"Minima criminalia"

E siccome io ho fatto la nota introduttiva scritta questo libro mi hanno testé incaricato di fare anche quella orale non sarò lungo convergono stradali sarò brevissimo
E direi che insomma siamo abbastanza anche se scontiamo un evento
Il blocco stradale circondava zona per una manifestazione mi pare della cintura quindi non ci piace manco tanto quella manifestazione
Forse bisognerà pregare quindi vaga la Casa della cultura che questo è un incontro nell'ambito dei martedì qui alla Casa della cultura che presenta appunto ogni martedì un libro e
Diffida
Insomma da farli manifestazioni in questo luogo di martedì da si possono fare anche un altro giorno oppure spostare il tiro
Detto questo io appunto non ho moltissimo
Da giungere a quello che ha già avuto occasione piacere riscrivere modi di introduzione a questo bellissimo libro di Giancarlo De Cataldo che immagino tutto avrete letto
E quindi a vivere senz'altro il dibattito dando per primo la parola
A Giulio Salierno
Ma ecco Luigi Saraceni credo che da venticinque anni ci incontriamo
E a Roma è fuori Roma per discutere sempre gli stessi argomenti c'è la crisi della giustizia
La giustizia di classe il carcere e la lotta politica c'era quindi che ma abbia dato la parola oggi arriva aveva ce la siamo data reciprocamente per circa venticinque anni meglio assunse un costituisce novità
Finché parliamo avvenne
Ecco la prima cosa che direi di questo libro
Proprio perché
Descrive delle vite normali per detenuti e
Ecco che appunto è normale cioè restituisce al carcere la sua normalità
Perché siamo soliti pensare a questa istituzione come che fosse un luogo particolarmente deputato a restringere chissà chi e chissà come
In realtà in carcere ci finiscono a novantasette virgola tre per cento proletari e sottoporre gran e gli arresti attuali in corso e non parlo solo dei boss mafiosi ma dei boss un pochino più importanti di Milano e dintorni che per i quali per la prima volta in vita mia non mi dispiace siamo finiti in carcere
E dicevo non incidono statisticamente sulla condizione del detenuto normale comune
Il quale non ha neanche la Ventura dicevo prima a De Cataldo e dal libro salta fuori questa cosa di essere un qualcuno nell'ambito la criminalità
Anche nell'ambito della stessa attività criminali che il detenuto comune quello normale
è un povero disgraziato che fa il porro scippatore il povero ladro fa qualche al massimo della sua vita legate fare qualche rapina qualche piccolo spaccio di stupefacenti ma il picco è bassa
E normalmente crepo diventa scemo prima del tempo a causa la vita che conduce per cui
Di cui il carcere solo una parte essenziale come per la famiglia normare la casa è il settanta per cento in unisono recidivi
E che spesso non capisce nelle sue dinanzi così mai riesce a capire soprattutto se vi soggiorna a lungo e continuerà fino alla morte a seguire questa traiettoria questa parabola perché in realtà lui appartiene a una fascia sociale che per antonomasia è esclusa
Dalla da quelli che sono in regola normali del vivere civile esclusa anche dalla dalle regole che presiedono economie scusa dall'eremo normale che ha preso la stessa lotta di classe anche se partecipe vittima di questo di questo meccanismo
Questo è il primo dato dal libro salta fuori salvo la questione del
Degli errori di stile del diciamo del RIS delle dei degli arrestati dissociati almeno delle Brigate Rosse otto organizzazioni sì anche parli anche di una di uno dei denaro quindi allora sa ma quella è una e un tutta una una un mondo completamente diverso e che se se noi consideriamo che solo ho fatto i calcoli sugli ultimi vent'anni in base all'Istat
Del titolo di studio solo zero otto per cento dei detenuti John Twist universitario frequentato unirsi a noi laureato frequentato se laureato subentra anni è quindi terroristi hanno inciso in qualche modo se lottano portato zero nove firma sia valso più corti gli acquisti
Per questa cosa ad aumentare no pochissime effimere se stanno poco tempo dentro
Qualcuno è laureato della dato che entrano perché bisogna distinguere tra i detenuti presenti al trentuno dicembre di ogni anno che sono adesso Momentary quest'anno probability chiudere ma cinquanta mila perché prima Cavaria ventotto mila quelli che entrano allo stato di di libertà in un anno che invece sono settanta ottanta mila secondo momenti storici e di e quindi queste persone sono sessanta per cui non
No effettuare e vini allora questa è la prima cosa da ricordare non suo ma c'è da ricordare un altro dato scomponendo la sede legale in classi
E facendo il paragone in percentuale probabili probabilità
Quanto bambinaccia un imprenditore di finire in carcere
E quante gobbe lancia un disoccupato giovane che vive in una borgata oppure in un quartiere come lo Zen papale allora se noi facciamo questo di votazione Gabriello fatto insieme ha facoltà di Statistica Roma perché e non era possibile farlo se non tramite specialisti Marco tutte le difficoltà che comporta psicoanalisi siamo arrivati a questo tipo di calcolo che un imprenditore CIA il anzi diciamo prima e di il visto il nome di suo qualche termine improprio sottoporre dare come definirlo che vive allo Zen o che vive in questo tipo di condiziona anche a Roma incerti a Tor Bella Monaca che appartiene a questo tipo di filosofia
Questo ci ha duecentosette Babila su cento di finire in carcere un riprenderci allo zero sei per cento ora se questo era portiamo alla agli imprenditori ai vari cifra ci accorgiamo come in realtà il concetto la legge uguale per tutti colui amministra qua presente al tribunale in realtà non è affatto vero la legge non è uguale per tutti
La legge è uguale per tutti solo formalmente legge diversa secondo cd sociale incarcerati permangono in carcere soprattutto che non ha alcun strumento per difendersi e anche in carcere continua a subire
Nell'interno della gerarchia del carcere organizzazione carceraria perché
La prima caratterista del carcere è che una sorta di microcosmo che riproduce il contesto più basso cioè a dire se ne vogliamo
In qualche modo studiare le dinamiche della società
CCC risulta molto difficile perché la società è complessa ci stava fidi atteso gli operai gli impiegati civile ci diventa molto complicato studia le dinamiche di classe la gente che cosa fa come la pensa così invece noi consideriamo il carcere in questo davvero
Anche se non nella cessione bianchi degli da furbo di laboratorio ci accorgiamo che non sorgano laboratorio sociale di quello che succede fuori e riflette un po'l'andamento di quello che capitaliste
Poi questa cosa che è vero in generale in Italia questo ci sono dei problemi diversi sono oltre questa consiglia già generale
Che non esiste in Italia una politica crimine o la polizia penitenziaria esistono semplicemente dei tentativi di politica penitenziaria o politica criminale igiene che sono Audi emotive cioè o meglio non onde emotive secondo le circostanze politiche
Se succedono sequestri all'anno di una dubbia stimano norme anti sequestro incredibili
Dopodiché sparse nel Molise queste c'è la massima per un po'di tempo quando si rompe però epici Arlacchi questo queste queste avrebbe certamente pesante perfettamente il legame tra mafia e politica ecco che ce lo scontro e ben arrestati boss ANAS quando sequestra un bambino allora questo c'è un allarme sociale quindi separeranno norme pattinatrice queste in sostanza c'è una politica e generale appunti sarebbe estivo e specifiche per quanto riguarda le norme che presiedono Attilio alle nel carcere che deve fine schizofrenica è poco per cui in realtà la B non è mai uguale per tutti non solo perché non appartengono alla stessa classe
Ma perché la stessa pena la stesso reato in tempi diversi viene punito in modo completamente diverso questo avrà una greti sia più nostra
Chiede non degli altri pesci abbia in troppo troppo tempo breve ravvicinato un un pron un fermo di questo tipo
Mentre l'Inghilterra Stati Uniti comunque ci sono modifiche alla politica criminale qui avviene in maniera rapidissima dall'oggi al domani momento Cynthia Salento le briglie come dicono i giornali nato momento invece le biglie si stringono molto dure
L'aumento del cachet negli degli uno dei detenuti in quest'anno perché francese ventotto mila ricordavo nel novanta al trentuno dicembre estremo per cinquanta mila e dove se si ammette due fattori uno lei arresti per la tossicodipendenza
Cioè trasformando lo spazio piccolo spaccio torna punendo il piccolo spaccio come del come la legge famosa Russo Jervolino c'era e c'è a fasto siti i tossicodipendenti novanta sono circa sette mila si vive adesso Martelli propone di metterli nelle nelle
Presso le comunità e che però significherebbe in concreto finché rimane il concetto penale di fare delle comunità chiuse perché non si capisce come si possa se da svegli e poi c'è stato lo l'aumento dell'UDEUR agli arresti Pella che mira e mafiosa eccetera eccetera
Escluso questo decreto il resto è rimasto questo che invariato e anche i reati da non è questo costone un paese è un paese di molti furti e di nei e di pochi reati gravi escluso tre regioni cioè le Regioni Campania Sicilia
E Calabria il tasso di omicidi italiano siano il decoder loro togliamo questi tre in queste due regioni circa l'uno virgola uno mentre diventa due virgola sette Dergano queste Deco queste giù l'uno virgola uno virgola due e è come il Giappone come la Francia come prima più o meno invece col due virgola sette due virgola nove insieme ai suoi gioielli passiamo tre presidi USA già dal secondo posto al mondo degli omicidi dopo gli Stati Uniti che stanno ormai navigano sul lotto e circa ecco ma non è quello che dobbiamo chiederci e cosa serve essenzialmente il carcere cioè quel in e poi se il carcere e la pena la reclusione sono no oggi ancora funzionali al controllo sociale
Dire di una di un altrove la società postindustriale
Seconda questione a oltre la questione di classe la terza questione e e vedere come si stanno modificando questa istituzione in relazione alle spinte che provengono dalla società dal mondo produttivo dalla cultura dalle dinamiche ex aree e continentali ormai per quanto riguarda le al prima versione il carcere un'istituzione vecchissimo il caffè invece la relata delusioni che di come pena socialmente incidente è relativamente e moderna sia circa nasce col diciassettesimo secolo cioè con l'avvento la borghesia come fenomeno incidente socialmente non come fenomeno insieme
E realtà abbraccia tutti i recinti interna
Poi abbiamo sì siamo a una differenziazione cioè tra carceri manicomi così e che già al primo nasce nel mille duecento ma Dio come estensione della propria casa dei minori esce dal cielo
In questo senso la pena la reclusione una pena storicamente datata non è affatto vero che la prima delusione sia coeva all'uomo e ne abbia seguito la storia
La pena della reclusione è relativamente relativa all'età moderna e contemporanea e sfogo la definisce esattamente come la risposta dell'ordine Monet borghese Monaco alle nuove esigenze della produzione
E realmente se noi vediamo anche se non c'è una perfetta corrispondenza tra io come si riempie e si svuota i recinti tornante rispetta i cicli economici tracce cioè se il ciclo economico
A scendere discende c'è una corrispondenza postdatato cioè quando c'è un citofono avviene ascesa il carcere andatura sì dopo il grazie recinti Ternana trenta svuotarsi dopo un po'quando c'è un ciclo economico in discesa illecite davanti alle tende a riempirsi abbastanza presto perché ovviamente ci sono più più reati di di vario tipo ora
Questa caratteristica
Come si è venuta modificando nel tra funzionari o finti la produzione borghese era basata sull'acciaio e sulla chimica pesantissimi che c'era uno stretto rapporto tra carcere jazz a sistema di controllo
E hashing economico
E il recinto interna ora questo qui è saltato perché le nuove tecnologie hanno modificato profondamente il rapporto tra ciclo economico istituti di controllo di cui il carcere era ed è ancora l'estremo meccanismo risorge frizzante e casa e classi sociali
Allora il meccanismo delle fusione entrato in crisi non solo in tutto il mondo e abbiamo assistito alle più strane invenzioni da quelle americani con con
Le persone libertà con i sistemi elettronici di controllo all'ultima degli ultimi anni in America in Inghilterra da legarsi private c'è l'altro giorno l'articolo ha tratto ve lo dico sulle che assicuri adesso non sono invenzioni questo almeno i soldi ma addirittura
Chi prendeva appalti alcuni queste carceri riceve di più c'è il detenuto non recidiva cioè c'è una una cioè lo Stato locali divisi
Tu gestisci questo carcere per questo carcere riceverai questa cifra eccetera eccetera
Se questi detenuti di commissionati reati tutto Idelmino sentori commettiamo piede più per per cui questo sistema e
Che poi stessa introducendo Inghilterra anche in Francia c'è un progetto di legge limita se ne è discusso al piano fa e poi per qualche anno sette su non so se adesso sì
Si tornerà tornerà a galla ci dice supera una cosa fondamentale
Che il meccanismo della reclusione come pena socialmente incidente capace di essere effettivamente uno strumento di controllo sociale ai fini di una società postindustriale gestita nell'ambito che venisse ormai entra di una crisi irreversibili è finita
Cioè chiunque pensa e vuole preservare il carcere in futuro così com'era vent'anni fa sogna non è che sogna chi dice che il carcere fino sogna al contrario che penso di poterlo preservare nel tempo così come era avveniva molti anni fa
E perché oltre questi motivi ce n'è un altro profondo ed è che il carcere si è scoperto in tutti i Paesi del mondo che è una fabbrica che riproduce se stessa
Ed è una fabbrica che riproduce se stessa per i motivi che assaltò andai così come i personaggi sono descritti da degradato nel libro così come in altri libri in cui hanno preso a valle detenuti perché sostanzialmente anche se in cui nel libro questo aspetto e appena doppiato
è che tutto l'istituzione tutta l'istituzione nel tempo
Tende a preservare se stessa togliendo il recluso se la recluta in termini proprio tecnici nel prenda la regola tutte le componenti che ne costa una persona prima dell'ingresso in carcere e susseguendo a queste componenti altri che sono funzionali alle istituzioni c'è un perfetto detenuto eh colui il quale ormai assimilato l'ideologia carceraria diventato funzionale istituzione come un catenaccio
Come una come le sbarre delle finestre
è come un'anca ce lo qualsiasi ed è quello che qui ha accennato quando degrado parla delle delle così del fantasma esazione del ruolo del giudice abbaiare Sabina che col direttore quando quello vede ormai direttore il padre
O o o il padre cattivo il padre buono quando ormai c'è la sua vita il suo modo di reagire la sua sessualità e condizionata appunto dei meccanismi istituzionali che sono tali da de privarlo delle componenti che mi costringono la persona da quello in questa fosse comunque fosse suo orientamento sessuale
A quel punto questo soggetto non riuscirà allontanarsi più o dopo se asfalto scontato un certo gli anni da quel tipo di vita di sa patimenti impossibile non vale questo discorso ovviamente Bettini
Ed è un caso di immunizzazione per chi entra in carcere se per motivi politici upper forti per la forte motivazione politica o religiosa debbo ricordare che lo stesso Gramsci in un passo del della sua scrivendo diceva che aveva paura di diventare lui stesso e soggetto istituzione che assilla di trasformarsi anche lui stesso in oggetto dell'istituzione naturalmente lamellare saliranno c'era tale che ha superato questa questa questione
Ma anche della cimice quello che stavo bene il primo da primo dibattito al Casilino dove si conterà Cini che alle aveva sa carcere e si isola confine ci aveva fatto quasi che sette anni che alla prima prova il primo problema insomma proprio questo che non se stavate muto di diventare parte dell'universo carcerario di ragionare così come si ragiona in termini di Garcia sa dire prenderle istituzione come l'epicentro dell'esistenza
E se uno prende l'istituzione come l'epicentro l'esistenza non ne potrà più fare a meno anche una volta uscito fuori in ogni caso dal punto di vista concrete materiale
E qui sono le parabole descritte nel degradato sono veramente esemplare della situazione
Una volta che il il il detenuto comune normanno unico boss mafioso o il signor Ligresti di Milano quello normalissimo che fa questo tipo di vita esce non alternativa
Perché o ruba o non mangi
Questa è la la situazione ha quasi dovevo salvo rarissime eccezioni
E poiché oltretutto non può avere che amici che sono in quel di quel di quel di quel tipo normalmente all'i rapporti e la famiglia si allenta le stesse famiglie di prove nel da cui proviene appartengono a quel tipo di ambiente il le sue regole di vita sull'ormai interiorizzato a quel modo non può sfuggire a questo tipo a questo tipo di vita e nell'ambiente dove finisce per esempio arresti domiciliari vediamo Tor Bella Monaca qui a Rho
Ci sono venticinque mila ventisei mila abitanti
Tra ecco di questi regimi abbia ci credo ci siano mille ottocento lire sei mila collegi si basi uno ogni ogni pace ne sono parecchi
Le regole morale per un bambino cioè le regole di vita sono quelle appartenente a quel tipo l'universo che il Governo ha messo dominante in quella situazione specifica
Perché lo è in quanto che è il e l'uomo forte
Lo è perché quello che in qualche modo possiede qualche soldo lo è perché consente a quelle persone di guadagnare qualche cosa qui ragazzi
Cioè se io guadagno dieci mila lire acqua dodici anni quindici mila io Pentimele spacciando droga ebbe sarà un po'complicato e poi farmi capire che devo lavorare otto ore al giorno sotto padrone ammesso che questo avvenga e guadagnare meno è molto difficile lo è negli ambienti dello Zen a Palermo dove la scalata mafiosi è l'unica per moltissimi l'unica possibilità di promozione sociale
E avviene solo per pochissimi perché i boss mafiosi sono rarissimi ci hanno una selezione durissima però la mafia dai un'identità a chi non ce la a chi indicato quello al quale il sistema sociale quali le Yala negata quindi la mafia la 'ndrangheta e la camorra da questo punto di vista rappresentano un processo di elevazione sociale per chi ne fa parte sì diventa qualcuno prima mai nessuno come diventa qualcuno questo è importante per chi Anna rammenta in quelle in quel tipo di condizioni e se dall'esterno si pensa questa deriva alla fine della della sua vita pure morì ha scritto che non era possibile se si pensa davvero che farà mai così complessi si possano stroncare semplicemente adoperando il caso di strumenti repressivi si sogna
Perché per per tutta questa fascia dell'umano il carcere e anche una scuola di formazione
Non sono come gli ingressi OP gli altri e come sono stati i casi hanno raccontato tutto quanto in gergo si dice con lo schiaffo noti polacco due ondate affarista CT no Aniene la mafia e Anna anche qua a Roma
Non se chi va in carcere impara a comportarsi in un certo modo Sabella certe regole e se sgarra paga con la con la vita non paga semplicemente come scusa dal partito o dagli incarichi che ha avuto ecco la grande differenza che c'è anche dalle regole
Della vita criminale e regolarità sociale quindi pensare semplicemente con la repressione di stroncare questa lama e l'uso che è una mistificazione del problema in realtà nelle società sempre più a stiamo andando avanti per società che con la soprattutto Interelettronica una parte dell'umano non solo emarginato ma è condannato permanentemente all'emarginazione perché queste funzionale assisteva stesso e io mi fermerei qua
Grazie a Giulio
Delle ragioni
Società
Chi finisce in carcere tre sotto la parola Massimo Brutti
Non so quale microfono spetta
Prende bene
Sì è tornata in mente anche a me quella pagina dei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci in cui si parla della condizione carceraria e se ne parla
Con toni che rasentano la disperazione
Nel senso che
Problema che Gramsci affronta
E avverte
E quando cessa senza che io me ne accorga la mia libertà interiore
La mia libertà in interiore di intellettuali dirigente politico di rivoluzionario quando cessa
Io ne sono inconsapevole soltanto per le condizioni ambientali che mi costringono c'è un momento in cui essa viene meno
E mi pare che questo sia il problema
E la condizione carceraria
Gran Cisp lo oppone in modo problematico a se stesso
Perché la questione che gli ha di fronte è quella di sviluppare un pensiero rivoluzionario sia pure nelle condizioni più drammatiche che si possano immaginare
Però il problema
Si pone per chiunque viva la condizione carceraria
Come
Salvaguardare la sua libertà i suoi diritti perché anche gli qualsiasi cosa abbia fatto a una libertà ha dei diritti anche se sta chiuso dentro
Si tratta di vedere se un problema del genere
Umanizzazione della sua condizione lo sforzo per farlo vivere un po'meglio possa essere posto ed affrontato
Da chi
Con ruoli diversi negli apparati dello Stato
Si occupa del carcere
Ed anche ridare i magistrati di sorveglianza che hanno un compito
Così rilevante l'impegnativo mi pare che il libro di Gian Carlo ruoti attorno a questa questo problema
Con un approccio molto concreto e pragmatico senza ideologismi e questa è una cosa che che mi è piaciuta di più che ho sentito di più congeniale
è un libro utile da leggere in un momento come quello che stiamo vivendo
Perché è un momento nel quale prevale nell'opinione pubblica in una larga opinione pubblica anche popolare una visione vendicativa della giustizia
Invece qui c'è il tentativo attraverso storie concrete di proporre una visione solidale la giustizia
Naturalmente questa idea vendicativa della giustizia a una serie di giustificazioni per la sua parte
Pisano sull'opinione pubblica nella coscienza della gente i grandi delitti impuniti che ormai sono parte importante della storia di questo Paese e poi pesa l'insicurezza quotidiana nella vita metropolitana nella vita delle grandi città
Che colpisce tanta gente tanta gente semplice e che quindi determina una domanda di ordine
A questa si risponde attraverso inasprimento delle pene e della condizione carceraria
Se si riguarda la legislazione antimafia di questi ultimi anni
Questa mi sembra la risposta fondamentale ce n'è anche un'altra che consiste in spostamento di poteri un ridefinizione di poteri
E comunque
La stretta repressiva
Determina una pesantezza crescente della vita carceraria drammaticità crescente dalla condizione di chi vive nelle carceri oggi io ho sentito
Dire dal direttore generale che siamo a quota quarantotto mila e che c'è un aumento progressivo di mese in mese
Ha pesato molto in questo senso la legge sulla droga
Che nella parte in cui penalizza i tossicodipendenti consumatori mettendoli tutti sullo stesso piano è veramente una legge dissennata e ha dato luogo a vere e proprie tragedie
Ripensamenti
Sono naturalmente da incoraggiare
Credo sia interessante che ministro dalla giustizia abbia voluto discutere a quattrocchi con don Ciotti e ne abbia ha colto i consigli
Se ci avessero pensato prima questo probabilmente avrebbe significato risparmiare alcune vite umane far vivere un po'meno peggio tanta gente
Ho in carcere ci sono alcuni uomini potenti certamente ma ci sono anche e alle in questo ente lato che emerge dal libro di De Cataldo ci sono anche tante vittime
C'è una umanità sofferente desolata
Naturalmente quando si dice così già si ricorre ad una astrazione si dice un'umanità sofferente desolata poi invece
E questo mi sembra il merito del libro
Ci son tante singole esperienze
Il carcere è una summa molteplice di esperienze
Di persone che scontano le pene vivono storie diverse e sono
Tema in vario modo credo che questo possesso movimento comune a tutte e sono tutte in vario modo storie di donne e di uomini che cambiano
La ecco si può dire io credo che la vita carceraria
Non sia una vita
Ferma sempre uguale a se stessa
Non c'è questo
Urso oscuro
Nel quale si rimane uguali se ne sta fissati
Al proprio delitto le poche attività illecite o alle vicende complicate che ti hanno portato là dentro o per sempre no c'è comunque un cambiamento la tragedia è che il cambiamento nel carcere molto spesso un cambiamento in peggio
Perché il carcere è un inferno
E invece il cambiamento al quale io credo che si debba lavorare
Deve essere un cambiamento in meglio la finalità della rieducazione
Questo poi significa
Cercare di fare in modo che chi entra là dentro poi migliori un po'tenendo conto che dire male che sta in una condizione drammatica come quella di chi chiuso
Io vorrei richiamare due punti che mi hanno interessato di più del libro di De Cataldo il primo è il rapporto sul quale mi torna più volte tra Pina e società
Il secondo è la questione la certezza della pena sei qualcosa viene fuori da queste pagine abbastanza chiaramente per me e che la certezza della pena che è un valore
Un valore ciò che lo Stato di diritto
Non può essere separata da un elemento di speranza a chi
Subisce la pena
Anche se i margini della speranza sono strettissimi dobbiamo fare in modo che non vi siano nelle carceri persone che non ha nulla da perdere non hanno nulla da sperare l'idea di certezza della pena diventa una pericolosa astrazione se viene separato da questo elemento speranza
Punto primo un rapporto tra punizione e società civile la funzione che il carcere svolge e lo stesso impatto che ha sull'individuo dipendono solo in parte dall'organizzazione carceraria questo De Cataldo lo dice più volte mi scrive la legge che sono chiamato ad applicare non può funzionare e si riferisce alla legge penitenziaria con i suoi valori positivi non può funzionare se tutto resta limitato all'interno dell'istituzione penitenziaria
Noi possiamo preparare le condizioni per il reinserimento sociale del condannato ma se fuori non ci danno una mano è tutto inutile
Quindi non si risolve dentro l'istituzione carceraria il problema
Del miglioramento del carcere e il problema della rieducazione
E le vicende vi ricordate la vicenda di
Cosimo e il suo ritorno tra le braccia della camorra
Qui c'è un ruolo attivo con l'organizzazione criminale svolgendo a riassorbire questo giovane che torna
Nel suo luogo di formazione nel suo ambiente di provenienza ma
Allo stesso modo
Può funzionare di indifferenza
Della società circostante per far ricadere
Nell'angoscia nella sofferenza anche nel delitto le persone che ci si sforza di migliorati far vivere meglio di aiutare
Dunque il carcere solidale è un'utopia se non ha intorno pezzi di società che corrispondono a questa aspirazione alla solidarietà che matura
Tra
Operatori magistrati donne e uomini che si occupano tra questione carceraria
Con spirito di solidarietà
Il secondo punto come dicevo è la certezza della pena che cosa significa certezza dalla pena significa anche certezza delle procedure il caso di Franca S. che credo sia Franca Salierno
Salerno che che De Cataldo richiama e quello
Prima Maria ho sbagliato è quello di di una che ha diritto ad una risposta insomma e che per la lentezza per la burocrazia o anche da un po'di cattiva coscienza non ottiene sollecitamente una risposta certezza della pena e anche c'è delle procedure certezza delle garanzie
Ed è anche confini determinati della pena questo secondo me significa certezza
Si può dire che l'istituto del permesso al quale De Cataldo dedica alcune pagine sia un istituto che funzionale al miglioramento
Ad una maggiore civiltà relativa naturalmente della istituzione carceraria
Capaldo da proprio un giudizio di funzionalità dell'istituto del permesso senza il permesso nessuna istituzione penitenziaria è messa seriamente in grado di raggiungere i propri obiettivi posto che i suoi obiettivi siano quindi della rieducazione
Del cambiamento non in peggio ma in meglio di chi entra dentro io intorno fra un momento sulla questione di educazione che mi pare poi il tema
Di maggiore interesse teorico della del libro e che infatti De Cataldo fronte alla fine
Ai permessi ai casi vicende di permessi sono dedicate alcune pagine belle tra l'altro quelle che si riferiscono al caso di Johnny lo Zingaro poi Giovanelli che che ricadeva nella droga proprio nel nei giorni in cui andava in permesso c'è una contraddittorietà poi dell'uso possibile dell'attuazione di questo istituto che richiede attenzione ti d'aiuto se no può funzionare anche in senso opposto alle sue finalità
La percentuale di rientri in questi anni dei detenuti mandati in permesso lo dobbiamo ricordare
Superiore al novantotto per cento e Caldoro ricorda
Più in generale non sappiamo che c'è stato dopo i fatti di grande criminalità dopo le stragi un attacco
La parte dalla stampa anche all'interno degli apparati dello Stato contro i benefici della legge Gozzini
Una spinta di politica legislativa volta a limitare qui benefici
Noi abbiamo avuto una discussione serrata sul decreto legge anti criminalità
Quello approvato ad agosto convertito definitivamente in legge ad agosto
In molte parti discutibili o sbagliate di quel decreto legge siamo riusciti a cambiare abbiamo anche ottenuto delle innovazioni che io considero significative
Io ho sostenuto che poi alla fine proprio perché nessun strumento della lotta contro la mafia deve essere lasciato intentato noi dovevamo votare a favore
Della conversione legge di quel decreto legge tuttavia mi ha colpito dall'inizio alla fine siamo riusciti a togliere il fermo di polizia che era una sciocchezza ad una sciocchezza iniqua e pericolosa
Abbiamo ottenuto norme buona positive sull'usura
Norme che estendono la portata dell'associazione a delinquere di tipo mafioso anche chi traffica nei voti insomma alcune cose discutibili altre serie altre utili ci siamo scontrati con una resistenza fortissima
Proprio quando chiedevamo di modificare le norme che riducono i benefici della legge Gozzini
In particolare con la norma la quale stabilisce che per un certo tipo di reati in vario modo legati alla criminalità mafiosa all'associazione a delinquere di tipo mafioso
I benefici possono essere concessi soltanto nell'ipotesi di una collaborazione attiva con la giustizia
Non solo ma vengono revocati laddove
La collaborazione con la giustizia non vi sia questa era una norma sostanzialmente retroattiva pericolosa grazie
Non solo iniqua ma anche controproducente perché finisce poi per allargare la presa dei gruppi mafiosi dentro le carceri allargando la fascia di coloro che non hanno nulla da perdere crea condizioni di egemonia dei gruppi mafiosi nelle carceri
Siamo riusciti a cambiarla migliorarla e però con grandissima difficoltà
Nel senso che è stato introdotto alla fine l'ipotesi che ai benefici della legge Gozzini vengano ammessi anche coloro che possono prestare una collaborazione soltanto irrilevante
A certe condizioni
Qui la resistenza era fortissima veniva dal ministero degli Interni veniva gli apparati dello Stato
Issa interpreta un'ondata di opinione pubblica che è preoccupante e che noi dobbiamo fronteggiare
Rispetto alla quale dobbiamo riuscire a inserire anticorpi io credo
Questo è davvero un compito di una cultura democratica e di sinistra
Oggi ho l'impressione che ci sono molti benpensanti che si propongono come innovatori
E quindi
Credo che
Si debba di nuovo riflettere e che ci si debba intendere su alcuni valori di fondo perché che ci dividono dalle pensanti innovatori
Ugo la Malfa molti meriti tra l'altro quello che cacciato con nella colmo ma Giorgio la Malfa oggi sbaglio tutti noi ha molti meriti e tra l'altro quello di aver cacciato Gonnella ma ma ma noi abbiamo visto quanto da parte repubblicana vi sia stata una un incentivo diciamo a mandare avanti questa queste tendenze forcaiola alcuni repubblicani hanno perfino tentato un referendum contro la legge Gozzini lo ricordasse così lo stesso discorso si può fare per altri
Ben pensanti innovatori anche di parte democristiana come Segni e così via
Dobbiamo io credo ricominciare a riflettere su questi valori guida
Sui quali ci dividiamo e abbiamo opinioni diverse dagli altri di costituire Saraceni nel nell'introduzione richiama questo concetto di resistenza spesso
è emerso che i documenti dei discorsi dei compagni di Magistratura democratica
Ricostituire diciamo una resistenza alle tendenze regressive che sono molto forti oggi nel Paese
Concludo richiamando le ultime pagine di
Del libro di De Cataldo
Questo concetto di educazione un concetto complesso e contraddittorio perché rieducazione significa anche
Come dire interferenza pressione esercitata sulle coscienze individuali
Manipolazione
L'immagine teorica di una finalità emendativa di una finalità terapeutica della pena implica necessariamente queste interferenze quindi questi rischi di manipolazione di contrazione della libertà
Questo è un tema sviluppato De Cataldo
Richiama quelle pagine sviluppato nel libro i ferraioli
L'approccio De Cataldo un approccio molto più pragmatico
Noi possiamo evitare scartare del tutto l'interferenza
Lasciando il carcere in una condizione di opacità di chiusura autarchica oppure dobbiamo accettare la sfida dell'interferenza tentare la via della rieducazione pragmaticamente concretamente cercando di vedere
Dentro questo recipiente della rieducazione che cosa possiamo mettere di aiuto concreto di miglioramento anche limitato graduale
Delle condizioni di vita di chi sta dentro il carcere
Io credo che questa scusa si debba accettare
Che si debba fare il possibile per trasformare una teorica interferenza che la pressione sulla coscienza individuale che sta nel concetto di rieducazione in aiuto in comunicazione
Le domande
Che alla fine del libro si pongono sono semplici e cioè come possono cambiare in meglio queste esistenze dentro il carcere come possiamo contribuire lavorare ciascuno dove per cambiarle un po'in meglio gradualmente progressivamente però in modo che si dirà loro lo sentano Roberta
Di quale aiuto hanno bisogno ecco queste domande che sono semplici
Mi pare che il libro risponda con parole piane richiamando esperienze anche alla fine ipotizzando
Una linea di politica legislativa che volta a limitare il più possibile
La discrezionalità dei benefici
A limitare il più possibile l'aspetto premiale questo elemento di contrattazione
Che quello più inquietante dell'interferenze della pressione sulla coscienza individuale
De Cataldo bozza diciamo alla fine una linea di politica legislativa nella quale si determini più concerto
E circoscritto e riconoscibile diritto al beneficio dopo un certo periodo certe condizioni dentisti carte più possibile in modo oggettivo
E questo limiterebbe l'aspetto premiale l'aspetto del negoziato
Rimane fermo l'obiettivo che fare
Del teorico concetto di rieducazione con vecchio topos un vecchio luogo comune del pensiero occidentale ci sono delle dei dei dei tassi molto belli di Platone
Sulla questione della pena spettatori oscilla nella Repubblica dice che il il concetto stesso di piena inaccettabile che non si può migliorare l'uomo facendogli del male
In altre parti invece abbozza la teoria della prevenzione generale cioè la bozza un'idea della pena che punta
A scoraggiare l'attività illecita e Seneca riassumendo queste queste pagine di Platone dirà quindi un uomo saggio unisce non
Vendicarsi del peccato ma mette eccetto Rasfin che non si Pecchi più in quelle parole c'erano alla teoria la prevenzione generale che poi correrà lungo tutto il pensiero occidentale
Avvertiamo la pena come una contraddizione
Ma è un dato delle nostre culture e della nostra organizzazione sociale
Il problema è concretamente lavorare per umanizzare ma per migliorare le condizioni di chi ci cade dentro per stabilire una comunicazione fra il dentro e il fuori
Grazie
Tanto valorizzarla
Sicuramente sì
Forse
Sì dalla
Bene dopo carte nobili parole appena ascoltate
Per me è un po'difficile
Dire
Seguire il mio piano originario
Perché ero preparato più discutere
Questo volume che ha
Discutere dei grandi temi che sono stati sollevati da professor Brutti pedaggio che sa di
Proverò a dire alcune cose sul libro perché mi preme molto attuale anche perché mi ero preparato dirle devo dire che il libro mi ha molto
E molto piaciuti deve molto emozionato non mi succede frequentemente
Perché dai tempi del libro timbrici Salierno
Allora ero studente universitario a Trento non so chi non ricorda il carcere militare
Un volume straordinario
Scritto dal punto di vista dei detenuti che parlava di un vero che era il carcere italiano alla fine degli anni sessanta a oggi
Raramente sono comparsi mi è capitato di leggere
Dai documenti sul carcere
Dotati di una profondità di un equilibrio e di una saggezza come quello che ho appena letto
Essendo un libro scritto da un magistrato era molto diffidente perché normalmente libri scritti dei magistrati sono danari fuggire escluso qualche casa
O così pericolo negli scorsi disquisizioni che capiscono soltanto loro oppure pretendono appunto di educare insegnarvi educare un pubblico che non conosce questi problemi
E quindi insomma l'effetto normalmente è quello di non superare prima venti venticinque pagine ecco invece questo è un libro Splendido
Che
Torna a parlare di un pianeta sconosciuto qual è quello del calcio italiano oggi
E nei cui confronti l'opinione pubblica ma anche le persone illuminate corte
Corrono e nutrono una serie di
Consolidati pregiudizi
Ecco il libro mi è sembrato molto saggio perché non N una difesa a oltranza ideologica di tutta un'ideologia
Dalla criminalità che ha imperversato
La sinistra italiana negli anni sessanta e settanta
Ma non è neppure come spesso succede l'oscillazione dalla parte opposta in cui si butta a mare tutto
E si Sissi a con terrore simmetrico
Di rivedere completamente i propri valori perdere completamente i punti di riferimento
E di compiere operazioni assai poco simpatiche ma che purtroppo ci sono molto diffuse
Insomma il libro
E una descrizione di l'universo carcerario italiano di oggi
Che rispetto la cosa che come più mia che più mi ha sorpreso nel libro
E quanto negli ultimi vent'anni le carceri siano migliorate
E di quanto la società se peggiora
Ecco il mio gusto non gli esempi che De Cataldo fa di quei detenuti che a un certo punto gli chiedono di prolungare appena di quel detenuto che chiede conveniva appena mi quei detenuti che stanno meglio in carcere per fuori perché nel frattempo alcune condizioni di devianza di disgregazione sociale
Sono talmente peggiorate da far proprio il carcere mi hanno colpito credo che non dipendono solo dal gusto del paradosso
Alcune realtà armi descritte presente dolore PPE presenta alcune attività
Di animazione culturale di rieducazione intesa un senso effettivo dei detenuti mi hanno colpito perché non me l'aspettavo assolutamente equilibrio molto saggio molto bilanciato perché non perde la speranza non irride come oggi un timore a destra e a sinistra
Alla concetto di rieducazione che io ritengo uno dei casi del dal progresso perché finché non verranno trova soluzioni alternative credibili non cervellotiche non Inter turistiche al problema della protezione sociale
L'idea che debba esistere un'istituzione in cui la società attraverso cui la società si protende dal mare alla pena tentato dal crimine ma che nello stesso tempo punti a rievocare ancora modificare le conoscenze in base ad una per otto piani manipolazione del quale secondo me entro certi limiti non bisogna vergognarsi perché tutte le istituzioni sono costrizioni manipolazione e almeno di immaginare una società anarchiche di innocenti in cui tutti siamo portati spontaneamente a far del bene
Le istituzioni Soro costruzione che solo manipolazione sono anche è inutile andare altrove a significa rigide la civiltà casi di ma dentro ogni istituzione esiste una componente costrittiva anzi il controllo sociale l'idea più più affascinante che io abbia trovato di soluzione alternativa alla carcerazione consiste proprio in quelli che Kyrie affidano al controllo sociale al controllo di istituzione non formali e non violente come il carcere ma istituzioni altrettanto costretti
Il attraverso un piano anche di costruzione ecco
L'elemento che percorre tutto il libro proprio questo grande interrogativo
Cioè dati educazione in certi momenti sembra funzionare vengono descritti casi in certi altri no
Ecco del una dilemma tutt'altro che risolto su cui si continua a scrivere
Valanghe di volumi che naturalmente non essendo un libro sulla tematica abolizionista volo sulle nuove tematiche penitenziarie
Non si poteva pretendere si trasformasse in qualcosa di diverso quindi uno straordinario documento il Consiglio a tutti direzione anche perché scritto in modo piano
Con ironia che con distacco e anche con grande partecipazione alle vicende e qui entrano un secondo punto di una quota della popolazione carceraria
Cioè chi legge il libro rimane colpito dalla diversità di trattamento che ricevono le diverse categorie di detenuti
Il libro è una sacrosanta denuncia della permanenza di quel problema gravissimo delle carceri italiane la politica penitenziari ed entra in fondo Società italiana consiste nel fatto che AN adesso con venti o trent'anni fa in carcere finiscono idee con finiscono i poveri finiscono il terrà
Da questo punto di vista e qui la mia simpatia completa la mia adesione alla mia partecipazione dei sentimenti rende noto e altrettanto prima di sera a questo punto di vista il progressi sono stati vini
Proprio nella tematica di chi entra traccia la composizione sociale del carcere rimane squilibri utilissimo
Anche se ora l'intero ci sono stati progressi in cui i tentativi meglio di tentativi di progresso di cui ho parlato prima perché non vanno nel Magnificat risorgerà si tratta di esperienze di avanguardia di punta che non incidono nel complesso della condizione penitenziaria condizione detenuti comunque
I cosiddetti detenuti comuni
Delle carceri italiane
Continuano a rappresentare il punctum dolens
Sia dal punto di vista origine sociale deprivato sia dal punto di vista ordinarono carriere eccetera a questa categoria di detenuti ancora le ideologia c'era del anni sessanta settanta io penso che siano abbastanza appropriate per cui nei confronti di di di di questo sentimento per la popolazione carceraria e appropriato parlare di necessità di riforme di necessità di cambiamenti di necessità di revisione di tutta una legislazione di una soprattutto della necessità di un grande buonsenso
Nei confronti di persone disagiate che finiscono in carcere appunto molte volte
Più lavoro corpo originario dalla povertà disagio che la loro colpa invece di
L'attività di avere svolto attività reati
In piena consapevolezza o prescelto
Le altre categorie
Che
De Cataldo incontra in quanto il giudice di sorveglianza nelle carni riceve un trattamento diverso
Terroristi
I pentiti
Della ma i piccoli pentiti o anche i miei grandi pentiti della criminalità organizzata vengono dipinti come
E lì tra relativamente chiuse
Che riproducono all'interno del carcere dei grandi difetti della vita nazionale del carattere nazionale
L'accusa io non sapevo era questa straordinaria amnesia collettiva che De Cataldo descrive a proposito dei pentiti
Dei dissociati del terrorismo che stanno in caccia i quali
Rifiutano completamente l'idea dà la colpa critica che viene in qualche modo sbagliato nel compiere anche impiegati di sangue dei reati pesanti nei confronti i loro concittadini
E il fatto della dissociazione fa scordare vuol far dimenticare fa cancellare d'un colpo tutto e tutti
E la cosa interessante non è tanto questo processo di rimozione generale per cui queste persone una volta visto celate
Si considerano completamente emendate da ogni responsabilità ogni compete a ogni necessità di riflessione nei confronti del proprio passato ma che questa rimozione poi in realtà non sia altro che l'aspetto di una più generali induzione che l'Inter su animata cioè dice legata terrorismo ed economisti oggi ma che importa nulla a nessuno
Questo è una cosa mi ha fatto molto riflettere perché mi fa pensare a tante tendenze e difetti strutturali della vita
Pubblica di questo Paese dell'intero carattere nazionale come possibile dalle dieci quindici anni non si è parlato anche di questo tipo all'improvviso tutto è stato cancellato tutto è stato rimosso
Non riflessione su quell'esperienza non è stata fatta né da chi ha subito danni del terrorismo né dagli attori di questi danni stress
Esiste poi la categoria dei pentiti
Dalla mafia e della camorra qui ho trovato una visione
Secondo me molto un po'rigida leggermente ingenerosa
Nel descrivere
La qualità umana di questi personaggi
L'autore non ha alcuna
Valutazione
Positiva della delle motivazioni che delle delle dei processi che hanno portato molte di queste persone a collaborare mi descrive come una quota di popolazione carceraria che riproduce anch'essa magagne difetti Italia l'opportunismo Lanaj personalissimo cioè il fatto che ognuno di questi spesso molto in questi detenuti
Si siano pentiti più a un certo punto per un calcolo opportunistico per il rapporto personale un determinato magistrato spesso fatto allora le promesse che poi non ha potuto mantenere
E che ne Cataldo in quanto giudice di sorveglianza sito voi a
Si trova a subire le conseguenze di queste promesse non mantenute
Il fatto che non esista per queste persone una dimensione la dimensione della legge fatto che esista solo un rapporto tra persone il fatto che alla fine dare loro pentimento la loro collaborazione è stato più il prodotto di una contrattazione con uomini veri come li descrivono sui magistrati che gli hanno dato ascolto che il frutto di un processo di pentimento di voti di di di maturazione di evoluzione e così via
Ecco io ecco nei confronti degli Enti questo problema ritratto una valutazione diversa dopo la votazione diverso verrà fenomeno e anche dei personaggi
Che comunque non è il caso del suo di di di di esprimere perché voglio passare agli altri punti che mi sono molto tanto che l'aspetto insomma molto piaciuti di questo di questo volume
Un altro importante elemento e il fatto
Che
Il tema nella rieducazione venga affrontato da un punto di vista puramente
Come dire enti
Non c'è una presa di posizione pregiudiziale nei confronti di questa tematica l'autore come magistrato di sorveglianza registra i successi o insuccessi di questa educazione ma l'elemento interessante anche originali mi sembra il fuori e il elemento degli strumenti
Di conoscenza a disposizione degli educatori e rieducato o dei giudici di sorveglianza
Su una popolazione amministrata
Se quel caso quel detenuto Roma che nata a un certo punto scarcerati pariordinata la semilibertà è appena uscito
La caccia mette a ferro a fuoco cioè la città e nei cui confronti nei confronti di questo processo decisionale ascoltava tutti del magistrato di sorveglianza paziente responsabili dice io ho sbagliato ma perché
Perché tutte le informazioni tutti gli strumenti che i nuovi per conoscere perseguire questo caso
Erano falsi mi erano state date informazioni completamente errati sul evoluzione di questa persona
E in base a queste informazioni ho compiuto una scelta che si rivela ma perché in realtà i rischi che la società corre data messa in libertà anticipa semilibertà una persona del genere
Erano altissimi ma io non ho potuto contarli perché gli strumenti non non funziona
Ed è questo un punto molto importante che una mentalità di riforma un atteggiamento illuministico di riforme e di educazione
Del che dovrebbe stare alla base di una politica carceraria non può dimenticare quali sono gli strumenti amministrativi
Come funzionano
Tutti i meccanismi di controllo di osservazione e di definizione dei curriculum della persona che stanno delle persone che stanno in carcere una volta che si crede rieducazione pure sia strumenti
Riaffermare una vecchissima
L'idea ma io penso che il pensiero illuminista e progressista nominate trovate migliore
Parlando di alternative praticabili e non di ipotesi estremamente pare cervellotiche di alternativa
Globale alle istituzioni carcerarie
Per cui appunto
Resta anche l'unico elemento che io ho trovato non molto soddisfacenti in costume
E l'elemento della punto del perché delle ragioni
Di questi oscillazioni della politica carceraria dell'opinione pubblica ecco nel libro trovato i residui di una concezione un po'elitaria
Non ha snobbistica sinistra della ragioni che portano alle oscillazioni della politica carceraria italiana
Quando si parla di questi problemi si liquidano questi questo fenomeno che è vera reale la politica carceraria penitenziaria criminale italiana oscilla periodicamente si potrebbero anche studiare tricicli dalla massimo di restrittività al massimo di permissivi tavolo un certo grado di Tennessee vita un certo grado di restrittività
Questa cosa vengono spesso diffida pur con un effetto di irrazionali decisione dell'autorità politica di arbitrare o di opportunismo degli uomini politici quali a un certo punto curdi cavalca demandata all'opinione pubblica dopo avere varato leggi avanzate come la legge Gozzini averle portate in piena consapevolezza segnali mangiano molto velocemente perché a quel punto non gli conviene più in quanto il vento spira dall'altra parte
Benissimo insomma
L'opportunismo politico in questo campo
Completo no un momento
Le oscillazioni dell'opinione pubblica nei confronti di questi problemi e con le ragioni proponga di queste oscillazioni non vanno sottovalutati
E questo un le l'unico elemento di critica che io gli avete fallito
Insomma cioè si dice sono periodiche ricorrenti le campagne di stampa
Contro il soggiorno dorato dei boss mafiosi aiutati da compiacenti certificazioni mediche presso accoglienti attrezzatissimi intermedie penitenziarie trasformati in luoghi abituali a convegno per sunniti di Cosa Nostra
Sono sempre periodiche le campagne contro le scarcerazioni facili di presunti ammalati terminali che vengono così messi in condizione di scorrazzare liberamente per le pubbliche vie e contro un certo pietismo che suona male esercitato quando beneficiarne
Sono delinquenti
Particolarmente pericolosi
Ecco benissimo che esistono queste ricorrenti campanilista ma altrettanto vero che una delle ragioni fondamentali della inasprimento Bettella mutamento di orientamento dell'opinione pubblica italiana nei confronti del carcere dovuto alla vergogna del fatto che nel carcere IDC sta quasi sempre chi non ci dovrebbe stare e che fuori dal carcere ci stanno buona parte di questi personaggi
Soprattutto mafiosi esponenti della criminalità economica della corruzione pubblica che invece dovrebbero starci
Ecco su questo punto questo è uno dei problema più serio del nostro Paese queste campagne che vanno sempre oltre il segno l'opinione pubblica non guarda per il sottile
E poi la sistema politico li segue
Radio le ragioni sono nella problema fondamentale della politica giudiziaria contro il crimine organizzato dal nostro Paese
Il fatto che lo strumento carcerario nei confronti delle forme più gravi di criminalità rifiuta organizzata sto parlando di criminalità economico di corruzione è uno strumento spuntato fino adesso che ha funzionato molto poco e molto male se andiamo a guardare è una composizione reati nelle carceri ecco la vergogna del nostro Paese consiste nel fatto che oltre il trenta per cento dalla popolazione carceraria fatta giovani tossicodipendenti un'altra quota consistente formata da dal detenuti comuni per i quali parrebbe tutto il discorso delle forme di educazione o discorso di misure alternative e soltanto in minima parte
è formata dalle forme più pericolose di criminalità organizzata quelle alle quali lo Stato non ha soltanto una comunità società ma solo il diritto ma il dovere di proteggersi ecco questo il punto
Questo elemento e secondo me all'origine di buona parte di questa un allarme sociale che quando nasce poi travolge naturalmente tutto travolge il concetto di educazione travolge la tuttavia elaborazione delle misure alternative esche finisce poi molto spesso come sta
Spesso c'era il nostro Paese per colpire proprio le le categorie più deboli alla fine poi la furia aggressiva o queste campagne di opinione pubblica seguito dal potere politico sì producono il peggioramenti deleterie proprio verso le quote più de una popolazione carceraria e per questo paradosso
Questo paradosso del nostro Paese che avrei voluto vedere meglio meglio analizzato
Il inoltre devo anche dire che
Il problema della e gli strumenti con cui si colpiscono le forme più gravi di criminalità
E anche questo un elemento che in un discorso sul carcere va affrontato
Per quanto spiacevole possa sembra questo discorso ma guarda che come conosco io
La criminalità organizzata la cosa loro più tengono nell'immediato ma anche non tanto nell'immediato e proprio l'arresto e la carcerazione dura
Per cui
Veniamo posizione rimane quella di una totale adesione alle ideologie progressiste della rieducazione riabilitazione delle misure alternative nei confronti dei poveracci che finiscono in carcere ma rimane una posizione dire intransigente per quanto riguarda la necessità di fare andare in carcere proprio quegli elementi che in carcere ci dovrebbero stare prima di tutti gli altri
Ringrazio
Particolarmente delicati direi non perché io le condivida
Forse casomai su questo potrà dire qualcosa ma perché conserva creare dialettica perché se no ricevuto soltanto elogi libero De Cataldo ora gli diamo quindi la parola in modo che possano boh dirci qualcosa sugli alloggi Gassendi da ma anche sulle critiche che la rivolta Arlacchi poi credo
Io mi devo appena
Io mi devo fare un minimo di autocritica su questo libro perché ma è legato a un episodio particolare che racconta di questo libro la storia
Delle tenuto che io ho fatto morire di rieducazione invece non è morto o vivo e vegeto credo spero che l'abbia presa spiritosamente ma ero anche in questo caso informato male avevo notizie
Dall'altro giravano per tutto il tribunale di sorveglianza di Roma e che lo davano per morto la morale della storia che è quella di un carcere che con il suo sistema di rieducazione garantisce di più
Del bassissimo tasso di solidarietà della società civile all'esterno non cambia perché poi il il nostro amico e credo ritornato
Un uomo felicemente vuole l'in quei in te io spero voi
Incontrarlo fuori e magari in un ennesimo nuovo tentativo di reinserimento ma era una precisazione li dovevo ecco
Appunto io spero di incontrarlo fuori dico in una futura e prossima occasione di reinserimento
Il che se volete
Un po'il il tema che che tutti i nostri interventi hanno centrato io vorrei dire solamente una battuta mi sono mi fa piacere che sia stato colto questo apparente paradosso sul carcere che io ho voluto dare in questo riguarda emergano colto tutti per essere intervenuti in un modo o nell'altro
Sono allegati per esperienze professionali o dirette o anche semplicemente umane al tema del carcere
E guardate lo stacco tra la teoria e la pratica si misura in un carcere in un manicomio in un istituto di riabilitazione in in tutti i luoghi dove la sofferenza è qualcosa di concreto di tangibile
Se ci stai dentro a qualunque titolo mi a meno che tu non sia una iena sadica ma questo è un altro paio di maniche riguarda la tortura delle cose spiacevoli non vorremo preoccuparci è uno stacco che misuri
E che ti obbliga a fare delle scelte di campo alla mia scelta di campo è stata quella di stare dalla parte della legge penitenziaria con tutte le riserve le critiche che potevo muovere che possono aver adesso distaccato più lucidamente anche alla stessa legge Gozzini
Ma di starci dentro non di boicottarlo non di considerarlo un accidente quindi una scelta umana e fatalmente una scelta che comporta un abbassamento del tasso di Teoria forse si riesce a mantenere i toni e lucidità
Se non ci si aspetta di fare carriera o di diventare non solo dei personaggi famosi vivendo speculando di carcere o facendo le non so un po'isterica mente la missione della propria esistenza perché guardate voi lo sapete
Vedo volti noti e amici gli operatori penitenziari il la quota di aspiranti beati con l'aureola e vastissima tra coloro che circolano in ambiente penitenziario e anche i danni
Che costoro poi producono sono direttamente proporzionali alla quota di fede e di speranza che investono nella missione di rieducazione dei detenuti
Io vi sfido a trovare una sola pagina in questo libro un solo passo un solo rigo in cui io contesto la funzione non dire non ha funzionato contesto banalmente la necessità di mandare in galera chi lo merita c'è chi commette dei reati gravi chi commette dei reati odiosi come te dei reati che noi sentiamo come allarme sociale insomma io
Non sono mai stato e non sono mai contro la pena in questo momento storico neanche contro la pena detentiva perché forse la potremo superare ma qui ha ragione chi ha detto che non c'è un'altra alternativa oggi io sono abbastanza inorridito dai braccialetti segna persone elettronici mi ricordano un po'quel film mille novecentonovantasette fuga da New York con la capsula mortale sparata nel collo del protagonista che o compiva la missione o moriva mi pare insomma una una una forma di limitazione della libertà personale che garantisce di meno anche dagli spazi rispetto al carcere
La pena sì la pena ogni volta che deve essere applicata anche la pena dura lacci per carità dove perdura che cosa vuol dire che non ci devono essere dei privilegi negati agli altri
Se perdura si intende la tortura si intende le botte si intende il divieto di colloqui con la famiglia si intende l'esasperazione di quella parte della riforma penitenziaria che introduce in regime di sorveglianza particolare no non sono d'accordo mi pare inutile mi pare che il timore che uno Stato deve incutere i suoi nemici ha un timore è basato sull'autorità dello Stato sulla sua forza sulla capacità di vecchia Ria di che la pena sia anche dolce ma sia immediata agitare castighi senza riuscire poi a a completarli rischia un po'di essere come nelle grida manzoniane una minaccia vuota
Mi dispiace no non è non è che mi dispiace è un rischio che occorso consapevolmente i terroristi ma i terroristi non sono tutti uguali non tutti quelli che ho conosciuto naturalmente però quest'effetto rimozione io lo confermo conferma un solo per i pentiti ma anche per quei terroristi dissociati che sono che ho che ho incontrato un molte volte alcuni di loro erano delle ottime persone altri erano degli autentici farabutti se non fossero stati terroristi sarebbero andati allo stadio con le pizze e le macchine con le
Con con i bastoni con le aste a massacrare i tifosi della squadra avversaria la stragrande maggioranza la gente che ha creduto in quello che ha fatto in primo luogo nella lotta armata
Non ho mai conosciuto qualcuno che che abbia negato le proprie responsabilità però
Però un minimo di riflessione su quello che ha significato questo fenomeno per la storia di questo Paese oltre per la storia individuale di costoro forse sarebbe stato opportuno potete dirmi se è stato sfortunato ha incontrato delle persone che non volevano riflettere ma io ancora nell'ottantanove ho incontrato una persona che aspettava di essere scarcerata dalla forza del proletariato mentre fuori compravamo Armani esplodeva il boom il come si chiama adesso lo dico anzitutto il craxismo era al massimo e poi è stata scarcerata per un vizio di forma in una notifica della sentenza di primo grado alla Corte d'appello quindi per la più assi mila è stupida delle delle contingenze burocratiche
Credo
Credo di non avere altro da dire c'è qualcosa che non ho detto in questo libro non son riuscito a parlare del mio rapporto con delle persone che avrei dovuto odiare o quello dovuto rifiutare di stringere la mano per il particolare retti tipo repellente di reato che hanno commesso
Persone che non non potevo dire per esempio nei cui confronti mi mi sarebbe stato difficile anche a me stesso dirò uno stimolo umano a sondare le capacità di recupero anche di queste persone
Street non ho parlato di persone che avrei potuto danneggiare scrivendo in questo libro perché hanno ancora in corso delle richieste di misura alternativo perché potrebbero averlo
E vi sono grato nei tre interventi di non aver parlato troppo male della magistratura di sorveglianza forse basta bastano le teste Cormack prospetto io per gli ultimi capitoli di questo libro per il resto c'è qualcuno che che vuole far lievitare il dibattito magari siamo tutti più contenti grazie
Bene apriamo il dibattito anche perché gli argomenti
Abbiamo già chiedendo
Carta
Bene allora se c'è già contorno questo tema della gente che preferisce stare in carcere perché è l'unico luogo dove ha rapporti umani dove ha la possibilità di sopravvivere eccetera
E del e si è parlato anche della droga visto che se n'è andato Franco Marrone non gli viene in mente appunto come cammino con con le cose ricordo settantasette quindi quindici anni fa essendo state di turno per una certo Periodo rispettivamente io in preture Franco Maroni in procura scrivemmo con una sorta di diario di questa nostra esperienza sul manifesto del settantasette ed era proprio questo di quanta appunto povera gente stava in carcere e cessa c'era un caso tra quelli proprio ieri scriveva Franco l'orrore di persona che mi chiedeva di rimanere in carcere ed un'altra ancora i cui genitori
Era un tossicodipendente ha già allora chiedevano colossi lasciasse in carcere dal settantasette punto sono passati quindici anni sembra che su questo terreno di progresso e li abbiamo fatti pochi
E quindi io stimo leverei un qualche intervento mi piacerebbe un po'sentireste sulla droga
Qualche intervento
Si facesse anche da stia un po'a che punto è arrivato il dibattito antiproibizionista anche perché quella finisco qui mi ricordi mi ricordo per esempio l'ultima volta Couto occasione di dibattito di dibattere con Pino Arlacchi parlavano proprio di questi problemi e mi pare che allora la coscienza anti proibizionista poco lontano oggi forse sono maturate un po'le cose forse sta andando avanti quindi è un tema che sul quale eventualmente l'intervento sarebbe gradi
E di personale
Professionale di alcune Chiappa partente alcune categorie cioè degli e Sperti giudici onorari che fungono da componente tribunali sorveglianza è composto da quattro persone
Tra i quali è fondamentale il ruolo dei medici e criminologi degli psicologi
Ruolo profusa dello psicologo è anche un ruolo previsto all'interno dell'istituto penitenziario
Che poi la legge abbia demandato tutte le figure professioni dal medico allo psicologo a un regime di convenzioni per cui nell'ambito di ogni singola città o regione tutto dipende dal rapporto che all'Unità sanitaria locale con la se Sorato alla sanità della Regione e così via il che significa poi in sostanza nel carcere di Cassino
In cinque anni che io ci sono stato hanno girato una quindicina dodici forse quindici psicologi o psicologa per uno o due ore di comando
Settimanale talora mensile a rotazione con compiti c'è una volta alla settimana con compiti che andavano dal primo colloquio di orientamento al detenuto appena entrato fino alla tentativo di risolvere delle gravi crisi neurologica in soggetti sieropositivi che si vedevano appunto confermare il loro tipo di di malattie
Cioè non è che la legge non abbia previsto tutta una serie di strumenti di supporto per aiutarti a decidere per aiutarti a vivere la pena in un modo diverso da quello tradizionale il carcerato con le strisce la palla al piede
E che poi queste cose in alcune realtà geografiche funzionano meglio che in altre talora non funzionano proprio non esistono assolutamente e quindi
Io questo discorso del tasso di umanità l'orlo rivolgo ribalterei anche sugli operatori penitenziari ci sono quelli che vivono il loro lavoro in modo burocratico neghittoso ci sono quelli che ne fanno un impegno non mi sia un arrivo perché credo o terrore tanto del del burocrate quanto del missionario per gli affetti che poi hanno
Datori vogliono
C'è Salvatore Senese che voleva allora non gli dà voce anche tu volevi parlare
Chiediamo prima che va credo che in contemporanea varie
Avere il massimo di essere fare un dispositivo senese davanti ad una provocazione come votiamo su questa conversione e poi girare una altrettanto stringata motivazione prima dispositiva se posso suggerì
Ecco carte stesso sì
Come è noto non è organizzazione di partito che detta posizioni che i parlamentari devono assumere quindici lo deve dire senese come voteranno domani in ma
E
E comunque andiamo in merito alla questione è un gruppo che decide deciderà l'assemblea di gruppo maggioranza immagino quello che
E comunque andiamo al merito dalla questione noi siamo di fronte ad una situazione che quella nota insomma una lunga storia di indulgenze incredibili nei confronti dei capimafia all'Ucciardone brindavano facevano festa comandavano loro cioè allora sul punto di principio che non le cose non devono andare così mi pare che si possa essere tutti d'accordo
Che debbano determinarsi condizione di particolare isolamento anche su questo io credo che si debba essere d'accordo c'è nella scelta del Governo un effetto d'immagine un elemento di immagine c'è anche molta retorica questo io credo che noi dobbiamo denunciarla ho visto anch'io la relazione del comitato parlamentare
E per le carceri che nella quale relazione si indica che ci stanno alcuni poveri cristi nelle isole che tutti i capimafia in questo momento non ci sono allora noi di questo dobbiamo essere consapevoli che diciamo l'affetto non è conseguito o almeno non viene realizzato in modo durevole
Io vi devo dire anche qui insomma parlando molto francamente ho letto le reazioni dei capimafia quando li hanno spostati all'Ucciardone io non sono per un'idea vendicativa della giustizia però viva Dio questa gente a spadroneggiare in questi anni
Vedere Michele Greco insomma che che è preoccupato per il fatto che lo mandano nell'isola di cercammo a stare in quando l'ha vista sì dovete stare qui insomma la mia la mia reazione
è di questo tipo poi pensiamo e naturalmente GA dobbiamo garantire tutti che i diritti anche di miserabili delinquenti coi Michele Greco i suoi amici siano garantiti
Sul decreto legge io ho avuto solo viola e quando sono grande dobbiamo riserva dobbiamo difendere e li dobbiamo difendere certamente ma sono violati assai
Sono
Questo è il rischio dell'isolamento che però diciamo noi perseguiamo perché sappiamo bene come questi signori sono in grado di costituire un habitat attorno a loro ad una serie di collegamenti
Va bene
La mia
La
Lavorava va be'però mai la diciamo le preoccupazioni di Salvatore sono tutte da cogliere io non ho visto finora diciamo una documentazione tale che mi mi metta in grave allarme credo che si dobbiamo essere tutti d'accordo anche sul fatto che il rigore nei confronti di questi signori è necessario
Va benissimo questo è il punto una battuta
Gravato dalla remota una una battuta non non così perciò non a livello Rondi profondità teorica di questo dibattito che ancora una volta vede come se ce ne fosse bisogno
Come dire una una sorta di contrasto interno a quel che rimane della nostra sinistra
Voglio dire a me personalmente per la mia esperienza per quando stavo lì
E per per quello potrei tornare a fare un giorno se determinate condizioni logistiche lo permettessero
Interessano molto più i disperati
Che non Michele greche non Michele Greco voglio dire a queste a certi livelli militare torcere un capello no no a certi livelli mi pare che ci si che hanno delle situazioni questo va anche detto ci sono delle situazioni di nei vivibilità penitenziaria umana morale e sociale
Nei confronti delle quali forse dobbiamo essere un forse senza posto dobbiamo essere disposti a pagare dei prezzi
In termini di restringimento anche delle garanzie del diritto penitenziario che non possono diventare ovviamente tortura che non possono diventare cercava Bernasconi siamo tutti d'accordo però
Ecco
Sì soli ma siamo sicuri che una sezione braccetto speciale a Sollicciano e forse si è forse meno propagandistico di un invio sulla colonia penale di una riapertura di Pianosa o dell'Asinara
Però c'è la necessità di isolamento in concreto esiste per questi soggetti
E la la loro la possibilità che al alcuni esponenti di rilievo del capital gain Zatta accedano a una differente visione dell'esistenza quella che vogliamo indurre culturalmente con la riforma penitenziaria
Con le modificazioni della personalità che sono comunque insite non dicono una manipolazione ma in una scelta per questo o passa per un distacco
Operoso radicale con la cultura e appartenenza mafiosa oppure non è realizzabile e questo mi pare che insomma lo lo dobbiamo dire noi dobbiamo prendere atto ecco su questo
Si parla
Perché purtroppo ricomparsa poi passo subito dietro
La questione della tortura nei luoghi di segregazione carcere le caserme degli buttate dei condannati è una vergogna quotidiana del nostro Paese
è una vergogna di fronte all'accusa rispetto alla quale ci sono complicità grandi responsabilità grave anche dei giudici cioè ora mia categoria di appartenenza sulla quale si fa pochissimo rispetto ai quali abbiamo un atteggiamento di rimozione e invece forse quanto ogni tanto da qualche parte questi fatti vengono denunciati vero ci sono i problemi più grossi ma questi non sono problemi di minore importanza per per vedere di che segno è la nostra civiltà
L'acquisizione
E non ho ben capito i termini della questione posta dal senese perché se senese d'accordo nella necessità che a questa sfida alla democrazia del Paese da parte di un potere armati che uccide è sterminata
I migliori rappresentanti dello Stato
E su questo siamo d'accordo se siete d'accordo su questo che che la democrazia è in pericolo perché è necessario proteggersi attraverso strumenti del diritto penale e lo strumento penitenziario a questo punto le soluzioni devono essere efficaci e credibili
Quindi la domanda è sono le carceri italiane così come lo sono descritte nel volume di De Cataldo in grado di soddisfare a questa esigenza nei confronti di delinquenti di estrema e indiscusse pericolosità come i mafiosi questa domanda a cui risponde
Dal quadro che emerge dal volume che io appena letto
Non mi pare che la gran parte delle carceri italiane dirlo garanzie da questo punto di vista il carcere italiano tante garanzie di sicura
Protezione sociale tra virgolette nei confronti delle componenti deboli e disperate della criminalità
Nei confronti della grande criminalità il carcere italiano è uno strumento di riconferma del suo potere e uno dei nuovi attraverso cui si riconfermano in tutti i rapporti di potere all'interno della criminalità il mafioso che sta in carcere
Spadroneggia il mafioso che stancare sovrasta l'organizzazione evidenzia e questo è un dato di fatto una delle critiche principali che noi svolgiamo se noi dovessimo del nostro paese delle carceri in grado di assicurare un regime seria differenziarli tensione tra il delinquente mafioso al massimo grado di pericolosità Michele Greco Stifani
E il piccolo scippatore o il piccolo rapinatore allora la risposta sarebbe sì il sistema carcerario italiano in grado di dare questa risposta siccome io non credo proprio che questo sistema assicuri questo elemento
Il problema più urgente che lui abbia e qui non mi nascondo il pentito perché sono stato io proporre un regime carcerario speciale dei mafiosi subito dopo l'omicidio Borsellino
Allora se la risposta è no perché questo sistema così come fatto non può garantirle a questo punto vanno trovate delle alternative
Se il patto nella tua analisi di precludere queste persone in isole scomode e distanti
Come l'Asinara e Pianosa incide sul godimento di alcuni diritti allora io credo che se problema si riduce a un fatto di facilità di comunicazioni si possono trovare tante soluzioni si può creare un anno un sistema di trasporti più efficiente si può creare un modo attraverso cui gli avvocati di mafia possano per esercitare il loro mandato nei confronti dei clienti offrendo loro soluzioni Partinico periferico e così via e se il discorso delle quello che l'Asinara e Pianosa
Non offrono condizioni di detenzione rispettino i minimi standard umani difficili tenuti allora ben vengano analisi denunce e così via però attenzione
Deve essere sempre presente sempre premesso a queste analisi quando parliamo dei mafiosi non quando parliamo dei poveracci che il fatto della isolamento il fatto della reclusione il fatto della punizione certa nota e che abbia anche un contenuto come dire simbolico nei confronti di quell'che si fa dev'essere chiaro altrimenti si fanno se si fa il discorso a senso unico e ci si guarda solo l'aspetto della eventuale violazione del diritto civile detenuti
Si fa il discorso degli avvocati della macchina
Ecco no no non voglio assolutamente accusati di questo voglio dire e riteniamo assolutamente ambiguità da questo punto di vista per me il limite di una politica antimafia consiste nella cultura che non deve esistere consiste nel rispetto di alcuni diritti fondamentali detenuto mafioso
Ecco detto questo detto questo l'Asinara Pianosa e quant'altro ben vengano
Vengano rafforzate vengono moltiplicate non ci devono entrare poveracci che c'entrino più capimafia che possibili perché abbiamo il dovere di considerare il carcere anche uno strumento di protezione dall'aver dinamica
Detto questo detto questo siamo d'accordo però stiamo attenti perché questi discorsi quando vengono fatti partendo dall'altro lato della medaglia possono essere fraintesi soltanto questo tipico se io Tavano del carcere ha proposto della criminalità comune a proposito di tutto il discorso che facevo prima atto dal discorso da cui si è partito tutto e cercato diritto dell'uomo contenuto del cittadino detenuto di potere la tendenza dei suoi diritti separato incardinati per un fatto così anche di gusto io comincio dall'altro lato non perché assegni una priorità pregiudiziale una cosa rispetto ad una ma per un fatto di cultura e di rispetto anche dei sentimenti civili di un Paese delle vittime di questa gente delle vittime della mafia che in questo momento per me
Sono nel merito non solo politico ma anche di politica penitenziaria di giustizia che deve prevalere il problema principale che abbiamo adesso che di proteggere la società e aristocrazia dalla mafia
Se ci riusciamo facciamolo rispettando i diritti del capomafia detenuto
E perché sono diritti anche qui
Maccanico dobbiamo partire
Dalla necessità di proteggere una società da vergogna avevamo
Conclude
Bene dico il dibattito
Si è acceso alla fine perché
Si bisogna sempre così ma io vorrei fare qualche brevissime parole mi è capitato distare assieme agli algerini
Poco prima della rivolta al sei
Ed erano tortura
Mi è capitato all'estero negli anni dopo ho scritto libri ignoto abbastanza conosciuto di andare a sollecitare condizioni meno dure per detenuti politici che stando unitaria malmesso in isolamento
Temporale cioè nel senso che non avevano più rive del Giordano ediz del suo ora la questione qui essa che tipo di società si sta determinando quando abbiamo bisogno visto che la reclusione in sé per sé non è più in grado di assicurare il controllo sociale
Visto che la pena di morte ormai sia sia si attua solo di nei retrobottega negli scantinati del potere e salvo negli stadi non viene messa in mostra
La pena differenziati in modo tale che per diventare un convincente sostituto alla reclusione
Torniamo a galla con la tortura perché l'isolamento di quel tipo che incide sui sensi anche attuato in un carcere assolutamente perfetto cioè anche al centro di Roma trasforma il soggetto in oggetto incapace di distinguere il giorno dalla notte comunque è una tortura che viene mascherata delusione perché pur allora adesso possiamo dirlo poi è ammissibile la tortura come strumento di controllo già diciamo che il tipo di società e diversificazione per arrestare introducendo un elemento che era Speedo da secoli cioè se la sto seguendo alla reclusione come strumento di controllo sociale uno di forestazione che punta hanno una differenza a una distinzione tra categoria di reclusi tale per cui per alcuni non vale delusione ma vale la deprivazione sensoriale Perazzi valevole induttivo Brazzi ancora vale la semilibertà da tre con il collare
Retrò ora questo è il quadro e e che purtroppo alle nove meno venti io dovevo trattato noi facciamo prima perché questo Riboli guardava non questi problemi guardava intervengo comune quello sì che ho riconosciuto qui il cachet normali del mondo con un per quanto riguarda poi invece questa questione come si venne per un dibattito
Ah sì ecco ecco l'abbiamo allora per invitando la Casa della Cultura organizzare un dibattito su questo tema specifico e Giuliano
Abbiamo