La Repubblica delle Idee 2017 - "Crescita e lavoro. Perché l'Italia va piano?", con Pier Carlo Padoan

Benissimo buongiorno grazie a tutti quanti di essere qui benvenuti repubblica delle idee sta concludendo il suo ultimo giorno di questi appuntamenti che abbiamo iniziato a seguire da giovedì
I quali abbiamo parlato di cultura
Spettacoli di storia di politica estera di politica italiana ovviamente abbiamo parlato anche di economia ma a maggior ragione ne parliamo oggi chiediamo quindi benvenuto al Ministro l'economia Piercarlo Padoan che qui con noi molto gentilmente
Il ruolo del Ministro ruolo un po'particolare nel Governo e visto l'economia è forse quello che ha il compito più difficile specialmente se
Pensiamo che deve svolgerlo in un periodo di crisi come questo che abbiamo attraversato una delle crisi
Più lunga economiche dai tempi della grande recessione il compito ingrato del ministro Economia è quello di riuscire a trovare le risorse in tempo di crisi che magari mi son quasi impossible
Dopo aver le trovate poche o tante che siano spenderle moltiplicarlo ed in modo da spingere la crescita è un compito appunto come dicevamo
Molto difficile da
Conciliare
La cosa
Più complicata per un ministro punto anche riuscire a trovare una sintonia con
Con la politica verrà spingere il Paese verso la crescita e il tema di cui dibattiamo oggi è proprio questo
Come mai sul lavoro e su crescita l'Italia cresce meno degli altri partner non riesce ancora ad avere un ritmo di così veloce come Castro avere gli altri
Molte cose sono state già dette su questo
E l'Italia è stata accusata di essere un Paese più arretrato dal punto di vista tecnologico con poca produttività che molte accuse sono state svolte anche a volte anche
A coloro che hanno imposto volevo spediti
E allora la prima domanda che io faccio al ministro è proprio questa come mai in cresciamo così poco e tutto sommato di chi è poi la colpa nostra quest'anno
Grazie per la domanda buongiorno a tutti mi scuso per il raffreddore che per la cronaca ho preso a Berlino ma questo non è una
Notazione polemica
Perché l'Italia cresce poco innanzitutto se mi permettete visto che io sono noto come amministrata etnico vorrei precisare una cosa non siamo più in recessione
Italia cresce dalla fine del due mila quattordici dopo anni di recessione importante che ha portato via dieci punti di PIL di prodotto interno lordo
Un danno profondo per qualunque economia che ha lasciato ferite anche strutturali nel tessuto economico del Paese
Da cui Paese adesso sta uscendo le previsioni di crescita sono incoraggianti sono anche migliori a sentire il Fondo monetario internazionale di quelle
Previste dal Governo
E
Dimostravano una cosa che vinti che l'approccio di politica economica che il Governo ha seguito in tutti questi anni e con governo mi riferisco al Governo attuale ma anche al Governo precedente con cui l'azione politica e in piena continuità
è un
Un modo di gestire proprio la sfida che veniva appena posta come si fa per un Paese ad alto debito
A crescere
Permettendo un consolidamento di finanza pubblica lo si fa camminando su quello che io volte chiamo il sentiero stretto
Anche in ricordo delle mie vacanze in montagna in cui bisogna evitare di cadere da una parte e cioè fare aumentare il debito oltre misura anzi ridurlo
Oppure dall'alta quello di soffocare la crescita quindi l'intonazione della politica economica deve tener conto di queste due cose
Ne deve tener conto con la politica di bilancio con l'uso appropriato di sospese ed imposte ma anche in stretto collegamento con l'agenda strutturale come riforme strutturali
E questo è il
Un punto estremamente importante un punto che ci riporta a due decenni addietro l'Italia è vero che cresce poco o meno è vero che è cresciuta poco in passato o meno
Di suoi partners europei
Essenzialmente per l'accumularsi di ritardi strutturali che si sono accumulati anche
Senza l'impatto della crisi finanziaria si sono accumulati nel settore della pubblica amministrazione del mercato del lavoro della giustizia civile dell'amministrazione tributaria
In questi ultimi tre quattro anni sono stati fatti grandi progressi nello sciogliere questi ostacoli il rimuoverli nel sostituire le regole
Che impedivano la crescita poi la crescita potenziale in modo significativo nell'implementare Nuovi comportamenti nel migliorare il modo in cui la folla l'Amministrazione
Pubblica funzione all'amministrazione tributaria quella della giustizia civile e così via
Tutte queste cose stanno piano piano cambiando il modo in cui l'economia funziona e io sono fermamente convinto che
Questa crescita che è incoraggiante ma sicuramente ancora non soddisfacente si consoliderà negli anni avvenire perché oltre alla politica di bilancio prudente ma
Attenta la crescita c'è l'impatto delle riforme strutturali che via via si farà sentire riforme strutturali e questa è un'altra cosa che ripeto spesso
Sono processi complessi che richiedono di essere approvati dalla politica dal Governo dei Parlamenti ma o io richiedono di essere implementate richiedono di essere tradotte in comportamenti diversi
Dei soggetti pubblici delle imprese delle famiglie e da questo cambiamento di comportamenti ci sono i risultati migliori che in passato
Questa è la mia idea l'idea che credo abbia informato l'azione del Governo in questi anni e che io mi auguro continui a farlo
Ministro quando qualcosa non funziona si cerca sempre un colpevole che si apre con processo proviamo allora esaminare chi possono essere i vari colpevole di questa nostra crisi e cominciamo da quello che è più nominato più spesso cioè l'austerity
C'è stato imposto dall'Europa probabilmente per meno così qualcuno pensa ma c'è qualcosa di nuovo all'orizzonte perché questa nuova asse che si profila tra
La Francia di ma Kron techno Merkel che sembra poter agevolmente riconquistare la maggioranza e quindi il potere
Può cambiare probabilmente la direttrice di marcia
Dell'Europa ci sono speranze da questo punto di vista di un cambio di rotta oppure si proseguirà sulla strada piuttosto rigide
Intanto visto che è stata menzionata l'austerity vorrei dire che un cambio di rotta già c'è stato l'austerity a una parola in gergo per dire che nell'immediato periodo successivo alla grande recessione le finanze pubbliche di molti Paesi
Che avevano subito uno choc per via della recessione che erano diventate molto più il deficit del passato dovevano essere rimessa a posto
E per alcuni anni non solo in Europa si è pensato bisogna soprattutto stringere sulle finanze pubbliche questo stato fatto anche in Italia
In una situazione particolarmente difficile
Ma un cambio di
Priorità in Europa è già avvenuto
Nel due mila quattordici scusate se io lo rivendico ma rivendico con forza il due mila quattordici il secondo semestre del due mila quattordici nell'anno in cui l'Italia con il nuovo Governo appena insediato
Prende la Presidenza del semestre europeo
E riesce in particolare al dire che le priorità delle politiche economiche in Europa non deve essere tanto e solo l'austerity certo il consolidamento di finanza pubblica rimane fondamentale
Ma deve essere la crescita e il lavoro e di cure e di qui la necessità di mettere in campo nuovi strumenti il Piano Juncker degli investimenti pubblici
A sostegno alla crescita che funziona abbastanza bene e di cui l'Italia approfitta abbondantemente è un esempio di quel cambiamento di intonazione
Un cambiamento di intonazione che sta continuando e che vede nel dibattito tra i ministri finanziari del cosiddetto Eurogruppo nell'Ecofin
Una maggiore attenzione all'equilibrio tra finanza pubblica che consolida il debito e lo fa scendere indispensabile per un Paese come il nostro ma dedica risorse alla crescita
Quindi
C'è un continuo cambiamento
E che adesso dovrà investire anche l'istituzione dell'unione monetaria è stata citata la Germania e la Francia di macro vorrei qui e dire che l'Italia fa parte di questo progetto
C'è un dialogo a livello di capi di governo ovviamente con la Germania e con la Francia per portare avanti idee comuni
E c'è
Un lavoro già stabilito tra i tre ministri delle finanze Francia Germania Italia che si riuniranno a luglio per
Stabilire quali possano essere i punti da portare avanti in un'agenda europea in cui l'Unione monetaria si consolida e più attenta la crescita e più attenta la stabilità
I e quindi si preoccupa sempre più
Della bisogni dei cittadini come
Si sente spesso dire a me è un'espressione che piace molto e
L'unione monetaria non può essere solo banche e finanza pubblica deve essere anche crescita e lavoro altrimenti non ha senso
Ministro mi
Mi inserisco anch'io su questo incontro che lei farà con i suoi omologhi francese e tedesco quali sono i punti che lei vorrebbe in particolare che venissero fuori da Italia Francia e Germania
I punti sono quelli che in
Sono in sintonia con l'ultima cosa che ho detto e cioè che accanto a un
Completamento l'opinione bancaria accanto alla definizione di una
Opzione fiscale di politica di bilancio comune in Europa ci sia più attenzione
Al problema del lavoro e cito un esempio c'è una proposta italiana è che l'Italia ha messo sul piatto già da parecchio tempo
Che è stata recepita anche nella comunicazione che la Commissione europea a e messo qualche settimana fa sull'Unione monetaria
Che ha a che fare con la
L'avviso
L'assicurazione contro la disoccupazione ciclica
E cioè uno strumento che permetta di affrontare le possibili difficoltà sul mercato del lavoro che in una unione monetaria
Rischiano di trovarsi accadesse
Particolarmente gravi ci sono vari esempi che qui non cito Celly l'Europa si
Dotasse di uno strumento del genere raggiungerebbe due obiettivi primo
Rendere meno gravi costi in termini di disoccupazione degli eventuali momenti di crisi futura che più o meno ci saranno questo è inevitabile
Ma allo stesso tempo dare un segnale che appunto la moneta unica non è solo banche finanza ma anche occupazione e lavoro
Parlando di persone sedute sul banco degli accusati non possiamo però guardare soltanto l'Europa ma dobbiamo guardare anche in casa nostra
E noi abbiamo due problemi il primo è un elevato livello del debito pubblico
Il secondo è una arretratezza complessiva forse di sistema Paese in molti meccanismi le faccio alcuni esempi ve ne vennero dei trasporti ha provocato in molte città una paralisi del traffico
Io personalmente ho raggiunto la stazione pervenire a Bologna a piedi e c'erano più di duecento persone che aspettavano un taxi che non c'era ma Huber
Abbiamo cancellato per il momento dalla possibilità di circolare
La CGIL ha contestato con una manifestazione la revisione del pacchetto voucher che invece buona parte dell'imprenditoria ritiene necessario per lo meno nell'ultima formulazione che non prevede
Degli abusi come ci sono stati nel corso degli anni
Il DDL concorrenza è bloccato da due anni in Parlamento il Codice della strada è in discussione da tre anni
C'è un sistema Italia che sembra un po'refrattario a tutto quello che è modernità non ritiene che questo
Sia un peso molto pesante per il nostro Paese a te ti aggiungo una cosa ancora
L'altro è l'estrema litigiosità
Misto Franceschini ha nominato dei direttori esteri dei musei il TAR nera
Praticamente tolti di mezzo cinque dopo che il Consiglio di Stato e ovviare insediati nome intenti abbia un'idea di un Paese molto litigiosa e soprattutto molto confuso per quanto riguarda il futuro gli esempi che lei faceva adesso parlano di un problema più generale
Che è il seguente nel due mila quattordici due mila quindici l'impatto internazionale dell'azione del Governo nel Governo Renzi
In tema di riforme avuto una conseguenza una una
Effettuo incredibilmente positivo l'Italia è stata vista giustamente come il Paese nel quale dopo molti anni
Tanto sia di recessione che di
Immobilismo diciamo istituzionale e sociale
Dava slancio un programma di riforme molto ambizioso e anche molto necessario
Questo il programma di riforme andato avanti sono state varate riforme importanti come Jobs atti come l'avvio
Riforma di giustizia civile la riforma della pubblica amministrazione la riforma della scuola e anche la riforma istituzionale
Solo ci sono poi succeduti degli
E degli eventi tra cui anche il risultato del referendum istituzionale
Che hanno
Prodotto oltre a quello che hanno prodotto sul dibattito di politica interna a livello internazionale il segnale opposto
E cioè l'Italia aveva cominciato bene sulle riforme e adesso improvvisamente il processo di riforme si è fermato
Questa è una affermazione che nei miei contatti internazionali sia con i colleghi ministeri e non solo europei sia con gli operatori di mercato che guardano all'Italia come possibile sede di investimento
è un'affermazione che più spesso ho sentito negli ultimi tempi
Ed è un'affermazione
Che non mi piace
Intanto perché in parte sembra giustificare il fatto che le riforme si sono
Allentate i FAS e in parte il fatto che le riforme anche quando continua andare avanti magari in modo sotterraneo come dicevo prima non sono percepite
Questo un punto estremamente importante è fondamentale che l'Italia continui nel processo che è andato avanti perché se no quando CIPE volgiamo alle spalle guardiamo gli ultimi vent'anni guardiamo quegli ostacoli strutturali
Che sono alla radice della risposta del perché l'Italia cresce poco
Poi rischieremmo di dare il segnale che l'Italia continuerà atterrisce e continuerà a produrre poche opportunità di lavoro in particolare per i giovani quindi al di là dei singoli episodi che
Denunciano specifici casi istituzionali o malessere e così via che però sono
Un senso a danno un senso generale è indispensabile che nel Paese si ritrovi questo stimolo per le riforme perché quello è
La vera garanzia che
Tra un
Paio d'anni a questa stessa domanda qualcuno risponderà non è più vero che l'Italia cresce poco
Speriamo che basti un paio d'anni lo speriamo tutti qualcosa si può cominciare a vedere anche in un paio d'anni e già si sta cominciando a vedere delle cose fatte
Senta Ministro le faremo pervenire il torcicollo molto e che il raffreddore uno di qua e uno di là
Però io volevo tornare a una cosa che lei diceva prima l'Europa non può essere fatta solamente di
Banche e di finanza pubblica al momento e fatta molto di banche di finanza pubblica allora ci aiuti a capire su questi due capitoli l'Italia dove messa partiamo dalle banche
Da quel che si capisce in corso una trattativa forte con Bruxelles per capire la sorte delle due banche venete
Che cosa sta succedendo e che cosa possiamo aspettarci ma permettetemi di citare il Presidente del Consiglio che se non sbaglio ieri ha detto di banche più si lavora meno se ne parla meglio è
Voglio dire solo una cosa anche che nel caso delle banche si verifica la
Percezione sbagliata cui Erice mi riferivo prima nei confronti delle riforme
I in molti molte volte nei mesi passati
Nel descrivere la situazione italiana commentatori internazionali le banche d'affari dicevano Italia c'è un grande problema irrisolto di sofferenze bancarie cioè di bilanci delle banche pieni di crediti
Non dico inesigibili ma quasi cui valore sia fortemente ridotto e questo naturalmente va male per le banche va male per l'economia in italiano sta succedendo niente
Questo non è assolutamente vero
In Italia stanno succedendo varie cose
Sono state introdotte misure importanti di accelerazione delle cosiddette procedure concorsuali cioè quei meccanismi
Che tendono a risolvere le controversie tra creditori e debitori sono stati introdotti meccanismi di garanzia dello Stato sono state fatte due riforme strutturali le banche popolari le banche di credito cooperativo
E inoltre siccome l'economia va un po'meglio le sofferenze bancarie anche per un meccanismo
Spontaneo si stanno riducendo
In più ci sono
Alcuni casi
Critici che si sono rivolti positivamente cito il caso UniCredit che ha ricapitalizzato recentemente per tredici miliardi ed è una cifra niente male
C'è
Poi un insieme ad alcune alcuni casi nei quali
Il ruolo dello Stato è più importante uno è quello
Del Monte dei Paschi sul su cui si sta arrivando alla conclusione importante e poi il caso brevemente su cui si sta lavorando alacremente
Voglio solo dire una cosa a questo proposito che il lavoro che le istituzioni italiane stanno portando avanti ovviamente con le banche interessate ma con le istituzioni europee perché sono parecchie le istituzioni europee ogni volta coinvolte nella gestione delle crisi bancarie è un lavoro sicuramente non facile ma non voglio lamentarmi del lavoro difficile
Ma anche molto fruttuoso i meccanismi europei le regole europee sono purtroppo molto complicate e soprattutto in alcuni casi non sono mai state veramente applicate
La i cosiddetti meccanismi
Di gestione della CRI delle crisi bancarie qualcuno di voi avrà sentito parlare di un
A canoni motti unificante che si chiama avviare di
Che vuol dire
Direttiva per la risoluzione
E la
Lanza rilanciamo la
La
La risoluzione delle banche
Tutte queste cose devono essere applicate in modo
Attento e in modo concordato lo stiamo facendo lo abbiamo fatto continueremo a farlo
E
A questo punto guardiamo più avanti tra qualche mese come sarà lo scenario lo scenario sarà uno scenario
Molto più favorevole per tutto il sistema bancario molte riforme saranno in via di completamento quelle del sistema banche e delle banche cooperative per esempio
E i casi critici saranno io mi auguro ma sono molto fiducioso che saranno le nostre spalle a quel punto l'Italia avrà
Dimostrato di essere in grado di affrontare un problema molto italiano e cioè il fatto che
La crisi recessione
Del PD di qualche anno fa ha colpito un'economia cosiddetta banco Centrica nella quale se c'è una recessione e le imprese vanno in difficoltà questo si trasferisce immediatamente sui bilanci delle banche
E di conseguenza le banche si trovano appunto a dover affrontare questa questione ne stiamo uscendo
Con fatica ma con determinazione ecco ripeto con un'ottima collaborazione alle dall'Europeo
Ministro tocca a me adesso contribuì lasco torcicollo
I belli né c'è possibilità che la norma possa essere rivista visto che molti obiettano sul fatto che ci sia stato la scarsa informazione sulla sua effettiva applicazione sulle conseguenze che avrebbe avuto pilota domanda molto brutale che viene dalla pancia una parte la pancia del Paese
Vale la pena spendere tanti soldi per salvare le banche quando potrebbero essere invece impiegati che ne so per favorire altri investimenti e l'occupazione
Allora per quanto riguarda la revisione delle regole è previsto un momento in cui l'abbia di sarà sottoposta
A valutazione saranno preziose in quel momento ma anche adesso le esperienze che si stanno facendo in termini di applicazione di queste regole nuove che sono state scritte da tutti
Sui libri delle regole ma spesso non potendo prevedere come a volte avviene con le norme casi dia casi che si sono rivelati più difficile in quanto si potesse prevedere
La questione del se sia
Opportuno
Utilizzare le risorse pubbliche per il il salvataggio delle banche è una questione complessa però innanzitutto
Vorrei dire che l'Italia negli anni passati è stata il Paese che ha speso dal punto di vista pubblico meno o di tutti i Paesi europei per il salvataggio delle banche
Altri Paesi europei che il primo Paese è la Germania che ne ha spesi più di duecento di miliardi hanno abbondantemente profuso denaro pubblico per le rispettive banche
Quindi l'Italia casomai non è affatto abbastanza in passato
Adesso Italia come è noto ha messo in campo uno strumento
Di ricapitalizzazione precauzionale che serve ad aiutare le banche
In temporanea difficoltà a ritornare su un sentiero di diciamo di profittabilità insostenibilità di medio termine come il caso e di Monte Paschi di Siena
In quel caso le risorse pubbliche saranno al momento opportuno ritirate dal capitale della banca e la banca sarà pienamente finanziata capitalizzata dal settore privato
Nel frattempo
Gli spazi questo non ha sottratto sparsi alla finanza pubblica
Per per esempio il sostegno il taglio delle tasse
C'è un aspetto tecnico i soldi dei vari capi elezione precauzionale impattano sul debito e non sul deficit
Quindi il vero spazio
Che ci limita in questo caso è il deficit che non ha a che fare con queste risorse che pure sono oggi un po'una cosa salvare le banche
Non significa salvare i banchieri significa salvare i risparmiatori significa salvare le imprese che dal credito di quelle banche dipende
Quindi queste palestre molto il problema banchieri per ora non hanno pagato molto il conto dei loro errori dunque ci sono alcuni casi
Che hanno a che fare con la mala gestio
Che devono essere gestiti al di là dell'aspetto strettamente finanziario
In alcuni casi le banche hanno pagato
Ma hanno scaricato sui risparmiatori l'onere di questo giustamente
Quello che si sta facendo è di mettere in piedi soluzione che noi mi caso proteggere anni risparmiato questo è l'impegno pubblico che io ho detto pubblicamente
E chi ripeto qui lo dico anche in Comune gergo tecnico non ci sarà il Bellini
Volevo tornare ancora all'Europa abbiamo analizzato il capitolo banche
E ora vorrei analizzare con la il capitolo finanza pubblica se ci può spiegare molto semplicemente in che posizione siamo adesso con l'Europa
Dopo che abbiamo ottenuto diciamo l'interpretazione più favorevole
All'Italia di alcune norme e quali spazi ci sono per la finanza pubblica
Allora lo so gli spazi di finanza pubblica sono innanzitutto limitati dal debito che è troppo alto e deve cominciare a scendere in modo significativo
A questo proposito ricordo anche qui un fatto che spesso viene ignorato se guardiamo agli anni
Negli ultimi quindici anni l'Italia dopo la Germania
è il Paese che ha messo in atto la politica fiscale più rigorosa
Della zona euro e questo si misura con una grandezza anche qui devo usare un termine tecnico il cosiddetto surplus primario
Cioè il saldo al netto del pagamento degli interessi che unico caso è stato positivo col eccezione del due mila nove assieme la Germania in tutti questi anni gli altri Paesi sono stati molto più spendaccioni
Detto questo
Il debito pubblico ci impone
Di seguire questo atteggiamento e lo continueremo a fare
Quando ci sarà più crescita un po'più di inflazione il debito scenderà più rapidamente e ci potremmo avvalere di un meccanismo automatico semiautomatico di
Di discesa del debito
Allo stesso tempo però è importante continuare in quello che io chiamavo il sentiero stretto il nostro deficit
E ben al di sotto del mitico tre per cento ci sta restringendo ulteriormente
Star mandando un segnale importante dei mercati che l'Italia riesce a sostenere la crescita
E
A consolidare la finanza pubblica
Questo quadrato continuerà ispirare il lavoro del Governo anche
In previsione di una legge di bilancio che ci apprestiamo a fare
Ecco sulla legge di bilancio ieri il premio Gentiloni diceva non è tempo di vacche grasse ma abbiamo fieno in cascina continuiamo in questa metafora agraria pastorale
Quali vacche vanno molto ricca secondo lei con
La finanza pubblica in questo momento con per meglio dire insomma se la mano ma può essere anche come immagino debba essere un'occasione di spinta alla crescita
è meglio continuare a finanziare i consumi come è successo in una prima fase del Governo e inizi o bisogna invece finanziare le imprese fa finanziare diciamo offrire sgravi
All'impresa
E allo stesso tempo al mondo del lavoro si parla ad esempio
Di una fiscalizzazione degli oneri sociali perché assume giovani
Ma questo classico tema che va valutato tecnicamente e politicamente
Ognuna di queste opzioni nei suoi aspetti positivi e negativi il mio atteggiamento è che
E confermo quello che diceva il presidente Gentiloni non siamo in tempi di vacche grasse anche se abbiamo messo un po'di fieno in cascina sia con la cosiddetta manovrina
Che ricordo ha un impatto anche negli anni successivi a quello attuale quindi già ci crea spazi per il futuro sia con
Quello che io mi aspetto non essere respinto
La Commissione europea e dal Consiglio europeo cioè la richiesta di è fare un aggiustamento strutturale importante ma meno stringente che in passato tutto ciò
Aumenta il cosiddetto spazio fiscale cosa ci facciamo con lo spazio fiscale
Naturalmente l'Italia deve crescere di più
Ma non solo nell'immediato delle cresce di più anche nel medio termine deve appunto rispondere alla domanda iniziale
E quindi Luck il motore principale della crescita sono gli investimenti bisogna capire in che modo si possono sostenere gli investimenti privati ma anche quelli pubblici
E poi naturalmente e le due cose son collegate un problema di disoccupazione giovanile
Su cui grava anche l'onere fiscale cosiddetto cuneo fiscale si tratterà di trovare delle combinazioni ottimali cui nel vincolo delle risorse in cui questi obiettivi possano essere perseguiti assieme
Quindi è corretto riassumere il suo pensiero gli prima cosa spingere gli investimenti seconda cosa spinge all'occupazione
Ma
Possiamo dire prima secondo ma le cose sono collegate perché alla fine gran parte dell'occupazione avviene perché le imprese domandano lavoro e quindi se le imprese investono hanno bisogno di macchine ma anche di lavoratori
E la strada di spingere i consumi invece in questa fase avrebbe meno senso ma io non non ha che ha meno senso
Si tratta di
Fare in modo che le risorse che ci sono ma non sono tantissime
Siano utilizzate in modo efficiente
Ed un banale principio dell'uso efficiente delle risorse che piuttosto che interventi
Distribuiti a pioggia è una pioggerellina purtroppo scarsa di questi tempi sarebbe meglio utilizzare tutte le risorse che ci sono in una direzione unica si tratta di valutare quale quella in cui si può correre di più
Grazie ministro troppo ci avvieremo la campagna elettorale e proverò a essere ancora più diretto lei teme che questa campagna elettorale possa dare adito a promesse tipo riduce avremo le curve dell'IRPEF
Ridurremo le curve di lire per fra e che quindi si possono impostare già da adesso politiche economiche sbagliate su aspettative che non potranno essere per mantenute
Ma su questo i venti con la mia posizione di ministro tecnico io posso pensare alle opzioni e so che ci sono diverse valutazioni politiche lo faremo a tempo debito
Ministro tecnico significa anche portare un peso però politico perché il suo ruolo non è soltanto quello dell'uomo che fa i numeri ma che quello che studia le conseguenze politiche delle decisioni che lei
è costretto a prendere di più volte lei ha
Confidato di sentirsi un po'a disagio in questo duplice ruolo quello di non capire tanto le ragioni della politica o di nuove trovarle tante compatibili con le ragioni dei numeri
è ancora così oppure essendo cambiato il Governo ritiene di essere meno sotto pressione di quanto non fosse in precedenza
No vorrei vorrei chiarire una cosa scherzo ma fino a un certo punto quando dico che sono un ministro tecnico sicuramente io ho imparato una cosa facendo questo mestiere
Che le soluzioni tecniche sono
A volte soluzione incomplete c'è sempre una dimensione politica che deve poi scegliere prendersi la responsabilità delle scelte quindi lungi da me dalla respinge l'aspetto politico delle decisioni
In campagna elettorale ovviamente
L'elemento politico viene distorto se del dalla ricerca immediata del consenso e quindi inevitabilmente sì tende a presentare una soluzione piuttosto che un'altra come soluzione taumaturgica
Lei da tecnico tributo si darebbe per il suo comportamento politico che si fosse un politico che molto si darebbe come tecnico
Ma io chiedo la facoltà di non rispondere ho passato la mia vita dare voti agli studenti forse molti pensano rimasti soddisfatti altri un po'meno
Pertanto i voti me li danno tutti i giorni e li lascio diciamolo ora a chi fa questo mestiere lo fa di continuare a farlo
Tra le tante crisi di questo Paese ha dovuto affrontare c'è anche quella dell'Alitalia mi sembra che il giudizio unanime sia stato che in quest'ultimo anno la compagnia se è stata gestita molto male
I dati di bilancio tendono a dimostrarlo
Le chiedo assenso ancora oggi
Avere una compagnia di bandiera o il mondo del trasporto si sta modificando così rapidamente che non ci sono più bisogno di simboli che bollino con delle ali tricolori
Ma
Premesso che ovviamente la responsabilità della gestione giudiziaria dietro alla gestione venalità del caso Alitalia non è del mio ministero non è che mi sottraggo a questo punto
La questione del Columbia la compagnia di bandiera o meno
Va ovviamente vista in un contesto globale molto diverso da quello di titoli qualche anno fa nel quale
La vera questione quali alleanze si fanno in un mondo
In cui ci sono ex compagnia di bandiera molte nuove compagnie private e insieme bisogna trovare una combinazione di tratte low cost contratte invece più ricche che permettano la compagnia di funzionare
Fatemi dire fatemi ricordare due fatti che a seguito delle misure sostenute anche da un intervento di di diciamo temporaneo di di prestito da parte dello Stato la situazione dell'Alitalia
Un po'meno drammatica di quanto non fosse qualche mese fa innanzitutto ci sono state moltissime manifestazione di interesse da parte di compagnie importanti
In secondo luogo la gestione attuale sia pure in termini in situazioni molto difficili sta dimostrando che è possibile aggredire
Una compagnia rimetterla in piedi anche in tempi relativamente rapidi questo non è la soluzione definitiva ovviamente ma fa ben sperare per il futuro e io mi auguro fortemente che ci sia una soluzione in cui poi continueremo a vedere ovviamente
Gli aerei dell'Alitalia e Volare e utilizzate
Posso andare io
La riporto da decenni e l'Alitalia ai terreni alla politica monetaria lei parlava prima dei tecnici che devono avere anche una dimensione politica
Un tema squisitamente tecnico che hanno dimensione fortemente politica è per l'appunto la politica monetaria della Banca centrale europea
In questo momento la congiuntura europea come lei anche ci diceva sta andando bene anche in Italia sta andando bene
Sebbene poi il Fondo monetario calcoli che per i prossimi anni non andava in modo così entusiasmante forse
Ma quello che volevo capire non è che si sta chiudendo una finestra di opportunità di tassi bassi per l'Italia in cui anche il debito pubblico ha i suoi vantaggi
Come fare perché questa finestra non si chiuda o non c'è molto per l'Italia possa fare da sola
è vero che
Il lo scenario di tassi bassi il cosiddetto chiusi cioè partite divisi s'andando verso la sua il suo esaurimento si tratta di vedere esattamente quando ma comunque in tempi non lontani
Questo è ovviamente un aspetto molto importante per un Paese ad alto debito come l'Italia
E l'Italia ovviamente si deve preparare fatemi dire intanto una cosa nel mondo
Del posto più in cui i tassi di interesse erano più alti ci sarà anche più inflazione
E questo è un bene
Oggi
Ci sarà più crescita ci saranno più profitti e questo permetterà all'economia di mercato alle banche alle imprese di funzionare meglio quindi
I posti qui non è semplicemente un mondo peggiore di quello attuale è un mondo diverso in qualche modo più normale
Detto questo l'Italia deve fare molte cose in parte sta già facendo deve adeguare la gestione del debito ad una situazione in cui tassi si stanno alzando e già lo sta facendo
Perché i tassi di mercato già sono più alti di prima già stanno scontando che chiudi finisce quindi non è che dovremo aspettare un anno per avere tassi più alti
Dovrà essere più pronta l'avevo l'economia
Più flessibile più in grado
Di aggiustarsi a questo nuovo
Ambiente dovrà aver fatto passi avanti nella gestione delle sofferenze bancarie tutte cose che devono continuare ad essere fatte
E quindi lo sforzo riformatore anche per questa ragione non si può far male non si deve fermare sarebbe un grave errore dobbiamo continuare a rafforzare la fiducia che i mercati hanno rinnovi e ripeto
La fiducia che i mercati hanno il noi dipende dal segnale forte che le politiche di riforma non si fermano anzi vanno avanti anche in periodo elettorale questo la stiamo ed è un punto estremamente importante
La stabilità è un altro un segnale molto importante che i mercati percepiscono
Le scorse settimane lo spread era salito in maniera abbastanza rapida quando si pensava di andare alle elezioni a settembre il momento in cui questa ipotesi è svanita lo spread è ritornato verso livelli un pochino più normali
Fermo restando che il nostro differenziali come titoli tedeschi che è una cosa che mi stranisce molto diciamo a differenza di solidità dei Paesi e più alto di quello che abbia la Spagna nei confronti di tutti i testi eppure la Spagna a una situazione economica
In parte migliore perché ha fatto le riforme ma una disoccupazione molto alta appena affrontato con una certa rapidità una crisi bancarie molto simile a quella nostra
Lei come spiega questo differenziale di disprezza noi e la Spagna
La Spagna è un caso che viene spesso preso come e confronto con l'Italia ma bisogna fare molta attenzione
Innanzitutto la banca la Spagna avuto una grave crisi bancarie più grave della nostra all'inizio di questo decennio ma approfittato allora di possibilità di utilizzo di risorse europee
Con meccanismi che oggi non sono più disponibili
La Francia a fare la Spagna mancato detto alla Francia perché sono simili in questo la Spagna ha mantenuto e continua a mantenere
Un deficit di bilancio molto più elevato del nostro fino a poco tempo fa era del cinque per cento il nostro è vicino al due oggi
E lo ha potuto fare perché il suo debito è molto più basso del nostro anche se è un debito che cresce mentre il nostro comincia a scendere
Quanto poi
Alla recente episodio bancario spagnolo non voglio entrare nel merito ma posso solo dire che sarebbe sbagliato pensare di trarne una lezione utile per l'Italia perché le circostanze sono assolutamente diverse e non so quanto applicabile al caso Italia
Un'altra cosa che volevo domandarle questa spesso un Ministro dell'economia a
Sulle sue spalle un carico di fattori che sono assolutamente esogeni
Parlo per esempio nel caso Consip una vicenda che nasce
In ambito giudiziario che nulla a che vedere con la normale amministrazione
Del del suo ministero però di fatto in questi giorni è balzato
Allora delle cronache con la decisione da parte vostra di chiedere o di ottenere le dimissioni di due dei tre componenti del consiglio d'amministrazione per accelerare
La caduta dell'intero consiglio d'amministrazione
E quindi risolvere una nodo che stava diventando politicamente molto fastidioso e molto pesante per la maggioranza
Qualche mese fa lei disse che non trovava le condizioni adeguate per rimuovere il management attuale il cos'è cambiato da quel gennaio in cui lei fece quella dichiarazioni in Parlamento
Innanzitutto ecco innanzitutto vorrei ribadire quello che peraltro stava dicendo anche lei e cioè che i due membri del consiglio d'amministrazione di Consip
Dirigenti del del MEF
Si sono dimessi
E questo apporta alla
Decadere automatico del CdA
Per ora
Una ragione molto semplice per evitare che fatti in qualche modo esogeni alla vicenda potessero in qualche modo indebolire
Quel grande lavoro
Che è stato fatto in questi anni da Consip che ha
Cambiato radicalmente i meccanismi
Di
Di acquisti da parte della pubblica amministrazione cosa in Consiglio punto fa per mandato istituzionale e in termini di miglioramento dei meccanismi di risultati di efficienza assolutamente importanti quindi per evitare questa contaminazione
Quello che ha accelerato ma questo ovvio agli occhi di tutti quello che ha accelerato questa situazione è
La decisione assolutamente legittime al Parlamento di presentare una mozione in questo senso quindi
In qualche modo venendo incontro al segnale politico che viene dal Parlamento ma allo stesso tempo
Ribadendo il fatto che bisogna rafforzare e di difendere
Consip come
Compagni compagnia inhouse come strumento come agenzia importante la pubblica amministrazione è stato deciso da parte del MEF
Di accelerare il ricambio della dirigenza Consip con le dimissioni dei due membri dirigenti
Sui giornali oggi abbiamo letto però pare indiscrezioni che dicono che è l'attuale amministratore delegato Luigi Maroni non ha intenzione di lasciare il suo incarico quindi dovrà convocare lui medesimo l'Assemblea nel quale l'azionista che siete voi dovrà decidere
Di cambiare niente manager
Tutto questo è un ulteriore problema io penso che potrà essere risolto prima di martedì
Ma io non non commento sulle indiscrezioni dei giornali perché se una passerella mia giornata fare altro quindi
Ribadisco quello che ho detto prima
Oggi non siano
Senta ministro ma volevo sapere alla luce della sua precedente esperienza lei è stato docente è stato all'OCSE dove
Esaminiamo una serie di Paesi Italia compresa
Vorrei capire due cose uno come in questa nuova fase della globalizzazione l'Italia si può muovere secondo lei sono più i rischi
Che sono forse quelli che abbiamo visto fino qua o sono più le opportunità per l'Italia e d'altro canto se rispetto alla sua esperienza quando esaminava l'Italia da fuori è cambiata questa Italia e come è cambiata
Ci sono rischi ma ci sono grandi opportunità
Ripeto torniamo al punto iniziale la nostra conversazione
L'Italia sta uscendo da una crisi profondissima
E se guardiamo al tessuto produttivo del Paese scopriamo
Che c'è una buona parte delle imprese italiane alcuni dicono attorno al venti per cento che sono assoluti leader
Nella competizione mondiale e per loro la crisi semplicemente non c'è non c'è stata
C'è poi una comoda di imprese più o meno della stessa dimensione che invece è in forte difficoltà delle rivolte soprattutto al mercato interno e con
Bilanci deboli e poi c'è una grande massa di imprese che stanno in mezzo
Per gli per gli anni prossimi in cui la globalizzazione continuerà che sarà
Fonte continua di stimoli di competitività
L'obiettivo strategico del Paese e quello di mettere la maggior parte possibile della parte delle imprese italiane sulla frontiera aumentare così la produttività del sistema
E permette a tutta l'economia di beneficiare degli input l'impatto in termini di crescita e anche di occupazione
Questa secondo me è una sfida inevitabile ma anche una sfida che va presa con ottimismo mi ricollego al punto di prima
Questa sfida ha maggiori probabilità di essere vinta se il processo di riforme continua non viene messo in discussione e quindi ci sono risorse finanziarie
Politiche umane e amministrative per portare avanti questo processo l'Italia e assolutamente in grado di farlo e io penso che lo farà
Dal punto di vista delle mie esperienze agli anni passati direi che il cambiamento fondamentale che pure
Stando istituzioni che hanno a che fare tutti i giorni con la politica economica del Paese
Un conto è guardarla da fuori con con attenzione e un conto è viverla dentro
E questo mi ha fatto molto di valutare tutti quelli che tutti i giorni da dentro devono trovare soluzioni malgrado il novantanove per cento dei commenti di chi sta là fuori sia quello di dare consigli spesso però poco poco utili al lavoro
Lasciatemi dire questa cosa ma sintetizzandola in modo un po'primitivo è andata più indietro l'Italia con la crisi che dal due mila otto è stata prima finanziaria e poi per lui anche
Di economia reale o è andata più avanti o questo capo all'indietro è stato colmato più che colmato con l'inizio di riforma che c'è stato
Ma
Una recessione per definizione dice che il PAI che un Paese va indietro quasi mai quasi aritmetico ma non è questo il punto il punto è
Quali sono le forze che permettono di
Risalire dalla caduta recessiva e fare dei passi avanti
Io non sto dicendo che abbiamo fatto dei passi avanti siamo dicendo che possiamo farlo dobbiamo farlo a condizioni politiche dicevo prima io rimango ottimista perché il Paese è un grande Paese grandi risorse
A bisogno di focalizzare indirizzare queste risorse verso obiettivi strategici nei prossimi anni il mondo sarà quello della posta recessione e sarà quello della riallocazione globale
Molti Paesi lo stanno facendo dobbiamo farlo anche noi possiamo farlo
Ministro della riporto un attimo in casa perché tornando al tema del debito pubblico uno dei modi per ridurlo anche quello di accedere ad alcuni processi di privatizzazione
Ce ne sarebbero due teoricamente in programma che sono le ferrovie e una seconda tranche delle Poste a che punto è lo stato dell'arte su questi tutte
Queste due
Azioni rimangono in agenda
Non dico nulla di nuovo se ricordo che
Sul tema privatizzazioni
Non tutti la pensa allo stesso modo io continuo a pensarla nel modo che ho sempre detto le privatizzazioni hanno più benefici da offrire il primo beneficio e quello di mettere il Paese pubbliche di per sé già valide direttamente sul mercato quindi di beneficiare
Di stimoli competitivi e manageriali importanti due di diversificare da parte di queste imprese le fonti di finanziamento anche in vista di investimenti strategici e tre naturalmente ma non è nell'unica nella fosse la più importante
Paul fornire
Allo stato risorse tali da bar abbattere il debito
Quindi si tratta di una strategia complessiva diciamo così di politica industriale in senso lato che va rilanciata e io penso che questo debba essere rilanciata nei nei mesi e negli anni futuri per l'interesse strategico dell'Italia
Ministro altra domanda forse l'ultima per il tempo sta quasi per scadere si come
Immaginiamo in una magia vedessero lampada di Aladino le dicessero
Lei adesso sfregando questa lampada potrà far uscire un genio che le dirà
Esprimo desiderio una riforma una soltanto le prossime fra qualche anno una sarà realizzata immediatamente domani tra tutte quelle che sono in cantiere quale sceglierebbe perché ritiene la più importante
è una domanda difficile come trovarsi di fronte a un buffet di dolci molto ricco ma visto che ne devo scegliere una sola dico questo la pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione quattro punto zero cioè una pubblica amministrazione adeguata ad un'industria avanzata tecnologica un'economia
Basata sulla conoscenza a cittadini che ormai fanno del economia dell'informazione loro modo di vivere tradotta in comportamenti
Semplificazione ma anche efficienza a servizio del cittadino qualcosa già si sta cominciando a fare l'implementazione di una riforma la TIA
è molto più complessa di altre riforme ma se domani o magari più tardi oggi nel pomeriggio
La pubblica amministrazione italiana
Tutta
Si trasformasse in questo da dopodomani ne vedremo subito i benefici in termini di efficienza qualità della vita crescita e occupazione
E anche qui però non è solo un sogno della lampada di Aladino perché ci sono eccellenze in Italia in cui questo già avviene
Quindi c'è anche il problema storico
Nel nostro Paese della
Disse diffusione diseguale dei benefici della crescita e però questo sarebbe
Il mio dolce preferite su questo dipende dall'impreparazione di una parte le pubbliche amministrazioni e dalla resistenze
Perché inclusi arretrata da questo punto di vista ma dipende da un insieme di di fattori che
Con un termine impreciso si definiscono inerzia
E cioè il fatto che
La pubblica amministrazione
Non è abituata salvo alcune eccezioni a
Rispondere a incentivi di comportamento eri abituata riprodurre processi invece che a ridurre i processi
Diciamo purtroppo anche
Deve tale da dover fronteggiare a volte fenomeni di corruzione e corruzione e inefficienza si alimentano a vicenda purtroppo
Quindi tutto l'insieme di fattori che hanno a che fare non solo con norme nuove
Ma hanno a che fare con comportamenti nuovi e quindi con risultati nuovi a volte a me piace pensare alla riforma la pubblica amministrazione come la riforma strutturale che serve a far funzionare le altre riforme strutturali
è un processo lento come tutte le riforme strutturali ma non impossibile di nuovo diamo impulso alle riforme se io devo scegliere scelgo quello
Ministro la ringrazio e spero utile vengano fornite un set di lampadine ladino così oltre a questo magari li facciamo qualcun'altra riusciamo a rendere questo Paese un po'più moderno un po'più veloce
Io la ringrazio ringrazio Colafrancesco raccorda tutti quanti voi per la vostra attenzione buona giornata grazie a voi