Più libri più liberi 2016 - Conversazione con Marco Rossari autore del libro "Le cento vite di Nemesio" (Ed. E/O)

Radio Radicale ancora dalla Fiera della piccola e media editoria di Roma pdd più libri siamo qui con Marco Rosario duecento vive di nemesi dizioni io
Ben trovato Marco grazie
E siamo qui con aria Terranova dei nostri ascoltatori ben conoscono diciamo così almeno se si ricorda no centravanti
Certo diciamola compulsivi da mnemonica degli ascoltatori di Radio Radicale sempre la garanzia allora presenterete tra poco questo libro un libro che appunto
Particolare innanzi tutto ruota attorno a un diciamo una grande storia un po'la storia una grande ricerca per la ricerca della felicità e soprattutto la ricerca di un'identità tra le tante cose che accadono all'interno di una vita
In poche battute anche se
Non merita poche battute questo librone meriterebbe molto di più che cosa duecento vite di mezzi
Lecito ritenere mese è una esplorazione
Avventurosa scatenata scapestrato a onirica comica del novecento attraverso il rapporto tra un padre che l'ha vissuto tutto fino in fondo proprio bevendo il succo
In toto partecipando a compiti in grande pittore che partecipata mille avanguardie che ha avuto migliaia diamanti
Che ha avuto un figlio in tardissima età cioè a settanta anni questo questo grande pittore un ragazzo così detto del novantanove
E della sto e del sud di suo figlio per l'appunto quello che ha avuto tardi
Lo schema ossessionato da questa sua essere materiale di risulta diciamo infatti libro comincia con questa frase
Un po'effettuo avevo cercato apposta per
Così stordire un po'subito il lettore che che sono nato da uno si permane cede e la frase con cui il figlio si sveglia tutte le mattine
In pubblico apre gli occhi è sempre in testa questo rimbombo e quindi lui rivive diciamo attraverso una settima settimana in un secolo tutte le vite
Del padre
Ecco in qualche modo un un interrogarsi abbastanza vivo questo delle radici non abbiamo visto in tanti romanzi usciti quest'anno
Abbiamo parlato anche di eccomi qualche tempo fa io a livello critico trovato anche
Delle analogie nella ricerca di senso dalle radici al proprio futuro in qualche modo c'è questa vita così convulsa che attraverso appunto un secolo intero
E in qualche modo per il personaggio di questo libro anche una sorta di cartina tornasole della propria esistenza e di quanto può e si accorga che forse a breve distanza è stata non pienamente viva e piena come quella del padre ecco
L'interrogazione su quello che siamo stati certamente un punto obbligato se non un punto di inizio piuttosto che
Di complessità ampia
Però una domanda che vorrei fare a Nadia è a che punto siamo anche generazionale mente come questa riflessione perché poi siamo un po'tutti un tratto che
Stiamo siamo un po'interrogandoci intorno a queste cose
Ma io ho sempre il terrore di esprimermi per conto di una generazione altrui soprattutto ma forse più paura di esprimermi per una mia perché già sento tutte le cucine che dicono anche
Ho detto la stupidaggine su cui non sono d'accordo per
Auto di dell'Arsia parlare a nome di accelerazione pericolosissimo non lo farò però perché secondo me
Quello che dobbiamo accettare e su cui il libro e di di Marco rosari
Da una un'indicazione secondo meno tavole che non è vero che tutte le epoche sono interessanti alla stessa maniera pensarlo e dirlo affermarlo credendo così di rivendicare una propria identità
E sciocco semplicemente perché oggettivamente non succedono in tanti decenni
Delle cose talmente apocalittica talmente forti e talmente importanti altro discorso nel senso che noi diamo decidiamo di dare alle cose quello chiaramente a che fare con la nostra identità individuale ma è logico e generazionale naturalmente
è logico che settori prendi Nemo
E nel mese di mettere accanto all'altro sembra che la riteniamo sia priva di senso
Rispetto alle tante cose che ha fatto dei mezzi o però se lei segmenti da da un lato da parte io gli avvenimenti storici ti accorgi che soprattutto l'indolenza dinamo a renderla diversa dal padre
In fondo nessuno gli ha detto di vivere da figlio ed nel momento in cui lei se ne accorge fa questo eccesso penalmente liberatorio allora smentire FIAT comincia chissà forse a vivere in un'altra maniera
Ecco forse questa idea di essere dei prodotti di un passato splendido di un futuro così va levante che in qualche modo
Ci lega delle tristezze profonde tristezze Corinto cronista insomma cerca di combattere
Con anche con un percorso abbastanza lungo
Sì duri lui mi chiedo a me piace anche personaggi negativi cioè nutre mi piaceva un personaggio mentre non vuole niente cioè insomma
Siamo ossessionati da voler qualcosa a cercarlo soprattutto narrativa il personaggio simbolo si muove alla ricerca di qualcosa sempre soprattutto in un romanzo epica rischia qui un po'pensavo
Questo messaggio non vuole allora c'è qualcosa di glorioso secondo me sempre nella rinuncia
A tal punto non vuole lui se come Rin cantucci attorno nell'angolino più più sfigato del della delle la creatività e cioè quello dei custodi delle maschere musei che stanno seduti
Sotto le opere le guardano e basta non fa nient'altro che guardare quadri dove il padre invece ha agito
Allo stesso tempo però Lulli a in sé invece tutto un altro riscatto che non sa di avere che gli viene strappato che possiamo chiamare immaginazione talento fantasia non lo so
Felicità anche forse
E questa cosa gli emerge la mediazione cosa che anche che emergono non Ricci non cercate alle vocazioni inaspettate le cose che non che normalmente non abbiamo non abbiamo per forza rincorso in tutti modi quindi Luigi
Ecco quando emerge questa vita onirica
A cui lui attribuisce in parte una puntata l'attendibilità certezze che si è quella del vita del padre ma poi naturalmente scopriremo che è qualcosa di ancora diverso perché a che fare più con lui fosse che con il reale vita del Novecento
Ecco allora la ti faccio un'ultima battuta in conclusione questo attraversare il novecento
Devo dire e qui ne dobbiamo parlare bene noi perché altrimenti se la nebbia giuria
Personale riuscito molto bene a Marco in questo romanzo Herrera mazziniana romanzo Bellizzi no intanto romanzo colto non grave in corso
Io la leggerezza come del resto chi segue le Marco e le cose che scrive gli articoli che fa può aspettarsi manca anche molto di più nel senso che
Marco proprio a suo agio da entro un romanzo grande e questo proporsi generazioni Tonet parlavi non è pertinente usuale nelle nella nostra generazione
è un romanzo con delle ambizioni secondo me tutte riuscite però nonostante questi divertente cioè fa proprio ridere ecco
Bene allora ringrazio Marco Lussari Nadia Terranova ricordiamo che Radio Radicale seguirà anche la presentazione che ci sarà tra poco quindi
In altre ascoltatori potranno anche farsi un'idea più larga di quello insomma che contiene questo libro che dividiamo a leggere grazie ancora
Grazie coi tempi
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