Presentazione del volume "Giovanni Amendola. Carteggio 1925 - 1926", curato da Elio D’Auria e pubblicato dalla casa editrice Rubbettino

Per mille ragioni prima e che
Uscito da poco un bellissimo libero curato dal professor Elio da ora da voi che
Completa ciclo di sei volumi delicati alla vita di
Via Amendola e carteggi che lo hanno riguardato
Scandaglia in ogni al dettaglio desistenza complessa di quest'uomo straordinario
Che fu il maestro di Ugo la Malfa
Questo mi piace ricordarlo perché
La situazione degli amici che porta il nome
Un altro grande giornalista quale fu Giovanni Spadolini
Si rifà evitabili inevitabilmente anche all'insegnamento morale di Giovanni Amendola
E anche chiaramente dall'insegnamento di Ugo La Malfa per tutti coloro
Che ne hanno seguito la lezione
Giovanni Amendola che fu una personalità poliedrica
Fu un grande giornalista
Braccio destro di Luigi Albertini
Fu un uomo politico
Protagonista tra l'altro della
Del scissione dell'Aventino
Ma fu soprattutto un uomo di grandissimo spessore morale
La sua relazione
Al di là della sua breve vita conclusa come sapete drammaticamente tragicamente del ventisei la sua lezione e soprattutto una lezione morale
Fu io credo un intellettuale e politico
Nel senso moderno del termine
A lui si ispira
Una classe dirigente
Che
Ha dato molto
Nella con la rinascita democratica postfascista
E penso che sia opportuno ritrovare quel filo
Ritrovarlo nel segno e nel nome
Dell'associazione degli amici della Fondazione Spadolini
Ringraziamo anche Radio radicale che
Collegata stasera e trasmettere a questo convegno
E naturalmente l'occasione
E anche quella di chiedere a tutti
Prossimi tempi ma mano che di attività dell'associazione si svilupperanno di aderire e di portare
Un piccolo ma essenziale contributo alla crescita di questa associazione che uno dei
Vorrebbe essere diciamo uno dei centri di elaborazione di un pensiero politico nel segno nel nome di alcune grandi figure che hanno scandito la storia del Novecento
In un momento in cui in Italia i centri di riflessione di lavorazione
Sono
Abbastanza pochi
Per non dire
Abbastanza svaniti
Di questo libro parleranno Giancarlo Tartaglia direttore della Federazione alla stampa e
C'è una ragione evidentemente come ben sapete Giovanni Amendola è stato un paladino della difesa delle libertà di stampa
Un paladino della difesa proprio della Federazione della stampa
Si è battuto
Fino all'estremo limite per difendere i giornalisti italiani
E le liste degli anni lo ricordano ancora oggi con
Con
Affetto ben consapevoli di che cosa egli ha significato nella storia della rinascita della libertà di stampa e questo Paese
Piera Pendinelli Amendola
Parlerà poi ed è
Discendente diretta di Giovanni Amendola che era suo nonno
Ringrazio lei ringrazio
Sorella Antonella
Fratello Giovanni Battista
Sono i discendenti diretti di Amendola
Ci racconterà
Amendola che lei nobilmente ma conosciuto e ovvio ma lo ha conosciuto attraverso i racconti familiari attraverso
E il padre Pietro
Ci racconterà qualche cosa di un
Amendola più più privato
E professor Elio D'Auria che ha curato questo questo e gli altri volumi storico illustre che non ha bisogno e altre presentazioni e che ucciderà lui il senso di quest'opera e la sua valutazione
Della figura di Amendola oggi penso che sia il modo più sobrio ma anche
Più giusto ricominciare di ricominciare a queste attività cercheremo attraverso il concorso degli amici di tenere viva questa piccola fiamma
Cerchiamo di riflettere sull'Italia di ieri per capire qualche cosa dell'Italia di oggi e per non essere sovrastati o schiacciati dall'Italia di domani
Io non voglio dire di più perché
Non c'è motivo vorrei lasciare la parola a
Questi amici
E cominciare proprio da da Giancarlo
Giancarlo
Amendola la Federazione della stampa
Che cosa che qual è oggi il significato di un ricordo di Amendola
Sì
Gli amici che non mi conoscono mi devo scusare ma
Avendo una sola Fuccaro corda vocale che funziona la mia performance non sarà eccezionali dal punto di vista locale
Giustamente prima
Stefano legata al nome di Amendola alla Federazione della stampa e la libertà di stampa in effetti si tratta di un
Quelle di un legame molto stretto
Tra l'altro è puramente casuale però
Oggi il tredici maggio si celebra in tutto il mondo la giornata della libertà di stampa
I fatti molti dirigenti federali sono impegnati perché abbiamo manifestazioni a Torino a Milano Reggio Calabria ma ripeto in tutto il mondo si celebra la libertà di stampa e quindi il fatto che l'associazione amici della Fondazione Spadolini
Abbiamo voluto come dire proprio in questa giornata della libertà di stampa dedicare questa manifestazione antiromana Mendola
Ripeto
è stato casuale nell'organizzazione ma certamente con è casuale questa coincidenza
Io mi limiterò ad intervenire parlando di Amendola e delega mediamente una con la Federazione della stampa e quindi
Della parte comiche finali della vita politica i Giovanni Amendola
Nel senso che la Federazione della stampa che era l'organizzazione giornalistica che univa tutti i giornalisti italiani era nata nel mille novecentottantuno quindi aveva una storia una storia antica
Ma soprattutto nella ripresa delle attività dopo la Prima guerra mondiale nello scontro in quelle che
Quello che il punto che derivano dagli storici il biennio rosso e poi il biennio nero
Si dedicò in particolare alla difesa della libertà di stampa
E nel senso che prima ancora di arrivare a quelle che saranno le leggi del fascismo come dire la
Lo scontro politico era anche non solo lo scontro dialettico oratorio era anche uno scontro fisico
E questo scontro fisico si trasformava anche nell'assalto alle redazioni dei giornali nel picchiare i giornalisti nel distruggere i giornali nelle piazze
Di fronte a tutta questa situazione il la Federazione della stampa che ha promosso più volte iniziative e manifestazioni anche per
Pacificare la categoria
Perché insomma oggi è uno slogan ricordo lo slogan per esempio di partenza di di Panorama lo ricorderà Adolfo Battaglia che a quell'epoca qua collaborava con Panorama era i fatti separati dalle idee
Bene all'epoca invece i fatti non erano separati dalle idee i giornalisti non erano giornalistiche senso che raccontavano i fatti verrà anche militanti politici
Quindi si quelle picchiano nelle piazze sì ma menavano oltre a come dire polemizzare a polemizzare sui giornali
Ovviamente l'avvento del fascismo di questo movimento tutto nuovo nato all'indomani della prima guerra mondiale tetto
Aumento l'astio aumento la polemica anche perché nasceva da una costola del partito socialista e quindi gli scontri soprattutto
Nei confronti dei giornali aumentarla no e aumentavano quindi le iniziative nella Federazione della stampa
Quando
Nel mille novecentoventidue
Il tutto per del ventidue
Il dopo quella cosiddetta marcia su Roma il rene consegniamo le mani del Governo al
Capo del partito fascista quindi Mussolini tanto Presidente del Consiglio
Il Presidente della Federazione della stampa Mussolini era un giornalista professionista iscritto all'Associazione lombarda dei giornalisti e
Il Presidente della Federazione della stampa che era l'onorevole Salvatore d'argilla come di consueto mandò un telegramma al Presidente del Consiglio cosa che avevano sempre fatto in precedenza
In quella
Telegramma però
Basilari si soffermano soprattutto sui temi
Della libertà di stampa sapendo che
Mussolini era un giornalista
Ma era anche il capo di un partito che ha fatto la marcia su Roma che non era una iniziativa folcloristica
E in quel telegramma marginali
Diceva
Invitava il Presidente del Consiglio asse la barra dritta ottava fede nella libertà di stampa
E invitava il presidente del Consiglio a preferire i pericoli della libertà a quelli ben più gravi della sua costrizione gli queste erano le parole di basilari
Bene Mussolini rispose ad anzi lari e rispose piccato da questa nato da queste parole di basilari
E mi disse che
Avrebbe conservato certamente la libertà di stampa aggiungendo
Poiché la stampa sia degna della libertà quindi come vedete già in queste parole siamo nell'ottobre del ventidue c'è tutto il programma di quello che poi sarà il fascismo quello che il fascismo farà nei confronti della stampa e di questa libertà di stampa
Tanto è vero che continuando con il continuando a queste queste polemiche continuando gli attacchi perché
è chiaro che le squadre fasciste come ti quel fascismo conquista il potere soprattutto dall'estremistiche come dire alzano la cresta e continuando nell'assalto ai giornali nell'assalto i giornalisti
Tanto è vero che di fronte attiva allarma interazioni di questi interventi
Per Giovanni Amendola ecco appunto si poneva a difesa dei libertari scampato sul mondo che era il giornale e diretto da Cianca ma che come dire che il giornale Amenduni anch'
Per eccellenza
Sul mondo Amendola scrive
Se questa è la realtà che ci vorrebbe imporre e nella quale noi dovremmo consentire ad essere sepolti in un mondo altamente non onestamente
Noi rispondiamo che questa realtà noi non l'accettiamo e non accetteremo mai
Quindi una chiara dichiarazione di opposizione ben precisa rispetto a quella che era la posizione del fascismo
L'anno successivo all'uno del ventitré continuando le polemiche della stampa e non sopporta tanto più le critiche de La Stampa
Mussolini in Consiglio dei Ministri delle chiese ai Ministeri ma i ministri o piglio Carnazzi Federzoni caro Ministro di Grazia e Giustizia e il Ministro degli Interni
Di preparare un disegno di legge per come dire evitare limitare
Gli abusi ripeto le parole di quel Consiglio lunedì gli abusi a cui ci abbandonano senza ritegno taluni organi dalla stampa italiana
La questa come dire decisioni nasceva anche dal fatto che come sapete
La
La Carta costituzionale dell'epoca però lo Statuto Albertino
Lo Statuto Albertino stabiliva il principio della libertà di stampa
Virgola ma rimandata a un Regolamento per comica per regolare questa libertà di stampa approfittando di questo passaggio di questo ma delle detto Albertino fu demandato appunto a
Corigliano lo piglio Carnazzi attraverso
Di mettere giù questo provvedimento
Con l'obiettivo di prevenire e reprimere energicamente e immediatamente gli abusi dei delitti di talune pubblicazione
Il provvedimento messo a punto ed altre dei tre ministri del Governo Mussolini
Prevedeva o da una parte una serie di norme che regolavano per la materia per esempio il fatto che il gerente del giornale gerente nel giornale era irresponsabile appunto vista penale
Allora fu introdotto l'obbligo che il gerente dovesse essere anche il direttore del giornale
Fu introdotto il divieto per i parlamentari di poter dirigere giornali
E poi forme affidati ai prefetti una serie di punti poteri nei confronti
Della
E nei confronti della stampa presenti i prefetti potevano intervenire per motivi di ordine pubblico
Per come dire controllare le notizie false e tendenziose quindi come sapete insomma stabilire quali siano le notizie false e tendenziose
In questi mesi c'è tutta questa discussione sui fatti musical e come dire pare siamo circondati nel faticoso non solo sud i vari le varie reti ma anche su quindi anche sui giornali e c'era questo è un dibattito parte però
Correre
Stabilire quali siano le notizie false e tendenziose non è una cosa semplice soprattutto sui si affida questo potere pubblico ciò potere politico e quindi al Prefetto
Si elencano una sede di materie che non si potevano cioè sulle quali il prefetto poteva intervenire
Appunto dicevo le notizie false e tendenziose ma anche il discredito per quanto ed accolto discreto nazionale all'interno
E all'estero diffondere ingiustificato allarme nella popolazione
Motivi appunto di
Come il turbamento dell'ordine pubblico
Tutti questi erano
Remi sui quali il prefetto poteva intervenire poteva intervenire prima attraverso la diffida tocco attraverso
La decadenza acutizza terzo grado attraverso la sospensione
Nella pubblicazione quindi si metteva nelle mani praticamente del prefetto un potere un potere molto ampio
Per quanto riguarda l'ha definita c'era come dire il prefetto poteva diffidare un giornale il direttore di un giornale dopo aver sentito una Commissione
In questa Commissione per dare un contentino ci dovrà essere un rappresentante dei giornalisti nominati dalle associazioni dalle associazioni regionali di stampa
Questo progetto come potete immaginare
Fu come dire considerato dalla maggior parte dei giornalisti dalla Federazione della stampa fondamento dal gruppo del mondo
Fu considerato un vero e proprio attacco alla libertà di stampa
Anche qui
Come dire parliamo di Amendola quindi cito un passaggio l'articolo del mondo in cui
Si parlava di questi provvedimenti come di un frutto del lavoro
Tali improvvisa del Capo di Governo del tutto di poche ore di meditazione un provvedimento che
Cancellare distruggeva
Cento anni di conquiste faticose che ormai parevano definitive questo è il giudizio del mondo di Amendola su questi provvedimenti che
Il presidente del Consiglio come dire approvo in Consiglio venisse come decreto legge
Dopodiché in cui i mezzi alla Camera si discuteva anche sulla legge elettorale la famosa legge elettorale Acerbo
Una legge elettorale che ovviamente non era ben vista dalle sinistre una legge elettorale che poi
Come sappiamo porterà che fascismo a conquistare completamente la Camera
Le opposizioni quindi ci fu un dibattito all'interno
Il
Mussolini abilmente utilizzò il decreto sulla stampa come una sorta di merce di scambio
Nel senso che l'intervento da sinistra intervenne anche Eugenio Chiesa ed erotismo parlamentare repubblicano aveva presentato un ordine del giorno conti provvedimenti sulla stampa
Alla fine Mussolini chiamo Chiesa e sentire anche marginali e Meroni milioni sette milioni era dei consiglieri il consigliere delegato della Federazione della stampa
E
Sentiti come i vertici della Federazione nella stampa e allora feci finta di essere convinto e disse va bene ritiro il decreto del decreto-legge se mi fate passare la legge elettorale
Con questo patto la legge Acerbo fu approvata cioè quel famoso decreto legge sulla stampa fu messo in un cassetto non mai pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
Dopodiché
Noi abbiamo
Lando successivo abbiamo le elezioni del mille novecentoventiquattro
Sono le elezioni che si svolgono con la legge Acerbo
Elezioni nelle quali
Il Partito fascista non si presenta con una sua lista si presenta con una lista nazionale Fossalta di Partito della Nazione tanto per capirci
Questa lista nazionale ovviamente che raccoglieva che raccoglieva tutte le forze anche liberali
Nel tentativo quelle perché le forze liberali pensavano che il fascismo risulta sulla minoranza in realtà le liste erano formati in maniera tale
Che alla fine
La lista nazionale attende
Ottenne perduto tende
La maggioranza del Parlamento anche con il premio di maggioranza la legge prevedeva che chi avesse avuto il venticinque per cento dei voti
Con cui stava il sessanta per cento sessantasette per cento dei seggi
In realtà la sola presentazione della lista determinò una maggioranza per cui non fu neanche necessario far scattare il premio di maggioranza
Come sapete però dopo le elezioni ancorché era ma il Parlamento fosse nelle mani completamente del fascismo abbiamo
Non ci sono nell'aria il rapimento e non ci sono né di Matteotti
Con la morte di Matteotti e con un Parlamento una mai controllato ne abbiamo la nascita dell'Aventino il capo dell'Aventino eh appunto Giovanni Amendola ovviamente si sviluppa tutta una
Campagna di stampa
Da parte degli organi democratici cui abbiamo qui non solo i giornali di partito quindi dalla
Dalla Voce Repubblicana L'Unità all'Avanti ma anche i giornali ma anche il Corriere della Sera di Albertini
Anche come dire anche Bergamini che era stato in un certo senso correre vicino inizialmente Alfa ci sono perché riteneva
Che ci fosse un rinnovamento una rottamazione del vecchio sono anche d'Arbia minime
Si convince che il fascismo invece stava diventando un'altra cosa quindi anche il Giornale d'Italia
Converga mini e vettori come ci si sposta la sua posizione antifascista la Stampa di Torino con Frassati insomma
C'era colleghi la grande stampa e la stampa di partito contro ovviamente è questa per l'indignazione dell'uccisione di Matteotti mi ripeto la nascita dell'Aventino
A questo punto avendo oramai tutto il Parlamento dalla parte il su due Mussolini fa il colpo di mano
Mette fuori dal cassetto il decreto legge del ventitré giugno dell'anno precedente e lo fa pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale
Lo fa pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale
Aggiungendo anche altri due articoli quindi rendendolo rendendo ancora più vessatorio nel senso che introduceva tra i poteri del prefetto il potere anche del sequestro dei giornali
Siccome nel decreto del ventitré come dicevo poco fa era prevista una clausola
Della
Commissioni in cui c'era il rappresentante delle agenzie di stampa
I giornalisti di agenzia di stampa abbiamo promosso un referendum
Il referendum era venuto fuori che nessuna associazione avrebbe dato nomi di giornalisti per queste Commissioni
Sulla base di questo referendum il decreto del ventiquattro che doveva essere quello del ventitré fu modificato ritoccato nel senso che si prevede che se
Le associazioni non dando loro nominativo ci avrebbe pensato il magistrato
Quindi si by passava anche questa loro tutta giornalistica
Nel frattempo però all'interno della Federazione della stampa edicole che c'è un mutamento nel senso che
Benzinai d'argilla che si dimette da Presidente della Federazione e quindi anche dell'associazione
Tenete presente che per Statuto il Presidente dell'Associazione romana l'aspetto ed anche il presidente della Federazione della stampa quindi dimettendosi dalla Presidenza dell'auspica
Dattilo esime però anche la Presidenza della Federazione della stampa
A quel punto si svolsero le elezioni per il rinnovo del direttivo del rinnovo del Presidente bene qui ci fu un primo tentativo da parte dei fascisti di impadronirsi della Federazione della stampa
E fu presentato come candidato da parte dei fascisti Enrico corridoi Corradini
Corradini era un nazionalista cui aderendo a far dire col fascismo i giornalisti tentarono di presentare la candidatura di Amendola
Però poi si decise
Come dire che la candidatura di Amendola potesse essere una candidatura troppo e
Troppo forte troppo polemica e quindi si ritengono sulla candidatura di Bergamini
Lo scontro fu molto forte ma per farvi capire
Qual era la posizione di Corradini aspirante alla Presidenza dei giornalisti italiani
Vi cito questo passo che lo ha riportato poi parlo dal mondo di Amendola il mondo di Amendola riporto questo passo i Corradini quel Corradini scriveva
La libertà della stampa antinazionale e anti statale sempre dannose
E io non sono di quelli italiani che ne chiedono la soppressione
Questo era il concetto può venire di libertà di stampa che aveva Corradini e che se fosse diventato presidente dell'associazione della federazione avrebbe imposto
Bene in quella direzione non ci riusciremo Bergamini fu eletto contro centotrentotto voti mentre Corradini ne raccolse soltanto duecentosettanta
Quindi dagli anni
Arriva alla Presidenza della Federazione della stampa
Sta nel fatto che Bergamini per il suo allontanamento dal
Non fascismo diciamo così dalle da quella sua scelta delle prime ore
Chiede come ieri ha aggredito per strada si impaurisce e alla fine lui si dimette si dimetterà
Nel ventiquattro si dimetterà dalla Presidenza dell'associazione e della Federazione della stampa
Ancora una volta acquisita per esempio
Come diceva campagna elettorale per la successione per la successione di alla presidenza della federazione e dell'Associazione
Questa volta
Fascisti non presentano più un candidato nazionalista com'era Corradini
Ma presentano
Un vecchio deputato liberale Vincenzo Riccio
Perché lo Stato rappresenta che era stato panche ministro in vari Governi sognano quindi correre un personaggio nonno politicamente come di prima fila nel fascismo
Anche questa volta non potendo presentare Amendola l'apposizione devo pratica presenta alla presidenza della Federazione dell'associazione Roberto Bencivenga
Roberto Bencivenga era praticamente il braccio destro li Amendola
Era un militare era un generale
Perché era stato con Cadorna della prima guerra mondiale sul sul fronte avanzato Capo di stato maggiore di Cadorna Roberto Bencivenga era un collaboratore nel mondo di Amendola
Quindi
Eleggere Bencivenga significava di pratica pratica eleggere Amendola
Anche questa volta immediate centoventiquattro le elezioni andavano male per il candidato fascista e Bencivenga fu eletto Presidente dell'associazione della federazione allarga maggioranza
Ovviamente tutto questo indispettita indispettiti bene i fascisti
L'elemento del ventiquattro e il
Poi
Questo decreto e ventiquattro diventerà come avrà una lunga gestazione perché qui in quanto decreto-legge diventerà decreto legge
Poi nelle varie fasi di discussione all'interno della
Del Parlamento della Camera e del Senato alla fine sarà approvato nel mille novecentoventicinque
E determinano affine della libertà di stampa totale
Insieme a quelle altre che vengono definite che furono definite le leggi farci scrissi quindi mille novecentoventisei e l'anno in cui correre ci sono le cosiddette leggi fascisti insieme una di queste leggi è quella sulla stampa
Che era il decreto del ventitré messo nel cassetto pubblicato il ventiquattro e che i poveri diventa legge solo dopo altri due anni di discussione
E
Nella viene modificato imprese grandi discussioni con aggiunta di altre cose
Fra l'altro per esempio Amicucci
Che era il segretario del sindacato fascista Amicucci chiediamo soldini di inserire l'albo dei giornalisti in questo provvedimento perché i giornalisti che avevano un arduo
Quindi non iscriviamo soli se introduciamo avrete la tua parte i giornalisti
Certo quella dell'albo era una richiesta che i giornalisti colleghi che lavorano da parecchio per avere il riconoscimento di uno status professionale
Lampo del fascismo come sappiamo e ben altra cosa perché nell'arco del ventotto in cui si stabilisce il criterio che per
Poter fare il giornalista
Devi essere iscritto all'Albo materasso iscritto all'Albo deve avere il benestare del prefetto Cioce del Governo quindi correre diventa uno strumento di controllo del
Del Governo
In questa battaglia che si apre con la presentazione dei decreti
Sulla sulla libertà di stampa Giovanni Amendola e in prima fila c'è un grande comizio che si svolge a Roma sulla libertà di stampa Amendola è uno degli interpreti tra l'altro
Questo volume del professor D'Auria raccoglie l'epistolario di Amendola ma ci sono anche nei documenti
E quindi tenete in documenti un'appendice voi trovate anche buona parte del discorso che Amendola tiene nell'occasione di questo comizio sulla libertà di stampa
Al termine del comizio Amendola e vieni aggredito ma insieme a Bencivenga Presidente la Federazione della stampa il quale Bencivenga
Armato di un noto sul bastone loro dà in testa ai fascisti che aggredivano mettendoli in fuga
Tra l'altro di racconto un piccolo da letto qualche mese fa in questa stessa sala abbiamo fatto una commemorazioni Roberto Bencivenga perché si presentava un libro
Sulla prima guerra mondiale scrittura Roberto Bencivenga
Ed era presente pronipote Roberto Bencivenga un giornalista della RAI
In quell'occasione Roberto Bencivenga junior ha portato in questa sala il bastone che il nonno aveva utilizzato per picchiare i fascisti indifesa indifesa di Amendola
Tutte
Come dire adesso non la voglio
Monopolio non lo voglio fare
Fare lunga
Ma
Di fronte a questi provvedimenti abbiamo una serie infinita di iscritti di interventi di Amendola sulla libertà di stampa
Tra l'altro come deve e c'è un passaggio che mi ha molto divertito in un articolo di Amendola in cui riesce
Noi ci sentiamo in obbligo di chiedere scusa al generale per l'Ulivo per la frana di reazioni liberale che rimane dell'ente al suo nome
Come sapete alla fine del del secolo precedente quei fatti di Bava Beccaris a Milano
Presidente del Consiglio
Che era il generale per il nome prima gli ordini e poi Belluno aveva fatto non sparare sulla folla c'ero sia passato un po'un procedimento penale nei confronti dei giornalisti
Giornalisti condannati poi a undici anni di reclusione diciamo di repulsione Ivo Rossi l'Anna Kuliscioff quindi fu un PUA come dire un dal processo
Ma soprattutto aveva approvato dei provvedimenti
Di limitazione della libertà di stampa molto più lievi di quelli presentati e Mussolini contro i quali si era scatenata la sinistra il Parlamento e non erano mai passati
Ma per uno aveva acquistato questa favola convenire di affossatore della libertà di stampa bene
Amendola scrive quest'articolo chiediamo scusa al generale per
Perché insomma di fronte a quello che sta facendo il fascismo
Dopodiché il non li abbiamo
Come dire è chiaro che il fascismo avendo in mano il Parlamento avendo dalla sua parte la come dire la l'altezza del capo del Capo dello Stato che era il re il quale ecco qui
Cori e poi ci potrà essere storiografica ma insomma Amendola come capo dell'Aventino risentono del mondo liberale coprire era femminile
All'impianto costituzionale al detenuto nello Statuto Albertino
Come credeva nell'intervento verrà
Quindi ci furono vari tentativi perché nelle che R. intervenisse la posizione del re era quella che
Le sue orecchie erano il Parlamento
E quindi ovviamente dolce come sono
I questi interventi questa forza
Correre e il limite dell'opposizione dell'opposizione aventiniana ma l'assalto abendländ mondo fascista alla stampa e la libertà di stampa eravate verso verso l'alto conquista delle strutture associative dei giornalisti italiani
Siccome parallelamente allora Federazione della Federazione della stampa si era costituito un sindacato fascista dei giornalisti
Questo sindacato fascista dei giornalisti chiese rumorosamente a Bencivenga di dimettersi ed indire nuove elezioni
La polemica pretestuoso nei confronti di decidente
Era che Bencivenga era un pubblicista e non un professionista perché in generale la realtà elette si teneva invece venga il braccio destro la longa manus in Giovanni Amendola
A un certo punto Bencivenga riuniti così Silvio e decise di attirare nuove elezioni quindi si dimise
Enti disse nuove elezioni
A quel punto però il sindacato fascista intervento intervenne dicendo che avrebbero assalito la sede dell'associazione
Ragion per cui il prefetto in base alle norme sull'ordine pubblico impedì il rinnovo delle elezioni dell'associazione e nomino tre commissari
Questi tre commissari
Erano tre giornalisti fascisti
Allo stesso modo
A Firenze a Torino a Bologna furono commissariate le associazioni di stampa con giornalisti fascisti
Quando a dicembre nel mille novecentoventicinque
Signor Niccoli sito nazionale della Federazione della stampa e il Consiglio nazionale era formato dai rappresentanti delle associazioni Bencivenga non c'era più
Ma in quel Consiglio nazionale c'era ancora Giuseppe Meoni come Consigliere delegato
Bene in
Quel consiglio nazionale Giuseppe Meoni fu dichiarato dimissionario fu dichiarato decaduto
Fu deferito ai probiviri poi come sapete
Il
Fascismo romagnola al confino e quindi
Antincendio e dicembre del venticinque i giornalisti fascisti
Continuano definitivamente conquistando definitivamente la federazione della stampa
Nella
Mesi prima quando
C'era stato quel tentativo di far fuori Bencivenga poi riuscito
Bencivenga si rivolse si rivolse ad Amendola Amendolara mai era già andato fuori dall'Italia penna carteggio di questo volume cioè la lettera di Amendola
A ben ci venga in cui Amendola e dice
Continuate nella vostra battaglia
Esso non dovreste riuscirci all'interno dell'istruzione della stampa
Fondate costituite un'altra associazione di giornalisti perché la libertà di stampa è una delle libertà fondamentali
Bene condivisa fino al venticinque la Federazione della stampa finisce tanto è vero che
Nel ventisei la Federazione della stampa sarà guidata da un Consigliere delegato fascista
E dopodiché del
Nel ventisette diventerà Sindacato nazionale fascista dei giornalisti come Micucci Presidente quindi abbiano correre la fine totale nella libertà di stampa
Quel messaggio però che avendola aveva lanciato
Bencivenga viene raccolto perché nel mille novecentoventisette
Nell'ambito della concentrazione antifascista
Viene costituita un'unione italiano dei giornalisti antifascisti intitolata a Giovanni Amendola che oramai era morto a seguito delle percorse avuti dai fascisti
Quindi come dire c'era questa sorta di continuità il nome di Amendola continua
Nelle fila dell'antifascismo e continuava a Parigi nell'ambito della concentrazione antifascista
Il dinamiche tra la Federazione della stampa il giornalismo e Amendola lo troviamo anche nel dopoguerra
Quando difatti nel dopoguerra topolino subito con il Governo Badoglio poi dopo il Regno del Sud condivise primo Governo Bonomi quindi già nel quarantacinque
La Federazione della stampa chiede Granato l'Istituto di previdenza dei giornalisti nel mille novecentoventisette era istituto che i giornalisti volevano prima del fascismo
Quell'istituto il Primo Presidente era stato Arnaldo Mussolini fu intitolato ad Arnaldo Mussolini dopo la sua prematura scomparsa
Bene una delle cose che la Federazione della stampa porre subito nel
Venti e quarantacinque pretendono fu quella di intitolare
L'Istituto di previdenza dei giornalisti a Giovanni Amendola proprio segnare questa continuità e ancora oggi l'Istituto di previdenza dei giornalisti e intitolato a Giovanni Amendola grazie
Reso
Molto
In cui
L'inquinamento
Tratteggiato
La figura di Amendola attraverso
Un'analisi di come la libertà di stampa è tramontata
Nel nostro Paese
Il libro di d'Italia
Curato laurea
E
Uno straordinario
Volume utile per
Comprendere
Tutti i suoi aspetti il tramonto dell'Italia liberale
Con quell'immediatezza che alle volte soltanto i cartigli epistolare riescono a dare su tutto con l'uso di questa levatura culturale e immorale
Direi che
è fondamentale per capire che cosa accade in quel biennio venticinque ventisei
è fondamentale per
Rendersi conto
Di quali siano state
I drammi che hanno costellato
La
Sconfitta della libertà nel nostro Paese sconfitta delle libertà politiche
E civili
Ma
Credo che ci aiuti questo volume a comprendere e a dare un giudizio
Sull'Aventino che non fu sulla successo dell'Aventino
Che non fu a mio avviso
Un
Una resa
Ma scontrare con estremo
Atto con cui
Una figura
Duilio emendato dall'uno
Fosse poteva farlo con la stessa autorevolezza personale con la sua transnazionale un estremo tentativo di rivolgersi alle istituzioni affinché intervenissero finché
Intervenisse per
Impedire
L'omicidio della libertà in Italia
Sappiamo come è andata
Ma sappiamo anche di Giovanni Amendola era una figura profondamente tenuta
Regime da quello che stava nascendo a regime stava nascendo
Perché non sorridi lo vedeva in lui
Un vero e credibile e portentosa antagonista proprio per quelle Regioni che si accennava prima proprio per le il carattere morale prima ancora che politico
Della sua opposizione nella sua difesa delle libertà risorgimentali
Salvemini in una delle lettere che dare
Riproduce
Scrivendo dopo la
Pestaggio di Montecatini scrive a suo amico Amendolara
Con una amare l'ironia tutta la nostra vita rischia di consumarsi in deprecabili felicitazioni per essere stati bastonati ma non uccisi incarcerati in mano mandati all'ergastolo la vicenda comincia a diventare monotona
Ma posso diamoci pensando che nei prossimi anni dico anni nove mesi ci sarà si sarà costituito in Italia un nucleo di persone degno di fiducia
Su cui si potrà costruire costruire qualcosa di nuovo nell'ora della crisi oramai dell'istituzione tradizionali nulla rimane più in piedi tutte le strutture moralmente nello spirito del nostro popolo
Si muove il richiamo
Alla moralità nell'azione politica davvero risorgimentale in questo
Che
E il nucleo
Che è arrivato
Fine
Vita fisica di Amendola
E gli altri come eletti
Don Minzoni tanti personaggi che
Sei fratelli Rosselli più avanti naturalmente più tardi
Al di là di questo al di là di questo o quel nucleo permette poiché la rinascita dell'Italia
Democratica e repubblicana ed è qualcosa che naturalmente non possiamo dimenticare è la ragione per cui stasera abbiamo voluto
Dare
Questo senso dare ricominciare
L'attività dell'associazione nel nome di Amendola ecco da questo punto io vorrei
Dare la parola applicherà Vendola perché ci possa
Raccontare
L'assoluta
Serenità la scelta dei dei quello che desidera
Che ricordo a
Non
Diretto di Giovanni Amendola ma che ricordo ADI di questi eventi di cui stiamo parlando di come sono stati vissuti della sua famiglia
Io sono
La figlia
Cosa del figlio
Quanto
Carlo nel mille novecento no no nostro eventualmente
Prego quando Stefano mi ha invitato a questa presentazione devo dire che sono rimasta un po'
Un po'perplessa perché non non mi era mai capitato di stare da questa parte da parte degli oratori in con figli celebrazioni iniziative presentazioni che riguardavano mio nonno
Che peraltro sempre seguito fin da piccolissima
Poi ho pensato che in realtà una testimonianza familiare cioè parlare per quel poco che potrà fare di Giovanni Amendola uomo padre affettuoso merito figlio del voto
Forse avrebbe avuto un suo senso perché molto conosciuto come politico filosofo
Giornalista scrittore
E in un po'meno del suo privato anche se devo dire che questo carteggio proprio quest'ultimo volume ci consente di colmare questo vuoto perché ci sono tante bellissime lettere come del resto anche dei volumi precedenti
In cui si può approfondire la figura dell'uomo Giovanni Amendola ringrazio Ministero che non solo che è un grande giornalista ed intellettuale
Ma è stato anche direttore
Di quel giornale dove mio nonno condusse buona parte delle sue battaglie politiche
Immorali il Corriere della Sera e credo non per la didattica e quando tu sei stato direttore di quel giornale ti sei ispirato dal Corriere di addetti di avendo la Spadolini quindi ti ringrazio anche come Presidente della
Dell'Associazione Amici della Fondazione Giovanni Spadolini perché inutile dire che il nome di Giovanni Spadolini è sempre stato molto caro alla mia famiglia
C'è stato uno studioso acuto e appassionato di mio nonno ma qualcosa di più credo che ne sia stato un continuatore della sua
Della sua opera e perché così interpreto il suo tentativo di ridare dignità al partito della democrazia
E ritengo inoltre che sia stato un politico Amin Doriano perché quando ha ricoperto incarichi
Di grande responsabilità istituzionale l'ho sempre fatto con realtà coraggio rigore pensando sempre agli interessi del Paese
Io ho avuto la fortuna e l'occasione di incontrarlo più volte magari intorno ad una
Bella e abbondante tavola come a lui piaceva e non mi inoltrai mi ha raccontato delle cose di Giovanni Amendola senta lei con ammirazione con affetto come si stesse parlando di un suo maestro e di questo gliene sono davvero grata come del resto gli né era mio padre devo anche ringraziare l'onorevole Gerardo Bianco che questa sera non è qui con noi Presidente dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno
Perché senza il suo impegno nell'arco di tanti anni perché il primo volume del carteggio uscito nel mille novecentottantasei l'ultimo recentemente
E pensate si tratta di sei volumi per complessivi tre mila settecentottantasei pagine
Il suo impegno è stato straordinario
Mio padre sperava di poter vedere l'ultimo volume prima di morire così non è stato
Però Gerardo Bianco nel corso del convegno che si è svolto alla Camera novembre in occasione del novantesimo anniversario della morte di
Giovanni Amendola ai ha dedicato a lui questo volume e credo che questo gli faccia enormemente piacere
I miei mio padre e la lunga e mia zia Ada rocce Giorgio no perché era già morto avevano affidato all'animi di Gerardo Bianco
Tutte le carte le lettere i documenti conservati in famiglia
E aggirato bianco e ad Elio D'Auria io io ti ringrazio sempre con tanto affetto amicizia ma insomma penso che ormai fai parte di diritto della famiglia avendo
E non c'è molto altro da aggiungere
Ognuno
Io ho assistito come vi dicevo fin da piccola sempre a tante commemorazioni celebrazioni guardo un po'gli appunti perché quando parlo di mio padre la mia
A volte mi commuovo quindi
Insomma Sante trovata dall'altra parte e famiglia soprattutto papaya Ziad Al fanno sempre parlato tantissimo del nonno è chiaro che
Quando eravamo piccoli e
I loro racconti ci restituiranno o il nonno che non avevamo potuto conoscere non potevamo capire molto di più
Lo dice Giorgio
Che pure nei suoi libri ha scritto delle cose molto belle anche dolorose sulla famiglia Vendola
Era invece molto parco di racconti non non ci raccontava quasi mai nulla aveva un grande pudore di questi sentimenti sembrerà strano perché poi invece appunto di una scelta di vita in un'isola
Ha raccontato delle cose importanti appunto anche dolorose sulla sua famiglia ma lui era fatto così e per chi lo ha conosciuto credo che questo non non desti molto stupore
Lui del resto credo che sia stato con il figlio che più ha sofferto per la morte del del genitore
Aveva soltanto diciannove anni Mori di fronte a lui nonno cerco di accarezzarlo prima di morire e non ci riuscì condivideva l'impegno e la passione del padre
Con il passare degli anni però tutti questi racconti familiari che appunto all'inizio ci facevano pensare soltanto ad un mondo non conosciuto
Ci hanno consentito di capire chi
Ci fosse veramente Giovanni Amendola Giovanni Amendola politico storico giornalista
E però io lui
Insisto che è importante anche conoscere la vita privata di una persona perché
Soltanto così si può poi fino in fondo comprendere quanto i suoi valori i suoi ideali il suo rigore siano stati effettivamente praticati anche nella quotidianità
Nella nostra casa di via Venanzio Fortunato dove noi abdichiamo che c'è una carissima amica di famiglia Titti
Cassano Gifuni che ha condiviso con noi
Tanti anni amicizia
Mio padre conservava lo studio di Giovanni Amendola
Quello studio
Non è mai stato toccato cioè lui lo lo utilizzava perché andava lì a lavorare a rileggere ma non si poteva mai spostato il nulla
E ancora c'era il porta a scendere Lapenna il porta a penna e quindi noi eravamo molto attenti voi figlia non hanno toccare nulla in questo studio
Lui
In questo studio ancora oggi c'è un anno una fotografia molto bella di Giacomo Matteotti
Che fu regalata ai miei genitori dai figli di Matteotti e questa foto mamme farfalla guardavano sempre con tanto orgoglio mia madre è sempre stata un'ammiratrice
Di Giacomo Matteotti e quindi poi sposando mio padre ancor più coltivato la memoria di questo martire
Devo dire che però non si sono limitati a
Ad ammirarla guardarla
Perché poi l'ultimo figlio di Matteotti Giancarlo rimasto solo e morto fra le braccia dei miei genitori dei miei genitori è stato assi istinto amorevolmente durante tutta la malattia
E accompagnato perché era in macchina dietro al suo ferie trovi il nell'ultimo viaggio per raggiungere il padre a Fratta Polesine
Dirà anche questo studio e via tutto ora una targa
Che poi era quella che era stata posta nello studio del nonno nella redazione del mondo dopo la sua morte
Da la Malfa Cattani fino al tema fa un errore terra Gallo tratta rally ed altri di cui in questo momento non ricordo i nomi e dal figlio Giorgio
Ve la vorrei leggere questa targa
Era scritto l'insegnamento di Giovanni Amendola che la volontà il bene si illumina della luce del suo martirio e lo raccolgono i giovani sicure anche solo dal sacrificio nascerà alla giustizia dell'avvenire
Era dunque una sorta di giuramento d'impegno a consacrare da consacrare la propria vita alla lotta antifascista un impegno che poi tutti se però mantenere pure percorrendo delle strade
Diverse
Di un ultimo ricordo in questo studio era anche custodito un antico crocefisso
Che si trovava nel letto di morte di Giovanni Amendola e questo crocefisso adesso si trova a casa mia terreni che nel mille novecentottantasei mio padre con una toccante ed etica provante regalato mio marito Mario Pendinelli
Questo è il questo volume del carteggio proprio perché
Per questa sua caratteristica cioè tutte queste lettere di Giovanni Amendola nella sua veste appunto di uomo privata c'è molto caro
E
Ci sono tante lettere di Amendola alla madre perché allarmatissima mamma al padre
Alla moglie
Ai figli lettere che ci fanno anche comprendere
Le difficoltà che attraversava nella sua vita tante difficoltà economiche la malattia mentale della moglie che più volte
Estrema stata ricoverata le difficoltà nel trovare delle soluzioni domestiche per garantire un'adeguata assistenza i figli piccoli
Ci sono anche delle lettere appunto scritte quando già si trovava
Ricoverato accanto e quindi
Negli ultimi giorni della sua vita
Nelle precedenti e si era occupato anche di di problemi non so libera preoccupato per la magrezza di mio padre che l diete assunte che faceva l'affiliata
Che gli studi zoppicanti
Di Giorgio e Antonio egli esortava continuamente a studiare sempre a studiare
E lo era stato un padre molto affettuoso io ricordo che mio padre ci raccontava sempre la sua gioia quando da piccolo saltando l'elettore del padre riusciva
Abbracciandolo a fare delle capriole a fare questi giochi non era stato anche un padre molto severo e molto rigoroso
E infatti l'opzione Giorgio ricordava come fu solennemente sgridato quando un giorno in cui è uscito dalla macchina ministeriale
Non solo sperava di poter entrare dentro per curiosare ma nella sua testa sperava di poter fare anche un giro in quella macchina ovviamente non se ne parlò neanche
Neanche da lontano
In
C'è un'ultima lettera scritta quando ormai della morte era molto vicina e quindi una lettera brevissima in cui il nonno scrive
Per Segrate e fate sì che io vi trovi meglio di come li ho lasciati non ho la forza di scriverli più a lungo mangia abbraccio tutti
Giovanni Amendola Mori povero come ricorda anche lozione Giorgio e furono dunque gli amici più cari che già avevano sostenuto tutte le spese dei ricoveri durante
La malattia e le cure in Francia
A farsi carico anche di quelle del funerale
Gli amici decisori inoltre di provvedere ai bisogni della famiglia lo fecero con grande generosità
Giovanni Visconti Venosta fu l'esecutore delle volontà di un gruppo di amici che avrebbero
Voluto restare
Anonimi in realtà
I nomi poi si conoscevano e alcuni li indica l'ozio Giorgio in un suo
Su
Saggio ma probabilmente
Erano anche
Noti ad altri ed ero Alessandro Casati Albertini croce Frassati
L'impegno di assistere la famiglia di Giovanni Amendola fu mantenuto a lungo la nonna su aiutata fino al mille novecentoquarantatré e invece i figli finché non conclusero gli studi universitari
Giorgio e Pietro entrarono nel Partito Comunista mio padre nel trentasette a diciannove anni
Lui avrebbe voluto fare il notaio e credo che
Avrebbe esercitato bene questa professione perché era molto pignolo puntiglioso
Aveva già
Meticoloso aveva già cominciato a fare pratica presso il notaio Capasso ma sotto subito dopo la laurea fu arrestato
Nel tre nel trentanove
E condannato nel quaranta dal tribunale speciale fascista dieci anni di reclusione
Resto in carcere tre anni l'ultimo l'ultima sede e il carcere di San Gimignano e poi fu liberato
Senta in questo studio che vi ho detto in questa specie di pronti consacrati ma insomma è per noi
Quasi sacro
Abbiamo incorniciato i registri del del carcere di Civitavecchia
Dai quali risulta che il Papa era di un ambito di trenta chili
E che spesso era
Aveva
Nate in aggiuntiva cioè
Il carcere di rigore
E quindi isolamento per il traffico illecito di libri
Suoi compagni di cella San Gimignano gli ultimi
Erano
Lucio Lombardo Radice Aldo Natoli
Io ricordo con grande commozione che una delle ultime notti
Prima di morire mio padre quella sera ero io con lui a un certo punto mi disse porta mi da mio fratello
Quindi presagio che questo
Si avvicinasse la fine perché tutti dicono che quando si pensa ad altri
Il Consiglio poi dopo
Dopo un'ora mi disse un'altra fase
Mi dissente dobbiamo prendere la sentenza dobbiamo riprenderla riscriverla
L'indipendenza che avesse cominciato a organizzare
Poi
Parlando anche con mio marito Mario abbiamo ricostruito che lui cercava la sentenza voleva riscrivere perché la riteneva profondamente ingiusta
Con la quale
Gli esecutori materiali del delitto dettare cioè dell'aggressione a Montecatini
Erano stati assolti per amnistia in quanto il loro delitto era stato ritenuto preterintenzionale e non volontario
E quindi io devo dire che papà ma pensato alla fine della sua vita pensava al padre al fratello e cercano ancora giustizia
è inutile
Un'altra cosa che ho dimenticato di ricordare sono tutti gli indumenti
Sporchi di sangue
Che papà custodiva
Si riferiscono alle aggressioni subite a Roma il ventitré e poi a quella mortale
Che lo condusse a morte l'aggressione di Montecatini
E questi ultimi indumenti sono custoditi adesso presso l'Archivio storico della Camera dei deputati è stata fatta una bacheca per conservare anche il colore del sangue
Gli altri sono ancora a casa
E e se qualcuno se a qualcuno dovesse capitare di andare a vedere gli sono stati esposti quando c'è stato il convegno e si noterà che molti di questi indumenti erano frammentati anche malamente
E quindi insomma questo era il tenore di vita di chi faceva politica come la faceva lui onestamente in quegli anni
E ognuno
Vorrei concludere con una riflessione che forse sembra molto scontata
Ma io penso che sia sempre utile fare
La memoria non può essere soltanto celebrata anche se molto importante questo perché in questo modo ho
Si ricordano le persone gli eventi si può parlare ai giovani si può raccontare
Però
La memoria dell'essere soprattutto praticata
E praticare la memoria vuol dire avere dei valori che devono essere perseguiti ma che devono essere anche se ci si crede nella quotidianità praticati nelle piccole cose della vita l'onestà quotidiana
Imponeva delle tasse
Posso dire tante cose di questo tipo
Il
Il
Crescere bene i figli i vivere onestamente avere insomma dei valori che non mi si dica non soltanto le grandi cose che noi facciamo nella vita ma anche quelle più piccole e io credo se
Devo pensare ad una eredità che il valore forse che mio nonno più ha perseguito rappresentato è quello della legalità ed è per questo che lui è morto
Per preservare la legalità è morto per questo nel ventisei
E del resto negli anni successivi in stagioni diverso e della nostra storia durante la Resistenza
Prima durante il fascismo durante la Resistenza ma anche nell'Italia
Repubblicani ma
Tante donne e tanti uomini hanno sacrificato la propria vita per la legalità e quindi per la democrazia
Alcuni di loro anche in anni più recenti sono andati avanti per la loro strada pur essendo stati minacciati quindi pur sapendo
Di rischiare la vita
Penso Giorgio Ambrosoli
Paolo Borsellino da Peppino Impastato giornalista Mario Amato
Penso che una torre Cassarà Libero Grassi o americano fatto il proprio dovere
Sono soltanto dei nomi ma per fortuna ci sono tante e tante altre persone la cui memoria come quella di Giovanni Amendola credo che non debba essere dispersa
Dilungo ancora qualche minuto
Per legge quindi una delle lettere mi è sembrata una delle più belle del carteggio perché un po'testamento ma anche un atto di fiducia e di speranza nel futuro e nei giovani
Mi figli endemico
Scrive Giovanni Amendola il ventiquattro dicembre mille novecentoventicinque a Turati
Carissimo Turati in questa solitudine natalizia agli dettata per lui dalla tranquilla coscienza
Possiamo scambiarci più fervida mente del consueto gli auguri che vengono dal cuore e soprattutto possiamo rallegrarci tra annui di avere tenacemente preferito la causa dei vinti a quella che avrebbe perduto le nostre anime
Non occorre lapide invita di cui possiamo ringraziare la provvidenza basta sapere pensare che tutto si muove per essere certi che un giorno la causa dei vinti sarà la causa dei vincitori
I figli nipoti bene diranno la memoria di coloro
Che non disperare uno e nel folto della notte più buia testimoniarlo preesistenza del sole
Capire ai commosso queste l'Occidente giudice possano
Macerie commosso e trasmesso promozione
E credo che
Due Mario nella vostra vita abbiate testimoniato come meglio non si poteva e non si può il senso dei valori avendoli anni in quel di cui stiamo parlando questa sera grazie veramente
Per questa per queste tue parole
Bene questo punto io do la parola al professor davvero
Non c'è bisogno che
Ponga delle questioni perché credo che
Sia interesse
Di tutti scontare quello che dirà il curatore di questo magnifico o
Io vi parlo
Del vecchia consuetudine universitaria a
In piedi non sono capaci di parlare da sé
Del rispetto agli ascoltatori
Cosa
Cosa volete che io vi dica
è stato un lavoro lunghissimo
Un lavoro lunghissimo che non soltanto la pubblicazione del carteggio ma anche gli studi che ho fatto che mi hanno
Poi permesso di diventare
Professore all'Università vita in età molto giovani diciamo
E
Di conquisto non per celebrare me stesso ma
Perché noi stasera celebriamo
Ah Mendola cioè un grande giornalista
Nella sede te la Federazione della stampa
Ha detto l'amico frastagliato
E soprattutto
Con sotto l'auspicio della Fondazione degli amici di Giovanni Spadolini
Giovanni Spadolini
Io lo conobbi
Non lo conosce
Ero allora un giovane assistente dell'Università di Roma che partecipava un concorso diversità
Io avevo scritto un libro così titolava liberalismo e democrazia del pensiero politico di Giovanni Amendola
Perché avevo avuto come dire la disponibilità della famiglia a
Ad aprire come dire in comodato quest'archivio che conservo ancora perché sto scrivendo la biografia quindi
Non è finita la mia fatica trentennale
Ti Spadolini faceva parte della Commissione del concorso
Io non lo conoscevo si pila sera che il concorso sarà chiuso io ero uno dei vincitori quindi pensare
Di andarlo a ringraziare siccome sapevo da amici soprattutto Paolo Ungari che gli amici repubblicani ricordano molto bene
Mi
Mi disse che in quella sede stava cena da Fortunato dietro al Pantheon dove andava spesso allora io
Andai impiegano trovarli a
Seduto al lungo tavolo con una serie di amici fra cui
Un mio vecchio professore dell'università dispiacere Luigi Compagna se n'è andata cioè Francesco Compagna che era stato mio professore Facoltà di Scienze Politiche e stavano mangiando e quindi io poi mi avvicinai per salutarlo e due mi accolse con grande con grande affetto e con grande simpatia rivolgendosi agli amici che erano intorno dicendo questo è uno dei miei allievi io non ero stato suo allievo diretto all'università
L'avanzo
Spadolini era riguarda era un po'diciamo da queste
è un pò ecumenico io queste cose
Però forse era un suo allievo dal punto di vista ideale
Tant'è vero che poi io frequentava spesso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze abbia Laura dove lui
Era stato professore dove c'erano i suoi allievi che erano miei amici e quindi poi
Questa
Come dire
Questa amicizia con Spadolini è continuata per moltissimi anni
E anche quando lui era Presidente del Senato secco non se lo ricorda faceva quelle scene in cui invitava sempre un po'di amici dove ci siamo incontrati varie volte
Con questa particolarità anche lui invitava un po'di amici giornalisti
Vi posso fare norme che erano dei grandi giornalisti che erano Nello Ajello della Repubblica
Erano autorizzo devastante assenza no e c'era Livio Zanetti generale che era stato direttore di Panorama erano espresso scusa erano quasi sempre bloccheremo anche amici nostri su anche amici miei
Poi invitava un po'di amici storici che erano più o meno sempre gli stessi dove spesso c'ero anch'io e invitava ogni tanto dei politici
LUISS faceva queste queste riunioni porsi andava si parla si passava nel salottino passa Giustiniani si parlava e Luigi offerta voti quindici se ne andavano
E lui pensando che non ce ne andassimo dice no per fortuna non ve ne andate perché ha sempre stato un altro focosi parliamo un po'di cose serie perché
Voleva parlare di storione Saverio che stavo studiando lui che stava scrivendo eccetera
Quindi sono molto contento che questa questa diciamo questa celebrazione di Amendola si faccia in questa sede e nel nome di Spadolini
Stati Uniti poi era stato come voi sapete
Collaboratore del mondo di Panucci il Mondo di Pannunzio non si chiamava il mondo per caso era è la era l'eredità di a me a non circoscritte questo
Quel mondo di cui
Il mio amico Mario Pendinelli è stato direttore
E
Su quale Spadolini scrissi una serie di articoli importanti che poi allora giovane Renato venticinque
Dall'inizio la carta da nel sessanta e la vinse il non c'era allora la carta di Storia contemporanea in Italia l'arbitro tre giornalisti
Erano luglio Gabriele De Rosa
E Aldo Carosi tre giornalisti importante
Tre giornalisti antifascista
Da cui voi come dire
E sciagurata diciamo così una serie di allievi che si sono riconosciuti in quel mondo in cui
Quella
Visione etico politica della della storia io parlo da studioso politicamente poi ognuno ha preso
Le sue
Le sue se la sua strada
Che era stato il grande insegnamento di conoscere e che Amendola nella sua
Carriera di studioso fa propria
Amendola non era era arrivato al giornalismo
Perché Mario Missiroli
Nel tredici che era redattore capo del Carlino
A Bologna
Lo
Lo invito a fare a scrivere sul giornale infatti sui primi articoli sul
Sul
Sul Resto del Carlino
Moltissimi anni fa pubblicare una raccolta di scritti politici
Su sia sul Carlino che sul Corriere della Sera libero introvabile adesso scritto negli all'inizio degli anni Settanta
In cui i suoi primi articoli nell'articolo e culturale e Missiroli
Lo invito
Con una
Adesso non ricordo con precisione
La lettera che non credo io di aver pubblicato ma non sta in una lettera di missione del lamento la sta in una lettera credo di Missiroli a conoscere o di missione a Papini
In cui dice cioè in Italia ci sono solo due persone che quando scrivono si fanno capire e sono chiare queste sono Giuseppe Prezzolini e Giovanni anni
E quindi lo chiamo a fare Amendola veniva
Era un filosofo veniva da studi
Un po'voi niente come aveva fatto agli inizi del secolo tra tra la fine dell'Ottocento agli inizi del Novecento
Aveva studiato matematica all'Università di Roma poiché
Era andata a studiare in Germania
Prima l'Università di Berlino paga l'onestà di Lipsia
Dove
Come dire aveva deciso con
La sua fidanzata di allorché
La Eva alcun a nulla diviene che lui aveva conosciuto a Roma nel segno e cinque
Quando era venuto dalla Russia dalla Lituania allora sotto l'impero russo a studiare l'italiano
E
Dove si era fermato per fare i suoi studi di filosofia
Poi
Ovviamente scrive su riviste culturali scriveva sulle o Nardo di Papini era stato uno dei fondatori della voce con Prezzolini se voi vedete il primo numero del la voce che Prezzolini pubblica ci sono i nomi dei dei fondatori cenno mediamente
Poi
Nel mille centotredici prende la libera docenza in Filosofia teoretica ma insegnare annessa di Pisa
In sostituzione di
Di un grande filosofo hegeliano del tempo si chiamava Donato Iaia era morto
Che era un allievo di pertanto spaventa
Immani Sironi
Dice scusa ma tutti il fascicolo si tenta di degenza tipica
Di professore appena iniziato tono riesce a campare andrà devi
Nel nel sette era nato Giorgio
E quindi lo chiama al carrello diventa corrispondente prima dice del corrispondente positivo da Roma che era un deputato
Ex socialista poi radicale che era stato Ministro dell'istruzione del Gabinetto Fortis erano
Era diventato giolittiano si chiamava Enrico De Marinis che è un deputato di Salerno salernitana del parco
Per caso fu il collegio in cui Amendola fu poi deputato
E
Invece il
Dopo qualche anno Albertini se lo chiamo al Corriere della Sera come corrispondente politico prima come dice di un altro deputato salernitana bisognava Andrea Torrente era stato Ministro dell'istruzione
Che era stato anche un giornalista noto
Considerazione
Che era diventato fascista nel frattempo è questo questi bisogna ricordarlo
E poi lui corrispondente politico allora oggi non esiste più la figura del con tantissimi anni allora la figura del corrispondente politico era la struttura politica del Giornale
Cioè Amendola scrivere a tutti i giorni
L'articolo di spazi incorre
Perché
Il commento politico dalla capita
Albertini si serviva allora i di deputati che stessero a Roma della corrispondenza politica
Perché un'altra cosa che vorrei ricordare Piera ha citato un passaggio ha citato quel passaggio in cui
Ha detto Giovanni Amendola muri povero che furono gli amici che si occuparono
Ha citato naturalmente
Quegli amici che costituiremo un fondo che fu amministrato da Giovanni Visconti Venosta che
Era il nipote di quel Visconti Venosta che era stato Ministro degli esteri quando sarà fatto brutalità e
Nel settanta s'è quello che aveva
Che aveva come dire concordato la legge delle guarentigie con la Chiesa
E che è un diplomatico che erano molto suo amico
Perché i deputati a loro non venivano pagati non prendevano il soldo di deputato
Prendevano soltanto qualche compenso si facevano parte di commissioni parlamentari ma allora non c'erano le Commissioni parlamentari come oggi noi le conosciamo cioè le Commissioni permanenti
C'erano gli uffici gli uffici che venivano votati ogni ogni due mesi la Camera votava la composizione degli uffici che
Erano facevo la funzione che fanno oggi le Commissioni cioè di istruire e di di portare poi all'assemblea degli enti
Soltanto in quel caso prendevano delle un compenso
Quindi i deputati dovevano provenire fa affidare
Per
Con il lavoro proprio socio
E quindi
Ho richiamato questo perché piena vi aveva fatto a accenno
Pensate tanto per darvi un ordine di idee
Che quando lui fu ministro dell'economia del Governo facta prendeva un compenso di duemila lire al mese che erano tante
Ma come corrispondente politico del Corriere prendeva quattro mila lire al mese
Tanto è vero che lui c'è una lettera alla moglie mi pare adesso non ricordo in cui dice cioè adesso che sono Ministro purtroppo la nostra vita si deve ridurre perché
Perché
Io non so più
Quattro mila lire al mese siano due mila e quindi
E lì c'erano spese notevoli perché
Non soltanto la malattia
Della
Della moglie
Lunga malattia
Quando lui morì Eva non lo si sono sempre molto dopo
Quindi come dire
è noto che
Richiamo soltanto questo
Non non vi rubo molto tempo presero il secondo punto che c'era
Nel mille ottocentottantadue Crispi che era Ministro dell'interno nel Gabinetto Depretis fece la riforma elettorale
La riforma elettorale significa una cosa molto importante che potevano votare non era proprio una riforma elettorale
Diciamo universale però si allargò moltissimo l'arretrato e fu introdotto lo scrutinio di lista mentre prima c'erano i collegi uninominali fu introdotto lo scrutinio di lista che era su base provinciale
In in quella circostanza per la prima volta i deputati socialisti socialisti riuscirono ad avere una rappresentanza parlamentare
Tra questi vi erano oltre Turati
Ed altri vi era un deputato milanese che sino a Urbino Morgari forse
A qualcuno di voi ha sentito nominare che è un ex operaio
Il quale e noto questa vi racconto questa cosa perché
So distorce lo sapranno scritto quindi io cosa riferisco
Poiché quando veniva Romano in un orizzonte per andare in albergo e quindi non c'è nessuno che gli arriva gara allora
Aveva
Allora i deputati avevano una sola concessione ci avete c'avevano gratis i biglietti del treno
Per un certo numero di chilometri non ce l'avevano perse ciò almeno per un certo numero di chilometri che doveva corrispondere grosso modo
A quello che era il chilometraggio da loro collegio alla Capitale e con qualche cosa in più
Questo qualcosa in più locali ordino Morganti la utilizzava
Prendendo la sede il treno che andava a Napoli quindi dormiva in treno arriva Anhalt questo treno la mattina alle sette ripartiva per Roma lui aveva dormito nel treno e ritornava
A Roma perché poi non non aveva la possibilità di pagare
Questo era l'Italia liberale ecco forse bisognerebbe dirlo a qualcheduno qui vicino
Ma insomma
Ritorno ad Amendola
L'amico Tartaglia citato neanche Stefàno hanno citato l'Aventino
Su questo io
Come dire
Ho dato un'interpretazione diversa da quella che si dà solitamente dell'APT
Dell'Aventino si dà l'interpretazione che fu un errore perché fu solo un'opposizione morale
Non è vero
Non è vero che io le ore proprio pubblicate
Scritto un libro su questo adesso Filippi di dico molto rapidamente perché
Fu una sola e vera opposizione politica
Non vi era altra possibilità a quel tempo di opposizione politiche di altra maniera
I repubblicani onorevole Facchinetti era il capo liberi dei repubblicani volevo fare una riforma rivoluzione insieme i comunisti
Ma non c'erano le forze pochina facevano con le guardie municipali non c'avevano più gli operai
Erano passati tutti con i fasci quindi Giorgio queste cose le ha scritte in quel volumetto vi in quella volumetto di
Di memorie che pubblicato Piero Melograni per la terza in cui
Ad alcune domande
Di questo storico importanti adesso anche lui è morto
Dice con chi la faceva rivoluzione pensavamo che si poteva fare ma
Col senno del poi sapeva che non si poteva fare lo stesso Leo Valiani la
La
La la detta in maniera molto evidente mi piace ricordare Leo Valiani perché Leo Valiani fu un altro Ammendolia
E mi piace ricordarlo anche per un'altra ragione perché il primo volume dell'epistolario Leo Valiani me lo vuole presentare a Milano
Io
Non conoscevo le quali anni mi aveva fatto una recensione sull'Espresso e io andai a salutarlo allora lui stava ancora la commerciale a Milano
Dove
Era
Come dire
Ufficialmente era
Il capo dell'ufficio studi che si occupava delle pubblicazioni visto uffici d'ufficio ufficialmente ma ufficiosamente aveva un altro luogo aveva un ruolo molto importante
Perché Leo Valiani era come sapete era fiumani
Il suo vero cognome era la Leo Lazio era
Aveva studiato
A Fiume quando fiume stava sotto l'Austria
Aveva
Studiato nelle scuole ungherese varava l'ungherese parlava
Oltre ad altre lingue
Correntemente parlava l'ungherese il tedesco d'Italia quindi a valle hanno invece veniva dato il conto Mattioli Patrono della Commerciale diciamo
Chi aveva dato un compito molto importante la commerciale
Aveva molti finanziamenti nel loro orientale
Quando l'Europa orientale era caduta al di là del muro diciamo così sotto il regime sovietico
La commerciante pochi recuperare questi fondi e chi poteva farlo se non uno che veniva da quel mondo quindi il vero è la vera funzionava di Valiani era questo poi pari al nodo che era stato uno dei temi della Resistenza
Mazzocchi questo non mi dilungo perché sono cose che sapete
Ma l'ho voluto citare perché anche
Con vari anni io parlai di queste cose
Perché io dico che l'Aventino non fu un'opposizione morale
Intanto perché la una controrivoluzione non si poteva fare non vi erano le forze per fare
Ma l'unica possibilità
Che Cera era quella distinti voi sapete che la secessione parlamentare
Che sporgersi il nome di Aventino avvenne dopo l'assassinio di Matteotti Matteotti fu assassinato il dieci luglio del ventiquattro la secessione avvenne dopo pochi giorni dopo qualche settimana
Dove
Lei forse
Diciamo
Come dire le forze democratiche diciamo in senso generale
Ritengo però
Che non vi erano più le condizioni diciamo nemmeno fisiche di poter stare nel farla
E quindi l'uscita dal Parlamento aveva una triplice funzione
Aveva la funzione
Di
Come dire portare all'attenzione pubblica la protesta parlamentare
Restare nel Parlamento la protesta sarebbe rimasta chiusa nelle aule parlamentari
Come ha ha ricordato
L'amico Tartaglia c'erano state LC che avevano soppresso la libertà di stampa
Pensate che il decreto del ventitré a cui faceva riferimento era stato fatto sfruttando la legge di
Comunale e provinciale che ero un'aberrazione cioè
Per nella legge comunale e provinciale veniva inserito una serie di commi che
Che riguardavano il la possibilità del sequestro dei giornali
Decreto che come lui ha raccontato appunto non fu presentato fuori presentato voi
Nel luglio del ventiquattro quando la protesta parlamentare diventò importante e quindi Mussolini cercò di chiudere la possibilità di dell'opposizione
Ora
Quindi una prima ragione era portare all'attenzione pubblica
La la protesta parlamentare
La seconda
Cosa era quella di utilizzare la stampa perché bisognava arrivare agli elettori bisognava arrivare il ed il sedici aprile del ventiquattro cioè non state le elezioni con la legge cioè
Era una legge famigerata
Famigerata perché col venticinque per cento dei voti come diceva Amendola con un terzo dei voti si richiamano i quattro quinti dei sedici
Ma non è tanto questo
Le la la
I collegi erano su base regionale
Il collegio unico nazionale naturalmente
Comprendeva i colleghi su base regionale ma leghista erano bloccate io sento come ho sentito qualche cosa di questo genere
Non so chi me l'ha raccontato
Cioè la lista bloccata significava che sento in un collegio prendevi il venticinque per cento dei voti tutta la lista di rete prendeva è entrava
Che veniva eletta e soltanto come divi il rimanente veniva redistribuito su base proporzionale
Questo fu possibile alla mentre sarà eletto nel ventiquattro con una pattuglia dei deputati
Tutti praticamente una
Meridionale tutti napoletani
Perché lì
E nel suo collegio lui riuscì ad a vere
Pensate nel ventiquattro fu una cosa
Impossibile trentacinque mila voti prese Amendola nelle elezioni del ventiquattro che è che era una cifra e no
Fascismo ne prendeva duecento mila trecento mila ma gli oppositori che non potevano muoversi i giornali venivano sequestrati
Venivano picchiati venivano aggrediti venivano dileggiato i e prendere trentacinque mila voti
Fu come dire
Un in
Fu un miracolo
Tra questi c'era un regime deputato Napoli tante precedenza
Era stato il capo delle operazioni durante la guerra di calore
C'era Enrico Presutti un costituzionalista molto importante
Le cui tante scuole sono state versate qui alla all'articolo della Carta cioè la Raffaele De Carlo è stato Presidente del Partito liberale forte deputato di Benevento insomma cena questa pattuglia di otto deputati
Ovviamente
Cerco di non andare per le lunghe perché
Otto deputate non potevano
Fare niente cento quasi centotrenta deputati tra cui
Socialisti socialisti massimalisti repubblicani
Liberali avendoli anche
Demmo democratica popolari
Come comunisti uscivano dal Parlamento cominciava ad essere come dire
Una massa di manovra piuttosto importante bisognava fare in modo di cercare di scardinare
Quei
Come dire quei trecento deputati che il fascismo aveva per poter
Perché
L'altro elemento di questa questa triplice l'azione era quella di fare pressione sulla monarchia
Come si faceva pressione sulla monarchia nello Statuto blu Albertino vi era una norma
Che gli dava altre il cosiddetto potere di indirizzo politico
Sentiti gli uomini più illustri della Camera
Cioè con questa norma il re si avesse voluto
Poteva convocare
I cattivi dell'Assemblea cioè i capi dei partiti che stavano nell'Assemblea
E attraverso questa norma questa fra questo
Come dire questo marchingegno del che
Risaliva appunto a quarantotto quanto era stato fatto lo Statuto Albertino
Poteva di mentre il Presidente del Consiglio
Non era
Mai successo questo
Perché lo Statuto prevedeva la libertà di stampa breve relazione eccetera Ivrea aveva questa possibilità
In quella circostanza si erano si era verificato un fatto grave
Cioè era stata violata la Costituzione in più punti
Intanto era stata fatta una legge elettorale anticostituzionale
Perché
Se tu fai una legge liberticida in quel modo tu
Che possibilità o Ivo opposizione diventare maggioranza lascia la Roma perché il convento il cinque per cento tutto invece tenere il settantacinque io che che posso quindi è una violazione palese del dello statuto
O come si allora si chiamava anche si chiamava costituzione
E poi l'altro l'altro elemento importante
Era la libertà di stampa
Cioè lo Statuto prevedeva la libertà di stampa legge liberticida sulla stampa avevano fatto in modo
Che la stampa di opposizione venisse sequestrata tutti i giorni pratica quasi tutti
Quindi
Come dire questi erano
I i tre punti
Quindi dire opposizione morale
E è il risultato di un'interpretazione politica della storia diciamo che i miei colleghi ci colleghi storici hanno subito il furto ad un'interpretazione politica
La storia si interessa della politica del passato perché su della politica del passato ma interpretarla
In maniera
Spesso così pedissequa
Rispetto a quello che avviene oggi e distorti quindi poi non si capisce questa fatta in modo che Amendola fosse collocato nelle
Come dire
Nell'empireo dei dei degli eroi
E chi tenuti fosse fu condannato politicamente perché dire tu hai fatto un'opposizione morale quindi praticamente non hai fatto di fatto l'opposizione stai svalutando l'azione di una personalità politica
Che
Ci ha rimesso B
Ma su che cosa si basa questa mia
Interpretazione dovuta ai documenti perché io utilizzi documenti ma non soltanto questi lunghi anni di ricerca l'Archivio centrale dello Stato
Risulta i rapporti di polizia di rapporti dei prefetti eccetera
Io ho raccolto tutta una serie di materiale che mi permisero di scrivere quel libro
Che poi Spadolini apprezzo diciamo
Il sedici luglio del ventiquattro
Alcide De Gasperi
Se
Scusate segretario generale
Del Partito popolare in sostituzione di Sturzo
Che era stato ossessivo
Adesso è giusto a livello si guardi Presidente
Che aveva sostituito Sturzo che era stato costretto a a dimettersi
Dal Dalla Chiesa perché aveva fatto l'accordo col fascismo
Fa una riunione dei segretari provinciali del partito
In questa riunione ben aspri fa una dichiarazione che poi pubblica ma anche i giornali in cui diceva il il Partito Popolare e d'accordo affare un Governo insieme ai socialisti
In collaborazione con i socialisti in un possibile
Gabinetto presieduto da Amato
C'è una lettera diciamo anca che scrive ad Amendola dice io ho parlato condonati Donati era giornalista più importante del popolo del giornale Catto
Il quale mi ha detto che in quella riunione De Gasperi ha detto pubblicamente che Luigi farebbe un Governo con i socialisti Nettuno
O la si può ancora sostenere dopo questo che sia stata un'opposizione morale
Il vero problema
Che non si riuscì almeno tra il luglio e il novembre dicembre del ventiquattro
A a scardinare questo e che Mussolini lancia una campagna
Quello che viene
Definita la campagna dell'attivazione
Cioè gli oppositori venivano bollati come antinazionale
La questa
Questa
Posizione del capo dello come
A allora ancora Presidente del Consiglio può diventerò diventa Capo del Governo combatterlo il venticinque
Che bollava gli oppositori antinazionale apriva la strada alla
Come dire al alla discussione dei degli oppositori dalla vita politica
Qual è il marchingegno attraverso il quale Rossolini bollava gli oppositori come antinazionale
Cioè i comunisti sono atti nazionali perché sono rivoluzionaria e vogliono imporre
Una dittatura
Proletaria
I i democratici che sono d'accordo con i comunisti sono ugualmente anche nazionale come ittico quindi noi perseguiti anticomunisti Mussolini li conosceva bene perché veniva degli quindi conosceva i loro processi mentali
Tant'è vero che
Non ebbero grande da fare nemmeno Gramsci ebbe grande affare in quella circostanza e che Mussolini sapeva bene come come
Come trattarli
Ad alcuni prima li bandiva poiché corrompe Eva poi di occupati li accusava invece i Comuni seguirà sempre accusati ha detto no no io quelli e non voglio militante fare perché quelli so chi sono
Quindi quelle vanno messi fuori vanno arrestati subito ma siccome voi avete fatto l'opposizione insieme a loro siete anche voi antinazionale
Antinazionale significava le aggressivo
Perché nessuno voi poteva dire niente io sto difendendo la nazione quindi
L'altro problema
Lo faccio una corso su questo
O
Amendola
Allora
Aveva messo in piedi un altro meccanismo cioè
Lo che aveva capito in una società di massa che non l'aveva necessità e non era necessario soltanto a piedi alla stampa dalla propria parte
Ma è necessario avere dalla propria parte un partito
E quindi
Nel settembre del ventiquattro fonda l'Unione nazionale delle forze liberali e democratiche
Che poi nel venticinque
Quando lui si renderà conto che il re alla fine del ventiquattro bene agli inizi del venticinque trenta dopo il discorso del tre gennaio praticamente il cosiddetto colpo di Stato
Che Mussolini nel discorso che fa alla Camera si rende conto che non c'è più niente da fare
Questo partito
Verrà sciolto avverrà fondato
Il Partito Democratico anche questo forse bisogna dirlo qualcheduno quindici
Che pensa di averlo fatto adesso Luino fondo nel alla fine del ventiquattro il Partito Democratico nessuno lo dice questo nessuno se lo ricorda
O forse perché non
Forse perché non lo sa
Su
Questo
Questo partito raccolse le forze sparse della democrazia
Della democrazia diciamo laica
Quindi cioè
I comunisti che erano usciti dall'Aventino ed erano ritornati alla Camera cioè con i cattolici cioè di pungolare
C'erano i socialisti diciamo
Quelli che i comunisti chiamavano conti sempre in maniera dispregiativo i socialisti collaborazionisti cioè quelli di Matteotti
I quali siano scissi dal Partito Socialista ufficiale
Poi c'è
I socialisti ufficiale che erano i vecchi socialisti rivoluzionari porgervi repubblicani e poi c'erano
Una parte consistente dei liberali un'altra parte dei liberali che si riferiva esclusivamente a Salandra appoggiavano il Governo
Trentacinque deputati
Poi c'erano i deputati di Orlando dell'ex presidente del Consiglio Orlando c'erano i deputati Giolitti i quali
Stavano in una posizione
Come dire in equilibrio
Perché ritenevano e questa è una una cosa che molto hanno discusso gli storici di poter costituzionalizzare il fascismo
Non ci riusciranno non avevano ben capito chi avevano di fronte il quale non voleva costituzionalizzare niente io volevo soltanto elimina
Però in quella circostanza a novembre di furono una serie di cose che fecero che portarono l'Aventino ad essere sul punto di aver vinto
Il quindici novembre del ventiquattro scusate io non lo sono appuntato perché sottolineano
Si votava il Bilancio del Ministero degli esteri
In questo
Votazione Giolitti votò contro il bilancio del ministero era un segnale importante
Cioè colui che era stato
Il Presidente della Commissione parlamentare per la riforma elettorale perché cosa che non si dice ma
Era stato Giolitti Presidente della Commissione parlamentare e chi polemicamente si era dimesso da presidente della Commissione
E e che aveva assunto questa posizione intermedia dicendo voi avete sbagliato dovete ritornare alla Campania questa era la polemica che lui faceva con Amendola il quattordici novembre vota contro quindici sono trecentoquindici voti favorevoli
Venti astenuti due contrari per sei contrari e due dissidenti i dissidenti erano due deputati fascisti
Una uno si chiamava forni è un altro era un Assimoco
Ce n'è un altro sino al freddo misure che era stato picchiato
Ancorché fascista siccome voleva il ritorno alle libertà costituzionale era stato picchiato poi espulso
I liberaldemocratici gli Orlando si erano come dire
Avevano votato sì in maniera polemica ma si erano astenuti i combattenti quindi sui combattenti si gioco un'altra partita importante
Che i combattenti
A come dire costituire una grossa parte dell'elettorato mezza Italia era stata frutto e quindi le Associazione dei combattenti erano importanti Amendola liguri combatte una battaglia per portare i combattenti dalla sua parte
Mussolini capì che quello era un punto delicato mandò Dino Grandi alla sua la sa alla Società l'Assemblea dei combattenti per
Poter portassi combattenti dalla formale
E in parte ci riuscì
Ma dopo pochi giorni si votava il bilancio del Ministero dell'interno altro momento in cui si poteva vedere le forze a che punto sta
Giolitti voto come presento un ordine del giorno questa volta non voto soltanto ma presenta un ordine del giorno contrari auguri
Orlando voto con i suoi deputati contro il Governo
E quindi si aprì uno spiraglio disperato per la vittima
Cioè
Quelli che fino ad allora avevano collaborato con quella parte dei liberali che fino ad allora avevano collaborato col fascismo si stavano staccato
Allora Amendola scrive un articolo sul giornale sul sul
Che si si chiama maggioranza alcuna munizioni
Che cosa diciamo indole in questo in questa
Dice oggi facendo bene i calcoli e noi li abbiamo fatti aveva ragione
Il fascismo dispone alla Camera di non più di settanta deputati
Ora se
Dispone di settanta deputati
Di maggioranza di cui trentacinque sono quelli disavanzo
Quindi se noi riusciamo a portare Salandra fuori dalla maggioranza di togliamo trentacinque per cento
In più in quei giorni
Racconta un deputato nazionalista
Raffaele Paolucci una persona molto nota era un medico napoletano ma era noto non per questo era noto perché era quello che aveva messo aveva fondato la Wielgus Vitis durante la guerra
Nel porto di Porto contro l'Austria
E quindi era
Uno noto nel mondo non solo dei nazionalisti dei combattenti
Aveva
Organizzato una riunione di quaranta deputati fascisti i quali
Dichiarano di essere favorevoli ad un ritorno alle libertà costituzionali
Allora io non ve la porto per le lunghe perché insomma ci siamo anche molto più lunga quindi
Fra qualche minuto chiudersi l'ora se voi fate un semplice capo Amendola dice il Governo fa settanta adeguate di maggio
Quaranta fascisti che dichiarano di voler ritornare alle libertà costituzionali
Un ordine del giorno disavanzo in cui dice bisogna ripristinare le libertà costituzionali
Se si andava a votare il fascismo sta sotto i quattro punti
Quindi
Che questa fosse un'opposizione morale anch'mi sembra troppo una best chiarita
Naturalmente
La polemica è scoppiata sul fatto a Napoli stavano fuori dovevano rientrare dentro se rientravano dentro si associano a quelli che stavano dentro per poter fare sì però il vero problema e che
Gli unionisti come venivano chiamati
Tra cui
De Gasperi e De Gasperi fu molto duro contro quelli che volevano ritornare alla casa sapevano che se fossero ritornata alla campagna
Senza che prima non fossero usciti quelli che collaboravano col fascismo quelli che stavano corrosi sarebbero subito accodati allattato
Come dire l'Italia come
Un treno in corso quando il treno tutti
Tutti saltano sopra
E e quindi questa era la riserva dell'Aventino l'Aventino non ritorna alla Camera perché aspettava
Questo avviene
Ma avvenne dopo il discorso del tre gennaio cioè il sedici gennaio Salandra feci un ordine del giorno contro il Governo e uscì dalla maggioranza parlamentare ma ero troppo tra
Cioè quella che era stata come dire l'aspirazione che aumenta il cosiddetto governo dei tre Presidenti
Maggioranza con una condizione significa questo al Presidente del Consiglio del tempo cioè a Mussolini Turi esce a fare ancora il Presidente del Consiglio ma di fatto Ciciap ma la maggioranza e sarà
Quindi tu devi prendere atto di questa cosa sarebbe meglio che tu facessi un Governo dodici chiaramente quell'articolo
Il cui Presidente del Consiglio essa avanti perché lui cacciati
E Salandra lo fece però nel frattempo
Mussolini che aveva capito il gioco feci una serie di operazioni che scatenarono questo posizione questa questi dati questa
Questo tentativo che era arrivato molto vicino concludesse incarico dico molto rapidamente facendo due cose sostanzialmente
Prima di tutto fece circolare la voce il capo del Governo che ci sarebbe stato un'amnistia generale
E quindi questo come dire crea un una certa
Infarto problema tra i deputati anche fascista
Chi è favorevole o contrario adesso non siamo a Roma e poi
Annunciò che avrebbe fatto una riforma elettorale per ritornare i collegi uninominali il che significa che gran parte di quei deputati eletti non sarebbero stati letti perché con i collegi uninominali senza
Tra proporzionale essenza
Se
Mi sembra di sentire certe cose che che che
No non lo so forse qualche amico mi ha raccontato questa storia disse
Tant'è vero che Amendola dovette fare una contromossa immediate quale fu la contromossa
Il ventisette dicembre Amendola pubblica il memoriale efficienza dei russi c'è stata e non si era il capo dell'ufficio stampa del Capo del Governo
Il quale nel memoriale accusava Mussolini di essere il mandante del delitto Matteotti
E
Checché può fare di fronte al fatto che
Che che quello ammesso lo scompiglio tra le forze politiche
Quindi pubbliche
Avendo il memoriale non si può conosceva ce l'aveva in mano da più di tecnici e non l'aveva mai pubblicato perché diceva insomma
è una cosa troppo grossa questa qui su si accusa il capo del Governo di essere il mandante dell'assassino di Matteo la Pubblica eventi sette dice
Il tre gennaio discorsi Mussolini fa il discorso si assicura che il re nullo caccerà dal Governo infatti lui vada oltre egli chiede più posso fare questo il Rally diciamo ne siano tra
La legge elettorale è un problema della Camera non almeno mi riguarda poi per il resto apolitica la fretta è se il capo del quale c'è chi dice va bene vai avanti perché
Sostanzialmente
Le forze militari cioè la marina il ministro da un breve piemontese come il re quindi suo consigliere militare gli aveva detto
Essa noi siamo disposti se lei dall'ordine di provocare i fascisti di mandarle mare noi facciamo il nostro però
Non possiamo rispondere di quello che il Paese cioè mise il dubbio che
Come dire l'esercito avrebbe obbedito ma poteva anche lì anche ribellarsi e quindi lei la sciocco discorso del tre gennaio e voi sapete le cose come andare
Amendola continuo dopo si rivolge al generale Cittadini che era l'aiutante di campo del re
Il suo tramite poi ti lascio subito il suo tramite alcune quindi tramite conifere il conte di Campello che era un senatore il questore della Carta era un liberale che era amico di ammenda
E il conte di Campello che deve vedere tutti i giorni perché
Era
Come dire come si diceva allora era il gentiluomo di camera del Re vedeva il re
Anche perché il mio privati
Nei nei nel né in un famoso pranzo colleghi cui Di Campello racconta nelle sue memorie che non sono state pubblicate che ho visto negli articoli Campello
Dice altre guardi questo questo è un mascalzone bisogna mandarlo via
Passano dei gentiluomini che stanno cercando di portare il Paese
E il re inutili ed ascolto tant'è vero che nel ventisei Di Campello si dimette da trenta senatore e si dimette da gentiluomo di camera del Re per protesta contro l'atteggiamento dell'amore
Scusate l'India trattenuto
Ma questo questa è stato
Anni di lavoro brache
Non abbiamo da aggiungere nulla se non
Dire che
Credo che in questa giornata in un Paese che tende a perdere la memoria storica
Questa giornata invece è servita
A dare un contributo
Nel senso quella lettera esitato ad aprire la prima Regione quel messaggio di fiducia e speranza
Del futuro dei giovani
Che americano
Poco prima di morire aveva voluto diffondere testimoniare
E
Mi fa piacere che
Siano stati citati tre figure che hanno che si sono ispirate ad Amendola sono vissute in epoche diverse
Ma hanno segnalato come la storia del dopoguerra Ugo La Malfa le guardie
E appunto Giovanni Spadolini
Sarà la cui fondazione dobbiamo questo nel corso di stasera
Tra l'altro col Ceccuti proposta di
Allievi di Spadolini che coinvolge tutti che presidente Fondazione domandato un bel messaggio di auguri grazie a chi grazie relazione era stata Carlo grazie posso dare soprattutto grazie a tutti gli amici che sono venuti in numerosissime anche l'occasione di vedere
Tanti amici tante persone che considero un po'di tempo che sia di buon auspicio grazie