Rita Bernardini e Bruno Mellano visitano il Carcere "Lorusso e Cutugno" di Torino

è appena uscita la delegazione del Partito radicale che ha visitato il carcere Lorusso Cutugno di Torino
Un carcere importante uno dei carceri più complicati d'Italia come ci testimoniava
Poco fa il direttore direttore Domenico Minervini
Un carcere che ha
Una capienza regolamentare di nel mille e cento posti ENEA al momento già mille trecentoventidue siamo ritornati ad un sovraffollamento che in parte nel
Anche in questi anni a Torino non è mai sceso del tutto non si è mai cancellato
Di queste mille trecento ventidue persone abbiamo centonove donne la sezione femminile più importante del Piemonte
Li abbiamo UNI i camionisti tutto appunto a custodia attenuata per
Madri con bambini dove oggi
C'erano sette mamme e dieci bambini un bambino cristiana appena nato di veramente pochi giorni
Visita lunga articolata come sempre quando si fa la visita con una Rita Bernardini e con
Gli esponenti radicali
Dedicata in gran parte alla parte sanitaria al sai dal
Servizio di assistenza intensiva ex CTTA ex cento clinico diagnostico
Terapeutico del carcere di Torino che è un punto di riferimento nazionale in modo un po'paradossale su questo sicuramente Rita ritornerà perché
è una struttura
Di livello dal punto di vista sanitario e presti ma dal punto di vista strutturale
Poi abbiamo visto il Sestante quindi il reparto di osservazione e di mantenimento del casi psichiatrici e di valutazione del disagio psichico dei detenuti
E poi appunto abbiamo visto una serie di di persone con cui alziamo fermati a lungo a a parlare
Mi fermo qui lascio a Rita Bernardini anche il senso politico della sua visitare in questi giorni in queste ore a Torino oggi ma
Nei prossimi giorni a Saluzzo e a Fossano ricca
Sicuramente
I detenuti che abbiamo incontrato
Si trovano assistiti dal punto di vista sanitario sia nel reparto psichiatrico
Sia nell'altro reparto che comunque
Presenta casi di disagio di tipo psichiatrico
E quello che occorre dire
è che però la struttura ma anche il Centro diagnostico e terapeutico cioè non ha niente di sanitario se non il personale
Da questo punto di vista io lo so perché ho mandato persone in osservazione magari da Roma o da altre città qui ed effettivamente sono state e curate sono poi potute tornare
Nelle negli istituti di origine alcune poi hanno ottenuto anche
Misure alternative alla detenzione
Però il la fatiscenza delle strutture c'era uno non pensa sicuramente di stare in un centro clinico abbiamo visto i Bagnardi sta
Abbiamo visto addirittura i bagni alla turca a vista
E questo soprattutto nel reparto psichiatrico comunque anche qui abbiamo avuto la sensazione
So che ci sono delle liste di attesa molto lunga e presso le Rennis
La sensazione che chiusi gli ospedali psichiatrici giudiziari beh la gente va a finire direttamente in carcere di abbiamo incontrato sicuramente il disagio sociale
Quello che voglio dire è che
E abbiamo il direttore è stato con noi per tutta la visita
E questo credo che abbia un significato è un direttore che operativo che prende iniziative
E questo nonostante le difficoltà di struttura che sono evidenti rende un po'più sopportabile la detenzione
Detto questo noi vogliamo dare una mano a questo direttore
Fra l'altro una domanda che verrà posto al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e come mai
Il direttore abbia solamente un Vice visto che si tratta di un carcere di mille trecento persone io so che in altri istituti di pari dimensioni indice sono molti di più
Perché questo è importante perché i dice danno una mano sostanziale il direttore può occuparsi di quelle iniziative
Che per esempio puntano a farà vere lavori hai detenuti a integrare la possibilità di studio
è insomma a dare e
Quello quella che che è il dettato costituzionale e cioè fare una detenzione che sia
Rieducativa e non semplicemente punitiva
E anche da parte della psichiatra abbiamo
Così visitato poi uno per uno i detenuti però anche da parte della psichiatria mi pare che ci sia
Una competenza e una attenzione che difficilmente
è possibile trovare da altre parti e poi abbiamo visto tanti casi umani veramente
Tra come può una persona un grave alzo di poco più di trent'anni essere recluso
Immobilizzato Alletto senza la possibilità di avere un piantone che lo aiuti a compiere gli atti quotidiani della vita
E tant'è vero che ha avuto
Questo ragazzo una certificazione da parte della ASL di Asti
Che nessun istituto anche per la mole del detenuto che ha
Infinite patologie nessun istituto ai compatibile con il suo Stato di salute e allora occorre
Che qualcuno si muova perché
Io ritengo che questa come altre detenzioni che abbiamo
Potuto incontrare sono detenzioni
Tra virgolette illegali
Cercheremo di dare una mano a quest'istituto come sappiamo fare a tutti i detenuti alle detenute siamo stati Alli che a me
E ci hanno accolto veramente le detenute con i propri bambini c'erano bambini anche in
Che avevano superato i tre anni
Siamo stati accolti nel nome di Marco perché si ricordavano soprattutto Marco Pannella con un entusiasmo e con
Una volontà di capire che cosa succede all'esterno quali provvedimenti si stanno
Per prendere
Ci hanno offerto il caffè poi a chi mangia hanno offerto anche la torta
Come sapete io sono in sciopero della fame però veramente sono state ci ricorderemo
Quegli sguardi di fiducia
Denominavano due persone Marco Pannella e Papa Francesco a molti detenuti abbiamo ricordato l'impegno di questo sciopero della fame che stiamo conducendo
Con Irene testa Maurizio Bolognetti
Anna Rita Di Giorgio Paolo Di Folco Gaetano vent'aymara insomma e tanti altri militanti Radicali abbiamo ricordato l'impegno della marcia
Indetta dal quarantesimo congresso del Partito Radicale in nome Di Marco Pannella e Papa Francesco e diciamo che
Si è accesa una luce
Negli occhi delle persone che abbiamo incontrato
E un'ultima cosa la voglio dire perché tre detenuti mi hanno chiesto i bollettini per potersi iscrivere al partito radicale
E sapete quanto abbiamo bisogno per proseguire questa ed altre lotte visto che entro il due mila e diciassette dobbiamo raccogliere tremila iscritti
Ecco queste tre persone private della libertà
Hanno voluto manifestare perché hanno vivo dentro di loro il ricordo di Marco l'intenzione di iscriversi al partito radicale
E questo è molto bello spero che lo facciano magari molti di coloro che ci ascoltano da Radio Radicale
E anche molti di coloro
Che sono cosiddetti liberi
E che magari
Possono comprendere quanto questa lotta per la giustizia per lo Stato di diritto lingua Hardy come persone come essere umano e come cittadini
Adesso diamo la parola
A Mario Barbaro che è la prima volta che entra in carcere
Sì a parte Rebibbia per il Congresso si diciamo
Dal punto di vista
Tecnico sul carcere penso che abbiano spiegato molto bene Brunone ritaglio
Essendo la prima volta andare la cosa che emerge
Il contrasto che c'è un po'appunto tra la le strutture
Il livello delle strutture insomma la
La fatiscenza pochi viene percepito dei locali del delle celle
E il grande lato umano invece degli operatori del del carcere in particolare insomma sono stati raccolti molto bene dalla dal direttore che ci ha seguito
Si può dire dappertutto anche nelle guardie penitenziarie insomma sono molto poco più preparate sono di colore potesse immaginare anche dal punto di vista umano
L'esperienza
Insomma la prima volta che vado in un carcere
Rame allo ha toccato molto il lato umano perché
Non avevo mai avuto contatto con con detenuti
Stato qualcosa un po'di si può dire di di educativo anche per quanto mi riguarda perché
è un po'come
è un po'come toccare nelle corde che nella vita reale spesso non vengono non vengono toccate per me è stato stato un un'occasione anche per
Per rinsaldare un po'il lato umano del
Tra costo
Passo la parola Sergio
Si apre una fase
Se grazie ma cessano sicuramente alcune cose che quando si dice da un carcere vengono sempre alla mente cioè l'idea del
Immensa differenza che c'entra
Quello che la gente immaginato all'esterno
Quello che si dice sui carcerati sul loro tra virgolette stare bene dentro il carcere non è così credeteci
La situazione del dei detenuti è veramente impressionante si sono situazioni umane come quelle che ha raccontato Rita soprattutto nel reparto sanitario
Che necessiterebbero forse di qualche riforma almeno nella parte architettonica per quel che riguarda
L'agevolazione per l'aiuto che andrebbe dato queste persone malate
Ciò che a me impressiona comunque stare qui a Torino davanti al carcere delle Vallette che si trova in una via che dedicata a via della rete Aglietta
Dentro il carcere tutti parlano di Marco Pannella e il fatto che con Bruno con Rita con Mario sanno qui a testimoniare a fare azione politica
Per fare e per promuovere un concetto diverso del carcere credo che sia innanzitutto grazie a queste persone che nel corso dei decenni scorsi
Si sono impegnate a fondo sulla situazione dei detenuti in Italia
La miglior risposta credo che sia quella di sostenerci di iscrivermi al partito radicale di raggiungere questo obiettivo dei tremila scritti per continuare a darci forza e a fare ancora di più di quello che
Riusciamo a fare
Per denunciare questa situazione di violazione costante e continua dei diritti umani e civili
Anche delle persone detenute quindi speriamo di vederci tutti il sei novembre a Roma faccia davvero appello a tutti a venire a ci vediamo alle dieci davanti a Regina Coeli il sei novembre grazie posso
Aggiungo una cosa perché mi ha avuto in mente mentre parlava Sergio citando Adelaide Aglietta voglio ricordare è un pezzo dell'intervento di Rita oggi sia con la vice comandante emana Lupi che con il direttore
Rita parlato dei problemi
Dei dirigenti della Polizia penitenziaria dei dirigenti dell'amministrazione penitenziaria dei direttori
Come peraltro se cederà Italietta che
Fece un lunghissimo sciopero della fame di settanta giorni per la smilitarizzazione della Polizia penitenziaria
Noi paghiamo giustamente dei detenuti io faccio il garante dei detenuti ma siamo benissimo consapevoli
Che è una comunità penitenziaria del carcere aperta alla cittadinanza aperta alle istituzioni territoriali al volontariato ma i problemi
Dei detenuti che sono anche i problemi degli operatori appunto dei direttori che non hanno il contratto dei ed dirigenti della polizia penitenziaria che non hanno l'allineamento economico allettare figure
Delle altre forze armate del Paese e allora
E davvero un discorso complessivo su cui è occorre intervenire ed essere intanto intervenire essere in tanti anche a cominciare del sei novembre
A Roma alla marcia fino in piazza San Pietro e socio so per certo che
Anche altri garanti hanno già aderito come Stefano Anastasia in primo luogo tra i primi
Ma anche il garante di Alessandria Davide Petrini e altri che stanno aderendo in questi in questi giorni allora lo volevo dire lo volevo ricordare perché appunto parlando dei detenuti non si può non parlare anche degli altri operatori
Che nella comunità penitenziaria sono protagonisti decisivi
Grazie Rita voi ancora grazie a Radio Radicale per essere qui oggi non più sotto la pioggia ma comunque la giornata fredda torinese grazie