"Le incognite della transizione del Corno d'Africa"

Noi potremmo dare inizio ai nostri lavori
Ecco allora in primo luogo benvenuti a tutti nei locali dell'istituto italo africano e un particolare benvenuto ai nostri amici degli palmo per avere voluto insieme con noi dare luogo a questa riunione dibattito
Devo dire subito che nel corso di questa riunione interverranno onorevole ministro Colombo che stamattina a consiglio dei ministri e che nonna potuto venire all'inizio della riunione
Come insieme avevamo auspicato per aprile il discorso per darci una serie di notizie e per darvi la possibilità di dibattere in qualche modo su la posizione che il ministro ci avrebbe illustrato cercheremo comunque
Di avviare il nostro dibattito poi gli renderemo conto quando arriverà
La seconda cosa che devo dire che noi abbiamo avuto un fervido
Augurio da parte del Presidente del Consiglio Giuliano Hamas
Io sarò brevissima perché debbo giustappunto darvi il benvenuto e poco più
Voi capite molto bene che cosa significa dedicare una riunione una manifestazione ai problemi del Corno d'Africa per un istituto che è nato nel mille novecento sei e che
Ha dedicato tutti i suoi lunghi anni di di studi di storia insisto su questo aspetto culturale dell'istituto soprattutto ed essenzialmente ai in paesi del Corno d'Africa e segnatamente a quei Paesi che erano le nostre colonie che poi sono stati nella nostra senza diciamo chiamiamola di influenza anche se l'espressione è vero
Credo che tutti i presenti qui sono frequentatori della nostra biblioteca e stanno quale enorme patrimonio
Bibliografico o di emeroteca e di documenti e ci siano nella nostra biblioteca proprio per i Paesi che ci in
Interessano questa mattina
Per cui è chiaro che tutto quello che riguarda dei Paesi del Corno d'Africa e cosa che non solo uccidere essa ma direi in qualche modo suscita nel cuore non solamente dei dirigenti ma di tutti i soci dell'istituto
Un'eco profonda
La seconda cosa che io vorrei dire dico subito e ripeterò all'onorevole ministro
Anche questo istituto deve molta gratitudine al ministro Colombo perché in sostanza la ripresa e il salvataggio se posso dire così di questo istituto si deve al ministro Colombo in una sua precedente edizione di ministro degli affari esteri Nieri rimasta in tutti noi una profonda gratitudine che ci piace esprimere già adesso e che
Con il vostro consenso esprimeremo anni
Ancora una volta io sono molto rapida e mi limiterò solamente apporre durò tre punti che le persone che non fanno questo mestiere che non sono specialisti si sentono porre
Dalla opinione pubblica diciamo quella un pochino più informata ecco non quella proprio gene
In modo che da questo dibattito oltre al dibattito ad altissimo livello possa anche l'inglese una sorta di risposta a queste domande che sono nell'anima del cittadino
Avveduto provveduto non saprei come dire
Ecco tanto primo nuovo mi pare che ancora una volta come spesso nella storia del nostro Paese i Paesi del Corno d'Africa e segnatamente la Somalia che ancora di più
Legata alle nostre e sorti diventa un terreno di prova e un terreno di sfida
Riguardando il passato nove certamente vediamo il molto nero passa del passato remoto
E l'abbastanza nero del passato recente e certamente se dobbiamo trarre delle conclusioni oggi non possiamo trarre delle conclusioni positivi
Problema però non è quello di trarre delle conclusioni o di qui almeno di aprire il dibattito sulla sul bilancio negativo eccetera eccetera e così via
Il problema credo che è quello di capire veramente a fondo le ragioni di questo insuccesso
Che a parte una serie di cose che il tacere è bello è un insuccesso che non riguarda solo la cooperazione italiana nel Corno d'Africa ma più o meno riguarda tutta quanta la cooperazione
Ed è sostanza come prima osservazione e la gente anche la sensazione che la cooperazione nei Paesi chiede in via di sviluppo sia stata un pochino una cooperazione alla cava tot
Però Bersani cioè che spenti succede da certe esigenze magari anche sacrosante o da altre esigenze di un pubblico sacre eh beh e si si sono fatti e degli interventi interventi che magari erano buoni che so io
Ecco è però poi così un po'alla giornata insomma alla carta alla giornata giorno per giorno nasceva un problema reale falso la problema che veniva affrontato non in un quadro generale io non lo so
Probabilmente è mancato una linea una linea generale di programmazione non solo capace di investire l'intero lui dall'intera programmazione di una paese ma probabilmente proprio la filosofia generale della programmazione ne fa fede il cambiamento di filosofia che abbiamo visto in questi ultimi decenni mano mano nel corso
Della del nel divenire della
Voi
Francamente
E questo ci tengo a dirlo e credo che anche gli amici che li fanno se erano d'accordo B quali francamente riconduciamo molto questi fallimenti a parte gli scandali le cose che non si dovevano fare di cui come voglio come dico oggi non parliamo per lo meno non parliamo di introduzione ecco a parte questo e ci sembra che in gran parte tutto questo dipende da un mio difetto di cultura
Di preparazione di mancanza di approfondimento di mancanza di studio
E allora se questo è vero
Ecco che si pone subito immediatamente immediatamente o problema di riguarda seriamente i nostri istituti liste tutti in generale
E il rapporto tra agli istituti il ministero degli affari esteri e più in generale la linea politica della cooperazione italiana
E allora ecco perché questo mi piace questa riunione fatta dai due istituti io perdo un pochino più di tempo perché stiamo anche aspettando il ministro
Ecco perché mi piace perché se c'è questa radice se c'è se non c'è se dove siamo perfetti allora puntualmente perfetti non ne discutiamo se c'è questa radice e Aurora viceversa o no vuol dire che gli si è e dovevano avere una funzione e o non l'hanno adempiuto o d'uso solo dei messi nelle condizioni di adempiere la ma certamente l'avranno se noi vogliamo cambiare che noi vogliamo cambiare veramente le cose e ricomincia nel con un piede meno
Sbagliato
Ci sono una serie di problemi che in realtà non sono stati sciolti non sono stati sciolti
Perché per esempio questo che abbiamo sempre predicato di Bersani sa qualche cosa per i lunghi anni che abbiamo passato insieme al Parlamento europeo questo del coinvolgimento della gente delle popolazioni
Per la penetrazione fino alla base che è sempre stato un grande problema questo è un problema che è un problema tuttora ahimè aperto
E d'altra parte accanto a questo tutti i problemi giuridici
Del diritto internazionale cioè il problema della non ingerenza il problema del non potere dentro un dovere del non potere del non volere e ingerire sì negli affari
Dei Paesi e e poi viceversa sentirsi in qualche modo anche un pochino come dire a disagio negli aiuti che pur si dovevano dare alla popolazione ma che dovevano passare certi determinati tramiti che poi a noi potevano non piacere il delicatissimo tema
Del rapporto da tenersi con le opposizioni dei vari Paesi tema delicatissimo e abbiamo sentito amici nostri ambasciatori sul posto più sensibili di altri evidentemente
Affannati preoccupati di questa questione sentirla visiva sulla loro pelle e e sentire d'altra parte che il duo rappresentavano il governo italiano che aveva dei rapporti con quel governo
Ecco allora tutte queste cose tutte queste cose messe insieme sono la radice reale e poi ci sono tutte
Tutte le le le superfetazioni di cui abbiamo detto che per ora non parliamo ci verremo dopo
E però viviamo un periodo di transizione in cui si comincia a fare qualche breccia in cui per esempio nel campo dei diritti umani si fa si comincia a fare qualche breccia seria
Sui principi sacri del diritto internazionale sulla possibilità di intervento e allora così come per esempio io mi occupo un pochino di UNESCO così come stiamo facendo uno sforzo in quel campo
In quel campo per vedere se non si possa in qualche modo fare qualche piccola breccia per quanto riguarda il patrimonio culturale ebbene ci dobbiamo domandare sì anche qui qualche piccola breccia non sappia fare però naturalmente questo comporta
Uno studio da parte dei giuristi uno studio molto serio e qui ecco arrivo a due punti fondamentali che sono poi quelli un po'finali per me
Uno il problema della funzione dell'ONU perché non c'è dubbio che dà tutto a questo groviglio da tutto questo groviglio mi pare chiaro che non si esce senza un ragionamento serio sull'ONU sopperì palmo la fa
Che molti lo fanno credo che dobbiamo andare avanti credo che dobbiamo andare avanti e che tutto il mondo devi andare avanti su questa riflessione e l'altro che riguarda più da vicino credo il nostro istituto italo africano
è una riflessione molto seria sulla OUA
Perché l'OUA e io adesso parla un pubblico che ne sa mille volte più di me ed è inutile che privi di particolari l'OUA si è mossa
Forse doveva su certi determinati principi pensiamo un momento alle frontiere altre cose eccetera
E noi vediamo che anche qui anche qui noi stiamo andando verso una crisi
Di di di di questi principi e dovremmo essere preparati a queste critiche mi pare per la verità onestamente ma forse non so non lo so io fosse ignoranza via ma non mi pare di vedere nella pubblicistica
E quella poco almeno che io vedo nella pubblicistica dei tentativi molto seri di approfondimento su questa
Ma tema
Allora ecco se noi dobbiamo andare avanti dobbiamo sapere che in primo luogo dobbiamo puntare
Abu qua adoperò anche qui una parola abusata dobbiamo far sulla cultura sulla preparazione culturale
Il che la mancanza di di preparazione culturale ci spiega anche a pensarci bene e a pensarci con mente sgombra il fallimento di alcune tentativi di mediazione italiana e non solo italiana si spiega anche qualche volta se ci pensiamo bene se leggiamo un po'vediamo che molto spesso alcuni fallimenti sono da iscrivere acquisti allora
Il problema è il che fare sono giuste le polemiche meno giuste quelle superficiali che fanno d'ogni erba un fascio bisogna
Trovare le basi e i principi di questo nuovo che fare e allora ecco che questa riunione che a me piacerebbe non considerare
E i a sé stante ma considerare come l'inizio di un progetto lo diciamo sempre questa è una cosa che si dice sempre vero quando si fa una cosa però vediamo se questa volta poi ci riusciamo
Per vedere di correggere certo gli allori ma di utilizzare questi errori non solo di esorcizzare il ma utilizzarli per capire quello che non si deve fare
Certamente anche per il identificare e perché no delle colpe quando questi ci sono ma soprattutto tentare tentare di andare avanti su che fa in sostanza la nostra l'epoca che noi viviamo si è qualificata nella storia credo passerà nella storia come l'epoca che ha finito distrutto il colonialismo
E io temo che passerà anche nella storia se andiamo avanti così
Per l'epoca che ha visto fallire la decolonizzazione se noi non ci mettiamo un punto fermo è d'altra parte basta sentire il telegiornale o anche stamattina al giornale radio vedo l'altra amico Frescobaldi che oggi dirà qualche cosa da parte del mondo colui il più vicino a individuare che ecco non possiamo c'è fallimento della documentazione
De chi legge non tanto come meno come voi che siete studiosi ma un pochettino ebbe e vede dei segnali preoccupanti sarei felicissima se mi diceste che mi sto ho sbagliato
Io vedo dei segnali
Che è in sostanza
Preso atto del fallimento dei due grandi filoni colonizzazione N e e decolonizzazione e cominciano agli immaginare una sorta di rinnovata
Di rinnovato neocolonialismo di rinnovato neocolonialismo magari ammantato dalle più sacrosante ragioni ma adesso sembra e sarò lieta sei soprattutto alcune persone mi diranno che sbaglio
Mi sembra che però ora mai nella pubblicistica almeno nella pubblicistica non più raffinata ma anche in quella così più ispirata ad un senso filosofico questo si comincia si comincia a intuire e allora io chiedo però dicendo una cosa di cui noi non non abbiamo mai tenuto poi molto conto nel lavorare anche se nel nostro cuore c'era
Il vegliardo di nuovo
Che parti con l'Africa mancare attività
In onda sua reggente conferenza
Ci ha ripetuto fino alla noia egli è assai anziano e il loro ripeteva questa cosa come un ritornello in questo incontro dicevo ricordatevi che democrazia e sviluppo vanno sempre unite
E io penso che su questo forse nove dovremmo Rifle più di quanto non abbiamo riflettuto fino adesso anche se è una materia e termino con questo molto delicata ma occuparci è una riunione su materia delicata grazie
Adesso io vorrei proporrei pregare l'onorevole pone nuovi presidente dell'Italia o di prendere la parola
La ringrazio ancora una volta poche cose dopo vere ovviamente ringraziato la senatrice care Tonino solo per l'ospitalità ma per le motivazioni che ha dato di questa nostra accresciuta collaborazione tra i due istituti che non vogliono essere
Fatti puramente di razionalità ma ci auguriamo ho qualche cosa che su queste problematiche ne dia una risposta a quello che credo tutti noi riteniamo da tempo il deficit del nostro Paese sulle problematiche in generale di politica estera e su queste in particolare e dopo vere ringraziato anche il direttore dell'Istituto professor Guelfi che con l'ufficio studi ha redatto una apposita scheda sulla Somaglia che è in distribuzione mai stata distribuito comunque e ha a disposizione
E di coloro che volessero poi e al di là di quello che diremo noi i ulteriormente avere anche qualche dato scritto sulla questione sopra somala
E non c'è dubbio che fra fra fra le aree geografiche di competenza del palmo l'Africa è sempre stata particolarmente presente all'attenzione del nostro istituto della sua rivista politica internazionale
Un po'perché proprio in quella temperie ormai veramente era e Marotta che accompagnava la cosiddetta seconda decolonizzazione quella cioè delle colonie africane dal Portogallo alla metà degli anni Settanta
è in quel periodo che Di Palma appunto muoveva i suoi passi iniziali
Un po'o perché proprio lo studio il confronto su questo continente che raccoglie molti dei più nuovi
E Complessi fra i paesi del sud del mondo ha consentito al nostro istituto l'acquisizione di conoscenze ed esperienze fondamentali nell'ambito di tematiche come l'assetto dello Stato la crescita dalla società civile
La possibile costruzione di dati democratici e soprattutto le questioni dello sviluppo
Queste conoscenze queste esperienze
Il palmo ha cercato costantemente di tradurre in contributivo miranti ad approfondire
L'analisi di una realtà spesso assai ardua da leggere da comprendere
Ma ha cercato in primo luogo di applicare
Attivamente alla la definizione dei settori e dei modi in cui il cosiddetto mondo avanzato per quanto ci riguarda l'Europa e l'Italia in particolare possono
Contribuire in maniera fattiva al processo di sviluppo innanzitutto alla ricerca di una maggiore equità nei rapporti internazionali
Dal lungo impegno pratico e teorico nel campo della cooperazione universitaria con l'Angola e Mozambico
Alle periodiche pause di Rucker ricapitolazione analitica a proposte dai diversi dossier da diversi numeri della rivista che fanno appunto dalle questioni sulla stock qualità dello sviluppo della democrazia tutto un Periodo che raccoglie i numeri usciti dalla mille novecentottantasette
Al mille novecento o novantuno e che in qualche misura sono alla base dell'odierno impegno chiusa
Ricerca impegnativa che stiamo compiendo sui processi di cambiamento che stanno interviene endo in Africa Australe e cosa tutto questo significa rispetto a tutti quei Paesi una volta definiti Paesi del fronte
Tutto particolare l'attenzione per il Corno d'Africa così significativo ma la storia italiana passate recente
E teatro di un impegno di cooperazione governativo in onda tanto controverso tanto dibattuto tanto
Criticato per il tipo di imponenza che ci sia caratterizzato
E quindi da questo o punto di vista lui iniziamo già
A discutere con il il numero del mille novecentottantasei sulla questione e per esempio nodale della università
Assommava
E di la successiva tavola rotonda che abbiamo fatto con la caduta di barra e per arrivare alla ultima presentazione fatta sul libro di del bocca sulla
Nostalgia delle colonie sul rapporto tra tra tra tra tra tra come lo pubblica opinione italiana nelle su istituzioni
Sono state presente e hanno un valutato o questo tipo di esperienza soprattutto nel corno od altro
In conclusione questo nostro lavoro si sentissi Cindy sia andato sintetizzando in queste semplici ma crude costatazione di portata generale
Che sono state presente del nostro lavoro che hanno sottolineato quali e quante severi poteri che gravano gravino suoni possibile ipotesi di
Ricostruzione riprese di un coste di un contesto per molti aspetti compromesso
Dai giorni della colonia della decolonizzazione come diceva alla senatrice carretto ogni ormai più di tre decenni fa
Mai come oggi l'Africa scontato le ripercussioni di una marginalizzazione di sostanza nel quadro dei nuovi equilibri e delle nuove logiche geopolitiche mondiali subentrate alla distensione
Mai come oggi il processo di sviluppo esibito tratti tanto accentuati di Stasi e per molte aree addirittura di involuzione o di fallimento strategico col bando
Tutto ciò in un contesto non certo propiziato dalla crisi di fondo che scuote
Il tradizionale assetto dei rapporti nord-sud
Lo ripeto mai come oggi l'esigenza di una ristrutturazione radicale dei sistemi politico istituzionali della gran parte degli stati si apposta con altrettanto urgenze drammaticità
Sconvolgente intere regioni del continente in qualche modo mettendo addirittura in dubbio la stessa sopravvivenza
Di alcuni in Paesi in quanto entità nazionali uniti e sovrani
E l'elenco credo che sia presente alla nostra alla vostra sensibilità e alla nostra conoscenza quotidiani oggi in questo dossier del nostro della nostra lista credo abbia significato qualche cosa in più di una sua tempestività
In quanto questa coincidenza fra fra la pubblicazione e questo nostro dibattito io credo che dia la possibilità di una ripresa di analisi e quindi in grado di dare a quello che possiamo fare sul terreno della nostra attività sia a livello di governo sia a livello proprio del sistema Italia io credo che dovremo tenere presente se vogliamo dare una risposta a questo tormentato angolo d'Africa ma forse questa curiosa circostanza può rivelarsi nella prospettiva de di palmo qualche cosa di molto più significativo
E proficuo che non una semplice occasione di presenza che attraverso l'istituto italo africano cerchiamo di amplificare non soltanto perché ci sia qualcuno in più
Che conosca con maggiore serietà e con maggiore impegno questo tipo di problematica
Ma questa amplificazione che abbiamo cercato di fare sul terreno dalla coincidenza della pubblicazione del dibattito sul terreno Della lancio che facciamo come i due istituti Palma i evito l'africano
No in realtà ci auguriamo piuttosto che l'insieme di queste situazioni si traduca in una utile recezione dell'informazione dell'analisi e le interpretazioni che si sussegue Ranno a queste due Brevi introduzione
Ecco noi crediamo e siamo convinti che al di là delle congiunture che hanno reso auspicabile opportuno un intervento internazionale per far fronte alla situazione disperata in cui versa tanta parte della popolazione somala la responsabilità fondamentale di ogni possibile processo di ricomposizione politica e sociale del Paese risieda comunque sempre in primo luogo nella società sono la stessa e non potrà essere surrogata da alcun potere esterno ed internazionale
Dopo aver soddisfatto il compito primo di venire le situazioni di disagio più immediato e di ridurre il conflitto fraz Fazio nane aperto
Noi crediamo che debba iniziare un impegno
Internazionale che deve essere nel senso di non escludere
Alcune luogo di potenziale dialogo incontro fra le parti ma specialmente di non precludere le vie
Di espressione alle numerose forze sane positive che comunque nelle pieghe di tanta disperazione noi ci auguriamo e pensiamo la società somala posso ancora esprimere questo può essere ottenuto evitando scelte che a Valentino presenti situazioni di potere momentaneamente solido
Ma privo di caratteri di legittimazione che non siano la pura forza militare la rappresentanza di circoscritti interessi settoriali se non addirittura individuare augurando buon lavoro a tutti i partecipanti a questo incontro
Assicuro lì con il palmo e credo anche per le cose che abbiamo ascoltato per la sua lunga tradizione di lavoro di impegno
Vito l'africano proseguire questo suo impegno come luogo di analisi di ai lavorazione oltre che di dibattito e confronto il più possibile ecumenico e approfondito sulle problematiche del Corno grazie del del Corno d'Africa senza che questo significhi una specie di coloritura sul terreno delle iniziative sul terreno delle cose che dobbiamo fare
Grazie
Grazie presidente Bonalumi vive sua introduzione io raccolgo le sue ultime parole e le assicuro che come ho detto
Veramente nove dell'istituto italo africano ci auguriamo proprio per ovviare a questa che io continuo a considerare una delle radici fondamentali
Delle cose che non sono andate bene cioè la mancanza di approfondimento di cultura di riflessione eccetera eccetera io mi auguro veramente che i due istituti nel prossimo futuro nell'immediato futuro possono lavorare insieme
Nel modo migliore grazie ancora allora adesso
Noi daremo la parola ai tre relatori
Previsti sono il professor Calchi Novati professor Triulzi dottor Frescobaldi
Essi sono d'accordo noi limiteremmo a quindici minuti interventi di ciascuno
Né confidiamo che a quel momento posso aggiunge il ministro Colombo quando saranno terminato queste relazioni e poi avremo una serie di altri oratori
Allora se siete d'accordo io pregherei professor Calchi Novati di accomodarsi qui
Per la sua relazione
Venite qui se vuoi puoi sentire si arriva Colombo la chiamata seria
Grazie presidente
Termine relazione che è stato attribuito questo mio breve intervento probabilmente esagerato
Voglio solo o attirare l'attenzione dei presenti su alcuni dei temi che sono oggetto della numero della rivista sul Corno d'Africa e che sono presenti in effetti nella problematica
Del di questa Regione Corno d'Africa secondo alcuni Autori una metafora del pensiero secondo altri una Regione invece molto ben caratterizzata di passaggio fra l'Africa nera che il mondo arabo islamico
Ma soprattutto caratterizzata da una forte interazione dei processi storici e culturali che l'hanno attraversato da
Axum fino ad oggi
Ricordo che il capitolo della della Cambridge History o fa fatica relativo al Corno d'Africa si apre con un'affermazione che mi sembra utile ricordare oggi a differenza di altre regioni dell'Africa il corno
è stato caratterizzato da una prevalenza di fattori endogeni interni la processualità politica è stata fondamentalmente determinata da flussi interni
Laddove nel resto dell'Africa la processualità politiche è stata fortemente condizionata o determinata a fattori esterni
Naturalmente l'ultima fase soprattutto quella connessa con il colonialismo
Questa affermazione è severa
Può anche essere utile per leggere i fatti di oggi l'Africa il Corno d'Africa ha dato a forse il segnale di una riconsiderazione della stessa geopolitica
Visto che proprio nel Corno d'Africa si sono polarizzate alcune crisi che hanno modificato o stanno modificando gli assetti degli stati postcoloniali così come li abbiamo conosciuti in questi trent'anni
C'è però subito da dire che un po'paradossalmente questi Stati che forse potrebbero essere definiti e tecnocrati sci per riprendere il titolo dall'articolo di John Mark cachi sarà colto in questo numero della rivista politica internazionale
Questi stati
Pseudo nazionali o pseudo tecnicistico cicche sono nati o che stanno per nascere penso all'Eritrea la Somalia ricalcano puntualmente fedelmente i confini di Stati coloniali
L'Eritrea con italiana che non ha mai avuto se non attraverso la unificazione dei coloni Nismo italiano l'identità che oggi essa anche ha rivendicato per tanti anni una lotta per certi aspetti epica che ha minato fra l'altro alle basi lo Stato etiopico prima con imperiale poi quello rivoluzionare devozionali o militare
E dall'altra parte questo ex Somaliland inglese che un po'tacitamente sembra prendere corpo nella parte settentrionale della Somalia
Basso profilo per eccellenza per evitare quasi di essere avvertito nella sua esistenza ma che probabilmente sarà uno dei problemi
Che il la la riassetto in Somalia dopo anche l'intervento internazionale dovrà prendere in considerazione
La
Questa articolazione fra processualità Interna e colonialismo
Anche condizionato non voglio entrare troppo nei dettagli il processo di decolonizzazione che è stato anomalo nel Corno d'Africa non foss'altro perché l'Etiopia ripresi immediatamente la sua indipendenza dopo la breve parentesi l'occupazione italiana
E le ex colonie italiane hanno avuto un trattamento a sé anzi
In sede Nazioni Unite con una addio all'indipendenza in questo caso più dall'alto che dal basso decolonizzazione bene o male è stato un processo che ha movimentato mobilitato
Se non sempre popolazioni almeno le élite nel caso delle ex colonie italiane ha prevalso il momento della decisione internazionale
Dando origine poi a una deformazione Caprica scontato duramente in tutta la sua storia
Vale a dire la ricerca da parte di gruppi dirigenti più di un consenso esterno il riconoscimento internazionale che non un consenso interno per avviare una politica istituzionalizzata basata su rapporti di consenso con la popolazione o almeno con dei forze più attive i più importanti dello Stato
Ciò che è successo però a prescindere dai dal dettiamo dalla procedura della decolonizzazione e che con la definitiva affermazione
Della nozione di Stato nell'accezione europea
Anche nel Corno d'Africa se trovati di fronte ad una insanabile contraddizione fra due concezioni opposte di Stati
Incarnate materializzata da una parte dalla delitti o Pia
Stato che gli studiosi definiscono di tipo al Bourget dico e la Somalia che aveva la vocazione ad essere uno Stato fortemente omogeneo in termini culturali
E linguistici non entrano troppo nei dettagli ma in effetti il contrasto fa Somalia Etiopia che comunemente viene sintetizzato nella contesa sul Ogaden terra di passaggio fra i due
Stati due spazi potrei dire lo spazio etiopico tradizionale lo spazio solo molo
Islamico
Bozzetti questi due Stati si negavano in un certo senso a vicenda perché la vocazione dell'Etiopia ad occupare con la sua statualità imperiale
Tutto lo spazio che storicamente era stato
Oggetto dell'influenza se non dello governo diretto almeno dell'influenza dei regni che si sono succeduti sull'altopiano urtava Conde la vocazione della Somalia di riunificare sotto un'unica autorità un'unica sovranità tutte le terre abitate da somali prescindendo dagli atti assetti artificiosi o meno che siano nati verificando per effetto sia dei processi interni che dei processi coloniali
Questo contrasto ha praticamente dominato tutta la storia del Corno d'Africa
Paradossalmente fino al crollo quasi simultaneo dei due regimi militari quello di Minghi studenti etiopi quello discerbare in Somalia
Facendo sparire la conflittualità e dando origine a una nuova fase in cui l'antagonismo tradizionale non c'è più ma nello stesso tempo si è
Dato inizio un processo di disgregazione difficile controllo in Somalia allo stesso stato collassato anche qui riprendo un titolo di un degli articoli quello di Lewis è un'autorità in materia di Somaglia che ha dato un articolo interessante importante per molti aspetti determinante per la conoscenza di questa problematica
E per quello che riguarda l'Etiopia l'avvio a un processo di disgregazione che ha trovato finora sul almeno un punto fermo quasi fermo
Vale a dire il riconoscimento patito dell'indipendenza dell'Eritrea che dovrebbe nei prossimi mesi sancire una indipendenza con un referendum
Naturalmente i motivi che hanno determinato questa evoluzione sono in parte interni in parte interna aziona Ali e meriteranno meriterebbero e meriteranno credo io non ho il tempo per dedicarmi a questo aspetto attenzione e e riflessione
Per quello che
Si può capire la tradizionale contrapposizione fra lo Stato multietnico multinazionale rappresentato da liti doppia
E gli Stati nazionali o etnici distici una contrapposizione che rischia di riprodursi anche nella nuova
Della nuova situazione
Il caso dalla Somalia può apparire un estremo perché con il crollo dei regimi di SIAD Barre anche lo Stato in quanto tale è lo Stato istituzionalmente inteso un potere centralizzato su un territorio su un popolo
è stato messo in crisi dalla esplosione del Colle Toritto Stream vale che in effetti ha sempre dominato la la vita delle terre tradizionalmente occupate dalle popolazioni nomadi o seminomadi
Islamic esatte di cui la Somalia è oggi l'esponente a livello di Stato
Le Tosti Vale ha prevalso sulle a Lisbona i confronti dello Stato probabilmente per il definitivo colpo alla credibilità e alla stessa legittimità dello stato inferto dalla politica di Siad Barre dal momento in cui serbare utilizzato lo Stato come mezzo per affermare imporre il lo strapotere del suo clan contro gli altri gruppi comunitari e i gruppi tribali
Però quello che vale la pena di ricordare è che questo essa appare intesto lozione di primitivismo che c'è nella guerra civile dell'Anarchia più della guerra civile
In Somalia e pur sempre lo scontro fra fazioni che almeno dei loro leader spuntano al controllo del potere
Nei suoi simboli moderni
Paradossale ma se voi prendete la la stessa cartina che correda l'articolo di Lewis si vede come i dieci o dodici partiti movimento fazioni o gruppi che tutti siamo abituati
Ad attribuire a quello gruppo particolare saranno i Darold nemici ultimare Anna e così via tutti le formazioni politiche che la rendono questi gruppi hanno nella loro denominazione il termine somali
Somali democratica armi somali National Movement nate insomma di parti così via tutti questi partiti non rinunciano a rappresentare la Somalia pur avendo una base fortemente caratterizzata in senso etnico o in senso territoriale
In effetti essi competono per il potere al centro e la il riferimento alla ed etnia o al gruppo è una strumentazione per accedere al potere al centro e il conte ricontrollo delle risorse
Siccome poi la Somalia come principale risorsa l'assistenza internazionale ecco che la competizione per il controllo delle sentenze internazionali diventa oggettivamente un elemento di di di di di contrasto e un po'perversa mente l'assistente internazionali stesse diventa un elemento del contrasto stesso
Un il primissimo osservazione mi è permesso mi sia permessa sulla sulla politica italiana non è oggetto di una specifica analisi in questo numero
Forse saggiamente però la politica italiana in a filigrana compare o scompare un poi amo di un fiume carsico
Sia nella nell'analisi storiche che nelle analisi più vicine a noi nella nella cronaca
La la senatrice cara Toni ha detto
Chiediamoci il perché dell'insuccesso è chiaro che c'è stato
Un insuccesso la cooperazione in quanto tale però non ha grossi performances da nessuna parte nell'Africa e quindi la l'autocritica è a mio avviso giustificata
Ma deve dire se inquadrata in un'analisi più generali di quelli che sono stati gli effetti della cooperazione in generale del rapporto fra i paesi sviluppati
E i paesi in in via di sviluppo
A mio avviso villa momento più rileva rivelatore della crisi della politica italiana si è verificata quando i due regimi che oggettivamente sono stati appoggiati dall'Italia come
Alleati impropri per tutto il gli gli anni diciamo almeno agli anni Ottanta vale dire regimi di Min visto i regimi discerbare sono crollati
Senza che l'Italia avesse nessuna possibilità di interferire con i processi politici che hanno portato al crollo dei regimi o con la loro sostituzione
Facendo venire meno soprattutto quello che sta post sempre il presupposto fondamentale dalla politica italiana nel Corno d'Africa cioè che l'Italia fosse in grado sia attraverso la suo maggiore Expert ISE la sua presenza a livello culturale politica di familiarità anche con i gruppi e le persone
Di raccogliere comunque la la successione dei regimi a condizione che il vostro Paese rimanesse comunque sul posto e presente ci sia invece resi conto di colpo che l'Italia non è in grado di supplire
A quelli che non le richieste delle forze politiche
In movimento sia pure in modo confuso
E quando in effetti gli Stati Uniti hanno preso in mano la situazione prima in Etiopia e poi sia pure dopo una pausa di riflessione abbastanza lungo persino in Somalia il disastro della nostra diplomazia e è stato lampante e su questo credo che si dovrebbe avere il coraggio di esprimersi senza falsi pudori a questo proposito però va detto che
Anche su questa vicenda
Il discorso non può essere limitato ai partiti
O al governo
O allo Stato dalla suo istituzionalità perché più o meno lo stesso discorso può essere esteso tranquillamente al mondo del business
Che ha fatto dell'Etiopia della Somalia due punti di riferimento altrettanto solidi nella stessa accezione più o meno con le stesse intenzioni del mondo politico e anche su questo argomento come suo argomenti
Oggi all'ordine del giorno questa distinzione un po'schematica fra istituzioni politiche e cosiddetta società civile
Dovrebbe essere fatta con un po'più di cautela
Concludo
Con un'ultima osservazione paradossale
Paradossi sono naturalmente una conseguenza della situazione molto intricate contraddittoria del Corno d'Africa che esclude giudizi troppo drastici troppo semplici semplificati per non dire semplicistici
Ciò che è successo dopo il mille novecentonovantuno è che il Corno d'Africa che sembrava essere uno dei dei test della bipolarismo e diciamo pure dalla guerra fredda
Tanto che in tutta l'Africa forse la guerra fredda sia e soprattutto esplicata nel Corno d'Africa con dei rovesciamenti clamorosi di alleanze da parte dei protagonisti locali
Anche se probabilmente è giusto dire che la guerra fredda è stata attirata nel Corno d'Africa per volontà dei gruppi dirigenti locali più che non per volontà delle superpotenze che sono nate spesso trascinati a rimorchio di alleati più o meno irrequieti e autonomi
Però nei grandi potenze hanno consigliato il colorato importante per la sua posizione strategica e hanno quindi accettato di essere trascinati in questo conflitto Caputo soprattutto la sua dialettica nel rapporto Etiopia Somalia
Dicevo dopo il mille novecentonovantuno il crollo dei due regimi che ha coinciso con la fine della guerra fredda ha fatto improvvisamente calare la tensione internazionale
Non del segno come poteva essere immaginato della pacificazione ma nel segno del disimpegno e nella scusate del disimpegno e quasi della disinteresse
Delle potenze che sembravano fino a quel momento invece fare del Corno d'Africa non dico necessariamente un teatro prioritario note atto importante della loro competizione e quindi anche del loro
Interesse
Domanda forse
Retorica alla fine l'intervento internazionale dell'ONU ma in effetti degli Stati Uniti sia pure con una serie di motivazioni e quasi di attenuazioni che ancora varrebbe la pena di analizzare
è il segno di una ripresa di interesse per il Corno d'Africa solo forse in un'altra accezione in un'altra veste meno le basi
Più il petrolio più qualcos'altro oppure il la la
Marginalità subito parlare giustamente di marginalizzazione crescente dell'Africa non potrà essere rimediata neppure da questo intervento né uno delle tante domande in sospeso che lascio atti parla dopo di me grazie
Molte grazie Calchi Novati per il tuo come sempre lucidissimo intervento e adesso vorrei dare la parola dottor Dino Frescobaldi
A un ringraziamento appartino macché anche per essere stato nel tempo che non era ingrati amento da poco si badi bene
Dopo io non so che cosa posso aggiungere dopo così Lucidi e autorevoli interventi interventi che mi hanno preceduto
Ed è forse per questo che miri va bene microfono lo devo avvicinare
Un proprio cucinare e mi ricollego subito a quello che ha detto allora l'ultima osservazione che ha fatto l'amico Calchi Novati
E legando quello che sta succedendo
Attualmente in Africa e soprattutto nel Corno d'Africa al mutamento dello scenario internazionale
In fondo l'Africa e come altre parti del mondo scontano
La fine
Di questo periodo di guerra fredda che aveva ingessato ingessato molte situazioni internazionali io non farò ora a questo punto l'elogio dei muri che sono crollati ecco ma Co quando esistevano certi muri esistevano delle la situazione internazionale si presentava molto più chiara e va be'che il colonialismo era finito ma esistevano le grandi potenze che prendevano cultura un po'dell'ordine e si dividevano questa responsabilità dell'ordine internazionale ora questo fatto non esiste
Di queste posizioni che erano state tenute mantenuto in piedi tutta una situazione internazionale giustamente Calchi Novati faceva riferimento a quella che è stata
Questo cambio di posizioni nel Corno d'Africa per veramente lì c'è stato un cambio delle parti io quando per la prima volta in Somalia era ancora la Somalia era ancora riceveva armamenti
Dall'Unione Sovietica c'era il tentativo così diversi al bar ne parla in questo bellissimo saggio Loris
Di applicare delle formule ispirate dal mondo dal blocco orientale in Somalia sembrava l'avamposto l'avamposto di di Mosca diciamo nelle in questa zona talmente importante dal punto di vista soprattutto in parte Strategico geopolitico sta
Lì veniva contrastata debolmente le vilmente dall'attività italiana una delle ragioni per della presenza italiana era più perché noi cerchiamo così perché altrimenti da Somalia diventa veramente un paese una colonia dell'Unione Sovietica cerchiamo di fare il possibile e diamo noi alcuni turni sembra ora guarda se la memoria non mi inganna c'era stato un po'una distinzione c'era i i sovietici che armava no e appoggiavano l'esercito invece la polizia veniva era dire aiutata
Da parte italiana mi sembra si erano divise un po'i compiti così poi a un certo momento prevalse l'esercito sulla polizia e Siad Barre era un esponente del PCI e quindi prese il potere sia barre
E cercò di applicare quella sua tele come di Louis è una formula molto efficace che in questo momento mi dimentico africane
Il sistema marxista alla Somalia e dall'altra parte invece c'era all'Impero
Asburgico diciamo del dell'Etiopia separate che erano l'alleato l'alleato privilegiato ancora dell'Occidente anche nonostante le sue debolezze che già si intuiva ma all'interno del suo complesso il complesso impianto improvvisamente che cosa cambia la situazione
Addis Abeba vengono al potere i cosiddetti colonnelli russe entra e quegli altri e quegli altri devono cambiare cambiare abito cambiare vestite diventano e diventano invece agli alleati diciamo le abbiate dell'Occidente mi ricordo quando vidi Siad Barre qua in una villa quattro il dove c'è il ritorno esistenza dell'ambasciata residenza dell'ambasciatore somalo sul lungo la la Cassia fece attaccò l'Unione Sovietica e attacco al mondo comunista dove c'era stato un cambiamento un giro completo un giro completo e
Sottolineava soprattutto l'importanza strategica
Della Somalia che per voi fate pure un grande errore quello che fa l'Occidente
Di puntare per cui perché c'era ancora delle correnti e puntavano sull'etiope l'etiope dal punto di vista strategico non conta assolutamente niente quell'unica nostro valore conta noi contiamo perché la Somalia controlla
L'accesso al Mar Rosso c'ha la faccia mente solo sull'Oceano Indiano ecco questo era stato ora è ora la situazione è cambiata e quindi risentiamo o l'esplosione di queste di tutte queste forze che per tanti anni
Erano state a causa del prevalere di quella protezione delle grandi potenze sull'uno e sull'altro componente l'uno e l'altro Paese dell'Africa erano state un po'ignorate io nel fare gruppo è un confronto un po'azzardato ma dal momento che anche Calchi Novati ha parlato di paradossi o del direi che quello che noi vediamo nell'ex territorio dell'Unione Sovietica e parte anche del del dell'Europa orientale
Contigue a noi questa esplosione di nazionalismi a queste esplosioni nazionalismi che prima non potevano manifestarsi
Perché c'erano delle realtà politiche superiori ora invece a queste indiscrezioni nazionalismi così pericoloso
Così inquietanti e per noi anche così incomprensibili corrisponde dall'altra parte un'esplosione di del degli delle realtà chiamiamole chiamammo le repliche chiamiamole tribale kiwi clan ecco che che in realtà rappresentano rappresentano in realtà l'unica la vera realtà politica di questa parte del mondo come come nell'ex territorio di una sovietica e anche in Europa orientale i nazionalismi riscopre i nazionalismi sono costi dico
Mi dovete una realtà politica che per tanti anni noi abbiamo abbiamo trascurato e che abbiamo trascurato come questo accade nella nostra vicina Jugoslavia vediamo che c'è un ritorno ma certi Vidoni del passato
E questo potrà io in fondo innesco ormai in Croazia si esalta papà Licci come io ho sentito in Somalia esaltati figuratevi un po'si esalta italiani si esaltano anche nazionali
Perché sotto Graziani i somali erano partiti all'assalto
Dei dei vicini etiopici e gliele avevano secondo loro io non suonate di santa ragione è un po'un po'un paradosso ma era era veramente sorprendente perché diventino Arrigoni italiano bravo qui
è stato perché ha capito che l'Ogaden spettava Annoni i pozzi dell'Ogaden aspettavano andò a vivere
E questo era un po'Bosco devo dire ad abusare a parole un po'sconcertante per l'Osservatorio di questi giorni assistere a queste cose
E orarie però in realtà ci sono queste questi che la decolonizzazione ha ignorato e quindi risalgono a quello che diceva giustamente prima
La senatrice correttori anche il compito del loro o ha che ha mantenuto congelato ha ingessato tutte le frontiere per ragioni giustifica giustificate dal punto di vista della politica della politica mondiale e anche dal punto di vista diciamo la verità del nostro interesse di nostro interesse mondiale però questi nostri interesse mondiale
E non teneva conto delle realtà di questi Paesi quindi erano costretti a mantenere le frontiere imposte dal colonialismo per fare il nostro vantaggio poi al e poi c'era questa la lotta delle grandi potenze ognuno si prendeva la sua parte ora finita allora tre grandi potenze emergono da un lato vediamo emergono come dicevo prima i nazionalismi da quest'altra parte emergono altre altre realtà politiche
E di questo penso che nell'organizzazione delle unità pregarla e di come dicevo prima giustamente
E e la senatrice carretto li dovrà prenderne prendere atto che c'è tutta un'altra realtà in questo grande continente questo richiederà però devo dire molto tempo richiederà Sorondo molto tempo e purtroppo purtroppo lotte e purtroppo anche sangue ecco perché questi processi non avvengono mai nella storia senza dei sacrifici
E l'abbiamo visto lo vediamo in che ora vediamo ora ci abbiamo il mondo ci ha la fortuna di a vere per la prima volta per la prima volta c'è
Un segretario generale
Dell'organizzazione delle Nazioni Unite e mi ricollego Hancu quello dicevi prima il compito delle azioni che che è rappresentante è stato eletto dall'Africa il primo rappresentati primo segretario generale delle Nazioni Unite che applicano che già delle idee molto diciamo aperte molto generose tant'è vero che è stato lui quando tutta l'attenzione
Del del mondo particolare mondo occidentale nostro Europeo euro americano convergenza sulla sulla sulla Botev rilevata attenzione che c'è anche un altro Paese dove più gente
Bambini che muoiono di fame c'è tutto bisogna occuparci anche ripete questa affermazione detta in una maniera molto franca molto sincera
Suscitò un po'di scandalo nell'opinione pubblica internazionale come si parla tanto di intervenire da cure questo ci distrae questo seguici distrae e richiama la nostra attenzione
Sul dramma della Somalia in seguito però a questo appello il mondo presi coscienza che c'era anche un altro fronte di cui dovevamo giustamente occuparci prende in considerazione poi che cosa è successo che come sempre Bembo ma nemo propheta in patria mio carissimo amico bravissimo amico Boutros Ghali uomo di grande intelligenza di grande spirito così aperto
Lei forse il primo segretario generale delle Nazioni Unite che manifesta tanta spiritato tanta attività tanto coraggio
Pensiamo agli eliminati preciso che certe iniziative se pensate un po'se l'avrebbero usato a prenderle Valdagno per preceduti insomma ecco tanto per dire ecco perché siamo talmente abituati che i segretari generali delle Nazioni Unite
Dopo credo dopo ambasce il dovevano essere delle non persone perché non dovevano disturbare il gioco delle grandi potenze ecco dove fra tre mesi quindi atomici personaggi Corini che del tutto estranei alle vicende politiche come veicolo il birmano no Guzzanti che non sa privare sotto di lui ci fu per i suoi errori
Scoppiò la guerra del sedevamo se la guerra dei sei giorni nel sessantasette perché non capì che era poverina evasione la parola sorprese un polo frassino tra i suoni del Medioriente cono capiva la situazione anche per l'asse precipitava di vederlo e poi successore i ma non furono non sono state molto più brillanti Waldheim proprio c'aveva ci aveva tanti scheletri o Skeletron il scheletri nell'armadio ecco il generoso quanto è possibile ad interesse che gli ha però le sue missioni non sono state tutte coronate da grande
Da grande successo ecco questo io con la cui uso un linguaggio diplomatico parlando ambiente dove prevalgono i diplomatici fra me e i miei colleghi giornalisti userei un'espressione così un po'più chiare un po'più brutale
E comunque ora invece no vediamo che c'è un non c'è veramente
Un segretario generale che si occupa affronta i problemi e va anche controcorrente e andando controcorrente crea creato conto dei sei vi sono delle fortissima opposizione opposizioni che si sono manifestate proprio come stato ricevuto
è stato ricevuto a Mogadiscio come è stato ricevuto Addis Abeba perché evidentemente in questa situazione prendendo delle posizioni e crea si crea delle delle ostilità delle contrarietà quindi dobbiamo essi prenderli in considerazione che la situazione
Applicarla Nosedo soltanto africana palco perché anche quella asiatica vicina è piena di contrasti che ci produrrà quando ci procurano molti molti mal di testa molti grattacapi nei prossimi anni però la presa di coscienza che scomparso l'ingessamento forzato della guerra fredda dominio le grandi potenze
E i popoli tutti i popoli che sia quelli della dell'Asia centrale sovietica quelli dell'Asia
Avranno diritto a dire la loro questa uno degli aspetti
Che noi dobbiamo altro dobbiamo affrontare nei prossimi anni e non rompiamo ci la testa prima oppure in qualche qualche anno guardiamo di affrontare la realtà politica per quello che e non per quello che noi vorremmo grazie tante
Molte grazie a Dino scovarli soprattutto per questo esame delle radici politiche più vicini Della lealtà attuale e fatta con l'incisività dunque al grande giornalista avventurieri che tutti conosciamo non c'è molto da aggiungere adesso però vorrei pregare il professore Alessandro Triulzi riprende
Gioca in casa del
Però
Grazie presidente
Cercherò anch'io di contenere le mie osservazioni che naturalmente si affollano alla mente invece
Grande passione
Nei limiti contenuti prescritti
Dico subito che questo fascicolo mi sembra utile e tempestivo e la seconda volta che li palmo interviene con dei fascicoli la prima era sullo stato in Africa questo secondo e sulle sulla transizione nel Corno d'Africa
E utile tempestivo e sia detto per inciso che dovevo uscire d'estate
E sarebbe stato molto meglio se fosse uscito quest'estate perché alcuni dati di questo fascicolo essendo questo uscito invece da pochi giorni o da qualche settimane rischiano di non di non essere in qualche modo più in grado di agganciarsi con la realtà dell'intervento insomma
E dico questo perché questo fascicolo che pure era pronto non è non è uscito per una serie di motivazioni che hanno anche a che vedere con un mancato finanziamento governativo
Che ha coinvolto lo stesso istituto di caffè idolo africano e come dire al volto e lo Stato compia gesti simbolici delle rimozioni freudiana
Di attendismo o vuoti di memoria di azione che come in questo caso sarebbe stato bene non fare o non commettere
Perché è ovvio la fame di conoscenze in questo settore in Italia ed è ovvio altrettanto la nonna
Adeguata spesso penetrazione riflessione critica su questi temi questo fascicolo a me sembra sia utile e così come l'altra volta io auspica ai di questo fascicolo posso inviato a tutti i nostri cooperanti ed esperti che partivano per esempio per l'Africa
Io credo in questo fascicolo dovrebbe essere letto al di là delle persone che ovviamente sono interessate in questa sala ma anche fuori
E devo dire se ci sono rappresentanti del governo qui io da studioso mi chiedo che cosa hanno letto i nostri ufficiali che sono stati inviati in Somalia da qualche settimana
E se non sarebbe stato anche auspicabile in qualche modo una preparazione come hanno fatto
Agli ufficiali inglesi e quelli francesi e hanno fatto quegli americani che si sono portati trenta consulenti somali con loro
Cosa che invece non ha fatto il contingente italiano ne ha richiesto in qualche modo sollecitato una partecipazione da parte del mondo degli studi per capire meglio per conoscere
Questa realtà quindi si oppone in ritardo senatrice Presidente onorevole Bonalumi mandiamo in questo fascicolo
Che può essere utile per una con per una comprensione di alcune delle grandi tematiche che si aggiunge all'interno di questo continente
Il Corno d'Africa ovviamente un settore di primaria importanza per l'Italia
La quale conserva o dovrebbe conservare non solo una memoria storica
Del suo ruolo passato ma anche una maggiore consapevolezza del suo ruolo attuale
In questa parte del mondo tra l'altro con una delega specifica da parte delle comunità europee
Una riflessione critica sul Corno d'Africa e tanto più urgente a mio avviso in questi anni che sono anni di assoluta novità
La fine dei blocchi il nuovo CEO monismo del modello occidentale
La caduta della forma stato in Africa la forma nazista attorno azione lo Stato nazione in Africa sta crollando e sta crollando in questi anni
La caduta della forma stato anche di tipo socialista dunque in Africa e non solo in Africa ovviamente
Hanno determinato delle conseguenze destabilizzanti a volte maggiori a quelle contenute e in qualche modo
Compresse dalla guerra fredda
E che per l'Africa vogliono dire due cose molto importanti primo la rivisitazione necessaria dei modelli o anzi del modello di sviluppo e di crescita politica ed economica
Siamo di fronte a un'altra forma stato informazione
In transizione giustamente qui viene detto la transizione noi non sappiamo l'Etiopia di oggi non è con tutta probabilità l'etiope tra qualche anno non è pensabile che i Titini stiano al potere Addis Abeba all'infinito
Quindi è sicuramente una fase di transizione noi dobbiamo pensare a quello che sarà tra qualche anno
E la consapevolezza e la lungimiranza delle società e dei governi si giudicano sulla capacità di capire quello che potrà avvenire in futuro non di intervenire sempre a tappare dei buchi sul presente
E
La rivisitazione anche se permettete del concetto stesso di sviluppo
Il concetto stesso di sviluppo di Paesi in via di sviluppo non soltanto è cambiato perché sono cambiati i termini prima si chiamavano Paesi sottosviluppati così sono chiamati i paesi in via di sviluppo oggi si chiamano paesi meno avanzati secondo la terminologia
Internazionale ma sono tutti o sanissimi
Squisita drammaticamente cambiando il concetto stesso di sviluppo
E si è rinunciato in parte alla redistribuzione della ricchezza e delle risorse a livello mondiale e su questo credo noi tutti in qualche modo dovremmo riflettere e riflettere con consapevolezza
Il corno per questo il Corno d'Africa è un esempio ed anche un teste
Per noi per la nostra intelligenza critica e per quella dei nostri governi
è un ex spazio di rivalità coloniali tra cui importanti l'Italia è un ex spazio di rivalità dei blocchi
Fortissima rivalità dei blocchi si è accesa proprio sul Corno d'Africa
E la guerra del mille novecentosettantasette settantotto il voltafaccia improvvisa Soviet improvviso sovietico spostando il proprio asse di alleanza da Mogadiscio di saper Abbas Addis Abeba CD ricorda questo evento che ebbe anche traumatiche conseguenze nella discussione nella
Società civile e politica imitare
Il Cornet anche il luogo privilegiato della politica di aiuti di questo Paese
E gli aiuti pubblica pubblici allo sviluppo dell'Italia
Si sono concentrati massicciamente in questa zona della
è un luogo privilegiato che è stato definito di sprechi
E di orrori ed omissioni madornali
Nel campo dello sviluppo
Con l'aggravante umanitaria questa sì umanitaria che ogni miliardo sottratto allo sviluppo per motivazioni di lecite a in più un'aggravante diciamo di crimine contro l'umanità
Ed è infine il luogo di intervento definito a mio avviso con qualche superficialità umanitario delle Nazioni Unite degli Stati Uniti e di altre porte
Perché questo suo ultimo intervento su cui probabilmente si continuerà anche a parlare
Mostra al di là di ogni possibilità come dire di
Analisi
E anche di critica o di appoggio di questo intervento in tutta la sua lampante chiarezza il profondissimo e direi oramai quasi incolmabile il divario che c'è tra il nord e il sud del mondo
E direi anche la necessità e allo stesso tempo la tragica fragilità di un intervento la cui logica è quella dell'intervento esterno
Lo si vede nei media lo si vedevano alla televisione lo si vede nei giornali si parla soltanto dei soldati si parla soltanto o prevalentemente delle armi
Mentre su questo intervento non potrà raggiungere granché se non sarà capace di far sviluppare le forze che s'dall'interno potranno tirar fuori la somma
E se volete questo è stato da sempre come dire il difetto di fondo delle politiche aiuti dello sviluppo massicci interventi in Esterni
Non sempre capaci di coinvolgere forze dall'interno se l'intervento oggi in Somalia successo potrà avere successo non per la capacità di fuoco
Che può la
Con cui può colpire i pur ribelli e sì guerrieri o guerriglieri somali ma per la sua capacità di fare collegare in qualche modo sostenere e stimolare le forze all'interno di questo Paese
Non voglio avere come dire sulla coscienza troppi minuti
Soltanto tre problemi che a mio avviso sembrano molto importanti dalla lettura di questo fascicolo
Primo mi sembra che sia ovvio
Nelle pagine di questo fascicolo un conflitto
Che oramai endemico non soltanto nel Corno d'Africa ma direi in quasi tutta l'Africa e in buona parte dell'Europa basti pensare a quello che avviene nell'Europa centrale e dell'Est e cioè tra stato che marcati ISPI definisce etnografico
E invece una più difficile ricerca di equilibri tra regionalizzazione e bisogni di funzionalità politici politica ed economica di uno Stato moderno
Il Corno d'Africa sempre combattuto tra regionalizzazione e centralizzazione e queste ad una come dire una classica molla di analisi dei regimi somalo etiopico o eritreo
Ma in questa fase è di particolare importanza e sarà di porta i collari importanza il tipo di aiuto che noi potremo dare anche in questo fascicolo si oscilla molto c'è quasi una celebrazione dello Stato e tecnocratico fatto da giorni marcati
E invece una giustissima riconsideri Ezio riconsiderazione critica dei pericoli di uno Stato e tono pratico da parte di Christopher Clark
Uno scrittore uno studioso greco
Che prevede e o vorrebbe
Veder prevalere uno Stato il tono pratico è uno studioso britannico che invece lo contrasta
Nulla
è più visibile
Che nelle politiche recenti e in quelle in corso nel Corno d'Africa per esempio tra Addis Abeba e l'Eritrea
Alla sbarra
In Addis Abeba sia un regime condotto da una minoranza etnica che come viene ben ben descritta qui è povera fragile e debole
E possono tanto vedere in qualche modo in una decentralizzazione un giusto riconoscimento del dei gruppi
Ma nello stesso tempo non pochi avocare una unità dello Stato perché se si va verso un governo e tono pratico circa metà dell'Etiopia non ha le risorse naturali per
Far fronte ai propri bisogni
Quindi grandissimo problema e quindi anche grandissime responsabilità nostre se appoggiare una forma dis Stato oppure una secondo problema l'impatto delle politiche di aiuti su questo calchi l'ha già detto la tragica realtà dell'Africa di oggi e che l'Africa in molti posti
In molti Paesi e addirittura in molte regioni non riuscendo più a produrre gli elementi della propria sussistenza
Combatté e esercita la propri manifesta la propria conflittualità intorno alle politiche di aiuti
La chiave di spiegazione di quello che sta succedendo a Mogadiscio non sono il tribalismo mi dei due signori o più della guerra e noi tra l'altro come fece il colonialismo quando arrivo alla fine dell'Ottocento cristallizziamo
Nel né i loro attuali Poteri e probabilmente i futuri predominio sulla Somalia di oggi
La lotta è una lotta accanita di potere per risorse scarse
E poi che il potere si basa su
Le risorse e le risorse non sono prodotto all'interno ma provengono dall'esterno il potere la lotta alla guerra la conflittualità sì estende nel centro nel luogo
Di afflusso e di distribuzione di queste risorse
Queste la conflittualità dell'Africa degli ultimi dieci anni e in questo le nostre politiche di aiuti
E dei nostri inviti armi nel passato
E lo stesso attuale intervento odierno che non potrà non vedere un ulteriore distribuzione sia pure involontaria di armi tra l'altro armi ancora più sofisticate tecnologicamente guarite
Non ci può che fare impressionante
Terzo elemento
L'impatto di forse ancora latenti nella regione ma oramai chiarissime per gli osservatori per esempio l'Islam e l'islamismo e il fondamentalismo islamico
Sulla stampa non viene detto ma noi sappiamo che oramai sono in Somalia
In azione decine e decine di associazioni islamiche
Che svolgono azione di assistenza
Che hanno meno mezzi di quelli occidentali
Che si servono degli strumenti locali ed interni di distribuzione che non danno cibo esportato ma danno quel cibo che viene raccolto sui mercati interni e che quindi hanno un'azione dieci volte più efficace
Nel senso psicologico del termine se non nella capacità di estensione nel creare un fortissimo collegamento islamica
Può essere un vantaggio questo uno svantaggio sicuramente la presenza di trenta mila soldati super armati super vita minimizzati supera agguerriti e tecnologicamente superiori
In un contesto di miseria e di indigenza come quello somalo non potrà che far scorta scatenare quelle fortissime molle di fondamentalismo islamico che apparentemente invece si volevano
Placare proprio con l'intervento per lo meno avvenire dall'altra
In altri termini temo che in un posto come l'Africa alla vecchia guerra capitalismo comunismo che oramai sì non c'è più si sostituirà una nuova guerra occidentalis mo'islamici
E infine e chiudo vorrei rispondere a quella domanda che ha fatto mi sembra la senatrice carretto ogni all'inizio sul neocolonialismo
Non vuole essere una risposta polemica ma adesso ma credo che sia giusto intervenire su questa questione perché sicuramente non è più il colonialismo di una volta e non è più nemmeno il neocolonialismo degli anni sessanta e settanta e nemmeno di quegli ottanta
Non è che certo più occupazione di territorio non è certo più penetrazione economica
Direi nemmeno e qui non sono d'accordo con certe stime in qualche modo pessimistiche dell'intervento americano
E delle Nazioni Unite in Somalia nemmeno più occupazione della periferia né dipendenza da essa
Per motivi strategico o di carattere il generale
Ma è sicuramente
Una politica di contenimento e di prevenzione dei rischi globali e dei quello che gli americani ora mai chiamano Global Security
Il che vuol dire due cose
Primo
Una dolorosa rinuncia a trent'anni dalla dichiarazione del venti gennaio mille novecentoquarantanove del presidente Truman al Congresso americano sulla triste
Analisi
Della maggior parte delle ARDEL mondo come Ariel sotto sviluppate
E della necessità di una politica di aiuti per permettere a queste aree sottosviluppate di ricollegarsi alle arie sviluppa
Una rinuncia questa linea unica ivi in linea ma estera
Il terzo mondo non può e non potrà seguire il modello di sviluppo economico che noi abbiamo dettato ed imposto fino a questo momento se non altro non lo può perché le risorse naturali minerarie
E i fossili del Nord di questo pianeta non lo consentono
Voi sapete che se noi che il le risorse di Energia di questo pianeta potranno durare ai consumi attuali ai consumi attuali soltanto trecento anni se si darà un frigorifero ad ogni indiano e ad ogni cinese cioè se ci saranno due miliardi circa di nuovi frigoriferi nel mondo il tasso di dei popoli mento depauperamento di queste risorse aumenterà drammaticamente
Quindi dietro a questa nuova concezione e dietro forma questa forma che è stata definite ma forse dovremmo cambiare anche i termini di neocolonialismo
C'è sicuramente un prevalere di una politica di autodifesa su una politica di sviluppo
E in questa politica di autodifesa dobbiamo mettere anche l'intervento americano e delle Nazioni Unite la somma ed è su questi temi e non su altro che si dovrebbe discutere
In in questi giorni a commento e ha tentativo di capire meglio le origini e le conseguenze di questa crisi è un irrigidire una consente una crisi enorme in cui siamo coinvolti tutti noi
Dalla Jugoslavia
A Mogadiscio da Vukovar fino a Mogadiscio
Ed è su questi temi per questo motivi e ritengo che in questo fascicolo sia benvenuto
Ed era urgente che uscisse grazie
Molte grazie professor seguito intervento luminosa mente conclusivo di questa prima parte adesso non vediamo ancora il ministro con loro noi continuiamo però nei nostri lavori io vorrei pregare di prendere la parola l'onorevole Bersani
Onorevole Bersani a parte di essa
Onorevole Bersani che conosce l'ambiente mentre gli africani
Ecco
è appena arrivato dalla Somalia
Per cui a oltre alla sempre nostra viva curiosità di intendere la sua parola oggi aggiunge questa curiosità immediata dipendere dalla sua viva voce ed alla voce saggio quale che impressione sulle cose degli altri
Grazie carissima presidente
Vorrei anzitutto partire da una constatazione
Questo fascicolo certamente prezioso
Credo però che gli articoli fondamentali sono tutti di studiosi estere
A parte l'articolo come sempre lucido informato dell'amico Calchi Novati
Andando nel luglio dell'anno scorso
In Somalia
E meravigliando mi di essere il primo italiano che dopo molti
Metteva piede in Somalia
Dove erano rimasti in tutto sei italiani
E ritornando ci adesso per venti giorni
Mi sono reso conto di come sul piano della informazione dello studio e della cultura
Sulla problematica somala ma questo lo possiamo dire anche per molti altri Paesi
Vi era stato vi sia stato effettivamente un periodo gravemente negativo da parte del nostro Paese
In realtà ancora oggi la conoscenza dei fatti somali
Remoti e prossimi è molto relativa visite verificata sul terreno
Parlando per ore per ore con tutti i maggiori leader ai responsabili della politica somala e con i maggiori giornalisti esterni
E quindi cara Presidente la tua osservazione iniziale mi trova pienamente d'accordo sul ruolo degli istituti sulla necessità effettivamente di dedicarci con maggiore impegno
Alla conoscenza profonda e vera
Dei fatti che stanno al cuore della nostra responsabilità
Non voglio unitari di minuti che ovviamente mi sono concessi rifarmi alla storia voglio vedere pormi soprattutto questo problema
Qual è la situazione di oggi cosa dobbiamo fare
Io condivido pienamente la conclusione
Dell'articolo di l'Eurirs sul nazionalismo frammentata frammentate pure la somma Secondo me fotografa perfettamente quella che è la situazione di oggi
Ogni valutazione realistica delle possibile tendenze future deve riconoscere che non è stante la Rettore che il nazionalismo somalo conservi il suo socio carattere segmentaria frazionato e non si è trasformato in un fattore organico moderno il nazionalismo non deve essere confuso con l'obiettivo di realizzare uno Stato unitario e centralizzato
Le popolazioni sommate non hanno alcuna tradizione di governo statale sono tradizionalmente non centralizzate ed è guarita
Storicamente il loro incontro con organizzazioni statali è risultato quasi sempre effimero e dispotico
In realtà quando si è rotto questo involucro
Sono emerse le realtà fondamentali della società insomma
La componente ecco mica è ritornato come del resto in tanta parte dei Paesi africani condivido l'osservazione di chi mi ha preceduto che in crisi la formula dello Stato come noi l'abbiamo importato in Africa e stanno facendo qualche cosa di nuovo
E ancora non sappiamo in definitiva come si caratterizzerà
Ma insomma anche noi abbiamo questo riemergere potente
Di tutte le realtà
Proprie della società somma
Sono realtà difficilmente componibili con l'idea di uno Stato unitario
Io credo che oggi più o meno tutti siano d'accordo
Sulla necessità di uno Stato
Articolato per spazi regionali
Con un potere centrale fortemente attenuato del resto è la stessa formula al cui approdata l'Etiopia
Con un potere centrale ripeto molto limitato
E con un forte potere invece delle singole realtà etniche nelle loro varie strutture nelle loro varie alleanze nel sistema di al di accordi che via via si è venuto consolidati
Noi tendiamo a dare dei significati particolari
Salgo Lupoi più amico più filoccidentale più film italiano l'altro è il contrario l'altro a a prevenzioni eccetera ma io credo che nella fase attuale sia molto problematico arrivare a conclusione di questo genere
Abbiamo un insieme di gruppi
Abbiamo l'insieme di leader
Siamo in una fase di formazione di qualche cosa di diverso rispetto a quello che era lo Stato somalo di ieri
Boutros Ghali
Anche lui deve fare molta attenzione in questa fase quando l'altro giorno è venuto aveva Mogadiscio io mi trovavo a poche decine di metri
è stato oggetto di una di dolcissima contestazione del perché io si imputava secondo me erroneamente a Luís
L'idea di varare una presidenza ad esempio un bijou rettilinea al di sopra del contrasto su cui si è focalizzato l'attenzione internazionale cioè quello fra i di idee e Ali Mahdi
Io credo che noi dobbiamo fare il possibile
Da un lato per creare una cornice entro cui
I vari gruppi possono essere portati a dialogare a interrogarsi su come attraverso un processo che del resto abbiamo attraversato anche noi nell'immediato dopoguerra
Definire le linee del nuovo Stato
E dall'altro cercare di fare emergere dal basso
Tutte quelle energie quelle forze che possono qualificarsi nel segno dell'auto sviluppo e dell'autogoverno
Io mi sono trovato in Somalia
Due anni fa proprio in luglio poi adesso
Come presidente di una organizzazione non governativa licenza che opera in molti Paesi dell'Africa dell'America Latina
Ma
Essendo anche presidente onorario dell'Assemblea per parlamentare etc CP evidentemente mi sono trovato in una posizione di dialogo accerti livelli
Che mi hanno consentito di approfondire
I temi di fondo
Nel rapporto in particolare fra l'Italia e il leader somali attuali
Ebbene attraverso questa modesto Angers
Io credo che sia stato possibile dimostrare senza alcun aiuto pubblico di nessun genere
Che è possibile rimettere in sesto in movimento
L'agricoltura dei grandi comprensori veloce delle del Giuba
Una primaria di cinquanta mila ettari è già in piena attività completamente rilanciata
E altre cinquanta mila e lo saranno nei prossimi mesi
Con risultati direi che vanno al di là di qualunque aspettativa ma perché si è trovato il modo di coinvolgere di responsabilizzare le energie locali
E di chiamare le
A gestire ripeto con la loro specifica responsabilità
Dobbiamo agire su questi due piani
Io credo che è la nostra politica estera sia molto carente su questo piano vi è una riserva di fondo
Parliamoci chiaro su quello che può essere il ruolo
Delle del privato sotto la formula di autentiche organizzazioni non governative
Sotto questa formula si si giocano molte formule
Molti equivoci esistono e tendono a riprodursi soprattutto insomma
Io credo che noi dovremo fare molta attenzione ma dovremmo nello stesso tempo avere molto più coraggio
Nella promuovere formule che immedesima Ando si coi problemi locali
E col gestendo con le energie di base nuovi livelli di responsabilità possono dare un contenuto diverso alla alla nostro ruolo di amici del popolo somalo
Abbiamo questi tredici quattordici gruppi
Non c'è solo ai diede non ci sono animali ci sono gli alleati di I di delle varie grandi tribù alcune delle quali fino ad ora da noi completamente ignorate come né ID che lei mi riproduzione di lì che invece rappresenta una forza importante avranno un ruolo importante nella nuova Somalia
Così come ci sono evidentemente i vari leader della Midge Ure Tinian non c'è solo Moffa Mecacci
Celio su non c'è solo e nella a lettura nella nord-ovest ci sono gli altri leader chissà che delle altre famiglie
Io credo che noi dobbiamo cercare di comprendere perché queste varie vetrerie con le loro culture eccolo ora mistica azioni
Tribali e clan nitide sono riemerse con tanta forza
E come sia indispensabile attraverso formule molto più articolate dell'organizzazione dello Stato favorire un livello diverso di convivenza e di responsabilità
Si va verso tre regioni e si va verso sei regioni e quale può essere il rapporto di queste con il quadro dello Stato unitario in che modo le politiche regionali potranno essere modulate sono tutti interrogativi che noi dobbiamo avere presenti dobbiamo per le quali dobbiamo cercare di agevolare
Il dialogo
Nelle lunghe ore passate CONAI diritte con animali comparsa mamme concesso e con la lettura e con gli altri
Si intravede
Al di là del del convegno dei conflitti così feroci che esistono fra di loro la possibilità di un dialogo
La possibilità di iniziative che possano facilitare lo sviluppo di questo diario
Senza i preconcetti che finora hanno caratterizzato tanti aspetti dell'attitudine italiana nei confronti del conflitto interno insomma
L'intervento militare l'intervento militare finisco
Era a questo punto indispensabile
Mogadiscio
Era completamente bloccata
Io ricordo i lunghi colloqui del luglio con in particolare con Ali Mahdi e come hai detto
Quando io ponevo il problema delle delle montagne di vive dei che marcire o no a Mombasa
O a Berbera o a Gibuti
Le delle decine di migliaia di bambini di donne che morivano di fame
E dicevo bisogna che troviate la possibilità né a trovare la possibilità di rendere sicuro uno spazio che in definitiva e di un chilometro quadrato franare un porto il porto
Mi sono sempre sentito dire ma una cosa difficile perché indefinite in definitiva
Si tratta di raggruppamenti di clan diversi
Che molto relativamente si riconoscono in un capo vero
Ognuno dei quali gioca il proprio gioco
E questo si è riflesso in modo disastroso nella gestione del portone dall'aeroporto
Oggi questa situazione sta lentamente modificandosi
Lenta molto lentamente
Direi che le forze così i militari procedono con molta cautela con molta prudenza
Ho seguito da vicino il contingente italiano
Mi pare che si muova si muova bene
Abbiamo cercato anche di vedere in che modo sul piano umanitario sul piano sociale dello sviluppo delle popolazioni possa esserci una qualche un qualche collegamento rispetto alla presenza puramente militare
Ospedali sono due ospedali sono stati rimesso in funzione con ospedali anche del contingente militare
Quindi se il quadro della presenza militare
Resta nel senso del disarmo resta nel senso di creare i presupposti di una normalizzazione della vita
Contro le violenze irresponsabili di gruppi tenerti in definitiva non obbediscono agli ordini di nessuno
Se si crea una qualche realtà di sicurezza e di ordine come
Del resto tutti i leader sommaria auspicano
Io credo che si potrà con maggiore chiarezza intravedere il modo di favorire questo dialogo a un livello più alto questo principio di una riorganizzazione della Somalia su basi nuove
Completamente nuove
Alla cui conoscenza al cui approfondimento io credo
Ritorna l'auspicio iniziale l'Italia e gli italiani potrebbero dare anche con la presenza dei tanti sommarie fra di noi un contributo molto importante e grazie
Onorevole Bersani del nel suo intervento e soprattutto nel saggio
Incoraggiamento che oggi viene organi statali adesso però vorrei pregare il senatore Migone
Poi spazia al
Devo dire che e con una certa emozione che io partecipò
A questa riunione vorrei spiegare perché
Ma la prima ragione ovvia la gravità dei problemi che noi siamo chiamati qui a discutere
E anche consentitemi di dire la gravità delle responsabilità
Del nostro paese
Della classe dirigente di questo Paese di cui anch'io faccio parte
E l'assoluta ai evidenza dell'inadeguatezza
Del nostro modo di intervenire
Sulla questione che stiamo discutendo
Una inadeguatezza
Così pesante
Di dimensioni tali da non consentire a nessuno
Nemmeno a chi come me occupa una posizione di opposizione
Nel parlamento di chiamarsi fuori
Anche se questo non mi esime era dal fare dei precisi rilievi che mi competono riguardo all'azione governativa
Ma il secondo motivo di emozione invece è un'emozione positiva
Perché esistono anche le emozioni positive per fortuna
E deriva dalle dalla sensibilità dalla costatazione
Della sensibilità culturale prima ancora che politica di questi due istituzioni che ci hanno quindi tatto
Ad affrontare questo tema in questo momento
Guardate che quello che sto dicendo
Non solo non è formale ma consentitemelo non è nemmeno banale
Perché una classe dirigente si dimostra tale
Quando è ingannando e gli istituti lo fanno per l'ambito in cui alloro compete
Di affrontare i temi scomodi nei momenti più scomodi
E una cultura in questo caso la cultura afferisca mistica
Si dimostra vitale sei in grado di fare la stessa cosa
Senza strumentalizzazioni contingenti ma con una severità necessaria
E quindi io vedo anche in questa riunione e questo consentì tremendo consentitemi di dirlo dal collega studioso
Anche un segno di grande vitalità di grande ripresa degli studi africani mistici di questo Paese
Che sono usciti dalle secche della storia coloniale
Che con grande prestigio internazionale abbiamo sentito
Calchi Novati Triulzi un grande giornalista come fresco bandi c'è Anna Maria Gentili ci sono tanti giovani che io non ho piacere di conoscere personalmente
Ma che non sono il segno di una cultura vitale
Questo fa sì che chi come me ha delle responsabilità interrelazioni istituzionali
Sente il dovere in qualche modo di rispondere adeguatamente questo a questo stile
E
La questione
La questione della Somalia
C'è stata apportata drammaticamente alla Commissione esteri del Senato da una delegazione di mezza insomma frontiere che sono un po'di mesi fa sono venuti anche da noi
Il presidente Fanfani ha incaricato Melis senatore Graziani di riceverli
Loro erano reduci da un viaggio in Somalia
E hanno portato una testimonianza assolutamente assolutamente drammatica
Drammatica dal punto di vista cioè tutti eravamo consapevoli che esisteva un problema è un problema anche gravi
Avevamo sentito non mi ricordo se prima o dopo quel richiamo a cui Frescobaldi ha fatto riferimento del segretario generale delle Nazioni Unite mi invita l'Occidente a non dimenticarsi delle conseguenze straordinariamente gravi di una situazione non legata soltanto alla carestia ma a al rapporto tra carestia e le tensioni interne alla Sormani dopo la fine
Di questa specie di disciplina globale che nessuno di noi e rimpiange batte tuttavia era una disciplina costituita dalla guerra stretta e che ha determinato questo d'tipo di di
Situazione
Qui noi
Per venire a quelli che sono i i compiti le responsabilità del nostro Paese
Questo governo questa maggioranza
A una pesante eredità che l'eredità della Storia delle relazioni internazionali del nostro Paese della politica estera italiana
Che è ossessionata da alcuni mitici un mito
Anche positivo di origini cavouriana e il presenzialismo la guerra di creme e a a vero un posto tra coloro che decidono ma in quell'occasione si trattava di affermare il ruolo nazionale del nostro Paese che doveva ancora che doveva ancora costituirsi
Questa esigenza della presenza il presenzialismo la politica della poltrona
L'esserci al tutti i costi da mito positivo è diventato ossessione della politica estera italiana ed è una considerazione che va ben al di là delle carenze
Dell'attuale governo che pure esistono e che cercherò oppure di indicato
L'altra
Ossessione e quelle consentitemi questa deformazione professionale che mi consente di fare le riferimenti storici
è la cosiddetta politica delle mani nette del corrente corti sbeffeggiato dopo
Il congresso di Berlino perché non aveva ottenuto qualche cosa qualche cosa di immediato per l'Italia
Perché dico queste cose
Perché io sono credo che siamo tutti favorevoli a quello che gli americani chiamano un by partisan For Rent omessi
Cioè una politica estera quando e se possibile fondata su principi e su valori comuni che quindi diano il giusto peso nella giusta incidenza al nostro Paese
E dal punto di vista dei valori
Ci siamo
Ci dichiariamo tutti per l'organizzazione internazionale
Per una nuova concezione della sicurezza
Dopo la fine della guerra fredda
Siamo tutti per una cooperazione disinteressata degli interessi dei paesi in via di sviluppo
Il problema è quello di passare dai principi alla loro applicazione e qui il consenso tra maggioranza e opposizione finisce faccio degli esempi concreti che sono riferiti alle premesse storiche che facce
Perché il nostro Paese che si tratti della Bosnia o che si tratti della Somalia deve essere nella posizioni umiliante di candidarsi
A delle partecipazioni e al dell'impresa
Quando non sono sollecitate dalla comunità internazionale
Badate che io non sto facendo un discorso di pacifismo strumentale o di astensionismo di non assunzione di responsabilità
Io ho trovato francamente sgradevoli questi dialoghi che avvengono da mamme tra mamme che telefonano a colonnelli e generali credo che
La difesa della legalità internazionale che la cooperazione internazionale Possa costituire determini delle responsabilità che anche noi come Paese dobbiamo assumerci
Ma cerchiamo di uscire da questa umiliante posizione da vengo anch'io no quando si tratta di impresa e militari a basso rischio
Il nostro Paese è stato esposta ad un umiliante il rifiuto di un offerta di partecipazione per quanto riguarda la Bosnia Erzegovina
Che un minimo di sensibilità storica avrebbe consentito di non formulare mi spiace che Colombo non sia presente ma queste cose glielo già dette anzi quindi forse si annoierebbero addirittura glielo detta la commissione esteri del Senato con me alcuni dei presenti
Sa
Anche sulla questione della somma
Era opportuna una nostra partecipazione non lo so voglio arrivare noi ci siamo astenuti fino che è un modo per dire non lo so
Su questa questione
La cosa di cui sono certo è che era assolutamente inopportuno candidarci a questo tipo di interventi e trovandoci poi nella umiliante condizione di dovere pietire spazi chinare o porti precedenti di trasporti dedicare le nostre energie a questo tipo di cose anziché alla formazione come qui è stato giustamente detto alla formazione alla preparazione anche culturale umanitaria
Economica di chi doveva recarsi a rappresentare in qualche modo il nostro Paese in questa gravissima situazione con queste pesantissime responsabilità
Alle spalle
Per cui
Come rappresentante dell'opposizione piena disponibilità sul piano dei principi ma anche voliamo una pubblicazione di questi principi
Che sia dignitoso che risponda ad una domanda
Dalla comunità internazionale
Così come avvenuto per il Mozambico
Mi faceva rilevare Frescobaldi anche lì ci sono dei rischi era giusto assumerci questi rischi
C'è una storia
L'onorevole ruolo dell'onorevole Raffaelli la Comunità di Sant'Egidio la sollecitazione mentre noi direttiva amo di partecipare alla spedizione in Somalia
Le Nazioni Unite protestavano perché non ottenevano la risposta della disponibilità del governo italiano per quanto riguarda la questione del Bozzardi
E guardate che anche la critica può essere by partisan io vedo dei rappresentanti anche della maggioranza che faccio un fallo dei segni di assenso quando io dico queste cose no cerchiamo di uscire dalle
Da ogni forma di strumentalizzazione
Strumentalizzazione politica
Volutamente finora non ho toccato su
Quelli sprechi non ho toccato l'argomento un'ultima conservazione finisco quelle quegli sprechi quelle malversazioni che ci sono state e di cui purtroppo è stato protagonista al nostro paese della situazione so
Io credo che bisogna evitare
Che queste questioni blocchino
Quella che una generosità che va più che mai sollecitata dal nostro paese ma che è difficile sollecita e difficile rivolto permette rivolgermi ai miei elettori e spiegare che è giusto fare una politica della cooperazione con questo tipo di precedenti
L'unico modo per ricostituire
Una fiducia un rapporto di fiducia non parlo in termini generali ma in termini specifici
Con i cittadini del nostro Paese sollecitare una loro disponibilità di lungo periodo da questo punto di vista di fare chiarezza con estremo rigore
E qui mi dispiace veramente che il ministro non sia presente ma spero che qualcuno Cbre muri di periferici da questo punto di vista
Le prove non sono buone
Di questo governo
La commissione nominata dal ministro Colombo che è una Commissione Interna al ministero degli Esteri non si capisce che funzione abbia nella Commissione esteri del Senato noi abbiamo fatto rilevare che la questione non può essere risolta all'interno del governo e della maggioranza per ragioni evidenti
Il sottosegretario senatore Azarath ci ha risposto che non si trattava di una questa Commissione di inchiesta sia pure in Terna
Ma che si trattava invece di programmazione di lungo termine della politica della cooperazione gli è stato fatto osservare che allora non si capiva le ha ragione dei da rappresentanti della ragioneria del generale dello stato della corte dei conti
E così via personaggi assolutamente incompetenti per quanto riguarda la programmazione in senso politico culturale economico della politica della cooperazione quindi questo non può che essere un terreno
Che è quello del Parlamento della commissione d'inchiesta
E quindi voglio fare una denuncia precisa
L'attuale governo e l'attuale maggioranza parlo dei responsabili e non parlo dei singoli colleghi senatori e deputati stanno facendo una resistenza passiva per quanto riguarda la costituzione della commissione d'inchiesta
Ieri il mio amico onorevole Foschi relatore sulle proposte di costituzione della Commissione d'inchiesta non si è presentato alla Commissione esteri della Camera
Esiste come alcuni di voi sanno un coordinamento tra i lavori della Camera e del Senato e c'era un accordo se l'iniziativa per la costituzione della Commissione
Fosse della Camera dei deputati salvo vedere se poi la commissione doveva essere Bilal The bilaterale
Bicamerale scusate o meno
Se l'ostruzionismo alla camera non si supera rapidamente
E spiace che non ci sia un iniziativa una pressione del governo perché questa cosa
Perché questa cosa avvenga vuol dire che l'affronteremo al Senato e non sto parlando di mesi sto parlando per la prossima settimana mi spiace molto che il ministro Colombo non fosse presente
E sempre più leale dire certe cose Davison ma credo che possano dire ha avuto altre ragioni di lamentarsi sul mio conto ma non quello di mancanza di lealtà vi ringrazio
Molte grazie alternarsi al senatore inidonee nel testo fra no lucido e importanti interventi ad essa vorrei pregare il senatore Francesco Forte difende
Consentiamo ai quali quando
Fece comodo
Io però
Va benissimo adesso vorrei chiarire che io faccio il professore di professione e solo occasionalmente transitoriamente il senatore no dico questo lo dico in genere non lo ricorda in particolare
Dunque qui stiamo parlando di questo interessante fascicolo e di ciò che vi si riconnette ecco il mio parere
Questo è un fascicolo molto meritevole un uno studio loro che mi hanno preceduto affatto
Un'osservazione che condivido al novanta per cento cioè che sarebbe utile
Che le nostre forze dell'intervento lo studiassero preventivamente
Ecco condivido al novanta per cento perché per l'altro dieci per cento l'affermazione che gli americani avevano con sei non mi ricordo quanto inesperti somali
Da cui si desume che il loro intervento sia stato fatto mediante una base culturale
Mi lasciava molto negativo
Perché da come si è verificato l'intervento si è capito
Che il principale consulente era un generale avventuroso forse un avventuriero ex ambasciatore che è stato richiamato
A Washington e che all'inizio ha commesso alcuni degli errori
Che vengono segnalati in questo saggio per cui la politica dell'intervento si è poi ribaltata
Ma no interamente e dico questo perché a mio parere anche l'Italia si è incanalata in misura molto ampia in questi Errore che possiamo chiamare di carattere culturale e che Bersani l'amico Bersani a parte notevole evocato
Cioè in sintesi mentre in questa rivista si dibatte
Sia pure con una prospettiva storica ancora incompleta per cui io proporrei un fascicolo
Per l'epoca diciamo così dal mille novecentottantotto ottantanove
Alloggi in quanto qui è abbastanza ben delineato ciò che accadeva diciamo all'epoca della guerra fredda e poi del crollo del muro di Berlino ma i fatti successivi dell'Africa
Di questi due pezzi del Corno d'Africa ma in genere del Corno d'Africa compreso il Sudan e se vogliamo estendere il concetto l'Egitto e lo stesso rapporto tra quest'area geografica e la guerra nel Golfo che sono molto importanti qui
Non sono delineati quindi secondo me è chiaro che in un fascicolo di rivista non si può far tutto questa non è per niente una critica ma credo sarebbe importante in chiave storica cercare di colmare questo non dico vuoto ma diciamo s'eccessiva sintesi che qui vie
Comunque spezzato quell'equilibrio tra i blocchi
E la rivista pone in luce che sono emersi questi polli di frammentazione che alcuni ritengono positivi altri ritengono negativi ma che comunque riflettono realtà
Etniche geografiche culturali e se posso dire economiche estremamente importanti e tra l'altro tali da potere essere viste anche come elementi non solo di divisione come è stato in passato
Ma anche di maggiore integrazione tra queste due aree perché spesso i gruppi etnici le realtà economiche sono trasversali rispetto all'Etiopia e alla Somalia e chiaramente per yoga degni e evidente ma anche per i Da Rold abbastanza evidente
L'errore che è stato fatto è quello di pensare che la Somalia sino a Mogadiscio
E di adesso glielo sintetizzo in modo brutale la cosa nordico parlo adesso di questo intervento no e che il resto questo è un errore americano
Non so perché avessero ventisei sessantasei esperto esperti ma dei con errore americano a cui l'Italia ha dato a mio parere un ulteriore aggravamento forse per le ragioni che sostiene Migone a cui io non avevo pensato
Cioè la queste teorie questi retaggi storici di Principi di politica estera il come il presenzialismo
Che comportano un tipo di atteggiamento appunto di essere presenti là dove gli altri hanno scelto mentre l'Italia se guardiamo la bella cartina che è pubblicata
Nel saggio di Joris io non voglio fare una graduatoria tra assaggi ma questo è uno che mi pare particolarmente bello a pagina quarantadue
Oltre che l'interi Illy intricatissima o schema di pagina quarantatré che io conosco da anni e e ogni volta devo riguardare perché la mia mente non riesce ad afferrarne la complessità ma guardiamo alla cartina di qua ci si rende conto che la Somalia
Tralasciando quella parte nord perché io ritengo particolarmente importante in cui gli aiuti del Fai sono stati concentrati per una precisa filosofia che entrò un attimo spiegherò forse esagerata allora ma che comincia adesso a essere significativa è tra l'altro che è quella che Boutros Ghali ha sposato pare addirittura in eccesso
Però a parte il nord tra la diciamo il nord e anche il sud insomma la Somalia se si prescinde da una capitale potrebbero dire artificiale perché è una capitale portuale il porto di Mogadiscio
Dal punto di vista della realtà economica essendo un Paese agricolo
Col Nord nomadi Coop quindi bestiame
Commercio pesca e commercio ma nel suo cuore storico o politico è costituito da due fiumi
Che sono lo sci e belli
Non ho
E e cioè il Giuba tra l'altro due fiumi che nascono in Africa e che vivono parte notevole scusa in Africa in Etiopia io quando penso a un all'Aprica appeso all'Etiopia credo per ragioni ovvie perché è la madre Belmondo anche del mondo no perché sì gli uomini di milioni di anni fa Licheri viva trovare nel sud dell'Etiopia ecco ma il Giuba e lo cervelli a parte diciamo che sono il cuore dell'Africa sono pure e il cuore economico della agricoltura irrigua nella Somalia e purtroppo di quello che è il resto delle foreste tropicali e dico purtroppo perché appunto parecchie di queste foreste ahimè sono state distrutte più mi pare nella zona dell'OSCE belliche del Giuba ma comunque e insomma ancora cioè questa ricchezza
Allora appunto come si può ignorare che il problema attuale della Somalia non è tanto solo una questione di scontri nella capitale per un dominio che anche il dominio sugli aiuti alimentari di reti non gli aiuti allo sviluppo
Gli aiuti alimentari e di reti è un certo potere militare
Mentre la problematica vera è quella della sicurezza
Che inficia la possibilità che le popolazioni dell'area veloce belli le popolazioni
Dell'area del Giuba possono pacificamente a svolgere quelle attività economiche che una volta era molto difficile svolgere in modo pacifico
Perché c'era la guerra e forse anche perché c'era l'oppressione
Politico-militare ma adesso abbiamo visto delle stragi mostruoso e allora l'intervento italiano a mio parere per fare un discorso positivo dovrebbe caratterizzarsi in un altro modo
Tanto io ho sollecitato senza ottenere risultati ciò però che presso la Presidenza del Consiglio questa tesi era largamente condivisa che l'Italia visto che le sue navi stavano attraversando il Golfo di Aden
Facesse però il cuore del loro intervento nel Nord nell'area di Bosaso cioè dei bijou ordini e questo per due ragioni a parte la filosofia di cui ma fornito adesso Migone io non ci pensavo che così almeno non avremmo svolto questa strana diciamo dottrina del presenzialismo ci sarebbero state due ragioni una è quella che le Nazioni Unite insomma
Adesso si potrà accusare Boutros Ghali e di molte cose ma mi sembra difficile accusarlo di non conoscere l'Africa o di avere delle particolari propensioni per una certa zona della Somalia rispetto ad un'altra
O o diciamo di essere un estremista perché estremamente moderato non si può definire islamista
Ciò ma ci sono tante controindicazioni per sostenere che se le Nazioni Unite hanno fatto un documento che dicono che questa è l'area da cui pare opportuno partire
Per realizzare politiche di sviluppo questo debba essere come dire
Considerato sbagliato c'era cioè un appiglio preciso le Nazioni Unite dicono che ritengono che questa sia l'area che dal punto di vista della loro progettualità d'altra parte lì c'era una precisa richiesta del fronte e che che è quello che storicamente come è noto è ha condotto l'opposizione
Al governo dittatoriale in Somalia e poi varie altre azioni successive lesse S.d.S. di un aiuto italiano in termini di controllo di polizia in quanto la zona è travagliata da due fenomeni uno attuale anzi tre fenomeni o l'attuale che migliaio due migliaia di fondamentalisti islamici estremamente armati
Che si sono insediati nella zona di ricavo cioè sostanza tra berbere posavo basato sul mare che è una zona tra l'altro agricola l'unica diciamo di una certa agricoltura non arida
è un altipiano si sono insediati lì e minacciano un'estensione di potere abbastanza pericolosa e quindi c'è un problema di sicurezza per queste popolazioni l'altro
Che esiste una quantità di banditi chiamiamoli così gruppi e di predoni armati per i quali c'è un problema di tutela
Di queste popolazioni di questi governi che possiamo chiamare locali come quello dell'S SBF che imboccano dei contingenti di polizia dicono o ci aiutate a darci noi questa struttura
Oppure forse se vengono del rapporto delle Nazioni Unite ci tutelano perché non riusciamo a spostarci il terzo il pericolo reale
Che si sta determinando che la guerriglia si sposti dal Sud
Sempre più verso il Nord sia già spostata mi pare di capire da Mogadiscio verso l'OSCE belli però una volta che sfociano sconfitte a Mogadiscio
Le truppe dei Aidid niente vieta loro di andare verso il Nord disperdendosi nascondendo le armi che hanno copiosamente ne troveranno ancora tantissime
Perché se ne sono vendute una quantità enorme ma altre se ne possono ancora vendere dei questi eserciti che si sono dissolti
è che non stanno mica solo l'Etiopia Somalia pensiamo tutta la guerra del Golfo con le migliaia degli strumenti militare che che milioni forse quindi e si spostino Mancino vedi io
Continuo a sostenere mi avvio alla conclusione che è importante che l'Italia diversifica il suo intervento e assicura una presenza laddove viene esplicitamente richiesta
Per compiti che sono esplicitamente richiesti incardinando sì in una realtà più articolata ma a parte questa questione del Nord
Che così comprenda che anche la parte nord nord per intenderci a come contrafforti della politica di sviluppo futura l'area dell'OSCE belli
E l'area del Giuba per cui se l'intervento vuole prefigurare un'azione di sviluppo dovrebbe diciamo considerare questo principalmente per favorire poi quella crescita di uno Stato
Non dico federale perché questo lo lascerei ai somali ma comunque costituito con una struttura complessa che consenta a queste diverse realtà che prima che essere etniche forse non sono eterni che l'intreccio
è complicato io comunque non me ne intendo non voglio dire niente di in un senso nel nell'altro ma certamente sono realtà economiche fortemente diverso
Primo perché quei i quei due sono due bacini secondo perché dobbiamo contrapporre l'agricoltura irrigua che è la base di questi due vaccini
Col tipo di sviluppo a agropastorale pesca
Miniera che è invece la parte nord che arida diciamo no allora ci sono diverse realtà nel Nord poniamo abbiamo l'incenso abbiamo il petrolio probabilmente gli americani non saranno anzi certamente lo sanno
Abbiamo la torba che non interessa gli americani però interessa ai locali abbiamo varie risorse minerarie tra le quali la più importante è il sale che come il professor Pasca qui presente in sala
è una enorme miniera di salgemma che si trova sul lato est
Perché ha un'enorme potenzialità fu sviluppato una volta ora non più ma l'Africa povera di sale bisognoso sociale che è il prodotto più scarso perché serve per per la conservazione no risale serve per la conservazione della carne delle pelli insomma serve tantissimi scoppi
E c'è anche il Medio Oriente di fronte non dimentichiamolo vedi are diverse con diverse potenzialità di sviluppo e fortunatamente a differenza dell'Etiopia
Cui bisogna dedicare un fascicolo
Tutte quante in grado di un avere un loro sui gruppo perché invece in Etiopia abbiamo vado a sommaria appena cinque milioni d'abitanti su questo territorio l'Etiopia un tragico eccesso demografico
Però chiudo dicendo che in questa politica
L'Italia dovrebbe vedere di più qualche cosa
Che una volta era difficile e adesso diciamo è ovvio cioè che tra questi due chiamiamoli statiche Badoglio e Graziani avevano diviso con la spada il confine geometrico
Naturalmente io non ho nessuna simpatia per Graziani però nella divisione con la spada
Si vede che Badoglio era più importante perché con la spada messo in Etiopia sulla parte quello che sembrerebbe dal punto di vista orografico Somalia ma comunque ci integrano
Se si sviluppa la diga di Bardera qui chiudo estremamente importante
Risorse idroelettriche anziché energie da petrolio che costa per ora non c'è per dare un minimo di base industriale e vive sviluppo di un'agricoltura industrializzata artigianato le infrastrutture Cuesta eccessiva per la Somalia
Però
Lì c'è l'Etiopia di fianco allora ce lo scambio di energia elettrica nel Nord abbiamo tutto un discorso portuale ecco quindi che mettere una volta questo era molto difficile perché c'era una divisione politica queste dovrebbero essere la divisione politico-militare c'era c'era una guerra
Ecco ecco oggi dovrebbe e poi per altre tradizioni storiche invece essere questa la base di un discorso che dovrebbe da un lato virare a fare quello che non non si è fatto dall'ottantanove cioè favorire una crescita democratica democratica locale
E diventare interlocutori di queste forze locali dall'altro una crescita di Progetti che hanno a che fare con a realtà articolate sul territorio quindi diversificate
Che nello stesso tempo però considerino questo concetto che nei libri della Banca mondiale viene e che è molto importante è quello dello sviluppo auto centrata o in cui si esce dal dilemma Dio uno sviluppo micro mediante il collegamento tra aree geografiche vaste e qui abbiamo da un lato l'Etiopia dall'altro varcando nel Golfo di Aden
Tutto il mondo dell'Iraq del del dell'Iran
La ma soprattutto della rabbia saudita dello Yemen
E e quant'altro che lì di fronte e quindi queste possibilità reali ci sono termino dicendo che a mio parere comunque tutto questo sollecita in generale
Una riflessione oggi che il mondo e coprono totalmente cambiato
Su come impostare le politiche della cooperazione cambiato anche per mancanza di quattrini se vogliamo
Però anche perché i presupposti sono diverso e quindi probabilmente interlocutori tipo impresa adesso parlo fa assoggettabili Stella iniziative
Sono più facili che una volta perché una volta avevamo dei modelli di economie locali stati Zarate e e quindi non è che si potesse fare impresa
Diciamo dal basso quindi probabilmente c'è anche da vedere una revisione di tutto questo e mi dispiace che non ci sia Migone credo che comunque la presenza di un ragioniere dello Stato
Non so c'è proprio la Corte dei conti ma comunque di esperti non solo economico di economia reale
Ma diciamo di di finanza di gestione finanziaria può essere molto importante in queste tematiche che vanno al di là di quelle degli aiuti a cui oggi ai di dei suoi avversari
Sì buttano addosso che sono Aiuti transitorie perché non si può pensare che no per sempre ci manderanno i viveri questi ragazzini crescano diciamo nel culto di strappare dei viveri a qualcuno ecco in dei poi sono come dire
Quasi degli indiani nella riserva
Molte grazie senatore forte di questo intervento e mi pare vincolateli Fini disse una grande importanza
Chi se ne ha veramente nessun intervento ausiliario importanza a fondamentale immaginare e diessini punta molto bene al centro di questo nostro dibattito adesso vorrei pregare infatti è stato la raggiri
Non solo le saremo onorevole ma comunque
Voleva darmi queste comunicazioni noi abbiamo ancora tre interventi degli onorevoli nella Nagy improvvisa niente senza niente dottor Ferrari dopodiché il nostro programma di interventi farebbe cessato
No confidiamo sente che il ministero possa ridare
Morì
E adesso
Allora Pannella insomma teniamo intervenendo ecco e allora diamo questi temi vigneto ventitré interventi dopodiché un poco in ritardo benevola caffè e sarebbe ora che aperitivo ma insomma ecco
Allora si richieda pardon sentiamo facciamo questi tre interventi allora io non attengono raggi dipende la a differenza della degli oratori che mi hanno preceduto io non sono un esperto delle vicende del Corno d'Africa per cui sarò brevissimo mi limiterò altre considerazioni d'altra parte la prima è questa
Mi pare che la tragica esperienza della politica italiana nel Corno d'Africa e mi riferisco soprattutto alla più recente non l'esperienza coloniale
Ci debba invitare ad una grande umiltà nel produrre consigli ad altri che si occupano di questa cosa
La prima esperienza che possiamo utilizzare è quella di non ripetere gli errori da lui commessi
E quindi il primo studio che è necessario nel riflettere di queste cose e nel capire quali sono stati gli errori che abbiamo commesso
Il professor Calchi Novati nel suo interessante intervento ha descritto mi pare giustamente
La lotta politica in Somalia
Come la lotta la competizione per il controllo dell'assistenza internazionale visto che la maggior parte delle risorse disponibili venivano dall'assistenza internazionale bene il primo errore da evitare è di non rifare questi da non ricercare un capo
Più o meno accettabile da mettere al comando del centro dove arriva l'aiuto internazionale dire questo al governo della sua male il resto non conta
Condivido l'analisi fatta dall'amico Bersani
Che ha descritto la vocazione federale direi
Della Somalia non stanno lì dire che tipo di governo la Somalia e si deve dare ma credo certo che non dobbiamo considerare oggi la Somalia come uno Stato come un Paese non è uno sta e un Paese che deve inevitabilmente a mio parere passare per una fase di amministrazione da parte delle Nazioni Unite
Non può essere nuovamente un'amministrazione fiduciaria come era stata l'amministrazione fiduciaria italiana negli anni Cinquanta perché non credo che l'Italia sia oggi politicamente ed economicamente in condizione anche la luce
Della recente esperienza di politica dello sviluppo di assumere un mandato delle Nazioni Unite
Credo sarebbe inopportuno fare se agitare di fatto questo mandato unicamente a Potenza occidentali per evitare di passare dalla guerra est-ovest al conflitto Occidente e Islam e quindi penso sarebbe utile utilizzare una presenza anche di Paesi come l'Egitto per cui viene Boutros Ghali altri
Paesi dell'area per evitare di passare per una fase del genere
Ma comunque non credo che l'Italia potrà avere un ruolo di grande profilo in questo in questo
In questa specie
La seconda riflessione che volevo fare
Mi è stimolata dall'intervento del senatore Migone anch'io ieri sono rimasto sorpreso in commissione esteri della Camera del ritardo che accumuliamo nel prendere questa decisione sulla costituzione della Commissione parlamentare di inchiesta
La Commissione parlamentare d'inchiesta sulla politica dello sviluppo mi sembra l'unica via percorribile prima di intraprendere un nuovo cammino in questa direzione
L'Italia oggi non né le condizioni politiche per esercitare una qualche politica di potenza al di fuori dei suoi confini ha dei problemi politici interni da risolvere innanzitutto Nea le condizioni economiche
Per svolgere una politica di assistenza allo sviluppo nel prossimo decennio particolarmente ambiziosi conosciamo tutti i problemi di equilibrio dei conti dello Stato conosciamo tutti il giudizio che i cittadini e gli elettori hanno sulla maniera in cui i soldi spesi in passato sono stati spesi credo quindi che anche in questo periodo dobbiamo muoverci con qualche umiltà avremo risorse ridotte a partire da quest'anno rispetto al passato dobbiamo quindi darci delle priorità chiare
Potremo destinare a tutti l'aiuto umanitario d'urgenza che è quello che deriva anche in sede c'è dalle calamità naturali per ma per gli aiuti allo sviluppo intesi come cooperazione tra Stati
Che passano evidentemente per l'intervento dei privati ma sono nel quadro di l'operazione è stata tra Stati credo che l'Italia debba dare la propria politica estera alcune priorità non possiamo aiutare tutti dobbiamo scegliere che aiuta bene io credo che nel Corno d'Africa vi siano un vi siano alcune di queste priorità e concludo dicendo
E mi spiace che nessuno abbia speso una parola visto evidentemente l'attualità della questione somala sulla questione dei tre
Sappiamo che vi sarà un referendum sull'autonomia sull'indipendenza del vitrea tra poche settimane credo che se anche la situazione era l'idea non è così tragica dal punto di vista alimentare di quella che sia verificata in Somalia è un Paese totalmente da ricostruire
Credo che l'Eritrea abbia delle aspettative notevoli nei confronti della possibile possibile aiuto italiano e credo che l'esperienza nostra ed istituti come l'Istituto africano egli palmo dovrebbe essere rapidamente messa al servizio italiana delle delle dello studio della possibilità di un intervento italiano a partire dal mille novecentonovantatré in Eritrea senza ripetere però gli errori che hanno caratterizzato sinora
La storia dell'intervento economico italiano nel Corno d'Africa spero quindi che da parte del Di Palma e da parte del sudafricano vi siano iniziative in questa direzione grazie
La parola alla dottoressa Viezzoli che parla anche a nome imposto alle ONG impegnate in Africa soprattutto insomma volevo dire all'onorevole lavaggi che presente in sala il nostro nuovo ambasciatore a alla sbarra il consigliere Germano che ieri proprio stato a visitare il palmo per sapere e quindi tutto si lega tutta la ha capacità di tenuta la parola alla dottoressa Viezzoli che ringrazio
è un compito veramente ingrato quindi cerco di sintetizzare il più possibile il mio intervento io volevo toccare quattro temi cercherò di farlo in modo ha baciato rapido
Piuttosto che una media tensione e preferisco l'attenzione totale di chi vuole completare la conoscenza che abbiamo adottato quindi chiudiamo le porte chi come sta in sala ascolta anche questo intervento che importa
Dunque prima di tutto vorrei fare un'osservazione positiva cioè il fatto che a partire dalla presentazione di questo dossier sul Corno d'Africa
Rilevo la originalità in qualche modo di questo incontro di oggi
Che a l'ambizione di mettere insieme punti di vista ma anche molto diversi sullo stesso argomento e cioè la presenza di il punto di vista di studiosi giornalisti Esperti ONG su questo tema fondamentale cioè della ricerca delle radici storiche sociali della crisi somala a mio parere è una direzione giusta su cui proseguire
La complessità della situazione che è stata ampiamente descritte discussa oggi infatti a nostro parere sembra che richieda un'attenzione molto particolare
In particolare pensiamo che ne se ne tempi lunghi forse una soluzione potrebbe essere per la crisi somala quella di avviare dei processi di riconciliazione di tipo regionale o distrettuale come è stato accennato questa mattina
In ogni caso un tipo di riflessione di questo tipo in ipotesi politica di questo tipo vada fatta a partire non soltanto dalla consapevolezza della crisi somala di oggi
Ma soprattutto e in particolare a partire dalla sua storia passata e dalla struttura sociale culturale che tuttora esistenti in Somalia
Per questo noi così in qualche modo importiamo come a molti è noto anche l'esperienza di molte cooperazioni europea in primo luogo quella svedese ad esempio che hanno una consuetudine di Inter settorialità e interdisciplinarità anche per affrontare i problemi della propria cooperazione
Secondo punto il ruolo delle organizzazioni non governative in Somalia è un po'il mio ruolo qui oggi
Ecco va detto che le organizzazioni non governative in tutto il periodo che di assenza totale e non soltanto dei governi del mondo sviluppato ma anche dei mass media su questo sul tema della tragedia che sto male si sta consumando ormai da i primi mesi del novantuno
Sono state un po'sole nella così denunciare il insieme al ai somma di quello che stava accadendo
è stato un ruolo abbastanza così timidamente giocato forse nel periodo passato
Ma noi così io oggi sono qui anche per dire che penne pensiamo che le organizzazioni non governative italiane in Somalia possono giocare un ruolo estremamente importante
Oggi quelle presenti fattualmente non sono molte abbiamo cito brevemente il il Cisp che gestiti dopo una presenza che data dall'ottantatré è ormai sta gestendo dal marzo novantuno dieci centri di salute a Mogadiscio e un centro a El der a circa trecento chilometri dalla capitale
A Berbera abbiamo cooperazione internazionale che dei primi mesi del novantuno sta gestendo una struttura ospedaliera e centri salute materno infantile
E abbiamo poi incerta che come prima accennava il senatore Bersani sta facendo un lavoro nella zona di mercato
Ora da sottolineare in tutti questi interventi come accanto a un esiguo numero di espatriati operino centinaia di operatori somali
Questo è stato Hu è stato fatto non solo per motivi logistici e anche di sicurezza inutile negare che si cerca di mandare il minor numero di persone espatriate che sia possibile ma anche e soprattutto per valorizzare la partecipazione dei Somalia i piani di emergenza
Ora vada sottolineato qui lo voglio dire che e tutte queste organizzazioni che lavorano in Somalia non lavorano con contributi e finanziamenti del Ministero degli Affari Esteri italiano
La i finanziamenti con cui sia il Cis perché le altre tentazioni operano sono finanziamenti che provengono da sostanzialmente né per la maggior parte della Comunità economica europea da altre organizzazioni come Unicef Juve sede e anche dalle raccolte private che dalle raccolte di fundraising che in Italia si si stanno facendo ecco io auspico che nel futuro il più l'Italia riesca a dotarsi di procedure per la finanziamento di Progetti di emergenza tali e per cui anche le organizzazioni non governative che oggi appare sommaria riesca ad essere finanziata dal ministero degli Esteri
Terzo punto che volevo toccare è quello invece della natura di degli organi dei l'interventi che oggi a nostro parere è possibile fare in Somalia
Pensiamo che l'assistenzialismo a oltranza
I considerare la Somalia come un grande campo dove i nostri eserciti italiani americano si muovono distribuendo cibo a una unica massa affamata
Che è un po'l'immagine che emerge avvolte dai nostri giornali dalle nostre televisioni
A nostro parere serve soltanto a ingenerare e a confermare la situazione di dipendenza totale di questo Paese dagli aiuti esterni
è evidente che la condizione attuale della Somalia non consente di prevedere quando sarà possibile iniziare pianificare interventi finalizzati allo sviluppo
Ed è chiaro che fino a che non sarà trovata individuata una soluzione politica alla crisi soprattutto da parte somala ciò non sarà possibile
Ed è altrettanto chiaro che in questo momento la priorità è costituita dalla realizzazione di programmi di assistenza nutrizionale sanitaria e sociale noto che a Mogadiscio soltanto ci sono migliaia di orfani
Che non hanno non soltanto soffrono la fame ma sono anche compra metà abbandonati nelle strade
D'altra parte però ritengo importante sottolineare che è necessario ipotizzare fin da oggi dalla logica dell'emergenza
Per cominciare a sostenere laddove questo sia possibile e come alcune onde italiane e stranieri già stanno facendo dei progetti e delle azioni che siano finalizzati a ricostituire il tessuto sociale e produttivo ed educativo
Pensiamo e così lo voglio ribadire ancora una volta che la speranza per il futuro della Somalia si basa sulla possibilità per le famiglie somale di riprendere i propri modi di produzione tradizionali
E quindi in questa direzione va secondo noi indi indirizzato uno sforzo sia di pianificazione di elaborazione e anche di finanziamento
Un quarto punto che vuole l'ultimo punto che volevo toccare invece legato ha una preoccupazione grande che le organizzazioni non governative esprimono riguardo all'intervento militare in Somalia
E anche agli interventi che sono in corso di pianificazione in Mozambico in altri Paesi non vorremmo che l'intervento degli eserciti in Somalia sia pure con finalità umanitarie
Venga interpretato come uno tra i tanti possibili modi di cooperare come una delle varie forme che l'Italia a seconda della momento storico in cui si sta vivendo
Può mettere in acqua una delle forme che l'Italia può mettere in atto con i Paesi del sud del mondo questa non è cooperazione è la risposta a un momento di emergenza
Non entro nel merito sulla opportunità o meno e sulla in se fosse o meno necessario indispensabile
Sicuramente è a nostro parere l'intervento in Somalia va valutato alla luce del Periodo quello ha proceduto
Un periodo del quale la comunità nazionale e internazionale è stata sorda a ogni sollecitazione di aiuto a ogni denuncia da parte sia somala che da parte delle organizzazioni non governative presenti
Questo vuol dire che va tre va preso come bisogna prendere coscienza che la situazione che c'è oggi non è stata determinata per fatalità non era indispensabile ma probabilmente poteva essere prevenuta
Per questo noi crediamo io lo credo che vada valorizzato proprio in questa fase il ruolo che la società civile italiana le organizzazioni non governative gli enti locali ed altre espressioni della società civile italiana
Possono avere nella disastro nel tragedia della somala di oggi
Proprio per sostenere la ricostruzione individuando all'interno della società somala interlocutori che siano reali e credibili e che non siano necessariamente limitati alle fazioni politiche e militari che sono oggi in gioco
Condivido quanto professor Triulzi citava altri mi diceva stamattina rispetto alla rischio che o l'Italia oggi gioca di aiutare la cristallizzazione di fazioni politiche che non sono affatto scontato
Molte grazie alla dottoressa Viezzoli veloci portato questo alto contributo della sua grande esperienza della sua viva intelligenza questa non sente neanche i complimenti della sua viva intelligenza
Ristagna interrompa
Facendo Fabbrini no
è alto veniamo all'ultimo il dottor Ferrari ed in Italia no
Non vi infliggere alla data all'ora
Lungo discorso solo qualche annotazione
Che comunque mi sento di fare mio come rappresentante essendo liberale della tradizione prima evocata dal senatore Migone quella tradizione cavouriana credo che sia opportuno esserci
Sia opportuno esserci in Somalia
Sia innanzitutto per perché come peraltro diceva
Il collega Frescobaldi
In questo momento si sta delineando un nuovo né ruolo delle Nazioni Unite si sta disegnando una nuova concezione proprio dello strumento delle Nazioni Unite nelle crisi di diversa natura
E quindi si stanno dando risposte nuove rispetto al passato i motivi li conosciamo tutti non c'è bisogno che rilievo qui cioè i piani i motivi di avere del perché sia possibile questa nuova efficacia delle Nazioni Unite
Che dipende non solo dalla più o meno forte personalità dei fini
Segretari generali che guidano appunto l'assegno le Nazioni Unite stesso
In questa situazione l'Italia pur con tutti i suoi Problemi Burtone con tutti i suoi problemi interni economici politici e quant'altro non può restare fuori
Particolarmente giusto non può restare fuori dal Corno d'Africa
E questo per due motivi fondamentali secondo me che riassumo molto brevemente
Innanzitutto perché le responsabilità dell'Italia qualcuna dimenticato l'orologio apro una parentesi quel le responsabilità dell'Italia sono e gli errori anche compiuti dall'Italia nel passato anche su questi non c'è bisogno che il rilievo che comunque ci danno un dovere politico ma anche morale dico una parola
Che non vorrei che fosse presa alla legge anche anche in politica anche in politica la remise internazionale la morale secondo me deve giocare un ruolo importante
In questo senso l'Italia deve esserci
E deve esserci anche per un'altra motivo e cioè perché io poco non molto tempo fa parlavo con alcuni rappresentanti di null'altro e alcuni intellettuali e forze quadri tecnici somali che niente sono in italiano rappresenta un forze politiche organizzate non rappresentano partiti movimenti o altro
I quali mi dicevano però che easy vari signori della guerra ci sono nove censiti movimenti armati importanti più altri minori i vari signori della guerra stanno espellendo
Tutti coloro i quali si sono formati o in Italia o nelle università italiane in Somalia
Perché con il pretesto che si tratti comunque di gente che è colluso che ha avuto responsabilità che non è quasi mai vero anzi uno di questi per esempio era stato in prigione e poi era riuscito avventurosamente a fuggire dalla Somalia
Perché questi quadri rappresentano probabilmente una opinione democratica all'interno della Somalia un'opinione democratica con anche le varie articolazioni e questa concezione può avere democratica liberale e democratica socialista anche democratica islamica perché l'Islam non è solo integralismo non è solo fondamentalismo non è solo istigazione al linciaggio con quelle terribili immagini che ricordiamo tutti di quella povera signora somala a Mogadiscio
Ecco l'Italia ha anche il dovere politico di sostenere queste forze da formate in larga misura
Ne ha dato strumenti gli ha dato istruzione gli ha dato formazione tecnico scientifica e culturale ora è il momento di non apparve abbandonare questa sezione
Importante della società somala la quale rappresenta il futuro della Somalia il futuro possibile civile
E di sviluppo della somma vorrei dire tante altre cose mi limito solo a concludere con una annotazione
Sulla presenza italiana in Somalia
Non voglio certamente eccetera in retorica una geografia voglio citare un mio collega
è tornato di recente dalla Somalia che Franco Ferrari del TG due
Che è stato lì e fra l'altro è andato a cercarsi anche cose che non fossero le parate militari o le operazioni di rastrellamento una di queste era un villaggio
Il quale nel generale disgregazione primo economica della Somalia sappia strizzando il raccolto
Con una bellissima festa cui partecipavano tutti a cui sono stati invitati anche quei pochi italiani che erano in esplorazione diciamo in avanscoperta
è un voglio dire un elemento di speranza questo che Ferrari opportunamente colto ed accolto anche un altro elemento importante
I signori della guerra in Somalia
E qualche come dire qualche esponente rappresentante dei governi annoia alleati non si vedono non ci vedono di buon occhio non ci credevano e continuano a non vederci di buon occhio insomma
Ci vedono rosso concludendo
Allora devo allunga alfaniani
Essere solamente volevo che la gente che
Stavo dicendo appunto che prego con anzi una notizia importante per tutti
Stavo dicendo il
Nel fare il Ferrari ha visto però seguendo i soldati italiani del contingente che i signori della guerra certamente digrignare i denti nascondono provvisoriamente le armi minacciando di tirarle fuori ma la gente li accoglie come una liberazione in quella situazione
I villaggi i quelle persone che soffrono
Tutto quello che abbiamo visto Eckert tutte le televisioni e tutti i giornali ci dicono ecco accolgono i soldati italiani col sorriso sulle labbra con la speranza e anzi arrivano a dire non ve ne andate rimane invece questo da ancora più responsabilità al nostro Paese alle nostre forze politiche alle nostre forze
Intellettuali giornalistica perché la questione somala questo punto deve essere seguita con la massima attenzione
Per non ripetere gli sbagli e probabilmente anche per svolgere un ruolo che mi sembra di voglio dire di collegamento né all'interno della società somala che certamente altri altre forze per esempio gli americani non sono in grado di compiere grazie
Molte grazie professor lavaggi
Ferrari mi scusi Seveso Solaro si sono sonate ho chiamato lavaggi professore o ne ho fatti tutti con lo dunque l'onorevole il ministro poco tempo fa
Aveva ritelefonato per confermare il suo interesse ad essere presente
A questa riunione e noi gli avevamo detto come stavano le cose che cioè una parte dell'uditorio se n'era andato per il grosso degli interventi erano termina e lui ha ricordato il fatto che in realtà lui stesso ci aveva dato l'input per questa riunione e a noi li avevamo detto a b noi stiamo terminando eccetera
Adesso viceversa il ministro sta venendo la mia proposta sarebbe questa andiamo a bere il caffè
E poi
Aspettiamo passa avendo veramente insomma sono bene va be va bene allora attendiamo e diamo la parola e diamo la parola al ministro allora chi vuol prender la parola anche prego si accomodi no io dico io vorrei che andasse lì così lasciamo qui il posto per il ministro Bondi quando arriva dispiacere nuova darsena ecco
No io la pregherei padani perché così se il ministro viene prende subito la
La ringrazio
Tre fra stare la di partecipazione a questa importante incontrano
Non è mai tardi
Io sono uno che adesso attualmente vive in Italia a seguito di questi tragici eventi dal nostro Paese
Ma sono anche quasi mezzo italiano perché ho fatto il i miei studi in Italia
Per lungo tempo
Conosco l'Italia
Io spero che da questo iniziativa possa nascere queste che è stato stamattina firma comandata da diversi interventi
Una collaborazione attraverso la cultura come le altre signora presidente perché in Italia come in Somalia certi molto forte con il suo delle istituzioni
Questo danneggia
Complesso o la complessità di avere un quadro comune dei problemi
E quindi dovendo noto al ruolo dal privilegiare da sostenere dell'istituti di studio siano di studiosi italiani che anche con la percezione di studiosi non Galliani
Dalla aree geografiche di cui in quel momento
Oggetto degli studi che che interpretiamo nota anch'io con un certo diciamo dispiacere la assenza in questo primo fascicolo di contributi di studiosi italiani sulla questione sono le particolare solo questo e andammo Corona frequentano vale l'Italia cui si ha detto le essersi essere presenti andare dietro le altre non sono d'accordo su questi letale ha un ruolo da fare è uno risulta storica nostra le scelte essa e quindi ma deve affrontare senza paura di sbagliare perché c'è una sindrome in Italia ENI nell'italiani almeno nella classe dirigente dal governo eccetera eccetera
Quella di un del nove sbagliare Dagli sbagli si deve imparare
Certamente africana al mondo cioè una svolta
E no perché se le stalle perché nell'amore che è mancato il barile del Medio Evo africana per me manca c'è stato la storia primitiva c'è stata la storia antica ma con l'intervento dall'esterno
Cosa che sfrutteremo Safilo bussa ha detto sono Estate modificati
Lì indirizzi evolutivi storico economico politico dal progresso delli uomini quindi Africa dovrà attraversare io non so quanto durerà perché queste storia di questi disgregazione di questi tragedie non sono solo presente nel Corno d'Africa
Sono presenti dal di tutta l'Africa possiamo dire con diverse necessità di out affrancarsi da siti questione premente esterni
Contingenti storici siano essi religiosi siano essi egemoni e
D'altra natura
Quindi queste svolta va seguita
E dal passato dobbiamo per ricevere
Diciamo le indicazioni che ci aiuterà a superare il più presto possibile
Questa periodo nero Medioevo dal medico periodo che noi stiamo oscurantismo che noi stiamo attraversando c'è un senso di smarrimenti
L'altra cosa perché questo inizio di interesse verso la situazione tragica e dal nostro Paese dalla comunità internazionale
Soprattutto dall'Occidente Sala sarà devo prenderlo cedente la source usato l'età l'ha voluto Occidente la scomparsa del dualismo
Magari non sempre figurate così
Adesso ci sono le conseguenze queste conseguenze vanno affrontati
è stato troppo tardi l'intervento è arrivato roba TAR dell'intervento adesso non deve essere né troppo breve né troppo grazie per la cortese attenzione vi ringrazio
C'è un altro amico che vuole parlare
Sì perché se entrasse impropriamente il ministro trovano inserirsi
Buongiorno mettiamolo
Già nella rabbino richiamo è che serve a generare delle polizia disciolta polizia somala giochiamo
Ora mi trovo in Italia vide Due anni come dichiarare i loro santi o solo mezza italiana si chiama
Dunque
Innanzitutto desidero ringraziare
Alla agli organizzatori
E anche ai partecipanti anch'esse sono dell'Autorità non operò essendo somaro trattandosi della questione a so mare dell'interesse somari
Richiamo anche dell'esistenza presi italiani perché li Teresi somali possono anche essere italiani
Desidero ringraziare tutti quanti questo è un punto Secondo
Desidero mettere in chiaro una cosa
Ciò che succede in Somalia aveva dato anche un'altra volta qui
Siamo andati somala responsabili non dobbiamo attribuire al colonialismo ora ecco quale lingua altre persone
Da richiediamo responsabili
Prima di tutto perché noi essendo poveri credo che sia la povertà
Poi di violenza noi modelle sono le diciamo che siamo musulmane cento per cento eppure non conosciamo della legione islamica qualità allora che cosa ha creato hackerato proprio emendato dalla base morale dell'individuo
Le individuazioni bruciato nel tribalismo perché per trattare provano insomma lì bisogna capire e il somalo e io che sono sua morbosa capirmi ma non credo che un altro mi puoi studiare ciò che ciò nel nel mio interno dunque siamo rimasti senza fondamento allora con la povertà e con l'ignoranza
Ecco perché alle sotto l'abbiamo la Somalia che è praticamente non ci sono etnie sono male ma ci sono le diciamo famiglie sono male perché la Somalia non ha divisioni Comano tanti altri bar Paesi africani storiche religiose e culturali linguistica tutto questo praticamente non esiste uno vive sola però che cosa è successo che voi se famiglia l'etica
Perché
Perché la porta come dicevo dunque oggi in Somalia
Che ci è rimasto ci sono rimasti i pastori
O di o meglio i camerieri
In realtà tutti quelli che hanno studiato sono usciti fuori sono scappati
Chi altro nello Astor era rimasto praticamente quelle che i giornali italiani chiamano i signori della guerra che uso era questo
Ora trovandoli o incitando quindi diciamo nel cervo tribale dicendo prendiamo il potere prendiamo alla casa di quell'o le aziende in questo ecco la situazione della e proprio somala quelle che sta succedendo la risoluzione del problema somala secondo me non è difficile è difficile
Non è difficile perché non ci sono basi sia due somali che adesso che stanno e in guerra tra loro che si stanno massacrando
Si trovano in un ambiente insieme si abbracciano
Perché
Perché è un'alta non sanno per quale motivo e stanno combattendo uno contro l'altro
Ora l'Italia ho paura che il difensore esaminando
Secondo me l'Italia
Non dico come diceva il mio collega dopo al nuovo ha il dovere o l'Occidente ha il dovere di fare questo noi abbiamo il dovere di ricostruire di pagine care la nostra terra e il nostro popolo aperto agli altri hanno il dovere diciamo o umano ma l'Italia no
L'Italia a un dov'era particolare e in un certo senso anche se non ha obbligo quale noi pensiamo per esempio che quando si tratta l'Italia la Somalia Littoria l'Eritrea
L'Italia non è un Paese amico soltanto e l'Italia è un Paese che ha relazioni diciamo vera e propria che propria ma dai somali
Tesoro piano la madre italiane troviamo dell'Italia stradali ma deve concludere
Concludo dunque
L'intervento negativo italiano secondo me basato su questi fattori
Sembra che noi ambiente il discorso l'Italia e sta cercando di giustificarsi nei confronti dei signori quelle che chiamiamo della guerra
Che sta cercando il loro consenso
Ma non in quello del popolo di chiamo convalida se c'era allora che questi signori si sentono di essere importanti
Diamo importanza chi non c'era hanno i futili sì
Replica Giano il vigile sono importanti ma a me alla disarmati non esisterà più
Allora questo è un punto secondo me è che l'Italia sta commettendo
Secondo
è arrivato il ministro
E allora
E allora finiscono aggiramenti
Secondo l'Italia non si mette in contatto con gli altri colleghi somali per esempio con il dottor al nord connesse a Soho con tutti questi casi trovarle intellettuali che hanno esitato elitaria che si trovano non chi erano mai
Non hanno nessun contato diciamo indeboliti con R. lezioni nel rendere per esempio gli altri Paesi
Hanno questa relazione si consultano non è obbligatorio e che si Brenda l'opinione che abbiamo base che si sente per esempio Alberto sposerà padano
Presidente presidente Colombo permetta che io le dia il nostro se permette commosso benvenuto stamattina perché sappiamo quello che le è costato venire
E secondariamente le nostre scuse noi abbiamo avuto guardi un'aula adesso abbiamo tirato una tenda ma la gente era si era affollata fin dai in fondo perché trovava estremamente importante
Il dibattito e e aspettava con molta ansia di sentire ne
E devo dirle che questo convegno è andato un molto bene
Ci sono state
Voci importanti gli oratori sono stati studiosi di grande fama
Sono stati esponenti di forze politiche sono state persone con delle esperienze dirette ONG per esempio eccoli sull'esperienza in media immediate per esempio un amico comune Bersani
è tornato ieri credo due giorni fa dalla Somalia ed è stato utilissimo sentirlo
Io non le riassumo il dibattito che è stato molto impegnato è molto lungo tutto su un piano molto rigoroso da un punto di vista culturale da un punto di vista politico direi senza una sbavatura raramente
Lei sa che purtroppo regioni solo Gatti giudicanti raramente ho sentito un dibattito appunto così il rigoroso senza uno scantonare mento in un momento delicato come questo è stata fatta un'analisi molto puntuale
E sono emersi alcuni punti non ho le ho promesso che non dedica riassumo ma qualche cosa
Devo pur dire
Alcuni punti fondamentale questo che
è vero che ci sono i nostri errori tutte queste cose eccetera ma che la cosa di fondo è che la cooperazione non può essere una cooperazione alla carta come dicevamo in Europa e non può essere una cooperazione giorno per giorno
Che alla base degli insuccessi della cooperazione di tutti i Paesi non solo italiani riassumo un po'pedestre mente c'è gli ignoranti
Ci saranno tutte le cose che non vanno gli errori politici degli horror degli uomini i difetti degli uomini ma c'è soprattutto questo fatto il fatto che non si è studiato abbastanza riflettuto abbastanza prima di intervenire in questi ivi dei vari mai sono stati evocati con molta forza i problemi e le responsabilità delle Nazioni Unite facendo neanche una critica e con dei toni interessanti
Da parte soprattutto di Frescobaldi intorno alla personalità del nuovo segretario delle Nazioni Unite e sono stati evocati i problemi che certamente si troveranno di fronte all'OUA
Per la sua eredità per la sua eredità determinatasi al momento della decolonizzazione
La a preoccupazioni di fondo che è emersa in tutti gli interventi politici scientifici è quello e della collocazione dell'Africa e nella fattispecie del Corno d'Africa in questo nuovo assetto che i grandi avvenimenti costringeranno il mondo andarsi questo o molto
Molto generica mentre
Quello che è venuto fuori incallita
A questa osservazione lei mi deve però permettere di aggiungerne un'altra
Il pubblico non me ne vorrà l'ho già detto ma ho detto che l'avrei ripetuta ebbene presidente Colombo io vorrei esprimerle a nome dell'istituto italo africano il più sentito e vivo ringraziamento
Qui non si tratta di ringraziare solo come forse farà è il presidente Bonalumi a nome dei due istituti che lei onora oggi della sua visita e che lei onora della sua attenzione nel caso nostro
Si tratta di ringraziarla perché noi dobbiamo a lei la nostra vita
L'istituto era terminato era fatiscente
E dobbiamo certamente alle Istat Istituto non dico che faccia delle cose straordinarie ma sia vivo vivaci io abbia messo in atto alcuni progetti
Che il solo andati a buon fine e che guarda caso sono stati Lodati perfino dalla Corte dei Conti cosa che tutto smarrisce
Allora ecco volevamo ringraziarla perché lei ha consentito la nostra esistenza e volevamo augurarci che lei voglia continuare a guardarci con la benevolenza di sempre
Con la preghiera che lei tenga conto che noi saremo ho sempre veramente a disposizione del ministero degli esteri nel modo più un generoso possibile è un istituto che come lei sa non ha fini di lucro dove i la gente realtà guadagna niente o niente o un minime cose e che lo fa con grande dedizione espansione per questa ragione il nostro metterci a disposizione forse a un minimo di valore la ringrazio ancora il presidente
Ringraziamo molto a nome di tutti e due istituti tutti e due gli istituti e la ringraziamo
Perché lei ha subito accettato questa nostra idea la nostra idea si è sviluppata e vorremmo continuare a seguire da un punto di vista scientifico con un risvolto pratico di proposte
Vorremmo continuare a seguire questa vicenda amara
Perché che si possono trarre un'esperienza che ci sono
Ad una a concretare un intervento italiano degno di questo nome dell'annoso grazie ancora una volta
Precaria la vorrei pregare
Piero che beh intanto ringrazio per
Senatrice caro Ettore per le prove così
Amichevoli fortissimo che sono
Testimonianza di un'antica l'amicizia e anche di collaborazione molte sedi
Ed anche in questa
Io avrei voluto
Non arrivare fino all'ultimo momento
Perché quando si sì calde
In un Assemblea che ha cominciato
Sui lavori con la relazione la discussione non si riesce mai ad avere la percezione e sa
Delle cose che sono state dette e degli delle valutazioni nell'atmosfera degli orientamento
Soprattutto di fronte ritenni
Rispetto ai quali io vedo
Prevalere la polemica
La polemica retrospettiva
La reciproca attribuzione di responsabilità questo al lupo quello all'altro
Sul piano politico
E anche sul piano del modo come si è
Svolto attuato l'intervento la presenza
Italiana e diciamo anche gli altri paesi
E non lo sforzo di capire
Che cosa è successo
E quali sono i dati di cui dobbiamo tener conto
Naturalmente fatta questa introduzione voi subito direte ma guarda forse
Che questo signore che arriva fino alla pretesa del capitolo
è forse no
Nemmeno io
E tutti dobbiamo fare uno sforzo per cercare di penetrare queste realtà
E di vedere tutto ciò che si muove all'interno
Tutto ciò che storicamente è avvenuto il tutto ciò che ha lasciato ormai profonde
Qua non nelle istituzione che lì ci sono e lì non ci sono
Manda l'ha lasciato nell'animo della gente
E questi stati d'animo sono alcuni più recenti altri più antichi
E prevalgono al di là delle polemiche
Ora
A me pare e chi entro nel merito degli argomenti voi mi scuserete se non posso riprendere
Ne acconsentendo né magari dissentendo le gli argomenti avete svolto fino
Per dire teniamo conto che in questa zona riprovevoli occupate
Sono cadute si sono dissolte due dittatura
Due dittature che avevano fondato il solo il loro potere su apparati bellici
Apparati bellici sopra dimensionate
Anche rispetto alle esigenze reale che pure
Avrebbero potuto avere e all'ottavo
Questi apparati politici hanno avuto carattere repressiva
Sono stati utilizzati così delle classi dirigenti dall'interno
E quindi non hanno dato assolutamente luogo a nessun informatica articolazione sociale sulla quale poi ci potessero basare bellici più di questo
Nell'altra mia incarnazione come Ministro degli esteri
Queste cose le ho viste da vicino
Sono andato andai in Somalia
E andai in Etiopia
Fra l'altro io feci allora uno uno sforzo
Per cercare di evitare che questi due Paesi si dissangua destro
Gli uni contro gli altri
E che trovassero una intesa al di là delle loro
Al di là dei loro trasformismo
Perché l'uno prima era
Figlio cioè
Era un non allineato ma allineato con i sovietici
Poi divenne
Allineato con gli occidentali
E l'altro divenne un non allineato ma allineato qualunque Pisoni
Durante questa mia
Presenza
Devo dire che una delle cose che più mi ha impressionato
Gli avete parlato come classe dirigente con i ministeri
In carica
All'esterno
Sotto gli alberi
Non nelle casse dove si gestiva importi
Perché c'era qui qualche cosa che dominava che controlla che rendeva schiavi anche quelli che rendevano psichiatria
E forse non so se gli meraviglie era o se non di nella Riviera
Sì
Per vedere negli studi in Etiopia
I luoghi
Erano diverso i cosiddetti e poi un certo momento
Mi si disse che dovevo andare alla livella
Ci andavo volentieri perché è certamente un nel
Località dei monumenti che vanno visti
Poi però il tempo non lo consentirà
Poi ministro doveva scendere poi io dovevo salire
Poi finalmente è sceso e poi ci siamo trovati in una non localizzate e in un palazzo che non era previsto
E poi unico caso unico caso
Abbiamo parlato luglio ed
Da solo coloni
Qua non
E quindi la sua versione di quello che era avvenuto
Una versione che ma le diceva all'altro
Cioè sia da
Per averlo costretto a parlare con me in quelle condizioni in quanto aveva dovuto assoggettarsi ad una protezione che ieri più
Non so da questo colloquio sette da quello dall'altra parte
Venne poi finendo fuori un documento e io non so adesso chi ce l'ha
Mi sono poco diligente certo emerso dal ministero degli Esteri
Che era una trafila lungo la quale noi volevamo cercare far fissare i confini
Di evitare che ci fosse questo sforzo bellico
E invece di intraprendere una vera cura sostanziale che ci voleva allo sviluppo
Sono nato in Somalia quelle parte dalla Somalia e che erano implicate in questa lotta ma naturalmente
Anche in Etiopia
Poi adesso quando si è detto
I giornali e si leggono le interpretazioni
Quella è la cooperazione allo sviluppo dei socialisti è quella la cooperazione allo sviluppo dei devo
Per gli altri questo è un modo di fare il giornalismo e di fare la storia che è assolutamente è incompatibile proporla realtà
E con la responsabilità di uomini
O non possono sempre essere
Giudicati come soggetti ha delle visioni particolari
E non come invece o realizzati in tal senso responsabile
Poi ci sono naturalmente ci sono queste furgone che io considero
Aberranti
Le posso capire ambito di un paese ma non le posso capire quando
Si fa della
Nemmeno dalla politica estera qui sta un tipo di politica certo esterna
Ma che ha riflessi
Che sono diretti a creare in questi paesi delle condizioni di vita
Democratica e do come quando in questi queste fasi
Che abbiamo vissuto precedentemente
Tutta questa queste questioni
Hanno deformato
A mio avviso quel giudizio pur essendoci poi sotto delle cose I a meno di voler cancellare con un colpo di spugna
Le cose sulle quali ciascuno di noi deve fare l'autocritica
Sul modo come sono impostati anche sono state impostate
Alcuni nostri interventi ma
La obiettività vale per l'analisi critica
Ma neanche e deve valere per la comprensione della situazione nella quale noi abbiamo opera
Cosa potevamo fare
Meno male che adesso si va evolvendo un pochino anche in sede delle Nazioni Unite
Questo principio della non ingerenza negli Stati sovrani
Allorquando questi Stati sovrani utilizzano la loro sovranità per opprimere per uccidere
Per
Mantenere le popolazioni inviato in lotta fra di loro
Al Santos
Come le ho visto insomma
Però
Non ci siamo trovati in queste situazioni sempre di fronte alla esigenza di fare qualche cosa almeno per le per le popolazioni
Voglio andare in Somalia
Fui portato naturalmente dubbio fu portato a visitare Somaliland ho trovato una manifestazione
Insomma le
I cartelli
Che aveva contro
Etiopia
E chi è chiedevano fu chiesto aiutate no per
Migliorare le condizioni di quelle popolazioni ma per attaccare addio
Io
Guardavo tutto questo con un senso non qui
Di critica ma di una profonda emozione per la deviazione che si proponeva sì realizzando nello spirito della gente dirigente io vedevo in che condizioni viveva negli anni costretta
E rispetto alla quale si son dovuti accantonare molte volte
Proprio le questioni più squisitamente politici per l'andare avanti e far
Dare una risposta dalle nostre responsabilità
Ho
Un verbo parliamo del Corno d'Africa
E noi abbiamo
Sempre mantenuto io non non sto parlando del dell'opera di di quello Rita
Sempre dovuto mantenere
Il legame
Un legame che si spiega per i precedenti si spiega in sede storica
E poi soprattutto perché e l'Italia che ebbe la responsabilità
Di
Fondare lo Stato
Ottone Omo nel dopo
E quindi c'è stato un filo conduttore nei confronti della Somalia che è stato questo e che però è attratta e ha attraversato situazione diverso
Si è mantenuto pur nella diversità delle situazioni
Se
Sì al bar
C'è un signor Libardi prima
E c'è un serio dibattito
Non per quanto riguarda l'acconto le condizioni interne e il rapporto diciamo quelle popolazioni
Perché probabilmente quello stato sempre identico io non ho elementi tale da poter giudicare della continuità della politica
Ma sul piano internazionale c'è prima l'uno poi l'altro
E
Gli americani
Che avevano attaccato si avvale
La polemica
E e nove certo abbiamo aiuta
E quando è cambiata la situazione il rapporto internazionale
Allora
Perché
Mettere la testa sotto l'ala e non voglio non vuole riconoscere la nostra situazione le nostre anche le nostre responsabilità l'aiuto al sì al bar avuto
Carattere interno ha avuto una corrispondenza
Perciò che rappresentava nella situazioni internazionale
D'altra parte col dio poi andai in Etiopia allora locus monoposto il problema
E poi l'Etiopia era controllato da Cuba Velletri OP era controllata dall'Unione Sovietica che vi erano i consiglieri militari dappertutto
Si chiama inchiostro non voleva parlare con me in un posto dove anche il modello controllato sulle cose che dice
E certo che se l'avessero controllato per le cose che diceva
A me quel non mi sarebbe andata certamente bene
Loro
Anche gli aiuti sono stati tanti
Sono stati Elio promossi anche i allora poi FIAT si siano
Abbiano effettivamente conseguito il risultato e non l'abbiano conseguito non non sono
Grado di dirlo perché non sono stato in grado di seguire le cose successiva
Ora
La condizione per questo primo paese dove la Somalia
Ma io credo
Nessun stimo
Ma il decreto tornita
Ieri l'altro ieri insomma
E io
E non son bastati tre giorni sono stati per capire che il dramma Omar ma il dramma umano quale
E la condizione di vita di quelle popolazioni
I bimbi a
Sai cosa vuol dire
Vedere
Una somala
La madre
Smonta sembra quasi che si lega come un fantasma e vedere il bimbo al seno e non si sa se il bimbo è vivo o morto non si riesce a capire
Ed io che pure ho passato tanti anni dalla vita politica per Leonardo queste cose con una
Un segno gli hanno lasciato non coscienza profondo
Anche con un senso di rivolta talvolta rispetto al mondo in cui noi viviamo in cui anch'io mentre anche
Però
L'altro aspetto affetti e sulla miseria di questi popoli o di questo popolo
Si è insediata prepotentemente uno scontro politico che nel momento in cui
Ho gli autori protagonisti nel momento in cui hanno mandato via il dittatore non sono in grado
Di dare forma ad una interlocutore politico
Io ho fatto il giro delle sette chiese
Uso stupefatto lo stesso
Non solo animali ai
Ma poi sono andato a Gibuti dove ho fatto di dire fra alcuni degli altri responsabile
Altri perché altro incontrato in Kenya
La cosa prima è
La prevalenza del contrasto e senso di sbarramento rispetto al
Quando gli si domanda che cosa possiamo
Il mio sforzo è stato quello di dire signor incontrate
In contanti
A Lima egli
O è un trattato benissimo
L'uno e la
Lo Stato seduto con loro
Nelle forme tradizionali sui cuscini ho parlato Ancona
Costruzioni
Direi
A un livello elevato ma poi la realtà buongiorno ma vi incontrate per mettervi d'accordo a questo punto tutto
Carmela nel sito
Ma nessuno mi ha detto che non si voleva incontrarlo
Mi era stato detto che forse non erano maturi i tempi riflettere
Io poi ho scritto a tutti
A ciascuno di questi
Cioè due all'Aprica la Somalia sta morendo
E che quindi c'è una vostra responsabilità nella morte dalla Somalia perché personali non riesce ad aprire la guida politica l'interlocutore e dovete essere voi
Lo possono essere altre
All'estremo
La nostra
Presenza oggi che significato a pur
Posso presenza anche la potenza militare quante cose state
E quante dichiarazioni
Hanno seguito un gioco interna quel Paese
Tentativo cioè di mettere gli uni contro gli altri
Uno
Io non vi dico corsi
Inventate ho intuite
Cosa che so
Gli uni contro gli altri anche quelli che stanno lì
Americani contro francesi italiani contro americani
E e poi
I somali contro gli italiani presenti
Per poi
Ritrattare quello che era stato
Eppure in questa difficoltà e anche con la
Insieme con la presenza americana questa prima funzione è solo quella di creare le condizioni
Per un minimo di sicurezza dello svolgimento del
Adesso
Finito di parlare nostro ministro
Del difese messo a nudo mi dice che tre quattro ore fa un convoglio del Croce Rossa è stato a saltare
Chi Bersani
Beh sono questi Eserciti queste formazioni contrapposte
Prima e poi c'è il sorgere di queste bande criminali che faranno una azione direi di carattere economico
Perché
Prendono i convogli e poi li mettono sul mercato
Ai prezzi che possono essere adottati quella gli aiuti umanitari che dovrebbero raggiungere la parte soprattutto le parti perisce oggi si tratta di far questo
A mio avviso si tratterà di
Eliminare
Le armi
A Mogadiscio
I ragazzi non so se sono ora io parlo
Di
Due mesi fa quando se lo stato d'emergenza
I ragazzi di tredici quattordici dicembre
Con dei fucile più alte di loro
Anche se altri ed acquista razza somali
Fucili
Sopra questi camion che li trasportava no
Allora in verità facevano pace con la scorta a me
No no no non mi sono trattenuto una volta da dire ma se gli scappa sonico per un errore la scorta si potrebbe trasformare invece
In un in un guaio per me solo per me dopo nessun'altro ma insomma come il risultato di questa condizione
Oltre qualcuno diceva bisogna oggi togliere le armi pesanti e non me ne intendo molto di armi così sarà l'immortale ce ne saranno altre forme no a mio avviso non basta
Perché solo questo non crea le condizioni sì
E o ancora finito di dire l'altro ieri
Segretario generale delle Nazioni Unite
Come ho detto con molta chiarezza agli americani ai nostri
Questa la prima funzione
Cioè eliminare gli strumenti attraverso i quali il dialogo politico
Non sia ricatto è scontro di natura militare
E oggi questa è la situazione
Poiché
Continuando negli aiuti militari negli aiuti umanitari proseguendo poi bisogna fare la seconda parte
Alla quale
Voi saremo presenti
Saranno presenti altri paesi
Europee corrente la Francia
Probabilmente anche la Germania questo sarà un fatto positivo perché una presenza esterna della Germania non identificabile con una
Presenza diciamo a carattere militare per lo scontro opere imporre con le armi la pace insieme con gli americani con altri Paesi che pure sono prese elimina cercare di ricomporre è una cosa buona quello che è accaduto ad Addis Abeba
Dove
Quattro gennaio
Sì arrivate fino all'orlo
Della rottura
E poi finalmente si vede che sì sempreché il richiamo alla razionalità e al buon senso
A Franco
L'archivia aperta no troviamoci domani il giorno successivo B ci mettiamo d'accordo per fare questo comitato che deve fare la conferenza di riconciliazione nazionali
Allora un esito
Lavoriamo perché lo abbia
E non sforziamoci di avere delle previsioni
Sui motivi sulle certo che
Ci vuole conciliazione
Ci vuole probabilmente il riconoscimento anche al posto della centralità del potere
Anche di una diffusione del Toti
In modo che tutti
Possono sentirsi partecipi
è una una
Prese in cui proprio per il suo carattere geografico e ma etnico
E ancora per l'esistenza delle formazioni sociali
Chi lo caratterizzano che non voglio definire insomma specifiche l'ampio e necessarie avere un potere diffuso che poi si riscontri al CIPE
Assessore delle idee che non sappiamo appena riaccendere né sappiamo se potranno essere
Realizza Bosio palato duro
Sto parlando troppo
Sono sicuro di non aver letto perché
Credo che c'era
Scritto qui di essere poggiato piuttosto sulla mia esperienza e tiro
Io che
E anche lì bisogna essere presente reagire
Anche lì si è verificato questa articolazione del potere si sta verificando
A mio avviso bisogna favorirla
Noi abbiamo preso posizione firmare sostenuto anche il
Referendum per l'Eritrea
Aiuteremo lo svolgimento di questo altro aspetto positivo
Sul piano politico
Naturalmente cercando di creare dei rapporti che siano tali che quello che viene fatto attraverso l'espressione speriamo la più libera possibile dalla volontà popolare non venga trangugiato successivamente da sviluppi politici che siano contrario
E dovremmo tutti continuare ad opera anche per la
Cooperazione allo sviluppo
Vede noi non siamo riusciti a fare alcune cose per le quali mi sono impegnato andando insomma
Siamo riusciti
Ad aprile uno ad aprire un ospedale
L'altro al acqua si apprendono
Non siamo riusciti ancora
A mettere in attività due centri nutrizionali
Che io avevo
Ottenuto da Madre Teresa di Calcutta che andasse le
Dopo aver chiesto
Localmente se l'accettavano non accettavano purché non fossero
Questione di carattere religioso ma perché sapevo che avremmo speso bene isola
Senza dispersione
E poi
Mi sono impegnato a rimettere a posto sistema elettrico
Mogadiscio
E anche l'acquedotto
Noi abbiamo potuto operare
Perché non vi era la sicurezza per fare questo
E ancora
Durante la fase Di Natale io
Mi sono ancora una volta ha rivolto agli enti tecnici uno per sì la cooperazione sono altri enti perché
Si vedesse quanto della progettazione potesse essere
Realizzato subito almeno per sollevare le condizioni di testa popolazione
Però voi vi siete occupati concludeva della cooperazione
Non mi è sfuggito
Un giudizio che ha dato la Ferretto
E su cui io sono d'accordo
Il fatto che alcune volte
Fatemi essere ottimisti
Alcune volte la cooperazione non abbia dato gli esiti che si volevano
Dipende anche dal fatto che dietro questa azione
Qui può essere stata solo un obiettivo anche in buona fede economico non parlo delle ditte italiane parlo adesso dell'obiettivo da realizzare in loco
Ma senza una adeguata visione di carattere culturale non relative alla cooperazione in astratto ma relativa alla cooperazione insomma
E poi
Previsione adeguamento
Ma io
Sedute fare processi
I processi lì dove ci fosse
Dove ci fosse
Sono chiamarla una gestione del danaro non corrispondente alle norme dell'etica sì allora sì
E ne prenderei le distanze
Ma sul modo sulle forme su tutte queste altre cose attenti discutiamo insieme
Ridiscutiamo che Ciro queste e il senso
Di quella Commissione che io costituito dice poi in Italia sono i luoghi comuni sono sta sono nelle tende
Dice il ministro si dove si trovava di fronte ad una difficoltà ha fatto come di solito si fanno vediamo una commissione
E non è vero
Perché io ho chiamato il segretario generale della Farnesina il presidente
Del che nel
Verità che fra l'altro è uno studioso
Degli economisti
Degli esperti in materia di pubblica amministrazione di gestione diciamo anche dei lavori pubblici perché
Ma no
Per fare i processi
Anche per per per emergere fare emergere gli errori che ci possono essere ma soprattutto per l'ICI come possiamo cambiare come possiamo fare negli obiettivi e nelle
E nelle procedure
Ma io nel fare questo Sonni in buona fede
Ma voi non dovete credere in tutte le persone sono in buona fede siano degli ingenti
Perché di solito queste
L'idea che sia
Sono in buona fede perché credo che questa sia gli obiettivi che noi dobbiamo leggere
E ci sarà un grande sforzo da fare
Perché dobbiamo associare a questa azione politica ed amministrativa anche delle competenze tecniche
E poi forse sbagliato deve tecniche perché ho fatto riferimento valutazione culturali conoscenza dei popoli delle loro storie dalla loro Psicologia della loro cultura che tutto del delle precipitazioni che la loro storia o delle sedi detrazioni che alla loro storia sulla natura atto
Sarebbe bello
Che si potrebbe ancora avere degli entusiasti
Pensi che io vi ho ancora
So che anche lei niente si possa avere degli entusiasmi a porsi di fronte a questi problemi
Non dovremmo essere avvelenati sempre
Dalla ricerca di una t motivazioni per lo scontro politico
In Italia che non ha niente a che fare con le condizioni di queste popolazioni che invece attendono da noi perché ci considerano e siamo
Un paese civile
Di grande cultura di grande tradizione che però fu nel fondo dell'animo ancora conserva faziosità
Conserva divisioni profonde e quindi alla incapacità di porsi al di sopra di tutto questo per guardare la realtà verso la quale noi ci dobbiamo orientale
Mi mi chiedo scusa se arrivando che sono poi
Ho parlato pure troppo
è stata una una pretesa
Io ho detto le cose che ci sono dentro di me
E magari anche non con Napoli ex
Le circonvoluzioni molto difficili che deve avere un ministro degli Esteri
Ma con una visione più diretta delle cose
Spero che questa modo di parlare sia stato compensato dalle cose molto più profonde che sono state dette questa mattina durante le vostre relazione che la vostra discussione
Presidente io la ringrazio molto a nome dei due istituti e al nome tutti quelli che sono presenti anche a nome dei moltissimi anche molto qualificati che sono tutti andare e vorrei fare una sola osservazione trovo estremamente importante
Che le opinioni che lei ha Espresso o con la franchezza di cui la ringraziamo come ministro degli Esteri coincidono Perna Massimo parte come gli usignoli che sono stati qui esposte lo dicevo da studiosi uomini politici ed esteri non solo ma anche da alcuni amici somali sono intervenuti la questo mi fa pensare che almeno in questa sede stiamo facendo un passo in avanti sostanziale
Cioè ci allontaniamo
Dalla propaganda e ci avviamo pensandoci su verso la ricerca chiunque fare abbia delle radici motivate come spetta a noi gli enti culturali nella cultura e questo fatto ben pensarci su mi sembra che debba esservi la riduzione di lista mattinata
Che è stata felice soprattutto perché lei è intervenuto in questo modo e che questo pensarci su deve essere alla base di alcune trasformazioni necessarie
E del non voler buttare per forza come si come dicono i tedeschi il famoso bambino via con la Bari la ringrazio infinitamente signor ministro a nome di tutti noi è stato molto cortese e questo si iscrive in quella linea di benevolenza nei nostri confronti che io no
Grazie a lei
Qualcosa
Irregolarità e querele