Dittature, autobiografie, fiabe: Brancati e Sciascia in dialogo

Allora buonasera a tutti
Io vorrei intanto sottolineare
Il valore di questo
Ciclo di incontri
Geniali logiche indirette
Si tratta di
Confrontare questo perché grande scrittore come Leonardo Sciascia con una serie di altri scrittori e personalità
Del caso iniziale che già si è svolto abbiamo avuto invece l'incontro con Emilio Cecchi uno degli scrittori della Ronda diciamo così oggi invece
Direi che facciamo qualcosa di ancora più
Penetrante toccante cioè
Un dialogo fra Brancati e Sciascia
Perché questo dialogo così importante è così importante perché
Brancati è un vero e proprio punto di riferimento vero e proprio punto di riferimento ideale per Sciascia
Si può dire che uno scrittore come Sciascia abbia come capostipite in qualche modo Luigi Pirandello c'è questa capacità di leggere la realtà non realtà il risvolto nascosto delle cose
Però Sciascia rifiuta di Pirandello il fatto che Pirandello aderisce al fascismo
Vede invece in vitaliano Brancati un personaggio che dopo aver avuto un'iniziale adesione al fascismo però se ne è distaccato è anzi è venuto a Caltanissetta è inaugurata a insegnare alle magistrali è perché è lì che avvenne l'incontro
Vitaliano Brancati e il professore Sciascia è l'allievo Sciascia infatti avrà il diploma di maestro sposerà una Mestre la sono sepolti ma accanto all'altro
E
E veramente a l'incontro avviene nel mille novecentotrentasette e è un incontro decisivo sia dal punto di vista del modo di scrivere sia dal punto di vista dei rapporti
Che internazionali interrompevano un provincialismo Carta valido per tutta l'Italia pensate voi infatti al pagato per Caltanissetta e per il suo la sua etica il suo modo di presentarsi
Se nel tempo io leggerei qualche brano di Leonardo Sciascia su questo incontro nero su nero
La scuola in cui Brancati insegnava e che io frequentavo era in un vecchio Monastero
Sono i nostri avi che hanno hanno sequestrato punti bene della Chiesa vi ricordate capito ottocento
E nonostante avesse il nome del giorno in cui l'impervia stato proclamato istituto magistrale nove maggio ecco perché nove maggio tutti ancora dicevo la Badia
Era in una piazzetta sotto il livello della strada una chiesetta all'ATO la gradinata due rampe che dalla strada scendeva la piazzetta si affollava ogni mattina di ragazzi mal vestiti e piani di freddo
Che addenta vano voracemente ma falde in bottiglie di pannelli o mortadella in attesa che suonasse la campana
Le ragazze entravano a scuola ma mano che arrivavano i maschi al suo quella campana l'otto e trenta in punto
Il Preside quali sempre appariva in cima alla Scala nel momento in cui la nostra vociante ordine orda si avventava Salinella e la sua apparizione bastava spendibile voce la corsa
Salto un po'
Brancati dunque
Arrivava ogni mattina poco prima che sono a sé la campana scendeva la gradinata con un passo che ricordo leggermente claudicante curioso particolare che non riscontro nei ricordi degli altri eppure vedo il suo piede destro lento incerto sui gradini
Scuro in volto annoiato chiuso
E si aveva l'impressione che alla noia vera al buon umore vero volutamente si aggiungesse un che di disco stante a difendersi da ogni confidenza con i colleghi che stavano per incontrare
E infatti ne aveva soltanto col Presidente e fuori dalla scuola con Pompeo Colajanni e pochissimi altri
E non è inutile che il particolare che il federale fascista della Provincia il cui mantello nero aleggia nella noia del trentasette era un suo parente di Pachino
Tre o quattro di noi alunni sapevano che era uno scrittore e soltanto io acquistavo ogni settimana rinunciando per una sera al cinema l'Omnibus di Longanesi una lira
Ma ne valeva la pena barili e Savigno gli articoli di Vittorini sugli scrittori americani
I racconti di Caldwell e di sarò in grande
Di un Giovanni trovo che credo fosse Dino Buzzati certi rapporti sull'America di morali e di De Chirico e che delizia le lettere di Brancati al direttore
Ed era come se da quel tessuto di noia che erano Street ogni giorno improvvisamente basasse nel fuoco di una lente che lo indica il libro deformata un particolare della trama un nodo una smagliature pensavo così si deve scrivere così voglio scrivere io ogni mattina guardavo quell'uomo affilato dire ogni anno cupo scontroso quasi né portasse il segreto e il Ministero
E in effetti
Sciascia molto giovane a ventisette anni il quarantotto
Pubblicato Brancati e poi l'anno prima della sua morte
Cura la pubblicazione dei due volumi delle sue opere nei classici di Bompiani molto bello e anche il suo necrologio del mille novecento e cinquantaquattro
E io credo che sia
Molto
In qualche modo inatteso no trovare una Provincia come Caltanissetta questa legame tra due grandi scrittori fra due grandi spiriti è questa la dice lunga questa cultura siciliana di cui CIACE indubbiamente figlio
E che
Più capace forse di altri enti punto di vedere questa specie di rapporto fra l'apparenza la realtà quale sia la vera realtà
Se no come si spiega come Sciascia nelle sue opere arriva addirittura tra prevede che le la tragica vicenda di morte sentire un uomo che si riesce a leggere la realtà italiana con una sensibilità particolare
La sono Torrita naturalmente esplode con il giorno della civetta bellissimo film poiché è stato che è stato ricavato
E io ma probabilmente senza questo incontro con Brancati non avrebbe avuto euro una conoscenza culturale se volete sapere la prima volta che io fisicamente vedo Sciascia
Sto andando ad istituti di cultura italiano a Parigi a vivere in
Uscendo un signore
E tutti gli altri punti Jean Jacques diciassette del CIACE questa è la prima volta in vita mia che l'ho visto quello visto dibattiti altri in altri occasione
Indubbiamente se qualcuno vuole porsi gli interventi se qualcuno vuole
Proporsi
Una lettura dalla realtà sia il senso di grandi fatti politici
Ma sia sociali sia nel grande
Campo di rapporti interpersonali siamo ciascuno il suo no la trama di rapporto di a ciascuno il suo
Io credo che che sia
Assolutamente
Uno scrittore
Che non è un sono talmente un ricordo storico letterario ma di grande attualità
Se vogliamo tornare insieme indietro un pochino subentrati Brancati come è stato ma è stato anche sceneggiatore
Per ha lavorato per il cinquanta pensate ai promotori
Gli anni difficili
è uno degli sceneggiatori di una parte dei
O comunque vicini consono ai suoi
Libri anche dopo la sua morte perché Bellantonio degli anni Sessanta non vado errato e Paolo il caldo addirittura mi contatta quindi
Diciamo così le sue opere hanno avuto un rapporto letterario ma
Sia con la sua azione di sceneggiatore sia dal punto di vista della realizzazione cinematografica anche cinematografie questo frangente molto credo Sciascia
Fino arrivare atto dovuto pensa di tutti visto a tanti film che si ispirano
Alle sue opere che si prestavano tra l'altro
Signor Montaldo Sciascia non si presta ad essere
Diciamo messi in materia e guardato così come no qualcosa che va analizzato
Sapete anche come è stata la sua vita politica nel mille novecentosettantacinque Achille Occhetto che era il segretario regionale
Detti ci siciliano lo portano in Consiglio comunale
Anzi eletto naturalmente lui
Strabica benessere nel senso che
Malgrado fiocchetto avesse poi quelle aperture degli attuali veniva dimostrata in un partito diciamo così costituito così organizzata documenti ci naturalmente un certo punto si trova poi in dissenso
Rompe
Nel mille novecentosettantanove viene eletto e contemporaneamente alla Camera e al Senato per i radicali
Nell'era un talent scout indubbiamente
Uno l'abbiamo anche visto in questi giorni perché di fronte vitalizio e si chiamava Toni Negri
Ma individua subito il fascino una possibilità di rapporto di dialogo e il CIACE viene
Da questa elettorale vende viene eletto contemporaneamente al
Al alle europee poi tocca però il Parlamento nazionale in cui strada settantanove ottantatré in particolare siederà
Nella Commissione di inchiesta sulla vicenda Moro parentesi c'è un'altra in corso
E tale è qualcosa di nuovo forse forse di uscita
Ma la vicenda more una vicenda appunto però trova
Estremamente compenetrare
Inquilini fa anche una dichiarazione di voto
Per il Partito Socialista dei regionali contemporaneamente però fa una lettera Craxi in cui lo invita a cambiare il gruppo dirigente socialista stia che mai cimentati vale a dire che
è sempre un personaggio che pone
Che pone forti problemi in quegli anni
Diciamo c'era un rapporto forte praticamente fra grazie tonnellate in qualche modo Cambellotti alle cose che previsti non potevano fare
C'è una specie di visione di lavoro diciamo
Perché
Credo che
Se sono vere se sanno bene
Si sono ben informato non so se sono ben informato credo che Pannella abbia sfiorato
Di fare il ministro ma che sia venuto un vezzo
Do Oltretevere credo che sia
Lo stesso non è successo
Della per la Bonino che invece
Avuto un percorso diciamo così un po'diverso ma sono chiacchiere può darsi che siano
Può darsi che siano chiare
Ma
Diciamo la verità nel momento in cui ospitava nelle sue visto un personaggio come Sciascia il Partito radicale in questo caso non nel caso di Cicciolina
In altri Stati
Facevo un buon lavoro cioè dava un contributo alla
Alla Società politiche io Ciccioli non avuta come collega parlamentare
Vi assicuro si comportava benissimo soprattutto perché
Voleva se possibile
Avere il consenso dei colleghi nella autorizzazione contro l'autorizzazione a procedere che venivano continuamente chieste nei suoi che effettivamente chieste nei suoi confronti per oltraggio al pudore per queste cose
Ma tornando appunto a noi
Questo
Diciamo rasoio critico
Che Sciascia sapeva esercitare per cui prendeva le posizioni giuste ma mai in modo banale è giusto è contro la mafia
Ma lui non ha mai accettato territorio della lotta alla mafia semplice il caso di
Investigare nel profondo di portare
Su un grande scrittore cominciare tardivi si leggono si leggono bene
Comunque avere una grande coscienza civile ma sedersi scrive male lui scriveva veramente
E scriveva veramente bene i in questa
Diciamo rigore etico in questo nazionalismo leggermente c'era trentotto a
Tanto il rapporto fra i due stato veramente un rapporto importante e decisivo io
Son molto bene
Hanno trovato in una occasione anche
A citare Sciascia a proposito di un altro problema e cioè
Io faccio il Presidente del Coordinamento degli italiani di cultura che è un tentativo appunto di
Aiutare a vicenda riviste che si trovano in forte difficoltà
Bene nel novantadue lascia scrisse questo molto
Di riviste sono finite perché finito il comma e l'ho nel fascicolo
Facciamo finire forse non sono finite le mete dei film devono pur naturalmente che faccio dei messaggi pubblicitari
Alla rivista dato modo grazie
Adesso
Spetterebbe a me credo di dare la parola
Userei l'ordine dell'invito naturalmente intanto a Domenico Scarpa Centro internazionale di studi Primo levi prego
Grazie al presidente Valducci Spinetta non solo per avermi dato la parola ma per avermi facilitato il compito con
Parecchie tutte le cose che ha raccontato perché in realtà questo ciclo di incontri che si intitola
Genealogia indirette potrebbe benissimo intitolarsi con
Il titolo di uno dei libri più piccoli e più preziosi di Sciascia cioè
Per un ritratto dello scrittore da giovane e per una buona ragione intanto perché questo Librino dedicato a Borgese
Ma soprattutto perché dei Sciascia giovane noi sappiamo ben poco scriveva
Sciascia sub Urgese ma anche in linea generale
Dice
Queste lettere del giovane Borgese che lui aveva fortunosamente recuperato sono per noi il lettore allora già capito non solo un cogliere uno scrittore assai chiamato negli anni che di solito restano i meno conosciuti più oscuri
E sono invece quelli decisivi ma anche una ricerca del tempo perduto del nostro tempo perduto
Ecco del giovane Sciascia ripeto sappiamo ben poco sappiamo però ce lo ha ricordato Valdo Spini che
Fin da giovanissimo fin dall'adolescenza era
Una persona è stata una persona di grande spiccata curiosità culturale
Qualcuno che da quando ha avuto uso di ragione nei suoi anni adolescenti ha maturato una conoscenza sorprendente della letteratura italiana ed europea all'UE contemporanea soprattutto per un ragazzo di pochi mezzi e di famiglia non altolocata
Che vivesse in un piccolo paese della Sicilia
La rivista che Valdo Spini ha evocato Omnibus di Longanesi quella per cui Sciascia rinunciare una volta alla settimana
Al cinema e questa e
Di questo fascicolo poi tornerò a parlarne perché una sorta di motivo conduttore di questi appunto
Questo fascicolo di Omnibus che
è datato
Cinque marzo mille novecentotrentotto è il fascicolo dove
Il professor Brancati che insegnano all'Istituto magistrale di Caltanissetta
Scrive per la prima volta un ritratto della città di Caltanissetta per l'appunto gli amici di Miss Nissan sarebbe Caltanissetta e scrive qualcosa che sembra un ritratto anticipato di Sciascia
Prima che Sciascia si manifesti nella scrittura
L'indole di questa città scrive Brancati è ben diversa dall'indole di Catania o di Siracusa
Sulla costa orientale della Sicilia si case spesso in un comico grossolano ma c'è sempre qualcuno in grado di sorridere nell'ironia tempera gli errori da Caltanissetta invece la vita diventa meno grossolana
Ma la capacità di sorridere si estingue del tutto
Il senso del ridicolo abbandona proprio qui la li Torino ha che da Catania vola a Palermo
Se il sorriso e una luce la costa occidentale della Sicilia può dirsi perfettamente al buio
Abbandonati dal senso del comico i siciliani si fanno gravi e metafisici
Così
I miei amici di Missa persone di rara intelligenza mi trattengo una notte alta presso il porto nell'albergo per decidere se la morale e una creazione momentanea del nostro spirito o un che di assoluto
Forse a prima vista può sembrare che queste parole non
Si accostino immediatamente o perfettamente a Sciascia ma in realtà c'è una ragione noi sappiamo di Sciascia quello che
Disse ci ha raccontato lo Sciascia
I fatti dell'adolescenza della gioventù sono più vari sono più mossi in realtà questo ritratto in gran parte è calzante
Intanto noi sappiamo che Sciascia debutta ce lo ha ricordato presidente Spini con
Un libretto favole della dittatura che esce nel mille novecentocinquanta
Ma
Non è non era detto che
Quell'esordio dovesse essere
Il suo esordio dovesse essere proprio con quel libro tant'è vero che
Un carteggio pubblicato recentemente fa emergere che Sciascia
Avrebbe voluto pubblicare come suo primo libro una raccolta di saggi
In cui dovevano essere compresi scritti su fra gli altri Borgese Brancati e Cecchi
Cioè vende a tre su quattro dei padri o sì di Sicilia e non di Sicilia indiretti di cui parla il nostro ciclo
E soprattutto Sciascia parlata
Al suo amico Mario dell'Arco al quale indirizzava questa sua intenzione
Proprio di un articolo che aveva pubblicato su Brancati già nel mille novecentoquarantotto e che si intitola Brancati e la dittatura dittatura e lo stesso
Se sostantivo che nel titolo del suo primo libro dittatura del quale
Dittatura si parla ecco
Un libro in cui disagi
Di esordio in cui dovevano esserci Borgese Brancati e cioè che
Non c'è una croce il quarto del nostro ciclo e non c'era importante il suo antipodi o cioè
Dal Nunzio ci ritorneremo che vedrete sulla
In prima pagina di questo numero di omnibus D'Annunzio era morto il primo marzo mille novecentotrentotto quella foto è un necrologio
Comunque omnibus nel trentanove delle frodi in fatte nei fatti
Venne proibita dal fascismo per
Un articolo su Savini io di Savinio sulle OPA AR.DE.MA. in realtà perché aveva dato fastidio a qualche Podestà napoletano che aveva interessi
In una filiale del Banco di Napoli è una strana storia che
Sarebbe pure romanzesca da ricostruire
Lo sa sa maturo ha detto di Brancati una frase lapidaria molto bella
Brancati è stato per l'Italia
Quello che Orwell è stato per il mondo
Ed è straordinaria questa frase che punta su uno scrittore Brancati liberale satirico e duramente antitotalitario lo scrittore
Della giustizia del liberalismo contrario a tutti i totalitarismi
Che effettivamente doveva essere stato nella mente fin dagli anni Giovanni tant'è vero che
In favore della dittatura noi troviamo due epigrafe una di Orwell e una di Leo Longanesi cioè il direttore fondatori di Omnibus che in quel momento ospitava le lettere al direttore di Brancati da cui vi ho letto il brano sommessa Caltanissetta
Eppure ripeto le cose sono un po'più mossa Sciascia non l'ha sempre pensata così su Branca ATI non ha sempre avuto inalterata in alterabile questa considerazione nei confronti del suo maestro
Il cinque gennaio mille novecentocinquantaquattro e l'anno spesso della morte di Brancati che morirà a Torino sotto i ferri di un'operazione del venticinque settembre di quell'anno
C'è la Shoah scrive a Mario la Cava suo collega scrittore di Bovalino in
Lucania
Hai visto su il mondo il primo capitolo del romanzo di Brancati
La mia previsione della sua fine era giusta
Il suo mondo e così gratuito
I suoi cliché
Così stucchevoli diverte ancora va bene ma
Non basta che uno scrittore sia divertente
Due settimane più tardi ventidue gennaio
Poiché io andavo leggendo sul mondo le puntate del nuovo romanzo di Brancati ho trovato nel tuo tutto quel che a Branca atti manca
Una solida ispirazione morale che mi pare debba sempre stare alla base del romanzo una sicurezza è un busto del narrare ed anche una buona tecnica
Di quale romanzo stava parlando Sciascia stava parlando delle prime puntate dei primi capitoli dell'ultimo libro di Brancati Paolo il caldo che sarebbe rimasto incompiuto per la sua morte
Che cosa lo disturbava
L'ho disturbata quella forma
Di spirito Sciascia lo dice che lui sembrava troppo protratta troppo insistita
L'ho disturbata che Brancati forse non riuscisse a essere
Cubo acre e tragico come quegli amici di Nissan di cui aveva fatto il ritratto suo omnibus quindici anni prima e nel quale forse lui stesso si era riconosciuto sempre a Mario la Cava
Parlando del giornale su cui stava apparendo appuntate Paolo il caldo e dove era già apparso anche
Forse il più bel romanzo il più compiuto di Brancati e cioè il bell'Antonio il settimanale il Mondo di Pannunzio
Sciascia si lascia andare nel mille novecentocinquantatré a una delle sue Acri frasi lapidaria sono spiritosi e
Noi invece no non siamo spiritose
Sciascia non era spiritoso non voleva essere spiritoso
Alla fine del
Contesto nella nota che accompagna il contesto alla fine lo dirà ho cominciato divertendo me molto e poi man mano che andava avanti mi divertivo sempre di meno
Lo finito che non mi divertivo più per niente
Ora
Se quella clausola dei contesto sembra un posto parata un po'teatrale pure c'è
Una verità che qui negli anni Cinquanta viene detta in modo molto più piano molto più umile
Noi non siamo spiritose noi siamo
Dei cupi provinciali che tessono delle fantasie altri delle fantasie chiuse come un pugno delle fantasie anche con un retroterra metafisico le favole della dittatura
Erano questo erano degli apologhi minacciosi erano degli apologhi obliqui erano degli apologhi
Il cui passo inciampava sul gradino della realtà un po'come lo ha letto Valdo Spini per fortuna mi
Il passo di Brancati inciampava sui gradini della scuola dell'istituto nove maggio già istituto Alessandro Manzoni
Un delitto culturale del fascismo era l'aver sostituito il nome dello scrittore che prima di Sciascia avuto più forte il senso della storia civile con quello di uno dei suoi trionfi di cartapesta l'inverno
In che senso Sciascia
Non era spiritoso come erano spiritose quelli del mondo lasciamolo dire alla moglie di vitaliano Brancati lasciamolo dire ad Anna Proclemer
Lettere da un matrimonio è un libro del mille novecentosettantotto che raccoglie le lettere fra
Brancati e sua moglie che era appunto l'attrice Anna Proclemer
Erano tutto fuorché intellettuale le conversazioni di questi intellettuali che si riunivano due volte al giorno a via Veneto e poi la sera a cena in qualche trattoria eppure erano persone di prim'ordine
De Feo patti Pannunzio Bartoli Talarico Flaiano più raramente Moravia io con loro mi annoiavo
Non capivo la loro frivolezza erano
Ero giovane e seriosa ed allora avrei voluto discorsi più impegnati
Inoltre mi sentivo frustrata dalla loro misoginia
Non sopportavano le donne a meno che non fossero bruttissime ed efficiente me non mi guardavano neppure
Quasi non mi rivolgevano la parola avrei dovuto essere lusingata invece mi annoiavo e basta
Non mi interessavano i loro aneddoti sempre gli stessi e loro eterni discorsi su diete medicine miracolose strampalati igieniche smetto
è una realtà culturale vedete che
Capisco prenda un po'di contropiede ma
Mi sembra un po'più interessante rispetto alla
Ha una coerenza lineare di Sciascia nella sua
Figlio Lanza rispetto al Brancati come tutte le genealogici e come tutte le genealogia
Indirette è una genealogia
Contrastata contrastata d'altra parte
Come il titolo di questo libro che è una sorta di compendio del rapporto fra Sciascia e Brancati la noia e l'offesa
I due sostantivi di questo titolo un po'come dittatura sono
Molto importante hanno diverse stratificazioni significato
è un libro sulla
Letteratura fascista il sottotitolo
E il fascismo gli scrittori siciliane
La parola noia viene da Brancati viene da un racconto di Brancati che si intitola la noia nel novecentotrentasette un racconto che Brancati scrisse
Durante
Gli anni di nessuno gli anni della guerra civile nel quarantaquattro e che si conclude con un suicidio episodio innominabile sotto il fascismo la noi novecentotrentasette e quella che segue
Alla con questa dell'impero che segue la proclamazione del nove maggio
Il trentasette anche l'anno in cui
Sciascia vede Brancati in faccia per la prima volta nel cortile dell'istituto nove maggio
L'offesa invece viene da un altro scrittore siciliano di Siracusa
Vittorini
Il mondo offeso di cui si parla in conversazione in Sicilia quindi la noia come
Constatazione definitiva della cupezza di un periodo storico e l'offesa come
Misurazione di quel clima e preludio a una reazione che verrà
Però dato che la realtà per fortuna complicata
Sia Brancati sia Vittorini
I modelli civili di Sciascia in quel periodo prego subito dopo durante e dopo la guerra e
Fino agli anni Settanta potremmo dire fino alla sua morte sono tutti e due sia Brancati sia Vittorini degli ex fascisti cioè delle persone che
Da giovani avevano creduto in un
Fascismo rivoluzionario riformatore soprattutto avevano creduto nella figura di Benito Mussolini si erano dovuti ricredere abbastanza presto e però questo fatto di aver patito un'illusione politica un'illusione civile
Che li aveva assegnati nel profondo li rendeva interessanti a qualcuno come Sciascia
Che viveva la contraddizione della Sicilia la contraddizione della politica in Sicilia
Fin nelle sue fibre profonde se questi due scrittori Brancati soprattutto avessero avuto un
Percorso lineare probabilmente non sarebbero stati così interessanti dei suoi occhi e lo prova per esempio fra
Mille testi che si potrebbero scegliere
Un racconto giovanile di Sciascia intitolato ritratto di un campo
è un racconto del mille novecentocinquantasei lo stesso anno e le parrocchie dei Gal Petra esce sul caffè che era una bella rivista un morosa satirica di Giambattista applicare
E
è accompagnato da una sorta di autobiografia politica
Alla domanda a quale tendenza politica appartiene Sciascia nell'intervista che accompagna questo racconto risponde
Sono stato cui comunisti non precisamente comunista
Dagli anni della guerra di Spagna al quarantacinque ma quelle istanze liberali che nel quarantacinque mi allontanarono dal pc oggi mi riportano le posizioni del partito clandestino
è in effetti nel mille novecentocinquantasei Sciascia sì avvicinato alla sinistra in quel momento era vicino soprattutto le posizioni dell'allora Partito radicale
Come i cerchi vengono percorsi più volte e si chiudono e poi si sarebbe avvicinato al Partito Socialista altresì un po'poi al Partito Comunista di nuovo ai radicali
Il racconto è interessante perché ci fa il ritratto di un suo compagno di scuola che era un perfetto politico fatto e finito I tempi dei sabati fascisti
E che poi diventa un importante esponente democristiano di provincia
Pronto a spiccare il salto verso la Camera dei deputati
Senza aver cambiato di un millesimo di millimetro la sua
Ideologia la sua posizione etico politica
E Sciascia inutilmente satirica mentre come strizzata agli occhi del lettore più che
Come discorso al suo ex compagna ex amico
I fenomeni Brancati i file nove Brancati dei film di anni difficili avviando i fascicoli non il Brancati dei libri che scrivere racconto tanto sarebbe stato
Un discorso persa una citazione persa
Che cosa prende Sciascia la Brancati prende
Intanto questo capovolgimento
Questo schema semplicemente infallibile e inevitabilmente riuscito cioè il capovolgimento di una
Posizione politica che si capovolge del colon retto
Facendo sempre rimanere al potere coloro che la proponiamo
Il racconto di Sciascia sono pieni di questi capovolgimenti che non sposta nulla
La morte di Stalin i sovietici che il sogno dei sovietici che invadono l'Italie gli Stati Uniti il fascista che diventa comunista o democristiano ma continua
A comandare invariabilmente
Dicembre HT era capace di insegnare queste cose a Sciascia perché dice
Sciascia parlando del Brancati ex fascista del Brancati dell'inizio degli anni trenta
Le dittature i regimi autoritari
Riescono a mantenere il loro potere
Più grazie a coloro che non ci credono che grazie a coloro che ci credono riescono a mantenere il proprio potere più grazie al consenso in malafede che grazie al consenso in buona fede
Chi conosce il nome l'opera di Guido Piovene non ha bisogno di altri traguardi ma
Lo possiamo vedere in qualunque clima politico anche nel nostro il trasformismo è sempre stato una risorsa fra molte virgolette politica per dell'Italia ed ecco vedete
Qui noi credo che abbiamo una chiave possibile e mi avvio a concludere del rapporto di
Sciascia con Brancati
Sempre in
Per un ritratto dello scrittore da giovane
Sciascia scrive che
Per cui fra altre cose Borgese era stato non voglio sconfinare nel
Nei prossimi incontri ma basti soltanto questo che
Borgese era stato un esempio una sorta di specimen per misurare il rapporto che
Una generazione di scrittori di cui
Borghese era stato in qualche maniera il capofila aveva avuto condanne Nunzio
Anche per Branca atti il rapporto con d'Annunzio era passato attraverso
Il suo padre spirituale Borgese
E si potrebbe dire anche il rapporto di Sciascia
Mediato da ben due generazioni
Con D'Annunzio con
La retorica letteraria e politica italiana era passato genealogia indirette si intitola questo ciclo attraverso questi due padre spirituale cioè
Borgese prima classe mille ottocentottantadue
Vitaliano Brancati classe mille novecentosette poi
C'è
Un maestro
Un cattivo maestro in ombra in queste genealogia indirette ossia accanto a Crocetta
Classe mille ottocentosessantasei
Dovremmo porre un altro nome di uno scrittore di
Un tutto
Scrittorio e civile intellettuale che insospettabilmente più vecchio di Croce e cioè D'Annunzio classe mille ottocento sessantatré il suo antiquato
Gli avevo detto che ci sarebbe servito questo numero di Omnibus uscito in
Corrispondenza della morte di d'Annunzio il primo marzo del trentotto all'età di settantacinque anni d'Annunzio che era oramai
Fuorigioco
La prima pagina di Omnibus è straordinaria perché ci mostra un d'Annunzio non eroico ma
Un d'Annunzio gaudente temo che non lo possiate vedere ma comunque è un d'Annunzio giovanile dei primi
Anni Novanta dell'ottocento con
Il cravattino la camicia con
Il colletto duro con le puntine rivoltati all'infuori
La bombetta
Un taccuino il polsino fuori dalla giacca con i gemelli
E sta scrivendo qualcosa su un taccuino accanto al conte Gegè primo le cioè
E il D'Annunzio delle cronache mondane dei primi anni Novanta che
Pubblicarla preferibilmente sul Mattino di Napoli sul Mattino di scafoide di Matilde Serao
E quindi c'è questo suo
Carmen che non è poetico non è politico non è civile non è guerresche o
E un carnet di mode civili
In modo e borghesi e un d'Annunzio con
La bombetta
E questa la retorica italiana è questa la frivolezza italiana con la quale
Sciascia affatto i conti per tutta la vita
Ha detto una volta
Montanelli che Brancati era uno che portava la bombetta quando
Tutti nell'Italia degli anni trenta indossavano il pezzo e la sahariana
E questa sua finzione civile di stile
Antimilitarista pacifista vagamente anglofilo
Doveva essergli costata molto nell'Italia di allora Louis Brancati al quale piacevano così tanto le donne
Che sceglieva di non volerle sedurre con un piglio militare esco
D'Annunzio immagino anzi sappiamo che riusciva a sedurre anche con la bombetta io lascio
In sospeso la questione vesti mentali e civile e genealogico ca dal punto di vista intellettuale di Sciascia su questa bombetta
Di d'Annunzio
Vera
Sulla bombetta
Di Brancati vera e su come Sciascia ha dovuto vedersela con
Le bombette italiane su due e altrui
Grazie al professor Scarpa persiste bellissima introduzione
I
Vediamo il mito di Borgese perché aveva sposato la figlia di Thomas Mann ma insomma Elisabeth Mannucci
Che soggiornava stessero in Toscana
Qui si potrebbe effettivamente le diede
Voi terminate concluse
Croce accompagna con la sua
Presenza durante il fascismo
Un pensiero liberale e quindi Cinzia Grassi fascista di tutti questi personaggi
Poi non riesce a fare il passaggio presenta la rottura coinvolgesse sul problema monarchia e repubblica
Croce aveva un piano per salvare la macchina forse ce l'avessero seguito
Dovrebbero salva
E non sarebbe stato bene vi voleva che la la doppia medicazioni
Cioè a favore di quello che è il bambino Vittorio Emanuele quanto diciamo così con reggente Maria Giuseppe e su giungeva gli italiani non manderanno mai vi è una donna
Chi lo sa e ci mancava contro
Manca la controprova naturalmente anche perché magari su sei come è noto era critica verso il regime
E così via
Ma la rottura viene ripetere che questa cosa della monarchia ovviamente Borgese non nulla non la digerisce come l'anno la rottura prima viene con Calogero e con chi esce da liberalismo per trovare liberalsocialismo
Ma comunque siamo di fronte a un crocicchio intellettuale molto molto interessante e adesso lo arricchisce Matteo Marchesi
Grazie grazie per l'invito Valdo Spini Empoli Domenico Scarpa hanno già messo molta carne al fuoco e hanno
Sostanzialmente dato le linee
Il ritratto di un di un rapporto
In un modo che io condivido e forse mi limiterò ad aggiungere qualche qualche chiosare
E qualche nota tra l'altro la cosa che diceva adesso Valdo Spini era negli ultimi anni della vita di Pannella un suo tormentone questo ricordo di come Croce aveva tentato di salvare la la monarchia
E di come si era trovato Pannella raccontava nella Spagna del passaggio tra franchismo e post franchismo gli avevano ricordato nella loro situazione
Questo tentativo questo tentativo crociano e si ritorna al mondo si ritorna anche accresciuto in quell'atmosfera
Con uno scarto generazionale va detto Pannella era del mille novecentotrenta del mille novecentotrenta Arbasino
Umberto Eco più o meno quella generazione che è già maturata in un'Italia del boom economico
Sciascia appartiene alla generazione dei nati negli anni venti la generazione di Pasolini di Calvino di Volponi
Una generazione particolare perché a a traduttore attraversare in pochissimo tempo molti climi storico culturali diversi sono i ragazzi cresciuti
Durante il fascismo e cresciuti culturalmente con la prosa ad arte l'ermetismo ciechi e Quasimodo
Si sono trovati a vent'anni davanti alla resistenza alla guerra e all'ipotesi invece di una
Rinascita civile che letterariamente significava neorealismo sono maturati
Tra i trenta e i quarant'anni nell'epoca delle disillusioni ideologiche dopo cinquantasei
E nell'epoca del miracolo economico e nell'epoca in cui si affacciavano le nuova avanguardie
Il vero e proprio postmoderno in cui raccontare narrare diventava difficile si cominciava qualcuno cominciava a fare come Calvino invece della narrazione descrizione
E magari questo è capitato sia a Sciascia sia Calvino a un certo punto
Il Cecchi della loro infanzia adolescenza è stato recuperato in chiave postmoderna pensate al Palomar ha con le prose d'arte che sono a loro modo di pezzi di Palo marmi Italo Calvino
E ad alcune prose
Diverso ecco su questo vorrei dire qualche parola dopo
Di dello Scià ascia degli anni fine anni Settanta e degli anni ottanta
Ma ecco dice vorrei riprendere alcune per alcune cose che che ha già detto Domenico Scarpa perché erano sono molto vicino ad alcune cose che mi ero appuntato io venendo qui l e le condivido
Ecco il rapporto con una famiglia di scrittori
Quelli della cosiddetta fronda quelli di Omnibus e quelli che poi da omnibus arrivano fino al mondo
Che sono scrittori misti scrittori davvero satirici nel senso originario della parola ad un certo punto di vista sono aforistica saggisti
Critici del costume critici della cultura che usano la Polo cui racconto ma sempre impuro sempre mescolato di una
Cifra da quasi da corsivo
è una strada che da da Flaiano da Longanesi da Maccari porta punto fino anche alla
Al giovane Arbasino volendo diciamo Arbasino è un avversione
Bulimica ce ne sarà una
Anoressica in uno scrittore
Appena più giovane come
Giurate Pontiggia se voi leggete i suoi saggi c'è c'è qualcosa c'è qualcosa di simile ma in questo contesto Brancati
Uno dei controversi punti di riferimento di di Sciascia ha una sua fisionomia particolare perché è più complesso e meno cinico di Longanesi
E più dialettico più complesso dialetticamente di un autore di un autore come
Come Flaiano già è stato detto e ripetuto di questo primo incontro che Sciascia
Descrive
Non male in una nota di nero su nero e anche altrove il Brancati claudicante come certi eroi no come ci insegnano
Degli e Sperti di di di di di mitologie le gli eroi che proprio dal loro difetto ricavano una qualche
Una qualche superiorità dell'Istituto magistrale di Caltanissetta
Brancati e anche quell'autore di cui Sciascia poiché la corda pazza no dirà
A proposito della sua vocazione comico caricaturale
Dirà però faceva Gobbi Gobbini coloro che davvero erano Gobbi cioè non è che esagerava nella carica Turano e in questo senso Sciascia che voci ritornerò eh
Più Saturnino i a credibili oso anche
Intitolerà il suo libro di notte citato da Valdo Spini di corsivi nero su nero
No
La
Invero inchiostro pessimistico sulla nera pagina della realtà perché la realtà in meno e quindi non sono io che faccio non gobba Manni era la realtà ma la realtà stessa
Che ormai fatta fatta di nero però
Appunto in questa
In questa vicinanza come è stato detto c'è anche una differenza io credo che davvero
Una delle differenze che salta agli occhi sia proprio quella che
A cui ha accennato prima Domenico Scarpa cioè Brancati
Vitaliano Brancati è
Nel senso più alto e completo del termine un autore comico
è un autore comico con tutto quello che di luttuoso e di malinconico si porta dietro la comicità e se volete anche l'umorismo se vogliamo poi insomma addentrarci in categorie peraltro a cui peraltro ha ragionato
Un maestro di entrambi maestro controverso come Pirandello citato prima
Citato prima da Valdo Spini
E anche quando essa Chirico ed è verissimo che Brancati satira spessissimo satirico
Montanelli raccontate citare un'altra ne indotto ma
Di cui l'esperto di aneddotica che era giornalista come Montanelli che sarebbe stato Longanesi questo aggiustatore di destini che ha fatto scrivere il suo unico bellissimo romanzo Ennio Flaiano nel dopoguerra
A dire a un certo punto a questo giovane letterato lanciato nella cultura fascista ma no ma guarda che tu sei un Golino di Catania quindi scrivi da Coccolino di Catania quale sei
Ma
In quell'atmosfera fantasma attico satirica
Brancati Anna la satira è
A mio avviso sempre in qualche maniera anche quando è più forte a volte fortissima è evidente e prepotente è sempre cerchiata circondata
Dalla comicità
Viceversa come è stato detto benissimo da Scarpa e Sciascia
Non è comico Sciascia conosce quella che Pirelli Pirandello chiamava
Parlando della satira la avversione della realtà Sciascia e cupo accredito una cupezza e di un'asprezza che non è quella di Brancati
E questo è credo un tratto fondamentale che che li distingue
Però
Per tornare alla giovinezza alla prima maturità di Sciascia se questo questa differenza diventa evidente mano a mano che Sciascia pubblica i suoi libri maggiori o comunque i suoi libri più conosciuti
C'è e quello che non è esattamente l'esordio ma diciamo l'esordio in un libro ampio organico
Le parrocchie dire che al Petra uscito dalla terza nel mille novecentocinquantasei che per me è in fondo il libro da un certo punto di vista più branca piano di Sciascia io ho ascoltato in parte
La discussione interessantissima che c'è stata nel primo incontro Sciascia Cecchi tra Bruno Pischedda era Holbrooke ogni
E a un certo punto Pischedda parlava di neorealismo ecco io credo che il neorealismo se c'è non bisogna avere paura di questa parola ovviamente ma
Vada ricercato piuttosto in alcuni racconti di Sciascia e che invece le parrocchie dire che al Petra per il loro tono
Saggisti con ARRA Chivu di capitolo
E siano molto molto vicini a una matrice che è la matrice dei fascisti invecchiano di Brancati e che comunque è una matrice branca piana si potrebbero addirittura prendere dei capitoli dei due libri e metterli vicini li Sciascia
Che come dire assolutamente satirico se si leggono alcuni alcuni passi sul ciglio colo dei nobili il cosiddetto Circolo della concordia passi aspri sulla sulla sulla vita
Sulla vita del del del genere dei dei più poveri di quella Società di quella piccola Sicilia araba già metafisica e non più catanese comica però però
è un tono che noi non ritroveremo più facilmente CIACE perché questa satira
Era in realtà qualcosa non non dirò di bonario
Ma a qualcosa di di di svagato di meno ossessivo di meno irrigidito qualche cosa di comico dirò con un termine appunto per
Farci capire un termine anche generico che è in qualche modo
Branche Pia
C'è qualche cosa di più davvero Brancati hanno e dopo non sarà più così dopo le cose
Le cose cambieranno le cose cambieranno e si vedrà
Insieme a l'affinità insieme alla
Come dire a una serie di di di di debiti con con vitaliano Brancati si vedranno anche le differenze e in questo poco tempo che ho mi verrebbe quasi da
Elencarne un po'aforistica mente qualcuna c'è una componente che imbracati salta agli occhi Brancati
Scrittore mi verrebbe da dire di
Grandezza felicità e facilità di scrittura Brancati
Che insieme a Savigno con cui
Sì era un po'bisticciato era il punto di riferimento Standa li hanno di Sciascia no due autori che in maniera diversa guardavano standard a quella prosa
Se li fantastica mente felice sempre corsiva sempre animata
Quasi anti gravitazionale si potrebbe dire quello che qualcuno ha detto dell'Orlando furioso ecco
Sciascia del Brancati uno scrittore potremo dire continuo è uno scrittore che da l'impressione quando si leggono le sue pagine di aver le scritte senza mai staccare la pena dal foglio per così dire
Con una sua rotondità perché la sua forza e qualche volta è anche in alcune occasioni probabilmente la la sua corri vita prima
Scarpa citava un giudizio molto duro chi di voi ha letto questo carteggio
Tra
Leonardo Sciascia e un letterato bolognese che ha avuto la fortuna di frequentare di conoscere che mi è stato molto caro che pure era amico di Mario la Cava cioè Roberto Roversi
Troverà anche lì qualche giudizio duro e sul mondo e non so se ho tempo di affrontare l'argomento anche
A quando la generazione degli anni Venti arriva un a a un bivio qualcuno comincia ad avere successo un successo diverso da quello delle riviste degli anni Cinquanta e giudizi molto duri
Su su su Pier Paolo Pasolini ecco ma Brancati ricevono scrittore continuo Sciascia è uno scrittore che potremmo definire discreto la prosa di Sciascia una prosa spezzata a volte faticosamente spezzata
è tutta inversioni
Incisi
Nervosismi chiarissimi
è un cursus un una una una forma stilistica che peraltro ha trovato a sua volta
Degli diciamo così del
Degli allievi mi verrebbe da dire voi provate a leggere alcuni articoli anche nella loro allusività allegorica di Adriano Sofri
Adriano Sofri c'è evidentemente la lezione anche stilistica di Sciascia c'era anche
Nel Francesco Merlo di
Direi una quindicina una ventina di anni fa prima che esplodesse lo queste torte barocche che che su Repubblica sono diventate sempre a mio avviso meno
Meno attendibili ecco continuo contro discreto questo secondo me è una grande differenza che si può associare a comicità contro questa
Dilemmi era contro questa versione della realtà che irrigidisce Sciascia Marida un altro genere un altro genere di forza
E ecco
Di cui si di di cui si potrebbe arrivare a un'altra differenza che in fondo nel discorso di scarpe quasi emersa cioè
Propone differenze anche umana Brancati e cosa rappresenta nei suoi libri poi nel Bellantonio nel in Paolo il caldo una ma non solo questo Galli ISMU siciliano ma non solo Galli ISMU anche
Anche la sessualità come reagente no come come
E come il sintomo di una situazione civile e rapporto col con la sessualità collega Rosso no in Brancati questo tema è fondamentale e assolutamente fondamentale
In Sciascia ex fortissimo davvero fortissimo il punto
Fino alla reticenza no Sciascia le donne di Sciascia hanno sempre un aspetto vagamente
Come dire Altero anonimo freddo e esattamente come i sogni
Le donne lei Eros l'amore
è tenuto a distanza quasi fosse
Come dire un un possibile sintomo di di di di di cattiva educazione parlarne parlarne troppo non a caso
E cui sempre aforistica mente due riferimenti diversi non a caso mentre
Vitaliano Brancati è un autore che ha avuto a che fare molto anche per ragioni
Editoriali insomma Manzo
Con Giacomo leopardi con tra i classici dell'ottocento e in fondo i suoi piaceri sono quasi delle Operette morali
E l'autore di Sciascia e Alessandro Manzoni è l'autore che diceva esce lascialo ripete con una certa soddisfazione che d'amore nel mondo ce ne Davanzo e quindi non non è il caso di Ficarolo troppo troppo nei libri
E però detto tutto questo
Restano delle delle affinità
Una affinità
è certamente la forma mista che ognuno declino a modo suo ma sappiamo che importanza abbia avuto sempre di più per Sciascia scrivere quelli che lui definiva cui sui piccoli libri che sono a metà tra
Farsa sottili giallo metafisico senza soluzione inchiesta indagine ovviamente in questa nel diciamo nella declinazione che Sciascia da di questa letteratura filtrata poi anche da da Borges
C'è a volte un problema un problema che secondo me è stato colto bene da
Uno scrittore come Franco Corbelli quando ho notato che Sciascia a volte e troppo e troppo poco nella letteratura cioè che di certi suoi libri si vorrebbe poter dire I spinto sul pedale borghesi hanno allora vai fino in fondo
Spinge sul pedale d'indagine e civile allora vai fino in fondo e invece l'una cosa a volte fa alibi con l'altra ma è anche quello che li rende però così straordinariamente suggestiva suggestivi come
In altro modo quelli alle cari di di un re Matt ma certamente questa forma mista in cui
Il modello dei saggi eruditi magari crociani o di ambiente crociano si fonde con una vocazione alla alla narrativa secca
Con una quasi un feticismo a volte anche per poter dello stile della scrittura con una certa tentazione di trasformare i dialoghi in aforismi
Ecco questa forma mista è una forma che è stata presa anche da Brancati e da quelli la da quei letterati che intorno alle riviste del Novecento e quindi a saggi articoli
A alla arco come dire a forme di scrittura in pura hanno hanno molto lavorato ma ci sono poi affinità credo di sostanza
Credo sia stato citato anche l'altra volta
Quel l'un l'ultimo volume di che Adelphi ha fatto uscire a cura di squilla Ciotti di
Di saggi letterari di Sciascia a un certo punto in quel volume cioè un pezzo su i nouveau filosofo francesi
E Sciascia
A suo modo li difende ma dice che in qualche modo non sono né nuovi né filosofi probabilmente che non hanno granché da dire ma ma
Arriva subito al punto lui che ogni tanto usava la filosofia ma diciamo la sua cultura era quella non dei filosofi ma mi verrebbe da dire da
Era la cultura che guardava a cui agli illuministi e quindi
A coloro che sono diventati dei critici dei pacchetti Istria dei saggisti perché non credevano più davvero nella filosofia sistematica
Credo CIACE abbia avuto anche qualche problema scolastico tra l'altro con la filosofia un esame andato male qualcosa del genere ecco però lui dice io non so che non sono probabilmente non dicono niente di particolarmente nuovo forse non sono di Filosi ma hanno capito
Dove sta un punto fondamentale oggi hanno sentito
Dove l'uomo si gratta le proprie catene
Dove stanno le catene le catene delle dittature le catene dei massacri che l'uomo del Novecento ancora del Novecento inoltrato e magari l'uomo che ha guardato per un certo periodo con fiducia alle dittature comuniste
Deve togliersi di dosso le catene che l'uomo deve togliersi di dosso
I libri di Sciascia sia che parli dell'Inquisizione sia che parli di altre inquisizione mi novecenteschi sia che parli di quella in cui si tensione che è la giustizia in Italia
Sono libri in cui ha una grande importanza potremmo dire un liberalismo in negativo
Cioè non viene data chissà quale raffinata definizione ideologica della libertà dello Stato liberale o magari del liberalsocialismo
Spesso Sciascia e lo si vede anche da quel libro di saggi quando maneggia i concetti politiche ideologici non è particolarmente raffinato il vero talento il vero fiuto di Sciascia è
Per le questioni della giustizia
E dell'ingiustizia e dunque e per una fisica metafisica del potere
E dunque
Per tutte quelle situazioni in cui esiste una catena da togliere il concetto è
Libertà in negativo cioè viene fuori la
L'ansia di libertà come reazione a qualcosa che libertà non è senza bisogno di definire
No e senza magari
Ah detrarsi in
Come dire sottili e a volte cavillose i discorsi ideologico politici il problema è proprio cui
Lo
Di puntare il dito laddove c'è stata un'infamia inquisitoria un'infamia della giustizia un'infamia contro il diritto
E
Di denunciarla e quindi di utilizzare
I principi liberali
Per così dire appunto in negativo come degli antidoti come degli antidoti ecco questo in Brancati era fortissimo era fortissimo
Era fortissimo questo liberalismo che basta leggere il diario romano per rendersene conto è il liberalismo di chi
Non ha molte alternative perché dice se io fornisce un certo punto Brancati mi pare fosse
Non si può neanche più parlare dei dei dei dei poveri delle del no del riscatto delle classi subalterna perché c'è sempre qualche dittatore pronto ad approfittarsi di questi argomenti
Allora è chiaro che non è un liberalismo gioioso
Sì è un liberalismo di sinistra possiamo dire ma anche le sue sedi sia non è gioioso né come liberalismo né come liberalismo di sinistra è
La percezione che probabilmente non c'è
Di meglio da fare che
Fare un'opera critica corrosiva
Davanti alle dittature che il Novecento propone e impone c'è un dialogo detto formidabile di Brancati tra un politico un intellettuale in cui il politico vuole convincerli intellettuale
Che il concetto di libertà non è quello comprensibile a tutti della libertà di espressione della libertà di pensiero della libertà di azione di pubblicazione
Del voto de de
No che esiste una libertà diversa che quella è una libertà così insomma rozza ma che invece la vera libertà insomma lo vuole condurre a quella sofisticati quella retorica tipicamente poi italiana che si sposa
Alle ingiustizie di fatto no Sciascia è un grande analista delle mostruosità prodotte dai tribunali anche a livello linguistico
Ecco è è quella ecco il tentativo di
Chiamare il libertà ciò che invece è illibertà Orrù Eliana mente
E e quindi come dire questo tema che è così presente soprattutto nel Brancati poi degli anni Cinquanta ma che gli viene evidentemente dalla
Sua malattia giovanile fascista poi superata e superata
Diciamo senza prendere altre malattie ideologiche senza passare dal fascismo e comunismo senza passare in come dire senza disprezzare l'eredità ottocentesca soprattutto no Brancati
Un certo punto dice in Italia
Non non si sta un giorno senza che qualcuno dica ho superato croce
C'è un disprezzo di Croce della medietà di crociera della civiltà di Croce dell'affabilità di Croce della luminosità di Croce
Dell'intelligenza placata che serena di Croce ecco Brancati dopo che si è preso quella malattia giovanile
Fascista invece guarda tutto ciò con
Con con grande rispetto e e anche con grande partecipazione anche qui c'è un retroterra in parte in parte comune con Sciascia step senza dubbio
Anche se poi insomma Sciascia guarda soprattutto ancora di più al al
Al Settecento e
Ecco
Domenico Scarpa prima accennava un punto fondamentale cioè la descrizione che fa Brancati
Del passaggio di alcuni personaggi senza battere ciglio senza
Nessuna multa Simone antropologico perlomeno
Come dire psicologica e morale dal fascismo all'antifascismo ci sono anche qui pagine
Del Diario Romano formidabili
Formidabili sia nel momento in cui Brancati coglie
L'identità della falsità retorica tra fascismo e antifascismo no dice a un certo punto gente
Che è passata da le magnifiche sorti del nostro regime a
Il nefanda o periodo del fascismo no e non ha mai potuto dire morì molto semplicemente il fascismo
La Repubblica ha sempre dovuto aggiungere retorica retorica positiva o negativa poco importa e Brancati capisce che il problema è la retorica tant'è vero che
Alcuni dei suoi racconti maggiori come ad esempio
Il racconto il vecchio con gli stivali da cui poi attratto gli anni difficili di Zampa
E il racconto della giovedì l'avventura di Di Francesco Maria sono racconti in cui gran Cato in qualche maniera esce dalla sua giovinezza dichiarando cos'era la malattia retorica che si era boscato il dannunziano esimo
E e appunto il fascismo ma qui davvero vado a chiudere perché o sforato e non e non c'è tempo dicendo che probabilmente
Ciò che Brancati ha detto
Sul passaggio tra fascismo e antifascismo
Descrivendo questi notabili che scrivono lettere anonime accusando magari il Sindaco il farmacista di essere un uno apribile fascista e poi dopo il quarantacinque di essere un alibi antifascista
Sono due categorie della retorica che Sciascia trasferito nell'ultima parte della sua vita nella denuncia di una identità di retorica tra
La rimozione prima del tre no meno mafioso e un antimafia che invece no produceva una quantità di retorica che non aiutano a vedere le foto semmai a seppellirlo né
E
Chi volesse farsi un'idea di della di questo tipo di affinità può leggere né i fascisti invecchiano ora non ho il tempo il capitolo delle la lettera anonima e e metterlo vicino allo sbaraglio soltanto dalle parrocchie dire Gal Petra su il Circolo dei nobili il circolo della concordia grazie
Grazie anche a Matteo fisicamente dire che il tema è stato analizzato nel profondo
Non so se aggiungere qualcosa alimenti di convocare
Praticamente asse tre giorni cioè per
Giovedì prossimo il tredici ottobre alle cinque e mezzo ritratte autoritratto Sciascia vettore di Borgese che sono più volte evocato e invito di Bolivia
Sarebbe anche interessante che sta lo farà
Fare un parallelo fra quello che succede in Sicilia a cavallo della guerra e quello che è successo nella letteratura costante del gruppo molto interessante intrigante ma
Questo magari poi farà parte anche di
Altre cose direi che
Per me è stato grande accrescimento sentire queste
Conferenze questi interventi
E abbiamo anche rievocando Pirandello perché Pirandello è vero che ha
Questa compromissione con regime però è anche vero
Con d'Annunzio l'opposizione è immediata quindi questo filone anti dannunziano
Comincia in qualche modo anche compiere questo filone antiretorico comincia anche in qualche modo con Pirandello e duramente la Sicilia ci ha dato questi grandi questi grandi scrittori
Si può anche dire che diciamo quando
Le lettere
L'aspetto di interrare un aspetto classico
Aveva più importanza nella cultura di quello che oggi non lo abbia ovvi motivi la Sicilia era più forte in un certo senso perché ci ha dato questi
E quando poi si è messo di mezzo l'impiego e sviluppo dell'industria credo che le industrie la modernizzazione post-industriale e così via
Forse la Sicilia ci ha prodotto menti
E questo la dice lunga sul fatto che
Quando ci sono dei dislivelli di sviluppo economico come questo anche una riverberano effetto anche su
Cosa bontà
Apparentemente lontane come quella come quelli appunto della letteratura
Ma non posso punto non ricordare
Che gli interrogativi che Sciascia si è posto sono interrogativi che sono tuttora sul tappeto nella vita del nostro Paese e questa letteratura
Anche la gente che dice la verità
è una legge sulle impegnata
In qualche modo sempre la letteratura più feconda una le diceva
Buste persone sostengono la letteratura o è impegnata Unione non è vero del tutto però è vero
Che questa letteratura impegnata cioè dato dei grandi frutti non
Consuetudinario così divario
E credo che questi qua questi quattro iniziative avranno una loro
Diciamo coerenze compattezza e possono veramente restituirci un pezzo di cultura italiani grazie