Verità che costruisce memoria. Dall'oblio alla memoria collettiva

Se di essere di iscritti al nostro seminario
Sette tanti siete numerosi ci fa penserà è stata una giornata molto importante piena di sole di calore umano ci siamo ritrovati
Abbiamo detto dal palco l'ha ripetuto il Presidente di liberare lo ripetiamo anche ora
Perché
Ripeterlo certe cose ci fa bene la Calabria ha risposto molto bene la Locride ha risposto bene a questo invito no da un lato invito della Locride
Che è partito lo sapete dal vescovo di Locri monsignor Oliva e da alcuni familiari dall'altro vittime innocenti delle mafie della Locride
Che hanno chiesto a liberare di celebrare questo momento razionale qui a Locri
è pur vero che questo momento porta con sé un grande
Sprone
Perché leggere i nomi delle vittime innocenti delle mafie quasi mille nomi
Non è come
Recitare una litania
Senza senso no questi nomi hanno un senso molto forte per noi
Sono volti storie sono vite vissute
Sono i sogni
Delle persone che sono state uccise dalla violenza mafiosa
Persone a cui è stata strappata la vita
Non è stato possibile continuare al nostro fianco
E da questa riflessione
Che ne dobbiamo partire per capire
Come portare avanti la memoria di queste persone
In maniera notifica
Perché
Per poterli far rivivere veramente è ovvio il fatto che non torneranno mai più
è scontato
Dopo che qualcuno muore non potrà mai più tornare
Però vedete
La violenza che è entrata nelle nostre famiglie in molte delle nostre famiglie ci ha impedito di sognare per tanti anni
Io me lo ricordo a ridosso della morte di mio padre avevo solo gli incubi
Deve solo cose terribili temevo di essere seguita per strada solo perché
Chiedevo giustizia per la morte di mio padre
Quando ho incontrato altri familiari all'interno di Liberati ha iniziato organizzare degli incontri tra di noi ho scoperto che era così anche per gli altri
Poi
Però abbiamo iniziato a pensare seriamente a loro
Che cosa possiamo fare anche noi che siamo le loro famiglie che siamo sopravvissuti alla loro morte possiamo trascinarci per una vita di due ore il dolore non va via e lì è una ferita sempre presente
Ma noi vogliamo fare anche qualcosa per trasformare questo dolore mi impegno
Come gruppo di familiari in qualche modo abbiamo iniziato a organizzarci
Sono arrivate le prime riunioni
Era referente nazionale prima di me Stefania Grasso che è qui con noi abbiamo iniziato a riunirci
Ovunque fosse possibile a parlare fra di noi
Per cui nel vostro territorio si è costituita anni addietro un'associazione importante di familiari tetti Anna libera a cui poi chiederò di raccontare che cosa li ha spinti a mettersi insieme
E a impegnarsi
Tutto il resto ha un profondo significato
Quello di rendere queste vite
Non vita e per sé
Ma vite
Che nel loro nel dramma ecco con il quale si sono concluse
In realtà poi dopo
Ci lasciano qualcosa ci lasciano un'eredità importante e ovviamente questa eredità non è solo per noi familiari
Non servirebbe a nulla anzi
Se questa eredità resta sulle nostre spalle
Saremo sconfitti noi per primi
Ma tutta la tutta l'Italia
La cosa che io tengo e noi familiari teniamo a dire che è stata combattuto una guerra nel nostro territorio e le battaglie perché le vittime sono tante e troppe
Nel
Mille sono coloro
Le cui storie i cui nomi noi conosciamo ogni anno ne scopriamo altre
Ci sono stati degli anni
Dagli anni Settanta più o meno fino a oltre gli anni due mila
Ma con una concentrazione di trent'anni di un trentennio che si può dire un trentennio di sangue
Quindi non solo le le stragi no che ricordiamo sempre con grande dispetto per sacrificio di quegli uomini la strage di Capaci le stragi del novantadue di capaci di via D'Amelio
Ma anche
Morti singole che hanno macchiato di sangue nostri territori e credo che capire perché è accaduto quel sono i nostri territori ci fa capire la storia di questo territorio e qui vedete in Calabria
Ce ne sono tante di queste storie
E purtroppo molte di queste storie
Non hanno una verità giudiziaria
E quindi
Le loro e le famiglie di queste persone hanno provato a raccontarle comunque
A maggior ragione perché non c'era quella verità
Cioè diciamocelo
E l'obiettivo di tutti quanti noi
La verità giudiziaria e la verità che da una vera dignità a quelle morti dà un senso
E allora quando non arriva il senso e lo dobbiamo dare comunque noi in qualche modo altrimenti resta il senso della violenza mafiosa che c'è stato imposto perché quelle morti non le abbiamo scelte noi
Anche chi per motivi di nel suo lavoro è stato ucciso per una coerenza lavorativa perché si è speso nel suo lavoro scelto di morire
Ha scelto semplicemente di svolgere il suo lavoro
Come diversamente non sapeva non voleva fare
Ecco perché ne diciamo sempre non sono eroi
Non appare non è scontata questa cosa
E sarebbe fin troppo facile vedete
Per mio padre per tuo padre per il fratello di
Di Matteo per il papà di Stefania di Rossano di Silvia di Teresa
Tanti di noi che sono qui sarebbe fin troppo facile lasciarsi andare e dire sì
Sono stati degli errori è vero
Come loro non c'è nessuno e noi non ce la facciamo in quegli anni noi siamo dei figli pieni di dolore vogliamo vivere il nostro dolore
Ma era
No era sbagliato voleva dire legali sotto una campana di vetro renderli sempre più lontani
E le loro storie sarebbero finite così come degli antichi eroi no greci
Solo che mentre questi eroi greci si studiano dei libri di scuola le storie dei nostri cari neanche nei libri di scuola ci sono
E quindi
Che cosa possiamo fare
In primo luogo abbiamo pensato di proporre per questa giornata così importante nella Locride non è un caso che
Abbiamo scelto
Di
Intitolare questo seminario perita che costruisce memoria
è i relatori che si avvicenderanno nella riflessione ci aiuteranno
In questo
Nel frattempo ci ha raggiunti entrando che la Responsabile nazionale del settore legale membro dell'Ufficio di Presidenza ma è anche una persona che è il gruppo dei familiari di libera è sempre stata vicino molto molto vicino
E ci raggiungerà anche il procuratore di Reggio Calabria dottor Federico Cafiero De Raho
Se sta ha un impegno appena terminato ci raggiunge sono con me Matteo Luzza che il referente regionale della memoria della Calabria e Antonella Dodaro che però non solo investe qui di figlia ma anche per raccontarci un'esperienza importante
Allora io direi Matteo io ho cercato di darti la se è vero che questa mozione a Fiuggi siamo stati sotto al sole abbiate pietà di noi però
Anche questo è un bel momento ci sono tante persone che sono qui con noi e allora Matteo io affido a te una riflessione
Su che cosa può fare un familiare qui in Calabria e anche della tua esperienza di referente memorie che
Ancora in divenire novità poco della da un anno è qualcosa che tu sei referente regionale della memoria quindi stiamo costruendo abbiamo ancora la nota rinsaldare legami da costruire rapporti fra di noi ma quella presenza qui in Calabria queste giornate così intensa a partire dal diciotto con un'assemblea dei familiari molto molto
Frequentate dai familiari calabrese è stato già un momento molto importante appena Matteoli grazie
Cosa possiamo fare possiamo fare quello che stiamo
Facendo già da tanti anni ormai
Raccontare le nostre storie raccontare le nostre vite raccontare come vengono scritte sono cambiate
Da quelle che erano prima la data che ci ha sconvolti che ci ha devastato quello che è diventato dopo
E la rete appunto da del
Familiare la rete della
Nostra
Settore memoria in questi anni
Ha dato a questo ha offerto
Appunto per approfondire per studiare per capire come quelle morti sono andati ad incidere sulle
Sul cambiamento che è avvenuto per nei vari territori perché
C'erano Covatta nel mille novecentottantasette diceva no a chi andava a chiedere magari qualcosa già
Nel mille novecentosettantasette a domicilio
Del genere se Vincenzo Grasso dal mille novecentottantanove dicevano chi andava a chiedere il pizzo
Erano anni diversi rispetto a questi nostri come in questi anni quegli omicidi
Hanno trasformato la vita sociale la vita politica nel contesto dei territori sette maggio quattro né nelle
Nel
Negli anni in Correggio la speculazione edilizia palazzinari e quelli che volevano lavoro nero e il lavoro
Non pulito
Facevo il suo mestiere faceva il suo lavoro come ha inciso quindi ci riallacciamo sempre a quel discorso che non sono storie che riguardano Novi rilegate nelle nostre case le nostre famiglie
Questi morti queste morti hanno
Toccato la coscienza hanno toccato i territori hanno trasformato quello che era poi il contesto territoriale quindi
Studiarle approfondirle capirle
Per noi importante e noi in questi anni abbiamo restituito questo continuità quando rispetto con
Credendoci appunto perché partendo da queste storie da questi nomi da quei conti poi si possano costruire dei percorsi e allora credo che il lavoro finanziato da Stefania
Tuo ma
In questi anni
Creare sempre di più rette fra di noi collegamenti scambi i referenti della memoria
Settore dal Mauriac tornato un po'
Nevralgico nei nostri percorsi per i nostri
I nostri lavori
Restituisce questo restituisce appunto a quella dignità che meritano quelle morti bianche pensate quanti odierne ammazzati per loro intento c'era solo eliminazione fisica ma anche
Eliminare nella memoria il ricordo quando li hanno fatti sparire ad alcuni casi per mesi e per anni
Oltre all'eliminazione fisica miravano ad eliminarne anche la memoria preliminarmente il ricordo
Compito appunto della Società responsabile attente a quello di tenerla viva questa memoria quell'oblio che CIA
Toccato e ci ha visto
Davvero feriti nei primi mesi nei mesi successivi al
All'evento diventato altro perché appunto abbiamo trovato persone straordinarie che accanto a noi con noi
Hanno condiviso nostro dolore assieme noi quest'anno restituendo in altro modo
Anche
Io mio fratello Cisal ventuno anni lui si chiamava Giuseppe non niente di male aveva fatto se non la cosa più bella innamorarsi di una ragazza e ventuno anni
Normalissimo cappello ma tutti i nostri cari nostri carabinieri familiare niente di di che avevano da da spartire con quel mondo in quelle situazioni quando hanno deciso di colpirle perché strategicamente usano la violenza per ottenere qualcosa quando hanno colpito Pino
L'hanno colpito perché anche la concezione della dell'azienda queste fidanzate queste ragazze concubina essere allegato doveva serviva per aggiungere delle altre un altro scopo
Che io ammazzo quello perché io debbo dimostrare che comanda in questo passaggio mi serve per creole della donna dentro le cosche di 'ndrangheta era
Molto molto marginale da non ONU come oggetto timoroso perché tedesco stare magari con un altro delinquente con l'altro mafioso perché il legame di sangue la 'ndrangheta abbia sempre fatto
Lei continua a fare ahimè e quindi usare quella violenza in quel modo non serviva presto e quando siamo stati colpiti devastati quello che tu ci dici sempre
Ci siamo chiusi e ci siamo isolati perché estintivo innaturale come si trova la forza di tenerne fuori se trova perché
Pretende costruire volti proposte faccio questi colori la bellezza che ci avete restituito in questi anni e ci avete permesso di
Di potere noi trasmettere a voi questo che abbiamo subito quel Cosisan esce se ne esce conto temendo l'invito a raccontando leader libico negli anni questo abbiamo fatto
Ne parliamo raccontiamo per come se fossero vivi sono vivi riconosce equivale noi camminano
Sulle nostre gambe quindi quella memoria quell'oblio che ci ha chiuso oggettive entrata diventa sempre di più una memoria condivisa
L'ha ferita rimanerne ferite restano è però la bellezza di questa piazza stamattina di questi ragazzi meravigliosi
Migliaia e migliaia che abbiamo incrociato nelle scuole calabresi fine in queste settimane ci restituisce questo ci dice che hanno
Veramente c'è tanta voglia di bello che quel bello tutti quanti noi possiamo contribuire a farlo
So che c'era fallo venire alla luce
è questa l'abbiamo fatta e questo lo facciamo non tanto rispetto con tanta dignità
Tenendo sempre presente che vince sempre la vita vince sempre
La bellezza appunto della vita e quindi
Se noi facciamo di questi percorsi e perché per noi continuano a vivere in nelle orecchie negli occhi nella testa di chi ci ascolta e quindi
Consegniamo restituiamo questo maga da voi abbiamo sostegno perché
Siete davvero la nostra forza siete quelli coloro i quali ci avete dato
La speranza per continuare perché attualmente per noi sarebbe stata la fine
In questi mesi abbiamo fatto questo abbiamo fatto anche
Con il contributo di norme un quotidiano importante quotidiano calabrese che ci ha
Accettata condiviso questa idea di questo progetto che è partito
Ventuno marzo dello scorso anno abbiamo pubblicato la prima storia
Più viarie della memoria l'abbiamo
Chiamato così per un anno intero ogni settimana abbiamo pubblicato la storia di una vittima
Attraverso il racconto il punto dei familiari non solo la vicenda tragico alla cronaca quello che successe ma
Il racconto davvero della famiglia che ha subito quel dolore intervista e familiare
Quello che sia approvata e quello che che è successo dopo con la morte e quindi questo progetto che sta ancora continuando e domani usciva un'altra storia domani uscirà la storia
Di mio fratello ma la settimana successiva concediamo di fare presto Rieti delle Carofalo poi continueremo con tutte le altre abbiamo raccontato fino adesso
Dalla metà marzo a marzo sessanta cinquantacinque cinquanta perché le settimane quelle sono
E quindi
Anche questo fare memoria anche questo memoria collettiva anche questo contribuire a far uscire con le storie dal
Dal dimenticatoio riportarle
Hanno restituirla alla collettività
Perché perché appunto questo serve perché appunto alla base abbiamo detto sempre la vita dignità delle persone ogni persona va
Restituito per quello che era
Noi cosa abbiamo subito abbiamo subito si è spezzata qualcosa in quella data successo
Che le nostre vite sono comma cambiate però come diciamo noi
Poi quello che succede troppo nei mesi negli anni successivi se si ha la fortuna di incrociare
Questa rete questa realtà incrociare tutti gli altri familiari succede nell'altro vivi la straordinarietà la bellezza appunto dell'incontro con tutti gli altri la condivisione ma la bellezza
Di di questa sala di questa piazza di questi momenti quindi quelle
Quel processo di isolamento si trasforma in altro cosa si può fare come si può fare con chi si può fare in questi anni abbiamo fatto questo in territori difficili perché proprio del vibonese
Il reggino la piana devi sempre stare
Consultiva la bene quello che succede quello che continui vai a fare delle di delle cose però sempre attenti se vigili
Su quello che mi interessa la memoria rispetto
Continuare a raccontarli da vivo e continuare a fare dei percorsi perché appunto ci interessa
E si parla si discuta da quelle morti si instauri si apra un dibattito appunto su quello che poi concretamente possiamo fare perché è vero siate raccontiamo quello però poi almeno di noi
Partecipa alla vita dei coordinamenti attivamente nei coordinamenti
Ci mangiamo conviene ci esprimiamo la le cose per capire quello che possiamo fare perché dobbiamo fare dobbiamo sporcarsi le mani voi per
Mettere in pratica delle cose nei vari territori e quindi tutto questo
Ci è servito in questo creando in questi
Bensì a
A seminare da domani comincerà un altro ventuno marzo perché oggi eventuali domani sarà nuovamente ventuno ecco dopodomani sarà ancora ventuno perché e di questo si tratta di questo
Continueremo a fare non lo facciamo appunto perché
Crediamo nella bellezza della vita della bellezza della natura e alla bellezza del nostro territorio della bellezza
Di tutti quanti noi e quindi i nostri cari questo contiene questo ci Ciciriello
Continueremo a fare
Grazie Matteotti un altro Matteo parte da una storia la storia di turno tre di suo fratello che è una storia molto difficile l'assoluta accennata ma una storia molto dolorosa
Poi se ci sarà tempo ne parleremo in maniera più approfondita ma lui giustamente ha preferito raccontarvi qual è il percorso di vita è scaturito in un po'la la domanda che io gli ho fatto e vedo che che guardate lo schermo che appare nostre spalle perché parecchi guardano questi nomi che si avvicina non sono i nomi delle lento e l'elenco di libera questo è il sito il sito della memoria di libera
Che è stato messo on line e qualche giorno fa
Si chiama vivi
Un sito
è un vero e proprio progetto multimediale
Un web doc
Si chiamano in senso tecnico
E quindi sarà un insieme di documenti multimediali che quindi abbiamo costruito sotto forma di sito
Per parti condividendo le storie dei nostri dei nostri cari spero che
Cali un po'il sole e quindi è io riesca a dotarsi sardi vedere le parti di questo sito
Altrimenti se non ci riusciremo
Andremo a
Andremo a in seguito diciamolo andrete a guardare i cui titoli indirizzò diciamo del sito lo guarderete da soli comunque adesso già si vede che in maniera random
Vengono fuori questi nomi su questo sfondo guardate noi abbiamo provato a metterci altri colori no i nomi bianchi su questo sfondo scuro
Non sappiamo se resterà così per ora abbiamo preferito in nero ma non perché il nero il lutto ma perché è questo sfondo ci dà la possibilità di far vedere bene questi nomi perché devono colpire la nostra fra virgolette fantasia Sarcina giudici a
Cercare la storia di qualcuno di questi nomi infatti se per esempio io vedo ecco Francesco salvo è apparso qui lì dove c'è il simbolo della lente digito digito il nome
E mi darà un collegamento con una scheda che però e già on line che per ore piccola informata di poche righe ma c'è già una breve storia di Francesco salvo
Poi ci sono delle vittime rispetto alle quali non sappiamo nulla e allora chiederemo a voi abbiamo chiesto
L'aiuto di chi legge di chi si approccia questo sito allora io adesso vorrei passare la parola a Antonella
Quindi se ci racconti la tua storia di vita ma anche il tuo impegno con il diario di Didier editore di questo giornale di questo quotidiano della Calabria importante e quindi del Diario della memoria grazie imponente
Grazie
Intanto premetto che oggi avrebbe dovuto essere qui al mio posto una giornalista non il giornalista si chiama Luciano De Luca
Ed è la persona che stava scrivendo le nostre storie o meglio le storie dei nostri cari e delle nostre famiglie per motivi personali perché in questo momento un suo congiunto è sottoposto a un'operazione chirurgica
E lei è con questo suo congiunto non è potuto essere qui ma mi ha pregato poco fa mi ha telefonato proprio per dirimente di dire queste parole
Che intanto
Ringrazia i familiari e libera per questa
Diciamo esperienza che lei sta facendo questa esperienza che non solo considera
Arricchente
E diverso sotto il profilo professionale da giornalista ma lei mi ha detto di riferiti queste parole si sente una privilegiata si sente privilegiata perché la raccolta delle nelle storie
Nelle vostre vite
E idealmente vi abbraccio tutti tra l'altro
Io la conosco molto bene perché lavora
Diciamo
Con il nostro quotidiano da tantissimi anni ma la gran parte dei familiari non la conosce invisa la conosce in voce quindi oggi sarebbe stata l'occasione per incontrarvi porti i suoi saluti esse ringraziamenti
Vi racconto però come nasce questa
Questo quest'idea del Diario della memoria
Io ho perso mio papà trentaquattro anni fa avevo quattordici anni mio fratello che aveva diciassette
E mia madre incinta di tre mesi mia sorella non ha mai conosciuto mio padre
Mio padre come dico sempre un benefattore nel senso che non faceva beneficenza faceva bene c'è una persona buonissima amatissima un grande generoso quindi per me la bambina questo ma era un moloc milioni nel diario della memoria titolo è proprio con lui la vita con una fava né una principessa mi sembra tutto bello tutto dorato come ha detto Matteo
La sera della sua morte per Melanie per affinità cioè non di uscivo a capire come
Mi sarei potuto allude come come poteva succedere che quel giorno dopo potessi continuare perché è talmente importante e forte la sua presenza
Che non riuscivo più immaginare un domani
Era contro questo per dire che ci sono stati tanti anni in cui in famiglia e ho letto che questa è una reazione diciamo anche abbastanza comuni a volte non mi puoi più parlare
Ed vicino a te è un'assenza che è sempre presente è un dolore che ti porti con le un'appendice ma non è riuscito a parlare perché altrimenti ti schiaccia
Quindi per tanti anni per un senso anche
Di rispetto di pudore per il dolore dell'altro era quasi come secoli io con mio fratello non posso farlo ancora oggi non più non parla di papà io ne parlo con mamma ma mio fratello ha gestito il suo dolore con maniera completamente diverso
E mi dava anche molto fastidio che mi parlassero di mio padre perché io lo conosco io so chi era non hanno gli altri che me lo devono raccontare
Per cui per tanto tempo c'è Sato questo questa consapevoli questa scelta di non dire di un non detto
Che però col tempo diventa un dolore che si aggiunge un altro dolore perché tu non vuole che venga dimenticato non non vanno
Il petto lo porta perché nei nostri cari ogni giorno con noi quindi compensi non possiamo dimenticare perché
E come no dimenticare di respirare ecco un po'il paragone queste
E due anni e mezzo fa io ho iniziato a frequentare libera ne hanno invitato a fare una testimonianza
Ed è stato proprio non ringrazierò mai abbastanza per questo libera in una riunione dei familiari in cui è conosciuto quasi tutti voi Daniela
Che si è tenuta a Polistena in un territorio profondamente diverso da quello che ho vissuto io da ragazzo che io sono di coscienza quindi nord della Calabria sotto certi aspetti per quante sempre Calabrie anche abbastanza diverso diciamo una realtà
Altrettanto soffocato dalla 'ndrangheta nel maniera mia forse meno
Meno eclatante meno sanguinosa però altrettanto opprimente
Mi sono trovata sentire delle storie a vedere delle persone mai conosciute prime ma che si intimo
Amiche e cioè che sentivo io li capivo e cioè
Avvertivo le loro stesse mozioni loro stessi sentimenti la loro stessa rabbia volte
E quindi quella sera
è come se io avessi parlato di mio padre senza parlarne non avevo bisogno di parlare con queste persone di che che dolore avevo provato che persona era quella che avevo perso
E ho pensato che
Volevo che conoscessero la mia storia e volevo conoscere le loro storie la vita voluto che io sia
Diciamo abilitato per tanti anni
Penso che molti di voi lo conosceranno il quotidiano della Calabria oggi quotidiano del sud e dissi non so cosa posso fare perché molte
Forse riesce a gestire il tuo di dolore ma
Io mi arrendo di fronte a quello degli altri Mignemi annichilisce cioè non non perché si ricordo quante forte quel dolore esse che non puoi fare molto per il dolore degli altri
E ho pensato che l'unica cosa che ci può dare ristoro e
Continuare a ricordare le persone a mancare ma come noi ne ricordiamo non come ce le ricordano gli altri Matteo prima ha fatto né
Lo ha detto questa cosa che è profondamente vera
In fondo tutti i nostri cari sono passati per la stampa hanno fatto notizie pezzi di cronaca
Hanno fatto fiumi di giudiziaria si dice in gergo ma non hanno raccontato le persone hanno raccontato un fatto hanno raccontato scusatemi l'espressione una pruderie giudiziarie con i dettagli
Nulla SIS si sa si sapeva di chi di chi erano queste persone straordinarie di che cosa è successo in quella famiglia in quel mondo in quel Paese in quella
E dissi che ne avrei parlato con il mio direttore ma che
Metteva a disposizione il giornale cioè mi sarebbe piaciuto che al di là della cronaca che fanno i giornalisti
Potessimo raccontare delle storie che sono in formazione ma sono anche formazione e che
Per metà familiare hanno un grande senso io ho parlato di mio padre quel giorno quando Luciana né intervistato probabilmente come
Non lo ha mai fatto perché ho parlato insieme a mia mamma io e mia mamma abbiamo raccontato papà e non era mai successa una cosa del genere quindi
Penso e spero che sia un lavoro diciamo utile anche per i familiari oltre che per la collettività
E devo dire che oggi siamo arrivati a cinquantadue storiella cosa che mi colpisce sono in le moltissime similitudini i tanti paralleli le molte cose
Mamme che mi ricordano molto mia mamma fratelli che mi ricordano mio fratello padre che mi ricordano il mio padre
Uomini e donne con dei valori
Inestimabili
Perché sono persone perbene e quelle che abbiamo perso al di là del fatto che sono persone
Noi care nostri familiari ma sono proprio le persone migliori che si sono prese
E penso che la gente debba saperlo chi erano queste persone che grandi cosa avrebbero potuto fare se avessero continuato noi familiari lo sappiamo ma io sentito l'esigenza di conoscere anche gli altri familiari come sento l'esigenza
Che si ricordino di chi fosse mio padre
Che non si ricordino sola anzi è la figlia di quello che hanno ammazzato perché mio padre tutt'altro non è quello che non Mazzato mio padre rom come i padri fratelli le madri
Di tutti gli impegni familiari erano persone con un mondo inestimabile di valori
Con delle storie incredibili
Con un vissuto di sacrifici di
Di gioia e di piccoli
Passatemi il termine magie incantesimi perché da dalle storie che leggo che continua a leggere queste viene fuori queste persone erano quasi magiche
E lì la volontà del quotidiano è stata quindi quella di mettere a disposizione
Questo spazio
Dove poterle ricordare e a ricordarla devono essere i familiari
E quando con il direttore abbiamo scelto la persona che sa spero credo di averla individuate in maniera corretta Luciana De Luca come vi dicevo
Perché è una persona che sa non solo fa scrivere bene stare a casa a fare il suo lavoro ma è una persona che ha una sensibilità che evidentemente
Permette
Ai familiari di aprirsi perché non è facile noi discutemmo proprio di queste e dicemmo anche insieme a Matteo
Contattate lì prima o poi
Etniche io gli dissi perché
Da familiare sapevo per esempio che
Lo ripeto alcuni miei familiari mia sorella non li vuole parlare perché non ha mai conosciuto acqua su una rabbia lei dice sempre di un Papa me lo sarei meritato ed ha ragione
Di non insistere ma anche una persona non si vuole aprire
Perché non non non deve essere un obbligo non deve essere
Deve essere un momento in cui
Ce lo racconti
E viviamo questa persona insieme quando la rileggiamo non vi non vi nascondo che io stessa aspetto ogni mercoledì perché ogni mercoledì devo conoscere quale altra bella persona
Purtroppo non è più con noi
E invece Luciana racconto dice sempre queste o che non solo alla fine
Raccontano le storie e di questo
Ripeto perché me l'ha chiesto prima di dirlo per telefono
Ma anche i familiari la fanno entrare nel loro caro nella loro famiglia nel loro vissuto e questo è un privilegio
Enorme grandissimo
Siamo solo alla cinquantaduesimo Astori domani esce la cinquantatré essi ma speriamo di arrivare
A raccontarle tutti almeno quelle che appartengono
Alla Calabria
Mi sento per la prima volta
Orgogliose duttile
Io faccio un lavoro abbastanza importante insomma ho avuto quasi cento dipendenti alle mie dipendenze
Ho amministrato un quotidiano nessuna concessionaria di pubblicità o stampo politico o lavoro di anche di grande responsabilità
Ma mai come quando è uscita la prima storia che è stata quella di Tiziana Palazzo la moglie di Sergio Cosmai che era il
Direttore del vescovo dico senza che fosse assegnato
Mi sono sentito orgogliosa di essere editore
Perché al di là della cronaca secondo me e ancora più importante
Portare a conoscenza le storie
Le storie belle anche
Per quanto dolorose perché la vera antimafia lasciatemelo dire l'hanno fatta i nostri cari che ci hanno lasciato un mondo di valori che speriamo possiate leggere conoscere
E che diventi patrimonio di tutti grazie
La
Ai si è verificato in alcune settimane che avevamo la uscita pronto nascite
Però eccetera c'erano dentro la vita dentro le famiglie un
Quello che diceva
Qualcuno che ancora non si è riuscito a Claudia
E tenere il dolore come una cosa privata
Cosa intima allora
La stato il grande lavoro su ordini di Antonello ma di Luciana soprattutto insuccesso con ancora storia del nostro
Di di dare il tempo di dare modo di elaborare ancora di più Belluzzo quella situazione quello aprirsi quel raccontarsi però poi giornate dovevamo uscire siamo andati conosciuta programmato perché erano loro stessi
A chiamare e dire
è bello che a mio padre domani conosciuto
Sulle pagine regionale per questo lavoro è stato fatto
Quel discorso che abbiamo sempre detto quanta ancora c'è
Dentro di noi in questo dolore questa ferita quanto può essere utile
Il vostro sospendo il vostro affetto fare aprire familiare farli uscire
Da quello via da questo
Con il dolore davvero il dolore più ancora
Tante tale quindi
Questo bianco vissuta anche di questi momenti
Grazie Matteo purtroppo non ci si sentiva benissimo spero che il suo disco che era molto chiaro cioè lui diceva è stato molto importante e primario della memoria proprio nella vita dei familiari per aiutarli a rompere il Murolo questo muro di silenzio che ci avvolti
Però non dimentichiamoci che quello che ha raccontato Antonella
Chiarisce un aspetto molto importante il cuore
Uno dei cuori diciamo perché in realtà la memoria a tanti cuori uno sicuramente importante il rapporto con il mondo dell'informazione che alcune volte è un mondo che ci violenta
A me è capitato una volta una cosa terribile guardate
Sono state intervistata da un paio di giornalisti che
Mi dissero essere stati mandati da Enzo Biagi
Negli ultimi l'ultimo anno di vita
Quindi io mi sentivo orgogliosa onorata
Erano due le storie della Puglia neanche a farlo apposta due persone che sono stati uccisi nello stesso giorno il trentuno marzo ma di tanti anni diversi il mio mio padre Francesco Marconi Direttore dell'Ufficio del registro di Foggia quindi
Uomo dello Stato dirigente lo Stato ma Ministero delle Finanze no e una storia che sembra un po'più pesante fra virgolette noi uomo uomo di carte
Altra la storia di una donna dolce bella che aveva salvato Porto Selvaggio Renata fonte quindi due
Persone che si erano stesse no onestamente per il loro Paese
Io e Viviana Matranga dalla figlia di Renata fonte facciamo le nostre interviste ognuno a casa sua ci spendiamo li portiamo in giro nei luoghi in cui avevano vissuto mio padre e lei sua madre è stata scelta dopo la sua storia
Perché era più bella mi dissero
E perché Porto Selvaggio e più bello di Foggia
Voi avete l'idea io sono stata male permessi eppure era un grande
Perché mi è accaduto qualche anno fa e l'ho già grande quindi avevo quella maturità per poter vivere una situazione del genere
Ma questo è stato uno shock nella mia vita mi ha aperto no una consapevolezza quello al danno che molte volte
Tornare le nostre storie in maniera inconsapevole no e invece a
Ci viene fatto invece quante più importante
Che
Chi raccoglie queste storie lo faccia con la consapevolezza che dall'altro lato non c'è solo uno spunto
Da raccontare una storia diversa ma storia nuova mai raccontata no
C'è una famiglia che magari
è stata in silenzio per tanti anni e che dobbiamo aiutare non sconvolgere per sempre e anzi far chiudere ancora di più nel dolore
Io vorrei ringraziare prima di procedere il dottor Roberto Di Bella il Presidente del Tribunale per i minori di Reggio Calabria perché ci ha raggiunto lo ringrazio di essere qui con noi
Grazie venga
Tutto quello che stiamo facendo in questa terra con i minori questo percorso molto molto importante lei sa quanto liberal tiene e noi siamo molto contenti di poter essere utili
E voglio passare la parola diceva questa persona speciale che Sarandon lei
Come posso dire era precario presenti due adesso Enza un po'uno degli aspetti della medaglia della verità del racconto delle storie
Perché Enza accompagni accompagnato alcuni familiari nella costituzione di parte civile che è un momento molto importante perché vuol dire
Perché siamo arrivati con a seguito di indagini siamo arrivati no ad un momento importante ci sarà un percorso giudiziario
Finalmente c'è un percorso giudiziario ecco
Diciamo l'aiuto di un avvocato
Che in un certo qual senso conosce la nostra situazione ma nello stesso tempo anche l'aspetto tecnico legale che
Non è che deve tenere parte delegato il sempre conto delle sofferenze dei familiari ma deve seguire la legge le norme in realtà tutto esecuzioni dentro se in mezzo
A tutto questo
Grazie funzionasse grazie per me
Sì parlare sempre
Nel momento di incontro con i familiari per me è una grande emozione sento sempre di essere un po'inadeguata
Con delicatezza cercano di raccontarvi un altro punto di vista nonché il punto di vista che
Di una persona che ascolta i racconti dei familiari ascolto il dolore dei familiari e pensate che
Questo insegna quanto la mafia da dolore quanto produce calore una delle cose che diciamo sempre le mafie producono dolore
E e questa cosa dovrebbe essere diciamo l'elemento che ci fa capire ci fa capire veramente da che parte stare che non significa la verità che costruisce memoria
Dove sappiamo e lo dicevo sempre che la maggioranza di invitanti storie di voi e non si ha mai avuto non si è mai scritta la verità processuale non si è mai saputo tanto
Però guardate che invece quando ci sono i processi a volte io ho visto delle cose belle straordinario cioè
Alcuni familiare donne e uomini mamme e bambini che hanno scoperto come erano le loro mamme loro cari uccisi dopo che erano stati uccisi dal delle carte processuali e quando qualcuno raccontava
Quel decreto padre è stato è successo questo ha fatto una denuncia che magari non raccontarvi in famiglia per non farli spaventare
Guarda che tuo figlio ha fatto questo cioè uno svelare delle verità anche attraverso i processi che significa anche restituire
A quelle a quel dolore a quelle famiglie che cosa erano i loro cari perché sono stati uccisi e che una delle cose importanti perché a volte
Quando in alcuni territori specialmente in alcuni territori difficili quando Benigni viene ucciso una persona anche la famiglia lo vede quasi ma perché è successo me che cosa è successo il dubbio o no
Che cosa succede tante storie tante mamme ho visto piangere decidono perché hanno ucciso mio figlio che cosa è successo qualcuno magari ma forse ha combinato qualcosa io ricordo
Molti di voi non so se hanno conosciuto Ninetta Burgio no questo figlio scomparso per dieci anni
E in questa città si diceva ma chissà cosa ha fatto forse ha fatto delle cose ma perché l'hanno uccisa ecco a volte anche
Anche le carte anche i processi racconto
E il riparto non restituiscono verità verità non solo la famiglia ma anche alla comunità
Questi dire la verità giù fatta una comunità
Significa metterli insieme e farla diventare più comunità ed è ed è una delle cose che si fa anche in sede processuale guardate
Per il familiare io li vivo diceva Daniela coniugare diritto non la legge fredde invece col cuore è una cosa importante però
Quando un familiare dibattere al processo vanno familiare deve andare a
A rendere una dichiarazione ma quanto
Dolore viene fuori perché si sia agito andrà anche avendo una dichiarazione devo fare il processo
Ecco e allora questo è stato una delle cose che a noi come Libera ci ha fatto vi voglio raccontare questa esperienza proprio questo ci ha fatto
Pensare che nessun familiare quando si ha la fortuna che c'è un processo che inizi si celebra deve male rimanere solo
Perché molti di voi che li hanno fatti processi che magari hanno avuto in questo come si dice anche fortuna di avere ha avuto un processo e quindi aver seguito processo e pensate che molti di questi fatti sono tutti fatti diciamo
Di mafia e non li mafiosi a volte
Sono imputati in un processo di dieci venti persone perché sono i clan casso volta nel dieci venti avvocati e la parte civile anche la parte offesa cioè la parte che tenesse la protagonista la centralità del processo è sempre sola
Una delle cose che mi ha insegnato quando studiavo appunto il processo Impastato questa donna questa donna coraggiosa una mamma coraggiosi in cui ancora si diceva ma Impastato sarà stato ucciso perché sta facendo l'attentato perché era stato ucciso ecco
Tutti questi dubbi ecco il processo a volte svela farli conoscere
Quanta bellezza con delle persone che sono state uccise quante persone perbene erano erano delle persone per bene anche questo è importante allora proprio per questo abbiamo detto mai più vedere
Dove possiamo quello che possiamo fare con tutti i nostri limiti mai più vedere una mamma una felice Impastato altre donne o altri uomini da soli anche in sede processuale abbiamo voluto fare questa esperienza
Chiaramente la facciamo abbiamo fatto un buon servizio siamo un gruppo di di avvocati insomma che sono molto vicino a liberare la cultura di libera molti ragazzi
Giovedì che esso hanno iniziato a fare libera facendo diciamo i responsabili dei presidi facendo attività cui libera che sono diventati adesso avvocati e vanno e fanno queste esperienze importanti e non abbiamo voluto fare
Due-tre importanti processi che ci hanno fatto capire quanto facciamo la differenza quando si fa la differenza perché
Processi poi verrà anche ci sta raggiungendo il Procuratore De Raho con il significato
Un processo quando appunto pensate voi il processo di reati Orofalo Denise costa dovuto testimoniare per diciotto ore diciotto ad una ragazzina di vede diciannove anni a testimoniare in cui gli facevano le domande più strane
Se questa ragazzina era l'isola
Cosa poteva significare per lei non si era quasi la l'imputata no perché poi
Tutti e gli imputati vere in quel processo erano sei avevano svolta tre-quattro avvocato indegno di faceva dieci venti domande vertenza del quanta solitudine c'è in quella alle processuali allora a quel punto abbiamo voluto dire mai più da persone non ha più desolato dal significa non solo
La parte offesa c'è chi ha subito un danno va al processo si costituisce parte civile chiede giustizia io non ho mai visto familiare che noi abbiamo seguito che
Dire mai io voglio vendetta hanno Sempre
Al ci hanno insegnato che cos'è la giustizia perché la giustizia un qualcosa che ci da ancor di più senso a quella morte perché la giustizia è quella che la scrive
E quindi ci dice quella persona è stata uccisa perché la perbene
Se e invece molto scontato cioè dire vendetta significa come dire prendere scorciatoie non significa restituire dignità alla persona che è stato ucciso ecco
Noi non solo appunto andiamo mi facesse stiamo accanto alle parti alle parti offese per esempio il processo Rostagno che si è fatto dopo tanti anni
Noi come Libera siamo voluti andare lì a dire nello stagno che era un giornalista bravo quanto
è stato ucciso è stato ucciso perché stava facendo delle cose grandi ASL in questa Sicilia questa Trapani che non era nemmeno la sua terra
E resta e non abbiamo che abbiamo voluto stare non Mostafa restare solo della sua famiglia sua figlia e starle accanto
Ma questo
Potrebbe diventare una cosa come dire così insomma c'è magari l'avvocato che si è incivile
Distaccato ma se noi invece accompagnata da un'altra cosa che la cosa più importante
In ogni processo che noi stiamo seguendo in cui appunto seguiamo insieme accanto ai familiari delle vittime
In quelle aule giudiziarie che noi abbiamo sempre viste e come dire affollate nota i familiari perché i familiari dei mafiosi o di chi è indagato di mafia ci vanno a Codigoro avvocati dalle assistenti
Vanno le mogli figli a guardare insomma i loro parenti
Sempre e quindi la parte offesa con la sua famiglia magari messa di lato tra magari riguardavano proteine tengono alcuni territori noi abbiamo in ogni aula giudiziaria ci sono classi di studenti persone adulte che stanno accanto i familiari delle vittime
Non c'è un'aula giudiziaria quando facciamo i processi in cui non c'è
Non ci sono appunto i ragazzi delle scuole ma non perché i ragazzi delle scuole
Si va lì perché c'è anche un rispetto rispetto a un processo a un procedimento a un'aula giudiziaria e noi
I ragazzi con i quali con le scuole facciamo progetti diciamo il Progetto come educazione alla legalità da responsabilità significa anche andare nelle aule giudiziaria guardare in faccia
Ci è imputato imputato nonna ancora condannato questo è anche una cosa importante i ragazzi devono imparare anche a fare questa distinzione
Votato di reati gravi lo guardi in faccia guardi sia chi l'ha fatto il sia che la subito il dolore
E questa cosa una cosa grandiosa tanto è vero che disturba molto ai mafiosi questo
Qualche tempo fa in un processo che stiamo seguendo in Emilia-Romagna in Emilia Romagna e non lo stiamo seguendo in alcuni territori che sono anche difficile
A un certo punto da avvocato diciamo difensore dei di uno degli imputati ha detto ma perché i ragazzi sono nell'aule giudiziarie ragazzi che non si sono mai fatti rimproverare
Se invece se si legge quindi questo senso di grande responsabilità in quel luogo
E quindi non possono stare i ragazzi a casa nostra squadra noi abbiamo detto chiaramente ci siamo posti a questo punto questa è la scuola questi una scuola questo una scuola di vita questo una scuola di responsabilità verrà
Presidente
Presidente straordinario
Abbiamo detto no guardate ha chiamato la insegnante che era già detto ma scusi professoressa ma lei presenti in aula
Ma lei sta facendo un Progetto questi patti certo che stiamo facendo insieme a Libera che ho fatto questo questo questi mafiosi missili in silenzio delegabile
Presidente si ritira stanno un'ora e fa un provvedimento bellissimo medicina di pagine quindici anche lavorato quindi il rispetto anche del giudizio che ha detto questa e educazione alla responsabilità i ragazzi possono stare
Per questo il vero luogo dove devono stare
Ed è una cosa grandiosa
Allo stesso modo hanno chiesto in questo processo ci sono dei giornalisti bravi perché in questo processo ci sono dei giornalisti che sono stati minacciati e dei giornalisti che sono imputati collusi con la mafia in quello stesso territorio
E questi giornalisti i bravi che invece vengono li scrivono di quel processo esprimono anche dei colleghi con dolore entri quando imputato un tuo collega tutti i centri addolorato perché qui significa tradito lato professione
Il bacino su un altro giorno hanno detto devono andare via i giornalisti del processo perché giornalistico raccontano perché ad alcuni conviene che invece i raccordi sono Oyemna Porta a Porta in cui ci sono i plastici cosa che noi non vogliamo fare perché i racconti dei processi
I processi si fanno nelle aule giudiziarie
E i processi si raccontano quando tu rivive quando lo racconti con delicatezza perché una cosa importante ecco
Questo sta cercando di fare libero con tutti
Con tanta fatica perché molto faticosa però guardate molto gioioso
Noi quando abbiamo seguito il procede appunto di lega nostro di questa ragazzina da sola che era
Parte civile e con tutti questi giovani che adesso si chiamano intitolato il presidio alla sua mamma insomma
Questo ragazzino quando non poteva essere vista perché aveva il Parlamento non poteva essere vista sul il suo viso esso
Bene e i ragazzi citavano i bigliettini noi giovani vicine e Lilli rigore e li riconsegnavano facevo anche la postino ma questa ragazza ha potuto superare un processo lungo difficile faticoso
Per questo motivo così come
Questo è uno delle cose che più ci assegnato come Libera per esempio abbiamo seguito che vi dicevo prima di questa donna minuta piccola
Un insegnante che un giorno il suo figlio di diciotto anni non è ritornato a casa e non si capiva perché non era una famiglia mafiosa non aveva mai avuto nessuna relazione
Questo ragazzo solo perché aveva visto delle cose
Ragazzi della sua età devono visto che questo ma questo l'abbiamo saputo al processo che aveva visto che è un testimone e poteva raccontarla la mamma che aveva scelto la legalità
Bene l'hanno preso l'hanno ucciso non hanno fatto cenno non si è mai saputo per dieci anni quest'anno per dieci anni la cercato è andato in tutte le televisioni è venuto in ogni ventuno marzo ha gridato con questo suo cartelloni come molti di voi sanno
Un giorno ed è andato in televisione ha parlato di perdono pensato una mamma l'unico figlio che ti parla di perdona cosa grandiosa questo ci insegnano ci insegna anche il dolore il vostro dolore
Questa mamma quando va in televisione un ragazzo chiama i magistrati dice io voglio parlare per il suo alunno un suo alunno che aveva ucciso insieme ad altri tre ragazzi giovani diciassettenni due
E diciottenni gli altri hanno diciotto anni da qualche giorno hanno ucciso il figlio perché appunto allora disse questi ragazzi che la mafia ascoltava per bruciare le macchine per fare i reati insomma piccoli reati
E questo ragazzo che ha visto gli avrebbe raccontato alla mamma che l'avrebbe raccontato ai carabinieri che sarebbe stata la sbirro di turno questo ragazzo praticamente è stato ucciso ma si è trovato dopo dodici anni grazie al fatto che la mamma
Questo ragazzo ha detto ma la mia professoressa io glielo devo far trovare il corpo questa donna ha salvato Dino ancora il suo a lungo
Questo ragazzino era andato in macchina con questo ragazzo che appunto potrebbe uccise perché dice Mariella nullo di mia mamma mi sono fidato e mi ha detto di farci un giro ci ha fatto un giro e l'hanno ammazzato
Questa donna dopo aver trovato il corpo del figlio dopo dodici anni si è ammalata eccome se non avessi avuto più la voglia la forza
Anche se lei dice no ma no adesso c'è il processo non ha potuto vedere la fine del suo processo ma ci sono andati tutti ragazzi centrato tutte libera quella è stata la sentenza di tutti noi tutti loro sono stati condannati perché è stato fatto un processo
Ogni giorno che c'era l'udienza c'erano i ragazzi c'era come se ce la netta accanto a noi ecco queste la storia del fatto che noi non lasceremo mai ci sono aree
Tutti i familiare che appunto devono fare anche questa esperienza che
Faticosa dall'esperienza dei processi faticosa
L'esperienza di andare dai carabinieri dalla Polizia per essere ascoltati per quello che deve raccontare che una cosa importante poi grande perché
Penso che un familiare per sapere la verità dei suoi cari farebbe di tutto e fa di tutto andrebbe ad a ricordare le cose però
La cosa che svela volte i processi noi dopo il processo dirà che non solo dopo che un collaboratore sta parlando stiamo abbiamo capito che le cose che aveva detto vent'anni sale a Garofalo sono vere
Certi raccontano delle verità ecco qua anni diciamo la verità che costruisce minore si costruisce anche
Rispetto diciamo con con i processi perché è una delle parti perché a volte le storie delle persone che sappiamo noi i nostri cari sopra persone perbene sono stati uccisi perché ci sono chiaramente opposti
Ma a volte anche una sentenza leggerla Bellan
Una sentenza che dice questo questa persona è stato ucciso perché ha denunciato questa persona è stato ucciso perché voleva non voleva pagare
Noi
Ecco crei questo è il passaggio è il
Diciamo e una delle esperienze bell'emozionante che facciamo e che vi dico che all'interno delle aule giudiziale diamo molto fastidio
E noi siamo molto contenti di dare fastidio perché noi nelle aule giudiziarie vogliamo portare la centralità delle parti offese la centralità delle persone questo senza mai
Pensare che i processi non si fa cenno con le prove con la fatica di trovare la prova per potere condannare le persone questo è importantissimo dobbiamo per noi deve essere importante
Però vogliamo portare la centralità di queste circhi e lo stiamo cercando di fare per questo ha fatto bene Daniela è una delle cose che siamo molto legati a questo progetto importante straordinario che sta facendo il Tribunale a questa
Come dire lontananza nel vedere con uno sguardo non tanto nel capire come si può fare la lotta alla mafia del cuore della mafia quella di dire ma i ragazzini che sono famiglie di famiglie mafiose
Che poi sono quelli che hanno portato dovrà tanti di voi
Sono dei ragazzini che non sono violati non sono violentate della loro nell'o non essere educati nell'Est educati invece a sparare va a mortificare o a fare del male e quel fatto di poter dire beh lo Stato se ne prende in cura
E se ne deve prendere cura lo Stato il forte quando se ne prende cura e più forte diciamo della mafia quando se ne prende cura le siamo molto grati al Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria la procura di Reggio Calabria
Che in maniera molto delicata perché queste sono delle dei provvedimenti che hanno superato il vaglio di tanti giudizi perché sono importanti sono state fatte con la tecnica e anche col cuore perché salvare queste terre esaminare
Diciamo dell'immagine che significa anche salvare i loro figli perché anche dentro le loro famiglie questi creano dolore
Ecco questa è un'esperienza importante che faremo e lo faremo e la faremo Sempre libera e su questo ci sarà sempre perché per combattere le mafie
E per dare come di resistere e per difendere nostra Costituzione noi faremo sempre e continueremo a fare questo insieme a voi un grande
Allora io giusto che ci ha raggiunto il Procuratore De Raho Borrelli
Passarvi la parola subito stiamo ragionando così giusto per darle
Un po'farle voi ma posso dire un sunto
Stiamo ragionando di verità che costruisce memoria per noi la memoria è molto importante ma non può ovviamente basarsi sul nulla non può essere una memoria fumosa allora da un lato abbiamo raspi raccontato l'esperienza
Di familiare che il referente regionale della memoria e dall'altro il diario della memoria che porta avanti un il Quotidiano di Calabria sulle storie delle vittime raccontate dai familiari e poi abbiamo dato la parola pensando che c'era
Il dato dicono è un avvocato può essere al fianco di un familiare che si costituisce parte civile quando finalmente si giunge ad un percorso no il TAR si inizia un percorso giudiziario
E io nonno effettivamente delle delle domande da farle vorrei semplicemente passarle la parola e che scegliesse lei come inserirsi in questo campo che vasto ma che alla fine
Io l'ho sentita parlare in molte occasioni semplicemente il suo racconto di che cosa significa essere
Il
Fare esso la sua professione qui in questo territorio e già come posso dire una risposta a tante le nostre riflessioni
Anzitutto buonasera scusate sono arrivati in ritardo Luigi Ciotti va chiesto di stare con lui alcune
In alcuni incontri
Io partirei da quello che è stato oggi
Che cos'è la Locride
Quando parliamo della Locride non c'abbiamo vissuto in questo territorio
Noi pensiamo
Quasi ad un deserto
Ad un luogo in cui
Non del sorriso non c'è libertà non c'è nulla pensiamo ad un luogo dove vi sono insidie dove c'è paura
Ecco
Devo dirvi che così vedevo locali ancora prima di prendere servizio a Reggio Calabria
Quando ho preso servizio a Reggio Calabria ho capito che la Locride
Purtroppo rientra in quello che la 'ndrangheta
Ritenuto essere il mandamento ionico che insieme al mandamento tirrenico e quella città di Reggio
Da il luogo alle articolazioni di 'ndrangheta le coste sono riunite mandamenti
Gli emendamenti hanno un organismo di vertice unitario che quello che determina
Disciplina e strategia
Questa 'ndrangheta e quella che
Detta le regole
E dettare regole non è soltanto nella provincia di Reggio Calabria
Ma in tutti i luoghi in cui vi è la 'ndrangheta
Cioè nel centro Italia nel nord Italia
In Australia in Canada in Olanda Germania in Spagna negli Stati Uniti i Paesi sudamericani ovunque ci sia 'ndrangheta
C'è questo organismo di vertice i cui componenti vengono eletti
Dagli enti locali distribuiti in tutto il mondo che detta legge
Cioè detta regole ecco qual è il
Primo approvato
Che siamo riusciti ad a vere attraverso le indagini
Non è vero che la 'ndrangheta e disarticolata e disorganizzata è costituito da monadi che ognuna si muove per
Fatti suoi non è così
Ha fatto comodo alla 'ndrangheta che fosse eletta in questo modo
Perché pensare che
Ogni costa si muove diversamente rende ancora più difficile la configurazione del reato di associazione mafiosa e invece
Via via che si è andata avanti e si è compreso non solo che e uno unica organizzazione
Certo non con unitarietà di alcune cosche di Cosa nostra ma
è comunque una organizzazione unitaria l'organizzazione unitaria che
Si muove con una strategia
Che e quella di condizionare i territori intimidire singolarmente le persone
Contribuire
Alle elezioni degli organi elettivi condizionando anche il voto attraverso i serbatoi di elettori di cui possono disporre
E finire cioè pelle
Conquistare i territori e mantenere il controllo del territorio
Ogni comuni o più comuni hanno
Uno o più coste più locali un locale ma è certo che
La 'ndrangheta è presente dappertutto
E ogni qualvolta si sviluppa un'indagine questa evidenzia che
In ogni
Comune
Purtroppo vi sono dei riferimenti politici che sono espressione della 'ndrangheta
E
Si arriva ad essi puntualmente
Certo non sono tutti gli eletti espressioni quella 'ndrangheta ma vi è quella parte che è utile per condizionare in tutto il resto
E questo è evidente che blocca lo sviluppo e tutto questo finisce per impedire che la Calabria riesca a raggiungere i risultati di altre regioni
Ma
Quel che credo che sia più importante è che
La 'ndrangheta non è formata da banditi che scorrono in armi le campagne
è formato da soggetti che di volta in volta hanno un'intelligenza criminale che consente loro di stringe d'affari con i potenti utilizzare i potenti adescatori e come dire fare in modo che
Essi partecipino al alla rete della 'ndrangheta
Perché perché in ogni caso ogni anno dei favori
Favore di volta in volta può essere il serbatoio di voti o può essere semplicemente un
Contributo un sostegno economico
O può essere una
Qualunque un qualunque favoritismo che la 'ndrangheta in grado di esercitare
E tutto questo certamente inquilina e incrina il nostro sistema democratico
è stato bellissimo oggi vedere a Locri
Secondo i dati che cita la questura venticinque mila persone che sfilano per le per la città
Ebbene
Locri te una città oggi come tutte le altre
Ed è stata una gioia vedere i colori i visi delle persone e le bandiere la gioia che
Ha dato nuova dignità di speranza a questo territorio
Il bar pieno
Con addirittura
Il personale che non era in grado di fare tanti Caffé per quanti ne occorrevano
All'ok io credo che questo non si vede spesso non so se si sia visto in passato probabilmente no ma
E certo che questo è un fatto straordinario
Che pensate che la Calabria a settecento chilometri di coste sapete che significa settecento chilometri di coste
Significa una ricchezza senza pari
A spiagge a un mare meraviglioso
In parte con gli scarichi inquinato
Però
Se vi recate nel mare di Africo per esempio o in altri mali Africo alcuni di voi lo conoscono per il film anime nere altri perché ci dicono vicino e certo che
Africo è un territorio meraviglioso
E meraviglioso eppure è stato reso l'inferno
Perché il modo in cui si vive ad Africo
Io non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico eppure ci sono persone che ci dicono perché quelle il loro territorio e ci sono alcune che
Comandano ci sono tutte le altre che subiscono
Allora quando ci sono giornate come quella di oggi giornate della memoria e allora pensiamo a quelli che
Hanno rimesso la loro vita
Perché perché non hanno voluto chinare la testa
Eppure hanno continuato a fare
Quello che hanno ritenuto giusto dover fare
Io credo che
Pigli eroi in questo territorio sono
Tutte le persone comuni quelle che hanno una vita normale quelle che riescono a vivere
Tirando avanti
Pensando che questo territorio può cambiare
Anche su questo probabilmente c'è da dire che
La parte migliori di questo territorio non voglio però offendere sia ben chiaro nessuno la parte migliore rappresentata dagli studenti
E la presenza degli studenti perché sono quelli che vivono con la consapevolezza di poter cambiare il loro percorso di legalità in ogni scuola esiste un percorso
Gli studenti con i quali l'incontro mi danno gran parte del loro interruzioni nelle trasferiscono nelle fanno vivere
E mi fanno capire che
Qualcosa
Io dico sempre c'è una microspia evidentemente comunica interlocutore
Nascosto che sto parlando ogni qual volta io parlo c'è la solita telefonata che di studi
Scusatemi ma
Quando mi incontro con
Gli studenti
Mi rendo conto che sono loro che potrebbero
Insegnarmi qualcosa perché sono perfettamente consapevoli dei valori che sono alla base non nostra democrazia sanno che
La libertà il
Primo nostro valore serva allora
Io rappresento che nell'ambito della nostra vita dobbiamo fare delle scelte che nelle scelte che svolgiamo la prima e quella di
Formarci dal punto di vista
Della cultura la cultura che non è nozionismo ma è
Saper vivere della nostra società innanzitutto solidarietà e forse anche carità ma
Dare un senso alla nostra vita
Una vita che
Vede come primo valore come dicevo la libertà
Non c'è ricchezza che valga quanto vale la nostra libertà
Tempi spesso penso che
La ricchezza serve poco ognuno di noi occorre quel tanto per vivere
In modo dignitoso non abbiamo bisogno di questa barca di venti metri dell'autovettura particolarmente lussuosa sono cose inutili se invece pensiamo
Che possiamo donare
Un sorriso al nostro simile se possiamo pensare che
C'è qualcuno che non riesce a mangiare e insieme riuscissimo a trovare una rete che lo sostiene
Probabilmente
Avremmo quella gioia che nessun altro bene nessun altro valore ci potrebbe dare
Ecco partendo da questo poi
Io credo che si parte anche
A a quello che sul territorio dobbiamo fare
In un territorio come questo
E certo che
C'è molto da fare ma il cittadino e indifeso il cittadino una
La possibilità di reagire come invece deve fare lo Stato
E allora mentre lo Stato si deve esporre deve esporre i suoi uomini anche a rischio della vita la deve fare appieno il proprio dovere
Il cittadino no non ha
Lo stesso compito nel senso che non spetta al cittadino cambiare
Ma cittadino spetta però difendere i propri diritti
Ed allora
Ciascuno di noi dovrebbe cominciare a pensare
Il quale situazione vive cioè se effettivamente
I diritti che la nostra Costituzione di riconosce
Sono Daloui esercitati appieno
E ogni qual volta fare una sorta di
Esame di coscienza e pensare se la dignità sociale umana che ciascuno di noi riconosce la Costituzione
In ciascuno di noi rispettata di volta in volta dobbiamo fare tutto ciò che occorre
Per modificare
Quello che quello che la
La vita invece ci
Fornisce ma
Guardate se riteniamo che
Ciascun soggetto è soggetto innanzitutto di diritti e di doveri se pensiamo che
La nostra democrazia si fonda su
Valori che sono valori fondamentali se pensiamo che
Il diritto di libertà il più importante diritto di allora non possiamo subire
Non possiamo subire quello che avviene in questi territori
Tanti sono i giovani e le persone che son venute
Da fuori sicuramente
Ma coloro che hanno partecipato oggi sono soprattutto persone che vivono in Calabria perché altrimenti non si sarebbe raggiunto un numero così elevato
E se sono tante le persone che vivono in Calabria e che subiscono
La pressione della 'ndrangheta io credo che ciascuno se lo debba porre il problema ma perché siamo arrivati a questo punto
Perché abbiamo consentito che i nostri diritti non siano rispettati
Probabilmente in parte dipende dalla inattività dall'inerzia
Dal silenzio che
Ci ha costretto a
A a a tirare avanti ma forse
Dipende anche l'altro i dipeso anche da altri
Io vi vorrei solo
Dire che effettivamente c'è stato un momento storico in cui
La 'ndrangheta era formata non solo da banditi era formata da quelle aree grigie ed è formata da quelle aree grigie che sono i professionisti consulenti alcuni politici
Imprenditori tutti quei soggetti che creano una rete
Che una rete fatta di
Persone
Mimetizzati nella società che sono invece al servizio della 'ndrangheta
E allora quando si riconosce un sistema criminale di questo tipo ben si comprende come il cittadino si senta esposto e si sente in pericolo e nemmeno si senta spinto a denunciare
Però le cose e via via maturano c'è uno Stato che va avanti che porta avanti con forza il contrasto alla criminalità
Pensate
Alcuni dati
Nel l'anno scorso
Abbiamo sequestrate confiscato beni
Per oltre un miliardo e settecento milioni
Questo nella sola provincia di Reggio Calabria la provincia di Reggio Calabria corrisponde al distretto
Che sono cifre notevoli e ogni anno al porto di Gioia Tauro bene sequestrato cocaina per non meno di una tonnellata e mezzo quindi pensate
Quanta cocaina sarebbe dovuta entrare in quel porto e quanta è stata bloccata
E anche cento però che se
Né sequestriamo almeno una tonnellata e mezzo all'anno e nei quattro anni in cui sono stato procuratore
Non si è scesa al di sotto della tonnellate e mezzo
Evidente che
La 'ndrangheta né riesce a importare
Non dico il doppio ma almeno cinque volte tanto perché altrimenti non sarebbe conveniente utilizzare quella porta di accesso utilizzerebbe altre
E allora se convergiamo quei quantitativi di cocaina in danaro ci rendiamo anche conto di quanta sia la ricchezza che la 'ndrangheta riesce a
Trarre
Dalla gestione del traffico internazionale di stupefacenti
E questa ricchezza poi finisce per essere
Inserita nell'economia legale
Attraverso soggetti che apparentemente sono imprenditori ma in realtà sono soggetti che si sono dichiarati disponibili ad utilizzare quel denaro
E quindi si muovono in un'economia che apparentemente e legale ma in realtà utilizza
Il danaro della 'ndrangheta e quanto danaro viene messo nelle imprese che operano al nord al centro
Più raramente invece nelle imprese che operano nella provincia di Reggio Calabria qui abbiamo imprese mafiose che come dire che accaparrano si accaparrano i gli appalti acquisiscono appalti
E innervare i nostri indagini abbiamo rilevato che alle gare di appalto
Partecipano un numero di imprese che corrispondente a quello che la 'ndrangheta di volta in volta vuole che partecipi a quella gara
Per cui anche se c'è una gara che apparentemente è stata indette che dovrebbe seguire determinate regole in realtà la gara l'ha fatta ancor prima la 'ndrangheta perché ha partecipato
A quella gara con le proprie imprese e ha preparato addirittura anche le buste per cui già sanno quale sarà l'impresa che vincerà
E a rotazione dell'impresa lavorano le imprese che sono nella rete della 'ndrangheta lavorano le altre lavorano fuori perché non entrano in questo
Il circuito di tanto in tanto evidentemente ci sono delle degli errori per cui troviamo nei lavori delle imprese che vengono dal nord
Queste imprese arrivano come arrivano vengono avvicinate
Il più delle volte queste imprese denunciano denunciano all'interno vengono posti o carabinieri o polizia
Con la divisa degli operai e la 'ndrangheta non si fa più vedere perché non si fa più vedere perché sa che non può competere con la forza dello Stato per cui
Chi denuncia e
Consente allo Stato di intervenire finisce per essere
Difeso e poter proseguire i propri lavori
Chi invece tace
Resta in balìa della forza e della violenza della 'ndrangheta e quindi un giorno di danneggiano uno strumento di lavoro il giorno dopo
Gli impediranno di a venire gli operai che non si presenteranno più
In cantiere e così via fino a che non prende tutto così com'è capitato recentemente a Reggio l'impresa che veniva dalla Sicilia che
Ha preso tutti gli strumenti dall'oggi al domani ha lasciato il lavoro ed è fuggita
Ecco e
Questo è
Il sistema della 'ndrangheta così opera la 'ndrangheta in questa Provincia e non ha bisogno oramai di particolari violenze
C'è però chi denuncia c'è
Chi denuncia e chi
A seguito della denuncia
Consente che le cose cambino
E abbiamo dei testimoni di giustizia
Ma non solo testimoni di giustizia abbiamo dei cittadini
Che hanno denunciato e che sono per lo Stato i baluardi della legalità che lo Stato non abbandona quel cittadino mai e quello che sta avvenendo nella provincia di Reggio Calabria
Via via i denuncianti si moltiplicano
Sono sempre di più le persone che denunciano perché si rendono conto che
Non è possibile continuare a sopportare la pressione della 'ndrangheta e soprattutto c'è un'alternativa
Nel senso che comincia a esserci
Uno Stato credibile
Cominciano a esserci delle forze dell'ordine sui quali si può contare
Non è più come una volta che nel momento in cui veniva presentata una denuncia il giorno dopo il denunciante veniva avvicinato e veniva avvertito che di quella denuncia già lo sapeva la 'ndrangheta che era stata presentata
Ebbene
Questo
Non avviene più
Coloro che
Fanno indagini sono appartenente alle forze dell'ordine
Di una altissima professionalità che portano avanti indagini con grande riservatezza
Ogni qual volta si procederà arresti tutti coloro che sono destinatari delle misure vengono tratti in arresto una volta c'erano tanti latitanti oggi via via i latitanti vengono arrestati
E ci sono dei collaboratori di giustizia cosa che prima non c'era via via anche i collaboratori di giustizia aumentano bene tutto questo a cosa serve serve a dare
Finalmente giustizia a coloro che la chiedono serve
A
Consentire
Quelle persone che sono restate
Vittime di reati di trovare finalmente soddisfazione ai loro diritti serve I familiari delle vittime innocenti a
Continuare a sperare
Che il cambiamento possa conseguirsi su questo territorio
E guardate un territorio nel quale sull'oramai tantissime persone che pensano che effettivamente
Le cose possono cambiare lo pensano perché
Non solo i risultati ma è proprio la coscienza che si sta praticando sempre più profondo in ciascuno di noi che ci fa pensare
Che
In uno stato democratico in cui la libertà il diritto fondamentale non può essere condizionato dalla criminalità
Pensare che la criminalità continua a bloccare il nostro sviluppo economico veramente cosa che appartiene al passato appartiene hai secoli scorsi appartiene quasi al Medioevo pensare che il cittadino debba subire ed essere in silenzio
Io credo che
Se
Il
Cittadino
Non denuncia oggi
Credo che faccia un grosso torto innanzitutto alla propria famiglia oltre che a se stesso
Ho sempre parlando con gli adulti detto guardate che esse non denunciate voi mettete i vostri figli in una condizione di rischio grave
Perché pretenderà hanno anche dei vostri figli lo stesso comportamento che tenete voi
Ebbene
Via via
C'è qualcuno che ci penso io penso che
Persone come Bertucci o no che
Noto a tutti un uomo che è da Sindaco ha detto tre volte inno alla 'ndrangheta
Una 'ndrangheta che non lo ha ucciso ma affatto sciogliere il Consiglio comunale in Consiglio comunale quello di Rizziconi che si è sciolto perché si sono dimessi il cinquanta per cento più uno dei consiglieri comunali ecco
Come si muove la 'ndrangheta
Ma perché si muove così
Perché la 'ndrangheta utilizza ancora mai la strategia della sommersione che e quella di tenere la testa bassa
Di non farsi sentire
Più lo Stato compie azioni sequestri arresti più la 'ndrangheta e in silenzio e in silenzio perché si muove sotto cerca di avvicinare le persone
Compie anche aggressioni ma conta molto sul silenzio della gente ma non uccide
Non uccide perché
Uccidere coloro che sono e hanno manifestato in modo chiaro di appartenere di essere dalla parte della giustizia significherebbe dare il segnale
Di
Una dichiarazione di guerra
Uccidere qualcuno che si fa parte dello Stato sarebbe la dichiarazione di guerra della 'ndrangheta la 'ndrangheta la dichiarazione di guerra con lo Stato non l'ha voluta fare mai
Pensate che addirittura nel mille novecento novantatre fine hanno novantatré
Dopo le stragi Borsellino Falcone e Borsellino
La Cosa nostra invitò la 'ndrangheta a partecipare a questo più ampio piano stragista che dovete investire un po'tutti i territori quindi Firenze Roma-Milano
Ricorderete quel periodo ebbene la 'ndrangheta comincio ad aderire a cui il piano gli alberi
Con un duplice omicidio di due carabinieri con un duplice tentato omicidio e un altro duplice tentato omicidio dicembre novantatré gennaio novantaquattro
Ben utilizzato lo stesso mezzo lo stesso strumento lo stesso mitra
Sì riunirono tutti capi cosca e ne discussero con emissari di Cosa nostra
E decisero che loro non potevano
Partecipare al piano stragista perché
Perché stavano bene con le istituzioni non potevano entrare in guerra con lo Stato ecco perché non hanno partecipato
E
Questa Rete che ora emerge dal nostro indagini di cosiddette aree i dirigenti
Politici imprenditori uomini e di di affari consulenti
La dimostrazione di quella che
Stata la 'ndrangheta che fino a oggi esercitato il proprio potere
Ma quella parte massonica della 'ndrangheta che via via viene smascherata attraverso gli approfondimenti che si stanno sviluppando dimostra come la 'ndrangheta
Non ha oramai
Una grande possibilità di rifuggire del indagini degli accertamenti che vengono svolti nei suoi confronti
E ora solo
Il cittadino
Che dovrebbe fare un ulteriore sforzo
E solo da lui che si attende è quella collaborazione perché possa la 'ndrangheta essere totalmente inventata io ne sono convinto che questo avverrà avverrà anche in tempi non lunghi
E certo che
Deve avvenire con la collaborazione di tutti
Ho sempre invitato gli imprenditori i primi incontri che ho fatto con loro ad andare tutti lo stadio te denunciare tutti se denunciano tutti non c'è il rischio per nessuno perbene diciamo che
Nei primi anni mi avevano manifestato questo Rossi inno che mi faceva ben sperare
Ora sono al quarto anno e ancora non è avvenuto quello che sarebbe dovuto avvenire però via via stiamo andando avanti e molti di loro sono entrati in quella Rete delle indagini hanno dimostrato che molti di loro erano nella 'ndrangheta
E via via che si va avanti speriamo però che le cose cambino totalmente speriamo soprattutto che
I cittadini nel momento in cui danno il loro voto il voto lo dicano perché la persona che individuano
Come rappresentante sia una persona che effettivamente condivide i valori comuni
Perché se è così
E
Andiamo verso
Il miglioramento il cambiamento e la nostra società e soprattutto
Nel momento in cui si elegge un sindaco bisogna quel Sindaco sia in grado di garantire
Voi cittadini
Il Sindaco il primo baluardo di legalità se noi diamo ad un Sindaco
Potere di portare avanti la città bisogna che
Poi il Sindaco possa esercitare il pieno
I diritti del sin da quando lo stesso mento garantire i diritti di tutti i cittadini se ciò
Non avviene non votate quell'uomo come Sindaco
E allora e già questa quella del voto non ritenete che chi di rappresenta
E un vostro amico e quindi potrà garantire chissà quale vostra posizione
Non pensate che garantire la vostra posizione sia portare un vostro miglioramento il vostro miglioramento e il niente rispetto all'inquinamento e tutto quello che vi circonda
Se siete su un
Come dire una piccola altura che attorno
Tutto fango e Pantano non potrete che sporca ardite se invece
E tutto piano certamente sarete puliti e quindi l'importante io credo
La ringrazio
Aggiungerei pochissima notazione personale
L'altro giorno
Tanica fra qualche giorno prima del dell'incontro col Presidente della Repubblica
Ci hanno chiesto di preparare i nostri brevissimi interventi di saluto avevamo due minuti
Come è giusto che forse c'era un'ora di incontro e io ho riflettuto molto sulla
Anche sulla sul contenuto
Relativo al mio approccio con con chi amministra la giustizia io poi un giorno mi sembra che ci troveremo a parlarne nonno
Avuto una buona
Una buona vicenda giudiziaria ho avuto incontrato dei magistrati che hanno segnato in maniera negativa la mia vita però
Conoscerla
Conoscere lei conoscere altri mi ha spinto invece a dire davanti al Presidente della Repubblica che io sono al fianco di quei magistrati io e di altri familiari
Perché
Ci ha raccontato quello che fa la 'ndrangheta e ce lo ha raccontato perché il suo lavoro chiarisce il suo lavoro no alla sua professione modo in cui viene
Come posso dire come avviene come si esplica e soprattutto
Il desiderio di comunicare quanto sia importante conoscere questo fenomeno per poterlo contrastare anche nel nostro ruolo di semplici cittadini per noi è molto importante
E invece purtroppo tanti di noi vengono da un periodo in cui
Quindi mafie non si poteva parlare non era ipotizzabile un convegno come può esserlo in cui si poteva parlare di mafia in cui potevamo farlo al fianco anche di per no che in realtà entrano dentro nel cuore nero di questi fenomeni e possono spiegarcelo molto bene farci capire appunto che cosa possiamo fare quindi grazie veramente grazie per per ciò che
Grazie
Io vorrei concludere poi magari capire se ci sono delle domande e concludere con due brevissimi San tutti da parte
Di Stefania Grasso che
Rappresenta il territorio della Locride e dissidi avente era
Grazie
Poi
Capire
Ad eventuali domande
Il mio intervento sarà brevissimo anche perché
No no dell'UDC
Anche perché sono stati dei giorni così
Come dire
Non saprei neanche trovare le parole giuste per me particolarmente perché
Da persona che vive questa questo Paese che comunque è stato un scelta di restano in questo Paese
E di restare cercando di fare semplicemente una vita tranquilla
Con le fatiche
Perché
è faticoso provare a fare una vita tranquilla il
Con gli occhi aperti con gli occhi chiusi è facile
Con gli occhi aperti a un po'più complesso
Ma sono stati tre giorni incredibile
Veramente è stato un periodo incredibile gli incontri con le scuole
I ragazzi che hanno risposto in maniera straordinaria strada
Veramente io e l'occasione di dirlo veramente straordinaria
Che patrimonio che abbiamo
Nei giovani mi auguro che
Saremo capaci di non di spenderlo perché il dispetto lo
E col perfino gli adulti
Anzi ho sbagliato responsabilità dei buoni risultati
Da oggi in avanti qui gli adulti di questo territorio hanno la responsabilità di non disperdere quello che abbiamo fatto in questi mesi
E lo dobbiamo fare con un grande con grande orgoglio
Perché io in questi tre giorni ho riacquistato veramente
La pienezza di dire io sono dislocati
Ed è stato faticose
Dire
Io sono di Locri
Quando Locri non locali quando alcune persone di Locri hanno ucciso il padre
Persone di cui ancora non sappiamo non c'è scritta una storie di giustizia una verità processuale ma nella quale io ci credo tanto
Proprio imparando
Ascoltando persone come
Come il Procuratore veramente ritorna la fiducia che le cose
Prima o poi
Tutti i nodi verranno al pettine io sono convinta che riusciremo a scrivere le storie
Processuali la verità di tutte le nostre storie perché è giusto
Perché è giusto
Mi verrebbe da dire veramente un mondo dentro una cosa incredibile un mondo ma
è giusto anche
Tenercelo in modo da conservarlo per il prossimo anno da qui al ventuno marzo prossimo comunque sarà comunque sarà qui a Locri
Ed è importante
Una sola cosa
Sono stati di giorno in cui siamo stati anche un po'pressati
Da tante cose ma che conosciamo i visi
I volti
è faticoso io ogni tanto riguardo mi capita che in diverse occasioni perché molti sono liberi
Hanno pagato hanno scontato non hanno scontato per vari motivi
E ogni tanto mi è capitato di essere in dei posti con i miei nipoti e vedere questa gente con i loro figli
Io ho sempre pensato che mio padre i suoi nipoti non li ha potuti conoscere
E l'unica cosa che mi fa andare avanti anziché due sono che i figli i loro riescano ad uscire
Attraverso quel lavoro che state facendo e che è importantissimo di tanti dei valori sani
Ed è la cosa più bella
E l'altra è che i miei nipoti invece possano scegliere di vivere questi territori perché io questa sera avevamo e penso che non la doppia
Devo continuare a vivere dei nostri territori
Allora esibiamo
Invece
Raccontaci la tua esperienza compia una libera
Grazie sì la mia esperienza compiuta non Libera nasce esattamente dieci anni fa
Io sono figlia di vittima e insieme a tanti altri familiari di vittime che sono presenti quali che oggi
C'erano qualcuno per problemi di lavoro è dovuto rientrare abbiamo deciso
Questo a nostro dolore
Di non prenderci nulla più dentro di di tirare fuori quella paura che per anni e ci aveva trattato la bocca
Quindi ci siamo messi insieme facendo circolare ciò e e abbiamo voluto costituire un'associazione conto pianali vera
Siamo della piana Polistena Cittanova Oppido ma purtroppo ci siamo allargati dico purtroppo perché le vittime sono tante in diversi Paesi e
Piana quindi piana di Gioia Tauro era proprio questo piana di Gioia Tauro libera libera dalla mafia libera da questa criminalità che gratuitamente ammazza tutti i nostri cari ci ammazza
Ci ammazza perché
La paura prende il sopravvento e ed è difficile andare non in Aula tutti di tribunale testimoniare dire cosa è successo quello che sai ci vuole del tempo non è facile
Noi l'abbiamo voluta formare per per farci forza l'un l'altro per essere di aiuto chi come noi ha subito e non riesce non riusciva a venirne fuori
A lanciarli sapere fare di stargli vicino abbiamo lo sportello Alberto perché per tanti debba è stata qualcuno con cui andare e parlare a raccontare quello che gli è successo
Ma anche sapere dei diritti che noi abbiamo come poter continuare ad RFI forza ad andare avanti
Quindi che questa associazione ci ha dato la forza a dire basta a quella paura che per anni ci aveva oppresso
è stata quella l'occasione anche di libera Polistena
Ci ha dato questa spinta atenei fuori tutti insieme scendere in piazza
A me a farci coraggio null'altro però a dire noi ci siamo siamo fuori guardate il PCI non abbiamo paura
Quella patti la paura c'è sempre aspettate c'è sempre che ti possano colpire è un qualcosa che non va mai via vive insieme attiene
Però metterci la faccia schierarsi dalla parte buona perché libera è la parte buona perché libera
Se hanno notizie abbiamo
Come noi vuole affiancarci vuoto ha scelto alla parte sana della dell'Italia non della Calabria dell'Italia perché il problema della mafia è in tutta l'Italia in tutto il mondo e lo sappiamo
Quindi
Per noi il ventuno di marzo
Il diciannove
è stato il diciannove marzo e l'inizio della nostra associazione un giorno che noi ricordiamo sempre con piacere
è il ventuno di marzo e
è il momento in cui nomi ci sentiamo forti
Su altri diritti portare urlare questo nostro dolore forti di poter scendere in piazza e dire guardate PCI voi non avete il coraggio di metterci la faccia vi coprite
Non siete mai riusciti allo scopo
Testimonianza ne permettetemi le scritte e tutti gli attacchi fatti in questi giorni alle lotte a don Luigi
Grazie grazie agli atti
Allora c'è qualcuno che vuole fare delle domande soprattutto tra i giovani ovviamente per tutti però ci farebbe anche piacere essere così no si riuscisse a interloquire fra di noi abbiamo
Il procuratore ed era
Il
Non solo
Lo sto
Puglia
Gli ho
Ancora
Altre
A mio avviso
Mai
No
Vuole
Esatto
Procediamo
Prego
Pure
Allora
Grazie
O
No
Soprattutto i ragazzi
Non
Questo pressioni
Buone
Siccome
Accogliamo
Qualcosa
Luciano
Comunque
Io
Io
Uno
O
La
L'ho
Solo
Come
Grazie
Non sono dotato
Di un vocione come il suo
Quindi ho chiesto il microfono sono greci vengono il ruolo
Intanto fatemi dire
Piccole confidenza personale quando mi emoziono milioni indolore
Sopra la testa e quindi un paio di giorni che su questo dolore
Sono emozionato quel giorno il Capo dello Stato
Ha detto quelle parole forti voi non avete onore voi siete persone senza un onore e penso che le parole sono pietre non mi ricordo chi lo diceva in questo caso siano state molto pesanti
Mentre lei parlava mi perdoni ma non mi ricordo il nome
All'inizio quando ho fatto l'introduzione
Sembrava quasi che lei io me lo auspico Lord credo che ci volevano rispettiamo tutti come se dicesse come se se si fosse aperta una nuova stagione speriamo sembra che sa
E come se la stagione dei morti ammazzati a cui non noi tutti siamo venuti a portare il sostegno solidarietà vicinanza
E
Io invece
Per usare le parole De Nicola Lettieri quando il quando lui dice io sono realista
Io ho paura che invece ancora dobbiamo
Ahimè forse
Lo dico io sommessamente in silenzio in punta di piedi forse
Dovremo forse piangere altri morti o forse comunque dovremmo combattere delle battaglie ancora dunque io
Sono un piccolo operatore economico o contatto quei contadini con i commercianti col mondo del lavoro io m'accorgo che c'è una contaminazione vigile giustamente lo diceva leso meglio di me queste cose
Prima cosa che che chiedo lo seconde cosa dottore vera migliore e più del
Per esempio io ricordo la figura di Tommaso Buscetta oltre al fatto di aver raccontato eccetera sembra
Che abbia lanciato un messaggio
No agli affiliati eccetera mi sa missioni sono protocollati e dopo che esplicitamente in qualche urgenza
Ha detto come se dicesse Italia eccetera
E
E fallimentare è una tragedia è una vita la carne l'ha detto anche non mi ricordo se l'ha detto don Ciotti di don Ciotti va detto sicuramente domenica scordi o l'altro ieri quanto detto malcapitata cane che fate rivolgendosi
Agli ndranghetista da matematico SMAT a cosa vi serve qua no
Ecco
Allora
Come ha fatto Bush
è verosimile può venir fuori una figura secondo lei no di qualcuno credo uno qualche Bossi qualche caro qualche
Che
Che abbia un sussulto ed anche queste parole sussulto lo sentì dell'altro ieri no un sussulto include in cui invii un messaggio no
Naturalmente in mezzo alle altre al fatto che la politica si deve rigenerare pulire all'interno al fatto che ci vuole la la cultura il fatto che ci vuole il lavoro tutte le altre cose
Ma
Questo fatto qui cioè del messaggio che qualcheduno de
Dell'ASP all'interno della mafia che riconosca che è una grande
Non voglio dire una parolaccia una grande cavolata
Una
Che ci sia questo fallito c'è qualcuno secondo lei che chiedo che l'abbia detto che lo posso dire e potrebbe essere un contributo anche ecco dico queste cose
Non certe non l'ho sentita
Grazie
C'è qualche altra domanda
Sì giovanile ragazzi fatemi avanti e noi gli abbiamo stimolato ma
Si sentono giovani dentro schermaglie prego prendiamo anzi
Grazie
Di grande speranza per il nostro territorio procurato
Capisco che sta parlando a Giovanni sta parlando al bar familiari delle vittime sta parlando
Insomma a una parte significativa del nostro territorio io le faccio questa domanda come possiamo fare
Lei sta facendo la sua parte ma noi
Come possiamo fare la nostra parte
Perché il lavoro le ciò detto noi come cittadini siamo chiamati ma
Potrebbe essere un po'più preciso
E anche poter posare con noi in questo momento questo ce l'aspettiamo anche dopo il segni belli di stamattina
Altro
Prego
Allora sulla
Prima domande riusciamo
Io credo che
Già ci siano delle
Segnali
Di una 'ndrangheta
Più non è più così
Ermetica come dire
Così chiuso così come l'abbiamo sempre il rischio
Abbiamo avuto dei collaboratori di giustizia
Lo scorso anno ce ne sono stati tredici
Certo non sono delicati da qualcuno grato anche a livello economico negli interessi curati e la 'ndrangheta
Interessi anche di
Capire costo importanti quindi ci ha aiutato a ricostruire ancora ci aiutano a ricostruire degli scenari
Che prima potevano ritenersi irraggiungibili inimmaginabili
Quindi qualche
Crepa si cominciano ad aprile
Buscetta un Buscetta
Ci sarà nel momento in cui
La società farà scricchiolare ancor di più la 'ndrangheta
Nello stesso momento nell'ambito
Proprio delle famiglie di ndrangheta si cominci a proiettare questa luce di cambiamento
Perché quello che si sta facendo per il giovani per i ragazzi veri figli di
Queste
Famiglie di 'ndrangheta
Far vedere ad essi che c'è possibilità di avere delle alternative di vita che non sia
Essere sempre schiavi di regole che sono certamente superate appartengono al passato sono
Quelle regole anacronistiche
Quelle regole quasi medievali con cui ancora la 'ndrangheta si muove
Sono
Cose che non sono più al tempo sono al di fuori totalmente il nostro sviluppo del nostro progresso e ci sono guardate mamme che sono inserite in queste famiglie di un grande le quali
Silenziosamente si avvicinano e chiedono di essere aiutate
Vorrebbero portare i loro figli fuori
E questo è un segnale importante questo
Il senso di una 'ndrangheta che non tiene più
Di un
Di un
Libertà fuori e di una schiavitù dentro
Queste famiglie vedono al loro interno quanto soffermare
E guardate io ho visto sentito colloqui
Registrati
Detenuti alla regime speciale di cui all'articolo quarantuno bis che parlando con la famiglia
Sono soprattutto gli ergastolani
Sì aprono quasi piangendo e dicono avessi potuto cambiare invito prima ma ora saremmo tutti assieme a vivere una vita migliore è così
Si riuscisse a farsi sentire
Di 'ndrangheta stimata tutti quella che la sofferenza di chi è nel carcere
Pure sono tanti gli uomini di 'ndrangheta che
O sono nel carcere duro e saranno anni e anni chiusi senza possibilità più di riabbracciare la moglie i figli le figlie
O addirittura sono esposti erano soprattutto prima oggi siamo di fronte una pace di quella sommerso di cui vi parlavo ma prima
Esposte al rischio di morte
Ecco quale la proiezione di un uomo di 'ndrangheta o muore ucciso o muore in carcere
Non hanno alternative diverse
E quindi ci sono famiglie nelle quali questa sofferenza e vissuta giorno per giorno e ci sono mamme coraggiose
Che vogliono cambiare soprattutto con esempi che ci sono stati
Ragazzi es
Tirati fuori la loro famiglia i quali
Assegnati anche a case famiglia fuori lontano dal loro territorio hanno potuto cominciare a frequentare delle scuole proprio delle attività che il loro desideravo
Non voglio parlarvi della scuola di moda ma c'erano tante altre situazioni nelle quali soggetti che
Nel loro territorio calabrese nella famiglia di 'ndrangheta di provenienza sarebbero stati destinati a essere dei killer o comunque
Degli uomini di 'ndrangheta poi usciti dal loro territorio
Mormanno frequentato scuole e sono state invece uomini liberi e le famiglie hanno riconosciuto questo senso di uno Stato che interviene
Dare soddisfazione alla vita di ciascuno di voi
Quindi credo che
Le cose cambieranno cambieranno perché
Da
Troppe parti scricchiola questa andrà
Non sono più quell'unico collaboratore ma tredici prima dieci
Otto viabilità
Va in aumento il numero dei collaboratori
Più collaboratori ci sono più arresti riusciamo a fare gli arresti riusciamo a fare più le famiglie di ndrangheta vengono colpite e più sento una sofferenza che c'è nell'essere lontani nell'avere un loro familiare chiuso nelle carceri
E poi le mamme come dicendo che vogliono che dia loro famiglia cambi che sono stanchi di sopportare quelle regole quelle regole che non consentono alcun futuro il figlio
Che vengono i figli in tenera età già maneggiare Pistone già muoversi con il padre e
E fare ciò che
Dieci portata certamente o al carcere o al rischio della vita è bene quindi
E tutto un sistema criminale che scricchiola
E di fronte a questo sistema che scricchiola io credo che via via uno Stato che è capace così come sta facendo di contrastare efficacemente la 'ndrangheta toglierli la terra sotto i piedi credo che avremo quelli Buscetta che pure ci aspettiamo ma soprattutto una società civile che contribuirà alto tale cambiamento
La seconda domanda
Il seguito della prima
Perché io credo che
Innanzitutto
Vedo che c'è stato un
Come dire un progresso nei nostri incontri
Vent'anni fa nessuno si permetteva di parlare pubblicamente di 'ndrangheta vent'anni fa altrettanto avveniva in Campania dove nessuno parlava del clan dei Casalesi
Quando si parlava entrambi clan o altro si abbassava la voce quasi da rendere impercettibile no
Il nome o
Clan di cui si parlava oggi invece parliamo apertamente e liberamente ma questo non è già un
Essere andati molto avanti
Parlare eh espressione di libertà di pensiero di espressioni no e questo
Molto significativo quindi già parlare e un modo per contribuire al cambiamento
è evidente che non è sufficiente bisognerebbe
Per chi non è esso spesso vittima delle presso il condizionamento della 'ndrangheta cominciare a far sentire la propria vicinanza e la propria solidarietà a coloro invece che subiscono la pressione
Perché
Se taluno non denuncia e perché teme
Di restare solo e la 'ndrangheta uccide isolando
Nel momento in cui si sono una persona la si chiude
In una totale emarginazione
Ed è quello il rischio maggiore poiché nessuno salverà più quella vittima di un grande se invece ci stringiamo attorno a quella persona
E tentiamo di aiutarla a superare le difficoltà
Vi facciamo capire che c'è tutta attorno una rete che lo sostiene
Ancora una volta torno Bertucci dopo
Martuccio e sostenuto dai colleghi commercialisti avvocati da tante persone addirittura ha organizzato convegni i quali io stesso sono stato invitato con tantissime persone presenti
Cioè l'opposto di quello che si è sempre tenuto
Bentivoglio dove lavorava mi passavano vicino gli sputavano per terra uno e questo non soltanto gli uomini di 'ndrangheta anche quelli che non apparentemente appartenevano a Milano guardate che cambiamento che c'è
Ora Bentivoglio a quel bel negozio
Chiaramente luogo meraviglioso
Eccetto e ancora vigilato però e un uomo che ha ripreso il pieno all'attività commerciale ma anche perché attorno a punto una rete di liberale e altri che mi sono state attorno
Cosa può fare ciascuno di noi stare vicino alle persone cosa faccio io o la mia porta aperta chi vuol venire venga se c'è un problema tentiamo di affrontarlo vediamo come affrontarlo
Cerchiamo di far funzionare per esempio la giustizia cerchiamo di far funzionare gli altri settori la solidarietà è fondamentale
Io credo che se ciascuno di noi si impegna in questa direzione soprattutto condivide i valori che condividiamo perché siamo qui perché siamo sotto il profilo alla nostra etica uguali
E quindi condividiamo i migliori principi se siamo questi e allora dobbiamo anche essere in grado poi di sostenere che si trova
A subire la 'ndrangheta essere vittima di quelle pressioni
Volevo purtroppo
Non ancora il visibile chiaramente però questa sezione della UE dedotto che abbiamo realizzato vivi
Ci fa proprio capire
Come vedete le vittime negli anni c'è una parte di questo o quel doppio che e che abbiamo chiamato i numeri della memoria
Cercando
Maniera più rispettosa possibile no perché i numeri dei nostri caccia i nostri cari le storie dei nostri cari
Non diventasse un fatto statistico
Però nello stesso tempo abbiamo capito io e tutte le persone che collaborano con me con le quali lavoriamo alla raccolta delle storie all'approfondimento delle storie che dall'estero e dei nostri cari si possono imparare delle cose importanti sulle mafie dei nostri territori come possiamo vedere da questo grafico
C'è un picco queste sono le le morti dei nostri nostre vittime non c'è un picco ci sono dei picchi come vedete sino a scendere
Le ultime vittime sono del due mila e quindici
Quindi questo che vuol dire che di fatto le mafie uccidono molto di meno ma non per questo siano meno danno
O se ci siamo affidati alla riflessione con il procuratore degrado che ci ha spiegato quali sono i danni i danni delle mafie
Mi permetto di aggiungere una cosa sulla questione culturale
Quello che
Che può cambiare
Io penso che
La riflessione sulla memoria per come l'abbiamo fatta oggi
Con l'aiuto di Enza arando con l'aiuto delle testimonianze e l'aiuto del procuratore Peraro sia una riflessione che
Offre
Una serie di sfaccettature una serie di aspetti che possiamo portare con noi
è sicuramente sicuramente quello che ci possiamo dire quindi perché dice sì ma c'è ancora il pericolo sicuramente
Prima qualcuno ha ecco qua è con lei mi ha chiesto sembra quasi che siamo in una nuova stagione
Guardi io ho personalmente la nuova stagione della mia città Foggia in Puglia
Sto iniziando a viverla prima della mafia pugliesi la mafia pugliese la Sacra Corona Unita appunto
Da qualche anno a questa parte si inizia a parlare della mafia della mia città la società certo c'è stato bisogno non delle morti perché le morti non hanno fatto parlare la stampa nazionale
Anzi sono state tenute piuttosto nascoste abbiamo iniziato a parlare quando tutte le notti questa mafia la società faceva saltare le serrande di un esercizio commerciale ogni notte in due o tre
Allora dico allora ed è ed è accaduto due anni fa pensate tanti anni dopo la morte di mio padre finalmente si iniziati a parlare di questa mafia
Io penso che ci sono tante cose che possono contribuire a sconfiggere le mafie sicuramente una di queste l'informazione e questa informazione deve avere tutti gli aspetti per essere ricca
E quindi
Come posso dire io credo che
Le giornate come questa ci devono dare una possibilità in più di riflessione
Un impulso in più
Sicuramente quella speranza di cui stavamo parlando questa mattina di cui abbiamo parlato in questi giorni però è qualcosa di fumoso ma qualcosa di molto concreto
Le cose devono ma soprattutto possono cambiare perché lo stiamo vedendo
Ed è
Merito fra virgolette delle donne e degli uomini dei cittadini che si stanno facendo coraggio stanno insistiamo porta facendo come posso dire
Alcune volte forzando se stessi perché magari la famiglia intorno non li aiuta neanche la famiglia anzi gli dice di tacere
E anche questo può cambiare i nostri territori ma le reti sono tante e sono diverse farete intorno a una persona che ha il coraggio di denunciare è una cosa molto importante e ovviamente lì dove
Si ascoltano le donne gli uomini degli appartenenti alle forze dell'ordine i magistrati che ci dicono non ci stiamo
Non ci siamo
La Porta riaperta
Ovviamente
Con il dovuto rispetto no ognuno nel suo ruolo perché nomi si parla sempre di questi due nel rispetto di uno del suo ruolo giustamente però io ritengo che questa sia
Una importante risposta ce lo dobbiamo portare a casa
Anche
In una giornata di riflessione su tante morti su mille morti noi questa riflessione la dobbiamo portare con noi
Io volevo anche perché purtroppo il tempo stringe ma stavo dimenticando ed è forse la stanchezza
Di salutare don Luigi l'ha già fatto mamma famiglia che ci ha raggiunto
Dall'Albania che sono la sorella e il fratello diviso della RAI oggi don Luigi li ha salutati dal palco sono qui con noi e poi
Loro sono molto
Purtroppo la ragazza fece aiutato
Nella traduzione dovuta andar via
Però vi volevo solo dire una cosa noi nel foggiano a abbiamo raccolto la storia avviso loro fratello visto che la RAI si chiamava
Di questo ragazzo che è venuto dall'Albania il ma delle i flussi migratori nella speranza che
Di queste persone che ridotta in miseria
No per quello che stava accadendo a livello di gestione governativa venivano in Puglia
Quindi ricordiamo le immagini dello stadio di Bari con questi no albanesi chiusi dentro ISO è stato uno di loro ma ne va in uno dei vari flussi ma quando i sei arrivato in Puglia era già passata
La l'apertura
Dei pugliesi verso queste persone è arrivato il momento dopo perché i primi che arrivarono furono accolti
Poi ci fu la stanchezza la chiusura delle persone no ci sono tante difficoltà anche nel lavoro braccianti le furono visti come dei concorrenti
In realtà in Puglia il caporalato che noi riconosciamo subito dico noi perché in realtà la storia visto è stata segnalata da libera danni per da libera del territorio
Fu riconosciuto il caporalato come stretta derivazione della mafia pugliese
E ISO quando arrivo in Italia siccome dovevamo andare i soldi a casa sua
Come molti migranti e come abbiamo fatto anche noi
Facciamo se ci ritroviamo
A lavorare fuori lo facciamo perché dobbiamo mantenere la nostra vita e la nostra famiglia
Ha detto di non caporali perché non poteva dati da parte della sua paga vissute mila in Italia il suo interrompere gli studi lasciare la famiglia la madre malata lo sarebbe servito a niente
E ha detto di no
Ed è stato picchiato e ucciso
Ovviamente la sua famiglia non sapeva che noi ricordavamo ISO non lo sapeva
Ma che cosa è successa una ragazza Italia di chi vive in Italia ma di origine albanese in un campo di estate liberi quindi d'estate è venuta a Mesagne in Puglia
E ha scoperto che c'è un vino
Quindi un'azienda vitivinicola le cui Udo veleni Huber vengono coltivate sui beni confiscati confiscati a Torchiarolo alle mafie locali
è stata dedicata ai soci della RAI si chiama azienda vitivinicola Libera Terra di Puglia i soci della RAI
Lei ha preso questa bottiglia e addetto a se stessa di una ragazza purtroppo dovuta andare via mare è stata con me tutta la giornata ha detto io questa bottiglia la devo portare alla famiglia diviso
Perché oggi mi sono resa conto di una cosa lei ce l'ha raccontata qui si parla delle mafie della Puglia e delle vittime
Delle mafie pugliesi ma nessuno raccontava la storia diviso Cerasi diceva poco perché noi in effetti sapevamo come viso era morto ma non non conoscevamo neanche il suo volto il suo sorriso
E a Giada si chiama questa ragazza ha portato questa vita questa bottiglia di vino a casa della famiglia della RAI
La famiglia e per la RAI ha scoperto che
Loro sapendo questo ragazzo da noi era e ricordato
E ci hanno chiesto di venire in Italia venirci a conoscere per noi è stato importante accogliere in Italia e gli atti abbiamo abbiamo chiesto loro di essere con noi nella giornata della memoria e dell'impegno proprio perché io credo che
La violenza e quello che abbiamo vissuto noi no uguale ovunque il dolore non ha confini non ha confini
La storia diviso Checchin agli emigranti i migranti che noi ricordiamo uccisi dalle mafie
E al fianco di altri altri vittime del caporalato per esempio pugliesi che continuano a morire nei campi per le condizioni di lavoro
E quindi la storia di sé una storia di denuncia di un fenomeno rispetto al quale bisogna non ci sono le leggi applichiamo le ha detto cito Luigi e quindi un applauso a tutti noi concludiamo