Conferenza programmatica del Pci

Grazie cercherò di essere Marsiglia sette legati
Mi limiterò a fare alcune osservazioni sul sul programma economico
Che se se non è più bisogna inquadrare
In quella che è la situazione reale cioè una dobbiamo nella consapevolezza che
Oggi andiamo a fare una cappa ritrovarle e approfondendo la sinistra come un'alternativa di governo nel momento in cui il mondo attraversa una delle sue più gravi crisi economiche che la storia ricordi
Questa è la più grave crisi economica dagli anni Trenta
E la prima volta che negli ultimi anni noi vediamo una recessione una depressione che coinvolge i tutte le strutture economiche mondiali inclusi Paesi socialisti i Paesi OPEC oltre a quelli occidentali simultaneamente
E allora il problema il problema per la sinistra e aveva una ipotesi di di gestione di una situazione di crisi
E la cosa è al abbastanza complicata in quanto normalmente si ritiene sinistra non sia in grado di gestire una situazione di crisi
Ecco allora vediamo quali sono le opzioni le opzioni presente pesce sono essenzialmente due
La prima è la risposta che hanno dato legame la signora Thatcher e la risposta che sembra intravedersi dietro certe recenti proposte
Dello turca
Cioè la detrazione la disoccupazione la riconduzione alla all'equilibrio delle variabili monetarie scaricando il peso sulla gente
E l'altra è una linea Annalina molto più complicata è una linea cerca di conciliare il controllo dei prezzi
E col mantenimento dell'occupazione e con il controllo della spesa
E la sinistra ovviamente non può che misurarsi su questa seconda linea e qui mi pare che ci sono alcuni punti
Da individuare
Chiaramente
Il e molti questi punti sono nel programma il Partito Comunista il primo Helmut Kohl va be'controllo della spesa pubblica inteso come una una serie di vincoli all'espansione automatica delle spese correnti
Però questo non basta contemporaneamente noi dobbiamo proporre l'avvio la revisione di tutta una serie di procedure normative distese
Una radicale trasformazione del funzionamento degli apparati ce n'è in Italia in Italia si può e si parla tanto di spesa pubblica eccessiva devono ci dobbiamo chiedere quanta di questa spesa pubblica effettivamente effettivamente produce dei beni servizi utili per la collettività e quante prospetta dobbiamo chiederci
Quale delle presunte garanzie che hanno i lavoratori del settore pubblico sono sono meritevoli tutela e quali no al dove dobbiamo dobbiamo affrontare affrontare in maniera in maniera molto dura molto seria questo che uno dei problemi principali della nostra noi possediamo ecco no
Quando si parla di spesa pubblica c'è un altro aspetto che viene sempre in ballo ed è l'attacco Allo stato di benessere
Ebbene la sinistra
Va detto semplicemente che le conquiste welfare That non si discutono cioè rappresentano un elemento di civiltà su cui si si basano mai tutte le le società progredite è chiaro che in un periodo di crisi noi possiamo accettare di ridurle
Il livello delle prestazioni anche lo stato di benessere quello che non che non si può neanche mette in discussione sono due principi di fondo il primo è che l'estensione dei servizi pubblici deve essere più generale possibile quale che sia il loro livello
E il secondo che le prestazioni devono essere eguali il più possibile per tutti all'interno di questi due limiti noi dobbiamo essere pronti a discutere tutto
Però queste sono elementi irrinunciabile della signora
Il terzo punto che mi pare essenziale che da sinistra la sinistra deve avere una sua ipotesi di lotta all'inflazione
Questo è forse è forse la la l'aspetto l'aspetto sul più delicato ma e irrinunciabile non si è credibili come forza di governo se non siamo dei posti precise di rientro dal dall'inflazione
E per la sinistra il controllo dell'inflazione non può che essere un controllo della dinamica dei prezzi e dei redditi monetari cioè deve rinominare sapendo che se i prezzi aumento non meno e mantenere il reddito reale poteva questa sera viene è sufficiente un minore aumento monetario dei dei salari stessi
Quindi una politica basata sulla difesa del del salario reale sull'aumento della produttività però sulla consapevolezza che le spinte di conflittuali estreme vanno moderate e con quella
Otto punto
Di un programma di rigore di della sinistra non può che riguardare l'aspetto fiscale
Su su questo noi ormai sappiamo molto
O
Il nostro è un sistema circa sperequato sistema ingiusto è un sistema che non colpisce per nulla la maggiore fonte di fonte di diseguaglianza e sì economica che di potere che la il patrimonio il possesso
Il capitale
Quindi da sinistra si possono tranquillamente il suo cuore forme di imposizione su base patrimoniale
Però c'è un aspetto particolare che riguarda il nostro Paese che è quello della capacità dell'amministrazione finanziaria e fa il suo dovere
Non è negli ultimi anni abbiamo istituito in Italia i cosiddetti centri servizio almeno per due città importanti sono come Milano e il compito di questo organismo era quello di liberare gli uffici da incombenze burocratiche di routine per poterle
Consentire loro di fare gli accertamenti beh passato un anno e non si sa assolutamente cosa fanno questi uffici
Il problema il problema fiscale in Italia in sostanza consiste nel controllo a tappeto al in profondità di non più di due milioni due milioni e mezzo i contribuenti
Ebbene noi dovremmo chiedere che di non più di tre anni quattro anni gli uffici gli uffici finanziari facciano un piano per sottoporre l'accertamento che sta questa gente e se non sono in grado di farlo bene ricorsi si devono trarre le conclusioni da questo si sostituiscono i responsabili si si sciolgano gli uffici C&C creano nuove strutture però questo non è possibile andare avanti così
Il quinto punto anche questo presente nel programma è un rilancio degli investimenti io penso penso che sia in
Inevitabile anche qui seguire due due linee una è quella dei lavori dei lavori pubblici indicata nel programma però l'altra molto importante quella del sostegno al processo di conversione industriale e diffuso facilitazione ad accumulazione nelle precisa
Bene un programma di questo tipo sì realizzato realizzato coerentemente e fino in fondo fino in fondo avrebbe i seguenti affetti
Innanzitutto la riduzione dell'inflazione per secondo la riduzione del disavanzo pubblico terzo la riduzione dei tassi d'interesse contemporaneamente ci devo una sostanziale difesa dell'occupazione
Una difesa sufficiente del salario reale inteso sia come esso come somma di consumi sia pubblici che privati
La possibilità di un rilancio delle esportazioni e di una ripresa dell'economia qualora riprendesse riprendesse l'economia internazionale
Quindi
E finisco
La possibilità di una politiche economiche della sinistra esiste
Ma è e sicuramente una politica una politica di rigore la politica implica Foti sacrifici per tutti
Sacrifici che però possono essere gestiti amministrati con giustizia ed equità
A ad alcuna condizione la prima e che il sindacato si renda conto di quello che veramente oggi la posta in gioco la posta in gioco oggi e la difesa dei livelli raggiunti in trenta e più anni piloti che possono essere liquidati o comunque messi in discussione dall'attacco che che si manifesta
E il secondo che questa è una politica può essere gestita soltanto se c'è consenso quindi verso Napoli che può essere gestita soltanto se la sinistra Governance o comunque soltanto se la sinistra conto
E da questo punto di vista si può dire che l'illusione al del ci dica di De Mita aggrappate tredici di potere gestire da soli una politica di questo tipo
E illusoria lo saranno sicuramente costretti prima o poi approvare una politica di deflazione deflazione pura
Ecco anche a questo bisogna bisogna presentarsi con le carte in regola sapendo cosa alto non possiamo che occorre come antenati grazie
Mentre il solito gioco della provocazione reciproca della gara alla battute più caustica della risposta con gente a quanto detto da Craxi e De Mita Longo Martelli eccetera
Domina il panorama di questa vigilia elettorale nessuno o quasi sembra trovare degna di attenzione politica quella che ormai viene correntemente indicata come la terza rivoluzione industriale
Cioè quella profonda trasformazione che l'evoluzione tecnologica massime nel campo della microelettronica
La compiendo all'interno dell'universo produttivo con un'accelerazione forse senza precedenti e che come si legge nel rapporto nell'ultimo rapporto il Club di Roma cambierà radicalmente la vita
Trovo quindi altamente apprezzabile che proprio su questo tema abbia esordito compagna Tortorella nella presentazione del programma del PC e che già segretario Berlinguer nella sua relazione all'ultimo comitato centrale si sia ripetutamente suffragio soffermato su di esso
Riferendosi sia alla necessità di istituire un servizio nazionale del lavoro
Per gestire cito testualmente per gestire la mobilità conseguente i processi di ristrutturazione sia cito ancora testualmente di procedere alla riorganizzazione degli orari di lavoro in funzione di una nuova organizzazione della vita sociale introducendo regolamentando forme di lavoro parziale
Non c'è dubbio infatti che questa che la maggioranza dei nostri politici ignora sarà una sfida del nostro futuro un futuro per nulla lontano che per certi aspetti già incomincia la capacità cioè di confrontarci con una tecnologia in grado di sostituire il lavoro umano per percentuali elevatissime
E tale quindi da imporre non solo un radicale ripensamento del lavoro della sua organizzazione della sua redistribuzione
Ma anche la rimessa in discussione del rapporto tradizionale preti di due lavoro pietra lavoro e intero assetto societarie
Usata politicamente e con oculatezza la microelettronica è in grado di aumentare la produttività al punto di fornire tutte le risorse necessarie a qualsiasi Paese salute difese educazione alimenti svago
Lasciata a se stesse invece non poche esasperare tutti i problemi
Così ha dichiarato ad ancia
All'intervistatore de L'Unità
L'analisi dell'intreccio recessione ristrutturazione rivoluzione industriale ci dice che senza una politica degli orari senza ridisegnare tutte le relazioni tra tempo di lavoro e in tempo di un lavoro
Non si costruisce un'alternativa alla disoccupazione tecnologica così ha scritto sul manifesto Fausto Bertinotti dirigente della SLM
Sono due affermazioni di persone assai diverse e diversamente impegnate che potrei citarne tante altre ovviamente non posso farlo per per brevità Lucky ambedue convergono sulla medesima esigenza di porsi attivamente di fronte a questo enorme problema che ci sta davanti
La sfida è dunque quella di strappare le nuove tecniche all'iniziativa padronale certo per impedirne l'uso ad esclusivo vantaggio del profitto certe per tutelare i lavoratori da licenziamenti selvaggi e dalla cassa integrazione massiccia
Ma soprattutto per assumere e gestire il tutto il potenziale liberatorio che il nuovo mezzo contiene per l'ipotesi di una società non più interamente dominata dalle categorie della produzione or organi non più organizzata interamente secondo i suoi tempi e le sue esigenze e permeata in profondità dei suoi le paludi valori oggi
In questi anni come è noto vaste facesse fasce sociali hanno elevato una critica serrata nei confronti di una società così fatta verso politiche economiche tendenti a prevaricare ogni altro aspetto della vita a ignorare o mutilare o spostare i bisogni della gente
Una critica serrata verso quella che è stata definita economico sezione del sociale verso una razionalità sociale che di fatto finisce per identificarsi bolla razionalità economica in definitiva verso un ordine societario in cui il rapporto tra la spero destinata alla produzione e quella occupata da tutti gli altri e rapporti umani e totalmente sbilanciato a favore del primo termine
Al punto da marginalizzare e dare commi irrilevante ogni altro momento dell'esistenza che sfugga alla sua dimensioni
Attori di questa criticare radicale sono in massima parte donne cioè quelle che le proposte programmatiche deficit definisce soggetti politici determinanti per il rinnovamento democratico e i giovani ai quali pure il Partito Comunista dedica un importante capitolo del tutto chiara
Sono anche quelle masse dietro ogni dettaglio in cemento che affollano le manifestazioni per la pace che gridano contro la follia di un sistema economico che conduce alla catastrofe ecologica
Che per primi hanno parlato di una nuova qualità della vita opponendo il loro netto rifiuto a un mondo dominato tra i valori della quantità
E alla deformazione dei rapporti in sette formazioni in senso mercantile pragmatico utilitaristico che fatalmente ne deriva in ogni piano
Tutto questo che ancora alcuni anni fa pareva pura utopia curiosamente o forse non tanto curiosamente se la storia esprime ciò che è matura per accogliere nel suo procedere oggi si trova a convivere convergere con la necessità dell'evoluzione economica
Oggi ci troviamo di fronte a governatori di banche centrali che ammettono la fine degli sbirri dello sviluppo illimitato a grandi tecnocrati che parlano di superamento della centralità dell'economico
E perfino reputerà no guarda un po'il vecchio slogan sessantotto Isco lavorare meno lavorare tutti
Oggi dunque qualcosa che è cresciuto e maturato all'interno cioè della forma produttiva quel capitalistica
Cioè nel segno della quantità sotto il dominio dello scambio può consentire spazio e possibilità espressive a quella sorta di mutazione antropologica che masse di donne e giovani sembrano preannunciare a patto però che come dice Jacques la nuova rivoluzione industriale venga usata con prontezza dicono con l'attività politica che soprattutto vorrei aggiungere a patto che venga accusata da sinistra
Precisando mi sembra necessaria
Che sinistra ed estera significano per me ancora cose ben precisa a dispetto di tutti i soloni che ogni mattina sentenza che il superamento di questi concetti obsoleti logorio abusanti e via di seguito
D'altro canto le parole sono delle convenzioni si tratta di intendersi possiamo chiamarle come volete ma nessuno potrà negare l'esistenza di due aree politiche non confondibili
In una delle quali stanno quanti vogliono conservare l'esistente magari con qualche modesto correttivo qualche dissipazione qualche scandalo in meno qualche briciolo di razionalità in più
Nell'altra stanno tutti coloro che trovano intollerabile la società attuale credono ancora di poterla rendere meno iniqua e più vivibile e si impegnano perché ciò accada
Eccetto solo da questa parte il nuovo mezzo tecnologico può essere usato per il bene della gente
Il Partito comunista parla semplicemente di alternativa non di alternativa di sinistra
Cosa che d'altro d'altronde finito il tempo pareva che qualcuno Consales comunque sta finendo
Cosa d'altronde più che opportuna data la confusione di linguaggi che domina la scena politica e finisce per omogeneizzare i programmi di ogni colore
Ma non c'è dubbio che una vera alternativa in quanto alternativa al sistema di potere democristiano non potrà non essere di sinistra ciò che peraltro occorre ancora precisare non significa affatto alludere alla collocazione tradizionale dei partiti con i quali si prevede possibile una convergenza può computo dei suffragi risultante da un'alleanza con essi
Che anzi questa politica del quadro del quanto dello zero virgola zero qualche cosa dell'aliquota minima da inseguire verso il traguardo del cinquantun per cento appartiene alla logica più vecchia e squalificata
E qualsiasi ipotesi portata avanti con questi mezzi finisce al contrario per essere di Denis
Parlando di alternativa di sinistra mi riferisco esclusivamente ai suoi contenuti
E non c'è dubbio che affrontare tempestivamente le nuove tecnologie sottrarle all'esclusiva gestione padronale impugnarle a vantaggio dei lavoratori e per una società migliore sarebbe un contenuto forte sarà credo che si possa dire un contenuto forte e altamente qualificante della definizione delle alternative
Sono certa anziché un'operazione del genere troverebbe anche senza necessità di prefigurati alleanze un vastissimo seguito tra tutti coloro che ancora credono nella possibilità di una società migliore e che non sono pochi
è un'ardua sfida accerto ma forse non per i comunisti dopo tutto chi crede ancora in una società migliore sta dalla loro parte grazie
Ma
E no no e allora allora professor Bassanini
Che i programmi non siano tutti uguali che anzi le scelte sottesi a queste elezioni siano impegnative a me pare che emerga con chiarezza anche confrontando la parte del della nostra piattaforma elettorale sulla politica istituzionale con quello dei partiti della maggioranza sul settore come col istituzionale dove pure sarebbero auspicabili ammissibili convergenze consociative
Per la sua natura
Innanzitutto la nostra piattaforma non elude i due nodi politico costituzionali tra loro interconnessi che governa hanno che generano anzi la crisi degenerativa del nostro sistema democratico rappresentativo
Il primo ed è un nodo ovvio scontato ma dobbiamo ribadirlo visto che le altre forze politiche tentano ancora di ignorarlo è proprio quello dell'alternative
Io credo che si debba ribadire con forza che nessuna credibile soluzione della crisi istituzionale può eludere il nodo della democrazia bloccata il nostro resta l'unico Paese
Dell'Occidente nel quale la regola dell'alternanza al potere tra maggioranza e opposizione tra forze progressiste conservatrici non ancora mai funzionato
Dal mille novecentoquarantotto ad oggi e questo ovviamente paralizzati
Non solo i meccanismi fisiologici di ricambio della dirigenza politica e questa è una delle cause delle scorciatoie mafiose criminose occulte che vengono cercate per operare questo ricambio e la promozione politica e sociale
Ma la paralisi investe i canali fondamentali della democrazia rappresentativa proprio quelli che in ultima analisi consentono all'elettorato di far valere l'esigenza del cambiamento sostituendo nel governo forze politiche portatrici di programmi alternativi
Ed anche quelli che consentono di punire il malgoverno e la corruzione con la tipica sanzione democratica che mandare all'opposizione chi ha governato male o chi ha mal versato
Questo resta un nodo fondamentale che gli altri programmi non affrontarlo
Nessuna il sistema democratico e rappresentativo non è stato previsto in condizione di democrazia bloccata non è adeguato a fronteggiare una situazione nella quale come in Italia un terzo dell'elettorato la grande maggioranza della classe operaia avviene tuttora tenuta in una condizione di delegittimazione a governare o comunque di insufficiente legittimazione a governare questo altera la funzionalità di tutti meccanico
Ma questa è anche una delle cause del secondo nodo che il nostro programma affronta molto bene con tutta la rilevanza necessaria che la degenerazione del rapporto tra partiti e istituzioni e partiti e Società proprio la mancanza di funzionalità del meccanismo democratico fondamentale
Chi mal governa chi è corrotto chiusa le risorse pubbliche in modo partigiano mediante lo scambio politico tra distribuzione dei privilegi di favori trasferimenti assistenziali e consenso elettorale prima o poi viene cacciato l'opposizione nel momento in cui questo meccanismo non funziona
Manca lo strumento politico fondamentale per reagire all'occupazione
Partigiana delle istituzioni e questo altera con un processo di ritorno Ali all'indietro con una interconnessione vera e propria la stessa possibilità di far funzionare il meccanismo il meccanismo democratico perché altera la stessa sincerità
Nel senso degli studiosi americani delle elezioni sono davvero libere sincera e che è la condizione della democrazia elezioni influenzate così fortemente come avviene in Italia
Dal ricatto clientelare dalla manipolazione partigiana dell'informazione
Dal blocco pregiudiziale di ogni alternativa di governo e quale riforma dell'amministrazione può realizzarsi finché tanta parte degli apparati o dei loro vertici è oggetto della negoziazione spartitoria e complice e beneficiaria insieme dello scambio clientelare strumento dell'occupazione dello Stato
La nostra piattaforma non sfugge dunque anzi pone al centro del dibattito questi due nodi fondamentali senza i quali non c'è mobile di affrontare il problema della la questione istituzionale
Ma neppure noi ignoriamo come altri fanno le dimensioni reali di questa problematica istituzionale
I problemi di governabilità e di riforma istituzionale si presentano in tutte le democrazie dell'Occidente perché sono in realtà il riflesso di quella crisi epocale di cui parla la piattaforma del nostro congresso di Mila della crisi più del modello di sviluppo economico sociale del compromesso tra Comune azione e redistribuzione che ha caratterizzato per alcuni decenni i Paesi capitalistici dell'Occidente
Grandi processi di trasformazione strutturale nuovi valori e nuove conflitti non possono non rimettere in discussione anche il modello istituzionale che fu elaborato e si è sviluppato in relazione con quel modello di sviluppo ormai per molti versi supera ma allora come possibile ignorare la portata del confronto e dello scontro che si apre anche sul terreno istituzionale si apre addirittura a livello di cultura istituzionale
La cultura istituzionale che ispirati Progetto della DC e per molti versi
Anche il Progetto
E il programma elettorale socialista che sul terreno istituzionale è più lontano dalle nostre posizioni che non sul terreno economico-sociale è una cultura ispirata un impasto di vecchie aspirazioni autoritarie e di nuove tendenze
Tecnocrati più decisionista
Una cultura istituzionale che avverte magari confusamente la necessità di dare una risposta alla complessi Pica azione frammentazione della domanda sociale all'irrompere di nuovi soggetti e di nuovi bisogna la crisi
Di uno sviluppo fondato sulla crescita lineare continua delle risorse la nuova divisione internazionale del lavoro agli effetti dei processi di innovazione
Alla conseguente necessità di adottare scelte impegnative conseguente di trasformazione di restaurazione ma da questa risposta in termini di compressione della domanda di riorganizzazione corporativo feudale della società
Ingessatura della dialettica democratica in modo da fornire
Al blocco dominante una sorta di legittimazione forfettaria a guidare i necessari processi di ristrutturazione non a caso l'istituto della sfiducia costruttiva figura tanto nel programma democristiano che in quello purtroppo socialisti
Di qui anche l'attenzione pressoché esclusiva i rami alti alla tempestività all'autorità all'insindacabilità delle decisioni dei vertici dell'apparato statale
E invece l'assenza dell'ottica che mi pare coerentemente ispirare la nostra piattaforma programmatica anziché dai rami alti i cui problemi non vanno ignorati certamente partire dalle radici del sistema istituzionale dalla formazione democratica delle scelte nella convinzione che l'efficacia di una democrazia sta nella capacità di scegliere ma anche nella partecipazione nel consenso dei cittadini al sulle scene
Dunque accompagnare la semplificazione dei processi decisionali e lo snellimento dei controlli burocratici con meccanismi efficaci di trasparenza delle scelte
Col decentramento delle decisioni e delle responsabilità col controllo sociale diffuso con rafforzamento della rappresentatività delle assemblee elettive e la valorizzazione del loro ruolo
Di legislazione indirizzo di controllo di Scelta sui problemi fondamentali innanzitutto la ripartizione delle risorse
Con l'autogestione democratica dei servizi di base non quindi comprimere la domanda ma selezionarlo a sulla base del consenso democratico plurali usare responsabilità reticente decisione per evitare un sovraccarico di domande al cento utilizzare in forme nuove che le nuove tecnologie rendono possibile la partecipazione dei cittadini costruire gradualmente nuovi valori collettivi e nuove regole di democrazia sostanziale anche un nuovo rigore nell'impiego delle risorse
Adeguate alla complessità della società prioritaria allora diventano le iniziative e le riforme istituzionale che consentono di spezzare il sistema di potere della DC di ricostruire l'autonomia delle istituzioni
Rispetto a alla ai all'occupazione del partito Stato di ridefinire ruolo proprio dei partiti sul versante del raccordo società istituzioni dell'aggregazione te la domanda politica prioritari poi sono più che i rami bassi proprio le radici del sistema istituzionale nella società Rodotà ricordava ieri ricariche riprendendo un'intuizione di Cassese che c'è una lunga frontiera istituzionale che data innanzitutto dal sistema dei servizi alle persone il settanta per cento della spesa fu
Questa questo sistema dei servizi ha necessità di aderire ai bisogni di soddisfarle in modo flessibile non burocratico di valorizzare il controllo sociale diffuso e anche la partecipazione l'autogestione la gestione sociale e nella piattaforma
Dante della politica del territorio dell'ambiente
Dell'assetto delle città qui c'è un'intuizione di fondo e finisco che fondamentale mi pare e che è un fatto nuovo che comincia dal comitato centrale comincia in modo consistente al comitato centrale sulla cultura di un anno e mezzo fa
Un rapporto più corretto o meno onnivoro
Tra partito istituzione presuppone un rapporto meno totalizzante tra partito e sul circa il partito non è il collettore unico delle domande sociali e politiche
Ma è l'interlocutore non burocratico in leva attore di una società complessa
Che esprime forme articolate molteplici di soggettività politiche sociali questo richiede di rivedere ma lo potremo fare in futuro
Anche una serie di proposte che devono essere coerenti con questa ispirazione per esempio di ripensare la riforma delle autonomie locali il Progetto lo stesso progetto del PC è datato e forse in parte superato rispetto a questa esigenza
Se occorre ritrovare nella società e nelle sue diverse articolazioni
Il il punto di appoggio su cui far leva per la riforma istituzionale per affrontare anche la riforma delle riforme allora bisogna lavorare e lavorare in un confronto aperto con le altre forze politiche su questi versanti fondamentali della riforma istituzionale
Prima di dare la parola
Seguito da dove vogliono proporre di rinviare alla famiglia Emanuele Rocco questo telegramma a nome dell'Assemblea famiglia Rocco ma vi preghiamo di accogliere la nostra più viva partecipazione al vostro dolore
Scompare con Emanuele Rocco una voce libera della televisione italiana un combattente rigoroso per la causa della democrazia del socialismo della diversità
Vi ringrazio e do la parola Carla Barbarella deputata al Parlamento europeo
Mi pare
Che volendo prospettare l'iter illazioni i programmi dei comunisti per non fare
E sviluppare l'agricoltura dei Paesi si debba partire da una prima considerazione
Dal distacco cioè che va progressivamente allontanando l'agricoltura del nostro Paese da quella degli altri paesi dell'Occidente capitalista
E credo che niente di meglio
Possa misurare questo distacco di un'analisi molto recente che è stata fatta dall'allora stanco secondo la quale l'Inghilterra
Paese notoriamente non agricolo ha realizzato negli ultimi anni un aumento del ventisette per cento del suo trotto agricolo netto
Solo le uova non sarebbero aumentato in Inghilterra mentre il resto il grano ripartito fine il latte sarebbero più che raddoppiato
Tante che l'autosufficienza agricola di questo paese ripeto non agricolo sarebbe passata dal mille novecentosessantatré dal sessantatré per cento scusatemi del mille novecentosessantatré al settantasei per cento dello scorso anno
E d'altra parte la seconda cosa che vorrei sottolineare questo fenomeno di sviluppo produttivo non si limita nell'Europa occidentale alla sulla Gran Bretagna ma è un fatto di gran lunga più complessivo
E vorrei ricordare a questo proposito che l'Europa comunitaria l'Europa della CEI
Non solo ha ottenuto risultati produttivi notevoli in termini di quantità e di produttività in questi ultimi anni ma ha superato come è noto ampiamente l'autosufficienza in molti settori in quello dell'alti dello zucchero dei cereali
In un quinquennio questo è un dato da sottolineare perché è di grande importanza all'esportazione della comunità hanno avuto l'incremento più rapido le esportazioni agricole si intende più rapido di quelle statunitensi
E questo è all'origine di quella Rizzi anzi direi che quella guerra commerciali agricola che è scoppiata nei mesi più recenti tra la CEE egli stesso ora io credo che dinanzi a questo fenomeno generalizzato di aumento produttivo
Sia clamoroso lo sottolineo sia clamoroso il fatto che nel nostro Paese si stia percorrendo il cammino esattamente l'inverso
Infatti dopo una ripresa produttiva molto tenue peraltro alla fine degli anni Settanta negli anni più recenti e negli ultimi due in particolare si registra in casa nostra una contrazione pesante della produzione agricola di quasi il due per cento
Che ha portato nel mille novecentottantadue il disavanzo commerciale della bilancia agricolo alimentare ha ben otto mila miliardi
Io credo che questa cifra basti a dare la misura della gravità di questo fino e vorrei aggiungere che questa flessione produttiva pur grave non esprime che parzialmente il malessere di fondo dell'agricoltura del nostro Paese e se mi consentite molto brevemente vorrei far cenno ad alcuni fattori che in questi ultimi due anni
Si stanno manifestando con connotazioni molto preoccupante vorrei sottolineare in primo luogo il calo degli investimenti in questo settore certo ha inciso in questo la stretta creditizia è taglio della spesa pubblica
Come è avvenuto anche negli altri settori
Ma resta pur sempre molto significativa non solo la caduta complessiva degli investimenti per opere di bonifica di miglioramento di trasformazione fondiaria
E l'agricoltura del nostro paese ma io vorrei richiamare l'attenzione anche su un calo degli investimenti nel settore della meccanizzazione
E non dico questo per portare unicamente dei dati conoscitivi ma perché a mio parere significano in realtà qual è integrato o più esattamente la qualità del degrado della politica agraria del nostro Paese
Dicevo della crescita della della meccanizzazione in questi ultimi anni si era avuta una crescita della meccanizzazione forti
Ora questa meccanizzazione aveva avuto nel nostro Paese molti limiti perché non esprimeva una strategia atti curata a risolvere i problemi della nostra agricoltura era in fondo soltanto una risposta orientata a risparmiare lavoro e quindi di fatto a contrastare le posizioni sindacali considerate dal patronato inaccettabile
Però quello che il fatto che continuassero in questo settore gli investimenti era comunque un segnale che mostrava una disponibilità investire in questo settore oltre la presenza di risparmi nel settore stesso
Un secondo fattore preoccupante e credo che vada sottolineato in questo quadro e il calo dell'occupazione agricola questo fenomeno costante nell'agricoltura italiana che ha avuto un aumento di occupazione sono il settantasette
Ma tuttavia caro che abbiamo avuto nell'ottantuno a un'entità estremamente preoccupante più del cinque virgola sette per cento il che significa che l'occupazione in agricoltura è la diminuzione volevo dire era raddoppiata rispetto agli anni settantanove e tutta e questo fenomeno in questo crede sino alle cose di grande attualità ha colpito soprattutto i giovani tra i quattordici e i ventinove ampi continua dunque anche sotto questo profilo quel processo di serenità azione della nostra agricoltura che è uno degli elementi più preoccupanti per il suo possibile futuro sviluppo
Va aggiunto e anche questo mi pare da sottolineare che la come la questa diminuzione occupazionale sembra collegarsi a processi anzi non sembra si collega di fatto a processi Dio ristrutturazione capitali intensi delle imprese con i salariati c'è e il diffondersi i servizi per conto terzi andato nello stesso senso limiti fazioni dipendente di cui una quota importante è rappresentata dall'offerta di lavoro di manodopera familiare cioè una mano d'opera dell'azienda contati
Terzo fattore che vorrei anche sottolineare è il fatto che è l'aria a carattere prevalentemente contadino quella che ha visto in questi ultimi anni accrescere le proprie difficoltà e che ha gradualmente diminuito il suo contributo alla produzione
L'aria capitalistica quella cioè tecnicamente più avanzata è strutturalmente più solida ha potuto adattarsi bene alla situazione del mercato ai meccanismi di indicizzazione e anche alle stesse manovre agro Monica
In sostanza quello che volevo dire e che anche negli anni più recenti si sono accentuate le differenze i dualismi interni al settore sia territoriali che sociali indebolendo anziché rafforzando la struttura complessiva del Paese
Nelle prospettive per il settantatré paiono indicare segnali nuovi anzi sebbene sia presto per dirlo si può presumere che si ripresenteranno risultati più o meno analoghi a quelli Tello tant'in sostanza da qualunque versante si guardi la situazione del settore primario la situazione è e resta preoccupante
Con questo credo non si deve disconoscere che vi sono anche nella nostra agricoltura delle aree il progresso produttivo e tecnologico e questo anche nel Mezzogiorno ma credo che debba essere detto con molta forza
Che i mutamenti positivi che si sono pur verificati si sono fatti soprattutto grazie alla professionalità all'imprenditorialità di centinaia di migliaia di coltivatori e alla capacità di programmazione e di organizzazione di una importante
Prete democratica di cooperative e di associazioni tutti i produttori ma questo non toglie che l'agricoltura italiana è restata per le sue debolezze strutturali intrinseche un degli elementi il freno delle prospettive di sviluppo del Paese io credo che su questo si debba fare una grande attenzione
Ci sono ancora distanze enormi nelle condizioni economiche civili rispetto al tessuto urbano industriale del Paese
Persistono delle ambientazioni di degrado e di arretratezza sono diffusissimi fenomeni assistenziali che accentuano la collocazione marginale e subalterna del settore agricolo
Ora tutto questo è risultato l'abbiamo detto molte volte ma credo che non ci si debba stancare di ripeterlo è il risultato di una politica agraria di un trentennio di in mobilità e di ristagno
Credo che vada detto ripeto ancora una volta è una volta instaurato e consolidato un sistema di potere ed una rete capillare di strutture ha dati a garantirle la fedeltà delle campagne
Soprattutto nel Mezzogiorno i governi democristiani di questi ultimi trent'anni non hanno ma neppure prospettato un disegno compiuto di modernizzazione e di crescita diffusa del tessuto agricolo del Paese
Si è limitata la Democrazia cristiana a contrarre a controllare dicevo il momento io nome attivo dell'intervento comunque attuato finalizzandola di interessi di classe precisi ed assolutamente indifferente alle finalità produttive strutturali dell'intervento stesso
E così mentre si andava allargando l'aria assistita dell'agricoltura italiana si affidava sostanzialmente alla politica comunitaria la funzione dell'intervento produttivo se mi consentite io vorrei brevemente citare due cifre perché mi paiono molto significative
La legge quadrifoglio che nel bene e nel male o comunque garantito un flusso finanziario l'agricoltura in questi ultimi anni ha stanziato in media settecento ottocento miliardi all'anno in buona parte non spesi soprattutto nelle regioni meridionali al governo democristiano
Dalla CEE si sono ricevuti è spesi perché sono revocati a sostegno del prezzo e con gli aiuti diretti al reddito nel mille novecentottantuno due mila cinquecento miliardi e tre mila duecento miliardi nel mille novecentottantadue
Io credo che in queste cifre stia probabilmente l'ostinazione democristiana per non dire altro a non chiedere seriamente alcuna vera modificazione dei meccanismi comunitari
Che seppure garantiscono un flusso finanziario quantitativamente importante restano pur sempre distorsivi e inadatti a stimolare quello sviluppo produttivo e quella modernizzazione diffusi di cui avrebbe bisogno il nostro Paese in fondo questi meccanismi comunitari
Sono arrivata fino passa mi spiace vorrei aggiungere alcune considerazioni
In fondo diceva questi meccanismi funzionano allo stesso modo dell'intervento nazionale sostengono lo sviluppo della parte più vitale dell'agricoltura del Paese ed esercitano un'ampia funzione assistenziale nelle aree meno sviluppa tutto questo lo dico per inciso mentre nei Paesi della comunità e non solo della comunità vanno sviluppandosi politiche di intervento nel settore agricolo di ampio respiro
Che hanno inserito il settore agricolo dei meccanismi di mercato introducendo progresso tecnologico rendendo di fatto le strutture produttive di questo Paese di questi Paesi attigua al mercato interno ed internazionale
Ed è così che si sono costruite le agricolture più forti proprio libanesi industrialmente più avanzati io credo che questo sia uno dei nodi centrali del problema agricolo del nostro Paese che vada preso atto non so chi a dire di chi siano le colpe mi pare che siano ovvie le colpe del passato le corse più recenti l'assenza totale di una legislazione adeguata anche in quest'ultima legislatura mi ricordo che una sola legge è stata approvata nei quattro anni dell'ottava legislatura quella dei patti agrari che peraltro è stata inviata dagli amici della Democrazia cristiana la Corte costituzionale per il resto piccole leggine del tenore di sempre
Consentitemi di attore giungere ancora altre parole io credo che forse ci dobbiamo porre soprattutto dopo quanto avvenuto ieri al congresso della Coldiretti di chiederci che cosa intenda fare la Democrazia cristiana nel futuro immediato per l'agricoltura italiana
Pare proprio che non sia decisa a cambiare gran cosa nel settore agricolo si è vero quanto è stato affermato ieri da De Mita Italo bianco
L'agricoltura è prossima al disastro si sono chiesti democristiani bene sì sono risposte che la Democrazia Cristiana non c'entra l'ultimo governo avrebbe funzionato pensare che sono i socialisti che hanno fatto delle difficoltà in sostanza la macchina del consenso delle campagne resterà almeno negli intendimenti democristiani quella di sempre
Lo Bianco ha sostanzialmente chiesto ieri alla Democrazia Cristiana adenina nella fattispecie la garanzia che la Democrazia Cristiana resti nelle campagne il partito dell'assistenza clientelare dello spreco senza sviluppo dei contributi al braccio
Io credo che a questa linea noi dobbiamo contrapporre quella rilancio quantitativo e qualitativo per il settore che non ricordo speriamo fondamentale non solo per un miglioramento della situazione produttiva e quindi per un miglioramento della stessa bilancia dei pagamenti ma quel miglioramento delle campagne che a nostro parere condizione essenziale perché l'agricoltura costituisca un contributo produttivo e sano allo sviluppo e l'equilibrio dell'intero sistema economico
Tra
Io ritorno sapore delle riforme istituzionali con alcune notazioni che riprendono in parte quello detto quello prodotta in parte quello che ha detto stamattina Bassani
Rilevo anzitutto che le proposte variamente formulate recepiscono probabilmente nel modo migliore a questa storia della discussione quanto è stato detto fatto e scritto in quest'ultimo periodo a dire che forse dal punto di vista della utilizzazione del programma è opportuno sottolineare alcuni aspetti cioè mettere più in rilievo alcuni elementi in particolare per quel che riguarda quello che si vuole davvero fare
E in secondo luogo per sottolineare le differenze tra quanto appena il Programma Comunista le quanto appare invece nel programma degli altri partiti il primo punto che mi pare cruciale e sottolineare come faceva poco fa Bassanini che l'alternativa è uno strumento di democrazia ma è altresì uno strumento di funzionalità della democrazia esistente
Che senza l'alternativa Speak sistemi politici degenerano e che tutti i sistemi politici che hanno avuto difficoltà a sperimentare l'alternativa quando vi sono giunti hanno anche reso molto più complesse le cose per i governi via alternativa che ne sono seguite
Secondo elemento che vorrei sottolineare riguarda il problema complessivo del dello sguardo sulle istituzioni
Le istituzioni per l'alternativa sono qualche cosa che concerne anzitutto questo sistema politico la lotta per queste istituzioni può migliorare il sistema politico esistente
E in secondo luogo sono un complesso architettonico che intende che intende garantire non soltanto l'opposizione
Nella nel suo desiderio legittimo di sostituirsi al governo ma che intende imporre invece alcuni mutamenti fondamentali al modo di governare anche per i governi esistenti cioè a migliorare la e la governabilità nient'affatto garantita negli ultimi quattro anni
Le formule qua sono alquanto note si tratta spesso di sottolineare che però ci sono differenze fondamentali per quel che concerne la l'obiettivo della decisionalità che appare preminente nel nelle riforme proposte dei socialisti
Un obiettivo costante di mediazione che appare invece la caratteristica cruciale
Delle riforme proposte dem democristiani e che sole Programma Comunista consente a realtà di conciliare questi due obiettivi cioè di conciliare da un lato la partecipazione che rappresentanza e che anche mediazione politica
E dall'altro la decisionalità che non è soltanto capacità di prendere decisioni
Ma è anche soprattutto capacità di attuare le decisioni garantendo è chi prende queste decisioni e l'opposizione che può controllarle qui da parola spesso usata e la parola migliore trasparenza
Detto questo esista un secondo problema che deve essere meglio sottolineato e messo in rilievo
E problema che riguarda non soltanto gli strumenti istituzionali e non soltanto la cultura istituzionale ma un qualche cosa di più complesse non soltanto neanche la cultura che pure trova spazio nel programma comunista ma che riguarda invece più complessivamente un qualche cosa che talvolta viene detto molto in intangibile impalpabile che definirei grosso modo come la cultura politica
Dietro queste istituzioni sta una cultura politica che certo possiamo definire la cultura politica democristiana ma soltanto nella misura in cui siamo consapevoli che la cultura politica democristiana rappresenta larga parte di questo Paese
Larga parte non solo del del modo di fare politica di questo Paese ma anche del modo di operare di campo ampi settori sociali
Sta cioè una cultura politica che nel corso del tempo accettato una serie di elementi fondamentali che secondo me sono sostanzialmente da respingere che sono stati storicamente strane al Partito comunista e ad alcuni settori della sinistra progressista e che riguardano e direi con una parola sola riguardano una un tentativo costante e perenne
Di corresponsabilizzare da un lato e dall'altro di diario per responsabilizzare la cultura della mediazione è una cultura di di corresponsabilizzazione e di deresponsabilizzazione che non ha nessun posto e nessun tipo di ruolo all'interno delle istituzioni dell'alternativa e fra l'altro non ha nessun tipo di di posto di ruolo all'interno dei paesi dove l'alternativa sia effettivamente verificato
E quindi se non eri Potì poniamo l'accento su questa necessità
Di garantire a coloro che prendono le decisioni di esser responsabili di quando propongono e quindi dovrei anche pagare di persona ma anche di assumersi il merito di quanto fanno noi poniamo in essere mutamento fondamentale all'interno della cultura politica del Paese
C'è questa esigenza variamente sottolineata con le formule che tutti conosciamo dare maggiore spazio alla professionalità garantire le competenze accelerare alcuni processi decisionali sveltire questi processi decisionali ecco io a persone che tutte queste esigenze sono necessarie ma sono necessarie soltanto se sottolinea un aspetto fondamentale di mutamento della cultura politica che queste esigenze richiedono
Cioè che richiedono una cultura politica che sappia combinare la responsabilità e la responsabilizzazione con la leadership non vorrei che fosse dimenticato che c'è anche un problema di guide di governo che nel programma viene recepito ma che forse può essere accentuato proprio nel momento in cui si va all'individuazione più dal consistente e più precisa dei vari Circuiti che legano Società partiti istituzioni e poi istituzioni fra di loro Governo Parlamento
E pubblica amministrazione
Ultimo punto fondamentale
Direi che da questo sette
Prendiamo in considerazione le istituzione dell'alternativa con un complesso architettonico nelle quali le varie parti si toccano e si tengono insieme che non possono essere facilmente scorporate
Dobbiamo avere per ben presente che non possiamo andare a proporre riforme singole sente indicare ai alle controparti agli elettori a tutti coloro che di queste cose si interessano quali sono le conseguenze di queste riforme sull'assetto istituzionale complessivamente inteso
E soprattutto dobbiamo fornire al agli elettori e agli altri partiti nel momento in cui sarà necessario ottenere anche i loro appoggio per queste riforme degli standards per valutare le conseguenze di questa riforma non vorrei che ci trovassimo a discutere sulle conseguenze negative delle riforme già fatte
Scherzando mentre Pasqua se ne parlava dicevo che Bassanini fa bene a fare delle regioni perché in parte coloro che si sono occupati di regioni hanno una responsabilità nel modo con cui hanno introdotto alcune riforme che ritengo che alcuni di questi elementi complessivamente devono essere presi in considerazione
Ed essere tenuto presente che bisogna riuscire immediatamente a creare quegli strumenti che consentano una valutazione delle riforme fatte e che consentano un miglioramento di questa riforma
Per sottrarlo con una battuta epoca delle riforme istituzionali non è soltanto delle riforme che bisogna fare ma anche delle riforme che bisognerà sapere correggere immediatamente quando si rifletta riveleranno disfunzioni che al momento non è possibile prevedere e in questa prospettiva che la cultura istituzionale può crescere
E in questa prospettiva che la cultura politica nuova di leadership e di responsabilità di cui questo Paese ha bisogno può essere creata o comunque possono essere poste le premesse le Programma Comunista gran parte di questi elementi sussistono alcuni di questi devono essere solamente più incisivamente
Sottolineati e presentati meglio all'elettorato con maggiore chiarezza nei loro elementi soprattutto distintivi di novità rispetto a quanto di CIPE si propongono e bisogna soprattutto sotto reale l'esigenza e direi più che l'esigenza l'obiettivo fondamentale di garantire non soltanto l'opposizione nel suo legittimo desiderio aspirazione di grigio dal Governo
Bandi imporre ai governi esistenti una migliore capacità di governare e soprattutto la responsabilità di quanto essi vanno facendo
Parole Carlo Lizzani
Siccome sarò senz'altro Breve permettetemi di spendere un minuto dei miei dieci per ricordare io in particolare ma non è vero quale militari nelle file del PC proprio ma fin da prima il venticinque luglio per ricordare due momenti di questa esistenza che si è conclusa in nome della libertà di stampa e che fu segnata fin dall'inizio
Alla libertà concreta dalla difesa concreta della libertà di stampa barocco aveva una piccola tipografia la sua famiglia
E fu messa a disposizione già prima del venticinque luglio delle forze clandestine
E poi questa famiglia ospitò in via Marianna Dionigi la redazione la prima relazione clandestina de L'Unità
Ricordo l'impazienza di Emanuele proprio in quei due mesi mi pare settembre ottobre novembre in cui ospitando la redazione dell'Unità lui fu congelato cioè non poteva partecipare ad azioni proprio perché la sua casa era il bene più prezioso che poteva mettere a disposizione
Il suo sospiro di sollievo quando finalmente poté diventare un combattente vero concreto pratico della libertà a lui quindi un mio ricordo affettuose comma
Se c'è un campo nel quale allo stato delle cose per dirlo con un titolo famoso io firme premiato a Venezia maturo per essere gestito in modo alternativo rispetto al passato è certamente il campo dalla comunicazione visiva
Il cinema e la televisione
Non è più nemmeno di crisi che si parla da qualche anno ma di vera e propria mutazione
Non mi dilungherò sull'argomento perché decine di convegni lo hanno dibattuto coinvolgendo via via i protagonisti nel processo scientifico l'estetica la sociologia l'economia Caputo Urologia
E tante altre discipline
La stessa Biennale avuto come momenti centrali Biennale cinema in questi anni vari dibattiti tra cui l'ultimo quello di Bologna un convegno mondiale sulla comunicazione visiva che ha raccolto ingegni di tutti i Paesi invitati in questi anni ha provocato spaccature verticali anche all'interno della sinistra come all'epoca dalla Scuola di Francoforte come sempre del resto quando di fronte a un vertiginoso salto di quantità di qualità delle tecnologie la cultura deve scegliere tra un catastrofismo suicida ennesima fine la cultura umanistica
Ho un processo mimetico è servita a rimorchio dei nuovi mezzi lo spostamento di masse umane dal luogo sociale costituito dal cinema luogo privato intorno al televisore da una parte e dall'altra la possibilità dal privato alla casa di radicarsi verso il mondo attraverso la moltiplicazione dei canali fenomeno oramai noto a tu però pensare ad alcune cifre
Ottocento milioni di spettatori nel cinema nel mille novecentosessanta duecento milioni oggi cioè seicento volte seicento milioni di volte un rituale un rito quello di andare al cinema annullato cancellato e sostituito con un altro rito quello dalla mano quello della raccoglimento individuare davanti al televisore
La forbice che si allarga tra i messaggi del nord e del sud e dell'Occidente avanzato rispetto al mondo in via di evoluzione con il pericolo di nuova colonizzazione conosciamo e anche sopra la mano il ritardo degli ultimi governi per quanto riguarda il nostro Paese su questo terreno appare oggi quindi ancora più macroscopico del colpevole
Ma anche la posta in gioco per la sinistra è certamente assai alto
Anche noi abbiamo avuto certamente dei ritardi gravi
Nel periodo delle vacche grasse dal sessanta al settanta per quanto riguarda il settore dell'imprenditoria
Privata del governo imprenditori e governo nel nostro paese hanno vissuto alla giornata le enormi potenzialità del nostro cinema all'estero sono state trascurate il rapporto con la televisione che usava infine per espandersi uccideva al tempo stesso i film non corretto non intaccato
E i correttivi usati in Francia Stati Uniti Germania e altri Paesi industriali avanzati da non completamente ignorati
In un processo di mutazione anche certi iniezioni di danaro generose e coraggiose diventano inefficaci
è difficile non paragonare i rischi di una comunicazione visiva impazzita con quelli delle altre tecnologie oggi non dominate dall'uomo su scala planetaria e le conseguenze che possono essere certamente meno micidiali dal punto di vista biologico Manalo che da quello antropologico
E in un programma di alternativa di sinistra l'intuizione quindi di una nuova strategia nel campo della comunicazione visiva
Non la strategia che potrebbe essere un contributo alla scienza in tutti i Paesi industriali avanzati potrebbe essere un'occasione storica
Non è tardi per raggiungere per riaggiustare guasti anche gravi non è tardi per la proposta di nuove misure legislative all'altezza del processo di quotazione
Tuttavia da individuare le dimensioni del compito certamente enorme e che non è di pura natura legislativa guardiamo un po'più a fondo nel comportamento dall'avversario in questo decennio si sono possibili che ci sia stata cecità e desiderio di suicidio possibile che venga regalata alla sinistra una così grande occasione storica
Evidentemente le ragioni devono essere state più profonde
Anche in questo campo si è manifestato quella debolezza a me pare di elaborazione teorica e progettuale che in altri tempi e in altri campi la società capitalistica già soffre un nuovo in grave ritardo storico da parte delle classi dirigenti dei ceti dominanti
La strategia anche nel cuore dell'impero è confusa e contraddittoria anche la si corre a capofitto verso un orizzonte sconosciuto si può immaginare in Italia
Forse anche negli Stati Uniti il processo di mutazione nel campo della comunicazione visiva con le sue conseguenze sociologiche antropologiche gigantesche che si innestano su quella ancora più enorme indotte dall'universo dell'informazione potrebbero essere fronteggiate soltanto da un salto di qualità pari a quello vissuto una
Era venuto il piano
Altri tempi altri compiti altri mezzi altra prassi altra ideologia
Ma certamente le proporzioni dello sforzo che la società americane tutto il mondo di mondo industriale avanzato dovrà fare per fronteggiare la mutazione antropologica indotta dall'esplosione della comunicazione visiva
Ultima propaggine dell'universo dell'informazione sono simili queste proporzioni dico simili a quelle dello sforzo compiuto per fronteggiare la situazione economica sociale e culturale
Il mondo industriale si trovò davanti degli anni Trenta
Non illudiamoci che in Europa in particolare in Italia lo sforzo e da sfida possono essere minori
Bisognerà dar fondo a tutte le risorse teoriche rigore sinistra dispone per fronteggiare il momento che attraversiamo bisognerà arrivare alle leggi attraverso un processo di riflessione che parte da molto lontano e guardino
Io mi richiamerei qui al punto tre del programma di appunto mette il sapere come forza di innesco in questo processo di revisione di trasformazione della società
E mi rifaccio a quanto detto ieri ed a Luporini della necessità appunto di una di una di alzare il tiro dal punto di vista della priorità la dialettica stato privato per esempio sulla quale si appoggia da gran parte
Poter leggere nella dialettica del presente e certamente una dialettica che in parte è invecchiata in parte esaurita lo Stato ha potuto realizzare in questo campo in Italia molto poco
E ciò che ha ha meritato potrebbe meritare il privato intendendo per privato non la l'imprenditore tradizionale nuovi soggetti sociali autonomi potrebbe essere molto nuove leggi dovranno tenere conto di una profondo rinnovamento nella dialettica tra stato individuo da Stato e privato nella nuova società che vogliamo costruire
La sinistra in Europa in Italia dispone di un patrimonio teorico estremamente ricco e articolato che deve misurarsi però con fenomeni nuovi contraddittori Complessi che costringono a profonde revisioni esperienze anche profonde deliziosi
L'esperienza delle socialdemocrazie europee più avanzate
Alle quali Partito Socialista Italiano dichiara di volersi ispirare il patrimonio teorico del Partito Comunista Italiano vanno spesi senza riserve in questa sfida in questi anni l'elaborazione non è stata certamente ricca come in altri casi eppure il nostro partito rispetto ai grandi temi posta dalla Società evoluzione alle spalle svolte intuizioni strategiche sul piano politico coraggioso e di portata storica
Che altri partiti altre aree del marxismo non hanno avuto lavora di Gramsci Memoriale di Yalta l'euro come ho visto il nuovo collegamento con l'esperienza della socialdemocrazia sono i momenti più avanzati
Di una possibile nuova strategia del marxismo senza la quale non avanzeranno i vari campi in mutazione sedi marxismo vogliamo parlare se crediamo ancora in questa dottrina se pensiamo che questa dottrina si ancora flessibile e adattabile a questi sconvolgimenti
Culturali e sociologici del nostro tempo
Non vedo esempi di sforzo analogo in altre culture non è vedo nel socialismo reale
Soprattutto da quando via via l'epicentro si è spostato dal mondo industriale al mondo contadino l'Occidente in ritardo ma è in ritardo anche tutto il movimento rivoluzionario e tutta la nuova esperienza teorica scaturita dalle grandi l'evoluzione dell'Est
Spero che non sorride a deprimere Avigliana del sei partendo dal cinema pisana rischiato ad alzare il tiro fino a questo orizzonte più elevato
Non è poca azione all'Utopia un nostro giri sistemi teorici globali grimaldelli Peroni porta di cui siamo orfani è che rimpiange hanno o alibi per non vedere la trave che già nell'occhio nel vuol dire che in attesa di una nuova ondata di un salto di qualità nella Teoria si debba stare con le mani in mano le cose da fare sono da fare subito per arginare il disastro sono mo'ma l'importante e non perdere quest'altra grande occasione
Non lasciar cadere questa provocazione che la realtà concreta della comunicazione audiovisiva linguaggio dominante di domani ci pone
Un'occasione per la sinistra di verificare in concreto su un terreno avanzato la propria capacità di mettere a fuoco una strategia adeguata ai nuovi livelli con un salto significativo rispetto all'appiattimento sulla prassi di cui tutte le dottrine che spingono a sinistra hanno certamente sofferto negli ultimi decenni
Mi interessa penso ci interessi di abbozzare quella che vorrei chiamare una lettura al femminile prima ancora che dei programmi di questa campagna elettorale di questo quadriennio della governabilità
E proprio da questo punto di vista ritengono un forzato dire che al di là degli impatti immediati
E minacciato lo stesso modello emancipato Orio come si è configurato in modo originale in Italia
Scusa se lo dico in gergo per reggere il tempo soprattutto
Una peculiarità italiane che le conquiste del movimento delle donne hanno configurato un quadro anticipatore di quella che una delle matriarca del femminismo americano le tipicità definisce la seconda fase della battaglia femminista
Cioè il riconoscimento da parte della società dello specifico femminile quindi un intreccio tra conquiste di coscienza di diritti strutture sociali e civile
Ora
E proprio da questo punto di vista che la linea della cosiddetta privatizzazione quella che ormai non è più solo di De Mita ma dopo la direzione democristiana la linea ufficiale di quel partito
In buona sostanza invece si configura per noi donne come la riproposizione di una ripresa secondo i meccanismi tradizionali del capitalismo che il che per noi donne significa in realtà e molto concretamente a partire dall'immediato ripristinare cancellando quella che chiamava la peculiarità italiana un secco dilemma
Una immaginazione selvaggia cioè la competitività produttiva e sociale con l'uomo senza riconoscimento della specificità ogni luogo domestico esclusiva di supplenza come prezzo obbligato per una vita personale e familiare
Cioè proprio i modelli che come donne non solo come donne comuniste abbiamo rifiutato per ragioni di tempo non entro nel merito solo per cenni voglio ricordare la gravità del fatto che per la prima volta nella storia del rock tra Repubblica si è giunti a rimettere in discussione per decreto la tutela della lavoratrice madre
Che se colpita la politica dei servizi pubblici e sociali degli enti locali
Facendo esattamente l'operazione contraria a quella che giustamente suggeriva il professor Piscopo cioè non mettendo in discussione i costi ma il servizio entri del resto in modo non dissimile si è proceduto per la sanità a danno delle attività innovative di prevenzione che sono poi quelle su cui il movimento delle donne ha costruito le sue ipotesi
E direi che in questa fase a questi dati reali che abbiamo vissuto il programma della Democrazia Cristiana non solo li riassume coerentemente ma li ricorda in un'ipotesi generale
E come contrappeso voglio aggiungere
Propugna trasferimenti monetari alle famiglie
Trasferimenti quindi i perché non creatori e valorizzato ori di risorse nei qualifica attori per i consumi della spesa
Trasferimenti che Milano di patto a ricollocare nella semplice dimensione familiare quindi privata grandi questioni sociali
L'infanzia agli anziani gli handicappati
Con un costo umano per le donne intollerabile con un costo sociale che mi sembra evidente al momento in cui qui che discutiamo delle risorse
Potrei dire per un inciso che non è un caso anche se apparentemente la questo non c'entra
Che proprio in questa parte riemerga nella Democrazia cristiana come ipotesi politica quella di un tribunale della famiglia che risulterebbe una sorta di proiezione a livello giudiziario di questa ipotesi di rilancio dell'uovo familiare
Ne è un caso che in questo ambito si giunge da parte democristiani a ipotizzare un salario alle casalinghe
Manca qui il tempo per affrontare nel merito del problema io credo per citare un'altra matriarca del femminismo americano Meriem Chamber le che grosse questioni si porrebbero per quanto riguarda del resto lo stesso calcolo
Del valore del lavoro casalingo a patto interni di prestazione di servizi domestici va fatta quel compenso ha mancato lavoro
Va valutata come io credo che vada valutata come fondamentale soprattutto parlando di risorse la differenza tra valore economico ed economicità ma ripeto
Di tutto questo non ho qui il tempo di parlare mi interessa sottolineare che la dimensione finanziaria in un momento in cui si discute giustamente di risanamento della spesa pubblica e quindi di rigore di una tale ipotesi
E di dimensioni tali da non essere praticabile quindi si tratta di pura demagogia
Una linea come ho sommariamente
Indicato che ha un tempo dunque contraria alle ipotesi di sviluppo produttivo e che nello stesso tempo si scontra con la realtà del mondo delle donne penso alla richiesta di lavoro che oggi vede una prevalenza femminile negli iscritti al Collocamento un fenomeno nuovo alla nostra società per cui la disoccupazione femminile non è più occulta come accadeva in passato
Penso alla corte richiesta di autonomia e di dignità personale delle donne che verificammo in modo esplosivo in occasione del rende l'ottantuno ma che ancora una volta abbiamo verificato nella riproposizione del disegno di legge iniziativa popolare
Sui reati di violenza sessuale mortificata come sappiamo dal punto democristiano all'emendamento casi io credo che accanto ai dati negativi e preoccupanti della situazione
Sia per noi fondamentale va bene il programma a indicarlo sottolineare che le donne continua a rappresentare un'autentica forza di mutamento
Anche se questo importante processo che è stato di crescita non solo delle donne
Ma della nostra società rischia di essere bloccato se non si inverte la tendenza in atto e vorrei dire che mi preoccupa che la stessa posizione del sia riguardo non è così netta
E piuttosto ottimista a ricercare per così dire per quanto riguarda le donne delle subordinate ma anche qui mi manca il tempo me ne scuso di entrare nel merito vorrei terminare sottolineando che dunque il punto del ventisei di giugno si colloca in una situazione per così dire ricordi dice
Perché da un lato abbiamo un'urgenza di tempi politici anche per le questioni delle Doni
Dall'altro lato viviamo una fase di significativa è anche importante a mio parere riflessione della cultura femminista in realtà quanto ieri con tanta efficacia qui ci proponeva la compagna Franca Ongaro Basaglia vale a dire la necessità di passare dal rifiuto del ruolo tradizionale alla lotta per votare la qualità della risposta pubblica i problemi
Mi sembra di poter dire che già in qualche modo questa questione in discussione dato che le forze migliori del femminismo avvertono che dopo l'indiscusso successo di avere fatto diventare
Questione pubblica
E quindi politica grandi problemi per il passato confinati nella vita privata si tratta oggi di concorrere come donne a cambiare la vita pubblica
Anche a dimensione delle donne rendendola così più giusta per tutti
E dunque non si tratta solo di reclamare che non si mortifichi no determinate rivendicazioni delle donne anche se va registrato che soprattutto nel programma democristiano ma in parte anche in quello socialista queste vengono mortificate
Si tratta di compiere quelle scelte generali che scongiuri non emarginazione della donna e comprendano le sue istanze altri emancipazione e liberazione
Per questo io credo che noi dobbiamo invitare le donne come tali e proprio in ragione degli specifici interessi di cui sono portatrici a rifiutare sia la proposta centrista che la riproposizione del pentapartito di cui tanto si parla in questi giorni
D'altro canto io credo che possiamo quel partito essere giustamente fieri del fatto che lo spirito complessivo
Che pervade la nostra proposta di programma è in sintonia con le istanze che emergono dal movimento delle donne certo si tratta di un rapporto dialettico e spesso non facile
Di un rapporto in ogni caso che abbiamo affrontato positivamente che ancora una volta in questa campagna elettorale possiamo positivamente approntare nella misura in cui in ciò che è tutto di sincerità e niente di diplomazia
Del resto per prime le donne una tale diplomazia la richiude ripieno quello che conta e direi anche fondamentale anche per la causa delle donne rendere evidente che il punto al pc
In quanto foto a sinistra che resta a sinistra è un voto fa parte delle top
All'appello
Alla prova il professor Guerzoni e poi prende la parola Giancarlo Paietta
Credo che in
Dai lavori di queste due giornate emerga grande vive con grande evidenza
La varietà alla richiesta la complessità dei problemi dei contenuti
Implicati dal Progetto di alternativa direi emerge nell'insieme un programma forte tuttavia mi sembra di scorgere una difficoltà almeno quella che a me pare tale che è la difficoltà di riuscire a dare alla proposta di alternativa
Lo spessore ideale di una grande opzione anche etica e civile
Io credo che come già c'è stato ricordato questo spessori ideale di una grande funzione etica e civile non possa essere qualcosa di sovrapposto a un programma
Una specie di premessa al programma ma deve essere qualcosa che emerga dall'interno del programma stesso ma anche con la necessaria esplicitazione allora mi scuserete se nei pochi minuti che ho invece di portare eventualmente un piccolo contributo sul tema della mia competenza è il tema del diritto dei rapporti dello Stato con le confessioni religiose
Vorrei fare vorrei sottolineare quella che per me un'esigenza se volete una perorazione in questa direzione di una esplicitazione dello spessore ideale della proposta di alternativa con lo stesso l'ideale che è necessario per una rifondazione etica della vita collettive dei suoi istituti senza la quale non c'è una a mio parere almeno un'uscita una possibilità di uscita democratica dalla crisi
Direi da da questo punto di vista che l'aspetto forse più preoccupante della tendenza astensionisti Ca'
è questo qualcosa di sottile di impercettibile raramente esplicitato ma che a mio parere costituisce un vero e proprio rovesciamento etico cioè la sostituzione al valore e alla dignità dell'impegno della valore e della dignità anche etica del disimpegno in fondo sotto c'è questo questo male oscuro e credo che se l'alternativa non riesce ad assumere questo spessore di volontà di Progetto di una rifondazione etica della vita collettive rivisti tutti alla vita collettiva noi non riusciamo a vincere questo male sottile delle soprattutto delle giovani generazioni
Secondo luogo questa esigenza di uno spessore ideali di grande opzione anche etica e civile a mio parere è necessario per quel rinnovamento delle categorie analitiche e interpretative del patrimonio culturale della sinistra
Cioè di qual è la porzione di quella cultura adeguata alla complessità sociale
Del presente
Una capacità di reinterpretare il presente e di dare o tentare delle risposte alle molte domande radicali che emergono dal presente spesso altrimenti il rischio è che prevalgano sotto il segno di alla modernità
Ideologia di categorie interpretative che sono veramente ESP nella loro essenza ontologicamente conservatrice
Pensiamo questo riproposizione non solo italiana ma anche nella cultura tedesca del primato della società civile
Che in fondo è il tentativo di ricondurre a una categoria analitica
Del secolo scorso a quella che una dinamica della complessità sociale che necessita di tutt'altri strumenti e di tutt'altre categorie interpretative mancando però le quali riesce a passare un rischia di passare un tentativo di una rilettura
Direi proprio ontologicamente conservatrice del divenire storico
Allora in questa direzione ieri la valle ci ha ricordato il tema della pace
Luporini Toraldo di Francia ci hanno ricordato il tema della cultura Lizzani stamattina ci ricordava ancora di il rischio di un appiattimento nella prassi ecco io vorrei spendere qualche parola
Nella direzione di un di un tema analogo e che avverto molto e che sento come temi emergente anche a livello dei giovani il tema appunto della nuova solidarietà
Ma una nuova solidarietà che io non so leggere non so scoprire se non innestate coordinata al grande tema dell'uguaglianza
Il valore dell'uguaglianza
Una politica in funzione dell'uguaglianza nei diritti nelle opportunità nelle condizioni di dire io credo che questo sia un tema forte debba essere un tema forte della proposta di alternate
è un tema avvertito e a mio parere è tale è un tema decisivo per la possibilità di una
Di una riuscita del anche a livello aggregativo del dell'opzione per l'alternativa perché questo tema
Della solidarietà nuova di una solidarietà in funzione dell'eguaglianza dei diritti nelle opportunità e nelle condizioni di vita degli uomini è un tema che investe tutto il patrimonio storico del movimento operaio è un tema che investe la memoria storica non solo del movimento operaio ma dell'intero movimento democratico nelle sue tradizioni più genuine e più profondo è un tema che tocca ancora una delle sanzioni
Solenni e innovatrici della Costituzione repubblicana
Quel famoso articolo tre della Costituzione repubblicana che tende oggi a subire una sorta di oscuramento di ridimensionamento dimenticando che in realtà anche a livello di giurisprudenza della Corte costituzionale
Quel tanto di Dom di democrazia sostanziale che è passata in questi anni è passato proprio attraverso questa loro utilizzazione e la valorizzazione di questo principio costituzionale di uguaglianza non dimentichiamo per consentitemi un cenno alla materia che mi di mia competenza non dimentichiamo per ricordare una famosi espressione di Arturo Carlo Jemolo che quel tanto di foglie secche del concordato
Quel tanto di privilegio che è caduto nei rapporti dello Stato con la Chiesa cattolica e con le confessioni religiose è caduto in virtù è perfetto di un richiamo all'articolo tre della Costituzione al principio costituzionale
Io Pagliaro
Se tutto questo è vero è anche vero e credo sia un dato di constatazione comune che noi viviamo una congiuntura direi
Così una congiuntura storica di attacco al valore dell'uguaglianza di attacco alla politica di eguaglianza di attacco all'attività del principio e della prospettiva dell'uguaglianza traggo se volessimo dire in una battuta dato che il tempo non c'è
Credo che potremmo dire che il valore dell'uguaglianza non è più di moda
Ma se il valore dell'uguaglianza non è più di moda
Cade e credo che in questo abbia ragione Federico Stame nel sottolinearlo non nell'ultimo fascicolo di Quaderni piacentini se il valore dell'uguaglianza non è più di moda cade uno degli presupposti
Etici fondamentali qualificanti della sinistra prima ancora che un presupposto una prospettiva Poli
I regali il realismo intende sul piano interno e sul piano internazionale che cos'altro è se non la legittimazione a livello teorico e a livello politico e a livello di forza del principio della diseguaglianza tra le nazioni e del principio della diseguaglianza tra gli uomini
Che cos'è in fondo
Questo clima
Culturale questo clima istituzionale dal quale siamo pervasi questo prima di porporati dell'azione della società della democrazia degli interessi
Questa pubblicistica che ha tanta fortuna in questo tempo che tende a legittimare
Io logicamente a partire dal dato biologico a rilegittimare il principio della diseguaglianza tra gli uomini come non dato di fatto ma come principio prospettiva anche di carattere non dimentichiamo che non si tratta solo di una congiuntura storica di attacco il principio dell'uguaglianza sul piano culturale sul piano istituzionale ma sul piano concreto soprattutto da questo punto di vista ricordiamo la gravità della situazione del nostro Paese l'attacco alla disuguaglianza nel nostro Paese è il risultato di un effetto congiunto della crisi economica
Della espulsione dal dalla dalla lavoro del processo produttivo dei in modo particolare delle donne questa è una realtà è una riproduzione di disuguaglianza
è un effetto dell'inflazione è un esperto e risulta è l'esito di una della profonda gravissimi iniquità del sistema fiscale ed Effetto
Potremmo dire in una parola sintetica della crisi dello stato sociale e degli istituti di protezione sociale l'esito di tutto questo è un aumento pauroso di disuguaglianza
Concludo stop concludo subito lesto di tutto questo è un aumento pauroso delle diseguaglianze nelle condizioni reali diritta e il rischio vero che io vedo al di là di questo il rischio di un declino del declino storico della prospettiva dell'eguaglianza tra gli uomini e rischio del declino storico di quella utopia
Delle guardi una società di uguali delle vagliata tra gli uomini senza la quale non credo sia possibile alcuna politica non solo di sinistra ma anche semplicemente democratica grazie
Alla parola Giancarlo Paietta dopo di lui pareva il professor Columba
Io credo che in questo momento
Si pongono solo come prima a un certo momento
Il prima di ogni altro pur grave problema del quale si è discusso si pongono dei problemi della collocazione internazionale del nostro Paese se il costo rovinoso del riarmo per il pericolo che può farsi imminente concreto catastrofico
Proprio in questi giorni noi siamo richiamati acque gli avvenimenti si svolgono con un ritmo per cui i può essere la fortuna di un oratore di non dovere ripetersi durante tutta la campagna elettorale ma è certo il segno di una situazione quale bisogna intervenire intervenire a tempo perché fermi non si sta noi abbiamo posto più volte e si ripropone oggi con maggiore urgenza il problema il come il ci si sta era nato
E che abbiamo rifiutato o una
Politica di propaganda di slogan
Iscritte Burali fuori dalla NATO come se quello potesse essere è una soluzione è una specie sì serve a guardia delle coscienze che temono la compromissione questo problema non solo sì ripropone con forza ma in modo più complesso e si fa più grave e qui si aggiunge un problema non di minor peso certamente che è quello del possibile stravolgimento del trattato spesso e già deciso
Beh io credo che malgrado le parole mellifluo e del ministro Colombo di questa mattina noi dobbiamo dire che lo stravolgimento del Trattato stesso almeno minacciato
Forse più ancora e già surrettiziamente e non troppo avviato si tratta il problema dell'ambito geografico si tratta del problema di a chi aspettano le decisioni di una alleanza che per definizione stessa dovrebbe vedere e preparazione e decisioni di carattere collegiale noi abbiamo visto che ove la conferenza organizzata Aprilia Burg dove giustamente tra i Paesi capitalistici più avanzati è stato calcolato e invitato il Giappone attraversa una deliberazione inopinata di un organismo che non è contemplato dalla NATO
E di un organismo che esclude molti la maggioranza dei membri della NATO stessa sono state prese delle decisioni che non solo preoccupato possano e devono spaventare
E se denunciamo così direi l'incostituzionalità
Dal punto di vista del diritto internazionale di questo vertice e dei propositi che vi sono stati i denunciati
Del documento che è stato firmato ci guardiamo alla partecipazione italiana e dobbiamo pure domandarsi ma chi ha consultato Pampanini
Prima di andare a questa riunioni di cui forse Riviere ignoto in cui ha voluto Venere nascosta o lo scopo reale
Si tratta di di una decisione
Quella per il campani di andare e poi di firmare questo documento
Come dire ministro di un governo che deve fare l'ordinaria amministrazione e canora una maggioranza in Parlamento di una decisione incostituzionale
Direi di una inaudita prevaricazione se si intrighi guarda poi al merito dell'accordo
Fanfani di a
Sia
Gli impegni al di là dell'ambito o della NATO sia per quello che riguarda i missili in Europa si è richiamato a un impegno
C'è un impegno che gli ha detto Italia lo rispetterà beh io vorrei ricordare mi che non soltanto non c'è un impegno per quello che riguarda l'intervento al di là dell'ambito geografico della NATO ma che l'unico precedente a cui può richiamarsi Fanfani per quello che riguarda un governo italiano che aveva in quel momento un Presidente del Consiglio democristiano
è un ministro degli Esteri democristiano è stato quando d'Italia se opposta a che passassero attraversa il nostro Paese e potessero fermarsi il velario porto militare italiano
O gli aerei che dovevano trasportare armi agli israeliani che stavano combattendo una guerra di aggressione contro l'Egitto
Ecco l'unico richiamo che va a merito
Del giovinezza dei ministri democristiani ma che ricorda
A adesso che stanno diventando o stanno facendo uscire rappresentare da questo antico ormai capo del il governo che non solo non c'è un impegno ma che il contrario
E quello che è predisposto se noi abbiamo potuto senza avere certamente un Governo di audaci ed i subordinati
Risponderei di no
O all'America che voleva trasportare
Le sue truppe
Per quello che riguarda i missili euro qual è l'impegno l'impegno o
Prevedendo alla volontà di discutere e non accettando o non facendo propria una clausola che invece i compagni socialisti lasciarono poi cadere almeno formalmente durante il dibattito spesso quella della cosiddetta dissolvenza
Ora l'impegno assunto e questo impegno vale anche per gli altri paesi del alleanza atlantica era di negoziare
Fissare i termini del periodo negoziale e quando questi termini
Già apparvero o troppo limitati anche perché si perse volutamente da parte degli Stati Uniti molto tempo di prolungare lì se la discussione poteva
Dimostrare una sua validità e i non
Rimanere fissi alcuna scadenza come si si trattasse di un calendario che non potesse vedere che un decisione e di rottura e di impegno anzi Gianpi installazione di mezzi di nucleare
Ora noi ci troviamo in una situazione preoccupante
Perché questo problema che pure vede prego tante preoccupazioni in tanta parte del mondo viene dall'Italia dimenticato
è stato dimenticato dai ministri degli esteri loro maggioranza
Dei Paesi della NATO e noi ci troviamo di fronte a delle argomentazioni Adele presto il ruoli vita che ci preoccupano si dice e da parte americana e si ripete da parte italiana che esista al da parte sovietica un missile S S venti ogni settimana ora coi metodi attuali
Di deperimento ora coi gli ha possibilità che opera dei satelliti qui non si può più trattare di un si dice udì una affermazione che gli uni vanno e che gli altri smentiscono
Bisogna pensare che una trattativa oggi è possibile
E più cui l'introduzione di elementi nuovi di non sono impensabili di nel modo in cui sono fatti
Perché noi ci troviamo in una situazione nella quali problemi
Del congelamento
Sono legati alle nuove possibilità di controllo e non possiamo ritornare più ai tempi in cui le ispezioni in loco le così dette casette nere od altro che erano un pretesto per
Ivi ostacolare la distensione
Ora la sinistra europea né preoccupata la pre la sinistra europea dentro e fuori dal Patto atlantico guai se noi dimenticassimo questi lo guai sei noi aiutarsi mo'
A fare dimenticare disperante palme e persino se il non si tenesse conto come fa il nostro ministro degli Esteri
Che qualche cosa di nuovo deve essere pure intervenuto se per la prima volta tre Paesi dell'alleanza atlantica la Grecia la Spagna la Danimarca o hanno obiettato o ci sono rifiutati divi firmare
Non può essere un pretesto propagandistico il nostro o o o o non può essere tacciato di essere soltanto questo sei Grecia Spagna e Danimarca
Ho già parlato della sinistra europea intervengono con questa preoccupazione questi sono i problemi che si troverà di fronte subito il nuovo Parlamento e il nuovo governo
E allora possiamo noi cedere al tentativo di fare passare per elettorale lirismo ogni richiamo alla pace è possiamo noi accettare la disinvoltura che
Da un rasenta l'incoscienza per quello che riguarda il protagonista ma fatta vedere come i consiglieri incoscienti italiani disinvoltura del ministro Colombo nella sua intervista di questa mattina io penso che il silenzio della stampa
Ritengo che è ignorato o quasi la marcia promossa da Coviello fino a Ginevra l'incontro del presidente delle ACLI il
Dico Pizio in cui ha ha parlato insieme
A del nostro compagno rupi il senatore democristiano Granelli non ne hanno fatto nemmeno scandalo perché quello che importava vi era il si legge
Ora io penso che biechi basso elettorali voi su queste questioni il Silenzio e la menzogna siano il peggio
E e anche dove non si vota
C'è un movimento dovremmo farlo tacere noi dovremmo non parlarne noi dovremmo teme ieri dei di di porre uno dei problemi per i quali decideranno i deputati e i senatori ma
Quali gli imputati senatori quelli per i quali decideranno gli elettori italiani e prima di concludere vorrei dire che si propone in collegamento con questa questione la NATO
Anche il problema del Medioriente
Si propone in un modo nuovo noi siamo stati fra coloro che abbiamo chiesto che le nostre truppe
E il nostro contingente tornasse tra coloro che non si sono spiegati
Perché fosse stato allontanato proprio alla vigilia di Sabra e dice attività beh ma qui si pone un problema
Io che conduce le trattative
Chi decide chi impreca contro i siriani che impediscono agli israeliani di essere colpiti da qualche franco tiratore alla periferia di Beirut
Il che vuol dire che non hanno fatto nemmeno cento metri indietro ora noi dobbiamo chiedere al Governo italiano e dobbiamo proporre come un tema del politico per il nuovo Parlamento italiano
La possibilità anzi il dovere di intervenire non soltanto con una presenza ha di un contingente militare al quale anche noi rivolgiamo come Presidente della Repubblica il nostro saluto ma ADSL presenti anche dove si decide dove si ricercano le soluzioni
Soluzioni che tutti abbiamo bisogno che siano positive e questo non vuol dire rovesciare la nostra politica questo vuol dire chiedere agli italiani di realizzare anche una politica che gli è stata promessa da altri che poi quelle promesse non vanno mantenuti noi non chiediamo o una politica contro l'America ma quando abbiamo detto che rifiutava amo la
Cosiddetta sovranità limitata di Brienne
O quando abbiamo o anche condannato delle misure o di intervento e di pressione o anche di di da aggressione e militare da parte dell'Unione Sovietica ebbe cari compagni bisogna che noi di possiamo dire a tutti gli italiani e cominciare
Dai comunisti che noi che non vogliamo David la sovranità limitata di Trieste non la bara chiamo certamente con quella di Reagan
Alla quale professor Columba
Ma seguiva la televisione
Le proposte programmatiche del Partito Comunista Italiano individuano nella soluzione del problema del sottosviluppo del Mezzogiorno uno dei temi centrali della politica economica del paese
Ridotta all'essenziale idea e di ricondurre come si è detto nel recente convegno in cui è stato presentato il programma del partito comunista per il Mezzogiorno
Nell'ambito della programmazione nazionale anche l'intervento per il Sud puntando prevalentemente sull'intervento ordinario e sul convoglio merito della spesa straordinaria verso grandi sono progetti integrati in grado di fornire un concreto contributo propulsivo non solo a mezzogiorno ma partendo dal Mezzogiorno alla situazione generale economica del cioè cerchiamo di fatto dopo tanti anni l'intervento straordinario si è perfino aggravato il divario economico si è mantenuto quel clima che ha consentito a fenomeni come l'emigrazione
Con il conseguente impoverimento sociale intellettuale e cottura l'intervento dalla Cassa del Mezzogiorno è stato di natura prevalentemente assistenziale
Non ha minimamente contribuito a mutare lo sviluppo della perversa economia dalla camorra è della mafia che trovano il letto di cultura in una diffusa in moralità nella gestione della cosa pubblica
Che va dallo scandalo dalla lottizzazione delle nomine alla incapacità della pubblica amministrazione per insufficiente qualificazione a far fronte ai propri compiti
Si delinea invece o Mezzogiorno produttivo armonicamente inserito nel Gotha e nel contesto mediterraneo elemento di rilievo nel complessivo progetto di rilancio produttivo ed economico del nostro Paese
Nell'ambito di questo modello programmatico si rende necessario un progetto integrato di intervento nei settori dell'insegnamento universitario
E professionale e in particolare della ricerca scientifica in tutti i suoi aspetti
Dalla ricerca di base a quella applicata sino alla creazione di un regolare flusso di trasferimento di conoscenze verso il primario verso la piccola e media industria ma anche a sostegno di quel terziario avanzato che spazia dall'assistenza sanitaria
Intesa come complesso dei compiti che ha che sia appartengono alle unità sanitarie locali via via sino ai problemi certamente imponenti della conservazione dei pieni ambientali e culturali e della protezione dalle calamità naturali
Crema tra quanto ha detto Giulio Carlo Argan e ieri rispetto all'abbandono in cui versano alcuni beni archeologici alcuni beni culturali mi riferisco alla totale mancanza d'un qualsiasi progetto per la protezione ripieni artistici architettonici
E culturale in zone ad elevato rischio sismico come per esempio la Sicilia sudorientale
La situazione attuale è largamente deficitaria università soffrono delle note limitazioni e dei problemi che sono stati affrontati solo parzialmente dalla legge recente e d'altra parte non produce che molto lentamente
Per gli effetti positivi che se ne potevano trarre in termini di riaggregazione dipartimentale sperimentazione didattica non è Vallone è stato opportuno a mio giudizio agendo ancora una volta in termini assistenzialistici
Lascia al proliferare piccole università nel Mezzogiorno quasi sempre nelle aree
Soggetti a gravi calamità naturali senza costituire le infrastrutture essenziali per il loro coordinamento senza preoccuparsi in alcun modo di precostituire un corretto rapporto con i relativi bacini di utenza
Consentendo infine il saccheggio delle migliori risorse umane in esse presenti a favore delle grandi università
Spesso situate in aree diverse dal Mezzogiorno con la complicità di alcune infelici norme della legge attuale ancora più grave la situazione della ricerca scientifica nel Mezzogiorno
Intanto la situazione del mezzogiorno è come un serpente che si volge la grazie si morde la coda perché la grande industria retta dalla capitale pubblico anche la grande industria retta capitale privato da un anno
Chiesto al Mezzogiorno altro che manodopera a bassa qualificazione manca di fatto una conto una cultura industriale mentre a me come media e piccola industria sono totalmente lasciate a se stessi
La situazione degli organi di ricerca pubblici è estremamente carente né può ritenersi un segno di significativo miglioramento l'intervento non troppo recente del Consiglio Nazionale delle Ricerche con la creazione di ventisette nuovi organi nel Sud
Salvo alcune eccezioni dovute alla presenza presso le sedi universitarie di realtà già concretamente affermate gli altri organi non sono stati dotati sufficienti mezzi per un concreto avvio mancano infrastrutture personale è difficile la collaborazione con negli operatori della ricerca presso università manca soprattutto un disegno complessivo di interventi questi nuovi organi sono della realtà isolate ancora una volta ma connesse con la domanda di ricerca del contesto sociale ed economico nel quale operano limitato e sparati qua direi che l'intervento di altri organi di ricerca INFN
Enea ENEL e così via e in particolare è un fenomeno va denunciato la mancata utilizzazione dei fondi previsti dal progetto speciale di ricerca dalla Cassa del Mezzogiorno
Solo sono stati spesi soltanto novanta dei trecentottanta miliardi disponibili e sui su questi progetti su quelli che potrebbero seguire aleggia di certezza di poter mantenere in vita gli organismi di ricerca che si andranno a creare una volta esaurito il quinquennio il cui finanziamento è a carico per la Cassa del Mezzogiorno si determina in definitiva nel Mezzogiorno una situazione paragonabile parallela quella che ha parlato di Francia di Fini descriveva ieri come rapporto fra la ricerca scientifica in Italia la ricerca scientifica internazionale
Con molta puntualità
Per modificare di questo stato di cose si possono intravedere alcune linee di intervento
Intanto si può pretendere l'osservanza delle direttive che impongono di spendere al Mezzogiorno al quaranta per cento delle risorse nazionali per la ricerca scientifica
E questo può essere richiesto dal teste richiesta come impegno pressante al nuovo Parlamento
Si può rivedere la legislazione nazionale che definisce le attribuzioni delle regioni nel campo della ricerca scientifica per agevolare la formazione io organismi di trasferimento della conoscenza che agiscano da interfaccia tra i produttori della ricerca gli utilizzatori ossia tra le diversità gli organi di ricerca pubblici e gli utenti già identificati
Nell'agricoltura nell'industria piccola e media nel terziario avanzato
Potranno così essere razionalmente utilizzati anche quei fondi della centottantatré assicurando alla funzionalità dei centri di ricerca dopo il periodo d'avviamento
Da meridionale del siciliano non posso poi fare almeno in questa circostanza di riallacciarmi a quanto ha detto molto bene Raniero la Valle
Ieri parlando della minaccia che i missili installati a Comiso costituiscono nei confronti dei Paesi del Mediterraneo
E immaginabile facilmente si può facilmente immaginare che è una uno sviluppo economico del Mezzogiorno non può essere disgiunto da una parallela collegamento sempre più stretto con i Paesi del Mediterraneo è questo certamente non è un rammento di favore
Garantire per assicurare questo tipo di sviluppo e allora io desidero riproporre qui la proposta che è stata avanzata a Palermo il trenta aprile scorso nell'anniversario dell'assassinio di Pio la Torre di Rosario Di Salvo di tenere in Sicilia un convegno delle università del mediterraneo per definire nella prospettiva di una scienza libera da ragioni di dominio e di distruzione
Una linea di cambiamento del lusso e della distribuzione della conoscenza della tecnologia e delle comunicazioni
Per una diversa ed effettiva valorizzazione di tutte le risorse e per una nuova divisione del lavoro in un Mediterraneo denuclearizzato e di pace
Ha la parola professor Misiti dopo viene a Paramatti uccidere deduzioni giovanile comuniste
Come ultimo intervento prima delle conclusioni
In fatto di ambiente al di là di quello che schematicamente vengono identificate come posizioni catastrofisti che posizioni sonnambuli che conviene rimanere aderenti alla realtà quale ci è descritta la notizia da fatti quotidiani
Abbiamo visto una terra pattumiera la nostra atmosfera diventa sempre più sporca il nostro mondo sta diventando un pianeta grigio così l'astronauta Olu aizza al suo ritorno dalla missione Challengers
Il petrolio del Golfo Persico ha bruciato il mare
Il fiume Bogotà che dà il nome alla Capitale la Columbian e diventato il veicolo principale di malattia della pelle ulcere e infezioni microbiche
Le coste caraibiche tanto celebrati paradisi tropicali sono ridotti ad ammassi di nafta e spazzatura
La desertificazione dell'Africa Nord equatoriale disboscamento in Amazzonia già rischiano di compromettere il ricambio tra anidride carbonica ossigeno
Suo acqua aria dell'intero pianeta sembrano giunti a un punto di non ritorno di degrado il colore della terra è cambiato appare chiaro che l'intero pianeta e sempre di più dominato da un conflitto di interdipendenze
Che ne fanno un sistema globale integrato dove la natura l'uomo e la società e la tecnologia si condizionano reciprocamente mediante i rapporti sempre più vincolati
Sembrerebbe che lo sviluppo delle forze produttive debba essere sempre più accompagnato da un parallelo processo di distruzione dell'ambiente naturale e umano
Va sostenuto invece con forza che se l'uomo che ha creato il problema l'uomo in grado anche di risolverlo
Le stesse forze produttive infatti le stesse conoscenze tecnico-scientifiche sono oggi in grado se ben utilizzate invertire tale tendenza a condizione però che ci sia la coscienza la mobilitazione la volontà nel determinare tale inversione
Rimessa di ogni azione su questi problemi e quindi il possesso diffuso di strumenti conoscitivi che consentano la determinazione e il controllo delle scelte dimettere cioè milioni di persone in condizioni di decidere sapendo per quanto riguarda l'Italia queste tra i Paesi più esposti al degrado ambientale
Frane cale selvagge scempi delle coste uso speculativo del suolo degrado dei terreni produttivi alluvioni che causano enormi disastri centinaia di Comuni carenti di acqua potabile soprattutto in estate migliaia di incendi boschivi inquinamenti che provocano effetti gravi sulla salute umana sulla vita dei mari e dei fiumi sulla vita selvatica sulle coltivazioni sulle opere viarie parte a tutto questo va aggiunto come si sa che l'Italia è tra i Paesi con la peggiore amministrazione dei beni ambientali e culturali il concetto di patrimonio ambientale come fondamentale risorsa per il Paese non è ancora entrato a far parte in modo attivo operante dalla politica dello Stato italiano
Al contrario l'ambiente è stato ed è tuttora abbandonati grandissima parte alle conseguenze devastanti dell'incuria della degradazione di uno sviluppo non programmato e troppo spesso dominato da una logica puramente speculativa
In realtà per un Paese relativamente povero di ricchezze naturali quali l'Italia il patrimonio ambientale dovrebbe essere considerato una delle fondamentali risorse nazionali
Ciò contrasta sia con la politica fin qui seguita di incuria di degradazione c'è con il fatto che nonostante la costituzione di un apposito ministero nel bilancio dello Stato
Sono dedicati meno di cinquecento miliardi cioè neppure lo zero viti cinque per cento del totale della spesa statale
Dal quarantacinque all'ottantatré è solo uno due governi hanno fatto qualche promessa peraltro non mantenute nessuna indagine nazionali sono state quelle di De Marchi sulle acque e quelle affidate all'è lite nego nel settantatré e mai aggiornata a tutt'oggi in Italia rimane uno dei pochi Paesi industriali che non dispone di un organismo nazionale che raccolga in modo sistematico i dati relativi alla salute dell'aria dei mari dei fiumi del suolo
E risulta costantemente inadempiente su queste questioni anche rispetto agli impegni assunti in sede internazionale
E inoltre servizi sei tecnici scientifici disse stati marginalizzati e non coordinati finanziamenti mal spesi innumerevoli occasioni di lavoro soprattutto per diplomati e laureati tecnici che restano inutilizzate
Quando il CIPE nella metà degli anni Sessanta decise di affidare al CNR un progetto finalizzato proprio consiglio la qualità dell'ambiente
Sembrava averlo fatto per promuovere una grande esercitazione accademica a carattere nazionale piuttosto che per recepire i modelli di ammodernamento e di gestione dell'ambiente dei risultati delle ricerche proposero tutto ciò tra l'altro un enorme spreco di risorse la buona volontà di alcuni enti locali viene di fatto frustrata e qualificata da una carta da un carente quadro di riferimento di tipo nazionale
Questo è a grandi linee lo stato delle cose siamo tutti consapevoli come dice l'altra parte è ovvio che Celli che stiamo lentamente andando verso un mondo assai meno vivibile di quell'attuale e che il pericolo è che sopravvengano modo strisciante la decadenza dell'ambiente naturale e di forme associative della vita umana
E necessario allora superare la concezione che ne consegue di un rapporto esclusivamente utilitaristico con l'ambiente
Strumentale in cui cioè la natura è vista come mero mezzo di produzione forza produttiva capitale che va sfruttata indiscriminatamente concorrenziale
In cui le risorse sono oggetto di appropriazione competizione e dico che e di godimento privato
Questa concezione non ci supera solo andando al di là della logica strettamente capitalistica non basta cioè che questo utilizzo non sia di rapina ma previdente razionale
Che si pensi al risparmio e la e alla reintegrazione e neppure basta che quest'utilizzi ossia collettivo e cooperativo
è necessario invece superare una concezione dell'ambiente come elemento subordinato affini esclusivamente economici infatti l'ambiente deve essere considerato come un bene in sé un valore un ambiente vivibile godibile è un bosco è un bisogno indipendente da altri analogo in qualche modo al bisogno di conoscenza
Anche il bisogno di conoscenza ha una componente strumentale in quanto l'acquisizione di condizioni per agire per la pratica ma deve essere considerato anche un fine inizi qualcosa che ha una motivazione intrinseche
Ma l'ambiente è anche una risorsa infatti diventa ipotizzabile
Come è stato giustamente ho sostenuto da varie parti il rovesciamento della equazione sviluppo degrado ambientale in quella tutela e valorizzazione delle risorse nuove occasioni di sviluppo questo rovesciamento ha un fondamento assai insolito per molto tempo risorse naturali e territoriali pure essendo utili ma non ancora scarse sono state considerate come un bene che l'attività economica poteva solamente sfruttare
Oggi esse sono sempre più utili ma risultano contemporaneamente sempre più scarse
Entrano quindi a pieno titolo a far parte dei beni che l'attività economica deve non più dissipare ma conservare anzi riprodurre è un caso emblematico a questo proposito è quello delle fonti di energie che qui per questioni di tempo io rimanderei via
La trattazione più articolata quindi il problema e di come si concepisce la qualità d'ambiente
Questa non può essere concepita come semplice superamento della nocività
Anche se intesa nell'accezione più ampia cioè non solo in termini gli agenti chimico-fisici ma anche soggettivi e psicologici
Questa è una visione Obiettivo ancora difensivo è subordinato si deve proporre un concetto più estese positivo un ambiente in cui prevalgono gli elementi qualitativi deve essere conoscibile cioè non estraneo oscuro minaccioso incomprensibile
Praticabile cioè non inaccessibile o emarginate non dominante opprimente ma funzionale al nostro agire in esso il successo per i nostri figli e i nostri rapporti deve essere godibile non solo per quanto riguarda la bellezza ma anche in termini di riconoscimento in esso dalla nostra storia dei nostri valori e quindi della nostra identità
Non solo in senso contemplativo ma attivo il piacere che sia nel conoscerlo nel praticarlo per migliorarlo
In realtà
Un ambiente che non ha queste caratteristiche determina anche vano finita indiretta esso infatti crea grava o accelera processi degenerativi emarginati i ritardato difficile sviluppo di restrizione delle potenzialità comunque determina condizioni non felicità
Per quanto riguarda i rapporti tra sinistre e la sua cultura con i movimenti ecologici e con l'ecologia in generale
Non bisogna confondere la cultura ecologica con la mentalità la cultura diffusa ideologiche oggi in movimento ecologico non è solo cultura scientifica sulla natura associazioni movimenti para politici
è diventato un fenomeno di grandi masse soprattutto come ecologismo ricerca i diversi modi di vita
In una società complessa e di rapida trasformazione le esigenze poste dai movimenti ecologici possono essere interpretate come domande antagoniste che investono la logica del sistema il suo modo di produrre lo sviluppo e ridefinire identità i bisogni domande insomma che il modo volta indistinto e confuso aspirano a un progetto di cambiamento
Domande antagoniste che non si limitano ad investire il processo produttivo in senso stretto ma riguardano il tempo lo spazio il rapporto con la natura le risorse comunicative la struttura sociologica e affettiva dell'agire individuale
Domande in definitiva di cultura cioè di valori di norme attraverso cui si realizza il rapporto con l'ambiente
Un partito politico non può restare indifferente a ciò sono le cose che ormai si muovono masse ingenti di persone e non solo gruppi ristretti di intellettuali
Tale fenomeno non è omogeneo e quindi è necessaria un'attenzione molto articolata come ad esempio valorizzare e sviluppare gli elementi naturalistici ecologici della nostra tradizione di pensiero nonché le nostre esperienze le nostre lotte criticare rivedere aspetti teorici o mentalità presenti anche come forza di governo della sinistra sulla base del contributo delle scienze moderne del pensiero ecologico
Criticare alcuni aspetti non convincenti dalla cultura è particolarmente dell'ideologia di massa ecologiste
Per l'analisi e le proposte dettagliate per ognuno dei settori duri dell'ambiente cioè suo acque aria
Parchi e fa una così come dell'ambiente di lavoro l'ambiente urbano l'ambiente in agricoltura non c'è che da rinviare ad un documento elaborato dalla sezione ambiente del dipartimento culturale che sarà presentato il quattordici
Prossimo in un'apposita conferenza stampa questa ed altre iniziative
La stessa campagna elettorale e iniziative a carattere nazionale costituiranno Lecco le occasioni avviare una discussione dentro e fuori il partito comunista e facilitare impegni comuni di ricerca e di azione
Con operatori tecnici che ricercatori del settore con movimenti giovanili ed associazioni ecologiche con popolazioni interessate in modo da incalzare con tutta la profondità necessaria la cultura e i soggetti stessi della politica
Al di là di misure frammentarie e congiunturali tradotte in provvedimenti disarticolati per questo o quel settore
Una specie di controcanto che insegue il guasto necessario giungere ad una unità di lettura d'ambiente
Capace di coniugare insieme le vicende nella produzione della scienza delle tecnologie innovative le domande emergenti poste dalle problematiche ambientali
In modo da risposte conoscitive ed operative a problemi finora forse mal posti e che hanno anche Cano anche impegnato nel passato fino a far era creare delle contrapposizioni problemi quali ad esempio in Russia lirismo ambientalismo occupazione ambiente
Astinenza e selezione tecnologica rapporti tra disarmo e miglioramento ambientale tra indipendenza dei popoli Pierre uscì
Per tutto il gruppo e così via tutti i temi in questi e rientrano e costituiscono nel idea forza della nostra protetto dal per nativa
Quando ci si riferisce al rapporto tra sapere e lavoro a forme nuove io magazzinieri vocatio economica a partecipazione cosciente diffusa che rappresento né si configurano tutte come ottime linee propositive per inverare questo impegno
Alla parola adesso Matteucci e voi che prenderà la parola il compagno Enrico Berlinguer
Sì partiamo con il nostro ragionamento dalla questione giovanile arriviamo immediatamente al cuore dei problemi della crisi italiana e al filo conduttore del programma dell'alternativa
Oggi quello della crisi un termine ricorrente per le nuove generazioni
I giovani sono costretti a vivere dentro le sue pieghe che le sue crepe
Al centro della nostra attenzione deve stare il drastico aggravamento dei tratti fondamentali della crisi italiana che porta a colpi duri alle condizioni di vita dei giovani e determina l'allargarsi Tizzoni rimanesse
Io credo che fra i giovani non sono venute meno le aspirazioni alla sicurezza per l'oggi e per il domani nella sede nella soddisfazione di bisogni basilari ed elementari con un lavoro stabile o il diritto alla casa
Ma risulta sempre più evidente come tutto questo non lo si ottiene restando dentro i vecchi limiti dello sviluppo
Allo stesso tempo il presente il futuro dei giovani esce fortemente alterato dai nuovi orizzonti della rivoluzione tecnologica dalla crescita di cultura e di saperi e di professionalità nuove nascono però anche nuove aspettative verso la vita e verso la società e da ciò tra con origine domande originali di flessibilità di mobilità di opportunità di là di scelta nella vita degli individui voglio dire cioè che la crisi continua a colpire colpisce duramente i giovani c'è un attacco forte ai livelli di vita i bisogni materiali che escono rivalutati da questo attacco ma questa crisi lascia dietro di sé però nuovi bisogni che non trovano risposta
Intendo dire ad esempio che la disoccupazione di massa con la sua carica di drammaticità per i singoli grati non pensa anche per la strategia del movimento operaio non annulla le domande di diversa qualità del lavoro
Anzi alcune domande di questa portata sono accentuate da una crisi che nella sua vastità rende più evidente il divario ad esempio la capacità in risorse che i giovani possiedono e possibilità di un loro utilizzo e valorizzazione dentro questo assetto sociale che produttivo
E anche questo che mette in discussione con una forte carica di modernità le grandi alternative sociale e di sviluppo che stanno di fronte alla società Italiana
In questi anni noi comunisti abbiamo fatto i conti con questi insiemi di novità e credo si possa dire che siamo che stiamo entrando in una fase nuova nel rapporto fra il mondo dei comunisti e quello di giovani
Sicuramente non è niente di buono e di nuovo da dire ai giovani che ha governato questo Paese portandolo verso la bancarotta e non ha mai creduto né nuove generazioni
E proprio dal mondo dei giovani sono venuti in quest'ultimo periodo segnali importanti per una forza come la nostra
I movimenti per la pace contro mafia e camorra hanno espresso un bisogno di pace e di vita il bisogno di giustizia il rifiuto della violenza la difesa dell'ambiente e la ricerca di un nuovo rapporto con la natura
La crisi ho detto colpisce pesantemente anche se in modo diversificato la vita di Giovanni
Le classi dominanti non solo colpiscono gli interessi materiali dei giovani mani mortificano le energie e le aspirazioni si valorizzano le energie per sporcizia per politicizzare il malessere
Anche per questo difendere gli interessi dei giovani vuol dire non solo difenderne le condizioni materiali
Ma anche costruire l'ottimo Chimenti delle valorizzare farà firmare le energie e le risorse del mondo giovanile sui temi del lavoro e del sapere
Non è quindi il nostro piatto giovanilismo non vogliamo difendere tutto e tutti vogliamo scegliere fissare priorità prima fra tutte quelle quella meridionalista
A primo posto mettiamo perciò il rilancio di una politica per l'occupazione giovanile
Le condizioni dei giovani sul mercato del lavoro si sono fatti in questi mesi e in questi anni sempre più gravi
In questa situazione diviene urgente la proposta di un piano straordinario per l'occupazione giovanile
Il raccordo con le nostre proposte di riforma del mercato del lavoro e di rilancio degli investimenti
E che sappia affrontare in tempi brevi anche se temporaneamente la dimensione qualitativa e quantitativa del fenomeno della disoccupazione giovanile riconoscendo il vero e proprio stato di emergenza nel quale vivono centinaia di migliaia di giovani sono molti i motivi che ci spingono in questa direzione innanzitutto la drammaticità descritta dall'ultimo rilevamento dei dati dell'Istat che ci parla di due milioni trecento mila disoccupati
Di cui il settantacinque per cento è composto di giovani fra il quindici il ventinove
Questa situazione fra l'altro si aggraverà progressivamente nel futuro
Nella conferenza sul Mezzogiorno organizzata da ministro signorile ad esempio si è sottolineato come pur ipotizzando un tasso di sviluppo molto alto attorno ad esempio al cinque per cento
Il risultato sulle forze del lavoro nei prossimi anni sarebbe comunque quello che un aumento cospicuo della disoccupazione e della disoccupazione fumante
Queste ed altre ragioni quindi ci spingono avanti ad avanzare l'idea e la proposta di un piano specifico e straordinario per il lavoro ai giovani
Non si tratta di stabilire un nuovo primato delle politiche congiunturali sulla necessità di rilanciare lo sviluppo ma di comprendere che Tremonti giovani oggi il problema del lavoro non può essere affrontato solo con politiche ordinarie
La disoccupazione giovanile si afferma sempre di più come dato strutturale e non riassorbibile nel breve periodo anche con alti tassi di sviluppo
Diventa quindi necessario equilibrare politico ordinarie ed interventi straordinari in grado di incentivare l'ingresso di giovani nel mondo del lavoro i di riqualificare netti di qualificarmi la professionalità in tempi brevi
Noi pensiamo ad un piano straordinario per i lavori e la formazione rivolto a quei giovani fra i diciotto e i ventinove anni ci sono in cerca di prima occupazione Petit costituiscono l'aspetto più grave di lampi moderna disoccupazione non solo italiana
Il piano proposto deve essere contestuale all'attuazione di agenzie regionali del lavoro sperimentali e al potenziamento delle Commissioni regionali per l'impiego
Per la via della rissa per l'avvio della riforma del mercato del lavoro da attuare con l'istituzione del servizio nazionale del lavoro proposto dal nostro programma elettorale
Si tratta di una proposta che ha nel Mezzogiorno la sua centralità istituzioni ai giovani iscritti al Collocamento proponiamo l'impiego di lavoro i lavori di utilità sociale di servizio civile di programmi per la costruzione di opere pubbliche per il finanziamento delle iniziative
Di servizio civile dei progetti speciali proponiamo l'immediato stanziamento di Duemila miliardi da parte dello Stato destinati per massima parte alle zone dove è più alto il tasso di disoccupazione
Questo stanziamento consentirebbe la creazione di duecento mila nuove occasioni di lavoro produttivo fino dal mille novecentottantaquattro i lavori potrebbero avere una turnazione di sei mesi in modo da coinvolgere nell'arco di un anno almeno duecentocinquanta mila giovani rifinanziamento dell'iniziativa Eterotteri per queste opere il servizio ovviamente
Ed aggiunge sì al finanziamento delle iniziative produttive ordinarie che costituisce l'obiettivo del fondo per gli investimenti e l'occupazione nel quadro di una coerente politica di sviluppo e di piena valorizzazione delle risorse umane e materiali disponibili
Parallelamente a questo piano per l'occupazione proponiamo da un lato un programma di formazione di base straordinario e dall'altro la rapida approvazione di una provvedimento sui contratti di formazione lavoro collegata alla riforma dell'apprendistato
è evidente che legato a questo tema del lavoro sta il problema i temi della scuola e dell'università
La scuola rappresenta uno degli esempi più eclatanti di che cosa significa la traduzione pratica del missaggio neoliberista di De Mita
All'interno della scuola Green università
De Mita parla di ricorrenti efficienza in modi di modernità per il rigore per quello che riguarda la scuola potremmo fare l'esempio che l'Italia è l'ultima nella graduatoria dei Paesi sviluppati
Per la SPISAL a favore della pubblica istruzione e c'è per di più che il novantasette per cento di vincerà l'intera cifra Ceva negli stipendi per l'efficienza potremmo fare l'esempio
Del fatto che il ministro della Pubblica istruzione impiega tre anni prima di approvare utili spingere un progetto di sperimentazione pro proposto da un consiglio d'istituto
Per quello che riguarda il capitolo della tanto declamata modernità l'Italia è un po'è il Paese che ha tassi di abbandono altissimi di abbandono scolastico altissimi con gravi fenomeni di alfabetismo di ritorno e con programmi concepiti nel mille novecentoventitré accompagnarti a strutture impianti attrezzature assolutamente arcaici
Gli assunti di De Mita quindi prendono realtà vendono forma nella realtà della scuola italiana sotto altri nomi arretra pezza inefficienza vero e proprio rischio di decadenza noi comunisti invece siamo convinti che la riforma del sistema formativo
Può essere una delle grandi risorse per un nuovo sviluppo per questo diamo al tema a questo tema così largo rilievo nella nostra piattaforma politica
Nel nostro programma poi affrontiamo una serie di temi molto importanti per le nuove generazioni l'ambiente come vincoli come risorsa la lotta alla droga e alla criminalità organizzata la casa non c'è qui il tempo di soffermarsi su ognuno di questi tempi io credo comunque che nella campagna di chiarificazione delle nostre proposte che svilupperemo nei prossimi giorni
Grande importanza va data al tema della questione morale e del rinnovamento della democrazia
Del resto s'ed è importante sottolinearlo siamo l'unico partito che ha fatto propria la proposta partita dal movimento contro la mafia la camorra di quello che è stato chiamato il decalogo del buon amministratore
Io credo qualche dobbiamo metterci al lavoro insieme ad altre forze per definire una vera e propria Carta dei Diritti dell'associazionismo giovanile
Anche questo è un fronte aperto su cui si può intervenire per riproporre in avanti il tema del rapporto fra le nuove generazioni e la democrazia italiana
L'idea la al all'idea attorno alla quale dobbiamo lavorare e non è un tema che riguarda solo l'associazionismo è quello di costruire seggi permanenti di contrattazione fra i giovani e le istituzioni per costruire né nuove sedi di rappresentanza di giovani che corrispondono al loro percorsi originali di accesso alla politica
Che sono si sono manifestati in questi anni può essere questo fra l'altro un tema di rilancio del carattere aperto delle giunte di sinistra
Ho lasciato per ultimo il tema della pace perché voglio sottolineare come queste è uno dei temi decisivi in base al quale i giovani vivono la politica e giudicano e giudicheranno i partiti
La nostra linea del disarmo ed è compito del congelamento del noi Missaglia Comiso della trattativa sono l'idea attorno a cui è possibile raccogliere il consenso attivo di milioni di giovani
L'ultima tappa è stata la marcia a Ginevra molta strada fatto il movimento per la pace da quando in diversi anche a sinistra dicevano che la pace non era in pericolo
Lo ha detto Norberto Bobbio i comunisti sono il partito che ha al suo arco alla freccia della pace anche per questo qua a parlare al futuro e alle nuove generazioni
Per finire voglio dire un'ultima cosa con insieme delle nostre proposte delle nostre idee dobbiamo riuscire a parlare alla ragione ma anche i sentimenti di milioni di giovani che verranno chiamati a votare per la prima volta noi diciamo che cambiare è possibile che cambiare e necessario
Non è irrealistico tratteggiare anche immaginare cambiamenti radicali quello che davvero irrealistico è fermarsi su strade vecchie che non reggono più Neale Mian né a destra né a Dorfles
Forse ancora più di altre la questione dei dei giovani ci dice che la vera sfida moderna e la sfida riformatrice sfida di cui in altri paesi europei sono protagoniste le forze socio viste e che in Italia vogliamo lanciare in comuniste all'insieme della sinistra e alle nuove generazioni incerto c'è il rischio dell'astensionismo di una parte del mondo giovanile
Credo che il primo obiettivo che ci dobbiamo proporre rendere evidente la obiettiva convergenza fra l'offensiva neocentrista e la campagna astensionista
Per questo insieme di motivi credo che siamo noi comunisti abbiamo le carte in regola per chiedere ai quasi quattro milioni di giovani lettori un voto con voto utile un voto per il partito che vuole cambiare le cose
Prima di dare la parola al compagno Enrico Berlinguer vorrei ringraziare tutti coloro che sono intervenuti a questa nostra Assemblea
Tutti coloro che con i loro interventi con loro parole ci hanno dato un contributo di i suggerimenti di sollecitazioni e vorrei anche ringraziare in modo particolare
I compagni e gli amici che per ragioni di tempo hanno dovuto rinunciare a prendere la parola ma naturalmente alle cui proposte voi suggerimenti ai cui idee noi siamo sempre aperti che siamo ben contenti di salutarvi e di tenerne conto
Do adesso la parola per concorrere al compagno amico per le lingue
Nel concludere i nostri lavori col proposito di farlo brevemente
Non mi pare necessario riprendere
Tutti i temi trattati
Ne tentare una sintesi del programma
Che è già stata fatta distribuita per iscritto
è fatta anche oralmente da compagno Tortorella
Di Boeing i singoli capitoli da altri compagni ed amici
Vorrei quindi fare solo qualche considerazione sul significato
Più generale di questo nostro convegno
Un'iniziativa che non ha avuto né intenzioni né caratteri spettacolari
Non abbiamo invitato nomi
Per dare lustro
Ma persone in grado di portare idee competenze di approfondire l'analisi della realtà
Di affrontare temi concreti
E di contribuire così a rendere più ricco e rigoroso un programma di governo
Il quale e un tentativo mi pare ed è stato riconosciuto serio
Di individuare le via di le vie di uscita dalla crisi dal punto di vista
Delle sinistre
Ma di una sinistra rinnovata aperta consapevole della propria funzione nazionale
Oggi meno che mai infatti la politica può continuare ad essere improvvisazione
Per prendere decisioni efficaci e trasparenti
Tanto più nella società moderna
Non solo deve essere chiaro riferimento agli interessi sociali
Malgrado di conoscenze che vengono incorporate nelle decisioni stesse
Altrimenti il governo diventa accozzaglia
Interessi particolari e corporativi
Ma quando la crisi assume l'ampiezza e la profondità di oggi
Un governare siffatto perde necessariamente il punto di vista nazionale
Il viene impotente a superare la crisi si muove al rimorchio di essa
E infine contribuisce ad aggravarla
E questo è precisamente ciò che è avvenuto
Coi governi degli ultimi anni
Per tutte queste ragioni noi avvertiamo la necessità non solo di una reciproca
E il rinnovata solidarietà
Tra operai tecnici e di intellettuali
Ma di un rapporto operativo fra le forze del lavoro e le competenze scientifiche tecniche e professionali
Anche in vista come affermato in compagnia Luporini di una loro compenetrazione in una società diversa
E tale rapporto su oggi diventando un valore della politica contribuire in modo determinante alla ricostruzione di un più alto senso della coscienza nazionale
A ciò abbiamo pensato anche nel momento della formazione delle liste
Sono oltre cento gli indipendenti uomini e donne scienziati giuristi
Economisti urbanisti
Ricercatori scrittori giornalisti ingegneri
Un mini della scuola e del mondo sindacale
Della medicina che ne fanno parte insieme ad esponenti della lega dei socialisti e del due
Il loro ruolo in Parlamento sarà effettivamente autonomo
E questo non ci preoccupa anzi ci dà fiducia perché la forza di un partito sta
Non sta solo nel fare esprimere le proprie energie ma nella sua capacità di interpretare di interpretare ed esprimere fare esprimere
Ovunque si trovi al massimo livello
La vitalità umana intellettuale di un Paese
E qui sta alla radice profonda della nostra costante ispirazione unitaria e pluralista
Quella vitalità che certo in Italia non si è spenta e anzi costituisce lo hanno detto molti la sua massima risorsa
E risorsa
Se consentito esprimersi così rinnovabile ma non inesauribile
La crisi lasciata alla sua spontaneità e una politica impoverita di contenuti e di valori
Può bruciarla rapidamente provocando una generale decadenza
Un declino storico
Uno sganciamento dal mondo più moderno e progredito
Tali aspetti si connettono alla nostra visione dell'alternativa
Ma sulla quale ritornerò pochi
Che non è solo from poiché non è fondata solo sul raggiungimento di una maggioranza numerica
E qui seggi in Parlamento
E sulla sostituzione di uno schieramento di partiti a un altro nella direzione del Governo
Mai alternativa di indirizzi politici
Di cultura
Come ha affermato il professor Toraldo di Francia di Monti di governo e di amministrazione
Come condizioni per suscitare mobilitazione di energie fiducia spirito di iniziativa
Delle forze più vive del Paese
Senza di ciò non è pensabile superare questa crisi nella quale si trova oggi in Italia
E tentare di ricostruire un'economia che funzioni
Una società che non si vi si crei uno spirito pubblico più elevato e più unitario
Per questo abbiamo posto al centro del nostro programma la questione morale
Che abbiamo considerato la riforma delle riforme
Se si sono dette se si è determinato un distacco tra una parte della gente e la politica
Se si sono diffuse vaste zone di sfiducia nei partiti e nelle istituzioni
E soprattutto perché la questione morale lungi dall'essere avviata a soluzione si è venuta sempre più aggrava
La cosa più urgente e il mutamento del rapporto fra partiti e istituzioni
In pochi altri Paesi infatti si è assistito alla identificazione tra partito di maggioranza è stato come nel nostro dove la Democrazia Cristiana determinato con il proprio sistema di potere una situazione di quasi in regime
In pochi altri paesi i partiti delle coalizioni di governo intendono loro ruolo come occupazione del potere spartizione dei posti e lottizzazione delle istituzioni
Noi comunisti avvertiamo perciò più di chiunque altro l'esigenza di un generale rinnovamento della politica
Che investe anche noi il nostro modo di essere e di pensare
E al congresso abbiamo fatto uno dei centri della discussione proprio la riforma del partito e della politica
Ma avvertiamo che non basta affinare la propria diversità occorre un'opera profonda di governo per disinquinare le istituzioni per distinguere il privato dal pubblico per riportare nei giusti binari il rapporto fra i partiti e lo Stato
Ecco perché ospita oggi all'ordine del giorno la necessità di un rinnovamento e di un ricambio della classe dirigente
I veri il popolo ha pubblicato una sintesi del programma della Democrazia Cristiana
Non so se avete letto
Si potrebbero fare molte critiche a questo sintesi
In attesa di leggere il testo definitivo
Naturalmente la prima cosa da dire la prima cosa che viene da dire leggendo l'elenco di chi spunzoni di guasti di sprechi che vi è in quella sintesi
E quella di domandare ma dove eravate ma da dove venite
Che cosa avete fatto fino ad adesso
Non siete stati voi a guidare il governo del Paese per decenni e fino agli ultimi anni al giorno
Io sono stato colpito però soprattutto da due cose
Nel leggere quella sintesi prima di tutto il silenzio sui problemi della cultura e della ricerca
La ricerca scientifica in modo particolare
In secondo luogo l'assenza di qualsiasi riferimento alla questione morale ai temi del risanamento dalla vita pubblica
Non so se questa lacuna sarà colmata nel testo più lungo ma è certo già significativo che nella sintesi la questione morale non sia neppure nominata
I lottizzazioni si parla solo a proposito delle regioni e degli enti locali e vi è poi un cenno
Sulla necessità di sottrarre la gestione della sanità i politici un cenno che viene dal partito dei Buracchi o dei gas tali e così via
Si pone cioè la questione come se non esistesse un problema che riguarda il potere centrale
Che riguarda il governo i ministeri gli enti pubblici nazionali le banche la radiotelevisione
E come se l'esempio non dovesse venire proprio dall'alto
Le disfunzioni vengono ricondotti ai limiti e alle insufficienze del nostro sistema istituzionale
E la proposta centrale appare quella della costituzione di un gabinetto
Che mi pare di capire dovrebbero essere poi in sostanza un'espressione delle segreterie dei partiti al governo
Una camera di compensazione per le loro dispute e il loro mercanteggiamento
Questa è la prima ragione assenza di ogni trattazione proposta seria sulla questione morale
Che priva di ogni credibilità la Democrazia Cristiana
La seconda è che le soluzioni essa propone ai problemi economici sociali e politici del Paese in sostanza per dirla semplicemente ma credo prioritariamente ai ritardi a mente
Una soluzione di destra
Che per l'Italia è una non soluzione
Si noti
Che sulla questione di missili a Comiso
Cioè sulla questione
Di decidere se l'Italia deve diventare sede di una base missilistica atomica di tipo nuovo bersaglio quindi
Di ordigni atomico non si fa parola
E al tempo stesso lo rilevava poco fa al compagno Pajetta
Fanfani ha firmato le propone dichiarazioni di Williamsburg
Con le quali si annuncia la buona novella che dal trentuno dicembre
I missili verranno installati in Europa e anche in Sicilia
Collocandosi su posizioni lontanissime
Da quelle di movimenti cattolici
Dei movimenti cattolici Italianieuropei in altre parti del mondo e di parti significative del clero della gerarchia ecclesiastica
Di fatto intorno alle questioni della pace
Di gran lunga la più importante e al tempo stesso la più ricca di contenuti umani e civili
La Democrazia Cristiana sa pronunciare solo le parole degli stati maggiori atlantici e dalla politica militare
Comunque le conseguenze
Più generale
Sulla concezione della politica sulla pratica della politica che sono state qui illustrate così efficacemente dal senatore Laval
L'onorevole De Mita
Ha affermato che continua a ripetere
Che la distinzione fra destra e sinistra
Non ha più senso
Che ha senso oggi soltanto una distinzione fra il nuovo e il vecchio
Se c'è una cosa vecchia
E la negazione di quella distinzione
Che De Mita lascia cadere dall'alto di una cultura si fa per dire di uno stile che ieri all'Assemblea dei coltivatori diretti dopo averlo portato a fare grandi elogi
Di Bonomi
Lo ha spinto a definire i comunisti noiosi stupidi e stalinisti
Non sentivamo Simeri epiteti imbocca un segretario della Democrazia Cristiana dal meno venti anni
The Mid annega quella distinzione proprio oggi quando non c'è Paese europeo e per certi aspetti si può dire che non ci sia quasi paesi al mondo
In cui non sia Cube maglia dalla lotta tra prospettive conservatrici o reazionarie e prospettive democratiche o di sviluppo
Solo l'Italia sarebbe dunque immune da questo contrasto eppure sono mesi che si svolge vediamo con quale acutezza la lotta per il rinnovo dei contratti di lavoro delle più importanti categorie dell'industria eppure siamo il Paese
Che nell'ambito di quelli occidentali a uno dei sistemi fiscali più iniqui
Noi siamo stati i primi a riconoscere che destra e sinistra sono realtà politiche sociali
Assai complesse Colucci
Molto più complesse di quanto fossero cento anni fa trent'anni fa
Dati i grandi mutamenti che sono intervenuti e continuano a intervenire nella composizione sociale della popolazione
E nel rapporto tra economia è stato
Tra la società civile e politica
Ma altra cosa e annullare ogni diffidenza di condizioni sociali e di prospettive politiche
La verità e che anche in Italia le cose stanno giungendo al punto in cui tutto può succedere tranne che le cose restino come prima
Se non verrà trovata una soluzione che vada verso sinistra
E il nostro programma e precisamente un contributo a individuare le vie di questa soluzione
Inevitabile che il tentativo di soluzione venga cercato a destra
Il sondaggio del terreno è già cominciato da tempo
E ci sia già mossi e ci si muove verso destra
Ma domandiamo
Domandiamoci
E possibile
Urge tv possibile
E possibile dare una soluzione di destra alla crisi italiana
Io ritengo di no
E per almeno tre motivi
Prima di tutto
Perché le forze conservatrici italiane non hanno idea di loro proprie
Ma solo idee importante gli slogan democristiani di quest'ultimo periodo
Sono derivati in fondo dal le scuole economiche anzi
Dalla
Lavoro divulgativo
Delle scuole economiche che hanno ispirato la politica di Reagan nella politica della signora Thatcher
Non sono io non siamo noi ad affermarlo proprio ieri il presidente della Confindustria
A
Detto testualmente la Democrazia cristiana predisposto un programma elettorale vicino a quello della signora Thatcher
Il secondo motivo
E che il partito su cui puntano oggi le forze più più un migliore mio
E al tempo stesso più aggressive del padronato
Ma anche qualche settore del mondo economico in buona fede
Che crede che la di la Democrazia cristiana possa fare una politica rigorosa
Il secondo motivo per cui non ritengo possibile sulla soluzione di destra alla crisi italiana
E che la Democrazia cristiana su cui si punta per questo è un partito pasticcione Sicione per eccellenza
E qui sono stati portati infiniti esempi e questo carattere peculiare diciamo così del partito democristiano
Cioè un partito non capace non in grado di fare una politica di rigore in tutte le direzioni necessari ma solo di coprire la destra confindustriale nel suo attacco anti operaio e antisindacale
E qui vengo al terzo motivo che è quello di fondo
Una politica di massiccio attacco anti operaio
Può anche qua e là conseguire qualche successo temporaneo
Ma alla fine quali risultati si trova in un anno
O l'esasperazione
O la depressione
E anche le due cose insieme
Delle forze decisive più prive e avanzate della nostra società
Le forze del lavoro in particolare di quello direttamente produttivo delle fabbriche e dei servizi
E le forze della cultura
Ora se è vero
Che il primo bisogno del Paese sarebbe quello di lavorare e di produrre TIR ricercare di studiare di innovare
Di far vivere la democrazia come partecipazione come consapevolezza come controllo e come iniziativa
è evidente che non si possono né esasperare né deprimere le forze operaie e quali tra l'altro non lo si dimentichi
Sono state decisive
Nella lotta per isolare e sconfiggere il terrorismo
Né si possono deprimere le forze che più sentono l'esigenza del cambiamento e dello sviluppo
Come quelle della cultura
Come le nuove generazioni
Come le masse femminili
E qui non mi stancherò di ripetere che l'entrata in campo delle donne è stata al fatto che un rivoluzionario degli ultimi anni
Quello che più s'più ha spinto e spinge a rinnovare la società lo Stato nonché la concezione e la prassi della politica
Io ho parlato
Nei giorni scorsi e non capisco perché la cosa abbia suscitato clamore
Di pericoli di involuzioni autoritarie
Ne ho parlato proprio in relazione a questa analisi dei processi in corso e dei loro possibili sviluppi
Infatti
Un inasprimento del conflitto di classe che sarebbe determinato dal tentativo di scaricare sui lavoratori il peso principale della crisi incontrerebbe in Italia una resistenza assai Jaca Book
Inevitabilmente chi governa
Sarebbe tentato di stroncare ma con misure repressive
Bisogna dunque fare una scelta opposta
La scelta di Paola di valorizzare al massimo lavoro produttivo
E di utilizzare al massimo le forze della cultura considerarla
Una risorsa decisiva
Solo questa combinazione di forze e di valori può garantire uno sviluppo per via democratica
Che l'unica via per ottenerlo sul serio e quindi per aprire una prospettiva concreta di inserimento nella società e nella storia alle giovani generazioni
Credo che abbiamo fatto bene diversi compagni ed amici
A cominciare pur nella sua breve introduzione il compagno Badaloni
E poi Tortorella
E poi ancora Carlo Lizzani
Ancora stamattina al professor Guerzoni
Ed è significativo poiché lo abbiano fatto tutte le donne intervenute
Abbiamo fatto bene a richiamare la necessità perseguire questa via
Da un lato di affermare una nuova scala di valori etici
E dall'altro lato
Di una sollecitazione convinta di un'apertura reale
Alle forze e al pensiero scientifico
E di una capacità della politica di orientare il loro lavoro
A fini di pace e di cooperazione internazionale
A fini di rinascita nazionale
A fine di promozione umana
Per noi comunisti infatti i rigori di efficienza si perseguono e si ottengono
Non guardando soltanto ai numeri
Non misurando soltanto le grandezze quantitative della macroeconomia e della microeconomia cosa che pure facciamo
E facciamo anche nel programma che abbiamo presentato
Ma per noi rigore di efficienza si ottengono guardando anche agli uomini
Ai loro tramite i loro sentimenti ai loro affetti
Ma anche all'immensa forza anche economica
Che può venire dalle levarsi delle loro conoscenze
Della loro ragione critica della loro coscienza civile e morale
Dal grado della loro comprensione del loro impegno
Per il raggiungimento di obiettivi che sono comuni a tutta la nazione
E a tutta l'umanità quando si tratta per la salvezza della pace
E questi sono compiti che solo la sinistra può assolvere in Italia
Una sinistra rinnovata
Una sinistra capace di muoversi dentro gli oli orizzonti più dentro gli orizzonti più larghi e avanzati del mondo moderno
Una sinistra aperta
Noi crediamo di aver dato un contributo nel corso degli ultimi anni
Gli ultimi mesi in particolare col nostro congresso
Al rinnovamento della sinistra
Alla sua modernità anche se sappiamo di dover fare ancora molti passi
Ma sulla questione della mia della modernità si vanno addensando mille equivoci che cosa e moderno
E forse il fatto più recente l'ultima teoria l'informazione più fresca l'immagine più accattivante
Il concetto di modernità senza specificazioni e una coperta che può coprire tutto
Negli anni venti e trenta chi era più moderno il gran c della questione meridionale dell'egemonia operaia dettagli ulivismo e fordismo
Old Marinetti futurista cantore della velocità e delle mitragliatrici
I filosofi dello Stato forte corporativo orgoglio Betti del socialismo liberale
I cantori della tecnica e della guerra colpo retta degli Ossi di seppia
La coperta della modernità può coprire tutto e di tutto
La mafia e la camorra trafficanti di droga e di armi
Riciclate Ricci esperte dei meccanismi bancari
Del denaro sporco sono certamente più moderne delle onorate società e delle entrate
Moderno restai in che descrive per evocare una rivolta morale gli scenari della guerra atomica
E lo scienziato teller
Ce ne parla oggi con il linguaggio freddo della utilità e della efficacia politica militare
Non ci si sottrae insomma tanto facilmente ai contenuti descrivendo si sceglie e si selezione
Noi dentro la metropolitana selezioniamo lavoro la scienza per la pace
La democrazia capace di decisione la tecnica che espande le conoscenze e la libertà
E le chance di vita degli individui concreti le relazioni sociali che arricchiscono le facoltà delle persone ed estendono i loro diritti affermandone i doveri
Ho parlato anche di una sinistra appena
Aperta in quale senso
Nel senso che la sinistra deve essere capace di collegarsi con forze che non solo socialmente o politicamente o culturalmente nella sua area tradizionale
Per esempio
Nel mondo dell'economia e dell'amministrazione pubblica
Con forze dell'imprenditoria in modo particolare
Della piccola e media industria
E nell'agricoltura
Dell'artigianato
Forze di dirigenti dei tecnici ed impiegati che comprendono che non si esce dalla crisi attraverso uno scontro appunto con il movimento operaio
E che muovendo da questa convinzione devono trovare in noi un partito capace di comprendere e accogliere le loro specifiche esigenze
Altro esempio
Di prova di una sinistra aperta sta nella tensione chicchessia sa dimostrare verso quei fermenti e quelli aspirazioni che emergono dai movimenti e dalle associazioni ispirazione cristiana
Per questo parliamo
Di Alternativa democratica perché essa vuole essere qualcosa di più ampio di un'alleanza tra i partiti politici della sinistra
Di una maggioranza parlamentare di sinistra
E questa concezione affermare praticare questa concezione più aperta e più ampia
E indispensabile soprattutto per una ragione di fondo riguarda le prospettive stesse dell'Italia
E indispensabile per evitare
Che i contrasti tra le forze in campo
Si trasformino in un brutto Cozzo di interessi o in guerre ideologiche
Perché questo porterebbe a quell'esito
Tutt'altro che impossibile in Italia
Che Marx chiamava com'è noto la comune rovina delle classi in lotta
Porterebbe cioè i alla dissoluzione della società italiana
Siamo nel pieno di una battaglia elettorale ci stiamo avvicinando
Ai giorni del volto
E poiché si vota per i partiti per partiti determinati Sonia quelli che si sono presentati hanno presentato le liste
è evidente che la prima esigenza è quella di proporre all'elettorato
Una scelta chiara fra di essi
La nostra proposta come è noto e quella di fare uscire dalle urne una maggioranza di voti alle sinistre e in questo quadro una particolare affermazione del partito comunista
In quanto partito che coerentemente si batte per l'alternativa democratica
E il voto al Partito comunista e un voto a sinistra che resta sicuramente a sinistra
Questo diciamo a chi afferma che non ci sono le condizioni numeriche e politiche per l'alternativa la prima condizione e quella di indicare un obiettivo numerico e politico altrimenti le condizioni non si creeranno mai
Ripeto però che se nel momento del voto richiede anche questa chiarezza
Nell'indicazione del risultato elettorale
Che può determinare una situazione politica nuova
Neppure nel corso della campagna elettorale dobbiamo dimenticare che l'alternativa democratica non si esaurisce
Nel risultato elettorale che auspichiamo
Perché come ho detto e ripetuto concludendo la politica e la prospettiva dell'alternativa democratica
Hanno significa implicazioni comportano aperture che vanno oltre la somma aritmetica dei voti e degli schieramenti di partito
Questo è quanto amici e compagni
Ho ritenuto di dover dire a conclusione dei nostri lavori mi associo chiudendo alle parole già compare dopo fra gli ha rivolto ringraziarvi della vostra partecipazione i contributi di alto livello che ci avete dato e dell'arrivederci per dirvi arrivederci a nuovi appuntamenti
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui
Qua