Cattolici e Protestanti a 500 anni dalla Riforma. Riconciliare le memorie: l'esperienza del dialogo ebraico-cristiano. Interviste a Daniele Garrone e Ambrogio Spreafico

Riconciliare le memorie l'esperienza del dialogo
E brava Icco cristiano ne hanno parlato Daniele Garrone professore
Ordinario presso la Facoltà Valdese di teologia dichiarò ma Ambrogio Spreafico crescere tra Commissione episcopale per l'ecumenismo il dialogo della Conferenza episcopale italiana Daniele Garrone perché è necessario riconciliare nemmeno
L'ordine con l'ebraismo è necessario usare un'altra formulazione è necessario ripercorrere la nostra storia e rendere conto del modo in cui ce la portiamo l'eredità del protestantesimo che non solo non rinneghiamo ma rivendichiamo
Analizzando come ci si è comportati nei confronti dell'ebraismo come si è parlato dell'ebraismo e nel mio intervento cercato di far vedere come
Anche la riforma del sedicesimo secolo abbia rivendicato una interpretazione esclusiva delle scritture di Israele
Come abbia considerato la STU
Permanente esistenza del popolo ebraico in termini negativi appunto gli ebrei che non sono divenuti cristiani sono una sorta di
Esempio del giudizio di Dio e come anche sul fronte della riforma
Si sia
Come del resto si faceva nel Medioevo teso a negare il diritto alla tolleranza della diversità del religioso e degli ebrei poi ho cercato di far vedere come dopo la Shoah
Si sia non soltanto impugnato il problema storico contingente dell'appoggio dato dai cristiani o del silenzio mostrato e che sia nei confronti della Shoah ammazzi sia cercati di risalire più indietro
Alle radici ideologiche diciamo così di questa
Avversione agli ebrei nella predicazione della catechesi e del pensiero cristiano tenendo al primo punto
Lutero aveva
Cioè da una parte riprendeva una tradizione antigiudaica cioè la tradizione cristiana fino a quel momento ma dall'altra aveva una necessità personale diciamo così
E nei confronti delle perché egli è avvenuto
Letto la Bipielle Braico
Nei tavoli interpretazione cristologica cioè tutto
Annunciava all'arrivo di Cristo e questo confliggeva con
L'interpretazione che gli ebrei davano si questa mi sembra
La chiave di lettura anche store graficamente più appropriata cioè da un certo punto di vista anche questi velenosi scritti
Dai quali giustamente oggi prendiamo le distanze dell'ultimo Lutero nei confronti degli ebrei non diceva nulla di nuovo
Rispetto a quello che la tradizione cristiana diceva a partire dal secondo secolo della nostra era quello che
Colpisce crea un certo punto la credit animosità nei direi quasi la drammatica urgenza con cui
Lutero si sente di dover intervenire contro gli ebrei io ho proposto questa chiave di lettura cioè
Avendo lui per primo così radicalmente puntato sulla scrittura come unica fonte della teologia per cui non
Non si può dire la scrittura alla lettera dice questo ma la tradizione ma il magistero oppure ma l'allegoria in senso spirituale disse no a tutto quello che dirà da dirci ce l'ha detto tramite queste scritture umane che vanno prese nel loro senso piano letterale
Per lui in questo senso piano letterale a cominciare privi capiterà genesi testimoniava inequivocabilmente di Cristo quando scopre
Che l'ebraismo tutti i passi per lui centrali dell'Antico Testamento li interpreta in modo diverso
è particolarmente colpito perché appunto se hanno ragione loro cioè che questi passi non testimoniano di Cristo allora lui non può dire ma però la Chiesa insegnato però si può intendere così
E questo spiega diciamo il punto di vista psicologico personale ideologico la sua necessità di dire allora vuol dire che loro non capiscono addirittura vuol dire che loro sono condotti
Da Satana a non capire quindi come dice ho inventato io anche il
Il grande storico
Giovane Toma scafo anche ha pubblicato
Abbiamo tradotto per la Claudia non suo bel libro su gli ebrei di Lutero
Per per Lutero che anche aveva una visione o apocalittica della storia si tratta di una battaglia per la scrittura
Non possono avere ragione gli ebrei
Sul secondo punto parla Vizzini una
Ammissione di colpa e di omissioni da parte del chiese protestanti tedesche innanzitutto
Una missione che però all'inizio è stata piuttosto tiepida Francia messo un po'di tempo l'abbiamo se diciamo così perché
Secondo me quello che era chiaro a tutti era la responsabilità storica della Germania come nazione nel nazismo nella guerra nell'oppressione di quasi tutta l'Europa
Ci vuole più tempo per riconoscere che al di là di questo problema che riguardava però una generazione
Problema drammatico cioè bisogna
Capire che in buona sostanza
Io parlo del protestantesimo il protestantesimo tedesco
Fu completamente i freni plateau al nazionalismo
Quindi a un a una identificazione il complesso di Versailles eccetera eccetera e fu completamente succube a quella propaganda che individuava nella questione ebraica
Un problema politico primario
E quindi gli ebrei come
Domini e segreti dominatore del mondo come
Attentato
Alla civiltà eccetera eccetera come speculatori il mito della sovrarappresentazione di ebreo nella nella società tedesca eccetera eccetera
Allora in un primo tempo si parlo genericamente di quello che tramite il nostro popolo è stato fatto di male eccetera poi si comincia a riconoscere che c'è uno specifico problema cioè come mai
Nessuno aveva trovato nulla da ridire sostanzialmente per il fatto che improvvisamente dei cittadini tedeschi molti dei quali combattenti della prima guerra mondiale ora improvvisamente venivano discriminati
E
Il passo successivo fu di dire va bene questo è il problema che ha riguardato una generazione una fase della storia della Germania contemporanea ma
A monte di tutto questo c'è il problema
Di un antigiudaismo tra virgolette per bene cioè di questa ideologia che denigra squalifica
Gli ebrei a tavolino
Diffusa nella predicazione dei libri teologia nella catechesi eccetera e questo fu l'ultimo passo
Antivigilia lirismo antiebraismo antisemitismo che permane nella nostra società
Direi che bisogna ho scelto come motto del mio discorso di questa mattina il titolo del più radicale più avanzato dei documenti prodotti dalle Chiese evangeliche tedesche che conversione e rinnovamento
Conversione vuol dire noi dobbiamo
Non tanto giudicare il passato partire da oggi ma segnalare dove noi istituiamo una rottura dove noi prendiamo strade diverse
E rinnovamento vuol dire
Non basta dire quello che abbiamo detto
O che hanno detto è fatto in passato
Noi non lo riconosciamo più bisogna anche intraprendere strade nuove
Dire cose diverse fare passi
Diversi che qui credo che la la dimensione diciamo educativa siccome le vecchie se sono anche delle idee delle agenzie dove si fanno dei discorsi sì sì cresce la gente intorno
A certe parole allora queste parole devono cambiare e bisogna marcare
La differenza raccontando anche a chi non la sa
Penso alla devo mai nascono dei giovani che biografica mentre non hanno più nessun contatto con la guerra con la sua io sessantatré anni avremo anche frequentato le scuole ebraiche Vittorino mi sono dall'età di sei anni in avanti
Per varie ragioni mi è stato raccontato che cosa erano i campi di sterminio che cos'era il fascismo che cos'era il nazismo che cos'era la resistenza eccetera eccetera
Oggi tutto questo non è più ovvio dal punto di vista biografico e quindi secondo me bisogna non soltanto
Dire le cose come le vediamo noi oggi ma anche raccontare quale è stato lo sfondo negativo a partire dal quale queste nuove acquisizioni si sono sviluppate grazie grazie a Daniele Garrone
Monsignor Spreafico a segnalato il cambiamento epocale che c'è stato nei rapporti tra ebraismo e cattolicesimo con il Concilio Vaticano II
Sì certamente io facevo riferimento a questo incontro del sessanta di Giovanni ventitresimo Congiu risacca
Giovanni ventitreesimo mi era stato delegato apostolico in Turchia Istanbul sapeva diciamo di quello che ho voluto dire la Shoah per il mondo ebraico accolto la sfida di Isac Concilio con la nostra Aetate
Ha cominciato a riflettere in maniera diversa sul rapporto privilegiato tra cattolicesimo tra cristiani ebrei e da lì è partito credo tutto una svolta direi una svolta che avvicinato il cattolicesimo liberalismo
Fino all'ultimo documento del due mila e quindici in cui sostanzialmente si fa una specie di diciamo di riassunto se vogliamo di questo itinerario di più di cinquant'anni in cui il cattolicesimo ha riscoperto l'ebraismo come una parte essenziale anche della sua auto comprensione quindi
La fede ebraica non è una cosa estrinsecare il cristianesimo è qualcosa di profondamente intrinseco e questo credo che ha cambiato molte cose
Prospettive
Ma io le prospettive e credo che debbono avvenire su due in due direzioni la prima
E quella di continuare un dialogo dell'amicizia dell'incontro questo è fondamentale ciò che è avvenuto in questi cinquant'anni è stato reso possibile da questo noi ci siamo conosciuti
Di più ci siamo diciamo accolti e abbiamo scoperto come soprattutto in questo mondo globalizzato abbiamo bisogno di vivere insieme per testimoniare la fede nell'unico Dio
La seconda direzione io credo che sia quella di
Approfondire diciamo questa Uto comprensione reciproca
Che ci fa capire come l'uno all'altro siamo essenziale
Credo che questo debba avvenire continuando l'incontro ma suo prodotto anche chiedendoci del mondo di oggi cosa vuol dire che ebrei cristiani sono alleati e non sono nemici
Perché io credo che noi possiamo mostrare come questa fede che ci unisce nell'unico Dio per noi ovviamente attraverso Gesù Cristo ma nell'unico Dio che il nostro Dio che il Dio di Gesù Cristo noi possiamo
Testimoniare un mondo frammentato
E pericoloso perché l'antisemitismo produce ancora oggi affetti talvolta sconosciuti ma continui
Un antisemitismo che avviene anche in luoghi dove non ci sono ebrei che ha una mentalità
Che noi dobbiamo correggere l'impegno dei cattolici è come aiutare le nuove generazioni e i fedeli cattolici a comprendere come gli ebrei sono nostri fratelli maggiori nel senso che sono una parte fondamentale del nostro credere
Il mondo nel quale viviamo una forzatura direi che
Così con le
è sconosciuto il livello di
Che riavvicinamento tra cattolici e protestanti
E sconosciuto anche questo per
Corso che la Chiesa cattolica ha fatto nei confronti che l'ebraismo e questo cosa significa
Purtroppo le devo dare ragione io credo che c'è ancora tanto da fare perché
Questo che è avvenuto direi a livello di esperte di pastori di rabbini di Vesco vi eccetera possa diventare
Un patrimonio comune dei cattolici in ogni parte del mondo perché la Chiesa cattolica universale ci sono Paesi dove gli ebrei non esistono ma stranamente talvolta c'è l'antisemitismo e quindi credo che noi dobbiamo fare uno sforzo per mettere in atto
Quello che questo documento dell'ottantasei diceva su come presentare gli ebrei l'ebraismo
Nella catechesi e nell'insegnamento questo vale anche per i protestanti
Per le chiese nate dalla riforma o che si sono uniti allo spirito della riforma come ad esempio i valdesi eccetera eccetera quindi io credo che in questo
Noi abbiamo una responsabilità soprattutto oggi che con Papa Francesco veniamo aiutato in questa direzione grazie grazie monsignor spreco