1ª Biennale dell'Economia Cooperativa - La cooperazione è al centro. L'esperienza cooperativa, una sfida per il futuro

Buona sera
Anche da parte mia sono Fabrizio Bolzoni Presidente
Di Legacoop servizi
Voi capirete che
Parlare anche per pochi minuti
In una pomeriggio come qui è stato dopo avere ascoltato
Professor Giovannini dopo aver ascoltato il professor Tremonti
Arrivava al professor Santagata altri colleghi soprattutto quelli che verranno dopo
Dopo di noi insomma è
Per me è un'emozione sicuramente un elemento non facile
Detto questo il il tema di questa sessione
Sì si applicherà si apre in questo momento
è la cooperazione il centro e quindi una sfida per il futuro da possibilità che la forma cooperativa possa essere
Come dire attrattiva anche per i tempi a venire
Noi ovviamente
Ci crediamo siamo come dire abbiamo quasi un dovere ricredersi ma
Sono stati diversi e autorevoli pensatori
E gli studiosi che anche in questi anni hanno
Aperto
Alla possibilità che la forma cooperativa possa rappresentare una prospettiva
Sicuramente interessante anche per i tempi a venire
Un esempio per tutti lo voglio citare perché abbiamo avuto l'opportunità incontrato due anni fa proprio qua a Bologna lo stesso Jeremy Rifkin che parlando dell'economia collaborativa addirittura parlato di un'eclissi del modello capitalistico e della possibilità tre di cooperative siano uno dei più importanti strumenti proprio per
Gestire e attuare
L'economia collaborativo
Alcuni elementi in questa direzione molto concreti sono usciti anche nella relazione di apertura di ieri
Si avrà sentito professor Borzacchelli ora X quanto affermato che lo strumento anche a suo avviso suo modo di vedere per attuare l'economia e collaborativa eh
Nella top nella cooperativa può trovare lo strumento sicuramente principe e più importante
Diceva ieri ha sentito anche il professor forza che ha detto delle cose assolutamente interessante anche di altro tipo spazzando
Eh no anche i luoghi comuni ad esempio sulla sulla carico fiscale e su altre affermazioni che credo abbiano fatto facciano viabilità rispetto anche a
Ha molte leggende metropolitane sui vantaggi della cooperazione
Certo l'accelerazione dei processi di innovazione
Sia tecnologiche che organizzativa e l'abilità la rapida la rapidissimo applicazione anche nel settore manifatturiero dei servizi
Delle nuove tecnologie aprono scenari impensabili fino a non molto tempo
Questo
E l'abbiamo sentito oggi anche negli interventi del ministro Poletti all'inizio del pomeriggio crea
Sicuramente una serie di problematiche non solo perché si innesca la come abbiamo visto la paura di perdere il lavoro della riduzione del lavoro e quindi un problema molto
Pressante molto concreto ma c'è un problema anche di
Perdita di identità tantomeno il lavoro l'abbiamo sempre socialmente e culturalmente intenso
E in questo senso credo che sempre facendo riferimento ieri anche l'intervento pentiti Enzo Risso direttore dire segugi
Chiesta un certo punto di vista illustrando il sondaggio sulla percezione
Da parte del dei cittadini delle persone dell'innovazione diceva come forse bisognerebbe pensare anche modalità neppure fasi di a rallentare di accompagnare anche questo
Elemento dell'innovazione
Tecnologica che a volte va troppo velocemente e
Questo è un tema serio però molto serio che
Come dire però non può
Non essere coniugato al fatto che
C'è un imperativo né non possiamo perdere ovviamente dei treni questo ce l'ha detto anche il Vice Ministro per le nove tizia
Incitato a accogliere tutte le opportunità del Progetto industria quattro punto zero
Io
Quindi credo che nella
Questi temi emergeranno nuovamente stanno attraversando orizzontalmente credo tutti di panel tutte le sessioni che si stanno svolgendo sia in questa sala che nell'altra perché credo davvero che sia un tema che sta
Ci sta coinvolgendo affrontando tutti
Io chiudo dicendo che questo
Comunque
Non toglie che
Noi dovremmo compiere come sistema cooperativo un grande sforzo di studio di elaborazione
Per polemizzare l'esperienza cooperativa con la rivoluzione che investe Ara ancora e sempre di più processi produttivi di ogni tipo e di ogni settore di attività
Immaginando però sempre la persona al centro di
Queste riflessioni
Con questo chiudo questo abbia brevissima apertura e lascio la parola alla Ilaria Capitani grazie
Grazie allora chiamerei subito sulle
Altre nostre ospiti innanzitutto una anche elemento diceva girato Giuliano Giubilei
E presenteremo una ricetta nomina in verità
N accorso di rielaborazione in questa ricerca trattenere subito alla dottor Santagata sul palco
Non eccolo qui
Prego allora io
è così Giulio Santagata non è ancora completata questa ricetta Nomisma è in corso di elaborazione è uno scherzo degli amici della lega di Bologna
Che sapendo questo
Opportunità hanno chiesto di anticipare ma non ce l'abbiamo fatta ad arrivare in fondo ma
Le poche cose che dirò sono
Il derivato della
Parte di ricerca che abbiamo completato che speriamo di consolidare coreana vice del prosciutto un paio di
Difatti si parlerà anch'esso aver titolo da ricercare
E ambizioso ed ecco
Titolo della nostra conversazione quale futuro per la cooperazione
Domanda che ho imparato oggi accento trent'anni
Perché in un modo o nell'altro è la domanda che i cooperatori ci fanno da sempre
Se la fanno secondo voi
Troppe volte soprattutto negli ultimi anni in maniera sbagliata
Cioè se la fanno in maniera difensiva
Del con l'idea di dover difendere una diversità eppure c'è
Che pure è un valore
Ma
Che è una diversità che va
Messa secondo voi al servizio di un cambiamento e non
A difesa
Di un
Di uno spazio
Sempre più ristretto sempre più difficile
Noi diciamo che per capire e per valutare quale future quale spazio ci può essere per la cooperazione dobbiamo guardare
Come si muovono le imprese
Nel loro complesso partire dalle imprese capitalistiche
Ed è ovvio che negli ultimi decenni abbiamo assistito
A un percorso di finanziarizzazione molto spinta delle imprese
Ha una rincorsa
A approfitti di breve periodo
Imprese che
Rispondono fondamentalmente solo dagli azionisti in termini di distribuzione di dividendi
Che non penso sono più di tanto a investimenti
Nella ricerca
Che dimenticano
Che gran parte della loro attività deriva dal fatto che sono alimentate dal territorio dove operano
E dimentico no anche il contributo spesso che i lavoratori
Che operano le loro imprese dal lavoro
è chiaro che se questo è
Il mainstreaming dell'impresa
Ed è stato ormai estremi dell'impresa
Che ha riguardato non solo le imprese più grandi o le imprese quotate ma che paradossalmente ha riguardato anche più piccola e media impresa
Ci dice
Impresa e povere imprenditori ricchi
Che è uno
Pur veneta triste
Se questo però è il percorso
La cooperazione si è trovata
Ai scegliere
E lo ha fatto in due modi
O ha inseguito
Anche nelle forme
Cercando di
Limitare lo svantaggio competitivo che ha proprio sul versante finanziario
E noi abbiamo visto in questi anni
Nascere tante società per azioni
Procedute da cooperative proprio nella ricerca di maggiore flessibilità e di maggiore capacità
Oppure peggio ancora
Finisce uno ritirate
Siamo in una riserva indiana o in alcune riserve indiane nei settori dove
Conto a me
La finanza dove il livello della competizione è minore
Lasciando il campo
Ad altre forme d'impresa
Nella nostra ricerca diciamo con molto ottimismo forse con troppo ottimismo che questa traiettoria quella
Della finanziarizzazione assoluta
Sta finendo sta
Arrivando al capolinea
Potremmo citare Marchionne
E tutti citano dopo la sua lezione alla LUISS
Ma non è solo Marchionne diciamo pure che le imprese più
Avvertite alle imprese più moderne
Hanno capito che
Debbono rivedere i loro modello
Debbono tornare ad essere in prese con un contenuto sociale diciamo così che rispondono a più stakeholder ha più interesse ai lavoratori ai consumatori al territorio all'ambiente
Abbiamo visto prima Giovannini parlarci di sostenibilità
Se questa è la traiettoria allora
La cooperazione
Potenzialmente ha un vantaggio
Perché quella
Quel modo di essere impresa è il modo storicamente dato di essere cooperativa
Vorrei citare il presidente Lusetti pioppo trovato una sua frase
Nel tutte le strutture un libro che del venticinquennale dico pensare questo urgenti
Dice possiamo stare sul mercato per cambiarlo migliorarlo si fa una domanda e dice se la risposta forse hanno la cooperazione non avrebbe più ragione di esistere
Questo mi sembra l'impostazione giusta cioè importazione
Stare sul mercato per contribuire a cambiarlo non stare sul mercato per difendere una diversità
Quindi la sfida
Non è più
Ritagliarsi uno spazio la sfide ricercare alleanze costruire alleanze con le migliori imprese anche capitalistiche
Le cooperative in teoria ma secondo me con buone probabilità potrebbero esce l'avanguardia di questo cambiamento
E i valori che stanno emergendo anche delle imprese capitalistiche sono i valori propri
Della cooperazione
è evidente che
E qui veniamo ad alcuni nodi
Non è che è tutto il bicchiere
Tutto pieno
Penso a fruttare questo vantaggio potenziale
Almeno potenziale bisogna essere capaci di cambiamento e uno dei punti che è venuto più alla luce nel testo di ricerca che abbiamo ultimato
è proprio la difficoltà di
Agire
In fretta è
La mancanza di velocità nel processo decisionale è uno dei temi che torna ricorrente nel discorso con le cooperative
E qui ci fu questo è un tema che ci rimanda a
C'è un tema gigantesco non è il
A voler ben vedere non è solo un tema dell'impresa cooperativa qui stiamo dicendo
Che dobbiamo riuscire a tenere insieme
Efficienza velocità capacità di decidere e democrazia
Mi viene in mente il Presidente Napolitano di ieri che parlava delle stesse identiche cose
Cioè questo è un tema centrale per il movimento cooperativo
Ed è un tema che rinvia
A due elementi che per il futuro secondo noi sono gli elementi chiave
Uno è appunto come
Innoviamo i modelli di governance
O se vogliamo come dicevo prima
Come
Riusciamo a mantenere processi democratici di formazione delle decisioni pure scendo impresa e con la loro efficacia dal loro efficienza e il secondo invece la capacità delle imprese e cooperative di produrre innovazione
Che fino adesso abbiamo visto almeno questo è un
Ripeto Abati ancora parziali ma l'impressione che ci sia
O una tendenza ad avere
Solo innovazione incrementale un'innovazione tutta interna al core business di origine
Che difficilmente genera nuove aree di business nuove aree di mercato e nuove aree di prodotto
Sul primo punto quello della governance o se volete della democrazia della decisione
Questa è una mia idea personale non coinvolge Nomisma
Però
Io ho come l'impressione che
In questi anni di dibattito e anche di attacchi reiterati a lecco alla cooperazione
Fra l'altro apro e chiudo una parentesi
Non più lo
Non più tardi di trent'anni fa la Cooperazione veniva attaccata come un sistema che aveva
Evidentemente ha delle potenzialità mentre oggi è tutta ripiegate indifeso ma a parte questo in questi anni di dibattito ho l'impressione che noi abbiamo finito per lo scambiare
Le forme che si sono storicamente determinate
Rispetto
Ai valori che sottendono quelle forme
Mi spiego con un esempio una testa un voto non è un valore per me una testa un voto
è la forma storica con cui si
E con cui emerge un valore
Io penso che
Le forme storiche si possono e si debbano discutere cambiare a patto che manteniamo il valore che rafforziamo il valore
E questo ci ha poca strada in questo rapporto fra democrazia ed efficienza una strada
Importante che però richiede
Una capacità che
Non
Tutte le imprese cooperative riescono ancora esprimere allora vediamo se riescono a esprima le cooperative sono
Presenti e qui adesso vedete tante poltrone quater allora fra invito sul palco Francesco Pugliese amministratore delegato e direttore generale di no nata
Se è
Claudio Azzali Presidente lei l'ha fatta la Sardegna
Maurizio Marchesini presidente di Confindustria Emilia-Romagna
E Alessandrina Presidente ECM SI allora
Ci siamo molto di Chiti bis meglio prima con tutti loro perché
Appunto eravamo un po'a tutti dibattiti Matteo
La ricerca non fosse ancora pronta e pace molte attese atterrei all'incontro successivo è
In cui si tornerà a parlare
L'economia di Lidia ora ma scusate dopo l'intervento l'abbiamo sentita di Giulio Tremonti maglia intanto e salutare Romano pratico e ha raggiunto la prima ambientale dell'economia operativa
Grazie romana pratica fiere qui
Insieme a Gianni Piatti tornerà parlare di Trapattoni nati passivo al premio Nobel Stiglitz Sen e appunto con radioterapia insomma quello che diceva
Santagata messo tanta carne al fuoco posso fare solo una battuta di un minuto sull'altro tema che è quello dell'innovazione
Le imprese cooperative hanno affrontato questo tema fondamentalmente sul versante della crescita dimensionale
Sono cresciute per acquisizioni per Mario Monti
Non hanno saputo fare
Innovazione di sistema anzi la crescita delle singole cooperative le ha
Del tempo isolate dal sistema mi avesse
A ha reso difficile mantenere de vecchie filiere
E e le vecchie catena del valore nome
Non sono state capaci di sostituirle
In questo secondo me chiudo davvero c'è un grande spazio per il movimento cooperativo non è la scelgono a cooperativa che può produrre questa innovazione è il sistema cooperativo
Che prende le risorse
All'interno del sistema e riesce interessante verso nuovi nuove attività data accoglienza Anna fermi
Buonasera a tutti allora
E intrigante quello che dice il giudice però è
Altresì vero
La vera innovazione quella che non abbiamo perseguito nel corso di questi ultimi anni
La ricerca e lo scimmiottare in molte delle cooperative in tantissimi settore
Quella che
Un andamento
Tipico dell'azienda invece capitalistica al punto di mettere anche in discussione l'appartenenza stesse di queste imprese all'interno della Libia sicuramente non è stato un bene
In alcuni casi
A
La forza l'arroganza il potere anche economico all'interno del movimento da parte di
Qualcuno ha fatto credere che si poteva gestire
Nonna nello spirito di una testa un voto ma l'intero movimento solamente perché
Eravamo quelli che pagavano
Questo non va bene
Ha citato prima
Giulio Marchionne negli anni
Fine anni Settanta Ottanta si diceva che quello che andava bene per la FIAT
Do andava bene anche per l'Italia rispetto a quelli che sono i nostri principi e valori sicuramente oggi non è azzardato dire che quello che va bene per la cooperazione va bene per l'Italia prima
Si è parlato molto di comunità e ricercare
Integrazione nell'ambito della filiera lo può fare solo l'impresa cooperativa
Che ha come primo valore questo dell'appartenenza alla comunità
Ha come primo interesse quello dello sviluppo della comunità nella quale opera
Se recuperiamo questi
Sentimenti
Se
Siamo capaci di dare nuovo stimolo e coraggio a questo movimento attraverso anche qualcosa anche una rottamazione nell'ambito delle
Organizzazione delle persone che abbiamo al nostro interno
Perché se vogliamo portare innovazione abbiamo bisogno si
Della
Competenza e queste data dei capelli bianchi ma bio visione di coraggio il coraggio invece
Ce lo devono dare i giovani se riusciamo a portare all'interno delle imprese all'interno della lega esattamente questo mix che è fatto di giovani
E di meno giovani ma dando gli spazi e spazi verdi
Non solo di
Parola perché quelli li diamo ma anche di gestione allora può essere che realmente
E sono un ottimista questo movimento può recitare un grandissimo ruolo non
Solo
Per noi stessi ma in un'ottica che vera di inclusione per tutto il Paese
è difficile far sopravvivere questo tratto
Distintivo alzare questo tratto distintivo
Di cui si vanta la la il mondo della cooperazione no cioè di creare sviluppo seguendo alcuni princìpi
Che sono insomma spesso minacciati mai insomma quanta quante complicato mettere qua in pratica tutti questi
Buoni Dianin con i principi della cooperazione
No
Innanzitutto buonasera a tutti
La cooperazione di per sé è un'impresa che
In questo determinato momento storico ma anche nei nostri cento
Però trent'anni ha saputo sempre
In ogni caso reagire alle sfide che sono presentate quelle che oggi
Ci raccontiamo a quelle che oggi sono state commentate come
Opportunità
Di questo periodo parla cooperazione io
Credo che si debba partire anzitutto da rimettere un po'di
Di del regola posto anche nella nella nostra discussione talvolta anche al nostro interno far sparire un po'anche di
Luoghi comuni che ogni tanto vengono vengono ripetuti
Io vado dicendo
Che per nostra impresa cooperative sono innanzitutto impresa e quindi in quanto tale devono stare
Sul mercato
Perché non sono quindi in diverso immuni dal
Dal mercato e certo però che nel mercato si può stare in diversi modi e quindi la cooperazione deve trovare il suo modo che quello di essere un'impresa
Che rispondano a responsabilità sociale dell'impresa che risponde come si diceva prima al territorio anzi un'impresa che ha
Il territorio come suo vero capitale sociale insieme a tutti i soci insieme la parte
Economica
Poi però bisogna iniziare a scappare dalla grande
Se l'impresa cooperativa avverasse grande sodio impresa cooperativa avverarsi piccolo io
Credo che si avverasse era voi abbiamo distruzione nella grande nelle piccole talvolta anche
L'essere grandi sono condizioni che non decide di una nuova solo e soltanto
La capacità imprenditoriale del gruppo dirigente per la compagine sociale ma anche condizioni che sono decise anche dal territorio in cui si opera determinate molto dipende anche dei settori
Io sono più un territorio regionale come
La Sardegna anche i limiti del della popolazione può essere anche quello un limite
Alla crescita ora l'importante che la cooperativa alla abbia la dimensione giusta per il mercato in cui si pone
L'altra questione cui
Io concordo molto con chi dice che in questo momento dobbiamo buttare destare ancora in difesa ma
Riaffermare le nostre valori veri perché
Siamo chiamati ogni volta in causa
Spesso anche
Quando c'è il periodo di crisi e la cooperazione sa fasatura meglio sostenere l'occupazione per magari passa quel periodo e la cooperazione di viene messa
Anna ha un lato e quindi allora
Quando si dice
Richiamando
Il calabrone vola contro tutte le leggi della fisica
Importante che
Non siamo in via chiaro stabilire poiché il calabrone sbagliata che non sono sbagliate le leggi della fisica se un'impresa che tiene tiene
Nelle situazioni difficili nella situazione di difficile mantiene tutta la sua compagine sociale e quindi anche la sua compagine
Lavorativa
E necessario
Che anche il sistema legislativo abbia
Un'idea
Della cooperazione per quello che
E entri in merito alla formazione delle leggi anche rispetto al sistema che diverso dal sistema capitalistico tutte le riforme del lavoro per intenderci anche
L'ultima che possono essere buone o cattive ma
Nascono sull'idea del lavoro di un'impresa capitalistica o nel mezzo non si è mai entrato in merito sull'idea del fatto che
Si può arrivare al lavoro di di un'impresa cooperativa
Dove c'è
Lì la vera forza
Dove ci Vercelli l'opera innovazione in questo determinato momento
E chiudo cioè
La partecipazione del lavoratore la vita di impresa che l'avevamo già pensata
I padri costituenti con l'articolo quarantasette non solo per la cooperativa ma
Per tutte le imprese credo che in questo momento sia un elemento
Fondamentale in
In questa
Discussione dove appunto si è
Capaci di di coniugare la produzione con la distribuzione sempre all'interno mettendo quindi
Il socio il lavoratore alle scelte aziendale a partecipare per farsi carico anche di quello sviluppo in questo credo
Che se non siamo riusciti a contaminare finora alle altre
Impresa
Credo che si possa fare ma non si può fare sicuramente da sole e credo che anche
La politica su questo ci debba mettere un attimo di attenzione
Mattesini lei
Presidente
Di Confindustria Emilia Romagna
Preme è stata citata Marchionne che da Confindustria andato via ma con chi ha
Riguarda Confindustria il mondo delle cooperative
Ma guardi buonasera a tutti
Io rappresento industriali in una regione dove i due modelli hanno convissuto da sempre
E quindi qui forse siamo nel posto ideale per poter discutere liberamente senza pregiudizi di due modelli che tutto sommato come diceva Sant'Agata
Attraverso strade diverse si stanno in qualche modo avvicinando così intendo dire devo dire che anche per le imprese
Capitaliste non mi piace molto la definizione ma l'accetto perché da da un punto di vista strettamente economico e si stanno visionando molto alla
Ha la responsabilità di impresa responsabilità sociale d'impresa ma guardate
Non lo stanno facendo certamente per gratitudine verso il territorio
Ma anche perché le nuove sfide
Richiedono uomini preparati richiedono territori ricettivi richiedono un contorno io dico spesso che per farle così difficili
Che dovremmo farne future occorre un territorio di un certo tipo quindi occorre un'infrastruttura
Anche di persone un certo tipo
Quindi non
Guardate e il
Sinceramente da industriale
Il dibattito su quale sia modello Meridione non mi appassiona mia persona per niente mi appassiona molto di più cercare di capire
Pur nelle differenze di modello se riusciremo ad affrontare le nuove sfide le sfide ad esempio del quattro punto zero io ho ascoltato pur quei problemi di acustica questo dibattito estremamente interessante però mi stavo facendo la domanda
Sarebbe così anomalo che una cooperativa
Aprisse dei punti vendita in Cina
Non lo faccio questa domanda in maniera provocatoria perché e
Chiaramente
I propri soci lavoratori e quelli piazzati in Italia quelli che è andato all'origine
Alla
Alla cooperativa forse
Non trarrebbero vantaggio immediato ma sicuramente il Paese la filiera si uno dei problemi di cui soffre il nostro Paese nei confronti dei Paesi più non tre anni e ad esempio la mancanza di distribuzione adeguata i francesi nei mercati che hanno piazzato in giro per il mondo distribuiscono i loro prodotti prima cosa che marginalmente il nostro
E di fatto questo esempio solo per dire che le sfide future sono sfide molto difficile molto importanti che
Stravolgeranno di nuovo
Il nostro modo di distribuire e di fabbricare la merce
E quindi credo che più che un dibattito sul tipo di origine interessante giusto corretto sempre aver presente la propria storia ci mancherebbe altro
Ebbene che noi credo ci dovremmo concentrare su come affrontare queste sfide molto difficile prossimo futuro Ancona problema di dimensioni inabissato denunciato
Un certo nanismo delle cooperative no nessuna nessuna quotata in borsa ad esempio è stato detto in questi in questi giorni le che ne pensa pugliese
Nicola per far sviluppare una cooperativa c'è bisogno di votarla in Borsa anzi devo dire la verità che
La
Personalmente credo che certamente l'opposto mila e non credo che si possa dire che il nanismo delle cooperative
Perché fino a prova contraria solo per parlare di distribuzione il leader di mercato ecco Capitalia ed è
Un'azienda cooperativa una un insieme di imprese cooperative il secondo è l'Italia Cina è un obiettivo possibile per far no ma rispetto alla Cina e c'è un tema che una volta per tutte sul sul quale bisogna fare un po'di chiarezza quando i signori di Carrefour che era una famiglia di imprenditori
Esattamente come Auchan
Del signor muliere piuttosto che Tesco piuttosto che Walmart Elisa molto
Hanno fatto l'internalizzazione internazionalizzazione erano
Grosso modo i primi anni Ottanta all'epoca in Italia c'erano fior fior di imprenditori che erano nella distribuzione e si chiamavano così
C'era la quella che attualmente
Il gruppo Scianna con l'ATER con la seguente con la SMA Colle SMA terra
Prima dell'IPT italiana e poi dopo era della famiglia e niente
Con il gruppo ITI l'astanteria del signor Berlusconi
Successiva al GS era della famiglia Benetton
In quegli anni era quando si doveva fare internazionalizzazione in quegli anni
Coppi Italia Conad
Stavamo a malapena mettendosi insieme
Per realizzare quello che poi dopo a minacce ritroviamo oggi
In termini di eredità e
Prima di di tutto questo l'ha già essere addirittura dello Stato italiano
Ragionare oggi che sarebbe una cosa bellissima vere ciò che non abbiamo fatto e come dire che
A me piacciono i tram ma per essere un tram devo avere quattro ruote l'attacco elettrico eppure la carrozzeria e non credo che lo diventerò mai
Perché sono nato uomo
E oggi fare l'internazionalizzazione della distribuzione
Con quello che è la concentrazione che già esiste e follia
Perché le dimensioni che hanno ma non solo noi di Conad piuttosto che come che abbiamo sul mercato
Non sono tali
Allo se vogliamo parlare del nulla
Andiamo nel nulla
All'epoca c'era un signore in Francia
Che si chiamava Mitterrand e disse nell'ambito della sua
Politica di sviluppo del Paese
Che torna
Garantire
Vita al suo mondo agricolo e alle imprese francesi
La grande distribuzione sarebbe stata la portaerei nel mondo
In quegli anni vedete chi c'era e venite solamente serve a questa missione di globalizzazione che hanno avuto invece i francesi
Alessandra eliminato
Il Presidente dice delle Consorzio nazionale servizi quanto può fare la cooperazione su questo lei tra l'altro birmana era fuori dal sistema cooperativo pari entrate ci spieghi meglio
Sì si sente si
E ero sono stato fuori di fianco e adesso dentro
Fuori
Mi voglio lanciare subito a questo passaggio da fuori da fuori si dica dal sistema della ricerca nazista l'università emerge esattamente quello che lei diceva adesso cioè il problema è
Insomma da fuori non capisci molto per il semplice fatto che un dibattito vero
Su quello che sono le dimensioni proprie di natura strategica e organizzativa dell'impresa cooperativa manca nel senso che c'abbiamo una riflessione approfondita inoltre economica abrogazione approfondita che nulla giuridico istituzionale
Ma manca quella manageriale strategica perché lo dico perché se quella cosa manca o meglio quelle poche cose che si leggono sono la cooperativa a differenza dell'impresa capitalistica ora se qualsiasi ragionamento parte per definirla per ciò che non è
Ho ciò da cui è differente è impossibile capire ciò che
Questo significa due cose uno che lo sviluppo conoscenza
Duetta alimento sudditanza
Culturale e scientifica nei confronti di altre forme di impresa
Questo rischia
Di imitare modelli di altri facendosi male quindi secondo me
Quello che diceva adesso è un tema molto importante è una delle sfide se parliamo di sfide
Va avanti poche di lato dilatorio avuto un'esperienza di qualche anno viene di assistenza nel senso quando Coopfond finanziamo alcune operazioni eravamo a fianco per accompagnare e si notano alcune cosa importanti secondo me quindi insomma su sulle scritti sui libri ben poco però osservando la realtà si vedono delle cose eccezionali secondo me e che raccontano di un rapporto pensavo l'innovazione adesso tra cooperative innovazione che non ci abbia di mezzo
O ti fai molto male otite molto bene
Ribadire perché
Quello che noi oggi
Mediamente quello che noti dal mio punto di vista e noti incerto una certa somiglianza organizzativa nelle nelle imprese cooperative e cioè di fronte a
Elementi di complessità anche importanti
Competizioni anche importanti a differenza di altre forme di impresa mantiene una struttura più informale
Mantiene una dimensione valoriale forte mantiene un livello di partecipazione più alta la mantenere meccanismi di coordinamento e tipicamente culturali e non gerarchici e via dicendo queste cose hanno fatto un vantaggio competitivo arrivo
Cioè sul piano dell'efficienza
Cioè
L'impresa cooperativa sul sul piano dei costi di produzione a delle possibilità in più i temi produttività perché il contributo individuale del contratto psicologico a molto oltre il contratto formale
Abbassa i costi di coordinamento dell'impresa perché in realtà
Questa coesione questo stare insieme spesso basta abbassa i costi del coordinamento ma c'è una variabile fondamentale che non è la dimensione il tempo
Cioè quello che abbiamo osservato da un punto di vista empirico è
Tant'è vero che si parla di tasso di mortalità dello stile start-up
Che
In una prima fase di vita proprio per la partecipazione porta costi di decisione altissimi che spesso non a rendere efficiente c'è un momento fondamentale che non è dimensionale mai temporale
In cui quelle dimensioni di coesione
Abbassano i costi di coordinamento tengono bassi costi produzione Vendola cooperativa Inter Milan Taggì comparati più efficienti di altre forme di impresa qual è il problema
Che le organizzazioni pensati per essere efficienti spesso sono l'opposto dell'organizzazione pensate per sé non attivi
E questa secondo me è la sfida
Nel senso che
Abbiamo non perché ce l'hanno insegnato ma perché nel DNA del proprio assetto istituzionale delle forme di organizzazione di impresa capaci molto bene di mettere a terra ciò che conoscono
Quelle stesse dimensioni che ne fanno l'efficienza possono essere contrazioni condizioni in abilitanti di fronte all'innovazione
Questo se non è un punto chiave del ragionamento perché va chiarito che c'è un trade-off tra efficienza innovazione non è vero che non si può risolvere però va dichiarato come tale perché altrimenti di fronte a un successo che di efficienza dichiariamo automaticamente una potenzialità nell'innovazione
E questo lo fa vuol dire non far diagnosi non metterci degli investimenti oculati piazze
Allora abbiamo una manciata di minuti
Vediamo se riusciamo
Unicamente
A dare un po'un attimo cartella dibattito successiva in cui si parla in particolare di Europa
E perché nella
Chiacchierata precedente con Giulio Tremonti come ricordava Giubilei scattando ovviamente la paura di molti Paesi d'Europa e la Gran Bretagna che ha deciso di uscire dall'Europa adesso punta ai lavoratori all'interno delle aziende
è dando cominciando a dare precedenza questa l'intenzioni ai miei pratico nazionali no allora volevo rapidamente chiedermi nel panorama della cooperazione
Delle imprese cooperative in cui il venti il ventidue per cento gli occupati sono immigrati
E il cinquantadue per cento donne ma sugli immigrati niente delle ripercussioni in a questa grande paura che si sta creando
In Europa da lei preoccupazioni che che si vivono attualmente rapidamente vediamo se riusciamo tutti quanti proprio
A dare una un contributo su questa discussione per poi passare al panel successivo prego
Ma noi il tema sono stiamo ponendo tanto è vero abbiamo la prossima settimana possano l'incontro con i nostri
Cugini tedeschi per vedere che la Confindustria tedesca e mezza giornata del nostro incontro sarà proprio dedicato non tanto alla questione dei migranti ma quanto alla possibilità che all'industria di assorbire
Questo tipo di di ma dopo tre adesso i numeri sono in questo momento per quello che abbiamo potuto vedere ma
Lo vedremo meglio assieme sono in maniera stupefacente più alti quelli italiani che non quelli tedeschi e che mi stupisce un po'
è chiaro che non in un Paese come nostro come loro dove c'è una certa contrazione di nascita dove c'è una certa calo demografico comunque
è una risorsa preziosa che però dovremo trovare veramente la maniera adeguata di assorbire in maniera
Progressiva e come dire senza troppi traumi in questo momento il flusso è talmente traumatico che
Si capisce bene anche lo spavento Disetti strati della popolazione insomma
Il tema non è un tema di Fassino soluzione anche per il tipo di
Diciamo di personale
Che potenzialmente sono in grado di assorbire le nostre imprese
Voi sapete che assistiamo
Soprattutto in questa Regione a un assoluto paradosso
Grande disoccupazione giovanile ma quasi impossibilità di trovare dei giovani che vogliono fare certi tipi di mestiere non sto parlando di mestiere di basso livello sto parlando di mestieri tecnici di alto livello
Perché per qualche motivo misterioso in Italia la cultura tecnica non appena non a ruolo sociale non a Grado insufficiente di
Dia
Di attrazione per Regione
Difficilmente però colme Remo questo gap con gli immigrati quindi dobbiamo pensare seriamente a una soluzione Acciari prego
Sì il il problema si pone da dove si inizia a ragionare sempre in momenti di paura dove prevale la paura è sempre difficile ragionare per trovare la
La assoluzione io credo che si debba
Innanzitutto mi pare oltre al momento dall'emergenza perché mi sembra che sia una continua emergenza e non si sia ancora
Presa in considerazione l'idea che questo è quello che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi
Trent'anni mio Pio credo e anche la soluzione dove li mettiamo cosa devono fare e cosa non devono fare se assorbita dall'impresa o meno passata un
Un ragionamento che non può essere fatto
Nella fretta figlia della paura Ornella fretta figlia di c'è qualcosa che devono fare per dobbiamo togliere la paura qualcuno
E allora io credo che se
Riparte l'economia se anche la
La cooperazione le imprese riescono a dare uno sviluppo alla loro la loro azione di crescita e questo Paese riesce
Ripartire si possa affrontare anche il tema
Dell'emigrazione della migrazione come diceva Giulio Tremonti in maniera molto più pacifica magari anche partendo ricordandoci che un tempo l'abbiamo fatto noi e quindi se il mondo è andata avanti anche con un mondo terrorizzato dagli italiani che andavano via tre tocca anche l'Europa si possa adeguare a questa situazione oggi Francesco Pugliese tranne delle ripercussioni
Allora
Io non temo queste di ripercussioni credo che questa è una grandissima opportuno porto unità per il movimento
Pensate
Che cosa può significare per tutta questa gente farli costituire in cooperative magari farli diventare lavoratori
Sei anni e trasparenti nel mondo agricolo visto purché accaduto proprio l'altro ieri
Non assoluto dell'Italia ma nella Belle ricca Regione Piemonte
E nelle vigne della Belle ricca regione Piemonte però dico che non mi fa paura questo dico che è un'opportunità mi fa paura molto di più centotredici mila giovani che hanno statistica dove esattamente l'altro ieri
Qualificati altamente qualificati che invece sono formano fuori dell'Italia
E quindi di quanto questo Paese sta diventando
Poco attrattivo per i nostri giovani quello mi fa paura molto più
Che questo flusso che oramai è inevitabile e fa parte di quello che
Una migrazione come diceva bene Tremonti che non
Quasi inevitabile Santagata
Il dato che tutti i tavoli ci dice che c'è una frattura del mercato del lavoro fra pochi lavori qualificati
E tanti lavori
Dei qualificati e che la cooperazione un po'per storia visto che organizzava Moro un po'per la sua difficoltà
Entrare nei nuovi mercati e nei nuovi
Ambiti di prodotto
è specializzata nell'organizzare il lavoro dequalificato diciamo così non vale per tutte ovviamente parlo con l'accetta e quindi
Sono d'accordo che
Siccome questo sarà sempre di più non è che lo fermiamo questo modello
Anzi dovremo inventarci giacimenti di lavoro purché sia
Perché la merce più rara sta diventando il lavoro e lì c'è un ruolo per la cooperazione
La vera preoccupazione è per me è un'altra
Ed è più ampia
I Paesi non possono pensare che
Rimaniamo aperti per le cose che ci fanno piacere chiusi per quelle che non ci fanno piacere non è che facciamo la break si
Per il movimento dei delle persone ma non la facciamo per il momento delle merci e alla fine
I nostri sogni di internazionalizzazione teme che il finiranno male tre finiranno in un mondo che tornerà a chiudersi
Rimanendo aperto solo
Grassi
Con un grazie fra virgolette alle reti
Della comunicazione globale che non governiamo noi
Prina prego a lei le conclusioni
Sì velocemente grande occasione ma non perché è una frase fatta perché sono nell'UE proprio nel ragionamento che facevamo prima cioè il limite una condizione un limite all'innovazione è il
è la stabilità del sistema delle relazioni delle mappe cognitive delle culture che dominano l'impresa
Allora l'apertura e la
L'accoglie Hill accogliere delle diversità all'interno della compagine dell'impresa o all'interno al movimento è sicuramente una condizione abilitante dell'innovazione
E son d'accordo sulla doppia preoccupazione
Ritorno al volo a quanta quand'ero fuori no c'è una preoccupazione seria a mio modo di dire sempre rapporto con l'innovazione che
In no le modalità di reclutamento che io credo
Sul quale io credo il movimento debba fare una pensata importante anche per dirvi dentro il sistema universitario
Gli studenti salvo che non abbia una famiglia alle spalle una cultura politica un certo tipo non intercettano il movimento e questo significa
Che
Perdiamo delle grandissime occasioni per aprire a nuovi sistemi di relazione per apriva nuovi
Diverse forme di ci ha detto che andranno poi metabolizzate che vanno integrate progressivamente però il limite più grosso all'innovazione e la chiusura questa l'occasione apertura c'è dubbio
Allora io vi ringrazio e inattesa della ricerca dinamiche ma grazie a tutti e buon lavoro