Intervento di Susanna Camusso alla manifestazione della CGIL per contestare il Libretto di famiglia e il Contratto di lavoro occasionale (cosiddetti "eredi" dei voucher)

Ryanair una compagnia
Care lavoratrici cari lavoratori cari pensionati cari cittadini che avete scelto questa mattina di essere piazza con noi
Vorrei partire da una constatazione che credo che sia la più triste constatazione che possiamo fare
Avevano paura del voto dei cittadini
Avevano paura di andare nel Paese tra la gente a discutere di che cosa è il lavoro di che cosa vuol dire precarietà
Di che cosa vuol dire a bere l'incertezza quotidiana del proprio lavoro e della propria situazione
E mi avevano paura per una ragione precisa della quale noi dobbiamo essere orgogliosi perché la campagna che avevano fatto aveva riportato al centro del paese la discussione sul lavoro ma soprattutto aveva indicato un'alternativa
Che non è necessario non è voluto non è bloccato
Essere solo nelle condizioni della precarietà e della riduzione dei diritti
Avevano paura del voto
Ma in verità hanno soprattutto non ha avuto il coraggio di fare una battaglia a viso aperto e una politica che non ha il coraggio di fare una battaglia a viso aperto usa poi le furbizie e sottrae il diritto ai cittadini di partecipare
Ma ci viene anche un dubbio
Che quella campagna non l'hanno voluta fare perché in realtà non avevano una ragione sola per decidere che bisognava continuare a produrre precarietà
Non avevano ragioni che avrebbero convinto i tanti ragazzi delle tante ragazze tanti lavoratori e tante lavoratrici
Che vedevano quotidianamente che venivano utilizzati voucher per sostituire del lavoro che vedevano che non c'era ragione che non esisteva nessun occasionalità
Esisteva esclusivamente la voglia di pagarli meno e di cacciarli via ogni volta che avessero voluto
E così non se la sono sentita di andare nessuno a piazza del paese a dire che il lavoro non deve avere diritti
E per questo hanno deciso la strada peggiore quella di praticare di soppiatto un cambiamento proponendo evidentemente aventi blindati e voti di fiducia
L'hanno mascherato dentro provvedimento urgente per la manovra sui conti pubblici
Avrebbero dovuto spiegare quelle roboanti affermazioni che noi ci ricordiamo bene che nel due mila quattordici suonavano nel Paese dicendo cancelleremo nuovi la precarietà
Vi ricordate a Marta e Giuseppe eravamo in questa piazza quanta Marta Giuseppe erano banditi come scudi vi ricordate quella domanda dove eravate
Vorremmo chiedergli l'oggi noi dove si emette
Perché eri nascondete
Vorremmo dire perché è quando si passa dalla propaganda ai fatti
E forse
Cosa potreste dire oggi a Malta Giuseppe dopo aver speso diciotto miliardi che non si sono tradotti in posti di lavoro in piani del lavoro
Di Di Resta e che il loro avvenire di nuovo un voucher oppure un tirocinio di dodici mesi a trecento Euro
Vorremmo dirvi che non si può rubare il voto ai cittadini e non si può rubare il futuro i ragazzi e le ragazze di questo Paese
Non si può non si deve violare l'articolo settantacinque della Costituzione perché è così si delegittima le istituzioni e si svilisce al Parlamento
E non si può
Perché quelle sono le regole condivisa del nostro Paese e sono quelle che danno la certezza di chi cittadinanza tutti noi
Giustamente
I costituenti hanno dato sovranità al popolo gli hanno dato al diritto di decidere di abrogare delle leggi se non sono condivise e detto al Parlamento che quella volontà dei cittadini andava rispettata
In quei giorni ve lo ricordate il Presidente del Consiglio
Disse
Che bisognava abrogarle per decreto perché non voleva dividere il Paese
E allora io capisco che la divisione del Paese che non voleva era quello verso le imprese che a farle furbe ma non gli interessa dividere il Paese rispetto al lavoro e lavoratori alla precarietà
E non si spende
Il Parlamento della Repubblica facendogli un mese dopo farla figura di chi non sa cosa verrà votato un mese prima
Perché così la triste e preoccupante deve verità e che pur di non dover difendere delle idee si preferisce stravolgere le regole
Un esercizio che è stato compiuto definendo ammissibile ciò che per la norma stessa delle leggi non è ammissibile perché è un decreto legge deve avere univocità di materie e ragioni di urgenza
Hanno cercato nei giorni precedenti mentre ci offrivano un altro balletto indecoroso quello che non si sapeva chi vuole essere introdurli siano al Parlamento se era al Governo se ero ministro
Una norma senza paternità
Ma l'hanno introdotto attraverso quell'emendamento e all'ultimo minuto hanno chiesto alle organizzazioni sindacali non un confronto ma di dare un parere sull'emendamento che era già presentata blindato
Hanno credo giocato sull'idea che la memoria fosse così prevede che in un mese ci si dimentichi delle cose e che bastasse superare la data del ventotto maggio perché nessuno gli avrebbe proposto dei problemi
Non sarà così
Glielo diciamo con nettezza non sarà così la nostra battaglia non finisce qui non solo perché continuiamo raccogliamo le firme al nostro appello e vorrei dire a tutti voi che in questi pochi giorni abbiamo già raccolto più di centocinquanta mila firme
Ma non si gratuiti perché con tutto rispetto e con tutta la misura dovuta noi suggeriamo al Presidente della Repubblica che siamo di fronte a un'esplicita violazione della Costituzione
Ma non solo queste la strada continueremo ricorreremo alla Corte
E lo diciamo con nettezza continueremo a vigilare sui comportamenti e sul rispetto delle regole
Lo diciamo salutando lì al Comitato del cieca che sono qui con lo striscione stop PTP e stop getta
Perché di nuovo si sta provando a sottoporre al Parlamento quella decisione senza nessuna consultazione senza ascoltare i cittadini
E noi sappiamo bene che lì dentro in quel trattato ci sono norme che mettono in discussione
La precauzione in campo sanitario alimentare l'accesso universale e servizi pubblici ancora una volta un omaggio le multinazionali contro il diritto del lavoro
E vi diciamo anche
E lo diciamo ai tanti
E quando poi ci sono violazioni delle regole noi siamo molto preoccupati
Perché è il vulnus delegittima le istituzioni
E noi lo sentiamo lo vediamo un intento pesante che circola in questo Paese del tutti contro tutti e proprio per questo bisognerebbe invece anche ad avere il coraggio di dare dignità e forza alle istituzioni al Parlamento repubblicano
E non si risponde
Alle difficoltà del Paese alle ama alimentando l'arroganza del facciamo qualche vogliamo del violare la certezza del diritto
Perché non si può mai considerare la nostra Costituzione un peso burocratico da evitare è la base della convivenza civile
E siamo preoccupati perché quando si fanno degli strappi si determinano dei precedenti
Per questo lo diciamo
Hai tanti che abbiamo incontrato in questi giorni
Che ci dicono è vero
è stato operato un furto con destrezza
Tanti ci hanno detto che è stata violata l'articolo settantacinque della Costituzione
E se ci pensate non una sola voce si è levata a difesa di questa scelta ma tutti questi noi diciamo non basta dire cioè che abbiamo ragione
Perché oggi
Siamo noi che crediamo allo schiaffo contro la democrazia ma quando si determinano i precedenti poi questa cosa potrà essere utilizzata contro chiunque
E non vorremmo tornare a una famosa poesia che quella che alla fine dice quando mi voltai ero rimasto solo perché nel frattempo avevano portato via tutti gli altri
E allora noi diciamo a tutti a tutte
Proseguiamo con no proseguita con noi questa battaglia
Perché le regole non sono di qualcuno sono la base comune della cittadinanza e per questo pensiamo che sia uno straordinario dovere collettivo difenderle
Noi non vorremmo mai che un giorno qualcuno ci possa dire che c'eravamo distratti perché dire troppe distrazioni determinano che poi non è neppure delle certezze condivise
E non vale la rifiutiamo la logica del più forte
Ciò che ci vuole ciò di cui abbiamo bisogno e la logica della giustizia della cittadinanza di tutti
Non c'avete risparmiato molto in questo periodo abbiamo visto balletti infidi gli infiniti in un gioco delle parti che affumicato malaria ma che erano stati cioè dell'altra grande tristezza
Oltre ad avere paura del voto c'è una grande paura di assumersi delle responsabilità
Ma te lo diciamo l'avete tutta quella responsabilità
Quella responsabilità che viva forti contro il lavoro ma deboli invece molto deboli contro la crisi perché siete privi
Di un'idea del lavoro dello sviluppo siete prigionieri del continuismo
In una stagione in cui la crisi l'hanno pagata lavoratori lavoratrici i pensionati
In un Paese dove aumenta la povertà e non crescono invece le speranza di cambiamento
Vi siete nascoste dietro le famiglie
E ve lo diciamo era meglio la nostra proposta quella dell'articolo ottanta ottantuno della Carta dei diritti del lavoro ma non è questo il dramma lo sono dello diciamo con nettezza il presto avete cambiato nome
Ma non avete cambiato la schifezza che sono
Rimangono
Uno strumento che voi stessi nel proporre l'emendamento non avete saputo definire
E allora vorrei ricordare a tutti che il dispositivo della Corte
Che ammetteva al referendum diceva esattamente che quella norma si poteva abrogare perché non c'era la definizione di che cosa è il lavoro occasionale e quindi non era necessaria
E avete riprodotto esattamente la stessa cosa
Perché credo che bisogna dirlo con qualche nettezza non è vero che un'organizzazione di un'impresa di un servizio al lavoro occasionale ha bisogno invece di essere organizzata organizzata sulla certezza dei contratti
L'avete raccontato
C'è qualche ministra che se particolarmente Spesal nel raccontare a tutti che era tutto diverso perché era un contratto
Mi spiace ministra ma lei non sa cos'è un contratto di lavoro e confondevo contratto commerciale con loro rapporto di lavoro con un contratto di lavoro
Perché se fossero contratto di lavoro si riconoscerebbe o la malattia alle ferie non ci sarebbe la discriminazione
E vorremmo dire che avete aggiunto al danno la beffa
Perché quando si dice che si aumenta la contribuzione previdenziale ma quella contribuzione previdenziale va in gestione separata vuol dire organizzare il fatto che quei lavoratori non avranno mai una prospettiva previdenziale
E poi avete introdotto la furbizia delle furbizie
Avete raccontato la tracciabilità
Un'ora prima bisogna avvisare
Ma poi ci sono tre giorni di tempo per dire che quella prestazione non è avvenuta
E allora ci dica il ministro del lavoro sei in grado di controllare quotidianamente se quella prestazione c'è o non c'è perché se no come dice l'Ufficio studi della Camera
In realtà si favorisce il lavoro nero ancora una volta
Ma poi vorremmo dire l'avete sentito con le vostre orecchie
Ma con quale coraggio
Mandate dei ragazzi e delle ragazze al lavoro senza nessuna formazione sulla sicurezza sulla prevenzione ma avete idea di che cosa vuol dire non avere gli strumenti per poter difendere la propria sicurezza
Semplicemente
Vorremmo dirvi che avete perso l'idea
Che il lavoro e la ricchezza del Paese e che non è insostituibile invocando l'impresa perché troppo spesso abbiamo visto le imprese arricchire sé stesse e far arretrare lavoro la qualità
E lo diciamo anche a loro
Alle tante associazioni che ogni giorno chiedono di più che anche di fronte a questa norma schifezza chiedono che ce ne sia ancora di più che sia estesa
Vorremmo dirgli volete il lavoro pagata dalla riconoscete loro perché le cose i casi da Terna al futuro del Paese
Noi non vogliamo lavorare per la rendita vogliamo lavorare per il nostro benessere collettivo
E torniamo a dirvi
Che produrre diseguaglianza la ragione della crisi e che non si riuscirà mai dalla crisi se si continua a determinare diseguaglianze precarietà
Così come lo diciamo di nuovo al Governo aver confuso in questi anni i bonus con le politiche strutturali del lavoro ha continuato a dividere impoverire il Paese
E ci si può domandare perché con le tante ragioni che abbiamo sul lavoro abbiamo bisogno siamo partiti dal tema della democrazia
Perché noi sappiamo
Che si può pensare il lavoro positivamente come condizione di dignità e di cittadinanza se c'è la democrazia nei Paesi autoritari dove le regole non sono condivise non c'è neanche la libertà del lavoro
E proprio per questo
Insieme alla reazione sul piano giuridico del diciamo che vogliamo ripristinare che siano ripristinate tutte le condizioni per contrattare per definire per cambiare
Noi non vogliamo mai distrarci rispetta delle pulsioni autoritarie che hanno l'idea della sudditanza
Perché questo
è quello che in fondo si nasconde
Dietro questa favola del lupo che ci stanno raccontando
Dobbiamo trovare queste formule perché se no c'è il lavoro nero
Giustificando così il lavoro nero giustificando così il fatto che chi lo fa sarebbe obbligato
Ricominciamo ad avere il coraggio di dire che il lavoro nero un reato è un reato di evasione o reato di evasione fiscale e contributiva
è un reato di sopportazione dai lavoratori chiamare le cose col proprio nome fa chiarezza e determina le ragioni
Abbiamo sentito tante volte
Citare i giovani e le giovani di questo Paese sommati ai lavoretti
Troppo spesso sentiamo dire che si salvano le aziende riducendo i salari diritti e producendo precarietà
Siamo costellati di vertenze
Che facciamo in tanti luoghi e troppe di queste hanno come oggetto la riduzione della contrattazione dei diritti
Penso alle più recenti lo sciopero dei lavoratori dei molti servizi e delle imprese di polizia che sono in sciopero per il loro contratto che non si rinnova da anni penso al lavoratore di Wind e Tre alle loro esternalizzazione
Penso che i lavoratori di Taranto le preoccupazioni per l'Ilva
E ancora tante altre ovviamente ne potrei citare
Ma vorremmo dire
Che questa ricetta l'abbiamo sperimentata ben troppo lungo e non ha dato le soluzioni non funziona
E vorremmo dirlo anche a quei tanti che giustamente
Si stanno interrogando sulla costruzione di una prospettiva di sinistra e di alternativa di governo
Ce n'è uno straordinario bisogno ma vi diciamo non ci sarà alternativa se non si propone come ed è scriminata e centrale il tema del lavoro del lavoro divieto oso del lavoro con i suoi diritti
E che lo dobbiamo innanzitutto I giovani che non hanno un futuro e non vedono loro futuro perché la verità e che li stiamo escludendo dal presente e quindi non possono immaginarsi il dopo
Abbiamo sempre detto
Nelle tante occasioni in cui ci siamo mobilitati perché ci fosse una condizione positiva delle donne e delle lavoratrici nelle tante occasioni in cui ci siamo mobilitati con sulla violenza contro le donne
Che trovare un modo civile di convivere riconoscerci reciprocamente è una condizione che farà stare meglio tutti e lo vorremmo dire anche rispetto ai giovani uomini e le giovani donne
Quelli di questo Paese quelli che determinano che quando guardiamo negli occhi un pensionato o degli anziani di questo Paese leggiamo
Nei loro sguardi lo sgomento che lo sgomento dall'incertezza per i loro figli e per il loro nipoti
è una delle tante forme di divisioni
E noi diciamo che bisogna uscire da un Paese diviso in guerra di tutti contro tutti e per fare questo bisogna riproporre come centrale il tema dell'universalità
Dell'universalità dell'UE nel fare del poter vivere positivamente
Abbiamo dinanzi a noi
Uno scorcio di legislatura
Non sappiamo quanto durerà
Ma pensiamo che ci siano tante cose da fare e ci sia l'occasione per una svolta sulle politiche
E non vorremmo venir di cui
Deluse già dai giornali di oggi
Ieri uno sciopero che per noi era sbagliato non abbiamo proclamato
Non l'abbiamo proclamato perché crediamo che non sono pronte per essere chiaro dalle motivazioni e ancor più quando riguarda dei servizi pubblici debba essere chiaro come costruisce un'alleanza con i cittadini con le persone che se no mi hanno solo del disagio
Ma sappiamo anche bene
Che in tanti settori del pubblico
Praticamente tutti ci sono infinite ragioni di disagio a partirà da quelle delle incertezza sul futuro ma questo non giustificata e non giustifica delle modalità che sono sbagliate
Però vorremmo dire non ci piace
Se si approfitta di una discussione legittima sulle ragioni di uno sciopero per attaccare il diritto allo sciopero che è un diritto di tutti è un diritto costituzionale
E allora non vorremmo vedersi ripetere un cliché che abbiamo già visto
In questi anni di legislatura e allora diciamo con nettezza al Governo volete una soluzione volete trovare un modo per cui ci sia la rappresentatività
Fate la legge sulla rappresentanza e fate la Sul sindacata sulla il Paese
Fatela sapendo che in tante occasioni per la pigliate con lavoro ma sono le riprese che non rispettano le regole non determina le condizioni
E poi diceva abbiamo dinnanzi
Uno scorcio di legislatura
E vorremmo
Lo ridiciamo con nettezza
Che sia l'occasione in cui si smette con il buon uso smette col tratteggiare si smette con la delega al sistema delle imprese e invece si costruisce un grande Progetto di investimenti e di piano del lavoro
E lo diciamo innanzitutto a partire dalla necessità di scelte strategiche per il Mezzogiorno non va bene non può essere che ancora una volta
I fondi strutturali invece dell'occasione dello sviluppo siano in mille rivoli del consenso elettorale nei paesi
E lo diciamo anche rispetto ai contratti pubblici che vanno rinnovati ma non solo vanno rinnovati i contratti
Vorremmo dire
Che forse qualcuno non lo nota
Ma quando noi leggiamo che ci sono dodici milioni di persone che non ricorrono più al servizio sanitario nazionale vorremmo dire che questa è un'emergenza su questo bisognerebbe decretare risorse subito
Non sull'introdurre la precarietà
C'è un problema di diritto alla cura e alla prevenzione e c'è un problema che bisogna smetterla anche attraverso le affida defiscalizzazioni della contrattazione di procedere alla privatizzazione dei grandi servizi universali
Lo diciamo anche al ministro del welfare
Che si è preso un po'di tempo per fare i decreti che dovevano applicare le regole che avevamo definito nell'autunno scorso
Nella giornata di ieri forse perché temeva di essere criticato oggi sono finalmente usciti ci hanno solo qualche mese di ritardo
Ma vorremmo dirgli che non pensi
Che il ritardo che ha determinato
Voglia dire che non ci sono tante altre questioni sulla previdenza da discutere
Ce lo dicono i lavoratori che sono qui davanti quarantuno opzione donna che sono dati che ancora rimangono perché non siete mai riusciti a mettere fine
Allo scandalo dalla riforma Ferrari Accornero
Noi non ci siamo dimenticati che ci ha aperto una vertenza sulle pensioni
E non ci siamo dimenticati che quella vertenza già innanzitutto un primo punto che si chiama dare una prospettiva di previdenza e i giovani del nostro Paese si chiama previdenza di garanzia
Noi siamo un po'stufi di vedere le vetrine dei Minnelli ANSA e poi la quotidiana intervento rivendicazione della decontribuzione che vorrebbe esattamente dire non offrire nessun avvenire
Siamo stati impegnati
E riteniamo che sia fondamentale aver costruito una prima parte dell'intervento per l'inclusione contro la povertà
Ma proprio per questo il Paese non può e non deve permettersi di costruire la futura e nuova povertà per i giovani del paese perché così non si danno soluzioni ma si rinviano semplicemente le difficoltà
E allora lo diciamo
Perché vediamo tanti
Che quotidianamente ci raccontano che bisogna tagliare le tasse
E noi vorremmo farvi una domanda tagliare le tasse a chi
A quelli che non pagano la patrimoniale a quelli che non pagano a tassazione sulle grandi ricchezze a quelli che hanno le rendite
Oppure invece bisogna utilizzare il fisco per determinare
Le condizioni per cui il lavoro sia meno tassato ma soprattutto
Ci siano le risorse per il piano del lavoro e per la prospettiva dei giovani
E non vorremmo che continua a sta immaginare
Che questo Paese si può continuare a dividere
E per questo
Noi abbiamo innanzitutto un compito
Che è quello di ricostruire
L'unità del mondo del lavoro
Perché anche noi passiamo attraverso le tante frammentazione le tante divisioni e la primo lo strumento che abbiamo
Per riunificare lavoro è quello della contrattazione del nostro esercito di inclusione avendo grande attenzione a non costruire
Chi può fare tutto e chi invece vive in quegli stessi luoghi di lavoro in una condizione differente e per questo la prima risposta che dobbiamo dare su un sistema contrattuale che non venga frantumato l'Uefa universale
Ma la seconda che dobbiamo fare
E ricordarci tutti a continuare
Nell'iniziativa che nella contrattazione abbiamo fatto perché noi non pensiamo che il nostro avvenire sia Giobatta siamo assolutamente convinti che quella legge come altre
Sul mercato del lavoro mettono in discussione è il futuro la prospettiva
Ed è per questo che la nostra colta la contrattazione deve procedere insieme alla lotta per la conquista della Carta dei diritti universali
A volte
Ci siamo sentiti dire ma perché vi ostinate a proporre un tema come quello dei voucher che riguarda lo zero virgola del mercato del lavoro
Vogliamo ribadirlo perché per noi quando c'è una discriminazione c'è un'ingiustizia e il problema non è essa riguarda tanti o pochi il problema è che se non c'è e c'è un'ingiustizia bisogna risolverla
E vorremmo dire a quelli che sono teorici dei numeri che in un Paese così come è stato frantumato rischiano di esserci tanti zero virgola
E non solo per questo meno importanti e non per questo che possiamo non vederli a non riconoscerli
E allora noi vogliamo ripartire da lì
Ma più che ripartire vogliamo continuare a dire che per noi il tema fondamentale l'abrogazione delle forme di precarietà
E la conquista della Carta universale dei diritti perché noi diritti celeri conquisteremo e non ci sarà aleggiò Parlamento che impedirà la nostra attività la nostra mobilitazione
E ci assumiamo
Ma il compito di Londra nord per
Dalla contrattazione che include che supera barriere divisioni che determina quell'universalità che le politiche di arroganza sul lavoro hanno travolto
E lo vogliamo dire perché noi
Non abbiamo paura né del confronto né del conflitto non temiamo l'arroganza perché sappiamo che è innanzitutto figlia della povertà di proposte e come abbiamo visto della paura del confronto
E per questo diciamo da questa piazza che ripartiamo ancora una volta da noi dal lavoro dalla lotta viva la CGIL IVA al lavoro