Festival della Politica - Porto Marghera 100. Ripartiamo dal lavoro

Bene buona sera a tutti adesso
Comincia il primo incontro del Festival dove ci vediamo dopo per un saluto per un ringraziamento più completo alle dall'appuntamento alle sette così vi costringono anche a seguire a seguire quello quello dopo
Tanto però volevo ringraziare di essere qui anche quest'anno siamo riusciti seppur tra mille difficoltà a realizzare sesti ma che credo che sia un un appuntamento molto importante cui tengo molto perché parlare di politica in questa in questa stagione sia per i problemi che abbiamo nel nostro Paese sia per tutte
Le questioni di carattere internazionale sia penso che sia quasi una necessità un bisogno e soprattutto un'opportunità per cercare di riavvicinare i cittadini alla politica
Ecco io adesso però mi fermo qua oggi è una giornata all'anteprima ci sono tre incontri come sapete dedicati al centenario di Porto Marghera
Non sarà solamente una ricorrenza ma soprattutto un'occasione per parlare del futuro di Porto Marghera e quindi la nostra città
Quindi io lascio parola lascio la parola
Ai ai relatori ai relatori di questo di questo primo incontro che prego avvicinarsi al al palco vedo Edoardo Pete tali S collega giornalista che coordinerà incontro e poi i rappresentanti delle delle tre organizzazioni sindacali che saranno con noi Paolo Dezza otto della CISL ha prego accomodati ricoprire onde la CGIL non è potuto venire Giammarco Giammarco
Con l'amato scusa Gerardo Cola Marco stilato con la Marco ma c'è un importante esponente comunque della segreteria provinciale metropolitana
Della UIL che lo rappresenta quindi io mi ci do subito la parola Edoardo e ci vediamo dopo il prossimo appuntamento grazie
Buonasera il tema come potrete leggere
è semplice ma difficilissimo visto l'argomento ripartiamo da lavoro
Vi sono stati presentati i relatori di questa sera
Il
Qui si parla del lavoro ma soprattutto si parla di di Porto Marghera il lavoro per maestre per tanti anni è stato il confronto con Porto Marghera voi sapete che cento anni fa nasceva Porto Marghera poco nel periodo della guerra colore precede Caporetto c'era una classe politica industriale e finanza finanziaria che pensava al futuro alla grande aveva incominciato a progettare Porto Marghera la prima domanda che vorrei fare nostri ospiti che sono esponente di punta dei tre sindacati maggiori in Italia
E proprio partendo da questo fatto a cento anni fa cento anni dopo
Cosa è rimasto di Porto Marghera e la fine oppure un nuovo inizio
E allora partiamo subito con
Compro onerosa Kaye della cui
Sì buonasera a tutti nella scaletta di confronto summum Porto Marghera avviata questo pomeriggio giustamente Nicola ha messo al primo posto il tema più importante il tema più sentito che il lavoro e l'occupazione
Tema però che olive
è legato conseguente voglio dire
All'oggetto del terzo confronto di stasera del senso quale futuro da scrivere
Cosa fare di Porto Marghera ecco soprattutto cosa fare a Porto Marghera
Prima si parlava abbiamo preso il caffè assieme Porto Marghera da sempre considerato un sito importante tra i più strategici d'Europa che ha vissuto però
In questi pochi dati ultimi armi una crisi all'interno della crisi
Causata Teresa ragioni ma insomma c'è stata la delocalizzazione si tappa la trasformazione produttiva che ha portato via posti di lavoro sia stato costi energetici
Eccessivi c'è stata poi la pennellata dell'ultima recessione che insomma in poche parole ci ritroviamo oggi con circa dieci mila lavoratori meno della metà sono descrivere al settore
Dell'industria
Porto Marghera che non ha saputo secondo me reagire prevedere alle contromisure che di volta in volta si presentavano è stata sempre vittima dei della politica dei veti contrapposti
Uno Porto Marghera che ostaggio di progetti faraonici mai realizzabili molte volte sono distrattivi
Ce ne sono stati e ce lo sono ancora
Soprattutto per quanto attiene l'aria legata alla logistica alla portualità
Ora Porto Marghera che ha visto spesso Pseudo imprenditori che si sono gettate su questo territorio
Prima illude do e poi deludendo quelle erano le aspettative e allora pervenire al tema io spero che questi imprenditori non si ripresenti Paris ai Dust di partenza qualora ripartisse qualche iniziativa intelligente
Ora per rispondere alla domanda
Sembra che finalmente Porto Marghera abbia di fronte a sé
Tutte le possibilità di una ripartenza perché
Il progetto dell'aria di crisi è un'occasione unica di rilancio anche Vieri equilibrio
Che è la grande scommessa che siamo tutti consapevoli e convinti non va assolutamente sprecata non va assolutamente
Va utilizzata tutta nella sua bellezza abbiamo per la prima volta le risorse certe statali per grandi progetti di insediamento
Qualcosa ci fa pensare che probabilmente avremmo anche delle risorse regionali
Speriamo provenienti dai fondi strutturali per i progetti
Di più piccoli per i progetti più limitati
Importantissimo
E per la prima volta
Sì pretende e si chiede tutti questi progetti garanzie specifiche per il lavoro e per l'occupazione
Ora la domanda è quale lavoro e quale occupazione ritorno all'introduzione Ar alla riflessione iniziale qui dobbiamo dare secondo me una discontinuità rispetto a ciò che eravamo abituati
Intendendo il lavoro però siccome si entra in un altro argomento mi riservo di entrare su questo punto più tardi
A Paolo Bizzotto della CISL sempre sulla stessa
Lei si è molto discusso perché sul tema del centenario se il concetto di celebrazione no qualcuno diceva addirittura festeggiamenti di evitare is esame deve per noi non è proprio così perché parte dal tema dell'esperienza per quanto abbiamo vissuto rientrano a Porto Marghera
Ed è vero che bisogna considerare anche veniva ricordata come la l'area con più alta concentrazione di manodopera d'Europa
Ma anche la più vasta area industriale d'Europa
Porto Marghera anche una caratteristica
Prossima la laguna
Non il mare
Quindi abbiamo un problema in più rispetto al l'utilizzo ad esempio del dell'infrastruttura che era una delle grandi vantaggi per cui è nata a Porto Marghera
E se nel diciassette nel nel mille oggi invece cioè seicento anni fa sono state create le condizioni
Per la nascita di Porto Marghera perché quando un Presidente del Consiglio Boselli di allora quando rimane sì avevo di Venezia e Volpi iniziano hanno questo tipo di progetto
Questa questa idea
Allora ci sono state c'è stata una convergenza anche per avere le delle condizioni per creare Porto Marghera parlo del di esenzione d'imposta di deroghe alle normative daziaria cioè si parlava anche di agevolazioni di sovvenzioni rispetto anche alle ai trasporti ferrovie quindi un'idea la visione di Porto Marghera che contenesse anche tutto questo anche con la richiesta però innanzitutto da parte di un gruppo che esprimevano la società in quel momento che avesse un rosato condiviso
Allora se poi nel tempo è vero come diceva anche Bruno ero crisi petrolifera
Vari la il fatto di portare la decisione di portare anche Lapo di spostare la produzione nei luoghi vicino alle materie prime e quindi il tema della della prima lavorazione della seconda lavorazione ma abbiamo vissuto tutto questo
Adesso la domanda è
Possiamo ritrovare le stesse condizioni
Quali agevolazioni per il rilancio di Porto Marghera
E credo che questa sia la più grande sfida che non ha solo il movimento sindacale
Ma anche tutta la società impegnata tutta la società civile già tutta la comunità è impegnato su questo
Ad esempio si parlava di aree crisi complessa
Questa è una grandissima opportunità
è chiaro però deve esserci una convergenza sia del Governo ma anche della Regione del Comune di tutte le parti coinvolte perché dare crisi complessa ad esempio prevede degli degli incentivi e le agevolazioni per le imprese quindi bisogna attrarre imprese
Sono soldi nazionali ma però noi chiediamo che anche la ragione intervenga su questo perché si parla dei progetti dei finanziamenti di oltre un milione e mezzo ma sotto un milione e mezzo che si fa quindi fare intervenire che la Regione cioè aprire un altro soggetto
Però abbiamo che il tema ad esempio della degli spazi doganali
Quindi zona franca stato provato il governo dal governo la possibilità di avere la zona franca estesa dovrà avere un'estensione dei quaranta e cinquanta cioè Petri quindi stiamo parlando
Di anche queste di un'opportunità allora se questo è io credo che questo portualità vaga colta però dobbiamo fare anche i conti con con alcuni elementi il primo tema delle certezze
C'è però un investitori vestirà Porto Marghera deve avere delle certezze
Certezze che progetto passa certezze burocratiche l'incertezza o la mancanza di condivisione da parte di tutti i soggetti coinvolti rispetto a un progetto rende difficile senza investimenti
Non ce non c'è attività senza attività non c'è lavoro
Quindi abbiamo il tema delle certezze che dovranno però anche confrontarsi con tema la sostenibilità
Non solo con una sostenibilità economica
Porto Marghera anche un altro tipo di problema anche una sostenibilità socioculturale
C'è anche un tema di società di sostenibilità ambientale
E questo dobbiamo metterlo in conto rispetto per esempio ai ai no
A alle volte a dei semplici no secchi no che però contrappongono anche signore di minore diciamo numerica di di realtà numerica inferiore però si contrappongono a dei progetti invece per il rilancio di una gioco passionale produttivo
Quindi allora dobbiamo porci un altro problema se come riteniamo Porto Marghera diventa il momento più importante per tutte le forze produttive ed economiche sociali del rilancio quindi è una una prova di dove sarà valutato nel gruppo dirigente
Dobbiamo che nello stesso tempo decidere
Da chi come governare questo processo quindi noi diamo anche se ha proposto nei diversi tavoli dal tavolo permanente a stiamo anche preparando CIA a un intervento con Confindustria rispetto un patto a un patto non solo con i due sono tutte le forze imprenditoriali su Porto Marghera
Ma anche il tema della governance e come il sindacato dei lavoratori partecipino a questo progetto questo processo che necessariamente deve deve iniziare in questa in questa realtà
Ci sono delle opportunità che ci riportano a cento anni fa
L'occasione va colta tenendo anche conto che il riferimento di Porto Marghera diventa un'opportunità non solo per Marghera per la città metropolitana ma diventa un'opportunità per tutto il Veneto e per tutto il resto
Cioè avere un'area con questo sistema di infrastrutture una una disponibilità di aree industriale che per certi aspetti è satura nel gene la nostra ragione a maggior ragione serve una un coinvolgimento e un un progetto condiviso da tutti i soggetti proprio per il rilancio e le condizioni ci sono proprio per parlare di futuro
è l'unica una delle condizioni abbiamo posto succederà di Porto Marghera il tavolo
Al nel comitato non comitato che presieduto dal persino ma il comitato per il centenario di Porto Marghera abbiamo abbiamo detto parliamo di futuro era la nostra condizione per parlare del centenario di Porto Marghera
Enrico pieno CGIL
Io credo che lo studio della storia
Serva
Serve perché semplifica si decide se quelle direttrici sono utili ovvero se quelle direttrici sono come dire conflittuali rispetto a ciò che serve
Io non certo di questo non parlo anche per incapacità
Però mi piace pensare che il centenario di Porto Marghera in realtà sia anticipato da un evento ancora più importante per Venezia che sia il mille ottocento e quarantasei e cioè quando venne inaugurata la ferrovia
Che unisce la terra ferma al centro storico Venezia in quella fase è una città tutta insulare
Che decide se lo sviluppo si fa la Giudecca che ipotizza uno sviluppo in terraferma ma che fondamentalmente sta pensando a se stessa
Dalila primaria industriale dove si cerca una manifattura a basso costo Dalila secondaria industriale
E poi nel mille novecentosessantasei la terza area industriale con un una legge che non solo ne definisce i perimetri ma all'interno di quei perimetri definisce la quantità e la qualità di produzione che si devono fare
E quindi destinato alle aree al petrolifero al metalmeccanico alla chimica in percentuali definite per legge
Mille novecentosettantuno probabilmente il picco massimo di occupazione trentacinque mila passa lavoratrici e lavoratori in questo sito
E poi da lì probabilmente il lento inesorabile declino che secondo me ha responsabilità e anche strascichi che stiamo in qualche modo tentando di affrontare è possibile ipotizzabile pensare allo sviluppo di Marghera per legge
No
Non lo è semplicemente perché quel mondo manifatturiero industria pesante quel tipo di lavorazioni
Non assomiglia neanche lontanamente a ciò che il mondo in cui siamo collocati oggi che è un mondo di reti che un mondo di trasferimenti che un mondo che sta parlando di uno sviluppo che si chiama quattro punto zero
Che fondamentalmente è un interscambio mondiale di database degli atti
L'industria si baserà sempre di più su un'elaborazione personalizzata casto Mezzate rispetto a ciò che noi esigiamo come consumatori
In base ad archivi che vengono destinati insomma le tre più grandi imprese del mondo sono Google Apple Microsoft stiam parlando di quella roba lì
Che sviluppo diamo a questo territorio basandoci su quella storia
Quella ferrovia ha un significato molto evocativo cioè di ponte che unisce di capacità di rendere Rete in un territorio in cui arriva della merce in laguna come dice bene Bizzotto e quella mensa ha bisogno di due cose di un luogo fisico dove stare e di un luogo fisico dove viene elaborata quella merce
Porto Marghera è quella cosa lì ed è rimasta quella roba lì per molti anni in un mondo in cui l'evoluzione le crisi le guerre hanno condizionato direttamente il modello produttivo di questo territorio
E non dobbiamo neppure dimenticare però che questi cento anni di storia di Porto Marghera non portato di lotte sindacali per i diritti di chi ha lavorato per il diritto alla salute per il diritto al Salario per sancire alle otto ore
Che ancora di cui ancora oggi noi beneficiamo non solamente a livello territoriale ma anche a livello nazionale per quanto hanno portato nella contrattazione collettiva
Oggi resta questo a Porto Marghera
Resta un'area gigantesca attrattiva perché all'interno di Retiche l'Europa e il mondo hanno destinato e che anche in maniera casuale impattano direttamente con il perimetro territoriale di questa città
Che come diceva qualcuno va vista dal mare non va vista dalla Terra Venezia e proprio dal mare la vista perché quello è un sistema di direttrici che parlava a quell'industria prima e che deve parlare all'industria oggi però se non è possibile credo io per quel poco che capisco ipotizzare uno sviluppo che che parli che parta dalla legge che determina quali siano le linee d'investimento perché è importante che l'investimento venga tratto anche d'altro
è impossibile ipotizzare uno sviluppo di Porto Marghera basato sulle speculazioni
è impossibile pensare allo sviluppo di Porto Marghera senza una programmazione che coinvolga tutti i soggetti del territorio è impossibile pensare a Porto Marghera senza un disegno vero
Che pare lo sviluppo vero e soprattutto interessanti al sindacato che parli di un lavoro buono
Perché tutto lo sviluppo che c'è stato nel due mila e quindici nel due mila e sedici anche in questo territorio probabilmente l'Italia rimbalzato
La crisi forse è finita forse siamo un po'fuori dalle secche ma quel lavoro determinato lavoro debole povero precario mal pagato senza una pensione senza diritti fondamentali
Che non sono diritti come dire lontani dalla dimensione della libertà personale del fatto di autodeterminare la propria vita
E allora si sviluppo deve essere come deve essere sì abbiamo tutti gli elementi nel pre nel nel nel piatto da poter elaborare lo sviluppo se l'area di crisi complessa di Venezia non di Porto Marghera
Se l'aria di crisi non complessa destinata al Veneto orientale se l'accordo regionale che favorisce anche quella direttrice di sviluppo all'interno di quelle aree non parla in un concerto assieme
Avremo semplicemente delle macchie forse di sviluppo incontrollato transitorio che non arricchiscono il territorio ma che favoriscono le speculazioni semplicemente questo
Credo che la sfida che ha davanti questo territorio in realtà non non debba parlare del breve periodo perché gli appetiti del turismo sono tantissimi
Perché la la vocazione turistica di questo territorio d'eccellenza
Certo sa battona certo mordi e fuggi certo ma di qualità anche certo deve trovare una connotazione chiara all'interno di questo piano di sviluppo
Le forze ho finito le forze come dire
Che ci dividono
Tutta questa volontà di autoreferenzialità
Il fatto di parlare di questo territorio anche ipotizzando come grande sviluppo una grande possibilità di fattori esogeni che non riusciamo ad attrarre perché ci sono grandi capacità rischiano veramente tutti questi assieme di creare un cocktail che ci porta a un impoverimento ulteriore
Che non parla di benefici per le per la gente quello che si interessa che ci sia lavoro buono per le persone che lo hanno perso e quindi per corsi di formazione matching tra domanda e offerta mercato del lavoro efficiente
E dall'altra parte che palle una parte della popolazione giovane
Che finisce gli studi e che purtroppo Confindustria banalizza in quel modo egli trentenni preferiscono masterchef piuttosto una fabbrica gli abbiamo spiegato che trecento euro al mese probabilmente non sono neppure molto una fonte di autonomia per le persone che lavorano
Ora mi pare di capire che non è un affine mai un futuro è un inizio un inizio diverso vivamente
Complesso
Differente non solo per il quattro punto zero dal passato
Ma in questo futuro una parte importante ce la fa per esempio la bonifica non a caso sulle bonifiche si stanno già mettendo i finanziamenti maggiori anche dall'estero c'è Società Americane puntano sulle bonifiche di Porto Marghera
L'altro fattore che volevo così due spunti per discutere che quando è nato nel cento anni fa il progetto di Porto Marghera il gruppo aveva anche una holding quindi aveva anche una banca che li finanziava
Il Veneto con le sue banche ha dimostrato una difficoltà enorme io penso anzi ma è un mio parere che il progetto di modello veneto sia avvocato insieme all'esperienza ultima di Veneto Banca nella Banca Popolare di vicenza come si può alimentare dalle band all'interno prima si parlava in Regione una rinascita del territorio
Se
Con una pecca come questa allora cominciamo riprendiamo il giro prima cosa che ma guarda
Faccio un esempio pratico non parlo di banche prima dicevamo che una delle sventure
La storia di Porto Marghera è stato il costo eccessivo
Dell'energia
Siamo stati dieci anni a parlare sarà possibile o meno fare un consorzio tra l'Empress che erano a Porto Marghera per produrre solo ai fini industriali le delizia non è stato possibile
Io non sono tanto ottimista su questo
Guardi per quanto riguarda la questione delle bonifiche il patto con i Pato per Venezia
Dovrebbe chiudersi la questione rimargina menti e concludere il tema delle bonifiche
Però rimane ancora aperto il piano pesci la questione delle fognature decumates allo smaltimento ma fatte le aree
Decise le are bonificate il problema è come attrarre l'investimento produttivo
Cioè non è sufficiente dire che i terreni sono bonificati a quel punto bisogna costruire
Faccio riferimento per esempio anche i terreni di terreni i centosette Trisaia disposizione dove stiamo attendendo
Che il Comune facce Rosi processi assuma la responsabilità di queste aree si inizia per esempio dette tenendo presente che cinquanta il per cento di queste aree già bonificato
Quindi il problema come attrarre lavoro
Poi per quanto riguarda i finanziamenti è vero che e il patto del mille novecentodiciassette c'erano le banche
Ora il tema si pone e presente io le organizzazioni sindacali hanno denunciato da tempo denunciavano da tempo come nelle banche fosse rivolto alla speculazione finanziaria anzi che fosse rimesso il denaro nel sistema produttivo
L'abbiamo fatto con passaggi in più stiamo sostenendo tra l'altro con la politica con incontri adesso con il governo
Si apre il tema dei fondi completa dei fondi prevede come po'complementare come dirittura i fondi prese complementare anziché rivolti esclusivamente alla speculazione finanziaria per il reddito possono essere introdotti nell'economia reale
Quindi ecco il perché ed è una scelta lo fa perché su questo ma soprattutto ritorno al ragionamento iniziale deve esserci una convergenza di tutti i soggetti perché come abbiamo già visto il fatto che tutti i soggetti non siano coperti ed è stato un unico progetto condiviso
Mente una volta al governo una volta allenavo la Regione nelle condizioni di dire è meglio lasciar perdere peso asso che entrare con entrambe le mani nel nel ragionamento nel problema
Rapidamente anch'io mettiamo a fattor comune gli elementi e cerchiamo di capire come questi elementi si possono alimentare punto primo
Viene detto che le bonifiche sono ultimate
E questo è già un primo problema
Lo è perché la il ragionamento sui marginalmente cioè di quel su questa lunghissima
Muraglia che dovrebbe separare terra d'amare
Qualora fossero terminati apre comunque al problema della mungitura
E le falde c'è il problema della depurazione della questo il problema che l'aria Dessì investito interesse nazionale che è stata già ristretta rischia addirittura di essere ristretto ulteriormente
Quell'aria dei vincoli che non sono solamente vincoli ambientali ma anche vincoli su che tipo di operatività mettere in campo su quei territori
Secondo punto
Sì ultimeranno le bonifiche
La nostra normativa la dico in maniera molto sbrigativa e banale
Impegna chi ha inquinato nella pulizia di quei terreni
Però ogni anno che passa passa del tempo le imprese nascono come ogni siccome ogni corpo fisico crescono invecchiano Mogliano
E sempre meno quando i termini si allungano così tanto è facile identificare la responsabilità in un soggetto che c'è quando è grande grosso e duraturo non c'è quando il soggetto non c'è più
Quei costi sono parte integrante del progetto di sviluppo che si fa su questo territorio semplicemente credo non sia giusto che paghi Pantalone però credo non sia giusto che con la fiscalità generale si intervenga in un territorio in cui qualcuno ha si è arricchito di quelle risorse e per bonificare quel quei problemi si utilizzi la fiscalità generale territoriale
Punto terzo chi finanzia
Vero il sistema bancario italiano un sistema bancario complicatissimo la la il sistema bancario veneto è stato un sistema bancario che insomma di cui gli affetti
Siamo tutti drammaticamente messa al corrente il giorno dopo giorno io però sono sicuro che sia tra capitale quando c'è un progetto
Continuo a dirlo ma non con una vena polemica ma voglio dire con una proprio con la constatazione io non ho ancora capito
Quale sia il disegno sulle aree di Porto Marghera ma soprattutto stante che la normativa dello stato di aree di crisi complessa riguarda l'interezza del territorio comunale di Venezia
Che per buona parte fatto d'acqua non ho ancora capito quale sia il disegno strategico che c'è sulla città
Dico tre criticità semplici punto primo su Venezia esistono responsabilità amministrative di tre o quattro enti
Che ogni qual volta lo diceva Bizzotto prima si deve decidere su una bricolage si deve decidere su una strada rischiano di confliggere per responsabilità punto secondo il Comune di Venezia è collocato in un'area che si chiama metropolitana quell'area metropolitana da tempo aspetto un piano strategico
Possiamo ipotizzare che il piano strategico sia anche un piano industriale dell'area metropolitana che funga da Progetto per quest'aria desse questo può essere anche una una forma di facilitazione di questo accidenti si faccia al piano strategico della città metropolitana che tutti sappiano che concorre alla democrazia lo sviluppo di questo territorio quali sono le direttrici condivise democraticamente punto terzo
Si attraggono lì investimenti se il territorio ha una forte vocazione alla legalità perché la legalità è un costo che ha le imprese i lavoratori i pensionati i cittadini pagano quotidianamente Venezia
Non ha brillato per legalità in questi ultimi anni anzi e buona parte del problema delle bonifiche dell'ultimazione dei marginalmente i nasce proprio dal fatto che un comitato d'affari sempre più spesso si è appropriato di risorse e ha deciso di lavorare in una certa direzione
Progetto disegno politico legalità
E arriviamo al tema del lavoro cioè quindi al
Ripartiamo dal lavoro
Progetto disegno politico legalità ma tutto questo ne porta lavoro altrimenti lo ma che tipo di lavoro deve portare sarà ancora un'estensione del turismo sarà invece una moltiplicazione della fabbrica di nuove fabbriche di nuovo interesse
Comunque un Vega che che cresce e si dilata oppure che cosa sarà cioè che lavoro che lavoro ci sarà in questa città metropolitane beh abbiamo detto che questo può essere la volta buona
è una sfida che vada colta
Importantissimo a differenza del passato
I progetti chiedono pretendono garanzie specifiche sul lavoro e sull'occupazione
La domanda e legittima quale lavoro con l'occupazione
E qui dobbiamo dare secondo me discontinuità ad una vecchia nostra impostazione alla quale noi eravamo abituati tutti
La domanda del lavoro secondo me non dovrà non potrà più essere pensata
Ho definita in maniera astratta improvvisata come potrei fare adesso io intervenendo stasera questo dei dibattito ma dovrà provenire certamente dei Progetti dagli investitori
In base a quelli che sono ora due settori proposta
Solo allora si saprà che tipo di lavoro avremmo e beh però dovremo farci trovare preparati per questa sfida e al riguardo le figure di lavoro medio-basse noi dovremmo lavorare
In tempo reale però una formazione diciamo rapida che specializzata e quindi dovremmo organizzarci di conseguenza
E per le altre figure quelle di alta specializzazione noi dovremmo fare magari fare già un patto con le università e con le scuole
Inoltre altra cosa che qui abbiamo sempre sottovalutato anche lavorando sul medio periodo valorizzare quello strumento dell'Ets che non è stato mai volevo dire utilizzato in pieno sapendo che contestualmente noi dovremmo
Pensare al reinserimento
Delle persone che sono uscite
E contestualmente anche all'inserimento dei giovani una cosa che ci sta molto a cuore e di volta attuale questo gli giorni anche nel brano dibattiti televisivi
Per fare tutto questo
Lo ha anticipato l'amico Bizzotto bisogna però di munirsi di uno strumento per essere preparati
Noi l'abbiamo chiamato lo chiameremo o possiamo chiamarlo osservatorio permanente sui bisogni e sui risultati una cosa che deve essere sempre monitorata
Formato da le parti datoriali formato dalle organizzazioni sindacali
è formato e magari coordinato anche dall'istituzione da davo da Veneto Lavoro ora siccome tutti questi attori che ho citato non sono previsti ai tavoli del Progetto dell'aria di crisi
E all'attività dell'attività dei bandi
Noi abbiamo provveduto quindi a richiedono un tavolo specifico che sia parallelo e complementare
Perché è impensabile non Monica Ricci dicevo
E speriamo poi per concludere solo specie facilmente deve portare Porto Marghera poi come volano dell'economia quanto meno di questa area metropolitana
Partendo dal presupposto di cosa significa il lavoro per la persona
Da Giovanni Paolo secondo a Papa Francesco il tema dalla nostra Costituzione
Dal
Dagli statuti delle organizzazioni sindacali cioè il rapporto con la persone rispetto alla persona del valore che ha il lavoro per la persona
E per la società dove la persona inserita quindi questo l'elemento che ci permette ci deve far discutere anche sulla qualità del lavoro su che tipo di lavoro quindi lavoro un solo reddito
E lavorato e lavoro non solo reddito per l'impresa quindi oltre che per i lavoratori
Però le condizioni ci sono perché parliamo di trasformazioni
Però nel tentare anche di proporre dei dei dei piani dei progetti anche di trasformazione ma anche di nuove di nuove realtà produttive
Dobbiamo anche sfatare una cosa nel senso che la il tema del lavoro
Quanto il lavoratore può dare al lavoro in termini di partecipazione
Si ricorda ad esempio ci ricorda Porto Marghera prega di vertenze perché anche questo può e a volte viene usato no troppo conflittuale Porto Marghera troppo sindacato troppe lotte sindacali
Dimenticando che proprio per il le trasformazioni di Porto Marghera per le necessità poi abbiamo vissuto che la stagione del terrorismo a Porto Marghera dove il movimento dei lavoratori si è schierato esclusivamente dalla parte per la difesa del contrasto e con nel contrasto alla difesa dei lavoratori nel contrasto al terrorismo e di quella logica
Però dei siamo ricordati per le vertenze del Breda negli anni negli anni Cinquanta dove il della Sirma siamo ricordati per la licenza media Montedison per la Sava però non siamo ricordati per esempio perequato abbiamo dato nella costruzione non solo di diritti e tutele ma anche lo sviluppo da Porto Marghera e quanto abbiamo dato che in termini di vite umane per lo sviluppo di Porto Marghera
Così forse più alti reclutatore industriali di tutti i settori industriale che siano mai stati niente morti di Porto Marghera non riconosciuti e ancora si continua a morire
Allora nella né parlare di lavoro
Dobbiamo dire che questo che c'è una sostenibilità quindi lavoro va cercato l'interno dello sostituita malese che era una cosa che non possiamo perdere l'opportunità che il manifatturiero rimane a Porto Marghera
L'esempio della raffineria della P che MiTo sono aziende Fincantieri cioè aziende che hanno saputo anche nella crisi trovare i giusti sistemi per poi il rilancio produttivo
Sarà un tipo di lavoro di qualità questo noi vogliamo faremo di tutto perché questo possa essersi dipenderà anche del tipo di richiesta
Se stanno già valutando le dichiarazioni di interessa il titolare di crisi complesse quindi la possibilità di avere finanziamenti
Per poter investire e per poter produrre a Porto Marghera ad esempio potranno esserci anche delle novità rispetto alle la zona franca cioè un allargamento così consistente da zona franca
Porterà diversi tipi di produzione dalla logistica noi riteniamo del manifatturiero però è chiaro che avendo eccetera innovazione come Lea Aitala Porto Marghera questo servirà anche per diverse forme di lavoro
Poi però dobbiamo essere altrettanto chiari su alcune questioni cioè scippati
Stiamo parlando di nuove realtà produttive ma potremo parlare che di trasformazioni delle attuali attività ed è importante che quando all'interno dei processi di trasformazione
Di anche i che passano anche ammortizzatori sociali poi ci sia dispetto
Degli accordi e dei patti
Faccio l'esempio due due riferimenti
Quando alla Montefibre Sud trecento contrazione per trentasette esuberi poi si parla di vengono promesse novecentosettantotto occupati e ad oggi sono quindici occupati
Oppure come alla vai messo su duecentottanta esuberi siamo a zero compatti ma questo non fa bene né al sindacato non fa bene alla società ma non fa bene alla credibilità dell'interlocutori
è chiaro che l'ora su questo quindi il tema della partecipazione dei lavoratori ed al sindacato nei processi dovesse sia che perché abbiamo anche altre possibilità abbiamo il tema della bilateralità che può essere utile
Quindi avremo bisogno anche di una formazione per una collocazione rompere una ricollocazione proprio significa gestire i processi anche i processi le crisi
L'abbiamo fatto abbiamo però la necessità che questo comporti una coerenza
Allora potremmo anche programmare degli investimenti già il fatto che siamo tutti d'accordo che convergiamo su un progetto sulla visione io vorrei usare il termine visione anche per andare oltre la semplice matematica di numeri o o di persone o di odiarlo di milioni di euro
Avranno bisogno su questo significa poter anche programmare progettare una formazione utilizzare le politiche attive
Gestire i processi anche dire industrie dell'amministrazione o di nuova o di nuove attività produttive però per far questo appunto e bisogna cogliere sia le opportunità non lo stesso De poteva Sensi PattiChiari quindi meritoria ma comunque a un progetto condiviso
Rete poiché ad esempio come la raffineria
Se
Ci sono anche delle potenzialità di aumentare l'attuale produzione Deco divise un importante alcune portate produzione però per far questo significa rafforzare sia sulla raffineria però è chiaro anche che deve esserci una grande tensione una grande una grande fiducia al suo rilancio del Porto Marghera
Se invece per divisioni per benino non c'è un progetto chiaro
E non c'è non catturi amo innanzitutto la fiducia di chi deve investire per probabilmente tutti questi progetti anche tutte queste nostre possibilità con tutti i diversi interlocutori
Non non saranno portate a termine proprio perché mancando l'investimento mancando il lavoro poi viene meno l'aspetto più importante che è quello di dire
Occupazione quindi anche per le persone in cerca di posti lavoro per una una nuova ricollocazione con in particolare attenzione ai giovani
Questo l'altro elemento però per far questo da Sensi ritorno al progetto condiviso quindi accordi Progetti e le organizzazioni sindacali sono pronte perché noi vogliamo far capire anche che abbiamo uno strumento che il tema della contrattazione quindi attraverso la contrattazione siamo che pronti a verificare a discutere di vari progetti che nel territorio potrà essere sarà infatti
Io condivido praticamente tutto
Cerco solamente di chiarire a me stesso un principio che probabilmente può essere serenamente insomma obiettato
Per legge
Ho per impostazione politica
Si attraggono investimenti ma difficilmente si decide dove vengono destinati cioè io non posso obbligare un certo tipo di investimento posso per legge o per decisione politica creare le condizioni
Affinché un certo tipo di sviluppo sia fatto un certo tipo di sviluppo non sia affatto
Per fare questo ho bisogno di un disegno globale generale di futuro di prospettiva del mio territorio
è secondo me banale ma non lo è così tanto se guardiamo alla storia degli ultimi vent'anni di questo territorio
In cui è stata fatta un'antologia che ha riempito cassetti di accordi che fondamentalmente non hanno prodotto ciò che avrebbero dovuto produrre
Perché alla fine ci sono molti elementi quando si parla di lavoro cioè l'occupazione nel territorio
C'è un impianto legislativo nazionale che ha di fatto impoverito dico impoverito tutele dimensioni lavorative in capo ai singoli e c'è una cosa che sta succedendo oggi in Veneto e oggi a Venezia
Perché non stiamo ragionando di un territorio e a volte pare una fotografia in bianco e nero mai che abbiamo scattato dieci anni fa
Questo era il territorio più ricco d'Europa
Noi qui avevamo la ricchezza
Non ci siamo accorti della crisi abbiamo fatto finta che non ci fosse
Abbiamo in qualche modo ipotizzato percorsi assolutamente autodeterminati ma fondamentalmente non abbiamo pensato al futuro non abbiamo pensato allo sviluppo sostenibile non abbiamo pensato alle persone che lavoravano
Questo ha determinato in noi che cosa
Macchie di leopardo diritti territorio che si sono autorganizzative e i modi per mani amo sul campo tecnologico sull'innovazione aziendale per meniamo leader mondiali
Noi abbiamo potuto superare la crisi perché ci sono stati imprenditori e lavoratori che hanno capito il momento lo hanno interpretato allo rischiato ma da soli
In un momento in cui come oggi la nostra industria il nostro voto te peer cresce dell'uno e sei per cento
Le nostre esportazioni aumentano in maniera esponenziale l'anno prossimo andrà meglio in questo momento c'è un picco minimo di occupati a tempo indeterminato è un picco massimo le code delle vertenze
E la nuova occupazione che senso era errata che di per sé precaria
Che porta a una totale mancanza di posti di lavoro cresce l'economia diminuisce il lavoro
Poi la storia ci insegna del luddismo ci insegna dello sviluppo tecnologico che ha depotenziato i posti di lavoro si insegna di un sacco di cose
Ma fondamentalmente la storia ci insegna che il lavoro si spostasse la politica determina percorsi di sviluppo e orienta quel lavoro
Allora la prima domanda e vado rapidamente alla fine la prima domanda è se ci interessano sviluppo che non dà lavoro
E credo che non sia possibile che anzi sia di per sé è un gioco di parole che non funziona molto male lo sviluppo interessante se genera sostenibilità S. genera lavoro punto secondo se quello sviluppo e a basso valore aggiunto e continuiamo a fare la concorrenza un manifatturiero che non possiamo più sostenere semplicemente perché l'economia di scala non possono più permettercelo
Siamo destinati a una rincorsa di quella cosa che ha tenuto in piedi buona parte del nostro tessuto industriale in lavoro nero il lavoro del contrattualizzato le forme straccione di lavoro che hanno portato salari da seicento settecento euro al mese una flessibilità che ha portato ad assunzioni di uno due tre mesi
Abbiamo bisogno di un welfare
In italiano suona meglio di un benessere delle persone e io dico in un territorio come questo quello di benessere deve partire da questo territorio
Abbiamo bisogno della considerazione che sempre di più sempre di più il lavoro non è a tempo indeterminato e le persone sempre di più e questo motivo di crisi identitaria
Non sono più mio padre un ferroviere mio padre un operaio mio padre un vigile urbano non è più così
Io non so i nostri figli cosa diranno di nome della generazione di quarantenni mio padre cosa forse a mio padre mio padre
Perché sempre più il lavoro è frantumato il lavoro parta anche di una professionalità verso il basso perché faccio qualche cosa modello agenzia interinale in cui sono due mesi in pizzeria
Venti giorni in autogrill tre mesi faccio l'impiegato stiamo parlando mediamente di laureati
Questo è il profilo professionale medio che viene offerto alle persone che lavorano oggi quindi
è possibile ipotizzare un mercato del lavoro anche territoriale
è possibile ipotizzare un'analisi dei fabbisogni a livello territoriale un matching tra domanda e offerta e un percorso di benessere che preveda per questi lavoratori anche il mantenimento di istituti contrattuali a prescindere
Dal tipo di lavoro della continuità lavorativa che questi svolgono lo dico perché esperienze contrattuali estremamente autorevoli antichissime hanno previsto per questo tipo di mercato del lavoro flessibile
La possibilità di mantenere in capo alla persona i diritti e non di dare quei diritti al datore di lavoro
Noi dovremmo farla questa rivoluzione semplicemente perché questa è la lettura cioè di spostare il diritto del lavoro il welfare il benessere meglio la pensione l'anzianità del mio lavoro
Diritti minimi le ferie diritti minimi i permessi diritti minimi la mia linea sviluppo professionale dal datore di lavoro
Fuori e riassegnarlo la dimensione personale del lavoratore solo così secondo mai leggere in un mercato del lavoro che sottrae lavoratori dal bisogno e che non permetterà più questa alternanza lavoro povertà
Due dati ho finito
In Veneto i poveri attualmente sono ottocento mila di questi ottocento mila poveri sotto la soglia di povertà a centocinquanta mila solo bambini
Che non si curano che non hanno il diritto allo studio centocinquanta mila bambini una città medio-grande di questo territorio veneto non si cura non studia son piccoli
A partire da loro si crea lo sviluppo a partire dall'estensione di quei diritti si creano sviluppo non pensando solo alla Pica Lita della nostra società ma a partire da quello lo sviluppo deve essere organico
Globale e interessante il resto io la chiamo speculazione
Andiamo verso presa la conclusione del dibattito che stiamo come ultime domande su questo tema io penso che la generazione dei nostri figli o dei giovani sia la più sfortunata da quando c'è l'unità d'Italia
Perché quella che ha avuto di meno quella con meno che ne so io ho avuto più di di mio padre mio pare i giudici Sondalo miei figli certamente meno di me
Per lo meno noi avevamo al sogno della crescita i figli non c'erano devono combattere diversamente per cui anche questo
è un tema da da tenere in primo piano quindi il lavoro i giovani i poveri la crisi che forse sta finendo ma è chiaro che all'uscita del tunnel dopo la crisi il paesaggio sarà completamente cambiato e per certi sarai irriconoscibile ma questo Nord Est
Che era ricco con l'aria più più importante d'Europa sotto il profilo dalla crescita
Ancora potenzialità per guardare al futuro
Meglio di altri
E i quei poveri di cui parlava prima vero
Sono gestibili con un piano di Benessere sociale di riforma sociale o sono perduti
Certamente dovremmo ripartire da e in salita
Per garantendo le piccole il picco di diritti e su su come è stato fatto anni passati beh siamo usciti speriamo di uscire definitivamente da questo tunnel ma non ci ritroviamo nella stessa situazione come quando siamo entrati questa tesi allargato certamente il tour nel tra ricchezza
E povertà
Nel Veneto appresso circa duecento mila famiglie in maniera diretta e in diretta
Ha diviso anche le generazioni questa questa crisi tra tra padre e figlia
E ci sono due grandi contraddizioni specialmente di questa Regione
In questa regione proprio per dare un ulteriori dati a quelli de di Enrico
Almeno il venti per cento di famiglie ha cambiato le abitudini alimentari sia della qualità della contesa
Del Veneto per quanto riguarda
La sanità il Veneto è al al secondo posto dopo la Val d'Aosta e spesse media pro-capite
Per la sanità privata ma contemporaneamente siamo saliti al nono posto
Tra quelle regioni dove ci sono persone deludendo quattrocentottanta mila che hanno dovuto ridurre
Il curarsi per mancanza di risorse economica quindi è un lavoro certosino
Fatto di diritti e dovranno essere dei garantiti a tutti coloro che uscendo da questa riuscito si ritrovano la situazione di maggiore maggior disagio rispetto a quando sono entrata
Il Nord-Est aveva un sistema produttivo basato sulla piccola impresa
Basato su un basso valore aggiunto anche della la produzione e la crisi sta portando a una riflessione anche uno spostamento
Rispetto alla gestione o le trasformazioni che le imprese necessariamente devono fare non a caso le imprese che sono rimaste sul mercato sono quelle che hanno saputo riaggiornare aria modernizzare investire su ricerca su ricerca
Allora a questo punto dovremmo proporrà anche un modello un modello produttivo modello produttivo diverso basato più sulla qualità
Il basso valore aggiunto abbiamo visto che gioca qualche impresa con qualche azienda continua a insistere nel chiedere alle organizzazioni sindacali la riduzione del costo del lavoro attraverso anche la riduzione di tutele di ritiro solo di salari
E anche questo è un costo per l'azienda
Basta pensare sul tema della sicurezza si continua a morire si motiva morire
Nello stesso modo e nelle stesso numero
Durante la crisi quando gli occupati sono meno quindi significa che il tema della sicurezza tra l'altro non solo i morti sul lavoro nelle zone ma vediamo come il tema quello della sicurezza
Incide anche su quei lavoratori gli autisti basta vedere cosa succede di questi giorni sulla persone in coma perché facciano rispettare la legge come quel ora presidente della pubblica sicurezza allora sul tema della povertà è vero quando come dicevo prima il il lavoro è solo ricerca di profitto è chiaro che crescono ingiustizie sociali ed è così quindi la rivalutazione del lavoro e della persona vanno di pari passo va però ripensato anche un nuovo modello produttivo
Puntato sulla qualità adesso non abbiamo la possibilità del conte pensante del quattro punto zero e quindi abbiamo nuove opportunità
Però dovremmo anche tentare di accompagnare i lavoratori nella ricollocazione nell'informazione nel doveri nel riqualificazione professionale quindi ecco il ragionamento di una visione complessiva parliamo del nostro territorio dell'area metropolitana
Parte da dire dove sono le vocazioni della nostra della stare metropolitana quindi ci sono diversi tipi di vocazioni e vanno tenute in considerazione su questo preparare dei progetti aiutati sia dal tema dell'area di crisi complesse no complessa da come si diceva di le diverse opportunità
Ciò che viene stabilito che arriveranno per il lancio per sempre l'occupazione giovanile
Però c'è un altro aspetto
Cosa si fa nel caso di espulsione del mondo del lavoro
Quindi il tema che veniva riferito prima del welfare
Il tema della povertà che sta stanno aumentando le persone vicine alla soglia di povertà un dato lo giuro anch'io il dieci per cento dei cittadini rinuncia alle spese sanitarie rinuncia alle spese sanitarie
Quindi basta pensare alla nostra nello stare metropolitana o nella nostra ragione cosa significa questo allora noi abbiamo anche un un tipo di un altro che un tipo di problema
Come riuscire a tutelare le persone oltre l'espulsione al posto di lavoro ed ecco che abbiamo quindi negazione per l'opportunità di presentare anche un altro tema che continuiamo e si sa che il tema nella contrattazione sociale
Cioè come attraverso la contrazione con i Comuni
Possiamo preparare delle reti
Che possono sopperire a questo quando il lavoratore espulso dal mondo del lavoro o per le persone che hanno più bisogno rispetto a poetiche e politiche nazionali quindi il tema delle tariffe quindi come la comunità il territorio può aiutare le persone in difficoltà
Riferite alla povertà
Quindi
Sia per quanto riguarda le persone diciamo non sono riguarda solo i lavoratori prevede una rivale che i pensionati le casalinghe c'è tutto quel tipo di persone i giovani che rimangono le famiglie noi i fannulloni ma perché proprio non ci sono attività alternative al il l'occupazione
Ecco allora appunto su questo noi abbiamo anche indicato lo strumento che la contrattazione sociale quindi un un incontro i con tutti i comuni dell'area metropolitana per discutere proprio di questo delle criticità
Però altrettanto giusto denunciare come alcuni Comuni non abbiano nemmeno abbiano ricevuto la lettera di invito non abbia nemmeno posto un un nelle basi per un incontro per discutere di povertà per discutere di di situazioni di disagio il problema della non autosufficienza quel tutta quella serie di
Di divisioni a un più efficace amplificata dal fatto della differenziazione ancora maggiore del tra poveri e e e persone che invece hanno più facoltà economiche quindi la divisione non mento e come sindacato abbiamo questa possibilità d'intervenire quindi riguardando sia chi è espulso dal mondo lavora che d'improvviso
Si ritrova attraverso gli ammortizzatori sono state che ridotti rispetto a prima la copertura in molti settori
Se sta discutendo del come rivedere gli ammortizzatori i molti dottori sociale per rabbia pensare agli espulsi e a chi è già nelle gravi difficoltà ritardo povertà abbiamo lo strumento che la contrattazione sociale però ritorniamo ragionamento
Di come la comunità la comunità le istituzioni della comunità possono esprimersi che che sono i comuni non abbiamo posto anche nel piano nel piano strategico il tema della contrattazione sociale cioè che sia vista anche con una relazione non comune per comune ma con un progetto complessivo con una visione complessiva rispetto a questo dell'area dell'area metropolitana
Un paradosso
Tutti gli anni
Da Bibione a Chioggia
Arrivano solamente trenta milioni di persone
In qualunque luogo del pianeta questo in genere ebbe un'economia
Un sistema
Una tutela del patrimonio artistico lo stimolo di una tessuto culturale e buon lavoro
Non buon lavoro inteso come
Solamente a tempo continuativo la stagionalità è un problema
Ma formato ma competente
Trenta milioni di persone
Qui cinque milioni dormono Venezia dieci milioni ci passant per Venezia in estate il resto stanno litorale ingenerano una quantità di vertenze
Dove la paga media e cinquecento seicento euro al mese e dove l'interruzione del rapporto di lavoro rischia di essere addirittura settimanale
Dove non so se ce lo ricordiamo l'anno scorso sono quattro V di Mila applicati voucher dove non esisteva nessun altra forma di lavoro se non acquistata al tabacchino
E allora ritorniamo al punto di partenza questo modello economico ha ingenerato e costruito quelle nuove povertà
Che non sono unicamente quelle povertà
Dell'accattone capiamoci sono quelle povertà che lì litigano la personali bisogna no
Perché il lavoro per quanto credo riguardi tutti noi sottrae la persona al bisogno lo rende cittadino da alla persona l'autonomia di poter decidere liberamente perché i bisogni primari sono stati assolti proprio dal lavoro
Trascuriamo la Costituzione parliamo sostanzialmente di cosa significhi la libertà e l'autonomia di una persona nell'autodeterminare la propria vita
La soglia di povertà significa l'accesso ai diritti fondamentali minimi ai bisogni minimi e fondamentali l'autonomia
Significa aver assolto che bisogni minimi e fondamentali e potrà avere una dimensione personale ed economica che permettono ad ogni persona liberamente di autodeterminarsi
Se questo tessuto produttivo se la fortuna in cui siamo in cui abitiamo ha ingenerato queste sperequazioni e questo modello sociale
Dovremmo tutti un po'indaga Arcis su quale sia lo scopo finale
Ripeto perché noi leggiamo contraddizioni in tutto ciò che sta accadendo
Trenta milioni di turisti e chiudono i negozi trenta milioni di turisti e c'è una una città che si sta domandando se sia il caso di separarsi per costruire muri e per tentare di trovare soluzioni e così auto controllate
Le municipalità che non controllano più un territorio che accentra e che evita di delocalizzare contraddizioni continue povertà crescente lavoro sempre più dequalificato ripeto nell'area più ricca d'Europa nella città più bella del mondo
Allora facciamo un passo indietro tutti
Facciamo come diceva Petrarca che saliamo sulla scale guardiamo un po'tutto dall'alto per capire di rimettere a posto un po'i fattori perché è inspiegabile andare a raccontare una persona che cerca lavoro a Venezia che il lavoro non c'è è inspiegabile
è inspiegabile immaginare che questo tessuto commerciale e turistico produttivo industriale di competenze con le università presenti con un conservatorio musicale che tutto questo non generi benessere è inspiegabile
C'è un problema di fondo che secondo me va trattato come dire con lo strumento della democrazia della condivisione ma poi anche della decisione
E quella decisione deve coinvolgere il più ampio numero di persone lo fa con la contrattazione sociale è inspiegabile che le istituzioni locali non coinvolgano il sindacato in un ragionamento che riguarda gli interessi dei loro cittadini
è inspiegabile che non vi sia un progetto generale ritorno li definisco che si chiama piano strategico perché se non è un elemento formare la stipula di un documento che serve per una conferenza stampa
è la ragione stessa per cui con un territorio ha deciso di dotarsi di una forma politica nuova
Che deve necessariamente diventare moltiplicatore delle opportunità per quanto riguarda l'industria
La vocazione manifatturiera il rapporto tra le competenze universitari lo sviluppo professionale per quanto riguarda il turismo e le regole di quel turismo per quanto riguarda le tutele guida ed opportunità che devo regolamentate distruggono una città ma sa che lo il tessuto sociale creano povertà semplicemente
Siamo arrivati così alla alla fine di questo dibattito partito Sorry partiamo dal lavoro
Sono stati con noi
Brunello Strachey della UIL Paolo Bizzotto della CISL Enrico Pironti della CGIL come avete sentito il problema i problemi sono tanti è vero forse e l'inizio e non la
Viene però sarà un inizio difficile probabilmente tra le tante cose che non sono state
Controllati a dovere nell'aria ricca del Nord-Est era uno dei figli della crisi la paura
Sulla quale
C'è stata da una parte la sottovalutazione dall'altra la speculazione affini a fini politici e se questa paura se qua sono tante e quelle
Di quei problemi che diceva prima Piero e tendenze secessioniste autonomiste separatiste anche le grandi differenze tra chi sta meglio dopo la crisi e che sta peggio sicuramente dopo la crisi
No grazie