Iran: conferenza sui diritti umani in Iran e sul massacro di prigionieri politici del 1988

Bene saluto
A tutti iniziamo questa conferenza che riguarda alla situazione dei diritti umani in Iran
Ma in particolare
Quanto si è verificato nel mille novecentottantotto
Con
Un
Autentico massacro di oltre trenta mila
Prigionieri politici noi con questa incontro che un incontro che sarà trasmesso da Radio Radicale e a questo tavolo ci sono
Alla mia destra Riccardo muri che è il portavoce di amnistizia Dalia a l'ambasciatore Giuliomaria terzi Presidente del Global Comitini Ford più lo flow Marco Pannella Antonio stanco che è il presidente della lega internazionale per i diritti umani e ci ha già raggiunti
Il senatore Mariano rabbino di scelta civica e deputato scusami e peraltro iscritto anche alla partito radicale
Abbiamo deciso di riunirci oggi in questa iniziativa a soprattutto per cercare di far conoscere all'opinione pubblica italiana
La vicenda di cui di accennavo prima
Una
Fatto di inaudita gravità che è diventato di dominio pubblico in Iran e poi anche a livello internazionale a partire dalla con registrazione
Che è stata resa pubblica un anno fa a di da parte di quello che doveva essere il successori di Khomeini che denuncia la gravità di quella decisione Presa appunto nel mille novecentottantotto
Possiamo dire attraverso una fatto qua
Pronunciata dagli allora Ayatollah Khomeini di mandare a morte i prigionieri politici prima l'ente mente o almeno comunque oltre il novanta per cento appartenenti alla resistenza iraniana
è un fatto questo nel quale sono stati coinvolti personalità
Che
Attualmente le ricoprono incarichi di massimo vertice nell'attuale Governo presieduto da
Domani e che anche nel corso della
Diciamo
Tornata elettorale iraniana a avuto un rilievo poiché lo stesso concorrenti di Guarini stiamo parlando quindi di Raisi era coinvolto in questa Commissione della morte che appunto nell'ottantotto
Sostanzialmente ratificata la a messa a morte di questi oppositori politici di tutto questo nonostante nella stampa internazionale anche se ne sia parlato
In Italia quindi non c'è stata traccia non non se ne è parlato e noi oggi vogliamo fare una riflessione su quanto è accaduto ma anche su quello che si può in termini di proposta a a livello nazionale e internazionale fare pere e cercare di portare giustizia e di portare anche verità
Rispetto a questa
A
Tragedia che si è consumata
Anni anni orsono credo che parlare del
Massacro del mille novecentottantotto si apparta di
Sia parli significhi anche parlare della natura
Del regime iraniano della natura a anche del governo del Presidente due anni stiamo parlando di una personalità che viene anche accolta ricevuta salutata a dai nostri Governi come una assicura moderata in realtà si tratta di una persona che sicuramente era al corrente o comunque faceva parte di quell'establishment che nell'ottantotto si rese responsabile di questo massacro
Ma non possiamo dimenticare che sotto la presidenza del cosiddetto
Moderato uguale mi il numero delle esecuzioni capitali a assunto cifre davvero impressionanti
Anche se e nel due mila il quindici sia arrivato al numero record di novecentosettanta
Esecuzioni ed vero che l'anno scorso nel due mila e sedici c'è stato un contenimento sono offese a a cinquecento e trenta
Però dobbiamo anche dire
Che ad oggi le esecuzioni compiute dal regime iraniano sono arrivate ad essere trecento e quaranta secondo un dà atto di Iran Human Rights monito loro
E che nel solo ultimo mese le persone salite sul patibolo iraniano sono bene cento i due quindi questo è una cifra che
Rivela come il lavoro del boia si sia
Rafforzato in questo
Prima in questa prima metà
Dell'anno due mila diciassette
Io dopo ora la parola all'ambasciatore Giuliomaria terzi che ci porta anche il saluto della leader del consiglio della Resistenza iraniana Annamaria ma era già di e a cui seguirà l'intervento dell'ambasciatore Terzi dopodiché darò la parola a Riccardo muri portavoce di Amnesty Italia
Grazie Elisabetta
E un cordiale saluto tutti i partecipanti a chi ci ascolta radio radicale importante
Vorrei dire essenziale elemento dell'informazione pubblica Radio Radicale sempre
Ma specialmente quando si parla di diritti umani e di libertà fondamentali come componente di uno scenario globale nel quale purtroppo diritti umani Stato di diritto libertà fondamentali stanno arretrando
Senza un vero impegno da parte dell'Europa e ancora di più senza avere un vero impegno da parte dell'Italia
Per tenerli vivi ed a fermarli
Mi fa molto piacere
Sia stato richiesto di leggere immessa giorni Maria manager vi al conferenza di oggi
Il messaggio è il seguente
Illustri la presa del popolo italiano attivisti dei diritti umani e signore e signori
Sono molto lieta di poter rivolgermi a questa iniziativa così importante in cui si discute della violazione dei diritti umani mi rende e in particolare si chiede giustizia per le vittime del mille novecento ottantotto
Ventinove anni fa proprio in questi giorni il regime iraniano si apprestava ad effettuare il più grande eccidio di prigionieri politici della storia contemporanea
In pochi mesi furono impiccati trenta mila prigionieri politici e seppelliti in fosse comuni
Come i miei aveva emesso una fattura secondo cui tutti i prigionieri che continuavano a sostenere i mujaheddin del popolo dovevano essere eliminati
Furono istituite atterrano in altre città apposite Commissioni composte da tre persone e così parti la macchina del massacro
Alcuni membri di quelle Commissioni di morte occupano tuttora posti chiave nel regime iraniano uno di questi il Ministro della Giustizia e il Governo di rumeni
Il silenzio il lassismo della comunità internazionale di fronte a questo crimine contro l'umanità acconsentito e mollati perpetrare i loro crimini immuni da ogni punizione
Oggi l'Iran sotto il dominio dei Mullah ha il numero più alto di impiccagioni nel mondo in relazione alla sua popolazione
Per anni in Iran parlare di mandanti ed esecutori di questo crimine era la linea rossa per il regime
Da un anno ignoranze formato un vasto movimento che rivendica giustizia per il sangue dei martiri dell'eccidio dell'ottantotto
La congiura del silenzio dei Mullah sul massacro dall'ottantotto si è rotta il movimento si è diffuso celermente in tutta la società cresce ogni giorno scuote tutto il regime dittatoriale
è giunta l'ora che la comunità internazionale intraprende iniziative concrete io mi appello alle organizzazioni dei diritti umani affinché si mettano in moto azioni necessarie per portare di fronte alla giustizia i responsabili di questo crimine
Chiedo ai parlamentari italiani in solidarietà con il popolo iraniano di condannare l'eccidio dei prigionieri politici e di sollecitare il Governo italiano
A interrompere l'erogazione politiche commerciali con l'Iran o almeno a condizionare alle all'abolizione dell'impiccagione della repressione in Iran
Chiede inoltre all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di formare con urgenza un comitato indipendente per indagare somme sacro dell'ottantotto che consegno alla giustizia i responsabili
Chiedo il parlamentare la personalità che difende i diritti umani in Italia
Di seguire questa questione con il Governo italiano e direttamente presso l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani
Vi ringrazio per avermi dato l'occasione di potervi parlare così il messaggio della Presidente del Consiglio nazionale per la resistenza iraniana
Ora
Costa è importante credo riflettere a questo messaggio
E
Anche ancor più in generale al quadro che abbiamo dinanzi per quanto riguarda le violazioni gravi dei diritti umani
E i massacri verificatisi e che continuano a verificarsi di recente a causa dell'Iran nel Paese e nel Medio Oriente e in alcuni casi documentati
Di terrorismo globale sostenuto finanziato e promosso da entità iraniane
E vedere come
Nella storia contemporanea sono stati certamente molti i regimi i dittatori
I criminali colpevoli di atroci delitti contro l'umanità che hanno a lungo beneficiato di un impunità totale per gli orrori calor commessi
La comunità internazionale e le nazioni alle quali
Questi criminali appartenevano
Sembravano spesso essere sul punto di dimenticare e di rendere insanabili le immani ferite create alle vittime degli eccidi delle torture dei massacri e dei genocidi
Ma c'è sempre nella storia contemporanea nella storia di oggi di ieri dall'altro ieri dell'umanità c'è sempre un momento di risveglio
C'è sempre un momento di risveglio del principio insopprimibile di giustizia che è radicato nell'essere umano e nei popoli
Anche se non sempre è vero la giustizia si è risvegliata
E ha assicurato il colpevole dovute retribuzione o ha svelato la verità che criminali volevano coprire trasformare deturpare
Vi sono stati moltissimi casi direi che ha prevalso il senso di giustizia aveva Storia contemporanea magari in ritardo in molto ritardo o magari subito
Da Norimberga Alliance alle Corti per il Ruanda all'ex Jugoslavia tribunali per la Liberia
Alle Commissioni per la verità dell'America centrale del Sudafrica dittatori criminali sistemi dittatoriali violenti si sono dovuti rendere e hanno dovuto pagare
All'affermazione della giustizia
Voluta un'affermazione voluta
Riaffermato dalla comunità internazionale del popolo
In nessuno dei cinque continenti
Si sono radicate delle zone franche o tutte delle assolute a favore di crimini contro l'umanità
E oggi io sono convinto che stiamo assistendo
Su questa questione specifica dell'Iran e del retribuire usciamo e del bisogno di verità e di
Rispetto delle vittime
Sì e sia un esempio forte di risveglio del principio della giustizia
è finalmente la volta di parlare e di affrontare seriamente la questione dell'Iran di quell'immane eccidio
E di tutto quello che gravità di negativo attorno all'atteggiamento alle inadempienze iraniane I trattati che ha sottoscritto in questa materia in altre materie che riguardano la stabilità regionale
E dico che c'è un senso di risveglio perché
Ci sono state nelle ultime settimane a partire
Dall'importante convention dalla Conferenza alla quale ha partecipato una significativa delegazione di parlamentari italiani primo luglio
A Parigi alla convention nazionale della resistenza iraniana
Ci sono delle indicazioni confortanti sull'impegno dei Parlamenti degli uomini politici di coloro che pensano di dover
Guidare i Governi
Verso l'affermazione della verità della giustizia e di quel
Principio di conoscenza quale noi radicali nove del Comitato globale per lo Stato di diritto teniamo sopra ogni altra cosa
E penso che perché non sfugga sia importante ricordare come ci sia stato un appello al Governo ha firmato la più di trecento membri del Parlamento italiano
Affinché sia perseguita in tutte le sedi possibili a cominciare cominciava il Consiglio per i diritti dell'uomo di Ginevra all'Assemblea generale
Tutte le stanze l'Alto Commissariato per i diritti umani e tutta l'istanza dell'ONU ossia perseguito un percorso chiaro deciso per
Stabilire
Giustizia nel caso dell'eccidio di trenta mila persone orrendamente eliminate nel mille novecentottantotto e in Iran
Ma in questa mozione in questo appello al Governo italiano i parlamentari italiani
Hanno anche
Sottolineato l'esigenza di una condizionalità fra il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo in grado di sviluppo delle relazioni fra Italia e Iran
Purtroppo abbiamo avuto visto in questi ultimi due-tre anni una condizionalità all'inverso
Cioè noi siamo stati succubi di una fantasia di affari facili in Iran
E
Per affermare per far diventare realtà questa fantasia abbiamo condizionato
Il nostro coraggio e la nostra determinazione nel parlare di diritti umani con gli iraniani così come con alcuni altri Paesi vedi quello che è successo ieri
Per un dissidente cinese che è stato inspiegabilmente fermato a Roma mentre doveva
Fare una sua presenza in una sede parlamentare ecco condizioniamo all'inverso
L'attuazione delle nostre fantasie è imprenditoriali di affari a una invece realtà di eliminare dalla nostra politica estera l'affermazione dei diritti umani questo deve essere colto
Vengono Sciuto e deve essere un elemento di preoccupazione per chi
Specialmente il Parlamento ad una società civile nel mondo l'informazione
Si occupa del di affermare un ruolo credibile dell'Italia sulla scena internazionale ma non è certamente soltanto il Parlamento italiano che si è mosso si è mosso il Parlamento europeo con la firma
Di oltre due di duecentosessantacinque parlamentare di una mozione analoga molto ferma circostanziata si è mosso il Parlamento britannico
Anche lei con centinaia di firme appelli nella stessa direzione si sono mossi
Dei gruppi di premi Nobel che hanno sottolineato la stessa esigenza e le grandi organizzazioni internazionali come Amnesty International in primis e altre domande Rights Watch
Nessuno tocchi Caino che ha seguito questa materia
Veramente in primissimo piano da sempre per affermare la necessità di una atteggiamento di equilibrio e e di attenzione e di attenzione tutto da tutto questo
C'è una
Un'ultima considerazione che vorrei fare per quanto riguarda la politica italiana ed europea nei confronti dell'Iran
Un paio di giorni fa il Congresso americano a varato una legge adesso sottoposta alla a firma
Del Capo dello Stato la Casa Bianca
Una legge che prevede l'adozione di nuove sanzioni nei confronti dell'Iran per violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla proliferazione missilistica
è molto curioso che l'Iran
Assicuri esperti duri di rispettare tutti gli impegni dell'accordo nucleare e di non a volere addirittura per motivi religiosi
Nessun'arma di distruzione di massa nel suo Arsenale
E poi invece continuare a produrre missili addirittura missili intercontinentali con capacità di carico e costruiti in modo esattamente coerente con quelle che sono le caratteristiche tecniche di portare a lunga distanza armi di distruzione di massa
Questo è
Formalmente proibito da diverse risoluzioni così sicurezza motivo per il quale il Congresso americano si è attivato su questo punto comodo preciso stabilendo nuove sanzioni
Ma c'è ma c'è di più c'è di più nei temi sui quali Congresso americano si è mosso e su quali dovrebbe muoversi finalmente l'Unione europea e i Paesi dell'Unione europea a cominciare dall'Italia che ha un profilo così avanzato nei rapporti con l'Iran
C'è il tema
Crescente di importanza crescente
Della guardiani dal corpo dalla guardia della rivoluzione iraniane cosiddetti Pasdaran
Questo corpo a ha preso una dimensione di attività internazionale militare
Che
Stata moltiplicata molte volte nel tempo con la crisi siriana con la crisi dire sono presenti praticamente in tutto quel crescente sciita che va dallo Yemen all'Iraq
Alla Siria al Libano
Rappresenta un elemento di destabilizzazione gravissimo collegato a a Hezbollah libanesi e ad altre
Diramazioni ed altre affiliazioni del gruppo Hezbollah in Iraq in Siria e probabilmente addirittura con contatti perfino con i talebani come emerso in questi ultimi giorni
Con
Con alcune con alcuni elementi che sono stati pubblicati sulla stampa
Quindi
E Governo lei il Parlamento americano in Congo e il Congresso americano ha deciso di inserire e di proporre alla Casa Bianca all'inserimento nella lista delle organizzazioni terroristiche
Del corpo della guardia rivoluzionaria iraniana dei Pasdaran
è auspicabile che una misura di questo tipo sia rapidamente Presa anche da parte dei Paesi europei grazie
Grazie voglio io intanto saluto con l'arrivo in sala della senatrice Stefania prezzo pane dell'onorevole Nicola Cirà ci e del senatore Luigi Compagna
D'ora la parola a Riccardo Muti
Grazie sulla sul massacro dell'ottantotto io vorrei dire tre cose
Specifiche e poi fare qualche considerazione più in generale sulla situazione dei diritti umani in Iran
Le tre le tre cose che mi pare importante sottolineare
Ricordare
Del massacro dell'ottantotto sono
La la la completa impunità
Di cui godono
I responsabili di quel massacro ventinove anni di distanza
E come è stato ricordato la la presenza all'interno delle istituzioni Rania né in particolare nel
Sistema giudiziario di persone che hanno avuto un ruolo
Importante nella ideazione nella pianificazione pone l'esecuzione
Del massacro del mille novecentottantotto
La seconda cosa
Che vorrei mettere in evidenza
Il fatto che
Persone che chiedono verità e giustizia e in particolare parenti che hanno perso i loro cari
Nel mille novecentottantotto subiscono tuttora persecuzione voglio molto brevemente parlarvi di due
Due donne ma scorre definisce
Che ha perso sei familiari nel mille novecentottantotto e che nel gennaio di quest'anno quindi ventinove anni dopo
è stata condannata a sette anni e mezzo di carcere da un tribunale di questo tipo di produzione riterranno con l'accusa di collusione per commettere crimini contro la sicurezza nazionale e il classico al reato di propaganda contro il sistema ma sulle ha avuto un'unica
Colpa del virgolette quella di andare a portare dei fiori
A Kamaran
A sud della capitale terranno e dove
C'è una delle tante fosse comuni alle quali
Ci si reca per
Onorare la memoria dei propri cari uccisi nel mila novecento
L'ottantotto e la seconda la seconda
Persona che tuttora sta subendo conseguenze
Perché chiede giustizia per IPA i suoi parenti assassinati nell'ottantotto e Maria ma Bari Moffa Renzo
Lei ha avuto una condanna nel maggio del due mila dieci e quindici anni per il reato di avrebbe
Guerra contro di io atti ostili contro di una suora traduzione più o meno è questa
E nel nell'ottobre scorso dall'interno del carcere a scritto una una lettera chiedendo alle autorità iraniane di
Avvia le indagini per scoprire cosa era accaduto e i suoi cari chi fossero responsabili
E questo mero atto di richiesta di giustizia ha comportato una serie di sanzioni aggiuntive tra le quali
Il rifiuto di fornire le cure mediche adeguate e da minaccia di
Aggiungere altri tre anni alla sua condanna e di trasferirla in una prigione in un luogo remoto
Questo
Queste due storie introducono la terza cosa che vorrei dire cioè il clima di dileggio di vinificazione di offesa
Di di stigma che tuttora è nella narrativa ufficiale iraniana a proposito dell'esecuzione del
Mille novecentottantotto
Il che
Significa come abbiamo visto un attimo fa prendere di mira i parenti che chiedono verità e giustizia significa anche usare un linguaggio diffamatorio nei loro confronti significa ostacolare le
Attività di nella commemorazione che siano di riunioni pubbliche o siano
Visite individuali o di piccoli gruppi di persone nelle nei luoghi delle fosse comuni
E particolarmente grave
A fare uno sviluppo recente che che Amnesty International potuto verificare anche attraverso
Dell'immagine cioè un tentativo ulteriore di annullare la memoria
Del massacro del mille novecentottantotto
Semplicemente eliminando né ciò che rimane cioè le le fosse comuni abbiamo denunciato pochi mesi fa
Il fatto che nella fossa comune di acquazzone nel sud del Paese dove dovrebbero esserci resti di almeno quaranta quattro prigionieri sono in corso lavori per costruire non si sa bene c'è un centro commerciale un
Uno di quei progetti di di di sviluppo
Che quella nel mondo si fanno esattamente sopra alle Fosse alle fosse comuni ce c'è stata segnalata una
Un altro fossa comune a rischio a nella zona di ma fa bene al nord verso il Paese dove potrebbero essere stati sepolti fino a centosettanta prigionieri politici
Questo è un atto evidentemente vile
Offensivo nei confronti della memoria e fa parte di quei tentativi di non parlare
Del massacro dell'ottantotto nonostante il fatto sia di dominio pubblico ricordava Elisabetta che da un anno esistono delle registrazioni audio
Di riunioni nelle nelle quali significava
Il il massacro
è noto come il dalla vice guida suprema dagli otto la bontà se vi fosse contrario e che la sua carriera si sia interrotta il figlio che ha pubblicato questi fai audio
è stato condannato per poi avere una riduzione in seguito la sospensione della pena insomma il
Si cerca in ogni modo di non
Farne parlare da questo punto di vista
Già in occasione del ventesimo anniversario e poi nell'occasione al venticinquesimo Amnesty International ha chiesto
Alla comunità internazionale attraverso tutti gli organi gli organismi competenti sui diritti umani di di di fare di agire
Di prendere tutte le delle misure necessarie sul piano delle Commissioni d'inchiesta delle risoluzioni e oltre altri strumenti già a disposizione di questi meccanismi scrive ONU sui diritti umani per
Spezzare questa questa impunità
Ed è naturalmente un obiettivo permanente di Amnesty International per quanto riguarda l'Italia
Io visto che
Siamo alla vigilia il prossimo anno del trentesimo anniversario mi pare
Che potrebbe essere fatto qualcosa di più e ad esempio portare una conferenza come questa all'interno delle istituzioni farla dentro il Parlamento sarebbe un atto
Non credo soltanto simbolico ma un segno che l'istituzione dar seguito alla all'impegno dei parlamentari che ricordava l'ambasciatore Terzi portando all'interno delle dei suoi edifici un'iniziativa di questo genere
Chiudo
Con questa osservazione
La normalizzazione dei rapporti la fine delle tensioni dovrebbero
Normalmente favorire anche uno sviluppo nel campo dei diritti umani e dunque quando è stato raggiunto l'accordo sul nucleare
La speranza era quella che normalizzando le redazioni ripristinando dialoghi confronti eccetera
Si potesse maggiormente parlare di diritti umani è accaduto esattamente il contrario e da questo punto di vista è un'occasione persa una delle tante in cui interessi economici
Prevalgono sui diritti umani
Dal quando dal
Due mila tredici quando nel il Presidente Errani è stato letto c'è un un clima di
Colosimo chiamarla di riduzione al silenzio di ogni voce critica nel Paese che siano giornalisti che siano avvocati per i diritti umani che siano attiviste per i diritti delle donne
Artisti anche una band heavy metal è finita
Nel mirino della repressione del gruppo confessa
Persone che chiedono verità giustizia per il passato associazioni di familiari di vittime e e altro ancora
E quindi
Se
L'aggettivo moderato ha un senso cioè di un
Di una istituzione che dialogare che ascolta
E che tende a Silupa dei diritti umani io credo che questo oggettivo sia del tutto inopportuno ma devo dire c'è un lungo elenco di governi moderati perché l'aggettivo moderato Rollo insomma coglierlo si attribuisce facilmente moderata l'Arabia Saudita e moderato l'Egitto che tanti altri
Paesi o o o istituzioni in quell'area
E dunque forse dovremmo uscire da questa cortina fumogena della
Dell'uso dell'aggettivo moderato per
Raccontare
Che la situazione dei diritti umani oggi in Iran è negativa
Due anche dal punto di vista che Elisabetta ricordato delle esecuzioni capitali temo che alla fine di quest'anno saremo più vicini
Dal numero del due mila quindici che è quello del due mila sedici visto come sono andate le cose nei primi sette mesi grazie
Grazie grazie ritardo EMI grazie anche per aver ricordato come in particolare le donne paghino un prezzo altissimo questo regime teocratico e misogino
Abbiamo anche una campagna internazionale che sosteniamo come Nessuno tocchi Caino denominata standard White Wines dei
Per la tutela dei diritti delle donne a partire in particolare da una richiesta di superamento dell'obbligo di in do stare il velo abbiamo realizzato anche dei braccialetti a sostegno di questa a campagna anche
Tutti i numerosi davvero partecipanti a questa
Nostro incontro poi potranno anche a dire saluto anche l'arrivo della senatrice Favero dopo ora a meno che non ci siano parlamentari che abbiano impegni particolari e quindi necessità di intervenire subito a da Antonio stanco che è il presidente della lega internazionale per i diritti dell'uomo
Si tratta lega italiana e i diritti dell'uomo che fa parte della Federazione internazionale
E devo dire che ad da molti anni anche l'onore di coordinare l'attività del Comitato di parlamentari e cittadini per un Iran libero di cui abbiamo oggi molti esponenti
Annidi studio della situazione dei diritti umani in Iran e non possono che confermare quanto già è stato detto circa il fatto che si tratta
Di uno dei Paesi con le violazioni più grandi più sistematiche di tutti i diritti umani al mondo
E la la cosa che aumenta mio parere la necessità di prestare grande attenzione a quello che accade in modo particolare in quel Paese e che oltre alle violazioni
Appunto sistematiche gravissime al proprio interno l'Iran esercita
Da quando il regime degli Ayatollah si è imposto per azioni di esportazioni
Del terrorismo definanziamento diretto a organizzazioni terroristiche della Regione pensiamo Hezbollah pensiamo ad Hamas di interventi con
Truppe armate e finanziate le famose milizie sciite oltre i due movimenti
Terroristici appena citati in diversi Paesi che dell'area fra l'altro molti analisti concordano sul fatto che la stessa nascita e crescita dell'ISI esse sia stata notevolmente favorita se non addirittura determinata dalle durissime riflessioni da parte di milizie sciite del dell'Iran stesso e delle forse irachene infiltrate
Dal regime iraniano contro la popolazione sunnita dello stesso Iraq
Per cui è un quattro quello relativo all'Iran che richiede un comportamento diverso da parte della comunità internazionale dei singoli Stati degli Stati
Che sono si pretendono democratici e delle istituzioni internazionali
Propose istituzioni internazionali proprio questa sala che ci ospita la sala del del partito radicale ha visto per anni iniziative importanti condotte perché si arrivasse a allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale oltre che alle numerose iniziative
In particolare di Nessuno tocchi Caino per la moratoria universale delle esecuzioni
E Corte penale internazionale come ben sappiamo purtroppo è in grave crisi hanno iniziato a
Uscire dai meccanismi dello Statuto di Roma alcuni Stati africani ha fatto seguito la Federazione Russa insomma è
Un meccanismo che purtroppo
Assai difficilmente potrà essere adito per quanto riguarda l'Iran ma quello che qui viene richiamato cioè il il massacro di circa trenta mila persone nel mille novecentottantotto e qualcosa che che configura
Con tutta evidenza un crimine contro l'umanità di gravissime proporzioni
E difficile
Accettare il fatto
Che Governi e Governi di stati democratici
Possono relazionarsi con il regime iraniano come se niente fosse accaduto
Non dico
Ciò che accade normalmente purtroppo in questa tragica normalità ogni giorno con il il boia che non passa una giornata senza procedere all'impiccagione ma con le torture
Con agli arresti continui di donne perché mal velate con la le repressioni durissime di qualsiasi manifestazione pensiamo le grandi manifestazioni studentesche in particolare nel due mila e nove ma qualsiasi manifestazione
Che in qualche modo sia critica del regime viene detto e seguirà con grande durezza ma oltre a tutto questo
Pensare che i nostri Governi che le istituzioni internazionali si rapportino con
Con semplicità al regime
In cui hanno tuttora delle alte cariche istituzionale persone che erano direttamente implicate nel massacro del mille novecentottantotto e questo lascia
Veramente
Inquieti coloro che di diritti umani ma anche di di fondamenti stessi del diritto internazionale si occupano
Allora il messaggio di variare la Gerini le quanto ci ha detto l'ambasciatore Terzi quanto sta emergendo la tutti gli interventi
Ci ricordano che in ogni caso pur con tutte le drammatiche difficoltà dello scenario internazionale delle crisi
Cui ho fatto cenno qualcosa non solo è necessario ma è possibile fare ad esempio Governo come quello italiano le istituzioni comunitarie europee
Possono rivolgersi almeno all'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite possono
Pretendere che ancora la questione ritorni al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite però sappiamo che sarà un cammino difficile sappiamo in quella sede ci sono Stati che spesso pongono un veto che noi riteniamo ingiustificato
Ma una serie di passi che la comunità internazionale mese massimi organi potrebbe svolgere ma bisogna che si arrivi
A fare funzionare quegli organi del diritto internazionale delle relazioni internazionali perché si cerchi di portare davanti al giustizia in qualche forma
Coloro cui possono essere imputati di crimini contro l'umanità del mille novecentottantotto non non si tratta di
Piccole violazioni del diritto internazionale da da valutare il punta di codice sfilata di un massacro pensate se qualsiasi Governo
Europeo ad esempio avesse compiuto questo in anni recenti e se i responsabili fossero tuttora Presidenti
Benché formalmente della Repubblica o ministri della giustizia come è il caso del regime dell'Ayatollah attualmente
Per cui credo che
Si debba fare molto momenti come questo sono un richiamo importante
In questo caso soprattutto al Governo italiano
Con
Le altre questioni gravi che l'ambasciatore Terzi ricordava tipo il fatto che non è il nostro Governo a pretendere da altri Stati che rispetti i diritti umani ma sono i violatori dei diritti umani che pretendono che il Governo italiano
Non solo faccia finta di nulla ma copra il la loro repressione che si estende anche al di fuori dei loro confini ma con tutto questo noi dobbiamo
Esigere che il Governo italiano si faccia carico di provare apportare davanti alla giustizia internazionale responsabile di quel massacro
Vi ringrazio
Grazie Antonio quanto dodici poiché particolarmente importante se pensiamo a quelle anche come dire
La strategia di politica estera del nostro Paese che vuole fare e di lire l'elemento di stabilizzazione di quell'area che
A contribuito con
Ampiamente è stato spiegato in realtà a destabilizzare io ora darei la parola I
Amenta ripresenti a partire dallo neo col dall'onorevole Mariano
Gradino
E
Per cui grazie a te la parola grazie
Grazie di Sabetta grazie al partito radicale non violento transnazionale tra spartiti co a cui ho volentieri ad aderito in diretta radiofonica a Parigi
In occasione della bellissima convention della Nazioni Gragnano in esilio nell'azione democratica iraniana in esilio
Per usare la bella espressione che ha usato il senatore Compagna in quel dibattito se non ricordo male di venerdì trenta giugno che anticipava la convention del giorno successivo
Vi ringrazio ringrazio il Partito radicale di aver promosso questo momento saluto tutti i colleghi parlamentari l'ambasciatore Terzi Antonio il rappresentante anche di Amnesty International io credo
Che sia stato detto sostanzialmente tutto come si dice
Nella nel linguaggio psicanalitico le parole stanno a zero bisogna poi
Contano i fatti e quindi anche noi rappresentanti del Parlamento alla Camera al Senato
Che facciamo parte delle Commissioni esteri alla Camera c'è un sottocomitato per i diritti umani credo che ci sia anche all'interno della Commissione esteri del Senato
Credo che nelle prossime settimane e per la ripresa dei lavori a settembre si è importante
Che si promuova no delle audizioni si promuovano delle mozioni parlamentari unitarie si promuovano
Come si diceva degli eventi delle iniziative di divulgazione di informazione di approfondimento sia alla Camera che al Senato
Illuminando portando ripeto informazioni sul massacro dell'ottantotto ma soprattutto
Utilizzando quella vicenda che emblematica per la sua
La dimensione efferata criminale e drammatica
Ma semplicemente come esempio emblematico di una strategia di una Filosofia
Ahimè di governo che contraddistingue il regime dai degli Ayatollah a partire dalla rivoluzione di Khomeini lo abbiamo detto a Parigi lo dobbiamo ribadire qua
Siamo per la globalizzazione dei diritti umani siamo per la globalizzazione dei princìpi dello stato di diritto il mondo non si può più permettere non deve permettere
Pur
Esercitando tolleranza e laicità perché così come
Dobbiamo chiedere che ci sia lo stato di diritto dobbiamo rispettare punti di vista diverso evidentemente ma non possiamo più permettere
E dobbiamo fare da questo punto di vista veramente informazione diffusione culturale che uno Stato si ispira i principi della teocrazia che si governi nome di Dio e peggio ancora che si mandino a morte
Persone in nome di un qualche di un qualsiasi Dio quindi credo
Che il lavoro che ci aspetta sia
Quello che è emerso dagli interventi precedenti credo che lo dobbiamo fare credo che dobbiamo dire al nostro Governo
Dobbiamo dire alle nostre impresa e che non esiste Realpolitik che non esiste pragmatismo commerciale o regia real Business
Che tenga di fronte alla realtà di un regime
Che si comporta come quello iraniano da aggiungere
Vorrei fare un'ultima considerazione Elisabetta ha detto che la strategia italiana che è una strategia da questo punto di vista se possiamo dire così
Tra virgolette atlantica c'è una strategia che segue l'impostazione americana
E è stata quella negli ultimi anni di seguire l'America in questo tentativo di normalizzazione che io credo tra virgolette fosse mosso da intenti
In buona fede
Però e sotto gli occhi di tutti che questo tentativo intanto ha portato ad una
Ad un grandissimo equivoco
Ad una grandissima confusione sul tema proprio del dell'arricchimento dell'uranio della della della sospensione
Dei lavori rispetto al
Alla proliferazione delle armi nucleari in sedi ragnatela ma più di tutto non ha portato a quella raffreddamento quella normalizzazione a quella sospensione
Di esecuzioni
Di prigionieri politici di impiccagioni sistematiche di tutti coloro che si oppongono a regime ecco da questo punto di vista dobbiamo dirlo con molta franchezza non si capisce come l'Iran possa essere un elemento di stabilizzazione
Nel quadro mediorientale che come vediamo negli ultimi giorni basti vedere cosa è successo in Israele in Cisgiordania
Davvero occorre che la comunità internazionale gli Stati Uniti io non sono un estimatore di Trump ma da questo punto di vista la politica americana l'abbiamo visto anche
A Parigi attraverso gli interventi dell'ambasciatore Bolton né di Rudy Giuliani
Alla Casa Bianca c'è un atteggiamento diverso io mi auguro che si prosegua su questa diversa linea bisogna riconoscere che
L'Amministrazione Obama sotto questo profilo in Medioriente
Ha fallito su tutta la linea in particolare nell'individuare nel di raduni un interlocutore per la stabilizzazione mi sembra davvero che abbia mancato completamente il bersaglio quindi
Aiutiamo sollecitiamo anche la nostra diplomazia la Farnesina il Ministro degli esteri al fanno il Governo italiano a cambiare approccia farlo cambiare insieme
Ad altri Paesi all'Amministrazione americana che già si sta muovendo in questo senso grazie molte lascio spazio i miei colleghi
Grazie davvero Mariano
Le tue parole sicuramente aiutano a risvegliare la politica anche da una sorta di assopimento
Perché pare che di fronte all'Iran non ci siano voci critiche che
La linea del dialogo comunque sia qualche cosa di
Indiscutibile io d'ora la parola a un altro iscritto al partito radicale all'onorevole Nicola Ciracì ma vorrei sapere
Proprio in termini di risveglio dall'assopimento in cui tutti sembra sembriamo immersi se insana ci sono giornalisti a parte Radio Radicale
Quindi la stampa italiana è assente Nicola la parola atti
Ma il problema precisamente questo io in maniera brevissima faccio i miei tutti gli interventi per i precedenti sulla questione
Noi siamo stati a Parigi insieme a testimonianza dell'interesse che abbiamo verso tutte le tematiche che riguardano la violazione dei diritti umani in particolare anche dell'Iran chiede
è una nazione importante nella geopolitica mondiale quindi va osservata con occhi attenti conservata in maniera laica sia nelle cose positive che nelle così negativo che che ci sono che sono state dette in maniera ampia
L'intervento dell'ONU la cosa importante ma io penso che noi dovremmo prima di tutto iniziare a ragionare in maniera diversa all'interno del nostro Paese
Noi abbiamo un Governo non di disattento su questa questione ma un Governo che sia esposto in maniera pesante
Sono situazioni esattamente l'opposto di quelle che noi andiamo a denunciare
Io non posso dimenticare le è stato coperto debbano form per non offendere fossi stato io Presidente del Consiglio non avrei incontrato la la guida spirituale in un Paese avrà incontrato il presidente il Ministro degli esteri mi sarei fermato lì
Perché apro una visione laica una visione tutta mia ma nel momento in cui l'Italia si inchinata più volte
Ai ai potenti dell'Iran in questa fase credo che abbia fatto una scelta compromettente dal punto di vista delle relazioni internazionali quindi io non voglio assolutamente dilungarmi ma io credo che una lettera aperta al Presidente del Consiglio
Fatta con l'ausilio del nostro ambasciatore Terzi del Partito radicale di tutti i parlamentari che sono già qui nel quale si chiede una svolta una virata
A trecentosessanta gradi sulla politica estera in particolare riguardo all'Iran e non solo perché
Credo che sono stati in pochi ad accorgersene che in questo momento ai nostri confini entrano tutti ma chi viene dal Tibet diciamo
Ho un problema ad entrare questa una cosa
Gravissima sul quale
Penso se ne sta parlando poco però che fossero cioè noi noi che indicano l'ansia Moore nessuno
Li alziamo chiaramente al contrario quindi c'è qualcosa che non va
In una politica che ormai guarda solo all'economia o almeno
Résumé di guardare all'economia visto che non mi sembra che nemmeno da quel punto di vista ci siano dei risultati importanti che almeno andrebbero a sopperire
Le le le lacune le mancanze che ci sono invece sui diritti
Per questo io da parte mia do la disponibilità di immaginare questa lettera aperta al Presidente del Consiglio
Nel quale si chiede che si accendono di nuovo i riflettori sui diritti umani che si accendono di nuovo i riflettori su un Paese come quello nostro che sta perdendo qualsiasi di rilevanza nella politica internazionale è inutile che lei è in corso i casi quello della lo lo lo schiaffo della Libia penso che sia ma a dimostrazione di quanto poco contiamo
E se la stampa se ne interessa da davvero poco è dovuto anche al fatto che probabilmente della classe politica disattento anche su questo tema
Chiudo la mia disponibilità una lettera aperta convinto che questa nei due rami del Parlamento posso alla fine avere grande consenso trasversale positivo
E posso servire almeno a far capire che
Cioè un Parlamento che se ne occupa Dean questi problemi se messo nelle condizioni di di di poterlo fare
Grazie mille io vi lascio perché con la direzione del mio partito Cal Minerva
Alle crociere altrimenti dicevo prima
Compio cioè fino alla fine ti ringrazio allora il grazie felicemente soprattutto grazie per la proposta che su cui subito
Ci attiviamo e e siamo operativi saluto anche l'arrivo
Dell'onorevole Roberto Rampi e
Che insieme al senatore Compagna se vogliono a accomodarsi terra intervenire dopo la senatrice Stefania pezzo pane
Grazie Elisabetta buongiorno a tutti e ringrazio il Partito radicale che ci ospita in questa importante sede storica
Che da ogni parte in cui guardiamo
Ricorda la figura di Marco Pannella è la storia
Di questo straordinario partito e movimento saluto tutti i colleghi parlamentari e e li ringrazio per essere qui insieme a sottolineare l'importanza di questo incontro
E naturalmente saluto Giulio Terzi
Ho ascoltato il suo intervento ed è difficile non essere d'accordo
Quindi mi metto su quella diciamo fare
Scia sulla scia del suo intervento
E seguo danni
Questo paese se l'Iran ha le sue contraddizioni
Il movimento di resistenza ho partecipato come altri colleghi a numerosi incontri internazionali
Da ognuno di questi incontri torno sempre a casa carica
Di voglia di rompere e schemino di manifestare la rabbia
Ma poi io ovviamente questa questa mia aspettativa viene delusa
Da una sorta di muro di gomma che è un misto di omertà pubblica e civile e anche del mondo dell'informazione ha una difficoltà della politica a cimentarsi con la gravità della situazione
Abbiamo promosso una mozione già parlamentare
Trasversale che non riesce ad essere messa all'ordine del giorno molto netta
Esplicita condanna
Non mozione depositata al Senato sottoscritta da parlamentari
Di più partiti
Ho promosso un'interrogazione ho sollecitato giorni fa la risposta
Ben venga una lettera aperta al Presidente del Consiglio al Ministro degli esteri
Ovvero ben venga tutto quello che è possibile fare
Perciò le citare il Governo
E il Parlamento
Ad una maggiore attenzione per quello che accade in Iran in generale ovvero una costante e quotidiana violazione dei diritti umani più elementari da parte di un Governo
Reggimento
Ti ho Crati quelli SOGIN no
Che costantemente
Viola i diritti umani
In particolare i diritti delle donne
In generale
Attraverso l'uso
Smodato
Della pena di morte
Ed è la pena carceraria
Terrorizzata costantemente la popolazione
Sarò delle debolezze della politica italiana
L'intervento di terzi
Con la sua diciamo eleganza
Le sottolineava
Sono anche frutto di una difficoltà dell'Italia su questo campo dei diritti umani
A rapportarsi con altri Paesi d'Europa
E quindi una debolezza anche dell'Europa
I suoi organismi internazionali
A esprimere posizioni
A fare
Quello che dovrebbe fare soprattutto nei confronti degli organismi dell'ONU e delle Nazioni Unite
Il tema della conferenza stampa è chiaro esplicito
Quello di attivarci
Proprio in riferimento agli organismi internazionali al Comitato di sicurezza e alle altre istituzioni che devono non solo vigilare ma condannare
Le violazioni dei diritti umani e quindi
Lo stupore
Per
Quello che accadde nell'ottantotto e che ancora oggi non trova
Un attimo
Definizione di vero e proprio genocidio
Entri delitto contro l'umanità
Quindi anche le parole dei rappresentanti delle associazioni importanti da oggi qui sono con noi e sono parole importanti e forti
Io
Sono un dirigente del Partito Democratico
Sono una senatrice che sostiene questo col Governo
Mi sento però e non da oggi di dover alzare la voce a maggior ragione
Sui temi che oggi abbiamo
Nuovamente sviscerato
E a farne parte attiva assieme agli altri colleghi così come ho tentato di fare con ancora maggiore energia
Nelle prossime settimane nei prossimi giorni per dare la sveglia su questi temi
Non è disattenzione non è pigrizia sono convenienze internazionali
Quindi ancora più difficile
Rompere
Lo schema che effettivamente ha portato il Governo italiano e l'ho manifestato all'ora attraverso una presa di posizione pubblica nell'occasione della visita del dittatore iraniano
Ha fare passi indietro addirittura sinossi valori più eccellenti che è quello del patrimonio storico che non può essere nascosto a nessuna in nessuna circostanza
Non c'è
Potere che tenga
Che possa pretendere da noi la copertura di statue
Perché quelle parlarne così non parlano mirate
Parlano così come come sono state
Improntate dalla mano dell'uomo e dell'artista quindi sono delle contraddizioni sono impegnata con voi
Peraltro anch'io tesserata al partito radicale da
Da qualche messe in un'occasione è bellissima Teramo in cui ricordavamo Marco Pannella ho accettato la proposta di Rita Bernardini
E ne sono ovviamente orgogliosa di questa scelta che ho fatto e credo che si possa avere una doppia militanza
Nel campo proprio dei diritti umani e delle altre grandi e importanti campagne e mobilitazioni anche sulla giustizia che il Partito Radicale sta facendo
Il nostro Paese sta andando avanti sui diritti all'interno dei propri confini
Le unioni civili o mi auguro a breve lo ius soli ma non riesce ad andare avanti nel far rispettare i diritti umani nel
Negli altri Paesi
Soprattutto non riesce ad essere incisivo su gli organismi internazionali è su questo che anche con diciamo la figura sapiente di chi peraltro ha rappresentato l'Italia
Qui non Governo di
Diciamo di transizione ma importante insomma e quindi con la consapevolezza con la conoscenza che e la serietà di chi
Comunque ha svolto un ruolo
Complicato che è appunto quello di di ministro che io credo insomma con lo quell'ausilio possiamo comporre un testo nuovamente riproporlo nei due rami del Parlamento
E proporrei anche un appuntamento in Senato
E per richiamare l'attenzione anche della stampa parlamentare a queste vicende perché
La disattenzione della stampa e diventa complicità
E a
Affievolisce anche il ruolo del parlamentare perché è evidente che
Stretto sollevi un problema e nessuno ti dà credito perché
Rispetto a queste cose che abbiamo fatto non sia letto un rigo non sia sentita una notizia
E diciamo le altre componenti le altre autorità non si sentono nemmeno interessati a dare delle risposte
Funziona purtroppo un po'così
E quindi credo che sollevare questo problema anche nella sede istituzionale
Fare un incontro di una delegazione con le associazioni e i parlamentari con il Presidente Grasso e con la Presidente Polverini
Che rappresentano le due nostre assemblee parlamentari quindi
Diciamo perché ci sia una sollecitazione anche dei vertici delle due
Dei due rami del Parlamento potrebbe per esempio anche questa esser una proposta su cui lavoriamo insieme io vi ringrazio nuovamente
E pronta insomma a fare quello che abbiamo detto perché è importante non solo dire ma fare
Grazie davvero Stefania anche per la cui iscrizione al partito radicale tu hai parlato di convenienze di un
La forza delle convenienze io credo che con la tua iscrizione al partito radicale con la tua presenza e la tua militanza
Su questa battaglia che in particolari ci accomuna stai dando forza a convinzioni che sempre più
Devono prevalere perché anche le convenienze siano
Abbiano un senso e abbiano una forza di tipo diversa rispetto
A quella che ad oggi
Hanno e ora io nel militare anche l'onorevole Favero a raggiungersi
Va bene
Da no la parola al
Combattivo al
Il senatore Luigi Compagna con il quale peraltro anche ieri abbiamo condiviso un'iniziativa importante grazie al suo impegno e sostegno davvero notevole importante come importante la sua
Iscrizione al partito radicale
Grazie a voi
Ma io
Sono rimasto molto colpito
Dalla fosca previsione
Che si avanzava per la quale
Alla fine del due mila diciassette
Il dato iraniano della pena di morte
Sarà
Peggiore
Di quello del due mila e sedici
B non solo un positivista sono un crociano
Però
Basterebbe questo dato
Per dimostrare
Il fallimento
Della politica
Giova
E
Siamo già arrivati al punto in cui
Se ci fosse buona fede e in molti Cenci è stata
Deve ormai considerarsi un'aggravante
Che cosa voglio dire
Obama appuntato
Discorso del Caio il nuovo inizio
Ha voltato su
Azzerare tutto il passato
Una qualche autocritica
Anche
Su non aveva e gli americani a suo tempo apprezzato il lei cinismo riformista dimostra dette
E a dischi uso la disponibilità
Alle magnifiche sorti e progressive
Dell'avvenire
Discutendo però fin da quell'occasione discorso de il Cairo del due mila nove
Diretto al nucleare
è diritto all'antisemitismo non siamo ipocriti abbiamo tutti
Una certa
Esperienza
Come abbiamo gli approfondimenti dell'ambasciatore Terzi però qualche orecchio a settembre da ma di negli anni in poi quando metallica mente
Come se fossero le parole di chi è persa tuonava dall'assemblea dei nomi il combinato disposto dal diritto al nucleare e il diritto all'antisemitismo
Da parte
Dell'idea attici dell'amministrazione americana non ho mai sentito no può esso è ripugnante
E andava detto con tutta
Una prudenza necessaria
Non ci vuole soltanto prudenza nell'assicurarsi
Che Israele non legis che in modo eccessivo quando al Cairo
Presidente Obama aveva al suo fianco
Il TAR dottore
Al poi morto è un professore
Traduttore dell'opera dighe versa va be
Non era
I migliori interlocutori eppure
Nei rapporti diplomatici internazionali c'è una certa prudenza
Però oggi posiamo e dobbiamo dire
Che l'illusione
Di una fase di stabilizzazione
E comunque non di ulteriore degrado sul fronte degli umana Rice
Questa fase non la affatto garantita
E io direi che questa atmosfera
Noi l'abbiamo sentita
A Parigi
Nel convegno della nazione iraniana in esilio e qui mi dispiace che stamattina non sia con noi fisicamente e idealmente sempre presente
Ma molto
E
Quando ci siamo lasciati a Parigi quattro settimane fa mi pare
Avevamo già saputo
Del quattordici luglio che si annunciava con
L'arancione
A Parigi
E qualcuno di voi io e te mi pare avevamo detto accerto
Sarebbe un gesto elegante se il cosiddetto gel di carota così viene chiamata in molte polemiche giornalistiche
Trovasse dieci minuti
Per incontrare
Magliano lasciali
Ma non voglio approfondire questo aspetto perché
La complessità
Degli Stati Uniti d'America
E anche del personaggio Trump debbo dire su questa questione iraniana sono tantissime
E credo che
Si scioglieranno
Purtroppo da parte dell'Italia
Non ho mai constatato
Analoga complessità
Ci trovammo in un giorno di pioggia
Sergio D'Elia
Elisabetta Mahmoud perché avevo l'ombrello perché minacciava pioggia poi grazie a Dio la visita del Presidente
No grazie a Dio ma ho detto una volgarità perché fu l'attentato di Parigi
Che
Però l'Italia era tutta schierata
L'ESA da fare sono l'esatta errore si sarebbe detto I tempi di Luigi Filippo
Ma non è chiaro overdose Pier Ferdinando Casini e tutto sta compagnia dialettale sono
Il regime o lealista qui
E io non la penso come chi mi ha preceduto nei la giornata di ieri
Mi ha confortato nel pensarla diversamente anzi attenzione massima prudenza quando si danno appuntamenti in Senato
Purtroppo l'Italia
Non c'è più
Le istituzioni liberali e democratiche hanno ceduto di schianto si è imposto il senso comune
Della stupidità
C'è un'antica classe dirigente fatta soprattutto diplomatici
Piemontesi ma anche meridionali i quali per i quali pensavano l'Italia come soggetto
Di una concezione della politica avesse riversa
Mi pare che una volta ne abbiamo parlato l'ambasciatore Terzi Dio siamo cresciuti
Su Federico Chabod Federico Chabod che fa fa la storia delle relazioni internazionali dicendo
Che c'è nella biblioteche che cosa hanno scritto i nostri diplomatici
E
Ed è un libro bellissimo ed unibo passi avanti c'è chi è più filo francesi che più filo tedesco che più cose ma c'è qualche cosa
Ambasciatore io ho l'impressione che oggi c'è il nulla ci sono appunto grassa Boldrini il senso comune
Ha stravinto e ha cancellato tutto
Se volessi dare un senso politico
Ma quale più di da quale partito liberale di massa non siamo a pensarci okay sì
Non c'è più niente
Si è completamente abdicato nel suo ridicolo l'episodio delle statue
Somme che va
Curiosità
E attenzione giornalistica ma se io invece dicessi la triste realtà
Che nell'Ambasciatore Terzi né io per l'amore che portiamo al nostro Paese amiamo divulgare
Al Ministero degli esteri l'Ente nazionale idrocarburi i suoi uomini e i suoi interessi
Si sono accomodati
Con moltissima larghezza
Marco Pannella sul conflitto
Fra Italia Degasperi Jana
E in Italia
Dossettiani amante la nascita dell'ENI il pezzo che lo stesso De Gasperi dovette
Pagare alla scelta occidentale quarantanove
Ho l'impressione che adesso
Quando poi tutto ciò fugato l'ENI
Non è più quella di una volta
Se
Questa ingombrante e unica presenza
Degli interessi commerciali degli interessi saluti fosse Sergio D'Elia ed io Mahmoud eravamo dei provocatori perché già c'erano gli inviti coperti per questo gentiluomo in arrivo ma
Ho l'impressione che
Il senso nazionale dei rapporti internazionali
L'Italia l'abbia irrimediabilmente smarrito
E ho l'impressione che vada
Recuperato ed ripensato
Io non sono
Quanto
Il carissimo indimenticabile Marco Pannella
Un sacerdote integrale integralista degli umana Rice
Ma neanche un affarista
Esistono gli interessi
Ed esistono i diritti
Ho sempre creduto che nella comunità internazionale una composizione civile di ciò
Possa accadere
Il caso dell'Iran che comunque il caso di una grande questione nazionale un Paese complesso complicato cose
Però
Mi ha fatto pensare che non sia così
Azioni della comunità internazionale non solo all'eccidio dei trentamila bene ma un po'a tutto quello che è stato l'avvento teocratico dei turbanti atomici
E suscita molte amarezze
Molta soddisfazione per quelle occasioni organizzate da Mahmoud
Di essere al fianco di Maiano esauriti e dei suoi amici che mi ha fatto piacere rivedere stamattina grazie
Io proprio anche rispetto a quello il tuo intervento chiedo a Ismahil mo'adesso di di raggiungerci
A questo tavolo perché Smile
è stato l'autore di un libro bellissimo di cui io consiglio la lettura a tutti perché proprio quella complessità fatta anche di errori che propria della politica estera
A americana a
Chi ha compiuto anche scelte sbagliate di interlocuzione sbagliata rispetto alla politica mediorientale o nei confronti
Dell'Iran
Ecco effettivamente totalmente assente rispetto all'appiattimento monolitico della apposizione
Italiana ma
E nel tuo libro Ismahil tu tutto questo loro descrivi davvero molto bene ed è davvero un grande contributo
Alla conoscenza non solo dell'Iran ma anche di chi siamo noi di quali interno
Ricci seguiamo e di conseguenza quali conseguenze produciamo in quell'area ma poi anche nella nostra
A Area che vediamo sempre di più degradare per quanto riguarda
L'effettiva vita dei principi propri dello Stato o di diritto ma prima di dare la parola a Ismahil mo'ad esse per una a conclusione di questo nostro incontro
Do la parola ad un altro iscritto al partito radicale possiamo dire che stiamo costituendo ormai un gruppo parlamentare di di iscritti tanto alla Camera quanto al Senato che l'onorevole Roberto Rampini il quale non solo con noi sostiene attento a a la questione i Damiani ha ma anche rispetto alla recente gravissima vicenda del negato ingresso nel nostro Paese
Ha dei monaci buddisti
Perché partecipassero ad una manifestazione spirituale che va letta insieme anche a quello che è accaduto ieri
Con immediato accesso a l'istituzione del Senato
A un eminente rappresentante del popolo il Bureau questo sul perché uiguro e di conseguenza segnalato ovviamente dal dal regime cinese alle cui richieste il nostro Paese sia
Totalmente e acriticamente salvo alcune voci che troviamo a questo sta a questo tavolo anche oggi
A asse prenderlo sulla bene viene Anna allora Roberto a te la parola
Sì però un breve saluto un ringraziamento intanto segnalare io credo bisogna parlare anche delle mozioni della vita quindi oggi per me è la prima oltre agli una conferenza stampa se del Partito Radicale è una grande emozione perché sono iscritto da diversi anni sono cresciuto con il Partito Radicale
Sento quella che Pannella definiva la comunità
Dei vivi e dei morti quindi sento la presenza di Marco sento la presenza di altre grandi straordinarie figure il Partito Radicale
E sono convinto sommata iscritto al partito radicale Nessuno tocchi Caino ad Amnesty International quindi oggi ci sono tutte devo completare la mia iscrizione al Lido Antonio però per la prima volta poi indossato lo spillette della LIPU quindi
Io sono molto più nuovo del senatore Compagna queste attività però stiamo provando a fare un lavoro sono qui innanzitutto perché è stata una grande emozione essere a Parigi e vedere un popolo Parigi
Vedere un popolo vero vedere la leader di un popolo vero vedere che c'è
Un popolo che esiste un popolo Italia egli era neanche una diaspora iraniana nel mondo che vuole e che può costruire una democrazia e quindi
Ho deciso che
Tra le altre tra gli altri impegni che mi vedono spendermi per i diritti umani può dire una cosa su questo e spendibili per
La vita la continuità della vita del Partito Radicale transnazionale fondamentale perché altrimenti la battaglia per i diritti umani non si fa se non sia uno strumento fondamentale come quello che il Partito Radicale transnazionale
Però credo
Che la causa della diaspora iraniane la possibilità di un cambio di regime in Iran a partire da una
A reale forza che esiste fuori dall'Iran e dentro all'Irlanda democratica che vuole costruire una
Un Paese democratico in Iran sia una
Possibilità reale credibile
Avrà un tempo breve avrà un tempo lungo ma è una possibilità che qui e quindi la politica quando i
Vede una possibilità deve mettersi al lavoro e provare a costruire tutte le condizioni per aiutare
Per dare la forza perché questa possibilità si avveri come fare questo
Io rispondo subito una proposta che è stata fatta io sono per farla quella lettera aperta per farla la più ampia possibile per farla la dobbiamo fare con le capacità
Di essere un partito transnazionale tra spartito e quindi lasciare da parte le cose che ci dividono
Lasciare da parte le polemiche
Verso chi è in maggioranza e chiedo opposizione che avvicinandosi elezioni non diminuiranno aumenteranno e invece provare a dire che rispetto a tutta una serie di questioni che riguardano i diritti umani
Non esiste maggioranza e minoranza non esistessero di un partito essere io l'altro esiste una priorità
Tra l'altro con un senso e con un equilibrio che ho trovato nelle parole senatore Compagna quando lui dice
Esistono gli interessi gli interessi ad una loro forza non siamo dei
Siamo gente che vive nel mondo reale e che misura gli interessi non non siamo
Diciamo
Un po'utopisti lo siamo ci mancherebbe diciamo ma lo siamo degli utopisti stupidi ci rendiamo conto contro quali interessi ci muoviamo e però dentro misurando anche la nostra forza rispetto a quelle forze
Possiamo chiedere delle cose ad esempio
Abbiamo interrogato il Governo fluidi monaci tibetani abbiamo avuto una risposta per le vie brevi che ci garantisce una correzione di quella
Rotta che avremo una risposta scritta chi
Che renderemo nota che pubblicheremo ieri sono intervenuto rispetto questa incresciosa vergognosa vicenda
Che accaduta al Senato oggi siamo qui per dire che possiamo allargare un fronte e secondo me lo dobbiamo fare insieme su due
Canali un fronte per la battaglia
Dell'Iran per la battaglia innanzitutto dei diritti umani dell'Iran perché io mi sono avvicinato a questa causa partire appunto dalla mia adesione Nessuno tocchi Caino quindi al fatto che
La battaglia per la pena di morte per l'abolizione a pena di morte non può non tenere conto
E il fatto che l'Iran è uno i principali paesi in termini non solo numerici ma a me
Non è che piace dirlo credo che sia utile dirlo ogni volta
C'è un fatto numerico c'è un fatto di modalità cioè il modo in cui la pena di morte viene esercitata indire nonché altre siano meglio però eh il modo in cui si costruisce un regime del terrore sono o esecuzioni brutali
Spettacolari che servono a istituire un regime di terrore e quindi se uno fa una battaglia contro la pena di morte
Nella logica guardando alla storia di Beccaria pensa che lì erano sia uno dei principali Paesi in cui bisogna combattere perché
Esattamente l'approccio contrario alla pena di morte non carte siano più giustificabile
Secondo tema
C'è una forza quindi bisogna allargare l'adesione al Senato la Camera di parlamentari a sostegno del popolo iraniano della diaspora italico iraniana per una democrazia in Iran
Ma insieme bisogna rafforzare le adesioni
Al partito radicale transnazionale dentro la camera e dentro il Senato farlo in maniera trasversale le forze politiche
Perché questo questa struttura che deve continuare a vivere è quella che ci permette di fare queste battaglie cioè
Senza il partito radicale transnazionale
La possibilità che noi che io chi compagna in questa a questo tavolo ma
Quelli che sono intervenuti prima si trovino insieme e trovino dei punti di contatto non ci sarebbe non ci saremmo neanche scoperti questa è stata una delle grandi intuizioni Marco Pannella no
C'è la dimensione transnazionale
Che oggi è fondamentale
Perché tutti i grandi temi perché ho concluso ma questo lo voglio dire noi non possiamo non dire che oggi come sempre la stampa italiana è assente ma come sempre a Radio Radicale presente
E abbiamo grazie a Radio Radicale la possibilità di arrivare comunque a tantissime persone e grazie all'archivio di ritornarci grazie alle nostre capacità sociale
Di rimandare questi messaggi che escono da oggi allora
Noi dobbiamo far capire ai cittadini italiani che alcune questioni quotidiane della loro vita
Si risolvono se si risolvono i grandi problemi internazionali
Perché la pressione migratoria da che cosa deriva se non dalla sofferenza di popoli e si e se non dalla violazione dei diritti umani se non dalle guerre che derivano da queste violazioni quando parliamo di rana parliamo di un
Durante
Su oggetto dei stabilizzatore nel Medio Oriente che interviene su un tutte le vicende mediorientali producendo destabilizzazione
E poi quella destabilizzazione quella di cui piangiamo quando vediamo le tragedie o quando affrontiamo il dramma migratorio
E se pensiamo di risolverlo in una dimensione nazionale
Non solo raccontiamo delle storie delle favole delle frottole i nostri cittadini ma non ci riusciremo mai dobbiamo affrontare i problemi alla radice era questione iraniana è uno e quei problemi da affrontare alla radice quindi stiamo parlando
Di vicinanza di fratellanza
Di amore verso i nostri fratelli iraniani che soffrono ma stiamo parlando anche degli interessi quotidiani
Del pensionato del cittadino italiano a cui gli raccontano che per risolvere i suoi problemi bisogna alzare dei muri o impedire a della gente di arrivare
Dal mare quando uno di fronte alla certezza della morte non lo fermi sicuramente con niente
E invece dobbiamo riuscire a far capire a queste persone a produrre quel diritto alla conoscenza che gli permetta di capire che questo è un suo interesse diretto io credo questa sia una battaglia ma l'altra grande intuizione quella del trasporti ITO
è esattamente questa permetterà a me e accompagna di trovare punti comuni quando magari io che non sono mai stato diciamo
Uno bagna un'OPA Miano innamorato ero più un clintoniano
Ma sicuramente non sono contento della vittoria di Trump negli Stati Uniti e però possiamo diciamo giudicare alcune politiche di Obama e trovarci d'accordo sull'sulla loro non efficacia possiamo dire che la logica del dialogo con i Paesi di tutto il mondo è una logica che funziona se tu guai la forza di tenere dei punti cioè se è un dialogo perché il dialogo
Tiene quando tu sta in piedi e non c'è e di alla tua parte allora si confronti con gli altri
Se il dialogo diventa ossequio diventa cedimento non è un dialogo ed è anche una perdita di identità lo è ricordato bene davvero L.U.R. ma cosa che dico Italia è stata il può essere un Paese fondamentale perché per la sua posizione geografica per la sua tipo di cultura
Può avere un approccio alle questioni
Di tutta
L'altra sponda del Mediterraneo e quindi ci metto dentro anche l'Iran pur non diciamo avendo lo sbocco diretto ma incidendo sulle questioni di Terraio diversa da altri Paesi continentali europea io nordeuropei
Però
Diciamo questo protagonismo protagonismo che va esercitato configura adeguate
Nell'imposizioni giuste e con una forza della politica siccome gli anni a venire ci daranno questo Paese non una forza di una o dell'altra forza politica perché questo è un Paese diviso
La dimensione tra spartito è l'unica che può provare a dare una forza almeno su queste politiche
Dei diritti umani io credo che queste siano le ragioni per cui c'è un impegno per l'Iran c'è un impegno per le associazioni che erano presenti oggi e c'è un impegno per il partito radicale transnazionale e mi scuso solo per essere arrivato tardi
Ma avevo una riunione prima Senato e io ho delle audizioni alle tredici però avete incastrato perfettamente la nell'iniziativa nell'unico spazio che all'epoca la giornata grazie
Grazie davvero a Roberto anche per le parole credo che tu abbia spiegato il senso del Partito Radicale in maniera ineccepibile non non mi piace dare giudizi ma quando sono positivi
Ti ti ringrazio davvero peraltro questo nostro incontro sta andando indiretta su Radio Radicale quindi ha la pelle lo all'impegno che sicuramente continueremo a manifestare per le iscrizioni dei parlamentari
C'è anche l'appello e l'impegno rivolto alle iscrizioni dei cittadini a partire dalle persone presenti
In questa sala
Ma anche per quanto riguarda gli ascoltatori di Radio Radicale I quali voglio ricordare le modalità di iscrizioni si possono trovare su il sito www punto ora di Cal parti punto orgoglio ho anche www punto partito radicale punto it chi
Ora a do la parola per l'ultimo intervento a Ismahil mo'ad esse
Grazie Elisabetta
Grazie Lisa venda
Intanto io sono già scritto al partito radicale quindi oggi nell'occasione naturalmente rinnovo la mia iscrizione
Poi dice villa l'errore della politica occidentale errori nei riguardi dell'Iran
Io a questo punto non saprei quanto di errore si tratta è una politica ben precisa cade decenni prosegue vediamo
Sotto i nostri occhi i risultati ma torniamo
Al tema di oggi
Il massacro dell'ottantotto
Il progetto di eliminare prigioni politici in Iran ebbe inizio nella metà degli anni ottanta
In regime dittatoriale iraniano per la sua natura che ho Crati Ka non ammetterà dissi dissidenza
Perfino i prigionieri che sotto atroci torture ritratta una loro posizione non avevano mai salva la vita
Nell'estate dell'ottantotto alla fine della guerra in Iran Iraq il massacro nelle carceri iraniane raggiunse un picco in un rito
In seguito ad una fattura di Khomeini si decise di eliminare tutti i prigionieri politici che non ha duravano il loro passato
Si formò una Commissione loro chiamavano dammi stia chiamato ha subìto dai pregiudizi politici Commissione della morte
Quella di Teheran era posseduta da Mollaro Hossein Alina ieri capo dei giudici religiosi di Evin
Ne facevano parte mostrava pour Mohammadi allora rappresentante del Ministero delle informazioni e attuale Ministro della giustizia del Governo romani
è però imprecisi allora Sostituto procuratore del tribunale islamico di Teheran e principale candidato di Khamenei nelle elezioni presidenziali di maggio di quest'anno
Nel massacro dell'ottantotto l'intenzione non era solo dare un colpo decisivo alla questione dei prigionieri politici ma soprattutto
Diffondere il terrore nella società in modo da paralizzare la e operare una metà formosi
In ogni è stato sociale considerata la disastrosa situazione del Paese dopo otto anni di guerra che solo Khomeini vuole continuare
L'arrivo di fatto va di Khomeini per eliminazione dei pregiudizi politici non fu un fulmine al ciel sereno
Nelle carceri da molti mesi i prigionieri che resisteva hanno venivano minacciati dalla loro imminente esecuzione
A morte
Nei primi giorni dell'ottantotto cominciarono a selezionare e suddividere i prigionieri in base agli anni di condanna bolo caro nulla liberazione di chi aveva scontato la pena
Più volte ai prigionieri veniva annunciato che stava arrivando il momento della sanguinosa resa dei conti
Nella primavera dell'ottantotto si intensificare uno lì incontri delle autorità di sicurezza di regime con Khomeini
Nel mese di maggio le selezioni proseguirono carcere di eventi si prestava a diventare un vero e proprio mattatoio semmai non lo era già
Nella prima settimana di luglio dell'ottantotto i prigionieri
Convocati e per l'ennesimo interrogatorio ebbero avvertimento e la certezza che sarebbe giunto il massacro finale
Le ripetute sconfitte della guerra con l'Iraq la crisi socio-economica asfissiante e la malattia di Khomeini
Spingevano il regime a eliminare i prigionieri politici che ne esistevano
La loro eliminazione oltre a di sciogliere la problematica questione sarebbe servita imbrigliare tutta la società col terrore
Il ventiquattro luglio
Pomeriggio gruppo primo gruppo di prigionieri venne portato nelle celle di isolamento il giorno dopo i prigionieri
Dove trovo compilare i moduli che sarebbero serviti alla loro condanna il pomeriggio del ventisette luglio la Commissione di morte inizio i suoi lavori Adelin
Dal giorno dopo il primo gruppo dei mujaheddin del popolo venne portato al patibolo la macchina della morte arrivò al carcere di guardarci il trenta luglio e succede successivamente raggiunse
Tutte le carceri del Paese proseguendo nelle esecuzioni sino al mese di settembre
In regime da una parte si faceva vanto della sua spietatezza per incutere paura dall'altra dovette considerare la sopportabilità sociale dolori orribile evento
Sì Sez si stima che in quella tragica estate ci furono fino a trentatré mila e settecento esecuzioni
Di cui circa ottantacinque per cento aderenti ai mujaheddin del popolo e il restante ad altri gruppi politici
A conferma di corso numero così elevato c'è una lettera dialetto la punta seri datata trentuno luglio cioè quattro giorni dopo inizio del massacro dove si parla di
Impiccagioni di migliaia dei mujaheddin del popolo in quella lettera Monte Aseri allora successore disegnato di Khomeini ammoniva che il numero così alto di impiccagioni
Avrebbe aumentato il fascino verso l'organizzazione i musei di e sarebbe stato controproducente
In quella lettera fatale che gli costò il posto montate richiedeva a Khomeini che almeno sentenza di morte fosse emessa ad una unanimità dalla Commissione e non soltanto a maggioranza
è che venissero risparmiate le donne o perlomeno quelle con figli piccoli
Recentemente è stato rivelato un documento
Un documento audio del quindici agosto dell'ottantotto
In cui ha letto la Monte Aseri cerca senza successo di dissuadere i membri della Commissione della morte tra cui pour Mohammadi e RAI si dalla loro ma Capra
Missione
Ciò che accade d'estate dell'ottantotto nelle carceri iraniane è un crimine contro l'umanità
E deve essere considerata seriamente la possibilità
Di processare i responsabili che devono rispondere dei crimini commessi di fronte alla giustizia
Assistman ma credo che con questo tuo intervento che ha
Ripercorso nuovamente descritto quella terribile
Fase del regime
Pirani hanno ci rafforzi e consolidi ancora di più rispetto a quanto dovremmo da subito iniziare a fare e su cui operare
Per assicurare alla giustizia i responsabili di quel crimine contro l'umanità come è stato da più parti definito
Il massacro dei prigionieri politici avvenuto nel
Mille novecento ottantotto i su cui credo anche questo nostro incontro sia stato
Ricco di di proposte su cui dobbiamo ripeto da subito
Operare io ringrazio tutti
Ma sono dispiaciuta che la stampa italiana sia a parte Radio Radicale del tutto assente
Ma a nonostante questo non demorde Remo non non arretreremo ma anzi
Questa assenza credo ci debba a incoraggiare a a proseguire
Ad organizzare in nuove iniziative nuove azioni di sensibilizzazione ma direi di conoscenza perché ai cittadini
Italiani dovuto rispetto del diritto a conoscere quanto è successo in Iran quanto sta accadendo ancora in quel Paese e e nel modo in cui le nostre istituzioni nostro Governo si relaziona a questo regime vede essere conosciuto perché si possa anche capire
La natura del Governo
Italiano comprendendo appunto come si relaziona CUN il regime iraniano la cui natura credo sia oggi almeno ai partecipanti a questo incontro agli ascoltatori di Radio Radicale più chiara se la mettiamo in relazione
Quel dato di continuità tra a chi si è reso responsabile nell'ottantotto di questo massacro e le posizioni apicali e di vertice che tutt'oggi ricopre nella al governo del Presidente Boni
Grazie a tutti e
A prestissimo