Sono intervenuti: Sergio Turone.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Governo, Partitocrazia, Politica, Varie.
Rubrica
Manifestazione
15:30
09:30
10:00 - Roma
10:44 - Roma
12:24 - Roma
11:12 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi imperniato sul sul lettere che sono arrivate e sui commenti
Che farò
La grancassa del potere sta già infatti Zandonà la scadenza elettorale del ventisei giugno
Ancora una volta democristiani socialisti comunisti satelliti minori concordano protervia nella grande mistificazione periodica
Bisogna convincere gli italiani che se non correranno in massa a votare vincerà il diavolo
Ma scusate finora chi ha vinto
Chi se non un potere diabolico
Composto da un governo
L'altro e da un'opposizione complice poteva ridurre l'Italia all'attuale livello con inflazione che ci flagella
Le spese militari che prosciugano i bilanci la corruzione politica che interverrà che imperversa il terrorismo che continua a sparare
E aggiungiamo i disastri naturali ai quali un governo incapace non riesce non è mai riuscito a porre argini seri
Eppure loro proseguono il bombardamento psicologico per riproporre agli italiani il ricatto che finora ha funzionato votateci o sarà il caos
E questo che hanno fatto loro non è già caos
In queste condizioni il rischio è che il così detto clima elettorale contagi anche noi
Oggi dando la parola agli ascoltatori che ci hanno scritto sono lieto che si tratti di lettere che o parlano delle scadenze della scadenza elettorale in modo anti tradizionale come la lettera preannunciata venerdì
Di vindice Cavallera
Oppure affrontano altri temi sempre politici senza cadere nella tentazione dell'esasperazione elettoralistica
Prima di passare alle lettere di oggi devo completare la risposta a quella ascoltatrice che m'aveva domandato se esistono giornalisti corrotti
Ma fosse la breve risposta che aveva improvvisato martedì scorso resta sufficiente non credo esistano giornalistiche si lascino corrompere per denaro semmai per opportunismo cantieristico
Attaccano l'asino dove vuole il padrone e finiscono inconsapevolmente per identificarsi e col padrone e con l'asino
Il giornalismo politico attuale è farcito di giornalisti
Che trent'anni fa o venti o dieci anni fa si battevano per meravigliosi alternative di sinistra e adesso dalle posizioni di potere acquisite fanno il portavoce di Craxi De Mita Berlinguer eccetera
Ma passiamo alle lettere la prima è quella di vindice Cavallera
Quindici cavalli era un personaggio noto settantenne socialista da sempre antifascista negli anni Trenta quello già ricordato in altre occasioni negli anni Trenta
Fu in prigione per antifascismo con Riccardo Bauer Ernesto Rossi Vittorio Foa
Dopo aver essersi impegnato per molti anni nei partiti socialista il socialdemocratico
Se n'è uscito ora segue con interesse il partito radicale è stato presente al nostro congresso anche se non è iscritto al partito radicale
Secondo me scrive vindice Cavallera il congresso
Ha preso una decisione di portata eccezionale
Perché più che rifiutare di partecipare alla prossima campagna elettorale
Ha rifiutato di continuare a svolgere attività parlamentare con una rappresentanza ininfluente aperta contemporaneamente ai rischi del velleitarismo e del buon sessismo
Un così eccezionale colpo d'ala ha fatto leva su quella lucida coerenza sostenuta da straordinario come ancoraggio e da rarissimo disinteresse che contraddistingue
Le grandi occasioni da prendersi subito nella loro genuinità
No come è evidente vindice Cavallera scritto la sua lettera che è datata diciotto maggio dopo la fine del nostro congresso
Ma prima che fosse nota la decisione del partito radicale di presentarsi comunque alle elezioni sia pure col preciso scopo di fare una battaglia astensionista di fare una battaglia contro la partitocrazia quindi di non sollecitare voti ma di sollecitare l'astensione la scheda bianca la scheda nulla
Per cui a Cavallera mancava questo questo elemento di valutazione quando ha scritto la sua lettera la quale tuttora comunque resta valida Cavalera sostiene il valore politico dell'astensionismo
Sottolinea come positiva l'esperienza fatta dei radicali in Parlamento però dice che come dice sì radicali era conoscono è stata una esperienza che ha avuto esiti ingrati negativi
La crisi della sinistra continua la lettera di cavalleria non è di quelle che si possono curare con battaglie o alleanze parlamentari per coraggiose che siano l'impresa richiesta impresa necessaria e appunto più radicale
è finita una grande fase della storia del socialismo tutti gli strumenti scientifici e ideologiche ideologici che l'avevano caratterizzata hanno fatto il loro tempo
Inevitabili epigoni sopravvivono con le loro contraddizioni e sopravviveranno con i loro bizantinismi e i loro cinismi fino a quando una nuova forza progressista
Non sorgerà con proposte e metodi adeguati alla nostra attuale società aprendone la successiva successione stando le cose come ora stanno continua Cavalli era sulla scena politica italiana non ci sono e non ci saranno altro che soluzioni moderate e conservatrici a conferma che vecchie forze progressiste sopravvissuti a se stesse alto non possono essere che contro conservazione esse stesse e questo è un esplicito riferimento
Alla sinistra cosiddetta tradizionale socialisti e comunisti
Seguo con le ultime parole della lettera di cavalli agli inizi di una impresa rispondenti alle odierne grandi esigenze di rinnovamento devono essere
Obbligatoriamente fuori dal Parlamento nel più ampio contatto con la società e nella più libera possibilità di esperienza
Le schede bianche segnalano questa esigenza e se rompono con forme politiche che non servono più
Ma cariche di promettenti fermenti politici cercano un punto di riferimento e di incontro per elaborare i nuovi aspetti di una politica progressista
Il partito radicale a oggi proprio oggi continua Cavalera la possibilità di raccogliere questa occasione
Se la perderà potrà fare il diavolo a quattro ma lascerà inevitabilmente ad altri il compito di soddisfare questa sollecitazione
Carissimo Sergio non voglio andare più avanti per evitare di accedere a sognare ad occhi aperti a fare la mosca cocchiera come può capitare a chi si fa pentola a pressione delle sue proprie
Passioni che ringrazio per l'interesse che può aver dato a quanto più o meno confusamente ti ho scritto mentre altri salvo poche eccezioni l'anno lascia hanno lasciato cadere tutto
Non bene in un troppo comodo silenzio con tanta cordialità vindice Cavallera
Mi sembra che questa lettera non richieda altri commenti un contributo di grande interesse che ci viene dato da un democratico di sicura limpidissima fede
Una lettera da Milano mi arriva firmata da un vecchio amico Mario Mantovani
Che mi ha risentito dopo molti anni dalla radio radicale Mario Mantovani è un medico veterinario io ricordo che quando sul finire degli anni cinquanta ero segretario della sezione milanese del Partito Radicale
Mantovani era uno dei più attivi e poco in quanto veterinario faceva denunce sugli abusi sugli inquinamenti che nel suo settore sono abitudinari abituali
Stavolta mi ha mandato diversi ritagli di giornale
Relativi alla sua materia io ti ringrazio caro Mario
Se in futuro mi scrive Rai più in sintesi qualcosa di relativo ai tuoi temi cioè agli inquinamenti del campo veterinario tu sai bene che noi radicali consideriamo tutto politica anche soprattutto le denunce di questo tipo
Prerogative ringrazio dei può aver vide il giorno che mi mandi
Traendoli dal citazioni classiche
Le leggo c'è una citazione di la Breuer lo schiavo a un sol padrone l'ambizioso ne ha tanti quanti sono quelli che hanno giovato alle sue fortune
Poi un pensiero di Shiller i voti si debbono pesare e non contare
Sembra scritto apposta per noi in questa occasione
E infine un pensiero di Voltaire rimanda sempre l'ascoltatore milanese il dottor Mario Mantovani Voltaire
La più gran politica è d'essere onesti e anche questo estremamente significativo
Come elemento di curiosità
Mario Mantovani mi manda un volantino del Partito Socialista Italiano di una sezione milanese del partito socialista italiano in cui avverte che saranno presenti i compagni Tognoli Gagne Finetti Pilliteri per l'inaugurazione della bocciofila la resistenza
Guardate un po'dove fa a ficcarsi la resistenza e la retorica resistenziale da parte di socialista di di un partito che la vera resistenza non si ricorda più che cosa sia
Ed ecco una bella lettera che arriva da ammiraglia in provincia di Venezia
La firma Bruno Borgogni se leggo bene
Carissimo Sergio Turone scusami se ho scritto male non sono uno scrittore sono un lavoratore artigiano cerco di farmi capire
Che ascolto sempre alla mattina per radio radicale sono un compagno comunista iscritto dal mille novecentoquarantasei
Ho lottato tanto perso tre posti di lavoro per questo mio ideale e per cambiare questa società che con questi mal governi della DC
Questa anticamera del nuovo fascismo clericale Giannotte nulla mi dà più di speranza e non ci vedo più chiaro
Non vedo più continua il lettore veneziano l'ascoltatore veneziano
Non vedo più la sinistra storica che faccia opposizione anzi sempre peggio approva stipendi ai generali come lavoratori dai seicento milioni al mese in su
Dopo no Bresso saranno fuse seicento milioni all'anno in su dove operai per dieci mila lire al mese devono fare sciopero centinaia di ore e invece questi generali non perdono un'ora di sciopero
Ma dove stiamo andando con questo stivale come me lo spiegavano quand'ero bambino a scuola
Che ora è diventato una ciabatta marcia
Leggo altri brani della lettera di del compagno Bruno poligoni mira provincia di Venezia
La compagnia Iotti caccia fuori dal Parlamento voi solo voi che dite la verità oppure cose che sono sacrosante
La compagnia Iotti mi ricorda gli anni del quale la quarantotto e cinquanta quando il mio partito il PC veniva cacciato dai potenti della DC
Quando Pajetta faceva la guerra contro il ladri parassiti della DC
Ora
Mi hanno deluso tanto io faccio le marce della pace dall'alta Italia alla Sicilia Cosimo invece la sinistra quella che rappresenta i lavoratori italiani
Mi approva gli armamenti e Berlinguer dice che va bene la NATO è un controsenso voglio dire mio padre ha ora ottant'anni sperava di vedere il socialismo ma ho paura per questo uomo che ha scioperato a quei tempi della firma del Patto Atlantico stava per perdere il posto di lavoro al Montevecchio di Porto Marghera Mestre
Berlinguer sta infangando tutte le lotte sacrifici dei nostri vecchi operai e lavoratori
Si è veramente dimenticato io ho scritto a Berlinguer con raccomandata nemmeno si è degnato di rispondermi
E più ancora più sotto ora siamo vicini alle elezioni tutti parlano con bocca piena di democrazia facce lavoro che non esiste né democrazia né pace nel lavoro
Quelle
Qui a Porto Marghera Mestre fabbriche come il Breda da tre mila persone chiuse miseria nera
E tutti i partiti parlano di pace tutti parlano di pace il Papa in piazza San Pietro ma non dice di andare a Comiso a fermare le basi di missili americani
La la DC si parla di tanta pace ma intanto contratta armi il PC
Parla di tanta pace ma a accetta in Parlamento gli armamenti il PSI pace ma Lagorio ministro della guerra e così il pr i il PLI il presidente sì
Tu purtroppo tutti questi personaggi firmano per gli armamenti e non dicono di dare da mangiare a chi sta morendo di fame
Questa era la lettera l'ho letta quasi per intero di Bruno poligoni un comunista di mira in provincia di Venezia
Che è una denuncia estremamente esplicita nei confronti dell'involuzione del Partito Comunista italiano
Da Milano oppure mi arriva una lettera di una venticinquenne radicale Anna Ruggiero anche questa lettera cercherò di leggera quasi per intero non è molto lunga ed è estremamente significativa
Caro compagno Sergio non so neppure io di certo quale quesito e sportivi
Forse il mio è lo sfogo solo lo sfogo di una ragazza non più tanto piccola venticinque anni che trova sbocchi di libertà di felicità di qualità della vita
Solo nel pr ed in tutti coloro che lo compongono una ragazza che arriva al punto di provare terrore
Sebbene lo desideri enormemente di diventare madre poiché è convinta che la società possa distruggere prematuramente la sua creatura
Anch'io nel mio modo di essere e di esprimere l'amore verso il prossimo combatto affinché i grandi mezzi di comunicazione informino adeguatamente le persone
Che peraltro si fidano ciecamente di quello che i giornali e la tv di Stato vogliono loro inculcare
Il mio modo di essere e di esprimermi dicevo continua Anna Ruggero da Milano l'ho scoperto da poco più di due anni da quando cioè faccio parte di un coro
Cantare in questo coro mi ha cambiata interiormente come il diventare una radicale due scelte importanti
Poco più sotto continua Anna Ruggiero e forse solo un sogno il mio ma mi piacerebbe con l'aiuto dei miei amici radicali organizzare un grande concerto da intitolare un canto per la vita ed in tale occasione raccogliere firme iscrizioni e perché no un po'di popolarità per i cori
Non ci credeva in me a scrivere questa lettera mi ha fatto venire i brividi come insetti
Parlassi dal vivo oppure come se tra parentesi dico io questo mio commento non ritengo che parlandomi dal vivo una persona sensibile possa alle dei brividi comunque capisco che Anna a voluto fare una connotazione
Molto positiva a questo suo questa sua osservazione continua la sua lettera oppure come se due mila persone stessero ascoltando il mio coloro cantare
Il ventinove maggio conclude Anna Ruggero parteciperemo ad Ivrea come ospiti d'onore ad un concorso corale mi piacerebbe che tu venissi con noi per poter vivere da vicino all'esperienza di uno o più cori
è un mondo fantastico di persone che prestano la loro voce
Per il corpo dove nessuno è protagonista ma lo sia e tutti insieme proprio come nel Partito radicale cordialmente Anna Ruggiero
Ecco mi sembra che questa ultima frase sia estremamente significativa
Mi sembra che questa lettera
Anche nel mondo il punto in cui esprime addirittura il terrore all'idea della maternità tu desiderata
Esprima invece una grande consapevolezza un da una consapevolezza della serietà della vita e dell'opportunità di raggiungere una maturazione psicologica
Per poter scegliere liberamente di essere madre
Questa è una lettera che spiega come si può vivere in un mondo così difficile come si può imparare a vivere sulla base di risorse interiori anche le più semplici come il cantare e mi sembra che ecco proprio quando noi diciamo che tutto è politica anche il mettersi insieme per decidere di cantare e cioè di comunicare agli altri è un modo di fare politica andavo in giro lo ha capito benissimo quando dice che lavoro corale che si fa in insieme in coro simile a quello che facciamo nel Partito radicale per cercare insieme senza azzuffa ci come fanno tutti gli altri per una fetta in più di potere o per una briciola in più di potere ma per cercare di migliorare tutti insieme la qualità della vita
C'è infine una lettera che è firmata da Massimiliano Sansone da Genova riguarda il problema
Della partecipazione elettorale ma l'ho avuta soltanto stamattina non ho ancora fatto in tempo a leggerla neppure io da una prima occhiata mi Simona lettera molto interessante
Caro Massimiliano Sansone da Genova ti rispondevano martedì prossimo
Per ora abbiamo finito ci risentiamo domattina ricordo che le lettere vanno indirizzate a Sergio Turone presso radio radicale via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma a risentirci a domani
Buona giornata da Sergio Turone
Editoriale di oggi venticinque maggio è una riflessione solleva reazioni suscitate nel mondo politico dalla recente decisione del del partito radicale
Uno psicanalista avrebbe di che divertirsi nel prendere in esame i diversi tipi di reazione che ha suscitato nella partitocrazia
La decisione del Partito Radicale di presentarsi alle prossime elezioni solo per poter usufruire dei già scarsi canali di informazione previsti dalla legge
E attraverso questi chiedere all'elettorato di votare scheda bianca o scheda nulla
La cosa che più sconcerta i partiti i personaggi assetati di potere è che un loro avversario anziché giocare sul loro stesso terreno e concorrere con loro nella rissa per conquistare maggior potere
Si muova in direzione opposta chiarendo esplicitamente di non voler di non voler sedere allo stesso tavolo con i vari ebbene lo smarrito rancore con cui i partitocratiche agiscono alla mossa radicale
Tentando né la falsificazione conferma l'elemento di positiva novità insito nella nostra decisione e dice quanto in realtà i partitocratiche la temono
Abbiamo così assistito alla curiosa giravolta cui sono stati costretti i comunisti
In via del tutto eccezionale stavolta il quotidiano del PC L'Unità aveva dedicato al congresso del Partito Radicale resoconti veritieri e non pregiudizio non pregiudizialmente ostili anzi
Con ogni evidenza il PC covava la speranza che il partito radicale fatta la scelta per la scheda bianca avrebbe accettato di andarsene tranquillamente in vacanza
E Berlinguer si illudeva di prendersi una buona fetta dei voti potenzialmente radicali
Così la parola d'ordine alle Botteghe Oscure era di sorridere a Pannella per accattivarsi i simpatizzanti della Rosa nel Pugno
Beh questo riti sono diventati smorfie di Grignan ti rabbiose appena è stato chiaro che i radicali non andranno in vacanza ma saranno presenti ogni giorno
Con loro costante e documentato impegno contro le diverse incarnazioni della partitocrazia
Forse anche più rabbiosi appaiono i sedicenti socialisti del Garofano
Il mezzobusto televisivo Craxi sta delle tredici e trenta lunedì nell'illustrare alla sua maniera la posizione dei radicali
Ha creduto di rendere un servizio a mamma partitocrazia e a mamma RAI che sono sorellastre per incesto
Spezzando la sua brava lancia contro la scheda bianca o nulla
Il tele craxiano ha detto infatti che se le schede bianche e nulle saranno molte Pannella potrà poi dire che sono su due beh per una volta ringraziamo il tele Garofano delle tredici e trenta non siamo dunque noi
Ma è l'autorevolissimo TG due che non siamo accerto a stabilire fin da ora l'equivalenza fra Scheda bianco nulla e voto radicale
Speriamo che se ne ricordino anche dopo lo scrutinio
Gli osservatori meno malevoli ci dicono l'elettorato non vi capirà
Ebbene l'elettorato sa che le cose continuano ad andare male proprio perché finora le elezioni sono state sempre troppo uguali l'una all'altra
E che occorre una impennata di novità
Basta che lo capisca un italiano su quattro perché la Repubblica abbia finalmente un trauma salutare e il Parlamento stesso
Oggi annullato dalla partitocrazia torni ad essere agibile
Nella storia del movimento sindacale italiano sono ricordati gli scioperi a rovescio gli scioperi a rovescio che i contadini abruzzesi fecero nel Fucino nel mille novecentocinquanta c'erano terre incolte e i contadini scioperare o no lavorando alle quella a molti parve una lotta assurda incomprensibile
Ma il tre marzo del mille novecentocinquanta
Data storica per l'Abruzzo il tre marzo del mille novecentocinquanta il principe Torlonia
Dovette firmare un accordo con cui si impegnava a pagare quattordici milioni da allora per le giornate di sciopero a rovescio
Fu quella una grande vittoria contadina
Chissà che un successo analogo non arriva alle candidature a rovescio di questi matti radicali che presentano gli liste elettorali per non chiedere voti
Sergio Turone vi saluta stavolta non col proverbio del giorno ma col precetto del giorno
Non desiderare la scheda da altri
A domattina
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi potrebbe intitolarsi
Qualunquismo e bugie
La grande stampa è così ammaliata con la partitocrazia da esserne ormai una componente essenziale
E poiché alle prossime elezioni partecipa una forza politica il partito radicale
La cui presenza non violenta ma tenace disturba enormemente i partitocratica
La parola d'ordine del giornalismo politico italiano è dare addosso ai radicali
Ora nemmeno i più spudorati bugiardi riuscirebbero a sostenere che i radicali sono disonesti
Senza riempirsi di ridicolo agli occhi dei loro stessi lettori i quali nonostante la scarsità di formazione sanno bene dove abita invece la disonestà
Così i calunniatori a comando ricorrono all'accusa ideologica
I radicali con la loro campagna contro i partiti politici alimenterebbero il qualunquismo della gente
Ebbene attaccare oggi la partitocrazia cioè quell'insieme dei genere di forze politiche in cui si articolano il potere e l'opposizione compiacente
è proprio l'opposto del qualunquismo
Accusare di qualunquismo la campagna dei radicali un falso storico
Vediamo perché
Il movimento cosiddetto dell'Uomo qualunque
Che si distinse per un il gratuito livore verso i partiti
Nacque e si sviluppò fine mille novecentoquarantasei al mille novecentoquarantasette
Cioè in uno dei rari periodi in cui i partiti italiani usciti dalla clandestinità
Esprimevano pur fra le inevitabili contraddizioni volontà di rinnovamento e di pulizia
Prendersela con i partiti in quel momento come faceva L'Uomo qualunque di Guglielmo Giannini
Voleva dire farsi portavoce delle frustrazioni che la caduta del fascismo aveva lasciato in settori di piccola borghesia cui il fascismo aveva concesso briciole di privilegi clientelari
Il simbolo dell'Uomo qualunque i meno giovani o ricorderanno recava la figura di un ometto schiacciato da un torchio
Ma la miseria in cui si dibatteva non gli italiani nel dopoguerra non era imputabile ai partiti democratici era una conseguenza della guerra voluta dal fascismo
Il movimento di Giannini dunque col suo torchio era un'operazione mistifica autrice disegno reazionario
Operazione che infatti si esaurì non appena la Democrazia Cristiana il diciotto aprile mille novecentoquarantotto si presentò come coagulo di forze conservatrici
Ma se l'uomo qualunque di Giannini attaccava i partiti in un periodo nel quale non c'erano motivi razionali che giustificassero tali polemiche
Possiamo dire lo stesso del periodico attuale
Oggi i partiti politici sono così smaccatamente corrotti violenti prepotenti che sarebbe qualunquisti cala reazione cinica del cittadino indifferente ora assegnato
Oggi attaccare quei partiti
E i loro delitti è un dovere democratico è una necessità per la sopravvivenza stessa de la democrazia
E se c'è un partito veramente diverso che mettendo in gioco se stesso pur di far saltare i calcoli della partitocrazia
Invita gli elettori all'astensionismo alla scheda bianca alla scheda nulla
Sebbene ci vuole tutta l'impudenza dei giornalisti ha coccolati all'ombra del potere ladro per accusare quel partito di qualunquismo
Sergio Turone vi saluta oggi con l'epigramma del giorno
Destinatario dell'epigramma un giornalista potente
Per calunniare me mi chiami qualunquista
Ma per chiamare tele Bettino fa Battista
A domattina
Buona giornata da Sergio Turone
Editoriale di oggi riguarda soprattutto la missione Fanfani negli Stati Uniti
Oggi l'attualità politica si interni a su due fatti che valutati assieme esprimono l'assurda contraddittorietà di una struttura sociale imperniata sulla mistificazione
Riflettete un momento su questa coincidenza
L'Italia rappresentata da Fanfani ed ai ministri Colombo Goria partecipa oggi a umilianti Borg negli Stati Uniti al vertice dei sette Paesi più industrializzati dell'Occidente
Nello stesso giorno quattordici milioni di lavoratori italiani scendono in sciopero protestano perché i contratti collettivi di categoria abbondantemente scaduti sono in attesa di un rinnovo che ancora nemmeno si intravvede
Insomma il settimo paese del mondo capitalistico non è in grado a quanto dimostrano infatti di evitare così gravi disagi ai lavoratori dipendenti e così gravi sprechi
Il paradosso è tanto clamoroso che dovrebbe aprire gli occhi a tutti su una realtà ormai innegabile
La società industriale in crisi irreversibile
Rifiutarsi di prenderne atto per tentare di riattivare i meccanismi logori significa sprecare tempo ed energie
Ammettiamo pure che il nostro non sia davvero il settimo paese in bisturi industrializzato e che la partecipazione a questi colloqui rituali
Ci venga concessa per intercessione di Reagan che vuole premiare così l'alleato cagnolino sempre disposto a manifestare fedeltà assoluta scodinzola Ando elencando le mani del padrone
Ammettiamolo ma in ogni caso se non fra i primi sette l'Italia certamente fra i primi dieci Paesi industrializzati dell'Occidente
E allora come non vedere nella condizione drammatica della nostra economia
Il sintomo di un male ormai cronico di cui soffre tutta la società industriale
Come si può credere che bastino le prediche di Spadolini sul rigore per rimettere in moto un modello di sviluppo ormai agonizzante superato
Il fatto è che in Italia il totem del rigore è utilissimo ai big della partitocrazia i quali possono ottimamente polemizzare dividendosi dinner rigoristi anti rigoristi
Salvo quelli che sono semi rigoristi cioè favorevoli a una specie di terza via e vorrebbero un rigore addolcito
Per i big della partitocrazia importante trovare argomenti su cui fingere di litigare così ciascuno chiama a raccolta i propri fedeli e ha maggiori probabilità di uscire indenne dalle elezioni
E intanto nessuno ha il coraggio di porsi il problema vero
Che riguarda la fine della società industriale e la necessità di creare un'organizzazione sociale nuova imperniata sulla rivalutazione dell'ambiente naturale
E su di una cultura capace di superare e confini
Angusti tradizionali in cui l'interesse di pochi a imprigionato il mondo
Quando noi parliamo per esempio di impegno contro lo sterminio per fame
Riteniamo di offrire almeno una prima piattaforma da cui muovere per creare una cultura sociale alternativa a quella delle multinazionali della diossina del commercio d'armi e di droga
Sono temi sui quali è impossibile richiamare l'attenzione della nostra classe politica
Tutta orgogliosa perché oggi Fanfani può scodinzola aree fra Reagan e Mitterand
E voi quattordici milioni di lavoratori che ci operate portate pazienza
Resterete senza contratto ma dove lo mettete l'orgoglio di appartenere a uno dei sette Paesi più industrializzati del mondo occidentale
Sergio Turone vi salutate con l'epigramma del giorno
Se l'America permette l'onorevole Fanfani questa volta sta fra i sette che non sono i sette nani
A risentirci domani sabato come al solito saltiamo l'editoriale ci risentiamo domenica sera l'editoriale che sarà in forma di lettera aperta
Destinatario stavolta il giornalista sportivo candidato del PSI Gianni Brera
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi riguarda lo slogan usato dal Partito comunista in questa campagna elettorale
Cambiare si può dice l'euforico slogan col quale i compagni comunisti hanno dato inizio alla loro campagna elettorale
A Roma in questi giorni il cambiare si può del PC fa concorrenza in fatto di affissione ahimè abusiva di manifesti
Allora mi presente faccione di Bettino Craxi alla fiamma cimiteriale dei missini
E al sorriso smagliante di una sconosciuta candidata liberale Paolo tale Paola Pamparana bellissima donna che dai muri della città si rivolge seduttrice all'elettorato maschio
Ottenendo solo di comprovare al confronto non è stata serietà delle prostitute professioniste
Ma per oggi vorrei soffermarmi sul cambiare si può sbandierato dai compagni comunisti
Ieri pomeriggio domenicale passavo per un popoloso quartiere della periferia cittadina
E ho notato uno di quei manifesti sul quale una mano ignota accanto alla scritta cambiare si può aveva aggiunto con pennarello rosso
Ma bisognerebbe volerlo
Ecco mi sembra che il sarcasmo dell'ignoto elettore dica tutti i limiti dell'odierno PC e la scarsa credibilità di una campagna elettorale in contrasto netto con il comportamento dei parlamentari comunisti
Quante volte alla Camera o al Senato sarebbe stato sufficiente che i gruppi comunisti per dare concretezza alloro cambiare si può
Votassero contro le proposte del governo anziché astenerci o addirittura a sostenerle isolando nel voto contrario la pattuglia radicale
Quando noi con rammarico estremo diciamo che l'attuale PC fa parte a pieno titolo della partitocrazia
Ossia di quello schieramento che ha sconvolto le regole democratiche applicandole in modo arbitrario distorto e ha concesso le istituzioni repubblicani in ostaggio alle segreterie dei partiti
Ebbene lo diciamo sulla base di fatti che abbiamo constatato giorno per giorno
Il più drammaticamente clamoroso di tali fatti è stata la votazione sul bilancio della difesa ossia sulle spese militari
Dietro questo bilancio come si sa c'è un ministro Lelio Lagorio che si definisce socialista e che ha buttato alle ortiche il pacifismo del quale di socialisti andavano orgogliosi
Per patrocinare Lagorio un aumento senza precedenti delle spese militari
Ma per impedire questo aumento scandaloso che cosa hanno fatto i comunisti
Hanno fatto la marcia Milano Comiso e basta
Berlinguer nella speranza di far capire aree cani che i comunisti italiani sono diventati agnellini dei quali può fidarsi moltiplica le dichiarazioni di fedeltà all'Alleanza atlantica
E quando il gruppetto radicale
Nel dibattito sul bilancio della difesa
Ha tentato di porre in discussione ogni singolo capitolo per ottenere che almeno una parte dei miliardi destinati alle armi fosse destinata agli investimenti pacifici e più produttivi
Il maxi gruppo comunista infastidito si è associato al killeraggio della maggioranza contro gli emendamenti pacifisti dei radicali
E adesso la gente dovrebbe credere a Berlinguer che dice cambiare si può
E che scopre l'alternativa di sinistra solo dopo aver lasciato che i socialisti onesti se ne uscissero dal PSI oppure fossero completamente paralizzati da Craxi
Cambiare si può certo
Ma a patto che cominci il PC a cambiare i propri dirigenti
Oppure gli elettori comunisti a cambiare il proprio voto
Sergio Turone vi saluta con l'epigramma del giorno
Ne avete ingoiati disporre che però adesso strilla atte cambiare si può
Le cose distorte non cambiano mica se fate la corte a Craxi Formica
Cambiare il concetto diventa illusorio se fate l'occhietto a Lelio Vittorio a domattina
Buona giornata da Sergio Turone
Una vecchia barzelletta d'argomento pugilistico dice pressappoco
Me le ha date ma sapessi quante ne ho prese
La battuta calza perfettamente all'esito dei colloqui di Williamsburg fra americani ed europei
Reagan ha ottenuto dai Paesi del Vecchio Continente il sì all'installazione dei missili nucleari sui loro territori
E gli Stati Uniti proseguiranno indisturbati la loro offensiva a colpi di dollaro contro le economie europee
Tra gli sconfitti il più bastonato apparso Fanfani
Italia infatti ancora una volta ha tenuto a mostrarsi la più fedele dei vassalli
Benché sia fra i Paesi europei quello con l'economia più debole ha rinunciato in partenza a qualsiasi tentativo di contropartita economica
Chi come noi vede né Imi-Sir installati a Comiso un potenziale pericolo immediato e anche il simbolo di una politica farneticante fondata sulla distruzione
Avrebbe in ogni caso conservato questo giudizio rigorosamente negativo anche se poniamo
Fanfani fosse riuscito ad Atene ad ottenere da vegan come parziale compenso al disagio derivante dai missili in giardino qualche agevolazione economica
Quando nel mille novecentoquarantasette De Gasperi dopo aver scaricato dal Governo i partiti di sinistra
Andò negli Stati Uniti e alla ritorno dallo storico viaggio scese dalla scaletta dell'aereo sventolando la Seregno che aveva ricevuto dal governo americano come contributo al rilancio dell'economia italiana
Tutti capivano che De Gasperi aveva venduto a Washington la sovranità della Repubblica per ma Fanfani stavolta non ha portato dall'America nemmeno l'assegno
Sia chiaro sarebbe molto preferibile riuscire ad avere governi seri non disponibili a cercare compratori
Ma se è destino dell'Italia avere governi con la vocazione a vendersi
Era meglio De Gasperi che riusciva almeno ad ottenere qualcosa o è meglio Fanfani che vende la Repubblica solo per un sorriso di Reagan da esibire come una medaglia nel corso della campagna elettorale
Sorge persino un dubbio che Reagan abbia capito che cos'è cambiato da tempo da trentacinque anni a oggi nei meccanismi del potere italiano
Nel mille novecentoquarantasette De Gasperi portava un assegno per le casse dello Stato
Chissà che oggi gli Stati Uniti non su cui c'erano assegni destinate destinati alle casse dei partiti italiani
Per premiarli della loro docilità o per aiutarli a diventare docili
Il dubbio è suffragato da due ragioni oggettive
Prima i partiti del potere in Italia hanno dimostrato negli ultimi anni una avidità che può giungere a tutto
Seconda ragione in merito al problema specifico dei rapporti fra Stati Uniti e Italia
Mai nel passato il nostro Paese puro tradizionalmente provano a Washington aveva spinto il proprio servilismo atlantista agli eccessi d'oggi
Oggi non sono più solo i partiti centristi ad esibire un'assoluta fedeltà atlantica oggi abbiamo un PSI che da quando il ministro sedicente socialista Lelio littorio è riuscito a mantenere in costante aumento le spese militari
Vanta grossi titoli di merito agli occhi di Washington
E abbiamo un pc che corteggiando nell'illusione dell'alternativa l'attuale PSI filo americano e militarista è costretto volente o no a ripetere dichiarazioni di fede nella NATO
Così può accadere che Fanfani vado negli Stati Uniti riceva un sorriso e dieci calci nel sedere e tornando in Italia trovi applausi da tutti ma che bel paese
Sergio Turone e vi saluta con l'epigramma del giorno
O Italia troppo buona Dante detta battezzata il bel paese là dove il sì suona ora sei diventata la terra dove Reagan fa pipì
E suona il signor sì
A domattina
Buona giornata da Sergio Turone
Nell'editoriale di oggi due giugno anniversario della Repubblica parlerò di storia
Che un modo limpido mi sembra per parlare anche di politica senza cadere nella indecorosa questua di voti nella quale sono impegnati tutti gli altri partiti
Ieri leggendo il testo di una lettera pubblicata e scritta vi dirò poi da chi ho trovato una frase che mi ha colpito ve la leggo raccomandando vidi ascoltarla con attenzione come se fosse un quiz
Ecco fate conto che alla maniera della RAI ci sia un premio in gettoni d'Oro per chi indovina da chi è stata scritta la seguente frase cercherò di scandire va per catturare meglio l'attenzione dell'ascoltatore
Alla Camera dice la frase del nostro ipotetico quiz sembrano matti tutti
Quante cose sconvenienti dicono coi radicali non capisco come mai tutti i benpensanti non buttino le panche in testa a quei farabutti
Sarei tentato di dirvi avete novanta secondi per rispondere ma sarebbe inutile perché o avete letto il libro in cui l'ho trovata
Ho non potete assolutamente indovinare l'autrice dell'invettiva contro i deputati radicali
Ora che ho detto autrice qualcuno magari penserà a Nilde Iotti no non ci siamo
Altra persona altra epoca
Autrice della lettera contenente quella frase sui radicali farabutti fu Margherita di Savoia
La consorte di Re Umberto
La regina che ammirava tanto Crispi e che nel mille ottocentonovantotto indusse il soprano a decorare il generale Bava Beccaris che aveva soffocato con una strage le proteste popolari di Milano
Ecco perché questa citazione storica abbastanza curiosa mi sembra un modo calzante di celebrare il due giugno senza bisogno di ricorrere alle orrida e sfilate di carri armati o o ad altre manifestazioni
Mi vitalistico patriottiche
La frase della dolce Regina Margherita risale al giugno del mille ottocentonovantaquattro mille ottocentonovantaquattro era scoppiato da alcuni mesi il famoso scandalo della Banca Romana
Si era preso che alcuni banchieri disinvolti avevano distribuito somme principesche al Presidente del Consiglio a cardinali amministri e che nel giro della speculazione la tresca
Era ampiamente coinvolta anche Casa Savoia
Alla Camera di fronte a una maggioranza di deputati in vario modo partecipi della colossale truffa promossa dal potere
Quelli che più riflessivi in mente giù denunciavano i misfatti dei truffatori erano i radicali
I radicali del mille ottocentonovantaquattro si badi erano diversi da quelli di oggi perché anche i partiti si evolvono alcuni in peggio altri in meglio
Avevano però anche radicali del mille ottocentonovantotto sicuramente una cosa in comune con noi
Il gusto di conservarsi le mani pulite per poter dire ladri ai ladri anche a costo di apparire farabutti
Alla regina Savoia Arda di ieri Margherita così come alla regina comunale da di oggi Nilde
Fra le sei petizioni che costituiscono il programma elettorale del nostro partito
E per le quali noi candidati anziché tenere comizi raccattare voti o invadere le cassette postali dei cittadini di indecorosi volantini con fotografia simbolo il numero ce ne stiamo ai tavoli nelle piazze raccogliere firme
Dicevo fra queste sei petizioni ce n'è una che sollecita azioni penali dirette a colpire espressamente la corruzione politica
Come abbiamo sentito la corruzione politica non è una caratteristica esclusiva dell'epoca nostra
Esisteva pure novant'anni fa all'epoca di Umberto e della regina Margherita
Ma negli ultimissimi anni ha assunto dimensioni tali da mettere in pericolo la sopravvivenza stessa della democrazia
Non facciamoci impressionare dai marpioni che drammatizzano la prossima scadenza elettorale del ventisei giugno cercando di farci credere che sarà uno scontro decisivo fra chi vuole andare a destra e chi vuole andare a sinistra
No no lo scontro ovvero semmai è fra chi destra o sinistra
Vuole continuare con la stessa immonda solfa della corruzione politica promossa o accettata
E chi sul serio ma sul serio
Dice basta e possiede i titoli d'onestà per poter dire basta
Sergio Turone mi saluta oggi senza proverbio né epigramma bensì con un appello rivolto agli ascoltatori romani
Il tavolo di cui mi sono assunto con altri compagni la responsabilità operativa il tavolo per le firme alle petizioni sarà oggi in largo di Torre argentina
Quasi all'angolo con via di Torre Argentina
Io dalle dieci in poi sarò lì con altri compagni ci resteremo fino all'una e mezza o alle due per raccogliere firme alle sei petizioni ricordo largo di Torre argentina occorre anche gente che sia disponibile a darci il cambio
Perché altrimenti non ce la facciamo occorre che qualcuno dei simpatizzanti venga e si impegni per a un turno di due ore di tre ore di un'ora ai prossimi giorni quanto potrà e giacché sono così sul suo sulla corda degli appelli ricordo un'altra raccolta di reti di firme
I compagni della associazione radicale ecologista del Lazio raccoglieranno firme
Sabato quattro giugno in piazza Venezia
Dalle ore diciassette e venti
Una allora Xara una raccolta di firme
Per la difesa della natura promossa dalla Associazione radicale dell'azione ecologista
Ricordo Piazza Venezia ore diciassette venti sabato quattro giugno ma per non confondere le idee agli ascoltatori ricordo che intanto per oggi dalle dalle dieci in poi
Il tavolo di cui mi sono assunto con altri compagni candidati e no la responsabilità operativa per la raccolta delle firme sulle sei petizioni
Sarà in largo di Torre Argentina arrivederci dunque per i romani a largo di Torre Argentina fra uno ora
E a risentirci a tutti domani mattina per il consueto editoriale
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi una riflessione sulla candidatura di Toni Negri nelle liste radicali
In questi giorni mi capita spesso di sentirmi rivolgere una domanda talora in tono amichevolmente accorato
Non ti imbarazza mi domandano essere candidato nella stessa lista dove è candidato quel Toni Negri con le cui tesi non molti anni fa polemizzare i in libri e in articoli
Ebbene
Contro le tesi che neghi allora sosteneva e che io contestavo perché teorizzava hanno la natura catartica della violenza e nascevano da una sorta di misticismo totalizzante
Polemizza direi tranquillamente anche oggi nei medesimi termini
Ma neppure allora mi sfiorò mai il dubbio che quelle idee costituissero una forma anche embrionale di reato
Ora Toni Negri viene processato dopo quattro anni e due mesi di carcere preventivo
Nei suoi confronti dunque come nei confronti dei coimputati la società civile ha già in ogni caso compiuto una violenza disumana
Tenendolo in carcere oltre quattro anni senza processo
Non solo dunque non provo alcun imbarazzo e sono certo che non ne provino gli altri candidati radicali nell'essere in lista col professor Negri
Ma sono lieto che il partito in cui milito abbia preso questa scomoda iniziativa pur nella consapevolezza di offrire un'arma propagandistica in più ai Pifferi della campagna anti radicale
I quali Pifferi infatti nei resoconti del processo in corso
Vanno scegliendo come fior da fiore quelle parole e quei concetti più idonei a suggestionare l'opinione pubblica in senso colpevolista
Mi guarderò bene qua dal fare un'operazione analoga en in senso innocentista perché ho fiducia nonostante lentezze ambiguità
Nella nell'operato della magistratura
Ma vorrei far notare due cose
Prima che tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta moltissimi intellettuali politici sindacalisti facevano discorsi analoghi a quelli di Negri
Molti di quegli aspiranti rivoluzionari dalla molotov facile
Sono oggi deputati o candidati del PC del PSI di Democrazia proletaria oppure dirigenti intermedi della CGIL e della CISL della UIL
Seconda cosa ciò che sconcerta nell'istruttoria sette aprile è che da una parte su Negri gravi una maxi accusa d'ordine generale
E che dall'altra l'interrogatorio verta su fatti singoli talora marginali
Ma ciascuno di quei fatti singoli anche ammesso che possa configurare un reato non giustificherebbe nella detenzione preventiva nella possibilità di una pena fino all'ergastolo
Sull'accusa d'ordine generale secondo cui Negri sarebbe stato il capo della sovversione organizzata non si consente finora all'imputato dispiegare le sue ragioni
Ma la candidatura di Negri ha pure un altro significato di grande rilevanza perché al di là degli stessi contenuti processuali
Rappresenta una sfida sul tema chiave dell'immunità parlamentare
Il partito radicale è l'unico partito che si è battuto e si batte senza riserve perché sia eliminato il privilegio ormai assurdo che concede ai deputati l'immunità
Ebbene Toni Negri ha dichiarato che se sarà eletto chiederà egli stesso che la Camera conceda l'autorizzazione a procedere per evitare ha detto qualsiasi insabbiamento del processo
Se non lo farà
Io sarò il primo a sbucciare darlo da questa radio stessa
Ma se lo farà
E io ne sono certo avremo contribuito tutti insieme
Noi e Luigi a dare una botta speriamo definitiva
A un istituto sorpassato antistorico come l'immunità parlamentare dietro cui ormai si trincerano i sottosegretari ladri
Concluso l'editoriale prima di salutarmi desidero fare due osservazioni
La prima riguarda le sorti di questa radio oggi il Consiglio di Stato come saprete prende in esame la richiesta del ministro Gasparri di mettere il bar il bavaglio a Radio Radicale
Io esprimo la mia fiducia nel Consiglio di Stato
E perciò la speranza che possiate ancora ascoltare la nostra voce
In questa fiducia vi do appuntamento per dopodomani domenica con la consueta lettera aperta settimanale indirizzata stavolta a Giancarlo Paietta
Infine l'appello per le petizioni
Il tavolo di cui alcuni compagni ed io ci siamo assunti la responsabilità operativa
Perché è il nostro modo onesto e discreto di partecipare alla campagna elettorale
Questo tavolo sarà anche stamattina ovviamente lo dico per i soli ascoltatori romani sarà dalle dieci alle tredici e trenta
E magari se possibile anche oltre in largo di Torre Argentina ripeto largo di Torre Argentina lo sprezzo allo stesso posto in cui è stato ieri mattina occorrono amici e compagni che si uniscano a noi
Oggi io potrò restare al tavolo solo fino alle undici poi resteranno i compagni Luciana Lucioli Carmen Fabio
Enzo e speriamo altri
Sergio Turone mi saluta con l'arrivederci a domenica
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi come ogni domenica è in forma di Lettera aperta
Destinatario un prestigioso esponente del partito comunista
Caro Giancarlo Paietta
Se in questa lettera aperta gli ascoltatori non troveranno molti spunti divertenti
La colpa è tua mi sono accorto infatti che queste lettere vengono meglio quando il destinatario mi è antipatico e tu invece mi sei simpatico
Mi sei tanto simpatico che riesco a sopportare atti senza troppo sforzo
Anche quando ti vedo nella trasmissione dei salamelecchi domenicali di Pippo Baudo
Il quale avendo capito che anche tu opposizione o no fai parte del potere come Andreotti e Martelli concede anche a te i riflettori della televisione di Stato
Ti ricordi caro Pajetta quando ad essere cacciati dal Parlamento non erano i radicali ma eravate voi comunisti
Se una differenza e ravvisabile fra la sdegnata foga con cui tu allora scende heavy nell'emiciclo saltando i banchi
E la foga odierna di un cencio messe nere è che il nostro compagno Cicciomessere tutt'al più riceve qualche cazzotto mentre tu se non ricordo male eri bravo anche a darne
L'avresti immaginato a quei tempi caro Giancarlo Paietta
Che meno di trent'anni dopo il tuo gruppo avrebbe applaudito una presidente della Camera del tuo partito impegnata nel far buttare fuori dall'aula altri deputati dell'opposizione
L'ultimo tuo libro caro Pajetta a un titolo suggestivo il ragazzo rosso
Francamente mi è sembrato un tentativo malinconico di far rivivere almeno sulla carta un passato di combattività che trova continue smentite nel presente
Non perché sia stato tu di questo sono certo a perdere grinta
Ma perché il partito in cui i militi va ormai alla ricerca disperata di qualsiasi compromesso prima con la DC adesso quel PSI e deve tenere a freno i tipi come te
E ti ricordi le memorabili battaglie pacifiste contro l'adesione dell'Italia all'Alleanza atlantica
Allora eravate voi non i radicali pazzariello ogni a raccogliere firme fra la gente
Ne avrete raccolte milioni
Che fine hanno fatto
Ricordi l'ostruzionismo parlamentare che facevate con generosa tenacia voi e i socialisti nella speranza di impedire al Governo italiano di attaccarsi al carro degli Stati Uniti
Adesso caro Giancarlo Pajetta il segretario del tuo partito va ripetendo che la democrazia italiana è meglio garantita per il fatto che l'Italia fa parte della della NATO
Ora come tu sai io non ho alcuna simpatia per il governo sovietico e ho visto con molto favore il vostro strappo da Mosca
Ma è possibile che non possiate staccarmi da un padrone senza buttarvi nelle braccia di un altro
è possibile che il PC appena acquisita una certa autonomia dall'Unione Sovietica
Si affretti a fare concorrenza a De Mita e a Craxi per cercare la benevolenza degli Stati Uniti
Ma tu caro Pajetta sei d'accordo con queste giravolte berlingueriani
Ecco tu forse preferisci non porti una domanda così scomoda
Ma il tuo inconscio
Se l'inconscio avesse il diritto di voto
Stavolta voterebbe
Se non per i matti radicali almeno Scheda nulla
Un saluto affettuoso da Sergio Turone
A domattina
Buona giornata da Sergio Turone
L'editoriale di oggi riguarda l'appello
Della commissione episcopale
Cari vecchi vescovi italiani vi abbiamo ritrovati
La commissione episcopale si è pronunciata in merito alle prossime elezioni politiche
In primo luogo i vescovi si battono contro quello che definiscono disimpegno
Cioè contro l'astensionismo e la scheda bianca
Vi abbiamo ritrovati i cari vecchi vescovi italiani
Siete ancora quelli del mille novecentosettantaquattro
Quando al tempo del referendum sul divorzio
Lanciavate anatemi ai cristiani che si battevano al fianco dei laici per una famiglia fondata sull'amore
E non sulla carta bollata
Bene ma avete provato a pensare cari i vescovi che succederà se questo vostro appello contro la scheda bianca avrà il medesimo successo che ebbe nove anni fa quello contro la legge sul divorzio
Al di là degli ospiti che se ne possono trarre il dato più significativo insieme grottesco di questa faccenda è l'atteggiamento assunto in proposito dai giornali della partitocrazia
Anche i quotidiani che nove anni fa sostenevano a spada tratta il divorzio e forti della loro linea laica democratica antifascista registravano con legittimo fastidio le interferenze della Chiesa nella crociata anti divorzista
Ora hanno dato notizia dell'intervento dei vescovi compartecipe adesione e grande evidenza grafica
Come a dire lettori seguite il saggio consiglio dei saggi vescovi
Il comportamento più penoso è stato quello dell'unità
Il giornale comunista infatti si è affrettato a sottolineare che i vescovi si sono pronunciati contro l'astensionismo senza fare nomi di partiti
L'unità dunque sembra cogliere nel documento della Commissione episcopale
Un'esortazione autorevole a votare per qualsiasi partito compreso il PC
E forse a pensarci il quotidiano comunista non ha poi tutti i torti
Ciò che preme ai vescovi italiani
è ciò che preme in ugual misura anche a De Mita a Craxi a Berlinguer a Longo a Spadolini ad Almirante a Zanone e persino a capanna
Fatte salve le differenze ideologico tattiche tutti questi personaggi concordano fra loro e con i vescovi nel condannare l'astensionismo
Per tutti costoro l'elettore che esprimerà il suo giudizio contro la partitocrazia l'altra standosene a casa o votando scheda bianca o scheda nulla è un assenteista un traditore
Ho come dice il littorio Almirante un disertore
C'è un solo partito che come sapete si rifiuta di criminalizzare l'astensionismo e propone anzi all'elettorato come prima opzione il non voto ed è il partito radicale
Nella storia della democrazia di tutti i Paesi Marco Pannella sarà il primo segretario di partito che non voterà per il proprio simbolo
Ha annunciato che firmerà la scheda per farla annullare sicché sarà facile controllare durante lo scrutinio si avrà detto la verità
Ma nemmeno l'indicazione per il non voto è sostenuta dal Partito Radicale in termini vincolanti ultimativi perché come sapete le liste radicali
Quelle della Rosa nel Pugno sono presenti
Sono fornite di tutti i crismi legali burocratici e sono votabili vota vivissime
I partitocratico hanno accusato il colpo e già vanno proclamando che nessuno dopo lo scrutinio potrà appropriarsi dell'astensionismo
E chi vuole appropriarsene
Semplicemente gli italiani non dimenticheranno che di fronte a una campagna massiccia e intollerante contro l'astensionismo il pr è il solo che viceversa lo difende
Se fosse così facile appropriarsi delle schede bianche del perché non ci hanno pensato gli altri partiti a propagandare l'astensionismo
Il perché è ovvio
Propagandare l'astensionismo costa voti
Il partito radicale per farlo sa di pagare un prezzo salato perché rischia di veder ridotta al minimo la propria rappresentanza parlamentare quindi ha le carte in regola
Noi dunque non faremo come L'Unità e prendiamo atto che il partito radicale
Quantunque le sue posizioni coincidono spesso con quelle del Pontefice in tema di rapporti internazionali soprattutto di rapporti umani il partito radicale a contro oggi come oggi come nove anni fa
La commissione dei vescovi
A dimenticavo
Il documento episcopale non dice una parola contro la corruzione politica
Strana dimenticanza
Sarà stata l'influenza di Marcinkus
Sergio Turone vi saluta con l'epigramma del giorno
Fior di betulla contro il potere ladro sempre in sella votiamo scheda bianca o meglio nulla
Fior di mimosa
Se per il bianco il vescovo tra Cusa rispondi allora voterò la rosa
A risentirci domattina quando risponderemo anche alle lettere arrivate in questa settimana a risentire
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