Rassegna stampa estera

Quel giornale ascoltatori di Radio Radicale mercoledì diciannove ottobre presso l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura
I David Carretta diversi gli argomenti di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo per una volta dall'Iraq dall'offensiva lanciata negli scorsi giorni
Su Mosul la seconda città del al Paese riproporremo
Due littoriali su questo il primo da nel mondo di oggi la battaglia di Mosul si gioca
Anche a Baghdad secondo il quotidiano francese se
Mosul una volta ripresa allo Stato islamico non sarà affidata a un'amministrazione
Dominata dagli arabi sunniti beh il terreno su cui
A Fiorito il già di ISMU rimarrà immutato e vedremo anche un editoriale dalla fanno asciutta indusse questa volta di ieri
Che parla dell'offensiva su Mosul come di un momento decisivo nella guerra per liberare l'Iraq dallo Stato islamico
La vittoria però sarà di corta durata in assenza di un processo politico che ne permetta
Aggiunge dalle diverse componenti della società irachena ma non solo anche dagli
Agli attori internazionali di questo conflitto di avere non solo obiettivi militari ma anche obiettivi
Politici comuni useremo il fare soltanto se anche per addentrarci
In altre situazioni di crisi la Siria
Ma non solo dei rapporti difficili tra la Russia e l'Occidente a tutto questo era dedicato un commento di video Racman uno degli opinionisti del quotidiano della City
Incentrato sull'America America distratta dalle elezioni presidenziali che ci mette tutti in pericolo sottolinea
Racman a proposito della
Russia vedremo dalle figlia o anche
Un commento di tecnologica uno dei pochi opinionisti internazionali a sostenere la necessità di un
Riavvicinamento dice lui capitolazione direbbero altri
Verso Vladimir Putin riportiamo la Russia nella famiglia europea e l'invito di questo opinionista di fidiamo e invece sulle elezioni presidenziali
Americane il Washington post ieri dedicava il suo editoriale a Donald Otranto che costituisce
Una minaccia senza precedenti alla transizione pacifica del potere e perché
Perché se perderà Trump dirà che ci sono state delle frodi lo ha già pubblicamente
Detto su Twitter ma non solo anche in alcuni comizi se vincerà invece metterà in galera la sua avversaria Hillary Clinton sottolinea
Il Washington post evidenziando ancora una volta come tanto costituisca una minaccia per la democrazia
Americana ma cominciamo
Dall'Iraq dall'offensiva sulla seconda città del paese con l'editoriale di oggi di le Monde dal titolo
La battaglia di Mosul si gioca anche a Baghdad scrive il quotidiano francese la battaglia per riprenderemo sul la seconda città dell'Iraq
Nelle mani attualmente dell'organizzazione dello Stato islamico può segnare una svolta decisiva nella lotta contro il già di smog internazionale a questo titolo non riguarda solo questo Paese sfortunato
Ci interessa tutti direttamente scrive nel mondo a molto sul
In questa
Vasta appiana del Ninive terra
Di rocce civilizzazione millenaria si gioca una battaglia alcun tempo militare e politica la dà vittoria deve esserci su due fronti oppure secondo le Monde la vittoria non ci sarà
Una quali zone molto il però vita
I
Nella quale ciascuna del parti persegue obiettivi abbastanza diversi si è lanciata questa settimana all'assalto della grande città del nord dell'Iraq
Delle unità dell'esercito della polizia e della Gendarmeria irachena inquadrate dalle forze speciali americane stanno avanzando da sud
Hanno l'appoggio delle potenti milizie sciite irachene spesso sotto l'influenza diretta dell'Iran è che però per il momento restano in seconda
Linea delle forze curdo irachene accompagnate da milizia Rabbi sunnite locali che beneficiano dall'appoggio della Turchia avanzano invece
A estere nel cielo gli ieri dei Paesi che partecipano alla coalizione internazionale condotta dagli Stati Uniti
E mobilitata su richiesta del Governo di Baghdad dovrebbero intervenire nei prossimi giorni di fronte ci sono
Qualche migliaio da tre mila cinque mila combattenti dello Stato islamico trincerati in una città di più di un milione e mezzo di abitanti
Questi jihadisti hanno minato tutto tutta la città e useranno i civili come
Scudi umani spiega l'Hammond che prosegue Mosul è il simbolo della
Trasformazione del movimento jihadista in una struttura parastatale catturata nella primavera del due mila e quattordici dallo Stato islamico
Mo'sulle con la piccola città di vacche in Siria l'ultimo bastione del califfato di Abu
Bach Al Baghdadi
Cacciato da dalla città allo Stato islamico tornerebbe ad essere una semplice movimento
Di guerriglia senza controllo di un territorio preciso privato di e una base logistica finanziaria che gli
Garantisce il controllo di una grande città come come Mossul per il movimento jihadista
Una sconfitta sarebbe pesante sia dal punto di vista materiale che simbolico ma questa sconfitta avrebbe solo senso per le Monde se fosse anche politica
Mò sul la città dalle due primavere
Tanto l'autunno e bello quanto quanto la
La primavera è una città plurale religiosamente etnicamente curda turche Enna troppo menar cristiana e che anzi i dati
Ma oggi anche
Soprattutto a maggioranza arabo sunnita ed è la chiave secondo nel mondo del suo futuro emergere lo Stato islamico dovuto alla marginalizzazione dei sunniti
Dell'Iraq dal due mila e tre spesso martirizzati da un Governo centrale dominato dalla maggioranza sciita se
Una volta ripresa dallo Stato islamico Mossul non sarà affidata in un modo o nell'altro un'amministrazione a dominanza arabo sunnita bel terreno sul quale ah Fiorito urgentissimo resterà immutato lo Stato islamico forse sarà stato
Smantellato mai il radicalismo islamista rinascerà sotto un'altra appellazione con il pretesto della difesa dei sunniti
Conclude l'Hammond debole contestato coraggioso anche il Primo ministro iracheno velocità idee ralla a Buddy
è esitato ogni forma di federalizzazione avanzata
Nel quale vede un rischio di smantellamento per l'Iraq eppure secondo il quotidiano francese la condizione di una reintegrazione dei sunniti dirà
Nei loro diritti è proprio quella del
Federalismo la battaglia di Mosul si gioca anche a Baghdad così
Così dunque le modo nel suo editoriale di oggi è un concetto simile Rollo scriveva ieri anche il Financial Times in un altro
Editoriale dal titolo Una momento decisivo nella guerra per liberare l'Iraq dallo Stato islamico la vittoria Mosul sarà di corta durata in assenza
Di un processo politico scrive elastici sono poche esperienze tanto orribili quanto vivere sotto l'occupazione di una forza che al culto della morte
Ma un tentativo prematuro di liberare Mosul dallo Stato islamico o un fallimento nel gestire interessi
Gli interessi confliggenti delle forze che stanno marciando sulla città potrebbe portare a una catastrofe nella
Seconda località più importante dell'Iraq questa una battaglia che per il Financial Times deve essere vinta ma il modo in cui sarà vinta sarà vitale nel determinare se si tratta di una
Vittoria in grado di aprire le porte a una più ampia pace oppure
Un successo che in fiamme era ulteriormente le violenze settarie in Iraq come è stato dimostrato decine di volte in questo Paese la popolazione sunnita che
Minoranza in Iraq ma maggioranza Mosul resisterà i tentativi del governo centrale fino a quando sarà convinta che l'agenda del Governo di Baghdad è quella della
Supremazia sciita mo'sul ricorda il Financial Times sotto occupazione dello Stato islamico dal giugno due mila quattordici quando poche centinaia di combattenti costrinsero migliaia di truppe irachene un imbuto a un'umiliante fuga
Risultato tra l'altro fu di mettere in evidenza quanto fosse
Ottimista la valutazione del Pentagono proposito del successo dello sforzo miliardario di ricostruire l'esercito iracheno
E da Mosul ricorda artiche Abu Bach Al Baghdadi pronunciò la la la annunciò la nascita di un nuovo califfato della dissoluzione della frontiera tra Iraq e Siria
Riprendere la città non solo significherebbe eliminare lo Stato islamico da tutti i principali centri urbani era che ENI
Sarebbe anche un duro colpo in termini di propaganda l'ambizione del gruppo di creare un'organizzazione terrorista globale
Ci sono però molti potenziali pericoli primo non è chiaro se la battaglia sarà rapida e decisiva le stime sul numero dei combattenti dello Stato islamico pronti a difendere la città per esempio sono abbastanza vaghe
Una cosa però deve essere chiara fin da subito lo Stato islamico a la capacità tattica di sorprendere e
Le vite di circa un milione e mezzo di civili sono in gioco un milione e mezzo di civili
Che rischiano di rimanere intrappolati tanto più che ci sono diversi segnali secondo cui le agenzie di aiuti umanitari e sono poco preparate all'esodo di rifugiati che potrebbe generare l'assalto Mossul a ciò si aggiunge
Il comportamento dell'esercito iracheno che in passato trattato tutti sunniti che fungevano delle città occupate dello Stato islamico come
Quinte colonne degli jihadisti a Mosul Baghdad secondo il Financial Times deve mantenere la sua promessa di tenere lontane le sue milizie
Ci dite per le forze americane che sostengono l'operazione Mosul c'è invece un'opportunità ed è quella di distinguersi dalle forze russe che stanno bombardando Aleppo per cercare di sotto metterla
Non sarà facile non sarà soprattutto facile gestire il mix combustibile
Di diverse frazioni che hanno interessi divergenti tra loro per ora
Curdi combattenti sunniti sostenuti dalla Turchia
Hanno un obiettivo militare comune ma non si può dire la stessa cosa in termini di obiettivi politici qual è il punto per il Financial Times che fino a quando le cose rimarranno così un obiettivo militare comune mano obiettivi politici diversi
Sarà difficile immaginare l'eliminazione della minaccia dello Stato islamico per eliminare l'estremismo nel lungo periodo le comunità divise dell'Iraq devono trovare un interesse comune in uno Stato più coeso
Su questo fronte il lavoro deve
Praticamente ancora iniziare così
Il quotidiano della City ieri che usiamo anche per per aprire diciamo il il capitolo Siria relazioni tra Russia Occidente e presidenziali americane
Condivido Racman un commento dal titolo un'America distratta ci mette tutti in pericolo scrive il columnist del Financial Times l'assalto contro la città era che l'animo sul che iniziato questa settimana sottolinea
Che i prossimi tre mesi saranno un periodo alquanto pericoloso nella politica internazionale i combattimenti sono destinati a intensificarsi Medioriente le tensioni dovrebbero crescere tra Russia e Occidente e le relazioni tra la Cina i suoi vicini in Asia diventerà ogni giorno più rischiose tutto questo sta accadendo nel momento in cui gli Stati Uniti sono concentrati sul melodramma
Trump Clinton e sulla transizione che porterà a un nuovo Presidente per la Russia la Cina i due Paesi che sono apertamente ostili a un ordine mondiale
Come quello voluto dagli Stati Uniti d'America distratta rappresenta un'opportunità sia Mosca sia Pechino guardano Hillary Clinton con sospetto
E ritengono che il suo probabile arrivi o alla Casa Bianca annunci un nuovo periodo di politica estera
Aggressiva da parte degli Stati Uniti
La loro tentazione quello di Russia e Cina potrebbe essere di agire rapidamente prima Clinton abbia la possibilità di
Fermarsi dentro la Casa Bianca una netta
Un'America occupata da se stessa per un breve periodo di tempo secondo video Racman non sarebbe gran cosa in tempi normali ma
Sono in vista sono in arrivo decisioni importanti pericolose in Medioriente il bombardamento di Aleppo da parte delle forze russe del Governo siriano
Ha portato al quasi collasso delle relazioni tra Mosca e l'Occidente senza un progetto diplomatico comune
Le due parti potrebbero indirizzarsi verso uno scontro vero e proprio in Siria ulteriori sanzioni contro la Russia sono possibili gli occidentali potrebbero anche ricorrere ad opzioni militari
Il Presidente russo Vladimir Putin sta facendo un calcolo che è un'Amministrazione americana che ha rifiutato di agire
Militarmente contro il regime Assad dal due mila undici in poi difficilmente cambierà idea negli ultimi mesi del mandato Bamako ma se i russi andranno troppo oltre Siria potrebbero commettere un errore di calcolo fatale provocare una reazione americana questo ancor più vero se si considera l'irritazione dall'Amministrazione Obama per la Siber guerra condotta
Dalla Russia in questi mesi in cui obiettivo è di influenzare le elezioni presidenziali statunitensi
Anche senza un peggioramento della situazione in Siria
Secondo Gideon Rachmaninov combattimenti Medioriente si intensificheranno nelle prossime settimane il Governo iracheno sostenuto dalla potenza aerea della coalizione guidata dagli Stati Uniti ha iniziato l'avanzata
Per riprendere Mosul dallo Stato islamico con un occhio alla sua eredità politica e un altro alle elezioni Obama sarebbe ben felice di poter ottenere
Almeno una vittoria militare significativa contro lo Stato islamico nelle prossime settimane andare all'offensiva in Iraq invece che in Siria è preferibile per gli Stati Uniti anche perché ci sono meno chance di uno scontro accidentale con i russi
Un assalto di successo su Mosul potrebbe controbilanciare l'impressione della Blu debolezza americano in Medioriente
Ma
Il paragone tra Mosul che ha letto e anche un avvertimento ci sono più di un milione di civili che vivono Mosul e dintorni e che potrebbero rimanere intrappolati nei combattimenti
La battaglia per la città potrebbe poi portare a uno scontro tra
I Governi di Turchia Iraq entrambi teoricamente alleati dell'America
C'è poi l'Europa dell'est anche qui i russi potrebbero vedere i prossimi mesi come un'opportunità
Con un mio onore un'Unione Europea distratta dalla brand SIT ed alle prossime elezioni
In Europa innanzitutto le presidenziali in Francia
Mosca aveva sperato nell'allentamento delle sanzioni imposte dopo l'annessione della Crimea nel due mila quattordici invece l'Occidente ha rafforzato la sua risposta spostando altre truppe NATO nei Paesi del Baltico che confinano con la Russia
I russi hanno reagito spostando missili con capacità nucleari a Kaliningrad dell'enclave russa al confine con la
Lituania e la Polonia si tratta di una provocazione per innervosire gli europei ma rimane comunque un gesto
Decisamente pericoloso secondo Racman che poi parla della Cina il cui governo si è più controllato di Mosca in termini di belligeranza ma rimane il fatto che le azioni di Pechino degli ultimi mesi abbiano portato i Paesi
Asiatici sull'orlo di una crisi di nervi i cinesi
Si sono irritati per una decisione di un tribunale internazionale a luglio secondo cui le rivendicazioni territoriali di Pechino sono illegali
Da allora i media ufficiali sono diventati ancor più feroci minacciosi nei confronti di Singapore Corea del Sud o strane seguono la linea dell'America sulle questioni
Di sicurezza insomma qual è la conclusione di Racman mentre Obama preparare i bagagli alla Casa Bianca
Potrebbe anche decidere di guardare indietro agli obiettivi di politica estera che si era prefissato otto anni fa doveva esserci un resetta che avrebbe dovuto portare migliori relazioni con la Russia
Doveva esserci anche una nuova relazione di lavoro più stretta con la Cina e doveva esserci una fine
Alle guerre in Medioriente nessuno di questi obiettivi è stato realizzato per contro Obama sarà fortunato si potrà trascorrere i suoi ultimi tre mesi in carica
Senza dover presiedere a una crisi internazionale maggiore così idea Racman sul Financial Times di ieri
Per chiudere molto rapidamente un'ultima segnalazione che riguarda proprio le presidenziali americane
Donal Trump alle sue dichiarazioni si dice sempre da un'altra Ampère c'è chi invece lo
Lo prende molto seriamente e Washington post di ieri in un editoriale dal titolo
Tanto costituisce una minaccia senza precedenti alla transizione pacifica del potere e perché perché
Se perderà dirà che ci sono state delle frodi come ha già fatto se vincerà
Metterà in carcere la sua avversaria Hillary Clinton insomma è una minaccia
Alla democrazia americana ci fermiamo per oggi a David Carretta una buona giornata con Radio Radicale