17 MAG 2017
intervista

Intervista ad Azad Baris, sociologo, accademico, leader della fondazione "Ezidi Vakfi", la prima organizzazione Ezida costituitasi dopo i massacri subiti dall’ISIS nell’agosto del 2014

INTERVISTA | di Mariano Giustino - Istanbul - 14:23 Durata: 24 min 22 sec
A cura di Guido Mesiti
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Baris è curdo, di religione ezida e vive a Istanbul.

Ha visitato varie volte la comunità ezida di Sengal, una regione del Nord Iraq, a circa 140 chilometri ad ovest di Musul, che nel 2014 fu vittima di un terribile massacro ad opera dell’ISIS.

Baris è dirigente del Partito democratico dei popoli, filocurdo e di sinistra libertaria, e si batte per il diritto all’esistenza della comunità ezida e di tutte le minoranze in Turchia In questa intervista Baris ci parla della situazione attuale a Sengal, all’indomani dei recenti bombardamenti turchi contro i curdi siriani dello YPG, le unità
di protezione del popolo, ala armata del partito curdo-siriano PYD, nella regione del nord Siria controllata dai curdi e denominata Rojava e nel nord Iraq sui monti di Sengal, dove vive una minoranza curda di religione Ezida.

Azad ci spiega perché sia la Turchia, con Erdogan, sia il presidente della regione autonoma del nord Iraq, Masud Barzani, vedano come una minaccia la presenza Ezida in Sengal e come gli Ezidi stiano reagendo a quanto di orribile hanno subito nel corso dei secoli e a quello che ancora stanno subendo e come si battono per la difesa della propria esistenza e dei propri diritti.

Azad, annuncia la sua prima iscrizione al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.

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