentiamo toccati da questo tu e da questa promessa
Ora
è solo una questione personale
Mi sembra che le cose che stiamo vedendo che abbiamo cominciato a vedere in questo inizio di meeting ci suggeriscono che il tu bene per tutti bene per noi bene per me
Anche a che fare in modo molto importante e con la storia del nostro Paese con l'attualità in un certo senso mi pare di poter dire che mai come quest'anno il titolo
è declinato è svolto molto precisamente in tutti gli incontri che si sono svolti fin qui
E in particolare
Questo titolo ci
Da una chiave di lettura molto interessante rispetto alla storia del nostro Paese
La storia del nostro paese che oggi a una tappa importante in quest'anno perché sono settanta anni della Repubblica
Per questo il meeting
Giorgio Vittadini esso è stata Massimo Bernardini anche tanti altri hanno pensato alla mostra nell'ambito della quale si svolgono questi incontri
Che vogliono mettere a fuoco uno per uno alcuni aspetti di questi settant'anni di questa storia
E la chiave di lettura
è
Relativamente semplici ancora una volta si vuole che da questi settant'anni emergano tutti quei valori che
Ci permettono di guardare alla storia come di qualcosa di molto positivo e soprattutto ci permettono di guardare al futuro come una promessa di positività una possibilità di sviluppo
E la cultura certamente è uno di questi fattori
Il passato l'Assemblea costituente gli anni della ricostruzione i drammi anche la nostra nazione ha vissuto ne abbiamo ricordato testé qualcuno di anche molto importante e poi il ruolo dell'Italia nel mondo il futuro
Cultura dunque ci interessa capire
E capire insieme e chiedere dialogando con il Presidente Amato
Come guardare come interpretare come leggere questa parola negli anni della nostra Repubblica e per questo mi permetto di ricordare a tutti perché per me è stato utile
Riprendere sia gli interventi di Luciano Violante di Giorgio Vittadini che hanno introdotto la mostra
Sia il Presidente Carella che ci ha a introitare a aperto proprio ha inaugurato la mostra stessa non so
Tra le cose che ci ha detto per esempio mi piace dire mi piace ricordare
Quello sì è quello secondo cui cito
La Repubblica ci ha aiutato a ricostruire la nostra storia unitaria e a collegare sul piano etico e culturale il primo Risorgimento con il secondo cioè con la Resistenza e la liberazione
E poi ancora
Tante belle degli spunti per il metodo che in un certo senso ci appassiona che è il metodo del dialogo ricordato
Con grande Paesi e con grande incidente da Papa Francesco e ricordato anche dal Presidente nel nostro momento di apertura
E pertanto a Giuliano Amato al Presidente Amato chiediamo un contributo vogliamo imparare perché la cultura e tale se desta una curiosità
E se apre all'altro all'altro che può illuminare può aiutare il cammino di tutti noi
Ed è per questo che siamo veramente contenti che tu sia con noi
Siamo veramente desiderosi di ascoltare il tuo contributo e le tue riflessioni grazie
Grazie dovrà IMSA grazie a tutti voi per essere qui
Il
La domanda
Che sta al centro di questo mittente c'è la domanda è giusto
Trovare la risposta alle risposte non è così facile
Io
C'ho riflettuto a lungo
E
Mi sono dato come bussola per percorrere gli anni della Repubblica
I grandi cambiamenti che gli italiani tutti voi noi abbiamo dovuto vivere
Cambiamenti che hanno e bloccato
Il bisogno del tu
Ed è il riconoscimento dell'altro e che allo stesso tempo però hanno messo in moto dei processi che portavano a cancellarlo
Che cosa aiutato gli italiani
A mantenere in vita
La cultura del riconoscimento dell'altro e quindi del bene comune che il fondamento di qualunque esperienze al sociale in realtà
Ecco da questo punto di vista e procedo
Molto schematicamente per
Tempi diversi
Mi appare ancora oggi è straordinario l'avvio
Della nostra nuova vinta tra la Resistenza e la formazione della Repubblica
Cioè l'inizio dei nostri settant'anni
Che arrivano quando il Novecento
Aveva già dato il peggio disse
Aveva
Espresso i totalitarismi
Aveva
Dato luogo a due guerre mondiali nate tutte e due in Europa con milioni e milioni di vittime
Aveva
Prodotto lo stormi dallo sterminio diete mie alle quali
Qualcuno era ostile
Gli armeni all'inizio del secolo
E poi chiunque fosse di religione ebraica negli anni trenta
Noi
Iniziamo tra il quarantacinque quarantasei quarantasette una sorta di nuova vita
Segni attarda un concorso di culture cultura politica e cultura delle arti
Che devo dire la verità non avremmo mai più ritrovato e che aveva no tra di loro una sintonia straordinaria
Si sarebbe parlato a proposito di questa sintonia di impegno civile e degli intellettuali
E su questa storia dell'impegno civile ci sarebbero state in parecchie polemiche per alcuni significando
Parteggiare stare da una parte o dall'altra e non sono benda il tradimento dei chierici ma anche Bobbio avrebbe ritenuto questo un atteggiamento non corretto
E del resto ci fu come Elio Vittorini si rifiutò di arrivare a quel punto nei confronti del partito al quale era vicino ma
In quel momento è in realtà
L'impegno della cultura era l'impegno di chi dopo annidi evasione
E c'era un regime repressivo durante quegli anni di evasione vi ricordate i più anziani se lo ricordano il cinema dei telefoni bianchi
Il cinema dei telefoni bianchi spazzava mentre in Italia si applicavano le leggi razziali
Mentre c'erano dei nostri concittadini che facevano dell'azione dei loro vicini ebrei perché arrivasse qualcuno che se riprendeva esseri portava ad Auschwitz
E la cultura ci faceva vedere quel mondo inesistente quindi l'impegno che ci fu allora
Della letteratura ed è lo stesso cinema
Che io considero uno degli specchi più importanti degli andamenti culturali di un Paese verso un impegno di chi si mette si mise a guardare la realtà
Come scrisse Cesare Zavattini gli scrittori e i registi hanno voluto guadagnare il tempo perduto
Guardare il guardare guardare
Mettere dentro gli occhi gli uomini e alle cose che avevano per anni trascurato e quando arrivano
A mettere in sinergia occhi gli uomini e le cose che avevano per anni e trascurato che cosa trovano
Trovano quel padre di famiglia che al quale rubano la bicicletta e che perde il lavoro se non aveva biciclette che passerà giornate e giornate per trovare quella vero di biciclette
Oppure il vecchio pensionato di Umberto Di
Con tutta la sua dignità di un vecchio sono che non va non basta ormai a se stesso ma che rivendica la sua dignità di persona
Ecco in questo senso
L'impegno fu ritrovare la realtà
Il ritrovarla con una totale sintonia e rispetto alla cultura che nel frattempo informava disse che l'Assemblea costituente
E che era nata attraverso
Opere di verze fonti culturali diverso improprio Bobbio avrebbe scritto nello ricorderà leopoldo Elia che quella cultura personalista
Che in forma Umberto D.
E informa l'Assemblea costituente la si legge nelle elezioni di filosofia del diritto di Aldo Moro e i suoi studenti nell'anno quarantacinque e quarantasei
E la si legge negli scritti di Giuseppe Capograssi figura totalmente diversa e sarà acquista
La cultura su cui costruire Emmola nostra società
Una cultura che allo stesso tempo antitetiche a al quella del fascismo ma anche a quella dell'individualismo liberale che aveva preceduto il fascismo
Qui è la persona
Con i suoi diritti e i suoi doveri che precede lo Stato che la deve riconoscere
E che Vibe prima ancora che nello Stato nelle formazioni intermedie nelle comunità
In cui ciascuno di noi arricchisce con gli altri la propria personalità e la personalità degli altri
è un una cultura questa che a un intervento è cattolico indiscutibilmente
Il primato culturale in Assemblea costituente di quel manipolo La Pira Dossetti lo stesso Aldo Moro
Anche agli altri ma soprattutto loro che di questa cultura e dei suoi svolgimenti si fanno portatori ma questo crea un terreni no
Di possibile intesa con la sinistra al sociale comunista
Che è molto più difficilmente avrebbe raggiunto l'intesa con una controparte libera Albere cattivista
Ma che sul terreno del solidarismo del riconoscimento della persona dei diritti sociali oltre che dei diritti civili
Era disponibile all'incontro e l'incontro ci fu ecco teniamo conto di questo perché può darsi anche in che i politici che abbiamo oggi siano
A fronte di quelli di allora molto più minuscoli io non lo escludo ma non attribuiamo
Avverto un straordinarie dire gli uomini di allora la loro capacità di trovare un'intesa in realtà erano le culture che avevano dentro
Che portava verso l'intesa fra di loro non è un caso scusate se insisto
Ma insomma il vecchio giurista queste cose barda
Gli esponenti del vecchio Stato liberale pur presenti in Assemblea costituente sono ai margini
Non vengono chiamati neanche a far parte della Commissione dei settantacinque che è quella che elabora il testo della Costituzione quindi
Nasce
Con una cultura in realtà diverso ecco
In quel clima
L'atto dove e fece i suoi primi passi la Repubblica e anche se il neorealismo durò pochi anni
Durarono a lungo quelle grandi culture politiche all'interno delle quali immaturo progressivamente
La decisione di tutti al democrazia repubblicana ecco
A distanza di decenni non ci si riprende sufficientemente conto di cosa volle dire
Che Alcide De Gasperi che aveva ormai dietro
Perché era l'argine contro il comunismo
Anche
Un elettorato di destra
Molto nostalgico del vecchio regime fascista
Che lo abbia portato pian piano a riconoscersi nei principi e nelle regole della democrazia e che dall'altra parte Togliatti che aveva
Ancora
Vedi i militanti che tenevano le armi pronte negli Pagliai ma seriamente per
Il salto di regime
Abbia portato in qualche modo
Questa è è un grande merito della stessa Costituzione della Repubblica di
Essere diventata ai terreni o di comune riconoscimento
E questo
è un passaggio che tra gli anni Quaranta negli anni Cinquanta rimane indelebilmente come un grande passaggio positivo ma
I ma cominciano a venire dopo ecco noi dopo un po'
Viviamo due grandi trasformazioni in evitiamo tante ma
Ve ne segnalo due
Che come tutte le trasformazioni hanno dentro di sé il bene e il male
Il problema che ci siamo trovati davanti
E che
Il male
In entrambi i casi ha incontrato forse meno ostacoli di quanto sarebbe stato bene
E ci sono stati dei momenti e ci sono tuttora dei momenti in cui c'è chi dubita che il bene sia rimasto
Avemmo il sessantotto
Grande stagione di nuovi e giusti diritti affermati davanti a vecchie ingiuste gerarchia
La parità uomo-donna usciti
Non era giusto
Che la famiglia anziché essere affidata all'accordo paritario tra lui e lei fosse assoggettata alla potestà Ammari tali
All'uomo capo anche della sua sposa
E non era giusto che i giovani fossero interamente assoggettati senza aver voce in capitolo alle scelte dei genitori
Il sessantotto portò al superamento di queste vecchie gerarchia ma ne uscì anche la coda velenosa del terrorismo
E la moltiplicazione dei diritti nel tempo all'insegna di un individualismo
E ci tornerò subito che sembrava non più in grado di cogliere i limiti i limiti del fattibile
Prima grande trasformazione
Seconda grande trasformazione
Prima attraverso l'Europa poi attraverso nei primi immigrazioni la riscoperta delle diversità etniche e religiose
Che
Convivono insieme sono chiamate a condividere insieme
Specie all'inizio
Noi italiani avemmo modo di apprezzare
Come si suol dire la ricchezza che da tutto questo poteva avvenire
Memmo RIS per euro
Del fatto che la nostra italianità storicamente
è figlia delle etnie diverse
Che sono venute a vivere in questo Paese in questa penisola
E hanno nutrito ciascuno pro-quota una parte della nostra italianità
Che sia cultura che si è architettura che sia lingua che sia in gastronomia che sia tradizioni d'altro genere
E tuttavia oggi
Dopo il flusso così intenso delle recenti migrazioni non so quanti di noi continuano a pensarla in termini di arricchimento
Perché c'era tutto tre che il Damon Haendel identità
Etnica interrato tra di noi con grandissima forza mi fermo qui prima di approfondire
E mi chiedo quanto la nostra cultura ci ha aiutato a vivere in queste trasformazioni
Difficili da affrontare
Ecco
Visto che
Questa è la domanda a cui dobbiamo rispondere
Io rispondo un po'come rispondeva Corrado Stajano curatore di un libero la cultura italiana del Novecento diritto fine secolo dalla terza
In cui si sostiene che la cultura letteraria
Ha fatto poco per orientarci davanti ai problemi che avevamo
Pensate che
Poco fa è uscito il libro di un bravo economista Pierluigi Ciocca
Ai confini dell'economia elogio dell'interdisciplinarità
In cui Ciocca dice che nei confronti dell'economia parte importante delle trasformazioni che abbiamo vissuto
C'è stata addirittura avversione da parte della nostra cultura
La cultura letteraria è stata assegnata piuttosto da quella che Moravia definì l'impegno contro Bolivia che porta bensì ad occuparsi di problemi reali di figure reali
Ma senza suggerire percorsi che ci facciano entrare nella Società circostante rifletteteci si tratti del male oscuro di Giuseppe Berto del pasticciaccio
Di e Garda o della solitudine dei numeri primi più di recente di Paolo Giordano sono tutti schiavi nell'interiorità umana illuminanti affascinanti
Ma in fondo senza tempo
No non legati ai temi che noi ci siamo trovati davanti e questi temi e guardate
Io l'ho vissuto quel periodo forse i più giovani
Non ne possono ovviamente avere ricordo
Ma
La fine delle vecchie gerarchia e all'espansione dei diritti hanno dato corpo ad un cambiamento di cultura collettiva veramente stravolgente
Perché
Tutto stava cambiando l'urbanizzazione
Noi
Eravamo abituati a vivere in centri piccoli innovare utilizzi c'era la grande famiglia
Ci si riuniva la domenica i problemi di ciascuno diventavano così i problemi di tutti
La famiglia diventa la famiglia no no al nucleare sono lui e lei o a volte un lui è una lei soli
Che vivono in città e non c'è
Nulla
Dei vecchi legami familiari intorno a loro io personalmente ho vissuto questa vita e so cosa vuol dire trovarsi crescere dei figli di ricercare l'ospedale quale scelta fare
Quando sei giovane e e non hai nessuno intorno in più
Anche il lavoro diventava sempre più individuale con il passare degli anni e quindi quei grandi agglomerati che erano stati il tessuto
In cui erano cresciute le personalità di tanti venivano meno ci si trovava soli sogni sono in queste grandi città
Sono ritirati apprendere decisioni su se stessi
Notate era un cambiamento che metteva in discussione il modello su cui si era costruita da società per la Costituente le formazioni intermedie
L'importanza che era stata attribuita loro per la nostra educazione i anche per la nostra sicurezza
Certo deve chiarire archi erano ingiuste ma diciamo la verità
In esse avevamo trovato repressione ma anche un'autorità di cui potevamo avere bisogno
Avevamo trovato di Chieti ma anche un'esperienza che ci sarebbe stato utile ascoltare invece ora eravamo soli eravamo soli e le
Potenzialità di scelta che ci trovavamo davanti col passare degli anni sono diventate sempre più larghe sempre più vaste
Ci siamo trovati nella condizione di avere un figlio
Come era sempre capitato oppure di prevenirlo con gli anticoncezionali che prima non esistevano ed era una scelta
Siamo arrivati addirittura a decidere col passare degli anni
Se fare la fecondazione artificiale
Omologa eterologa
Penso spesso davanti a queste cose a mia madre non capirebbe
Davanti alle fecondazione eterologa dovrei spiegarle dall'inizio di che si tratta
Un qualcosa di completamente nuovo
UAL picchiati avevamo nella nostra solitudine
Per affrontare queste scelte
Chi ci stava dando qualcosa dall'interno della cultura
Devo dire la verità
L'unico che davvero
Ci spiegò
Non anche cosa andavamo incontro ma che cosa perdevamo future Pier Paolo Pasolini
Vi ricordate la famosa storia delle lucciole che erano spariti
Ma io
Per rievocare la insieme a voi sono andata a ritrovare me lo ricordavo la seconda poesia in forma di rosa di Pasolini
In cui lui dice
Io
Del nuovo corso della storia di cui non sono nulla
Come un non ha detto ai lavori un ritardatario lasciato fuori per sempre una sola cosa comprendo
Che sta per morire dell'idea dell'uomo che compare nei grandi mattini del dell'Italia o dell'India
Assorto nel suo piccolo lavoro con un piccolo Bue o un cavallo innamorato di lui
In un piccolo campo a seminare o a rare o col dire rendere Brollo vicino alla casa i piccoli POMI Rossi della stagione
Ieri Peuterey ad uno ad uno gli atti del padre
In silenzio con un riso di timido scetticismo rinuncia
A chi lo attenti perché nel suo cuore non c'è posto per altro sentimento che la religione
Questo lo scrive Pasolini
Che
Capisce che veniamo strappati da un mondo
Di cose da lasciare ma di cose per noi essenziali e in questa solitudine dobbiamo decidere di cose di cui l'umanità non si era mai trovata in precedenza
A decidere
In realtà
Alcuni
Devo dire sarà perché è un mio vecchio amico
Ma il Censis di De Rita
Invece non poco per spiegare il cd
I rischi che correvamo con una idea galoppante di libertà che coincideva ormai con la incondizionata ricerca del proprio tornaconto
Corre il rischio di trovare
Nella nostra solitudine che i consumi tecnologici potevano sostituire le amicizie
E le serate passate insieme agli altri
Hanno scritto giustamente Lorenzo Ornaghi e Vittorio Parsi anche loro hanno riflettuto su questo di particolarismi arrabbiati
Di egoismi senza individualità in cui rischiavamo di cadere e ci siamo caduti
Qualcun altro ha scritto
Che questa percorrenza verso la liberazione che fu una liberazione degli italiani era partita con Volare e finì con la febbre del sabato sera
Con tutti i guai che questa porta con sé
L'alcol la droga il rischio di poter morire i propri figli e nella notte sbatte perché hanno sbattuto con la macchina da qualche parte
Ci aiutarono a trovare le chiavi per orientarci
Poco dopo il Girard del millennio
Due filosofi nomi italiani che riaffermare o non le ragioni ineludibili di un'etica collettiva condivisa che
Ponesse fine a rischio che l'etica diventasse individuale ciascuno per sé ciascuno che si veda costruisse perse
Erano
Jorgensen Habermas e Josef Ratzinger
Che nel due mila quattro l'uno non credenti l'altro cardinale della Chiesa convenire o no sul fatto
Che era essenziale
Riconoscersi in una piattaforma comune di valori condivisi
Che fossero costruiti sul ciò
Che in passato tutti avevamo costruito
è stato essenziale vedete è stato il fondamento di quella che chiamiamo la Società Poste secondario
E
Non ve lo sareste aspettato che
Per
Darvi il modo di vivere meglio la vostra vita fossero i filosofi che servivano perché si tende a ritenere che non serva a nord perbacco hanno dimostrato i come di servire
Perché noi insisto su questo nella nostra esperienza
Non l'avevamo bagaglio per rispondere alle domande che ci siamo trovate davanti pensante oggi
Discutiamo come si discuteva cento anni fa se c'è i
Il diritto di un giovane di conoscere il proprio genitore biologico
Ma vedete cent'anni fa
Conoscere il proprio genitore biologico significava conoscere quel marito fedifrago
Che aveva avuto una relazione con un'altra donna da cui aveva avuto un bambino il bambino era la stato lasciato alla donna
Che veniva pagata a condizione che non si sapesse che lui era il padre
Perché da
Bravo signor borghese qual era il suo onore e la sua dignità sarebbero stati lesi se si fosse saputo ciò che gli era accaduto oppure
Il genitore biologico era la ragazza madre
Che nei secoli
Aveva portato la sua creatura sulla ruota degli innocenti a Firenze o altrove
Ebbene oggi quella domanda si riferisce
A chi rifornisce appagamento una banca del seme
E che magari sarà
Genitore biologico di decine di bambini di cui non saprà nulla
E che certo non avrà ragione dissentire come suoi la domanda per ciò che abbia senso mai accettabile ditemi e accettabile
Per il figlio in cerca di identità che possa non avere alcun senso
Ci sconcerta no queste domande
Ci può anche sconcerta nella varietà delle risposte
Perché ci sono dei Paesi in cui una certa cosa io ammesse altri Paesi in cui non è ammessa
Cinghietta
Che qui siamo davvero
Al confine
Che separa la creatura dal creatore
Il confine che Ulisse bolle varcare
Che per questo
Nonostante
Invitasse a seguire virtute e conoscenza
Dante lo mette all'inferno
Pensiamoci
L'Ulisse del virtute e conoscenze all'inferno perché volle varcare quel confine quello che dice Amber masse porta ciascuno a recitare la parte di Dio
Attenzione però come vi dicevo la cultura non è nuova
La cultura con cui rispondere è sempre quella della Costituente
è sempre quella di Umberto Di è sempre quella che
Cd deve portare a prendere atto che l'altro chiunque sia
Ha gli stessi diritti e la stessa dignità che abbiamo noi
La piattaforma comune di Habermas e Ratzinger e quella che aveva portato lo stesso Habermas pochi anni prima a sostenere la indisponibilità
Del patrimonio genetico del nascituro da parte dei genitori una indisponibilità che allora lui vedeva messo a rischio dalla diagnosi pre-impianto
Ma che in realtà ha finito per essere messa in gioco in modo massiccio
Dal diffusione in Paesi diversi dal nostro delle banche del seme ed era la possibilità per chiunque di attingerli scegliendo
Le caratteristiche della creatura che vuole far nascere dalla seconda altre persone
In tal modo
Osservava Habermas
Mettendo in discussione la libertà
Che questa futuro
Nascituro
Avrà di autodeterminare se stesso ecco
Qual è un punto che ci deve essere chiaro
Che davanti a queste nuove domande
A questa espansione delle dei diritti
Le chiavi culturali per rispondere sono sempre quelle che avevamo prima
Ma funzionano
Se noi le applichiamo a tutta la nostra vita non soltanto a questo
Non possiamo vivere come individui disinteressati degli altri
E interessanti sia da vedere tutto ciò che è possibile a vedere e poi pretendere da noi stessi di avere un'etica quando arriviamo a quel confine
Se non l'abbiamo avuta prima di raggiungerlo local presteremo con grande facilità
Appunto
Il rischio di dividere inconsapevolmente lo corriamo ogni giorno ogni giorno che la tecnologia ci offre una novità in più
Io c'è un vecchio telefono non ce l'ho
Come si chiama l'iPhone
Ma incerto Cerbai forma perché non avere l'iPhone e non disporre di tutto quello che che ti offre
Posso sapere che tempera Tura c'è in questo momento atti in bocca tu perché ne devo privare della gioia di sapere in questa temperatura
Posso sapere
Quanti battiti farà il mio cuore uscendo da qui a alla e perché non lo devo fare
Posso parlare attraverso Skype con una persona lontana senza pagare un Euro e perché non lo devo fare
Tutto ciò che si presenta come fattibile è qualcosa che noi siamo pronti a fare
E qui viene quella che giustamente chiamato fra Papa Francesco a proposito anche di altre cose l'anestesia della strumentazione
Noi arriviamo all'assuefazione di cose che soltanto pochi anni fa erano inconcepibili e questo diventa un anestetico che non ci fa accogliere il dolore che provochiamo
La lesione che provochiamo a valori essenziali della nostra vita
Quando questo accade non accade con la riforma non accade con Skype ma se mettiamo tutto nella stessa sequenza ecco tutto questo può a capire
Io faccio un cenno solo perché non voglio allungare troppo ancora o o qualcosa da dirvi ma
Ecco
C'è qui davanti a me Marta carta abbia
Che io ho trovato rispetto a me più anziano di lei giudice anziana della Corte costituzionale quando ci sono entrato
Ecco
Nel nostro lavoro l'anestesia dell'assuefazione non è entrata noi ci rendiamo conto di ciò
Che è stato spiegato oltre che
Da chi ha una fede anche da chi non la
Come Isaia beveroni venne grande pensatore liberale
Che ci sono delle situazioni tragiche nella vita in cui dobbiamo scegliere su questa terra non esiste un'armonia nella quale per nostro comodo tutto si componga no
Dobbiamo sapere scegliere
E la scelta lo dice dove debba
Toro ed entro la nostra coscienza necessariamente la scelta prioritaria perché sappiamo che c'è
E lo possiamo ignorare solo sì dimentichiamo che lì e quindi lo cancelliamo come si non ci fosse ecco
Alla Corte ci troviamo a volte
In questa situazione sappiamo di dovere scegliere sappiamo di dover bilanciare
Sappiamo che a volte non tocca a noi farlo ma tocca piuttosto al Parlamento quando noi non troviamo nella Costituzione
La bussola chiara def
Per la scelta che dobbiamo fare
Ma
Questo ve lo posso assicurare quell'individualismo che sembrava senza freni nella Corte nonna udienza
Ma l'individualismo
Ha trovato nuova forza di fronte all'altra grande trasformazione che più di recente ha investito le nostre società
Quella del ritorno alla convivenza con gli appartenenti ad altre etnie anche ad altre religioni
Che era guardate
Un ritorno naturale rispetto alla storia umana è stata sono
Quella
Che per la storia lunga è un'apparente di sì quella degli Stati nazionali quella degli Stati nazionali specie dopo la pace di Westfalia
Che ha assegnato a ciascuno Stato un'etnia è una religione
è stata una parentesi quella che ci ha abituato a società mono etniche mondo religiose
Ma tutte le società che sono nate al di fuori del vecchio Stato nazionale europeo sono nate e cresciute fatte dai grandi più di terzi
Noi italiani siamo uno dei tanti rami su cui è intessuta la nazione americana si tratti degli Stati Uniti si tratti del Canada
E l'Australia e fatta allo stesso modo è un problema qui europeo ci siamo abituati a vivere da soli
E qui sto
Ha creato spesso ostilità nei confronti dei nuovi arrivati ora è il pregiudizio
Ora è la paura di chi non si conosce
Ora è l'avversione anche per chi al proprio interno non riconosce i diritti essenziali come quelli della donna e dei minori
Anche se fatemelo dire tra quei diritti essenziali c'è il diritto di fare il bagno col costume a un pezzo con costumi a due pezzi e c'è qualcuno che lo fa oppure senza costume
Ed essere esposto marchi
Ecco sentito tranquillamente dalle nostre regole poco
Ora sono ragioni
Di cui comunque chi governa deve tener conto
Certo si è che qui
Ecco vorrei che questo vi fosse chiaro
Se è scontro c'è
Guardate che questo scontro e
Con la rivoluzione e più grande che la storia umana abbia mai vissuto
Una rivoluzione che venne solo
Annunciata il suo tempo da quel Gesù di Nazareth che fu il primo
A impostare
La propria filosofia sulla eguaglianza di tutti gli esseri umani
E che non riuscivo ovviamente a trovare un riscontro al suo tempo
Quando tutte le economie funzionavano attraverso il lavoro schiavisti co e quindi era troppo eversivo
Ma la sua rivoluzione
Quanto
Col passare dei secoli si è venuta affermando è rimasta rispetto a nostre credenze consolidati idea del sistema
Perché noi continuiamo a pensare
Ciò che ci insegna romano oltre duemila anni fa che i diritti spettano solo ai cittadini
Mentre
I diritti spetta al no a qualunque essere umano si trovi a vivere su questa terra
Ho visto il la verità
Ma la verità di tutti
Non è una verità rivelata
è una verità che si è fatta strada
Fu enunciata
Due secoli fa da qualcuno che scrisse
Che tutti gli uomini sono creati uguali ma mentre lo scriveva manteneva uomini e donne schiavi al proprio servizio non poteva durare
Questi schiavi pretese vero di essere seri liberi e nelle nostre società i diritti e la libertà o furono date ai possidenti e a chi aveva studiato
Non poteva durare chiunque altro
Forse possidente o no avesse studiato no aveva gli stessi diritti e così sia avvenuta affermando e si è venuta allargando
Le carte dei diritti di cui ci compiacciamo sono tutte carte nelle quali il titolare dei diritti proclamati e chiunque
Ora
Non c'è dubbio
Che
Il principio di proporzionalità deve essere applicato che vi sono diritti che costano
Che non avere contribuito mai alla vita di una specifica comunità
E rende più deboli ai fini del riconoscimento integrale
Dei diritti di tutti chi è appena arrivato ma non giustifica mai il diniego
Notate sono le Corti costituzionali no agli organi politici che stabiliscono i diritti degli immigrati
E anche degli illegali
Perché
Per la politica è particolarmente difficile perché qui pesa
La cultura dell'ostilità
E quindi portare a negare ciò che oggi non è più innegabile
Che comunque è un nucleo essenziale di tutela lo deve a vivere il bambino di un immigrato che si trovi qua sia legale o illegale deve poter andare a scuola altrimenti sarà un adulto di serie B
Una donna che deve partorire deve essere assistita in ospedale e nessuno le deve chiedere se illegale o clandestina perché altrimenti lei non c'entra
Io allora quella povera creatura chissà come il fondo Masci
Ma questo lo devono dire le Corti ecco per concludere
Fatemi dire che però
Io sono
Abbastanza convinto oggi
Che sebbene siano particolarmente boccali coloro che sono contrari
C'è una cultura
Della riconoscimento dell'altro che del disponibilità ad essere solidali
Di cui un tempo
Quelli del volontariato erano gli unici portatori ma di cui oggi sono in realtà i battistrada
Non
I portatori esclusivi c'era una cultura dell'impegno che si manifesta in mille modi e che si trova negli episodi più diverso
Io ho visto persone
Non legate ad alcuna organizzazione di volontariato
Per recarsi a Roma dietro la stazione Tiburtina dove erano arrivati degli immigrati
Per portar loro sapone carta igienica e del pane perché erano le cose essenziali di cui avevano bisogno in quanto esseri umani e non animali
Per
Iniziare da loro giornata
Una ricerca del Censis sempre di tre anni fa
Sosteneva con dei dati forse
C'era anche un po'di otto attivo ma
Plausibile
Che la stagione dell'individualismo era finita
E che
Negli italiani stava crescendo da percezione
Di una volta
Della solidarietà
Mi ha colpito reddito solo questo numero alla domanda come sarà l'Italia del due mila venti la domanda era fatta a distanza di otto anni avrà più stranieri
Sarà meno benestanti Sarra più solidale
Sarà più solidale
E non vi sembri retorica da parte mia da vecchio professore
Ma l'esperienza che io continuo ad avere dei giovani che frequento che conosco
è un'esperienza che mi dice
Che
Tra i giovani
Questa cultura del
Riconoscimento dell'altro e molto più forte di quanto pensiamo
Lo sanno loro come nasce da quali canzoni
Da quali letture
Da quali preghiere
Da quali esperienze
Ma quello che mi colpisce che soprattutto nei giovani preparati
La loro medicinali la loro Antropologia il loro management e sono naturalmente al servizio dell'altro che mi ha bisogno
Combinano cioè la propria innovatività nelle sapere
E nel gestire
Con lei innovatività rispetto al vecchio individualismo che non è fatta solo di pietra a scopo di solidarietà attenti è fatta di accettazione del mondo come
Accettazione di un mondo in cui ci sono io ci sono gli altri
Ne hanno preso quattro e gli altri sono come me
E quindi io lavoro con loro e per loro come fare comunque in qualunque altra comunità
Certo
In questo c'è il rischio che già si vede in Italia di un conflitto generazionale
Perché
Le vecchie generazioni non la vedono così
Tra quelli della mia generazione anche di generazioni successive ovviamente c'è una maggior propensione alla chiusura
A diffidare dei cambiamenti alla paura nel futuro
Perché di futuro anche ce n'è poco perché è vecchio
Mi sono domandato e mi domando e per l'ultima domanda che pongo anche a voi
Come possiamo fare ad evitare che ne ha innesca un vero e proprio conflitto che già si intravede nell'andamento del voto non entro ora in questo perché porterebbe via tempo ma
Il voto dei giovani intenda andare da una parte quello degli anziani intende andare da
Da un'altra
Ecco
Bisogna tener conto
Anche delle ragioni di chi diffida
Ma nomina perdere che le ragioni del diffidenze siano fondate ma semplicemente perché
Sedici chiedono
Ma allora dobbiamo accogliere tutti coloro che arrivano su
Lo sapete che questa è la domanda
La risposta è no questo non lo chiede nessuno non l'ha chiesto neanche Papa Francesco a cui viene attribuito
Il quale chiede una cosa diversa attenti
Che nessuno resti indietro c'è un belli Beretti nonché io ho presentato sere fa in Maremma
Di Alborghetti che proprio sulla vita di questo Papa
Personaggio straordinario credo che nessuno di voi sappia senza aver letto quel libro che lui ha fatto anche il buttafuori di discoteca da giovane per lavorare
Che
è abituato a fare tutto da solo questo lo si è capito insomma va beh comunque ora non entrambe che nessuno resti indietro vuol dire un'altra cosa che deve mettere a frutto nel modo migliore
Questo patrimonio chiamiamo in giovani appesi tutti e aprirti al mondo
Che
Portare alle ritorno nei propri Paesi non in chiave di espulsione
No CONI il vietato l'ingresso di cui parlava ieri qui Sergio Mattarella ma quel ritorno assistito
Che cosa sta molti pochi soldi
Costa molto meno che foraggiare coloro che vivono degli immigrati mantenendone il più a lungo possibile nei centri di accoglienza e di identificazione
Ed è un capitolo che ora non approva
Purtroppo è stato aperto costa molto meno
Basta essere organizzati basta parlarci basta prospettare un futuro
Io
Di mi raccontò questa piccolissima cosa
Un vu'cumprà
Che io ho conosciuto mentre faceva su e giù sulla spiaggia sovraccarico di borse
Falsamente
Di griffate
Che fortunatamente gli comprava non per
Questa era la mia posizione sull'argomento era un uomo di grande intelligenza
Ciò ha parlato più volte ora
Nel suo Paese
Che
Ha messo su un'azienda di produzione agricola
è bastata una piccola somma data in garanzia
Neanche speso
Data in garanzia e lui è stato felice di tornare da
Gli esseri umani che sono con tutti come noi
Non sono felici di fare il vu'cumprà sulle spiagge
Facendo su e giù stancando sì in modo forsennato per pochi euro se gli si dà l'opportunità sono felici di tornare
E noi questo dobbiamo saper fare
Il nostro parte
Ogni o umana il patrimonio di solidarietà usiamolo anche per questo
Ed è così
Che arrivo a concludere ha davanti a me stesso
E davanti a voi
Che
Alla fin fine se fu bello l'inizio della Repubblica
E se tante traversie abbiamo dovuto passare incrociando il male e spesso cascando uscì
Ora
Avviamo ottime possibilità
Di
Nuovo inizio
Di questa Repubblica
Più ricca di umanità il più aperta al mondo di quella con la quale abbiamo cominciato
E speriamo
Che
La diagnosi che vi ho fatto
Dei giovani come asse portante di questo sia
Una diagnosi capace di coinvolgere il numero più ampio di loro
E di dare serenità a tutti anche gli anziani che non si fidano
I ricchi
Dobbiamo portare affidarsi
Del fatto che
Insomma
Il mondo può essere bello
Solo
Sì ciascuno di noi è impacci
Non soltanto con se stessi ma contiamo
Ringraziamo
Il Presidente Amato perché questa lezione sulla
La storia culturale del nostro Paese una lezione di cui fare tesoro e vogliamo o anche noi guardare
A questa prospettiva che ci ha aperto
Con il massimo del realismo manco il massimo anche dell'apertura della speranza mentre
Si concludeva la parabola di questo intervento pensavo che
Il lavoro che è stato fatto per i ragazzi sulla mostra sui migranti sotto la direzioni di Giorgio Paolucci
Era nutrita
Da questo spirito e che prova ad affrontare un fenomeno nuovo e problematico proprio nell'ottica descritta così come anche
Tante belle cose che ci diciamo che leggiamo sui giornali che ci aprano proprio ha una visione
Ha un'edizione più vera più profonda più impregnata dalla ricerca del nostro destino
Siccome abbiamo ancora qualche minuto corte se consistenti ci potrebbe essere
Qualche domanda da parte dei nostri
Giovanni appunto dei nostri studenti e che forse
Può come dire
Aprire anche
Alla questione
Più complessa e più problematica che un po'la questione della politica e non perché
Questa
Tua porta di evocazione dello spirito buono che ammicca ogni Whò mo'ogni tanto sembra un po'lontano da certe cose che noi vediamo nel mondo politico non è
Non vogliamo certo chiederti un giudizio specifico su questa vicenda ma
Come l'inizio della nostra Repubblica esitato
Anche un portare dentro la politica lo spirito evocato così anche adesso la domanda che spesso ci anima e ma
Come si può dentro questo mondo così problematico che una che ci appare riportare in questo senso di di unità e
Ancora
Un quarto d'ora f credete facciamo qualche domanda e poi lasciamo il nostro ospite
Al meritato riposo dopo questo momento difetti Camargue così
Così fruttuoso per tutti prego
Buonasera Presidente lei all'inizio del suo intervento ha detto che Noufou tanto la grandezza dei politici di allora
Quanto la cultura che era dentro di loro a favorire l'incontro tra i costituenti
E faceva l'esempio di egli ha scritto agli atti di come portarono a riconoscersi nei valori nei principi della democrazia
Da una parte l'elettorato di destra nostalgiche del fascismo
E dall'altra parte gli uomini CONI con le armi
Con le armi Pagliai
Per cui e grappa anche la mostra sui settanta anni della della Repubblica insiste molto su questo punto del compromesso qui da studente universitario mi interessava approfondire
Appunto quale fosse questa cultura
Chi
Di Quirico appunto a questo punto le parlava anche in vista di questo nuovo inizio
Che ha appena di quel pena parlato prima di concludere il suo intervento
Così magari le raccogliamo
Sì sì forse è meglio
Presidente lei ha parlato di una cultura un tempo comunitaria
Inclusiva
E nella cultura oggi al contrario individualista
In cui vi si prediligono particolarismi arrabbiati d'altra parte parlava anche di grandi possibilità di fronte a noi
Le volevo quindi domandare
è ancora possibile una visione in politica come quella dell'Assemblea costituente
Quali sono i fondamenti culturali perché la politica non sia solo
Scontro ideologico accanito inoltre visti di molteplici cambiamenti culturali
Che lei ha sottolineato con numerosi esempi a settanta anni di distanza dall'inizio della Repubblica ancora senso festeggiare tale ricorrenza
Presidente
A differenza di quanto sottolineava cerca i trattati di un mondo oggi fortemente egoista il titolo di questo meeting è opposta a questa cultura della solitudine tu sei un bene per me è per molti sembrerebbe un buonismo tout da via può essere l'origine di una cultura sussidiaria e in Italia anche come nella
Mostra de sull'immigrazione viene mostrato c'è una grande vitalità molti singoli si muovono verso l'alto e
Quindi le chiedo vasto utente e come aiuto per me studenti quali possono essere le
Personalità gli strumenti e linee di pensiero che in Italia sono presenti
E che possono permettere uno sviluppo di questa cultura spesso emarginata
Signor presidente
Lei ha parlato di una cultura in cui la persona con i suoi diritti e i suoi doveri precede lo Stato stesso ma allo stato a tassi stiamo si presenta con una natura fortemente interventista
Di fronte dunque a un'Italia patria della cultura oltre che stato con maggior numero di iscritti ricco e Sciurti come patrimonio dell'umanità quali sono i percorsi e gli orizzonti per valorizzare il potenziale del nostro Paese
Che cosa è chiesto allo Stato e che cosa al singolo grazie
Ora
Quando dicevo prima badante non è questione di virtù degli uomini ma è questione di culture
Ovviamente
Queste culture si traducono anche in virtù degli uomini
Volevo soltanto dire
Una cosa che poi emerge dalle vostre domande
Che una politica
Che sia figlia
No non
Della ricerca del consenso o qui o là
Ma di una visione del società
Verso la quale io vorrei portare con loro al servizio dei quali svolgo la mia attività politica
Ecco questo
Rende più virtuoso il politico
E rigida nonno humus
Nel quale la sua virtù affonda le radici
Il
Cento
Dei politici delle prime generazioni della Repubblica
Ed era in realtà
Scelto
Che
Apparteneva
Alla medesima area a cui apparteneva chi scriveva liberi
Oppure esige
Ma pensante
Ecco io
Sono stato molto vicino
A un politico che asseriva di essere un non politico che era Antonio Giolitti
Che si vide chiamato alla politica
Dall'impegno antifascista nella Resistenza
E che
Visse a mezzadria tra il Parlamento e la casa editrice dove con Calvino nel Pavese
Lavorava sui manoscritti che mandavano gli scrittori italiani ma non c'è bisogno di figure come queste avete mai letto i diari di De Gasperi
De Gasperi europea è un letterato
E scrive
Con una penna anche
Se non fosse stato De Gasperi probabilmente avrebbe finito per essere noto per i diari chi aveva scritto come altri scrittori
Cioè erano persone colte
Che leggevano le stesse cose che leggevano i letterati
Erano tutti più o meno figli dell'idealismo
Nessuno ignorava croce anche coloro che non erano d'accordo con voi di quelle generazioni ora tutto è cambiato e io non posso pretendere
Che chi che
A
Trent'anni oggi abbia resta esse letture che avevo io
Infatti ogni tanto
Io sono indotto a domandarmi da vecchio qual sono
Ma come fanno questi ragazzi a orientarsi nel mondo se non hanno letto la montagna incantata di Thomas Mann o delitto e castigo
E poi penso abbiamo avuto tanti bravissimi italiani tra il Settecento dell'ottocento che si sono formati senza leggere né Dostoevskij nel Thomas Mann perché sono venuti dopo
Questi autori
Perciò
Ci si può formare in modi diversi
Il problema è che spesso si ha la sensazione
Che la politica sia diventata un'attività
Che sì alimenta sulla mera comunicazione
Sul fatto di saper parlare agli altri di saper cogliere ciò che gli altri si aspettano che tu dica e di dirlo medio degli altri
E tenere conto delle reazioni per dar loro ragione ecco se ci si riduce a questo è chiaro che manca la cultura e manca la virtù
Festeggiare
I settant'anni della Repubblica
E poi gli ottanta e poi i novanta
In quel che
Ha senso perché serve a ricordare questo
Guardate
Non disprezzato e gli anniversari
Gli anniversari dei disprezzano coloro per i quali il passato non esiste
Ma coloro per i quali in passato non esiste date retta a me non saranno mai in grado di dare un futuro né a se stessi né agli altri io di questo sono convinto
Io ho fatto l'esperienza del centocinquantesimo
Ero Presidente del Comitato per le celebrazioni del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia
Ho girato molte scuole
Nelle quali straordinari insegnanti
Avevano fatto lavorare i loro studenti che anche i piccoli su
I
Centocinquanta anni prima non necessariamente su Cavour Garibaldi e Mazzini
Ma
Questi hanno riscoperto figure eroiche del proprio Paese
Una ragazzina lesse ce l'ho ancora negli occhi
La storia del suo bisnonno
Che aveva fatto il primo sciopero nella miniera nella quale lavorava
E che grazie a questo si era saputo mettere al servizio degli altri e lei era orgogliosa di nessuno
Anzi era il bisnonno naturalmente
E grazie a questa
Scavo fatto nel passato aveva trovato ponente della sua identità e così importante questo noi insistiamo il nostro passato
E che lo siamo senza conoscerlo è soltanto un nostro limite e importante conoscerlo
Ora
Tu sei un bene per me
Secondo me
E
La cultura emergente del nostro tempo questo ho cercato di dirvi nella parte finale del mio intervento
Avvalendomi anche di una ricerca del Censis e quindi non ricavandolo era intitolata i valori degli italiani ed è uscita mi pare nel due mila dodici
Dove proprio
Sosteneva alla fine
Per esaurimento dell'individualismo egoista e di ritorno del bisogno di relazioni in quest'era la tesi del Censis
Io sono convinto che
La leva portante di questo appunto quelle giovane che noi abbiamo
Chi è più abituato a vivere circondato da persone diverse
Ma buona parte dei nostri figli nipoti
Miei
Piccoli i più piccoli e frequentano scuole oggi nelle quali
Trovano i diversi interessi
E familiarizzare no c'è
Una famosa storia ma vera
In cui
Il padre indica al figlio se
Si trova d'accordo con gli altri quello di quell'accenno
Della foto che è quello con il viso nero
E il figlio gli risponde chi quello lì col maglione rosso
Quindi il figlio distingueva l'altro non dal colore della pelle ma dal maglione
E il padre no
Dal colore della pelle
Ora questa è una differenza importante
Perché finalmente i nostri giovani sono usciti dallo Stato nazionale posto best Qualiano
Sono tornati alla condizione in cui erano gli europei nel Cinquecento nel Quattrocento nel Trecento
E anche prima il Moro di Venezia nessuno si stupiva che fosse Moro in realtà
Mentre lo stupore
è venuto tutto dopo ora loro sono gli assi portanti della cultura del futuro ma per non creare
La
Il corto circuito con i vecchi debbono avvierei l'intelligenza
Di giocare la partita su tutta la scacchiera
Che fatta del nostro Paese e dell'accoglienza di cui può essere capaci
Mai fatta anche ripeto
Del ritorno incentivato e rafforzato nella possibilità di
Svolgere un'attività in loco badate
Che non è la stessa cosa che dire spendiamo la per lo sviluppo dei Paesi d'origine quella è un'altra cosa qui noi abbiamo già gli esseri umani sono qua vicino a noi desiderano un futuro
Non è obbligatorio che lo trovino sotto i ponti dove spesso li condanniamo a vivere
Possiamo noi stessi aiutarli a trovarlo in patria e ne saranno essi stessi contenti
Un'ultima cosa
Potenziale del nostro Paese non entro chi non discorso ampio sui beni culturali sul
Possibilità che abbiamo anche troppa guardate
Tra qualche anno chissà come faremo
Mi diceva l'altro giorno Dario Franceschini
Che il suo collega cinese gli ha detto guarda
Sono circa cento milioni i cinesi che ora si muovono verso i vostri Paesi per vederli tra dieci anni saranno cinquecento milioni quindi avete voglia
Quindi
Vendere acqua minerale a costi proibitivi a poveri cinesi insomma anzi speriamo di trattarli meglio col passare degli anni ma
Ciò che è davvero
Dovete pretendere
Per
Utilizzare il potenziale del nostro Paese e io condivido l'impianto dell'ultima domanda che mi è stata fatta
E di avere i Governi
Che non arrivino a un certo punto da dirvi guarda quante cose ho fatto per voi
Ma che
Casomai rimuova ostacoli che voi incontrate nel fare
E che alla fine consentano a voi di dire guardate
Quante cose abbiamo fatto insieme e questo è il vero potenziale che possiamo sfruttare
Grazie vero cuore a Giuliano Amato al Presidente Amato per questo intervento per questa sua disponibilità a rispondere alle nostre domande
La questione culturale eh una questione fondamentale è questo non l'abbiamo sempre saputo giusta Aniello il monsignor Pisani all'inizio del suo percorso con noi diceva
Le tre dimensioni dell'agire umano sono la cultura la carità e la missione ma tutta quella storia sta dentro la possibilità di incontro con persone che ci aiutino ci facciano capire
Il senso della nostra strada e ci diano soprattutto alla capacità di riporre sempre le domande fondamentali perché questa battaglia culturale
Sia una continua ricerca e ci apra a essere davvero aperti al nuovo all'importante e al fondamentale grazie Giuliano Amato grazie a tutti voi che avete ascoltato buona serata a tutt'