TG3 - Servizio con intervista a Sergio D'Elia sul prossimo 40º Congresso del Partito Radicale Nonviolento a Rebibbia

Un congresso di partito tra le mura di un carcere l'appuntamento inedito e dei radicali da sempre attenti ai problemi dei detenuti che si ritroveranno ai primi di settembre a Rebibbia
Era stato chiesto il trasferimento di alcuni scritti reclusi in altri istituti ma le autorità hanno detto no servizio De Rita calarlo
Sì al primo congresso di un partito politico all'interno di un carcere quello romano di Rebibbia
No al trasferimento d'altri penitenziari di quaranta detenuti tra cui molti condannati all'ergastolo in quanto iscritti radicali avevano chiesto di parteciparvi lo stop arriva dal Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria che ha esaminato il prof di quei detenuti in alcuni casi ergastolani già condannati al carcere duro il quarantuno bis poi declassati uomini chiave di associazioni mafiose di qui la decisione del capo del DAP che nessun trasferimento sarà effettuato chiudendo a ipotesi diverse
Stupito per la richiesta si era già detto il ministro dalla giustizia Orlando che pure condivide molte delle battaglie radicali a favore dei carcerati come avete avuto modo di confidare lo si fa nella dunque anche Guardasigilli è nettamente contrario motivi di sicurezza in primo luogo di opportunità ed anche non secondari di costi legati a questi trasferimenti
Prendiamo atto della decisione di con i radicali anche se a Marco sarebbe piaciuto vedere questi detenuti al nostro congresso la loro assenza non cambierà però la portata della nostra battaglia in difesa dei diritti della persona anche fra le mura del carcere
Solo venire da parte di riassumere questo congresso solo esprimiamo un diritto loro in quanto iscritti al partito radicale
Ma ripeto una
Manifesta forza dello Stato nel voler assicurare anche i condannati afflitta la speranza di divenire cittadini migliori di questo Paese