La nuova Europa Riparte da te - 2017

Ecco sì grazie buongiorno a tutti grazie a tutti davvero per essere qui
Vi informo e con l'occasione ringrazio anche gli amici di radio radicale che seguiranno queste vento l'intera giornata indiretta che sarà trasmessa appunto presso i loro canali e anche presso questa seconda sala che abbiamo allestito al piano terra visto appunto il numero così importanti di partecipanti ora prima di poter fare l'introduzione dell'evento lascerei la parola per dei saluti istituzionali e quindi lasciare subito la parola l'Assessore alla cultura del Comune di Rovereto Maurizio Tomassoni
Grazie grazie benvenuti a tutti grazie Lisa
E garante che ha organizzato Silvio porto i saluti di questa amministrazione e ringrazia e
Se mi permettete anche un paio di considerazioni personali
Perché
Non vorrei scadere il localismo ma insomma
Riportare la politica la buona politica al centro di una discussione diventa sempre più difficile dovrà io credo che avere in mente un minimo di prospettiva e quindi parlare di Europa
Si è fondamentale ma si è anche estremamente difficile e quindi ringrazio tutti i relatori a cominciare da dal senatore senatore credo
Una forte
Viceministro no in Olanda
Solo va bene di cui peraltro caso personale ho seguito anche per un periodo il percorso
Ma insomma
Politicamente inizio e non ci si allontana più di tanto se si è coerenti con una certa e poi permettetemi di fare una piccola riflessione sul luogo in cui ci troviamo perché io credo che la casa di Antonio Rosmini sia comunque luogo simbolico per Rovereto ma non solo
Quando l'Italia non era ancora tale
E i Rosmini
Propose una federazione di Stati
Eravamo in una situazione forse analoga non si pensava neppure l'Italia o si stava pensando forse all'Italia ma nei termini stessi in cui si cercava di ricomporre
Degli stati forse non avevano neanche molta voglia di comporsi in cui si c'è anche il tema di creare una una opinione pubblica se vogliamo da questo punto di vista
Non è stata fatta non è stata portata avanti la proposta di Rosy Bindi un'Italia federata
Di Stati federati probabilmente avrebbe portato degli sviluppi molto diversi di tutta la storia d'Italia anche sicuramente
Il tema comunque è sempre estremamente affascinante d'attualità
Come d'attualità la capacità di Antonio Rosmini di vedere nella ed
L'unità e la fratellanza degli intenti e dei popoli cioè quella che credo dovrebbe guidare tutta la buona politica che ci auguriamo anzi siamo sicuri che anche da qui in qualche modo trasparire
La buona politica che parla del futuro parla del bene collettivo e che ahimè si contrappone a un modo di fare non non serve che lo dica io che abbiamo purtroppo sotto gli occhi si sta facendo fare
Qualche passo indietro molto rischioso e molto pericoloso quindi grazie a tutti
Di essere qui grazie di avermi invitato questo saluto
Buon lavoro a tutti
Buon buon ascolto grazie
Ecco grazie anche da parte Miart Elisa per questo invita da parte mia quale segretario provinciale del Partito Democratico del Trentino non passa che a essere felice di venire
A portare il saluto del nostro partito a questo importante
Momento organizzato da Elisa che ringrazio non solo per l'organizzazione di questi tempi momento ma anche per l'impegno e la passione con cui conduce
Le sue idee politiche nel nostro Trentino e non solo al nostro Trentino anche dimostrato in passato di fare anche dei passi indietro non sempre facili e posso assicurare che non è facile scusate il bisticcio di parole in politica fa dei passi indietro per cui grazie divisa per l'esempio che cita i giornalieri mente
Detto questo tre cose mi permetto di dire la prima si parla di politica io penso che ci siano due discriminanti per chi fa politica la prima eh chi parla di chi vuole parlare all'intelligenza delle persone invece che alla pancia non è certamente faccia in questo momento storico provare a parlare all'intelligenza e confrontarsi coi temi ecco io direi che
Anche in crescente mentre in questi giorni sono successe delle cose
Veramente difficile in Trentino come la morte di quella povera bambina per malaria nel momento in cui si vedono dei pezzi di avventurieri per così perché così si devono definire che abbinano questa morte all'immigrazione che abbinano questa morte alla cattiva gestione degli immigrati alla cattiva lo stato della nostra sanità è veramente vergognoso questo non fa un danno a chi governa questa fontana tutta la comunità per cui grasse che proviamo a tornare a parlare all'intelligenza e dire
Seconda cosa ecco è bello cui lo dico come segretario del Partito Democratico del Trentino
Che proviamo a parlare di confronti dite perché purtroppo a tutte lettere lì latitudini penso che il viceministro con lo confermi come partito democratico
Spesso riempiamo le pagine giornali per i nostri litigi molto poco interessanti per la comunità momenti come questo penso siano veramente importanti
E ultima cosa perché volevo dire un'ultima cosa ecco sanate di rischio terminante nel confronto politico tra chi crede nell'Europa e chi non crede nell'Europa sempre per i motivi che sappiamo di parlare alle cose dire le cose più facili corretto è più facile far capire senza Europa non possiamo andare avanti tutti i temi più importanti non possono essere risolti senza una condivisione europea
Per cui per questi motivi più che che ti grazie una recante integrarsi Elisa a a tema tutti quelli che hanno condiviso questo momento al viceministro Morando che c'era anche ieri con un in Val di Non e nei lo ringraziamo per la vicinanza al nostro partito
Democratico è trentina ma direi alla comunità trentina questa è molto più importante bene grazie veramente auguri auguri di buon lavoro
Grazie molte
è la giornata
Se qua
Allora grazie molte davvero per questi statuti e grazie appunto ancora una volta a voi per essere qui sono due parole di diciamo introduzione per poi lasciare naturalmente ha la parola il viceministro Morando
Benvenuti alla terza edizione della nuova Oropa riparte da qui
Che è un'iniziativa dal titolo un po'ambizioso
Che è nata nel due mila e quattordici e che è nata per raccogliere una sfida quella sfida della cosiddetta generazione Telemaco come ebbe a dire l'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi
Cioè la sfida di una generazione che ha il dovere di meritare l'eredità una grande verità un grande in passato un grande passato
Che oggi ha il compito di far rivivere e di migliorare nel presente e nel futuro
Naturalmente una generazione che di fronte ad un'Europa
Attraversata da parte da profonde fatto fratture che dobbiamo dire dobbiamo dire con grande onestà sincerità grandi fratture generate molto spesso dal proprio stesso immobilismo della propria stessa paralisi ecco
Una generazione che di fronte a un euro alla paralisi dell'Europa decide di impegnarsi di dare il proprio piccolo contributo con molta umiltà
Per far rivivere questo progetto il progetto europeo combinando tenendo insieme il senso etico è ideale dei valori che lo hanno ispirato con il realismo e il pragmatismo necessario un principio per individuare gli strumenti concreti in grado di realizzare di mettere in pratica quegli obiettivi e quei valori
E di farlo partendo dalle sfide che vive che attraversa il mondo oggi quindi qui oggi sentimenti che siamo ittici animano non sono quelli di una visione aristotelica Oddo comasca ma piuttosto un'attenzione e una tensione dinamica verso la costruzione del futuro a partire da queste grandi sfide
Che dal nostro padre un punto di vista forse non casualmente
Coincidono anche con gli obiettivi con gli ideali per i quali l'Europa è nata
Noi tutti lo sappiamo Europa nasce per assicurare la passione e garantire lo sviluppo e la democrazia
Ebbene secondo noi sono esattamente queste tre grandi sfide oggi che corrispondono che coincidono con i bisogni esigenze che cittadini tutti c'è cittadini oggi sento motivo ma che percepiscono
Mi riferisco naturalmente al valore della pace che noi oggi intendiamo come il bisogno di sicurezza di protezione che vivono i cittadini
E che dal nostro punto di vista solo una azione comune una cooperazione rafforzata a livello europeo e in grado di affrontare in maniera efficace
Mi riferisco naturalmente allo sviluppo e quindi alle politiche per la crescita alla creazione generazione di nuove opportunità siano essi economiche culturali
Mi riferisco naturalmente alla democrazia e quindi al processo di estensione di consolidamento dei diritti
Che l'Europa in questi anni è riuscita a realizzare quindi come avrete visto come avete immaginato da questa introduzione dei queste poche parole e attorno a queste sfide che abbiamo organizzato e strutturato anche l'iniziativa di oggi
Che appunto prenderà il via ora dalla lectio magistralis del viceministro Morando
E che poi si alternerà con il primo panel che riguarda appunto la difesa e la sicurezza e le relazioni diplomatiche il ruolo che può svolgere l'Italia in Europa e l'Europa nel mondo
Per arrivare a parlare nel pomeriggio dalle politiche di crescita dell'Idi investimenti quindi come crescere come crescere insieme
E un intermezzo diciamo umanistica culturale che ci è sembrato molto importante del pomeriggio che sarà gestito dalla libreria Arcadia che sarà appunto
Riferito alle ispirazioni diciamo e consigli di lettura dello spirito europeo per arrivare al panel forse più provocatorio di tutti quindi l'Europa conviene conviene davvero e vedremo capiremo
Perché come e naturalmente chiudiamo come è opportuno fare in questi casi
Pensando al futuro con una conclusione che non è una conclusione ma che ha un inizio di riflessione e che appunto verso la costruzione di un nuovo progetto europeo
Dunque io ora davvero la s'è la parola viceministro e permettetemi di dirvi che appunto in questi anni abbiamo visto che l'Europa sta attraversando un momento difficile il percorso dell'Europa è sempre più tortuose difficile però possiamo dire con una certa soddisfazione con diciamo una punta di speranza che la comunità che si è creata attorno a questa iniziativa la Nomura Hopa riparte da te
E più in generale le iniziative di questo tipo è una comunità che esiste è una cometa più viva che mai
E la vostra presenza oggi qui esattamente la testimonianza
Grazie
Allora buongiorno a tutti ringrazio di avermi
Invitato
Forse bisogna preliminarmente a rimuovere il titolo di questa cosa io dovrei fare perché la la la lectio magistralis non si dà per carenza di maestro diciamo
Io invece voglio fare qualche considerazione
E ho cercato di concentrare questa mi introduzione attorno a tre temi che poi sono riassumibili in tre domande
La prima grosso modo è questa
A che punto sta il il processo di integrazione sul piano politico
Prevalgono le spinte alla
Disintegrazione in questo momento o prevalgono le spinte a una fase di rilancio dell'integrazione politica questo mi sembra il primo il primo tema
Collocando all'interno
Della trattazione di questo tema il problema di come si atteggia Alitalia sulle prospettive politiche dell'Europa
Il secondo tema la seconda domanda
Ammesso che sia possibile lavorare per
Il rilancio dell'Unione che cosa si intende davvero concretamente per rilancio dell'Unione e quali sono i capi saldi attorno ai quali questo rilancio si può organizzare
Il terzo tema eh
Il seguente c'è
Ammesso che
Questa idea del rilancio del junior dell'unione abbia un suo fondamento e abbia capisaldi attorno a cui dedica realistici attorno a cui organizzarsi c'è un punto di vista di sinistra
Nell'affrontare questa prospettiva
Oppure ormai tutto è organizzato attorno alla frattura
Europeisti contro anti europeisti una frattura che supera di gran lunga quella prevalente nel passato tra sinistra e destra
Questi sono i tre temi che vorrei trattare
Cominciamo dal dal primo soltanto
Qualche mese fa
Prima delle elezioni presidenziali francesi la storia dell'Europa come unione sembrava essere di fronte ad una svolta di tipo regressivo
Dopo Breaks sette l'unione non sarebbe sopravvissuta lo dico così banalmente alla vittoria da tutti considerata possibile e ad un certo punto della crisi del partito socialista francese
E degli stessi repubbliche n addirittura probabile di Marine le Pen
Naturalmente
è utile per costruire il futuro dell'Unione indagare sulle ragioni sugli errori sulle cause profonde
Di una crisi che era esposta ad un esito tanto drammatico e ci ci tornerò ovviamente sopra
Ma ora mi interessa di più riconoscere il radicale mutamento di prospettiva che scaturisce dal voto delle presidenziali francesi
Grazie alla straordinaria capacità di quel sistema politico istituzionale
Fatemelo dire così a proposito che invidia
Di metabolizzare i mutamenti in corso nel sistema partitico e nel rapporto tra partiti e società
Grazie alla scelta di Macron
Molto difficile da compiere quando venne compiuta all'inizio di ingaggiare una battaglia frontale come si dice a vessillo dell'Europa dispiegato contro il populismo nazionalista di le Pen
E grazie
Alla maggioranza dei francesi che messi di fronte all'alternativa secca tra più Europa e no Europa hanno scelto senza ambiguità l'unione oggi è possibile anzi addirittura probabile che l'unione possa essere rilanciata
Dal rischio di una rapida involuzione con un possibile esito di disgregazione
Nel giro di poco tempo siamo dunque usciti non tornando alla fase di immobilismo
Dentro cui in quel rischio di disgregazione aveva potuto prima nascere poi crescere rafforzarsi
Ma siamo ad una situazione più promettente nella quale può dispiegarsi un'iniziativa per il conseguimento di un più elevato livello di aggregazione
Sia chiaro
Non sto dicendo che le cause della crisi della Unione siano state rimosse quelle cause sono tutte lì
Dico invece che si sono leggo create le condizioni politiche di base per una credibile iniziativa di rilancio naturalmente dipende dalla sua efficacia se avrà successo oppure no
Anche perché e questo secondo punto molto rilevante da da sottolineare le imminenti imminenti sì perché elezioni tedesche
Non revocherà hanno in dubbio queste condizioni più favorevoli
Quale che sia il loro esito sappiamo che il loro esito è molto rilevante ma non appare realistica la previsione che l'esito sia in grado di revocare in dubbio la prospettiva di un rilancio della
Unione
Se c'è un'incertezza questo è un punto di novità che riguarda l'Italia se c'è un'incertezza Essa a se mai a che fare con l'Italia
E l'esito delle prossime imminenti a loro volta nella prossima primavera elezioni politiche
In estrema ma non arbitraria sintesi a me pare che la questione si ponga esattamente in questi termini
Con l'autunno due mila diciassette dopo le elezioni tedesche si aprirà un tentativo di Riva un tentativo robusto realistico di rilancio dell'Unione attorno all'asse Germania Francia
Le elezioni italiane non potranno impedire che si apra quale che sia il loro esito non potranno impedire che si riapra questo processo
Dovranno invece decidere una cosa per l'Europa e per l'Italia molto più importante e cioè se Alitalia si iscriverà
Tra gli attori protagonisti di questo rilancio oppure sceglierà di auto emargina sì per organizzare referendum sull'euro e dar vita ad una sterile contestazione
Delle regole europee in chiave nazionalistica pensiamo al tema dell'immigrazione
E tipico una chiave cioè tipicamente regressiva guardata dal punto di vista del processo europeo
In poche parole se prima era a rischio l'Unione come tale ora il rischio riguarda noi l'Italia dentro l'Unione
Credo che dovremmo impegnarci di più permettere questa elementare verità di fronte agli occhi degli italiani perché non do affatto per scontato che questa verità gli italiani ce l'abbiano
Nella sua concreta rappresentazione di fronte
Sembra che anche i populisti nostrani Salvini e Grillo per intenderci si stiano rendendo conto di questo mutamento di scenario
Mi spiego così il confuso balbettio di Cernobbio su il referendum sull'euro come estrema ratio sia di Salvini sostanzialmente sia di Di Maio
Intendiamoci se fosse vera svolta dovremmo salutarla come un fatto positivo
è interesse del Paese che le diverse soluzioni di governo in Italia non si organizzino intorno all'alternativa sì o no all'Unione
Ma proprio perché pensiamo questo dobbiamo guardare la realtà delle posizioni politiche e programmatiche di ciascuno e non il loro a seconda delle fasi politiche imbellettare mento o occultamento o esplicitazione più chiara
Guardiamola dunque questa realtà
Leggo il Polo perdono un po'di tempo con delle citazioni ma io trovo incredibile che queste cose non vengano affrontate a partire dalle posizioni ufficiali che questi due movimenti
Hanno
Dal programma del Movimento cinque stelle che in fatto di politica europea è già presente e consultabile sul sito del Movimento cinque stelle ed è già stato sottoposto alla consultazione
Ed è stato validato come tale questo è il questo che vi leggerò è la parte europea essenziale del programma ufficiale del Movimento cinque Stelle
Due punti aperte le virgolette
Siamo succubi di una moneta unica che rappresenta solamente rappresenta solamente un vincolo di cambi fissi tra economia e troppo diverso
Di nuovo aperte le virgolette sarebbe quindi più sostenibile per il bene dei popoli aderenti pensare a una revisione radicale dei trattati
Concordando solo illusioni alternative all'Europa
Alternative all'euro
Ancora aperte le virgolette non vorremmo che altri Paesi si riferivano prima la Grecia in primis l'Italia
Debbano finire ingiustamente svenduti per salvare l'idea folle di un solo e inarrivabile sistema monetario l'idea folle di un solo e inarrivabile il sistema monetario
E infine il Movimento cinque Stelle contrasterà tutti quei trattati come il BTP e il cecità
Che mettono a rischio i diritti dei lavoratori
Queste sono le posizioni ufficiali del Movimento cinque stelle a proposito del tema di cui stiamo discutendo
Veniamo ora alla realtà delle posizioni della lega
Leggo dal programma per la candidatura alla segreteria federale della Lega Nord per l'indipendenza della Padania
Di Matteo Salvini cioè il documento congressuale che ha vinto il congresso della lega tenutosi soltanto poco tempo fa due punti aperte le virgolette
Occorre dare maggiore slancio alla battaglia per riconquistare spazi di sovranità monetaria
Sovranità monetaria o non vuol dire niente o vuol dire una cosa solo che la moneta non è l'euro è una moneta sopra del soprano nazionale
Ancora aperte le virgolette è solo conquistando l'egemonia di governo qualsiasi cosa voglia dire questa espressione non è colpa mia l'hanno scritta loro
Che potremo rimettere in discussione la moneta unica rimettere in discussione la moneta unica
Fine delle citazioni per la lunghezza delle quali certamente mi scuso
Se vi ho fatto ricorso così pedante modo pedante è perché e se danno conto di una posizione che non si limita a giustapporre il rifiuto delle delle euro e delle regole dell'Unione
Ad altre in modo tale che si possa rinunciare alle posizioni sulle euro e sull'Unione senza lesionare
In irrimediabilmente l'intero edificio del programma fondamentale di queste forze questo è il punto su cui non c'è alcuna attenzione nel dibattito pubblico nel dibattito pubblico italiano la posizione sull'euro e sull'Unione i nel programma fondamentale di queste forze
Collo si colloca alla base ed è la condizione necessaria sine qua non delle altre proposte di quelle che appaiono nel dibattito nazionale come le proposte fondamentali
In questi documenti ufficiali gli unici che vale la pena di consultare
Senza seguire i sorrisini compiacenti di intervistati e intervistatori nel chiacchiericcio quotidiano
Risulta chiaro che Movimento cinque stelle e lega considerano strutturalmente non sostenibili la moneta unica e gli attuali livelli di sovranità
Ceduta verso gli organismi dell'unione e fondato sul loro abbandono e sul loro regresso la sostanza del proprio programma
Le scelte programmatiche fondamentali di queste due forze la flat ex con tax con aliquota al quindici per cento
Nel caso della lega e il reddito di cittadinanza nel caso del Movimento cinque Stelle
Sono incompatibili con il vincolo di bilancio
Con le regole del mercato unico e con le euro per la banale ragione che solo fuoriuscendo da questo sistema di regole e dalla moneta unica
Si può dare a queste proposte la parvenza di una qualche interna coerenza e quindi di effettiva sostenibilità
Quindi queste posizioni non sono un orpello Persico sull'euro e sull'Unione non sono un orpello che si può togliere da questi programmi salvando il resto per esempio la tratta xe e la il reddito di cittadinanza no se tutt'oggi le posizioni sulle euro e sull'Unione sono insostenibili le proposte sia l'una sia l'altra
Ora
Tra i quattro principali protagonisti della competizione politica italiana bene è un quarto alle cui posizioni non ho ancora fatto cenno si tratta ovviamente di Forza Italia forze politiche fondamentali Italia sono quattro
Manca in questa considerazione forza Italia cioè una forza politica appartenente al PdL che sarebbe logico vedere collocata su di una posizione di centrodestra ma di solido europeismo
Cioè un'Inter dovrebbe essere un interlocutore affidabile sia pure dal lato del centrodestra degli europeisti
Il centrosinistra quali noi siamo ora anche qui dobbiamo prendere atto del
Di un fatto obiettivo che è di fronte purtroppo
All'attenzione di tutti i duelli che un po'di attenzione la vogliono prestare il tentativo di recuperare l'alleanza con elettorale con la lega nord sta spingendo fuori Forza Italia
Sul terreno della contrapposizione all'euro perché il mutamento dei rapporti di forza tra Forza Italia e lega
Nel momento in cui Forza Italia persegue l'obiettivo di recuperare quell'alleanza spinge Forza Italia
A prendere in considerazione l'architrave della proposta come ho cercato di dimostrare della proposta politica della lega cioè la contrapposizione all'euro
E a rende quindi Forza Italia tutto ciò una formazione politica non in grado di fare dell'Italia governando la una protagonista del rilancio dell'unione di cui abbiamo parlato abbiamo parlato prima
La proposta a questo punto è una proposta che va presa seriamente è la proposta della doppia Monica
Una moneta
Per la
Regolazione delle relazioni economiche est e commerciali esterne al paese
L'euro che rimane in questa proposta di Forza Italia e una moneta per la regolazione delle relazioni Abelli mercato interno alla paese
Esplicito lo ha fatto Berlusconi non lo non lo faccio io il riferimento alle abbellire della fase successiva alla
Successiva appena ancora dentro a coda della Seconda Guerra mondiale
Ora
Attenzione non è il con soltanto il contenuto di una di numerose interviste su tutti i grandi giornali nazionali di Berlusconi non dell'ultimo arrivato di Berlusconi su Corriere della Sera
I giornali tradizionali della destra i il il settimanale il settimanale Panorama che vi ha dedicato
Sacrosanta mente perché si tratta di una cosa assolutamente rilevante sostenuto da un partito come Forza Italia uno spazio molto grande ma è successo qualcosa di più significativo
Soltanto tre settimane fa lì detti suber Luxury su Libero a rivolto a Berlusconi due domande precise
E la prima era la seguente
Si riferisce
Caro Berlusconi ad una situazione del tutto simile quando fa la proposta della doppia moneta a quella che avevamo in Italia negli anni ottanta con la lira e con le Q questa è la domanda
Risposta di Berlusconi la cito tra virgolette in pratica si con Luna parziale riconquista della sovranità monetaria da parte dello Stato italiano
Riconquista della sovranità monetaria da parte dello Stato italiano
Ora la letteratura economica conosce questa proposta della doppia moneta esattamente dal mille cinquecentocinquantuno si chiama nonno sposti alzando si chiama infatti la legge di Grisham
Grisham era un agente di cambio tra i più importanti della corona della corona inglese il quale nel mille cinquecentocinquantuno enunciò quella che poiché nella letteratura economica stata ininterrottamente confermata come una legge che non dà alternative
La legge di Grisham è molto semplice dice su di un unico mercato la moneta cattiva scaccia quella buona
è noto a cosa si riferiva Grisham nel mille cinquecentocinquantuno sicura per esempio alla pratica della tosatura della tosatura delle delle monete la moneta cattiva era quella posata la moneta buona era quella appena stampata in cui il valore intrinseco del metallo era equivalente al valore facciale al valore nominale
Altrimenti il valore facciale dopo la tosatura continuava ad essere e cosa accadeva che tutti volevano scaccia la moneta
Buona scaccia l'amore la la moneta cattiva Spini Sheperd danneggiare gravemente ovviamente tutti volevano quella buona e il il sistema economico non funzionava perché erano tutti alla ricerca della moneta che non perdeva intrinsecamente valore rispetto al valore facciale ora
Gli ultimi Paesi a costringere i loro popoli a fare le spesi secondo una doppia circolazione della moneta io lo vorrei ricordare sembra incredibile ma è così cioè sono l'Unione Sovietica
Tutti coloro che sono stati in Unione Sovietica
Conoscono quale fosse la drammatica situazione creata dalla circolazione della moneta buona il dollaro
A confronto con la moneta cattiva il rublo con cui non si riusciva a comprare niente che avesse un minimo di valore effettivo dell'economia nell'economia globale Cuba
Anche qui mi spiace argentina a più riprese
A più riprese cioè in diverse fasi della purtroppo della sua
Martoriata storia
Storia recente un Paese che negli anni Cinquanta aveva un prodotto interno lordo più elevato di quello dell'Italia e che a causa di questo tipo di scelte si si trova sistematicamente a riprecipitare in condizioni sostanziali di
Di sottosviluppo e in un certo senso l'esempio lira e fu
Calza a pennello per
Dire agli italiani che hanno fatto una certa esperienza a questo proposito cosa succede se si adotta la doppia moneta sulla base della legge di Grisham perché ad un certo punto voi ricorderete che in Italia
Si diffusero i mutui in ECU
Coloro che hanno fatto i mutui in ECU sono stati rovinati perché hanno dovuto pagare con redditi in lire
Dei debiti che erano espressi in una moneta estremamente più forte ecco la legge di Grisham al lavoro
La proposta ufficiale di forza Italia è la doppia Bonitta
Non sono contento di dire una cosa del genere perché oggettivamente sarebbe interesse del Paese che la contrapposizione tra gli europeisti
Di centrosinistra e gli europeisti di centrodestra quelli che stanno nel PPE fosse fondata su altri discrimini di cui parleremo dopo
Purtroppo Forza Italia si stati attendo in nome di una possibile alleanza elettorale
Che non avrebbe alcuna possibilità di essere soluzione credibile di governo a meno che è davvero non si tenta di fare la doppia moneta ma questo precipita il Paese indù disastro certo non provabile
Perché la legge di Grisham non ha mai avuto nella storia delle monete una sola replica negative negativa mai e sempre stata inesorabilmente diciamo verificata positivamente non c'è dunque tempo da perdere se vogliamo che l'Italia possa partecipare da protagonista al rilancio dell'Unione
Dobbiamo
Sviluppare una diffusa iniziativa politica contro le posizioni degli altri tre grandi protagonisti grandi si fa per dire ma insomma sono quelli tre grandi protagonisti del confronto politico italiano
Se dovessero prevalere alle prossime elezioni politiche all'Italia vedrebbe vanificati non il governo i governanti
L'Italia vedrebbe vanificati in un brevissimo periodo di tempo se dovessero prevalere forze con queste posizioni politiche a cui io
Di che io vi ho illustrato senza aggiungere nulla a quello che loro hanno scritto
Nei loro documenti ufficiali
Non è che mi sono inventato le loro posizioni programmatiche per poi confutare le no le ho citate per quello che effettivamente sono se dovessero prevalere dobbiamo saperlo solo quattro anni
Che lavoriamo per tirare il paese dentro una prospettiva di crescita
Che lo renda nuovamente protagonista di una fase di rilancio dell'del possibile come abbiamo visto dell'Unione Europea
Dobbiamo sapere che le prossime elezioni politiche possono avere un esito che ci fa riprecipitare all'indietro ad uno scenario del brutto negativo
Su quali basi il secondo punto
Cerco di andare più rapidamente che posso su quali basi può avvenire questo rilancio dell'unione su cui abbiamo concluso cercando di vederne le condizioni politiche per l'Italia ma cercando di sottolineare come alla dimensione europea si siano rapidamente determinate condizioni più favorevoli per renderlo per renderlo possibile
In questi mesi
Secondo me in Italia
Le basi per un rilancio della in prospettiva dell'unione sono state mirabilmente descritte in numerosi articoli da dal professor Fabbrini persona che cito volentieri da queste parti perché certo lo
Lo conoscete bene e io
Anche perché non posso parlare per due ore interpreto la scelta che abbiamo compiuto come mozione congressuale Renzi di fare illustrare le cose diciamo la posizione di partenza di questo rilancio della proposta Lenzi a al al Lingotto di Torino da Fabbrini come una adesso no nelle virgole naturalmente ma una sostanziale adesione a questo tipo di
Prospettiva che io adesso chiedendo scusa Fabbrini che ho citato cerco di riassumere in in pochissimi punti bisogno sostanzialmente
Concentrare l'attenzione e lo sforzo di aggregazione sopra alcune fondamentali politiche
Concreta di cui parlerete ecco perché non mi ci soffermo di cui parlerete nel corso di tutto il convegno a partire dalla tavola rotonda che farete con persone che ne sanno molto più di me e a questo proposito subito subito dopo questo mio questo mio intervento ma sostanzialmente
Primo data la situazione che abbiamo in particolare in Italia ma è un problema di tutta l'Europa il governo delle frontiere
E il governo quindi effettivo del fenomeno della immigrazione
Da questo punto di vista ritardo che abbiamo accumulato un ritardo drammatico ed è alla base secondo me questo ritardo nel governo delle frontiere del fenomeno dell'immigrazione
A dimensione europea è alla base di delle cause cioè è una delle cause fondamentali scusa non è alla base è una delle cause fondamentali
Che ha allontanato la parte più debole della popolazione dei paesi europei dalla prospettiva dell'integrazione europee
L'Europa incapace di governare un fenomeno che viene diffusamente avvertito dalla parte più debole della popolazione come una minaccia
L'incapacità di governare questo fenomeno ha determinato un giudizio di ordine generale sull'Europa e sulla sua integrazione da parte in particolare dei più deboli della nostra società
Ed è tempo di smetterla siccome molti troppi di noi me compreso fanno parte non fanno parte della parte più debole della società di classificare automaticamente come razzisti dirà come razzista la manifestazione di queste paure
Che diventa anche base per l'antieuropeismo
Quindi tirare il filo del governo delle frontiere
E del governo del processo di immigrazione che è un processo necessario allo sviluppo dell'Europa ma deve essere governato è assolutamente fondamentale se vogliamo realizzare
Un rilancio della prospettiva europea su basi democratiche perché altrimenti la base su cui si fonda politicamente in termini di consenso al processo di integrazione diventa troppo ristretta nella società nelle diverse società nazionali con delle conseguenze catastrofiche per il il processo
Bisogna
Lo discuterete subito tirare il filo della politica di difesa riprendendo ciò che è stato interrotto nei primi anni cinquanta a proposito di integrazione europea sapendo che la costruzione in un in un processo di di progresso verso questo obiettivo di uno strumento militare europeo
Per
Da utilizzare nel nel contesto degli equilibri mondiali eh
Necessariamente legato non esistono strumento militare per la Sicurezza Esterna che non sia legato allo sviluppo di una politica estera
Lavorare sull'integrazione sul versante della difesa
Come condizione e come conseguenza per certi aspetti cioè condizione conseguenza contemporaneamente il di rubare un'iniziativa coerente sulle europea come tale sul versante della politica
Diciamo di collocazione dell'Europa del mondo
E indire
Ma per le competenze più o meno diciamo fra del sottoscritto ovviamente è l'ho lasciata in fondo solo perché quella su cui voglio dire qualcosa
è chiaro che bisogna sviluppare una vera e propria come si dice adesso fiscal capaci insomma comunque una politica bisogna dotare l'Europa di una sua politica fiscale che non vuol dire
Politica delle entrate europee vuol dire politica fiscale politica di bilancio
Dell'Unione Europea come tale attraverso una non c'è altro modo cessione di sovranità
Sulla politica di bilancio cioè sul fondamento su cui ci sono fondate su cui si fonda la democrazia parlamentare dalla dimensione nazionale alla dimensione europea
Qualche considerazione spero Breve
Su questo ultimo punto
Il nodo da sciogliere a proposito di costruzione della cosiddetta fiscal capacity europea non è quello di tornare indietro
Riconquistando piena sovranità di bilancio ricordatevi i programmi che violetto ma anche talvolta qualche cedimento in questa direzione del partito democratico italiano
Il la questione aperta non è recuperare sovranità nazionale su questo versante
Ma è
Andare avanti verso una nuova e assolutamente decisiva frontiera dell'integrazione
E come si fa B da questo punto di vista per l'essenziale l'indicazione giusta viene dagli Stati Uniti d'America
Noi siamo una cosa diversa ma per l'essenziale viene da lì esattamente il contrario di quello che si sente proporre
Negli Stati Uniti i singoli Stati debbono fare il pareggio di bilancio
E non il pareggio strutturale
Il pareggio nominale vuol dire che ha colonna di entrate la colonna di entrate finisce con un numero
E la colonna delle uscite finisce con lo stesso numero queste al pareggio nominale pareggio strutturale che perseguiamo in Europa è una cosa molto diverso da questo
Se volete ne parliamo
Ma è molto diverso
Ma negli Stati allora di Giovanni risaliti sono matti hanno deciso che non si non usano lo strumento della politica fiscale in chiave anticiclica cioè per fare un intervento statale che consenta quando l'economia va male di farlo andare un po'meno male
E e che sviluppi quindi
Un tentativo di accelerazione della crescita quando è necessario sapendo naturalmente che quando l'economia va molto bene bisogna che lo Stato raccolga le provviste finanziarie per fare in modo che gli interventi
Che si sviluppano in fase di recessione non siano tutti e solo finanziati con il deficit no ma quando è necessario bisogna fare deficit
E anche deficit consistente per contrastare un andamento negativo dell'economia veniamo da una grande recessione nella quale come Italia per esempio abbiamo perso
Due mila sette due mila quattordici nove punti di prodotto interno lordo e dieci punti di reddito medio pro capite
è impossibile
Sarebbe assurdo pensare che di fronte a una situazione di questo tipo lo Stato si dà delle regole il pubblico diciamo così si dà delle regole europeo nazionale non importa in base alle quali non si contrasta con la politica di bilancio un andamento di questo di questo
Tipo
Perché gli Stati Uniti possono gestire correttamente questa regola alla dimensione dei singoli Stati perché lo Stato federale
è pienamente in grado di sviluppare politiche fiscali anticicliche
Ciò è deficit per Investimenti per sostegno alla situazione di disoccupazione per web perché riduca le conseguenze della recessione quando l'economia va male naturalmente raccogliendo le risorse necessarie
Quando l'economia va bene per sviluppare pienamente questo tipo di uso della politica di bilancio in chiave anticiclica primo punto secondo Stato Federale che usa massicciamente la politica fiscale ricorrendo anche all'indebitamento per sviluppare investimenti pubblici non importa in quali settori sappiamo tutti negli Stati Uniti qual è il settore più dinamico da questo punto di vista è quello degli investimenti per la difesa no che siano Ing Investimenti che aggrediscano
Questioni aperte
Sul versante in particolare della innovazione
Che non possono essere affrontate
In dai dai capitali privati
Per la banale ragione che i capitali privati un rendimento troppo differito nel tempo non lo sopportano anche quando un editore di mento molto grande i capitali privati faticano ad invertirsi
Sapendo che il rendimento anche significativo è incerto e verrà tra vent'anni
Quella funzione come ha spiegato almeno su questo punto secondo me in maniera convincente Mariana Mazzucato debba svolgerla deve svolgerlo allo Stato quindi la soluzione che dobbiamo adottare cambiato il moltissimo che c'è da cambiare poiché siamo in Europa e non negli Stati Uniti
L'Europa non è uno Stato federale
In senso nello stesso senso in cui lo secondo gli Stati Uniti però sostanzialmente
Regole di rigore sulla gestione del bilancio dei singoli stati nazionali sì anche più severe di quelle attualmente
In vigore
Quindi non serve a regredire su questo versante a come eravamo quello che serve
Ma senza fare il quale è logico che si sviluppino tensioni dal lato dei bilanci nazionali
Per forza è che lei l'Unione come tale sviluppi sulla sua capacità di svolgere colpito con la politica di bilancio dell'Unione quelle due funzioni che ho richiamato
Investimenti
A lungo termine per sollevare il dolo competitivo dell'economia del dell'Europa nel suo complesso cioè come dicono gli economisti
Investimenti a redditività molto differita nel tempo quindi troppo rischiosi per i privati ricerca in particolare e formazione del capitale del capitale umano
E
Politiche anticicliche quando sono necessarie e se non sono necessarie quando c'è la recessione non so quando sono necessarie quindi il mutamento che bisogna realizzare lungi dal tornare da qualche parte dove siamo già stati per come la penso io eh
Andare dove non siamo mai stati cioè cioè politiche di bilancio
Effettivamente in grado di svilupparsi pienamente in chiave anticiclica e per gli investimenti per la crescita
E l'innovazione alla dimensione europea è chiaro che per realizzare questa prospettiva ci vuole una esplicita forte cessione di sovranità
In tema di politica di bilancio dalla dimensione nazionale alla dimensione europea
Donna dove si può cominciare e poi termino su questo punto io penso che si possano seriamente cominciare
Lavorando su due capisaldi su questo versante i primi sono i project bond non degli eurobond
Può sembrare una distinzione burocratica ma non lo è
Gli eurobond non esistono se non c'è messa in comune di quote del debito pubblico sovrano del di singoli stati
E non ne esistono ancora le condizioni bisogna arrivarci
Ma sulla base di un mutamento delle regole fondamentali che ancora non è pienamente disponibile credo almeno nell'immediato
Quindi di euro conto vanno tenuti come una proposta sullo sfondo bisogna assolutamente arrivare lì ma quello che si può fare subito e diciamo la verità
Si poteva fare da molti anni e si è scelto di non farlo perché non ha nulla a che vedere con la messa in comune del debito sono i project bond cioè dei titoli di debito pubblico europeo
Garantiti da un bilancio europeo
Che naturalmente bisogna rafforzare
Finalizzati a raccogliere i capitali per fare quelle due operazioni che sono necessarie di cui vi ho detto investimenti europei di sulle infrastrutture materiali e immateriali
Perché su che contemporaneamente innalzando il tono competitivo dell'Europa cioè agiscono dal lato dell'offerta
E solo parte della domanda aggregata che sostengono per tutta l'Europa e quindi sostengono la domanda e per questa via contrastano con
La recessione e con la stagnazione economica
E Investimenti che approntino finanziati sul merito di credito dell'EUR dell'Unione come tale non sul merito di credito dei singoli Stati
Sul merito di finanziarie sul merito di credito dell'Unione come tale che
Sono rivolti a realizzare operazioni di
Diciamo sostegno anche della ricerca che si sviluppa privatamente
Da parte dei protagonisti di questo mercato in chiave in chiave privata
Questa è la prima cosa da fare
Lo sto ipogee bond quindi che sono l'ingresso dentro il nuovo mondo della presenza di titoli di debito pubblico emessi da un soggetto europeo invece che emessi da un soggetto
Nazionale come accade per ora
Secondo punto
La proposta è stata avanzata da tempo dal governo italiano viene chiamata proposta Padoan anche nel dibattito europeo
Se c'è bisogno di sviluppare una politica fiscale la dimensione europea è una politica economica la dimensione europea la prima cosa da fare è a bere uno strumento europeo per il contrasto ecco l'anticiclicità della politica economica europea da sviluppare per il contrasto delle situazioni di disoccupazione non strutturale
Cioè
Ci sono degli eventi economici che determinò degli sciocchi in un singolo Paese
Sul versante della occupazione della disoccupazione cresce a causa di quelli che si chiamano appunto sciocca asimmetrici cioè che non riguardano complessivamente tutta l'Unione nel suo complesso ma singoli paesi
Dice la proposta Padovan in quel caso attraverso la raccolta delle risorse necessarie ma anche con titoli di debito pubblico europeo bisogna finanziare
Uno strumento di contrasto alla disoccupazione che non sia rivolto perché quella sarebbe politica di bilancio nazionale a ridurre la disoccupazione nel Singh in un singolo Stra stato alla disoccupazione strutturale
Ma sia rivolto ad impedire che in uno stato ci sia un di più di disoccupazione non imprevedibile a causa di ciò asimmetrici questa proposta è una proposta nel dibattito politico
Attorniata da consenso tutti quelli con cui se ne parla in Europa dicono certo ci sarebbe bisogno di farlo
E ogni riunione e finisce dicendo che si decida la volta successiva è chiaro che se si continua così
Il il i cittadini europei pensano che l'Unione europea non sia un pezzo di soluzione del problema ma sia una delle fonti del problema
Per chi è in grado il mercato unico di determinare shock asimmetrici e l'unione non è in grado di farvi fronte classica
Di situazione nella quale si pensa che l'unione in una certa misura sia ragione sia la fonte del problema invece che la fonte della soluzione
Sto finalmente finendo finalmente lo dico dal vostro punto di vista io non sto facendo particolare fatica ma immagino che voi sarete sconfitti c'è un approccio di sinistra a tutto questo
Oppure oppure no in realtà l'unica distinzione che conta
Siete per l'Europa ah siete contro l'Europa
Non c'è dubbio che questa ultima distinzione è molto significativa beati quei paesi nei quali il per esempio le elezioni tedesche in questo momento si stanno sviluppando tra due formazioni politiche competono per il governo no la Lazio Perù e grazie se UE l'espediente
In un quadro di condivisione di un dell'obiettivo del rilancio deve poi naturalmente con soluzioni anche significativamente diverse
Tra la signora Merkel sul insomma per personalizzare no ma dentro un contesto quindi è è molto rilevante la distinzione
Però Europa anti Europa
Ma la mia tesi è che
In realtà esista un punto di vista di sinistra da far valere in questo campo
Ora
Perché questo questa idea del l'unica cosa che conta è l'anti e pro Europa determina sinistra
La sensazione che noi siamo di fronte ad un vero e proprio smarrimento di funzione no come se fossimo in un campo che non è il nostro che però ci tocca di praticare
Ma non è quello per cui noi siamo nati noi saremmo nati per fare dell'altro che una volta facevamo ma che adesso non siamo più in grado di di di sviluppare c'è questa questo sentimento
Diciamo tra le nostre fila e dobbiamo affrontarlo in modo in modo esplicito ora c'è la c'è in sostanza la Nostalgia della nostra fondamentale funzione di quelli che io chiamo credo legittimamente sotto il profilo storico i socialdemocratici che non sono i socialdemocratici
Quelli del Partito socialdemocratico punto è quel quel vastissimo movimento di forze sociali cooperative sindacati partiti politici associazioni culturali pensatori
Della della sinistra tutto tutto questo mondo vastissimo no che va molto oltre la denominazione partitica che io chiamo la socialdemocrazia c'è la nostalgia del della funzione della socialdemocrazia nel corso dei dei magnifici anni dei trenta magnifici del Novecento no
Quando grazie all'organizzazione forniti dalla Società
Dalla socialdemocrazia
Noi abbiamo avuto il più alto Periodo di crescita ininterrotta che nella storia del capitalismo sia conosciuto alla dimensione europea e non solo
E contemporaneamente in Europa ma anche negli Stati Uniti d'America no l'al più lunga fase di riduzione della disuguaglianza all'interno della società che la storia dall'umanità abbia conosciuto
Successo su tutta la linea più crescita più eguaglianza
Il trionfo l'età dell'Oro si chiama così
Gli storici l'hanno chiamata l'età dell'oro il secolo socialdemocratico e lo sapevano gli storici che non non è la definizione del partito socialdemocratico di quest'è di quel movimento di cui ho detto ora
Qual era la caratteristica però fondamentale c'era una una di di questo grande successo che era stato costruito attraverso politiche
Esperienza di governo esperienza di opposizione perché non non è vero che
Il secolo socialdemocratico ha visto i socialdemocratici al governo sempre nelle grandi nazioni europee spesso hanno governato gli avversari ma anche quando governavano gli avversari ecco cos'è l'egemonia oltre spiegarlo
A Salvini che ha scritto quella frase che ho citato prima l'egemonia è quella roba che anche quando non governi quelli che governano tua gli avversari fanno
Quello che dici tu
Più o meno è quella roba lì
Lo fanno più male senza convinzione ma lo fanno perché il processo è in quella direzione si è riuscito ad imporre la soluzione allora cos'era quella e noi era la dimensione nazionale
Tutta l'esperienza socialdemocratica dei magnifici anni Trenta successivi alla fine della seconda guerra mondiale si fonda sull'idea che il conflitto sociale
Il conflitto politico la sua mediazione e la costruzione degli sbocchi avviene alla dimensione nazionale
è alla dimensione nazionale che per dirla con premi Ciancaleoni grande economista indiano la socialdemocrazia organizza al capitalismo
Consentendo alla distruzione creatrice che caratterizza l'economia capitalista di svilupparsi in un contesto in cui il volume enorme delle sofferenze sociali indotte dalla distruzione
Perché nella distruzione creatrice ci sono tutte e due le dimensioni no e la distruzione provoca sofferenze
La grande esperienza socialdemocratica che cosa ha determinato un governo della distruzione creatrice che ha fornito un contesto nel quale si sono ridimensionate le sofferenze sociali e le contraddizioni sociali legate alla distruzione creatrice
Quando voi in crisi questo come un fatto oggettivo vasta costo spoglio dei tradimenti
La discussione della sinistra organizzata attorno all'idea che c'è qualcuno a sinistra
Che tradisce la funzione della sinistra non è questione di tradimento soggettivo è questione che quando la rivoluzione tecnologica
Crea le condizioni perché la distruzione creatrice assuma a sua dimensione il globo invece che la singola nazione la funzione della socialdemocrazia entra in crisi
La nostra esperienza straordinaria di organizzazione del capitalismo
Per il regimentare no mettere le redini alla distruzione creatrice in funzione della riduzione delle sofferenze sociali
Diventa progressivamente inefficace dico Milan Nostalgia
Una blocco per come eravamo per era Nostalgia per come eravamo non solo quando eravamo più giovani che diciamo la verità fatemelo dire è un Nostalgia forte Saffo in chi è diventato vecchio come me ma per quando avevamo successo adesso che non ce l'abbiamo più
Ma non ce l'abbiamo più non perché abbiamo tradito gli ideali perché il contesto da governare diverso allora c'è una parte della sinistra che dice bene siccome guardate MTB
Purtroppo guardate a quello che è successo nel labour inglese guardate a quello che è accaduto con le primarie del Partito Socialista francese
Guardate a quello che è accaduto con le primarie nel partito democratico americano con Sanders che sfiora la vittoria
Come mai sono diventati tutti matti improvvisamente questa spinta massimalista prende una forza così grande in tanti partiti tra di loro diversi
Che l'altamente possiamo intendere come collocati dentro su questa sponda della socialdemocrazia
è chiaro c'è l'idea che per tornare ad avere successo bisogna l'unica strada è tornare a dove eravamo
Di qui la Nostalgia per le posizioni che fanno della dimensione nazionale quella che padroneggia mentre la spinta è necessariamente
A causa del patto che la spinta necessariamente attorniano a fare quelle politiche che abbiamo sperimentato che avevano successo il problema è che purtroppo la realtà su cui operiamo ha preso l'altra forma
Allora non c'è niente di meno da fare
Che tentare da socialdemocratici latamente intesi il governo della globalizzazione
Tutto quello che è sotto questa dimensione non è di sinistra
è di Nostalgia di sinistra non è di sinistra contemporanea che vuole governare le contraddizioni è qui che la sinistra incontra l'Europa perché al di sotto della dimensione europea la sinistra non ha il fisico per affrontare il problema che c'è da risolvere cioè il governo della globalizzazione
E la e se non assumiamo la dimensione dell'Europa come la dimensione minima alla quale agire non c'è niente da fare potremo continuare a lamentarci della nostra inefficacia
Ma non faremo l'unica cosa che è necessaria per passare da una fase di crisi che nasce dal mutamento della realtà a una fase nella quale resisi conto di di qual è la realtà modificata attendiamo il suo governo grazie
Trasparente momenti ore
Allora buongiorno buongiorno a tutti cominciamo con il primo panel di questa giornata riflessione tv giorno al viceministro Buongiorno i rappresentanti del Parlamento
Quanto riguarda il solo piano Messina lavorò a Parigi in un organismo europeo notizie la strategia e cerca di moderare questo Pannella su un tema piuttosto ampio direi forse in per certi aspetti anche un po'tecnico
Ma sicuramente molto importante credo che Intini viceministro abbia illustrato molto bene do quale sia il il ruolo dell'età quali siano i rischi dell'Italia in questa nuova dinamica europea
Prima di cominciare ora intanto ringraziare Elisa è già stato fatto ma credo che valga la pena sottolineare l'impegno che Elisa le persone che lavorano con Elisa
Fittizie mette in nell'organizzare questo appuntamento ormai diventato quasi un appuntamento
Ricorrente che che permette è stato detto stamani apertura di tornare a parlare di temi in un dibattito politico che spesso invece scade nel chiacchiericcio
Qui abbiamo l'onorevole Quartapelle Lia Quartapelle deputato del Pd e capogruppo del PD alla Commissione esteri della Camera
Ma anche una una una cultrice non appena si definisce ma direi più un'esperta di politiche internazionali Ernesto Che sono senza visti alla si è laureata a Londra a Firenze apparirà ed ha collaborato col Governo del Mozambico è un economista che ha lavorato sulle politiche di sviluppo sulle politiche economiche e per lo sviluppo
E alla mia sinistra credo che abbia bisogno qui resa forse di un l'introduzione minori il senatore Tonini che oggi è il capo e oggi presidente della commissione bilancio del Senato ma anche a una certa frequenza di commissioni estere essendo stato il capogruppo tempi degli alle commissioni esteri estero perché al Senato quindi qui
Avevamo previsto un terzo un terzo pane lista qui che è un amico che lavora a Bruxelles all'agenzia europea per la difesa purtroppo per un motivo di salute passeggero non ha potuto essere qui con noi ma credo che riusciremo a sviluppare comunque il il tema di questo panel che il mondo multipolare e il ruolo dell'Europa in questo mondo multipolare
Ministro DC misto Morando ci ha ricordato che oggi una una una una certa una certa a con il confronto si sta spostando europeisti e non lo volete e non europeisti
A me piace anche pensare che l'Europa appare un impatto sulle nostre sull'Italia sulle strategie e sul sulla sulla dimensione economica del nostro del nostro Paese
E la mia esperienza in Europa mi disse che i Paesi devo i Paesi
Individualmente devono attrezzarsi per definire poi difendere gli interessi in Europa l'Europa non è una un'entità astratta è ancora oggi poi magari mi correggerete se mi sbaglio ma ancora oggi la somma degli interessi nazionali dove prevale il Paese i Paesi che meglio sanno definirli e che meglio sanno sanno difenderli in chiave europea
In un mondo peraltro come dice un filosofo che sta diventando sempre molto liquido dove dove siamo passate la contravvenzione dei blocchi una serie di tisi
Geolocalizzate ma che hanno un impatto diretto sulle nostre società sulle nostre cioè la sua economia dove il ruolo dell'Europa della sua capacità di proporre una politica estera all'altezza delle sfide
E di farla supportare anche da una credibile politica di difesa diventa diventa sempre più importante
Credo che oggi l'Europa sia il ministro ricordava giustamente una una rinnovata dinamica credo che paradossalmente da una crisi come sarà quella del Grexit si apra per la cooperazione europea in tema sto soprattutto in tema di difesa e di politica estera una nuova una nuova stagione
Al tempo stesso ci sono fratture che invece sempre più forti con certi Paesi dell'Europa orientale credo vadano governate e affrontate
E c'è una certa iniziativa della del vicepresidente Mogherini Alta rappresentante degli affari esteri per la sua purezza da cui sono appena che di prova a digitalizzare e altri a ricreare una una dinamica di cooperazione europea a livello decorazioni
Europea al nel nell'ambito della della difesa
Secondo me tutto questo apre una prospettiva interessante laddove l'Italia ha il diritto dovere come dicevo prima di definire i propri interessi siano essi strategici siano essi industriali siano essi di definizione degli ambiti di intervento o e farli valere in chiave europea vede la la cosa su cui io vorrei sei fra le altre cose ci danno che lo dicono all'onorevole Quartapelle il senatore Tonini elaborasse un Boeing in questo pane e mi sono giusto appuntato per terminare
Una parte del discorso di del presidente Marco che ha fatto a Parigi la settimana scorsa di fronte alle agli ambasciatori di Francia e non solo
Ma condisce in sostanza che per la Francia
Il nuovo il luogo dove costruire la sovranità nazionale e l'Europa
Per me questo è sì un riconoscimento della dimensione europeista della nuova amministrazione francese né al tempo stesso anche un segnale
Che la Francia la Francia e la Germania
Vengono all'Europa uno strumento uno strumento rinnovato per far valere i propri interessi nazionali prima ancora che un interesse comune europeo e credo che la credo che la la la gli avvenimenti legati all'acquisto dei cantieri di stanno a zero da parte di Fincantieri sia lì a ricordarcelo che oggi non c'è ancora una politica l'ho perso una serie di politiche nazionale io qui mi fermo mettere la parola al senatore Tonini allora
Bene grazie anch'io ringrazio del dell'invito ringrazio Elisa bene il grande lavoro fatto ormai sta diventando una bella tradizione del Trentino e non solo del Trentino perché queste nostre iniziative
Hanno anche un'eco più vasta
Questo appuntamento la ripresa dell'anno con un confronto sui temi in particolare dell'Europa
Come tutti sappiamo Elisa a una
Formazione un impegno
La tiene sempre costantemente a confronto con il livello europeo e e credo che questa sia come diceva prima Morando la dimensione minima nella quale
Si può svolgere una efficace azione politica a livello
Anche nazionale cioè se non c'è la prospettiva radicamento europeo
Mordi amo l'aria non riusciamo ad affrontare affrontare i temi concreti
Io non ho moltissimo da dire dopo quello che ha detto Morando quindi sarò molto rapido e non vi annoierò
Magari per alleggerire un po'PD propongono un piccolo gioco
Semiserio
Spero che lui non s'arrabbi siamo nella sala questa incombente immagine
Di Antonio Rosmini
Grandissimo intellettuale pensatore europeo forse uno dei simboli della Rovereto europea
La famosa Atene del Trentino
Città che allora in particolare poi ovviamente ha continuato su questa scia che avevo fa parte del suo DNA
Era al tempo stesso una città di
Innovazione di tipo produttivo industriale agli inizi ovviamente agli albori della rivoluzione industriale è anche una città di grande pensiero di pensiero libero
E Antonio Rosmini come capitava a quell'epoca come capita anche oggi
Era al tempo stesso un grande credente anche urna
Personaggio scomodo Dalla Chiesa
E io vorrei utilizzare spero che non sospenda non sanabili due sue opere per per dire quali sono le due grandi questioni che sono davanti all'Europa la prima
Le sue due opere finite all'indice
Dei libri proibiti
Adesso non c'è più ma allora c'era la Chiesa faceva un elenco di tutti i libri che le persone perbene timorato di Dio non dovevano leggere naturalmente anche allora aveva un effetto opposto cioè Lippi che venivano in questo modo pubblicizzati semplicemente venivano messi nelle case appunto delle delle persone da belle erano messi in seconda fila dietro i libri che si vedevano c'erano quelli che non si vedevano c'erano succedeva che nei conventi c'era la la zona chiusa dove solo Abate aveva il la la chiave per entrare di c'erano tutti i libri proibiti perché bisognava comunque conoscerli per criticarlo
Questi duelli vi Previti uno è più famoso di tutti le cinque piaghe della santa Chiesa
Libero peraltro attualissimo ancora oggi
Ma io uso soltanto il titolo e quindi Rosmini perdonerà per dire che anche l'Europa nella sua collocazione internazionale ha a che fare con
Cinque piaghe potremmo definirle cinque grandi sfide cinque grandi problemi
Che dimostrano una cosa che ha detto prima Morando cioè che nessuno Stato nazionale europeo
Dispone del dimensione sufficiente per potere essere incisivo in nessuna di queste cinque grandi sfide di fronte alle quali l'Europa si trova
Se noi guardiamo la carta geografica
Del mondo il mappamondo vediamo l'Europa cominciamo a ragionare su queste cinque piaghe cinque sfide che l'Europa
Si trova con con con le quali l'Europa si trova confrontarsi cominciamo dalla dalla prima la più importante quella storicamente più rilevante per l'Europa
La relazione transatlantica
Il rapporto tra l'Europa e gli Stati Uniti
Un rapporto che si è costruito dopo la seconda guerra mondiale
Con l'Europa divisa in due
Dalla dal muro di Berlino diciamo dalla cortina di ferro
E per quanto riguarda l'Europa occidentale con una forte dipendenza dagli Stati Uniti d'America in particolare nel settore della difesa cioè noi siamo tuttora
Consumatori di una sicurezza a livello strategico
Che producono gli americani possiamo anche i principali critici di come gli americani producono questa sicurezza tra noi siamo i consumatori loro sono i produttori
E la pagano loro fondamentalmente perché se noi andiamo a vedere il rapporto tra la spesa militare americana e quella europea ovviamente è un rapporto de me europea quella dei singoli Stati europei vediamo che non c'è proporzione
E questo è un un tema oggi oggetto di di riflessione
In modo ordinato nella presidenza di Obama in modo caotico confuso disordinato con questa strana presidenza di Trump ma indubbiamente il tema di una rinegoziazione è una rivisitazione una ripensamento è un rilancio della tradizionale relazione transatlantica in particolare per quanto riguarda la difesa ma non solo per quanto riguarda la difesa è uno forse
Come la vedo io il primo dossier all'attenzione della dell'unione europea
Noi non possiamo non ripensare questa questa relazione
E per quanto riguarda poi il termine a difesa basterebbe dire che
La messe tutte insieme le ventotto spese nazionali europee di di di difesa
I bilanci ventotto bilanci ventisette adesso se togliamo
Nel Regno Unito che
Pezzo importante ovviamente ma
Anche i ventisette ai sensi del Regno Unito messi tutti insieme sono il secondo bilancio militare del mondo
Noi spesso non abbiamo questa percezione per esempio noi pensiamo che la Russia sia una grande potenza
Militare il che in parte vero
Ma la Russia al pile dell'Italia il PIL della Russia è grosso modo alle dimensioni del PD dell'indennità
La differenza è che noi destiniamo un uno per cento circa del nostro PIL alla difesa la Russia dedica molto di più però per quanto la rana si voglia fare il bue più di tanto
A un certo punto si vede che arranca
Cioè di fronte a un bilancio militare che mette insieme i ventisette Paesi europei la Russia scompare o comunque si ridimensiona in maniera drastica naturalmente raffrontato invece
A ciascun singolo Paese europeo la Russia può dire io sono nata seconda potenza militare mondiale forse no Laterza la Cina si si ingrossa trascina spinto
Allora primo tema è questo cioè la rivisitazione della della della relazione transatlantica secondo l'ho già detto la Russia anche qua
Nei confronti della Russia
Vogliamo avere ventisette approcci diversi oppure una approccio che è quello dell'Europa se abbiamo ventisette approcci diversi è facile che Putin faccia
Come dire la figura del del del padrone di casa quello caimano Lugli le chiavi del del comando a cominciare da quella rubinetto dell'Energia
Che un argomento molto sensibile nei rapporti con l'Europa ma se lui si trovasse di fronte e ogni tanto Rie perché opportuna l'Europa riesce a farlo trovare di fronte a un interlocutore unitario è chiaro che allora lì negoziato diventa molto più paritario
Se non c'è la fuga dei singoli Paesi ad una trattativa individuare diciamo con con la Russia ma c'è una un soggetto collettivo europeo che tratta con con l'unione con
Con con con Mosca è chiaro che il il il quadro diventa molto diverso
Terzo grande dossier quello che appunto riguarda la Cina e più in generale i Paesi emergenti
Anche qui detto del del tutto evidente
Prego lo schema è sempre lo stesso
Una cosa sono politiche di concorrenza tra Paesi europei nei quali appunto per esempio la Cina può giocare ruolo delicato rispetta i topi altra cosa avesse l'Europa riesce come tale ad avere un approccio unitario
Quarto punto quello più caldo forse in assoluto
Il rapporto quarta piaga insomma Rosmini Anna della della dell'Europa in questo momento questa è una piaga dolorosa indolente è quella del rapporto con il mondo arabo islamico
Questa grande fascia
Intermedia mediana diciamo
Che parte dal Marocco arriva in Indonesia
Perché raccoglie più di un miliardo di persone in
Situazioni molto diverso in contesti molto diversi
Anche qui stiamo assistendo ad una sostanziale irrilevanza o comunque una grande fatica dell'Europa nonostante gli sforzi della nostra
Bravissima molto Mogherini
Ad avere rilevanza no
Alla fine vediamo che nelle singole crisi la voce dell'Europa o non c'è o è molto flebile
Eppure il tema del rapporto con il mondo arabo islamico interessa innanzitutto l'Europa certamente molto di più degli Stati Uniti da un certo punto di vista
Perché
Per riuscire a trasformare il Mediterraneo e più in generale
Il rapporto con questa parte dell'umanità in un
In un rapporto positivo anziché in un rapporto di sostanziale
Diciamo così chiusura rispettiva e reciproca una una sfida decisiva per il nostro futuro tra l'altro è un mondo che abbiamo presente in mezzo a noi
Lo sbilancio demografico ci dice che questa situazione durerà ancora a lungo
Oltre a del da ultimo questo
Questo rapporto difficile con il mondo arabo islamico in parte anche una delle cause del fenomeno della della immigrazione
Che della dello spostamento di masse di persone dalla sponda sud del Mediterraneo verso quella nord
Ancora di più lo è la quinta piaga
E cioè l'Africa il tema del rapporto con l'Africa
Si comincia adesso grazie anche
Al grande lavoro che sta facendo Marco Minniti che non è un lavoro soltanto se unitario viene presentato come lo sceriffo non sta facendo lo sceriffo
Insieme al Governo e con il Governo con l'appoggio del Pd
Ed è la maggioranza che sostiene il governo sta facendo politica estera
Non si fa
Lo sceriffo cioè non si possono pensare di risolvere il problema soltanto alla fine se non lo si affronta in una chiave complessiva
Allora per fermare il flusso migratorio disordinato nel quale tra l'altro la roulette
La del del
Delle traversate provocava inevitabilmente una percentuale intollerabile di morti in mare
Per fermare questo disordinato flusso
Non servirà il blocco navale come proponeva la lega impalcato demagogo ma serviva fare politica estera innanzitutto cominciando a lavorare seriamente e c'è voluto tempo
Per un avvio almeno di stabilizzazione della Libia
E poi sappiamo che dietro questo c'è il problema invece del rapporto con l'Africa e lì c'è tutta una politica da fare per l'Africa che può fare per le dimensioni del problema africano soltanto l'Europa insieme critica ogni singolo Stato che cosa può fare se non far ridere
Voi ve lo ricorderete l'ammissione di Hollande
Tra il Mali di a ebbe bisogno dell'appoggio americano
Per poter fare una missione di perché se no gli aerei francesi si sbatte uno con l'altro perché senza infrastrutture del satellite americano non sono in grado di fare la guerra moderna
Che singole iniziative dei singoli Paesi
Non hanno avuto nemmeno un effetto positivo per le campagne elettorali dei singoli Paesi perché alla fine non ha mostrato fortuna né Orlando né a Cameron né a nessun altro
Quindi non hanno risolto nulla hanno nemmeno raggiunto lo scopo per il quale in gran parte erano stati pensati cioè quella di autopromozione del leader pro-tempore perché alla fine non hanno avuto promosso sicuramente niente
è inutile dilungarsi no
Le cinque piaghe
Dell'Europa in questo momento dimostrano che se riesce soltanto
E questo dovrebbe essere tema condiviso da da
In modo largo dai cittadini europei se ne esce soltanto compiuto Europa non copre in Europa è perfino una banalità
Allora però viene il secondo la secondo passaggio la seconda domanda perché questo non avviene perché gli cittadini europei non avverto no
Della vita in maniera differenziata
Il presidente in questo momento in particolare gli italiani che hanno meno
Fiducia nell'Europa ma in generale c'è questa forte corrente che come ha detto prima Enrico è stata sconfitta
In particolare nella battaglia campale decisiva che è stata quella di Parigi insomma una battaglia francese al i sovrani stia hanno perso
La la battaglia fondamentale però non è ancora detto che abbiano perso la guerra e comunque sono in campo e ci sono in tutti i Paesi sono in regresso in ritirata ma ci sono ancora e di c'è una corrente comunque forte che attraversa l'Europa di
Euroscetticismo
Lei né i popoli non nei governi e non tanto negoziati quanto soprattutto nei popoli perché succede questo quando dovrebbe essere del tutto evidente che senza l'Europa non spostiamo una paglia
Di ciò che succede attorno a noi non ha nessun Paese nemmeno la Germania
Ha le dimensioni sufficienti per poter svolgere un ruolo sullo scacchiere internazionale
Perché questo allora qua facciamola secondo riferimento a a Rosmini facciamo la sua seconda opera che era la Costituzione secondo la giustizia sociale
Il meccanismo europeo non funziona
Per dirla alla Matteo Renzi un lo slogan suo molto efficace Europa sì ma non così cioè così l'Europa come ha costruita oggi com'è organizzata oggi non è in grado
Di dare risposte
Ai bisogni fondamentali dei popoli europei
E qui fatemi fare il mio lavoro attuale quello di presidente della Bilancio
Sulle orme del mio maestro fondamentale che il ricco ma insomma
Vi vi dò due due conti
Due numeri
Due coppie di numeri diciamo così la prima copia di numeri è quanto spendono i cittadini americani
Per lo Stato gli americani non lo chiamano così per il governo
Cioè l'incidenza della spesa pubblica
Sul prodotto interno lordo americano è circa il trentacinque per cento
Cioè il trenta trentacinque per cento della ricchezza degli americani finanzia il sistema pubblico
Quanto spende il cittadino europeo per finanziare il sistema pubblico dieci punti di più
La media che poi la media è ci sono dei paesi che spendono di meno dei paesi che spende di più e circa il quarantacinque per cento
La spesa pubblica
Europea è il quarantacinque per cento del prodotto interno europea
Siccome il prodotto interno lordo europeo è più grande di quello degli Stati Uniti mettendo insieme tutti e ventotto sul set sarebbe problema non ci son più gli inglesi e poi la l'area dell'euro di meno ma metterci anche l'aura insomma i ventisette Paesi
Abbiamo la spesa pubblica più grande del mondo non c'è altro posto al mondo dove ci sia una spesa pubblica più grande di quella europea
Seconda copia dei numeri come si divide questa spesa pubblica tra il livello federale e livello statale
Negli Stati Uniti è cinquanta e cinquanta
Ogni dollaro che i contribuenti versano alla spesa pubblica americana cinquanta centesimi di dollaro vanno a Washington gli altri cinquanta centesimi si dividono tra lo Stato la California lo Utah o o il main o e o la città
Il Comune la comunità nella quale vivo
Cinquantacinque
Sapete quante da noi due del novantotto
Su ogni Euro che pagano i cittadini europei di tasse e quindi diciamo ogni genere di tasse non sono tasse con cui finanziare una spesa pubblica due centesimi vanno
Alla
Dimensione federale europea novantotto centesimi si dividono tra lo stato nazionale di comuni
Voi capite che
è evidente che abbiamo fatto una scelta lette finché stiamo così i grandi temi rispetto ai quali c'è il bisogno di una risposta a livello europeo prima Enrico diceva giustamente
Le sfide che abbiamo saputo affrontare efficacemente noi riformisti noi democratici noi socialdemocratici nel senso ampio in pubblico ne parla valori
Nella fase aurea diciamo del Novecento per poterli affrontare abbiamo fatti costruendo la spesa pubblica
Gli Stati nazionali avevano lo Stato minimo lo Stato si occupava di difesa
Diplomazia no e e e poco altro
Secondo voi illiberali appunto lo Stato era un male necessario da limitare il più possibile
Sono stati
E socialisti nel senso ampio del termine compresi i cristiano sociali diciamo così perché
Presenti in casa nostra stalla DCA costruire
Lo stato sociale Nocco tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni naturalmente ma acqua a a diciamo a sostenere sulle orme di Roosevelt che è stato il primo a farlo
A sostenere l'idea che bisognasse dallo Stato minimo passare ad uno Stato più più più più forte che affrontasse i temi più più vasti
Ed è stato grazie a questo che abbiamo costruito appunto le politiche di solidarietà di cui si parlava prima vi abbiamo sostenuto la crescita
E anche ridotto le disuguaglianze
Si può fare in Europa questo col due per cento
Del prodotto
Di questo due per cento per di più
Che se ne va per la burocrazia di Bruxelles no
La burocrazia di Bruxelles costa il sei per cento di quel due per cento
Tutta la burocrazia di Bruxelles costa meno del Comune di Roma
Quindi non diciamo stupidaggini la burocrazia non c'entra niente però
Gran parte di quel due per cento se ne va nella politica agricola comune
Questo già io ci azzecca di più né i fondi di coesione cioè quelli le per aiutare le regioni più deboli a livello europeo
Non c'è niente sul cose fondamentali del futuro dell'Europa non c'è niente sulla difesa
Se no piccole cose rionali non c'è niente sul sostegno all'economia non c'è praticamente nulla se non i fondi di coesione per appunto le politiche sociali
Quindi le grandi questioni che riguardano il futuro dell'Europa non stanno nel bilancio europeo ma si fanno soltanto quando si può coordinando le politiche nazionali
Attraverso regole comuni e quindi l'Europa sforna regole all'impazzata per cercare di tenere insieme le politiche
Nazionali dei singoli Paesi su tutti i settori
Voi immaginate se gli Stati Uniti funzionassero così
Sarebbero impazziti già da da da parecchio tempo
Allora il tema vero una Costituzione appunto per la giustizia sociale per usare l'espressione di di Rosmini Cuesta cioè noi ovviamente
Dobbiamo fare
Un cambiamento radicale e profondo cioè bisogna arrivare non dico al cinquanta e cinquanta ma dal due novantotto nel cinquanta e cinquanta abbiamo un vasto diciamo così possibilità di miglioramento una grande possibilità di miglioramento
Si può pensare di farla con l'Europa ventisette no
Non c'è nessuna ipotesi realistica adesso sarà ne avremo fin sopra i capelli come si dice in Trentino se riusciremo a difendere il due per cento perché la tendenza di tutti i Paesi adesso se un po'indebolita con l'uscita dell'Inghilterra
Invitavo lavoro sconto voi no tradisce Jovan però migliori deve evitare di I want my money back diceva la
La la Thatcher
Molti l'hanno seguita dall'alto su quella strada per cui pagavano pro andavano al tavolo dicessi operò rivoglio indietro una parte di questo due per cento per i ragazzi due certe tanto è e in effetti si è vista come un costo è un costo eccessivo
Immaginatevi se se fosse ragionassero così gli americani cioè il Tesoro americano non ci sarebbe più non ci sarebbe più il Pentagono non sarebbe più la Casa Bianca ha già non ci sarebbero più gli Stati Uniti d'America chi sarebbero cinquanta stati
Che più o meno si coordinano tra di loro e cercano di avere delle politiche comuni delle regole comuni per non prestarsi troppi piedi fra di loro ma è chiaro che poi l'irrilevanza
Ecco allora la strada non possono essere i ventisette non c'è nessun realismo su questo piano punto adesso si sta cominciando a ragionare sul prossimo bilancio nel bilancio europei hanno sempre una durata pluriennale
E
Il tentativo è quello di Tevere
I livelli attuali e all'interno di quel due per cento rimodulare un po'destinando un po'di risorse qualcosa di quel due per cento
Non solo all'agricoltura ma un pochino al l'innovazione tecnologica le politiche industriali e le politiche della difesa
è del tutto evidente che se ne può uscire soltanto Traverso
Diciamo così l'Europa più velocità
Attraverso la le cooperazioni rafforzate tra Paesi che vogliono insieme decidono insieme di fare dei passi avanti
In questo senso allora diventa decisivo per il futuro dell'Europa che ci sia un gruppo di Paesi che vuole fare questo cioè che si rende conto che nel mondo possono contare soltanto insieme
E che diciamo fanno l'ora loro lo schema col quale
Macro ha conquistato la fiducia dei francesi ma però non ha detto io sono contro il principio della sovranità figurarsi se un francese può mettere in discussione la supplente
La Sorrenti è un dogma
Per i francesi
Però lui ha detto sì ma la sovranità del cittadino francese
Solo a livello nazionale non è più sovranità perché io non sono in grado come cittadino
Attraverso le istituzioni solo nazionali di influire non voglio dire sui destini del mondo ma nemmeno davvero sui destini della Francia
Perché in un contesto di elevata interdipendenza
Se io voglio contare sul destino della Francia
E quindi sul mio destino come cittadino francese ho bisogno di uno strumento più grande dove di una di una scala più ampia che è quella europea
Allora noi dobbiamo per proteggere per difendere la sovranità cara signora le Pen
Che tu dici una cosa giusta che vuoi tutelare la sovranità che poi il principio democratico articolo uno della Costituzione la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione la nostra Costituzione notoriamente più bella del mondo era talmente lungimirante che ci ha messo l'articolo undici che appunto è quello che vince la sovranità
Mette in comune
Per costruire un ordine fondato sulla pace sulla giustizia fra le nazioni
Come voleva Rosmini
E quindi
La stessa questa cosa adesso non ce l'abbiamo davanti all'ora quali sono gli Stati in Europa i Paesi in Europa i popoli d'Europa che decidono di fare questo balzo in avanti
Questa la domanda che rende concreto la nostra discussione naturalmente
Abbiamo avuto una fase alle nostre spalle potremmo dire periodi Giarda tra il mio non è nel due mila quattordici
La fine del due mila sedici cioè tra le elezioni europee e il referendum
Francese referendum italiano verso i
Nel quale nella quale c'è stato sostanzialmente un motore
Italo-tedesco
Quel podio Europa di andare avanti avanti sulla base di un accordo tra la Francia la tra l'Italia e la Germania Germania e Italia mettiamola così
La commissione Junker cioè l'organismo di governo della dell'unione europea
Si è costituita sulla base di un doppio accordo raccordo politico in al Parlamento di Strasburgo
Tra i popolari che avevano vinto le elezioni europee voi vi ricordate che alle ultime elezioni europee c'è stato un salto avanti nella costruzione dell'Europa politica perché per la prima volta i grandi partiti europei che sono certo federazioni deboli di partiti nazionali questo lo sappiamo
Però sono l'embrione blog quel poco che c'è di politica europea
Fecero un accordo tra di loro dissero facciamo questo accordo diventerà presidente della Commissione il candidato del partito che vince le elezioni europee
E ogni partito presentò il suo candidato
I popolari presentarono io un Kerry i socialisti presentarono
Schools e i liberali però sta
Vinsero i i popolari hanno preso loro la maggioranza relativa nel gruppo più grande a Strasburgo e qui di Jung era diventato presidente della Commissione per questo
Però i popolari non avevano la maggioranza assoluta al Parlamento di Strasburgo e quindi hanno dovuto fare un accordo una coalizione una grosse coalizioni come c'è in Germania anche nel Parlamento di Strasburgo
E quindi i socialisti furono determinanti per fare leggere Junker dare la fiducia per così dire aiuterà come presidente della commissione per comporre poi la Commissione
E
Il partito principale dell'area popolare la cede UTET esca il partito principale della scombina girata mai come in questo momento piena di guai famiglia socialista il Partito Democratico
E quindi ci fu questo accordo che sostanzialmente ha consentito alla commissione Junker di partire e anche di fare le politiche che abbiamo conosciuto perché se noi abbiamo avuto una gestione politica e non stupida avrebbe detto Prodi del del fiscal compact è stato perché c'è stata questa
Discussione politica tra i falchi tedeschi per così dire e le colombe socialiste
Francesi e soprattutto italiane
Quindi accordo tra socialisti e popolari accordo tra i due Paesi guida di questi due schieramenti che erano poi appunto alla Germania
Il governo tedesco guidato dalla signora Merkel e il Governo italiano guidato da Matteo Renzi che in quel momento è stato come dire il l'interlocutore fondamentale della Germania
Perfino il chiudo tre perfino il
Diciamo così le politiche non convenzionali messe in campo le scelte non convenzionali messe in campo dalla Banca centrale europea
Hanno rispecchiato questo accordo politico perché Mario Draghi ha messo in queste scelte il peso della sua autorevolezza personale e del suo ruolo
Nel ruolo della dalla del presidente la banca centrale un ruolo che in qualche modo a una una forte autonomia rispetto al potere politico tuttavia
Il direttivo e la Banca centrale europea fatto di rappresentanti delle banche centrali nazionali tutti sappiamo quale fosse la politica della Bundesbank rispetto alle scelte fatte dalla BCE
Se non ci fosse stato dietro questa Rete gli accordo politico in particolare italotedesco forse Mario Draghi avrebbe avuto mettiamola così più Problemi ancora di quelli che ha avuto a fare le scelte che ha fatto
Lo scambio è stato più flessibilità quindi i tedeschi accettano una gestione più flessibile del fiscal compact in cambio di una
Serio impegno dell'Italia a procedere sulla strada delle riforme
L'Italia dimostra di stare sulla via del cambiamento di e delle riforme
Dall'altra parte i tedeschi accettano che si debba avere una gestione politica del fiscal compact e non si possa avere una sua gestione
Per così dire meramente
Ragionieristica
E il risultato è stato c'abbiamo
Fatto le politiche abbiamo fatto che hanno consentito di procedere su quel sentiero stretto come lo chiama Padoan tra la
La necessità di garantire
Il percorso verso il pareggio di bilancio quindi la riduzione progressiva del nostro indebitamento e dall'altra parte
Politica che però consenta una crescita infatti abbiamo avuto tassi di crescita non ancora soddisfacenti ma sicuramente significativi
Sia del prodotto che della occupazione
Poi arriva referendum referendum
Mette in crisi disegno italiano perché in tutta Europa si dice per malore gli italiani in realtà non ci credono alle riforme
E questo crea una situazione di indebolimento radicale dell'Italia
E contemporaneamente poche settimane dopo arriva la vittoria di matrone in Francia e quindi la Francia riprende riconquista il suo ruolo centrale in Europa che aveva perso nella fase precedente
Quindi adesso al tavolo
Con la Germania è seduta innanzitutto la Francia avete c'è stato un periodo nel quale l'Italia aveva in qualche modo anche tappato il buco mettiamola pure così di un'assenza di una latenza diciamo della della della Francia in questo momento la Francia è tornata comma Croma tracce tornata
Però quello che sembra del tutto chiaro che Francia e Germania entrambe sanno di non poter da sole fare tutto quello che aveva fatto e che hanno bisogno di almeno altri due grandi Paesi che sono appunto l'Italia la Spagna quindi adesso
Il tema cruciale dei prossimi mesi per il futuro
Non solo dell'Italia ma dell'Europa è se in Italia dopo le elezioni elezioni che avremo ormai tra pochi mesi
Se questo tema sarà chiaramente all'ordine del giorno se diventerà centrale se noi avremo la forza la capacità di come ha saputo fare macro
Di far fare quel salto di pensiero agli italiani ma con ha fatto fare uno scatto di ragionamento i francesi volete la sovranità bisogna giocarsela a livello europeo
Riusciremo noi in particolare il PD a far fare questo salto logico
Fondamentale questo questo scatto di questo click insomma di di pensiero questo
Colpo d'ala potremmo chiamarlo di pensiero alla agli elettori italiani e quindi a capire che la prospettiva per
Una Costituzione
Che abbia a cuore la giustizia sociale passa attraverso appunto una
Un rafforzamento della dimensione europea che in questa fase non può che passare attraverso la costruzione
Di un'Europa più federale tra i Paesi che scelgono di fare questa scelta non sarà facile perché Francia e Germania hanno idee molto diverso se
L'Italia a sua volta degli alle idee sue i suoi problemi quindi non sarà una passeggiata ma è l'unica strada che ci può portare verso una situazione migliore rispetto a qualche tempo fa
Il partito anti europeo è in ritirata lo dimostra il fatto che prima Enrico eccitato
Quei documenti poi vanno a a Cernobbio dicono va be'che c'entra si scherzava verso referendum
E il che dice per un verso che sono gente poco seria peraltro verso dice che loro si rendono conto che il clima sta cambiando e il problema è che noi dobbiamo essere capaci
Intercettare questo cambiamento di clima per trasformarlo
In una in uno strumento per fare politica in avanti per far fare all'Europa quel salto di qualità che è necessario grazie
Anche io volevo iniziare con un ringraziamento a Elisa nel senso che trovo che questo appuntamento che è un appuntamento che
Insomma vediamo da tre anni è un appuntamento che aiuta a mantenere vivo
Nel dibattito pubblico è in particolare nel nostro partito un interesse delle competenze su un tema anche quello europeo che come è stato detto prima sia da Morando che da Tonini
è il tema su quale sicuramente sì definirà si definiranno gli schieramenti della prossima campagna elettorali ma il tema che definisce ancora parte della nostra capacità di incidere sul futuro
E siccome questi luoghi discussione non sempre ci sono in questi luoghi di valorizzazione delle competenze e degli interessi dei dei singoli non sempre ci sono credo che vada ringraziata molto Elisa per per questo lavoro
Io parto dalla fine e cioè dal titolo del dell'ultimo panelle Europa ci conviene
Penso che il tema della proiezione internazionale europea sia il tema che più semplicemente spiega ai nostri cittadini che si la dimensione europea
Ci conviene veniva detto prima andare a Giorgio Tonini
Le grandi questioni globali terrorismo immigrazione sicurezza internazionale che sono grandi questioni che pesano nella coscienza e nella percezione quotidiana
Di sicurezza o di prosperità dei cittadini italiani ed europei sono grandi questioni che possono solo trovare una loro dimensione di composizione a livello europeo
Io questo lo dico diciamo l'Europa ci conviene è stato discusso per esempio la presidenza tram per un certo periodo abbiamo pensato che fosse uno stimolo molto forte a dire che ci conviene un'Europa più forte
In realtà il processo che ci porta a dire che l'Europa sul fronte internazionale ci conviene è un processo più lungo il precedente a Trump
Se voi ricordate la presidenza Obama si aprì il primo anno di presidenza Obama senza che il Presidente americano facesse un video una visita di Stato in nessun Paese europeo
L'Europa era stata importante per lanciare il senatore Barack Obama sullo scenario internazionale fece quel viaggio europeo con quel discorso a Berlino che è un po'lo presentò come un attore importante a livello globale ma una volta eletti c'è una volta per diventato presidente
Non ritenne nel suo primo anno di presidenza di passare da nessuna delle capitali europee né da Bruxelles
Per dire che invece lì c'era una parte degli interessi strategici del suo Paese
Questo è stato completamente riversato con la fine della presidenza Obama Obama ha chiuso la propria presidenza con una serie di di viaggi di appuntamenti con i leader europei non solo con Matteo Renzi con Angela Merkel ma in particolare con un vertice con alcuni paesi europei che diceva di quanto fosse cambiata la percezione americana gli Stati Uniti avevano bisogno dell'Europa ma all'inizio della presidenza Obama questo non era chiaro vera fu fu una presidenza che guardava molto
Al Pacifico e quindi questa tendenza del fatto che diciamo l'Europa un po'se la deve cavare da solo non dipende solo da tante non dipenderà in quello che ci auspichiamo sia il dopo Trump è che arrivi diciamo il prima possibile cioè alla fine dei quattro anni non degli otto che normalmente
Capitano quando c'è una rielezione del presidente americano e questo lo dico perché insomma noi dobbiamo metterci quando parliamo del fatto che l'Europa ci copia ci dobbiamo mettere in una prospettiva lunga i processi di governo dei fenomeni della globalizzazione sono processi lunghi lo vediamo anche quel tema delle migrazioni si si ottengono alcuni risultati
In in un periodo ridotto ma non non è che si ottiene una soluzione immediata
E io proverò oggi a dire quali sono gli elementi di un'azione italiana nel costruire un'Europa capace di incidere a a livello della proiezione internazionale
Prendo la prospettiva italiana non per uno stereo per diciamo media sterile di nazionalismo siamo italiani e quindi dobbiamo contare ma perché essendo italiani
L'unico strumento che noi abbiamo per fare avanzare un proprio una prospettiva di integrazione europea e quella di dare un contributo a partire diciamo
Dall'Italia sono tra le questioni che vorrei trattare la questione della difesa europea la questione delle politiche africane e poi la questione
Dei rapporti con quei Paesi che sono Paesi a noi vicini e che però nel corso degli ultimi anni in particolare dalle primavere arabe ma non solo si sono allontanati penso e in particolare a Turchia Egitto che sono due Paesi insomma assolutamente fondamentali per la stabilità del Mediterraneo e poi a paesi diciamo
Più semplici per certi versi da trattare Tunisia Giordania Marocco come esempio ma che comunque pongono delle questioni sulla capacità di dell'unione europea di essere un autore che fa politica internazionale
Allora venendo al tema in particolare dalla difesa europea
Sono stati fatti il tema della sicurezza internazionale cioè di come noi
Ci dotiamo di strumenti per creare are di stabilità e per incidere le aree di stabilità è una delle questioni chiave dall'inizio del processo di integrazione europea l'Unione Europea nasce come una integrazione sia dal punto di vista economico ma anche come una comunità europea di difesa quindi è però una delle grandi promesse mancate del cammino di integrazione europea fino ad oggi
Ed è uno dei temi su quali l'Italia ma non solo anche Francia e Germania hanno trovato a rilanciare il processo di integrazione europea dopo l'uscita del del Regno Unito
Siamo arrivati a giugno con una comunicazione importantissima sul fronte appunto
Della politica di difesa comune che è una comunicazione della Commissione che sostanzialmente fa fare dei passi in avanti che l'alto commissario Mogherini ha definito dei passi avanti come non erano mai stati fatti
Nei dieci anni precedenti
Si mettono le basi Midway questioni da un lato comando di difesa unificato un embrione un inizio venticinque
Diciamo persone che comincia a lavorare insieme tra per avere un'idea di dove intervenire come intervenire
E dall'altro lato però si fa una cosa insomma che dà anche un'indicazione di di priorità ci si cominciano a stanziare delle risorse
Per un fondo europeo di difesa a regime sarà un fondo europeo di cinque miliardi e mezzo ma che cosa è a che cosa serve nella pratica
Nella pratica è un fondo europeo che serve in particolare per fare una serie di investimenti comuni cioè per utilizzare ancora una volta lo strumento della convenienza economica per far fare dei passi in avanti all'integrazione tra le forze armate
Oggi la commissione la comunicazione la commissione lo lo dice chiaramente in Europa ci sono centosettantotto sistemi diversi di armare il che significa che diciamo se gli eserciti europei
Volessero fare delle operazioni insieme si trovano a dover gestire cento settantotto
Va appunto sistemi di armamenti Diversi quindi non riescono neanche a usare gli stessi strumenti negli Stati Uniti si usano trenta sistemi di arma
Allora il Fo e in particolare il la parte del fondo europeo per la difesa che riguarda gli investimenti prova
Stanziando un primo un primo stanziamento di cinquecento milioni di euro a far fare degli investimenti in comune e quindi a fare un'integrazione
Rispetto al futuro degli investimenti sulla difesa che riduca diciamo queste differenze tra gli eserciti nazionali costruisca nella pratica
Una integrazione a partire dai sistemi di arma e quindi poi anche per diciamo l'operatività degli eserciti
Questo è
è un inizio
E quale può essere diciamo e che questo inizio che conseguenze a per il nostro Paese questo inizio è un inizio che porta in particolare che avvicina in particolare il diciamo i i due sistemi di difesa tedesco e francese è un'integrazione dei due sistemi di difesa che può essere un motore potente ma che può essere anche un motore
Potentemente escludenti e degli altri Paesi che rischiano di accodarsi questo può diciamo avere un senso per Paesi più piccoli spetta all'Italia per Paesi che non hanno una capacità
Di intervento e che invece possono trovare la dimensione europea nella dimensione dell'integrazione
A livello sovranazionale la possibilità di pesare o anche solo di imparare la la possibilità di far parte di una entità che crea una dimensione di sicurezza internazionale ma per l'Italia rischia di essere e sicura dinamica escludente per le ragioni che diceva prima Morando ne abbiamo un appuntamento importante nella prossima primavera per decidere se far parte più in generale dei paesi che vogliono spingere più in là la frontiera europea
Ma dal punto di vista militare abbiamo già visto questa estate con la discussione su sui cantieri San Nazaro cioè Celtics
Che per l'Italia si aprono invece delle finestre di opportunità per essere presenti dentro quel processo
Avendo una capacità di incidere anche a livello industriale Che fare parte di un'idea europea di costruzione di investimenti europei
All'avanguardia dal punto di vista anche ma non solo militare con una diciamo forte collaborazione con entità francesi dal punto di vista della cantieristica ci può far fare dei passi in avanti ci può far partecipare a questo fondo di investimenti europei
Con una capacità di incidere di spingere avanti anche degli investimenti che sono produttività del tre che sono innovativi e importanti per il nostro Paese e quindi ci può dare la possibilità di essere un attore capace distinti immaginare in senso strategico anche dal punto di vista industriale il futuro di un pezzo dell'integrazione europea
C'è poi tutto il tema diciamo delle politiche di difesa non solo ci dobbiamo dotare di una capacità militare e la capacità industriale
Del settore militare ma dobbiamo essere in grado anche di saper utilizzare gli scooter dare delle idee su come utilizzare questo questa questa capacità militare su questo l'Italia in questi anni affatto
E continua a fare una serie di di proposta in particolare e vengo al secondo punto sul sul fronte africano
Noi abbiamo avuto prima di altri paesi europei la percezione di quanto fosse strategico per l'Europa
Strutturare un rapporto diverso con i Paesi africani e quindi anche in alcuni casi di diciamo avere la capacità di fare una politica di contenimento delle migrazioni che richiedesse anche un impiego
Dell'esercito non poi poi ci torno
L'Italia dal punto di vista delle politiche europee e rispetto all'Africa è stata capace
Quando era ministro Gentiloni e poi oggi con diciamo questa
Capacità di fare delle proposte più complessive su tutto il fronte del Governo e delle migrazioni di vedere più lungo degli altri Paesi europei
Il tema delle delle politiche africane e diciamo di come si euro poi europeizzare o le politiche africane
Non è un tema di nicchia non è un tema che riguarda solo
Il contenimento delle migrazioni
La dichiarazione Schuman che è la dichiarazione che lanciare il processo di integrazione europea
Vede nella possibilità di costruire un nuovo rapporto con l'Africa uno degli sbocchi più promettenti del processo di integrazione europea quindi è nel diciamo
La questione di come strutturare un diverso rapporto con l'Africa è nel DNA del processo costitutivo dell'Unione Europea
Le ha la discussione migratoria riporta la questione delle politiche africane
All'ordine del giorno
Ma è stata un un elemento che ha caratterizzato in vari momenti le discussioni anche dell'integrazione europea
è però un banco di prova su quanto possiamo essere europei tendenzialmente quello che succedeva prima di questo salto
Di qualità richiesto dalle migrazioni è che le politiche africane dell'Unione Europea venivano gestite dividendo un po'i Paesi africani tra Paese ex coloniali c'era un pezzo di Africa che veniva gestita dalla Francia
Un'altra parte che veniva gestita dal Regno Unito una parte piccola dal Portogallo e anche dall'Italia
Facciamo questioni paesi che facevano un po'da apripista rispetto alle decisioni su come l'Unione Europea si doveva muovere in alcuni in questi scenari africani
Oggi sa per costruire una politica africana che sia una politica veramente europea a ovviamente
Diciamo delle conseguenze sulla nostra capacità di governare i flussi delle migrazioni ma anche un riflesso dal punto di vista diciamo della capacità che l'Unione Europea può avere di sviluppare una propria postura a livello internazionale da un lato labbra exit porrà la questione di come si gestiranno tutti quei Paesi che erano prima in appalto
A alla Gran Bretagna ma e soprattutto e credo che questo sia la cosa più interessante da osservare in questa fase l'Africa francofona che poiché l'Africa sahariana che è la chiave per la gestione del del percorso migratorio
Deve e il rapporto con l'Africa francofona deve evolvere al di là
Di quel rapporto che invece la Francia aveva sempre strutturato come un rapporto con i paesi del tre carrelli cioè con i Paesi nel cortile di casa la Francia aveva sempre gestito quei Paesi
Cercando di continuare a mantenere un'influenza avendoci una presenza soprattutto di carattere militare
Ma non facendo non strutturando quel rapporto che invece noi come Italia stiamo proponendo e poi vedremo come evolverà che è un rapporto di
Ricostruzione della capacità di questi stati di autogovernarsi la Francia sostanzialmente faceva o una supplenza in particolare con le presenze militari nel Sahel
L'idea italiana che diventa sempre di più l'idea europea e di provare a capire come fu lavorare con le istituzioni di questi Paesi perché introspettiva
Questi Paesi sappiano non solo governare i propri confini ma in particolare governare anche i processi di sviluppo economico e di lotta alla povertà che poi sono alla base di quelle cosiddette cause strutturali delle migrazioni e qui è davvero sulla sulla politica Africa e sulla capacità di costruire una politica europea dei rapporti con i Paesi africani che a mio giudizio si misurerà
Una parte della capacità dell'unione europea di essere un attore internazionale positivo e non solo un attore
Internazionale di contenimento il terzo punto che vorrei lasciare alla alla nostra riflessione di oggi è appunto
La questione di come l'Unione europea aiuta
I Paesi membri che come l'Italia in rapporto con l'Unione europea aiuta i Paesi membri a strutturare un rapporto con quei Paesi quei grandi paesi in quei Paesi chiave
Del Mediterraneo che sono da Stati considerati vicini e che il diciamo l'attualità
Delle politiche interne in particolare di questi Paesi stanno rendendo molto più difficili da trattare
Penso in particolare alla Turchia e all'Egitto
Sono Paesi diciamo che sempre di più diventano elementi interessanti anche per le campagne elettorali interne su un rapporto con la Turchia
E su cosa fare con Erdogan si sono vinte le elezioni olandesi
Il tema del rapporto con la Turchia è balzato prepotentemente
Nella campagna elettorale tedesca
Sono paesi che però diciamo non meritano per la loro statici strategicità di essere utilizzati come un nemico esterno a cui rivolgersi nel momento in cui si ha un po'di difficoltà
A strutturare la campagna elettorale sono Paesi delicatissimi
Sono Paesi che meriterebbero un pensiero più lungo
Rispetto al tipo di relazione che noi costruiamo con loro
Di quanto appunto questa episodicità di rapporti
Relativi in particolare le campagne elettorali ci porta a fare e sono quei Paesi in cui alfiere un'unione europea capace di guardare lontano e capaci di utilizzare degli strumenti che richiedono tempo per essere degli affetti sarebbe assolutamente chiave
E lo penso perché particolare Turchia ed Egitto ma in altro modo in modo diverso i paesi diciamo più piccoli e che stanno di loro tentando invece
Una transizione verso la democrazia o comunque verso una stabilità e un consenso interno penso Tunisia Marocco
E Giordania sono Paesi di cui noi abbiamo assolutamente bisogno e sono paesi che hanno al loro interno bisogno di un interlocutore che sappia capire diciamo le difficoltà che stanno attraversando in questo senso io credo che serva un'unione europea capace di guardare diciamo a costruire degli strumenti diciamo che sappia guardare con realismo all'importanza che questi Paesi rivestono nel Mediterraneo
Senza l'Egitto non siamo stabilita nell'area del nordafricano sia stabilita nel Medioriente non siamo stabilita
Nel Corno d'Africa e diciamo lungo la tratta dello Mali Egitto di oggi non è un Paese stabile ne abbiamo bisogno dell'Egitto ma l'Egitto di oggi rischia di essere un Paese che è lasciato di perse
Rischia di riprodurre le stesse dinamiche che abbiamo visto può esplodere appena piazza Tahrir lo stesso modo la Turchia
è un Paese assolutamente chiave di un'area è un Paese che sta vivendo un grosso travaglio interno
è un Paese con il quale forse utilizzare solo la l'idea di Porta aperta porta chiusa adesione all'Unione europea oppure assolutamente escludere questa possibilità non aiutato nel passato il probabilmente non aiuta oggi e non aiuta nell'evoluzione interna qui servono Unione Europea che sappiamo guardare diciamo a a alla capacità di queste società di evolvere che sappia essere presente anche senza incidere nell'immediato in particolare nelle dinamiche
Dialettiche etti transizione interni e serve un'Unione europea che gli esca anche un po'a moderare appunto queste tendenze un po'ho elettoralistiche o comunque nazionalistiche che invece si scaricano nei rapporti con questi Paesi allo stesso modo insomma
La la dimensione di e del rapporto con la Tunisia con il Marocco
Serve un'unione europea capace di guardare illa e l'Italia in questo può aiutare l'Italia negli ultimi anni ha fatto un grosso lavoro perché con il con il con l'alto commissario Mogherini ma non solo anche precedentemente perché la politica estera dell'Unione Europea non guardasse solo a destra non guarda se sono al rapporto transatlantico ma tornasse a occuparsi anche politicamente di quello che avviene nel Mediterraneo
Sono tutti questi elementi politiche di difesa politica africana politica dei rapporti con i grandi ogni bianco con gli attori chiavi del Mediterraneo
Che ci dicono di quanto a noi serva un numero Unione europea capace di essere presente sullo scenario internazionale facendo uno scatto di qualità negli strumenti
E nella capacità di visione politica e di quanto l'Italia abbia nel passato il posto a continuare ad essere un attore che fa fare effettivamente dei passi in avanti rispetto a questa dimensione quando
Matteo Renzi decise che noi volevamo una alto commissario per la politica estera e non ha altri dossier che forse in quel momento sarebbero stati più
Più interessanti anche magari spendibili sul piano interno lo fece perché vedeva questa dimensione di importanza che un riorientamento della capacità dell'Unione Europea di essere attore della di una proiezione internazionale di livello diverso avrebbe avuto sul futuro del processo d'integrazione del progetto di integrazione europea e sul futuro anche del nostro Paese perché effettivamente da queste dinamiche passa anche una parte della capacità di stabilità internazionale ma anche interna che investe direttamente l'Italia
Grazie ai quello stretto la storica Stato-Regioni gradevole Quartapelle
Ci sono ancora ma se gli spunti molto interessanti peraltro complementari hanno ripreso bene anche intervento introduttivo del ministro Morando se ci sono requisiti insalate delle domande abbiamo ancora una decina di minuti prima del vi invito a profittare della l'occasione alimentare la la la la riflessione e la discussione
Volentieri
Morale
Presa
Federazione
Grazie sono altre altri scontri
Cominciamo risponde queste due
Allora rispetto a questa un'ultima domanda
In realtà già oggi nelle nostre missioni internazionali
Piccoli contingenti di altri paesi europei sono messi sotto il comando italiano in alcuni casi non è capitato di visitare il contingente italiano che stazionava in Kurdistan iracheno e verso confondo il Paese
Ma o la Polonia o c'è un piccolo distaccamento polacco ungherese sotto il comando per il generale che comanda le nostre truppe
Quindi diciamo una cosa che già avviene non so se lei si riferisce a una invece a qualcosa di più grosso
Però già avviene ed è un'occasione per i Paesi più piccoli di imparare da eserciti che sono più più capaci e per noi di integrare meglio almeno la capacità di lavoro se non la capacità appunto di utilizzo di di strumenti militari rispetta la Turchia ed Egitto il fatto che questi Paesi sono dittature
Allora non mi sono spiegata certamente non ho non ho chiarito bene io quello che stavo dicendo
Io penso questo
Essersi relazionati come noi ci siamo relazionati con la Turchia
Per ragioni soprattutto legate a il consenso interno ha fatto male alla Turchia e ha fatto male al nostro rapporto con la Turchia
A dire deciso diciamo di discutere solo l'accordo sui migranti con la Turchia lasciando da parte tutto quello che stava accadendo perché dal punto di vista delle opinioni pubbliche europee c'era una pressione molto forte
A gestire il dossier delle migrazioni dimenticando che però la Turchia e tanto altro ci ha fatto male quando io dico
E la stessa cosa oggi affrontare il tema della rapporto con la Turchia della sua adesione o meno all'Unione Europea dentro una campagna elettorale nazionale
Fa male alla Turchia fa male all'Unione Europea ma fa male soprattutto diciamo a a chi dentro la Turchia ha bisogno oggi più che mai di un rapporto comunque vivo e comunque intenso con l'Europa non solo con la commissione ma più in generale con le opinioni pubbliche con le forze vive della delle democrazie europee questo intendo e quindi noi abbiamo bisogno di un'Unione Europea che sappiamo fare una politica europea che guarda lungo non solo una politica determinata fortemente dagli interessi nazionali di questi Paesi con la Turchia e allo stesso modo con l'Egitto oggi fa male all'Egitto il fatto che i singoli Paesi europei facciano diciamo accordati con con quello che ha un regime autoritario molto repressivo fa male all'Egitto fa mantelline europea ma fa male soprattutto alla possibilità che dentro il il la la Società egiziano la società turca ci sia nel futuro una possibilità di evoluzione in senso democratico
Cosa io sono molto d'accordo questo questo punto e Egitto Turchia sono i due Paesi chiare
Anche perché qualche anno fa sono stati due Paesi nei quali si è tentato poi fallito
Un esperimento che poteva essere veramente una svolta
Di mediazione tra l'identità islamica e la democrazia
Finché non è non riusciremo a risolvere questo nodo non avremmo fuori nel rapporto con il mondo arabo islamico e soprattutto non ne verranno fuori loro
Perché il tema oggi è che in quasi tutti i Paesi arabo islamici chiamiamoli così poi negli egiziani né di tanto bene i turchi sono arabi però sono islamici insomma
è un mondo mondo vasto e complesso ma quello che per comodità possiamo chiamare mondo arabo islamico
Il mese diciamo la la scelta è quasi sempre tra sistemi laici
Quindi che hanno fondamentalisti che R. primo nel radicalismo islamico ma sono autoritari
E
Signor regimi di carattere islamico che tendono a diventare fondamentalisti
E quindi era scelto tra la padella e la brace voi capite che è una scelta tragica
Io continuo a ritenere un grande passaggio dal punto di vista degli intellettuali speriamo politico il discorso che fece Obama al Cairo in cui lui disse
Noi non vogliamo imporre niente a nessuno sosterremo in tour Paesi della regione si in tutti i Paesi della regione
Sì si batte per la libertà e la democrazia
A partire dal principio che possibile
Combinare insomma sposare fare incontrare la cultura islamica con la democrazia
Purtroppo questo ancora in questo momento c'è solo la la Tunisia poverina che sta cercando di e commi limiti problemi e in altra forma al Marocco è un altro esempio di tentativo positivo ma purtroppo i due grandi fallimenti che dobbiamo registrare son proprio quello dell'Egitto con la Turchia però o si riparte da lì cioè da questa prospettiva
Oppure se la la la la la politica di molti Paesi europei è stata Mamma li turchi
Mamma li turchi forse di far vincere le elezioni ma poi a un certo punto la Turchia si è sentita umiliata e noi sappiamo che umiliare un popolo da l'abbiamo vissuto in Germania con la Germania in Europa no
Umiliare un popolo non dargli una prospettiva di uscita
A un certo punto i turchi e non mi sa dire sapete che ceno in Europa non ci vediamo più venire vi vi facciamo vedere noi i sorci verdi facciamo i turchi davvero ce la facciamo questi tre che fanno i cattivi
E e questa è una cosa veramente grave e su questo guardate l'ultima cosa
L'Italia per la verità è stato l'unico paese che ha sempre tenuto una posizione di apertura seria nei confronti della Turchia
Devo dire anche una delle cose su cui il cambiamento di governo centrodestra centrosinistra non è mai stato decisivo perché sia Berlusconi non la lega
Ma sia Berlusconi che Prodi rigenerare i governi di centrosinistra italiani hanno sempre tenuto in grande considerazione il dossier turco cioè il nome dell'idea che avere un vicino pericoloso è un problema perché i torti son cento milioni di abitanti cento milioni incalzati con noi non è una bella cosa test che confinano con la Grecia confidano quindi con l'Europa
Avere invece uno uno stato che con le sue contraddizioni coi suoi limiti coi suoi problemi ma sta dentro il percorso di avvicinamento all'Europa
Insomma avrebbe avuto un altro significato e poter sostenere un Paese certamente islamico dalla sua storia nella sua cultura che entra dentro la logica e la democrazia
E insomma per noi era un affare da ogni punto di vista invece abbiamo preferito la politica di corto respiro ossia dei tedeschi e dei francesi in questo uniti nella lotta che hanno usato come arma poco realistica in Terna
Lo slogan Mamma li turchi ecco mamma li turchi alla fine tutti sono diventati un problema davvero
E però appunto si ricomincia da lì oppure non se ne viene fuori anche adesso fatemi dire un'eresia questa storia dell'ambasciatore in Egitto
Ma si può pensare che noi c'è una controversia in atto e questa controversia per noi non si sa era fintanto che sul caso Reggiani non verrà fatta piena luce questa è la posizione italiana ma questo che cosa significa non badiamo più l'ambasciatore
Cioè ma cosa senza senso
Quando la nostra Costituzione dice che la l'Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali
Se se le le controversie internazionali non si risolvono con la guerra c'è un altro un altro metodo che io conosco si risolva con la diplomazia qui non puoi ritirare l'ambasciatore momento
Per far vedere che sei molto arrabbiato e che aspetti di capire cosa succede però non puoi dire adesso con questi non parlo più
Perché parlare con l'Egitto è fondamentale anche se vogliamo un certo punto un giorno speriamo chissà
Riuscire ad avere qualche cosa di più chiaro su quello che è successo nel nel caso Regene quindi la la politica nei confronti di questi due grandi paesi non può che essere una politica attenta e tanto più sarà una politica europea e tanto più avremmo speranze che possa essere una politica efficace
Grazie dell'autorete dello appuntamento le due e un quarto con la ripresa dei lavori relax buono
Sì
Giallo
Spesso
Prego sì stanca sax di Bruxelles ha il deputato del Partito democratico Federico Zinato responsabile nel partito democratico per le PMI
Sandro Trento professore di economia management all'Università di Trento e Marco Bentivogli
Segretario FIM CISL
Farò una breve introduzione brevissima e poi lascio la parola ai relatori sono certamente più esperto di me in questo campo
La crisi due mila sette due mila tredici ha causato né norme distruzione di valore e di ricchezza è stata è stata finalmente si può usare il tempo passato la più grave crisi economica
Che le ho l'Italia e l'Europa abbiano attraversato in tutta la loro storia più grave della crisi del ventinove questo ce lo dicono i dati
E l'abbiamo attraversata non sarto indenni in questo incontro porremo attenzione sulle politiche di investimento sia pubbliche sia del settore privato nell'Unione Europea
Ovviamente le politiche di investimento sono uno dei mezzi per uscire dalla crisi economica
Due tre sono i fattori produttivi per produrre ricchezza lavoro la tecnologia e il capitale il capitale ovviamente sono gli investimenti
Quindi noi parleremo di uno dei tre dei dei tre meccanismi per produrre ricchezza probabilmente quello che si è inceppato di più però questo lo lasciano a dire ai nostri relatori
Gli investimenti pubblici e privati sono oggi visti da parte dei socialisti europei l'abbiamo sentito anche nel panel precedente sopra tutto grazie all'intervento di Giorgio Tonini
Come una delle ricette per uscire dalla crisi decennale eppure non c'è stata una ricetta economica perseguita dall'UE si è creduto all'inizio almeno a una politica sbagliata della ostruita progressiva cioè tagliando il bilancio pubblico si che si potesse risanare lo Stato e quindi offrire più futuro
Peccato che poi questa ricetta
Ha non non ha non ha avuto gli asset l'aspetto sperato cioè non ha ha risollevato l'economia europea
Dipingo Verni che in Italia questo lo dico per fare un'introduzione perché poiché in ogni non parleremo del passato ne parleremo del futuro quindi però è bene raccontarci dirci farsi pur fare il punto da da dove partiamo con l'aspetto degli Investimenti e delle politiche industriali i primi governi che in Italia hanno fondato la crisi sono state il governo Berlusconi
Che là sotto quota sottovalutata ricorderete la battuta di Berlusconi abile cabarettista il e la crisi non c'è perché i ristoranti sono pieni
E e poi il Governo Monti indica cercato di porre rimedio applicando la ricetta dell'austerità decisa a Bruxelles non decisa Roma
Qui non la faccio lunga ci sono ovviamente degli Stati che ne sanno più di me
Cito solo la Banca d'Italia che ci dice che si sono stati duecentotrentacinque miliardi di euro di investimenti privati non milioni miliardi di euro che durante la crisi sono scappati dall'Italia una cifra pari al quindici per cento del PIL
Fortunatamente sempre dati Istat ci dicono che l'economia è si è parzialmente ripresa in questo due mila diciassette
Qui esprimo una mia convinzione molto breve grazie soprattutto alle politiche economiche regolatorie messe in campo dal Governo Renzi e proseguita dal governo Gentiloni che però hanno sono andati in continuità con quella decisione europea grazie appunto
All'accordo tra socialisti cioè tra Partito sociale socialista europeo socialista e democratico europeo e Partito popolare ti Investimenti di investire quindi controllare le spese di bilancio ma anche creare crescita
Ovviamente la si è avuta una ripresa continentale quindi non solo italiana ma determinata da una serie di fattori questa decisione politica di investire anche nella crescita
A livello europeo e a livello nazionale quindi a livello italiano francese e tedesco ma anche la politica monetaria espansiva fatta dalla banca centrale
Sia una politica finanziaria sia la politica monetaria sono andate di pari passo e da cinque anni a questa parte si è leggermente svoltato non più sola osterie ti ma anche austerity
E crescita quindi un una una svolta dal punto di vista economico finanziario la svolta si è vista perché le le economie europee
Hanno effettivamente risposto con una crescita debole
Congiunturale come ci spiega Lapo ai il professor Sandro Trane Sandro Trento però comunque con una crescita e non con un segno meno e questa un aspetto positivo questo però ce lo dobbiamo dire
La crescita non viene dal dal nulla o non non non cala dal cielo è stata è stato l'effetto di scelte politiche
Di riforme e di Investimenti
Nella macchina pubblica e investimenti finanziari nonché investimenti monetari cioè lo sapete meglio di me ovviamente quantità quantitativi easing da parte della Banca centrale
La ripresa congiunturale la crescita italiana rimane la più bassa a livello europeo soprattutto l'economia italiana sembra incapace di assorbire i lavoratori più qualificati
Questo ce lo sentiamo dire tante volte però è un problema di grande respiro di grandi di grande impatto sul futuro della nostra generazione quindi della generazione delle generazioni del futuro le menti più brillanti vanno all'estero per trovare dottorati e carriere di miglior qualità e meglio pagate che in Italia
E chiediamoci perché molti ragazzi abbandonano la scuola perché siamo pieni di toglierci e di analfabeti funzionali chiediamoci perché le opportunità non sono uguali per tutti perché il figlio di optare radio operaio in Italia non ancora le stesse opportunità del figlio del dottore
E perché la mobilità sociale è bloccata e ce lo dicono ancora una volta i dati questa è la realtà italiana viene fotografata con i dati con la politica
Però è una realtà locale
Chiediamoci perché si investe così poco la formazione superiore e poi quando si ha una formazione superiore in ogni caso qui trovare lavora molto difficile
Queste sono le e sono i problemi strutturali dell'Italia che l'Europa può aiutare a risolvere ma che ne nel qui nei confronti dei quali anche noi dobbiamo fare molta strada ancora spreco ciò che è stato fatto
Importante c'ha fatto uscire dalla crisi ma non è sufficiente
Siamo qui per capire insieme i nostri lettori se esistono politica d'investimento nell'Unione Europea cosa farne singoli stati per prima in Italia ed eventualmente cosa ha fatto lattato provincia autonoma di Trento per uscire dalla crisi per creare sviluppo nel futuro
Do subito la parola a Davide Rinaldi che ha curato un dossier sul piano Juncker che come tutti saprete è stato un piano di investimento finanziario promosso dall'istituzione europea però io un Carrara tuttavia è un indirizzo non una politica europea strutturata in fatto di investimenti
Ma questo lo lasciamo al nostro relatore grazie
Grazie mille Paolo questa ottima introduzione che ci porta subito dentro l'argomento con alcuni dati e con una buona analisi su quelli che sono stati problemi relativi all'investimento in Italia ed in euro ed in Europa
Grazie anche a Elisa tutta l'organizzazione per questa bella giornata di contenuti di contenuti in cui siamo insieme che al primo punto importante e poi siamo insieme per dibattere di cose rilevanti sia a livello locale che a livello europeo quindi spero che ci sia modo
Io tendo a chiacchierare molto quando viene messo microfono davanti per cui invito anche Paolo affermarmi colmata più o meno gentile gomitata quando lo riterrà opportuno ma perché ci sia spazio per domande interamente per per interagire con voi
Per rispondere brevemente a quella che era la tua domanda esiste in Europa un piano d'investimenti sì piano piano degli investimenti c'è ma è assolutamente per perfettibile
La cosa che io è fondamentale notare è che fortunatamente
Con la Commissione Junker
Contrariamente a quello che era successo la Commissione Barroso che è quella che si è presa che si è presa la la crisi sulle spalle quando la crisi quando la crisi è arrivata c'è stata c'è stato il tentativo di rimettere l'accento sugli investimenti oltre che sull'austerità o come si chiama Bruxelles la sostenibilità del debito pubblico
Però questo cambiamento questo Ambra in in questa inversione di rotta il cambiamento assopire proprio non c'è stato
Per cui esistono coliti che di investimento europee in realtà sono sempre esistite perché
Ed uno dei uno uno dei degli aspetti fondamentali dell'Unione europea sono i suoi studi fuori i suoi fondi strutturali suo Baggio che arriva in Italia così come negli altri Paesi da più dagli atti degli anni settanta
Responsabile di molte delle nostre infrastrutture molti dei nostri programmi di formazione tante altre cose quindi quella la la prima politica
L'investimento dell'Unione europea a cui è necessario fare riferimento e la politica dei fondi strutturali di politica di con il PPI di coesione
Fortunatamente
La commissione attuale non si è limitata non si è limitato a questo
E in concerto in realtà con tutte le altre forze europee sia il Parlamento ossia
Gli stati membri
è stato votato in una in un in un periodo di tempo molto molto veloce perché essa è stato disegnato e approvato in circa cinque in circa cinque sei mesi
Ma cosa che passare tutto il processo legislativo europeo in così breve tempo è veramente una cosa eccezionale insolito ci vogliono addirittura due tre quattro anni se non dieci
Per avere una un programma una politica veramente attiva sul attiva sul campo perché effettivamente erano tutti d'accordo
Dopo anni di crisi dal due mila sette è arrivata la crisi economica poi dal due mila dieci abbiamo continuato con la crisi del debito il debito pubblico USA a è stata dura in particolare con alcune i paesi periferici dell'unione europea come si chiama l'Italia periferico ovviamente per questioni geografiche non per il non per rilevanza o importanza
L'accento quindi sull'investimento
è stato è stato messo tutti erano d'accordo sul fatto più o meno che la componente di investimenti fosse necessaria perché la componente investimento è necessaria perché c'era una mancanza d'investimenti particolarmente all'interno della del della zona euro
Ma è il primo motivo ovviamente che si dice sempre che non c'erano soldi a livello pubblico per cui il settore pubblico non non non dava più non c'era più l'investimento
Ma all'interno di tutti quello nell'investimento il capitale come è stato menzionato il settore pubblico conta più o meno al massimo per una sorta di dieci per cento
Novanta per cento la componente più più più corposa che porta avere occupazione investimento e settore privato questo investiti questo investimento nella nella zona euro perché mancava emotivo su motivi son tanti ma uno dei motivi uno dei motivi principali era che quello in economia si chiama la mancanza della domanda da domanda che nella domanda aggregata
I consumi vanno giù c'è più disoccupazione che ci sono meno soldi sono falsi corsi compra meno quindi le imprese sanno che devono che devono che devono produrre meno investo e investono meno
Allo stesso tempo il gatto si morde il gatto che si morde la coda in un momento in cui la crescita l'Italia diventa addirittura negativa in molti altri Paesi diventa intorno intorno allo zero unite un investitore che che senso ha mettere soldi dove la crescita dove la crescita zero i soldi vengono messi dove la che dove si sa che la crescita
è più alta vinciamo altri Paesi a me America Latina piuttosto che est piuttosto che Est Europa alla Polonia la Polonia Polonia in primis in più ma
Sta bene mancanza di stabilità politica con incertezze settore politico non si sapeva riso sapeva in alcuni casi che livello di tassazione si poteva trovare in questo Paese qual è il Governo qual è e quale sarebbe stato il Governo del del paese
In generale una una un problema sia quindi di prospettive di crescita è un problema di scarsa fiducia
In tutto ciò a l'Unione europea di uscita a creare questo fondo che stato è diventato quello è diventato uno dei programmi principale della Commissione europea non so se avete sette se siete mai stati sul sito dalla commissione ma questo sito della commissione è una sorta di campagna pubblicitaria continua sul sito si vede subito le nostre dieci priorità prima priorità investimento lavoro e crescita e il primo progetto per la prima priorità è proprio questo piano è proprio questo piano Juncker
Che è una cosa abbastanza complessa di per sé perché include quello che si chiama Fondo europeo per gli investimenti strategici Caforio insiste iscritto non so se avete mai sentito ma è solo una delle tre componenti niente Oria il piano Junger era di per sé prevede tre pilastri che voi questo il fondo gestito dalla dalla Banca europea per gli investimenti in Lussemburgo
è uno dei pilastri pace al secondo pilastro che invece quello invece che offrire possibilità di investimento cerca di supportare l'offerta di investimenti cioè cerca di è una beffa ai soli servizi praticamente assistenza tecnica a chiunque anche voi in sala o a vostri figli collegi o chiunque
A chiunque abbia delle velleità da India imprenditore
Ci si può interfacciare con questo advisory Advisory Service per arrivare ad avere una sorta di programma di business l'anno di idea in tre imprenditoriale che possano arrivare a
Ricevere finanziamenti sia europei sia dei mercati sia ai mercati di capitali il terzo pilastro
Invece è un pilastro che riguarda la regolamentazione va bene da va bene mettere più soldi
Va bene aiutare a fare progetti migliori
Però se la nostra le nostre leggi
Il sistema
Legale diciamo non aiuta l'investimento o addirittura lo comprime
Abbiamo dei problemi e questo è particolarmente vero per alcuni Paesi ma è anche vero per l'Unione europea vera e propria infatti all'interno del terzo pilastro sono due due componenti una nazionale cioè ridurre le barriere all'investimento a livello nazionale
La componente più europea che invece continuare a sviluppare quello che è il mercato interno
Banalmente banalmente prendete l'esempio delle telecomunicazioni gli operatori telefonici che devono sviluppare che devono sviluppare la laici costretto cinque Gini che alla nostra della nostra possibilità futura di avere internet dovunque di avere
Tutti gli oggetti con tutti gli oggetti connessi
Telefono devono rispettare delle
Direttive diverse da Paese a Paese mentre in altri Paesi tipo gli Stati Uniti ma anche Giappone o o altri o a o altre entità
è molto più facile avere degli investimenti in scala in scala più grande con necessariamente delle economie di scala diverso di di di di di diverso tipo quindi un'azione europea per esempio nella nel il bando nei bandi di nei bandi di gara per gli spettri
Di onde radio frequenze necessarie per il per il cinque cd sarebbe una delle cose che aiuterebbe investimento in questa dicono in questa nuova in questa nuova te tecnologia
Una menzione particolare lamenta l'ha fatto per il per il fondo europeo per gli investimenti perché l'Italia è uno dei bene beneficiari di primo livello se non il primo perché questo l'Italia un Paese che sostanzialmente a un tessuto produttivo piuttosto sviluppato dal nostro Paese mancava esattamente mancava esattamente quella fiducia
Che la banca per gli investimenti in molti casi è riuscita riuscita riporta riportare soltanto soltanto per le piccole soltanto per le piccole e medie imprese guardo la mia destra perché probabilmente avremo un intervento che guarda alle piccole e medie imprese della zona
Non so quanto è stato speso in zona ma e in Italia soltanto attraverso il sesso sono arrivati circa ventuno miliardi solo per le piccole e medie imprese
Tutto ciò è stato possibile ovviamente grazie non europea ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare anche alla Cassa depositi e prestiti che la Banca di sviluppo nazionale italiana nel settore settore pubblico italiano
Che ha che ha avuto un che molto attiva fatto in modo che questo fondo disponibile a livello europeo in Italia venisse veramente molto utilizzato
Quindi ci sono degli aspetti positivi
Che a livello europeo si è fatto però da una parte i metrò questa in questa situazione strana
In molti casi si tenta di dato che mi sento europeista si tenta di difendere l'Europa dire ok va fanno tutto ma son bravi ma quale realtà sono meglio di come pensate dall'altra parte però bisogna stare attenti anche a non
A sottolineare quelle invece sono le mancanze perché soprattutto noi che io mi immagino che
Io lavoro con la Fondazione progressista e mi sento progressista immagino che molti di voi
E la sala di che di sabato son venuti ad ascoltare questi temi siate anche voi diciamo bar vicini a queste a questa a questo spirito ha questa vocazione
Bisogna dire guardarci negli occhi e ammettere che le politiche di investimento europee che ci sono ed è fortuna che ci sono però mancano fortemente di una prospettiva progressista
So politica d'investimento di centro centrodestra come è più interno quindi colore politico ci sono delle cose positive che sono state fatte di un colore politico no necessariamente vicino vicino al nostro
Cosa manca quindi con da da progressista come cosa cosa vorrei che ci fosse questo questo piano Juncker costruito su questi tre pilastri quindi praticamente abbiamo letto il fondo il supporto il supporto agli
A ai però dai progetti agli investitori la regolamentazione manca secondo me è una delle
Degli aspetti fondamentale per dirla linguaggio caro alla Commissione europea l'investimento e il capitale umano
O per dirla un linguaggio un pochino più socialista manca l'investimento sociale utilizzate in modo che vi che che vi piace di più forse per venderlo porta politicamente bisogna drizzare ci manca a Piton capitale umano
Però fatto sta che quello avere un fondo
Che aiuta la piccola media impresa o un fondo che ci costruisce l'infrastruttura
Museo o l'infrastruttura ospedale
Senza vere un investimento che ci sia aiuta a vedere l'artista che poi mi crea qualcosa per il museo o
O lo storico dell'arte che mi aiuta a creare la cultura tappe vendere o da presentare nel museo così come il dottore e la scienza medica
Quindi l'investimento in cultura l'investimento in tutto ciò che riguarda la nostra infanzia i nostri bambini negli asili
La cura degli anziani sono tutti investimenti che il piano Juncker così com'è
Non è capace di supportare perché perché se scelto cercano Junker per essere approvato ha avuto una modalità a ho avuto un designers dice
Puramente pro mercato vuol dire che ci sono degli investirci so non c'è un gruppo una Comitato indipendente
Che decide se dare o no i soldi a uno o l'altro progetto in base ad a ovviamente deve contribuire agli obiettivi economici europee di lungo periodo
Promuovere un po'l'occupazione però fondamentalmente deve avere un ritorno economico perché si tratta di molto spesso si tratta di prestigio garanzie quindi ad essere un progetto che alla capacità di rigenerare denaro
Quando si tratta di investimento sociale educazione o a o affini è difficile avere un un un ritorno economico primario c'è un ritorno sociale un ritorno pubblico in questo caso ecco un sistema che cerca a livello europeo oltre ai fondi strutturali eppure rimango rimango con la ma magari tagliati dopo il due mila venti quindi da oggi bisogna cominciare a lottare perché nel prossimo
Nei prossimi sette anni di bilancio Rho-Pero alcuni fondi strutturali il fondo sociale europeo non vengano o non vengano tagliati ma caso eventualmente aumentati
Quindi quello per quello che volevo dire semplice semplicemente che
Bisogna guardarsi tranquillamente Allo specchio ed ammettere che a livello dell'Unione Europea nonostante tutte le cose positive che in una rotella si dicono sull'educazione
Sull'investimento nelle persone a livello concreto si è fatto veramente poco
Quello che è successo a livello pratico è che le problematiche le problematiche legate all'austerità al taglio dei conti che ci sono stati richiesti alcune volte da Bruxelles hanno portato a dei tagli fondamentali
In Italia per esempio diamo una tipo la partecipazione dei bambini a maiali asini agli asili agli asili nido voi dite perché
A livello di economia questa la cosa fondamentale per aiutare due cose cioè che i bambini vadano all'asilo dalla prima infanzia zero tre o zero sei è fondamentale per due cose uno
Per mandare per aiutare o promuovere l'occupazione femminile
Che vuol dire più reddito per le famiglie anche tra l'altro e per tagliare il link il il la trasmissione la trasmissione la trasmissione della assoluta e dell'esclusione sociale
Cioè si è un bambino viene da una famiglia disagiata
Quando entra subentra a scuola il prima possibile ha molte più possibilità di essere di essere incluso e la società e per scientifico avete provato regni Stratta di riviste economiche del più grande mai sono sono cose a appurato appurate che nel momento in cui i bambini entrano a scuola presto
A quindici anni hanno dei risultati hanno dei qui hanno dei risultati università andavano universitarie ma scolastici migliori ok quindi il miglior meglio preparati più motivati
Si tratta di politiche fondamentale in Italia il ventotto per cento dei bambini nel due mila dieci andava questa alla scuola per l'infanzia sotto la media europea del trentotto
Nel due mila quindici dopo dopo cinque anni dagli dal ventotto per cento siamo passati al venti al sì al venti per cento
Quindi noi da una parte da una parte ne abbiamo sofferto non la scelta nostra poi di tagliare dove ok ben colpevoli anche noi però dobbiamo anche lavorare in un sistema in cui l'Europa ci aiuta a supportare se se da una parte si toglie la possibilità di una di un di un ottimo aumento fiscale di un aumento fiscale perché non c'è spazio fiscale
Ecco il primo bambino mi hanno sentito
Benvenuto
Se c'erano se c'è la collezione manca la possibilità di un'espansione fiscale perché secondo il Patto di stabilità e crescita non possiamo superare dei il limite del tre e del tre per cento
Allora se non sono soldi italiani utilizziamo forse soldi europei per fare alcune di quelle cose che ci potrebbero permettere di sviluppare in futuro
Chiudo con la menzione di un'altra tipologia di aspetto progressista
Che dobbiamo tenere tenere davanti agli occhi su come la politica di investimento è stata gestita in modo diverso altrove e menziono
Barack Obama
Molto spesso questo il piano investimenti piano investimenti di un carattere comparato con quella vena negli Stati Uniti si chiama American recovery R. Investment Act è un piano che è stato fatto nel due mila nove mentre lo Junger il piano di Unter è stato fatto nel due mila quattordici quindi la prima differenza sono cinque anni di ritardo di ritardo nella risposta colpevole la commissione precedente principali principi principalmente ma poi la possibilità americana Obama Obama avuto l'ardire di fare un programma di il reinvestimento
Molto molto ampio
Supporto alle categorie più deboli ai pensionati studenti più borse di studio
Allora aumentato la spesa sulla sane sulla sanità e ha fatto anche una un piano di investimenti in infrastrutture ricerca molto simile a quello che molto simile a quello che è il piano che che hanno gli occhi
Tutto ciò però in Europa una prospettiva così completa diciamo quello una una un mix di politiche diverso inclusi anche detrazioni fiscali per l'impresa e quant'altro in a livello europeo è impossibile da pensare perché a livello locale non si hanno gli strumenti di politica
Per attuare un piano così globale come quello di Obama che tra l'altro è riuscito a dimezzare in pochi anni la disoccupazione
Quindi bisogna dire che a livello europeo intatti limiti di politica economica che essi hanno e di miti dell'atto carenza di unità politica che c'è è stato fatto quello quello che si poteva fare la cosa che è importante chiudo vorrei sottolineare che uno una delle cose tutta ricordare e che la
Questa componente che manca della del piano Juncker a mio modo a mio modo di vedere dovrebbe essere una delle richieste italiane
Quindi non sa non non chiediamo soltanto più spazio fiscale ma chiediamo spazio fiscale per cosa
L'investimento sociale questa capacità di vedere la Spesal nelle persone non come una spesa ma con un investimento credo debba essere una delle linee fondamentali di una visione progressista
Grazie David diamo la parola all'onorevole Gina
Ringrazio Associazione Trentini Europa per l'invito
Io oggi cercano di dare una cornice di quello che abbiamo fatto in questi anni voi anch'io sono molto
Disponibile ad un confronto anche sulle critiche anche concreti che per vedere cosa si può migliorare in nella prossima legge di Bilancio ci stiamo
Approcciando a presenta alla fine ottobre per cui anche l'occasione giusta per fare ora ragiona momento molto puntuale su cosa ha funzionato e su cosa non ha funzionato in questi anni
Noi come
Governo diciamo così io siedo in Commissione finanze della Camera abbiamo tentato in questi anni di fare alcune cose che sono difficili da fare in un'epoca di crisi economica da una parte abbiamo tentato e stiamo tentando lo stiamo anche facendo dei spingere verso l'azzeramento del deficit perché noi abbiamo costantemente diminuito il deficit italiano non siamo ancora allo zero ma abbiamo portato sotto il due per cento
Intendiamo diminuirlo progressivamente fino allo zero e dall'altra parte abbiamo tentato di attuare delle politiche quindi con un risorse inferiori abbiamo tentato di attuare delle politiche da una parte anticicliche
In epoca di crisi la prima cosa che tenti di fare cercar di invertire la rotta nel breve periodo e riforme di sistema che sono riforme che riguardano il medio e lungo periodo qui da una parte l'occhio sul giorno dopo dall'altro occhio sul se gli anni futuri e idee riforme anticicliche sostanzialmente sono composte di di tre di tre impegni
Paolo nella sua introduzione ha parlato che i fattori di sviluppo sono capitale tecnologia lavoro ecco noi ci siamo per quanto riguarda le PMI ci siamo impegnati moltissimo sul capitale e sulla tecnologia
Sul capitale abbiamo lavorato molto sull'accesso al credito sotto gli occhi di tutti le crisi bancarie che c'è stata in questi anni
Le imprese hanno avuto grossissimi problemi di accesso al credito c'erano già prima probabilmente che è stata anche una delle cause prima forse troppo
Io sono vicentino per qui ho sotto gli occhi la la la vicenda Banca Popolare di vicenza divento banche quinti forse troppo espansione e troppo facilità nel concedere crediti poi nel due mila sette due mila otto
Due mila nove teneteci ancora di più la stretta al credito che colpisce fortemente imprese che magari erano sane però certo punto
Mi son chiusi i rubinetti e questo se insomma per poi in fallimenti e discuta azione bene abbiamo lavorato su questo in particolare parlo degli ultimi anni nel rifinanziamento del fondo centrale di garanzia
Che ha un fondo statale che cerca di diminuire e gli oneri di garanzia diciamo così per le imprese abbiamo messo un miliardo
Che hanno generato investimenti per venti finanziamenti per ventidue miliardi
Questo per quanto riguarda il sistema bancario poiché possiamo parlare di come abbiamo salvato le banche il lavoro che abbiamo fatto per tentare di tenere alto il livello il costo il livello di prezzo del delle sofferenze perché sapete che una sofferenza attualmente su se il valore nominale un finanziamento vale cento adesso sul mercato valgono mediamente diciassette per cento punti abbiamo tentato di ridurre la la forbice tra il pantano caricate a bilancio delle banche e quanto valevano sul mercato che questo potrà essere fornire ulteriore perdettero generale ulteriore perdite per il sistema bancari
Usate parole tecniche poi se non capite meno mi chiedete cieco di stare abbastanza sul semplice
E l'altra cosa che abbiamo fatto le imprese italiane sono troppo dipendente dal sistema bancario cioè in Europa
Le imprese italiane sono quelle che più fanno ricorso al finanziamento bancario rispetto ad altri tipi di finanziamenti quest'atto uno dei grandi problemi del sistema finanziario italiano
Qui abbiamo cercato di spingere su sistemi alternativi di finanziamento penso i mini bond che quindi è il tentativo di spingere le aziende a finanziarsi direttamente sul mercato in Borsa
E l'altra cosa che mi ha fatto Scano è molto bella nel ha nel nell'ultima legge di bilancio e quella di aver provato promossi piani individuali di risparmio i cosiddetti peer dove ha una una persona un individuo perché sono tutti individuali può investire insistendo in fondi dedicate di piccole e medie imprese e a un'esenzione totale dalla tassazione
Che questo è proprio per cercare di orientare anche risparmio pubblico e gli investimenti a risparmio privato e l'investimento privato anche su determinati settori della della del dell'economia italiana
Questo per quanto riguarda il credito poi abbiamo puntato sulla tecnologia in particolare su industria qua quattro tutto in ferro che il il piano
Che ha cercato appunto di spingere le antichità l'ideazione dell'industria italiana
In particolare con dei super ammortamenti detti anche i i parà ammortamenti
Sopra mutamenti del duecentocinquanta per cento su tutte le tecnologie che in quel spingono verso la digitalizzazione
E con i per ammortamenti del centoquaranta per cento ad esempio battute anche non solo per i beni strumentali ma anche più tutti i beni immateriali quindi software e e via dicendo
Abbiamo spinto sul finanziamento dei beni strumentali
E quindi la cosiddetta nuova Sabattini permesso cinquecento milioni per azzerare i tassi di interesse
Sulla finanziamenti dati imprese per comprare macchinari che hanno generato quattro miliardi di investimenti quindi politiche cosiddette anticicliche abbiamo spinto sulla ricerca e sviluppo concreto d'imposta del cinquanta per cento a tutte le aziende che appunto investivano
In aumento aumentavano a proprie spese in ricerca e sviluppo nei prossimi dal due mila e i diciassette in poi
Riducendo del cinquanta per cento punti costi vinti investimento
Beh a spinte sui start-up piene innovative
Abbiamo spinto scippate box che ella proprietà intellettuale cosa abbiamo fatto abbiamo dato degli incentivi fiscali a tutti i redditi che derivano da proprietà individuare profeta intellettuali quindi brevetti eccetera un aziende spinta a studiare elaborare brevetti e tutta il guadagno che deriva da qui brevetti viene detassato in maniera importante e queste sono le misure eque camminare che hanno spinto verso la la modernizzazione dell'industria italiana i risultati sono molto buoni
E sono molto buoni dalla dotazione proprio in questi giorni cioè anche credo con con il sindacato di Tivoli virale a sue c'è anche una riflessione sul problema che magari come si diceva
La dotazione tecnologica dell'azienda adesso è molto buona c'è il problema della formazione del personale e quindi uno dei ragionamenti che stiamo facendo per la prossima legge di bilancio e tentare di finanziare di coprire i costi di formazione dell'impresa
Quel detto lavoro quattro punto zero
Perché
Nell'Italia a un gap sicuramente sulle compete sulle competenze è un ghetto anche su investimenti penso alla agli investimenti sulla Balta banda ultra larga lo dicevi riceva anche Davide e negli ultimi anni abbiamo ripreso a correre
Lo stato previsto finanziamenti per la banda ultra larga del ventisei miliardi
Pubblici accompagnati da sei miliardi investimenti privati nell'ultimo anno abbiamo recuperato un gap mentre con la rete fissa siamo qui a fibra ottica coprivamo il quaranta per cento del su copiamo già il sessanta per cento quindi ci avviciniamo velocemente a una copertura totale questi sono già questa ad esempio è una tipica riforma spia quanto mi riguarda alcune prescelti sistema cioè modernizzazione delle infrastrutture che non sono solo le infrastrutture
Appunto viarie e ferroviarie dove tra l'altro stiamo cercando anche di di razionalizzare gli investimenti perché prima io se dovessi in Commissione Finanze Fini in Commissione Bilancio spesso prima gli investimenti pieno fatto anni impara anno per anno
Cioè non c'erano o comunque sul triennio perché comunque c'è la parte annuale degli investimenti la parte triennale ora abbiamo cercato di fare un fondo d'investimenti che va dal due mila diciassette al due mila trentadue
Fondo da quarantatré miliardi di euro di cui diciannove sui trasporti dieci sulla parte ferroviaria sette sulla rete viaria quindi dare e a razionalità e visione di lungo periodo sugli investimenti questa è un'altra riforma per quanto mi riguarda di sistema e abbiamo tentato per quanto riguarda la competitività di favorire la patrimonializzazione delle aziende
Quella cosiddetta accenti e defiscalizzare andò tutto quello che viene messo a viene sempre salvato a patrimonio viene destinato a patrimonio abbiamo anche abbassato il tasso di Ras quindi sempre per favorire un po'la competitività delle imprese e abbiamo anche cercato di spingere nessuno nata a tassazione che la che egli riscossa mette l'impresa dell'imposta sulle reddito del dell'impresa e che è una nuova tassazione che in qualche maniera favorisse anche di la destinazione a patrimonio la destinazione a patrimoni viene tassata al ventiquattro per cento e non più rispetto all'aliquota che compete per quando quando si tenta quando si deve appunto utilizzava invece la irretito per fini propri teneva aperto può arrivare anche un'attestazione del del cinquanta per cento
Queste sono le misure principali che non abbiamo attuato su per quanto riguarda le imprese ci sono riff riforme di sistema che che daranno i loro frutti
Nei prossimi anni Poli sta mutando adesso ma lì da un anno in misura maggiorata nei prossimi anni
Adesso gli investimenti stanno già ripartendo perché hanno ricominciato i gli investimenti delle pubbliche delle PMI
Sono serviti hanno iniziato la risalita nel due mila e quindici con uno virgola cinque per cento poi tre virgola uno nel due mila sedici di aumento rivestimenti
E tre virgola sei la tendenza attuale di ripresa degli investimenti pensate che la media europea degli investimenti delle PMI
Nel due mila diciassette data al due virgola nove per cui il livello italiano di ripresa degli investimenti è superiore alla media europea nel due mila diciassette ci sono dei dati positivi io non sono uno di quelli che gridano al miracolo
Il Governo ha fatto tutto non siamo stati invitati siamo stati per carità aiutati da da una cornice europea e mondiale dice dice ha sicuramente favorito penso la politica monetaria trattate citata all'inizio di di Draghi perché è un grande obiettivamente la politica monetaria tutto bassi tassi d'interesse penso anche il costo dell'energia
Che è stato particolarmente basso questo è chiaro aiutato però accanto a questo l'abbiamo fatto delle misure anticicliche e abbiamo anche spinto su riforme del sistema personaggio Sat penso alla riforma della pubblica amministrazione
Penso a quello che stiamo facendo un forse il fronte della giustizia che va migliorato parlo solo del della riforma del processo civile
Non abbiamo portato e poi più vado verso la conclusione abbiamo portato i procedimenti in corso dal due virgola otto milioni
Accessibile a due virgola tre non è ancora sufficiente
Purtroppo per arrivare alla sentenza di primo grado un'azienda o comunque chi ricorre al processo civile ci mette ancora tre anni per arrivare alla noi vogliamo portarla ad un anno questo è l'obiettivo finale abbiamo i lavorato molto sul processo telematico però dobbiamo ancora e migliorare per perché la giustizia ad esempio uno dei pilastri fondamentali per la competitività delle imprese per cui io io ho parlato proprio essendo responsabili pieni delle iniziative che le misure specifiche però accanto a queste stiamo facendo tutto un lavoro di modernizzazione del Paese che richiede tempo alcune volte mi ha fatto anche degli errori io non non lo nego perché
Sbaglia solo chi lavora si dice e per cui le evidentemente siamo anche disposti a a a migliorare però i risultati stanno ancora stanno arrivando
Sul futuro ripeto io non facce Bentivogli no no no no non non intervengo su sul lavoro a anche perché se no sforare però gli investimenti sul capitale umano e l'investimento sui giovani ritengo che sia la cosa prioritaria
Ultima cosa per quanto mi riguarda come responsabili settori responsabile sorda un mese la cosa che vorrei fare sto tentando di fare e quindi confronto mi serve anche a questo è capire cosa ha funzionato
Quello che non ha funzionato chiuderlo perché c'è sempre il tentativo di aggiungere cioè nuovamente i politici aggiungo Roma e e non tolgono invece io vorrei che si togliesse si chiudesse quei programmi che non hanno generato sufficiente risultato e si concentrano le risorse su ciò che ha funzionato siamo a fine legislatura credo che la cosa fondamentale sia questo grazie
Onorevole per la chiarezza neanche per aver citato alcuni aspetti che sicuramente chi professava Sandro Trento riprenderà
E io sì visto che manca solo io e poi inventiva di però anche chiedere a loro nel loro discorso se magari manca anche un aspetto di percezione di ciò che viene fatto perché il Governo e l'Unione europea abbiamo sentito hanno fatto degli Investimenti e hanno fatto del del delle politiche espansive però le persone non lo hanno visto fino adesso non non solo per una mancanza di crescita dal mio punto di vista ma proprio perché magari spesso i soldi sono indiretti alle impresa e l'impresa non è detto che assuma immediatamente non appena c'è una ripresa economica quindi può darsi che siamo ancora all'interno di un e sistema economico affaticato danni di di crisi che ancora pensa a tagliare i posti di lavoro piuttosto che investire quindi ecco vorrei un attimo che i prossimi relatori
Prendessero in a in aspetto anche questo
Grazie
Allora grazie per l'invito mi sembra una giornata molto interessante io volevo fare qualche riflessione Poggi neurale se ne consentito neri minuti
Che ho a disposizione cioè
Vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che in questo momento abbiamo due
Diciamo narrazioni
Una narrazione che sostanzialmente dice
è tutta è stata la nostra crisi dovuta all'Euro e all'Europa e quindi se uscissimo dall'Europa e dall'Europa si risolverebbe sostanzialmente i problemi dell'economia italiana
E un'altra narrazione che invece dice la crisi è finita sostanzialmente
Le questioni oramai sono solo
Grosse sono state risolte
Stiamo
Fuori dalla dal tunnel si tratta a questo punto semplicemente di sostenere questa ripresa in corso queste mi sembra che siamo due delle posizioni che spesso sentiamo in questi ultimi Nesi
Nel dibattito di politica economica diciamo la verità sulla sul primo fronte senza dilungarsi troppo
Sappiamo bene che le difficoltà dell'economia italiana sono molto precedenti all'avvento dell'euro e quindi non non è possibile descrivere diciamo difficoltà di crescita dell'economia italiana
Come riconducibili a all'euro oltretutto diciamo venti questi ultimi mesi
L'esempio della Gran Bretagna della Breaks basta un postemi endo il potere di questo tipo di narrazione nel senso che si vede quanto è difficile quale costi cominciano a pagare gli inglesi e quindi questo diciamo rende un po'meno attraente Dattesi banale scontata per cui basterebbe uscire per poter poi riprendere accrescere su questo ci vorrà ritornare
E
Il governatore della Banca d'Italia di recente commentando i dati di cresce ha detto ma ha fatto un'affermazione molto interessante e ci ha detto che la crescita in questo momento dall'economia italiana essenzialmente una crescita di tipo congiunturale
Cioè il il la cosiddetta crescita potenziale dell'economia italiana è inferiore sostanzialmente inferiore a quello che stiamo sperimentando come crescita congiunturale crescita congiunturale significa che se ha se arriva l'alta marea una un po'tutte quante le barche salgono diciamo di livello ma non per merito loro semplicemente perché c'è una marea che sta arrivando e quindi se la congiuntura sta andando meglio anche l'economia italiana sta andando meglio
Più interessante guardare alla crescita potenziale la crescita potenziale fa riferimento al tipo di fattori produttivi che un paese a disposizione alla tecnologia compresa a disposizione e alla produttività di lungo termine
Di cui il Paese a che il Paese ha conosciuto nell'ultimo periodo e quindi fattori di lungo periodo che incidono su questa capacità di generare produttività
E appunto come dice il governatore dalla Banca d'Italia la crescita potenziale italiana è inferiore a quella che stiamo sperimentando in questo momento questo significa che se si modificasse il quadro
E e ci sono dei fattori che ci lasciano pensare che alcune cose nei miei prossimi tempi potrebbero modificarsi penso alla politica monetaria europea che potrebbe avere un cambiamento nei prossimi mesi
Questa crescita potrebbe venir meno quindi uno dei fattori su cui ragionare
Siamo davvero usciti dalla crisi siamo davvero tornati a crescere ora la l'indicatore su quale ci dovremmo soffermare soprattutto la crescita potenziale quindi la capacità nel medio termine dell'economia italiana di crescere e i fattori che incidono sulla crescita potenziale la la sensazione è che non abbiamo risolto questi nodi e che questi nodi sono lì terzo elemento
Che sostanzialmente assente questo diciamo un po'è l'elemento più sorprendente no
Dal dibattito di politica e di politica economica è la questione del debito pubblico è sparito se ci fate caso non ne parla più nessuno sembra magicamente sparito il problema del debito pubblico abbiamo tutti con ci siamo tutti convinti
Che oramai sia una questione di aumentare il deficit di aumentare la spesa pubblica il debito non viene più nominato come se magicamente fosse sparito dallo scenario il fatto che abbiamo un debito che tuttora non è stabilizzato
Cioè di indico vi vi invito a riflettere sul fatto che ancora il debito pubblico non è stato stabilizzato è rallentato il tasso di crescita
Ma ancora non siamo arrivati a stabilizzare il rapporto tra debito e pile quindi diciamo questa mi sembra una sintesi rapida della della del dibattito di politica economica che che c'è in questo momento
E
Se allora condivido diciamo la il fa apprezzo condivido la l'analisi che è stata fatta nell'intervento subito prima del mio sul fatto che effettivamente nell'ultimo negli ultimi anni alcune delle misure adottate sono state mirate a favorire diciamo la crescita economica e sono state richiamate appunto
Interventi a favore della cambiamento tecnologico ammodernamento tecnologico delle piccola impresa e gli interventi sul Giobatta e così via
La questione però che diciamo vorrei che visto che siamo in una sede politica sulla quale vorrei che che si riflettesse
è il fatto che spesso il dibattito si sofferma sull'industria manifatturiera no gran parte degli interventi precedenti hanno fatto riferimento l'industria manifatturiera l'industria manifatturiera in realtà a in Italia oramai comincia a pesare in maniera abbastanza ridotta sul prodotto interno loro do parliamo di un valore che oscilla tra il venti e il ventiquattro per cento è vero che siamo il secondo Paese manifatturiero ma il peso della manifattura sul prodotto interno lordo oramai e minoritario primo elemento secondo elemento che l'Istat a di recente sottolineato nel rapporto sull'economia italiana e che confrontando l'economia italiana colonia tedesca un elemento che si scopre che la capacità di moltiplicazione
Delle esportazioni manifatturiere sulla crescita in Italia è significativamente più bassa che in Germania cioè mentre in Germania il settore esportatore trascina la crescita
Molto fortemente questo meccanismo di trascinamento in Italia è molto più basso per una serie di fattori perché le imprese italiane sono più piccole e che sono specializzare in certi settori e per un più debole
Connessione tra industria manifatturiera che servizi cioè mi in Germania industria manifatturiera in molto più legata ai servizi e quindi quando la l'economia tedesca che è una macchina da guerra l'esportazione
Aumenta le esportazioni questo si traduce in una crescita molto più alta di quello che avviene in Italia
Quindi a a cade atto che mando eh giusto parlare l'industria manifatturiera teniamo conto del fatto che l'industria manifatturiera in Italia non ce la fa non ce la fa a trascinare la crescita
L'anno scorso abbiamo avuto un risultato molto positivo abbiamo avuto un avanzo commerciale il record nella storia italiana trentasei miliardi di avanzo della bilancia commerciale
Quindi non un dato molto positivo e questo non si è tradotto in una grandissima crescita del Paese per il per le ragioni che vi sto dicendo quindi ragionare sull'industria manifatturiera è fondamentale l'industria manifatturiera importante a mio avviso per due ragioni primo perché il settore che genera competenze tecnologiche
Secondo perché è uno dei pochi settori che assume gli ingegneri mettiamola così assume laureati in materie scientifiche e tecnologiche in misura abbastanza interessante quindi perdere industria manifatturiera significa perdere questi due elementi capacità di generare tecnologia e opportunità di lavoro per giovani laureati nelle materie tecnologiche ma non può essere in un Paese avanzato come l'Italia il settore che da solo trascina la crescita
Il problema dell'economia italiana in questo momento è molto legato al settore terziario dei servizi che purtroppo non è esposto alla concorrenza internazionale come l'industria manifatturiera è un settore molto regolamentato dove c'è ancora scarsa concorrenza è un è un settore molto inefficiente
Le banche non c'è bisogno che è lecito ma le assicurazioni i trasporti la pubblica amministrazione la giustizia l'università tutti i settori del terziario in questo momento sono di fatto la palla al piede del Paese
Pensate no al grado di internazionalizzazione che avviamo mentre nel settore rima manifatturiero l'internazionalizzazione cresciuta nel settore del del terziario questa internazionalizzazione è bassissima quindi interessante tutti i provvedimenti parla di cui parliamo
Riferì il turismo ecco mi stavo dimenticando il turismo cioè turismo che un settore molto importante è un altro settore che quest'anno sta andando bene ma sta andando bene
Spesso per ragioni congiunturali no perché calano
L'attrattività di Francia German Spagna e così via le le ragioni anche legate al terrorismo ma non certo perché il settore del turismo italiano è stato ammodernato settore il turismo italiano uno di quei settori molto vecchio sotto tanti profili
Quindi il settore del turismo è un altro di questi settori
Quello che vorrei dire insomma sostanzialmente che pensare che le le difficoltà di crescita dell'economia italiana si siano risolte magicamente perché quest'anno arriveremo all'uno e sette uno e otto per cento
Potrebbe portarci a grandi delusioni negli anni successivi
E pensare che il debito pubblico sia stato risolto
E potrebbe portarci a grandi delusioni giorni in cui tra poco avverrà a si fermerà le quantità di leasing e ci sarà un problema di collocamento di quote di quattrocento miliardi
La annui tutti i titoli con tassi dell'interesse che probabilmente cominceranno a salire
E sì cioè a minacciare i TIR rinegoziare di ricontrattare con l'Europa Cecchi il quadro che stiamo vivendo in questo momento un quadro interessante perché in gran parte dei paesi europei le forze populiste e mi sembra che siano state fermate no in Francia in Olanda in Austria in Germania e così via
Si preannuncia forse una ripresa dell'asse Franco tedesco
Pensare che l'Italia possa partecipare a una ricostruzione dell'architettura europea in una chiave forse che preveda un maggior uso del bilancio europeo la Costituzione finalmente si parla di un ministro del tesoro
Europeo senza però avere i conti in ordine senza vivere la credibilità per negoziare la partecipazione rischia di essere una grande e pia illusione quindi diciamo a arrivare all'appuntamento con una rinegoziazione che potrebbe esserci nei prossimi anni della struttura europea
Devi richiedere da parte nostra il fatto che ci presentiamo con o una credibilità riconquistata non soltanto in chiave congiunturale ma in chiave strutturale
E allora ecco un altro elemento che che diciamo caratterizza l'economia italiana in questo momento è l'estrema eterogeneità diciamo molti economisti dicono le medie non valgono più siamo in un momento in cui non ha più senso ragionare in termini di medie ma bisogna andare a scavare a guardare i singoli comparti e questo lo si registra sotto tanti profili no cioè abbiamo appunto le imprese
Che sono capaci di agganciarsi al commercio internazionale che hanno risultati molto positivi ma sono molto poche
Parliamo i quindici mila imprese cioè se guardiamo all'intero comparto delle imprese che esportano Italia sono quindici mila imprese su un totale di quattro milioni intese sono pochissime
è concentratissima la capacità di esportazione se guardate che ne so indicatori come l'innovatività i brevetti sono concentrati allo stesso modo in un numero ristrettissimo di impresa e quindi abbiamo un sette un sistema produttivo che è molto eterogeneo in cui è molto difficile parlare in termini di medie in cui c'è un'altissima varianza di comportamenti
Ci sono alcuni gruppi che riescono
Raggiungere risultati positivi gran parte continuano ad avere delle difficoltà e c'è questa grande dicotomia secondo me tra manifatturiero e e terziario
La produttività in un Paese avanzato come l'Italia non è pensabile che sia semplicemente legata all'introduzione di nuovi macchinari
Cioè giustissimo il piano quattro punto zero
Perfetto ma non è pensabile che l'unico canale di di stimolo della produttività sia quello di introdurre né le imprese italiane software nuovi robot e così via
C'è un problema di medio termine e questo alla questione di cui parlavo prima
Che è legata alla natalità Lino impresa cioè se voi andate a vedere i Paesi avanzati come l'Italia Stati Uniti d Germania Svezia e così via gran parte della crescita della produttività negli ultimi anni
è stata legata alla natalità di nuove imprese più vicina alla frontiera tecnologica spesso in nuovi settori capaci sin dall'inizio di introdurre tecnologie
Che non era possibile introdurre nelle imprese esistenti
E questo è uno dei settori e questo è uno degli elementi di grande debolezza italiana cioè se voi andate a vedere la demografia delle imprese scoprire che la natalità è molto più bassa che negli altri Paesi in nascono Mino impresa rispetto al nostro passato
Molte meno che prima in molte meno che in altri in altri Paesi questo contrariamente diciamo la visione per cui siamo un Paese di imprenditori non è vero non siamo presenti con Vittori forse lo eravamo oggi lo siamo molto meno di prima
E gran parte di queste imprese nascono nei settori in cui siamo già specializzati
Cioè ci sono poche imprese che nascono nei settori più dinamici le cosiddette Gazelle tecnologica quelle che l'Unione europea
Identifica come i grandi driver della produttività in Italia sono dell'ordine di mille cinquecento l'anno niente di queste sopravvivono pochissime dopo tre anni
C'è un problema di natalità di nuove imprese quindi imprenditorialità nuova innovativa
Quindi la crescita della produttività
Transita in un paese alla frontiera tecnologica per la natalità per l'ingresso di nuovi soggetti in nuovi settori capaci sin dall'inizio introdurre tecnologie nuove e qua c'è un problema problema
In parte legato ai fattori strutturali che sono stati citati
La corruzione nell'eccessiva tassazione la l'efficienza della pubblica amministrazione
L'istruzione tutti fattori di medio termine sui quali non dobbiamo abbassare la guardia c'è immaginare che la stagione delle riforme si sia conclusa e quindi d'ora in poi nella prossima legislatura
Il ruolo del partito di governo sia quello di negoziare con l'Unione europea o maggiore flessibilità per aumentare la spesa pubblica per fare cosa voi
Spesa pubblica per fare ottanta euro cinquecento euro per i diciottenni cose così
Cioè non non è chiaro se quella è una ricetta credibile questa è la mia preoccupazione
Cioè la mia preoccupazione che che si stia dando per chiusa
La questione della crescita strutturale
E silenzi che oggi sia semplicemente degli di favorire fu il prosieguo della crescita mentre invece e la questione è di avere una stagione diciamo nuova di riforme coraggiose che incidano su alcuni dei fattori che ho cercato di identificato ecco questo era un po'diciamo
Le le le riflessioni che Figo volevo offrire
Passare
K alla al Segretario di Fim-Cisl la volevo dare parola ad Alessandro Olivi vicepresidente della provincia autonoma di Trento e voleva farci un saluto
A
Questa
Somiglia allora
E io mi scuso se non ricordo ritardo
Ricorda
Como
Unica pressione
Dica
Il sentimentale innovazione quotidiani
Di oggi
Mi chiedo
Io posso solo dire una volta
Storia
Rimangono
Teorie
Turisti last
I dati
D'altronde posso solo dire questi io sono d'accordo
Camminare
Vorrei diamo
Cinque ore Commissione italiani fa crisi alimentare stato patologico
Il nuovo incideva
E oggi rischiava in maniera assolutamente speculare Facci
Ingresso qualche dato sulle proiezioni
Segno che c'è
Cosa fare dovesse accadere accompagnare continua
Senza consapevolezza Paese occupato
Ci deve essere la consapevolezza che questo non ricomincio daccapo anche insomma
Credo che sia importante però non avere anche da da questa considerazione l'Italia ce la può fare
Siamo ancora un grande Paese con grandi risorse grandi potenzialità
C'è bisogno ha ragione Sandro Trento di riforme strutturali
E quindi io credo che sia importante che il Partito Democratico che le forze riformiste e progressiste non applichino alla paura di perdere qualche foto ma continui in un in un sentiero riformatore che è quello come dire migliorare strada facendo anche la risoluzione di alcuni nodi tipo quelli della produttività di sistema è vero non possiamo fermarci e considera la produttività un qualcosa che riguarda ciò che
Abitative solo in una singola azienda e neanche in un singolo territorio
Per cercare di assecondare questo sforzo riformatore coraggioso e di respiro per esempio e qui vero concludo questa rarissima analisi il Trentino a ha cercato di invertire anche il modo di utilizzare le risorse dell'Europa
Le risorse dell'Europa spesso sono state utilizzate come ornamento delle politiche dello sviluppo territoriale una sorta sostanzialmente insomma così di qualcosa che stava era un di più
Lo invece siamo convinti che le risorse dell'Europa siano un lievito
Che serve a
Ciò così fa sì che l'impasto dovuto agli ai fattori territoriali ai fattori di competitività territorio e diventi un elemento di maggiore forza d'urto con le dinamiche di uno sviluppo qualitativo sostenibile e l'inclusione sociale
Poi è quello che abbiamo cercato di fare nella programmazione europea con i fondi a disposizione sul settembre due mila diciassette due mila venti individuando alcuni assetti mi fa piacere aver incrociato che nell'analisi l'unica che ho sentito finora che siamo ed in sintonia di il primo tema
Quello guardate della della conoscenza della formazione non possiamo immaginare che il tema dello dello sviluppo anche della stessa economia non parta da un rinnovato patto con una con una nuova
Così diciamo così frontiera delle nuove conoscenze della ricerca dell'innovazione quindi abbiamo concentrato molto i nostri sforzi su questa questione
L'altro grande asset la nuova imprenditorialità
C'è bisogno di uno shock di cambiamento che e anche deriva anche da una da un investimento nelle nuove idee che i giovani possono portare all'interno della struttura produttiva ma non solo di questo Paese e noi in Trentino abbiamo mi sia consentito dacci un po'in controtendenza
I dati sulla natalità delle imprese in Trentino sono migliori in ogni altro
Posto di questo Paese promette c'è ancora un problema di qualità c'è un po'un problema di attestazione di questa diciamo così demografia imprenditoriale sui fattori di maggiore penetrazione stiamo facendo come sapete che qui a Rovereto grandi investimenti sulle infrastrutture tecnologiche per la ricerca
In modo tale da sgravare anche le nuove imprese da quei costi che oggi non è possibile interiorizzare in un modello verticale no nord vista come avveniva un tempo nella manifattura di tipo tradizionale
Devo investire di più sulle idee sul coraggio dei giovani che fornirono una piattaforma
Fondamentale il terzo elemento quindi insomma investimenti sulla formazione sulla conoscenza su un grande scarto anche generazionale della nostra impresa e
Credo che l'abbiate parlato anche questa mattina io ieri ero tra l'altro con il ricco Morando fare un dibattito importante novità anche molto partecipato
In Valle di Noto è quello avviso fondamentale però guardate ed è quello della protezione sociale
Io non credo che si possa pensare che l'Europa debba rincorrere un modello di crescita a costo di lasciarsi indietro un pezzo importante di di comunità europea
E io credo per esempio che il tema del welfare sentiamo fondamentale perché non significa solo dare diritti dare opportunità creare una vero sistema di mobilità sociale significa capire che il welfare
Esteso universalistico è in grado anche di fare una grande scommessa per una ricetta di crescita per il Paese
Perché quel fare non può essere solo ed esclusivamente in mano al pubblico ma attraverso un ma per investire sul nuovo Patto presenti
Tra un pubblico che si fa carico di garantire somma e quel condizioni di partecipazione il processo di crescita
E investire su nuovi servizi che sono quelli in particolare che vigono centrale il lavoro dei giovani il lavoro delle donne ecco la programmazione europea della Provincia autonoma di Trento credo abbastanza coraggiosamente cerca di investire su questa direzione
Atterrare Santolini
Concludiamo con Marco Bentivogli segretario Fim-Cisl
Ma ovviamente grazie dell'invito cercherò di dare un punto di vista un po'più nazionale al netto di alcune fortune e di una condizione di maggiore salute regionale però penso che alcuni spunti di riflessione ci ci tengano nel bene e nel male insieme dentro questo Paese
Ci sono aspetti che riguardano la valutazione su come sta andando il Paese seri guardano più la congiuntura per cui come diceva il professor Trento sono cose che accadono anche da altre parti e ci sono invece altri aspetti che ci toccano un po'più di avvicino
In quest'ultima fase la crisi ha lasciato un segnale abbastanza
Univoco sulla presenza stessa del manifattura della manifattura nelle economie mature
E per cui per molti è diventato un aspetto molto in discussione e soprattutto leggi i due postulati della possibile presenza della manifattura nelle economie mature sono state la necessità
Inequivocabile di degradare le condizioni salariali e le condizioni di lavoro
Sono un per fare autopromozione alla all'attività sindacale ma gli accordi sindacali della fase di crisi sono riusciti a smontare letteralmente questi due postulati
Continuo anche se non è sempre favorevole a ricordare che gli accordi fatti in FIAT sono stati e che hanno dato luogo a Lezzi sono stati accordi che hanno consentito alla manifattura di rimanere in questo Paese in una condizione in cui il mercato non lo rendeva fatto
Plausibile il cinquanta per cento dalla vendita delle auto era completamente sparito
E i salari sono aumentati l'occupazione nel settore dell'automotive in Italia è uno dei settori che ha perso meno occupazione
Ed è stato il settore
In cui la ripartenza occupazionale ha avuto un ruolo particolarmente favorevole anche se andiamo a guardare la componente dell'Automotive sul PIL al netto di quello che diceva Sandro Trento è sicuramente un aspetto da non sottovalutare
E qui viene fuori tutto quello che c'è attorno al dibattito sulle tecnologie e lavoro io sono tra coloro che cerca un po'di schivare questa ossessione italiana per per sulla Tecnopool via
Ma tutti gli accordi di risciò rinvia di rientro di produzioni che sono state fatte in questa fase per riportare produzioni che erano stati delocalizzate hanno riguardato tre fattori
Il primo tecnologie tra l'altro alcune delle nove tecnologie abilitanti Linda sei quattro punto zero il secondo l'investimento sulla formazione il terzo nuovi modelli di organizzazione del lavoro
Questo è molto importante soprattutto per comprendere come l'Italia può in qualche modo fare i conti con un processo di selezione
Mediamente siamo tra il quindici e il diciotto per cento di componente dell'industria sul PIL imitare l'obiettivo venti venti ed arrivare mi sembra al venti per cento
Ma è una fotografia è una proiezione molto statica
In questo periodo da qui al due mila e pentimenti ci sarà un processo anzi è molto avanti di selezione non solo di natalità delle imprese ma di selezione
E di sicuro c'è un problema di classe d'Italia dimensionale delle imprese noi abbiamo un gruppo sopra i duecento dipendenti che sui migliori livelli europei
E abbiamo un gruppo sotto i denti
E ancor peggio sotto i dieci dipendenti in cui il vero miracolo è riuscire a capire come fanno ancora essere in piedi con le aziende
Questo è uno degli elementi per cui c'è un minore effetto moltiplicativo
I tedeschi quando li incontriamo su i progetti di industry quattro punto zero ci dicono che un posto di lavoro creato con un'impresa innovativa crea due barra tre postini servizi collegati all'impresa innovativa
Se qui ciò avviene in maniera inferiore sicuramente c'è un problema
Di connessione con e minore ridotta con un sistema di terziario più fragile più vecchio
C'è anche un problema che anche questa partita di industry quattro punto zero l'assist affrontando a pezzi ed è la cosa peggiore
Noi da tempo diciamo che uno stabilimento quattro punto zero senza le persone non funziona ma senza un ecosistema attorno allo stabilimento Punzi non non si accende neanche
E allora la capacità di immaginare un ecosistema attorno alla nuova manifattura intelligente
Credo che sia il crocevia importante della riflessione
Su cui stiamo cercando di portare anche la discussione con la politica su questo cercando una volta tanto di spostarsi su questo sono molto d'accordo con l'intervento che mi ha preceduto
Su una sessione di benchmark attracchi e pro e contro il Jobs Act se il Jobs Act è andato bene andato male poi spostiamo il benchmark tra
I fedeli del piano Calenda esce gli scettici ecco io credo che bisognerebbe un po'a spostare un po'più avanti un po'più in alto la discussione
Anche perché
Per le cose poiché si fanno nel mezzo e che hanno un effetto paradossalmente probabilmente ancora più grande io penso al l'ultimo decreto sulle liberalizzazioni
L'approccio mi sembra un po'tiepido se dopo
Non so se mille giorni di discussione il decreto sulle liberalizzazioni ancora ci consegna un Paese completamente ingessato in cui anche sulle liberalizzazioni il partito di governo accoglie
Delle richieste da parte delle lobby che sono i grandi frenatori del Paese noi possiamo anche fare un discorso di sostegno acritico alla all'azione di governo dobbiamo sapere che il Paese non funziona con quei lacci e comunque i lacciuoli
Detto questo noi dobbiamo credo ragionare anche già su una valutazione a critica sul piano Calenda io sono tra i sostenitori però bisogna fare una valutazione il più possibile rigorosa e distaccata il piano Calenda sta andando bene perché finalmente ha distrutto quel mostro che erano i bandi per poter accedere perché dico questo perché i bandi sapete bene a cosa serviva non servivano a conformare la richiesta dell'impresa
Alla al al piano di investimenti e la direzione dell'investimento servivano a privare le piccole imprese che non avevano gli staff per costruire i tot chili di carta di cui il Ministero ha bisogno in termini di modulistica
Sì il cui controllo può e non avveniva mai aver cancellato i bandi è un fatto assolutamente serio perché ci consente di andare più velocemente più nella direzione giusta due problemi però
Le tecnologie su cui si sta investendo nel piano Calendar sono in larga parte basiche
è un po'quello che accade a noi che crediamo veramente nella formazione professionale nei piani di informazione che ci si presentano in fondi impresa
Pensare che anche in quel caso i piani di investimento sulla competitività riguardano inglese di base internet capite bene che è un Paese che vuole sì va bene partecipare alla penultima rivoluzione industriale
L'altro grosso dramma è che sugli incentivi ad oggi presentati le aziende del sud che afferiranno a questo piano di incentivi sono solo il sette per cento del totale nulla
E questo credo che sia un aspetto di particolare problematicità
L'altra questione io credo l'uno-due importante sarà spero venga confermato nella legge di Stabilità quello che riguarda il credito di imposta sulla formazione incrementale
Nei piani di formazione nel conto formazione delle aziende queste decisivo perché noi spendiamo non solo la metà della Germania informazione
Noi spendiamo male la metà della Germania informazione adesso sicuramente da queste parti la la formazione una cosa gestita con maggiore serietà io parlo del nostro Paese mediamente funziona male funziona in modo scoordinato e scollegato rispetto a un sistema duale che può garantire in maniera più forte
Lì il recupero l'accrescimento delle competenze l'aggiornamento dei lavoratori rispetto alle sfide del futuro
Da questo punto di vista concordo con quello che si diceva
Noi siamo di fronte a un contesto europeo che per certi aspetti in qualche modo è complicato da recuperare io ascoltavo questa mattina la l'intervento di Lia Quartapelle sulla questione della del sistema di difesa europea e noi rischiamo anche lì
Di rimanere al alla finestra per fortuna abbiamo scongiurato raccordo tra Airbus e bei per cui tra tedeschi francesi e inglesi a rimanere fuori con la nostra Leonardo Fincantieri
Ma il tema è sempre del tutto aperto
Noi abbiamo una politica che non è capace di inserire la politica industriale dentro la politica estera e così per tutto avete visto quello che è accaduto in Fincantieri S. txt con la possibilità di acquisto dei cantieri francesi li si vede la capacità dell'Europa di giocare in termini europei un'opzione rispetto alle leadership globali del settore pensate la cantieristica navale una volta tanto lo scorso anno nel due mila e sedici abbiamo messo dietro di noi i produttori asiatici della cantieristica europea
E una volta tanto la doppia coincidenza era un player italiano a guidare questo tipo di performances il fatto che anche lì ci si misuri sul nazionalismo un patriottismo economico
Su cui una volta i francesi se possiamo dirlo una volta noi pensate alla cavolata norme che abbiamo combinato noi con Alitalia
Di sicuro questa rischia di essere una prospettiva in cui non abbiamo una capacità di giocare in termini di sistema che paradossalmente servirà in tutti i settori pensate a quello che sta accadendo nel settore dall'Automotive
Noi abbiamo un processo di consolidamento di tutti i player a livello globale
E rischiamo di rimanere fuori dalle grande strategie internazionali di consolidamento e di fusione tra i grandi player perdendo tantissimo ter Reno anche laddove lo abbiamo in qualche modo recuperato
Ovviamente su questo io credo che in termini sindacali in termini politici oltre che ragionare di politiche dobbiamo anche noi lavorare sulla narrazione che c'è sull'Europa
Cioè tutti i grandi soggetti di massa come il sindacato come le forze politiche
Devono recuperare una capacità di spiegare la loro versione perché altrimenti l'unica narrazione sull'Europa è appunto quella dei nove euro
Ecco io credo che basterebbe spiegare come è stata costruita la bilancia commerciale il il surplus di bilancia commerciale dello scorso anno
Il surplus i trentasei miliardi di cui si parlava che è stato un dato in controtendenza credo che da venticinque anni non c'era una performances così forte
Dimostrano l'anno forza di prospettiva anche della nostra adesione come forza industriale all'Unione Europea la gran parte dei mercati accanto al gippone sono stati mercati che hanno beneficiato dell'euro
Non di una possibile valuta debole allora io credo che sia assolutamente decisivo
Ragionare in questi termini altrimenti il rischio è che pezzetto dopo pezzetto non ci sia un discorso organico complessivo e si ritorni a evocare la politica industriale come parola da buttare lì quando non si sa che cosa dire
E Franco continuando a fare dei passi indietro
L'ultimissima aspetto che mi veniva sollecitato nel corso del dibattito per quello che riguarda la politica dei giovani
è ormai diventato un mantra
Quello sui giovani non è stato solo estivo abbiamo visto consentitemi purtroppo anche il Governo
Avvicinarsi a una passione estiva sulle nuove generazioni già con la fine di agosto questa ha grande attenzione nei confronti delle nuove generazioni mi sembra già un po'sfumata mi sembra che siamo ritornati alla italica consapevolezza che i pensionati sono di più
Che lavorano molti più pensionati under sessantacinque dei ventenni e che forse come elettori giusto coccolare i secondi non i primi questa è una grande delusione uso quest'occasione per comunicarle la data da persone in qualche modo vicina
Perché non esiste un Paese che considera i giovani una generazione come le altre
La generazione che deve raccogliere il testimone reinterpretare i valori e che bene che vada scava purché ci sia un po'un piccolo spazio di visibilità ad elemosinare significa Namor non parte funzionare il Paese e la democrazia del Paese
Allora io penso che su questo si è agganciata forte come non mai la retorica sulla formazione e sul capitale umano
Ad oggi il capitale umano spesso l'investimento sulla formazione foriero di tante altre direzioni su cui si orientano i soldi sulla formazione allora io quando dicevo
Sulla formazione si spende molto poco e molto male e noi lo stiamo scontando lanciando come abbiamo fatto nel contratto dei metalmeccanici il diritto soggettivo alla formazione
Perché in termini di paese in termini politici servirebbe la stessa forza propulsiva che ebbe la mia categoria nel mille novecentosettantatré e quando si portò non lo ricorda nessuno un milione di italiani grazie alle centocinquanta ore a conseguire il diploma dell'obbligo della scuola dell'obbligo un milione di italiani
Voi trovate immaginari se esiste oggi in campo con la forza che sia
Un progetto del governo di chicchessia LIPU si chiamava SLM Federazione dei lavoratori metalmeccanici capace di dire che sulle competenze digitali cose su cui siamo fanalino di coda a livello europeo si riesce a fare un progetto che riguarda uno milione
Di lavoratori e sarebbe decisivo sarebbe importantissimo
è così io credo che quello sia sarà uno dei terreni
Fondamentali su cui misurare veramente la capacità di anticipo del cambiamento
Anche i ragionamenti che si fanno in termini europeisti non si può essere in modo stagionale europeista
Pensava la discussione chiudo davvero alla discussione di stamattina su sulla difesa dove abbiamo una una bella industria dell'aerospazio e della difesa
Ma dobbiamo essere consapevoli che abbiamo ventisette Eserciti ventisette marine ventisette al rialzo aviazioni
Noi abbiamo quasi ogni paese europeo che ha il suo caccia di lì svedesi hanno il loro i francesi hanno loro italiani insieme agli inglesi
E capite bene che questa è una cosa assolutamente assurda io che per anni ho seguito proprio quel settore vedere nelle fiere e nei negli show il catalogo con cui arrivavano gli europee e cioè le centinaia di cataloghi e catalogo americano
Capite bene
Macché siamo capaci e pronti a spiegare che probabilmente oltre a vere ventisette difese ventisette marine aviazioni eccetera e abbiamo quasi tutti ventisette aziende a controllo a partecipazioni statali della difesa
Siamo capaci anche come
Democratici di dire ma probabilmente un sistema di difesa europeo
Garantirebbe un'efficacia maggiore in termini di difesa e una spesa inferiori sulla difesa
E il fatto che non si riesca a dire questo dopo che in Libia ancora ride tutto il mondo per la capacità di intervento che dimostrarono i francesi con i Rafale poi tutto il resto significa che abbiamo ancora una difficoltà troppo grossa ragionare in maniera cruda moderna e innovativa ma soprattutto adeguata su queste partite e su tutto ciò che è collegato adesso in termini industriali
Grazie
Apre ringraziare relatori parla chiarezza e per anche il fatto di essere riusciti a fare gli interventi all'interno dello spazio strettissimo di quindici minuti
Per l'appunto abbiamo una quindicina di minuti risparmiati quindi riusciamo a Dapri era qualche domanda a cui appunto e relatori potranno rispondere
Sì per una questione di trasmissione posso chiedere di venire qui a parlare nel microfono razze
Allora volevo fare una domanda professor Trento riguardo una legge sia di questi giorni
Che davano prolungamento del prelievo dei titoli di Stato dei concertisti risente da parte di Mario Draghi allora la notizia mi sembra certa volevo sapere invece quando verrà immesso il Tanaro che è stato prelevato
E visto che la signora Merkel sta spingendo per l'industria quattro punto zero quando questo denaro verrà immesso sul mercato a tassi agevolati insiste si andrà sugli investimenti
Dell'industria tradizionale dell'occupazione oppure questi soldi andranno a spese dell'industria quattro punto zero che se non erro anche Cernobbio
In questi giorni non è che ha condannato ma comunque ha detto in linea di massima
Che la robotica aziendale che si sta instaurando a livello teorico e che andrà poi instaurarsi a livello pratico farà calare l'occupazione quindi se i nostri soldi portati a Strasburgo portati a Francoforte serviranno per creare occupazione o disoccupazione
La preoccupazione
Io trovo che abbiamo un po'un paradosso in Europa no il Paese leader europeo è un grande Paese manifatturiero paese che il più grande esportatore mondiale no in assoluto cioè se guardate l'avanzo di bilancia dei pagamenti alla Germania rapportato al PIL nessun'altro Paese della terra così è un Paese che sull'industria manifatturiera a di fatto costruito modello di sviluppo
E purtroppo questo paese diciamo è vittima in qualche maniera di una logica tutta monetaria no vorremmo che i tedeschi avessero imposto all'Europa
Una sorta di trattato sul manifatturiero come dire vorremmo che i tedeschi insegnasse no all'Europa a fare un manufatturiero come lo fanno loro questo vorremmo il paraurti quello che insomma trovo
Sì è un paradosso europea un po'questo cioè vorremmo loro sci trasmettessero ci costringesse ero
A seguire politica sulla formazione e sul sistema duale sul rapporto tra a lavoratori e imprese e così via come fanno loro e invece purtroppo
Non lo fa purtroppo no fanno questo diciamo fa parte anche quello di una psicologia
Collettiva secondo me no la loro storia la loro dinamiche e così via quindi diciamo purtroppo il paradosso europeo e questo qua
Detto questo
Allora il quantitative easing
è uno dei fattori fondamentali secondo me che ha consentito al nostro Paese intanto di avere tassi più bassi e di collocare titoli pubblici che altrimenti avremmo avuto serie difficoltà a collocare avremmo pagato passi
Molto più alti
Se non ci fosse stato Mario Draghi
Che addotta
Come dire anche in in a muso duro rispetto ad altri paesi europei imponesse il principio che la Banca centrale europea poteva intervenire
E poteva anche acquistare titoli di Stato
Secondo alcuni in violazione del trattato secondo i tedeschi noi anche addirittura in violazione del trattato quindi l'Italia è tra i Paesi che più hanno beneficiato di questa politica se non ci fosse stato il quantitative easing avremmo avuto serie difficoltà
A finanziare il nostro debito pubblico
Io vedo con preoccupazione il momento in cui questo verrà meno cioè il momento in cui si fermerà questo processo per cui c'è un soggetto che in ultima istanza acquista titoli e immette comunque liquidità nel sistema e abbassa in questa maniera i tassi
Sarà un momento in cui al quale noi dobbiamo prepararci dobbiamo farci trovare pronti quando i tassi cominceranno a risalire in margini per alle politiche fiscali saranno ridotte questo pezzo grazie risposta premio almeno un'altra domanda
Che c'era prima signora
Più che no domanda comunque poi
Tre osservazioni brevissime
Partiamo dall'ultimo discorso
Recentissimamente se visto
L'articolo adesso in televisione
Che di giovani in Germania tre ricevono gli aiuti per studiare fare impresa una volta al mese vanno d'ufficio competente
Relazione hanno l'ufficio competente su cosa ho fatto cosa ho fatto pregi e difetti questo ne tiene conto proseguire finanziamenti eccetera eccetera
Per cui non dobbiamo stupirci se poi dopo in Germania fanno bene
Evidentemente loro controllano quello che stanno facendo non mi risulta che qui in Italia per quanto riguarda formazione eccetera
I giovani o comunque anche i meno giovani vengono Monti consentiti mensilmente ma sentiti su cosa ha combinato durante i corsi di formazione prima cosa
Seconda cosa per quanto riguarda i pregi e difetti tra diciamo l'Europa e America che da stamattina vanno avanti premetto che non sono assolutamente antiamericano però se non si inquadra in maniera geopolitica le differenze tra Stati Uniti d'Europa non si può capire perché l'Amministrazione umano si è permessa di aumentare ho guardato noti prima su basta chiedere debito un incremento del rito USA su internet l'amministrazione Obama ha aumentato il debito USA dell'ottanta per cento
Ed è andato in pole position rispetto a tutti gli altri Presidenti USA che tutti quanti hanno aumentato
Il debito degli Stati Uniti se qualcheduno qui in in Europa con l'aria che tirava si fosse permesso di aumentarla non dell'ottanta ma dell'otto per cento contro Ricci con mettevano in croce e lo lasciamo liberi da pubblico esempio
Per cui
Perché questo immagino per certe politiche mancano mecenate politiche card che abbiamo abbiamo varato prima certe politiche chi è che si può nei quali si accorge che si permette agli analisti pari agli Stati siete richiedere possiamo debiti
Sì sì diciamo Pannella fra un quarto al dodici virgola dodici flotte strategiche in giro per il mondo queste da o Carmelo mio fare era la risposta
Ecco e prendiamo ancora altra domanda
Grazie io volevo insinuare all'onorevole cucinato il ragionevole dubbio sul fatto che ripercorre l'Asti in legge di bilancio lampi la via della decontribuzione triennale non sia il miglior strumento per agganciare la ripresa io dirigo un'azienda che durante gli ultimi tre anni ha fatto una serie di assunzioni e che dal due mila diciotto inizierà a pagare per intero il costo del lavoro
La mia azienda lavora in ambito di consulenza per alcuni settori cosiddetti l'aborrita insieme che hanno vissuto negativamente
La i il tema delle decontribuzione sui nuovi assunti in quanto nel settore la burini pensi dove l'offerta in fase di competizione si fa sul sul costo del lavoro
è chiaro che aziende che si sono presentate alla competizione sul nuovo contratto
Con nuovi lavoratori da assumere per gestire la commessa hanno scaricato sul committente parte dei minori costi del lavoro
E questo è un problema che se la misura diventa strutturale diventerà a sua volta strutturale maggio dal settore delle pulizie al settore dei call center settori che in Italia occupano centinaia di migliaia di persone
Non è più utile immaginare un intervento che possa essere anche meno impattante ma che punti innanzitutto a consolidare i risultati tutto Bach perché altrimenti nel dal due mila diciotto
Quei lavoratori che sono stati beneficiati da quelle politiche in parte si troveranno di fronte un problema quanto meno quelle aziende che li hanno assunti
E dall'altra
Immaginare una norma che punti effettivamente ad aumentare la quantità di netto in busta di tutti i lavoratori presenti e futuri anche se probabilmente elettoralmente meno forte ma obiettivamente più lungimirante e ritengo in linea con la la necessità di combattere e
Il populismo perché anche lì ci vuole la forza di poter e saper spiegare che un intervento anche anche se ridotto
Strutturale e generalizzato aumenta la capacità competitiva dell'Italia perché sostiene i consumi
In via
In via strutturale grazie a una particolare Indurain questo e e in questo quadro credo che sia utilissimo il piano sulla
Sulla parola formazione l'intervento sulla formazione che è assolutamente necessario per le imprese per stare al passo con i tempi grazie grazie a lei con la replica dell'onorevole Senato chiudiamo il i questo panel e e poi continuiamo con quello successivo Sanza la pausa caffè grazie
Io mi permetto di di commentare abbiamo tempi europei siamo riusciti a rimanere nell'orario di di siamo proprio dov'era prevista del la fine del del convegno no io mi permetto di commentare anche po'interventi del del professor Trento di
Del responsabile della CISL e perché
In realtà se notate avete ascoltato bene gli interventi alla fine noi non è che abbiamo detto delle cose diverse ovviamente rispetto al professor Trento
Parla soltanto parla con il pessimismo della ragione ma un polittico diceva anche olivi deve guardare anche all'ottimismo della volontà nel senso che siamo pienamente coscienti
Che tutto protetto Bentivoglio professor Trento sono giuste
E su ognuna delle quelle quelle situazioni che avete fatto se penso Bentivoglio e tre dimensioni propria dimensione d'impresa e non abbiamo fatto lacci che non è risolutivo della questione però va nella direzione e indicata anche da Bentivoglio Ecosistema intelligente non c'è solo industria quattro punto zero ma c'è anche quello che diceva gira attorno cioè banda ultra larga trasporti
I
Trento parlava di servizi terziario
Io stesso dello evidenziato dizioni limiti nella giustizia ce ne limiti la pubblica amministrazione sul quale stiamo lavorando e i risultati si vedranno speriamo evidentemente qualcosa sempre sbagliamo ma si vedranno nei prossimi anni in genere forbito riforma della pubblica amministrazione i risultati stanno arrivando
Anche sulla giustizia i gatti stanno migliorando allora noi dobbiamo essere coscienti
Che siamo a metà del guado
Siamo
Non abbiamo terminato il percorso questo rischio di essere troppo fiduciosi nel futuro non ce l'abbiamo vi devo anche dire che la politica avrebbe potuto completare l'attraversamento del fiume in maniera molto più veloce se quattro dicembre permette ci fosse stato un altro risultato al referendum
Mai piangere sul latte versato ma la ragione di quel referendum e della riforma del sistema politico era proprio questa
Cioè il fatto che in Italia è inevitabile che ci siano ed è evidente che ci sono delle resistenze fortissimo
Le lodi il decreto concorrenza è vero che è stato rallentato nei suoi effetti per per il lavoro delle lobby nono non ho paura a dirlo ma esso delle resistenze che ci sono sempre state
Nel Paese per cui se avessimo avuto maggiore forza politica le avremmo affrontate molto meglio
Questo non è avvenuto non vuol dire che dobbiamo arrenderci cioè cercheremo di canalizzare tutte le energie del Paese ed ecco qui l'ottimismo della volontà in altri mondi facendo affidamento alla al sistema politico che abbiamo per arrivare comunque alla fine di questo percorso ci vorranno secondo me altri cinque anni e non è detto che sia per forza coronato da successo
Cioè l'impegno e quello che stiamo andando nella direzione giusta
Per capire se benessere raggiungiamo l'obiettivo esso raggiungiamo il luogo di destinazione bisogna vederne prossima nell'impegno che è anche partito un democratico e chi che anche di sorelle atti di Kojo
Si riuscirà ad arrivare in fondo questo percorso
Io accolgo le osservazioni sul se le proposte sulla sul lavoro è ancora sono ancora misure fortemente dibattute
In agosto come diceva comitiva c'è tutto il
Il ragionamento sui giornali le anticipazioni io credo che comunque anche se ci fosse una decontribuzione la vogliamo comunque a rendere permanente in maniera che non ci sia poi delle l'effetto boomerang per cui uno
Tre anni riassume poi magari di licenze o comunque li lascia caso comunque le
City iscrizione un effetto di ritorno anche il tema di abbiamo lavorato molto sui salari di produttività abbiamo lavorato molto sul sul sui serrare accessorio sulla decontribuzione per cui
Le due cose secondo me non sul numero contro l'altro possiamo lavorare su entrambe e vediamo se riusciamo anche sul tema dei giovani a dare dei segnali
Capisco Bentivoglio dizione ma forse state pensando anche agli anziani io credo che nel dibattimento nel dibattito e ci sarà il Parlamento dimostra Remo Croci giovani invece terremo il punto riusciremo a fare delle cose significative
A fronte di un bilancio di un debito pubblico che enorme
Che non c'è una risoluzione di questo problema c'è il fatto che noi paghiamo settanta miliardi di interesse la sul debito pubblico
è un elemento oggettivo è uno zaino che le future generazione gli attuali si portano sulle spalle e come ci sono Paesi che partono
Per andare in cima alla montagna con lo zaino da cinque chili e ci sono generazione che partono con lo zaino da trenta a quaranta chili
Questo elemento non è di facile soluzione oggettivo ma credo che come Paese riusciremo o dovremmo corre più veloce degli altri per tentare almeno di ridurre la forbice
Grazie a tutti
Nella scuderia scusa noi avremmo immaginato di continuare indirettamente Cornali l'altra sessioni anche quella pure deliberi Arcadia abbiamo qui soggetti sì e lentamente rinviare a chi volesse fermarsi un momento a bere un caffè nelle nel frattempo insomma ecco perché ci siamo resi conto che come tempi se interrompiamo ora rischiamo di riprendere tra mezzo e a e quindi i perdere un po'di tempo
Visto che le persone si sono alternate avremo pensata questa opzione se anche voi siete d'accordo
Da va bene ecco e poi magari ci ritroviamo avremmo immaginato acquista dal cambio di programma ancora sapere che e magari sì sì li facciamo un attimo dopo
Va bene
E quindi lascia i appunto era la parola Giorgio Gizzi che è il copa databile all'idea che accade anche a una serie Piero Beretta è un'altra Roma e chiesto ma anche appunto una lunga Calieri esperienza in ambito umanistico è ambita di elaborazione editoriali
Qualche attimo e di
Zaleski aprirà
Allora buona sera a tutti ben trovati fa piacere in intervenire quando tutti voi aspettate il caffè quindi significare spero che i liberisti hanno eccitanti ugualmente io come vedete sono venuto accompagnato tutti questi amici li leggeremo tutti insieme no sto scherzando
E fa comunque piacere ne parlavamo con Elisa Filippi Rivi prima sapere che il momento dedicato alla libreria Arcadia e forse il momento più ludico in questo programma quindi per una volta i libri
Svolgono questa funzione sociale elettrizzante quando Elisa Filippi ci ha convocato c'ha invitato per prender la parola in questo consesso noi ci siamo a inizialmente in cui inorgoglisce poi andando avanti ci siamo anche un po'spaventati non tanto per il tempo a disposizione quanto perché parlare di Europa in Europa attraverso i libri attraverso la letteratura attraverso la saggistica prodotta nel negli ultimi tempi nel nostro panorama editoriale e alquanto complicato
E iniziamo subito col dire cose che saprete quindi andrò a volo d'uccello questo nostro piccoli essi mo'continente ce lo dimentichiamo spesso è il luogo in cui se includiamo anche la Russia e l'Ucraina
Che per motivi soprattutto culturali
Sono a tutti gli effetti in Europa è il posto dove vide circa un decimo dell'umanità questo decimo dell'umanità è però frazionato in cinquanta stati
Forse cinquantadue visto che la Scozia e la Catalogna si stanno preparando a diventare tali
Il minimo quindi che si possa dire a riguardo dell'Europa e che un posto ricco di di identità pensate che che scoperta e di cultura ognuna di queste identità e culture a una propria visione particolare
In tempi recenti il dibattito sulla moneta unica dovuto alla crisi economica che tutti abbiamo conosciuto sulla nostra pelle quella quello sui profughi
Gli attentati terroristici sono andati un posti curando il volto dell'Europa comune
E hanno ovviamente solleticato e sollecitato tanti egoismi
Iberiche parlano di spirito europeo in circolazione sono davvero pochissimi soprattutto se andiamo a escludere cui liberi che sono classificati in gergo come instant book ovvero che durano pochissimo che non fanno storia che non sedimentano
E questo è un primo dato non esattamente positivo il secondo è che a livello europeo saggisti e romanzieri si sono andati spargendo il loro raggio di azione e di competenza
Niente di strano fin qui perché quasi sempre questo è già iscritto RIS volge un ruolo una professione e a un ambito di
Intervento diverso il fatto che se lo sono spartiti in una maniera assai singolare almeno dal nostro punto di vista i seggi si si sono riservati infatti parlando di Europa il compito dell'analisi e te la previsione quindi ci sono un po'assunti il il compito di fare da veggenti
I romanzieri invece hanno coltivato molto di più l'elemento della ricordo della memoria l'Europa è infatti e qui hanno trovato un terreno fertile un luogo di storie dimenticate spesso rimosse
Io ma
Di introdurrei il primo libero che ho scelto che parla di Europa proprio per questo motivo ed è un libro scritto da un autore osteria così chiama Martin Pollack è venuto qualche volta qui a trovarci in in Trentino è stato anche nostro ospite la Liberia carie il suo libro paesaggi incontaminati parla appunto di tutti quei luoghi io europei
E quali sono stati compiuti degli eccidi degli stragi degli episodi che sono stati poi i rimossi dalla memoria
Non soltanto nel lesta Europa che è una terra piena di rimozioni ma anche in Occidente
Dal non ricordo appunto dalla non coltivazione della memoria dalla non elaborazione deriva spesso sovente la distorsione dei ricordi e qui di si lascia aperta la strada al al populismo
Il populismo pensate in Europa Marine le Pen a a fenomeni come quello del neo presidente degli Stati Uniti Thomas Trump pensate ancora a alla Breaks zitta in in Gran Bretagna o ancora Orban in Ungheria
C'è un'autorità Agliana uno scienziato della politica lui insegna Pisa che si chiama Marco Revelli che ha scritto un libro fondamentale per comprendere il fenomeno e storicizzato a questo libro populismo libro piuttosto agile di cui di consiglio strettamente la lettura per Rovelli il populismo è semplicemente qualcosa che e arriva ad attecchire nel momento in cui i cittadini sentono che non c'è che non hanno rappresentanza
E dunque non est non trovandosi rappresentati non sentendosi rappresentati dai loro politici scelgono delle scorciatoie scelgono la scorciatoia della non politica di una politica che non appare professionistica
La Rete poi l'altra scoperta di di Rovelli che assomiglia un po'alla scoperta dell'acqua calda ma è De Rita assoluta amplifica ovviamente al fenomeno
Quindi secchi news e quindi distorsione dell'informazione quindi distorsione della storia
Soprattutto grazie al fatto che noi coltiviamo molte cose nel nostro orticello virtuale che non ci permette di confrontarsi con persone che non sono tra virgolette nostri amici nostri Francis che non abbiamo scelto e che magari hanno un'opinione diversa dei nostri i social sono un'espressione del cosiddetto capitalismo digitale con i quali tutti quanti dobbiamo volenti o nolenti fare i conti c'è un un economista americano è molto interessante che si è formato però ha formato i suoi studi in Europa dal non mente quasi incomprensibile per noi italiani si chiama vernice crea
è questo libello quasi rivoluzionario udite udite diffuso in tutto Europa pubblicato in Italia in niente po'po'di meno che dalla casa editrice della Luiss ovvero dalla libera università
Della Luiss e questo libro che si chiama capitalismo digitale parla di cose che le quali tutti quanti anche in Europa dovremmo preoccuparci e invece non lo usiamo abbastanza
è un libro che riprende le tesi di credere in un altro studioso americano nel cono mista che aveva scritto un libro fondamentale che si intitolava ventiquattro ventiquattrenne Sini
E raccontava come la nuova il dire economia stava dando l'assalto anche al nuovo per al nostro bene più prezioso per un sonno in una società che si presenta in un modo fortemente ludico
E fa apparire come semplici dei contenuti che invece non lo sono
Parla ovviamente di Google parla di Facebook parla di Amazon
Prendendo gli spunti detta un grande economista ed ecologista americano che si chiama Owen dal PRI che autore di un manifesto ecologista eccezionale come mangiare è un atto agricolo
Queste tre grandi sorelle da sole posseggono informazioni che nessuno di noi è Hassan uno quali sono i nostri orientamenti politici sanno assolutamente come voteremo alle prossime elezioni sono in grado di prove di averlo con un'approssimazione nel novantotto per cento che all'esattezza il novantotto per cento molto più di qualunque attività sono sondaggi Istica
Hanno tutti quanti i nostri dati personali sanno dove siamo andati in vacanza stanno di quali malattie soffrono i nostri figli tendono tutte queste informazioni siamo tutti profilati con esattezza assoluta
A alla pubblicità ovviamente si mantengono tramite quella e sono riusciti a farci credere che il mondo delle aree sia libero ed economico
Il un passo importante di di questo autore di questo libro è brevissimo ve lo leggerò perché potrei dire delle castronerie non voglio è questo
Il settore manufatturiero negli Stati Uniti deve industrializzati impiega il quadruplo delle persone
Chi oggi occupa l'intero all'intera economia digitale lei è il Regno Unito la manifattura dà lavoro a tre volte le persone impiegate nel settore della tecnologia questo parte accade perché le aziende tecnologiche sono notoriamente piccole Google a sessanta mila dipendenti diretti
Facebook dodici mila mentre WhatsApp aveva cinquantacinque dipendenti quando venne venduta Facebook per dieci miliardi di dollari
E Instagram tredici
Quando fu acquistata per un miliardo
A confronto nel mille novecentosessantadue le compagnie più importanti implicavano quantità ben più ampie di lavoratori e Titti una compagnia telefonica aveva cinquecentosessantaquattro mila impiegati Exxon la Esso americana aveva centocinquanta mila impiegati e General Motors ben seicentocinque mila quando parliamo di economia digitale perciò dovremo sempre ricordarsi che si tratta di qualcosa di più ampio rispetto al solo settore tecnologico così come esso è definito dalle classificazioni standard
Questo apre la strada ad un altro discorso un discorso portata avanti da tantissimi da tantissimi saggisti oggi che parlano evidentemente dalla cosiddetta fine del lavoro così come l'abbiamo costituito questi sovrastati perché Google Amazon e Facebook sono dei sovrastati non obbediscono a leggi nazionali spesso non sono sottoposti alle tassazioni nota
Al riverberano sul locale nessun indotto
Ho vengono tra poco verranno trasformati in piattaforme pubbliche oppure segneranno probabilmente non lo dice solo Morozzo poter qualcuno prende in giro la finire la democrazia ma rappresentano veramente un grosso pericolo
La robotizzato azione
L'automazione assoluta fanno il resto in termini di è scomparsa del al mondo del lavoro
Insieme ad un altro dato inquietante quello del lavoro ombra il lavoro ombra è un concetto introdotto da un altro scrittore uno scrittore si chiama Cragg Lamberta vuol sapere cosa il lavoro ombra
Allora il lavoro ombra sono tutti quei lavori che noi svolgiamo per conto di qualcun altro svolgiamo quotidianamente ormai senza sapere che sono in realtà dei lavori e soprattutto senza sapere incontra che
Contraggono posti di lavoro
Non sto parlando semplicemente delle casse automatiche al supermercato hotel casello autostradale o della
Pompa di benzina self-service ma è di tantissime altre cose pensate al cecchino online
Pensate e
Ancora all'acquisto on line e il che significa magazzini dentro quali non lavorano più esseri umani
Non non è una situazione che si è soltanto negli Stati Uniti il più grande magazzino editoriale italiano si trova tanto per fare un esempio è noto si trova qui vicino si trova a pochi passi da Verona Zevio sono dieci chilometri da Verona
E gli assicurò che è una realtà assolutamente inquietante quel dentro questi spazi vastissimi ettari di e ettari di liberi appartenenti a alla Mondadori
Alla berlusconiana Mondadori lavorano tre persone
Un usciere una persona che accende le macchine e una persona che le spegne perché le macchine sono riposano soltanto due ore al giorno
Lui inserisce ovviamente all'interno di dei lavori ombra anche i lavori che compiamo per aziende come l'Ikea
Montando i loro mobili non si tratta semplicemente di un'evoluzione della produzione si tratta di
Una sostituzione di
Mano d'opera che noi svolgiamo per conto di qualcun altro
Il
Il libro è veramente un libro ficcante racconta attraverso episodi che sono a portata di chiunque noi delle cose estremamente interessanti parla ad esempio di quando cinque anni fa
Venne ritrovato nel cortile Assocasa dentro alla sua automobile il cadavere di un uomo il cadavere di un uomo che non era aveva perso la moglie alcuni anni prima non aveva una grandissima vita sociale
Nessuno si è raccolto di lui per il semplice fatto che della sua scomparsa per il semplice fatto che tutti gli addebiti delle utenze domestiche continua ad essere fra sottratti
Perché ovviamente aveva dato come molti di noi facciamo per comodità il consenso alla prelievo automatico dei dei dati e terapie è un'estremizzazione ma per raccontarvi come procede questo autore particolarissimo
Questo per quanto riguarda la saggistica
La letteratura vi dicevo invece è andata a coltivare la memoria per cui c'è questa strana situazione che sono soprattutto di autori che sono nati tra il mille novecentosettanta due mila e non centottantaquattro che vanno a recuperare
Episodi
Meno noti della storia europea e che servono per comprendere il nostro oggi
Uno di questi è Clemens Meyer e Clemens mai era è l'autore di questo libro eravamo dei grandissimi lui è un motore tedesco e racconta la disillusione prima l'illusione ovviamente poi la disillusione di un gruppo di ragazzi che vide nella città di Lipsia
Ai tempi in cui la Germania divisa ai il muro di Berlino insisteva che alla caduta del muro di Berlino si trova a fare i conti con la propria delusione di un mondo che non era quello che speravano
Il libero ma molto crudo è stato paragonato ad una sorta di Trainspotting tedesco per chi ha ha dimestichezza con la letteratura inglese quindi è sicuramente un libro un po'acido i protagonisti questo giovane gruppo di ragazzini donna si rivolge a droghe sintetiche perché non ne ha la possibilità ma
Sì
BTP errati in un posto perché è l'unico un modo per evadere da una a realtà che considerano squallida
Un altro libro molto interessante similare è quello di un autore inglese un autore inglese che abbiamo aspettato che a Rovereto in libreria proprio questa settimana e si chiama Jonathan Giustini lui è un autore che ha dovuto riparare negli Stati Uniti perché il suo libro è stato molto criticato in patria perché recuperava una storia che si voleva tenerla nascosta
Nel mille novecentottantaquattro a Brighton una città
Della della Costa non lontana da Londra atti a parte la brevissima stagione balneare inglese serve soltanto per dare rifugio alle coppie clandestine inglese perché è una città sostanzialmente dormitorio nel resto dell'anno
Il partito conservatore di Margaret Thatcher organizzò il suo congresso
Ed in quella circostanza un terrorista dell'Ira si finiva a da dalla conflitto dall'attenzione che avrebbe portato alla morte in carcere di Poppi senza
Piazzò un ordigno allo scopo di uccidere la Thatcher lo l'obiettivo fallì come come sapete però la bomba uccise cinque
Civili e
Distrusse grossa parte ora del dell'albergo e produsse numerosissimi i feriti fu un po'una stragi di Piazza Fontana in salsa inglese
E il libro è assolutamente interessante solo che
Perché se qui I destini di tre persone non soltanto del militante di lire prezzo l'ordigno non segue i destini anche di altre due persone
Che avevano avuto un ruolo nella vicenda e che appartenevano a classi e detta molto particolari e seguita a loro evoluzione iniqui dieci giorni precedenti nei quindici giorni successivi all'esplosione dell'ordigno
Non si voleva solitamente in tempi di bere Exit che si ritirasse fuori una storia che parlava dell'età del neoliberismo inglese dello sciopero con i minatori
E c'è nata lì
è stato subissato di critiche le sue connazionali ed è dovuto andare negli Stati Uniti a lavorare per non ha perché non sopportava più le critiche non sopportava più
Il codazzo di persone che lo contestavano l'uscita della sua abitazione
Un altro libro molto interessante che racconta l'Europa contemporanea questo di cartolari
Cartwright e è un autore molto famoso in tutta Europa davvero poco da nuovi se non per un libro nel quale ricordava agli indù lei sì che cosa sulla famosa strage delle Isella nella partita tra Liverpool e Juventus ricotta i campioni
E lui va in con questo libro Romanzo data del bene a ad analizzare la vita nelle cosiddette ai rom tale sa nelle città inglesi americani e partono investa inglese città Tethys che nelle quali non ci sono più persone che lavorano
Non c'è più va manodopera dentro le fabbriche
Ma
C'è stata la loro sostituzione con un Emmy economia che non c'è
E e un altro autore particolarmente importante il nonno ha portato il libero è uno spagnolo che si chiama Aran Buru salito il suo libro nelle classifiche di vendita in Spagna perché un libro che con i unisce qualità a tante altre cose è un libro che racconta come i il conflitto con l'ETA
Non abbia affatto elementi romantici che spesso nuovi pensiamo mi abbia produttori le lacerazioni all'interno alla società spagnola
Chi grato fortissimo
Beh e poi non possono finire con uno Tori che si rinnova si chiama patria
Sì
Con un altro libro molto importante che sui confini di un giovane molto all'italiana nonché aggirato tutta l'Europa per andare a vedere effettivamente le situazioni di crisi non soltanto relativamente garantita se Uta i campi profughi in Grecia a Lampedusa ma anche con Fini apparentemente tranquilli come quello tra la Svizzera e
La Francia tra la Svizzera e la Germania
E il suo reportage fatto in chiave eminentemente narrativa riesce a spiegarci delle cose che sono molto curiose del sentiero europeo per cui racconta anche leggi così la voglia di non mescolarsi la voglia di tirar fuori l'iter non a vere contaminazioni
E la riflessione è questa la nostra letteratura alla letteratura italiana soprattutto non ha prodotto ancora una grandissima letteratura di mescolanza
Cosa che invece succede tantissimo nella letteratura americana e nella letteratura canadese in Canada lo saprete tutti c'era una politica dell'immigrazione di un certo tipo adesso non c'è più
E la loro letteratura è è piena di autori e autrici che arrivano dai posti più impensabili del mondo
Marco Tozzi
Sì comunque guardi se passa in libreria questi libri dietro a tutti
Il libro ha questo di pongo un'autrice di origini Cino malese il padre veniva da dalla Malesia alla madre da conga
Lei è canadese a tutti gli affetti
è emigrata lì all'età di dieci anni avuto lo status di rifugiata politica e due un'autrice ammirata in tutto il mondo anglosassone grazie al consenso di autori Nobel connazionali come ad esempio Alis Marro
Questo è un libro che racconta la rivoluzione culturale ma ho vista il periodo cinesi di del tocco Tienanmen il suo titolo è dite che non abbiamo niente
E un altra autore molto particolare anzi autrice pardon è Madeleine tui e scappata dal Vietnam in fiamme all'età dieci anni entrata in un campo profughi in Malesia poi in in Canada diventa un importante avvocato un interprete apre una catena e ristoranti la più importante critica gastronomica del paese
E racconta il prima e il dopo va
Il prima e il dopo la guerra del Vietnam a lei ieri veniva da viene da una famiglia benestante originaria di Saigon pensate che racconta come la famosa citati ancora ad essi un'estensione all'epoca superiore all'attuale città di Parigi tanto per darci un'idea della grandezza e di quanto la nostra prospettiva eurocentrico possano essere sbagliata
E e un altro autore che mi piace segnalati e questa volta è un nuovo l'Europa euro che però con il con la guerra soprattutto con gli altri mondi ha avuto davvero tanto da Sparky sequestratore un inglese si chiama Harry Parker
Lo potrete vedi conoscere e vedere il vice guadagnato le copertine dei settimanali il tutto il mondo non ultimi nostri Espresso la Repubblica
Un autore che potrete appunto incontrai persone al loro banco Center lunedì alle diciannove
Aveva una fortissima vocazione per l'arte ha studiato arte pur venendo da una famiglia di militari professionisti
Dopo un periodo di disoccupazione e che secondo lui era troppo lungo ha deciso di prendere una scorciatoia di arruolarsi come volontario quindi dopo qualche anno è partito con l'esercito britannico per l'Iraq
Dove affatto il soldato poi è stato spedito successivamente in Afghanistan
In in Afghanistan e saltato in aria su una mina rudimentale anti uomo rimettendoci numerose spifferi iter soprattutto perdendo due cammelli tue gambe
Oggi e cammina su delle protesi meccaniche ed il suo è un libero assolutamente
Pacifista ed antimilitarista lui vuole esser ricordato più che per essere un un uno scrittore che non ha più le gambe per essere uno scrittore tout-court
E questa persona che ha quasi effetto taumaturgico incontrare perché riesce a relativizzare tutto quanto
Quando un giornalista e gli ha chiesto che cosa che ti manca di più il non avere
Le gambe lui non ha risposto mi mancano le mie gambe e basta
Ma ha risposto mi manca il fatto che la il il mio Paese non mi dia la possibilità di essere un europeo senza dover mostrare un passaporto
E io vorrei chiudere anche perché somma altrimenti di vi annoio troppo viaggiano io fa abbastanza Kuhn questa sua affermazione questa
Piccola parte edificata ai libri nella giornata di trentina d'Europa grazie
Dallo Stato
Verrà
Messo
Mettersi alla guida
Ma sono
Acceso no
Allora buonasera sono Sicilia e questo pomeriggio affronteremo assieme una tematica importante ma anche particolarmente spinosa
Titolo del paniere l'Europa conviene con noi abbiamo l'onorevole l'aria Chicco dei cartelli che al presidente della commissione cultura istruzione scienza sporte della Camera dei deputati
Abbiamo l'onorevole Martelli capogruppo del PSI presso l'Assemblea
Nicoletta estiva mi scusi corrente stavo pensando Provenzano ancora Nardelli no abbiamo onorevoli Nicoletti capogruppo del PSE e presso l'Assemblea parlamentare di Strasburgo e poi abbiamo la dottoressa vi facciamo fatica direttrice dell'Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
Ma volendo entrare nel merito del dibattito quest'anno nella data del venticinque marzo due mila e diciassette c'è stata la ricorrenza dei sessanta anni dalla firma del trattato di Roma la cui evoluzione espressione dell'odierna Unione Europea
Un'evoluzione che ha portato ad una notevolissima espansione delle competenze
E all'allargamento dei paesi partecipanti provocando così un importante sviluppo
Ma che genere di sviluppo cioè è uno sviluppo sufficiente o le crisi che hanno attraversato e che attraversano tutt'oggi il globo e anche l'Europa ci chiedono qualcosa di più ci chiedono scelte diverse più coraggiose forse anche riforme strutturali
Vista così quindi questa ricorrenza potrebbe essere occasione per fare un po'il punto sui gli innegabili successi ma anche su quelle che potrebbero dovrebbero essere le tappe future prima ancora però le ricorrenze necessitano di memoria
Perché la memoria è indispensabile per costruire le fondamenta del patrimonio culturale europeo che diciamocelo accertamento è uno dei punti più forti che abbiamo a partire dall'Italia ovviamente
Il due mila diciotto sarà all'anno europea della cultura e mi saremo felicemente complici e protagonisti
Come dicevo abbiamo con noi onorevole Flavia Piccoli Nardelli a cui vorrei rivolgere questa domanda l'Europa può ripartire saldamente anche dalla cultura e
Come
Passo tecnologicamente disordinato
Una parte del problema
Grazie alla nostra chairman anzi c'è da fare la non è visto questa è un'altra delle professioni che non sono considerate
Dunque io vi ringrazio vi ringrazio per
Per avermi invitato per questo tema devo dire che è abbastanza emozionante parlare con Rosmini dietro le spalle
Perché perché per chi presiede la commissione cultura
A vere ovviamente le spalle coperte da un personaggio come Rosmini e già estremamente indicativo di quella che non può che essere una risposta positiva
Io devo però dare di atto dare atto di quello che di dibattito che ho sentito solo in parte nel pomeriggio
Ma che mi pare debba tener conto di un dato fondamentale che è quello della complessità di fronte a cui noi ci troviamo mai come in questo momento affrontare il problema significa tener conto di tutti gli aspetti o di molti degli aspetti che modificano il quadro che costringono a letture particolari
E il compito faticosissimo della politica e questo
Mentre ascoltavo il pane il precedente
La voglia di dire
Facciamo attenzione tutte le cose che si dicono sono cose giuste ma sono cose che poi devono essere ricomposte devono ritrovare una sintesi perché altrimenti noi non riusciremo ad affrontare i problemi così come vanno affrontati
Ed è quello di fronte a cui noi ci troviamo quotidianamente
Io tre risposte che vi devo dare
A una domanda che è una domanda provocatoria cioè se per l'Europa serve ma e io rispondo dal mio punto di vista dal punto di vista della cultura
Serve l'Europa la cultura o una risposta ovviamente paradossale da dare che è quella di dire che noi non vogliamo più fare guerre noi non vogliamo certo andare a occupare
Nell'Olanda nei Belgio né tanto meno il Lussemburgo
Noi vogliamo continuare a essere il paese più ricco di tradizioni di memorie
Di straordinario patrimonio culturale vogliamo continuare a goderne a recuperarlo a valorizzarlo
E e per questo abbiamo bisogno dell'Europa
Noemi vogliamo passare i nostri giorni all'interno di questo patrimonio
Valorizzandone trovarne in continuazione e mettendone in risalto le diversità ma consapevoli chi è in queste diversità che noi dobbiamo trovare le sintesi alte quelle che fanno sì che quei padri fondatori
Nel momento in cui coi Trattati di Roma affrontarono il problema posero la questione europea che era quello della diversità che doveva coniugarsi in un'armonia
Ma vogliamo anche secondo me quindi considerare queste diversità delle rime come delle ricchezze e per far questo abbiamo bisogno di lavorare insieme agli altri
Dobbiamo ricordarci che noi abbiamo ventisette capitali e queste ventisette capitali devono sentirsi europei
Perché noi riusciamo ad avere un'idea diffusa di che cos'è l'Europa culturale questa è una cosa che anche Bruxelles deve ricordare
E deve capire e noi dobbiamo averla molto presente
Un ultimo punto
Sempre affrontando il tema da un punto di vista paradossale
Noi
Dobbiamo spingere di più ed è emerso mi credo da tutti gli interventi di oggi
Lavorando perché i nostri giovani si sentano europea quindi è evidente che uno degli elementi fortissimi dell'Europa che conviene alla cultura è proprio questa
Questa possibilità che noi dobbiamo esplorare fino in fondo di farsi che questo diventi un patrimonio
Che condividiamo un patrimonio comune
E un ultimo punto io vi confesso credo molto a un discorso che ha fatto il nostro ex premier
Perché l'abbiamo vissuto quando Renzi disse che noi dovevamo investire un euro in culture un euro in sicurezza
Naturalmente mettendo prima la sicurezza ma mettendo immediatamente dopo la cultura quindi rovesciando il discorso che ho fatto adesso quindi un'aura di sicurezza è un euro in cultura noi devo dirvi che l'abbiamo condiviso
L'abbiamo sentito come un'opportunità straordinaria ci abbiamo lavorato in finanziaria c'abbiamo lavorato sia per la parte relativa alla scuola all'università la ricerca sia per la parte relativa al patrimonio culturale io continuo a crederci
Continuo a pensare che dobbiamo ricordarci che quello è un punto di partenza fondamentale su cui noi dobbiamo costruire e mi conforta pensare che Matteo questo l'ha preso come uno dei punti su cui costruire anche la sua politica culturale
Così come ha preso la diciott'anni di cui poi vorrei parlarvi un momento che la diciott'anni non è una cosa da considerare
Come una facile
Demagogia politica Lapo diciott'anni significa e i risultati ce lo stanno confermando perché noi continuiamo a parlare di questo ma non andiamo mai li avete o pochissime volte a vedere i risultati
Io sono convinta che uno dei lavori che il Parlamento deve fare e fare delle leggi ma monitorare e poi come quelle leggi funzionano
Capire se ci sono le condizioni per andare a maggio non ci sono se dobbiamo modificarli oppure no bene Lapo diciott'anni secondo me è uno di quei punti su cui noi dobbiamo continuare a lavorare andare avanti
Perché significa ha significato per il nostro Paese e cominciare a lavorare in compiuto sul piano della
Offerto ma anche sul piano della domanda cioè su tutti e due gli estremi
Io oggi sono stata felice di vedere che Elisa Filippi ha avuto la felice intuizione di inserire fra un pane dell'altro un intervento di una libreria
Che si chiama Arcadia anche quindi proprio più più trentino Rover etanolo o non può essere
E quindi in senso nobile lo dico ma mi è sembrato estremamente importante estremamente interessante anche proprio da questo punto di vista perché perché lap diciott'anni ha dato migliori risultati proprio sull'acquisto di libri
Gli ultimi dati dimostrano che su quelli che erano i ragazzi diciottenni che si sono iscritti che hanno fatto l'ospite cioè l'identità informatica
Che a questo punto hanno sono il sessantuno per cento di quelli che avevano diritto chi è per un atto nuova una percentuale altissima
Vuol dire che avranno da quel momento in poi i nostri giovani un'identità dice digitale e se noi dobbiamo metterli in condizione di affrontare il mondo con questi cambiamenti di cui noi oggi abbiamo sentito parlare abbiamo sentito parlare di lavoro che si riduce per la robotica abbiamo sentito parlare di una globalizzazione negativa invece che positiva abbiamo sentito parlare
Di una sì di una serie di situazioni che sono in cambiamento vertiginoso che dobbiamo affrontare
Dobbiamo metterli in condizione di affrontare e se mi consentite questo è un primo strumento che sta dando grandi risultati
Torniamo al mio discorso
Io ho dato una risposta paradossale questi sono tutti i motivi
Brutali per cui essere in Europa per la cultura conviene ci sono poi i motivi tecnici ovviamente
E questo ve lo dico dalla Commissione cultura della Camera i motivi tecnici sono abbastanza evidenti
Sono
La i programmi e i finanziamenti che danno un forte contributo alla ottimizzazione di quelle che sono le nostre politiche o culturali
Parliamo di strumenti straordinari parliamo di Horizon venti venti
Ma parliamo anche io vado molto veloce e poi se volete ci fermiamo su internet su cose tecniche ma mi sembra che quello che a noi interessa è capire avere la sintesi di quelli che sono gli elementi di cui vogliamo parlare
Ma oltre ora insomma il G20 c'è il programma Europa creativa
E poi c'è il finanziamento delle
Iniziative di cooperazione internazionale pensate ai caschi blu della cultura pensate alla diplomazia culturale pensate a questo
Innovativo modo che c'è adesso di affrontare una serie di problemi legati al mondo della cultura mettendo insieme le risorse che abbiamo
Pensiamo anche naturalmente hai paura
No
Cioè ai fondi strutturali
Che guarda caso gestiti a livello nazionale e poi gestiti a livello regionale hanno risolto e stanno risolvendo molti dei problemi delle realtà meridionali del nostro Paese
Che marcano un ritardo notevole da tanti punti di vista su queste cose
Pensiamo a un ultimo punto che mi preme molto ricordare con voi che sono le imprese culturali e creative che sono un'assoluta novità
Per l'Italia che sono ormai un punto fermo per l'Europa
Dove da due anni a questa parte da tre anni a questa parte piccole e medie imprese che lavorano in campo culturale che lavorano in campo creativo
Hanno trovato risorse hanno trovato facilitazioni hanno trovato aiuti indiretti per potersi sviluppare e di nuovo voi sapete bene che il mondo della cultura non è il mondo fermo dei beni culturali
Non è quel mondo soltanto è un mondo che si sta muovendo
è un mondo di una realtà che anche da questo punto di vista è fortemente innovativa legata servizi nuovi che si possono offrire ha domande nuove che si possono naturalmente sollecitare
A parte tutti questi problemi però io ho anche delle risposte politiche che vi devo dare perché perché se noi andiamo invece sul campo delle policy
Sul campo delle policy noi abbiamo
Una valorizzazione del nostro patrimonio culturale attraverso le politiche europee molto importante molto forte pensate a quello di cui si è parlato prima cioè al due mila diciotto come anno del patrimonio culturale europeo
Voi sapete che la cultura in Europa
Lo sappiamo chi lo sappiamo tutti è stato per molti anni un punto tenuto in disparte
Perché gli Stati nazionali consideravano le politiche culturali come uno dei temi rigorosamente proprio legato all'identità di un Paese legato ha una fortissima immagine identitaria
Si è cambiata via via quest'immagine e stiamo arrivando dei risultati anche da questo punto di vista che io considero estremamente importanti proprio tenendo conto di come dobbiamo realizzare quei principi che i padri fondatori volevano perché questa era sicuramente una lacuna di aggiungo soltanto una cosa noi abbiamo un un vero problema
Le nostre realtà prima nel panel che ha preceduto questo si parlava di impresa de manifatturiere italiane che sono piccole sono troppo piccole per poter competere
Le nostre imprese culturali sono troppo piccole e abbiamo lo stesso problema
Ma abbiamo la consapevolezza che se ci mettiamo insieme riusciamo ad affrontare meglio tutta una serie di sfide pensate all'audiovisivo pensata dei mercati particolari
In cui riesce a reggere una sfida che è una sfida che ci passa sopra la testa non riusciamo nemmeno accoglierla
Abbiamo fatto in Commissione cultura un'indagine conoscitiva sul secondari ticketing perché i biglietti dei vari concerti non si riescono a comperare aumentano in maniera vertiginosa nel giro di un mezzo ora da quando sono stati messi in Rete sul mercato
Il risultato corse il risultato è che per quanto si faccia diventa difficilissimo normare o controllare un mercato che è un mercato globale
Quindi sono tutti i sistemi e sono tutte realtà in cui o noi ci mettiamo insieme umori non riusciamo a competere non riusciamo a controllarle non riusciamo a intervenire
Ed è una delle cose su cui la comunità europea sta lavorando molto in questo momento con naturalmente il nostro contributo con l'aiuto che noi possiamo dare
Tenete conto che la comunità europea e l'Europa aiuta la cultura e gli ha aiutato la nostra cultura anche da un altro punto di vista ci ha spinto ci ha spinto a recuperare penso ha delle lacune molto forti che noi avevamo nel campo dell'istruzione
Noi eravamo indietro siamo indietro su molte cose
E su queste la competizione e il fatto di dover raggiungere dei traguardi e degli obiettivi che sono per tutta l'Europa
E che sono fondamentali perché i nostri ragazzi possono essere competitivi sul mercato del lavoro c'è servita da spinta fondamentale
Quindi anche da questo punto di vista io credo che Europa convenga consentitemi però di chiudere
Molto rapidamente
Capovolgendo il discorso
Perché io credo che il problema vero
Riflettendo su questa su questo incontro di oggi per noi non sia come l'Europa
Può essere utile alla cultura ma come la cultura può essere utile all'Europa e perché questo significa che noi passiamo dai piani che abbiamo trattato finora che sono piani organizzativi piani finanziari piani economici
A quello che il piano valoriale
Cioè ciglia agganciamo a quei padri fondatori a quello che pensavano dell'Europa
Ritornando al discorso che vi facevo prima cioè delle diversità che devono essere ricchezza
Ma devono diventare ricchezza e che noi dobbiamo continuare a considerare come punti fondamentali che noi dobbiamo introiettare superare mantenendo libero ecco io credo che il lavoro che noi stiamo facendo egli assicurò stiamo lavorando tanto abbiamo lavorato tanto in questi cinque anni mi ritengo
Molto fortunata perché la Commissione cultura
Ha preparato e ha lavorato su provvedimenti che sia nel campo della scuola sia nel campo o dei beni culturali hanno ottenuto grandi risultati o stanno ottenendo grandi risultati commettendo sia la prova
Affrontando anche grandi difficoltà perché il corporativismo c'è perché
La coazione a ripetere è tipica dell'animo umano perché su molti settori noi siamo andati avanti con taciti patti al ribasso no parlo della scuola per esempio
Ecco io credo che a questo punto io su questa situazione noi lavoreremo per un prossimo programma elettorale
E lavoreremo fortissimamente su scuola università ricerca e cultura in collegamento con l'Europa tenendo conto di tutte quelle che sono le possibilità che ci sono ma proprio considerandolo una grande opportunità grazie
A vent'anni
Allora ringraziamo l'onorevole Piccoli Nardelli ha messo veramente molta carne al fuoco e magari poi avremo qualche qualche momento sua per riparlarne
Tutte insieme al tema della cultura abbiamo visto che certamente importante per creare la giusta sinergia tra i popoli la sintesi come come l'ha definita e e far sentire questa possibilità di di essere uniti di sentirsi uniti unità che però negli ultimi anni
è stata anche più volte scalfita sia dai populismi che dalle sirene xenofobe che hanno tre lato sempre più forte per allevare fino ai giorni nostri quindi mi rivolgo adesso all'onorevole Nicoletti uno sbaglio nome
Lei che sta vivendo in Europa diciamo di comodo un po'provocatorio in un certo senso ai piani alti diciamo
Come crede che si possa superare questa fase davvero delicata e complicata che stiamo sta vivendo quali secondo lei sono le best practice per l'integrazione di chi arriva
Grazie grazie dell'invito a Isa grazie Cecilia
L'introduzione
Nel collega Flavia prima diceva che fa un po'di soggezione parlare
Ora siccome Rosmini alle spalle il via piace ricordare che la filosofia del diritto di Rosmini conclude con questo passaggio contro l'egoismo nazionale come vero Demone diciamo del combattere bello insomma che già o prima della metà dell'Ottocento venisse individuato l'egoismo nazionale nazionalismo come uno degli elementi di indebolimento di ogni costruzione pacifica e della convivenza a livello europeo vuole mondiale
I piani alti dunque io sono il Consiglio d'Europa noi non siamo nell'Unione quindi siamo a nella Europa che dovrebbe contare dal punto di vista morale anche se noi rivendichiamo sempre di essere la più antica istituzione europea
Quella che ha posto le basi con la convenzione europea dei diritti dell'uomo che ha adottato la bandiera con le stelle che ha adottato l'inno alla gioia di cui poi più l'Unione schede
Appropriata ma ne siamo pieni ben lieti è un'Europa qua del Consiglio d'Europa che abbraccia anche dopo la caduta del muro di Berlino nel grande sogno
Dell'Europa dall'Atlantico agli Urali la Russia Turchia Azerbaijan è potete immaginare che qualche problema lo abbiamo soprattutto appunto
Nella situazione attuale radicalmente diversa rispetto a quella di alcuni anni fa in cui le tensioni tre appunto la Russia e i Paesi facenti parte della NATO la Turchia
Il resto punto e anche nella regione caucasica ma anche nei Balcani insomma si fanno si fanno sentire nonostante questo a me piace sempre pensare a quello che l'Europa nelle sue diverse istituzioni affatto e sta facendo perché se è vero che noi ogni giorno registriamo l'insufficienza delle istituzioni europee e lo scatenarsi di di appunto egoismi nazionali è anche vero che le istituzioni europee
Abbia hanno una vita estremamente breve
E lo Stato nazionale
Ha impiegato alcuni secoli a costruirsi in alcuni Paesi come la Francia
Il Regno Unito di meno in Italia in Germania addirittura alcuni secoli quindi e se l'Europa davvero e questo è il mio punto di vista il destino inevitabile dei nostri Paesi dobbiamo anche dare accettare diciamo anche che questo processo abbia bisogno di tempo perché se la domanda è dopo vengo alla questione migratoria se le istituzioni europee servono la risposta certamente e assolutamente sì perché gli Stati nazionali europei non sono più in grado di fare da soli
Di svolgerle da soli la funzione per cui sono nati oggi non c'è una funzione politica fondamentale
Quelle che noi consideriamo le funzioni politiche fondamentali sono la difesa
Lo sviluppo economico e l'unità giuridica la tutela dei diritti da sola
E sì
Riunisce il G7 in cui c'è ancora qualche Paese europeo tra alcuni anni nessun Paese europeo da solo nemmeno la Germania potrebbe stare tra i sette Paesi più grandi
Del mondo questo è chiaro a tutti ed è evidente a tutti il problema è che cosa sostituisco
Che cosa arriva dopo gli Stati nazionali e su questo si dobbiamo stare attenti perché se oggi guardate la cartina anche del mondo come dire noi diciamo che dagli stati stiamo tornando gli imperi
Oggi c'è l'impero russo oggi c'è l'Impero ottomano
C'è di nuovo l'attenzione dell'impero persiano l'intero arabo
Cioè l'impero carolingio
C'è l'impero britannico che dopo la bara exit
Ora la Spagna il Portogallo hanno almeno un ex impero noi italiani rischiamo messe un po'peggiore
Tanti nostri ex possedimenti coloniali sono in una situazione di drammatica guerra civile
Dal Corno d'Africa la Libia quindi non è da lì che può venire per l'Italia ora all'Italia UE europeista o non è quindi in questo senso se servono istituzioni europee la mia risposta essi perché l'alternativa è la costruzione di Stati odiare diciamo di spazi imperiali
E io penso che invece l'Europa possano essere il modello più vicino a una repubblica democratica
E e soprattutto serve all'Italia
E questo dentro questo cammino abbiamo fatto degli immensi passi avanti guardate che anche nel momento oggi critico oggi noi siamo tornati a parlare
Di una difesa comune europea
Due anni fa era assolutamente impensabile abbiamo una guardia costiera europea non ci rendiamo conto ciò che il Governo italiano ha fatto in questa legislatura in questi anni su su materia europea
Perché è sempre certamente è stato grazie
Anche non esclusivamente ma l'input del Governo europeo se in materia migratoria in materia di controllo delle frontiere in materia anche di difesa stiamo facendo
Dei dei passi avanti naturalmente le criticità le conosciamo abbiamo una moneta senza avere una politica fiscale abbiamo una gestione politico democratica lacunosa di alcune scelte fondamentali abbiamo soprattutto tutte le politiche sociali
Che sono a livello nazionale e quindi la gente giustamente critica nei confronti dell'Europa non solo da destra ma qualche volta anche da sinistra perché tutta la nostra impalcatura
Di welfare pensionistica eccetera eccetera di protezione dei diritti sociali degli individui e e nazionale
E quindi l'egoismo nazionale sia di destra che di sinistra e per questo fa rafforzata sempre di più punto l'Europa non solo democratica ma anche l'Europa
L'Europa sociale non a caso il convegno dei progressisti europea Goten Bulsara appunto dedicato alla Europa all'Europa sociale dentro questo sta la questione migratoria
Una questione che nei trattati
è previsto che venga affrontata a livello europeo anche se non esclusivamente europeo perché la competenza in materia migratoria saldamente nelle mani degli stati nazionali questo è un elemento che noi dobbiamo tenere presente mentre
La questione dei rifugiati e dei richiedenti asilo anche dal punto di vista del diritto internazionale soggetta a un regime di convenzioni internazionali che pone delle obbligazioni precludere anche l'Italia che ha fatto dei respingimenti
Nei confronti dei richiedenti asilo è stata punita dalla Corte europea dei diritti umani e l'altro giorno c'è stato il
La sentenza della Corte europea di giustizia del Lussemburgo
Sulla questione dell'equa ripartizione dei richiedenti asilo mentre in materia di richiedenti asilo e quindi rifugiati ci sono delle obbligazioni internazionali
E con contraddizioni con lentezza però è impensabile che non ci sia una forte regia
Comunitaria la materia migratoria invece e ancora saldamente nelle mani
Degli stati nazionali che possono che certo devono obbedire ad alcuni standard comuni definiti anche a livello comunitario ma per esempio dal punto di vista quantitativo sono interamente responsabili di dire io accetto tanti migranti
Oppure pochi pochi migranti
E anche su questo ne registriamo oggi forse la contraddizione maggiore se voi guardate le stime dei demografi il continente europeo dal punto di vista del suo sistema produttivo e del suo sistema di welfare nel giro di paio di decenni non si potrà sostenere esso non con un aumento della migrazioni
Non è in grado nemmeno se tutti si mettessero diciamo a fare figli
Disperata non si arriva a colmare questo che è un gatto a tra le generazioni e che appunto consente oggi di mantenere il nostro sistema produttivo e soprattutto il sistema di welfare poi su ci può decidere come rispondere a questo problema ma certamente c'è una grande sfida eppure nonostante questo che dovrebbe essere un argomento per affrontare in modo ragionevole la sveglia migratoria oggi non c'è una questione così divisiva
Come la questione delle migrazioni in tutta l'opinione pubblica europea tutte le lezioni vengono decise non esclusivamente ma anche attorno a questa questione
E quindi io penso che su questo sia essenziale che anche ci sia
Da un lato come dire una
Riflessione su quali sono le ragioni per cui il tema delle migrazioni
Suscita tanta preoccupazione l'abbiamo visto anche in questi giorni in Trentino con vicenda di questa bimba che appunto è morta in seguito alla puntura o presumibilmente diciamo di o comunque per malaria
Quello che si è scatenato in termini di opinione pubblica attorno alla questione migratoria e quindi che cosa c'è di profondo che suscita tanto tanta paura tanto rancore eccetera eccetera io penso che su questo c'è certamente l'egoismo
Nazionale ci sono delle ragioni che vanno in qualche modo indagate perché non è solo un problema di costruzione politica è anche un problema di costruzione valoriale e culturale quello che noi noi dobbiamo fare su questo io penso che fanno ci sono fenomeni di razzismo ci sono fenomeni di sciovinismo in altri Paesi più forti del nostro che non vanno assolutamente sottovalutati
E c'è anche questa
Come dire aggrapparsi
A a quello che è uno dei Cardini della nostra civiltà che il diritto del primo occupante
Noi abbiamo una civiltà giuridica che costruita anche su questo fatto sul fatto che prima arriva ha un diritto rispetto a chi arriva dopo
E questo diritto cova temperato
Nel Medioevo qualche anno fa
Il primogenito aveva il maso chiuso quello che arrivava dopo non contava nulla della nostra civiltà giuridica abbiamo fatto dei passi avanti però attenzione abbiamo a che fare con dinamiche molto profonde del nostro ordinamento della nostra cultura io penso che su questo dal politica abbia bisogno di comprendere proprio per combattere come dire i fenomeni negativi e bisogna di comprendere che cosa si scatena nel profondo dell'animo
Umano e chiudo dicendo però una volta che abbiamo compreso il fenomeno abbiamo naturalmente bisogno anche di di gestione e
Questa gestione non può che essere una gestione europea sia dal punto di vista della assistenza alle persone che hanno effettivamente bisogno che sono minacciate dalle persecuzioni la civiltà europea si basa su questo
La convenzione europea dei diritti umani così come la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo quarantotto e quarantanove
Non sarebbero comprensibile senza quello che è avvenuto sotto i totalitarismi e cioè la più radicale
Negazione di diritti umani pensare quello che è successo agli ebrei che erano cittadini e da un giorno all'altro tedeschi italiani si sono trovati ad essere in pericolo di vita o di morte a dover scappare ad essere su una vispa allontanate da una parte all'altra e nessuno li voleva
L'Europa e le Nazioni Unite sono nate di fronte a questa roba qui dicendo no ci sono dei diritti delle persone indipendentemente dalla nazionalità dalla razza eccetera e che devono essere rispettati da chiunque
E questo appunto è uno dei principi fondamentali dell'esclusione non recuperiamo questo principio fondamentale chiaro che possiamo costruire buone cooperazione tra gli Stati Mannoni quella che l'essenza del Europa che è appunto questo rispetto della dignità umane
Allora ringraziamo l'onorevole Nicoletti per la chiarezza espositiva considerato il tema così Complesso come diceva abbiamo bisogno di comprendere per combattere
Allora l'Europa dicevamo è anzitutto fatta da chi la popolata le persone che ogni giorno l'attraversano apra anche espressione composizione della società civile che anima molti campi quali sono mi chiedo alla dottoressa chiodi le opportunità anche l'Europa offre e come le può cogliere al meglio la società civile italiana
Ci sono degli esempi concreti che lei conosce occupa Julia collaborato cui ha partecipato se si quindi l'Europa conviene davvero
Se si sia grazie l'idea dell'invito e
Mi fa molto piacere essere qui tanti dopo relatori così importanti
Chiamiamo già preceduto dando indicazioni su almeno due parole chiave fondamentale cioè la risposta alla domanda all'Europa conviene
Può essere anche sintetizzata in certamente tante risorse tante opportunità
Straordinarie che danno poi e anche una praticare fare cultura per esempio dentro quel linee di finanziamento europee nuove diverse e stimolanti per chi degli operatori ma anche come diceva
L'onorevole precedentemente non soltanto risorse ma anche necessità e non soltanto porto unità Lurio l'Europa ne abbiamo bisogno ma anche proprio perché da soli non possiamo farcela
Io invece vorrei pure avendo condividendo perfettamente entrambe le due le posizioni gli aspetti vorrei portarvi su
Quanto l'Europa se la guardiamo dal punto di vista della del concetto anche la società civile che comprende le associazioni i centri studi le realtà ogni g tanto criticate durante il corso dell'estate ma insomma quella grande galassia
Che non stanno i partiti che non sta nelle istituzioni ma che ha un ruolo sempre nuovo in questo nostro Paese dove invece nella tradizione politica mettiamola così della Prima Repubblica erano un po'più legate a doppio a doppio filo con i partiti era un po'più legava un rapporto Società Civile come cinghia di trasmissione verso la società nel modello politico precedente dall'Europa stiamo importando un nuovo approccio e possono approccio da da sicuramente grandi opportunità ma richiede un cambio anche dire di mentalità sia da parte della politica che da parte dei dei protagonisti della società civile italiana per la società si italiano all'Europa conviene sicuramente in termini di opportunità non ci sono dubbi e di sorta se si pensa banalmente che guardando che ne so a una delle linee di finanziamento non citate perché più che la società e la cultura riguarda Lion gli aspetti socio politici cioè Europa per i cittadini siamo tra i primi in assoluto a presentare progetti tra i primi a vincerne e in generale le ONG le associazioni italiane sono ogni presenti né partenariati europea e c'è molta capacità di rispondere le opportunità che l'Unione europea cita esattamente come ricercatori ricercatori degli Horizon venti venti italiani sono straordinari bravissimi sono tra i primi
Purtroppo le università italiane invece fanno molta fatica a dare loro l'opportunità di inserirsi riportare queste esperienze così come è evidente la differenza tra las la le realtà organizzati nella società italiana che vincono così tanti progetti europei
E di contro sappiamo la difficoltà delle istituzioni italiane invece a sfruttare e i fondi europei quando si tratta non di Progetti a gestione diretta da parte di Bruxelles ma di progetti appunto la che vengono attribuite le istituzioni nazionali o regionali
E che devono fare i conti quindi con la lentezza la difficoltà la scarsa competizione che normalmente in questo Paese sia nell'allocazione delle risorse
Ecco risponde a un bando europeo è una straordinaria soddisfazione lo dico per esperienza personale
Nel mio lavoro di essere Torvaianica questo Transeuropa negli ultimi anni abbiamo vinto tanti bandi ogni volta per il solo fatto di avere una buona idea in buon parte Anna reato un buon progetto ben strutturato l'Unione europea si fidati dita e ti dà delle grandi opportunità
Quindi dal punto di vista del conviene la mia esperienza piccola non ci sono dubbi
E ci sono però tanti spazi ancora tutti da da sfruttare da capire meglio e in primis mi sono piccata di parlare di questo aspetto perché abbiamo provato anche a produrre uno strumento didattico divulgativo che cercasse di spiegare su una piattaforma di e-learning di quelle partitamente note cioè mutò il cercare di spiegare alla società civile italiana gli studenti e giovani in modo semplice acquisire un'alfabetizzazione sulle istituzioni europee e capire chi opportunità le istituzioni europee ti danno e li faccia dei degli esempi per capire cosa intendo quando dico poco sfruttati per un'azione più ampia
E l'Unione Europea finisce quasi sempre per essere appunto o alla fine il salvadanaio delle nostre opportunità oppure la matrigna quella che ci fa sistematicamente le bacchettate perché finiamo per non saper implementare adeguatamente rinvia ancora dire politiche le direttive sulle quali ci siamo impegnati
Di recente nel leggevo che in tema ambientale per esempio abbiamo paghiamo da svariati anni Europa abbiamo appena pagato dobbiamo pagare una cifra spaventosa tipo centottanta milioni di euro
è un miliardi verso comunque una cifra spaventosa poco importa come sanzione della da parte di un'europea sulla per la presenza di discariche abusive nel nostro Paese
E ci sono circa quarantaquattro discarica abusiva e noi paghiamo la multa perché non riusciamo a gestire la discarica in maniera differente la società si è italiana ovviamente non è responsabile delle discariche abusive
E e allo stesso tempo dovrebbe essere ed è a volte a fatica con impegno quel settori che in qualche modo dovrebbe spingere l'istituzione vita nazionali
Ad evitare di arrivare la sanzione a cui di norma non si arriva il giorno dopo che è stata introdotta una direttiva ma molti anni dopo dopo vari richiami dopo numerose
Indicazioni rispetta le necessità di politica perché nell'interesse del cittadino italiano in primis cioè di non avere discariche abusive
Quindi non è la matrigna Europa che ci dà una terribile sanzione ma è la società che anzi si tutela tutela la nostra salute costringendoci a pagare una multa salata
Affinché a un certo punto qualcosa si muova in questa direzione
Le organizzazioni della società civile italiana in questo campo l'ambiente che è una un campo nel quale l'Unione europea tantissime competenze dove c'è una legislazione molto articolata
Possono sicuramente dovrebbero fare di più terra organizzarsi mettersi in Rete bene pur esistendo realtà molto grasse molto impegnate nel mondo dell'ambiente in Italia per evidentemente ancora non riescono a avere un impatto qua nel a livello di dibattito pubblico per fare in modo che appunto dal dibattito pubblico non si concentri sempre soltanto sul capro espiatorio immigrati ma comincia a discutere del fatto che abbiamo bisogno di eliminare le discariche abusive
Lo stesso vale per notizie recenti facciamo l'esempio delle che
Carceri c'è arrivato l'ennesimo segnale di un monito questa materia così ed Europa comunque un intreccio fortissimo che il Consiglio d'Europa da legami con l'istituzione dell'Unione Europea
Rispetto al fatto che abbiamo carceri sovraffollate abbiamo già ricevuto indicazioni molto severe sul fatto che non va bene ed entro l'Unione europea ci sono Paesi che negli anni in cui noi continuiamo a essere criticati duramente precari circa mancanza di sovraffollata al contrario riducono la popolazione carceraria se non ricordo male la l'Olanda la ridotto del venti per cento in pochi una decina d'anni
E naturalmente non ha lasciato un'altra strada una Durban de di criminali ha trovato una soluzione evidentemente per quelle penne
Per cui non c'è bisogno del carcere alternative al carcere stesso svuotando le carceri producendo probabilmente maggiore strumenti educativi in una direzione decisamente più civile cosa può fare la società civile sulle carceri fa tanto in Italia per porre lari indica in discussione il problema delle carceri spaccherà l'altro spesso anche in collegamento con la politica non si può negare ma evidentemente ancora anche su questo il legame non è non è sufficiente
Nel caso delle delle carceri così come da dell'ambiente non europea ha alcune competenze molto forti diverso invece quando attribuiamo all'Unione Europea non solo la colpa di essere matrigna cattiva che ci Coco costa un sacco di risorse ma anche gli attribuiamo responsabilità dove competenze nona e competente non le ha naturalmente non perché è impossibile che le abbia ma perché gli stati membri non gliele concedevano
E quindi molto importante ogni volta che parliamo di qualcosa ricordarci verificare con precisione sia o meno l'Unione europea può intervenire nel settore un altro report di di ieri
Parlava di un tema di cui si è trattato questo pomeriggio proprio quella questione sociale nelle relativa all'infanzia un relatore precedentemente non citava il fatto che sull'infanzia l'Unione europea fa tanto e un potrebbe fare di più per alleviare la discriminazione che a volte colpisce l'infanzia a rischio rischiando quindi nel lungo periodo di di produrre
Come di disagio sociale ulteriore bene
Questo è un settore per esempio in cui l'Unione europea nella sfera sociale a pochissimo spazio di azione e ciò nonostante ieri
L'altro invece la mia così poco perché lo gli Stati membri non lo concedono perché le politiche sociali come quelle culturali gli stati preferiscono tenersi all'ex Ersap e ciò nonostante regolarmente arrivano dei report dell'Unione europea è uscito uno proprio ieri con le raccomandazioni che di nuovo evidenziano l'incapacità istituzionale italiana nel caso specifico relativo alle al al trattamento dell'infanzia rischio
Dove non si riesce chiaramente a stabilire degli obiettivi precisi per la tutela dell'infanzia a rischio
Stabilendo delle responsabilità nella politica nell'implementazione della politica un monitoraggio serio e una valutazione dell'impatto delle politiche quindi un report appena uscito dello European Social Policy Network se lo volete deve trovare un hanno trovato immediatamente
Fa un esame paese per paese e nostro ancora una volta non ne esce benissimo
La società civile quindi deve poter capire dove e quando c'ha europea spazi d'azione però anche dove ne ha pochi dovesse tra un report di questo genere dovrebbe dovrebbe e deve porta all'attenzione del pubblico fare notare entrare un dibattito forse più pragmatico più concreto più serio appunto uscendo dall'eterno l'arcano bagarre politica sul nulla per discutere dell'effettiva possibilità di risolvere alcune le discussioni
Che abbiamo in corso che strumenti alla società civile
A tanti strumenti realtà ci sono per esempio le petizioni
Al Parlamento europeo si possono fare le petizioni chiedendo a quindi che attraverso gli europarlamentari si arrivi all'istituzioni nazionali terra raddrizzare il corso delle vento nel tema uno due tra e ci sono vari casi interessanti sull'ambiente su su tante tematiche differenti nei quali esiste una normativa europea e lo stato membro non è sufficientemente coerente nell'implementarlo
Ma non c'è soltanto la possibilità di far petizioni dove le direttive per esempio vengono implementate
Ci sono tanti altri spazi ci sono addirittura la possibilità di costruire di proporre vere e proprie normativa europea c'è la possibilità che il diritto di iniziativa dei cittadini
è molto complessa indubbiamente bisogna accoglie un milione di firme di cittadini di paesi membri in sette Paesi diversi
Non è un gioco da ragazzi ma se la questione diventasse urgente evidentemente si potrebbe sicuramente provare ad agire di più poi ci sono per esempio l'Unione Europea ci dà chiaramente la Corte europea di giustizia con a cui io la società civile non può arrivare direttamente ma le cui sentenze quando riguardano come quella già citata sull'inquinamento
Ero impone come di una sanzione precisa può appunto come già dicevo
Affrontare nell'affrontare nel dibattito pubblico ma poi per esempio su un altro aspetto che riguarda questo un cambiamento di approccio che nell'Unione europea aiuta a introdurre nella società italiana
Per esempio relativamente al Foro Aiace al Freedom of Information Act o in generale
Alla libertà di accesso all'informazione relativa agli atti delle istituzioni è una cultura politica quella della controllo dell'istituzione del monitoraggio che non esiste nel nostro Paese che viene da fuori
Che facciamo fatica ad acquisire ad accettare ad acquisire a costringere appunto l'ente pubblico a tutti i livelli a ride non concepisco segnalarci dati oggettivi rispetto al proprio operato verificandolo
E appunto ben prima di arrivare appunto a scandagliare afferma all'altro cinica le peggiori cose che purtroppo questo Paese ha saputo produrre
Cosa fanno le organizzazioni possono naturalmente spingere le istituzioni attraverso il dibattito pubblico possono fare monitoraggio lo fanno spesso e portare dati alla discussione
Possono naturalmente e devono e questa forse è la cosa più difficile operare collegando a livello nazionale con quello europeo allora la società ci tagliano e molto vivace non ci sono dubbi però è un po'provinciale come siamo un po'tutti quindi spesso se non ci fossero i progetti non pensi rimarrebbe confinati all'ambito nazionale qui si discute un po'tra di noi come se non avessimo appunto durare il carcinoma ce l'avessero anche il grande rimandare risolvendo nella maniera più creativa Dinoi
Ora lavorare a livello europeo mantenendo radicamento territoriale è latitante sfida una sfida difficilissima perché a Bruxelles esistono sì grande organizzazione ombrello che fanno ottimo lavoro
Però poiché non hanno un contatto diretto con il territorio il territorio fa fatica a relazionarsi con loro banalmente perché quasi nessuno e questo pesa ancora parla l'inglese
E quindi per uscire almeno dal dal delle dibattito locale bisogna evidentemente una oltre all'interno alla tecnologia sofisticata saper utilizzare anche le lingue ciò non toglie che quindi si vedono si vedono vari casi ad esempio di un esempio con quali poi chiudo il mio intervento di recente ho ritenuto molto importante portare l'attenzione dei nostri lettori
La mobilitazione che una parte della società civile italiana sta facendo rispetto al di al reato di solidarietà
Mettendo in luce che realtà in Italia c'è tanta gente che sull'accoglienza a agli immigrati ha una visione molto aperta molto progressista molto capace appunto di risolvere affrontare la difficoltà in in una chiave costruttiva
C'è stato un appello della società civile italiana rispetto al tema a reato di solidarietà che tra l'altro Riva riguardava le istituzioni europea si rivolgeva le istituzioni europee
In realtà questa stessa cosa senz'appello esisteva in forma differente portato avanti da una grande ONG ombrello a breve anglosassone a a Bruxelles che poneva altri esempi di reati di solidarietà con episodi accaduti a volontari in Grecia in Francia e in altri in Danimarca
E facevano appunto una sottoscrizione di nuova un appello rivolgendo istituzioni europee sul piano europeo
Il fatto di avere Copelli separati ovviamente e bizzarro sullo stesso tema che è un tema europeo perché la questione per entrambi è costringere gli stati membri a non considerano un sanzionare chi dovesse dare è un aiuto sta a in ai richiedenti asilo anche o agli immigrati anche irregolari
Se non avesse se non a interessi economici direttamente coinvolti quindi questo tipo di studi mobilitazione sulle attese letalità doveva e dovrà esposti capi mente deve sarà più europea di quello che è stato fino ad ora
è evidente che serve educare i media sempre stare la politica serve a scambiare il paradigma rispetto a come istituzioni si relaziona la società e dove appunto una maggiore autonomia della società civile deve essere entrare nella testa della culto della cultura politica nazionale
Una maggiore autonomia dalla politica in primis intesa come politica dei partiti non intesa come politica della gestione della polis
Perché abbiamo bisogno di maggiore autonomia nel tessuto sociale italiano anche immesso forme organizzative
Per rendere più sana la politica e naturalmente per sfruttare al appieno le opportunità che l'Unione Europea ci offre grazie
Bene allora ringraziamo la dottoressa chiamati ultimare l'attrice per averci introdotto possibilità non nuove ma certamente meno conosciute perlomeno nelle loro dinamiche effettive credo che siano stati tra interventi che tasse esaurienti Annina dal punto di vista sì ma della domanda iniziale ma se ci sono domande Vietti passare la parola al pubblico
Abbiamo microfono
Ma fenomeno
No l'Amiata una domanda all'onorevole Nicoletti dalla mano a forza di un'osservazione qual è la risposta delle istituzioni europee Enza navigare e se vogliamo darlo a quei Paesi come ad esempio l'Ungheria
E la stanchezza è stata colpita dalla Shoah in maniera abbondante o cinquantasei regime comunista lista ed è stato emiliani esita a Rimini ad essere cittadini
Adesso cioè ha creato al sonoro è accesa diciamo le barriere
Se non può essere solo Vespa comprava economico disordine soltanto con le sanzioni oppure con il taglio dei fondi perché comunque va a minare il sistema valoriale appunto papà creata d'Europa
Quindi se c'è una risposta o al momento è tutto quanto
Ma allora la come Consiglio d'Europa noi abbiamo una procedura che si chiama di monitoraggio dello stato del di democrazia e rispetto dei diritti umani nei quarantasette Paesi rimane il punto è stata ricorda tra
Alcune anche sentenze della corte che noi abbiamo ricevuto in materia di situazione carceraria e così via il monitoraggio qualcosa che viene fatto dall'Assemblea parlamentare
E proprio dentro questa procedura noi abbiamo approvato una risoluzione
Che condanna appunto la l'atteggiamento dell'Ungheria su questo punto così come altri problemi relativi alla anche la preoccupazione e la libertà di stampati associazione libertà anche di educazione trattamento nei confronti delle ONG e così via
E si tratta di di questa diciamo è una misura che concretamente può venire precisa che naturalmente ha affetto prima di tutto morale nel senso che nessun Paese piace
Essere diciamo criticato essere fatto oggetto di osservazioni perché ogni anno poi questo monitoraggio diviene aggiornato
E però io penso che anche lo strumento delle più che delle sanzioni economiche cioè della ripartizione
E dell'accesso alle risorse sia un tema corretto l'opposto Renzi sia quand'era premier che recentemente ha commento della sentenza io francamente lo trovo una reazione corretta
La solidarietà europea si basa su un rispetto di principi rispetto ai quali dobbiamo essere intransigente e che non si possono comperare diciamo con dei soldi però poi c'è anche un aspetto di distribuzione delle risorse
Ed è giusto che in una comunità solidale come si accetta delle risorse comunitarie che aprono delle opportunità
Così per poter accedere a queste risorse bisogna anche rispettare determinati standard di farsi carico di sacrifici comuni nel momento in cui noi diciamo che è un obbligo
Universale quello della protezione dei richiedenti asilo non si capisce perché con Regolamento di Dublino debbano essere solo i Paesi il primo arrivo farsene carico ma invece deve essere una distribuzione
C'è qualcun altro
Vorrei fare una domanda i due onorevoli
Io sono un ingegnere quando si fa un po'oggetto progettazione compreso il controllo
Che il
Quello che si è progettato sia conforme
Ai presupposti
Io non riesco a capire come
E c'è stato inizia detto anche precedentemente da qualcun altro
Si faccia una legge e poi rimane tutto un po'non si con i consuntivi non si fa non rispondo che superando il giubbotto unione nomina ognuno dà un'interpretazione diversa invece per una stupidaggine al giudice sta ha funzionato ma quando quando si fa bisogna decidere i criteri in base ai quali si dice di siluri nonché noto venuto male
Credo
Credo siamo assolutamente d'accordo credo d'aver detto prima anche sono assolutamente convinta che è uno dei compiti che il Parlamento ha sia non solo di fare leggi ma di costruire meccanismi di monitoraggio devo anche dire che nel nostro Paese è particolarmente difficile
Perché se io devo dirle e dire agli ospiti agli amici che sono qui oggi qual è la parola che è stata vista con maggior sospetto in questi cinque anni di legislatura nella mia Commissione
E non per la commissione ma per l'opinione pubblica è il termine valutazione
Perché sul termine e Michele lo sa benissimo e ride su questa ma è così perché se io parlo di valutazione a scuola
Se io parlo di valutazione nei criteri di distribuzione delle risorse sui beni culturali
Pensate forse avete letto Servilio occupate di questi temi alla al famoso algoritmo in base a cui venivano distribuite le risorse ai ai teatri alle fondazioni lirico-sinfoniche eccetera Mormoni veniva visto con orrore con orrore perché perché perché difficilmente noia non abbiamo coltivato questo come uno dei momenti fondamentali io credo di un processo di costruzione democratica
E quindi stiamo recuperando faticosamente inserendo a forza qualche volta se io penso al lampone Michele l'amore il il sistema di valutazione della ricerca
Sull'Amburgo e sentite se parlate con il mondo della ricerca una adesione sicuramente da un punto di vista di principio ma la messa in risalto di tutta una serie di difficoltà che rendono questa valutazione impropria
Allora è evidente che è un percorso faticoso e difficile io sono convinta che è il percorso che dobbiamo fare
è uno dei punti di forza su cui noi dobbiamo lavorare questo dei criterio di valutazione non le dico che cosa è stato quando abbiamo messo il discorso della valutazione
Nella centosette cioè nella legge sulla buona scuola
Il problema della cento sette è diventato un problema tragico nel momento in cui gli insegnanti si sono sentiti valutati ripetendo questo come un limite invece che come una potenzialità un arricchimento
Solo per darvi un'idea in questa legge che finalmente dopo un faticosissimo iter sta finalmente prendendo forma e dando dei risultati sia pure con grande fatica
Tenete conto che questo discorso della valutazione per la prima volta noi valutavamo gli insegnanti non soltanto in base a un punteggio di laurea un punteggio di a di abilitazione ma tutto un percorso di vita che l'insegnante come uomo di cultura a e chi è fatto di scelte cioè fatto di opportunità e fatto di approfondimenti e che diventa una forma di arricchimento straordinario nel momento in cui viene inserito all'interno di del percorso di una progettualità della scuola bene
Questo che secondo me è un punto di forza di una legge di questo genere è stato visto invece comune elemento di valutazione discrezionale
E quindi si ha sottolineato il discorso della discrezionalità piuttosto che della valutazione
Quindi credo Michele sia d'accordo con me nel dire che la grande sfida che il nostro Paese ha di fronte
Proprio per quella cultura di cui lei parlava che nel momento in cui si fa un progetto quel progetto si propone degli obiettivi degli obiettivi finali degli obiettivi a termine ci vanno rispettati via via e e quello che diceva Luisa chiodi su quella che è una mentalità europea a cui noi abbiamo fatto una gran fatica e facciamo una gran fatica ad aderire macchine pedagogicamente fondamentale per noi
Bene indiretti chiudere affare agli effetti orfanella della giornata
Bene grazie davvero a tutti voi e un plauso per un plauso per aver resistito fino all'ultimo aggiornata lunghissima ma penso davvero abbastanza
Stimolante con diversi pali si sono alternati devo dire un pubblico sempre numeroso e anche lì
Che ha avuto modo di alternarsi edili modificarsi nel corso della giornata e e e quindi appunto ora qui con me chiamo i relatori dell'ultimo pannelli che
Abbiamo detto all'inizio nell'introduzione che appunto questa sfida questa iniziativa li ama Poropat riparte latte era anche un po'la sfida di una generazione e avevo citato la cosiddetta generazione Telemaco come appunto debba chiamare i presidenti l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi nel due mila e quattordici a Strasburgo e quindi la sfida di una generazione che decide di impegnarsi dare il proprio contributo per far rivivere il progetto europeo nella costruzione di marmo a Oropa
Direi che il il pane e il Crisafulli tavoletta rotonda di chiusura vuole rappresentare esattamente questo e quindi appunto invito a sedersi a Marco piantine
Che il Consigliere degli affari europei della Presidenza del Consiglio che asservito accompagnato anche appunto promosso diciamo alcuni in questa fase in questi anni
Ad Alexandre piedi di che rappresenta a a un massimo in in Italia particolari a Torino quindi ci racconterà in punto di vista suo anche rispetto alle le pulsioni francesi e appunto ad avviare Dottavio che è un ricercatore esperto relazioni internazionali e in particolare esperto della Germania e quindi della situazione che così ora si sta anche svolgendo nelle imminenti imminenti Issime elezioni tedesche quindi idee appunto di questo panel è di capire prima dei nostri hanno incida Gabriele e da Alexandre i punti di vista rispettivamente di Germania e di Francia che cosa si sta muovendo in questi Paesi che abbiamo detto bene anche questa mattina sono importanti fondamentali per dare slancio e al Nuovo Progetto Europeo e poi lasciare a Marco piantine appunto di intervento di di di chiusura e di riflessione rispetto appunto al ruolo dell'Italia in Europa
E e lascerei così appunto ringraziamo che ancora una volta per essere presenti per a aver accolto questo invito lascerei la parola a Gabriele da vietati
Grazie risate era la presentazione per l'invito
Come si presentava situazione politica tedesca due settimane
Dal voto
Vorrei provare con come dire abbozzare un po'il quadro politico attuale a partire da una considerazione sulla campagna elettorale acquistiamo assistendo
Che sembrerebbe confermare un'idea in realtà non del tutto nuova nella
L'analisi sulla nella storia della politica tedesca di un presunto eccezionalismo tedesco
Perché un'eccezione disco
Perché stiamo assistendo a una campagna elettorale dai toni poco a Cesi
Poco spettacolarizzata
Non ci sono colpi di scena particolare
E diventa come dire un caso eccezionale se viene confrontato con le campagna elettorale che si sono invece svolta per esempio Francia questa mattina Giorgio Tonini ricordava la presentava come una battaglia decisiva tra gli europeisti sovrani stima
Ci sono alcune spiegazioni per questa campagna elettorale un po'sui generis o anomala per certe ottimista
Una prima ragione è legata a quella che possiamo definire una scarsa contendibilità del delle elezioni questa in realtà è una
Una prospettiva che è diventata come dire sempre più concreta negli ultimi mesi non soprattutto nelle ultime settimane sembrerebbe appunto che per quanto riguarda la riconferma della cancelliera Angela Merkel per il quarto mandato consecutivo non ci dovrebbero essere salvo sorprese
Come dire delle
Delle smentite e anche i più recenti sondaggi elettorali con tutta la cautela del caso quando si parla di sondaggi
Ci dicono che il divario stimato fra
Il partito della cancelliera Lazzi De Hoop insieme alla partito sale su diciamo ripartito gemello bavarese
Il divario sui socialdemocratici sulla seconda forse politica e di puro oscilla tra i diciassette e i tredici punti percentuali
Più aperta invece la contesa per il terzo posto dove i partiti
Piccoli tradizionali si muovono tutti intorno al nove per cento con i Verdi
Un passo indietro intorno all'otto per cento attenzione la contesa per il terzo posto non è del tutto marginale perché da il risultato per dei partiti più piccoli dipenderanno anche le prospettive delle per la futura formazione dei governi che sarà sicuramente un governo di coalizione
Si può fare riferimento al pragmatismo della cancelliera Angela Merkel per spiegare come mai questa campagna elettorale ha dei toni non particolarmente accesi pragmatismo che le consente che le ha consentito di disinnescare tutte le questioni politicamente
Delicato dal punto di vista della costruzione della perdita di consensi in in tempi diciamo prima che la campagna elettorale entra sentivo dalla questione
Dei migranti alla legge più recente su il matrimonio per le coppie omosessuali
Si po'si può parlare anche di qualche errore nella strategia comunicativa di Martin Schulz il quale si trova d'altra parte nella difficile situazione di dover rimontare un ti stacco dove dovendo fare una campagna elettorale contro diciamo un partito contro il principale azionista del Governo al quale il suo partito partecipa e al quale potrebbe partecipare anche dopo le elezioni del due mila e diciassette la prospettiva della grande coalizione di una riedizione della grande coalizione è sempre sul tavolo
La situazione di sul s'è ulteriormente complicata dal fatto che livello di soddisfazione diciamo generale della popolazione tedesca al momento molto alto per quanto riguarda la situazione economica l'occupazione
E quindi difficilmente attaccabile il partito della cancelliera
Si può giungere a quest'ultima considerazione anche il timore
Diffuso
O se vogliamo la percezione diffusa in anti settori della popolazione tedesca di vive una condizione di privilegio
Eccezionale che potrebbe prima o poi finire un acuto osservatore tedesco parla di una sensazione di vivere in un clima di clienti prima di una possibile tempesta e questo ovviamente una situazione che non incentiva come dire
Il cambiamento
E in questo senso si può spiegare
La un le ragioni alcune delle ragioni sono il mancato come dire la la una campagna elettorale non particolarmente dai toni accesi io vorrei anche introdurre un'altra questione
Sulla diciamo dal fattori più contingenti dai tatticismi dagli errori
Legati alle strategie comunicative e via dicendo
Una questione di cultura politica di cultura elettorale
Risale al secondo dopoguerra tedesco
Se ne guardiamo indietro a tutte le campagne elettorali tedesche noi scopriamo che
Le campagne elettorali dai toni accesi
Con uno sul un livello di intensità particolarmente elevato sono più l'eccezione che la norma
Questo è da ricondurre forse anche ai traumi come dire
Che sono stati metabolizzati dalla Società tedesca rispetto all'esperienza del nazismo che ha sviluppato diciamo dei robusti anticorpi nei confronti di degli eccessi dell'aspetto valorizzazione politica della personalizzazione della politica
Della democrazia della della retorica
Della campagna
Una traccia di questo di questa cultura elettorale che si basa su
Un concetto che di difficile traduzione che è quello della Sassoli Sky che indica una capacità di affrontare le questioni politicamente rilevanti andando nel merito con diciamo autorevolezza e competenza e se possibile con me onestà intellettuale
Una traccia di questa cultura elettorale ancora fortemente improntata dalla Sacchi Scarlett
La possiamo ritrovare anche nel recente duello televisivo
Andato in scena qualche giorno fa
Angela Merkel
Martin Schulz nel momento in cui un giornalista un po'sguaiato cercava di incalzare la cancelliera Angela Merkel
Chiedendo di evitare una risposta secca la questione dei ricongiungimenti dei migranti si ognuno voglio una risposta secca questa è stata una domanda del giornalista
E a quel punto è subentrato Susa che che la che secondo copione era stato il più aggressivo perché deve rimontare vantaggi
Il vantaggio sulla cancelliera e è intervenuto a difesa della cancelleria ricordando il giornalista che sulla questione non si può decidere ignorando come dire la specificità del caso concreto perché contro la convenzione di Ginevra e contro la Costituzione
Questo solo
Richiamare un esempio che mi sembra abbastanza rilevante
Vorrei dire
Davvero due parole sulla
Sul ruolo che ha l'Europa visto che il tema di di oggi
Nella campagna elettorale tedesca
Se guardiamo alle
Ai temi che vengono indicati come prioritari dei cittadini sulla base di alcune analisi che vengono condotte in questi giorni
Ci verrebbe da pensare che l'Europa era alta ha un ruolo molto marginale
Il temi che vengono messi al primo posto sono le pensioni la previdenza la sicurezza sociale
Sono la la sicurezza contro la criminalità contro il terrorismo cioè il la questione dei migranti
La famiglia
La casa
Quindi l'Europa non compare come diciamo questione come issue esattamente assestante specifica ma compare se vogliamo sotto traccia perché come veniva ricordato anche prima
Sono tutte questioni quelle che io ho menzionato che non possono che essere aggredito affrontate se non all'interno di una dimensione europea
Ma se lo guardiamo da un'altra prospettiva
La politica europea in realtà nel dibattito politico tedesco conta e conta più di quanto si possa pensare sulla base di queste analisi e conta anche in maniera diversa o meglio viene è un dibattito che viene declinato anche in maniera diversa rispetto a come viene affrontato qui in Italia questa mattina
Il viceministro Morando a
Un po'descritto
I programmi elettorali di alcune forze politiche italiane sul tema dell'Europa
Cerco di spiegarmi
Innanzitutto perché conta di più perché non ci dobbiamo dimenticare che la politica europea è il terreno sul quale la cancelliera Angela Merkel è riuscita a guadagnarsi l'autorevolezza la competenza che sono quelle due caratteristiche che vengono considerate molto importanti dagli elettori
Nel momento in cui si recano all'EUR
La
Proposta politica della cancelliera Angela Merkel è stata considerata più adeguata
Di altre per rispondere alla situazione della crisi economica
Mais è stata giudicata più adeguata ovviamente da un punto di vista dell'elettorato tedesco poi si può discutere
Ma a fronte anche di proposte alternative che non contemplavano come dire l'uscita dall'Europa
Cioè un dibattito più articolato su quelle che sono le diverse prospettive europeista
Questo dibattito più articolato si ritrova anche nelle posizioni ufficiali cioè nei programmi
Elettorali
Ve li riassumo brevemente
Tutti i partiti politici
Con l'eccezione
Della alternative fino ad oggi anche è un partito
L'ultima arrivata diciamo un partito che si è affermato nel due mila tredici con un programma che contesta in alcuni punti sostanziali la tradizionale vocazione diciamo così europeista
Della classe politica tedesca con l'eccezione dell'alternative più dolce in tutti gli altri partiti quindi i cristiano democratici socialdemocratici i liberali i vegliardi propongono in un rilancio dell'integrazione europea ma anche un proposta di cambiamento
Di riforma
E questo già mi sembra un dato rilevante se comparato al modo in cui non entro nel merito delle singole proposte politiche viene affrontato il tema per esempio in Italia
C'è una narrazione diversa sull'euro
Non è semplicemente est siamo per l'Europa siamo contro l'Europa no è un dibattito su come stare in Europa
Perché quella consapevolezza che veniva ricordata anche prima
Però onorevole di Coletti della imprenditrici Militar mai nel contesto europeo tutte le funzioni politicamente rilevanti possono essere svolte solamente nel contesto europeo è qualcosa che la classe politica tedesca a metabolizzato conviene l'Europa
Assolutamente sì senza l'Europa
La la Germania è molto più esposto per certi aspetti rispetto all'Italia alle in incognito internazionali ha molto più bisogno del dell'Europa di quanto magari può aver bisogno di fare adesso risalto esagera un po'
La l'interpretazione
Quindi
Per per chiudere il mio intervento
L'Europa conta conta più di quanto si possa pensare sulla base di queste analisi che che tengono conto di preferenze
Su temi molto specifici
E conta in maniera diversa
Il dibattito è più come dire più articolato e e forse anche più costruttivo perché i vari partiti sono chiamati a esprimersi su proposte forse più concrete il discorso dell'Europa a più velocità che sembrerebbe essere adesso
La prospettiva più più realistica
Viene declinata in diversi diversi modi
Qualcuno l'ha interpretata in termini più inclusivi qualcuno in termini più
Esclusivi
Qualcuno lo la riferisce a dei settori specifici quello della sicurezza e della difesa a qualcun altro ritiene che questa Europa a più velocità debba funzionare anche nell'ambito della zona euro quindi c'è un dibattito molto più complesso il complicato e che va va studiato grazie
Grazie molte Gabriele ora subito la parola da Aleksandr Pieri ambasce
Grazie Luisa l'invito che grazie anche sospensione tra Cina Europa terrà addormentato questo bellissimo evento io sono quasi invidioso del mio cugino
Tedesco videro svolgersi le elezioni così tanta calma tranquillità
Avete visto che le elezioni invece in Francia hanno preso un po'l'apparenza di un referendum appunto sull'uscita o no dall'euro
Non solo il ballottaggio tra le mani il marco
E Marino per nonché primo torna primo torto i rotondi con i dati principali erano ma in una perenne ma con quindi fuori dalla dalle ora oppure un quasi federalista diciamo così ma c'era anche Fossa figlio candidato della destra francese che ne aveva militato in passato contro il Patto di Maastricht un partito socialista
Che ha presentato Buonuomo
Europeista però il partito stesso è spaccato del referendum sulla questi suoi europea in due e ci sono acque coloro che hanno detto sì alla Costituzione color carne Solino e abbiamo Menosso
Che questo candidato diciamo di estrema sinistra che anche lui in qualche modo uno scettico diciamo così per essere
Gentili
E quindi l'egoismo Anders nazionalista diciamo così i fatti e non non ne né di destra né sinistra e di destra detti sinistra
Allora
Io ed evitava Mascia dal costo del mese dici Gramsci un movimento che ha poco più di un anno
E sono stato sedotto appunto da due due cose l'atteggiamento proprio queste rime del ma con vedere tutte 'ste bandiera europea sventolare comizi stato veramente un un'emozione e una cosa senza precedenti
E questa volontà è stato accennato prima in un dei panel di ridare mobilità sociale la Francia conosciamo più o meno gli stessi problemi di una un ascensore sociale in panne insomma questi sono i due nei due cose che mi hanno motivato allora
Quando è nata un'ascia c'erano circa tredici mila aderenti il nucleo iniziale nel settembre sedici c'erano ottanta mila aderenti
E adesso dopo le elezioni presidenziali siamo più di duecentotrenta mila aderenti
Questo farebbe noi in termini di di membri il primo partito di di Francia
Allora
Io vorrei dire che
Appunto Sosa delle elezioni dove l'Europa ha giocato un ruolo centrale
Ma il dibattito
Che hanno condotto diciamo euro settici Marine le Pen i in prima fila non era all'altezza diciamo intellettuale che meriterebbe l'Europa anche se uno vuole volesse attaccarla non allora Oltralpe gli hanno sentito ad esempio durante questa campagna che
L'Europa è una costruzione ideologica malefica o che Schengen e il campo da gioco dai terroristi questi se hanno un cuore le facce time che non c'avrà la penna da voi diciamo che non abbiamo meglio al perché
Per ricordare la la citazione del vostro posporlo connazionale l'euro sarebbe un crimine contro l'umanità e quindi questo è un po'il dibattito che conducono gli euroscettici in Francia e in Italia
Allora
Invece l'avventura europea per Hamas come la al comma voluto
Rappresentarla macro e l'affermazione di una sovranità comune garante di pace l'ho detto benissimo
L'onorevole e di prosperità perché temi europei su quest'ultimo punto la crisi ci ha messo in difficoltà e proprio la mancanza di una prosperità garantita che ha messo in discussione Ippolito europeo
Questa premessa costretta e minacciata dalla nostra incapacità ad uscire dalla crisi
Per giunta la senza di una riduzione una reazione comune perché stiamo ancora agendo come nei singoli Paesi non come Unione Europea l'assenza di una reazione comune
Di fronte all'eccessiva liberalizzazione dei mercati
Da diciamo credibilità al discorso Roscetti Koeman
Questa vettura europea che vogliamo proseguire necessità come ha detto Marco
Di confini comuni
E domani di fronte all'immigrazione i confini non si fermano a Ventimiglia con Lampedusa
Necessita anche di protezione di fronte agli attacchi commerciali di giganti Italia Russia Cina Stati Uniti
Ma non si è fatto notare quando allora era ministro dell'economia
Si è trovato di fronte a un problema che che ha vissuto sulla pelle anche l'Italia che era è stato la la crisi
Del settore siderurgico bancari
In pratica la Cina veniva vendere sottocosto il suo Acciaio sul mercato francese sul mercato italiano così conducendo al fallimento aziende siderurgiche francesi italiane
Mi piace ripetere questo esempio in ogni dibattito in cui sono invitato perché la soluzione ma con la trovata a livello nazionale e neanche neanche gli italiani hanno risolto il problema a livello nazionale
Sono stati tutti i ministeri Economia Francia Italia e altri Paesi andando a bussare alla porta delle istituzioni europee
Che usando gli strumenti che sono a disposizione perché ci sono degli strumenti per combattere il dumping
In Europa sono riusciti a fare andare avanti le cose molto lentamente abbiamo ancora dei periodi di di di vibrazioni di attuazione delle sentenze che sono lunghissimi se ci confrontiamo con gli Stati Uniti e moderno ci voleva in Europa cerca sei otto mesi per reagire laddove negli Stati Uniti in un arco di un paio di mesi le sanzioni sono attuate non la sanzione l'abbiamo tenuta sono stati dei dazi all'incirca del venti poco più del venti per cento sulla cioè cinese laddove negli Stati Uniti
Questa dall'allora governo Obama e non parliamo di Donald Trump i dazi erano l'attesa di duecento trentasei per cento
Per quindi
E questo per dire che l'Europa a le soluzioni e della scala adeguata per agire a tutto panel di problematiche sul piano economico ma non solo da un palazzo della cultura della difesa
Una cosa
Importante che
Rispetto dell'altro non è mio appunto in crisi
Ci sono tempi sì questo è stato uno dei punti che già accennava a un atteggiamento profondamente europeista rimanemmo a Como
Se ricordate sono personaggi come sono un po'scomparse dalla scena politica ma i primissimi sostenitore di Mani al marco
Che sono sono stati personaggi di dimensione europea se ricordiamo Daniel Cohn Bendit
E sì che figura sono stati tutti e due i due federalisti primi ad aver sostenuto in me ma con questo non è un dettaglio è molto importante cioè il progetto politico di mani al Macro
Ma a scala europea è un progetto se uno legge il suo programma che federalista
Me quasi scritto diciamo così allora in fase non dobbiamo dire perché il federalismo subito su città il complotto queste cose così difatti l'estrema destra francese qualificata ma Condit talpa del federalismo però adesso programma pensate che nel programma di un presidente Repubblica francese ci siano due pagine dedicate all'Europa delle misure che l'UFO rete promuovere a scala europea è stato una cosa fuori dal comune allora
Nel programma di me macro
Ci sono stati più più proposizioni fatte
Louis vorrebbe instaurare au Corps
E vuole sostenere un buyer European a ok che cosa sarebbe questo bagliore OP hanno accetta sarebbe un un patto diciamo che consentirebbe l'accesso ai bandi pubblici europei
Solo le aziende che localizzano il cinquanta per cento dalla loro produzione all'interno dell'Unione Europea
Questo mi sembra cominciamo è una forma di protezionismo ma di poterselo moderato e anche un po'di buonsenso ok
è stato detto prima e me ne mancano sostiene e dice che è necessario avere un bilancio della zona
L'istituto un ministro delle Finanze responsabile davanti al Parlamento europeo
Allora
Per evitare che vinca l'euroscetticismo occorre estratto sottolineato rafforzare il sentimento di appartenenza all'Europa
Ma con cinque ce l'ha fatta perché
Ha parlato di progetto politico però anche insistito su tutte le cose positive che ci ha portato a l'Europa
La pace innanzitutto
A livello culturale scambiare io sono qui e altro ancora un cugino tedesco ad altri italiani è fantastico o ho fatto ho fatto un bambino Erasmus in un secondo in arrivo sono tutte 'ste cose bellissime
Per fare questo e portano avanti né in vista del in vista delle prossime elezioni del due mila diciannove bisogna europee ma trova proposto di avviare queste come suoi democratiche
Ancora un po'tutto coppia sta cosa non si capisce bene come avverranno per sequestro democratiche chi sarà coinvolto ha parlato di lui stesso un altro frazionali
Quindi penso che sia un'ottima spinta per l'Europa per l'Italia rimbalzare sul l'elezione di di Emmanuel macro
Ho partecipato in Italia un paio di iniziative
Proprio perché stanno nascendo ci sono quelle dei radicali ci sono le vostre
E andando pesti siccome Italia sarà molto difficile timore quello cioè andando a est per strada chiederà le persone ritenete cosa questo nell'Europa io ho visto tantissime reazioni epidermiche
Gente che proprio mostra un viso di Schifano divide cosa mi parla di Europa c'era siamo stati accolti molto male ad esempio durante l'iniziativa di Forza Europa che promuove Della Vedova
In Italia diciamo l'Italia patito molto di più la crisi della Francia fosse quello traduce un po'
Questo timore degli italiani di fronte
All'Europa e paradossale perché noi francesi siamo sempre stati coloro più soprani e sempre coloro che hanno avuto il timore di concedere sovranità nazionale
Verso l'Europa non purtroppo dobbiamo dobbiamo essere realisti e di deve dircelo
Siamo il Paese che ha detto di no alla Costituzione europea
E nonostante quell'estremo adesso in posizione di fosse in Europa
L'Italia un po'in sì colta
Io spero che nella scia di mattoni italiane tramite i vostri leader politici democratico riuscirà anche lei a farsi spazio
Grazie
Grazie molte Alexander anche e soprattutto per questo ultimo invito è ora davvero la parola Marco Vietti
Grazie grazie milanista io intanto inizio fare al dente non non solo delle ringraziarti ma veramente nel complimentarsi e complimentare tutti quelli che hanno lavorato sua per la riuscita di questa iniziativa
Che io sono stato poi praticamente tutto il giorno aveva sembrata veramente fruttuosa
Intensa estremamente qualificata e anche molto partecipata perché dopo tutte queste ore ci sono ancora tutte queste persone
E questo sicuramente è un o segno di di di incoraggiamento rete ringrazio anche radio radicale che ci permette in qualche modo di lasciare qualche traccia delle riflessioni che sono state fatte sono state fatte qua
Ma io reagisco un po'velocemente somma appunto anche soprattutto visto che il tempo che già è stato dedicato alle riflessioni fatte
Reagisco velocemente alcune delle delle considerazioni elaborate posto brillantemente insomma che poco fa e nei panel precedente intanto diciamo ripartendo
Dalle cose dette anche stamattina la prima osservazione che volevo fare e che in qualche modo diciamo occasioni come queste ci servono per richiamare il fatto che l'Europa
è veramente un'occasione per la politica per riqualificare un po'la politica la politica per riqualificare
La cultura politica e le culture politiche del nostro Paese in generale in Europa
Perché alla fine le questioni europee sono un'occasione di studio di un confronto approfondito di quell'assai fiscalità che prima veniva veniva richiamata molto giustamente o almeno così dovrebbe essere
E direi anche che soprattutto adesso in questa fase non esistono diciamo maestri non ci sono soluzioni facili non ci sono quick fix non ci sono
Delle strade già assegnato in qualche modo va ci dobbiamo tutti muovere un po'più che come dei professore diciamo come dei ricercatori questo senso di una ricerca comune e anche il senso di una partecipazione diffusa sulle questioni europee
Ed è anche la volontà di confrontarsi con uno spirito critico con una stagione inedita della storia dell'integrazione europea una stagione che credo richiede fantasia coraggio determinazione ma anche cautela perché gli equilibri europei la costruzione europea è sempre stata una costruzione
Importante è radicata ma anche estremamente fragile bisogna sempre essere consapevoli o provare a esserlo in qualche modo che come si affronta come si costruisce il dibattito in un determinato Paese può avere delle conseguenze molto
Molto dirette oramai in una sfera pubblica in una sfera politica europea che di fatto lo si voglia o no esiste esista sempre più
Tu in modo particolare disastro mattina parlavi anche accennavi diciamo la responsabilità generazionale riferendo Tino soltanto ovviamente alle vicende italiane ma più in generale alle generazioni di leader politici che stanno gestendo l'Europa adesso tra virgolette gestendo nel senso hanno una diretta responsabilità di governo
E io penso sia giusto pensare a questa responsabilità comune responsabilità che si ispira
Ai grandi padri fondatori alle grandi personalità del passato una responsabilità anche che riconosce i limiti della costruzione europea così come noi la conosciamo oggi quindi anche i limiti
Di stagioni politiche più recenti come la stagione politica che ha portato alla costruzione dell'Euro di un sistema di governo dell'euro che ancora non è non è completo ma che in qualche modo guardando appunto indietro sia consapevole fino in fondo che non è così scontato avvenire diciamo la stessa visione alta dell'integrazione europea
Che chi ci ha preceduto chi li ha preceduti ha avuto in passato insomma riconoscere i limiti di ciò che abbiamo e affrontare però il compito diciamo di governo dell'oggi con io penso un forte anche senso la direi banalmente così di umiltà rispetto alle difficoltà che noi abbiamo è una fase molto importante il presidente Gentiloni recentemente ha parlato di una finestra di opportunità che si può aprire che ci può essere in modo particolare dopo le elezioni tedesche grosso modo l'anno prossimo
Eppure una finestra di opportunità io credo che noi possiamo veramente trovare a spalancare ad aprire se sì siamo forti non tanto di un partito dell'Europa ma
Di
Tanti partiti per l'Europa perché chiaramente si possono avere approcci diversi all'europeismo ma si deve alla fine convergere insieme
Verso una più alta responsabilità nei confronti delle istituzioni comuni che sono una delle più grandi conquiste che la storia di questi decenni di integrazione a riuscito en a con a costruire insomma spetta in modo particolare all'Italia al di là delle vicende elettorali poi si può essere più o meno invidiosi rispetto alla situazione di altri di altri paesi
Spetta la responsabilità all'Italia di continuare quello che il ministro Padoa andrà ha definito un percorso stretto
Percorso stretto terrà le esigenze indispensabili di equilibrio di bilancio che sono poi per dirla diversamente un senso di responsabilità per le generazioni future
La necessità di rilanciare con maggiori investimenti l'economia le Conero via europea quindi dobbiamo sicuramente insistere su quelle componenti strutturali di riforma per il nostro Paese e mi riferisco anche a quanto era stato detto in uno dei tanti precedenti
Provare a giocare dunque il nostro ruolo come l'Italia ha saputo fare
Inoltre oltre falsi della vostra storia
Cioè nelle fasi dove a prescindere dall'alternanza delle coalizioni di governo ha messo in campo una sua continuità di approccio sulle questioni europee
Una sua duttilità anche nell'affrontare diverse questioni e una sua capacità di più che fare diciamo battaglie di che di gladiatori di mettere in campo come è stata fatto in questi anni molto pragmaticamente una serie di idee e una serie di proposte
Io penso che affrontiamo insomma complessivamente come europei una lunga e intricata fase di di transizione
Anche di transizione uno soltanto dei sistemi politici ma più complessivamente dei modelli di sviluppo delle nostre economie
Quanto diciamo si può provare a mettere in campo rafforzare nel nel periodo che si sta si spera per aprire è stato credo nei panel precedenti in diverse occasioni accennato e anche approfondito molto bene stato fatto riferimento al cantiere della difesa che è un cantiere
Assolutamente indispensabile per dare un'identità politica e una credibilità consistente all'Europa sulla scena internazionale alla necessità dunque di fare economia di scala
Su questo fronte perché l'Europa spende complessivamente non poco per la difesa sono come è stato detto oggi spende male perché spende frammentato abbiamo numericamente più soldati che gli Stati Uniti
Però ne abbiamo sparpagliati in ventisette Eserciti e se anche non riusciremo probabilmente arrivare Maiocco almeno non un tempo diciamo ragionevole a un esercito europeo però possiamo fare molto per integrare semplicemente le diverse componenti che costituiscono appunto i sistemi e sistemi
Molto dobbiamo fare per rafforzare la dimensione esterna e la dimensione Internal della politica sui migranti
Molto è stato fatto su alcuni fronti molto poco su altri
Si sa che è un cantiere somma di grande attualità e di grande complessità ma la complessità certamente non ci deve fare procedere fare paura in qualche modo la complessità e a essa stessa un fattore di riqualificazione anche per la politica e per l'agire per l'agire comune
Cioè ci sono poi un paio di questioni che sono stati accennate una mi sta molto a cuore e forse su questo non ci siamo finora soffermati a sufficienza
E il grandissimo tema della rilancio del rafforzamento del mercato del mercato interno che diciamo una parte fondamentale di ciò che noi abbiamo costruito in questi decenni e molto giustamente veniva detto poco fa che fa parte diciamo della del vivere comune come europei in uno spazio economico uno spazio di mercato tutta una serie di cose che noi tendiamo a dimenticare
Che sono soltanto delle politiche basta pensare all'ambiente ma anche tutta una serie di diritti che sono stati costruiti intorno a un processo di integrazione economica non soltanto politica
Mi ha fatto molto piacere sentire poche aree il summit il summit europeo il vertice europeo che ci sarà tra qualche
Tra qualche settimana insomma il diciassette novembre non è così lontano a Göteborg
Cioè l'occasione nella quale i capi di Stato e di governo europei si ritroveranno per discutere della dimensione sociale del grande tema della convergenza dei sistemi sociali del coordinamento ancora da costruire su questo fronte ma soprattutto si ritroveranno io spero e in un'occasione nella quale
Il cosiddetto pilastro dei diritti sociali europei cioè un documento
Molto importante di riferimento sulla sulla dimensione sociale dovrebbe essere diciamo in qualche modo
Avallato sottoscritto dalle istituzioni europee acquisendo così un importante punto di riferimento cioè poi la grande questione della cooperazione culturale non mi voglio dilungare su questo è già stato detto
Nel panel precedente ma in definitiva il per caratterizzare in qualche modo provare accennare molto succintamente a ciò che l'Italia come dicevo prima in continuità credo
Intende continuerà a fare
Nelle circostanze
Attuali è la difesa
Di un'idea di fondo dell'integrazione europea
C'è un'idea veramente basata sull'equilibrio tra grandi e piccoli Stati
Sull'integra integrazione
Delle economie
Sull'allargamento di uno spazio condiviso di diritti e di responsabilità e per far
Questo l'Italia
Inetti inevitabilmente deve continuare a investire nelle istituzioni europee
In un rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo
In un rafforzamento del ruolo politico della Commissione europea
Nella difesa anche degli sviluppi che ci sono stati in questi ultimi anni basta pensare a quanto è cresciuto il ruolo della Banca europea per gli investimenti
Perché se è vero che noi dobbiamo completare il sistema di governo dell'euro noi dobbiamo in primo luogo
Per cui
In per in primo luogo dare una risposta sostenibile alla questione democratica
Mettere molto più chiaramente il controllo del democratico del Parlamento europeo al centro del sistema di governo della moneta unica
E poi
Da un punto di vista italiano è imprescindibile continuare con coerenza a guardare verso l'area geografica nuovi molto vicina l'aria dei Balcani occidentali un'aria che attraversata da grandi
Complessità da grandi criticità e anche da sviluppi non sempre positivi così come noi lo spiegheremo ma un'aria che deve sempre più essere integrata in uno spazio europeo di stabilità e di crescita perché
Ne va in qualche modo
Possiamo dirla così del destino dell'Europa della risposta che l'Europa da alle divisioni e anche alle tragedie che soltanto pochi decenni fa hanno caratterizzato la nostra storia
Io tratto mi scuso di essere andato così velocemente ma volevo anche venire incontro diciamo all'esigenza di chiudere abbastanza rapidamente però in conclusione volevo cogliere lo spunto molto bello fatto nel panel precedente dal professor Nicoletti dal suo accenno diciamo ai tempi della storia la necessità in qualche modo di ritrovare
Lo spazio per ripensare un pochettino di più anche alla durata in qualche modo della storia
Mentre lo diceva pensavo insomma un discorso molto famoso di Mitterrand credo il suo ultimo o penultimo discorso al Parlamento europeo
Essenzialmente nella sua conclusione Luís richiamando un po'diciamo le responsabilità dell'Europa a
E la necessità di uno slancio verso una maggiore unità politica diceva
Guardate noi siamo ancora in un tempo in cui l'Europa esita ancora
Il tempo dell'Europa effettivamente come appunto aveva detto metterà un tempo anche di di esitazioni e situazioni che possono essere fatali
Perché stiamo attraversando sicuramente un'epoca di grande trasformazione tecnologica del demografica geopolitica
Mantenere la consapevolezza dell'importanza di affrontare le esitazioni del nostro tempo con determinazione e con coraggio e anche con una buona dose di umiltà secondo me è un po'diciamo la strada l'ispirazione di fondo che noi dobbiamo dobbiamo seguire io non la fase nella quale effettivamente ci sono delle opportunità ci sono dei rischi
Le dobbiamo cogliere se la politica si è anche la politica italiana sa farsi carico fino in fondo della necessità di alzare lo sguardo di guardare verso un orizzonte più ampio
Grazie grazie molte davvero Marco io con questo intervento appunto
Chiuderei concluderei la giornata di oggi ringraziando ancora una volta l'albero tutti voi per aver partecipato così numerosi
Ringraziando di cuore tutti i relatori che sono davvero resi disponibili ringraziando gli amici di radio radicale che ci hanno consentito una dirette da questa mattina ma soprattutto ringraziando di cuore veramente tutto lo staff e gli amici di trentino Europa che hanno reso possibile questa iniziativa