Un ricordo a cinque anni dalla scomparsa del Cardinale Carlo Maria Martini. Conversazione con Don Andrea Ciucci
Radio radicale siamo in questo spazio di approfondimento dedicato alla figura di Carlo Maria Martini cardinale arcivescovo
Cattolico teologo biblista e docente italiano morto il trentuno agosto del due mila e dodici
Per farlo oltre ad un documento di archivio che sentiremo alla fine di questa conversazione abbiamo interpellato don Andrea Ciucci benvenuto a radio radicale dall'Andrea
Buonasera a tutti voi
Ecco don Andrea un sacerdote della diocesi di Milano che attualmente presta servizio a Roma ordinato proprio da il cardinal Martini Autore di varie pubblicazioni
Immediatamente un ritratto del cardinale
Ai nostri radioascoltatori dall'Andrea
E con grande piacere che faccio questa cosa perché ho una memoria grata di quest'uomo è arrivato a Milano dal Giordano poco più di cinquant'anni
Rettore della Pontificia Università Gregoriana uno dei dei tanti luoghi del pensiero cattolico aveva sempre disegnato e fatto il professore e di colpo si è trovato Vescovo della città di Milano nel settantanove potete se ricordate che cosa succedeva nel settantanove è bello vedere le fotografie del suo ingresso in bianco e nero con tutto il grigio e il nero di quei tempi
Arriva come arcivescovo io ero un giovane ragazzo sono cresciuto con Luís mi ha ordinato prete sono vissuto per i primi anni nel ministero con lui
E quest'uomo era un uomo imponente me che una certa soggezione
Insieme estremamente mite
E appena chi guardava negli occhi aveva una memoria di cuoco e ho ancora in mente il fatto di un colloquio avuto con lui qui alla fine mi chiede di ricorda gli chiede di salutarvi mio padre che avete incontrato una sola volta dieci anni prima e in quell'occasione mi cippo che cosa aveva parlato con i dieci anni prima sesto per dire l'attenzione che l'uomo aveva nei confronti delle persone
è un uomo che ha impegnato a Mila alla Milano credente e alla Milano non credente a confrontarsi con la realtà con le questioni con le questioni che poneva la Società con le questioni che ponevano il cuore umano attraverso una cosa fondamentale che il Signore Gesù ascoltato nella scrittura
Ecco punto ritorna forte ha una sua frase che dice dovrei porre due momenti quello della mia scelta religiosa che risale a un tempo lontano
E la prima intuizione che Dio e tutto e tutto può chiedere io vivevo nell'ambiente dei Gesuiti e scoprivo la loro dedizione completa la sentivo come la radice di ogni decisione possibile
Ma mi accorgo che dopo molti anni o un po'o come riscoperto l'aspetto evangelico che cosa significa portare la buona novella tra la gente del mondo fino a questa rivelazione ho vissuto imparando mandando a memoria gesti e modi di essere poi ho trovato una maniera più personale
Acqua che nasce come sorgente questo
Un è un pensiero di Carlo Maria Martini proprio sui sulla sua missione vocazionale sul suo percorso pastorale
E sembra quest'acqua che nasce come sorgente quasi un ritratto dell'azione apostolica di Carlo Maria Martini perché RAI in qualche modo un sacerdote
Che anticipato quella chiesa del dialogo con la Chiesa che non guarda tanto diciamo al curriculum del fedele ma quanto ai peccati più eri peccatore più eri vicino alla alla possibilità di farne parte ecco questo modo così possiamo dire
Importante di essere uomo di chiesa e uomo anche delle istituzioni della Chiesa quanto è stato anche le volte non compreso dai propri contemporanei
Io credo che il modo di essere pastore di Carlo Maria Martini
Aiutava ogni persona o non credente
A confrontarti con le queste lettere della sua vita e con la rivelazione e la buona notizia di Gesù nel suo Vangelo e nell'esperienza concreta della vita cristiana io credo che sia stato apprezzato da molti
Per questa bisogna dirlo
Credo che tutta la mia generazione io ho cinquant'anni
è quella che ha potuto conosciute sperimentare e la Magiste durante l'incontro con la persona di quest'uomo
Ha potuto apprezza la serietà l'assoluta Sir
L'accoglienza del peccatore non è mai una cosa Lucky sempre l'accoglienza di una storia che deve fare i conti anche con le cariche quindi la questione estremamente seria lato sullo tappe di età l'assoluto rispetto e la capacità di riconoscere il Vangelo una opzione libera anche
Stima che aria ha insegnato agli voi donne agli uomini del suo tempo a riconoscere la scrittura una parola capace di esaltare la propria libertà non diminuirla
Un episodio molto importante che anche un pezzo di storia che radio radicale ha seguito risale al mille novecentottantatré
Come tu ebbe ricordato gli anni settanta e ottanta erano nel Nord Italia in particolar modo ter Reno di scontri e di azioni terroristiche all'interno di quella scelta di parlare con tutti di parlare anche con con chi diciamo era espropriato del del titolo di interlocutore
Ci viene alla memoria che uno dei suoi primi atti proprio come cardinale
Grazie anche a domeniche si era il cappellano della carceri milanesi di San Vittore inizio un un dialogo con le persone che intendevano dissociarsi dalla lotta armata e e soprattutto nel se sempre nello stesso anno gli appartenenti a Prima Linea lo scelsero come interlocutore
E deciso che in qualche modo anche di ha donarli di rimettere alla storia di della chiesa di Carlo Maria Martini le proprie armi
Nell'ottantaquattro punto furono trovate davanti la sede dell'arcivescovado di Milano
Tre borse contenenti armi kalashnikov fa Mazzuca e questa diciamo che che che fu in qualche modo fu l'inizio di una percorso differente per tante persone lo stesso Sergio Segio
Disse che il gesto di Carlo Maria Martini
Accelerò la fine della lotta armata e soprattutto contribuì Eva innestare il germe della speranza all'interno di coloro che avevano preso parte ha esperienza di quel tipo e quindi la redenzione dopo il carcere il cambiamento della vita ecco gesti faticosi gesti che comunque hanno o hanno investito Martini di una responsabilità anche civile molto molto importante e che hanno fatto sì che la Chiesa avesse un ruolo non solamente di enunciare il Vangelo ma anche di praticarlo quindi l'idea di un Vangelo pratico di un vangelo vissuto quotidianamente sembra essere un altro dei tratti distintivi di Martini
Papa Francesco direbbe che il Vangelo e capace di innescare processi
E dinamismi
Questa è la cosa credo significativa e importante il problema non è semplicemente a ripetere un'idea fosse anche una buona idea o anche una buona storia il problema è fare in modo che come ogni storia seria fa il punto inneschi e produca vita
E questa cosa che è la vita e la vita vissuta e cercate un'autenticità e capace anche di superare alcune barriere concettuali chieda Stato laicità non è la stessa che non è quella questione
è il cuore dell'uomo e la storia che genera ecco Carlo Maria Martini credo sia stato proprio capace di andare al punto di contatto a questo cuoco a che cosa il cuore dell'uomo è capace di fare e di generare davanti ai contesti alle situazioni che si mettono davanti sempre lo ci tengo ripetono ma perché credo che sia la chiave distintiva
Del magistero di Martini attraverso quell'operazione che è l'ascolto della scrittura l'ascolto
Orante e liberando della scrittura
Ecco proprio questo ascolto in qualche modo anche la parte del Carlo Maria Martini studioso perché lo abbiamo ricordato nella presentazione iniziale era un grande teologo un grande biblista e soprattutto si può se immediatamente
Nell'ottica e nell'idea anche di rendere accessibile la parola perché quello che magari diciamo ai nostri ascoltatori e vedono oggi nelle librerie nei luoghi che magari frequentano di un accesso abbastanza facile al ai Vangeli al Nuovo Testamento in realtà è stata una delle immediate azioni di Martini c'è proprio rendere viva la parola anche attraverso una a una ristrutturazione proprio del delle edizioni del Nuovo Testamento ricordiamo che nel sessantaquattro mi sembra curò una nuova edizione del Nuovo Testamento in greco e latino e questo diciamo soprattutto andando avanti nel tempo è stata una scelta sicuramente molto importante proprio per tutto quanto l'aspetto più che logico più anche interno se vogliamo alla alla alla vita e gli studi della chiesa
Il ventesimo secolo è stato per il mondo cattolico in una maniera particolarmente forte dopo il Concilio Vaticano secondo il grande tempo di una riscoperta della scrittura della pratica della Bibbia da parte di tutti credenti e non soltanto gli specialisti
E certamente Marchini lacerato un contributo nella prima parte della sua vita proprio come studioso appunto come accennavi lui era l'esperto cattolico in questo gruppo di piccolissimo ristrettissimo gruppo di massimi esperti che sono riusciti a ricostruire con la massima fedeltà possibile di testo greco originale del Nuovo Testamento quindi con un'assoluta fedeltà al petto nella sua prima parte
E poi invece con questa pratica che mi ha insegnato è abilitato a riscoprire credo nel mondo intero ci posso dire questa cosa che si chiama la lectio divina cioè questa pratica di origine monastica e antica che permette di ieri le me di leggere la scrittura mettendo in gioco la propria storia e la propria libertà
Della Pretura come incontro con il signore che prive fa
Ecco
Il pensiero di Carlo Maria Martini e senza dubbio non solo attuale ma ha toccato alcuni alcuni punti anche i critici di solito nella storia della Chiesa mi viene in mente ad esempio l'il grande moto che ebbene nel dialogo ecumenico chiamava e gli ebrei i nostri fratelli maggiori il grande rapporto anche che ha avuto con Laras con un rabbino capo ritratto con il rabbino capo di Milano ecco tutto quanto questo possiamo dire che ha proiettato tu hai parlato la chiesa del nuovo millennio però ha proiettato proprio anche l'istituzione chiesa oltre che il suo corpo intellettuale il suo corpo teologico verso degli orizzonti anche strategici importanti aveva capito
Già decenni prima delle grandi emergenze internazionali
Che il passo forse da segnare nel nelle relazioni era quella della conoscenza in primo luogo perché le comunismo inizialmente proprio conoscenza dell'altro cultura dell'altro cultura delle religioni cultura della pratica religiosa
Assolutamente di e questa cosa nasce quando credo che ma chi lo abbia incarnato in maniera estremamente significativa si riconosce anche tutto l'altro per il bene che porta Eternity la preziosità che ho fare in questo senso lo ha fatto a livello ecumenico mi ricordo come fu all'epoca significativa la scelta si era subito dopo il crollo del muro di Berlino e la e la fine del dell'Unione Sovietica il fatto che la Chiesa di Milano si gemello con una Chiesa russa ortodossa
Non cattolica
Dice dobbiamo aiutare loro a essere loro i fedeli a loro per crescere insieme dell'Evangelo
Credo una una scelta significativa e poi comunque davanti a ogni persona in questo senso io credo che una delle chiavi con cui penso a all'episcopato Marchini sia esattamente il fatto che lui ha riconosciuto nelle stenta complessiva della modernità con tutto quello che porta una grande risorsa certo che i limiti come ogni esperienza storica consegna sicuramente ma anche tutto come una grande risorsa proprio credo a partire anche da questo riconoscimento della dignità del valore unico e imperdibile di ogni storia di ogni uomo e di ogni donna
Se si guarda alle persone in volto
Si affrontano anche problemi differenti
Ecco don Andrea in conclusione nell'ultima parte della vita di Carlo Maria Martini fu segnata dalla malattia fu segnata anche da una malattia particolarmente crudele questo però in qualche modo non gli ha ha fatto ecco ammainare quelle che erano le proprie convinzioni il proprio stili di vita la sindrome di Parkinson lo afflitto per oltre sedici anni
E anche qui nella gestione del dolore e della malattia ha senza dubbio tracciato una linea di esempio per tanti non nascose mai di essere affetto dal morbo di Parkinson
Non solo frequentava luoghi di pubblica discussione sulla ricerca su come diciamo dare anche
Delle speranze ai malati e in qualche modo qui in nell'ultima fase della sua vita riuscì anche a concepire
Delle grandi riflessioni rispetto a quei temi che oggi sono eticamente sensibili chiamati eticamente sensibili Marche nella vita di un essere umano sono sempre eticamente sensibili ovvero il fine vita la malattia il dolore si pronuncio chiaramente contro l'accanimento terapeutico contro le pratiche e Attanasi che ma al tempo stesso ricca riflette molto su sulla ad sull'ultima fase della vita di una persona riflette molto sulla sulla morte intesa come sistema di compimento anche della vita e per chi crede della volontà del Signore
Io invito che a voler leggere qualcosa di Martini più lontano e tanti testi Matteo quando lui negli ultimi anni parlava della morte e e ne parlava in forma autobiografica
Parla della morte come un luogo duro
Difficile al al fino al limite Antonio diceva è il luogo dove sono costretto ad abbandonarmi in maniera definitiva sono costretto davvero a fidarmi del tutto
Anche della promessa di Dio
Non banalità ma neanche un po'questa cosa non non toglieva neanche una virgola della fatica e della tragicità dell'esperienza della morte
La Lilith la sua fede cristiana non era neanche lontanamente
Corriere non non consolante ma comunque non non trovava una via facile erano assunzione della difficoltà del del del mistero della morte fino in fondo sono pagine credo molto belle e più complessivamente dentro questo dibattito con cure certamente affrontato sì le grandi questioni
Era l'approccio che era significativo una delle cose per cui Martini ha ricordato e certamente la Cattedra dei non credenti Santoli invitò in Duomo a parlare a mettere in cattedra appunto che il luogo dove normalmente il vescovo
Emettono della sua chiesa erano un credente delle persone non credenti e c'è una frase che conclude spiegava
Questa questa esperienza che mi sembra particolarmente significativa mi diceva io chiedevo non se ci siete credenti o non credenti macchiette pensanti o non pensanti
L'importante è che impari anche a inquietanti
Se credenti a inquietare vide la vostra fede se non credenti a inquietare mi della vostra non credenza
Solo allora entrambe saranno veramente fonda
E penso che su questa frase di Carlo Maria Martini che veramente racchiude il senso di una grande ricerca umana filosofica teologica religiosa
Se don Andrea è d'accordo chiudere qui la nostra conversazione e ringraziandolo ovviamente per questi prezzi simili minuti che ci ha dedicato e e andrei ad ascoltare proprio uno stralcio di un'omelia di don Carlo Maria Martini del cardinale Carlo Maria Martini
Che avvenne nel Natale sono i giorni del Natale delle mille novecentottantaquattro proprio all'interno del carcere di San Vittore il carcere di San Vittore era in quegli anni
Un crocevia molto o grave se così possiamo chiamarlo era il carcere
Della banda della Comasina era il carcere delle bande armate dei terroristi era certamente una dimensione evangelica molto molto complessa nell'ottantatré appunto avviene il pentimento di prima linea avviene la consegna delle armi di prima linea Carlo al cardinal Martini
E quindi il clima è quello e sentì eremo delle parole che sono delle parole da un lato di grande speranza ma di grande consapevolezza proprio in virtù di quel messaggio evangelico che ha colmato ogni spazio della vita terrena di Carlo Maria Martini
Quindi ringraziando don Andrea ancora per questa conversazione ringraziando Carmine Corvino e regia andiamo ad ascoltare a concludere questo spazio di approfondimento con l'omelia del cardinal Carlo Maria Martini a San Vittore nel mille novecentottantaquattro
Grazie buon ascolto sia lodato Gesù Cristo
La ricorrenza del Natale anzitutto una ricorrenza storica
Essa
Segna l'anniversario
Di ciò che avvenne circa mille novecentottanta quattro anni fa
Quando nacque un figlio a Maria
Sposa di Giuseppe un oscuro discendente della casa di Davide
Da quel momento la storia
Si calcola in relazione
A questa nascita
E tutte le nostre vite tutte le nostre vicende
Rischio liete
Ormai da molti e molti secoli in tutto il mondo
Si calcolano
Secondo la relazione cronologica che hanno col momento della nascita di Gesù
Che se noi ci domandiamo più a fondo che cosa significa questo rapporto di tutta la storia umana
Lo voglia o non lo voglia
Al mistero della nascita di Cristo
Allora noi cogliamo nelle parole di profili del profeta Isaia
Una risposta a questa domanda
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce
Su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce ripulisce
Il Natale dunque un evento di luce
In un popolo che cammina nelle tenebre
Per la gente che abita in una terra oscura
E noi sentiamo quanto queste parole abbiano oggi la loro attualità
Perché dopo i fatti luttuosi drammatici dell'altro giorno
Noi ci sentiamo veramente un po'come un popolo che brancola nelle tenebre
E come gente che scende di abitare in terra oscura
Tante speranze
Tanti i Bilanci che si erano fatti dell'anno passato
E che avevano qualcosa di positivo sono stati come stroncati
Tanti cammini
Di speranza e di fiducia che si erano aperti e come se si fossero rotti dolorosamente nel nostro animo nel momento in cui piangiamo le vittime
Di questo orribile attentato
Nel momento in cui prendiamo per i feriti per le famiglie per coloro per cui questo Natale è una tale di dolore e di sofferenza
Veramente siamo come un popolo che cammina nelle tenebre
E come gente che abita in terra oscura
Invochiamo per questo
Con tutte le forze del nostro spirito
La presenza di questa luce che è Cristo
Che cosa dici tu o Signore
A questa nostra terra che soffre
Che cosa dici tu Signore a questo popolo che ha l'impressione di andare per cammini oscuri
Per Gesù
Ci dirà che la sua nascita
Non è un premio per l'uomo buono
Non è una gratificazione che viene data
A coloro che hanno fatto del bene
Ma è precisamente
Un momento di luce in una situazione tenebrosa
è
Un raggio di speranza laddove speranza umanamente non c'è
Il Vangelo che ci racconta
Gli eventi della prima Nascita di Gesù
Non ci fa illusioni
Sulla natura dell'uomo
La prima volta che Gesù nasce
Non è accolto
Non c'è posto per lui nell'albergo
E Giovanni dice in maniera più generale che la luce viene nel mondo
Ma le tenebre Nola comprendono
E ancora una volta noi che viviamo
Questa incredibile opposizione alla luce
Questa forza di resistenza al bene che sembra rompere
Tutti i legami di una società e gettare sfiducia sull'uomo
E per questo ancora una volta noi riascoltiamo oggi questa parola che non è soltanto più un evento del passato ma è una parola del presente
è la parola che dice
Oggi vi è nato un salvatore
Vi è nato perché ne avete bisogno via nato perché siete smarriti
Viene atto perché al perdette il coraggio viene dato perché non sapete guardare verso l'avvenire
Viene dato perché vedete del buio intorno a voi
Vi è nato un Salvatore che è il Cristo Signore
Non porta una salvezza facile non porta una semplice parola di ottimismo
Porta un realistico Essere di Dio come l'uomo che so fare
Per camminare insieme in mezzo alle sofferenze dell'uomo fino alla sua croce
Perché l'uomo abbia speranza
E questa
Certezza che il Cristo ci porta
è una certezza che viene anche confermata con un segno dall'alto
Gli uomini non esultano alla nascita di Gesù
Nessuno se ne accorge
è l'indifferenza che egli trova
Ma i CDC gli aprono e gli angeli cantano il Segno della gloria di Dio
E noi dobbiamo cogliere in questa parola del Vangelo un'opposizione
A quell'apparente trionfo
Del nemico dell'Uomo a quella forza diabolica che noi non possiamo non individuare in certi atti
Aggressivi dell'umanità
E all'opera
La malvagità dell'uomo
Ed è all'opera quella forza oscura che spinge l'uomo al male
E lo travolge fino a far sì nemico dice spesso
A queste forze oscure
Che si muovono nella nostra storia
Cristo oppone la sua forza di riconciliazione
E l'esercito celeste
Di cui ci parla il Vangelo di oggi è la risposta di Dio
Che è più forte
Del peccato dell'uomo e che è più forte della volontà distruttiva dell'uomo
E noi siamo qui come Chiesa
Testimoni di questa tenebra e testimoni di questa forza di Dio
Più che mai in questi giorni la nostra testimonianza sulla forza di Dio che vince il male
Deve levarsi forte quando la voce del male si leva
Talmente forte
Da superare tutte le altre voci
La forza della chiesa la forza di una comunità che cammina malgrado tutto nella fede e nell'amore
La forza di un popolo che crede che soffre e che spera la forza di un popolo che ha dato
Così tanti esempi di coraggio e di dignità
è necessario che si levi più che mai in questi giorni
Anche perché non si leva da sola ma davanti a sé
Gesù la sua presenza il suo amore la sua luce la sua verità
La nostra chiesa
La nostra Chiesa diocesana e la nostra chiesa italiana vogliono essere un segno di questa parola di forza che condanna il male propone il bene
Che depreca la malvagità e insieme
Propone ad ogni uomo che
E tentato di sfiducia un cammino
Di speranza
Una forza di ricostruzione una capacità di resistenza più forte del male spesso
La nostra chiesa
Vuol dare degli scemi e darà dei segni di questo cammino
Noi ci prepariamo come sapete per il prossimo anno a celebrare un convegno che avrà per titolo riconciliazione cristiana e comunità degli uomini
Sarà un segno di tutta la Chiesa italiana
Per indicare la forza di questo cammino
E qualcuno Dirac certamente quest'oggi
Ma come è possibile parlare in queste situazioni di riconciliazione
Di cammini
Di penitenza e di pace
Ma è proprio laddove l'uomo sente l'oscurità delle tenebre la paura della morte
Il timore
Di tutta una rigidità umana che ci puoi invade Ray sommergere proprio laddove noi siamo chiamati da Teo signore
A portare l'annuncio della tua vita della nostra vita
L'annuncio delle nostre comunità
Che sono sempre state così piene di dignità di forza e di speranza l'annuncio di tanti uomini e donne che vogliono sinceramente
La verità la giustizia e la pace
Di questo annuncio
Noi ci facciamo oggi gli ascoltatori
Ce ne facciamo lecco
Che vogliamo ripeterlo
Insieme con la Madonna madre di Gesù
Con la nostra vita
Per tutti coloro che sono assediati dalle tenebre dalla paura
Per tutti noi che guardiamo con timore verso l'avvenire
La gloria e la forza del Signore ci avvolta in questo Natale
E la parola che malgrado tutto ci ripetiamo Buon Natale
Voglia dire Natale buono per uomini
Che vogliono essere buoni che vogliono vincere il male che vogliono superare la sofferenza e la morte
Una tale buono
Per tutta questa comunità che è buona e vuole esserlo perché sente che la sua speranza e la stessa bontà di Cristo Signore che ci è stata manifestata
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