Intervista a Giorgio Tonini sulla cosiddetta "manovrina" economica in discussione al Senato e sulla riforma Legge elettorale

Radio Radicale abbiamo qui di fronte a noi Giorgio Tonini del PD Presidente in Senato nella Commissione bilancio Presidente Tonini mi par di capire che la Commissione la sua Commissione
Ha iniziato l'iter della cosiddetta manovrina a che punto siamo andrà in porto diciamo così come è arrivata da Montecitorio
Dunque siamo all'inizio oggi è stata incardinata
Con la relazione del del relatore senatore Santini ed è iniziata la discussione generale che poi verrà conclusa martedì prossimo perché
Come sapete Camera e Senato in questi giorni non lavorano per la campagna elettorale amministrativa
Quindi martedì prossimo verrà conclusa la la discussione generale che poi si passerà all'esame degli emendamenti che devono essere presentati entro questo venerdì a mezzogiorno
Esame degli emendamenti che naturalmente subordinato all'atteggiamento del Governo al momento il Governo sembra orientato a chiedere al Senato una lettura conforme a quella della Camera quindi a non riaprire la questione degli emendamenti per ragioni di tempo
Questo ovviamente prelude ad una fiducia sul testo approvato dalla Camera però tutto questo ancora prematuro quindi bisognerà vedere nei prossimi giorni sex sarà questa su come
Sembrerebbe
La posizione del Governo questo punto sulla lite sulla procedura della cosiddetta la manovrina uniformità siamo in attesa dell'apertura della sessione bilancio a settembre e nel mentre c'è la questione della legge elettorale lei come vede la legge elettorale che si sta configurando
Beh intanto mi faccia dire una cosa da Presidente della Commissione Bilancio io penso che sia molto opportuno per la salute del bilancio del Paese
Chiudere la questione della legge elettorale prima della pausa estiva diciamo così entro buio
Perché questo perché
La lo scenario peggiore lo scenario
Diverrebbe dire da incubo
è quello di trovarsi in autunno
Comunque in campagna elettorale perché più tardi si va a votare dopo Natale quindi
In autunno saremmo in piena campagna elettorale con la legge di bilancio da fare in un ramo dell'ACAM del Parlamento mentre nell'altro ramo
Si sta facendo la legge elettorale questo
Questo porterebbe una serie infinita di ricatti trasversalità la legge elettorale Bilancio che possono veramente mettere il paese in una condizione drammatica dal punto di vista
Della tenuta dei conti e della sua credibilità
Nell'Internazionale mentre invece una volta chiusa
La questione della legge elettorale poi a quel punto saranno le forze politiche insieme al Presidente della Repubblica decidere se
Meglio rapporto costi-benefici
Fare comunque la legge di bilancio da parte di questo Parlamento e di
Questa maggioranza se ci sarà ancora
Poi andare a votare dopo Natale o se invece votare prima di Natale perché è meglio
Che sia subito in in funzione il nuovo ordinamento una decisione diciamo su qual è il male minore ma una decisione a quel punto tutt'altro che drammatica c'è una decisione che può essere presa con una certa
Diciamo così serenità mentre invece se ci fosse l'ingolfamento in autunno di tutte le questioni insieme allora quello
Si sarebbe lo scenario a mio modo di vedere peggiore
Ecco prima appunto di riprendo il discorso la riforma elettorale ma lei pensa che la legge di bilancio come dovrebbe essere scritta per essere
Troppe per essere approvata abbastanza liberamente per non far tremare i nostri investitori finanziari internazionali sono i nostri creditori
Gli investitori hanno paura di una cosa sola che ovviamente purtroppo nessuna legge di bilancio in questo momento
Può scongiurare cioè la questione della instabilità politica
Siccome che si vada a votare in autunno si vada a votare in primavera
Giudice pochi mesi comunque le elezioni ci saranno
E siccome
Comunque che sia questa ossia leggermente diversa da questa dopo l'esito del referendum del quattro dicembre avremo comunque una legge elettorale proporzionale su due Camere quindi
Il rischio di instabilità comunque di fare diciamo di governabilità faticosa
è nelle cose diciamo
Si tratta di minimizzare i costi i rischi ora a me sembra che una legge elettorale che venga approvata con una larga maggioranza e con una convergenza di tutte le
Le maggiori forze politiche quindi con una maggioranza che sulla carta potrebbe arrivare all'ottanta per cento del Parlamento
Credo che questa sia in sé un segnale di stabilità
Perché in qualche modo segnata una convergenza sulle regole del gioco e questo non c'è mai stato da decenni a questa parte
E segnala anche una qualche propensione a cercare punti di incontro
E se mi si passa la parola anche di compromesso tra le forze politiche che in un contesto
Di istituzionale ed elettorale di tipo proporzionale una risorsa imprescindibile
Quindi io credo che l'accordo sulla legge elettorale in sé e già un elemento nelle condizioni date io avrei preferito che le condizioni date fossero un altro esito del referendum del quattro dicembre ma così non è stato nelle condizioni date
Una convergenza sulla legge elettorale e anche
Il massimo di stabilita che noi possiamo
Mettere in campo
In questo momento cioè nel mille lei sta dicendo insomma è membra la parola fine quasi più importante la collana convergere tutte le forze politiche sulla legge elettorale piuttosto che singoli contenuti tecnici agli gestisca
Esatto dato che le diverse proposte che sono in campo sono tutte a
Elevato tenore proporzionale distico
Sia che si voti Colelli e con la legge è scaturito dalle sentenze della Corte quindi famoso consulte Elio sia che si vada a votare con un Mattarellum annacquato
Quindi il cosiddetto Rosa Otello sia che si vada a votare con il tedesco italianizzato che sembra essere in questo momento l'ipotesi più forti più più forte
Alla fine la differenza è ci si va a votare in un clima di lacerazione di rissa di contrapposizione violenta dalle forze politiche che prelude poi ad un dopo elezioni comunque di
Suggestione molto difficile
O è meglio andarci in un clima comunque di convergenza almeno sulle regole
Che è una promessa voglio dire niente di più che una promessa di una confronto civile poi quando si tratterà
Di valutare i risultati elettorali e di fare un un Governo che non potrà che essere a meno che uno dei contendenti io mi auguro il Partito Democratico
Sfondi il muro del quaranta per cento ma
In qualunque altro scenario dovremmo valere un Governo di convergenza di più forze politiche quindi
Che ci sia una condizione di clima dire una reciproca legittimazione non di reciproca delegittimazione una risorsa strategie
Per il Paese e qui una domanda insomma uno dice ma il nuovo atteggiamento Cinquestelle favorevole al compromesso parlamentare per la legge elettorale lei come lo giudica
Io lo giudico un fatto positivo perché questa legislatura quella
Di questi anni e anche
L'esito negativo del del tentativo di riforma in gran parte è stato dovuto al fatto che
La seconda o forse prima forza politica del Paese
Inizia a seconda dei momenti insomma
In ogni caso uno dei grandi protagonisti in questo momento della dell'OSCE della scena politica italiana si è chiamato fuori da qualunque quel compromesso diritti più di tipo parlamentare
Addirittura loro non hanno mai votato il verbale delle sedute in Senato cioè siamo arrivati
Livelli grotteschi io non ho mai capito perché non votano il verbale il verbale della seduta precedente o uno rileva bene e dei dettagli da chiarire oppure vota al verbale no nemmeno il verbale
Questo ovviamente ha congelato in una posizione antagonista una una forza importante che poi ha un consenso significativo nel Paese allora il fatto invece che nella prossima legislatura si possa sperare di avere
Da parte del Movimento cinque Stelle un atteggiamento
Se è vero critico tutto quello che si vuole ma comunque costruttivo e già impegnato cercare soluzioni positive nell'interesse del Paese come sta vedendo sulla legge elettorale io penso che sia uno dei risultati più importanti
Del lavoro fatto dal PD e da data dal Segretario Renzi in queste ore in queste settimane che stiamo come sempre già Salamini Respighi presidenti di Senato e alla Commissione bilancio come sempre un saluto dalla nostra mi tenterà Radio Radicale