Salone dell'Editoria - Conversazione con Michele Vaccari, autore del libro «Il tuo nemico» (Ed. Frassinelli)

Radio Radicale continua la vostra maratona letterario possiamo chiamarla così e dopo il
Dopo l'ennesima dirette a Facebook Venezia
Registrazione di interviste che spero potranno essere di vostro gradimento che ritroverete tutte sul sito www radicali punto depurati radicale punto it lo slot a tempo di libri e siamo qui
Non nuovo ospite con Michele Vaccari ben trovato benvenuto Radio Radicale razze grazie a voi per l'ospitalità allora Michele Sequi ha tempo di libri con il tuo nemico edito da Frassinelli
Chi è il tuo nemico
Il tuo nemico è veramente secondo me ci deve essere un punto interrogativo davanti ma è brutto fare i titoli col punto interrogativo
L'idea è capire
Cosa che ci accomuna come società
Io penso che ormai purtroppo ampiamente ciò che ci accomuna la ricerca di un nemico abbiamo questo affanno è strano siamo una società dovremmo avere la fanno di darci la mano di di fare in modo di essere coesi invece la
Invece proprio la la ricerca sembra quali trovare Antone un nemico il tuo nemico quindi alla domanda posta lettore
Ma la domanda che si pone anche protagonista
Il primo edicole protagonista a sono i genitori che non vogliono che lui va dal mite di Boston è diventi un grande talento perché dicono intanto rimarrei deluso
La tua generazione non è una generazione come la nostra che ha fatto le grandi rivoluzioni del sessantotto del settantasette e le guarda con molto disincanto perché poi sa che in realtà
Specialmente i suoi genitori si son trasformati nei mostri contro cui combattevano
Perché sono diventati dei dirigenti a nord di nuovo replicato una logica di potere quindi Gregorio che il protagonista fa un gesto rivoluzionario al contrario non violento
Cioè il gesto che compie Gregorio quello di chiudersi in casa non accettare di diventare la carne da macello della crisi e diventare un esempio per il mondo per i suoi coetanei di dire chiudete vi anche voi in casa e dimostrate cos'è il mondo senza ragazze
Ecco Gregorio diventa la metafora fondamentalmente di una generazione di un tratto delle scienze alle che naviga esattamente sul filo del rasoio dal perdersi
E ritrovarsi risorgere il cadere definitivamente nucleo
In tanti abbiamo camminato anche come generazione su quel filo e ci chiamiamo anche tuttora visto che
Comunque ci occupiamo di materiale umano e quando ci si occupa d'umanità il confine sempre labile
Però Gregorio a degli anticorpi quasi autocelebrativo perché figlio di una generazione ancora differente
Mentre noi
Diciamo siamo cresciuti con un vissuto complessivo esatto
Cioè noi
Ci siamo dovuti adattare in corsa
A un mondo che cambiava Gregorio
E questo è quello che Luisa è uno che ha visto la storia che l'ha preceduto è un figlio a una tv digitale e quindi Luigi sa benissimo che può ancora cambiare il mondo
Se non diventa come suoi predecessori come si fanno diventare come proprio accessori quali sono gli anticorpi di cui parlare tutti
Luisa
Che il potere non deve essere cambiato con altro potere non deve essere rigenerativa o
Ma il potere
Deve essere annullato per questo la diciamo l'alter ego di Gregorio è Gaia che questo personaggio che trova in Anonymous e nel sogno di entrare nano animo sulla possibile ita di affermare che il mondo può migliorare sono al momento in cui annulliamo ogni forma di potere annulliamo ogni forma di delega democratica e diventiamo noi i protagonisti della società torniamo essere protagonisti
Senza scadere in una mancanza di competenza perché spesso come tu sai la politica ce lo insegna questo riprendersi potere significa spesso che chiunque può farlo in realtà
Questi due sono due grandi talenti sono due persone estremamente preparate come molti ragazzi di oggi e quindi loro
Sono veramente la generazione competente che può prendere il posto la generazione incompetente che occupa posizioni di potere senza nessuna ragione se non ne Potì Istica o ragioni che appartengono a un mondo ormai finito
Soprattutto dicevo è un romanzo fortemente radicale ditemi perché
Diciamo oltre
Come avrete compreso naturale
Volontarie voglia di autodeterminazione di essere proprietari del proprio destino del proprio futuro vi è comunque addirittura più che una critica oserei dire alla poteri in sé per sé ma al regime
Alle a regime che in qualche modo
Ma struttura e di struttura a proprio piacimento l'esistenza non solo di Gregorio ma praticamente dell'umanità intera e questo regime non è mai raccontato in modo retorico questo è un pregio perché ovviamente
Diciamo una narrazione retorica del regime ci porta a voi
Ad essere in qualche modo figli di una vittoria avversa quindi ho detto della retorica donchisciottesco anche nell'ingranaggio non si possa mai diciamo spezzare
Ecco come è stato poi anche sicché ridere un libero liberandosi da questa morsa tra virgole e di
Diciamo intorno al centro perché scrivere un libro così è anche un esercizio libertario in senso stretto
Bene allora io sono un libertario ma non lo sono a parole di qua
Te lo posso anche far vedere certo attuata faccia delle coma la testa
Quindi non è un esercizio retorico già di base è una cosa che sta dentro di me
L'idea era quella di dire negli anni Settanta era facile trovare o meglio è nemico era Cossiga con i carri armati negli anni Ottanta era ancora più facile la Craxi bastava tira le monetine Raffaele
Adesso il nemico è molto più insidioso lanceremo Berlusconi degli anni Novanta era Berlusconi adesso è più insidioso perché si nasconde dietro
Ha una facciata borghese
E amicale
I genitori sono diventati amici non sono più i nemici da da combatte quindi questi ragazzi sono spiazzati da questo
Io volevo raccontare esattamente per sfuggire la retorica l'ambiguità
L'ambiguità in cui si trovano i ragazzi di fronte oggi che avere delle ombre
Di persone che da una parte sono amiche ma dall'altra insonne Michela una parte ti voglio stare vicino ti vogliono aiutare perché il padre Gregorio comunque mantiene il figlio però dall'altra parte mi vieta di esprimere il suo talento fino a costringerlo ad annullarsi
E la retorica poi cercato annullarla con il principio della scrittura cioè non volevo avere la scrittura di oggi minimalista quella scrittura che arriva a tutti io credo che il romanzo signor debba essere una grande avventura
Da vivere ma non solo deve essere anche una grande avventura conquistare la lingua di un romanzo perché gli ostacoli che ci sono anni lingua all'interno di un romanzo sono quelli che quando Toole superati alla stessa soddisfazione di una conquista d'amore
Qual era con questa Moretto ti ricorderai per sempre quella che tu hai combattuto per avere quella cosa alla fine avete ragione anche lei chiamava ed è la stessa cosa per me il libro deve essere questo e quando ho scritto questo libro mi voleva
Esserci questa sfida al lettore ogni capitolo cambia registro linguistico ogni registri queste trovi è un omaggio la grande letteratura italiana del Novecento ma anche la grande letteratura mondiale
Perché secondo me il mondo giusto nel mondo che non ha confini e la letteratura ci insegna a questo che non ci sono confini unico confine che hai è la lingua che parli ma la letteratura è una lingua unica
Bene noi ringraziavo Michele Vaccari ricordiamo il tuo nemico edito da Frassinelli grazie direi chissà mai la
Conversazione e
Speriamo insomma anche di ieri averti presto ai nostri microfoni magari con più calma a Roma nei nostri studi
Grazie Michele grazie ai chiara calore in regia grazie a voi che ci avete ascoltato seguito fino a questo momento buon proseguimento con le trasmissioni di Radio Radicale