Biennale democrazia. Profughi ambientali: parlano i relatori. Interviste a Salvatore Venezia, Valerio Calzolaio e Marica di Pierri

Generale della democrazia di Torino si è parlato oggi di profughi ambientali ne parliamo collage Salvatore Venezia che è stato colui che ha dato l'intruso per questo dibattito di oggi innanzitutto gli chiediamo
Come è avvenuto
La novità quest'anno di questa importante manifestazione è stato quello di aver partecipato ad un bando pubblico che la Biennale ha reso a tutti i cittadini in cui si poteva presentare un tema che io sono stato tra questi che ha presentato il tema dei profughi ambientali ho sviluppato questo tema ritenendolo anche un tema interessante dal dal come è stato oggi affrontato dai relatori i
Rientrando anche nel grande tema dell'emergenza che il tema di quest'anno della Biennale i profughi ambientali per me è una materia un iter la tematica di cui si parla poco in questa occasione di siamo abbiamo dato un impulso a farla né un po'di più e a discutere né con alcuni importanti relatori Dini di oggi e sono anche contento che questa opportunità sia allargata anche i cittadini in cui stimolare anche questi temi e questi di base
Grazie grazie solo per fare da Lelio Calzolaio già sottosegretario venissero dell'ambiente storie di i libri l'ultimo è libertà immigrare cominciato col fare una distinzione fra migranti e profughi
Cioè i profughi sono una parte dei migranti sono quei miglioramenti
Che sono dovuti scappare sono dovuti fuggire questi
Festival quest'anno la quinta edizione di Biennale Democrazia il titolo uscite di sicurezza ecco i profughi sono quelli che passano per le uscite di sicurezza e talvolta non ci arrivano e talvolta le uscite di sicurezza non ci sono non sono state approntate che muoiono
I migranti sono coloro che possono uscire più liberamente dai propri confini i profughi sono una parte dei migranti una piccola parte chi è in fuga
Alla fine poi si trovava dall'altra parte all'estero però diciamo non è l'insieme dei migranti nel mondo si sa quanti sono le persone immigrate circa un miliardo circa tre qua atti all'interno dei confini del proprio Paese circa duecentoquaranta milioni all'estero oggi come oggi oggi i profughi sono una piccola parte di queste e i profughi certo hanno bisogno dell'assistenza del sostegno di tutte le persone che l'incontro perché si sono salvate la vita raggio fatto miracoli qui si usa
Molto il
Termine di rifugiarsi perché in fuga da guerre o da persecuzioni si parla di grazie per motivi economici la questione dei profughi ambientale dei meno conosciuta risorse oppure un fenomeno piuttosto visto diffusi
Sì appunto allora i rifugiati per ragioni di guerre e persecuzioni hanno uno status riconosciuto dal diritto internazionale
Quelli sono profughi ma profughi per determinate ragioni requisiti al loro richiedenti asilo quelli che si
Al quelli che perché la prima cosa che stanno quando arriva un confine e sono cattolici in un Paese dove vengono presi mi dati i cattolici sono omosessuali in un Paese dove vengono perseguita gli omosessuali sono di una razza diversa da quella citata in quel Paese scappano arriva al confine dice MMS protegge è una cosa che nella storia millenaria dell'uomo diciamo così noi si i terreni assillo chili il il diritto internazionale dice come devono fare devono lasciare il proprio nome ispirare l'azione e possono essere poi spesso tendono troppo e attendono sempre di più perché non c'abbiamo il coraggio di prendere di petto queste questi ogni possono diventare con lo status di rifugiato che non è un bello stadio se perché non sia più la propria nazionali grandi stabile nel proprio Paese insieme ospitati in un gambo proprio in un centro in modo transitorio e talvolta questura per anni non è un bel lo status
Ma
Possono chiedere asilo soltanto sì c'è una persecuzioni
Razziale religiosa politica diciamo così no anzi sì c'è stato uno un incendio un uragano o un'altra tipo di ragione più ambientali o climatica un geomorfologica questo tipo di più no fondi non vengono né riconosciuti né accettati da nessuna parte cosa totalmente diversa sono quelli che in modo improprio si chiama migranti economici né chiamavano i grandi nomi di tutti gli altri cioè quelli che non so info versano migranti economici però la Dichiarazione universale dei diritti umani prevede all'articolo tredici la libertà di movimento quelli sono persone uomini e donne
E che hanno esercitato una loro libertà prevista dal diritto internazionale non ci servono non possono integrarsi nella nostra comunità
D'diamo dirglielo al troveranno posto altrove ma non sono né clandestini criminali per aver si è citato quella libertà lo dice molto spesso bene
Una vostra interlocutrice Emma Bonino che apprezzo molto per le cose le dice su queste tematiche
Non c'è un riconoscimento giuridico di questi rifugiarsi ambientali per motivi climatici
Qual è la soluzione possibile non c'è e non ci può essere uguale a quello dello status di rifugiato politico è sbagliato chiede lo stesso status pronunciare non avrebbe senso
Però nel negoziato climatico in particolare nell'accordo provato a Parigi nel dicembre del due mila e quindici si comincia a dire che c'è un nesso fra mille rinforzate cambiamenti climatici credo che bisognerebbe fare bisognerebbe studiare questi report degli scienziati che ci dicono che ci sono alcune aree del Paese
Dove nei prossimi decenni certamente saranno costrette a fuggire a casa o dell'innalzamento del mare o dell'aumento di frequenza e intensità degli eventi meteorologici Sereni o per l'aumento dello stress della scarsità di acqua milioni e milioni di persone lo sappiamo già c'è scritto l'orario di Tor di scienziati che ci sono delle aree del pianeta
Da dove certamente queste persone saranno costrette a fuggire e allora occorre cercare di prevenire di aumentare la resilienza dei loro territori cercati riformarle io parlando del si farà preciso sezione se c'è un evento sismico siccome dalle loro parti ci saranno inondazioni e siccità bisogna cercare di coinvolgere la popolazione perché dobbiamo occuparcene noi
Perché ci interessa perché li costringevano e a fuggire micro Boiro loro proporre per restare tranquilli ma è come noi abbiamo prodotto e consuma già nel Novecento come abbiamo me è immesso in atmosfera indire carbonica come abbiamo provocati riscaldamento del pianeta che costringe il loro a fuggire
Quindi dobbiamo occuparci in modo serio
Senza ideologia senza promana dobbiamo occuparci né in parte nell'Accordo di Parigi cominciano a essere i cenni che si va nella direzione
Di
Approfondire il tema di come
Aiutarli a non sfugge
Grazie grazie Valerio Calzolaio ma ricca di Pierri dirige il Centro di documentazione sui conflitti ambientali di Roma
Intanto partiamo da quello che dicevamo un attimo fa il fatto che le persone costanza sfuggire per cambio menti ambientali
Soffrono di delle conseguenze del consumo nei paesi ricchi diciamo così
Sì questo è vero in in almeno due sensi da una parte ma abbiamo parlato a lungo anche stasera del fatto che i cori che i migranti ambientali sono spesso mossi Perdas fenomeni estremi ad esempio fenomeni mettere o l'oggi ci piuttosto che dal dagli effetti del cambiamento climatico dalla siccità dalla desertificazione i cambiamenti climatici nel loro insieme sono fortemente spinti dalle emissioni del nostro modello produttivo ma dall'altro lato c'è anche una secondo gruppo di cause che molto spesso non viene citato che invece è molto importante cioè i migranti che sono causati direttamente dei progetti di sviluppo quindi dalla costruzione ad esempio di dighe di grosse infra Touré campi petroliferi dall'entrerebbe in the questa è
Questo è un campo molto molto ampio molto grave che produce fortissime conseguenze in termini migratori che purtroppo viene colpevolmente ignorato
Cioè o è possibile una stima di questo fenomeno relativo ai progetti di sviluppo ci sono diverse diverse stime ad esempio citavo uno studio che è stato fatto da un un'agenzia
Di giornalismo investigativo che ha stimato le sole migrazioni che sono state causate né più né gli ultimi dieci anni direttamente da progetti finanziati dalla Banca mondiale in tre milioni di migranti come questo ci sono diverse altre stime
E va ad esempio tra le i progetti più importanti ci sono proprio le mediatiche le metodiche sono tra quei progetti che schifo all'anno davvero centinaia di migliaia di persone molto spesso pochi sono i grandi eventi ci sono appunto i grandi ci denti dovuti Allal all'incuria o comunque diciamo al alla colpa del delle imprese quando si tratta sempre di petrolio di nucleare quindi ci sono moltissimi casi in cui sono direttamente progetti produttivi e non i cambiamenti climatici a spingere moltissime persone a lasciare le loro terre
E questo è dovuto a progetti diciamo così di sviluppo
Dei Paesi avete fatto l'esempio della Cina dei Paesi che vogliono implementare un determinato modello
Ma questo è dovuto anche moltissimo all'impresa dei nostri paesi pensiamo ad esempio un caso su tutti a quello della Nigeria la Nigeria il delta del Niger e la zona più popolosa di Africa ci vivono tre venti trenta milioni di persone è da trent'anni in campo di con qui sta delle più grandi multinazionali petroliferi a livello mondiale tra cui l'Agip ora ENI Carlo completamente devastato Delta del Niger respingendo milioni di persone a lasciare quelle terre e ad affollare prima di tutto chiaramente le per i ferie dei grandi e delle grandi città nigeriani a partire da portar pure da Lagos ma poi anche ad arrivare in massa ad esempio sulle coste europee quindi non possiamo assolutamente negare le responsabilità delle imprese occidentali in questi fenomeni
Il filo conduttore di questa edizione di piena della democrazia uscite d'emergenza in questo caso quali possibili uscite l'emergenza
Ma purtroppo l'uscita di emergenza e una ed è molto complicata ed è davvero iniziare a rimettere in discussione le regole di funzionamento del nostro modello economico che vuol dire ripensare a come si governano le risorse ripensare a come si produceva perché si produce a come si consuma a come si smaltisce e non c'è altro che possa essere fatto efficacemente a meno che non ci accontentiamo di i palliativi
Grazie grazie a Marika Di Pietro