"L'immigrazione in Italia nel contesto europeo"

Potete terzo nella misura del possibile cominciamo
Quando non rientra tra
Come direttore dell'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo
Come da programma il mio sarà veramente un saluto
Un saluto per ringraziare tutti i partecipanti così numerosi in questa sala un saluto per ringraziare le autorità il prefetto ad esempio di essere presenti
Un saluto per ringraziare anche i relatori di questa in giornata e naturalmente gli autori che ora sono un po'sommersi dalla folla ma che sono qui alla mia destra
I fautori della ricerca che verrà presentata in questa sede
E per spiegare come mai il Parlamento europeo d'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo accettato con entusiasmo l'invito che è stato formulato dalla dottor Pete How della Caritas di effettuare nella sua sede la presentazione del dossier sulla immigrazione imita
In effetti il parlamento europeo qui in Italia dall'inizio dell'anno sotto come dire l'intestazione i Quaderni del Parlamento europeo
Effettua delle riflessioni sui temi che sono maggiormente rilevanti in Italia in Europa e l'immigrazione chiaramente un tema tipicamente europeo
Abbiamo fatto una riflessione di questo tipo a maggio quando abbiamo parlato di democrazia nello sviluppo effettueremo una riflessione analoga il venti di novembre la prossima settimana venerdì quando parleremmo di Dole di droga nel contesto della Settimana europea di lotta contro l'altro
Personalmente ma non sono il solo credo che l'Europa dovrà confrontarsi innanzitutto col problema della immigrazione confrontarsi per rafforzare la propria unità in vista appunto di dare un soluzione mai per quanto è possibile probabilmente ma certamente per affrontare questa enorme questione perché come dico sempre
Quando la foresta brucia brucia anche la capanna che sta in mezzo alla foresta
In questo caso la foresta che brucia e quello che ci sta intorno è il malessere dei paesi che facevano parte del blocco dell'Unione Sovietica della ex Jugoslavia
Perfino delle repubbliche della federazione russa certamente delle dei vari Paesi poveri del nord dell'Africa io metterei l'immigrazione in ordine alle priorità che l'Unione Europea che si realizzerà con il trattato di Maastricht deve affrontare insieme alla difesa dell'ambiente e alla pacificazione delle mondo
Quanto meno per quanto riguarda le grandi priorità della politica internazionale dicevo non sono il solo
Perché ad esempio il Parlamento europeo ne parlerà più approfonditamente l'onorevole Rosi Bindi
Che deputata del Parlamento europeo la prossima settimana a Strasburgo nel corso della sessione appunto del Parlamento europeo martedì affronterà proprio il tema della immigrazione in euro
A questo punto il mio saluto dovrebbe considerarsi concluso cedo la parola al dottor Girelli che appunto organizzerà i lavori della aggiornata
Io comincerei chiedendo gentilmente ai fotografi e gli operatori di lasciare spazio al pubblico la possibilità che il pubblico segua de iniziative
Gentilmente
Per favore grazie
Buongiorno a tutti ringrazio per essere venuti e per essere così numerosi spero che non sia troppo faticoso seguirci se sceglieremo di essere Brevi chiederemo anche ai nostri ospiti
Di essere ciascuno di loro breve di fare interventi possibilmente di dieci minuti
Siamo qui per dare dei numeri sono parecchi a dare i numeri
Alcuni veramente sembra quotidianamente nei giornali che li diano proprio i numeri nel senso che sparando con poca attenzione e poca prudenza i numeri che si riferiscono all'invito alla immigrazione straniera nel nostro Paese
A che cosa serve dare i numeri
Io credo che questa sia la prima domanda da porci in questa sede dove presentiamo il dossier statistico mille novecentonovantadue della Caritas
Dossier sull'immigrazione beh dare i numeri serve sostanzialmente secondo me ha due cose
Prima di tutto serve a non avere paura seconda cosa serve a capire a distinguere
Non avere paura perché soprattutto se si legge con attenzione il lavoro fatto dai dagli studiosi che hanno preparato questo dossier
E in generale se si seguono con attenzione le cifre che sono riportate anche ufficialmente sull'immigrazione in Italia e in Europa e in questa sede mi sembra importante far riferimento all'Europa
Beh se si vede con attenzione se si guardano con attenzione questi numeri cade secondo me nonostante la crisi nonostante i problemi che così fortemente sentiamo in questi mesi cade qualsiasi paura
Siamo in Europa di fronte a un numero di immigrati
Parlo di tutti gli immigrati comunitari extracomunitari da Paesi ricchi e Paesi poveri che non supera il quattro per cento
E per quanto riguarda gli extra comunitari poveri quelli che cioè vengono dai Paesi del Sud del mondo dall'est del mondo questo numero supera di poco siamo al due virgola quarantatré per cento supera di poco il due per cento
Due persone ogni cento vengono da fuori vengono a chiedere uno spazio nel nostro Occidente apparentemente trionfante nel momento del trionfo particolarmente in crisi
Dunque se poi andiamo dalle a dall'Europa scendiamo all'Italia ci accorgiamo che questa cifra è ancora più bassa
Forse ricordate ancora qualche anno fa quando si parlava di soglia di tolleranza sembrava che un Paese un po'come una persona irritabile non potesse tollerare oltre il sette per cento degli immigrati degli stranieri nel suo Paese
Ebbene in Europa ce ne parlo di immigrati extracomunitari il due quattro per cento in Italia siamo una cifra intorno all'uno virgola quattro per cento
Nemmeno due immigrati per ogni cento persone
Non siamo non dico alla soglia di tolleranza di quella di quelle irritabile
Paesi di cui si parlava qualche anno fa ma nemmeno alle soglie di tanti tantissimi paesi d'Europa che hanno un numero più alto naturalmente noi contribuiamo ad abbassare questa media
Non solo ma se si vanno a vedere le cifre che ci fornisce la Caritas ci accorgiamo che negli ultimi anni non c'è stato questo scoppio questa invasione
Di cui tanto si parla ma che in realtà le cifre anno per anno da vent'anni a questa parte aumentano in modo molto tranquillo molto proporzionato di alcune decine di migliaia naturalmente all'anno ma senza per questo
Quella invasione da tanti paventata
Dunque i numeri servono per prima cosa non avere paura ad affrontare queste cose con la giusta serenità
E con le direi anche la responsabilità di chi da una parte appunto delle responsabilità nelle cause stesse della immigrazione da quei Paesi e dall'altra conosce le possibilità dei nostri paesi dei Paesi industrializzati dei Paesi ricchi
Che ancora una volta lo ricorda questo dossier sono in una situazione magari contraddittoria magari all'interno ci potrà sembrare anche drammatica ma infinitamente veramente infinitamente altro che settanta volte sette
Superiori economicamente come benessere ai Paesi del Terzo Mondo
La seconda cosa i numeri servono a distinguere
Servono a capire servono proprio a distinguere nel Milione milioni e mezzo ottocento quanti sono insomma
Che vengono sempre nominati ufficialmente citata di ottocentocinquanta mila persone circa servono a distinguere nella grande massa dell'immigrazione
Questo è un esercizio che noi di solito non ci mettiamo a fare ci sembra troppo faticoso distinguere fra una donna e un uomo fra un musulmane un cattolico fra un professore universitario e un diplomato in falegnameria fra un analfabeta
Fra un e un rifugiato politico
Ci sembra troppo faticoso ma questo esercizio in cui ci aiuta il dossier in cui ci aiutano i dati i numeri appunto è un esercizio invece salutare
Perché ci permette prima di tutto di capire come è formata questa immigrazione in quanti diversi modi è inseribile e dall'altra parte e soprattutto perciò diciamo nella prima parte un aiuto per l'accoglienza è ben diverso
Accogliere una massa indiscriminata di un milione di persone e invece sapere come inserire differenti gruppi con differenti motivazioni con differenti capacità e competenza dall'altra parte
Questa distinzione questa capacità di distinguere anche un forte antidoto verso il razzismo e l'intolleranza
Perché quello che distingue
Diciamo anche dal punto di vista psicologico il razzismo l'intolleranza verso i diversi e il fatto di trasformare una persona nella persone trasformare un arabo nell'arabo trasformare un ebreo nell'ebreo
Questo è il razzismo
Non è più non sei più una persona con le tue capacità i tuoi interessi la tua dimensione umana e culturale il tuo portato etnico
La tua religione eccetera i tuoi difetti anche le tue qualità se invece la però lette migliaia di riferimento però come se ciascuno di noi venisse definito come l'italiano
E chiunque si rivelerebbe a questa definizione non sono l'italiano medio però non voglio esserlo perché ciascuno di noi a un suo modo anche di rapportarsi alla cultura al patrimonio umano civile del proprio Paese lo stesso vale per gli altri
Per le altre culture che noi invece identifichiamo malamente con queste parole a volte volgari come vu'cumprà a volte eufemistica e come extra comunitari
Questo per dire a cosa servono i numeri però poi ce lo faremo dire più specificatamente dalle persone che sono a questo tavolo in parte sono persone che hanno lavorato che hanno contribuito fortemente a questo lavoro
E al di là di questo singolo lavoro non retribuito in questi anni a sensibilizzare l'opinione pubblica
Su questo tema su questo fenomeno di così vasto di importante respiro e non di breve termine dall'altra parte sono persone vicine a questi temi in ambito diverso
Io naturalmente li ringrazio per essere venuti ringrazio anche prima di tutto il prefetto che ci ha fatto l'onore di essere qui e poi molti altri mi piacerebbe veramente nominarli tutti che sono venuti sono intervenuti evidentemente non anche perché si tratta per la maggior parte di persone che ben conoscono questo problema non per imparare ma invece per portare la loro solidarietà e soprattutto la capacità che hanno nei rispettivi campi di trasformare le idee di cui parleremo in questa mattinata infatti in comportamenti a volte in comportamenti istituzionali altre volte invece in comportamenti di assistenza di volontariato in altri casi no in comportamenti più politici se vogliamo sindacali di di rivendicazioni di attenzione verso i diritti del mondo extracomunitari
Allora ringraziando ripeto tutti quanti io comincerei dare la parola per dovere anche di ospitalità siamo ospitati al Parlamento europeo all'onorevole Rosi Bindi che ha non soltanto un passato così nell'Azione cattolica che perciò la qualifica diciamo anche nell'ambito delle organizzazioni che si occupano di questi temi di emarginazione e di problemi sociali molto profondamente ma soprattutto al Parlamento europeo si è occupato con più attenzione proprio delle petizioni cioè di quei problemi di quelle richieste che proprio vengono dalle aree dalle delle diciamo dalle zone dalle dalle aree sociali più difficili oggi l'Europa forse potremmo partire da questo oggi l'Europa nonostante sembri alla soglia così di di di un visione un po'più unitaria dei problemi questo problema particolare dell'immigrazione l'ha lasciato
Molto ai singoli governi come se fossero fatti loro e non fatti comuni problemi comuni io chiederei alla all'onorevole Bindi di partire un po'da da questa o tema per illustrarci i suoi problemi
Grazie
Di questo invito
Un saluto a tutti e un ringraziamento per questa possibilità
Che mi è offerta come parlamentare europea
Fare uscire
Le tensioni le ricerche le attese
Le determinazioni di indirizzo politico
Del parlamento europeo da da quel silenzio
Nel quale è spesso confinato dal
Dai mezzi di comunicazione di massa nel nostro Paese
Dalla lontananza
Che vive e che sembra vivere dall'attualità dei problemi quotidiani delle nostre società
E quindi questa un'occasione nella quale
Si può confrontare a partire da un dato
Dai numeri reali riferiti ad una situazione come quella italiana e in particolare come quella laziale e romana
Quanto sta avvenendo a livello comunitario
Ecco io non vi darò dei numeri sono già contenuti
Nel dossier statistico che molto correttamente molto opportunamente colloca il problema dell'immigrazione in Italia nel contesto europeo
Intendo invece sottoporvi alcune
Di quelli che mi sembrano i nodi politici con i quali il fenomeno dell'immigrazione fa confrontare l'Europa comunitaria in questo momento
Facendo peraltro scoppiare alcune contraddizioni del suo cammino
E ponendoci di fronte a delle scelte di fronte a delle sfide precise
Io credo che la prima
La prima sfida che il problema dell'immigrazione pone all'Europa va a collocarsi
In quella che io definirei la contraddizione più evidente
Di questo momento per l'Europa comunitaria cioè a dire l'Europa sta perseguendo è stata intanto di portare a termine
Attraverso scelte giuridiche politiche ed economiche
Un cammino che è iniziato
Con la metà degli anni ottanta
E che si è posto come obiettivo quello di
Fare di questa parte del mondo
Di questa zona
Privilegiata tra le poche privilegiate oggi nel mondo
Il più grande mercato
E anche l'economia più stabile del mondo
Forse anche l'economia più forte del mondo
Lo stresso Trattato di Maastricht in un certo senso anche se appresso
Avvio ed è stato siglato dopo i grandi cambiamenti del mille novecentottantanove si colloca
Come frutto di continuità di questa scelta storica
L'unità monetaria
L'unità economica
L'assetto istituzionale che presenta la debolezza
Del del capitolo intorno alla coesione economico-sociale
La timidezza ancora intorno
A materie fondamentali come quelle della politica estera comune
Ed è la politica degli affari interni giudiziari
Sono a dimostrare che max scritte in un certo senso in continuità con la storia precedente
Quella di fare dell'Europa lo spazio economico più stabile il più ricco del mondo
Per realizzare questa forse il suo primo obiettivo politico sta nelle ingaggiare una concorrenza rigorosissima e dura con le altre top aree forti del mondo in maniera particolarissima in Giappone e gli Stati Uniti d'America
Per raggiungere questo obiettivo l'Europa non può non vincere la sfida della concorrenza con la potenza tecnologica del Giappone con la potenza commerciale degli Stati Uniti
Questa storia che come dicevo è in continuità con un cammino iniziato molti anni fa
Questo processo forse non ha capito fino in fondo la discontinuità che la storia invece ha subito con il mille novecentottantanove con i fatti che sono seguiti
E così l'Europa che insegue questo obiettivo
Si trova oggi a confrontarsi
Con una pressione di carattere economico sociale e culturale
Che viene dai suoi Paesi confinanti nei confronti dei quali i muri sono caduti
E questi Paesi confinanti queste zone confinanti
Sono ormai in casa propria
E pongono come zone deboli e povere
Emblematicamente le zone più deboli e più poveri del mondo
Pongono l'Europa di fronte a questa contraddizione
Realizzare l'obiettivo di essere l'area più forte e più stabile economicamente del mondo essendo sottoposta ad una pressione che non è più una pressione politica e militare ma è una pressione umana
Da parte dei paesi che la circondano da parte di uomini e donne
Che guardano a questa zona del mondo non come la zona più forte ma la sfidano a diventare la zona più solidale del mondo
Io credo che il problema dell'immigrazione
Si ponga ponga l'Europa innanzitutto di fronte a questa contraddizione e a questa sfida
C'è un altro elemento un'altra contraddizione un'altra sfida un'altra possibile scelta che viene sempre dal un problema della immigrazione
Ed è rappresentato dalla setto
Istituzionale dell'Europa
L'assetto che l'Europa si è data
In questi anni e che ha avuto una riforma significativa con il Trattato di Maastricht
I temi che ci interessano quelli relativi all'immigrazione al controllo delle frontiere
Alla ridefinizione del diritto di asilo
Ai diritti sociali nei confronti dei lavoratori dei Paesi terzi
Sono tutte materie
Affidate nel nuovo assetto istituzionale di Maastricht
Non alla comunità e quindi agli organi comunitari
E quindi
Come dire
Sottoposti ad un processo democratico che preveda
L'apporto istituzionale del Parlamento della commissione dei Governi degli Stati membri
Le materie che interessano in maniera particolarissima e direttamente il tema dell'immigrazione
Sono competenze e funzioni affidate all'Unione Europea e cioè a dire insieme alla politica estera comune materie totalmente affidate ancora agli equilibri intergovernativi
E cioè agli accordi che il rapporto di forza tra gli stati membri sono in grado di siglare di volta in volta nei confronti di questo problema
In altri termini non ci sono ancora gli strumenti per una vera e propria politica comunitaria per una legislazione comunitaria in questa materia che più di altri ormai è materia comunitaria
Ma questo è ancora affidato
A
Rapporti tipicamente e squisitamente intergovernativi dove l'Europa esisti ripeto come il risultato è il frutto del rapporto di forza tra gli stati membri
Emerge qui la contraddizione una delle contraddizioni più forti riguardo a questo tema
Perché è evidente che
Fin quando questa materia che in maniera eminente è materia comunitaria
E ci fa riconoscere come europei prima ancora che come italiani inglesi o tedeschi
E la consapevolezza che chi guarda ai nostri Paesi non vuole non guarda l'Italia non guarda alla Germania guarda all'Europa d'Europa una identità molto più forte fuori dai suoi confini di quanto non ce l'abbia ai ai propri confini interni
Molto più chiara nella testa di un africano
L'identità europea di quanto sia chiara nella stessa testa degli europei
E questo che è un tema sul quale sarebbe possibile ricercare e costruire la vera identità europea e come tale rapportarsi
Come casa comune aperta con il resto del mondo noi restiamo il frutto ripeto della sommatoria delle nostre differenze non alla ricerca di una sintesi di un'armonia ma forse la ricerca di contrasti tra di loro
C'è un'altra contraddizione un'altra sfida e il tema dell'immigrazione pone all'Europa
Ed è il rapporto tra il sentirsi europei
L'essere cittadini d'Europa
E l'essere attraverso una cittadinanza europea cittadini del mondo
Una delle novità del Trattato di Maastricht è sicuramente quella di aver introdotto ed aver istituito la cittadinanza europea
Ciascun cittadino degli Stati membri eh cittadino europeo
E come tale
Sede di una uno status giuridico politico
Nei confronti del quale
Si stabiliscono rapporti precisi di responsabilità giuridica sociale economica e politica non soltanto con l'istituzione degli stati membri ma anche con istituzioni della comunità
L'avere individuato
Il concetto di cittadinanza europea di cittadinanza dell'Unione
L'avere in un certo senso abolito il conflitto tra cittadino e straniero all'interno dei confini comunitari
Per cui l'italiano si troverà in Inghilterra tutelato
Dalla stesse garanzie dei quali effettivamente tutelato in inglese e viceversa compresa la copertura diplomatica ha evidentemente rafforzato la differenza tra l'essere uno Peo e il non essere europea
Paradossalmente la creazione di una identità giuridico politico più forte
A messo in evidenza ha fatto scoppiare in un certo senso la contraddizione
Di questo momento dell'Europa che ricerca l'identità di se stessa e dei suoi propri cittadini
Proprio nel momento in cui è sfidata
A ritrovare elementi di unità con altre culture con altre provenienze con altri uomini con altre donne
Ci siamo ci siamo battuti in Parlamento europeo perché
L'Europa non fosse a Roma
E non fosse indispensabile attribuire riconoscere la cittadinanza europea per la tutela dei diritti inviolabili della persona umana
Per la tutela e la garanzia di una serie di diritti sociali
Che spettano comunque alle persone a prescindere dall'essere o dal non essere cittadini
E che spettano comunque ai residenti e a quanti domandano
Di entrare a far parte della nostra comunità
In altri termini l'avere stabilito il concetto di cittadinanza impegna la comunità europea a ridurre questo concetto
Ai suoi aspetti più propriamente politici
E a rafforzare al di fuori del concetto di cittadinanza il riconoscimento e la garanzia dei diritti
Personale di diritti inviolabili della persona umana dei diritti sociali di tutto ciò che consegue nelle da parte di una persona prescinde la sua cittadinanza
Dal vivere all'interno di una determinata comunità
L'ultima contraddizione sulla quale mi soffermo come il semplice enunciato il semplice titolo come del resto fatto con le altre
Forse in questo momento la contraddizione più forte che questo continente sta vivendo
Nel momento in cui si stanno verificando possibilità reali di processi di unificazione
Nel momento in cui i governi pur attraverso i molti limiti hanno siglato un trattato che definitivamente stabilisce un vincolo politico all'interno dell'Europa comunitaria
Noi stiamo assistendo al verificarsi sempre più preoccupante di fenomeni di disgregazione di disintegrazione in mezzo ai popoli
Non sono i popoli in questo momento che sembrano cercare l'unità lo sono di Stati lo sono i governi lo è la politica in realtà i popoli sembrano di più innamorati del particolare della disgregazione della frammentazione dell'accentuazione della differenza della negazione la differenza della
Questa che è la sfida culturale più forte che è posta oggi alla nascita dell'Europa è anche la sfida culturale più forte con la quale noi siamo chiamati a confrontarci con il problema dell'immigrazione
Ma se mi consentite
L'ultima battuta
Questo riemergere forti della del problema dell'altro come problema culturale e delle problema dell'integrazione come problema profondamente culturale
A se mi consentite di origine ben poco di cultura io credo che affondamento di questo processo di disintegrazione di divisione che rischiamo di vivere vi è la paura la paura dell'altro come negato ore
Delle possibilità di vedere consolidati ad aumentati mie sistemi di privilegi
La tendenza alla disgregazione che sta vivendo l'Europa comunitaria
è il nome della venuta meno di un patto sociale di uno scambio sicuro tra consenso tra vincolo comunitario e benessere
Perché la crescita
Fuori misura dei privilegi terminati certe categorie
Che ha di fatto postula condizione della non più possibile garanzia degli stessi accentua
Come come dire la personificazione del nemico in tutti coloro in maniera particolarissima coloro che hanno origini diverse un colore della pelle diverso una regione diversa una civiltà riversa come portatori di bisogni la garanzia dei quali Mina in profondo la
La tutela dei propri privilegi e delle proprie garanzie acquisiti
Questo problema culturale
Chi è drammatico che ci fa ritrovare di fronte a spettri che avevamo pensato definitivamente definitivamente superati a è realtà
L'origine della disgregazione che nasce nei nostri paesi occidentali dalla venuta meno di un sistema di più libero e di sicurezza fondato sul rapporto tra consenso e bellezza
Ecco in questo senso io credo che il problema dell'immigrazione vada a colpire per i problemi che pone per le attese che pone le contraddizioni più forti che la civiltà occidentali stanno vivendo in questo momento e come tali l'anche la loro impotenza a guidare con i processi della ragione i grandi cambiamenti storici
Chiedo scusa chiederei ai prossimi intervenuti di essere più stringati si era parlato in dieci minuti è vero che l'Europa è grande ne siamo più piccini però non c'è cerca di non superare questi questi limiti dicevamo grande piccolo passiamo
Dalla dalla regione Europa alla Regione Lazio la Regione Lazio in Italia è quella che ha più immigrati il dossier lo lo dimostra ci sono più di duecento mila immigrati regolari naturalmente ci sono anche probabilmente più clandestini nel senso di irregolari torneremo su questo termine e che in altre regioni circa un quarto praticamente poco più anche forse di un quarto degli immigrati presenti in Italia ne parliamo con l'assessore a questi temi all'immigrazione della regione Lazio Antonini che tra le altre cose anche fatto la introduzione a questo volume della Caritas
Regione
Collabora con la Caritas in varie e multiforme di Spielberg il modo di questo di patrocinare
Il dossier statistico del novantadue rientra nella politica regionale
Già definita attraverso una legge la legge diciassette del novanta una legge organica che si pone il problema del immigrazioni in termini organici attraverso una programmazione triennale ed annuale degli interventi
Poco fa abbiamo ascoltato quelli che sono le considerazioni di preoccupazione del fenomeno migratorio i una visione e intercontinentale e le problematiche che si pongono rispetto alle politiche europei
La politica regionale
Si coniuga perfettamente con la politica continentale europea
In quanto riteniamo che affrontare i bisogni
Di queste masse in movimento in senso planetario devono trovare una risposta di indirizzo generale molto vasto
Ma necessita di una risposta puntuale attraverso l'accoglienza di fatto da parte della società che accoglie
E quindi questa politica deve essere organizzata dai livelli regionali
Con la partecipazione degli enti locali e di tutto ciò che nel sociale si muove rispetto alle problematiche degli altri
Proprio in questi giorni in regione porteremo in Consiglio l'approvazione della legge sul volontariato
Che consente di dare maggiore rigore
A questo tipo di attività che non solo di supplenza ma dobbiamo superare questo aspetto della supplenza per arrivare ad un potenzialmente collaborazione fra le istituzioni
E i movimenti
Volontari che sono indispensabili per sensibilizzare la collettività rispetto a queste problematica
Noi ci muoviamo attraverso quest'aspetto programmatorio con la roba collaborazione degli enti
Che partecipano attraverso una consulta regionale dove ci sono associazioni che rappresentano le varie realtà dell'immigrazione nella nostra Regione questo della presentazione del dossier estremamente a un punto fondamentale perché per programmare bisogna conoscere
Conoscere non solo da parte degli operatori pubblici e privati ma questa e conoscenza estremamente necessaria per superare i pregiudizi
Noi abbiamo una visione indistinta dell'immigrato
L'opinione pubblica lo vede come tra virgolette il vu'cumprà oppure i lavoratori di vetri ma è una realtà molteplici di diversa con professionalità e modalità proprie di una società che si sposta anzi nell'ambito dell'immigrazione ci sono altre mi emarginazioni nell'ambito nell'interno dell'immigrazione stessa e sono forse quelle che noi dobbiamo più affrontare
E che riguardano proprio le problematiche sociali più urgenti che sono l'abitazione i problemi della salute l'integrazione Lapo la febbre di Zazie ore la possibilità di vivere i una società che li accoglie
E quindi per noi queste problema della fase iniziale cioè la conoscenza
è essenziale e quindi va dato atto alla Caritas don Luigi
A coloro che hanno collaborato nell'elaborare questa il secondo
A un anno e noi proseguiremo come Regione ad offrire il nostro patrocinio acquista iniziativa perché riteniamo che deve essere ancora completato non ancora veritiera della realtà
Dell'immigrazione
Noi rappresenta abbiamo nella Regione Lazio il ventidue per cento dell'immigrazione nazionale ma credo che è molto ma molto di più prove su tenendo conto degli irregolari
E del presenza diciamo del realtà in Italia anche di carattere religioso e quindi ci troviamo una forte emigrazione nel regolarizzata per l'estero
Europeo e quindi e se noi proseguiamo per i prossimi anni su questa strada noi ci avvicineremo di più alla verità della conoscenza del fenomeno
Io non voglio voglio far riguadagnare il tempo rispetto al precedente intervento consentendo mi solo una considerazione
Una considerazione che che queste che da fenomeno apparentemente negativo l'immigrazione deve diventare un fenomeno positivo
Cioè fare in modo che questo fenomeno che non è straordinario io direi che ci dobbiamo attrezzare al permanente perché lo spostamento delle masse sarà continua il sottosviluppo proseguirà purtroppo e e il processo di accelerazione demografica
Da parte e delle popolazioni e del terzo mondo e il calo del tasso negativo della natalità nei Paesi sviluppati per un fattore anche culturale
Questo proseguirà allora ci dobbiamo attrezzare non per l'emergenza ci dobbiamo attrezzare per un fenomeno permanente che deve essere guidato in maniera organica e razionale per fare in modo che l'immigrazione sia un arricchimento
Non solo da un punto di vista produttivo ed economico ma un arricchimento culturale dove la multirazziali tale la società multiculturale sia un motivo di esaltazione dell'uomo è un arricchimento per ognuno di noi
Ringraziamo l'assessore per due ragioni intanto per la sua concisione e poi per il fatto di essere tornato
Sul su questo libro sul dossier che noi presentiamo io vorrei un attimo introducendo da Luigi
Vorrei un attimo tornare sulle sulla peculiarità di questo tipo di prodotto e molto interessante un esempio anche quello che abbiamo qui sul tavolo questo desse è edito dalla Regione Lazio i denari vengono evidentemente almeno in buona parte dalla Regione Lazio è uno studio di ricercatori di operatori sociali che hanno lavorato su questo
è fatto dalla Caritas e che conosciamo come opera in questo settore in particolare sappiamo come opera nella Regione Lazio e Roma specialmente e è edito da una casa editrice non è un caso anche questo che è stata è nata da una cooperativa di detenuti stranieri immigrati in Italia detenuti a Rebibbia
E che da questo punto di vista ha cercato sta cercando di lavorare in questo settore dell'immigrazione
Non tanto per la la la provenienza dei dei detenuti cui far riferimento ma proprio perché è uno dei temi sociali centrali oggi nel nostro Paese ecco l'unione di questi elementi non soltanto non è casuale ma illustra bene quella che può essere possono essere lei sinergie come si dice adesso fra le forze che possano lavorare che lavorano in questo settore un esempio in questo senso e don Luigi anche come persona come figura
Io vorrei tradurlo soltanto con una frase che lui ha ha detto anche recentemente e che secondo me e illustra anche diciamo il modo di operare almeno della Caritas da lui diretta
Lui dice quando si parla poi di assistenza no di solidarietà non è soltanto solidarietà lui dice le ragioni della solidarietà si sposano con le ragioni della razionalità
E questo è molto importante molto importante per un laico come nel mio caso ma è anche importante per che in questo settore
E si tende sempre come nella cooperazione un altro settore che mi interessa si sente sempre a a separare
No le ragioni della solidarietà le ragioni dell'umanità eccetera dalle regioni della razionalità delle regioni economiche dalle regioni materiali non c'è niente di più sbagliato
Questo fenomeno
è un fenomeno che proprio nella sua drammaticità nella nella sua grande pregnanza
Offre un esempio di come queste ragioni siano collegate
Chiedere a don Luigi di partire da questo
Un saluto a tutti i presenti un ringraziamento vivissimo
Non dico le persone dovrei cominciare certamente sempre dal prefetto ma non voglio assolutamente così dimenticare nessuno
Ma io vi dico subito che mi sento confortato da questa presenza
Rispetto
è un incontro voluto ieri mattina in una scuola professionale di Roma peraltro tenuto da religiosi
Ragazzi provenienti da classi popolari probabilmente con mille di problemi da affrontare
Il dibattito con questi i ragazzi mia rivelato indirettamente
Non solo Linz il l'insoddisfazione di questi ragazzi
La loro difficile problematicità
Ma anche direi una cultura sull'immigrazione totalmente disinformato
E fino al punto che è stato non solo difficile ma quanto a un certo momento chiesto che insidiano dati sulle cose che loro dicevano sono stato fischiato
E questa mi ha preoccupato ve lo dico con molta franchezza perché allora qui non c'è un razzismo strisciante mai vincere una cultura del razzismo che avanza e che può esplodere in qualsiasi momento
Ci sono cioè delle tensioni sociali che spingono soprattutto i giovani
A reagire come stanno reagendo in Germania come reagiscono in altri paesi sviluppati come hanno reagito per esempio a Los Angeles
Cioè io non credo che vada se non sottovalutate questa tendenza a reagire in maniera emotiva e non razionale
Quindi a certi fenomeni
Ma signori dico che alcuni ragazzi hanno detto bisogna buttarli a mare come hanno fatto gli ucraini o su quella nave buttando a mare i senegalesi
Che per gli zingari veri nomadi bisogna fare quello che ha fatto la Germania li ha spediti tutta casa
Cioè
E questa è una scuola cattolica
Due mila e angolo ecco che vengono promossi ecco dei valori di di comprensione di valori tre che portano parla razionalità
Che portano cioè a un impegno che un impegno di giustizia di solidarietà nei confronti dei più poveri dei più deboli
Allora mi sento confortato invece dalla presenza in questa sale di tante persone responsabile per dire che qui tutti quanti ci dobbiamo rimboccare le maniche
Perché viviamo in un momento gravissimo e diventerà ancora più grave tra pochi mesi con un inverno minacciose
I licenziamenti
Che ci saranno produrranno delle reazioni drammatica
Da parte soprattutto dei giovani che non hanno più speranza
Che forse vivono a Roma anche situazione di forte disagio non hanno la possibilità c'era un ragazzo ieri che diceva io vivo in una casa occupata
E voi pretendete di dare la casa agli immigrati
E altri giovani ha detto mio padre da parecchi mesi non ha la possibilità di lavorare e lei viene a parlare del lavoro agli immigrati
Ecco voglio dire che c'è questa realtà
E gettare un fascio di luce ecco sulla questione immigrazione questo è il significato un pugno ecco di questo sforzo che è stato fatto
E significa aiutare le istituzioni aiutare la società nel suo complesso
Aiutare un po'tutti a capire a conoscere in maniera obiettiva
Come stanno esattamente le cose per evitare ecco che ci siano delle reazioni che finiscono non solo per danneggiare gli immigrati ma per fare molti passi indietro
Nella nostra vinta di civiltà nei grossi progressi che noi abbiamo ottenuto soprattutto nella definizione del nostro Stato come Stato sociale come stabilito pieno soltanto di nazionale ma di diritti universale
Debbo dire che questa questione mi fa paura perché io vedo una cadute di tensione in giro intorno al problema dell'immigrazione
Ma anche le stesse nostre istituzioni locali quando si parla di questo problema subito si nascondono dietro il fenomeno della clandestinità
E questa è sbagliata doppiamente sbagliata
Che intanto anche i clandestini sono degli uomini
Mio padre per otto volte da clandestino è stato negli Stati Uniti
E non voglio come io non desiderava perché mio padre venisse maltrattato solo perché andava a cercare un pezzo di pane oggi noi facciamo la stessa cosa nei confronti di clandestini che sono da noi peraltro sono pochissimi mi pare in queste è lo sforzo che destina novecento con questa con questo testo con questo libro su con questi dati
Sono pochissimi mesi può parlare forse di una realtà di irregolarità che è diverso e delle dalla clandestinità ci sono molti stranieri che non hanno la possibilità di regolarizzare
Ma se non possono realizzare non è detto che l'unica misura deve essere quella della polizia
Perché c'è qualche altra possibilità da identificare perché alla legge Martelli uno prevede la regolarizzazione e questa regolarizzazione può aderire
Il direi sei per esempio i ministeri competenti siano
E l'attuazione dello spirito della legge Martelli
Si possono aprire per esempio e le strade per gli immigrati stagionali cioè facciamo degli sforzi positivi piuttosto che a dire affidiamo e questo soprattutto da parte dei responsabili dell'amministrazione civile
Che non dovrebbe vere la stessa misure di stessi vedo delle forze di polizia che bene o male devono rispettare e far rispettare le leggi ma direi dovremmo saper nelle pieghe della leggi
Tentare di inventarci tutto quello che è possibile
Per rispettare la razionalità per rispettare la solidarietà che la società non è un atto di pietismo
La solita come il Papa dice è un impegno di tutti e per tutti per me la solidarietà un impegno politico
Che naturalmente i lupi dato non solo ecco dal l'impegno assistenziale illuminato soprattutto da un impegno di giustizia
Vorrei dire che il la caduta di tensione ha portato gli enti locali a deresponsabilizzarsi naturalmente scaricando sul governo tutte le responsabilità
E il governo spesso diciamo
Nonostante che la legge io la difendo perché personalmente sono convinte che è stato un grande atto di civiltà la legge Martelli
Perché si è passati dalla politica dello struzzo a una politica che mira a difendere oltre che a promuovere i diritti dell'uomo
Fin che c'è la fame c'è il sottosviluppo io credo che noi non possiamo tirarci fuori dalle nostre responsabilità
Per tanti popoli che sono sottoposti a delle drammaticità atroci in ordine sia alla fame e sia e alla un progresso umano io vado e vengo dall'Albania vorrei che questi alunni per esempio delle scuole come l'ha fatto alcune scuole di Roma la scuola Einaudi ha portato i suoi alunni a vedere le condizioni di vita dei loro coetanei dei paesi del sottosviluppo
Sarebbe bene che anche altre scuole facessero lo stesso invece di sprecare i soldi per tante cose invece di fare le cosiddette vacanze invernali o natalizio quel che si voglia si spendono i soldi per andare a vedere come stanno le cose
Che i mezzi di comunicazione sociale mettono un po'più di luce su questi pre non parlerei degli immigrati soltanto quando commettono delle cose che non vanno come giornale hanno fatto oggi per quello che è accaduto a quel povero disgraziato di senegalese credo che ha ucciso il suo datore di lavoro non c'è da registrare positivamente questo fatto ma non è infatti in giro questo come se questo diventasse purtroppo diventasse purtroppo
Il denominatore comune degli immigrati nella nostra città
Eppure i dire e concludo perché non voglio prendere altro tempo c'è una caduta anche di tensione nel governo
Per esempio la nuova finanziaria taglia i soldi per la l'accoglienza dei limiti
Le USL e qui a Roma hanno avuto l'ordine di di cancellare di migranti iscritti all'Ufficio di Collocamento chi penserà alla salute di questi nostri fratelli che sono qui tra noi
E direi che ci sono tante altre cose che io non voglio sottolineare che andiamo a finire però quella volevo semplicemente dire questo che probabilmente la stessa società hanno si deve tirare fuori qui c'è il prefetto un invito glielo posso fare D'Amico oltre che da subito
Cioè quello di creare delle iniziative promozionali
Per far sì che la televisione i mezzi di comunicazione le scuole anche le parrocchie anche le parrocchie talvolta si fanno delle prediche astratte
Che gira intorno ai problemi dell'uomo
Dimenticando che la parola di dire una parola incarnata perché è una parola di salvezza beve la predicazione entrare nei problemi dell'uomo e del cittadino dell'emarginato perché qui
Va montando la via della gente
Contro di immigrati gli omosessuali gli ebrei contro i malati di mente contro gli handicappati contro i malati terminali
Basta andare negli ospedali per accorgersi quanta inciviltà ormai
E molto diffuso
I comportamenti vanno modificati e credo che su questo dobbiamo investire di più ricatti venti ci troveremo sempre di più a cominciare dalle scuole
Con Giovanni che non capiscono che non sanno perché nessuno ha pensato a formare la coscienza civile
Non dico religioso civile
Di questi giorni solo così noi possiamo aderire a mio avviso un avvenire un futuro che possiamo considerare di pace perché la pace
Sì ottiene proprio attraverso una maggiore solidarietà cioè attraverso un impegno politico
L'impegno politico che significa in sentirci tutti impegnati per il bene comune
E nel bene comune c'è anche il bene degli immigrati che noi con questi piccoli scorsi tentiamo di realizzare e direi che tutte le forze del volontariato sono soprattutto impegnate per promuovere questa solidarietà inteso come impegno della società e dell'istituzione non mi sta bene che le istituzioni scarico non su di noi responsabilità che sono loro
Noi vogliamo collaborare ma collaborare soprattutto perché ci sia l'impegno di tutti per tutti
Non vogliamo diventare le crocerossine come ha detto il cardinal Martini
Della società vogliamo esserlo nella società animatori di buona volontà per il bene soprattutto di quella povera gente che più soffre questa situazione di De socializzazione di De Poli citazione del nostro Paese
E difficile sempre dopo le parole di don Di Liegro continuare un discorso perché ci sarebbe da riflettere prima di tutto
Vorrei che un momento approfittare della presenza degli autori di questo dossier in particolare del decano fra loro che libertà Lucrezio e chiedere qualche breve parola sulla lavoro sulla ricerca che hanno condotto
Grazie io sono lieto di parlare a nome della nostra équipe che ha lavorato e credo che l'unico titolo che ho per farlo è la meta
E il fatto che vengo il primo in ordine alfabetico
Dato il merito a chi a coloro cui spetta
Aderendo alla preghiera darmi luoghi delle ore spiegare che cosa c'ha comportato di lavoro questo libro sono duecentoquattordici pagine
Ma le abbiamo faticato e volto come riso dire anche per questione al di là della nostra volontà perché i dati ufficiali sono stati cambiati per tre volte come loro sanno c'è stato prima un ridimensionamento e poi un allineamento finale questa ritardato un po'il lavoro
Comunque senza presunzione credo che costituisca un ottimo manuale di consultazione sommario e abbastanza completo perfettibile cercheremo di contribuire a questa perfettibilità perfezionando la come possiamo non mi soffermo sui dettagli perché li leggerete da voi ma io ritengo che ha ci siamo sforzati di avere non solo ci siamo riusciti
Di dare un contributo a tutto il discorso che è stato fatto qui è un discorso complesso al mondo dell'emigrazione fatto di stereotipi
Fatte di stravolgimenti del di dichiarazioni di atteggiamenti
Fans fatto di non conoscenza di quella che è la realtà di questo fenomeno così come si presenta
Ai nostri giorni noi nella migliore delle ipotesi confrontiamo questo movimento il mediatore in Italia alle grandi migrazioni dei secoli scorsi o dei decenni scorsi
Ed è vero ma è vero in parte perché come dice De Rita
Prima ci muovevamo adesso spazi aperti adesso ci si muove verso spazi ristretti
è un fatto che era Michele negazioni ci sono e sono un bene e danno la possibilità alla alla umanità di sentirsi persona
E divenire partecipare in prima persona una Società che riempiendosi la bocca chiamiamo multietniche aveva pluri razziale pluri culturale
E un cammino a cui dobbiamo tendere è un cammino duro
Un cammino che ci vorrà il tempo ci vorrà sforzi da parte nostra perché non è facile ma nessuno di noi molte volte conciliare una cultura di tipo occidentale che direi tra virgolette secolarizzata
Con altre culture a carattere olistico totalitario però dobbiamo farlo
Volente o nolente dobbiamo farlo dobbiamo farlo soprattutto come cristiani ecco allora il nostro piccolo contributo numerico
Per dare le dimensioni del fenomeno e per presentare delle prospettive delle proiezioni che ci auguriamo uno sbagliato grazie
Dunque doveva essere qui fra noi il ministro Martelli l'voi avete visto i cartelli ministro Martelli aveva tutti i titoli per essere fra noi non soltanto perché autore della legge che porta al anche il suo nome ma anche perché recentemente proprio ieri c'era su tutti i giornali e tornato intervenire su questi temi dell'immigrazione con alcune proposte con alcuni temi eccetera
è comunque stato diciamo un po'l'iniziatore della politica governativa su questo abbiamo comunque e lo ringraziamo
La disponibilità un rappresentante in qualche modo il governo anche se si tratta di un esperto di un tecnico che ha seguito però dall'inizio tutta la nostra storia su questo tema e ha diretto l'Osservatorio sull'immigrazione si tratta di Massimo Saras il professor sarà alza qui vorremmo chiedere in una situazione così particolare come quella che aveva descritto da un Di Liegro a cui si deve aggiungere purtroppo
Una assenza dell'istituzione maggiore del governo che non ha non soltanto un ministero dell'immigrazione ma non è neanche delegato questo tema a qualcuno come responsabile
Ci sono tante ancora proposte compresa quella di un pullulare di cui al prato Martelli ma sostanzialmente come possibile avete sentito anche mi parlava da un Piliego nella Finanziaria escluso tranne emendamenti ovviamente
Da molti di noi richiesti escluso che ci siano denari dell'immigrazione insomma come vuole muoversi il governo come potrà muoversi il Governo almeno in questo vicino mille novecentonovantatré il professor Cesare
Vi ringrazio
Nelle parole di i rally
Non è escluso anche seri
Ovviamente appena tornato dal consiglio dei ministri che il ministro Martelli possano essere adesso stiamo stiamo telefonando primavere confermo meno del fatto di che lui possa venire qui
Però ne abbiamo parlato di di questo di questo incontro lui Espresso negli ultimi giorni dal forte desiderio telefonato anche da fuori per dire il desiderio di venire ma pr riprenderei se vogliamo non tanto con tutto il rispetto per il libero della Caritas monsignor Di Liegro degli altri autori ma voleva e vuole riprendere o in questa occasione ho sicuramente in questo periodo in questi giorni il dialogo che a Saint
Ore che ha sempre cercato di a vere un dialogo che è stato un dialogo mi sembra costruttivo non solo per costruire la legge Martelli o la prima politica migratoria
Del nostro Paese ma anche direi nel momento della prima attuazione mi sembra che questo forse è stato sottaciuto anche in quest'ultima polemica
Del degli ultimi giorni ma questo collaborazione questa cooperazione c'è stata tra lo stato gli enti locali ma soprattutto con un le organizzazioni
Degli stranieri con organismi di volontariato con il privato sociale come si dice proprio per verificare e gestire in un certo senso controllare i sviluppare
L'attuazione della legge e il suo sviluppo di questa legge
Ora queste è stato secondo secondo me anche secondo molti di voi perché ne abbiamo parlato un momento se vogliamo
Inconsueto forse magico se vogliamo del del modo di fare politica e soprattutto del modo di attuarla perché questo in Italia effettivamente manca spesso più le leggi ne abbiamo tante
Manca spesso il momento attuativo al momento attuativo partecipato dagli stessi protagonisti da una parte e dall'altra
Della legge delle leggi e delle politiche ora
Questo momento dei miei premesso
E terrà martedì colpirà in questa sede
Sicuramente questo momento questo periodo deve essere ripreso assolutamente che la verità e quella di forse anche il modo in cui mistico
Sì credo che la l'attenzione l'attenzione verso le politiche
Migratoria e terzo il fenomeno dell'emigrazione ma soprattutto verso l'attuazione
Del delle politiche migratorie che vanno nella direzione delle pari opportunità dei pari diritti pari doveri dei pali problemi anche da affrontare tra cittadini italiani e cittadini stranieri quest'attenzione e da parte del governo e da parte degli enti locali e da parte del Parlamento e delle forze politiche e sociali tutte non c'è assolutamente
Io faccio solo alcuni riferimenti a questo senza entrare nei discorsi di attuazione più o meno positivi o negativi nelle varie regioni eccetera perché a mio parere la legge è stata anche attuata
In un grosso modo a livello nazionale con alcuni risultati qui io così cito semplicemente lo come come si fa in molte occasioni per grandi linee quindi senza le correlazioni a livello per
Prima della legge avevamo trecentocinquanta mila un milione stranieri
Regolari
A dopo la legge adesso abbiamo su un milione grosso modo di stranieri che ci sono in Italia ne abbiamo settecentocinquanta mila regolari
Quindi un'emersione del fenomeno della clandestinità o della irregolarità meglio ancora e un un accesso ad un avviamento al mondo dei diritti e dei doveri effettivamente c'è stato come c'è stato una
Un'elevazione che poi è il momento
Per dirlo anche con molto positivi da un'elevazione degli occupati che sono passati dai circa quaranta mila dalla fine ottantanove padre gli occupati ufficiali
Ai cento sessantotto mila del settembre del novantadue queste sono cifre ovviamente carenti manchevoli sul fenomeno complessivo l'avviso che bisogna ricordare come dati di attuazione effettivi
Però guardiamo invece quello che non funziona
Perché io dicevo primo la mancata previsione delle rifinanziamento della legge Martelli
In sede di legge finanziaria e questo non è solo il governo ma anche il Parlamento basta leggere gli atti parlamentari non c'è stato un parlamentare una forza politica che abbia chiesto la reintroduzione di un qualsiasi finanziamento
Del della legge Martelli in in sede di Parlamento
Mentre tante altre cose sono state ripescate come succede in questa discussione nella Commissione bilancio e possono essere ripescata anche può essere ripescata se c'è la volontà politica se c'è anche la pressione la rivendicazione di tutti noi ecco ci può essere ancora un ripescaggio in aula e quindi la possibilità di avere una legge finanziata perché è un accantonamento che si deve mettere da parte per il prossimo triennio per finanziare una legge la legge Martelli due convogli amo chiamarla eccetera che per l'accoglienza per l'integrazione
Per l'avviamento per l'orientamento al lavoro per la seconda fase se vogliamo dell'inserimento poi c'è stata la decadenza di due decreti
è passano anche questa sotto silenzio uno che prevedeva l'equiparazione dei disoccupati
Stranieri che sono in questo momento gli iscritti alle liste di collocamento
Sono ottantasei mila quindi non è po'cosa da poco conto deliberazione di questi disoccupati ai disoccupati italiani e gli iscritti a liste di collocamento ai fini di ottanta ottenere fruire dell'assistenza sanitaria
Caduto il decreto
Ecco non si capisce bene perché il ministro dalla sanità
Con una circolare ha ingiunto semplicemente perché perché tra l'altro non era un non la copertura finanziaria già c'era cioè non non è un discorso di principio stranamente arrivata questa circolare
A tutti gli assessorati di cancellare
Ottantasei mila persone dalla dalle dagli elenchi delle iscritti al servizio sanitario nazionale
Dopo tutte le storie che si diceva sulla necessità della prevenzione la profilassi gli stranieri ci portavano le malattie doti tre cose cose peraltro ampiamente smentite anche anche dalla stessa Caritas
Ma anche da altri ecco han già dovuto si toglie ecco questo diritto
Al
A un altro diritto che è stato riconosciuto non solo da trenta nome anche dalla dalla novecentoquarantatré cioè la in riparazione dei diritti fondamentali dell'individuo poi l'altro decreto affatto decaduto anch'esso e poi non più ripresentato
Rendeva effettive poi si può discutere molto su questo ma rendeva effettive
Le espulsioni cioè cambiava le procedure per l'espulsione quindi in un certo senso consentiva di dare perché lì si trattava questo c'è una polemica in corso da lì si tratta o di eliminare il per il processo di espulsioni o di non prenderci in giro cioè l'espulsione se sanno da fare per per questioni gravi e per problemi gravi
O perbene responsabili di di reati che c'era c'era se si si si devono fare non devono essere per non devono essere solo l'intimazione ma deve esserci anche la possibilità effettivamente di di di di realizzarle e poi anche anche sempre lo stesso decreto cadendo ha fatto decadere il finanziamento proprio bella integrazione c'era un finanziamento giovedì trenta miliardi per l'integrazione degli stranieri per la seconda fase di accoglienza
Ecco ovviamente per andare incontro a questi momenti ulteriori di inserimento
Decreti decaduti nessuno li ha ripresentati
C'è stata ancora la mancata presentazione
Un ripresentazione in Parlamento nel nuovo Parlamento dei disegni di legge sulla integrazione il famoso e molto criticato però ha una base il famoso cinquanta e cinquanta dei per gli addetti ai lavori
E anche non è stato presentato il disegno di legge sulla sul lavoro stagionale
Che anch'esso era pronto e poteva essere
Poteva essere ripresentato e discusso
Questo tenendo conto che peraltro e questo è una cosa che si vuole lo stiamo chiedendo voglia tutti dobbiamo chiedere anche il ministero degli Interni la legge Martelli prevedeva dei permessi di lavoro per la di permessi di soggiorno per lavori stagionali cioè per periodi inferiori due anni
Questa è una norma che nessuno ha mai applicato anche se poteva essere applicata fin dal primo giorno invece di dare a tutti i permessi di due anni
E e quindi stabilizzare da gente che non aveva nessuna intenzione del proprio progetto di mediazione di essere stabilizzato e di essere accolto ma aveva
Di che aveva questa questa possibilità di andare e venire come come per tutti i lavoratori frontalieri o comunque vicini ecco questa questa norma non è stata applicata e poteva essere applicato senza bisogno poi di fare una nuova legge
E e quindi una nuova regolamentazione
Insieme a questo e il circo di concludere
C'è stata una anche a livello non questo a livello politico e normativo a livello organizzativo la soppressione della dell'ufficio per gli italiani all'estero e l'immigrazione e l'ufficio del ministro
La soppressione il suo inserimento nella presidenza del Consiglio nell'ufficio del coordinamento della presidenza
Per adesso è è un modo in un certo senso di interessarsi solo marginalmente da un punto di vista burocratico del fenomeno
Ecco per cui c'è l'assoluta necessità anche qui non solo di un'attenzione per arrivare appunto a questi astenuti traguardi normativi
E poi i finanziari che quelli che consentono di gestire una qualsiasi politica ma c'è anche qui bisogno e qui le proposte di Martelli vanno in questa direzione di riscoprire un coordinamento dello Stato del Governo
Sull'attuazione delle politiche e questo le proposte possono essere tante ma grosso modo c'è questa proposta di coordinamento politico del Direttorio comitato dei ministri come come sarebbe bene meglio dire
Che ha fatto Martelli anche negli ultimi giorni cioè di riappropriarsi come classe di governo del del del problema del dello sviluppo della legislazione vigente e soprattutto della del monitoraggio della verifica del controllo sull'attuazione delle normative quindi un comitato dei ministri
Ho presieduto dal Presidente del Consiglio o per sua delega Adamo stando al ministro della giustizia da un altro ministro che però riesca a coagulare mettere insieme le politiche che sono le politiche di integrazione
E sono le politiche di integrazione che interessano gli esteri l'interno
La giustizia e affari sociali
E così via e l'istruzione ovviamente
E quindi la fase ovviamente della della della vita degli stranieri nel nostro Paese
Insieme ci sarà necessità di un coordinamento reel di ricreare un coordinamento che faccia l'osservatorio il monitoraggio
Insieme con le forze degli stranieri insieme con le associazioni che riscopre questa necessità partecipata di verificare assieme non solo negli incontri giustamente che può fare l'autorità di governo come ha fatto il prefetto di Roma mi sembra mi sembra ieri
Per in un certo senso qua curare mettere insieme non solo i problemi ma soprattutto trovare insieme delle soluzioni ma questo possa essere fatto anche con un organismo politico da una parte l'organismo tecnico dall'alto di coordinamento nazionale che possa assicurare quello che adesso attualmente non è assolutamente assicurato e cioè un'attuazione in un certo senso generalizzata
E qua perequata delle politiche per l'immigrazione nei granelli RAI Regione nelle varie zone
Ora io direi che su questo che io dico non ha nome assolutamente del governo della presidenza eccetera
Ma a livello di di già consigliere del ministro Martelli
E di esperto di immigrazione
Adesso peraltro mi sto interessando solo del coordinamento delle degli interventi per la ex Jugoslavia ecco io direi che tutti insieme ecco tutti insieme dobbiamo lui Louis riscoprire riprendere in un certo senso riottenere
Un interlocutore a livello pubblico ecco anche a livello nazionale sia a livello politico sia a livello questo ovviamente per dare delle risposte io credo che questo volesse dire sicuramente Martelli che poi ha detto che ultimamente ha detto che non può ha confermato di non di non poter venire in quest'occasione e e cioè per dare finalmente delle risposte quali sembrava che si volessero dare agli stranieri ovviamente per le loro pari opportunità di pari diritti pari doveri con gli altri cittadini del nostro Paese
Ringraziamo sarà se per il quadro invero desolante della mancanza di interlocutori e di iniziative in questo periodo di governo nello stesso tempo anche per le i suggerimenti si tratta per ora diciamo di suggerimenti tecnici mi sembra che sia chiaro a tutti noi a tutti quelli qui presenti
Che dietro a questo c'è una volontà politica
O esiste cioè cioè bisogna che perché si formi un interlocutore perché i partiti ritornino a parlare di questo perché la politica anche in Parlamento torni a parlare di questi temi occorre evidentemente una volontà precisa
Qualcuno mi ha fatto delle richieste noi abbiamo già in realtà per una ragione molto semplice il tempo come sempre pesa abbiamo esattamente venti minuti e abbiamo sei richieste di parlare questo vorrebbe dire in termini matematici credo un paio di minuti e mezzo tre minuti
Qualcosa del genere non è facile e chiedo perciò l'aiuto delle persone che si sono iscritte e che fra l'altro riflettono in alcuni casi anche delle nostre richieste di intervento e di interesse
Partirei
Perché fra l'altro siamo sempre diciamo debitori in questo senso nell'organizzazione di queste cose
Al mondo degli immigrati chiederei a Teodoro gara di cominciare si era iscritto almeno lo vedo qui scritto anche se
Per l'intervento che ha fatto visto scritto era un inserimento che c'era precedente
Dunque chiederei a tutti quanti si tratta di sei persone di intervenire molto rapidamente tenendo conto che in questa situazione si può interrompere se i giornali
Il domani va in in discussione alla finanziaria prossimi giorni come per sì mettere in risalto questa lacuna che mi sembra estremamente pericolosa perché incoraggia la deresponsabilizzazione
Gli enti locali già fanno pochissimo immaginate ecco come poi alla fine si die responsabilizzerà hanno nei confronti di questo problema e quindi credo che se i giornali possono sottolineare quest'urgenza e anche le cose mi pare ultimamente dette
Questo può facilitare una maggiore comprensione del problema anche soluzioni
Posso aggiungere una cosa dovrebbe chiarire bene qui non si tratta solo di ritornare ad a vere i trenta miliardi per l'accoglienza ogni anno eccetera che potranno essere
Qui si tratta di potervi finanziare una legge complessiva che poi sia quella per l'accoglienza ma non deve essere solo quella coglie una legge complessiva per gli stranieri nei prossimi anni perché se no al trentun dicembre
Non esiste più la possibilità di
Fare integrazione di fare accoglienza ovviamente con dei programmi che devono avere un loro finanziamento non solo regionale non solo comunale ma anche ma anche a livello nazionale ecco e quindi non c'è più la possibilità al proprio di avere una legge gestibile
Se non una legge quadro di intenti e va bene quella quella già ce l'abbiamo e non credo che possa essere quindi l'urgenza proprio perché in Commissione
Per non so se conosce seguite le tecniche parlamentari ma sono è lì che si prende decisioni in Commissione questo discorso non è stato nemmeno presentato né né discusso ecco inaugura la cosa può essere
Veramente recuperata anche perché rispetto al coacervo girare il bilancio dello Stato
C'è una possibilità di ripescare
Questa questa possibilità di finanziamento che significa ripeto possibilità di a vere una legge finanziaria è una legge finanziata e gestibile per per gli stranieri e per la loro accoglienza integra
Sarebbe
No oggi non ho voce perché perché sono influenzato sapete noi che viviamo sotto il ponte succedono queste cose
Allora
Rio siccome non cerca un po'per parlare io non dico niente
Io vorrei soltanto che tra voi quando leggete questo dossier
Vi ricordiate che ci sono delle persone
Che voi l'anno dei tiranti non ritirato in gergo per favore che voi avete trasformato i numeri
Delle persone che voi avete completamente de personalizzate
E le persone che voi avete messo all'ostaggio animale
Perché noi l'abbiamo vista Roma e lo stiamo ancora vedendo
è inutile che vi nascondi attico che diciate che questa è una cosa che riguarda regionale in quanto il governo riguarda le perché poi avete votato questo governo poi l'avete votato voi avete voi avete
Se non riusciamo a continua considerare il contesto sociale
Chi sono questi immigrati so che è difficile perché ci sono tanti Paesi che vengono in Italia non è come l'immigrazione italiana dove un paese fa in tanti Paesi qui soltanto i Paesi che Franco quindi tante richieste
Cosa fare Licata in modo tremendo però
Ci sono dei gruppi che possono occuparsi certe cose
è importante
Che anche un un dossier come questo
Sì cominci
A sentire
Che un un gruppo di immigrati
Ha fatto qualcosa perché senno rimane sempre che questi immigrati si suo paese che rimangono sempre confusi con i io fu comprata all'asta perché se non si riesce a farli uscire fuori perché riescano a fare qualcosa
L'antico per tutti gli italiani perché voi già pensati che non siano capaci di farlo ma almeno per loro stessi
Da questo rivolgo al Governo al prefettura tutti quelli che riguardano Lentini
Gli enti pubblici veramente deplorevole vedere che non viene considerato l'immigrato
Neve anche come persona morale
Si dice infatti associazioni dice Patti cooperative
Queste cose vengono tirante come carri che sono talmente pesanti che non riescono ad andare avanti
Questi sono problemi ce ne sono tanti altri noi abbiamo tanti problemi noi veniamo anche tra regioni con religioni tante diverse tanto di diverse siccome noi andiamo nelle scuole per cercare avere uno sconto
Con di studenti perché siccome voi siete c'era
Abbastanza sarà assistito per non pensare agli altri
Noi cerchiamo
Aiutare i bambini essere un po'meno razzisti del loro padre
Questi sono argomenti che si potrebbero sviluppare io vorrei solo che leggendo questo non enti atte a legge sanno cinquecento e soprattutto
Non è questo
Io non penso che quelli ci hanno fatto abbiano ancora tutto il senso
Stavano voluto dare questo senso questa questa questo studio ma e abbiano voluto aiutare ha poi per capire che cosa sono gli immigrati ricominciare a entrare e a scalfire quella informazione tutta sbagliata che Jules Verne propinato dalla televisione dalle dai giornali
Io spero che non volevo prendere troppo tempo
Questo io rimango nella mia
Personale convinzione
Del vostro della vostra flottanti escludere gli immigrati nella vita
Sociale e questo è grave
Se mi esclude un una persona del e Centocelle di Primavalle nonne che mi mi importa granché Massimino esclude il vostro Stato il vostro governo
Questo Ettore me
Sì mi esclude post ente locale questo incremento semi esclude la vostra RAI
Questo
Voglio sperare che le cento pensiate a questo grazie
Grazie
Recentemente le affermazioni
Del direttore
Della Fondazione Migrantes dei dei dei vescovi italiani alla pastorale degli immigrati hanno fatto una certa scalpore sulla stampa abbiamo qui padre Bruno Bagnoli e vorremmo che in qualche modo tornasse
Sulle cose che ha detto per chiarirle un momento credo che questo possa interessare molto la stampa
Ringrazio di questa buona occasione che così mi tolgo da tosse un tormento
Ecco perché è successo un grosso equivoco ma molto molto grosso e ciò invece che andare al Polo Nord ci si è trovati al Polo Sud e questo è notevole
Alcune precisazioni sono direttore dell'ufficio immigrati al di dentro della Fondazione Migrantes appena pochi giorni dal due novembre ho partecipato a una conferenza stampa
Di presentazione della giornata nazionale delle migrazioni che sarà domenica prossima io non ho avuto nessun intervento alla conferenza stampa
Finita la conferenza stampa ho fatto una breve conversazione con una rappresentante della ore corrispondente della Radio Vaticana
E mi pare che erano presenti due rappresentanti di agenzie di agenzie uno di questi rappresentanti poi così in piedi mentre ovvero ormai si stava per uscire
Mi ha fatto una domanda precisa dopo aver detto che è interessante quello che volete la Radio Vaticana
E la la domanda precisa non era che cosa pensa la Chiesa della legge Martelli che cosa io penso della legge Martelli ma direttamente se si poteva parlare di fallimento della legge Martelli ora ripetutamente nel corso di questa brevissima telegrafica e improvvisata conversazione
Io ho detto ripetutamente che la legge positiva e buona non ho detto molto buona come ho detto alcuni giornali ma che e buona e positiva ho riferito i duecentocinquanta mila che si sono regolarizzati
Ho riferito dei quasi altrettanti che quest'anno quest'anno hanno rinnovato il permesso di soggiorno però la mia risposta diretta
Era a riguardo dell'ex oleificio argomento che avevo trattato lì alla radio alla Radio Vaticana
E allora congiungendo questo episodio che ha da destato discusso potremmo dire amarezza disgusto
Con altri episodi del genere a cui sono stato dire di cui sono stato diretto spettatore in nei più di dieci anni che ho lavorato tra gli immigrati al sud
Ha in Calabria ma particolarmente dico nella Puglia ho detto che sono proprio questi gli estremi questi e dei grandi questi fatti disgustosi queste assurdità
Che abbassano degradano continuamente giorno per giorno l'immagine l'immagine dell'emigrante e creano nell'opinione pubblica quel clima di sospetto di fastidio
Di intolleranza che poi chi tenta anche la al e che poi potremmo dire e il terreno fertile anche per quelli atti di esclusione
Ex xenofoba
E proprio mentre ero accalorato io come padre Bruno missionario per gli emigranti non penso che in quel momento lì sulla porta di una di una sana dove al termine di una conferenza stampa
Accalorato mi è venuto fuori quella beh diciamo pure famigerata parola e quale che piuttosto che si ripetono questi fatti i discussi Tosi queste parodie dell'accoglienza
C'è da augurarsi che questi cari fratelli non vengono non vengono ben spezzati fino a questo punto non vengano traditi e meglio potremmo dire che non attraversino il mare
Ecco questo quindi prego vedo che tanti giornalisti che abbiate la bontà di prendere atto di queste tre cose
E questa conversazione informale ed è avvenuta al di fuori della conferenza stampa
Quindi non penso che in quel momento io ero la rappresentante della Cei quei titoli molto grossi la CEI vescovi italiani ma tantopiù dopo Visco italiani chiedono l'espulsione degli immigrati
Qual limite vorrei dire che se venissero espulsi in massa Hammami mettere in mezzo a loro per essere espulso anch'io per fortuna che la legge Martelli proibisce l'espulsione in massa
Ecco è invece sono qui a promuovere l'accoglienza andando a titolo mio personale e a nome di tutta la Chiesa italiana la parola d'ordine proprio questa dico dell'accoglienza
E ripeto ancora una volta che la valutazione che ho dato io personalmente della legge Martelli è stata una valutazione poi positiva
Questo prescinde dalla dal discorso che potrebbe essere aperto se la legge può essere adesso completata dei dentro di una legge quadro che tenga conto di nuove situazioni
Di nuovi risvolti come quello della immigrazione stagionale comunque oggetto della conferenza stampa
Anche e della mia conversazione non era la legge Martelli ma era l'atto un bell'aggiornata delle migrazioni che è un tema squisitamente pastorali
E che tutto incentrato sull'acqua sul coscienti Zare e responsabilizzare i singoli e comunità cristiane a questo grande compito dell'accoglienza
Grazie a voi
Mario Marazziti della Comunità di Sant'Egidio brevemente gente
Mario Marazziti si farà carico di tutte le lunghezze per essere iperbole quindi non dirò nulla nel modo in cui avevo sperato che volevo dire
Per cercare di essere Breve se c'è un eventualmente quindi forse c'è un testo all'uscita che può dare maggiore articolazione al pensiero e sarò un po'apodittico per forza di cose però Mirim mi premeva almeno dire primo che c'è una Don Luigi si sentiva curato ieri mattina e si sentiva più consolato a oggi vorrei dare un forte sostegno dalla Comunità di Sant'Egidio a questa iniziativa di raccolta di dati
Non si danno mai numeri ma i numeri sono importanti per fugare la paura decisivo
è importante sapere che stiamo è vero dentro una cultura del razzismo che avanza non siamo più di fronte a episodi isolati di razzismo
Per questo non possiamo però pensare che siccome gli immigrati rischiano di diventare il bersaglio occorre spostarli rimuoverli allontanarli rimandarli a casa
Perché se no fanno venire voglia di farli diventare bersaglio occorre disarmare le mani che li trattano come bersaglio
C'è una caduta di tensione generale
Bisogna sapere che dopo il fatto drammatico tragico di via Ostiense dell'ex oleificio come di fronte al fatto drammatico glassa signor già rimase lo dobbiamo sapere che se non ci sarà una forte reazione in realtà tra quindici giorni un mese passato lo sdegno passata la pietà
Semplicemente si arriverà a rimandare a casa o a non fare entrare o a non permettere agli irregolari di diventare regolari perché non si sapranno prendere iniziative e perché resterà soltanto l'impressione che è quella indotta da leggere sulla stampa molto di immigrati che gli immigrati sono valanghe gli immigrati sono pochissimi la cui l'avete detto benissimo questo libro lo dimostra
Sono l'uno virgola quattro per cento sono niente per un Paese come l'Italia
Dentro questo pochissime precisazioni e quattro proposte
Le precisazioni sono giustissimo cominciamo a non usare la parola clandestini lo dico ai colleghi della stampa usiamo la parola irregolari è fondamentale per trasmettere un'immagine ed è l'unico modo per cui si potrà cominciare a capire la differenza tra l'uno e l'altro
Se non si permetterà agli irregolari di diventare regolari avremo delle responsabilità come si è parlato di incidenti annunciati per l'ex oleificio
Si potrà parlare di illegalità annunciata perché non si son permessa delle regolarizzazioni
Questo è importante che noi ne abbiamo coscienza
Non entro su altre cifre bisogna sapere che il lavoro c'è
Non perché c'è in assoluto c'è una disoccupazione per gli italiani che resta ma c'è un lavoro per gli immigrati diverso e c'è una domanda di manodopera immigrata che c'è e che cresce i quindici mila albanesi in otto mesi dieci mila hanno trovato regolari lavoro gli altri cinque mila hanno continuato a lavorare più o meno regolarmente e oggi sono sostanzialmente sistemati
Questa domanda crescerà almeno per dieci anni
Questo bisogna cominciare a spiegarlo ai ragazzi delle scuole anche delle scuole cattoliche come ha detto don Luigi
Detto questo allora alcune proposte giustissimo ricordare il problema degli stagionali legge-quadro stralcio aggiunta qualche cosa ma bisogna ammettere che esista la possibilità di essere lavoratori stagionali su potrebbe essere estesa la possibilità di ottenere l'autorizzazione a stipulare un contratto di lavoro con stranieri anche per impieghi diversi da quello domestico senza dover prima per chiedere se non ci sono italiani disponibili bisogna un minimo allargare questo campo Terzo
Bisogna ammettere la possibilità di regolarizzarsi a quelli che oggi sono irregolari in Italia piccola sanatoria come la vogliamo chiamare applicazione della legge Martelli in pieno come ci pare ma questo è un dato ineludibile
In questo modo si requisiti restringe la spinta leader legalità infine il problema della mancanza di alloggi dignitosi resta gravissima non possiamo dare inventarci case per gli immigrati se non ci sono le case degli italiani ma non ci sono proprietari disponibile a dare case agli immigrati a prezzi ragionevoli e senza sfruttamento
Forse le pubbliche amministrazioni possono è un'idea diventare affittuarie di case
Da privati
Per poi essere diffuse nelle spese dagli immigrati stessi o dagli italiani stessi cioè un dispositivo semplice che potrebbe dare una garanzia ai proprietari e che potrebbe sbloccare in parte il problema per gli italiani e per gli immigrati
Senza creare guerra tra immigrati e italiani infine i ricongiungimenti familiari sono previste e si possono attuare e si attuano ma a volte ci vuole un anno e mezzo una parte dei familiari che si ricongiungono arrivano in Italia prima e passano sei mesi un anno come irregolari
Bisogna accorciare questi tempi burocratici
Come grandi politiche Spagna Francia Italia siamo in contesti europee
è bene che cominci a pensare che lavorino seriamente per un riequilibrio di tutto il rapporto del Nordafrica altrimenti stiamo nel tempo sempre a giocare con l'emergenza
In questo penso che bisogna tenere chiara una prospettiva però larga perché altrimenti se non teniamo nel realismo delle cifre una prospettiva ideale alta e larga anche un solo immigrato in più può diventare troppo dobbiamo chiarire che l'accoglienza e l'ospitalità eh
Un dovere e che da come noi tratteremo gli immigrati è un teste della nostra dell'eticità del nostro sistema sociale
Allora in questo io credo che concludo che non sia inutile uno ricordare che nelle scritture lo dico perché Cristiano e penso che un contributo alla convivenza civile
Lo xeno scusa o straniero a un rapporto privilegiato a un posto privilegiato
Queste
Di sposare una tesi diversa tutto il Vangelo di Luca è impostato sullo straniero e Gesù stesso è lo straniero per eccellenza nasce da straniero in una città non sua e senza una casa con uno straniero
Muore da straniero con la morte che si dagli stranieri la croce dei dei romani che la davano sulla gli stranieri e agli schiavi il cardinale Martini ho concluso
Ricorda una cosa molto banale molto semplice che in realtà gli stranieri non sono una minaccia non sono una maledizione sono una chance per il rinnovamento di tutta la nostra società grazie
Due cose rapidamente prima degli ultimi due interventi volevo ricordare che domenica mattina alle dieci gli algerini si ritrovano e invitano tutti gli altri italiani e stranieri davanti ai mercati generali di via Ostiense per ricordare i loro morti dell'oleificio appunto e chiedere una soluzione per gli irregolari per i rimasti senza tetto
Io mi scuso abbiamo sempre in chiusura di queste cose in un certa difficoltà ad accontentare tutti per gli interventi intanto abbiamo gli interventi di quelli già assegnati Sergio guagliò dei centri volontariato due minuti due Briguglio presto
Brevissimo
Allora Sergio Briguglio della Caritas di Roma
Molte delle cose che avrei dovuto dire sono state esposte in questo ultimo eccellente intervento quindi non le ripeterò dico semplicemente che la Caritas di Roma è un cartello BA sto di associazioni del volontariato laico religioso che opera sia a Roma sia a livello nazionale condivide in pieno queste posizioni circa la regolarizzazione circa tutto ciò che è stato detto dal rappresentante di Sant'Egidio un chiarimento tecnico
Siamo nell'imminenza della emanazione del decreto annuale sui flussi
Degli stranieri extracomunitari e sul loro inserimento socioculturale
Allora per i primi due anni di applicazione della Martelli questi decreti sono stati di chiusura pressoché totale
Hanno previsto solo l'ingresso per chiamata nominativa dall'estero cioè una cosa che funziona solo per qualifiche particolari ad alto contenuto tecnico eccetera
è necessario che il decreto per il prossimo anno novantatré tenga conto di tutto ciò che è stato detto in questa sede in particolare in quest'ultimo intervento da parte della Comunità di Sant'Egidio
è fondamentale che si regolarizzi chi oggi e già inserito nel mondo del lavoro non voglio per questo escludere gli altri sia chiaro il lavoro stagionale può essere un canale opportuno a che per quelli attualmente disoccupati presenti regolarmente in Italia e fondamentale dicevo che si regolarizzi chiede attualmente in Italia inserito nel mondo del lavoro sommerso
Consentendo da rilasciando un permesso di soggiorno non soltanto a chi dimostri di avere un'offerta di lavoro regolarmente retribuita il che presuppone il consenso da parte del datore di lavoro
Anche a chi autocertifica esistenza di una occupazione irregolare analogamente a quanto è stato fatto nell'operazione il rinnovo dei permessi di soggiorno che è stata un successo
Quindi sottraiamo i lavoratori regolari dall'eventuale ricatto da parte del datore di lavoro e consentiamo una regolarizzazione ampia
Dalla quale possono venire solo vantaggi per tutta la comunità nazionale grazie
Scusa migliore io sono l'avvocato italico presidente serenità da semi Joseph Laura la scusare no nome giusto
No al lascio prima ancora di ringrazio mi mi dispiace amici voglio dire che qui ci ha parlato del tutto umani ma meno dei irregolari
Questione volani che solamente con Di Liegro e nessun'altro ha potuto portarlo avanti e questo mi dispiace mi dispiace perché nessuno ha parlato di questo e io mi occupo di questi che soffrono e mi dispiace amici che ristampa deve sapere questo per una nuova sanatoria per queste persone relatore
Ma
Farle farle