Festival dell'Unità di Roma - Stefano Cappellini intervista Matteo Orfini, Presidente del Partito Democratico

Grazie buonasera a tutti
Io comincerei subito togliendoci un dente perché
L'attualità ci impone di di di partire da un tema che
Di cittadini italiani conoscono bene perché è un tormentone del dibattito pubblico italiano della legge elettorale
è un tema ostico scabroso forse per molti venuti divenuto anche un po'stucchevole visto che è un eterno dibattito però siccome c'è un fatto importante cioè il partito democratico ha preso l'iniziativa ha presentato una nuova proposta di legge
è stata definita Rosate l'uno bis visto che c'è stato già un un primo rosso Tell uno che non ha avuto come sappiamo tutti buona sorte
La domanda è molto semplice intanto che cosa devono pensare i cittadini italiani di questo tentativo cioè è un tentativo serio è un tentativo forma di facciata formale
Si può veramente arrivare a questo risultato oppure insomma c'è da essere pessimisti
E però vorrei anche chiedere tiristori poi c'è un merito di questa legge sulla quale ovviamente
Poi è quello il punto fondamentale
La domanda la voglio fare molto secca ma
Una legge elettorale che riporta in auge il meccanismo delle coalizioni
Non comunque la legge elettorale suicida per un partito come il Pd che in questo momento fa più fatica a mettersi in coalizione mentre la destra invece sembra già essersi ricompattata
Tanto buona sera a tutti
Vi ringraziamo per l'accoglienza e l'est fanno però chiedo credo anche a nome suo di fare un applauso e volontari che in questo momento non sono qui passo non esisterebbe rendono possibile una festa comunque
La legge elettorale appunto è una evergreen ma del dibattito pubblico italiano in questo Paese non è uno delle questioni che credo appassionino in modo eccessivo gli italiani a me non capita per strada di essere fermato da qualcuno che mi chiede cosa faremo sulla legge elettorale semmai il Tedesco Giuseppe Lumia il Mattarellum o quant'altro
Però è un tema che non abbiamo il dovere di affrontare perché ce l'ha chiesto al presidente La Repubblica io ricordo ero nella delegazione trattante che andò al Quirinale dopo le dimissioni di Renzi incontrammo il presidente La Repubblica in quel passaggio che poi portò Gentiloni alla presidenza del consiglio dell'unica richiesta giusta sensata e assolutamente raccogliere il presidente La Repubblica fu quella di lavorare per rendere omogenee le due leggi elettorali c'è per cercare di dare i sistemi più simili come sono oggi usciti dalle due sentenze consulta al nostro Paese
Non ci abbiamo provato c'abbiamo provato in tanti morti subito proponemmo al Mattarellum che ci risposero tutti di no
Poi pro po'lavorammo sul rosa Tell un uno punto zero
Che era un modello simile a quello che abbiamo riproposto adesso però diciamo diverso in alcuni aspetti fondamentali
E anche allora ci risposero di no in molti tentammo allora quel modello tedesco tra tutti questi quello che io preferisco preferivo chiuderemo un accordo molto largo che teneva insieme sostanzialmente l'ottanta per cento delle forze parlamentari e ciononostante a scrutinio segreto nei voti segreti
Alla Camera andammo sotto anche sul modello tedesco Vespa si arenò la discussione
E adesso pochi mesi dalla fine della legislatura perché insomma ormai ci siamo
Abbiamo voluto provare un ultimo fare un ultimo tentativo per cercare di dare risposta quell'appello a quella richiesta del presidente la rete lo abbiamo fatto con un modello che in qualche modo tiene insieme proporzionale in larga parte proporzionale bacia una percentuale di maggioritario che prevede le coalizioni in quella parte
E che quindi insomma in qualche modo è una forma di compromesso tra le diverse richieste che c'era
Lo abbiamo fatto per cercare appunto di capire se almeno su quest'ultimo tentativo si potesse costruire una maggioranza possibile che approva la legge tra le devo dire le risposte non sono stati entusiasmanti Forza Italia ha dato un'apertura di credito la lega ha detto votiamo qualunque legge elettorale purché si voti presto
Il Movimento cinque Stelle ha gridato più o meno al colpo di Stato come fa più o meno su qualunque cosa ne facciamo
E quelli che da sinistra ci chiedevano di fare una legge elettorale che avesse degli elementi di maggioritario avesse la coalizione questa ce l'hanno subito detto che non va bene e che quindi non la voteranno anzi anche loro hanno alzato molto i toni
è chiaro che è una situazione complicata una situazione difficile
Non so come andrà in Parlamento se dovessi scommettere farei fatica a scommettere sul successo di questo nostro ultimo tentativo
Però avevamo il dovere di farlo poi se mi chiede il mio pari su nel merito di questa legge elettorale io preferivo quella di prima nel senso che credo che il sistema tedesco fosse più adatto a diciamo gestire il Paese a dare come dire un quadro sensato
Al paese in una fase come queste fosse anche diciamo più
Omogeneo o nel suo insieme e questo è la collazione di diverse proposte nel tentativo di venire in mente nell'incontro a tutte le richieste e quindi è un po'un unicum nel terz'tra i sistemi elettorali vigenti negli altri Paesi europei dov'è che credo che almeno servirà a sgombrare il campo dai dubbi e dalle perplessità e a chiarire ancora una volta chi ha tentato di cambiare la legge elettorale chi lo chiedeva per poi far fallire ogni tentati detto questo noi dobbiamo anche stare attente agli argomenti e toni che si usano in questa discussione devasta cedenti tutti
Perché noi il rischio o l'opportunità asseconda il giudizio che se ne dà di finire a votare con le leggi attuali legge attualmente vigenti cioè il doppio consulta e luce io sono tra quelli che non lo non ritengo non ritiene questa opzione una catastrofe
Perché è vero che noi dobbiamo tentare di omogeneizzare le due leggi elettorali ma è anche vero che non ci saranno mai due leggi elettorali totalmente omogenea in questo Paese perché non lo prevede la Costituzione
Perché i costituenti scrissero delle norme che prevedevano due basi eletto due bacini elettorali distinti tra Camera e Senato
Al Senato può votare solo sei venticinque anni quindi quelli tra diciotto e venticinque votano solo alla Camera e questo produce una distorsione del meccanismo una difformità nei meccanismi elettorali
Perché al Senato è una competizione che immaginato la legge elettorale immaginata anche qui per un vincolo costituzionale su base regionale alla Camerano quindi una difformità ci sarà se
E andare a votare con quelle due leggi elettorali non sarebbe un dramma è un sistema proporzionale che prevede un premio di maggioranza alto al quaranta per cento che al Senato ha una correzione maggioritaria implicita figlia lo sbarramento molto alto all'otto per cento
E quindi noi so a saremmo anche nelle condizioni di portare il Paese a votare qualora dovesse fallire questo tentativo senza che questo venga considerato una tragedia
Ho letto una dichiarazione dico perché ho letto pieni e Juana dichiarazioni del del presidente Grasso che mi sembrava onestamente eccessiva che considerava una quasi una tragedia l'ipotesi che nonché a ci chiedeva di spazzare via le leggi elettorali figlie delle due sentenze della Consulta e invitava i partiti
A essere no invitava a fare una legge elettorale che tenesse conto degli interessi dei cittadini e non degli interessi dei partiti
Allora da un presidente la seconda Camera del paese che come tutti noi a un sacro rispetto della Costituzione nella quale costituzionale articolo quarantanove sancito che impaurita i cittadini si organizzano
Per partecipare alla vita democratica la definizione delle scelte democraticamente attraverso i partiti l'ho trovata una frase infelice nel merito anche un po'nel metodo
Cioè che la delegittimazione le istituzioni dei partiti venne anche da chi deve rappresentare quei partiti e quelle istituzioni non è il massimo Ciarfera Grillo
Per chiudere sulla questione della coalizione delle coalizioni adesso al di là delle alchimie della legge elettorale io credo che molti cittadini molti elettori del Partito Democratico e non solo però si chiedano legittimamente
Ma per vedere un campo di sinistra centrosinistra chiamiamolo come vogliamo unito alle elezioni c'è bisogno di una legge elettorale ho non dovrebbe essere diciamo un impulso politico in sé a dover portare a uno scempio del genere perché lo lo te lo chiedo perché ovviamente sono mesi che ascoltiamo dichiarazioni in cui si subordina
La possibile unità del campo di centrosinistra
A modifiche o comunque interventi sulla legge elettorale però in tanti dico ma davvero non non si può pensare a una sinistra unita senza legge elettorale possibile
Ma dipende noi abbiamo fatto il partito democratico per superare il centrosinistra adesso vedo delle ricostruzioni storiche abbastanza antistoriche sulle ragioni per cui abbiamo fatto il Partito Democratico qualcuno dice che abbiamo fatto il partito democratico per fare il centrosinistra non è vero
Noi basta rileggersi testi River del Veltroni di allora
Noi abbiamo fatto il partito democratico perché il centrosinistra era un disastro perché centrosinistra in questo paese era l'unione era quel centrosinistra in cui i ministri stavano in Consiglio dei ministri e poi andavano alla manifestazione contro quello che avevano votato in Consiglio dei ministri
Erano quei governi le cui maggioranza erano appesi al voto dei trotzkisti tema io lo dico sempre che noi quattro stalinisti pensavamo risolto da qualche decennio il tema dei trotzkisti invece si ripropose ai tempi dell'Unione
Erano quelle maggioranze in cui tu avevi partì il massimo di trasformismo AVEPA Artini dell'un per cento che ti servivano per prendetene maggioranza perché parenti vincevamo perdevamo di venti mila voti trenta mila voti
Era sempre una cosa abbastanza
Al cardiopalma la notte delle elezioni questa vi sul sul sito del Viminale a schiacciare effecinque di continuo che aggiornava la pagina per vedere se vincevi
O o o se perdevo se vincerà Berlusconi e e dove i raccogliere la qualunque e poi quei partitini dell'un per cento
Mettevano in discussione il giorno dopo aver usato l'autobus
Del premio di maggioranza mettevano in discussione in crisi quei governi di cui facevano parte allora noi decidemmo di fare una cosa riversa di fare il partito democratico come soggetto del centrosinistra italiano
Che costituisse il perno intorno a cui costruire una proposta di governo per il Paese
E decidemmo di leggi di eleggere nel leader con le primarie stabilendo che era anche candidato premier per evitare quel potere di ricatto dei piccoli partiti
Cioè per evitare che il capo della coalizione o il calo oltre si è quello che tu candidati alla guida del Paese derivasse dalla somma dei riti di micro partiti e quindi dicemmo lo decidano i cittadini
E quindi lo scegliamo attraverso le primarie quando noi abbiamo fatto quella scelta la vocazione maggioritaria come diceva Veltroni allora
Scegliemmo un moderno
Un'idea di sinistra riformista un'idea di partito che poi abbiamo contribuito a costruire rafforzare negli anni seguenti
Io ho dei dubbi che oggi a noi convenga
Ma noi e che sia giusto per il Paese e mettere in discussione questo meccanismo perché a me non scandalizza che ci sia una sinistra sinistra del partito democratico accade in tutti i Paesi europei dove c'è una sinistra riformista e la sinistra radicale
E però sono alternative
Non sono alleate quasi da nessuna parte
Perché è fisiologico è il modo in cui è organizzato il sistema politico europeo e perché ci sono le diversità programmatiche
Io non credo sia giusto ricercare i ossessivamente l'unità tra queste sinistre perché non siamo d'accordo su troppe cose su una visione del Paese su quello che serve
Cioè quando io mi trovo a fare la discussione che noi stiamo facendo in questi giorni
E sento Giuliano Pisapia
Che dice non non non o se vogliamo parliamo degli scisti del derby quelli che se ne sono andati al PD ma parliamo di uno che non è mai stato con Giuliano Pisapia e mi dice io voglio il alle armi col Partito Democratico
Però a due condizioni che levate dal campo l'idea che il segretario basso il partito debba fare il presidente del Consiglio cioè torniamo alla logica in cui un partito stimato oggi all'uno e mezzo
I sondaggi Giuliano Pisapia e stimato all'uno e mezzo per cento
Forte di quell'uno e mezzo per cento dice che il quello che hanno deciso due milioni di persone e che cioè che il segretario del nostro partito è il nostro candidato premier non conta nulla perché uno che il suo pesa l'uno e mezzo per cento lo vuole
Due seconda condizione che noi andiamo su
Scelte di totale discontinuità rispetto al passato su alcuni punti chiari dell'azione di governo ovvero ad esempio visto e sono gli esempi che fa io dovrei venire qui e dire scusate amici e compagni mi vergogno ho sbagliato abbiamo sbagliato a fare la mina la riforma del mercato del lavoro e gli incentivi all'assunzione sui contratti a tempo indeterminato è stato un drammatico errore
Sì è vero abbiamo creato un milione di posti di lavoro di cui se il settanta per cento a tempo indeterminato però è stata una sciocchezza non lo dovevamo fare vi chiedo perdono voi mi chiedereste perché e io vi dove risponde perché lo chiede Pisapia è così vado d'accordo con la io penso che sarebbe incomprensibile al Paese
Penso che non noi non possiamo immaginare di sacrificare a una politica delle alleanze
Non solo quello che abbia la rivendicazione di ciò che di buono abbiamo fatto
Ma anche la capacità di costruire su quello che di buono abbiamo fatto le correzioni sulle cose che abbiamo sbagliato
Cioè noi siamo di fronte a chi ci chiede e ci presentai
Un'idea di sinistra completamente alternativa a quella che abbiamo in mente nomi nulla di nuovo nel senso che c'è sempre stata nella storia sinistra italiana
Alcuni sono usciti dal partito democratico dicendo che volevano fare il nuovo Ulivo stanno rifacendo Rifondazione Comunista cioè esattamente lo stesso meccanismo che noi abbiamo conosciuto
Però io credo che a quell'idea di sinistra a quell'idea di minoritari Isma'il settarismo
Gruppo ettari Isma'per dirla con me ha detto il mio amico Orlando
Questo Paese ha pagato un prezzo molto alto negli anni passati e che se noi abbiamo costruito il Partito Democratico e se lo abbiamo fatto come lo avevano pensato Bersani D'Alema Prodi Veltroni e tanti altri
è perché noi a un certo punto abbiamo tirato una linea tra la sinistra riformista che voleva misurarsi con la sfida del governo e quell'idea di minorità Lismore di cavalletti di testimonianza che appassionava un altro pezzo della stilista ecco che oggi non è l'alleanza
E detti un centrosinistra che non esiste delle coalizioni noi si debba tornare indietro rispetto a quello che abbiamo fatto dieci anni fatto fondando il partito democratico a me sembra non convenga a noi ma soprattutto non convenga al Paese non sia giusto
E Chiara la la l'obiezione che la risposta a Pisapia che chi è andato via dal Pd
Però vorrei chiederti siccome poi non non tutto è ovviamente discussione tra gruppi dirigenti discussione su formule politiche
C'è indiscutibilmente un problema che il Pd aveva qualche tempo con un pezzo del suo elettorato non necessariamente attratto da altre offerte politiche che però ha manifestato malumore una una situazione di certezza di di difficoltà
Allora tu dici io non voglio fare autocritica sulle cose che abbiamo fatto rivendico gli interventi sul mercato del lavoro
E e altre cose però ti chiedo ma allora cioè su quali punti su quali provvedimenti su quali mosse del partito democratico e NATO questo malumore perché se c'è una difficoltà nella connessione sentimentale in questo momento tra il Pd e un pezzo del suo elettorato
Dove la foto è il vulnus dove la ferita che ha provocato questo stato di cose ma io penso è sicuramente abbiamo
Sbagliato tante cose
Ne ha fatte tante di buone ma abbiamo sicuramente commesso degli errori il quaranta si faceva riferimento al punto più alto il quaranta per cento delle europee noi
In quell'occasione raccogliemmo un voto enorme larghissimo perché tenemmo insieme
Diciamo la la la
Quel pezzo di paese che voleva una sinistra riformista
Ma anche quella parte del Paese che voleva una retto una rottura radicale dei meccanismi di funzionamento dell'Italia
Cioè noi raccogliemmo un voto anti establishment che sentimento anti estratti establishment che c'è nel Paese che è forte
Che tiene insieme quel pezzo di ceti popolari che vivono una condizione di grande difficoltà e quindi si sentono esclusi da un processo di crescita del Paese
Quel pezzo di mondo delle professioni che vede un mercato sempre più qui uso in cui lavora sempre non sullo stesso circuito oligarchico di professionisti e tu non riesce a rompere quel meccanismo
Quelle piccole e medie imprese che faticano e non si sentono abbastanza difese la Confindustria dalle loro associazioni di categoria nella nella competizione con la crisi cioè non ritenemmo insieme un fronte molto largo
Poi andammo al Governo andò al governo Lenzi eravamo già al governo ma diciamo Renzi fu quello che interpretò questa voglia di rottura di quei meccanismi
Cimentandosi nella sfida il governo abbiamo fatto fatica secondo me ad essere fino in fondo conseguenti a quel messaggio
Cioè in qualche modo da una parte del Paese siamo passati dall'altra parte della linea di frattura tra oligarchie paese tra establishment del resto nel
A volte siamo apparsi così senza esserlo a volte con alcune le scelte che abbiamo fatto probabilmente lo siamo anche stati
Io credo e e questo guardate anche per la fatica a rompere alcune abitudini
Della notte del del nostro partito dei suoi gruppi dirigenti
Cioè se voi chiedeste ad alcuni dei giovani parlamentari che stanno in commissione lavoro la fatica che hanno fatto a parlare in quella Commissione di lavoro autonomo e di partite IVA
E faceste loro raccontare quello che è stato il calvario che hanno vissuto in quelle commissioni
Scoprì veste che la responsabilità della fatica a dare risposta a quelle a quelle domande non è che era prodotta dalla destra
Ma era prodotta dal Pd perché quella commissione era monopolizzata da un dibattito sacrosanto giusta da cose buonissime che abbiamo fatto sulle pensioni
Perché poi un pezzo di quelle forze che sono evidentemente più solido e più rappresentati impongono una gemma anche a noi e noi forse avremmo dovuto essere più diciamo in grado di scardinare questi meccanismi e Dida di avere coraggio di di di di di rompere alcune di quelle barriere costruire quelle risposte più innovative
Poi in alcuni casi specifici abbiamo anche
Sbagliato alcune riforme abbiamo messo otto miliardi sulla scuola e non ci vota più nessuno al mondo è la scuola è ovvio che qualcosa per non è stata non è andata esattamente come doveva e qualche errore l'avremo anche commesso chi alcuni casi abbiamo anche pagato
Dei limiti di di di di di di classe dirigente in questo o quel ministero quella fatica essere all'altezza della sfida del Governo
Però io credo che nel Complesso noi consegniamo un paese migliore di come l'abbiamo preso ora non se lo ricorda nessuno ma nel due mila tredici quando eravamo all'Acquario romano in questa città
Ad aspettare il risultato delle elezioni con voi che già aveva descritto gli articoli per commentare Bersani presidente del Consiglio noi che eravamo tutti lì felici di andare in televisione a celebrare la vittoria
Del del
Di Bersani del Pd e della coalizione arrivavano i primi exit pool che confermavano questa nostra grande gioia poi certo punto io ricordo arriva bravissimo Piero Vizzani il capo dell'ufficio stampa dei deputati del Partito Democratico mi dà un foglietto vecchio amico peraltro mila un foglietto con le proiezioni io pensavo mi prendesse in giro
Dicevo dovevo fare una direttrice abbiamo anche Dida e Sud Antelme e invece erano veri
E si scoprì che noi non avevamo vinto le elezioni e c'è da parte che sparirono tutti quelli e dove andare in tv rimanemmo io Fassina
E ci facemmo tutta la notte da soli perché erano scomparsi tutti dal segretario del partito in giù
E però noi scoprimmo che il Paese aveva fatto una scelta diversa e consegnava una legislatura in cui parla mentre ha diviso sostanzialmente in tre in cui nessuno aveva una maggioranza poi dove avevamo eleggere un Presidente da Repubblica accade quello che accade Priamo Marini poi con Prodi e poi con la richiesta a Napolitano di
Di di farsi rieleggere
E poi l'addio faticosa vivi faticosissima legislatura col Governo e larghe intese ora sfido chiunque si ritorna con la testa quei giorni
A dire che avrebbe scommesso su un esito come quello che non abbia prodotto in questa legislatura cioè su una quantità di riforme mai viste nella storia di questo Paese
Alcune che non eravamo riusciti a fare penso alle unioni civili e non solo con maggioranze molto più semplice di quella che abbiamo oggi in Parlamento
E a dei dati finali di questa legislatura come quelli sull'economia così buoni non ci siamo riusciti perché perché in quel disastro in cui esplose un gruppo di reggente si saldò
In qualche modo una solidarietà anche generazionale tra quelli che poi decisero di farsi carico del partito democratico e del Governo e perché quando ci rendemmo conto
Che c'era una paralisi dell'azione di governo e che Enrico Letta non ce la faceva a fare quello che serve al Paese
Decidemmo di mandare il segretario del Pd a Palazzo Chigi
Rompendo un tabù della storia la Seconda Repubblica in cui il capo del principale partito il Paese non ha un potere a sinistra non era mai stato quello che guidava il Paese
Senza dimettersi da segretario di partito errori che a suo tempo fece D'Alema
E noi facendo quella scelta abbiamo costruito un meccanismo che ha cambiato la storia della legislatura perché quel governo e quel Presidente del Consiglio avevano la forza proprio derivante dall'essere i capi di quel partito
E rompevano un meccanismo di diciamo subordinazione della politica ad altri poteri con quella scelta attorno al Poldi prima della politica i ministri erano politici
Anche giovani rispetto a quelli del passato
La politica e la sinistra diceva nella fase più difficile il Paese tocca a noi
Cioè assumiamo la responsabilità senza far finta che ci dispiace è una sofferenza Odio l'amaro calice della guida il Paese no bello ci piace
è giusto è quello per cui combattiamo guidare il Paese però abbiamo rimesso in moto poi sicuramente abbiamo fatto dire tra Betlemme quello che ferisce anche umanamente perché poi la politica ci sono anche i sentimenti ogni tanto
è che nel momento in cui è toccato all'ovile
Quelli che sono stati i nostri padri politici cioè se tu hai ai figli per i figli faresti qualunque cosa mi tanto gli sterili se fa quando vanno via di casa propria sul Miso piccole sta recitavano il più tardi possibile gente che soffre mila e quindi sono gelosa
Però quando vanno via di casa gli auguri il meglio gli aiuti gli dà una mano gli dà i consigli però speri che facciano quello che
è giusto per loro e che liberamente scelgano la loro strada
Quando è toccato a noi quelli che ci avevano insegnato tutto quelli che sono stati i nostri padri politici invece di tifare per noi hanno iniziato sistematicamente a farci la guerra
Quella guerra l'hanno persa
E dopo che l'hanno persa che ci hanno fatto l'ultima ramanzina sono scappati di casa
Allora capisci che è anche complicato così perché ebbe è è giusto riconoscere i propri errori è giusto interrogarsi però è anche giusto che chi ci fa quelle critiche ci spieghi perché non è riuscito a fare quello che dobbiamo fare noi oggi perché noi oggi correggiamo errori ereditati da quelle stagioni
Perché se no non vale non funziona detto questo penso che noi abbiamo bisogno di ritrovare quella carica
Qui quei quel messaggio di innovazione radicali che quello che questo Paese ci chiede c'è oggi non ci chiedono una legge elettorale le coalizioni ci chiede di cambiare le cose
Ci chiedono di cambiare ancor più radicalmente le condizioni di vita di un pezzo di paese che non ce la fa e non ce la fa perché c'è una parte che
All'interno a un circuito e vince sempre e c'è un'altra parte del Paese che quel circuito non riesce a hanno riesce entrarci e non riesce a rompere quei meccanismi se non sapremo fare questo
Proponendo al Paese un progetto di cambiamento che abbia la giusta dose di
Voglia di cambiare davvero io credo che noi possiamo recuperare una parte di quelle che oggi sono delusi
Se ti voglio tornare presso su una passaggio Keiichi fatto poc'anzi sulla questione che contrappone giovani giovani generazioni e generazioni me Giovani nella nel tentativo di redistribuire quella quel poco di risorse che che sono che è possibile
Utilizzare anche in sede di manovra però non concluderemo questo ragionamento se adesso io non non ti facesse un nome che Matteo Renzi
Perché perché ovviamente tue ricordato che da statuto il il segretario del Partito democratico ormai da da dieci anni più o meno è automaticamente nel momento in cui viene eletto alle primarie il candidato premier
E però sappiamo tutti chiunque legga legga anche distrattamente i giornali io seguo un po'comunque
La il dibattito politico che è nata una discussione al di là degli statuti a via delle regole
Con qualcuno che invita il partito democratico il campo di sinistra riflettere sull'opportunità che Renzi sia Ino segue questa regola il candidato premier urna dibattito un ragionamento che è stato alimentato anche dalla sorpresa di scoprire per esempio che Gentiloni Presidente del Consiglio che nessuno avrebbe scommesso magari di trovare ancora tale a questo punto dell'anno
Ha un gradimento secondo i sondaggi e sappiamo che i sondaggi non sono la Bibbia ma insomma un gradimento molto alto non è l'unico esponente di questo governo ad a vere
Un gradimento alto e persino trasversale
Ragione per cui in tanti dicono ma lasciamo stare le la questione della coalizione la lite con gli scissionisti Scommegna o il campo diciamo da chi dice che Renzi la disgrazia soci dando D'Alema che lo ha detto due giorni fa
Però in molti si chiedono ma siamo sicuri il partito democratico è sicuro che il candidato migliore sia Matteo Renzi
Sì lo al lo ha deciso congresso votando liberamente l'hanno fatto quale un paio di milioni di persone quindi ne siamo convinti perché è stata la nostra scelta poi io credo che noi abbiamo rispetto ad altri la forza di una classe dirigente
Cioè il fatto che ci sia Gentiloni che ci siamo inviti che ci sia del rio che ci sia Franceschini che ci sia Orlando che ci sia Martina che ci siano quelli che oggi stanno ben governando il Paese mi scuso se ne ha dimenticato qualcuno
E eh sicuramente un valore per il partito democratico e la popolarità di quelle personalità dimostra che c'è una classe dirigente in grado di governare il Paese immaginate
Diciamo un governo fatto da Di Maio Di Battista Taverna lombardi Toninelli non so se avrebbe lo stesso indice di gradimento ordine ho dei dubbi soprattutto la stessa affidabilità dopodiché io penso e e lo dico con assolutamente da con assoluta convinzione che se noi levarsi ma la leadership di Bach né Matteo Renzi al Partito Democratico andremo peggio le elezioni
Cioè che la forza del PD oggi la forza che il Pd a oggi è anche in parte è figlia della forza che ha Renzi come leader del partito democratico
E non penso che sostituendo iene è un altro o levando l'ipotesi della prospettiva guida del Paese noi otterremo un risultato migliore penso che otterremo risultato peggiore
Da qui è ovvio che non è detto che Renzi farà il presidente del Consiglio perché quello sta scritto il nostro Statuto tanto dobbiamo vincere le elezioni e poi
C'è una dinamica parlamentare normata dalla Costituzione che non non stabilisce un automatismo con quello che vogliono gli elettori del Pd
Credo che quella sia una possibilità tanto realistica quanto il partito democratico andrà bene alle elezioni è ovvio che se noi otterremo un risultato importante
Avremo più forza quando andremo dal presidente Repubblica fare il nome del nostro di quello che vorremmo Presidente del Consiglio per chiedere che quella per quel quell'incarico venga dato al segretario nostro partito
Penso che noi abbiamo di fronte mise in cui ci dobbiamo concentrare su questo obiettivo quello di far andar bene il partito democratico e di farlo andar bene attraverso la forza di una leadership plurale che c'è che affianca il segretario
E che dimostra che questo è un partito in grado di governare il Paese lo sta facendo in una legislatura come dicevo prima molto complicata può continuare a fare una prossima
La manovra stiamo entrando nell'autunno il tema di sempre ogni anno di questi giorni questa è una manovra un po'particolare però intanto perché è una manovra elettorale e insomma inutile girarci troppo intorno le manovre elettorali quelle che precedono le elezioni sono sempre
Un po'un po'sui generis stati vedete che Pato ammette subito fare avanti dice non ci sono soldi
E infatti adesso arriviamo lì qua ce ne sono ecco e fatti voglio chiederti ovviamente come bisogna usarli
Però appunto proprio per perché e questo è il tema anche che rende un po'differente questa manovra è forse la prima volta dopo tanti anni che la congiuntura per una serie di ragioni forse anche per qualche sicuramente merito per quello che è stato fatto in questi anni sicuramente si è creata una situazione un po'meno
Austera per usare l'aggettivo giusto rispetto a alle manovre precedenti allora però siccome non parliamo di risorse limitate
E la questione è abbastanza chiara bisogna fare delle scelte perché non non si possono fare per quanto la manovra si elettorale non si può cercare di accontentare tutti ora questo capitale a disposizione in questa manovra
In che modo deve essere speso te lo chiedo proprio come dicevo prima anche alla luce di un dibattito che è già partito
Che contrappone l'idea di puntare di più magari sulle giovani generazioni di fare qualcosa di forte di investire tutto sui giovani a fronte di chi dice attenzione
C'è un capitolo pensioni c'è un capitolo che riguarda le generazioni più più anziane che altrettanto urgente ora posto che non si può fare tutto perché sarebbe propagandistico illusorio sostenerlo
Il partito democratico che linea deve sostenere cosa deve chiedere al Governo
Ma siamo abbastanza su questo d'accordo col governo io credo che noi dobbiamo partire dal tema dell'occupazione giovanile
E dalla questione giovanile in generale cioè noi abbiamo migliorato tutti gli indicatori economici quello che è migliorato ma che ancora in una situazione drammatica e quello della disoccupazione giovanile che enormemente più alta della media europea
E che produce un problema anche in prospettiva cioè non lavorano oggi e non avrà una pensione domani tanto che noi siamo concentrati sulla ricerca di strumenti utili a produrre uno sciocco occupazionale oggi cioè a capire come
Aiutare l'occupazione giovanile o incentivando le assunzioni non so ma ci sono diversi strumenti su cui si sta studiando e si sta lavorando ma quella è la priorità e poi capire anche come garantire un trattamento pensionistico che è l'altra grande questione e che può oggi ai qualche milione di persone che sa di non aver maturato perché ha fatto solo lavori precari perché ha vissuto appunto della precarizzazione
Le condizioni i contributi tali Davide domani una pensione nemmeno minima
E quindi noi dobbiamo tenere insieme questi due aspetti cioè cercare di lavorare su costruire cicli occupazionali lunghi e duraturi soprattutto per quelle fasce di età che oggi non trovano lavoro
E poi capire come garanti di una pensione io non credo che qui sto ci metta in conflitto con gli attuali pensionati
Anche perché buona parte di quei pensionati usano una parte della loro pensione per diciamo sostenere la vita dei loro nipoti o dei loro figli c'è la situazione del Paese ormai da anni
è tenuta insieme da una specie di welfare familiare che Fassi e i risparmi delle generazioni precedenti sono investiti sulla vita dei figli e dei nipoti e spesso anche quelle pensioni
Cioè quando tu incontri il pensionato sì certo in alcuni casi richiede l'aumento delle pensioni ma è molto o capita molto più spesso che ti dice guarda nasce mia pensione però dare lavoro ai miei figli
Dare lavoro e niente ponti perché questo viene avvertito come un vero dramma del paese e lo è
Allora credo che con le risorse che ne abbiamo che secondo me non sono così poche dice il ministro dell'economia che fa giustamente il suo lavoro ma qualche margine in più grazie al fatto che cresciamo di più cambiare quella durante l'azione fiscale
Che alcune cose sono andate meglio di come avevamo previsto qualche margine esce
E che noi invece di fare come si faceva una volta le mille cose piccoline per tutti dobbiamo provare a concentrare concentrarle lievi sperare che onestamente sì anche questo l'orientamento del governo
C'è un altro tema che sicuramente centrale non lo non lo sarà solo in campagna elettorale ma c'è da giurare che
La campagna elettorale sarà molto incentrata su questa discussione il tema è quello dei migranti l'immigrazione
è un tema sul quale il governo ha fatto delle cose ha fatto delle cose di una certa rilevanza e che hanno prodotto anche un dibattito molto forte anche all'interno della sinistra
Ci sono stati anche al di là degli atti concreti che ha fatto il Governo che si incrociano ovviamente con con il risiko del Mediterraneo ci sono state anche diciamo delle delle prese di posizione
Che hanno che hanno fatto discutere hanno creato forse anche qualche spiazzamento penso in particolare alla frase di Renzi aiutiamoli a casa loro penso a Minniti
Che insomma usato dei toni alle volte molto molto forti nella nel trattare il tema ora entrambi hanno ovviamente dato la loro versione hanno spiegato diciamo che non considerano le loro affermazioni comunque distanti Issime dalle posizioni della destra però certo sentire echeggiare uno slogan come quello usato da Renzi
Ove edere Minniti molto molto celebrato anche sui giornali della destra per alcune prese di posizione credo che abbia sicuramente grado disorientamento in qualcuno
è chiaro che l'immigrazione è un tema complessissimo nessuno può affrontarlo dal piedistallo dando lezioni ideologiche no però la la domanda è c'è stato o c'è il rischio comunque
Che la sinistra per paura di essere travolta da un sentimento che c'è nella pancia del Paese
E cerchi in qualche modo di arginarlo questo sentimento magari avvicinandosi o comunque moderare do modo ho trovato col verbo più adatto alle posizioni storiche della destra per paura di essere travolti da questo onda
A me Barmen onestamente non sembra che abbiamo fatto questo perché insomma
Sto ai fatti
Noi abbiamo passato anni giustamente soli abbandonati dall'Europa salvare vite umane
Nel senso che quando ci dicevano fondati barconi noi abbiamo sempre risposto che prima si salvano le persone che rischia di morire poi si discute su come le si accoglie
E che era una vergogna che l'Europa lasciasse sola l'Italia a fare questo
Nonostante tutto non ci siamo fermati giustamente abbiamo continuato a fare
Abbiamo poi cercato soli di governare una questione enorme ora Minniti è stato crocifisso per una frase che non gli è avvenuta
Benissimo cioè noi abbiamo pensato che la tenuta del mo'grafica del Paese fosse a rischio ovviamente non lo era a rischio
Però coglieva un punto Minniti cioè di come la gestione dei flussi migratori che ormai non è più energie è un dato strutturale non c'è l'emergenza è sempre così perché purtroppo diciamo al
La volontà di fuggire e dall'ago Harrow dalla fame ci sarà sempre e con interi continenti una situazione come quella in cui sono dove dobbiamo abituarci a questo meccanismo
Ed è un tema che mette in sofferenza le democrazie occidentali perché crea conflitti crea fratture sociali crea paura è creare ansie che noi dobbiamo porci il tema di governare
Perché c'è chi decide di strumentalizzate magari e poi insomma albo
Noi siamo in un Paese incredibile in cui muore una bambina di quattro anni di malaria e trenta secondi dopo che hanno c'è la notizia che è morta tua il leader della destra italiana che dicono che è colpa degli immigrati in agenzia
Cioè a un livello di abiezione e il di mancanza anche solo del minimo senso di umanità che davvero oltre ogni limite
E però lo fanno perché pensano così probabilmente avviene anche di guadagnare dei voti e allora il tema di come interloquire interagire con quelle paure la sinistra porre anche perché quelli più spaventati sono la nostra gente
Sono i ceti popolari cioè se tu vai ho fatto qualche mese fa un dibattito con Pisapia speranze Ferrero che c'era un ordine c'è c'è ancora e lotta con noi contro di noi in questo caso all'Assemblea nazionale lascia il congresso dell'Arci in cui che provvide Ferrero adesso
Ai record di fare e roba
In cui l'oggetto della polemica che loro facevano era sui decreti Minniti sulla sicurezza dicendo che la sinistra non può usare quegli strumenti quegli argomenti e quelle politiche
E perché deve ragiona presentare un punto di vista diverso la povera gente caccia io mi sono permesso di dettagli che è facile dirlo da un salotto del centro di Milano ma se è vero periferia tu sai che appena esci di casa quello che ti chiedo non è
Sicurezza è tranquillità il che non significa che noi dobbiamo dire quello che dice Salvini anzi dobbiamo dire esattamente l'opposto però soprattutto dobbiamo dare gli strumenti per governare una questione già come si fa
Abbiamo fatto delle norme diverse che dicono delle cose normali famoso decreto Minniti stabiliva che sta fu quando arriva uno per decidere se addirittura
All'asilo politico non cinque mentre due anni ma scene Treves massimo quattro mesi
Perché in quel tempo che ci voleva si grava l'abbandono di quella povera persona alla criminalità è stata estratta senza nulla da fare in attesa di sapere se poteva rimanere qualcuno
Poteva tranquillamente prendersele utilizzarlo come manodopera criminale
Abbiamo detto che se tu commette un reato io ti do al foglio di via non è che ti do il foglio di via esci dalla questura e continui
Finché non te ne vai ritengo in viale cioè abbiamo semplicemente reso le norme che c'erano più giuste e anche un pochino più dure nei confronti di chi viene commette dei reati
E poi abbiamo cercato di costruire una politica di dialogo pone i Paesi da cui i flussi partono e attraverso cui i flussi transitano investendo molto sul rapporto con la Libia ma non solo con la Libia
Aumentando le risorse in cooperazione internazionale che vuol dire aiutiamoli a casa loro cioè se tu vuoi evitare che uno scatti per la guerra scatena sempre ed è giusto che scatti che lo accogliamo
Ma se tu puoi evitare il migrante economico cioè quello che scappa perché c'è la fame nel suo Paese
Tu devi costruire le condizioni per cui in quel Paese non ci sia più la fame e quindi aiutare quel migrante a casa sua con la cooperazione internazionale con gli investimenti con i rapporti di partenariato che abbiamo costruito
Questo politica complessiva prodotto dei risultati nel senso che sono arrivati questa estate il meno i flussi sono minori
E noi abbiamo festeggiato questo risultato io dico che serve qualcosa in più visto che recentemente lo ha riconosciuto anche il ministro Minniti
E che a me non basta sapere che non arrivano più perché voglio sapere dove stanno nel senso che se il migrante che scappa dalla guerra
Non arriva qui
Perché muore ammazzato nel deserto perché finisce in un campo di concentramento torturato in Libia non arriva qua ma il problema resta e non ci dobbiamo far carico
Perché non possiamo far finta che il sentivate non arrivi quando esiste e allora si investiamo sulla Libia abbiamo il dovere di chiedere che in Libia i luoghi dove si fa Colli Enza rispettino gli standard
Delle rispetti di accoglienza e rispettino i diritti umani dobbiamo chiedere come abbiamo fatto che là dentro etico entrino le organizzazioni internazionali di controllo
Dobbiamo chiedere come ha fatto Gentiloni l'altro giorno e gli Stati Uniti che l'ONU torni in Libia cioè dobbiamo costruire le condizioni per cui quel Paese sia sicuro anche per chi ci arriva
E non prende più il barcone rischiando di Meriem di morire ma appunto deve rimanere lì se rimane lì in condizioni in cui si può vivere una vita serena e dignitosa dobbiamo costruire secondo me ho visto c'è anche una raccolta di firme su questo
Di una proposta fatta da Emma Bonino
Una legislazione che superi la Bossi-Fini che è uno dei problemi
Il reato di immigrazione clandestina che rende più difficile gestire flussi ho visto che anche questo ha detto Minniti poi quando dice le cose di sinistra non se ne accorge nessuno curiosamente perché il se ne fa una caricatura spesso
Credo che noi dobbiamo investire di più sulle politiche d'integrazione anche su questo abbiamo annunciato che faremo una misura specifica
Poi però c'è qualcosa in più che deve fare il Pd non Minniti una battaglia culturale contro il razzismo che sta crescendo in questo Paese che sta crescendo anche dentro il partito democratico in alcuni casi
E che alcune cose o l'altro giorno abbiamo espulso quello che aveva detto paghiamo una crociera per tornare a casa loro ai migranti che aprirà
Cioè ci sono cioè in questo Paese il fatto che per anni non sia stata gestita adeguatamente la vicenda dei flussi migratori ha prodotto comunque un crescente ripresa di un sentimento razzista
Che noi dobbiamo contrastare dobbiamo contrastare con gli strumenti della politica spiegando raccontando
E però dobbiamo anche chiedere ai nostri amministratori di fare di più tanto che adesso gli abbiamo dati poteri perché guardate ne abbiamo lo sparare il meccanismo di gestione diffusa
Della dell'accoglienza che sarebbe la soluzione a tutti i nostri problemi perché tu vedi le grandi concentrazioni
Dai dei numeri di migranti a ogni comune nella misura in cui il Comune può assorbire
A quel programma hanno aderito tre mila comuni circa in Italia su otto mila vuol dire che ci sono quasi due terzi dei comuni italiani che non aderiscono nostra
Parte di quei due terzi dei comuni italiani sono governati o amministrati da sindaci del partito democratico
Io credo che noi su questo dobbiamo spiegare a tutti che c'è un problema che se quel problema fosse gestito nella condivisione tra tutti nessuno se ne accorgerebbe più non sarebbe più un problema
E noi otterremmo una appunto gestione l'accoglienza che non sarebbe vissuta come un problema perché diventerebbe integrazione
E credo che su questo non ci dobbiamo spendere di più
Anche
Portando a casa prima della fine della legislatura norme che non c'entrano direttamente con l'immigrazione ma che sono norme rigide mi civiltà che danno un segnale come lo ius soli che oggi com'è noto è fermo al Senato
Stavo appunto per chiederti questo
Insomma la questione si è un po'ingarbugliata mettiamola così sullo ius soli sarebbe a mio giudizio una ferita se questa legislatura si chiudesse senza l'approvazione di questa legge che tra l'altro ha già passato l'approvazione di di un ramo del Parlamento
La questione è è molto semplice luglio soli non è un provvedimento popolare in questo momento anche qui ce lo dicono molti sondaggi e probabilmente in questo caso purtroppo sono anche abbastanza attendibili
Io però penso che il peggio che potrebbe accadere è proprio che si rinunciasse ad approvare una legge così importante per paura
Di non riuscire a farla comprendere per paura di non riuscire a veicolarla che sarebbe una sconfitta doppia in questo caso ma è questo il problema il governo ha paura di mettere la fiducia di insistere perché teme l'impopolarità
No questo è un argomento che ha usato Romano Prodi dicendo una cosa falsa è sbagliata ingenerosa nei confronti del partito democratico perché non stiamo discutendo dello ius soli perché lo ha voluto il part i due democratico lo ha scritto il partito democratico lo ha approvato alla Camera il partito democratico lo ha portato al Senato il partito democratico perché il partito democratico sta provando ad approvarla anche al Senato
Non lo vuole tutto il resto del Parlamento quasi non lo vuole il Movimento cinque Stelle non vuole Forza Italia non lo vuole la lega non lo vuole sostanzialmente nessuno
Minacciano l'inferno la guerra civile la rivoluzione se lo approviamo
E mi ha mi aspetterei di fronte a una atteggiamento del genere da parte del gran parte delle forze politiche che almeno
I fondatori e grandi parti del partito democratico ci dessero una mano a fare quella battaglia all'opinione pubblica invece di prendersela con gli uffici ci stanno provando
Però questo attiene riscosse
Io credo che quei sondaggi siano vivi
Penso che ci sia un problema perché questo indagini si basano su una percezione falsa di quello che io lo ius soli lo dico col sondaggio metro personale cioè a me capita alle feste dell'Unità
Che i nostri militanti mi fermai dice ma perché volete dare la cittadinanza tutti quelli che arrivano con i barconi perché questa passato
Lo ius soli è un'altra cosa significa che se uno è figlio di immigrati nato in Italia
E ha completato un ciclo di studi in Italia ha diretto alla cittadinanza italiana perché Italia
Parliamo di quelli che vanno a scuola con mia figlia che vanno all'università qui i nostri studenti
Che parlano spesso solo italiano che il paese d'origine loro genitori non hanno manco l'ho mai visto in vita loro e che per la legge italiani non sono considerati cittadini del nostro Paese noi vogliamo sanare questa ingiustizia evidente
E dobbiamo farlo e dobbiamo riuscirci qual è il problema problema è che nel due mila tredici non abbiamo vinto le elezioni che quindi noi al Senato non abbiamo la maggioranza ad approvarlo alla Camera lo abbiamo fatto
Purtroppo nel passaggio da camera e sanato un pezzo della maggioranza di governo ha cambiato idea
Partito di Alfano oggi non vuole più approvare la stessa legge identica come lo approvata alla Camera fanno vota Lupi la vota hanno votato tutti noi facemmo una mediazione anche faticosa per noi che volevamo un po'di più di quello che abbiamo scritto in quella legge proprio per venire incontro alle richieste
Dei nostri partner di governo
Avendo loro cambiato idea noi al Senato non abbiamo
L'altro giorno abbiamo deciso di non cannibalizza nella discussione al Senato cosa che fece arrabbiare Delrio che se la prese con il gruppo Lanza al Senato e abbiamo fatto bene invece a non calendarizzarla perché l'avessimo calendarizzate portare in aula lo ius soli sarebbe morto
Perché al primo emendamento su cui andavamo sotto non avendo i numeri la legge doveva ritorna centrale fino al Senato con l'ostruzionismo poi tornare alla Camera ricominciamo daccapo quindi noi non l'abbiamo portata in discussione perché ad oggi non ci sono i numeri peraltro io credo che ci sia solo un modo di approvarla lo dissi quand'ero reggente del partito democratico quei pochi mesi dopo le dimissioni del segretario prima del congresso l'unico modo che il governo decida di mettere la fiducia sullo ius soli
Perché mettendoci la fiducia al Senato io credo che alla fine il buonsenso prevarrebbe tutti voterebbero la fiducia anzi c'è anche qualche partito in questo caso lodevolmente va Fratoianni sinistra italiana hanno dichiarato che voterebbero anche loro per una volta una fiducia tecnica sullo ius soli quindi noi potremmo riuscire ad approvare
La scelta sta al presidente del Consiglio non gli avevamo l'ho chiesto di approvarla prima dell'estate Luís prima dell'estate ci disse oggi non ci sono le condizioni andiamo in autunno
Quando nei giorni scorsi questo dibattito è ripreso ci ha ricordato che eravamo ancora tecnicamente in estate perché in autunno credo ci siamo entrati ieri
Dal clima non c'eravamo confusi e pensavano fossimo già in inverno addirittura in alcuni casi
Oggi siamo ufficialmente in autunno quindi inizia la fase in cui dobbiamo assumere definitivamente questa decisione
Presidente del Consiglio ha confermato la sua volontà di approvarlo noi ovviamente abbiamo piena fiducia
In quello che sceglie RAI che deciderà Gentiloni nella sua capacità di costruire quella maggioranza necessaria
E quindi credo che quell'impegno di uscire ma mantenere c'è solo bisogno del tempo necessario costruire quell'accordo politico che consenta di non far capire che Averno sullo ius soli alla vigilia l'approvazione la legge di stabilità che non sarebbe un bene per nessuno
Dobbiamo o andare verso la conclusione però un altro paio di cose vorrei vorrei chiederti prima di prima di chiudere la prima in realtà mi è venuta in mente mentre ascoltava tua risposta sulla sull'immigrazione tu hai hai
Parlato ovviamente della necessità di stabilizzare la Libia come un elemento chiave della delle politiche per gestire regolare i flussi
L'impressione molto netta
E che
Una delle una delle mosse che l'Italia ha messo in campo per provare diciamo a a giocare un ruolo nella stabilizzazione sia stata la scelta di rimandare di nuovo l'ambasciatore italiano in Egitto ambasciatore che come sappiamo tutti era stato richiamato per la vicenda dire geni
Si è fatta una scelta che sicuramente a che fare con con ragioni geopolitiche chiamiamole così è stata una scelta però motivata anche ufficialmente perché dall'idea che si potesse rimandare il nostro diplomatico al Cairo grazie alla all'arrivo di nuove carte all'arrivo di una di un nuovo di una nuova collaborazione da parte delle autorità dizione per appurare la verità su un fatto che rimane di una gravità sconvolgente la morte nel modo più orribile e incredibile dire di un nostro di uno studio era Gazzola
Voglio chiederti perché credo che su un tema sul quale secondo me essa ebbene non spegnere mai troppo i riflettori siccome queste carte che poi sono state inviate al Cairo non sembrano essere carte che spieghino molto di più di quello che già abbastanza chiaro al di là delle carte
è stato un errore di mandare l'ambasciatore al Cairo no io non credo perché non l'assenza d'ambasciatore non fasce non produceva la verità su la fine sulla morte di Giulio Regent non e non credo neanche che questo sia il problema noi abbiamo avviato una discussione molto dura quando accade il fatto drammatico con l'Egitto
Abbiamo ottenuto anche qualche passo avanti perché almeno c'è un dialogo tra i sistemi giudiziari tra le procure
Che acconsentito a una procura seria come la Procura di Roma il procuratore capo Pignatone di
Iniziare anche un'istruttoria di verificare le carte di controllare i di esercitare quindi anche un ruolo di pressione nei confronti dell'ordinamento giudiziario egiziano per cercare di arrivare alla verità
Abbiamo continuato per vie diplomatiche non solo a esercitare questa pressione e a chiedere che non si spenga nove i riflettori che sia fatta giustiziere quindi che sia planare la verità sono emersi comunque dei fatti nuovi poi io non sono in grado di valutare la profondità delle notizie che sono in quelle carte non spetta a me farlo però sicuramente non sono sufficienti
L'ambasciatore è stato rimandato lì anche per esercitare un ruolo di affiancamento e di sostegno di chi dall'Italia e non solo sta in piedi indagando su Giulio Gerry
Io credo che noi dobbiamo avere fiducia nel lavoro che stanno facendo o almeno la parte italiana historiae sono libero da incarichi di governo Cuasso esprimere una certa maggior fiducia da parte italiana che in quelle egiziane evidentemente
E cercare di metterli nelle condizioni di fare questo lavoro le polemiche continua che comprendo pienamente quando a farle anche giustamente la famiglia che svolge
Un giusto è inevitabile stimolo che questa dice diceva non sia dimenticata e a che si vada avanti si usino tutti gli strumenti possibili
La cosa che mi dispiace enti persino una vicenda come quella di Giulio dei geni a volte diventa viene strumentalizzata politicamente perché si cerca di lucrare qualche voto su questo
Mi sembra il modo meno rispettoso di onorare la memoria Giulio degeneri anche di aiutare chi sta cercando la verità
Un'ultima questione perché abbiamo abbiamo verso la chiusura però siccome siamo alla festa dell'Unità di Roma tu sei stato
Per tre anni credo no due e mezzo due e mezzo insomma il commissario in questa città per il Partito Democratico hai vissuto alcuni dei momenti più che difficili
E la sinistra in questa fosse forse i più difficili in assoluto tutto sommato del dopoguerra per lo meno ovviamente
Allora voglio chiederti due cose la prima
Relativa al di là diciamo della un po'arrivo al Campidoglio Roma è una città che ha dei problemi enormi e soprattutto problemi che si sono ampliati in questi anni per esempio se paragonati invece allo sviluppo che ha avuto una città come Milano che ha avuto un percorso completamente opposto a quello di Roma nell'ultimo decennio
Si discute della possibilità anche che ci sia un piano straordinario per Roma da parte del governo e io personalmente penso che sia una buona idea a patto di trovare il modo investire le risorse eventuali in idee giuste ti chiedo se questa è una priorità se il governo deve mettere un capitolo Roma cioè il rilancio della capitale del Paese nella sua agenda imminente
E l'altra questione ovviamente riguarda invece il governo della capitale
Sulla prova della raggi credo che ciascuno possa essersi fatto un'idea abbastanza chiara dopo questo anno
La questione vera è il partito democratico è pronto a un'alternativa
Visto che tra l'altro le lezioni non è nemmeno detto che siano che siano la scadenza naturale della consiliatura
O c'è il rischio che il partito democratico arrivi impreparato alla all'offerta di un'alternativa politica che insomma molti appare a questo punto indispensabile
Ma
Roma Milano sono realtà molto differenti e anche città diverse per come sono urbanisticamente cresciute come si sono sviluppate e il rischio del tipo di assetto economico industriale che hanno per le dimensioni per tante ragioni sono diverse e difficilmente paragonabili però non c'è dubbio che noi oggi abbiamo diciamo Milano in grande spolvero e Roma nella polvere in grande spolvero Roma nella polvere
Io ho detto in questi anni che che ho fatto il commissario che quella di Roma era è
Resta e sarà sempre una grande questione nazionale perché in tutti i Paesi del mondo euro su tutti i Paesi d'Europa la ripresa è stata trainata dei capitali
In tutti ma non in Italia dove i tassi di crescita e di sviluppo di Roma sono inferiori alla media nazionale su molti dei principali indicatori
E questo problema da un problema figlio di un ritardo storico ma anche figlio del fatto che questa città è amministrata con i poteri di quanti quasi un comune di tutti gli altri Comuni
Che non ha appunto di norme di risorse che sarebbero necessarie ad essere amministrata in modo adeguato
E che in qualche modo in questi anni si è sedimentato un sentimento anti romano nelle classi dirigenti del Paese per ragioni varie
Un po'perché c'è nella
Sotto terra e sottotraccia c'è sempre stato
Nei momenti difficili l'emersione di questo sentimento nella storia del nostro Paese un po'anche per responsabilità nostra perché per due volte a Roma
Questa città è stata non dico utilizzata perché non è non sarebbe corretto ma è stata la piattaforma di lancio di un progetto nazionale
Rutelli sindaco prova a fare il presidente del Consiglio Veltroni sindaco prova a fare il presidente del Consiglio
Per due volte quel Progetto è finito con una sconfitta e una città politicamente a quella doppia sconfitta pagato alcun prezzo evidentemente perché
E che poi diciamo c'è stata una reazione nel resto del Paese nelle sue classi dirigenti
è chiaro che noi oggi abbiamo bisogno di riconnettere lo diceva il segretario Andrea Casu all'inizio riconnettere la costruzione di un Progetto per Roma con la vicenda nazionale
Perché se no non ci riusciamo senza Roma non ce la fa il Paese ma senza l'Italia non ce la fa a Roma e questo sarà un pezzo del lavoro che il nuovo gruppo dirigente dovrà fare poi noi dobbiamo anche capire costruire non è ancora il momento probabilmente però diciamo una lettura condivisa di quello che è successo nel decennio due mila otto due mila diciassette
E che
Cioè il declino di questa città è stato abbastanza evidente in questi dieci anni e noi dobbiamo chiederci perché quali sono le ragioni perché noi non abbiamo saputo costruire una sfida che dopo il le dimissioni di Veltroni ci portasse a vincere le elezioni
Perché non siamo riusciti a farlo successivamente costruendo un progetto in grado di amministrare la città
Dobbiamo anche chiederci perché che è uno dei miei crucci i protagonisti del dibattito sulla città sono da trenta dal novantatré sostanzialmente Sante stessi
Cioè quando parliamo di Roma ne parliamo io ne parla Morassut ne parla Tocci ne parla già che è parlar Causi ne parlano so spero di non aver dimenticato nessuno
Ma io ho dimenticato secondo Bettini dire no perché Bettini e io per questo lo apprezzo lo stimo ancor di più è uno di quelli che ha detto io ho gestito da dominus questa la politica in questa città per tanti anni quando ha smesso ho smesso
Faccio il parlamentare europeo non me ne occupo più non intervengo più non partecipa ai congressi non è più un protagonista della vita di questa città
Cioè è uno che se lo chiami ti dai consigli si richiede un parete che scrive documenti scrivi libri fa cose che sono punti
Al nostro dibattito però ha fatto una scelta esplicita e chiara
Ora io mi chiedo perché poi ognuno di noi protagonisti o da un po'meno gli altri da un po'di più della vicenda di questa città alla sua Rete di Esperti pensatori di riferimento prove io mi chiedo ma è possibile che in una città di tre milioni di abitanti con diverse università con diversi centri di ricerca poli d'eccellenza
è possibile che in vent'anni non si è emerso qualcuno che ha qualcosa da dire su questa città di nuovo ed innovativo no non è possibile ci sarà perché non è protagonista di questa discussione
Perché il partito democratico non riesce a intercettare quelle idee quelle forze nuove io quando ho smesso di fare il commissario ho fatto due cose una subito prima una subito dopo le quali sono molto convinto
Quella subito prima è stata dire non non non no alle soluzioni presunte autorevoli
No ai grandi nomi cioè lasciamo la gestione del partito democratico di Roma ha un gruppo dirigente nuovo possibilmente giovane e volenteroso di cimentarsi con una sfida enorme
Perché noi abbiamo già dato abbiamo avuto e abbiamo dato da questa città possiamo dare qualche consiglio
Ma non si può partire da chi ha già avuto ripartire da chi ha già avuto un ruolo così importante nella storia di questa città
E quello che ha fatto un minuto dopo è sparire al dibattito cioè io non ho più detto una parola su quello che accadeva a Roma dal giorno in cui ho smesso di fare il commissario per una ragione banale
Perché se tu investi sul nuovo gruppo dirigente e poi quotidianamente occupi la scena della vicenda politica romana so fuochi quel nuovo gruppo dirigente
E allora lo dico con stima affetto gratitudine a molti di quelli che hanno vissuto con nelle fasi difficili di questi anni o quelle precedenti di cercare di emulare questa mia scelte cioè io credo che non firmo bisogno di mettere alla prova questi
Diciamo che non so manco più ragazzi questi uomini e queste donne
A cui abbiamo che abbiamo scelto per dirigere la federazione di Roma senza cercare di decidere per loro condizionarli metterli in grado di fare questo lavoro di ricostruzione
Perché tocca a loro spetta loro se saranno all'altezza dipende dall'umore non da quanto Novellini vigileremo però con un po'di generosità è un po'di fiducia puntare su una classe dirigente nuova plurale c'erano quattro candidati tutti bravi
Che hanno affrontato un congresso difficile ma vero che oggi hanno sulle spalle la gestione della federazione di Roma
Cioè quindi della più importante federazione il principale partito del Paese la capitale d'Italia e che devono essere messi nelle condizioni di farlo liberamente senza condizionamenti di andare a cercare della città
Quelle competenze che sono necessarie ad amministrarla due immani più
Dobbiamo fare delle scelte amministrative che servono a farci vince le elezioni ma poi ci impediscono di amministrare degnamente la città perché quella è una delle origini dei mali della politica nelle città di questi anni
Guardate ora lo dico è facile adesso però io votai sassoni alle primarie l'ultima volta
A posteriori penso che se no se quelle prima avesse vinto Gentiloni questa città non sarebbe andata come è andata fin qui
è che noi tutti non la John Hamburg su chi era il più capace ad amministrare la città ma su quello che presumibilmente ci avrebbe fatto vince e questo produsse dei disastri amministrativi
Se ti abbiamo finito però una domanda proprio secca saranno elezioni a tre quelle che ci aspettano l'anno prossimo
Ma chi sarà il vero nazionali ovviamente ma chi sarà il vero avversario del partito democratico il centrodestra di Berlusconi o Grillo perché per per due anni abbiamo vissuto come si andassimo verso un merce Pd Grillo però l'impressione che forse si era si era sbagliato nel calcolare l'antagonista principale c'è il secondo ed il principale avesse il partito democratico rischia di essere il partito democratico cenno fissi a ricostruirsi mo'un minimo di
Ciao volontà collettiva di combattere questa battaglia non correremo rischi guardate cosa accade agli altri cioè se uno dice una sciocchezza
Quando Di Maio dice una cretinata hai subito tutti quegli altri che si stringono intorno a Di Maio lo difende quando dice una cosa giusta cosa che capita abbastanza di rado però ogni tanto capiterà anche a Luís viene osannato e portato in trionfo
Noi siamo abituati a una modalità differente per cui se dice una sciocchezza i primi che ti saltano addosso sono i due compagni di partito sedici una cosa giusta e magari se popolare in quel momento
Inizia il gioco dei distinguo si questa giusta ma sì però aggiungiamo questo sì però cioè appena c'è uno un po'più qua questa modalità autodistruttiva è quella che in qualche modo ci indebolisce
Cioè noi abbiamo passato gli ultimi tre anni in cui
Aprivi la pagina a sinistra dei giornali e c'era la dichiarazione del governo e a pagina destra quella che di solito è dedicata alle opposizioni c'era l'intervista un esponente del Partito Democratico che criticava il governo con
Argomenti peggiori di quelli che usavano le precisazioni
Ora io a ostiche eretiche ci fosse almeno per i mesi della campagna una moratoria del dibattito interno che invece vedo continuare abbastanza appassionato
E il tentativo di dedicarci a una campagna elettorale guardate a luglio
Noi abbiamo discusso per dieci giorni dell'abbraccio tra Maria Elena Boschi e Giuliano Pisapia io ho rifiutato diverse interviste anche a voi
Che mi chiedevate un'intervista commenta dell'abbraccio tra Maria Elena Boschi Giuliano Pisapia troppo affettuoso troppo poco affettuoso meglio una virile stretta di mano uno sguardo di nascosto un abbraccio dietro al palco un bacetto o addirittura un appassionato
Vado Basho serio
Io mi metto nei panni di quello che fa fatica arrivare a fine mese che c'è il figlio disoccupato di quel figlio disoccupato e diciamo regionali diamo che dice la sinistra e la trova dibattere della Brat tratta tra di noi a litigare tra di noi sulla braccio basti Pisapia
Credo ci prenda per ma
Allora vorrei che nei prossimi sei mesi noi mettessimo al centralità politica italiana un partito che smette di litigare al suo interno si mette una discussione ossessiva estenuante tra di noi sul nulla e si dedica ad andare a prendere i voti degli italiani se facciamo così non aveva avversari
Altrimenti il rischio che
Ad vince le elezioni sia a destra che aveva portato il Paese in recessione o il Movimento cinque stelle che appunto a Roma conosciamo bene
è un rischio concreto che io credo noi abbiamo il dovere di evitare con ogni strumento
Grazie grazie buona notte