Festa nazionale de l'Unità 2016 - Riforma costituzionale: una scelta per il futuro dell'Italia

Buonasera buonasera a tutti
Benvenuti buona sera
Siamo qui questa sera vi ringrazio per essere qui
Buona sera
E allora innanzitutto vorrei un applauso per voi per questo pubblico straordinario di villa Bellini che in questi giorni è stata un po'il centro della politica italiana Catania questa villa meravigliosa che risplende quindi
Grazie innanzitutto a voi per essere qui
E questa sera noi siamo qui con una
Tre protagonisti della politica italiana vi prego però
Siccome c'è un po'di rumore questa sera invece vogliamo fare rumore quello buono
Chi ha un posto a sedere bene che ci vuole ascoltare bene chi vuole invece poi fare altro però in quest'ambiente cerchiamo di
Di sentirci un po'
Siamo qui questa sera per parlare di un tema che è di grandissima attualità lo faremo con una
Tre protagonisti assoluti la politica italiana tre
Protagonisti che hanno realmente fatto in Parlamento quello di chi paga questa sera cioè
La riforma costituzionale il Ministro per le riforme Marilena boschi
Era
La Presidente della Commissione affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro che anche qui a casa sua quindi un applauso
Caloroso
è Emanuele Fiano responsabile delegato per le riforme del PD deputato
Allora io voglio dirvi una cosa in questi giorni nelle varie feste dell'Unità d'Italia quindi chiedo anch'io a tutti i miei colleghi che sono stati qui con i nostri protagonisti hanno voluto fare subito in apertura un sondaggio
Chi vota referendum chi vota sì chi vota no ecco io questo sondaggio stasera non lo voglio fare per una ragione che voglio spiegarvi in apertura vorrei che questi poteri stasera servisse soprattutto a capire
A farsi un'idea
A farsi un'opinione magari anche a cambiare idea
Però l'obiettivo che mi sono posto venendo qui questa sera è quello anche per me di capire di che cosa stiamo parlando poi dopo tra qualche tempo faremo il sondaggio chi vota sì chi vota no però adesso invece noi cerchiamo
Di capire
Voglio subito chiede di una cosa oggi la notizia politica del giorno e l'intervista il Presidente emerito Giorgio Napolitano a Repubblica
E lui ha detto soprattutto una cosa che mi ha colpito
Che sul referendum questo confronto del dibattito in realtà una sorta di guerra ha detto basta con questa guerra sul referendum voi lo chiedo a tutti e tre vi sentite in guerra in quanto portatori
Di questa riforma e dell'istanza del sì
Ministro ministra
Sì di nuovo buona sera no non ci sentiamo in guerra penso assolutamente no a sappiamo che ci aspettano delle settimane di confronto noi ci auguriamo anzi non soltanto
Ovviamente pacifico ma anche il più pacato e rispettoso possibile delle varie posizioni in campo delle idee di ciascuno
Legittimamente ci sarà chi chi voterà di no quindi rispetteremo chi
Farà una scelta diversa ma io credo che siano settimane in cui ci sentiremo tutti impegnati a cercare magari di convincere chi ancora indeciso chi ancora non sia informato chi ancora non ha letto la legge costituzionale che abbiamo approvato in Parlamento
E e magari a qualche dubbio e ha bisogno anche di
Di confrontarsi su alcuni punti più complicati o che lo convincono meno
E io mi auguro anche magari di convincere qualcuno che adesso pensa di votare no a cambiare idea quindi ci sentiamo impegnati in queste settimane con entusiasmo con grinta con determinazione questo sì
Ma assolutamente non in guerra io credo che sia bello raccontare l'idea di Paese che abbiamo e di come queste riforme possono aiutarci a vedere un'Italia che funziona meglio un'Italia più semplice
Un'Italia che forse più vicina a come la vorremmo
Presidente Finocchiaro
C'è terreno vale
La guerra dovrebbe essere assolutamente escluse proprio quello del
Discussione che riguarda la la Costituzione e la sua riforma
C'è però da tenere presente un'avvertenza e io chiedo anche in normalmente i miei interlocutori nei dibattiti pubblici atteniamoci al merito cerchiamo di spiegare le ragioni tutte legittime
Io ritengo che il nostre siano ragioni forti decisive ma sono pronto a rispettare ascoltare le ragioni dell'altro purché questo si attenga al merito anche perché lo dico
Diciamo in punta di piedi
Certo il lavoro del Parlamento è stato un lavoro molto importante molto duro molto serio molto appassionato molto documentato ma il lavoro che adesso sono chiamati a fare i cittadini nel momento del referendum allo stesso rango
Perché ipotesi nella quale è prevista dalla Costituzione vigente che continuerà a resistere ovviamente nella
Costituzione riformata
In cui i cittadini italiani sono chiamati a può fondare il nuovo ordine costituzionale quindi è una cosa seria non è roba da incursioni siamo propagandistico Oslo pianistiche
E soprattutto non è roba da incursioni che hanno altro oggetto altra finalità e altro natura che non quelle di ragionare sulla riforma nella Costituzione tra popoli parliamo in toto voglio sentire anche su questo piano
Non ha però è quella che uccide i bambini sotto le bombe ad Aleppo in Siria questa è la democrazia ci sono opinioni diverse che
Confrontano c'è una maggioranza di opinioni che ton testo diritti
Prendo
Il nostro è la continuazione di un lavoro iniziato nell'Assemblea costituente Ruini uno di coloro che la scritta la Costituzione in Assemblea costituente diceva e a verbale dell'Assemblea costituente che il testo costituzionale
E per sua natura
Da modificarsi nel tempo che continuerà a essere modificato fatti salvi i principi fondamentali
Noi non stiamo facendo nessuna guerra non ci sentiamo in guerra ci sentiamo di svolgere il nostro ruolo decisivo per le sorti la democrazia avere un'idea portarla avanti come abbiamo fatto nel dibattito tra opinioni diverse
Nel seno del Parlamento secondo le norme che sono state scritte dai padri costituenti offrendo agli italiani di decidere sulla base della conoscenza che noi cerchiamo di trasmettere questa è la democrazia il contrario esatto della guerra
E allora
Prima di entrare più nel merito anche di quelle che sono state in qualche maniera le polemiche di cui questa festa dell'Unità che a Catania è stata teatro vorrebbero prima come diceva giustamente la presidente Finocchiaro soffermata sul sul merito
Ministra boschi lei più volte in queste settimane ha richiamato l'importanza del quesito lei ha detto questo quesito referendario
Se uno legge non può non votare sì perché
Perché è molto chiaro è molto semplice
Tante volte ci siamo trovati nella cabina elettorale a leggere i requisiti dei vari referendum cari differente dei referendum abrogativi dove ancora più complicato capire il sì o il no
Che uno vuole esprimere perché
Frequentemente si fa richiamo a norme di legge commi
E non è sempre chiarissimo quello che stiamo decidendo in quella cabina elettorale in questo caso il referendum confermativo out quesito che è molto molto chiaro e che ci troveremo sulla Scheda scritto
Egli disse volete voi superare il bicameralismo paritario ridurre il numero dei parlamentari e ridurre i costi della politica abolire le Province abolire il CNEL
Rivedere il Titolo quinto quindi rapporti tra Stato e Regioni
Chi è d'accordo voterà sì
Chi non è d'accordo voterà no ma sapendo che votando no
Non vota per un'altra riforma per un'alternativa che magari può essere scritta meglio in alcuni punti o che può prevedere delle cose che magari noi non abbiamo affrontato in questa riforma
Chi vota no volta semplicemente per lasciare le cose così come sono oggi
Perché non c'è un'alternativa nel fronte del no chi vota sì vota a favore di queste modifiche della seconda parte della Costituzione perché come sappiamo la prima parte i principi fondamentali non vengono messi in discussione
E vota per cercare di far fare un passo in avanti al nostro Paese io credo che
Insomma siamo stati
Tra
I colleghi in Parlamento
Alcuni dei più impegnati sulle riforme costituzionali per il ruolo che ciascuno di noi avuto ovviamente nella nel seguire la legge costituzionale
E siamo i primi ad essere consapevoli che non è perfetta come difficilmente sono perfette le riforme sono perfette le leggi tutti loro a spetti
Spesso dobbiamo fare anche delle mediazioni quando è
Occorre trovare dei punti di incontro anche partendo magari da da posizioni molto distanti
Anche perché in questi sei voti in Parlamento sulle riforme costituzionali la maggioranza è sempre stata molto ampia molto più ampia di quella che sostiene il Governo
Quindi con la fatica di trovare un punto d'incontro
E non tutto magari è perfetto come avremmo voluto forse ma è una riforma che funziona che fa fare un passo in avanti al nostro Paese che migliora
Il procedimento legislativo che chiarisce cosa fa lo Stato e cosa fanno le Regioni e questa è la scelta che siamo chiamati a compiere tutti insieme con il referendum un referendum che
è decisivo è determinante e come diceva prima anche la presidente Finocchiaro diciamo Anna così facciamo prima visto che siamo tra di noi se non siamo troppo formali
Alla fine anche la parte bella
Che ci aspetta nelle prossime settimane quella di di decidere insieme di un intero popolo di un'intera comunità
Che si interroga su musiche Paese immagina per i prossimi trent'anni non per i prossimi sei mesi dello scenario politico italiano ma come immagine propri trent'anni del proprio Paese come immagina di
Costruire o un sistema che funziona meglio per i propri figli
E io credo che sentirci tutti i protagonisti investiti in prima persona di di questa responsabilità così così bella
E
E comunque anche unica perché sicuramente non è così frequente essere chiamati ad una scelta così importante
Credo che che sia veramente una una sfida per il cambiamento che
Che non può che trovarci tutti impegnati in prima linea credo che ciascuno di noi voglia sentirsi spettatore di una scelta che faranno altri al posto nostro ma si voglia sentire protagonista di questa scelta impegnarsi in prima persona
Io mi auguro non soltanto andando a votare al referendum ma anche
Da qui a quando voteremo magari impegnandosi nei comitati per il SIT cercando di di aiutare anche le altre persone a
A capire bene cosa siamo chiamati a scegliere
Ministro lei parlava di cambiamento stasera qui ognuno di voi tre
Rappresenta una storia un percorso personale e politico lei affatto di questa riforma del cambiamento appunto un po'un mantra della sua azione politica insieme a tante altre cose pensiamo
L'ultima viene in mente la violenza tutta le iniziative contro la violenza sulle donne però chiaramente quelle riforme è stato il suo principale del cambiamento Obiettivo così come Fiano il suo impegno alla Camera il percorso parlamentare poiché
La presente Finocchiaro che qui rappresenta un po'anche
A l'esperienza la storia nodi un pezzo importante di vita politica di quest'un Paese di diverse legislature e diverse vicende e quale voglio chiedere due cose la prima esse
Tutto questo percorso di cui stiamo parlando
In qualche maniera è in linea
Con quelle che sono state e i tentativi del passato no pensiamo
A a quello che si è tentato di fare con la Bicamerale
Al tentativi del Governo Prodi per cambiare e riformare questo Paese quindi se in linea con il percorso anche l'evoluzione che ha avuto il centrosinistra
In questo Paese e per le voglio chiedere se ci può ricordare anche come è nato qual è il momento in cui si è
Sviluppato questo seme di questa riforma ricordiamo che sente Napolitano della sua seconda rielezione aveva proprio esatto dal Parlamento
Che ci fosse l'avvio di un percorso
Di riforma
No
Limitiamo la ricostruzione perché altrimenti il filo di continuità e di coerenza e lo ritroveremo anche assai lontano nel tempo
Il richiamo alla datare dal mille novecentonovantasei programma dell'Ulivo
Programma dell'Ulivo nella sua parte che riguardava le riforme costituzionali prevedeva appunto
La riforma del bicameralismo perfetto prevedendo che il Senato diventasse il luogo di rappresentanza delle autonomia delle istituzioni territoriali e che fosse composto di secondo grado
Con appunto i soggetti Consiglieri regionali i sindaci a rappresentare i territori nella seconda Camera della Repubblica
Dopo il novantasei è successo anche dell'altro però se voglio andare come dire a spanne vogliamo ricordare anche che cosa è accaduto
Con i tentativi che si fecero con la Commissione bicamerale vogliamo ricordare ancora la bozza Violante della quindicesima legislatura che aveva l'identico contenute l'identico tagliare la stessa scelta teorica
E poi ancora scelto ricordiamo l'appello del Presidente
Napolitano e ricordiamo anche diciamolo con
Ogni chiarezza non soltanto ciò che è stato ricordato da questo palco prima
I cervelli efficacissima è fortissimo discorso con cui al momento del suo insediamento al secondo mandato il Presidente Napolitano si rivolse alle Camere nelle tripudio dell'Aula
Chiedendo che quelle camere appena elette fossero alle Camere che avrebbero approvato finalmente una riforma che tesse stabilità ai governi efficienza al procedimento le
Vivo che riserva apporti tra le istituzione contenesse costi della politica eliminasse e gli enti inutili in questo caso il Kennedy e poi un ulteriore
Come dire organo che erano le Province
Ma vorrei ricordare di più lo stesso Presidente Napolitano nelle more in cui si procedeva ai tentativi faticosissimo e di formazione di un Governo
Costituì il cosiddetto comitato dei saggi il quale comitato dei saggi tra i quali c'era anche il presidente Violante concluse esattamente nella linea che è stata poi raccolta dal lavoro
Del Parlamento e così è ancora poi la Commissione formata durante il Governo letta dal ministro Quagliariello for Mata da cinquanta credo tre più grandi e più importanti studiosi del Paese e che io a stragrande maggioranza
Con la distinzione soltanto di un paio di componenti conclusa nello stesso senso
Cioè voglio dire è il disegno di legge e poi la legge di riforma che adesso
E all'attenzione referendaria dei cittadini in occasione della celebrazione del referendum
Non è una novità piovuta dal cielo e la derivazione puntuale e coerente
Con quella che è stata l'elaborazione politica culturale del Centro-Sinistra almeno a fare data del mille novecentonovantasei questo e
Il punto
E io trovo francamente incredibile che oggi si discuta di questo testo come se si discutesse di una
Forzatura intervenuta come dire in maniera improvvisati e con
Un sopravanzare le volontà e poi voglio ricordare anche che questa riforma e figlia del parlamentarismo
Io Emanuele che abbiamo lavorato coordinando io con la Presidente Luisa da capogruppo in commissione sappiamo quanta fatica quanto studio quanto approfondimento quanto confronto quanto lavoro
Ecco io vorrei che tutto questo avesse un senso
Perché è stato vero perché è stata la realtà perché è stata la cronaca di questi mesi e sarebbe giusto dal punto di vista politico ma lasciatemelo dire anche dal punto di vista
Come dire della partecipazione a parte noi che insomma ci toccava
Dei tantissimi senatori per esempio che hanno votato per l'abolizione del bicameralismo perfetto sarebbe ingiusto che tutto questo venisse identità
Vedo che lei è pronto perché su questo forse vuole dire che su questo le voglio chiedere appunto che effetto le fa onore a chi hanno vedere che
Dopo quello che ci raccontavano la ministra presente Finocchiaro questo lavoro questa grande grande sforzo che è stato fatto in Parlamento per arrivare a questo punto
Vedere che poi su questo referendum se dico un po'di tutti i colori quasi mai sembra che se passa il sì c'è una deriva diciamo autorizzare nel Paese e questo Senato non conta più niente il premier a destra potenza massima di tutti i colori su questo vorrei poi
Che ognuno di voi dicesse la sua
Guardi le parlerò di volte parole scritte perché
Non non come loro al loro livello ma siamo persone che studiano leggono molto ciò di cui parlano
Primo episodio Gustavo Zagrebelsky celebreremo il merito ordinario di diritto costituzionale Università di Torino uno dei protagonisti diciamo della della sponda di coloro che sono contrari a questa riforma
Il del cinque marzo di quest'anno pubblica quindici punti sul no che vengono pubblicati dal fatto Quotidiano
In quei quindici punti ne cito uno che è quello che ha avuto più fama e cioè l'articolo ed è il primo di questi punti che introduce
L'ipotesi che un effetto possibile della riforma costituzionale composta insieme agli effetti della legge elettorale possa portare il Paese ad un rischio autoritario
La cosa simpatica è che circa due mesi dopo cinquantadue notti ordinari di diritto costituzionale
Trovata sei cinquanta sei notti ordinario di diritto costino allo comunque docenti di diritto italiani tra cui Gustavo Zagrebelsky
Firmano un manifesto per il no e come inizia questo manifesto Perillo inizia dicendo noi non siamo tra coloro che considerano che
L'effetto di questa riforma potrebbe essere un rischio autorizzare o per il Paese due mesi di distanza la tesi che ha avuto più pubblicità che lei sostanzialmente giustamente
Ci ricordava adesso e cioè che se dovesse passare il sì questo Paese riuscirebbero rischierebbe di uscire
Da democrazia che abbiamo conosciuto per avvicinarsi tristi autoritari viene smentita
Dal fronte stesso di coloro che con più accanimento hanno cercato di dimostrare
Quanto questa tesi fosse vera secondo libro che è lecito Marco Travaglio direttore del fatto quotidiano
Pubblica un libro perché no
E siccome la la sera che è uscito eravamo insieme la trasmissione televisiva ma ne fa gentile omaggio anzi con una dedica in cui
Auspica che io possa ricredermi
E quindi siccome il numero legale ma io lo leggo volentieri per capire quali siano le tesi che vogliono contrastare il merito della riforma
Ce ne sono molte di tesi che in quel libro non hanno nessun fondamento per a tal non c'è niente legato alla verità dei fatti che ne cito uno solo che ho cercato di
Di farli dire in una successiva trasmissione che aveva scritto una cosa falsa perché è falsa
E cioè che il Presidente del Consiglio perché la seconda tesi che viene propagandata sul fronte di chi legittimamente si oppone a questa riforma e che noi aumentiamo a dismisura i poteri del Presidente del Consiglio
Invito a leggere gli articoli che riguardano il Presidente del Consiglio perché il Presidente del Consiglio che esce dalla riforma della seconda parte la Costituzione non aumenta
Nessuno lo Nomentano non cambia nessuno dei poteri lì in particolare c'è scritto che il Presidente del consiglio la sua maggioranza potranno scegliere i i membri della Corte costituzionale di nomina parlamentare che è un falso è un falso aritmetico noi manteniamo il quorum esistente a tre quinti degli aventi
Diritto perché per difendere le proprie idee bisogna dire il falso
Perché io le ho citato questo punto perché questo punto non cambia parte il fatto che ne leggeranno trema camere due il Senato ma il quorum elettivo e lo stesso del testo che hanno partorito i padri costituenti perciò e e di per sé la cosa falsa perché non è cambiata la terza questione ma Anna Finocchiaro ha mirabilmente tratteggiato alcuni
Tratti salienti della storia delle riforme di chi per esempio come
Come hanno è come mettere dall'esperienza che ha passando dal P.C.I. passata PDS DS a me piace portare anche se
Probabilmente parrà una provocazione ma visto che
Come loro da da qualche mese percorrono italiana in su e giù chiamato appunto a ad esporre le ragioni del sì
Portare come un libretto che è stato pubblicato nel mille novecentonovantasette da Massimo D'Alema che racconta della sua esperienza il Paese delle riforme
Della esperienza di di speranza che aveva inscritto nella Commissione bicamerale che era stato poi chiamato a presiedere era all'epoca del Governo Prodi e dell'opposizione guidata da Berlusconi ed affini
Alcuni di dei passaggi di quel libro che io invito se qualcuno interessato a rileggere se non l'ha letto sono straordinari manifesti a favore di questa riforma
Perché in quel libro Massimo D'Alema che allora ci credeva
Spiega perché l'Italia deve uscire dal bicameralismo paritario spera perché spiega perché dobbiamo avere per rendere questo Paese più moderno efficiente un Senato che non fa lo stesso lavoro della Camera spiega perché dobbiamo avere un processo legislativo più rapido
Spiega perché bisogna risolvere alcuni problemi di rapporti tra legislazione dello Stato e quella delle regioni spiega le ragioni nelle quali crediamo tutti noi che abbiamo militato in questa parte del Paese sia che veniamo dalla storia
Del cattolicesimo democratico della sinistra italiana perché da sempre abbiamo creduto nel fatto che una parte dei problemi di questo Paese venissero
Dalla necessità di rinnovamento delle sue istituzioni
E per questo io penso che vi sia tutta la legittimità per sostenere le ragioni del no ma per lo meno che le sostengano dicendo la verità
Di ciò in cui loro credono evidentemente non credono nell'ammodernamento del Paese in una democrazia più rapida più efficiente e più vicine ai cittadini
E allora
Visto che l'ha citato lei Fiano non possono chiedere alla ministra
Anche di commentare quanto Massimo D'Alema ha detto qui qualche giorno fa proprio su questo palco lo confronto con Paolo Gentiloni
Lo scenario che D'Alema a offerta la platea era quella di un Paese spaccato sulle riforme per colpa del Governo non si cambia la Costituzione con una maggioranza accoliti già
Questo Governo mi ascolta chi soffre c'è una frattura con la base questo è colpa di Renzi
Questa è la potabilità le ma l'abbiamo sentita più volte le come come si sente rispondere
Ma
Io credo che il Presidente D'Alema abbia buona memoria e quindi lui si ricordi bene che fu la riforma del due mila uno ad essere votata con un voto di scarto di maggioranza io non c'ero in Parlamento ma lui sì quindi si ricorderà bene che quella riforma fu votata con un voto di scarto
Questa riforma
Giustamente mi ricordando non soltanto la voto in Parlamento ma
Quando era Presidente del Consiglio e non fu il primo firmatario di quella proposta di riforma costituzionale
Poi lui ha detto che non condivideva quello che aveva firmato ora
Ovviamente può succedere
Io
Ho firmato questa riforma costituzionale e la condivido ecco difficilmente firmerei qualcosa che non condivido
Però
Può capitare
Comunque sia quella riforma
Che aveva un voto di maggioranza evidentemente non ha funzionato bene tanto che oggi noi dobbiamo modificarla perché fu la riforma che attribuiti tutti i poteri alle Regioni
Ed è la riforma che oggi cerchiamo di correggere in alcune parti perché non ha funzionato a quindici anni di distanza possiamo dire che se
Il contenzioso tra regioni e Stato ce lo ricordava oggi il professor Vandelli all'incontro con i ragazzi di classe ed Emma
In questi dieci anni è stato il circa mille seicento ricorsi
Quando in Germania da quando esiste ovviamente anche lì questa ripartizione di competenza tra lo Stato centrale e gli Stati federali sono stati circa quaranta soltanto
E in Spagna che ha un modello simile al nostro centosessanta più o meno ma quando ovviamente hanno
Questa forma
Di ripartizione di competenze vuol dire che non ha funzionato dobbiamo prenderne atto e sanno che adesso cercare di correggerla nel nostro caso questa riforma in Parlamento è stata votata
Dal cinquantasei cinquantotto per cento dei parlamentari in ognuna delle sei diverse votazioni che ci sono stati tra Camera e Senato quindi una maggioranza più ampia
Non soltanto della maggioranza assoluta richiesta dalla Costituzione ma anche dalla maggioranza che sostiene il Governo
E
Pezzi importanti dell'opposizione hanno votato con noi queste riforme costituzionali
Ora noi tutti abbiamo buona memoria ci sono altri colleghi parlamentari dal presidente del gruppo al Senato il Presidente del Gruppo alla Camera altri nostri colleghi tutti noi abbiamo
Buona memoria di come sono andate le cose anche voi credo
Noi abbiamo iniziato il percorso di riforme costituzionali chiedendo a tutte le forze politiche di partecipare Matteo nei siccome segretario di partito prima ancora di diventare Presidente del Consiglio scrisse una lettera aperta a tutte le forze politiche
Chiedendo un impegno sulla legge elettorale sulle riforme costituzionali indicando anche delle proposte
Per iniziare un confronto
Abbiamo presentato in Parlamento come Governo un disegno di legge costituzionale nostra proposta peraltro forse
Pochi si ricordano perché sono passati due anni e mezzo che fu sottoposto prima ancora di approvare in Consiglio dei Ministri al confronto con i cittadini
Perché era on line
Facemmo un seminario al PD con i principali costituzionalisti
Accogliemmo alcune delle proposte di modifica che erano venute anche dalla consultazione con i cittadini con gli e Sperti con corpi intermedi
In Parlamento quando abbiamo iniziato in Senato l'esame della riforma costituzionale in un lavoro che è andato avanti per due anni in Parlamento voi vi ricorderete che è relatrice al Senato era la presidente Finocchiaro era Anna
Ma Roberto Calderoli della lega era l'altro relatore perché non soltanto abbiamo provato a lavorare insieme a Forza Italia che era uno dei principali partiti di opposizione ma anche con la lega all'inizio
E vi posso garantire che insomma
Io e Anna non abbiamo avuto proprio una vita facile a relazionarci tutti i giorni con Roberto Calderoli che ha una persona sicuramente
Intelligente ma non proprio facilissima da gestire nasce spiegavamo la mattina e alle otto tutte le mattine facevamo le riunioni con l'UE poi più volte durante il giorno quindi
Ci siamo impegnati ecco a fare delle riforme in modo ampio e condiviso insieme ovviamente agli altri nostri colleghi in Parlamento qualcosa è successo
Che la lega Nord ha cambiato Segretario è diventato Segretario Salvini e ha cambiato posizione politica che è legittimo ma non è che noi abbiamo cambiato le riforme costituzionali
Che c'è stata una rottura nel merito hanno cambiato linea politica perché hanno cambiato Segretario
Siamo andati avanti siamo andati avanti anche con Forza Italia
Siamo andati avanti e forse non tutti se lo ricordano con un pezzo di serie
Perché un pezzo di deputati di sei ha lasciato il gruppo di Sella la Camera una parte non irrilevante del gruppo di San tra cui il Capogruppo alla Camera diesel Gennaro Migliore e sono entrati nel PD
Per sostenere il Progetto delle riforme costituzionali della legge elettorale di riforme di cambiamento del Paese
E siamo andati avanti fintanto che anche Forza Italia non si è tirata indietro di nuovo non perché ne abbiamo cambiato le carte in tavola sulla riforma costituzionale o sulla legge elettorale
Ma perché non hanno scelto non hanno condiviso la scelta di reggere il Presidente Mattarella
E allora siccome noi di quella scelta non ci siamo assolutamente pentiti e siamo contenti che Sergio Mattarella se al Presidente della Repubblica italiana
Noi li avevamo un'asserita ho di nuovo come più volte è successo in passato restavamo vittime
Dei ricatti di Forza Italia e bloccavamo di nuovo le riforme costituzionali perché loro avevano cambiato idea
O con un gesto di responsabilità come abbiamo fatto siamo andati avanti perché c'erano i numeri che la Costituzione richiede per poter andare avanti nel perfetto rispetto della nostra Costituzione
E non è un caso se alcune
Alcuni parlamentari di Forza Italia e anche alcuni parlamentari della lega
Hanno lasciato il loro partito per continuare
A lavorare sulle riforme costituzionali per cercare di avere istituzioni più efficienti per il Paese ecco perché i numeri sono rimasti alti in Parlamento ecco perché
Le maggioranze sono sempre state così altri vari passaggi quindi non è vero che è stata fatta a colpi di maggioranza
Però
Non si può confondere il dovere giusto di allargare il più possibile il confronto di trovare il consenso più ampio possibile anche con le opposizioni in Parlamento
Con l'unanimità
Perché se pensiamo di dover approvare con l'unanimità in Parlamento le riforme costituzionali o qualsiasi altra riforma non ne faremo nemmeno una
è impossibile
E non è un caso se è stata prevista la maggioranza non l'unanimità dei nostri costituenti per cambiare la Costituzione perché erano intelligenti sapevano che sarebbe stato necessario cambiare la Costituzione non l'hanno voluta blindare ad una unanimità impossibile
Nel Paese
Il dibattito è aperto
Ci sono settimane davanti a noi in cui ci confronteremo io io spero davvero in tutti in tutti i luoghi che comitati servano a confrontarsi nelle università nelle scuole nei luoghi del lavoro dell'associazionismo
Non soltanto nei luoghi del nostro partito ma fuori tra i cittadini con la società
E non è vero
Che c'è una spaccatura ci sono parti importanti dive del nostro Paese della nostra Società dell'economia che sono a favore del sì che si stanno impegnando nel sito ma non perché
Hanno simpatia per questo Governo necessariamente o perché necessariamente hanno simpatia per il nostro partito ma perché hanno a cuore l'Italia perché sanno che è una scelta che va oltre il partito che va oltre il Governo ma che riguarda il futuro del Paese
Io credo onestamente che ci sia
Una maggioranza degli italiani chi è con noi che a favore dei siti a favore di queste riforme e che si impegnerà nelle prossime settimane
Io mi preoccuperei di più di vedere che sul fronte del no lui è in compagnia di Brunetta di Salvini di Grillo questo mi preoccuperebbe di più da un punto di vista politico
Il PD sia impegnato sul sì si è impegnato sul sì in Parlamento in modo compatto
Io spero che ci impegneremo tutti per il sì anche nella campagna referendaria
Sinistra però le voglio chiedere anche una cosa a proposito di quello che stava dicendo si è parlato molto durante questa cambi inizio di campagna referendaria di personalizzazione
Renzi a personalizzati referendum lo sappiamo tutti eccetera poi però assistiamo in queste ore
Al fatto che è presente nel Consiglio invece
Assunto una linea diversa rispetto a quella che va assunta all'inizio è la domanda che voglio fare questa non è che alla fine il rischio è che la personalizzazione diventa quella degli oppositori
Di Renzi
Noi a cominciare appunto dal Presidente del Consiglio abbiamo detto tutti credo non parliamo più dei destini personali di nessuno parliamoci pertanto del futuro del Paese nel merito delle riforme costituzionali perché è giusto non personalizzare ed era giusta l'aveva diciamo
La critica non personalizzare
Anzi abbiamo sempre detto noi non dobbiamo personalizzare
Personalizzate voi però dovete personalizzare voi ciascuno di noi come cittadino in questi impegno per la campagna referendaria
è vero che io
Ho notato che anche altri
Adesso che noi parliamo solo di merito delle riforme di contenuto delle riforme invece personalizzato
Perché quando il professor Zagrebelsky dice che se vince il sì smette di insegnare più o meno è la stessa cosa quindi io credo che nello stesso modo in cui è stato fatto notare annoi faranno notare anche all'unica e non stilare personalizzare
Noi invece le presenta Pino chiaro con le vorrei toccare l'altro tema di oggi ma di questi giorni c'è la legge elettorale l'ho detto anche presente Napolitano che l'Italie con bacche ambiato
E le volevo chiedere che tetto le fa vedere che la legge che è stata così tanto faticosamente diciamo
A approvata dal Parlamento con un voto di fiducia con tutto il lavoro che ci avete raccontato prima in queste ore venga messa in discussione ricordo anche che poco fa
A Bari presente il Consiglio ha ribadito la disponibilità a modificare l'Italie cominciando se non piace se necessario
E ha detto anche un'apertura reale non è un'apertura diciamo così di convenienza
Io credo che il Presidente il Consiglio abbia fatto bene e credo che se il Parlamento nella sua maggioranza ritiene di cambiare la legge elettorale la legge elettorale si cambia
Set corrisponde ad una volontà
Maggioritaria del Parlamento la legge elettorale si cambia e credo che io e Manuele Fiano torneremo a lavorare sulla legge elettorale con la stessa attenzione e la stessa cura
Con la quale abbiamo lavorato per fare approvare l'Italia il comma anche qui permettetemi di fare un passo indietro
L'Italie come avviene approvato dopo circa dieci anni dall'approvazione del porcellum
E devo dire che viene approvato nonostante numerosi tentativi precedenti di arrivare alla riforma del porcellum legge come sappiamo in a c'è stabile peraltro la Corte costituzionale con la sentenza uno del due mila quattordici ammesso definitivamente il bollo sulle tante eccezioni che da tanti anni rispetto a quella legge
Muovevamo
Quindi non è stato neanche facile fare una nuova legge elettorale certo siamo stati aiutati dalla fatto che
Dovrebbe fare vergognare qualunque il Parlamento
La legge elettorale ce l'ha scritta la Corte costituzionale perché il Parlamento non era in grado di darsi una nuova legge elettorale pur conoscendo edili ti i difetti gravissimi anche di come dire molto seri e e più volte sottolineati
Della legge elettorale porcellum
Quella legge elettorale è nata con io ero relatrice
Tanto per cambiare qualcuno dirà senza
Ecco quello dall'altra parte appunto eravamo i relatori di quella legge elettorale che nasce da un accordo politico molto largo
Perché raccoglie la volontà di tutti i segretari di partito della maggioranza e del più grande partito di opposizione questo per capirci
Sì non è una legge di parte non è una legge approvata con la maggioranza risicata è una legge che nasce da un accordo politico molto laico
Se oggi rispetto a quella legge elettorale io dico la verità credo che l'ente possa essere d'accordo con me al di là delle mie preferenze personali per un modello elettorale piuttosto che l'altro
Se dobbiamo o modificare la legge elettorale lavoriamo sull'impianto già dato
No non ricominciamo daccapo però come dire questo è nelle mani del Parlamento il Parlamento deciderà se quella legge elettorale approvata
Dopo essere nata dal concorso di volontà di un arco così
Così ampio di forze politiche si cambia non non c'è niente diciamo di sacrale in tutto questo io ho l'impressione però se mi permettete
E già le dichiarazioni di Paolo Romani e di Brunetta me ne danno credo che viene a testimonianza tutti coloro i quali come ricordava Lele senza spiegare come perché perché non si capisce
Dicono che il combinato disposto della riforma costituzionale della legge elettorale che è un disastro un attacco alla democrazia ovviamente non la voglio no cambiare prima del referendum arrangiamenti sono proprio a cambiarla perché se gli rompiamo sto giocattolino è ovvio che gran parte della loro campagna elettorale si sgonfia
A me pare invece che il Presidente del Consiglio si stia comportando alla persona
Seria e muovendo da posizioni altre di fronte a proposte ad obiezioni
A sollecitazioni volte che vengono anche dall'interno del partito abbia messo a disposizione del Parlamento e della volontà delle forze politiche la possibilità di cambiare questa legge
Egli ll siamo a servizio non
Cambiare o
Quello che dice la presidente Finocchiaro vale anche per la minoranza del secondo lei abbiamo visto speranza che insiste anche oggi su quelle la sera che se non si cambia l'Italie con non si vota la riforma
Io sto al numero reale credo io sto in un partito
Che è la mia comunità politica sto in un partito perché credo non solo nel merito delle scelte che facciamo ma nel metodo con cui noi prendiamo le decisioni
Io ho contato perché diciamo le le polemiche sulla elaborazione parlamentare della
Riforma costituzionale sono già di qualche mese fa
Ho contato le occasioni nelle quali il Partito Democratico ha votato
Discusso votato il testo della riforma costituzionale il partito e i gruppi parlamentari sono dieci occasioni
Tra direzioni nazionale del Partito Democratico assemblee del Partito Democratico assemblee dei senatori assemblee deputati e assemblee comune di deputati e senatori
Non solo ma
Lo accennava prima Maria Elena alla Camera aiutato il ricordo i numeri ma credo con un Partito Democratico parte forse uno a due defezioni ha votato sia la riforma costituzionale quindi sarebbero
Uno o due le persone il parlamentare del partito pagate per il Senato non lo so mi ricordo il voto della Camera che avrebbero diritto con coerenza di dirlo l'ho votata in seno al Parlamento e non la voto neanche adesso che la proponete come referendum
Mi risulta più difficile comprendere la coerenza di chi la vota nell'Aula parlamentare e poi
Si dispone a
Su ad annunciare forse io mi auguro di no ancora un voto contrario nel referendum popolare perché e in seno al Parlamento che si produce lavoro può comportare dei cambiamenti e infatti le posizioni critiche come stanno
Benissimo Anna Finocchiaro Mariella boschi che noi abbiamo riscontrato le proposte di modifiche
Questa legge di riforma costituzionale ha subito all'approvazione di quarantacinque quaranta
La io ricordo che volle il percorso abbia fatto noi in Commissione centoventidue emendamenti complessivamente cioè il percorso parlamentare che ha portato
Alla modifica del testo è un percorso nel quale
Sono intervenute modifiche portate spesso da colleghi della minoranza prima si è citato una cosa
Decisiva che che raccontava la presidente Finocchiaro questo Paese ha avuto dopo otto anni dalla sua promulgazione la sentenza uno due mila quattordici che ha censurato le parti sostanziali che conoscete della precedente legge Calderoli
Detta porcellum
Proprio da colleghi della diciamo del di un'area di minoranza interna del partito ha aderito un suggerimento che poi è stato lavorato che è diventato un pezzo del testo tra nuova Costituzione
Nella Costituzione se come io sono certo passerà il referendum la nuova Costituzione italiana per norma costituzionale le leggi elettorali solo le legge elettorale
Potranno essere portate
Ma il giorno dopo la loro promulgazione al cospetto della Corte costituzionale non come è successo con il porcellum che abbiamo dovuto aspettare otto anni e tre Parlamenti potranno essere portate e entro trenta giorni ricevere
Una sentenza di costituzionalità sulle Lecce la stessa cosa vale con norma transitoria anche sull'italico
Racconto questo episodio per dire che chi oggi si oppone sostenendo
Che lo farà che porterà il suo parere favorevole il suo sì essendo dirigente del partito democratico parlamentare solo se interverrà una modifica della legge elettorale uso lo strumento che non è coerente con lavoro comune ed è stato fatto
Perché poi diciamoci la verità lo diceva Norberto Bobbio non esiste
La democrazia senza il principio di maggioranza cioè non è che alla fine di un processo democratico di scelta e di elaborazione di una legge
Se non tutti tutti tutti sono d'accordo sul medesimo testo allora non si fa nulla quella nella democrazia quella l'anarchia noi abbiamo percorso un percorso democratico hanno parte ci fatto tutti i parlamentari del Partito Democratico tutti i dirigenti il partimmo pratico hanno avuto le sedi dove ciò è stato discusso ci sono state le votazioni sono stati approvati centoventidue emendamenti ci sono stati due anni di discussione
Cinquanta audizioni di esperti
Sei votazioni complessive delle quali nelle quattro utili per arrivare a a compimento dell'articolo centotrentotto ora bisogna essere conseguenti con questo altro e dire quello sul quale io sono totalmente d'accordo che ha detto Anna Finocchiaro se c'è un'esigenza e c'è lo sentiamo parlamentare di modificare la legge elettorale si apra il cantiere di questa possibile modifica
Ma le scelte parlamentari non possono essere un ricatto per altre scelte che insieme democraticamente abbiamo compiuto in più anni di lavoro
Allora in un flash voglio sentire anche lei senatrice perché
Si parla di lavoro parlamentare si parla di quello che avete fatto si parla di quello che e gli esponenti del PD hanno sottoscritto questo percorso che in queste ore viene messa in discussione in un flash e voglio chiedere d'accordo quello che ha detto Paolo Gentiloni qui cioè
Che se la sinistra fa la destra non si va da nessuna parte
Essa è indubitabile che se la sinistra fa la destra non si va da nessuna parte
Diciamo è una osservazione diciamo che parla da sola discesa sono quello che significa
Ma credo che le ma la voglio chiedere per un'altra ragione
Credo di avere capito qual è il senso della sua domanda allora
Maria Elena boschi durante qualcuna di queste iniziative che facciamo per spiegare la Costituzione
A un certo punto dice sempre e che il testo della riforma costituzionale è stato un testo profondamente modificato fino all'ultimo momento
E che io ho molto lavorato perché questo testo fosse un testo che trovasse unito
Tutto il gruppo parlamentare e
Vero
Ma non perché io sia particolarmente brava o buona ma al contrario perché io credo che
L'Unità dei gruppi parlamentari del Partito Social te così importanti per il Paese
Fosse da ricercare fino all'ultimo momento
E credo che questo sia testuale che nessuno lo possa smentire voglio peraltro ricordare che la legge di riforma costituzionale è stata approvata successivamente all'approvazione della legge elettorale
E quindi in un momento nel quale il quadro era assolutamente chiaro ciascuno sapeva votando la riforma costituzionale in quale contesto in quale
Diciamo qua il saggio sì e scrivesse
Oggi una parte del Partito Democratico chiede la riforma della legge elettorale riprendendo
Un filo di riflessione e di critica che è stato presente anche durante la discussione della legge elettorale quindi non è diciamo una novità e io dico
Che bisogna andare a vedere
E lo dico sempre perché ritengo che tanto saremo più forti quanto più saremo in grado di mostrare e di raggiungere livello di unità interna
Poi ci sono quelli che giocano
Perché Brunetta gioca perché romani e gioca perché i Cinque Stelle giocano
Se loro giocattolino e che è la legge elettorale la riforma costituzionale sono l'attacco alla democrazia il trionfo dell'autoritarismo settori vivissima secche c'è cambiamo la legge elettorale dirò il giocattolo cunette spazia spiazzato romani non se ne parli Cinquestelle alta fermi tutti anche perché diciamo forse pensano di poterne avere una loro personale convenienza
In questo quadro così
Articolato e quindi conoscendo anche quelle che possono essere le trappole io credo che la scelta migliore sia come sempre andare a vedere
Perché quando si va a vedere e si fa sul serio e si verifica in Parlamento qual è lo schieramento di forze che sarebbe favorevole alla riforma
La legge elettorale che vuole giocare strumentalizzare utilizzare in maniera lasciatemi dire piuttosto spregiudicata l'argomento sarà stanato è messo con le spalle al muro
E se c'è una cosa di cui abbiamo bisogno in questo dibattito è infatti ammiro sempre
Voglio dire
L'approccio che ha Maria Elena quando parla di queste cose perché molto precisa
E che abbiamo bisogno di verità verità tra di noi
Verità rispetto a ciò che no ma ciò che potrebbe essere avrebbe dovuto essere forse è vero o dietro logicamente si potrebbe dimostrare no la verità la cronaca le parole lo scritto
Perché siamo di fronte alla legge che certo è transazione
La legge è transazione per eccellenza
Serve a non fare scoppiare le guerre
C'è lo strumento del diritto secondo gli antichi era per evitare che la gente andasse in guerra o due l'asse o entrasse in un conflitto personale la legge serve a queste e quindi deve essere essa stessa
Transazione tra ragioni diverse
Noi sappiamo che non abbiamo fatto la più bella Costituzione possibile ciascuno di noi avrebbe cambiato qualcosa qualcosa l'avrebbe scritta un po'meglio ciascuno di noi ha un sogno nel cassetto diciamo che ancora non ha esaudito
Ma è certamente la migliore transizione è possibile per questo pezzo di storia del Paese
Minestra
A proposito di verità uno gli argomenti utilizzati lo diceva prima la senatrice che il combinato disposto di questa legge elettorale con
Questa riforma della Costituzione produce rischi per la democrazia
La verità
Ma io credo che abbiamo tolto dal tavolo anche questo argomento
A me sembra sinceramente che gli argomenti principali erano non possiamo votare sì a un referendum perché voi avete personalizzato e abbiamo tolto la personalizzazione dal tavolo non possiamo votare sì
Perché aumentano i poteri del Presidente del Consiglio ce l'ha spiegato bene Emanuele togliamo anche questo argomento dal tavolo perché semplicemente non è vero
E c'è la fortuna che ciascuno di noi possa andarsi a leggere la legge costituzionale vederlo e verificarlo quindi niente viene cambiato niente viene toccato
Anzi ho già classe demmo detto che forse a qualcuno deve fare diciamo un po'
Pigiare il pulsante dell'aggiornamento della schermata sul computer perché erano altre riforme quelle che cambiavano i poteri del Presidente del Consiglio la forma di governo non questa
L'altra argomenta quella sulla legge elettorale e io credo che dicendo che se ci sono le condizioni se c'è una maggioranza in Parlamento per cambiare la legge elettorale siamo pronti a discuterne
Anche questo argomento venga tolto dal tavolo e si possa davvero adesso concentrarci sul merito della riforma costituzionale sul referendum su quello che dobbiamo decidere partendo però anche dal presupposto che da un lato
Non è facilissimo trovare
Una nuova maggioranza su delle modifiche alla legge elettorale
Ciò detto Anna farà contato la fatica di dieci anni per trovare un accordo su una nuova legge elettorale qualche giorno fa eravamo con il Presidente Zambrano
Parlavamo stranamente di riforme costituzionali anche con il Presidente Romani sarà anche hanno insomma altri al Senato
E giustamente anche il Presidente Zambardi se io essendo il Capogruppo
Del gruppo più numeroso al Senato quello del PD ogni giorno mi confronto con i numeri e quindi so bene che non è così semplice trovare una maggioranza alternativa in questo Parlamento in questo Senato
Però siamo disponibili a farlo a vedere se ci sono delle proposte per migliorarla
Ma anche sapendo che questa è una legge elettorale che comunque funziona perché ha il merito di garantirci la stabilità al netto al merito di garantirci la certezza di un vincitore attraverso il voto dei cittadini
E che funziona come funziona per i Sindaci delle città più grandi
Perché comunque il ballottaggio al secondo turno se nessuna lista raggiunge il quaranta per cento dei voti al primo turno ha questo merito di individuare comunque un vincitore
Di attribuire comunque un premio di maggioranza scelto dai cittadini attraverso il voto
E sappiamo che altri Paesi che invece hanno leggi elettorali che non prevedono il ballottaggio
Hanno visto la necessità di andare al voto due volte in un anno come in Spagna i non è escluso che debba succedere ancora perché noi escono a formare un Governo quell'altra sera se era Presidente romani che provocatoriamente diceva che la Spagna funziona meglio di noi pur non avendo un Governo
Io mi sono permessa di dire che insomma non sono tanto d'accordo a quella vivevo come una provocazione soprattutto che non trovo normale che non ci sia un Governo in un paese che possa essere scelto dei cittadini attraverso il voto
Se poi ci sono modelli diverso sì pronti a discuterne ma come abbiamo fatto con l'italico
Perché noi siamo partiti
Almeno io personalmente ma non solo io avremmo preferito un modello basato sui collegi uninominali magari ma non c'erano i numeri in Parlamento per approvare una legge elettorale che avesse quel modello lì
Ma non solo perché nelle consultazioni ce lo eravamo detto confrontandosi con le altre forze politiche
Ma perché avevamo modo votato una mozione in Parlamento che chiedeva di andare verso una legge con i collegi uninominali e non c'erano stati i numeri
Io l'avevo votata dentro al gruppo nella riunione di gruppo eravamo una minoranza in Aula abbiamo votato come voleva il partito eravamo all'inizio del due mila tredici quando chiaramente c'era un altro Segretario di partito un altro Governo
Quindi
Se ci sono altri modelli noi siamo disponibili a discuterne davvero
Ma non perché vediamo un rischio di deriva autoritaria se resta l'Italie Cuomo con la riforma costituzionale perché questo non è vero
Non è vero perché noi non scegliamo comunque il Presidente del Consiglio perché non cambia la forma di governo è sempre un sistema parlamentare
Ma ci sentiamo la maggioranza dei parlamentari dei membri della Camera dei deputati questo sia attraverso una legge elettorale
Che ha un premio di maggioranza che ha comunque esplicito
Limitato predeterminato i cittadini sanno
Che se vanno a votare a un'eventuale ballottaggio vuotano per attribuire quel premio di maggioranza e che è un premio di maggioranza che non può mai superare i trecentoquaranta deputati trecentoquaranta seggi
Altri sistemi democratici di altre democrazie importanti hanno premi di maggioranza molto più elevati del nostro
Se pensiamo al Regno Unito se pensiamo alla Francia se pensiamo
Hanno un premio che è implicito che non è predeterminato ma che può essere molto più alto di quello
Che viene attribuito con l'Italie comunque non può mai superare il cinquantacinque per cento
Dei seggi e comunque attraverso o un ballottaggio o l'aver raggiunto almeno il quaranta per cento dei voti quindi io non vedo questo rischio democratico sinceramente e lo ricordava bene anche Emanuele Fiano non siamo noi a dirlo magari voi
Alcuni di voi possano anche avere fiducia in noi spero e e credere nella nostra onestà intellettuale nel nostro lavoro soprattutto perché insomma credo che siano anni che che dimostriamo la la serietà delle nostre posizioni ma se qualcuno non si vuole fidare di noi
Magari qualcuno ovviamente gli altri partiti di di forze di opposizione non si può fidare di quello che diciamo noi principe facile cosa avete lavorato avete dedicato così tanto impegno mezzi attività parlamentare a votarla la difendete a prescindere
Ecco allora andava andiamo a rileggere il documento dei costituzionalisti che sono per il no alle riforme costituzionali quindi non possono essere accusati di di farci dei regali
Di di parlare per simpatia nei nostri confronti perché sono su posizioni diverse ma che sono i primi a riconoscere che non c'è questo rischio di deriva autoritaria
Quindi dobbiamo semplicemente dire parole di verità e scegliere
Tra un modello
In cui vogliamo un Paese PON un procedimento più semplice per approvare le leggi per approvarlo in tempi certi e con una ripartizione delle competenze tra Stato e Regione più semplice più chiara più netta
Questo è in ballo nient'altro chi non è d'accordo voterà no per carità ma deve votare no sapendo che non sta
Difendendo la democrazia da chi vota sì ed è
Pericoloso dittatore
Ecco questo credo che almeno tra di noi dobbiamo riconoscerci ad hoc
Oracle
Fra qualche minuto poi
Vi lasciamo proseguire questa serata in questa meravigliosa villa però io siccome il presupposto era quello di partenza a capire
Dire la verità e fare chiarezza
Vi era la domanda sui tempi cioè allora a chi chiede la modifica delle getto orale altrimenti non voterei ferendo un abbiamo siamo qui a dire che la legge fare una legge in Parlamento ci vogliono mediamente due anni se non sbaglio vero senatrice più o meno
Ecco come si può ipotizzare di modificare la legge elettorale prima del referendum cioè che cosa bisogna fare perché
I vostri colleghi del PD che sono contrari dicano sia referendum se effettivamente c'è materialmente come si fa a modificare una legge che come ci ricordava che voi
A richiesto questo tempo di mediazione così lungo lei trascura i miracoli naturalmente anche il miracolo Caritas Sant'Agata ci può aiutare l'impresa ma Catalina ed era quelle possono accadere ora oggettivamente
Noi
Io credo che non ci sia lo spazio anche perché se due
Gruppi parlamentari di Camera e Senato e due partiti come Forza Italia come mente Cinquestelle dicono che non c'è trippa per gatti io voglio capire ciò che
Di Vaio diceva potremmo anche parlare quindi anche loro diciamo che va bene risalente vediamo fra cinque minuti ad aiutare l'AIA può essere che non era gradita bene
No non
Non è attendibile riesame al cento per cento non è attendibile al trenta per cento
Prego
Noi però
C'è stata è una battuta cioè che non si sa però mi perdoni
Ben altra gara battutaccia che ci sta tutta
Dopodiché
è però possibile attivamente in queste settimane considerando che peraltro ne abbiamo un appuntamento importante che è quello della Corte costituzionale del quattro di ottobre
è possibile come dire manifestare con l'iniziativa politica come sta facendo il Presidente del Consiglio la volontà e la disponibilità a questo cambiamento
Le però poc'anzi ha detto una cosa che
Sulla quale io che sono un poco
Sono anziana perdonatemi
Vorrei tornare
Maria Elena già risposto dicendo che non esiste l'effetto autoritario del combinato disposto chiamiamo così che ormai siamo entrato nell'orecchio di tutti tra legge elettorale riforma costituzionale ma io vi devo dire una cosa
Penso oggettivamente in tutta
Franchezza e onestà intellettuale
Che con la riforma costituzionale il Presidente del Consiglio e il Governo avranno un meno poteri di quanti non ne abbiano adesso e cerco di spiegarvi perché
Nei confronti del Parlamento ovviamente perché
Innanzitutto resistono le garanzie i giudici della Corte costituzionale la magistratura non viene proprio toccato quel capitolo che invece come sapete fu toccato nella Bicamerale miei
Tocco andare per tutta Italia pigliarmi improperi perché la Commissione bicamerale
Introduce del semipresidenzialismo e toccava le prerogative della magistratura che non era neanche così vero ma insomma quelle due parte la Costituzione venivano ovviamente in discussione
Oggi il Governo che fa lo diciamo tutti
Il Parlamento è in crisi si legifera soltanto per decreto legge i decreti legge sono decreti che contengono norme non omogenee fra di loro e poi si fanno i maxiemendamenti e si mette la fiducia
Cioè vorrei essere chiara questo non è il migliore dei mondi possibili se stiamo intervenendo esattamente perché questo non è il migliore dei mondi possibili
Oggi con la riforma costituzionale il Governo a un privilegio
Quello con la riforma
Appena approvate che va a referendum quella di andare alla Camera e di dire o questa legge che è attuazione di un punto fondamentale del mio programma nell'approvate per favore non tempo definito in tutto poi sono settantacinque giorni
O novanta a settanta o novanta giorni
E non è detto che quando uscirà dalla Camera dei deputati quella legge sarà il testo originario perché è una legge che il Governo ritiene essenziale per l'attuazione del programma che sottopone al Parlamento
In sostanza il vantaggio e che il Parlamento gliela dà in tempi certi ma non è detto che gliela dia con lo stesso testo
Dall'altra parte e l'uso dei decreti legge viene fortemente ridimensionato non soltanto dalla presenza di questo nuovo strumento ma anche da una norma che diventa costituzionale che dice guarda e decreti con norme assolutamente diversi non le puoi fare più li può Edo per lì può ed operare soltanto come strumento specifico su una materia specifica con tutte le altre limitazioni previste dalla Costituzione
Questo vuol dire che nella relazione Governo Parlamento non è vero che sono venute meno garanzie al ponte fra Mario il Parlamento acquista una centralità e il Governo agisce entro limiti che oggi
Nonno possiede
L'altra questione su cui insiste per esempio Zagrebelski sbagliando anche nel suo libro
E quella di dire
Soltanto ai tempi del fascismo il Governo faceva l'ordine del giorno delle Camere ma quando mai ma quando mai chiedere al Parlamento per favore questa legge che così importante per il mio programma io dico anche per il Paese per i cittadini per quell'evenienza
Fatemela prima non è dettare l'ordine del giorno
E vi dirò anche che probabilmente
Questo
Restituirà rispetta l'organizzazione dei lavori al Parlamento una nuova linfa nuova forza una nuova a Potenza
Perché vi racconto queste cose
Perché appunto come dicevamo prima dobbiamo confrontarci su ciò che
Non su ciò che vorremmo che fosse perché avessimo ragione noi io e gli altri su ciò che è questa legge ha dei limiti certamente non è perfetta
Nessuna legge perfetta non è perfetta ma certamente il suo intento il suo contenuto e i suoi effetti non sono quelli che i sostenitori del no ci propongono
Posso
Sì
Siccome
è utile
Quello che hanno fatto prima viene Mariele ma Anna c'è raccontare la verità del contenuto
Io trovo che l'argomento che viene meno pubblicizzato nella dialettica tra i sostenitori dell'hotel si
Tra i comunicatori dei mezzi di comunicazione ed è un messaggio che rivolgo proprio i miei compagni
Amici del Partito Democratico che pensa di sostenere il no se non dovesse arrivare la riforma elettorale
Che cosa ci perderemmo una parte fondamentale di questa riforma asse dovessero vincere pulite notte non vinceranno perché vincerà il sì perché gli italiani vogliono cambiare in meglio questo paese
Questa riforma aumenta TEN molto il controllo popolare democratico sui processi legislativi e di Governo non lo diciamo abbastanza
Faccio un elenco rapidissimo ci metto due minuti noi in alziamo il quorum minimo di elezione dei votanti delle Camere riunite per l'elezione del Presidente della Repubblica la settima
Votazione a tre quinti il che vuol dire che le vediamo il carattere di terzietà del Presidente della Repubblica che il primo organo di controllo bilanciamento dell'attività
Legislative di governo a tre quinti cioè il sessanta per cento ma la maggioranza di Governo con la legge italico approvata avrebbe il cinquantaquattro per cento
E una media ponderata analoga potrebbe esserci al Senato quindi per raggiungere il sessanta che è la soglia
Che oltre la quale non si può andare per legge Presidente Repubblica ci vuole la maggioranza più ampia all'arbitro della efficacia del rispetto della Costituzione dovrà obbligatoriamente essere eletto dalla mangia su maggioranza supera quella governativa
Della corte costituzionale abbiamo già detto analogo trattamento poi diciamo un'altra cosa
Questa riforma da una spinta straordinaria che mai prima abbiamo visto in questo Paese ha degli strumenti di democrazia diretta noi oggi abbiamo uno strumento abrogativo di referendum in questo Paese che è quello per il quale se sono valide e cinquecento mila si a me è raccolto il risultato referendario invalido se hanno partecipato al voto referendario la metà più uno degli aventi diritto al voto il cinquanta per Vito più uno degli elettori italiani che hanno diritto al voto ma con la riforma se saranno raccolte ottocento mila firme e chiedendo alzato il quorum perché già uno strumento
Straordinario nel senso lessicale del termine alla democrazia diretta se avrei raccolto ottocento mila firme i referendum sarà valido se avranno partecipato alla metà più di coloro che hanno partecipato alle precedenti elezioni politiche il capo dire oggi circa sulla media dei votanti alle politiche saranno partecipato diciamo il trentacinque per cento più uno degli aventi diritto al voto ricco date dalla questa cosa cambierà il Paese noi lo sappiamo dire oggi come cambierà perché dipende chi raccoglierà le firme dipende qua lastre sarà la scelta di retta della democrazia italiana è uno strumento straordinario che abbiamo in mano agli italiani non è finita qui perché il testo costituzionale prevede un'innovazione che referendum pro così tipo noi ci avviciniamo al modello di alcune democrazie europee che abbiamo sempre guardato da distanza come se in questo Paese fosse impossibile e invece eh possibile noi che veniamo accusati
Di pericolose svolte autoritarie stiamo dando nelle mani degli italiani degli elettori italiani che ci aiuteranno a promuovere questa riforma lo strumento terrà strumento del referendum propositivo che necessitava di una legge ordinaria
Che spiegherà le norme con le quali si fa e non è finita qui in questa storia repubblicana noi non abbiamo mai approvato una legge di iniziativa popolare lo strumento principe di proposta di legge non abbiamo mai approvata
Perché solo ci sono state occasioni nelle quali sono state raccolte le firme che necessarie per presentare una legge d'iniziativa popolare che oggi sono cinquanta mila ma poi se ne è fatto niente arriva il prodotto della raccolta di firme popolare in Parlamento mai in questi quasi settanta anni abbiamo provato una legge di questo genere
Ma noi iscriviamo un obbligo per il Parlamento
Per il Parlamento guarda caso Anna Finocchiaro diceva la sacrosanta verità che si ampia con la riforma
Lo spazio democratico del Parlamento e se verranno raccolte non cinquanta ma centocinquanta mila firme per una legge di iniziativa popolare allora quella legge che tra l'obbligo parlamentare di indicazione di una tappa Dini se per la discussione e quando una legge iniziativa popolare inizia la discussione in Parlamento ci sarà sempre qualcuno all'opposizione magari o al Governo disponibile a
Supportare nel percorso dico questo
Dico questo perché il dibattito
Se referendaria si è focalizzato su alcuni aspetti ma è ricco
Il tessuto di riforma che ne abbiamo costruito in Parlamento con l'aiuto di tutti è molto ricca una svolta vera per la democrazia italiana una svolta positiva che dà più poteri di controllo di partecipazione all'italiani quello che è sempre se patto chiesto quando giustamente in questo Paese si criticava la distanza tra la politica e cittadini lorde lo abbiamo messo per i è scritto nella Costituzione e io penso che dobbiamo andare in quella direzione e per quello anche per questa ragione votare sì al referendum
Grazie
Allora
Io volevo chiudere
Con una cosa che va molto di moda in questo momento c'è dire ok vi do un minuto ciascuno per spiegarci in cinque Flash le ragioni per cui andare a votare sì ma Finocchiaro e Fiano
Si apre con questa passione finale lo hanno già fatto quindi lo chiedo
In chiusura alla ministra posti prima però voglio chiedere a voi prima invece l'applauso piano crea più niente non mi chiedo come ha detto all'inizio se voterete si siede da votare voglio solo sapere se dopo questo confronto avete o meno le idee più chiare su cosa farà il referendum
Sì o no
Ecco meno male allora io possa andare a casa
Stasera tranquillo fatta anche stasera
Non voglio grazie a un lavoro graziato dal sì e no finale perché se avevamo perso voti a favore dei sì dopo il dibattito ci mandare a casa veramente tra l'altro vi fa onore a questo punto mi sollecita a fare sondaggio che non volevo farla lì no no no e quando dico anzi grazie proprio perché più facciamolo facciamolo
Voglio solo sapere quanti di voi andranno a votare al referendum
Va bene almeno per me basta così
Grazie e allora ministra Halley
Le chiedo veramente come si Pareto ciò di questi giorni di chiudere
Dicendoci veramente in un flash perché andare a votare sia referendum cinque buone ragioni per votare sì al referendum
Ma io credo di averlo in qualche modo detto all'inizio è proprio nel quesito referendario quindi se dobbiamo riassorbire farlo proprio brevemente è perché dopo amo superare il bicameralismo paritario perché abbiamo bisogno di potere approvare le leggi che servono nei tempi in cui serva approvare quella legge e quindi avere certezza
Sulla possibilità che il Parlamento decida
Si assuma la responsabilità delle scelte perché questo va
A favore dei cittadini e dei lavoratori delle imprese delle famiglie che se non sono costretti ad aspettare per mesi a volte per anni per poter avere delle misure che cambiano la vita di tante famiglie di tanti cittadini
Due
Perché riduciamo il numero dei parlamentari e io credo che al di là di a vere un Parlamento più snello che ha meno di quasi mille parlamentari che abbiamo oggi
Sia un segno profondo di serietà del nostro partito che dopo averlo promesso
Per anni anche in tante campagne elettorali in cui questo avete sostenuto aiutato sapete aiutato con il voto con la vostra attività magari di di volantinaggio di supporto nella campagna elettorale
Abbiamo mantenuto questo impegno e siamo stati i primi a farlo
Perché se un parlamentare su tre non tornerà in Parlamento la prossima volta è perché il partito democrazia a assunto questa responsabilità mettendo al primo posto l'interesse delle istituzioni anziché del destino personale dei parlamentari
E perché riduciamo i costi della politica
Diciamo che nessun centesimo verrà più trasferito dallo Stato ai gruppi in Consiglio regionale che consiglieri regionali non potranno guadagnare chiude il sindaco della città capoluogo
E anche lì io ringrazio i Consiglieri regionali i sindaci che sostengono il sì che si impegnano pur sapendo che questa riforma non va appaltare un vantaggio a loro
Le lavorano anche lì nell'interesse delle istituzioni del Paese
E non è così scontato perché io il dubbio che qualche parlamentare e qualche consigliere regionale di altri partiti dica no alla riforma perché non vuole perdere lo stipendio perché non vuole perdere il posto in Parlamento uccello
Il Partito Democratico invece ha avuto la serietà di mantenere gli impegni
Perché dobbiamo abolire Spinelli che costa venti milioni all'anno e che probabilmente non è stato in grado di svolgere il ruolo per cui era stato pensato all'inizio di dare un contributo vero
Perché dobbiamo finire una fase di transizione abbiamo abolito le Province ma siamo in una fase di passaggio se non si arriva a mettere un punto fermo
Saremo costretti a tornare indietro a ripristinare nonna tanto i servizi le funzioni che restano ma
I soggetti politici
E non più i sindaci che sono chiamati a gestire insieme un territorio conoscendone le specificità e di nuovo Sirio menta di trecentoventi milioni all'anno il costo semplicemente di funzionamento
Dell'apparato politico non delle funzioni e dei servizi perché dobbiamo rivedere in modo netto cosa fa lo Stato e cosa fanno le Regioni questo un punto che spesso viene
Magari lasciato da ultimo
Ma che credo tutti voi sappiate bene quanto incide nella vita quotidiana di ciascuno di voi
Perché se
Abbiamo venti voci diverse più una che è quella dello Stato a dover decidere su una quantità di materia incredibili
Non solo si crea confusione perché molte volte non sappiamo se allo Stato ossia alla Regione a dover decidere
Quante volte lo Stato impugna le leggi approvato dalla Regione con la Regione leggi approvate dallo Stato e cosa succede decide la Corte costituzionale
Ma nel frattempo nemesi che servono alla Corte costituzionale per decidere voi
Avente
Chiaro atti dovete andare a chiedere un permesso se allo Stato con la Regione che può decidere per farvi costruire magari un nuovo stabilimento per aprire una fabbrica e creare delle occasioni di lavoro
Sapete se dovete fare un ampliamento magari a casa vostra chi è il soggetto che può decidere
A la chiarezza di chi fa cosa significa la chiarezza per i cittadini significa la chiarezza per le famiglie significa la chiarezza per i lavoratori e per le imprese
Avere venti Regioni che decidono in modo diverso più lo Stato sui trasporti vuol dire che se parte un autotrasportatore d'affitto
Con un carico eccezionale per andare a Milano da richiedere un permesso diverso ad ogni Regione che attraversa
Questo facilita la vita a chi dare lavorare o no io non credo che serva a chiedere permessi sul permessi
Perdere ore a fare file in uffici diversi o impiegare i dipendenti pubblici per fare la stessa identica cosa in venti regioni quando si può avere una regola che vale per tutto il Paese
E io credo che a vere regole che valgono per tutto il Paese per cui si apre una fabbrica qui
Che magari produce
Agroalimentari produce dei prodotti che da questa terra vengono trasformati e poi magari venduti nel resto del mondo
E magari va bene e decida che vuole aprire un altro stabilimento in Calabria ma vi pare normale che debba seguire delle regole diverse per come si fanno i rubinetti
Perché non è che tutti sono grandi aziende ci sono anche piccoli e medi imprenditori imprenditori individuali artigiani che non hanno decine di avvocati che poi sono studiare venti legislazioni diverso e più quella dello Stato e dire se sei a Catania segue la regola ma a Reggio Calabria si ricomincia daccapo con regole diverse
Questo vuol dire rivedere cosa fanno lo Stato e cosa fa e cosa fanno le Regioni vuol dire semplificare la vita ai cittadini questa è la scelta che siamo chiamati a fare con la riforma se diciamo sì
Possiamo cambiare il Paese se diciamo no resta così com'è semplicemente
La scelta spetta a tutti noi insieme con il referendum
Grazie
Devo dire che
Interrompere un applauso è sempre qualcosa di complicato perché l'applauso è belle quindi è giusto lasciarla andare io ringrazio Emanuele Fiano Anna Finocchiaro Mariella boschi per questo confronto di questa sera vi ricordo che domani pomeriggio alla chiusura e qui con il presente Consiglio Matteo Renzi non mancate e grazie a voi per l'attenzione di questa sera
E per questa bella festa qui a Catania grazie a tutti grazie