Intervista ad Augusto Minzolini sulla sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma della Legge elettorale (Italicum)

Radio Radicale abbiamo qui con un robusto Minzolini di forse dare qualche giudizio sulla sentenza della Corte costituzionale in merito all'Italia allora io non voglio diciamo le cose ma era quello che mi aspettavo lo scritto ad ottobre che questa era la cosa più probabile è quello che io dico che noi andiamo verso un sistema
Molto diverso dall'attuale un sistema che diciamo avrà un impianto proporzionale per quale motivo perché tutti di tra delle vere un
Premio
Catherine vigore senza il ballottaggio al quaranta per cento
Ma addirittura non è su base di quali visione ma su base di partito quindi
E difficile che in questo momento io vedo anche parlando del PD io parlo del
Cinquestelle un partito che possa arrivare al quaranta per cento
Dall'altra parte che cosa hai
Hai un meccanismo che mantiene i suoi capilista bloccati sia tanta un certo punto di vista possibilità di avere
Ne candidature plurali però di fatto rispetto al passato non è chi è l'eletto che decide dove optare ma è
Sieda per sorteggio
Quindi se io dovessi ragionare in termini di prospettiva
Io credo che questa forse è la formula che più favorisce la possibilità di andare al voto in tempi brevi perché poi è una cornice diamo a vedere senza fare polemiche ti faccio un discorso assolutamente tecnico
Gli abbiamo un impianto proporzionale nei fatti anche qui al Senato abbiamo l'impianto proporzionale come tu sai ma c'è anche qui un elemento come il premio di là che punta diciamo a favorire in ogni caso un'aggregazione che la soglia all'otto per cento
Quindi io credo cioè posso dirti se io dovessi mettermi nei panni di Renzi a questo punto tenterà di andare al voto per tutto quello che pago tre beh conseguire dal fatto che predilige altrimenti fare un'altra legge di stabilità la devi fare in contemporanea Dale lezioni tedeschi e inglesi pochi margini quindi è
Quindi se te la devo dire quindi indipendentemente diciamo dal dalla mia posizione dove i tre più comune analista questi non credo che ci sia
Era possibile immaginare una legge elettorale
Più diciamo favorevole a uno scenario di elezioni anticipate più di questa chiarissimo ma può viso comunque potuto si potrebbe sia vicino Lecce anticipando se noi rimaniamo su questo contesto si il punto poi sei ci sono dieci mila fra i quindici mila freni sono seduto il Quirinale che non lo
Una parte il Quirinale però su quello poi vediamo cioè nel senso che uno può anche creare un percorso che possa permetterle ma soprattutto c'è tutto se benissimo gli organismi eletti hanno di per sé una resistenza a rimettersi in discussione
A me sei non mi piacerebbe discorso riconoscimento di me fa storia a livello di vitalizio TERNA queste persone tutte cose che frenano
Io parto per però
Da una logica secondo me più importante su cui noi dovremmo ragionare
C'è una distanza tra
Istituzioni l'opinione pubblica
La
Abbiamo visto mandati referendum preferendo da una parte
Ha fatto vedere quelle riforme non
Dei se non le vuole
Ma dall'altra parte ha dato un evidente evidente l'idea che questo Paese vuole portare perché il sessantasette per cento di persone che si recano alle urne ad ottobre è una quota molto alta
Immaginare che
Dopo che non so Berlusconi ha detto sarà il siamo al quarto governo non ha letto bene abbia avuto un Presidente del Consiglio eletto tu continui quando già di per sé la funzione di questa legislatura è finita forza propulsiva se usiamo diciamo un termine usato a Berlinguer per altri motivi su altre reti su altri discorsi
è evidente che un modo per andare avanti per ritirare una rapporto complicato tra istituzioni e corpo elettorale dice voglio siamo questo misurino come sempre un saluto da Radio Radicale