Dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni Silveri a margine del Consiglio Europeo

Potrebbe portare
Prevalere del metodo intergovernativo anziché
Quello nata è stato fatto notare che
Conciliando più velocità con una struttura istituzionale concepite per ventotto ventisette potrebbe comportare dei problemi no ma non c'è dubbio che è tutto un
è tutto un campo da da esplorare nelle conseguenze istituzionali
Non a caso il il Libro bianco dalla Commissione europea
Delineati dirittura cinquecento riversi e siamo soltanto all'inizio io
Voglio che sia molto chiaro che anche la dichiarazione di Roma non è che
Si occupa del di questo come punto centrale però
Una cosa mi sembra sia evidente sia evidente anche dai lavori
Che si sono svolti oggi
Ma è evidente
Da molto tempo
Europea e cioè che
Noi non possiamo stare fermi di fronte alle
Alle sfide a i compiti che l'Unione europea
Anche se l'Unione europea si muove
Nuove
Circa
Del vagone più lento
Quindi
Chi
A una minore disponibilità a politiche di integrazione va assolutamente tenuto a bordo rispettato deve continuare a essere membro a pieno titolo all'europea ma questo non può impedire
A Paesi che vogliono scegliere un passo più veloce di poterlo fare e quello che abbiamo fatto addirittura sulla moneta l'abbiamo fatto su Schengen
Dobbiamo farlo nella risposta alle sfide che avremo nei prossimi anni perché se siamo
Invece vincolati
All'idea che si può avere maggiore integrazione alla grande che a ventisette il rischio è che lo scriviamo in qualche documento ma non facciamo passi avanti
Però certamente questo comporterà
Si fiderà sul piano istituzionale architetture e non sono cose che risolviamo con la Dichiarazione di Roma ma forse neanche nelle prossime settimane nei prossimi mesi
L'importante che si accetti l'idea che questo non è un modo per
Scegliere Paesi rispetto ad altri
Ma è un moto per consentire a chi vuole
Fare più rapidamente convintamente un percorso europeista di farlo del resto i trattati di Lisbona già lo consento appoggiarsi alla selezione dei ricordi quanto nessuno