05 FEB 2017
intervista

Ernesto Rossi manager di Stato alla guida dell'Azienda per il rilievo e l'alienazione dei residuati "A.R.A.R." (1946-1958). Intervista a Luciano Segreto

INTERVISTA | di Lanfranco Palazzolo - RADIO - 18:47 Durata: 49 min 5 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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In occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Ernesto Rossi, Radio Radicale intende occuparsi di una parte meno conosciuta dell'impegno di Ernesto Rossi come manager di Stato alla Direzione dell'A.R.A.R.

La storia dell'Arar (Azienda per il rilievo e l'alienazione dei residuati) è la storia di un'azienda per molti versi "diversa", come lo era l'Italia che si affacciava ai campi dove erano raccolti i residuati lasciati dagli alleati alla fine del conflitto.

Era un paese che aveva bisogno un po' di tutto, dove dominavano il mercato nero e i grandi speculatori, ma era anche
l'Italia delle mille iniziative di piccoli imprenditori improvvisati, alla ricerca di opportunità nuove tra le pieghe della ricostruzione economica e sociale, ma anche morale, del paese.

A guidare questa azienda statale sui generis fu chiamato Ernesto Rossi, che aveva trascorso tredici anni tra prigione e confino sotto il regime fascista, un personaggio di punta nel dibattito politico e culturale del secondo dopoguerra.

Rossi seppe trasmettere all'azienda le proprie idee: la lotta contro i monopoli e per l'affermazione di un sistema economico che offrisse pari opportunità a tutti.

L'azienda viene impiegata per altri compiti, dopo il primo, fino al 1958: da interventi all'epoca del Piano Marshall ai cosiddetti "acquisti di Stato", dal coordinamento delle pratiche per i finanziamenti a favore di piccole e medie imprese a incarichi nell'ambito della costruzione delle infrastrutture Nato o alle compensazioni globali con la Repubblica democratica tedesca e con la Cina.

La storia dell'Arar offre l'occasione per esaminare i rapporti tra governo, strutture burocratico-amministrative e interessi economici; tra un intervento pubblico che offre regole del gioco valide per tutti gli attori economici e politiche che stabiliscono gerarchie, solidarietà improprie, sacche di privilegi.

È lo spaccato di un'Italia che dopo la guerra stava cercando di darsi criteri trasparenti, che garantissero un'effettiva democrazia economica, ma dove antiche complicità, abitudini e interessi consolidati cercavano di impedire quel rinnovamento.

Radio Radicale ha voluto ricordare questa parte dell'impegno politico e civile di Ernesto Rossi attraverso questa agenzia dello Stato che ebbe la fiducia di tutti i governi italiani tra il 1945 e il 1958.

Ad aiutarci in questo viaggio ci ha pensato il professor Luciano Segreto, autore di "Arar.

Un'azienda statale tra mercato e dirigismo" (Franco Angeli editore).

Ricordiamo che il prof.

Segreto si è occupato di questo tema anche in altre pubblicazioni.

Tra queste vi segnaliamo: "L' esperienza di manager pubblico : Rossi all' ARAR".

In: A.

Braga e S.Michelott.

Ernesto Rossi : un democratico europeo, pp.

191-204, Soveria Mannelli: Rubettino, ISBN:9788849824209.

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