Meeting di Rimini 2017 - Da Nord a Sud. La difesa e la pace nel mondo

Bene grazie prego di prendere posto
Questo nostro incontro
A come tema
Da nord a sud della difesa e la pace nel mondo
Dopo l'ottantanove l'anno fatidico di Berlino è durato poco il tempo di un mondo con meno muri e meno crisi
Negli anni novanta per noi europee
Il grande dramma della crisi dei Balcani delle guerre balcaniche e poi l'Iraq nello stesso decennio la prima guerra irachena nello stesso decenni e poi siamo arrivati velocemente troppo velocemente al due mila uno quando siamo rimasti scioccati nel mondo
Per
Questo spettacolare orrore di un nuovo terrorismo quello che ci è parso un nuovo terrorismo sul larga scala
Insomma in questo periodo è cambiato la percezione
Della nostra dei nostri contesti sono tornate prepotentemente nelle lista delle priorità al centro di tutte i tavoli delle diplomazie dei confronti e anche di tante vie società i temi le parole come sicurezza difesa
E lo sguardo quindi si due si volge ai grandi organismi internazionali quelli che anche in questi giorni abbiamo ricordato qui come quelle strutture
Quelle modalità con cui il mondo che usciva dalla seconda guerra mondiale ha cercato di ricostruire degli spazi divi
Dialogo
Di negoziato di pace e tra questi
Cioè naturalmente non solo accanto alle Nazioni Unite all'ONU ma c'è la NATO uno dei più grandi e più importanti organismi che il mondo si è dato proprio per affrontare una nuova fase storica
Insomma sentiamo oggi più fortemente forse che qualche anno fa proprio per tutto questo percorso storico che naturalmente molto incompleto
Ho dato solo qualche spunto il tema il grande bisogno di sicurezza e cercheremo di chi di capire anche un po'di più questa parola che cosa ci dice oggi come lo affrontiamo e quei grandi strumenti sono ancora adeguati difendere le nostre democrazie le nostre società che cosa vuol dire oggi e qual è l'idea che si sostiene questa difesa
Quale Occidente oggi parla Occidente che in alcuni incontri qui abbiamo definito qualcuno anche definito ormai come un'eccezione pensavamo che fosse al centro oggi forse l'Occidente l'Europa con le sue grandi idee è di sta diventando un'eccezione quasi una periferia per usare un linguaggio caro al Papa Francesco insomma faremo questa cosa con due ospiti di straordinaria importanza per il ruolo che hanno e anche per l'amicizia che ci hanno dimostrato venendo qui vorrei introdurre prima di tutto Lienz Stoltenberg e che è il segretario generale della NATO
è la prima volta aprirà veramente naturalmente ma
Novello in casa e andiamo nella nostra a Hall of Fame la nostra galleria di personalità di straordinaria importanza di straordinaria responsabilità nel mondo che hanno visitato il meeting nel corso dei lunghi anni di storia del metti che perciò è veramente un grande onore poter avere qui lui oggi il ministro Alfano per il nostro mondo veneti
è più semplice perché credo
Credo che con oggi siamo a dieci presenze nel miti porse non lo sa neanche lei ministro manomessi
E quindi celebriamo insieme questo questa decade questo compleanno di dieci presenze direi testimoni di una grande amicizia di grande affetto per il meeting da parte del l'attuale ministro degli Esteri e che è stato qua in varie vesti vari arresti nel corso di questi nel corso di questi anni
Apriremo tra pochissimo questa nostra riflessione soprattutto la loro riflessione i loro discorsi
Prima di questo vorrei presentarvi invitarvi a caldamente accogliere il segretario di Stato per gli affari esteri gli affari politici la giustizia di del governo di San Marino San Marino non parte Nicola Renzi
Mi pare sì
Il cartone del meeting moltissimi anni siamo
Di casa lei è di casa vi prego prego grazie della sua presenza che rivolgerà il ministro il l'indirizzo di saluto da parte di San Marino questi due grandi personalità con cui condividiamo questo questa conversazione
Grazie a voi grazie a tutti voi sinceramente
Sono molto grato al Meeting per l'amicizia fra i popoli e ringrazio il suo presidente Emilia Guarnieri per aver offerto la Repubblica di San Marino l'opportunità intervenire alla ha messo internazionale e alle sue note plenaria che da decenni promuove con successo il riscontro unanime il meeting per San Marino una finestra sul mondo una straordinaria occasione di promozione di dibattito e di relazioni entrata oramai a far parte anche del palinsesto istituzionale della Repubblica del Titano che nella programmazione degli eventi di fine estate lo addita quale appuntamento primario a conferma dell'amicizia che ci unisce si pone il mio odierno indirizzo di saluto al pannello che attraverso voci tra le più accreditate nel panorama internazionale sono oggi chiamate a pronunciarsi sul tema della sicurezza della difesa e della pace in un contesto di minacce e difficoltà crescenti a livello europeo e internazionale
La voce di un piccolo Stato non può e non deve essere meno forte nel messaggio univoco e trasversale che chiama gli Stati a promuovere una crescente mobilitazione per rafforzare la difesa e la sicurezza fra i popoli e le nazioni la Repubblica sostiene con convinzione le politiche adottate a livello globale regionale europeo Tete concretamente impegnata anch'al proprio interno nel contrasto ad ogni minaccia che attenta alla serenità dei popoli e intacca la fiducia nelle istituzioni una delle principali minacce sappiamo essere rappresentata oggi dal terrorismo internazionale
Da qui la necessità di strutturarsi attraverso una propria strategia di sicurezza dato Tare a livello preventivo così come da opporre in caso di aggressione alla sfera dei diritti fondamentali
Nell'assoluta convinzione che alla base delle politiche di difesa e di sicurezza dovranno sempre e comunque prevalere i percorsi democratici e la difesa prioritaria dei diritti dei civili in casi di conflitti violenti le sfide le crisi oggi attraverso i continenti e con intensità crescente pongono anche la nostra Europa ad un crocevia preoccupante di tensioni e di emergenza in questo scenario anche la Repubblica di San Marino non può sentirsi al riparo e non deve scongiurare alcune stranita e i fenomeni propri della radicalizzazione fondamentalista e del terrorismo violento
Il contesto induce in particolare ad un approccio al concetto di difesa mai affrontato in passato attraverso l'imponenza degli odierni misure San Marino è da sempre terra di dialogo e di pace roccaforte della sua plurisecolare cultura di libertà
Permettetemi di definire inusitato il pur indifferibile percorso che è chiamato a perseguire con vigore nell'esclusivo interesse della piena difesa dei suoi cittadini San Marino sta allineandosi ai più alti parametri di sicurezza adottati a livello internazionale è stata tanto il proprio sistema normativo è strategico anche per una sempre più stretta cooperazione fra Stati convinto che l'impegno di ogni Paese non si calcoli in termini aritmetici o di superiorità ma si misuri sulle reali capacità di riconoscere di affermare i percorsi di pace il rispetto dei diritti e infatti del periodo più recente l'azione energica e determinata per l'adozione di una strategia nazionale di prevenzione e protezione elaborata per mettere in sicurezza un Paese che mai come ora sente forti le ricadute dei fenomeni che attentano la sicurezza dei cittadini assicurando al contempo condizioni di protezione effettiva e permanente
L'impegno al contrasto di fenomeni di tal genere ha richiesto inevitabilmente la portamento di misure straordinarie il conferimento di altrettanti poteri eccezionali in capo d'unità appositamente istituite
Misure di potere che incidendo sulle libertà e sui diritti hanno richiesto anche Repubblica un'attenta valutazione affinché non venga in mente un modo sospeso lo stato di diritto
Trattandosi di principi potenzialmente contrastanti quali la libertà e la sicurezza
L'adozione di un piano di sicurezza nazionale non può prescindere dal contestuale recepimento delle più evolute convenzioni internazionali adottati in materia
Oltre l'adesione ai trattati internazionali maggiormente ratificati mi preme citare tra i più recenti la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla cybercriminalità
Il cui cardine proprio a tutela dei crimini informatici così come una delle prime firme a Nicosia nel maggio scorso della convenzione sulle infrazioni guarda anche i beni culturali adottata nel quadro dell'azione dell'organizzazione di Strasburgo per la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata
In questa azione il progressivo potenziamento della sfera della sicurezza interna e internazionale San Marino riconosce sensibili passi compiuti da Paesi quali l'amica Repubblica italiana dalla cui difesa discende anche una migliore sicurezza
Per la Repubblica così come da organismi sovranazionali quali la NATO oggi rappresentata a Rimini e dal suo segretario generale
Mai come oggi grande bisogno di pace Barcellona qualche giorno fa e conseguenti tragici episodi riconducibili a matrice terroristica ci hanno richiamato una volta in più alla necessità di un movimento di sicurezza globale che discenda da una rinnovata azione politico culturale
Un'azione che si ponga oggi a protezione dell'insicurezza e delle paura diffuse
Ma che guardi all'immediato futuro e offra valori e strumenti efficaci per i nostri giovani spingendoli a rifiutare conforta ricorso agli strumenti di morte dedicandogli alla nostra cultura alla cultura della vita
In questo spirito a nome del governo sammarinese rinnovo una sincera gratitudine al Meeting ed una felice prosecuzione dei successi delle giornate trascorse grazie
Grazie
Ed ora do la parola Angelino Alfano ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ho già presentato prima tutti i motivi per cui siamo grandi amici con il meeting quindi adesso sentiamo quesito
Il il suo discorso su questo tema
Buon pomeriggio diceva Roberto Fontolan io non non ho la contabilità ma che la mia decima partecipazione al Meeting di Rimini vi devo dire che se e la decima non la sento addosso perché sono qui con tutta la gioia e con tutto l'orgoglio di esservi amico vorrei però ricordare la prima occasione vorrei ringraziare per quella prima occasione
Maurizio Lupi che mi porto qui la prima occasione fu per l'intergruppo della sussidiarietà
Che
Che ha rappresentato un grande
Ha rappresentato un grande investimento di valori al in parlamento che ha attraversato tre o quattro legislature fu un gesto coraggioso da parte allora di Maurizio Lupi e di Enrico Letta e quella esperienza ha anche lasciato tracce e nelle pagine del delle nostre gazzette ufficiali perché queste esperienze hanno prodotto leggi oggi sono qui a parlare insieme al segretario generale Stoltenberg e perde per me è un privilegio e un onore di sicurezza e di pace
Signor Segretario generale noi parliamo oggi di sicurezza proprio negli stessi momenti in cui a Legnano si celebrano i funerali di Bruno Gulotta una delle tre vittime italiane dell'attentato di Barcellona
Vorremmo rivolgere questo pensiero e questo applauso
A questo ragazzo di Legnano
Che
Insieme a Lucca russo i cui funerali si celebreranno domani abbassano è
Ad una
Signora di ottant'anni che aveva lasciato l'Italia alcuni decenni fa e che aveva anche il passaporto italiano nient'altro avevano come colta se non quella di essere in una delle città più belle d'Europa e del mondo a godersi esattamente la propria libertà la propria libertà di viaggiare la propria libertà di esser felici la propria libertà
Di fare un viaggio con la propria fidanzata o con una comitiva di amici o con la moglie e i propri bambini sono stato domenica a Barcellona sulla Rambla sul luogo della strage
E lì in una distesa di fiori e di lumini che commemorava no le vittime che si erano di fatto trovate lì per caso mentre la furia omicida si scatenava
Ho visto che c'era un mosaico di diciamo ammirò
E ho ricordato una frase del maestro spagnolo una bellissima frase che avevo nel cuore cioè che più sconvolgente diceva così il così già ammiro più sconvolgente trovo la vita e più reagisco con una esplosione di libertà
Io penso che di fronte a quello che è successo la più grande reazione che noi possiamo avere e reagire con una esplosione di libertà riaffermando il nostro desiderio di essere liberi e la nostra forza per essere liberi
Il
Il lavoro
Il lavoro dei terroristi esattamente questo quello di provare a metterci paura provare a toglierci la libertà
Provare a farci cambiare il nostro stile di vita e attraverso il cambiamento dello stile di vita provare a farci sentire meno liberi
Cari amici il primo gennaio del mille novecentoquarantuno Franklin Delano Roosevelt nel parlare i propri concittadini sullo stato dell'Unione pro-nunzio un memorabile discorso che è rimasto negli annali del liberalismo e negli annali delle democrazie moderne nel discorso delle libertà fondamentali la libertà di parola
La libertà di culto
La libertà dal dal bisogno la libertà dalla paura la libertà dalla paura è esattamente il bisogno di sicurezza noi desideriamo la libertà e sappiamo che la libertà non si può vivere appieno se si ha paura e dunque sappiamo che ti ha paura non è libero non è pienamente libero
E la domanda di fondo a cui dobbiamo a rispondere eccome una istanza eterna posto a trovare una risposta moderna istanza eterna nella istanza di sicurezza il bisogno di sicurezza come traduzione pratica
Del desiderio e del bisogno di libertà dell'East Pinto di ciascuno di noi ad essere liberi come
Questo bisogno che un bisogno eterno che un bisogno grande quanto l'uomo perché l'uomo nasce libero desidera mantenere quella libertà
Si possa poi tradurre in termini di risposta moderna eccome quel bisogno di libertà abbia avuto nella storia declinazioni e traduzioni diversa
Da che l'uomo vive in società ha avuto la necessità di qualcuno a cominciare da se stesso che organizzasse la risposta al bisogno di sicurezza te e abbiamo avuto la risposta al bisogno di sicurezza che si è tradotta in muri
Si è tradotta in ponti levatoi si è tradotta in isolamenti perché quella significato in molte epoche della storia
La sicurezza questo a significato sicurezza recintati chiudersi proteggersi difendersi attraverso la separatezza attraverso la separazione oggi noi siamo cittadini noi siamo cittadini di una rivoluzione non ne abbiamo la piena consapevolezza e men che meno ce l'hanno i miei figli uno è nato nel due mila e uno è nato l'altro è nato nel due mila sei sono nativi digitali
Io che spengo dalla generazione che ha fatto i primi esperimenti con il Commodore sedici o il Commodore sessantaquattro so bene che prima non c'era
Questa digitalizzazione questa digitalizzazione a infranto un altro elemento antico quanto è antico l'uomo e quanto è antico il suo bisogno di sicurezza quello delle frontiere la rivoluzione digitale ha cancellato ogni forma di frontiera e allora io vi voglio innanzitutto segnalare un grande paradosso nell'epoca della rivoluzione digitale quella rivoluzione che cancella ogni frontiera
Ritornai riemerge prepotentemente come possibile risposta al bisogno di sicurezza il tema delle frontiere
Pensate alla campagna elettorale americana e altri ma del muro con il Messico pensate alle minacce che ogni tanto ci vengono dall'Austria edifichiamo un muro al Brennero pensate a talune vicende dell'Ungheria e di questioni che riguardano comunque il tema della frontiera pensate a come la frontiera europea abbia avuto la necessità di essere in un qualche modo meglio protetta con un accordo con la Turchia
E pensate a quanto lavoro stiamo facendo
Su quella frontiera che è una frontiera nella quale non è possibile edificare un muro che la frontiera
Del mar Mediterraneo che separa le acque territoriali internazionali tra noi e la Libia e l'altra sponda dell'Africa dunque nel tempo che cancella le frontiere riemerge come risposta al bisogno di sicurezza il tema delle frontiere questo il paradosso nel quale la società moderna e prigioniera nel dare la risposta
All'esigenza di essere più sicuri per mantenere il grado di libertà che abbiamo conquistato
E questo è anche un elemento che io segnalo a voi non per via romantica ma come elemento concreto che aggancia questo nostro dibattito
Alla
Intitolazione splendida del meeting quello che tu eredità i tuoi padri riguadagna però per possederlo provo a essere sintetico io ho sempre avuto una sensazione esistenziale di debito della mia generazione per rispetto alla generazione di mio nonno e in parte di mio papà
Io sono nato nel mille novecentosettanta e ho conosciuto solo la pace
Mio papà è nato nel mille novecentotrentasei e ricorda da bambino lo sbarco degli americani in Sicilia
Mio nonno ha conosciuto le guerre e il padre di mio nonno ha conosciuto le guerre così il padre del padre di mio nonno e così a salire tutte le generazioni italiane ed europee fino alla mia fino alla mia generazione chi ha conosciuto solo la pace ecco in questo tempo
Di terrorismo in questo tempo di insicurezza io credo che l'ammissione delle generazioni che hanno conosciuto solo la pace e quella di difendere la pace e la libertà
Come modo di riguadagnare sì ciò che abbiamo ereditato dai nostri padri e riguadagnarci uno per possederlo
Noi abbiamo la missione di difendere la libertà perché l'attacco alla libertà
Perché l'attacco alla libertà fissità sviluppando secondo strade e con metodi che non sono quelli delle guerre che i nostri genitori vi hanno conosciuto quelli delle guerre dichiarate da ambasciatori che in feluca consegnavano la dichiarazione di guerra no no adesso la nostra libertà subisce un attacco da uomini che uccidono in nome di Dio ma tutti noi sappiamo che Dio è amore e che nessuna religione che nessuna religione predica l'odio perché nessuna religione
Indica come il luogo e come modo per avvicinarsi a Dio quello di uccidere altri uomini e dunque noi sappiamo che quella rivolgersi a Dio di chi uccide altri uomini
E il modo per tenere prigioniero per tenere un ostaggio in ostaggio un Dio per giustificare i propri crimini i propri delitti i propri assassini i propri morti
Noi sappiamo che la sicurezza non può derivare in questo tempo di guerra asimmetrica in cui la guerra non ti viene dichiarata da un altro Stato Mati viene dichiarata da un califfato ti viene dichiarata da uomini che si sono indotte in atti e che reperiscono su internet il kit del terrorista
Che prima di tutto è un kit ideologico noi sappiamo che per reagire a questo attacco non è sufficiente una risposta solo militare ma è necessaria una risposta su anche militare noi sappiamo che non è sufficiente una risposta
Solo culturale ma sappiamo che è indispensabile una risposta culturale noi sappiamo che non è sufficiente una sola risposta di polizia ma sappiamo che è indispensabile una risposta di polizia noi sappiamo
Che e necessaria una risposta legislativa
Collegi sempre più efficaci ma che non è sufficiente ma ciò che necessario
E la risposta coordinata utilizzando tutte queste leve e necessaria ma sarà sufficiente bene
Non lo sappiamo perché noi sappiamo di vivere in un tempo che esclude il rischio zero noi viviamo in un tempo della storia in cui il rischio zero non esiste e che ogni lavoro e ogni sforzo che noi stiamo facendo serve per comprimere il coefficiente di rischio serve per ridurre il rischio serve
Per dare la certezza ciascuno di noi che si è fatto tutto quello che è possibile fare per ridurre il rischio nella consapevolezza che il rischio zero non esiste
Vede caro
Stoltenberg e noi abbiamo grande considerazione e stima della NATO e del lavoro che lei sta facendo dentro la NATO e al tempo stesso siamo molto orgogliosi di essere italiani siamo orgogliosi di essere italiani perché noi siamo un grande Paese secondo contributore in importanti missioni dall'Afghanistan al Kosovo
E siamo un Paese che oltre a contribuire alla risposta militare ha una sua risposta una propria risposta nazionale al bisogno di sicurezza dei nostri connazionali perché in un tempo in cui il rischio zero non esiste noi in cui siamo stati un paese sicuro che ha saputo essere che ha saputo essere al tempo stesso solidale e sicuro noi abbiamo salvato centinaia di migliaia di vite umane e siamo stati al tempo stesso un Paese sicuro un Paese nel quale i cattolici festeggiano il proprio Giubileo della Misericordia un Paese nel quale dopo gli attacchi
Di Parigi di Charlie Hebdo
Le comunità ebraiche nazionali ci hanno ringraziato per lo Stato di sicurezza dei luoghi dell'ebraismo in Italia e in cui le comunità musulmane alle quali chiediamo di fare sempre di più hanno cominciato a denunciare dall'interno i soggetti che si radicalizza no ponendo a rischio la nostra sicurezza nazionale questo è stato il frutto excel frutto si riconosce dall'albero come la nostra cultura ci insegna anzi l'albero si riconosce dal frutto il frutto e la sicurezza l'albero e una grande democrazia che ha salvato vite umane ed è riuscita a tenere i propri concittadini al sicuro e se questo è il frutto noi non dobbiamo disperdere il frutto ecco perché di fronte alla solidarietà che noi abbiamo dato al mondo di fronte al mondo mettendo l'Italia dalla parte giusta della Storia e di fronte ai risultati di sicurezza
Io continua a dire che la risposta italiana è stata la risposta migliore e che questa risposta non può essere cestinata e che non può essere accettato il derby l'antagonismo tra rigore e umanità
Tra diritti umani e solidarietà noi abbiamo saputo tenere insieme ai diritti umani e severità a rigore umanità e non dobbiamo buttare nel cestino questa grande conquista e la nostra conquista e la conquista italiana non possiamo e non dobbiamo buttarla nel cestino e chiediamo sul fronte
Delle risposte un punto molto importante noi siamo
Un Paese che ha scritto a caratteri cubitali nella propria Costituzione il
Il riconoscimento della libertà di culto perché
Il l'uomo prega da quando esiste
Non c'è bisogno che uno Stato conceda il diritto di pregare ciascuno di noi a un bisogno interiore di guardare le stelle che non ha la necessità di essere concesso dallo Stato
E questo è il diritto naturale alla preghiera e questo si esprime in una straordinaria
Tolleranza che e il
Come dire a volte Haryana mente dal Trattato sulla tolleranza di Voltaire un filo conduttore di un Occidente liberale e democratico e tutto questo
è vero però noi abbiamo il diritto e il dovere e con grande di dire con grande forza che noi che siamo tolleranti non possiamo essere tolleranti con gli intolleranti con quelli che non tollerano le nostre regole giuridiche
Con quelli che non tollerano il nostro ordinamento con quelli che non tollerano i nostri costumi nazionali e il nostro stile di vita
Quello che
Quello che noi siamo riusciti a realizzare in Italia esattamente questo e di questo andiamo molto orgogliosi ed è per questo che non vogliamo applicare sul cestino sulle conquiste di sicurezza
Di questi nostri anni
Come ministro dell'interno sono molto
Molto soddisfatto di essere stato quello che ha avviato il sistema delle espulsioni sul larga scala per motivi di sicurezza nazionale di soggetti che si sono radicalizzata i nel territorio nazionale al tempo stesso se questa è l'aria nostra risposta nazionale sul piano generale noi abbiamo la necessità di dare quella risposta moderna quella istanza eterna che non può essere e così mi avvio verso le conclusioni con la seconda parte della mia riflessione che non può essere quella di una volta se la rivoluzione digitale ha cancellato tutte le frontiere non ci sarà nessuna frontiera fisica nessuna barriera fisica che ci terrà al sicuro non è quella la risposta giusta la risposta
Deriva dalla coordinamento di quelle misure di cui parlavo prima la risposta militare quella culturale quella culturale che ci fa dire che è obbligatorio separare chi prega da chi spara
La risposta legislativa la risposta di sicurezza interna
Ed è questo il motivo per cui noi puntiamo molto su un ideale che e quello di una Unione europea che si renda più forte e più protagonista anche in politica estera attraverso un sistema comune europeo di difesa ne abbiamo parlato poco fa con il segretario generale della NATO
Abbiamo affrontato alcuni temi colui pochi minuti fa e altre ne abbiamo parlato in altre due occasioni di incontro precedenti che noi abbiamo avuto uno dei nostri padri fondatori Alcide De Gasperi
Morì con il dolore al cuore
Perché non aveva visto nascere la Comunità europea di difesa e ancora negli archivi storici si trovano le sue lettere agli altri esponenti della Democrazia Cristiana che dovevano negoziare in Europa la ipotesi di nascita nei primi anni Cinquanta della Comunità europea di difesa in cui lui diceva che l'architettura europea aveva bisogno di questo completamento per essere solida aveva ragione Luigi la storia ci offre alcuni decenni dopo sessant'anni dopo e più
La occasione di rimediare perché non esiste un protagonismo dell'Europa non esiste una politica estera forte europea se non c'è una politica di difesa europea
E voglio dirlo molto chiaramente noi ringraziamo la NATO per quello che sta facendo
E vediamo ciò cui ha appena detto ossia un rafforzamento della difesa europea
Non in una logica antagonista alla NATO non in una logica dialettica alla NATO ma in una logica complementare in cui l'Europa deve avere il coraggio e la forza di fare di più quando il Presidente degli Stati Uniti d'America CIN vita a fare di più nel Mediterraneo non a torto se l'Italia e l'Europa vogliono riguadagnare una leadership nel Mediterraneo devono investire nella difesa europea perché in politica estera valgono le stesse regole della fisica non dobbiamo meravigliarci se non abbiamo noi la capacità di investire nel fianco sud della nostra Europa che qualcuno prenda la leadership nel Mediterraneo e magari quel qualcuno non sarà l'Europa ecco la ragione per la quale noi dobbiamo essere molto chiari
Abbiamo di fronte lo scacchiere libico lo scacchiere
Mediorientale abbiamo di fronte un mare il Mare Mediterraneo che se lo guardiamo al planisfero immaginate il planisfero se guardate il Mare Mediterraneo
Sembra un largo
Di fronte ai grandi Oceanic
Eppure ancora una volta in quel mare Mediterraneo si giocano i destini del mondo ancora una volta la sicurezza globale e l'equilibrio geopolitico globale financo sui temi dell'Energia ed altro ancora oltre
La sicurezza i flussi migratori si giocano in quel mare che Giorgio La Pira definiva la prosecuzione del lago di Tiberiade di chi è questo lavoro a chi compete questo compito compete agli Stati Uniti
O compete a noi europei
Noi la ringraziamo la NATO il cinque settembre
Si aprirà Annapolis un Fab della NATO per raccordi in aree le politiche sulla sicurezza nel Mediterraneo e sarà proprio in Italia
Sarà proprio a Napoli e lo guiderà un generale dell'Esercito Italiano ringraziamo la NATO per questa scelta che per noi strategicamente
Davvero importante
Tutto questo ha bisogno di un affiancamento di un affiancamento che sia un affiancamento europeo e per questo affiancamento noi lavoriamo e lavoreremo sapendo che la nostra scelta la scelta
Degasperiana
è una scelta che rimane viva la scelta di De Gasperi che ha segnato la tradizione la storia repubblicana italiana e una
Scelta chiara
Aderire alla NATO e costruire l'Europa queste due scelte sono le scelte di allora che restano vive oggi chiedete di perché dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica il patto di Varsavia è venuto meno e la NATO no
Perché la NATO non è stata guidata da un solo Paese e non è stata un'opera militare è stato un'opera di sicurezza globale che ha dato sicurezza e stabilità al mondo noi abbiamo
Dunque
Noi abbiamo dunque come generazione
Di uomini liberi una grande sfida che la sfida della sicurezza globale ciascuno la può affrontare dal proprio punto di vista sapendo una cosa che
E concludo da dove ho cominciato che ancora una volta per riaffermare
La nostra libertà
Dobbiamo riaffermare il diritto a non avere paura la libertà
Dalla paura e che per realizzare questo grande desiderio questo grande bisogno di libertà di e bisogno dello sforzo di tutti e di ciascuno per dire una cosa con grande chiarezza noi
Dobbiamo ai nostri padri una libertà per la quale non siamo morti noi ma sono morti loro dobbiamo ai nostri figli una battaglia per la libertà per rendere loro cittadini di un mondo più libero e più sicuro più libero dalla paura e più sicuro dai fanatici che la mettono in pericolo vi ringrazio
Ed ora
Ed ora do la parola al segretario generale della NATO I.S. Stoltenberg
Che Cilli dirà cercherà degni
Collocare questa grande organizzazione uno come dicevo dei più grandi organismi di interazione di di dialogo e di cooperazione
Del mondo dentro questo contesto di attualità mister Stoltenberg è un uomo da una lunga biografia di uomo politico è stato due volte primo ministro della Norvegia che sul Paese oltre che ministro
In vari in vari ministeri è anche un leader politico del partito socialista del partito laburista norvegese bene allora benvenuto ancora una volta come dicevo lei fa parte della lunga
Schiera di grandi personalità internazionali che siamo sempre molto onorati di ospitare grazie prego
Molte grazie buon pomeriggio a tutti
Vorrei innanzitutto ringraziare lei moderatore Roberto Fontolan
Per la bella introduzione e per averci invitato
Vorrei anche ringraziare il ministro Angelino Alfano
Per tutte le dichiarazioni interessanti e molto stimolanti che ha fatto
Ho prestato molta attenzione al suo intervento
E ho apprezzato molto riferimenti alla cooperazione che c'è tra voi e la NATO
La cooperazione personale ma anche la stretta cooperazione
Che c'è tra l'Italia
Se uno
Che è uno dei perni membri più importanti proprio l'Italia
è un grande onore per me essere qui
A a questo evento il meeting per l'amicizia tra i popoli a Rimini
La prima volta che tengo a Rimini
Veramente un piacere essere qui a questo meeting
Ma va anche capito che la prossima volta mi fermerò anche in vacanza a Rimini
Ammiro moltissimo l'impegno che vedo qui
Nel mettere assieme portare assieme le persone
Nello spirito del dialogo aperto
Del rispetto reciproco
E dell'ottimismo
Sì il mondo avrebbe veramente bisogno di una buona dose dello spirito del Meeting di Rimini proprio adesso
Voglio inoltre cogliere questa opportunità per ringraziare l'Italia per tutti i suoi contributi all'alleanza
Siete il secondo contributore più grande a tutte le operazioni e missioni della NATO
I soldati italiani prestano servizio nei nostri contingenti multinazionali i Lettonia
I caccia italiani svolgono anche delle operazioni di pattugliamento aereo congiunto in Bulgaria
Inoltre siete a capo delle missioni di pace della NATO in Kosovo
Le truppe italiane giocano un ruolo chiave nella lotta al terrorismo sia in Afghanistan e anche in Iraq
Siete anche la sede della nostro comando delle forze della NATO a Napoli fra cui anche il nuovo Abba della NATO per il Sud
E l'Italia è una voce importantissima per il lavoro per il dialogo e per la diplomazia
E li ringrazio veramente tantissimo per questi contributi alla sicurezza
Oggi vorrei condividere alcune riflessioni con voi
Riflessione riguardo al ruolo che la NATO gioca nel preservare la pace nel promuovere la stabilità
Siamo un'alleanza difensiva diventa entro ventinove membri
E siamo uniti da valori condivisi
Democrazia
Libertà individuale
Lo Stato di diritto
Il nostro impegno per la pace impresso nella nostro trattato fondativo
Che si tratta di un trattato che fatalità entrato in vigore chissà esattamente sessantotto anni fa proprio oggi
Il ventiquattro di agosto mille novecentoquarantanove
Quindi oggi di fatto celebriamo l'anniversario per la NATO
Per gli ultimi sessantotto anni
L'obiettivo della NATO è rimasto lo stesso
Preservare la pace
Lo facciamo promettendo di difenderci gli uni con gli altri
Alla base della nostra alleanza ci troviamo l'articolo cinque
Del che sancisce questo per la difesa
Sancisce chiaramente che un attacco nei confronti di uno degli alleati sarà considerato come un attacco nei confronti dell'intera alleanza
Tutti per uno e uno per tutti
Questo impegno ci ha permesso di mantenere la pace in Europa per circa settanta anni
Cioè uno dei periodi più lunghi di pace di stabilità
Nella turbolenta storia dell'Europa
Mentre la nostra mission di base è rimasta la stessa cioè preservare la pace il modo in cui noi la portiamo avanti dipende dal contesto di sicurezza
E oggi ci troviamo ad affrontare le sfide più grandi della sicurezza per una generazione
Abbiamo la Russia più assertiva
E abbiamo l'instabilità nel Medio Oriente e nel Nordafrica
Adesso Borrelli parlare di queste sfide individualmente
Cominciamo dalla Russia
La Russia il più grande vicino della NATO
La NATO non cerca lo scontro con la Russia
In realtà dopo la fine della guerra fredda abbiamo lavorato alacremente per forgiare un partenariato strategico con la Russia
Tuttavia il comportamento aggressivo della RAI dalla Russia ha minato la fiducia la stabilità la sicurezza in Europa
Nel due mila quattordici
La Russia annesso illegalmente la Crimea
La prima volta dalla seconda guerra mondiale che una nazione europea ha preso un territorio di un altro Paese a mezzo della forza
E la Russia continua a destabilizzare l'Ucraina orientale
Si tratta di un conflitto in cui quasi dieci mila ucraini sono stati uccisi
E questo ha cambiato enormemente il nostro contesto di sicurezza
Sulla NATO a un approccio a due livelli nei confronti della Russia
Difesa e dialogo
Credo fortemente nel dialogo
L'anno scorso mi è stata concessa un'udienza con sua stanzetta Santità Papa Francesco
Che ammiro profondamente
E concordo pienamente con sua Santità quando ha detto che
Il dialogo è ciò che porta la pace
La pace impossibile senza dialogo
Pertanto la NATO continua a cercare un dialogo sempre più costruttivo e prevedere le azioni prevedibili con la Russia
Chissà per preservare la pace
Per creare migliore relazione tra la NATO e la Russia
Anche per incoraggiare la Russia a d'agire nel rispetto delle norme e delle regole della comunità internazionale
La trasparenza e la prevedibilità sono cruciali specialmente quando le la tensione sale alle stelle
Con più forze militari e più esercitazioni lungo i nostri confini il rischiosi fraintendimenti o di incidenti aumenta
E dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire degli sbagli io degli errori di giudizio non vogliamo che questi avvengano
Nel caso venissero dobbiamo assicurarci che non si entra in una spirale fuori controllo
Quindi al di là delle nostre differenze conteniamo ad impegnarci nel dialogo politico con la Russia
Ma nessuno deve mettere in dubbio la prontezza e la risolutezza della NATO
Nelle sue attività di difesa degli alleati
Questo quello che vuol dire la deterrenza cioè il mantenimento della pace
Fin dal due mila quattordici l'alleanza della NATO a rafforzato significativamente la sua difesa collettiva
Non per scatenare un conflitto ma per prevenire un conflitto
Tutte le nostre misure sono difensive cinese trasparenti
Proporzionate in linea con i nostri obblighi internazionali
L'altra grandissima sfida che ci troviamo ad affrontare proviene dall'instabilità violenta nel sud dell'Europa
è un'instabilità che ha forzato milioni di persone ad andarsene a lasciare il proprio Paese
Come voi in Italia sapete fin troppo bene Ischia
è un'instabilità che anche alimentato l'estremismo a ispirato azioni di terrorismo
La settimana scorsa siamo stati testimoni di un altro attacco brutale questa volta a Barcellona
Questo è venuto dopo altri attacchi simili a Nizza a Berlino a Londra in altri luoghi
Questi attacchi utilizzano Army a bassa tecnologia veicoli camion coltelli con effetti devastanti
Nelle nostre società libere aperte è davvero difficile prevenire qualsiasi attacco
Non possiamo semplicemente chiudere blindare del tutto le nostre città
Però non dobbiamo nemmeno accettare il terrorismo come la nuova normalità
Non dobbiamo permettere che i nostri valori e le nostre società libere siano messe a repentaglio
Le nostre società
Hanno affrontato la minaccia del terrorismo anche prima
E noi ne abbiamo avuto la meglio
Molti di voi qui sono troppo giovani per ricordare però negli anni settanta
Anche negli anni ottanta
Chissà gruppi terroristici come letta
O lira
E le Brigate Rosse
Furono responsabili di molti più morti di quelli che vediamo oggi
All'epoca sembrava una sfida impossibile da superare
Però ce l'abbiamo fatta
E possiamo farcela ancora
Se rimaniamo saldi ai nostri valori
Se siamo resti gli enti e determinati e se siamo forti e uniti
Grazie alle nostre azioni militari e di polizia e dei servizi segreti non ci sono stati più attacchi della portata e della complessità pari a quelli dell'undici settembre
Al Qaeda lungi dall'essere la forza che era un tempo
Lo Stato islamico ha perso la maggior parte dei suoi territori in Iraq in Siria
Però la minaccia è ancora lì
E c'è ancora molto da fare
Assieme abbiamo molti strumenti
Strumenti a disposizione nella lotta contro il terrorismo
E dobbiamo utilizzabili tutti
Dobbiamo lottare contro la radicalizzazione a casa
Abbiamo bisogno dei nostri servizi segreti della polizia che facciano le indagine che ci proteggano
Abbiamo bisogno di sforzi politici diplomatici ed economici per porre fine
Al conflitto e per negoziare e sostenere la pace
Sì abbiamo bisogno anche di forze militari per contrastare sconfiggere i gruppi come lo Stato islamico chissà
In questo sforzo collettivo la NATO non può fare tutto però ha un ruolo importante da giocare
Affrontare le cause profonde del terrorismo dall'instabilità non è solo quello che noi possiamo fare a casa
Ma sta anche in quello che noi possiamo fare al di là dei nostri confini ed è questo il motivo per cui la NATO mantiene il proprio impegno di prevenzione in Afghanistan
Perché questo Paese non torni ad essere un il luogo di protezione per i terrorismi per i terroristi
E dal motivo per cui formiamo agenti in Iraq per contrastare ordigni esplosivi improvvisati
Inoltre continuiamo a dare più sostegno nel Medio Oriente e nel Nordafrica
Con una gamma di programmi di formazione e di difesa con partner che comprendono anche la Tunisia e la Giordania
Stiamo adesso ci stiamo adesso preparando per aiutare la Libia anche costruire istituzioni per la sicurezza
E stiamo lavorando con l'Unione europea per gestire la crisi dei rifugiati e dei migranti nel mare Egeo e nel centro del Mediterraneo
Anche nel promuovere la stabilità nei paesi vicini a noi pezzi perché per dirla in maniera semplice
Se i nostri vicini sono più stabili
Noi siamo più sicuri
E qui la NATO può giocare un ruolo cruciale basandosi su decenni di esperienza e di partenariati compiuti cinquanta nazioni e di organizzazione in tutto il mondo
è solo attraverso un lavoro di squadra che possiamo davvero fare dei progressi veri e duraturi verso la pace
Sì
Quindi signore e signori Sixties
Sessantotto anni fa oggi il trattato della NATO entrava in vigore
Da allora la NATO ha lavorato alacremente per preservare la pace per promuovere la stabilità in Europa oltre l'Europa
Oggi affrontiamo
Le minacce per la sicurezza più gravi per una generazione
Però sono sicuro
Che prepareremo contro tutte le sfide
Perché i nostri valori sono più forti
La libertà
La democrazia
Le società aperte
Avranno sempre la meglio
Sull'odio sulla violenza e sulla intolleranza
E uniti
Dietro i nostri valori comuni non c'è nessuna minaccia che possiamo non affrontare
E non c'è nessuna sfida che non possiamo superare su
Quindi grazie ancora tutti per l'invito a questa piattaforma importante per il dialogo per la pace che ringrazio molto
Grazie
Mister Stoltenberg questo disegno per questo Orizzonte che ci ha delineato anche problematico abbiamo sentito
Che nasce lo sguardo questo orizzonte da una consapevolezza molto forte dei valori storici attuali per i quali questa organizzazione è una di queste che una delle grandi organizzazioni del nostro mondo
A da
Per i quali deve continuare questo impegno ora abbiamo alcuni minuti molto brevemente perché mi sono permesso di proporre ai nostri due relatori loro di aggiungere qualche riflessione andiamo molto rapidamente vado dal ministro Alfano
Chi ha parlato ha sottolineato molto il tema della libertà religiosa
Nell'attuale contesto oltre settanta oltre il settantacinque per cento della popolazione mondiale ce lo ricordano sempre diversi amici
Che vengono anche qui al Meeting studiano le condizioni della libertà religiosa quindi oltre il settantacinque per cento della popolazione del mondo
Vive in condizioni nelle quali la libertà religiosa
Non assicurata o addirittura in molti casi conculcata se non impedita
Che cosa possiamo fare per
Cambiare
Aree questa tra l'altro questo è un dato che sta peggiorando nel tempo perché statistiche parlavano qualche anno fa del settanta cinque per cento oggi mi diceva l'amico Brian Greene che parlerà oggi e domani qui
Siamo al settantanove per cento naturalmente ci sono tantissime differenze tantissimi contesti diversi ma non è un dato veramente preoccupante quindi di è la libertà religiosa è uno dei tre metri centrale imitare no del del della riflessione contemporanea
Sì grazie la prima considerazione mi viene frequentemente andando a messa io credo che molti dei presenti frequentino la messa e a volte noi sentiamo letture Cannella nell'ambito della liturgia della Parola
Che ci raccontano in un qualche modo della difficoltà delle prime comunità cristiana
Dopodiché abbiamo conoscenza storica delle persecuzioni
Dei primi cristiani
E pensiamo
Di avere studiato i libri di storia o pensiamo di avere ascoltato le letture
No
E come se leggessimo dei brani di cronaca di attualità
E questa la cosa incredibile cioè il persecuzioni in ragione della fede
Sono all'ordine del giorno e direi di più
Pochi anni fa Santa Romana Chiesa
A elevato agli altari un prete caro Segretario generale della NATO
Un prete che si chiamava don Pino Puglisi questo prete è stato portato agli altari perché è stato ucciso in quanto Prete
è stato ucciso per la sua predicazione cristiana dalla mafia a Palermo ed è diventato santo
Ossia non è solo quella che noi immaginiamo la persecuzione nei confronti dei cristiani è un qualcosa che e nelle viscere di coloro i quali ritengono che la professione di fede nella libertà di parola nella professione di fede sia un una aggressione una inimicizia nei confronti di determinati interessi
Tornando al tema generale perché da siciliano volevo sottolineare questa idea che le persecuzioni in quanto cristiani si sono verificate anche di recente dalle nostre parti
Ho istituito poche settimane fa proprio in collaborazione con il Vaticano un osservatorio al ministero degli Esteri alla Farnesina e do costituito l'Osservatorio sulle minoranze religiose ho usato fin qui l'aggettivazione cristiana ma noi sappiamo che le persecuzioni religiose non sono solo nei confronti dei cristiani
Noi sappiamo che il tema delle minoranze religiose un tema essenziale delle libertà moderne cosa ho voluto fare ho voluto costituire questo osservatorio del quale fanno parte una serie di Esperti
Per realizzare una sorta di meccanismo nazionale italiano automatico quasi di early warning
Di allerta precoce che permetta a noi dal ministero degli Esteri di avere informazioni da tutto il mondo in tempo reale riguardo singoli casi con casi ovviamente
Più ampi di persecuzione religiosa o di persecuzione o di privazione della libertà religiosa
Tutto questo si dovrà
Sviluppare con un sistema che ha ovviamente il canale diplomatico come canale
Fondamentale e lo scopo che noi abbiamo è quello di dare il contributo italiano guardate la politica estera
Italiana e una politica estera che nonostante io sia il trentasettesimo ministro degli esteri della Repubblica italiana non è certo cambiata trentasette volte
Alcuni pilastri fondamentali la politica estera italiana ha il pilastro fondamentale
Della relazione transatlantica e dell'adesione alla NATO ha il pilastro fondamentale della fede nella integrazione europea ha il pilastro della vocazione mediterranea
è un altro grande pilastro storico della politica estera italiana e quello che riguarda la tutela dei diritti umani
Dentro questa tutela dei diritti umani io penso che la questione delle libertà religiosa e della tutela delle minoranze religiose sia essenziale essi essenziale perché
E va alla radice della libertà di ogni singola persona che intende pregare il proprio Dio
E va a toccare esattamente quell'elemento vitale che si chiama il diritto naturale
Noi tutti siamo stati educati al rispetto del diritto positivo
Che il diritto posto nella società dai legislatori attraverso i meccanismi di ogni singolo ordinamento ma noi tutti siamo stati educati all'idea che c'è un diritto naturale che precede il diritto positivo
Ecco noi abbiamo
Un lavoro da fare
Noi abbiamo un lavoro da fare per ricordare a tutto il mondo e in ogni circostanza da italiani che hanno un capitolo fondamentale della propria politica estera nella tutela dei diritti umani che
Un elemento essenziale del diritto naturale e il diritto a pregare ciascuno ha il diritto a pregare il proprio Dio
E ciascuno ha il diritto e il dovere di pregare il proprio Dio nel proprio Paese e il dovere di rispettare le regole del Paese in cui vive ma noi
Nel sistema della cooperazione internazionale abbiamo il diritto il potere per certi versi di intervenire per difendere la libertà religiosa sapendo una cosa che mi ricollega all'argomento di cui stiamo parlando che più sapremo difendere la libertà religiosa e più sarà sicuro il mondo in cui viviamo
Dicevo prima a mister Stoltenberg e che al meeting siamo guardiamo alle persone
Anche al di là del loro ruolo sia pure importantissime decisi di ruoli e quindi chiediamo ci chiediamo sempre qualcosa che ha a che fare con l'esperienza di uomini che pure hanno queste grandi responsabilità e perciò avevo questa questa domanda da proporgli un ruolo così diffusi grande responsabilità come ci si sente in questo ruolo di così grande responsabilità
Chi è vuol dire è un ruolo che è la contribuire a reggere le sorti del mondo
A a renderlo più sicuro prende tanti sonniferi
Riesce a dormire la notte
Si sveglia sereno al mattino
Sì ho un sonno ottimo
Dormo nel mio letto ma anche dormo in aereo in macchina
Quindi so bene come dormire
Penso che
Se uno lavora alla NATO questo sì ad avere un vantaggio
Però forse la cosa più importante
E che
Mi sento davvero umile nel poter prestare il mio servizio alla NATO
Sì
Perché è un lavoro di grande significato
E gli ho ruolo principale ogni giorno e cercare di aiutare a contribuire alla pace
E ovviamente non è che lo faccio da solo
La NATO è un'alleanza di ventinove diverse nazioni
Proteggiamo senza s'quasi un miliardo di persone che vivono nei Paesi NATO
Ha uno staff eccellente che mi aiuta tutti i giorni
Quindi dormo
E mi sveglio felice
Consapevole del fatto che i nostri successi
Si sono verificati in negli ruoli più importanti della NATO nel prevenire i conflitti nel preservare la pace
Per le persone che vivono nelle nazioni della NATO Six sto e dalla creazione della NATO circa settanta anni fa
Abbiamo avuto uno dei più lunghi periodi di pace nella nostra zona dell'Europa
Ma certo poi ci sono tantissime sfide quelle che ho menzionato nel mio discorso per esempio gli effetti del pacchi
Terroristici di stabilità dei nostri vicini al Nord Africa il Medioriente e così via
E dobbiamo affrontare tutte queste sfide capire come affrontarle però sono contento
E sono sicuro
Che la NATO sarà in grado di preservare la pace per gli alleati della NATO anche in futuro perché siamo stati in grado di adattarsi e di cambiare ma mano che che andava anche il mondo
L'ultima cosa che vorrei dire
E che sono anche contento
Perché uno dei più grandi vantaggi
Della essere segretario generale della NATO e che sono invitato in tantissimi posti con l'incontro tantissime dalle persone per esempio sono incontro sono stato invitato a Rimini e ho potuto incontrare tutti voi grazie
Abbiamo ancora
Veramente una manciata di di minuti quindi avevo più domande mano imporrà una sola ancora
Volevo tornare dal ministro Alfano chiedendo di qualcosa sul tema della Russia abbiamo sentito quante Complesso questo tema c'è una visione della NATO c'è anche una visione dell'Italia
Dei rapporti con la Russia come con a che cosa state lavorando noi il nostro Paese a cosa sta lavorando per diminuire questa atmosfera di tensione
Forse cercare di passare a un altro tavolo di di dialogo meno meno teso meno difficile
Grazie la domanda e mentre lei faceva una considerazione di natura umana e personale al segretario generale della NATO io pensavo che qui in sala c'è presente un caro amico
Che credo voi conosciate molto bene qui al Meeting di Rimini che svolge una funzione importantissima alla NATO
Perché il presidente dell'assemblea parlamentare della NATO ed è un italiano l'Italia da decenni non aveva questo incarico e la prima volta dopo decenni che un italiano presiede l'assemblea parlamentare della NATO
Che unisce
I compiti le delegazioni parlamentari dei Paesi appartenenti alla NATO creando una sorta di parlamento e il presidente di questo organismo che l'Assemblea parlamentare la NATO l'onorevole Paolo Alli
Che come dire voi conoscete molto bene ecco che svolge svolge una funzione davvero molto importante io credo che questa sia una delle più importanti funzioni che italiani svolgono in in un contesto internazionale rispondo alla domanda
Io credo che sulla nel rapporto con la Russia ci sia una cifra identitaria della politica estera italiana
Noi siamo un paese è legatissimo alla dimensione transatlantica
Noi abbiamo nel nostro rapporto con gli Stati Uniti d'America un elemento essenziale della politica estera e la nostra
Presenza dentro la NATO è un elemento che rende questa identità ancora più visibile e forte egli in questo due mila e diciassette
Sì ricorda il settantesimo anniversario del viaggio di Alcide De Gasperi
A Washington da cui nacque questa relazione transatlantica e da cui nacque il piano che portò anche al loro sviluppo della nostra Europa specificamente del nostro paese
Questo è il nostro rapporto con gli Stati Uniti d'America ma il nostro atteggiamento da Paese mediterraneo che non ha mai avuto un blocco ideologico di chiusura pur nella lealtà al rapporto transatlantico io lo racconto così
In piena guerra fredda
Noi avevamo il tema dell'approvvigionamento energetico era finita la seconda guerra mondiale ma non era finita la guerra fredda anzi eravamo in piena guerra fredda in quel momento
Noi avevamo il tema
Di come riscaldare le case degli italiani
E di come approvvigionare il nostro Paese realizzando gasdotti
Bene in piena guerra fredda
L'Italia
Ripeto in piena guerra fredda l'Italia non ha avuto problemi o preoccupazioni ad a vere una rapporto commerciale con l'Unione Sovietica
A fare riscaldare le case degli italiani dal gas che proveniva dall'Unione Sovietica
Per la quale unione sovietica noi siamo diventati dei clienti molto affidabili
Perché abbiamo sempre pagato la nostra bolletta e loro sono diventati per noi degli approvvigionatori energetici assolutamente affidabili allora
Andiamo a Dora
Ora noi abbiamo una questione
Che è quella della Crimea
Quella è l'Ucraina come abbiamo reagito noi abbiamo reagito con grande lei alta nei confronti del sistema delle sanzioni che grande perché una buona parte della comunità internazionale ha deciso di adottare
Noi siamo stati leali alle sanzioni
Corretti con l'Europa corretti con la comunità internazionale abbiamo pagato un conto a quelle sanzioni abbiamo pagato un conto perché nostri fornitori nazionali a sono stati sostituiti noi lavoriamo perché ciò non sia definitivo da altri fornitori
Di altri paesi ma abbiamo difeso la questione di principio delle libertà in Crimea abbiamo difeso la questione
Di un'aggressione che abbiamo ritenuto fuori dalla legalità internazionale questo è stato il nostro approccio concreto ma al tempo stesso noi siamo sostenitori che le sanzioni non sono al rinnovo automatico sarò nasce una sorta di dipendenza alle sanzioni
E non sono neanche il fine
Le sanzioni sono il mezzo sono lo strumento per a ricondurre ad un ordine di legalità internazionale le cose che noi riteniamo non abbiano funzionato ed è questa la ragione per la quale noi stiamo spingendo per l'applicazione
Degli accordi di mister che sono quelli che sono stati siglati
Per realizzare una pace duratura e un ripristino delle condizioni di legalità e sicurezza in quella zona
Esattamente dove la violazione
Si è verificata realizzandosi questi accordi noi saremo i primi a dire che le sanzioni possono essere tolte nel frattempo noi abbiamo ottenuto dei rapporti commerciali molto solidi esattamente come ha fatto la Germania come hanno fatto
Tutti gli altri Paesi con la Russia che un nostro partner perché io vi dico due cose
La prima
Tutto ciò che noi abbiamo fatto in termini di sanzioni non ha portato la Russia ad avere nei nostri confronti un atteggiamento escludente e negativo al punto che poco più di un mese fa il governo russo a affidato ad una grande impresa italiana una commessa che sfiora i quattro miliardi di euro non è un lapsus il mio che sfiora i quattro miliardi di euro d'altro canto non dobbiamo dimenticare una cosa nella partnership NATO-Russia
Che a Pratica di Mare
Fu realizzato un accordo che fece nascere il Consiglio NATO-Russia
Io credo che quell'evento di Pratica di Mare sia uno dei più importanti lasciti della politica estera dei governi Berlusconi
Perché quell'evento che fece nascere
Il Consiglio NATO-Russia fece nascere una modalità di dialogo che deve funzionare con il bel tempo e con il cattivo tempo
E che quindi è un ombrello che salvaguardia anche il che in caso di maltempo il canale del dialogo va sempre tenuto aperto anche ricordando ed è la seconda cosa che volevo dirvi e concludo che
Non bisogna mai dimenticare
Che la Russia fa parte di un'alleanza globale contro il terrorismo internazionale e che non va mai sminuito e svilito il senso di quella partecipazione della Russia all'alleanza globale antiterrorismo
Quindi muoversi sul filo dell'equilibrio è un qualcosa di buonsenso io so che al tempo dei va a fare al tempo delle ruspe il buonsenso sembra vinta aggio mamme la parola buonsenso continua a piacere
Vado veramente sul soffio dei secondi da mister Stoltenberg per chiudere questo nostro incontro abbiamo una promessa sta proprio su questi minuti volevo chiederle
Oggi probabilmente nessuno più si illude la democrazia non si esporta con la guerra
Ma allora e lo chiedo anche all'uomo politico Stoltenberg come oggi possiamo non solo difendere ma anche diffondere democrazia c'è un ruolo della NATO in questo lo chiedo perché la NATO non si occupa solo di difesa e di militare fa molte altre cose
L'obiettivo principale della NATO
Difendere i propri alleati
Tuttavia la NATO
Sta difendendo anche alcuni valori
Nel nostro trattato fondativo
Viene sancito chiaramente
Che i nostri valori principali sono la libertà
Le libertà individuali
E lo Stato di diritto
E questi valori fondamentali sono anche valori fondamentali di qualsiasi società democratica
Quindi la NATO è un'alleanza di ventinove democrazia
Nell'avere una forte nato a difesa della nostra società democratica e aperta
Concordo pienamente con il ministro Alfano
Sul fatto che le persone devono essere sicure per sentirsi libere
E abbiamo bisogno della libertà per una vera democrazia
Quindi la NATO sta contribuendo alla democrazia in parte grazie alla difesa che fa dei nostri paesi
Però stiamo anche cercando di aiutare non con la forza ma con la cooperazione con i partenariati
Anche a costruire istituzioni democratiche
In altri Paesi
Per esempio quando lavoriamo in Afghanistan
Gli aiuti anni stiamo aiutando per esempio a dare creare delle istituzioni governative per lottare contro la corruzione anche a difesa delle istituzioni democratiche
Proprio per difendere dalla violenza dal terrorismo dai talebani
Per esempio
La NATO si è impegnata molto nel fermare le guerre etniche nei Balcani negli anni novanta in Bosnia Erzegovina vicino all'Italia
In Serbia nel Kosovo
Anche lì la questione era fornire aiuto per creare pace dare fondamenta alla democrazia
Quindi al ruolo della NATO sì difensivo nei confronti di ventinove democrazie
Con su quasi un miliardo di persone che vivono in società democratiche schizzo
Però la responsabilità della NATO sta anche nel lavorare con i suoi vicini con i suoi partner in tutto il mondo e aiutarli a creare delle società libere e democratiche questo farà bene alloro
Ma farà bene anche a noi
Perché sì abbiamo dei vicini Tiberi democratici e stabili anche noi potremmo essere più sicuri senza
E dato che sono qui a Rimini a questo meeting posso dire che tutto parte di tutto questo sta anche nella libertà di religione
Spitzer che quando la regola l'atto fondamentale della NATO parla di libertà fondamentali
Questo comprende anche la libertà religiosa e la libertà di credo e la libertà di credere nel giro che in cui uno vuole credere
Quindi la NATO in Alleanza per la democrazia per la pace per la libertà
Grazie
Grazie
Nel salutarli tutti ricordo
Che sostenere il meeting si può in tanti modi partecipando agli incontri venendo in queste settimane anche aiutandolo nei vari postazioni dona ora e nel salutare i nostri due salute dei due salutare anche il ministro il segretario di Stato di San Marino qui davanti lo ringrazio per la sua interprete per l'amicizia con i miti che nel salutare
I nostri due ospiti sono sicuro che ministro Alfano non so in quale veste perché la situazione politica italiana è sempre molto attraente in grande evoluzione
Ma sicuramente compirà anche l'undicesima visita probabilmente l'anno prossimo e alla mister Stoltenberg e ricordo la sua promessa che vorrà tornare qui come questa volta forse in vacanza ma noi non lo lasceremo fare solo vacanza le perciò speriamo di vederlo qui con noi anche l'anno prossimo grazie per la vostra presenza