Stefano Parisi alla IV Edizione del Piccolo Festival dell'Essenziale

Grazie covenant sia per la sua bravura
E anche perché
Come potete immaginare non è facile per un'attrice aggirino sparse come questo che non è
Punto predisposto immediatamente per il teatro quindi la ringrazio doppiamente anche per la sua disparità fate un'altra plauso chiamiamola fuori ancora
Merita il
Coraggio inevitabilmente di dare voce a queste tre donne
Ora Stefano Parisi preceduto dalla madre che la signora che si sta comoda hanno qui davanti
A cui fare un applauso anche perché a novantacinque anni mantenuto allo stesso
Se
Vengono messe due sedi epidemie amici ci son due sedili
Qualcuno Pometto due sede grazie
Però chiamerei Stefano Parisi ed Elisa Calessi per il nostro breve momento di conversazione
Per i beni
Abbiamo voluto azzardare questo appuntamento
Che è nello stile del Festival perché il festival non vuole censurare nulla di ciò che essenziale nella vita
Abbiamo pensato e sotto la parola esilio ci potesse stare anche
Un titolo che abbiamo dato questo strano esilio dell'Italia
Una situazione di
Difficoltà di cambiamento comunque anche di prospettive dal
Reinterpretare e abbia pensato che fosse o alle persone
Che oggi si sta impegnando e che lo sta facendo con una fisionomia che ci interessa perché è attento alle cose più che alla
Alla ad alzare dei dibattiti ideologici o di slogan ci è sembrato potesse essere Stefano Parisi che tra l'altro come tutti conoscete ha una lunga esperienza anche di interesse alla vicenda economica italiana per altre posizioni che ha ricoperto e che oggi si è assunto
Questa responsabilità
Lo dirà meglio lui nella conversazione con Elisa
Di andare un po'in esilio cioè di uscire dalla
Dall'interesse privato andare in questa zona di esilio che la politica come sapete in Italia molto spesso il bersaglio
Di tutte le polemiche facili a volte anche inconsulto e per cui abbiamo chiesto lo di portare la sua testimonianza in un ambito come questo
Di quello che sta scoprendo le motivazioni che lo stanno muovendo ha intervistato abbiamo chiamato Elisa Calessi che è una nota giornalista
Ricordiamo libro oltre che un'amica da tanto tempo e
Allora lascia questa mezz'ora trentacinque minuti per
Dirci qualche cosa di essenziale sull'esilio che la politica e l'Italia grazie essere qui
Grazie grazie a voi dell'entità in questo posto bellissimo fanno conoscere grazie soprattutto a Stefano Parisi che
Nel tour che sta facendo ha trovato
Il tempo per venire qua
Partiamo proprio da quello che diceva Davide Rondoni lei ha ricoperto vertici diciamo della nella sua carriera nella pubblica amministrazione poi ha conosciuto
Il mondo del privato è stato amministratore delegato di Fastweb
E infine è stato city manager col Sindaco Albertini infine ultima avventura quella politica invece come candidato
Al Consiglio comunale di Milano con candidato Sindaco e adesso invece questa nuova avventura politica di ricostruire ripensare il centrodestra
Ecco quindi diciamo
Come diceva da ridere untori una sorta di esilio cioè
Ha cambiato casa oggi
Preparando un po'questi incontro leggevo l'etimologia della parola esilio che proprio chi era ex solo
Cioè lontano da casa dal suolo da terra e con la sua terra era un'altra come dicevo
Accennando la sua storia si è mai pentito di aver lasciato quella terra
Ma non è stato facile la decisione è stata molto complicata perché quando
A dicembre del del due mila quindici mi hanno proposto di fare candidarmi sindaco di Milano
Ho avuto come dire un periodo complicato di detti valutazioni perché da un lato io ho sempre avuto una passione per le politiche pubbliche sono stato per tanti anni
A lavorare con tanti Governi a livello centrale fino anche a Milano a fare il city manager a Milano e qui da ragazzo fatto politica quindi insomma la la la politica è
Loro sempre considera con grande dignità e con grande importanza e ho sempre avuto passione
Per la
Possibilità di dare una speranza al futuro del Paese e di non lasciarlo straniere come adesso e dall'altra parte però sapevo che questa cosa mi avrebbe travolto la vita l'avrebbe completamente cambiata ma aver portato fuori
Di casa come dice infatti infatti è stata una scelta complessa soprattutto in famiglia ovviamente con mia moglie le mie figlie una discussione lunga
Nella quale poi però alla fine è prevalsa
è prevalsa l'idea
Ti provarci il dovere di dover fare qualcosa per il Paese il dovere di dover ti di non potersi solamente dare di come va
Siccome la classe politica ma di poter
Ma di crede nel fatto che l'esperienza serva e la passione serva o
Profondamente cambiato nella mia vita nel senso che non sono più un manager un imprenditore sono un politico
Però essa dall'esperienza più bella della mia vita insomma
Siete qual è la differenza più grande che sta incontrando che vede tra la sua vita e di prima cioè lavorare nel privato ma anche nella pubblica in amministrazione seppure appunto come dirigente e quello che invece sta facendo adesso
Beh la differenza è tutto diverso tutto diverso la di Ferella cosa più importante che è quella che ti dà molta energia e motivazione la gente le persone
Che incontri che ho incontrato durante la campagna elettorale che la fiducia che ho avuto a Milano duecentocinquanta mila voti
Il consenso che c'è intorno ma anche la preoccupazione anche i bisogni il dolore delle persone quando le incontri cioè
L'energia vera della politica viene io non pensavo che fosse così viene molto molto dalle persone che incontri molto
Quando lavori in azienda piuttosto che nell'amministrazione pubblica l'Energia della dalla possibilità di raggiungere un risultato possa essere questo economico piuttosto che
Un risultato di buongoverno piuttosto che il raggiungimento del risultato di un incontro
Sindacale insomma sono fatti specifici che attenente al tuo lavoro qui l'energia nella e l'adrenalina te la dà il rapporto con la gente questo
è una cosa importante perché poi addosso c'è una pressione infinitamente più elevata dell'IVA la pressione che ai
Se devi raggiungere il Budget
Dell'azienda piuttosto che
Che altri obiettivi aziendali o di lavoro normale quest'anno infine da mente più elevata perché c'è un'aspettativa molto molto più elevata e quindi questo ci mette addosso una pressione molto importante
Se ne dovesse dire in una parola le ragioni c'è il motivo per cui ha scelto di buttarsi in questa avventura
E in cui peraltro non ha un ruolo definito perché non è coordinatore di Forza Italia cosa che Berlusconi sti ce l'aveva chiesto gli aveva chiesto lei
Ha rifiutato cioè non ha un ruolo
Eppure si sta dando molto da fare come dice lei ha ha rivoluzionato anche la sua vita personale perché
Ma per questo perché penso che in Italia ci sia bisogno di di ritrovare una speranza nel futuro
E penso che se questa speranza alla si costruisca non attraverso
L'individuazione di un leader piuttosto che l'individuazione di un partito organizzato
Secondo il modello esistente credo che oggi in Italia ci sia bisogno di di una profonda innovazione dentro la politica
Cioè penso che in Italia in questo momento sia necessario ritrovare
Le energie liberare energie positive che ci sono il Paese nemici nelle nelle famiglie nelle persone nelle aziende
Per riprende a ridare una speranza al futuro
E questo credo che sia
Un impegno importante penso che questo sia quello che voglio fare una vita ha avuto un sacco di successi sono contentissimo sotto tutti i punti di vista
O anche pagato care certe cose ma insomma lo affrontate sono uscito bene sono contento di quello che ho avuto sessant'anni per il secondo me a sessanta anni è giusto che
Che uno rinunci a tutto il resto e si dedichi a questo e credo che sia una
Un una cosa che chi ha voglia di fare molto importante oggi sarebbe
Molto necessario avere tante persone che si mettano a dedicarsi alla cosa pubblica
Ecco in questa sua impegno sta incontrando però ma di quella cronista resistenze non da poco
Non solo diciamo fuori dal centrodestra ma direi quasi soprattutto nel centrodestra in Forza Italia diciamo nella nomenclatura nei dirigenti
Come come vive questo questo ostacolo ma immagino che anche nella sua vicenda di manager privato avrà trovato problemi in azienda
E il però questo è un po'diverso perché qui magari si pensi a che fare con parlamentari con persone eletti come come se ne esce
Ma è normale che succeda sono assolutamente preparato a questo ci mancherebbe altro se non ci fosse una resistenza oggi non ci fosse qualcuno
Che chi è contrario vorrebbe dire che non stiamo cambiando le cose no no questo azione e su scontato non è io do abbastanza per scontato che questo succeda credo che
Anzi posso dire che probabilmente il mal di pancia e anche più diffuso di quanto non emerga perché poi c'è chi sta inattesa per capire come funzionano le cose quindi
Non mi preoccupa quello credo che quando tu cambi veramente profondamente questo Forza Italia era un partito che aveva e più del trenta per cento dei voti è arrivato a Roma ad avere il quattro per cento quando perde il contatto con
Con l'opinione pubblica e ci sarà una responsabilità non c'è vuol dire che c'è
Qualcosa manca il le fondamenta ideali di una cultura liberale popolare mancano le persone in grado di rappresentarle io sto provando a rimettere info insieme le fondamenta ideali e le persone
Proprio con tanta gente che sta dando una mano in questa direzione
è una cosa sui generis perché
Perché è evidente che fatto per perché Forza Italia è una cosa sui generis
E quindi è un percorso complicato cioè non la mia non è una scalata un partito
Poi una volta
Preso in mano la guida del partito lo si trasforma per farlo diventare una cosa nuova Camenzind siccome ad esempio fatto Renzi le regole dentro il centrodestra in preoccupa foto Salvini no
Ha fatto la stessa cosa l'ha rilanciato appreso un partito che ha rilanciato la riportato al dieci per cento sono sono normali percorsi diciamo così democratici che ci sono all'interno di questo tipo di realtà
Nel nostro caso diverso cioè nel nostro caso credo che bisogna ricostruire le cose dalle fondamenta quindi ripartire in modo in mezzo alla gente e cercare di lavorare in mezzo alla gente per poi portare
La spinta di cambiamento che convinca anche coloro che resistono
Certo punto dico ci dovrà essere un una un chiarimento finale cioè o lei o
O gli altri diciamo o no cioè quando ci sarà questo momento a ridosso delle elezioni forse non lo so sempre opposizione lancio mamma
Io sto facendo questo percorso di di energie per l'Italia megawatt in giro per l'Italia dove
Siamo partiti questo week-end dalla dalla dalla Sicilia giriamo tutto italiane prossime settimane e c'è un grande c'è un grande riscontro positivo
Ripeto il lavoro che stiamo facendo un lavoro programmatico e ideale
Questo è molto importante perché purtroppo sui giornali non se ne parla tanto
Si parla soprattutto di chi viene o chi non viene
Chi è presente o che non è presente del vecchio establishment ai miei alle nostre
Alle nostre conferenze programmatiche ma invece si parla moltissimo di contenuti come non si parlava in politica da molti anni da molti anni
Io ricordo conferenza di questo tipo negli anni ottanta da allora non ci sono più state
E invece questo credo che sia importante perché
Scusa mi dilungo un secondo ma questa cose essenziale noi in questo momento siamo entrati in una nuova era
Che segnata dei grandi trend che segneranno il nostro futuro
E sono la fortissimo mondializzazione o chiamiamo la globalizzazione dell'economia
Il
La fortissima pressione migratoria che che in insisterà sulle nostre società ancora lungo
L'instabilità del mondo arabo instabilità del Mediterraneo
Che sta generando questo fenomeno così violento del terrorismo
Il fatto che lo ricordo nella La Loggia gli Stati Uniti d'America solo disimpegnati
Rispetto agli scenari critici mondiali e quindi questo richiede una una nuova Europa che non siamo in grado di
Di giocare non siamo ancora in grado di test disegnare la trasformazione tecnologica potentissima che cambierà modo molto un profondo di quanto oggi non ci immaginiamo le nostre il nostro futuro
E da ultimo e non ultimo ma forse il primo un calo demografico
Nella nostra società che stai impoverendo e facendo invecchiare la nostra il nostro la nostra popolazione questi fenomeni finora sono stati tutti affrontati con le vecchie categorie del Novecento
Cioè io credo che la politica oggi in questo momento non sia in grado e non sia stata in grado non solo in Italia di guardare al futuro
Di questi nuovi problemi con una logica originali con
Cercando di capire in modo originale quali sono i nuovi strumenti per affrontare queste problematiche
E sono problematiche gravi pesanti perché la frattura sociale che genera l'immigrazione violenta
E ovviamente intercettata da movimenti politici che il vogliono intercettarla ma sono problemi veri non sono problemi che possono essere negati la sinistra annegato tutte queste cose
Ha cavalcato la spinta della della globalizzazione finanziaria questo ha fatto il successo di Clinton e di Blair
Non è riuscita con ipocrisia affrontato il problema dell'immigrazione dicendo che l'unica soluzione e l'accoglienza
Mentre invece c'è un problema di gestione che deve essere fatto perché le la parte più debole della nostra popolazione e quella più pressata da questo c'è un tema molto importante della nostra cultura
Del delle fondamentali della nostra cultura che ne dobbiamo rafforzare che la nostra cultura giudaico-cristiana e che l'unico modo per poter affrontare
Con capacità e con intemperie integrare le delle i popolazione popolazioni immigrate e quello di avere un forte senso delle proprie radici e della propria cultura per poter affrontare altre culture altre
E altre religioni altrimenti perdiamo completamente i nostri connotati a Milano ci sono su classi in cui sono l'ottanta per cento dei ragazzi in case che sono immigrati
Facciamo fatica se non riusciamo a
A ridare un senso alle nostre radici culturali allora tutti questi fenomeni scuse mi sono dilungato ma tutti questi fenomeni hanno bisogno di categorie di chiavi diverse
Perché fino adesso non siamo in grado di affrontarli cosa sarà l'Italia fra vent'anni
Dobbiamo possiamo siamo in grado di governarlo di farla diventare di nuovo un Paese di benessere di tutti e di prosperità di uguaglianza e di capacità di integrazione solo se gestiamo con formule nuove politiche nuove questi fenomeni
Allora io cosa sto facendo so cercando di stimolare persone intelligenti colte che hanno voglia di di
Di essere intorno a questo a questo ragionamento perché possono venire dal mondo dell'impresa dell'università del giornalismo della cultura del ma anche della vita comune
Per cercare di ragionare su questo e di studiare studiare per capire come
Poter affrontare questo futuro
Questo lavoro profondo che va fatto
Ed è un lavoro che deve riportare di nuovo alla capacità di generazione da parte della politica
Di ritrovare le soluzioni per il futuro io lo sto facendo altro non è che che sono che sono penso che la cosa importante essere umili studiare e cercare di capire come affrontare questi grandi problemi allora
Questo è il vero tema che c'abbiamo oggi sul tavolo
Tutto il resto poi si vedrà cioè non so se poi questo un certo punto
Brunetta si calma piuttosto che quello non lo so non è veramente magico rimaniamo su questo che lei diceva
Lei
Quando affronta appunto questo tema parla spesso del spesso insomma di cultura popolare e liberale così definisce la via che lei stava cercando di esplorare
Ecco la provoco ma
Quando parliamo di cultura popolare macchie popolo intendiamo esiste ancora un po'PRIN taglio cioè qual è cosa accomuna questo popolo e poi liberale in Italia non è mai esistito un grande partito liberale può esistere perché il liberalismo che conosciamo noi era un liberalismo elitario
C'è un liberalismo intellettuale
Che non era percepito dal dalla gente non era percepito dal popolo per cui era un liberalismo che sembrava avere come obiettivo e che spesso lo aveva soltanto la la difesa degli interessi
Dei dei grandi gruppi economici bancari d'interesse delle élite
Era un liberalismo li Tarì io come l'Italia l'Europa l'Europa che è una il cui governo è un Governo sostanzialmente liberale
Ha sempre stato un liberalismo elitario cioè
Fatto da professori universitari che hanno studiato dei modelli che hanno calati dall'alto diano calati sulla realtà europea
Per cui i modelli di di free marchette di libero mercato che si sono stati
Implementati in Europa sono spesso modelli che hanno che non sono stati percepiti
Dalla popolazione la direttiva Bolkenstein né che sulla carta è perfettamente va nella direzione
Di Adam Smith nello stesso tempo però è stata non è stata accolta non ha generato ricchezza prosperità
Il liberalismo assenso perché riduce il il peso dello Stato aumentar il il ruolo della società
Per generare benessere
Non per generare povertà non per
Per snaturare
I tessuti economici nazionali e la cultura e nazionali questo ha fatto l'Europa no
Allora e cosa invece il liberalismo popolare che vogliamo generare noi è un liberalismo che libera le persone che libera la società
Cioè e quel luogo dove la politica deve ritorni tirare se stessa
Dal suo ruolo autoreferenziale deve fare in modo che l'amministrazione pubblica faccia meno cose
E che invece lasci fare alla società alle comunità alle associazioni a coloro i tanti che si occupano di cultura di disabili di di di decoro urbano di
Che che che sono il tessuto sociale
Che oggi
E ricco in Italia ma che spesso è costretto
A svolge la sua funzione sociale nonostante nonostante lo Stato
Che lo perseguita
E invece questa nuova logica è una logica che invece genera sviluppo genera cioè fa capire che lo Stato si deve ritirare e che deve liberare invece queste risorse
Questo fare altre cose siamo costretti a farlo perché ci abbia un debito del centotrenta per cento del PIL qui non abbiamo più soldi non possiamo più aspettare che la società civile assistenza dobbiamo Fauré in modo che la società si ritiri e che noi si organizza la nostra assistenza
In Gran Bretagna Carola come l'ha chiamata big society ma è questo cioè meno Stato e più non non più mercato a meno Stato e più società più comunità
E credo che questo debba essere anche la nuova forma della politica se volete poi vi racconto cosa secondo me deve essere verso il futuro cioè dobbiamo il liberalismo popolare deve essere un un liberalismo che libera le persone
No cioè noi fino adesso la la la sinistra ha sempre
Vissuto
In mancanza di capacità di dare risposta a questi temi si concentra soprattutto sul tema delle libertà individuali delle grandi battaglie per le libertà individuali le grandi battaglie per i diritti individuali
Senza poi accorgersi e misurare
Quali sono le libertà effettivamente realizzate
Non so si di voi è stato ma in un carcere in Italia
Allora pensare
Di tenere le nostre battaglie di bandiera sui diritti individuali di ciascuno di noi e non occuparci di quello che sta succedendo oggi dentro il carcere in Italia
Ti fa capire la miopia e l'incapacità lo strabismo col quale la sinistra affronta questi problemi
Invece noi dobbiamo capire che i veri problemi dobbiamo vedere quali sono i diritti veri le libertà vere realizzate non quelle teorizzato e sui libri o teorizzato e sui giornali
Ecco questo credo che sia
Un passaggio fondamentale e credo
Che i scuse finisco che i i le categorie fondamentali tradizionali
Della cultura chiamiamola così conservatrice
Perché soltanto per definirla come luogo politico non perché voglia conservare l'assistente
Cioè quello della cultura tradizionale della famiglia delle comunità ecco questo tipo di cultura
Io credo che ritornare a quelle categorie per reinventare le erri utilizzarle per affrontare il futuro credo che sia l'operazione che oggi vanno fatte con come e quella che noi vogliamo fare oggi per far diventare il liberalismo liberalismo condiviso popolare
Ecco rimaniamo proprio sulla Bix saette che lei cita Decameron c'è questa idea no del meno Stato e più comunità
Ecco a me colpisce in questo periodo in cui si parla l'abbiamo ancora citati il referendum magari alla fine faccio una domanda comunque mi colpisce in questa campagna referendaria
Che c'è come una sorta di generale ripensamento su quella che invece per vent'anni è stata
Come dire un'idea federalista condivisa da centrodestra e centrosinistra cioè tutti eravamo tutti erano federalisti adesso invece
Ecco è come se tutti
Sentissero invece la necessità di centralizzare
E questo sembra un sentimento diffuso anche tra le persone almeno a vedere i Sontag Gino quando si dice
Togliamo un po'di competenza alle Regioni per riportarlo lo Stato si incontra in genere a favore delle persone anche perché effettivamente le Regioni non sempre sono virtuose non sempre in questi anni hanno speso bene i loro soldi quindi
La la domanda che le facce
Possa il fatto che i giusto che in linea di principio l'idea meno se ma è la società più più comunità è possibile una via che però non porti a alle distorsioni che abbiamo visto in questi anni e quale
Dunque
Noi abbiamo visto le distorsioni perché in Italia siamo abituati a fare le cose sempre a metà
Cioè mezze riforme
Mezzo federalismo
Del responso questa cosa deresponsabilizza
è sempre stato così cioè la la l'ultima riforma che abbiamo fatto nel due mila uno era una riforma
Che in cui il PD inseguendo non mi ricordo che allora come si chiamava
PDS CDS non so quella pari comunque PD di allora inseguì cercando di assorbire i voti della lega fece la riforma del Titolo quinto della Costituzione
E se c'è un Bracco una confusione incredibile che non ci siamo portati dietro per quindici anni
Perché disse che c'era una legislazione concorrente della quale decidevano dal punto di vista legislativo poter agire decidere sia le Regioni che lo Stato
E qui c'è stato un conflitto tra Stato e regioni che ha
Occupato la Corte costituzionale per il cinquanta per cento del suo tempo
Creando ovviamente un grave disagio instabilità istituzionale ora questa riforma fa lo stesso ma entriamo dopo
Quello che noi dobbiamo fare
Oggi sono scelte chiare
Cioè
E quando noi parliamo di sussidiarietà
Vuol dire che lo Stato non deve più fare delle cose e le deve far fare al privato
Sono delle scelte precise non sono quelle mezze scelte che sono state fatte fino adesso o se lo Stato deve continuare a fare delle cose le deve fare mettendosi veramente in concorrenza con il privato
Perché il servizio pubblico non è il servizio gestito dal pubblico e il servizio al pubblico esso può essere gestito dal privato e può essere gestito dallo Stato
Ma nel momento in cui noi mettiamo
Vogliamo fare
In modo che lo Stato sia più efficiente
Deve da un lato definire degli standards di qualità che devono valere per se stesso e devono avere per l'offerta privata
E nello stesso tempo poi deve mettere in mano alle famiglie ad esempio gli asili nido un voucher e le famiglie possono spendere quel voucher andando a pagare il servizio pubblico o il servizio privato oggi un asilo nido
A Milano costa il doppio di una prima pubblico costa il doppio di asilo nido privato oggi un pasto
Generato dal Milano ristorazione che la più grande azienda al mondo pubblica per la produzione di pasti
Perire per i bambini nelle scuole la più grande al mondo pubblica
E cosa dire i suoi passi cosa o dieci volte quelli fatti da un pasto davo da un'azienda privata allora
E la qualità tutti protestano quindi non lo so insomma di solito le famiglie potrà sono sempre per i passi negli asili ma insomma questa cosa è un dato di fatto però
Quello che voglio dire è
Non fare più le scelte a metà
Cioè noi dobbiamo fare in modo che il il lo Stato utilizzi il privato sociale il terzo settore le comunità queste associazioni e Lidia veramente la possibilità di esistere sul mercato
Oggi ne parliamo ma i dati da quarant'anni parliamo e diciamo che in Italia c'è un welfare familiare è vero
Perché il nostro welfare ci consente di assorbire la disoccupazione
Le nostre famiglie assorbono i disoccupati assorbono unte un disabile assorbono unendo un anziano non autosufficiente
Quello sta quella funzione che sta svolgendo la famiglia
In questo momento oggi il Hilla spesa per l'assistenza in Italia è molto più bassa della spesa e l'assistenza in tutti gli altri Paesi europei perché ne spendiamo trenta devo lentamente in pensioni come spesa sociale
Vuol dire che lo Stato non sta facendo delle cose che in altri Paesi fanno cioè di dare i servizi e le strutture per i disabili per gli anziani non autosufficienti o per i disoccupati
Vogliamo riconoscere a quella famiglia un ruolo sociale che sta sviluppando svolgendo quella famiglia il nostro welfare
Vogliamo farli pagare meno tasse e fare in modo che quella realtà che quella famiglia sia aiutata
Dobbiamo fare le cose in modo chiaro
E vengo al tema del federalismo e delle Regioni
Beh rigore proprio a parte che ci su questo giudizio per esempio se tu lo fai a all'in Lombardia o nel Veneto in Piemonte non è così perché già regioni ci sono regioni d'Italia che funzionano eccome
Molto molto molto meglio dello Stato pensiamo al servizio sanitario in queste regioni del nord ma molto meglio dello Stato il problema è che però anche lì dobbiamo fare le scelte definitive
Ora il quando noi paghiamo le tasse locali la la limo la la la
La a seconda di come le chiamiamo ogni doni finanziarie che hanno il nome cambiamo il nome
Stiamo in quel momento da pagando una tassa che non va al Comune di Roma o al Comune di Milano ma sta andando allo Stato per la gran parte di quei soldi e poi lo Stato ridà indietro alcuni di Roma al Comune di Milano una parte di quei soldi
Allora io credo che noi dobbiamo arrivare un punto in cui noi paghiamo una tassa locale con quella tassa locale il Comune deve dare i servizi che deve dare
Quella tasse sono le entrate del Comune che non deve più dipendere dallo Stato centrale
E il Sindaco se è bravo riesce a fare servizi di qualità con tasse basse
Se non è bravo farà servizi di bassa qualità contasse altre e i cittadini non lo voteranno accountability responsabilità dobbiamo fare in modo che la politica sia responsabile di quello che fa
Oggi Renzi per tre anni ha fatto manovre questa è l'ultima sempre così
Dove ha scaricato attagli la spesa pubblica per il novanta per cento della riduzione dei tagli di spesa pubblica fatti negli ultimi anni sono tutti a carico delle Regioni agli enti locali
Perché così lui ha scaricato sull'atto l'autonomia sulla tra virgolette autonomia impositiva
Che non hanno dei sindaci a Milano Pisapia raddoppiato le tasse in cinque anni ma non perché Pisa Vieri inefficiente ma perché Renzi ha preso i soldi di Milano essere presi e quindi ha costretti milanese raddoppiare le tasse
A pagare il doppio delle tasse voi a Mila in Italia facciamo le riforme a metà
Come questa riforma la Costituzione o noi decidiamo che il federalismo e la strada
E secondo me è l'unica strada e vale anche per il sud io sono stato approva Palermo e AN in questi giorni vale anche per il Sud bisogna responsabile responsabilità della classe politica
Se non scarichiamo responsabilità su Roma restare richiamo del responsabile o su qualcun altro abbiamo bisogni politici che siano responsabili quello che fanno
E oggi non è così oggi non è così
E allora io credo che questo sia una delle grandi dei grandi cambiamenti che dobbiamo fare quello che sto dicendo non basta una legge di di stabilità
Serve unico un nuovo pensiero su come sarà riorganizzato lo Stato in futuro prezioso contro questa riforma costituzionale perché non cambia nulla
Mentre invece e per questo le stiamo studiando perché a queste cose dobbiamo dare delle soluzioni lo subiamo molto e saremo pronti presso
Però
Dei
Però sono è un un riequilibrio profondo
Del del pensiero di questa società che deve andare inevitabilmente verso il federalismo e verso l'autonomia territoriale perché la noi abbiamo l'Italia all'Italia un Paese troppo diverso per poter essere tutto governato dalla inefficiente Roma
Deve essere invece lasciato autonome questo ne beneficerà soprattutto il Sud
Senta però sulle riforme a metà qualche responsabilità c'era anche il centrodestra che comunque ha governato tanti anni
Beh devo dire che
Su questo il centrodestra ha provato a fare una riforma nel due mila sei che se non era migliore di questa
Vi ricordate no che poi è stata bocciata famosa devolution
Esatto perché è una riunione che una una riforma che andava verso delle cose io condivido cioè il presidenzialismo cioè l'elezione diretta del Presidente Repubblica
Il no in quel caso scusa era era il primo ministro e poter sciogliere le Camere come è giusto che sia perché non credo che ci sia un le necessità di un Governo forte non di Governo debole
Che dipende da tale manovra in Parlamento
Ci si che c'era la la c'era anche lì c'era la fine del bicameralismo tra Camera e Senato c'era più federalismo
Fu una riforma bocciata perché la sinistra cioè quelli che oggi voglio votare sì dissero no perché dava troppo potere al Presidente del Consiglio
Per cui non è vero questo non est però io penso nello stesso tempo che anche il centrodestra
In passato ha perso quella spinta iniziale che nel novantaquattro Berlusconi aveva dato cioè lui ha varato una spinta liberale
Poi i suoi alleati erano tutti provenivano diciamo così da culture più stataliste più stataliste e non è riuscito a fare
Quello che avrebbe in toto quello che si poteva fare che invece oggi va ripensato però rispetto al mille novecentonovantaquattro l'Italia in un'altra epoca siamo completamente in un'altra epoca
E quindi quelle ricette di allora non funzionano più e quindi vanno ripensate
Ecco rimaniamo sulle sulle ricette le soluzioni in un'intervista che lei ha fatto parte del nostro giornale al mio giornale Libero
Lei ha detto che la categoria destra sinistra ormai
Diciamo alle più attuale e che il punto e dare delle soluzioni pratiche mi sembra che abbia sotto questo termine alle persone ecco le faccio questa obiezione però anche si si parla di soluzioni pratiche
L'impressione e che mi impressiona magari superficiale che poi non ci sia tutta questa disperdente perpensa Renzi che adesso ha proposto di abolire ci ha proposto anche messa in legge di stabilità la posizione di Equitalia
Che era una proposta di Berlusconi ha cancellato il primo che era una proposta di Berlusconi e potrei proseguire con altre proposte siamo riprese da voi quindi
Cioè quindi non c'è una differenza alla fine c'è sul se si fa sul pratico non c'è una differenza
Ma io credo che le categorie destra e sinistra cui siamo abituati noi che
Darei ragione ma insomma noi che abbiamo fatto politiche abbiamo conosciuto
La politica del del
Del dopo Yalta del della spaccatura tra destra e sinistra del dei comunisti e democristiani eccetera eccetera
Non ci sono più
Cioè i giovani oggi non non hanno problemi a votare a votare a sinistra a destra
Lo fanno soprattutto sulla sono poche ideologizzati per fortuna io penso che quelle ideologie che so che ci hanno hanno caratterizzato il secolo scorso oggi sono sono per fortuna sono superate
E quindi si deve andare verso
Un
Dei linguaggi delle soluzioni che guardano molto di più
A
A dei percorsi che fanno parte della nostra vita
Per cui
Sto pensando a al al rapporto tra il singolo e la politica cioè il rapporto tra il singolo politica a mio avviso è un rapporto
Oggi nuovo
Molto più interessante di come era prima
Allora si era della FIGC si era di CL si era di c'era un rapporto molto un omone come siamo evento popolare c'è un rapporto molto più
Ideologizzato oggi c'è un rapporto a mio avviso quando un giovane smette di di uscire esce dalla sua sfera individuale
E quindi non misura più il suo futuro soltanto su sul voti che prende all'Università piuttosto sul fatto che è uno zio che trova un posto di lavoro
Ma si occupa di quello che è intorno
Per migliorarlo
E per fare un po'in modo che le occasioni che gli possono capitare dalla vita dipendono anche da un miglioramento del contesto nel quale vive
O magari perché invece esce dal suo contrasto individuale e si occupa degli altri ragazzi Sokoli cultura fa fate altro insieme ad altri fa altre cose
Quello quel ragazzo di saperlo politica quelle la politica vera
C'è Hucco occuparsi di quello che abbiamo intorno dei call del della comunità che abbiamo intorno a noi
Allora oggi la politica non è più il luogo dei parchi non deve essere più il luogo dei partiti ma la politica verso il luogo della società
E i partiti devono essere del delle delle cave i movimenti che siano in grado di interpretare i bisogni
Di questa società e di questa politica che ha dei percorsi che finisce che riprende da giovani si sono certe cose stessi medici si ci si occupa di
Di sanità se invece si è commercialisti si si occupa del dell'ordine dei commercialisti però la politica deve lasciare in pace la società lasciarla vivere e aiutare invece questa spinta comunitaria che c'è
Le righe che vede che qui in questi quando quando parliamo di questo dov'è la destra la sinistra non lo so
La destra sinistra è in in in capacità di interpretare
In modo diverso queste spinte politiche che ci sono interna Società
Quella diverse una mossa più furba non è tanto l'interpretazione di questo fatto che avviene la Società tutt'altro
Penso che un leader mediatico come lui molto mediatico
In pochi anni ha perso il contatto con la società
Dove sta facendo quello che diceva Berlusconi non perché sente che la società abbia bisogno di meno Equitalia
Ma perché gli ha detto Berlusconi perché essa seguendo il ponte sullo Stretto di Messina limo
Equitalia sta facendo le cose che diceva Berlusconi pensa sperando di prendere i voti e forse ci riesce in parte del centrodestra addirittura sta abbassando l'età pensionabile
Cioè vi rendete conto ce ne abbiamo un problema enorme che dobbiamo aumentare l'età pensionabile in futuro
Perché l'aspettativa di vita si allunga le persone devo lavorare di più altrimenti scarichiamo sui nostri giovani un peso della previdenza drammatico
E lui ieri ha ridotto l'età pensionabile
Allora lo sta facendo cose di di destra lui sta sperando di prendere i voti di destra per il referendum sollevo una roba molto cinica
Non c'è un pensiero dietro non c'è un pensiero liberale tanto è vero che quando ha fatto la riforma della scuola che ha chiamato la buona scuola
Poi si è attaccato alle categorie più di sinistra che esistono assunto cento mila precari punto non ha cambiato la scuola
Anzi neanche dal punto di vista organizzativo almeno quei cento mila precari in più poteva far partire la scuola in orario e con gli organici a posto al primo di settembre non è successo
Perché cinico e cinico e quando poi deve andare a vedere veramente le soluzioni dei problemi non è in grado di interpretare la scuola in modo diverso
In un modo in cui oggi quello che conta e di avere una scuola che abbia una ho potuto formativo di qualità perché solo così si dà un'opportunità di di di occupazione per i nostri giovani
E invece si era di nuovo fermato su semplici modelli organizzativi e sono assunzione dei precari punto
Allora questa la differenza reti vede io penso che
Tramite
Il tema gli assassini sono le più concepito dei nostri giovani mentre cresce l'abbiamo ancora molto forte noi
Ovviamente e credo che nello stesso tempo lì in il fatto che non ci sia
Più tra i giovani una cosa di destra e sinistra però ci sarà la capacità delle dei movimenti la politica o meno di interpretare la nuova politica che c'è una società
Manca il tempo è finito vera quindi io ringrazio Stefano Parisi ringrazio le persone che sono venute qui e poi si prosegue con l'essenziale grazie
Si prosegue
Con Michelangelo
Ora grazie
Stefano Parisi Elisa Calessi per la conversazione
Io devo dire ammiro anche il tono un po'pacato non ideologizzato non siamo stati tirati su un po'a slogan in questi anni credo che sia giusto anche farla fatica di seguire un ragionamento seguirà un pensiero
Poi se posso dare un consiglio a Stefano Parisi
Forse per inventare qualcosa di un pochettino più Lante che liberalismo popolare prossima c'è tempo per pensarci
Presenta un po'ottocentesco però so si può si può fare ancora qualcosa lo ringrazio da disparità e delle cose che ha detto e condivido in gran parte soprattutto per questo aspetto di
Lasciare più libera energie una società che ci sono chi di voi molti delle persone che sono qui sono impegnate
Intanto attività sociale culturali educative e quindi sanno benissimo quante pastoie ci sono rispetto a una libertà di movimento che molto spesso viene più pronunciate chiesta che poi permessa attuata