Il patrimonio culturale italiano: da bene negato a patrimonio di tutti

Le sette ma quella che si occupa di scuole università Beni e attività culturali del Senato
Sono molto molto felice vi devo dire la verità è molto orgogliosa di aver organizzato oggi insieme al tavolo cultura di Roma
Di Torino
Questo convegno sono contenta che questo convegno accada in questa giornata particolare perché sapete oggi festeggiamo diciamo il Pat il patrono San Francesco
Io festeggio poi da bolognese anche il patrono della mia città San Petronio
Ed è anche la giornata del dono stamattina infatti in Senato partecipato una bella iniziativa con le scuole
Sulla sull'importanza del donare del due uno
Allora vorrei ricollegare un po'tutto questo simbolicamente anche molto velocemente perché poi lascerò la parola a relatori più autorevoli di me però vorrei ecco le gare con questo filo ideale San Francesco che in un certo senso può essere considerato il promotore di un ecologismo ante litteram uno colui che ci ha cantato la bellezza del creato e ci ha così ricordato invitato ad apprezzare questa bellezza che ci circonda
E che ci è stata donata in vario modo e allora ecco anche il significato della giornata del dono istituita proprio il giorno di San Francesco ed ecco anche questo nostro convegno sul nostro patrimonio culturale materiale che in materiale e paesaggistico e lo dico perché spesso quando si parla di patrimonio culturale si tende a ragionare in termini di patrimonio artistico patrimonio architettonico ma più spesso ci si dimentica poi anche invece di tutto l'altra parte del nostro patrimonio culturale che formato dalle arti visive dalla musica
Dalla recitazione quindi dal teatro alla danza il paesaggio ma perché no anche il patrimonio enogastronomico né oggi quindi vogliamo fare un ragionamento a trecentosessanta gradi su questa grande ricchezza che ci è stata donata
Che ci è stata donata e che noi abbiamo l'obbligo quindi di conservare di proteggerne e di tramandare alle persone che abiteranno questo nostro Paese dopo Dinoi
è un compito che ci ci ci viene ricordato e io come parlamentare ho l'obbligo come tutti noi forse abbiamo anche l'obbligo come cittadini in primis
A rispettare questo compito che abbiamo perché la nostra carta costituzionale che ce lo ricorda sono stati i nostri padri costituenti che hanno avuto la premura e la preoccupazione di lasciare ai posteri di ricordare a tutti noi quanto sia importante
Questa attività quotidiana di difesa quindi di tutela ma anche di valorizzazione e di promozione di questo grande dono che abbiamo ho avuto la fortuna
Di ricevere in eredità
Ecco allora che questo Done particolarmente prezioso in tutte le sue
Componenti perché
E noi rigettiamo la narrativa per cui il nostro patrimonio culturale è il petrolio di questo Paese ci fa porre ore questa similitudine
Intanto perché al petrolio sono legati fatti umani che vanno sicuramente nella direzione opposta di quello che è lo spirito invece del dono se lo intendiamo nella sua attività appunto di donazione come
Attività di sviluppo di una capacità di cooperazione e collaborazione condivisione solidarietà e quindi anche di crescita attraverso il donarsi il petrolio ci ricorda tutt'altro
Non si ricorda una collettività che vive in pace ci ricorda forse comunità che vivono in guerra e perciò noi rigettiamo questa similitudine con una risorsa tra l'altro esauriva vile che ricorda lo sfruttamento di territori e di popoli ci piace invece di più
E spero così anche di non ricevere le bacchettate del professor Montanari certificazione di più voglio pensarlo come un generatore di Enrichetta
Come
Generatore di ricchezza intellettuale e spirituale e morale e di conoscenza quella ricchezza Camp fondamentale per l'lo sviluppo di tutti noi come
Come individui e come parte di di una collettività che vide appunto la propria vita in comune
Rispettando i valori della della tolleranza e del rispetto anche nei confronti della bellezza che ci circonda
Dunque è un bene prezioso come dicevo che va tutelato e va valorizzato ce lo ricorda la nostra Costituzione ci ricorda anche la nostra costituzione che va promosso nel senso che va diffuso e reso accessibile
E dobbiamo fare in modo che il diritto
Alla soggettivo alla partecipazione alla vita culturale così come sancito dall'articolo ventisette della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ciò applica anche in questo senso
A adoperarci quotidianamente affinché ogni individuo abbia la possibilità di esercitare questo diritto
Ahimè però devo dire questa sarà l'unica
Nota politica diciamo almeno da parte mia in questo convegno che non vuole essere un convegno politico ad andare oltre vuole avere un respiro molto più alto
Ahimè però almeno nel corso di questa legislatura diciamo che la storia della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale è una storia grigia e non a caso dico grigio perché ha una storia incolore
Che talvolta si tinge di noir
AN
E a volte invece è illuminata graffia alla tenacia del singolo non charter grate ad un'agenda politica che abbia rispetto della corte con della scusate della nostra carta costituzionale da un'agenda politica lungimirante in questa legislatura abbiamo avuto molti provvedimenti
Andando dato sblocchi Italia
Alla riforma del ministero dei Beni e delle Attività culturali che è stata fatta con decreto ministeriale alla Madia ha il correttivo nel Codice degli appalti tutti i provvedimenti che hanno progressivamente visto lo smantellamento questo tentativo di smantellamento della tutela del nostro patrimonio
E la progressiva identificazione della valorizzazione come monetizzazione ovvero io ti valorizzo perché mi rendi e mi renderai
E se così non è che ero io leggo ai margini di un circuito di valorizzazione del nostro patrimonio ecco noi crediamo che agende politiche di questo tipo siano quelle che poi civili fanno propendere per mettere nel sottotitolo di questo nostro convegno due il della al il l'aggettivo negato ciò è un bene negato la negazione a Fabrica attraverso questo attraverso la negazione dell'importanza della tutela e la negazione di quella che è l'essenza
Vera della valorizzazione quindi il riconoscimento di quello che è la vera ricchezza del nostro patrimonio culturale che non è solo lo unicamente non deve essere solo unicamente generatore di moneta proprio perché vi dicevo il generatore di ben altra ricchezza
La strada da percorre tra quindi la negazione e passatemi il termine una restituzione alla collettività
Di questo diritto e di questo patrimonio c'è ed è percorribile
è ne parleremo oggi con amministratori con Esperti
Con anche un'artigiana della tutela che quotidianamente si trova di fronte alle ricadute concrete le iniziative legislative hanno delle iniziative permettetemi governative perché io voglio almeno in questa sede
Come dire scrollare a me di dosso una certa responsabilità hanno sulla tutela e la valorizzazione quotidianamente ne parleremo anche con chi quotidianamente
Fa denuncia o critica costruttiva attraverso
I i mezzi di informazione anche qui c'ha un ruolo importante un ruolo non ruolo forse importante dell'informazione quando parliamo di tutte le valorizzazione ecco quindi io vi saluto dicendo che a questo convegno ci sono degli invitati di pietra e sono i rappresentanti delle professioni di coloro che ogni giorno lavorano nel mondo dei beni culturali
E che però avranno voce in un convegno che stiamo organizzando
Per i prossimi mesi e chi ho voluto
Dedicare a loro
Specificamente perché sono una classe di lavoratori dimenticati maltrattati e che quindi credo meritino un convegno a loro unicamente dedicato
E gli altri
Gli altri invitati di pietra sono i docenti e rappresentanti della scuola perché è vero che tutte le valorizzazione e quindi
La
L'accompagnamento perché anche qui il termine educazione ma a volte
Ricorda
Delle cose del passato che non mi piace non termine ambiguo che può essere positivo ma passano anche negativo e quindi mi piace di più l'accompagnamento il prendere per mano
Le generazioni di giovani accompagnarle ad essere un una società adulta in grado di esprimere sensibilità nei confronti della ricchezza e della bellezza che ci circonda e quindi in grado anche di formare quella domanda
Di tutela e di valorizzazione domanda critica presente con il fiato sul collo che fa sì che poi il legislatore abbia meno margini per smantellare la tutela o per fare una valorizzazione zeppa bislacca e andare invece verso una una agenda politica più virtuosa ringrazio
Il Senato ringrazio il presidente del Senato grasso che ci ha voluto concedere questa bella sala la sala Zuccari ringrazio tutti i relatori che con grande generosità oggi sono qui con noi
Ringrazio il tavolo di della Cultura di Roma ed il Torino
Ringrazio le mie collaboratrici Anna Elisa e Maria Giovanna senza le quali l'organizzazione non farebbe è stata quella che è
E ringrazio infine tutti voi che state partecipando qui personalmente da casa seguendo la diretta streaming anche coloro che rivedranno il video di questa giornata
Perché poi durante il dibattito sono convinta che anche da voi arriveranno degli stimoli e delle sollecitazioni molti in per tanti e preziose per me era infatti a tutte le autorità che sono qui oggi e passo quindi la parola Tomaso Montanari che purtroppo ci dovrà abbandonare per altri impegni ma che insomma credo con la consueta generosità intellettuale sì arricchì era nel corso del suo intervento grazie a tutti
Sono io che ringrazio per questo invito la senatrice Michela Montevecchi l'amica Michela per corre preso questa iniziativa e il Movimento cinque Stelle non è comune avere occasione di incontro sul patrimonio culturale che non siano all'insegna dello sfruttamento estrattivo del petrolio d'Italia
E sono dunque preziose
E davvero da coltivare
Con amore mi scuso ma oggi per l'appunto San Francesco come presidente di Libertà e Giustizia devo essere a Firenze l'abbiamo organizzato insieme a Libera di don Ciotti una al momento di ascolto sulla povertà sulle povertà di questo Paese
Perché sono l'altra faccia uno delle del dei motivi per cui patrimonio è negato povertà materiali povertà culturali
Che non solo non vengono l'Enit risolte dalla politica ma vengono cavalcate aggravate spesso e dunque è per questo che vi troppo il presto lasciare e me ne scuso
Io proposto di parlare dell'articolo nove cui sono particolarmente affezionato abbiamo difeso insieme la Costituzione il quattro dicembre va anche attuata questa Costituzione va anche conosciuta
L'articolo nove sostanzialmente stato espiantato dal corpo dalla Costituzione dalla politica di questi ultimi due governi e soprattutto al misto Franceschini il peggior ministro per i Beni culturali che la sera la Repubblica conosca a mio giudizio mi piace dirlo
Diciamo
Non è
Non è un giudizio politico diciamo giudizio oggettivo
Sblocca Italia è stato citato legge Matia riforma Franceschini aggiungiamo l'esportazione selvaggio del patrimonio culturale che va a svendere la base storica della tutela del patrimonio in questo paese c'è un'idea molto precisa
Per fortuna anche documentabile qualcuno di voi ricorderà ed è affidato so se dire per fortuna o purtroppo alla memoria storica del Paese un incontro aprono la porta a porta indiretta fra Matteo Salvini e Maria Elena Boschi
Dove giganti della vita pubblica del Paese in cui eravamo in piena campagna referendaria Salvini
Dice alla ministra boschiva insomma basta parlare di Costituzione alla gente non importa nulla dalla Costituzione ma perché non risolvete i problemi della gente per esempio volendo le sovrintendenze
E la boschi risponde ma lo stiamo facendo il ministro Franceschini lo sta facendo dateci tempo
E e si può vedere su YouTube quindi diciamo ha una forza icastica che nessun ragionamento di altro tipo può sostituire allora vorrei provare a parlare nella dello spirito e l'articolo nove cioè una cosa su cui raramente ci si Concetta ma qual è quel progetto
Perché credo che se ci interroghiamo sulle politiche del patrimonio dobbiamo provare a capire innanzitutto qual è il senso vero
Di quel progetto così importante da essere inserito tra i principi fondamentali su cui viene ricostruita la Repubblica costruita la Repubblica dopo la guerra vorrei iniziare con una citazione
Dal canto suo nello per riempire in minima parte quel desiderio di fare qualche cosa in campo sociale aveva aperto una piccola biblioteca per ragazzi nel popolare quartiere di San Frediano Firenze
Trovò un locale adatto raccolse Franich editori un buon numero di libri e riviste la piccola biblioteca fu un grande successo
Aperta nelle ore pomeridiane quando si chiudono le scuole i ragazzi vagano per le strade era sempre affollata di assidui lettori prestavo notturno servizio oltre a Carlo e al nello amici e amiche loro i libri dati a prestito venivano restituiti puntualmente
E nello vagheggiava il Progetto di fondare simili biblioteche in tutti i quartieri della città è un brano luminoso delle memorie di Amalia Rosselli che parla dell'impegno dei suoi figli quando negli anni Venti nella Firenze fascistissime
Firenze che troppe volte è stata la culla di fenomeni di dicendo degenerazione della vita della nostra democrazia e lo dico da fiorentino per nulla fiero di tutto questo
In quel momento i fratelli Rosselli pensano che per combattere il fascismo si debbano a fondare biblioteche per ragazzi in ogni quartiere della città
è proprio dalle aspirazioni di quella generazione che nasce l'articolo nove della Costituzione
Per attuarlo non occorre avere il desiderio di fare cultura occorre avere il desiderio uso le parole di Amalia Rosselli di fare qualcosa in campo sociale
Non c'è dubbio che tra le molte ragioni della mancata attuazione dell'articolo nove ci sia la mancanza di consapevolezza sociale e politica dell'élite culturale e dall'altro la mancanza di consapevolezza culturale delle classi dirigenti
Occorre oggi io credo recuperare una piena consapevolezza di quel Progetto
Naturalmente questo passa attraverso la comprensione del testo dell'articolo innanzitutto di un aspetto che è sempre trascurato la tensione che unisce in una sola cosa i due commi dell'articolo nove la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica
Tutela il paesaggio il patrimonio storico e artistico della nazione
Questi due commi sono legati profondamente
E chi l'ha capito meglio di tutti è stato un uomo delle istituzioni che a me personalmente credo molti di voi manca molto il Presidente Ciampi
In un discorso del maggio del due mila tre è tenuto al Quirinale si trova secondo me l'interpretazione più profonda del senso dell'articolo nove ricomposto
Diceva Ciampi l'identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi
Non dice padroni padroni in casa propria è il motto prima della legge Obiettivo di Berlusconi e poi lo sblocca Italia Renzi Lupi
Padroni in casa propria è un motto fascista
Ciampi diceva custodi un altro che usa questa parola è papa Francesco siamo custodi e non padroni cioè dobbiamo pensare a chi viene dopo di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali al mondo forse l'articolo più originale della Costituzione è proprio quell'articolo nove che trova poche Analogie nelle costituzioni del resto del mondo
La Costituzione diceva Ciampi ha espresso come principio giuridico quello che è scolpito nella coscienza di ogni italiano
La connessione tra i due commi è un tratto peculiare sviluppo ricerca cultura patrimonio formano un tutto inscindibile
Anche la tutela deve essere concepita non in senso di passiva protezione ma in senso attivo
E cioè in funzione non dell'economia come direbbe qualunque ministro o quasi qualunque quasi qualunque Assessore del nostro Paese
Ma in funzione della cultura dei cittadini
Deve rendere questo patrimonio fruibile da tutti
Se ci riflettiamo più a fondo continuava la presenza e l'articolo nove tre principi fondamentali della nostra comunità offre un'indicazione importante sulla missione della nostra patria su un modo di pensare e dividere al quale vogliamo dobbiamo essere fedeli la cultura il patrimonio artistico devono essere gestiti bene perché siano effettivamente a disposizione di tutti oggi e domani per tutte le generazioni
La doverosa economicità e qua parlava governatore della Banca d'Italia il ministro del Tesoro prima che presidente del consiglio e della Repubblica
La doverosa economicità della gestione dei beni culturali non è un obiettivo l'obiettivo è la promozione della cultura
La economicità è un mezzo utile per la conservazione e diffusione
C'è una gerarchia continuava a Ciampi lo ha detto chiaramente la Corte costituzionale
In una sentenza dell'ottantasei quando ha indicato la prima allieta del valore culturale che non può essere subordinato ad altri valori ivi compresi quelli economici chiuse virgolette della corte costituzionale
Anzi diceva il presidente economista ma anche grecista laureato in papiro Lucia la Normale di Pisa anzi indica che la stessa economia l'economia stessa si deve ispirare alla cultura
Come sigillo della sua italianità la promozione della conoscenza la tutela del patrimonio non sono un'attività tra le altre della Repubblica ma una delle sue missioni più proprie pubblica
Pubblica e inalienabile per dettato costituzionale e per volontà di una identità millenaria
Fine della citazione di Ciampi non trovo parole più alte per spiegare che cosa stiamo tradendo e cosa ci stiamo perdendo la promozione della conoscenza ecco la stella polare che dovrebbe orientare io credo la gestione dei cosiddetti beni culturali che sarebbe bene ricominciare a chiamare patrimonio culturale come fa la Costituzione
Il governo repubblicano del patrimonio dovrebbe rendere manifesta la sovranità popolare
Rappresentare l'unità nazionale mirare alla costruzione dell'eguaglianza nel rispetto della laicità dello Stato attraverso la creazione di conoscenza e nel rigoroso rispetto del primato della tutela Ciampi mettere al centro fra tutti questi valori altissimi uno in particolare la conoscenza Kyle la bussola per capire che cosa fare del patrimonio
L'aumento della conoscenza la redistribuzione della conoscenza tutti specialmente ai poveri usiamo questa parola indicibile
Agli ultimi è il fine della tutela non è che lo conserviamo perché è bello ma conserviamo perché ci permette di crescere come comunità civile
E per questo per il governo del patrimonio non può essere sottoposto alla ricerca del consenso
Ma deve essere affidato alla comunità Della conoscenza che non è la tecnocrazia ma è la garanzia che non si bara ti il governo del patrimonio con un ritorno del consenso in tempi brevi
Ma pensi alle generazioni future
Il giovane Piero Calamandrei
Dice racconta che quando andava nel bosco non trovava i funghi si dispiaceva non per non solo perché non trova i fondi che gli piacevano ma perché pensava ci sono già stati in toscano qualcuno passato prima di me
E non hanno pensato a chi veniva dopo
Se Calamandrei pensarla così da bambino si capisce perché da grande aveva un così spiccato senso dalla giustizia possiamo pensare di andare come cercatori per fondi che non pensano che qualcuno debba venire dopo e con la stiamo facendo con l'ambiente con il territorio ma anche con il patrimonio
Il principio della tutela è saldamente ancorato scrive Salvatore Settis alla sapiente architettura di valori rappresentata dalla Costituzione cioè non si può capirei articolo nove senza capire tutto il resto prima di tutto l'articolo tre il pieno sviluppo della persona umana
Mi sa Franceschini è arrivato a dire che il pieno sviluppo della cultura l'articolo nove parla di economia perché usa la parola sviluppo ma mi chiedo se il piano dello sviluppo la persona umana l'articolo tre sia non so cosa a tratta degli schiavi evidentemente quasi ora di sviluppo non si intende sempre e soltanto economico va bene che siamo uomini a una sola dimensione ma non esageriamo lo sviluppo è anche altro
Con i connessi valori di libertà e di uguaglianza dei cittadini ai diritti inviolabili dell'uomo su cui penso che Luca Bergamo avrà qualcosa da dire connesse alle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità
E i doveri inderogabili di società politica economica e sociale articolo due
La convergenza fra tutela del paesaggio e diritto alla salute cito il trentadue come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività
Ha inoltre fondato sempre Settis la tutela dell'ambiente come valore costituzionale primario anche se in Costituzione di ambiente non si parlava ancora è stata la Corte costituzionale
A creare grazie a Paolo Maddalena in gran parte la categoria D. ambiente giuridicamente in questo sistema di relazioni di valori e di principi a difesa del cittadino la priorità dell'interesse pubblico non cancella certo ma limita i diritti della proprietà privata
Come prevede l'articolo quarantadue comma due allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile actum è il nome del pubblico interesse che i diritti del premiato proprietario bando limitati quando entrano in conflitto con quelli della cittadinanza nel suo insieme
Se dovessimo dire in poche parole con l'eccesso gli ultimi trent'anni temo che è successo esattamente il contrario i diritti della collettività sono stati compressi a favore dei diritti dei singoli che siano le società di servizi e che siano le altre clientele che hanno proliferato all'ombra del ministero dei beni culturali e dei troppi
E dei tanti Comuni italiani
Io credo che questo articolo della Repubblica della costruzione Repubblica abbia certamente
Si è fatto erede di una tradizione antichissima ma che ha bevuto soprattutto il merito di traghettare la nell'epoca della sovranità popolare in un'epoca nuova
Dopo il primo gennaio del quarantotto di cui possiamo per festeggiare l'anniversario tondo dovremmo festeggiare attuando la con la Costituzione
Il paesaggio le biblioteche e gli archivi le opere d'arte della nazione oltre al loro significato a loro funzione originaria oltre al loro significato culturale attualizzato e contemporaneo hanno acquistato un altro significato
Un significato civile
Politico repubblicano
Parlate personalmente non avrei mai studiato storia dell'arte se avessi pensato di occuparmi della manutenzione dei gingilli dei riti
Degli oggetti di lusso di pochi
La storia dell'arte oggi è diventata un'altra cosa c'è un prima e dopo la costituzione alla Repubblica oggi il patrimonio culturale lo spazio pubblico il paesaggio le cose belle servono a costruire sovranità eguaglianza
E a favorire il pieno sviluppo della persona umana servono a impedirci di diventare del tutto sudditi di un nuovo totalitarismo quello di un mercato senza regole essenza limiti
Ha scritto Stiglitz premio Nobel per l'economia
Stiamo pagando cara la nostra crescente e smisurata disuguaglianza
Vari paesi del mondo offrono esempi spaventosi di ciò che accade a una società quando raggiunge il livello di disuguaglianza verso il quale ci stiamo dirigendo non si tratta di una bella immagine sono paesi in cui i ricchi vivono in comunità recintate
Assediate da masse di lavoratori a basso reddito sono sistemi politici instabili dove il populismo promette alla gente una vita migliore soltanto per disilluso per la
Questa analisi generale della situazione globale ha una ricaduta precisa nel governo del patrimonio culturale la metafora usata da Stiglitz è diventata letterale non si tratta di una bella immagine dice Stiglitz
A Firenze nella mia città abbiamo contemplato l'immagine di Pontevecchio
Antico del rinnovato simbolo civico l'unico tra i ponti risparmiato dei nazisti chiuso al pubblico all'attraversamento dei cittadini per una cena di lusso organizzata da un marchio commerciale
E ancora le sale di lettura della Biblioteca Nazionale Centrale chiusa i lettori per ospitare partite evento di Golfo o sfilate di alta moda
E poi Palazzo Pitti circondato dalla sicurezza privata assoldata da una coppia di ricchi futuri sposi che vi celebrava il proprio partito e nuziale con visita privata alla Galleria Palatina
E arrivati a questo punto il confronto fra cittadini ricchi cittadini poveri si fa brutale perché abissale la disuguaglianza tra chi può fare l'addio al celibato in trattoria occhi lo fa a Palazzo Pitti
Il compleanno del figlio a casa propria o agli Uffizi la festa di fidanzamento nel giardino degli zii o nel giardino di Boboli
Faccio una grande fatica nelle nostre università a spiegare che ci occupiamo di un patrimonio di tutti
Che appartiene anche a chi non ha nulla e la politica culturale dei governi degli ultimi anni cancellano anni di sforzi didattici perché rende plasticamente chiaro che il patrimonio storico-artistico non appartiene alla nazione
Un'azione che non è quella del ministro Minniti evidentemente difesa diciamo pagando i governi canaglia era un'azione costruita per via di cultura e quindi aperta a tutti
Specialmente a tutti coloro che non hanno le stesse libertà garantita la Costituzione articolo dieci proverà dopo il nove e sono strettamente collegati una nazione che non esclude ma include e che è fatta proprio come un'opera aperta si sarebbe detto
Perché costruita non attraverso la purezza del sangue della stirpe ma attraverso il rapporto biunivoco col territorio che può coltivare chiunque arrivi nel nostro territorio qualunque lingua delle parole parli
Negli stessi giorni in cui Palazzo Pitti tornava a glorificare una nuova forma di tiranni della reggia dei granduchi diventava la regia del mercato
Nello stesso quartiere fiorentino dove abito anch'io l'Oltrarno popolare in cui Nello Rosselli apriva le sue biblioteche si celebrava un compleanno molto più sommesso quello di una piccola istituzione popolare una Trattoria
Michela parlava della enogastronomia come parte del patrimonio culturale non vi sembri strano questo confronto zero pubblicato un libro per raccontare la storia di questa trattoria e la prima è la figlia della prima cuoca che ci lavoro racconta questo
In piazza Santo Spirito a pochi passi da Palazzo Pitti la la trattoria c'erano tutti quei meravigliosi palazzi quando mi sposa I dopo la guerra tornai di casa in via mafia
Avevo una casa che era un tugurio ma aveva una finestra sul retro e s'affacciava su tutti quei bei palazzi e di lì si vedevano le meraviglie riuscivo a vedere persino Palazzo Pitti e Bovoli erano anche miei
Siamo riusciti nel capolavoro di non poter far più dire a una persona così e quel palazzo e quel giardino sono anche suoi questo che lo abbiamo fatto negli ultimi anni la proprietà privata la povertà privata era riscattata dalla bellezza pubblica la reggia di Pitti che si intravedeva dalle finestre riusciva a innalzare a nobilitare soprattutto a umanizzare quel tugurio
La sovranità del granduca era diventata la sovranità di tutti almeno come Progetto almeno come fine
Il punto dunque non è soltanto la tutela materiale del patrimonio che è fondamentale
E che dalla soap dalla soppressione di fatto delle sovrintendenze è a gravissimo rischio ma è anche la tutela morale del patrimonio a cosa serve come lo usiamo quale idea di Paese quale progetto di paese rende chiaro
Vorrei dire con forza non c'è non ci sono le vestali del patrimonio culturale perché essere sacro non è il patrimonio culturale è una democrazia è il progetto di eguaglianza e la cittadinanza è questo che è in gioco usare Pontevecchio come un teatro della disuguaglianza non fa male a Pontevecchio che ne ha viste tante potrà vedere passare perfino il Renzi sul ma fa male alla democrazia vanifica il progetto della Costituzione
Io credo che dall'eclissi dell'articolo nove si esce soltanto a una condizione che si inizia a comprendere che i diritti che esso garantisce non sono i diritti delle cose del patrimonio ma diritti delle persone
Il suo fine non è la tutela degli oggetti ma la produzione alla redistribuzione della conoscenza la costruzione dell'eguaglianza il pieno sviluppo della persona umana bisogna iniziare a pensare il ministero dei beni culturali non come a un ministero degli oggetti ma come un ministero dei diritti della persona come il ministro della salute questo è il punto
Allora io credo che bisogna recuperare l'ispirazione di quel momento della Costituente vorrei chiudere questo intervento con le parole con cui Concetto Marchesi il vero padre dell'articolo nove della Costituzione rettore dell'Università di Padova siciliano
Comunista con una grande visione spirituale
Chiude la relazione che presenta l'Assemblea costituente il progetto da cui poi nasce l'articolo nove è una risposta molto lucida alla domanda angosciante e che si è fatto anche tra gli altri molto bene Steiner
Perché è stato possibile il fascismo come è stato possibile il nazismo cosa così del nazismo nascesse nella Germania coltissima di Weimar dopo vai ma come è stato possibile che quella cultura non sia servita
A frenare affermare quel disastro assoluto Marchesi diceva il mondo della cultura ha dato i giovani un senso di soffocazione
è apparso come chiuso a tutte le esigenze del mondo morale
La cultura la scienza sì venivano raccogliendo differenziando in una ricerca di posti distinti da cui si potesse comandare sugli altri abusare degli altri la cronaca giudiziaria dell'università italiana degli ultimi giorni ci dicono che non siamo tanto lontana
Invece di una comunione spirituale si cercò l'autorità e l'indifferenza politica e morale di veleggia Lido manto della dottrina
E quando le norme crisi del mondo scoppio
E avvenne l'urto immane delle forze in conflitto quei maestri usciti all'aperto non seppero né vedere nel ricercare né scoprire più nulla e non ebbero più la parola per dire ai discepoli che si avviavano da soli verso la salvarsi ore o la morte
A generazioni grava la prima guerra mondiale al Fascismo la Resistenza perché si chiedeva Marchesi è avvenuto tutto questo per mancanza di capacità e di cultura no per mancanza di coscienza civile
è avvenuto perché mancava l'amore della scienza della cultura dell'arte rivolta ai supremi fini sociali
Perché si trattava di una scienza di una cultura di un'arte interessata e quindi destinata a volgersi verso tutti gli approdi sotto la spinta di ogni cento
Gli intellettuali in vendita e chierici traditori soltanto concludeva una coscienza civile
Può far sentire la necessità di dare il più esteso valore sociale
Di cittadinanza all'opera individuale del singolo ricercatore l'articolo nove è quel Progetto rimettere la cultura non da farne una cultura di Stato o di regime
Ma di rimettere la cultura e il patrimonio culturale e anche il territorio il paesaggio al servizio di un progetto di cittadinanza capace di reggere nei momenti drammatici della democrazia che non mancano purtroppo mai che io credo che se prima ricominciamo a capire che cosa dice quel Progetto prima ritroviamo anche la forza per attuarlo grazie
Potrebbe
Dunque volevo ringraziare Michele Montevecchia che se l'ho già fatto da sola prima anticipandomi e comunque la ringrazio per la disponibilità e per la opportunità che ci ha dato e ringrazio che lamenta che tu e tutti i suoi collaboratori
Adesso le passiamo la parola all'aura Castelli portavoce alla Camera dei deputati e componente Commissione permanente del bilancio del tesoro
Perché ci illustrerà a quelli che sono i rapporti tra l'economia e la cultura
Quindi l'abbiamo già visto qualcosa di anticipata dal professor Montanari vediamo insomma però ci racconterà Laura a proposito di questo di questo tema grazie
Allora grazie e soprattutto a chi ha organizzato questo convegno e a chi ha voluto
Mettere in campo una sfida cioè quella di
Dare anche un'ottica economica a un settore che spesso litiga con i numeri litiga perché e chi in questi anni ha portato avanti il tema della cultura non è mai riuscita a dialogare o comunque avere la meglio rispetto al mondo
Dell'economia e io questo l'ho vissuto in questi cinque anni in Commissione Bilancio
Tutte le volte che arrivava qualcosa
Proveniva dal mondo della cultura dal Ministero che si occupa di cultura c'era una mancanza di dialogo totale totale quindi le cose spesso
Lavorate concluse al ministero da cultura si interrompevano al ministro dell'economia perché non c'è proprio modo di comunicare
Parlano linguaggi diversi in realtà la verità è che probabilmente nessuno dei due si vuole ascoltare tanto più che altro al mondo della cultura è stato preso in giro dal mondo dell'economia
E viceversa nel senso che secco le opportunità che si possono creare insieme sono moltissime
Questo è il motivo per cui io oggi vi propongo delle riflessioni con l'atteggiamento che momento cinquestelle a nei confronti di tutti i temi che riguardano i ministeri e il programma che quello di osservare
Quello che in gergo si chiama moltiplicatore finanziario che sembra una parola bruttissima ma dice
Esprime un concetto molto umano molto reale cioè che cosa succede quando delle risorse economiche vengono messe in un settore se queste risorse fruttano che non significa per forza
In termini negativi farci il peggio che ci puoi fare o fare reddito per forza ma fruttare significa portare del bene quello che i cittadini vogliono aumentare il benessere
Attraverso degli strumenti che ti dicono a priori che cosa succede quando dei soldi vengono messi in un settore
Questo perché perché la cultura è uno dei molti dei dei settori che ha moltiplicato le più alto in assoluto su tutto il bilancio dello Stato parliamo di un numero che è uno virgola otto quindi ogni Euro messo in coltura
Sì mi sì quasi moltiplica ora se noi pensiamo che più o meno negli ultimi anni sono stati messi ottantanove miliardi
Possiamo stimare centosessanta miliardi di leva finanziaria quindi io ne metto ottantanove novanta Perone produco centosessanta
Ma la cultura una cosa che nessuno dice in più che e quasi un secondo moltiplicatore perché la filiera del mondo della cultura è la più grande in assoluto rispetto agli altri settori il mondo della cultura è quello che più di tutti attiva filiere in altri settori
Quindi gli ottantanove miliardi di cui vi parlavo che diventano centosessanta perché la leva e moltiplicatore finanziario è uno virgola otto diventano ben duecentocinquanta miliardi perché la filiera
Complessiva nel quale la cultura si infila produce questa ricchezza parliamo del sei per cento della ricchezza totale del Paese
Che è molto e moltissimo
E la particolarità della cultura è che questo sei per cento lo possiamo dividere mi in maniera dettagliata nei vari settori che la cultura dentro di sé il mondo dell'economia quando parla di cultura lo divide in tre
Nuclei il primo è quello che ha detto chiamai denomina purismo e industria culturale e industria creativa il secondo e la valorizzazione e la governance del patrimonio culturale e la terza è la formazione culturale
Io vi darò dei dettagli di ognuno di questi punti perché oggi quello che vorrei provare a fare insieme a voi costruire la cartina
All'Interstate sulla quale va deciso come mentre le risorse pubbliche perché se uno sa esattamente come si comportano i denari in alcuni settori sa anche che se li mette in un punto le cose vanno meglio se ne tira l'altro
Un vuoto a perdere
Turismo industria culturale e creativa su questo vorrei essere un po'molto franche chiamerà immanente Cinquestelle ha un atteggiamento
Molto netto crede che la cultura il turismo abbiano una differenza e vadano tenute anche separate si parlano
Hanno delle connessioni
Hanno delle connessioni molto forti perché il trentasette per cento della spesa in turismo eh attivata da cultura il trenta sette ore nove in quasi trentotto fine tantissimo tantissimo
Ma anche fece così cioè il quaranta per cento di connessione tra questi due ambiti non si può pensare che siamo la stessa cosa
Allora sale vogliamo far bene le cose bisogna cominciare a vedere questa distinzione semplicemente perché prendono risorse riverse è usano
Fondi DiVersi
Hanno una modalità diversa ha detto questo però l'industria culturale industria creativa sono la maggiore spinta noi sappiamo anche grazie moltiplicatori di cui continuava a parlarmi dopo
Che questi moltiplicatori hanno un effetto volano più forte quando guardiamo l'allocazione geografica
Cioè
L'industria culturale in industria creativa non può essere scollegata dall'allocazione territoriale
Queste cose per il mondo dell'economia non sono mai prese in considerazione non si guarda mai il moltiplicatore finanziario anche se e e talmente palese che viene quasi da ridere cioè perché chi porta avanti l'economia di questo Paese non pensa che questi denari vadano messi nei posti migliori fermato mandate un uomo si può portare a casa
E allora vado avanti e dire cose fantastiche che a questo settore
Indossa potrà illustra creativa fanno uno virgola cinque milioni di posti di lavoro
Moltissime
Fa cento venticinque mila aziende centoventicinque mila aziende
In Italia sono moltissime e scusate per uno che sta in Commissioni Bilancio significa anche IRAP significa anche IVA significa anche i contributi previdenziali significa tante cose quindi quando io parlo e quando ne parliamo
De di quello che scaturisce il mondo della cultura io so che vi parlo di cose che forse come l'ha avuto a centro palco ma significa anche fare entrare dei soldi che si usano per altre cose fare entrare il più IRAP in questo Paese significa pagare la sanità
Per assurdo
Ora noi sogniamo un mondo in cui chi governa sa esattamente che spingere su un settore che ha una una leva finanziaria così forte porta un sacco di benefici addirittura arriva a portare benefici nel settore della Farrow la sanità
Ma questi scossoni fa mai nessuno quindi l'obiettivo che momento cinquestelle questi in questo momento si dà è quello di fare queste interconnessioni
Uno virgola cinque milioni di persone sono sei per cento degli occupati in Italia
No tantissimi
Qua non ci si può dimenticare di un tassello fondamentale che è quello dell'innovazione e io anche qui lo sottolineo perché momento cinque stelle crede che l'innovazione sia sì è una bella parola ma che per rendere al meglio la sfida all'innovazione si debbano tenere conto delle cose ben precise
In primo luogo al mondo delle start-up momento Cinquestelle ha una grandissima
Cura del mondo delle start-up perché oggi sono davvero quelle su cui si deve puntare sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista creativo no cultura creatività insomma
Ci ci parlano di un mondo fatto di persone che ci mettono la faccia che ci mettono la voglia spesso giovani
Quando guardiamo il il tipo di lavoro del settore della cultura scopriamo che il lavoro più qualificato che c'è in tutti i settori
I settori in cui c'è più qualificazione a livello di laurea per esempio e che è cresciuto di più in percentuale rispettare la e quella cultura
Quindi è un settore che fa formazione lavoro buono quella distinzione che mai nessuno fa quando fa le riforme sul lavoro sul lavoro buono il lavoro non buono
Quindi se si fa formazione in cultura si fa lavoro buono quando si creano posti lavoro e cultura sì però lavori buoni altamente qualificati
E
Un altro punto sull'innovazione e quello che riguarda i fondi europei tantissimi fondi europei me lo insegnate voi arrivano per settori della cultura parliamo di centoventidue milioni
Investimenti culturali che arrivano dalla cultura su fondi che sono destinati dove sono questi soldi li stiamo utilizzando in modo giusto
Con le leve finanziarie giusta
Il secondo punto oltre a turismo industria potrà referti creativa e la valorizzazione la governasse patrimonio culturale e qui si apre un mondo non diverso dal punto di vista dei numeri di che cosa parliamo parliamo
Di una valorizzazione complicata da fare quindi nel corso degli anni abbiamo sentito un po'tutti gli e Sperti fare
Misurazione del patrimonio culturale di questo Paese
La verità e che non si può fare lo sappiamo tutti allora qualcuno ha provato a usare dei modelli io siccome faccio economia nella vita so che i modelli sono
Delle cose non sempre ci dicono la verità
Se invece riduciamo all'osso senza pensare che al Colosseo una ci possa dare la per un valore economico parliamo di due virgola nove miliardi in ogni caso molti di più rispetto a quelli di altri Paesi europei
Che producono molto meno rispetto a quelle di altri Paesi europei
Quindi anche qui una domanda da portare a casa e come mai e allora la risposta ed evidentemente che quando si punta in alcuni settori non si conta in quelli giusti o nel modo giusto visto che le potenzialità di questo settore sono i numeri che di cui oggi stiamo parlando parliamo di cinquantatré mila
Posti di lavoro su governasse patrimoni culturali quindi cinquantatré mila persone che lavorano nell'ambito della governance per la cultura e del patrimonio culturale
Poi c'è un po'di una parola importante che quello cover perché la governance ora spesso la politica ha influito troppo nel mondo della governance cosa significa fare una buona governance patrimonio culturale allora io penso di poter Lara assumere in tre aspetti
Uno se non le performances di tutto quello che riguarda i Musei e e questo tipo di patrimonio la performances fatta da chi ha la governance del di un di un patrimonio culturale
E dipende da molte cose dagli ingressi da quante connessioni con altre città e questo è una misurazione della governance poi c'è la performances nei contenuti quanto questi contenuti vanno negli altri paesi quanto si riesce a fare promozione culturale e poi c'è quella fra performances dei io definisco economica cioè è vero parlando di costituzione che esiste l'articolo ottantuno che dice che ci vuole un equilibrio di bilancio fra entrate e spese ma non può essere che l'unico obiettivo di chi fa governa fino patrimonio di un patrimonio culturale
E in generale fa primo sì padrone potrai sia quello di fare reddito questo no assolutamente no
Voi qua c'è il casello della mala politica perché io mi sento di citarla perché spesso la parola governance in alcune circostanze
è diventata sinonimo di poltronificio e tanto altro per questo armamento Cinquestelle mi ricordavano con un emendamento proprio di Michela
Si si fissa l'obiettivo di dare dei codici etici per le che governatore Palermo
Riconoscerete questi son tutti i temi che noi abbiamo affrontato e che all'inizio più o meno in maniera consapevole sapevamo funzionassero oggi siamo tutti consapevoli che hanno una linea comune che è giustificabile da tutto dalle motivazioni economiche a quelle strutturali a quelle filosofiche e etiche e morali e questo non può far altro che rafforzare la politica che facciamo
La gente non la faremo
Questa è la verità l'ultimo punto e quello della formazione culturale
Un dato molto interessante che mi ha colpito e scoprire che
Le persone impiegate in questo settore oltre a essere centoventinove mila
Sono moltissime
E a produrre sette virgola due miliardi c'è il settore della formazione culturale muove sette virgola due miliardi
Hanno un'età media le persone che opera in questo settore che va dai trentacinque ai cinquantaquattro anni ora qui bisogna secondo me e farsi una domanda perché perché questa fascia d'età che quella che sta trainando il settore la formazione culturale prima o poi invecchi era quindi se oggi non mettiamo le basi per creare quella quella sezione quella fascia che deve entrare a fare formazione culturale ci ritroveremo tra qualche anno con le persone che operano in quel settore che ormai sono vecchia andranno forse in pensione o comunque sono sono
Più più più anziani più grandi
Poi qui c'è tutto il discorso dell'editoria qui c'è il mio collega a Brescia che sull'editoria insomma ha lavorato moltissimo abbia cercato di spiegare anche il punto di vista dell'informazione rientra nel tema della formazione culturale perché non si può pensare che io metto i soldi in un settore che poi fa l'informazione culturale come vuole lei o che continua a fare l'affetti Music del momento non è produttivo ma non è e che non è né produttivo perché attacca quello quell'altro perché non la crea la cultura non riesce a fare cultura
Per chiudere vorrei indicarmi il dettaglio di alcuni moltiplicatori scusate se sono numeri ma rendono l'idea
Quando noi parliamo del sei per cento della ricchezza nazionale prodotta nel mondo della cultura riusciamo a dividerlo in termini di tipologia
Di questo sei per cento il due virgola due per cento e prodotto dall'industria culturale quindi parliamo di settore manufatturiero
Due virgola due del sei moltissimo
L'altra parte di mano fattura pura
E il da un altro due virgola due per cento quindi settori che non si sentono appartenenti a moda cultura ma che fanno manifattura per la cultura
Quindi quella famosa filiera allargata che guardate solo il mondo della cultura perché i moltiplicatori c'erano tutti i settori perché vengono calcolati si possono stimare
Ma una filiera così allargata c'era solo mondo la cultura io credo che questo sia una cosa per cui ci si debba veramente riflettere e comincerà a pensare che la marcia in più non è solo rispetto alla potenzialità e alla leva finanziaria ma questo fatto di poter legare
Una filiera molto allargata
Questo moltiplicatore che io vi ho detto all'inizio uno virgola otto
Diventa più alto in alcuni settori e quindi anche qua nell'industria creativa i nell'industria culturale il moltiplicatore è superiore non è uno virgola otto ma i due virgola due
Quello più piccolo lo troviamo nelle performances artistiche no il teatro
Queste foto quelle forme di cultura fatte dalla dalla performance e siamo a uno virgola venticinque che voglio dire non è da buttare vuol dire che usi pienamente quelle risorse e hai ancora una leva
Sui numeri sì ho finito voglio dirvi solo tre cose brevissime uno il Sud qualunque numerosi analizza dal punto di vista economico viene fuori una grande mancanza del sud il Nord e il Centro vivono di cultura mancina no
Comunque le risorse vengono messe non utilizzate il sud no
Sul Sud e non ci sono quasi mai dati positivi nonostante la nostra percezione io mi sono stupita mia percezione era maggiore devo dire
Però una volta fatti i conti risulta un buco sul Sud non è l'unico settore su cui c'è un buco sul Sud se pensiamo che la Repubblica questa Repubblica passato degli anni a fare delle costituiti che indirizzata al sud Queen chiediamoci perché non funziona
Due lo strumento della partecipazione della condivisione nel mondo la cultura funziona tantissimo più che in altri settori
Beretta cinque stelle lo sapete ha fatto della partecipazione di questa democrazia diretta
Un cavallo di battaglia differenza rispetto a tutti gli alle altre forme di movimenti e partiti nella cultura questo questa specificità da una potenza grandissima questo settore
Quindi utilizziamo lance sappiamo che questa forma agevola di più il mondo la cultura l'ultima e chiudo è il il il tema dell'intercultura
Lo dice la parola stessa intercultura ma oggi l'Inter culture utilizzata in temi molto importanti come quelli della periferia e le periferie io fa vice presenta la commissione periferie degrado
Si arriva sempre lì se non fa intercultura nulla che riguarda sistemi degli enti locali che riguarda l'immigrazione che riguarda il senso lato della nostra società può davvero prendere la direzione giusta e questo è un altro fattore su cui secondo me secondo noi bisogna interrogarsi e fatta questa cartina che ho cercato di sintetizzarli in breve tempo non si può sbagliare
Cioè la strada è tracciata i punti focali migliori sono chiari ed evidenti è solo una questione di volontà una volontà politica che insomma abbiamo ampiamente detto in questi anni ma anche oggi che non attiene neanche solo al colore politico i numeri io di Costa spesso delle volte sono più umani di tanti umani
E questo secondo me il c.t. nel settore in cui si esprime maggiormente questa questa divergenza
Dunque bene seguirono ora i gli interventi dei nostri assessore alla cultura di Torino e di Roma Francesca leone Luca Bergamo che appunto ci esporranno con me concretamente no quello che ed era dottore a Laura può essere applicato
Alle nostra amministrazione dunque mi presento formalmente fuggiasco alle Onna Sasso alla cultura della città di Torino
Sui più importanti giornali e nel medio all'indomani della nomina di Francesca Delon ad assessore alla cultura abbiamo letto il suo curriculum denso di incarichi e collaborazioni con importanti aziende associazioni emerge tra tutte la vera e propria invenzione dell'abbonamento per i musei
Serve una vocazione per dedicarsi alla crescita culturale
è una domanda pleonastica ma ci offre lo spunto per avere informazioni e dati sulle risposte da parte dei cittadini per chiederle anche quali altre innovazioni state progettando per Torino
Buongiorno a tutti grazie di essere qui numerosi è bello essere qui perché ogni tanto ci si sente un po'soli nelle nostre nostra amministrazione nelle nostre giunte e quindi è bene incontrarsi ebbene confrontarsi ebbene confrontarsi tra i diversi livelli del Governo del nostro Paese
Anche pensando al futuro credo che ci debba essere una connessione molto più forte tra in questo caso il ministero per i Beni culturali e gli enti locali sono dei sistemi connessi che non non hanno un grande colloquio
E quindi questo è un diciamo un indicazione di bisogno che viene dalla dagli Enti locali diciamo più periferici perché in fondo ne siamo ai confini dell'impero
E in un certo senso vorrei partire da tre noi diamo diciamo in riflettiamo i con la nostra attività noi agiamo direttamente sul tessuto culturale la città e con i cittadini abbiamo un riscontro diretto forse più diretto di quello che un ministero per i Beni culturali ah
E spesso e e di ci viene chiesto e ci poniamo il proprio problema riguardo alla sostenibilità solo che il termine sostenibilità è immediatamente collegato a o il tema della sostenibilità economica
Non è solo quello
La sostenibilità e sociale ambientale economica culturale è un concetto complesso e in più è un concetto relativo non è un colpo
Certo assoluto
Mi spiego dipende questo concetto dal valore che la comunità da al patrimonio culturale materiale e materiali se pensiamo alla percentuale del PIL dedicato alla cultura e alla parteciperà alla percentuale che i singoli comuni
Diciamo investono su questo settore capiamo bene perché pinne capiamo bene perché e i dati e il motivo di del perché lo troviamo i dati sulla partecipazione all'attività culturali
Che ci vengono dalla dall'eurobarometro ovvero in Italia meno del trenta per cento delle persone va una volta un museo una volta a teatro una volta un concerto ecco io credo che ci sia una diretta relazione tra
Partecipazione e sostenibilità e di questo dobbiamo tenerne conto
Cosa succede cosa succede a Torino a Torino Torino è stata si è trasformata negli ultimi trent'anni c'è stato un grossissimo investimento in infrastrutture culturali
La città si è trasformata la visibilità internazionale arrivata grazie all'Olimpiade portando dietro però un importante cambio di di paradigma
O meno se ne parla passata da una politica di sostegno alla produzione alla critica di attività artistica a una politica orientata prevalentemente all'offerta di prodotti culturali da consumo cioè le persone sono de diciamo in rapporto tra l'amministrazione la cultura è un rapporto e tra l'amministrazione e i cittadini nei confronti della cultura è un rapporto di consumatori e non di portatori di diritti
Di partecipazione diritto all'educazione diritti alla formazione diritto anche alla alla riappropriazione rispetto a luoghi e patrimoni
Quindi ci si trova in una situazione in cui né però se si è talmente tanto andati avanti su questa impostazione che anche i cittadini fanno fatica a uscire da questo paradigma e quindi bisogna un po'ricominciare daccapo
Cosa vuol dire vuol dire be ricominciare daccapo vuol dire partire da quella famosa partecipazione di cui abbiamo parlato ovvero a nostro avviso bisogna che le amministra mini stazione comunale cambi atteggiamento nei confronti di chi sta all'esterno dell'amministrazione comunale
Occorre che le amministrazioni si mettano al servizio dei cittadini e delle organizzazioni culturali che sono composte anche se da cittadini ovviamente in una relazione che non sia una relazione di controparte
Ma che sia una relazione di affiancamento di di sostegno e di accompagnamento
Per fare emergere le persone i loro bisogni e individuare quali sono gli strumenti più utili perché la partecipazione delle persone alla vita culturale della città
Aumenti convinti che comunque la crescita culturale la comunità
Sia un antidoto indispensabile contro l'intolleranza la violenza e elemento indispensabile per affrontare la complessità e la complessità è è difficile da comprendere se non si hanno gli strumenti e crediamo che la cultura possano debba offrire queste questi strumenti
Dunque lari la la città riesce a rispondere al problema della partecipazione solo se riesce a costruire un nuovo capitale relazionale con i cittadini e le organizzazioni culturali
E come si fa si fa con tanta tanta fatica ascoltando ascoltando
Le organizzazioni e cercando di comprendere quali sono i problemi dal lato della produzione ma anche farli riflettere sulle conseguenze che le loro azioni loro progetti culturali hanno sul territorio e sulle persone
Questo è un il nostro il nostro lavoro in questo momento consiste anche in un riequilibrio
Delle risorse attraverso un riequilibrio delle ricadute e delle azioni delle nostre organizzazioni mi spiego
L'ottanta per cento nella nostra risorse sono concentrate sulle grandi istituzioni che gestiscono teatri gestiscono Musei
Sì sintetizza in questo modo ecco
Oggi fino adesso queste istituzioni lavorano in modo
Quasi autistico rispetto alla città vedono i cittadini come portatori di come consumatori e quindi acqua coloro che acquistano un biglietto no un biglietto
Entrano visitano senza chiedersi chi sono e sì a è riuscito a raggiungere un pubblico sul sufficientemente varia e non collaborano tra di loro
Noi dobbiamo spezzare questo isolamento perché dobbiamo fare in modo che tutte quelle organizzazioni che ricevono risorse che che otto consumano tra virgolette che utilizzano risorse pubbliche
E la maggior parte delle risorse pubblico siano a servizio del sistema culturale la città e per sistema intendo sia il sistema dello spettacolo dal vivo che il sistema museale che diciamo quello più a borderline dell'innovazione culturale che che è un è più difficile da da delineare ma esistente si sta sviluppando ed è molto interessante perché mette insieme competenze molto trasversali
Quindi nostro il nostro ruolo è anche questo a andando poi nel nello specifico tra nell'identificare gli obiettivi occorre riequilibrare anche dal punto di vista territoriale la distribuzione diciamo di questa della bellezza che che però ha due facce non basta dire vado organizzo un concerto in aree periferiche della città
Bisogna riannodare i fili tra le persone e tra le persone e le risorse culturali che sono presenti e per far questo lo strumento principale è la scuola
In questo momento c'è c'è un rapporto quasi strumentale Thrale istituzioni museali i i teatri e che vedono nelle nelle scuole un pubblico un modo per fare pubblico non si domandano mai se hanno raggiunto che la tipologia di un più distrutta enti che hanno raggiunto ma basta a raggiungerli
A questo scopo a Torino stiamo conducendo una ricerca che sta conducendo insieme a Federica patti che l'assessora
Al ai servizi educativi per capire a che punto siamo ricostruire la mappa della partecipazione delle scuole rimette mettere in connessione i servizi educativi dei delle istituzioni culturali con li insegnanti per trovare un linguaggio comune
Perché io vorrei che i nostri musei i nostri teatri
Capiscano
Chi hanno incontrato in questi anni e Keith soprattutto chi non hanno incontrato e come amministrazione ci dobbiamo dare come scopo di di fare in modo che chi non ha incontrato le ore le organizzazioni culturali i teatri i musei lo possa fare e quindi con politiche mirate
Specifiche su magari alcuni territori e dialogando con gli insegnanti tra operatori portuali insegnanti non si punterà più a un'Offerta standard ma si lavorerà per costruire un'offerta orientata ai bisogni dei ragazzi dei bambini e degli insegnanti neon rispetta una più facile organizzazione dell'organizzazione culturale
Cosa vuol dire questo vuol dire mettere al centro le persone vuol dire che ne dobbiamo fare una rivoluzione culturale per cui il nostro obiettivo principale non è
Soltanto
Fare una bella esecuzione di un'opera mai domandarsi perché lì la faccio e come faccio a raggiungere un pubblico più vasto queste della domanda ce la dobbiamo fare sempre
Ed è il motivo per cui bisogna non solo farsi questa domanda ma avere gli strumenti strumenti di conoscenza quindi fare indagini conoscere e capire la qual è lo stato della partecipazione culturale dei cittadini individuare i punti di debolezza e intervenire bisogna anche ragionare insieme alle
Diciamo alle organizzazioni culturali
Perché queste si facciano soprattutto le organizzazioni partecipate perché si facciano carico anche del del ricambio generazionale
Bisogna che i grandi teatri partecipati siano a disposizione offrono servizi essi e siano di supporto alle giovani compagnie il rischio altrimenti è di e che esistano le grandi istituzioni e il vuoto intorno così non si cresce così non cresce la capacità culturale così non cresce la capacità di coinvolgimento e di crescita
Dei futuri creativi nella nella nostra città
E nel nostro Paese
Un altro l'elemento relazionale è importante anche nella costruzione delle relazioni con le filiere e qui vengo a due due esempio un esempio Salone del libro
Quest'anno il due mila e diciassette siamo riusciti acqua ricostruire a presentare un salone del libro eccezionale perché abbiamo ripreso
Positivamente in mano la relazione con tutti i soggetti che compongono la filiera della lettura dall'Ettore all'editore Allo scrittore al libraio
Su questo stiamo lavorando è lavoriamo non solo con con chi fa parte della filiera economica ma anche attraverso le biblioteche le biblioteche rappresentano l'ossatura del nostro sistema culturale ma devono essere ripensate ripensate in base alle nuove esigenze oggi sono strutture molto rigide devono diventare strutture flessibili più flessibile perché se in pratica sono l'unico presidio culturale che la città a sul territorio e queste diventano quindi la nostra antenna che ci permette di costruire la relazione scuole tra le scuole
Le famiglie
Le istituzioni culturali perché storicamente le arti i presidi culturali patrimonio eh dislocato in aree centrali le biblioteche rappresentano una risorsa importantissima e su questo stiamo lavorando anche nella riorganizzazione e poi c'è ci sono e musei noi abbiamo una Fondazione Torino Musei che in questo momento ha delle difficoltà
Esiste un museo di share regionale di scienze naturali che ha delle difficoltà nel senso che chiusero quattro anni e non riescono ancora non riescono ad aprirlo ebbene
Perché hanno difficoltà
Hanno difficoltà perché si resta sempre dietro la porta non si riesce mai a guardare fuori ci si preoccupa del proprio ma e non si riesce a dialogare e non si riesce a dialogare con l'altro allora ne abbiamo proposto una un da trasformazione della Fondazione Torino musei che a un vuole trasformarla in uno dei centri del sistema culturale cittadino mettendo insieme
La cultura umanistica con la cultura scientifica
Gestire insieme una parte una parte rilevante del patrimonio storico artistico della città insieme a con l'elemento centrale della cultura scientifica
Di presenti in città ci permette di lavorare in modo innovativo
Sul sistema cittadino
Creando un rapporto di collaborazione tu di collaborazione con tutti i soggetti che lavorano in quell'abito con una visione che va al di là della gestione del singolo museo ma diventa una gestione di sistema e non di singolo ogni singolo bene questo sforzo dobbiamo farlo e lo stiamo facendo su tutti i diversi settori di di competenza della cultura parola lo spettacolo dal vivo settore museale
E le biblioteche quindi cioè stiamo cercando di ricostruire unno un rapporto col territorio che sia integrato e che per abbiamo come obiettivo finale e principale le persone
Siamo non
Stiamo Po andando avanti pur nelle difficoltà di questo di questi giorni
Siamo sullo credo che siamo sulla sulla strada giusta
Adesso il lavoro non si vede le persone pensano che ci sia bisogno di un cedette l'Effetto di un cambio di amministrazione porti immediatamente un cambiamento non è così
Noi stiamo lavorando su un cambiamento strutturale del sistema culturale
Noi avevamo istituzioni costruite sulle persone
Con statuti costruiti sulle persone stiamo cominciando da lì per cambiare popolata destituzione delle singole delle organizzazioni
In modo tale da renderle efficienti e rispondenti agli obiettivi del domani su questo stiamo lavorando e andremo avanti grazie
Dunque continuiamo con Luca Bergamo vice sindaco e assessore alla cultura della città di Roma il luogo comune che racconta la capitale d'Italia come se fosse un groviglio di interessi e manovre per il raggiungimento di fini personalistici
Potrà essere sfatato allora di spessore culturale sotto l'egida di questa nuova amministrazione
Il board Purpura a firma del fin dai primi giorni annunciato la sindaco villaggi nel secondo notizie di stampa presieduto da Giovanni Maria Flick potrà dare alimento a quel fermento culturale che da anni pare soffocato
Riscossione e il confronto troveranno così voce
Animare dare spazio a proposte a punti di vista inediti forse è questo il punto di partenza senza il quale il cambiamento la crescita saranno schiacciati
Dei luoghi comuni e dal perdurare di un sistema tanto Bitritto quanto potente prego
Che dire
Sente
Ieri insieme
Francesca Michela l'altri membri del Parlamento
Abbiamo incontrato ci siamo incontrati gli assessori
Alla cultura diversamente nominati dei diversi comuni italiani amministrativa Movimento cinque Stelle diversi nominati perché scendo incontro si scopre che alcuni nostri si scopre che alcuni nostri collasso lo so lo so così comincia piano poi dopo
Senior pazienza
è anche un modo per obbligare le persone ad ascoltare non
C'è un trucco sotto
E
Il il racconto che faceva Francesca delle nell'impostazione una che lei ha dato alle politico-culturale di Torino
Posso ripeterlo diciamo per l'ottanta per cento no su Roma
Non lo faccio
E
Però vorrei tornerò sopra più un pochino più avanti però vorrei condividere qualche riflessione perché
La ragione che porta
No non gli amministratori della città
A porci
Di fronte al mandato con la consapevolezza che necessari necessario l'intervento di carattere strutturale
Sta
Nelle
Nelle parole che Tommaso Moro pronunciato prima
Ma anche in una
Secondo me il loro particolare forza
Alla luce del tempo storico che ne stiamo vivendo
Ed è su questo che vorrei spendere
Due brevi parole
Nelle all'intervento Tommaso
Chiudeva con una bellissima citazione
E che
Certo punto dice le norme crisi mondiale no nel tentativo di dare una spiegazione enorme crisi mondiale che ha segnato no
La prima metà del secolo scorso
Ora
A mio giudizio
I segni di un enorme crisi mondiale
Sono tutti sotto il naso
E il fatto che si continui dal due mila e sette
A dire
La crisi finanziaria nel due mila e sette è il più grande fatto anzi è più grande crisi dopo la crisi del ventinove anzi è più grande
Ma l'anno prossimo torniamo a vivere esattamente come stavano prima Traverso no la crescita PTP pipa
Oltre che essere ormai una palese Ballan
Ma
Diciamo sporge
Anche come alcuni argomenti argomentazioni logiche che vorrei provare a condividere la prima la crisi ha mentito alla fine della seconda guerra mondiale
E fin da esattamente con l'oggetto di cui va a
La seconda all'epoca
La parte del mondo che ha scatenato l'inferno era anche da parte del mondo che dominava il mondo
Per decideva no della vita e della morte di chiunque nel resto nel mondo
E quindi rapporti economici
Rapporti politici
Militari
Derivavano da una posizione di dominio geopolitico da parte del mondo in cui noi siamo che oggi è quella afflitta dalla cosiddetta crisi che non è più per il dominante del mondo
Direttore per fortuna ma comunque è un dato di fatto
Secondo nato che mi sembra rilevante
Poco meno di cento anni fa
La struttura
Della popolazione sulla demografia assomigliava strutturalmente a quella che diciamo più o meno ci ha preceduto dall'inizio della presenza umana sul pianeta
Ciò tanti giovanissimi
No delle persone che entravano diventano popolazione attiva molto molto rapidamente e poi nel momento in cui smettano di essere smettiamo di essere utili morivano
Quindi era una piramide fatta così
Oggi non è più così nel contrario
E chi si ostina a dire
E questo problema va affrontato con l'aumento delle nascite a mio giudizio un pazzo per la semplice ragione che mi pare diciamo l'impronta umana sul pianeta no sia vagamente eccessiva al punto tale che no grazie a questa impronta che determinano anche dalla quantità anzi soprattutto la quantità ne consumiamo risorse rinnovabili e piani erano già agosto l'abbiamo finita forme restano secondo pianeta si comincia
Quindi c'è un problema di fondo vero è che
E l'organizzazione
E e anche il modo in cui ciascuno soggettivamente si pone nei confronti della vita
E la prospettiva di vita è cambiata non è più la stessa terzo fattore
All'epoca
Gli Stati nazionali erano effettivamente i regolatori per la vita economica
Oggi non è più così
In nessun modo
E il fatto che non si riesca a far funzionare l'Unione Aprea Unione Europea è un problema non perché va smantellata perché quello dovrebbe funzionare ma ahimè non si riesce a farlo funzionare
A mio giudizio non si riesce a farla funzionale perché qui faccio un piccolo diciamo inciso perché nel momento dell'espansione
Si è accettato
Come il meccanismo che la Commissione europea fosse composta da un rappresentante per Stato membro e quindi si è dato potere ha una visione dello dello nero per come ciò coalizione di Stati non come Progetto unitario che era il primo tentativo la storia umana di costruire una sovranità temendo che dava dalla vittoria di una cultura di un'egemonia cultura sull'altra ma da un disposizione a parte i molti cedere sovranità in quel momento ma noi oggi siamo lì c'è questo problema no di riforma profondissimo
Quindi questi fattori a cui si aggiungono quelli di carattere globale sul cambiamento climatico perché Rizzi tutto l'impronta
Secondo me nella nostra parte del mondo ci obbligano a leggere il tempo storico come
La transizione cioè la fine di cinquecento anni di storia
Non come un periodo in cui noi aggiustiamo un pezzetto ne mettiamo un altro e poi torniamo no al modello di
Diciamo soddisfazione dei dei bisogni di ciascun attraverso un consunto momento in indefinito dei consumi individuali
Ora
Se
Le cose stanno così e secondo me stanno così e devo dire mi piacerebbe molto che qualcuno mi dimostrasse che ho torto
C'è un fossato che se ne discutesse già sarebbe diciamo interessata
Ma se le cose stanno così
Quello che Tommaso ci faceva leggere no nel ragionamento sulla cultura sul patrimonio culturale no intesa non come il esercizio economico ma come veicolo fondamentale di sviluppo della conoscenza che un bene collettivo faccio un inciso questa cosa qui
Come dire la visione profetica nelle persone che dopo la seconda guerra mondiale hanno scritto la Carta costituzione Damiano e la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Che ci dicono guardate che se voi riconoscete a questa attività umana il valore fondamentale di Veliko delle emancipazione degli individui delle collettività
Voi società tornate accorrere il rischio che noi abbiamo vissuto non sul malgoverno nelle condizioni in cui hanno vissuto il loro nelle condizioni in cui siamo noi oggi
Siccome il Number fatto di città a
Amministrare la cultura nella città
Significa
Attraverso riforme radicali cercare di dare una risposta globale
Alla necessità di un modello di sviluppo nuovo in Occidente in cui la crescita culturale elemento fondamentale di ricostruzione della società
Di questo stiamo parlando
Il che ci pone di fronte alla delle difficoltà infinite
Perché gli oggetti diciamo che noi ci troviamo amministrare sugli oggetti che non sono stati nel getto intendo gli strumenti che abbiamo non le città per tacciamo tutta una lunga storia sono strumenti che non sono stati concepiti in questo modo
Non sono stati concepiti in questa chiave quando Francesca dice no euro cambiare gli statuti delle istituzioni culturali
E noi lo stiamo varando statuti scavando Traversi contratti di servizio attraverso riorganizzazioni ma il tema no
Ci sono ragioni diverse alcuno stimolo in un modo o nell'altro hanno ma
Il tema è che le istituzioni culturali che classicamente sono all'interno ha nel cuore fisico
Della città
E che sono nascono come luogo in cui diciamo la parte ricca nella città si connette con Dio attraverso l'arte
E progressivamente no diventano nella diciamo diffusione di massa di vita culturale gli viene chiesto un mestiere il mestiere no negli ultimi anni soprattutto che se mestiere il mestiere o ragazzi
Quindi voi dovete produrre l'equilibrio economico non dove dovrebbe Hogan quindi venduti biglietti venduti i biglietti vendere i biglietti il che diciamo si può anche capire
Dopodiché che cosa produce questa roba che istituzioni culturali attori o non so quante sono Marmo sono un numero diciamo incommensurabile con le partecipate nettamente la comune per non parlare delle altre
Svolgono una funzione che interamente chiusa all'interno dello scudo lo spazio fisico dello spazio teorico che loro no
Per loro hanno a disposizione nel corso del mandato che hanno ricevuto con minore o maggiore buona fede ma questo fanno dica queste istituzioni che per anno sono state organizzate e strutturate
Hanno fatto contratti hanno stabilito relazioni internazionali in base al fatto che devo produrre la programmazione di eccellenza o dico un'eccellenza per attrarre pubblico le dieci guardate che il vostro compito non è più solo fare quella roba lì ma è capire come tutto ciò che fate
Produce un impatto a beneficio di persone che non vengono qui che stanno lontani chilometri
Perché il problema e di consentire a quelle persone in pieno il diritto di partecipare alla vita culturale di godere dell'arte Debré beneficerebbe via sia scienza come dice l'articolo ventisette ringrazio i diritti umani
Significa avere quelle organizzazioni che sono sfruttati un certo modo cambiare interamente
E immaginare delle istituzioni che sono stato costruito e che agiscono in competizione tra di loro sebbene siano tutte quante parte non dello Stato e di tipo ma guardate che non può essere così no voi dovete lavorare come un sistema perché solo se ha già reagito in una logica di sistema in cui ciascuno è parte di un significato che emerge dal fatto che voi lavorate come sistema non è la somma di ciò che fate voi si riesce a ottenere quell'obiettivo lì di riconoscimento di quel diritto significa modificare no profondissima niente
Il senso per il modo in cui loro
è tutto così
Come si spendono i soldi i contributi per avendo esempio nostro stupido Estate Romana
Anche il motivo che sarà Mana si dà un bando si faceva un bando e si miscela benissimo
Diceva Progetto interessante non faccio presente progetto interessante c'è un Tazio Edipo artistico sostanzialmente buono non è buono però finanziati da un contributo a te soggetto socialità
L'idea qual è via cioè dietro a parte la distribuzione a parte tutte quelle cattive diciamo quale via via direi attraverso l'intervento no dello Stato metto a disposizione di una microimprenditoria dell'associazionismo no diffuso delle risorse per continuare a crescere
Nel momento in cui io l'obiettivo non è lo sviluppo della come dire industria creativa o della capacità produttiva dei singoli soggetti come come obiettivo primario cioè come produttori di un ciclo economico
Ma dismettere tutta quella rete di di attori a servizio della distribuzione in una città che vasta frammentata che non è servita
Di attività culturali che consentano i cittadini a partecipazione si sta chiedendo a loro di fare un lavoro completamente diverso si chiede alle nostre strutture di fare un lavoro diverso perché non giudicano più
Non conta non comparano più dell'elemento programmatico artiste ho cercato di capire come quei progetti che vengono presentati hanno effettivamente un impatto in uno spazio urbano che nessuno ha aggredito prima quindi trasporti delle cose in certi spazi ci ritorni lo fai con no con questo lo fa con istituzioni
Ora tutto questo per dire cosa non lo facciamo si cambia la natura dei due elementi noi continuiamo a essere usati io non voglio fare concerto i lavoranti no e con certe Kaplan non lo facciamo
Non perché non ci sono cifre certi
Perché la la costruzione diciamo l'elemento fondamentale del delle feste
Tradizionali e che sono strumenti di costruzione di capitale sociale di relazioni umane
I grandi eventi di massa
Consumati in quel modo non sono un'occasione visto direbbero di sviluppo di reazione sociale non è detto che a me non piace fare concerti e che la città non farà grandi concerti la farà grandi non c'è più ma nel momento in cui celebra un passaggio c'erano no
Non è quello il modello che vuole raccontare
E per questo più che un pezzo della città che non mi è stato chiuso del lungo deve cita cammina e centocinquanta mila persone che ogni dieci metri
Vedo no uno spettacolo una performances di indipendenti madre ai professionisti Vesco rende alla fine di dieci ore in cui centocinquanta mila non c'è un pezzo di carta resterà
Non c'è un pezzo di carta resterà
Perché quell'esperienza di e all'esperienza di ricostruzione reazioni umane di appropriazione dello spazio
Allora concludo perché potrà andare avanti settimane ovviamente ma anche chiunque fa concluso un passaggio il conflitto con Dario Franceschini
Sulla
L'uso sul parco archeologico del Colosseo
E sul Pantheon
Non è perché Dario Franceschini è di un partito politico avversario
è perché l'impostazione
Da cui discende quella decisione riconosce il patrimonio culturale come strumento di un processo economico legato al consumo turistico peraltro a bassissimo contenuto e l'ho raggiunto e il non nega
Alla città come spazio di vita civile di ricostruzione relazioni sociali
è la ragione per cui io l'ho detto lo farò a costo di andare in galera sono pronto a incatenarmi davanti al Pantheon nel momento in cui verrà deciso di metri un biglietto
Benissimo se facciamo insieme eh perché quella sarebbe l'ennesima espressione
Di questa idea che sottrae alla città un luogo che
Tradizionalmente di cittadino elemento dell'identità di questa città non è possibile non capirlo e c'è una differenza tra mettere
La struttura di penale a largo Goldoni
E mentre per l'aveva ancora balli in piazza da signorina e non è una valutazione estetica perché quella roba in piazza Signoria è messa come operazione di marketing per il turismo
L'architettura la diciamo la scultura di parlare a largo Goldoni è pensata per introdurre l'arte contemporanea uno spazio no rilevanza di pregio storico
Allora questo
Differenza fondamentale
Che c'è Track come parliamo lui no e come ha parlato il ministro dei Beni culturali in questi anni
La differenza che io ritengo debba debba essere portata fino allergologico conclusioni
Tra un pezzo di paese che ritiene
Indispensabile
Sperimentare
Un modello di sviluppo diverso perché se non fa questa cosa va a fondo è un altro pezzo di paese che questa cosa non la capisce
L'Italia a per questo motivo bisogna di un governo fatto da persone che questa cosa la capiscono ne ha bisogno d'Italia ne ha bisogno l'Europa grazie
Facciamo una piccola pausa le cinque mila quindi prego di restare nei pressi così riprendiamo l'esempio ritardo grazie
Tuttavia la
No
Comporta pagata
Dobbiamo
Signori cortesemente potete accomodarvi grazie
Roma La sette
Fatto
Allora re
Per il re uno due tra i microfoni il microfono ok
Pare intanto grazie a tutti i per per per la resistenza perché diciamo che i contenuti sono insomma belli di sostanze e quindi ma noi tutti siamo abituati ad avere una concentrazione alterate a mantenerla per per del tempo siamo allenati allora inizia questa seconda parte c'è ho fatto un piccolo cambiamento nella scaletta poi che diciamo rimane tutto uguale tranne il fatto che il nostro Paolo Maddalena C omaggerà con l'intervento finale a conclusione di questa bella giornata di confronto e di
Lascia la farà la Pierluigi di legni s'intende
Più che il personale dell'attore Carmelino Ariosto consegnare Ocalan governi parte ci Pradella tuttora sul campo col limite volontà prego
Più più volontà
Certo per
Io mi unisco brevissimamente al ai ringraziamenti che non sono formali ma sono veramente sentiti
Alla senatrice Montevecchi per questa opportunità e voglio ringraziare tutti i relatori che ci hanno consentito di ragionare finalmente al di fuori dagli spot
Su un tema che il come abbiamo capito fino a questo momento interessa moltissimo
Questo Paese
Gli individui che in questo Paese vivono e lavoro lavorano e soprattutto le generazioni future perché come qualcuno ha ricordato noi non stiamo lavorando ciascuno nel proprio settore nel proprio ambito uno stiamo lavorando per noi anche se io posso dire che rivendico il mio Office feticismo per l'archeologia
Ma lavoriamo per chi verrà dopo di noi e questo patrimonio dovrà non soltanto custodire ma possibilmente incrementare ecco non voglio in questo in questo momento sono consapevole di una cosa io qui mi trovo in rappresentanza dei Bureau Saori cioè di quello del corpo che alcune diciamo iniziative normative tendono a ad azzerare e che pur tuttavia non si sa come resiste
E sono altresì consapevole del fatto che insomma voglio avvertire che abbasserò drasticamente il livello di queste comunicazioni perché il mio compito è quello di introdurre diciamo un po'la riflessione
Su quello che una giornata per così dire non particolare di un funzionario un archeologo dello Stato io parlo per la mia esperienza di archeologa ma è evidente che quello che cercherò di di condividere riguarda un po'tutti i profili professionali all'interno del Mibac tanto o intanto una cosa voglio precisarlo perché in in apertura qualcuno l'ha lo ha già accennato in particolare la senatrice Montevecchi mai bene
Rimarcare questo aspetto intanto l'archeologo non ha un'identità a meno che non si tratti di un archeologo dello Stato
Eh sì perché purtroppo purtroppo nonostante un dibattito ultratrentennale nonostante qualche iniziativa anche lodevole a livello parlamentare
E soprattutto l'attenzione anche di moltissime associazioni professionali il libero professionista non può come qualsiasi altro al teologo non ha ancora un ordine professionale
Ce lo hanno gli ingegneri ce l'hanno i gli architetti ce l'hanno le ostetriche non ce la in Italia la patria della come dire dell'invenzione dell'archeologia non ce l'hanno gli archeologi
E su questo io credo che sia a diciamo anche il caso di ragionare un po'o nei nei prossimi mesi
Cosa fa chi opera alle dipendenze del Mibac come come archeologo non vi tedierò
Con tutta una serie di cose però ritengo opportuno condividere alcuni poche righe della declaratoria del profilo professionale degli archeologi
Dirige strutture di livello non dirigenziale coordina attività di vari settori svolge attività ispettive o di valutazione di particolare rilevanza effettua la vigilanza sui beni di interesse archeologico nel territorio di di competenza
Progetta dirige con lauda attività di scavo conservazione restauro e valorizzazione rappresenta la Soprintendenza nelle attività di competenza
Relative alle procedure di archeologia preventiva progetta dirige organizzare svolge lavori di inventariazione catalogazione dei beni di competenza
Partecipa alla formulazione del programma triennale dei lavori pubblici per quello che concerne negli interventi di scavo di tutela e valorizzazione e anche per altre voci del programma ecco l'alla declaratoria prosegue poi per un quasi un'intera pagina però insomma ecco mi sembra che sia chiaro che questa figura così peraltro come quella dei colleghi architetti o restauratori o archivisti nella all'interno del Mib batta abbia tutto una serie di competenze alle quali si chiede di rispondere
Dove non si svolge tutta questa queste quel tutto che si svolgono queste attività da quali professionalità ovviamente in questa congerie di incarichi e di impegni e affiancato
Di quali strumenti dispone ecco il mio la mia riflessione verte proprio su questo perché probabilmente non tutti possono avere percezione e queste perfettamente chiare normale della condizione operativa nella quale oggi ottobre due mila diciassette e ci troviamo tanto come archeologi di Stato quanto e qui vaglio Lilli me lo può confermare quanto come liberi professionisti
Allora
Intanto molti hanno già appuntato l'attenzione sul fatto che c'è stato tutto un processo un processo molto discusso sul quale noi non possiamo esprimerci a fronte del codice etico del mi batte e di qualche circolare
Che diciamo raccoglie le indicazioni del per del codice etico in maniera più realista del re per così dire purtuttavia possiamo senz'altro considerare che questa messe particolarmente intensa
Di attività normative hanno generato una situazione che a oggi è di difficile se non impossibile gestione a meno che
Non si possa contare solo un intervento finalmente risolutivo o da parte dei decisori politici e del ministro e del suo entourage
Che pongono fine ad una ad uno stallo che in in fondo in fondo soprattutto per alcune situazioni e soprattutto per il istituti di nuova creazione oggi corrisponde a un lento inesorabile stillicidio
Partiamo
Partiamo da una considerazione di massima
Quando noi parliamo del funzionamento dell'apparato statale riguardo al patrimonio culturale noi non possiamo contare su numeri certi
Non possiamo contare su numeri certi rispetto alla all'organico reale cioè alle unità che oggi fisicamente hanno il compito di operare secondo le direttive del Superiore Ministero
Possiamo contare invece su una previsione organica
E questa previsione organica purtroppo si è già schiantata contro la realtà in questi giorni e questo crea non pochi disagi
Tra l'altro noi non conosciamo i criteri adottati dal Mibac per la determinazione degli degli organici però scorrendo e studiando leggendo
Ci facciamo persuasi che si erano due gli elementi diciamo così ispiratori le due variabili fondamentali la latitudine
La scelta o la pressione politica per esempio mi spiego
Una regione in una regione come la Calabria ricchissima di patrimonio archeologico monumentale e paesistico e quant'altro per non parlare degli archivi e delle biblioteche
Vi sono due blocchi di soprintendenze una con sede a Cosenza che diciamo raggruppa Catanzaro Rosenthal Cosenza e Crotone dico Proton
Che può godere si fa per dire di otto archeologi sulla carta
L'altro blocco non meno potente comprende Reggio Calabria e Vibo e anche questo può godere di otto archeologi sulla carta
Ora
Sedici archeologi peraltro non tutti effettivi per sedici mila dico sedici mila chilometri quadrati
Non necessitano di altro commento
Il rapporto è evidente così come tutti sappiamo quanto sia agevole spostarsi all'interno del territorio calabrese data l'ampia messe di mezzi di trasporto
Fatta eccezione per il somaro beninteso e per come dire ella fallì la facilità di collegamento soprattutto tra i grossi nuclei abilitati
Ma
Non stanno meglio al Bologna Modena Reggio Emilia Ferrara
Che anche loro devono disputarsi sette archeologi
Questi sventurati tutela no un territorio complessivamente pari a novecentosessanta chilometri quadrati circa
Il polo museale di Bologna però avrà cinque professionisti archeologi e qui a pro soltanto una parentesi perché non avremmo certamente tempo di sviluppare questa riflessione
Ma
Diciamo gli organici ci raccontano tanto ci raccontano ad esempio di come effettivamente e concretamente operativamente la tutela da campo o meglio da trincea date le circostanze è stata compressa a favore a favore ma neanche tanto perché i numeri sono sempre piuttosto ristretti
Delle dotazioni dei musei e di tutti lui luoghi della cultura che si intende debbano far reddito
E allora
Pitagorica mente mi affiderei ancora un attimo al numero perché il numero parla
Pitagora dice punto il numero no è la misura di tutte le cose e questa misura di tutte le cose rappresenta anche l'arte
Quindi il principio unificatore della realtà vediamo se è vero nel nostro caso
Alle dipendenze del Mibac sono previsti circa diciannove mila zero cinquanta unità
Di queste diciannove mila zero cinquanta
Che non è neanche una cifra disprezzabile
Andando a scavare nelle tabelle NI file Excel che il Ministero ci offre ma fermi al due mila sedici quindi alla previsione prima dell'ultima tranche operativa
Di ecco di questi diciannove mila zero cinquanta seicento circa sono archeologi
Un po'più numerosi sono gli architetti
Una quindicina gli ingegneri perché si sa le strutture non hanno bisogno di interventi di ingegneria circa più o meno trecento i restauratori
Anche questi insomma hanno il loro bel da fare
Altrettanti gli storici dell'arte
Più o meno seicentocinquanta gli archivisti e settecento circa i bibliotecari nonostante la drammatica feroce compressione che equivale a un dimezzamento perché è pari al cinquanta per cento più che in tutti gli altri settori del mi basta
Che la riforma ha operato sulle biblioteche e sugli archivi con i risultati che credo tragicamente potremo immagina
Ora
Una cosa vi dicevo non non abbiamo dati ufficiali queste estrapolazioni sono o frutto di un mio lavoro me ne assumo la responsabilità e spero ardentemente di essere smentita
Ciò che è sicuro invece perché i dati ce lo confermano è che negli ultimi anni credo nove anni c'è stata una progressiva riduzione pari al ventitré per cento degli organici e cioè mentre cresce il patrimonio da tutelare
Si riducono i soggetti che tale patrimonio devono tutelare
E veniamo ancora alla sempre a una realtà effettuale li aveva avvisati avrei abbassato il livello della comunicazione lo sto facendo il dove opera l'archeologo dove opera l'architetto di Stato
Normalmente
Quando parliamo e quindi con cento solo su un aspetto quando parliamo di tutela territoriale
L'archeologo l'architetto destato hanno una territorio di competenza questo territorio può essere più o meno ampio
Io porto la mia esperienza perché no no delle statistiche nella mia esperienza io mi occupo di un territorio che è di circa settantuno chilometri quadrati
Per avere un'idea
Non so Salerno a un territorio di sessanta chilometri quadrati
La Spezia cinquantadue chilometri quadrati
E insieme a me non lavorano frotte di ingegneri architetti assistenti tecnici una segreteria che so io o qualche altro qualche altra figura capace di sostenere questo questo peso
No io no no nessuno che collabora con me
E racconto questa personale esperienza per due ragioni ripeto primo perché parlo di un dato di fatto non parlo di chiacchiere secondo perché questa è la condizione è una condizione privilegiata perché vi sono colleghi che hanno territori anche più estesi
E che possono godere di zero risorse assegnate a quel territorio
Ma
Qual è lo standard
Anche qui
Parto dalla esperienza personale
Sono andata a riesumare nel periodo compreso fra quindici febbraio il venticinque settembre tutti i protocolli in entrata e in uscita
Sono cinquecentotrentasei
In mezzo ci sono pure le ferie
Perché il periodo considerato eh tra febbraio è settembre
Quindi questi cinquecentotrentasei procedimenti
Tolti i tolto il periodo di ferie si spalmano
Sul resto delle settimane disponibili le quali settimane disponibili però vanno come dire articolate in più e più e più attività tutte ugualmente necessarie e indifferibili attenzione
Ci insegnano al master o all'università che la programmazione è essenziale purtroppo non siamo in grado di programmare perché le nostre caselle rosse sono tutte in prima fila
E in appunto in questo in questa congerie di protocolli cosa c'è ci sono istanze di condono conferenze dei servizi
Realizzazione di sottoservizi nuove edificazione demolizioni e ricostruzioni Piani casa piani di riqualificazione urbana i tragici p r u
Toponimi altrettanto tragici e cioè riqualificazione di urbanizzazione spontanea però questa volta in maniera controllata
Verifiche d'interesse culturale bonifica delle aree inquinate Carmen
E restituzione della morfologia le cave impianti di trattamento rifiuti interventi
Sulla linea ferroviaria opere pubbliche segnalazioni di interventi abusivi relazioni per l'autorità giudiziaria interventi ordinari urgenti di somma urgenza
Per recupero manutenzione consolidamento restauro e valorizzazione del patrimonio culturale in qualità di rottura
Ovviamente queste attività
Cioè io sto andando corsiva mente mi scuso però il tempo non ci consente di di di di di fare diversamente
Questa attività comportano ovviamente delle rilevanti responsabilità amministrative
Che sono non solo a ministeri ma anche civile e penale per la verità
L'attività istruttoria quindi Sirsi traduce per quella che la alla la nostra esperienza in un quotidiano esercizio di disciplina creatività
E questo esercizio è dispiegato in spazi angusti sottoposto a molteplici bizzarrie del caso e dell'altrui volontà come ad esempio l'assenza di personale che protocolla
Se non una volta a settimana
Salvo imprevisti s'intende
L'operatività dell'Artini dell'archivio cartaceo che non è che non collima con l'operatività degli uffici di tutela per non parlare dell'accesso necessaria obbligatorio all'archivio digitale
Perché nell'enorme e strepitosa attività normativa
Noi nelle soprintendenze abbiamo cambiato denominazione non so più quante volte cambiando denominazione tuttavia cambia anche il protocollo e l'accesso e consentito solo al protocollo corrente
Ora tutto questo naturalmente
Frutto di una fase ancora di organizzazione certamente però posso garantirvi che lavorare e garantire ai cittadini perché di questo parliamo una risposta da parte della pubblica amministrazione è veramente difficile
Vado vado oltre
Ecco Sempre
Per ragionare per numeri
Cito così corsiva mente il rapporto Istat due mila quindici il best due mila quindici
Che dice testualmente progressi insufficienti nella tutela dei beni comuni
Per durano forti disuguaglianze regionali nei livelli di tutela
E soprattutto si punta l'attenzione su un fenomeno
Gravissimo che quello dell'abusivismo edilizio le cui dimensioni leggo non hanno riscontro nelle altre economie avanzate e gareggiano in alcune regioni con quelle della produzione edilizia legale ecco io qui pensavo di di fare un ragionamento più articolato ma colgo l'occasione della presenza qui della dottoressa Rita Paris che ahimè tutela il parco dell'Appia Antica il parco dell'Appia antica è un enorme contenitore il serbatoio di attività illecite
Sono migliaia le istanze di condono che nel negative al parco dell'Appia Antica sembra impossibile eppure tante in un'aria
Vincolati stima ecco
Rapporti a rapportiamo questa condizione nelle aree del suburbio romano
Che dotate di vincoli ma certamente meno attrattive no da parte del turismo anche internazionale quindi quelle aree viaggiano ormai sulla sulla linea dell'abusivismo galoppante
Torneremo su questo tra tra un un minuto leggo ancora dal rapporto Bess
Gli attuali livelli distesa per il patrimonio culturale sono in rapporto all'eccezionalità del patrimonio culturale italiano in paragona la media dei Paesi europei manifestamente inadeguati
Non sono io che lo dico ma lo dice l'Istat l'Italia continua a detenere il primato per numero di siti patrimonio dell'umanità iscritti nella lista UNESCO
Dice sempre l'Istat ma la dotazione di risorse del patrimonio culturale non si ferma lì perché costa di oltre cento mila beni archeologici architettonici e museali
Che praticamente si traducono in una media di trentatré virgola tre
Beni monumentali in uno spazio di cento chilometri quadrati è una cifra enorme
Vado a conclusione
Allora
Perché ho riportato questi dati perché certamente questi dati avranno allertato il decisore politico
Che avrà pensato di porre rimedio ad una situazione di questo genere io affetti dopo il due mila tredici ci sono stati moltissimi interventi normativi su che cosa si sono appuntati questi interventi normativi
Su alcune priorità prioritaria sono ritenute la la lo scorporo delle tradizionali strutture di tutela quelle su cui si è basata come dire la l'esperienza di tutta la comunità scientifica internazionale
E questo attraverso la riforma Franceschini
Soprintendenze l'istituzione delle Soprintendenze soprintendenze olistiche che diciamo sulla carta sembra anche piuttosto attraente e il problema è che le soprintendenze per essere olistiche dovrebbe avere al proprio interno una serie di competenze di profili e magari condividere pure gli stessi spazi fisici che non hanno perché e difficile essere olistici se il mio omologo si trova a venti chilometri di distanza e insieme dobbiamo emettere un parere unico
Ancora
Poi la riforma Franceschini che anche diciamo così determinato
Come dicevo prima il dimezzamento dell'organizzazione degli archivi
Ha introdotto un rapporto molto stretto tra il mondo accademico e quello della tutela e questo sarebbe in sé è un bene
Il problema e che qualcuno deve spiegare a noi che evidentemente non siamo in grado di chi comprende lo date le attuali condizioni
In che modo io posso ogni volta che io una un procedimento in corso contattare l'Accademia all'università oltre che il mio omologo che sta da un'altra parte
Con una cogenza di tempi che fa spavento
Ancora
Poi c'è stato il decreto sblocca Italia sono sono già stati citati per cui non mi soffermo poi ancora abbiamo avuto la la legge Matia
La legge Nadia si è ispirata anche alla mille ottantanove l'ottima mille ottantanove la fascistissime mille ottantanove che tuttavia tuttavia
A
Evidenziato il rapporto con le prefetture soltanto in un caso e cioè agli articoli tre e settantuno allorquando deve dire dove vanno depositati
E
Diciamo così gli oggetti mobili per i quali si è espressa la dichiarazione di pubblico interesse solo in quel caso la legge Mania però Forte del progresso che la nazione richiede ha sottoposto alle prefetture alle soprintendenze
Poi c'è stata la modificata della legge quattordici del due mila tredici con la manovrina finanziaria del due mila diciassette non so se ce la ricordiamo
Ecco lì all'articolo solo in suo tre tre articoli scusate tre commi di uno stesso articolo dal trecentotré altre cento sei
Si introduce così e la legge sugli stadi la legge sugli stadi anche questa è cosa buona e giusta non sarà che il Paese non è pronto sarà che noi non siamo in grado di interpretare correttamente
Di fatto la legge sugli Stati corrisponde in questo sventurato Paese a ulteriore colata il cemento anche laddove non sarebbe opportuno non sarebbe carino
Non sarebbe possibile
Ancora sempre questo questi tre piccoli tomi intervengono con straordinari interessa è sulle soprintendenze e stabiliscono che occorre una semplificazione dell'iter burocratico per l'ottenimento dei relativi pareri quindi oltre alla Madia c'è anche questo
Corri corri corri nella semplificazione e arriviamo all'ultima la più recente
Una una delle più recenti la ulteriore semplificazione paesaggistica
Perché già la semplificazione che era prevista in precedenza non sembrava sufficientemente snella e adesso c'è proprio un canale molto ospiti per dare l'autorizzazione paesaggistica
Nel senso che i tempi vengono ulteriormente compressi i pareri possono essere un po'Omnibus e in questo modo il l'utente il richiedente riesce ad ottenere agevolmente il proprio obiettivo mi fermo qui anche se ci sarebbe molto da dire vorrei però
Vorrei però salutare vie con una le parole che mi hanno poi una frase molto colpito qualche tempo fa
Scritte sul mi pare sulla stampa se non erro
Scriveva
Questa cosa Paulucci
Mi dichiaro fascista e comunista
Fascista come Giuseppe Bottai
Come Giovanni Gentile come Ugo Ojetti e comunista come Ranuccio Bianchi Bandinelli come Giulio Carlo Argan come Palmiro Togliatti
Gente tutta che credeva nel primato dello stato e nella intangibilità per non dire nella sacralità
Del patrimonio culturale della nazione questo lo scriveva a proposito
Grazie
Ora affrontiamo il tema della cultura come opportunità e chiamo qui con noi Gemma Guerrini
Consigliere del movimento sembra capitolina Presidente Commissione pari opportunità prego
Quel giorno Gorrini è una delle fondatrici del tavolo cultura di Roma
Consigliera come ho detto prima sembra dell'Assemblea capitolina presidente la Commissione pari opportunità grazie
Ringrazio ringrazio il senatrice Montevecchi ringrazio tutti voi per questa bellissima opportunità per stare insieme
Il il nome di commissione di pari opportunità è di là da venire stiamo lavorando molto ma è la ancora si chiama Commissione delle elette ma questa dà la misura della rapidità e l'efficienza della dell'amministrazione capitolina ma anche su questo provvederemo
Allora il tema che mi è stato affidato è la cultura come opportunità
Vorrei dare tre diverse letture del tema che mi è stato affidato avvalendomi per l'appunto dell'esperienza che ho maturato in quest'ultimo hanno come amministratrice della cosa pubblica
Sia in qualità di consigliera capitolina che di vicepresidente del Consiglio della città metropolitana come oggi si chiama la Provincia le province italiane
Voglio parlare quindi e sviluppare prima di tutti il tema nel senso della cultura come opportunità il cioè la cultura delle opportunità cioè di quella mentalità consolidata secondo la quale la cultura è un'ipostasi e come tale anche un'opportunità da sfruttare
L'idea nata diversi decenni fa
Che una struttura che un'amministrazione possa avvalersi della disponibilità dei cittadini per la gestione della cosa pubblica ha visto infatti alcune distorsioni che si sono rivelate nel tempo assai svantaggiose per la comunità
Risale al mille novecentonovantacinque ad esempio l'idea dei Punti verde qualità con cui la Giunta Rutelli pensò di affidare urbanistica zone urbanisticamente degradate cioè parti del nostro patrimonio paesaggistico
A piccole associazioni culturali o sportive perché vi impianta serio gestissero luoghi ricreativi e culturali un recente libero raccoglie queste vicende descrive come quel progetto fallì uscito in qualche modo di scena quelle associazioni il progetto si sia sviluppato poi in modo assolutamente disastroso e tanto che pesa ancora sulle casse del Comune cioè di noi cittadini
E
è facile immaginare con quanta determinazione l'attuale consiliatura stia cercando di affrontare lo risolverlo
Quell'idea però non nasceva dal nulla faceva parte di una visione politica che aveva avviato un percorso legislativo teso all'efficientamento degli enti locali
E che iniziato nel novanta spot Squarcione la versione completa della riforma del Titolo quinto della nei della nostra costituzione del due mila uno
Con esso connessa veniva introdotto l'articolo centodiciotto che nel comma quattro dispone sul base del principio di sussidiarietà che al cittadino singolo o associato venga data la possibilità di farsi carico cooperando attivamente con le istituzioni
Di realtà sociali in cui si sente coinvolto e di beni pubblici su cui ha un interesse immediato e diretto
E a corollario di ciò nel tentativo di armonizzare le novità costituzionali introdotte con la volontà di dare impulso all'impiego all'imprenditoria privata creata sì all'interno dell'associazionismo commissione sociale
Fu promossa e sostenuta come insegna
Il professor Maddalena da una certa politica anche la formulazione della nuova categoria giuridica peraltro mai formalizzata nei perfezionata del bene comune
Purtuttavia
Anche nella costruzione strutturata e normata di questa visione politica mai e in nessun luogo
è stato previsto che il privato singolo o associato possa sostituirsi
All'amministrazione pubblica dei compiti che ad essa sono costituzionalmente intestati come esempio la tutela del patrimonio storico artistico e paesaggistico oggi giusta l'articolo nove della Costituzione
E nemmeno che il patrimonio pubblico possa essere sfruttato economicamente a favore dell'interesse privato singolo o collettivo
Purtroppo invece abbiamo dovuto prendere atto dell'esistenza di una realtà fattuale deteriore in cui la parola cultura viene utilizzata secondo una malintesa ispettive estensione dell'omonimo concetto elaborato in ambito antropologico culturale
Fino a diventare una categoria onnicomprensiva
Così che le opportunità
Vengono intese come le possibilità concesse al privato singolo o associato di sfruttare il patrimonio pubblico per realizzare iniziative o attività che in modo fa Tiziano surrettizio vengono definite culturali
E il vantaggio che doveva scaturire per la compagine sociale torna invece a favore soprattutto del privato
Per tacere poi di quegli eventi a cui si applica l'etichetta di culturali e che contribuiscono invece al degrado con allestimenti che De pur che deturpano il paesaggio urbano e iniziative che inquinano visivamente e acusticamente la città il secondo aspetto di cui voglio parlare e invece quella della cultura come opportunità di uguaglianza della cultura antidiscriminatoria
Numerosi sono i provvedimenti legislativi sulla cultura delle pari opportunità promulgati a partire dagli anni settanta dello scorso millennio che a loro volta si ispirano a numerosi principi del pur nostro patrimonio culturale
E professore mi correggerà se sbaglio gli articoli tre quarantotto e centodiciassette sulla parete sulla pari dignità sociale culturale economica dei cittadini gli articoli quattro cinque trentasette sui pari diritti nel mondo del lavoro
E gli articoli ventinove trenta e trenta sui pari diritti e doveri dei genitori
è bene sottolineare che sono questi principi costituzionali e questi provvedimenti legislativi e normativi ad essere all'avanguardia rispetto alle reali condizioni di perdurante se non di progressiva arretratezza socioculturale
Ma tutti sappiamo
Che non si può innalzare per legge la qualità delle interrelazioni sociali e risulta perciò chiaro che la cultura antidiscriminatoria vede sul assumersi nell'ambito più ampio della cultura intesa come formazione
E come educazione scusami Micaela uso questo termine educazione in questi ultimi decenni la volontà di combattere di ribellarsi contro sistemi farraginose ed elitari ha però di fatto contribuito a distruggere ogni certezza e occultare punti di riferimento condivisi
In questa notte dell'indistinto i valori e gli ideali sembrano essersi ridotti a poco più che a convincimenti personali o di seta
Mentre risultano dimenticati i valori costituzionali di cui principianti discriminatori sono parte costitutiva e ai quali al di là di ogni avvenimento di ogni in considerazione di ogni parte politica
La politica e le istituzioni avrebbero dovuto far riferimento per indirizzare comporti mente comportamenti e iniziative comprese quelle relative alla formazione e all'educazione dei cittadini
Cose per le quali non servono interventi spot miranti a cavalcare l'onda della cronaca allo scopo di entrare in consonanza con l'emotività d'del momento per incanalare il consenso politico
Servono invece provvedimenti strutturati e strutturali di lunga gittata che operino oggi per il domani che partano dal presupposto che tutti i rapporti interpersonali e tutti gli ambiti familiare di genere scolastico o lavorativo
Sono ammantati ed erosi da uno stesso tipo di violenza
Servono provvedimenti istituzionali che aiutino a far capire che bisogna uscire dal meccanismo primordiale del capro espiatorio
E che considerare l'identificazione e la punizione di uno o più colpevoli non è la soluzione perché noi siamo parte del problema
è necessario insomma che le istituzioni si assumano la responsabilità di fornire ai ai cittadini gli strumenti culturali necessari perché possano riappropriarsi di quel patrimonio di quote di valori di cui la cultura fa parte
Non è certo questo il luogo per approfondire ulteriormente o il periodo mente l'analisi dell'attuale situazione di progressivo degrado socioculturale
Ma pur nel limitarci al campo delle politiche anti antidiscriminatorie delle pari opportunità risalta l'inesistenza o l'inefficacia degli strumenti messe in campo dalle istituzioni
A livello capitolino e alla Commissione delle elette di cui sono presidente che lo Statuto vigente affida il compito di monitorare controllare il rispetto e l'applicazione dei principi delle pari opportunità
Sia per quanto concerne i dipendenti diretti dell'amministrazione capitolina sia per i dipendenti delle partecipate stiamo parlando di quasi cinquanta mila persone
E abbiamo dovuto constatare che durante le amministrazioni precedenti la nostra e la commissione non ha mai svolto il compito assegnato le dallo Statuto e dal Regolamento vigenti e non si è mai impegnata a superare il momento convegnisti Co
Di fatto demandando alla buona volontà e alla professionalità dei singoli eppure c'è la diffusione della cultura antidiscriminatoria
A livello nazionale poi manca nell'attuale legislatura un ministro per le pari opportunità la delega è affidata alla sottosegretaria male Maria nel Elena Boschetti
Alla Camera dove pure esiste ad esempio una Commissione per la concessione di ricompense al valore civile
C'è un comitato per le pari opportunità ma non c'è una commissione così come non c'è al Senato dove però pochi giorni fa il ventisette settembre è stata istituita la Commissione d'inchiesta femminicidio e violenza di genere
In linea con quella visione politica che invece di organizzare strategie funzionali preferisce rispondere al all'emergenza e a lecco cronachistico mediatica
Se questo è l'impegno politico di chi è stato ora al governo delle istituzioni non meraviglia certo lo scarso grado di sensibilizzazione esistente
Nella società nei confronti della cultura del rispetto della scultura che rifiuta le discriminazioni basterà citare alcuni pochi recenti fatti la naturalezza con cui alcuni uomini politici a Sulmona
Rimanevano seduti su un palco incuranti della pioggia perché alle loro spalle provvedevano a coprirle in piedi
E con un ombrello in mano altrettante giovani fanciulle
O l'area o le reazioni scandalizzate di alcuni intellettuali di fronte al parere della Crusca che certificava la correttezza di definizioni come sindaca o avvocata
E in ultimo il suggerimento dato dal famoso filologo classico Luciano Canfora Renzi che in quanto giunto secondo in cui alla fine della sua parabola politica non dovrebbe occuparsi di niente altro che di pari opportunità
Se questi episodi fotografano la sensibilità raggiunta da personaggi pubblici che rappresentano quelle quella che viene definita la classe dirigente di un Paese
La prima domanda che sorge spontanea è eh ma questa classe dirigente è all'altezza dei tempi in cui viviamo
Ed è a questo ed è questa domanda che mi dà ora lo spunto per affrontare l'ultimo aspetto che voglio trattare quella della cultura come opportunità
Nel senso della cultura come strumento di analisi per la complessità del reale la cultura come bagaglio aggregato di armonizzate o armonizzato di valori
Da qualche tempo si parla molto dell'insostituibile ruolo che gioca nella politica politica alta la classe dirigente
E molti si interrogano con qualche inquietudine su quali danni potrebbe commettere se andasse al governo un partito politico che ne fosse primo primo visto che casualmente questa sembrerebbe essere la condizione del Movimento cinque Stelle interroghiamoci allora perché al suo interno non sia percepibile una classe dirigente di stampo per così dire classico
Sicuramente la piramide organizzativa dei partiti politici tradizionali fino a oggi ha traguardato l'orizzonte delle iniziative da prendere avendo come riferimento il cielo del suo gruppo dirigente
Composto da intellettuali certificati ed esperti conosciuti e riconosciuti
Ma la commistione tra le due categorie è stata ed è molto stretta ed ecco per ciò che le stesse accuse le stesse condanne rivolte ai partiti politici tradizionali
Accuse e condanne dal punto di vista etico perché quello penale non è di nostra competenza
Necessariamente coinvolgono anche gli intellettuali che ne che li hanno supportati e motivati
Venne incardinati come erano e sono nei punti chiave
Delle istituzioni statali come ad esempio quella universitaria la quale vede anche Saura Scredo sgretolarsi buon'ultima la Torre dei privilegi e delle impunità in cui è sempre sia Sempre compro per via orgogliosamente arroccata
Ma quando si sfalda il palco il patto sociale quando la funzione dei diversi ruoli viene disattesa
Quando al cittadino viene negato il diritto di fidarsi dei suoi rappresentanti ecco che lo si mette di fronte a un bivio
Ho a disinteressarsi della politica con un tragico cupio dissolvi di cui le reazioni violente razzista e discriminatoria fanno parte o lo si obbliga a farsi carico di quel lavoro che sino ad allora aveva demandato alla classe dirigente e ai suoi intellettuali
E questa seconda scelta è la più difficile perché impegna i cittadini a trovare la forza e le ragioni per reagire e reagire anche al senso di inadeguatezza che li coglie e che ok lento che gli viene loro oppure inoculato
Difficile ma non impossibile e Porto come esempio la mia esperienza personale
Salvatore Settis in un recente articolo sostiene che la pay la pienezza dell'impegno civile e la centralità della competenza specifica sono due valori Conte convergenti in quanto ad essi è sottesa una comune esigenza morale
Che non c'è differenza tra l'impegno messo nel lavoro solitario in biblioteca e quello necessario al cittadino che si mette al servizio della comunità
Che scienza e che sembrano lontane dalla vita pratica come la filologia o la paleografia sono invece formative di un abito mentale utile anche a chi fa politica
Perché indirizzano alla precisione delle informazioni all'accuratezza nel comunicare ai cittadini quello che si sta facendo quello che occorrerebbe fare e e perché gli strumenti e le strategie affinate per accostarsi ai problemi insiti nei testi e nella storia risultano poi applicabile anche alla soluzione dei problemi insiti nella realtà politica amministrativa
Dunque anche una formazione come la mia che davvero sembra la più lontana possibile dalla politica alla fine potrebbe risultare utile
E trova poi una stretta analogia tra quanto sostenuto da setti sa quanto si ricava da un aneddoto che riguarda il dialogo fra una bambina e il suo papà
La bambina provocatoriamente diceva io non voglio studiare perché da grande voglio fare lo spazzino e il Papa rispondeva devi studiare lo stesso perché fare lo spazzino meglio di chi non ha studiato l'insegnamento che qui veniva dato era quello che studiare non significava imparare a guadagnare di più o imparare ad arrivare in cima alla scala sociale magari con un ascensore
Qui veniva insegnato che se la cultura e l'accrescimento delle proprie conoscenze il suo valore intrinseco è nell'acquisizione di un bagaglio di competenze utile utili sia ad arricchire la propria personalità
Sia a migliorare la società studiare per fare bene il proprio lavoro questo l'insegnamento che si trae da quel dialogo che non è mai dimenticato perché quella bambina ero io e quel papà era il mio
Questi
Questo a dimostrazione che non è necessario stringersi a formare uno di quei gruppi di cui parlava in un recente articolo celeste Ingrao
Gruppi costituiti e cito di dirigenti in qualche modo riconosciuti e visibili
Un minimo autorevoli personaggi di cui si parla sui giornali non perché spetti loro un diritto divino di primogenitura ma semplicemente perché allo stato questi ci piaccia o no sono i dirigenti di cui disponiamo
E ce l'aveva con Tommaso Montanari
Ecco la verità è che proprio di questi personaggi illustri di cui parlano i giornali noi sentiamo di non avere bisogno a noi occorrono competenza serietà impegno dedizione e applicazione
Insomma e ce l'ha dimostrato poco per i poco poco fa Carmelina Rios sto quegli strumenti e quelle strategie che ogni persona da bene utilizza quotidianamente per svolgere al meglio il proprio lavoro qualunque e solo sia elementi che se e quando messi al servizio della società la migliorano
Dunque non abbiamo bisogno di una classe dirigente perché tutti noi possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo alla società nei modi e nei limiti del nostro sapere e della nostra competenza
è di questo che siamo convinti che poi quello che non casualmente la nostra Costituzione prevede e che noi cittadini finalmente abbiamo cominciato a capire grazie
Grazie
Tu che ora portiamo il tema legato alle fondazioni liriche
E il titolo è la lirica in Italia quale futuro abbiamo qui un personaggio illustre importantissimo che è Giancarlo del Monaco di salito a metà nazionale
Tutti lo conosce se prodotto
Ma il barba da New York a Vienna da Parigi a Madrid alla Scala e tutto il mondo sono un pezzo di storia della lirica figlio del grande Mario Del Monaco è stato anche soprintendente
I quatto teatri d'impatto Patrick Paesi diversi d'Europa per cui da solo a suo padre che lui ci racconterà
Nel suo intervento può anche la sua storia ci portarono esperienza e quello che potrebbe essere un'alternativa all'attuale sistema delle fondazioni che grazie
Senatrice
Montevecchi ricordo che anche la nonna della signora Montevecchi
L'Apologia è stato un famoso soprano Pia Tassinari ecco lo ricordiamo
Intanto le chiedo scusa che da un da un nome come il mio ex con la voce di questa categoria sono distrutto con
Solo perché mal di gola rotta però
E se mi perdo se mi perdonate potrò raccontarvi meglio quello che vorrei dire di
Allora
Fondazioni lirico-sinfoniche quale futuro noi sappiamo tutti che c'è una crisi tremenda delle fondazioni lirico-sinfoniche ma non solo ma del teatro in generale a parte la cultura naturalmente
Ringrazio della possibilità che mi è stata data di esprimermi con questo intervento su un tema che mi sta particolarmente a cuore
E che sono certo sta a cuore agli italiani consapevoli della storia e della valenza culturale e artistica dell'opera lirica della quale fin dalla sua nascita possiamo dire con orgoglio
Tolta nostra essa sono particolarmente coinvolto e sensibile all'argomento in quanto sono figlio d'arte nato e cresciuto nel mondo dell'opera
Del quale ho respirato le senza fin da bambino
E che dopo generazioni di appassionati ha raggiunto uno dei suoi appiccico mio padre il tenore Mario Del Monaco una figura monumentale che ha segnato la storia del teatro lirico
In più di cinquant'anni di carriera che ho intrapreso per scelta con umiltà e grande desiderio di apprendere attratto dal grande meccanismo culturale storico e sociale rappresentato dal fenomeno opera sono stato regista in quasi tutti i piatti più importanti del mondo sovrintendente e direttore artistico in quattro Paesi europei Italia compresa
Dopo aver accumulato una grande esperienza rimango ancora oggi stupito e ammirato dalla ricchezza dalla profondità Rita la complessità di un fenomeno in cui tutte le alti trovano una sintesi suprema
Che è stato il cemento dell'unità d'Italia e delle unioni di tutte le classi sociali
Oggi è sotto gli occhi di tutti che il pianto libico in Italia la sua patria attraversa una innegabile crisi
Dovuta ad una serie di concause in primis una mala gestio ho detto la tedesca ma la Gestione
Provocata da una certa politica che spesso ignorando le competenze preferisce nomine clientelari collocando nei punti chiave figure non sempre appropriate e anche incompetenti
Che non amano e neppure conoscono conoscono il fenomeno opera per esperienza cito che in Germania sono gli artisti o uomini di teatro registi drammaturghi direttori d'orchestra ex-cantante il a gestire i teatri dal punto di vista sia artistico sia manageriale
Allora viene affiancato un direttore amministrativo o manager che consiglia il sovrintendente nella corretta gestione del Budget
In Italia dopo la legge ottocento del quattordici agosto mille novecentosessantasette che prevedeva artisti di chiara fama alla direzione dei teatri
Prolificano e si moltiplicano invece figure e ruoli
In alcune fondazioni il sovrintendente il direttore artistico segretario artistico il casting emerge il direttore generale a ruoli si sovrappongono inutilmente facendo lievitare i costi allora io dico una cosa
Apro una piccola parentesi
Se il sovrintendente quello che deve sopra intendere per quale motivo devo avere un direttore artistico contro oltre un casting è maggiore io quando ho fatto il sovrintendente in Germania era la capitale tedesca all'epoca Chiara Boni
Ero io sovrintendente e direttore artistico dopodiché nominavo e delegavo certamente determinato tipo di funzione a a collaboratori
Ma non capisco perché avere tutti questi personaggi collegati apodittici sovrappongono fra l'altro fanno lo stesso lavoro
In Germania ordinate funzionale suddivisione di ruoli operativi
Porta ad un notevole risparmio
Innesca un meccanismo virtuoso dal punto di vista sia economico sia artistico con la conseguente fioritura in crescita esponenziale dell'interesse per l'opera il balletto e la musica in generale
La Costituzione italiana articolo nove recita testualmente che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura
Tutela il patrimonio storico e artistico
Un articolo disatteso rispetto alle aspettative di un paese come il nostro comporta anche una grave perdita d'immagine e identità e anche economica allora io vorrei dire una cosa perché l'opera l'opera funziona a meraviglia in Germania in Austria in Francia negli Stati Uniti
In Giappone in Cina io sono stato a Pechino che altri temi in Korea dappertutto e perché là dove è nata deve morire per quale motivo
E lo sapete bene
Ricordiamo anche alla voce dell'UNESCO che colloca in Italia una gran parte del patrimonio artistico mondiale
E in questo si deve includere l'opera che porta quotidianamente il nome dell'Italia e la sua lingua in tutto il mondo
Un altro aspetto problematico è costituito dall'eccessivo potere di alcune agenzie italiane e estere le conosco molto bene
Dovuto all'inconsistenza dei pilastri nella gestione della programmazione artistica certo l'agenzia e tanto più forte quanto implorante sovrintendente è evidente
Questa prassi indebolisce la meritocrazia favorendo la fuga dei nostri migliori artisti in Paesi dove vengono riconosciuti il loro valore e la loro professionalità
A questo si deve aggiungere l'oggettiva difficoltà in cui versano molti artisti
A favore dei quali ritengo doveroso spezzare una lancia e che diversamente o dei grandi nomi sono spesso mal pagati
Addirittura non pagati Recalcati io oserei dire vessati e che con le masse orchestrali
E gli artisti tra
E che con le masse orchestrali e gli artisti del coro finiscono presto alle spese di colpa non loro
Alla luce di quanto evidenziato l'impegno doveroso sarebbe di cancellare le opacità e le disfunzioni presenti in questo comparto che necessita di una forte riforma
Conduca alle fondazioni lirico-sinfoniche nolo a produrre debiti fuori controllo ma svolgerà un ruolo relativamente realmente efficace e costruttivo
A beneficio di un patrimonio culturale l'opera da sempre il nostro e orgoglio dell'Italia nel mondo e la cui fruizione dovrebbe estendersi al territorio realizzando compiutamente la vocazione sociale e educativa del teatro
Allora io dico una cosa io ultimamente ho letto l'uso se Dagospia qualcosa all'epico ogni tanto mi metto sul telefonino e sei con prole Cosentino allora ho letto che un sovrintendente è stato e ammirato perché riuscito a fargli un pareggio di bilancio ma il pareggio di bilancio se in Germania lo fai va in galera
A solo è riuscito a fare un pareggio di bilancio fra l'altro c'ha cinquanta milioni di euro di debito cinquantatré milioni di buco gridato consolidato dunque io non faccio nomi voi sapete chi è dunque voglio dire una cosa
Visto che non voglio fare nomi
Possibile mai che uno debba valutarsi di essere andato in pareggio
Dovrebbe fare notizia che fa un buco no che va in pareggio invece P. fa notizia in Italia che va in pareggio
Ed il buon Coronel parla nessuno
Scusate la voce concretamente dal momento che il mondo dell'opera vive grazie al contributo di tutta la collettività compresi coloro che per motivi diversi non si avvicinano al teatro e il teatro stesso che deve raggiungere i cittadini
Sento parlare di camion che si spostano ma in Germania si spostano i cani non da quaranta cinquant'anni dopo la seconda guerra mondiale che io sono io sto ospitato trentotto anni in Germania con la come sovrintendente e direttore artistico e leghista l'occhio conosco benissimo i meccanismi tedeschi
Tutto quello che sono camion cioè l'opera mobile l'opera stabile il camion gli autori darcele avrà il carcere stretto c'è esiste da cinquant'anni modi colpo un inventa il camion che si sposta
Va be'
Allora
In questo ambito
In questo ambito ricordo con soddisfazione le mie esperienze da soprintendente
Quando portando l'opera e la musica nelle carceri negli ospedali nelle case di riposo nelle per effimeri periferie degradate ho raccolto frutti insperati miracolosi
Perché evidente che il piatto deve andare anche dove
La gente non Battiato è evidente che paga le tasse anche quelli che non vanno a teatro
E ancora la rivelazione della capacità creativa e partecipativa dimostrata da bambini ai quali
Fu assegnata tramite concorso che coinvolse tutte le scuole elementari della città di Nizza sono stato cinque anni sovrintendente lì è direttore artistico
La legalizzazione dell'allestimento scenico dell'opera senza Lenglen tre del di del compositore tedesco Engelbert Humperdinck
Un successo straordinario voi dovevate vedere
Dieci mila bambini
Hanno disegnato abbiamo e anche e abbiamo scelto i disegni più belli e questi bambini sono andati nella sala
Pittura
E hanno realizzato un loro stessi sotto il controllo naturalmente dei pittori di tutto quello che ha coinvolto il teatro
Hanno di più hanno realizzato il loro sogno quello di esperti iscritti
Così si comincia si comincia dal basso
Il patrimonio culturale è una grande risorsa del nostro Paese con un enorme potenziale in grado di assicurare tradizione prestigio e bellezza
Proiettando leader sul futuro coniugando le ad un forte sviluppo economico
L'opera un patrimonio che parla soprattutto italiano che dall'Italia è stata esportata in tutto il mondo che comunica l'uomo per uomo travolgendo con la musica ogni barriera linguistica e culturale sembra oggi supplicare attenzione e rispetto
E non saremo insensibili ai grido di dolore grazie
Grazie a Giancarlo gratta e
Più che lo ripeto gridano graziose che sovrintendente della Fondazione precoce Pergolesi Spontini di Jesi
Che è una una realtà virtuoso Italia perché dovete pensare che in diciassette anni di attività non ha mai prodotto un centesimo di debito cosa incredibile no ecco
Bene
Veglia ma Graziosi che attualmente sovrintendente appunto della Fondazione
E anche stato coordinatore di produzione del della Baltimora Opera Company consulente artistico dell'Opera nazionale di Belgrado consulente artistico del ministro della cultura del Kazakistan dice lo so ma una persona che non soli conoscibilità chiaramente all'estero vero ecco e e quindi ai soci lustra com'come si può fare per non fare debiti
L'ora
Abbiamo parlato e ho sentito le parole che sono un po'il l'etimo Thief che ci deve guidare quindi il petrolio italiano la cultura
L'articolo
L'articolo nove vi sentite Laurent
L'articolo nove è stato citato più di una volta la nostra Costituzione
Anche io ho sentito parlare ora del deficit che abbiamo rispetto agli altri paesi europei rispetto appunto la spesa pubblica per l'istruzione per la cultura siamo all'ultimo posto per l'istruzione al penultimo per la cultura fra i Paesi dell'unione europea
Quindi ringrazio la senatrice Montevecchi che mi ha dato questa opportunità perché
Probabilmente ora
Voi sentirete alcune cose che facciamo a Jesi e nella lista dei quattordici enti lirici e dei ventinove teatri di tradizione ventisette sono attivi
Nominati appunto all'interno del FUS Jesi è la città più piccola l'unica non capoluogo di provincia abbiamo quaranta mila abitanti
La Fondazione Opera a Jesi e a Maio lati nel nome di Pergolesi di Spontini per dodici mesi all'anno
E serviamo un territorio di diciotto comuni della Vallesina
Questa valle che a novanta mila abitanti dove capoluogo storico appunto è Jesi città regia
Ci terrei già perché a Jesi è nato anche Federico secondo gli sta offrendo l'imperatore Svevo
Siamo orgogliosi infatti di poter annoverare in questa piccola città quattro personaggi estremamente importanti e vi dico in ordine cronologico che sono appunto Federico secondo Lorenzo Lotto che ha lasciato
Delle grossissime testimonianza è una città e poi appunto Pergolesi
Che Sabato definì nostro mozartiana e Gaspare Spontini il creatore del grand-Opéra
Non siamo
Una Rifondazione che ha voluto coniugare e io infatti sono credo l'unico in Italia ad essere ad essermi voluto denominare amministratore delegato
Una fondazione che ha voluto coniugare un interesse pubblico un servizio alla collettività ad un'impronta manageriale
Questo l'abbiamo voluto fare per ottimizzare costi e tempi di produzione
Quindi oltre le due figure pubbliche e politiche dei due sindaci Di Maio Lanati e di Jesi ci sono io che ho creato un team una fondazione su un progetto che avevo immaginato io sono di Jesi
E devo tutto al Teatro della mia città dove ho potuto iniziare iniziare mi all'amore per l'opera lirica
Ad appassionarmi per quest'arte
Personaggi chiaramente che sono stati a Jesi come il grandissimo Mario Del Monaco che cantò a Jesi non non ebbi modo di sentirlo però ovviamente sono orgoglioso del fatto che simili cantanti siano passati né mia città
E
Un teatro che esiste da duecentoventi anni l'anno prossimo
Con un'attività ininterrotta
Nel nome di Pergolesi
Nel nome di questi personaggi noi portiamo nel mondo l'immagine della nostra città del nostro territorio
E consentiamo a moltissimi lavoratori della Regione Marche e voglio ricordare che in Regione stanno due conservatorie duettare accademie di belle arti
Che ogni anno sfornano diplomati che se non avessero dei luoghi di lavoro come i nostri teatri
Sarebbero dei perfetti disoccupati
E non sarebbe non saprebbero cosa fare o quanto meno non è certo l'aspettativa di questi giovani di andare a lavorare in una fabbrica o in altri luoghi degnissime i luoghi di lavoro ma che non sposano chiaramente gli studi che hanno fatto gli sforzi di ogni famiglia che fanno per mantenere agli studi cinque sette otto dieci anni i propri figli
Il core business della Fondazione Pergolesi Spontini è quello di produrre lirica e di asportarla nel mondo abbiamo sicuramente la fortuna rispetto ad altre città che non possono vantare due personaggi come Pergolesi Spontini che ci danno una facilissima riconoscibilità e una localizzazione del mondo dall'opera immediata e universale
Ma con questi due personaggi nuovi pur essendo così piccoli
Riusciamo ad avere una serie di rapporti internazionali ed abbiamo nel due mila dieci nell'anno del trecentesimo anniversario dalla nascita di Pergolesi abbiamo prodotto l'opera omnia di Pergolesi
Abbiamo potuto avere appunto una visibilità e godiamo di una visibilità che ci aiuta ad essere internazionali e quindi e c'è una vocazione chiaramente mia e anche del team che ho creato ad essere pronti a rispondere alle esigenze e alle richieste
Dei paesi che ci hanno conosciuti e ci conoscono ad operare in maniera agile veloce dei rispondere alle esigenze di un potenziale cliente uso questo termine internazionale
Comunque noi siamo sul territorio assolutamente spinti alla al servizio della collettività
Dodici mesi all'anno facciamo tantissime attività diversificate oltre la produzione lirica e all'attività legate dei compositori
Siamo due centri studi musicologi Cinti trovati di autori siamo editori musicali e di chiamo le musiche di questi autori per questo abbiamo dato vita a un'edizione nazionale con la Ricordi dei operiamo sul territorio attraverso una strettissima relazione
Con i Comuni della Vallesina con le associazioni del territorio della Vallesina e con le scuole
E quindi portiamo tantissimi ragazzi quattordici mila e trecento in un anno poi darò dei numeri delle attività che facciamo durante l'anno
Ad operare e a lavorare a conoscere l'opera lirica dei come è stato detto anche noi operiamo nei carceri portiamo l'opera attraverso lo streaming e la dotazione tecnologica di cui ci siamo dotati in teatro
L'opera negli negli ospedali perché ne possano godere anche i malati e abbiamo fatto progetti anche per il disagio mentale
Siamo una fondazione che all'interno dei lavoratori di scenografia e di sartoria
E per questo abbiamo siamo riusciti anche grazie alla concorrenza dall'ai prezzi concorrenziali che possiamo applicare nella regione Marche
Siamo riusciti a esportare a collaborare in in tutto il mondo letteralmente Stati Uniti Kazakistan Australia
Africani in Sudafrica portando quella che è appunto l'opera lirica e quindi veramente un marchio distintivo della nostra nazione faccio qualche numero
Del due mila e sedici la nostra attività
Abbiamo fatto centonovantaquattro manifestazioni di vario genere
Gli spettatori al Teatro Pergolesi vi ricordo che il Teatro Pergolesi a seicentottanta posti non non di più abbiamo portato quarantaquattro mila i trecentocinquantatré spettatori durante un anno di attività
Trecentotrenta trenta sono state le giornate di apertura per spettacoli e come dicevo quattordici mila e trecento i ragazzi legate alle scuole
E sono venuti in teatro con le attività propedeutiche che abbiamo fatto per loro
In sedici anni di attività diciassette quest'anno non abbiamo prodotto passività abbiamo gestito circa sessantuno milioni di euro non sono le somme che girano gli enti lirici
Ma sicuramente siamo molto attenti anche perché in una città di quaranta neri tanti provocare un buco di bilancio e sapete che crisi ci sono oggi per le amministrazioni locali a portare avanti qualsiasi tipo di attività significherebbe la morte del tema
Altro per dare conto di ogni attività perché la politica giustamente ma anche gli stakeholder e anche il pubblico i cittadini della Vallesina vogliono sapere che cosa facciamo pubblichiamo da undici anni e siamo stati fra i primi in Italia
Il bilancio sociale raccontiamo che cosa facciamo dal primo gennaio al trentuno dicembre all'interno del teatro eventualmente quello che faccio io quello che fanno i miei collaboratori e come spendiamo i denari che ci sono dati
Grazie
L'esperienza lirica e non solo della Fondazione Pergolesi Spontini racconta come in un territorio apparentemente marginale io spero che voi conosciate Jesi
Le Marche ma sapete che non è non è un territorio non è una regione valorizzata come mi riterrebbe questo ve lo dico da marchigiano e siamo anche politicamente
Poco attenzionati non abbiamo una politica regionale o politici regionali che ci possono aiutare in maniera fattiva ma in questo territorio
Non riusciamo a convogliare convogliare rispetto appunto ad un mondo lirico molto più economicamente attrezzato e molto meglio aiutato politicamente riusciamo a convogliare tantissima tensioni abbiamo potuto ospitare e non è il merito mio ma il merito di Pergolesi Spontini in due differenti occasioni i due più grandi direttori d'orchestra italiani Riccardo Muti che venne per per Spontini
Nel Duemila Erika Claudio Abbado nel due mila e nove due mila e undici per le celebrazioni pergole Siani e con Abbado abbiamo dato vita anche al Pergolesi Collection
E anche vi dicevo prima al cofanetto dell'opera omnia che è in vendita in tutto il mondo e che dà risalto all'attività che noi facciamo e ci aiuta ad emergere in un mondo molto concorrenziale
Abbiamo ricevuto per nel due mila e und nel due mila dieci in occasioni in occasione delle celebrazioni Pergolesi Anet molte lettere attestazioni di stima
Per l'attività che abbiamo fatto ci ha fatto particolarmente piacere perché hanno ricevuto la lettera di sua Santità Benedetto sedicesimo che sapete è un pianista
Ed è un musicista che si è congratulato per le opere che abbiamo fatto abbiamo rimesso in scena tutta l'opera omnia di Pergolesi e poi
Anche la regina Elisabetta ci ha mandato una lettera così come la la Merkel o altri capi di Stato per la nostra attività è sicuramente una una premialità rispetto all'attività che abbiamo fatto in questo piccolissimo centro
Negli ultimi due anni soltanto per raccontarvi come è possibile attraverso la cultura allacciare relazioni internazionali abbiamo allacciato e stiamo portando avanti progetti con la questa realtà che di cui ora vi dico il Conservatorio di Anversa Conservatorio Reale per una fortuita
Occasione è stato ritrovamento all'interno del castello borsellini Genna di quattro inediti spunti Miani
Ci ha chiamato riconoscendo nella Fondazione il primato della ricco ricostruzione anche musicologica delle delle partiture
Spontini anelli e quindi abbiamo stabilito che queste partiture verranno da noi ereditate revisionate e a e da febbraio
Verrà messa in scena la prima di queste quattro opere in coproduzione con la Fenice di Venezia e poi all'interno del Festival Pergolesi Spontini
L'olimpica aspre Spontini è stata da noi additata è stata messa in scena
Al Teatro Champs-Élysées di Parigi e alla Consap debba o di Amsterdam e trasmesse dalle due TV nazionali
Dicevo di casa ricordo dell'edizione nazionale che stiamo facendo e che ovviamente darà vita a partiture che verranno noleggiati in giro per il mondo
Abbiamo portato l'impiego di Pergolesi in Giappone in due teatri nel due mila e quindici vi racconto queste cose perché non è che per come si sia l'autore più eseguito di questo mondo non è certo Verdi Puccini per noi sono risultati importanti poter fare queste con la collaborazione con questi teatri così come dopo dieci anni dall'ultima messa in scena dell'opera lirica all'Avana
Quest'anno metteranno in scena la Sallustiano in collaborazione con noi dopo una mia visita appunto all'Avana
Collaboriamo con Teheran un'altra nazione che abbiamo probabilmente lontana dalla nostra idea di musica ma con la propria chi foundation tiella Fondazione nazionale per per la musica
Abbiamo stabilito un protocollo di intesa per fare opera lirica laggiù con tutti i crismi che sapete potere possono esserci per un Paese musulmano ma anche per formare i loro artisti loro tecnici
Nella nostra arte che sicuramente datata almeno quattro secoli quindi qualcosa sappiamo di questo mestiere
Un altro progetto di cui ci siamo fatti carico e con grande piacere e questo pervenire al ragionamento che faceva per esempio Bergamo su Roma
Il uno dei membri del consiglio d'amministrazione un mecenate Jesina messo a disposizione due milioni seicento mila euro per la città di Jesi e siamo stati noi che abbiamo realizzato il progetto del museo Federico secondo il museo virtuale
Con le scenografie costruite le nostre paratoie costumi per i video e poi le esposizioni che ci sono in questo museo vi invito a visitarlo
E quindi la fondazione il teatro l'idea del teatro lirico trasformata in azienda culturale di produzione di servizi si è messa a disposizione di un privato
E ha realizzato per questo privato il museo e ora lo stiamo anche gestendo
Con questo spirito ci siamo messi al servizio tra amministrazioni della Vallesina e siamo pronti a collaborare su un progetto che possa mettere in rete tutte le realtà di questo territorio
Ringrazio l'invito agli effetti
Grazie
Bellissimo esempio di quello che si può fare dobbiamo nel penultimo intervento abbiamo annuario Limerick archeologo giornalista che scrive per il fatto perché scrive cose molto scomoda e quindi la persona che ho ho voluto qui e che stava potete che segue come ci possa raccontare quello che la sua visione sull'informazione e comunicazione al servizio della cultura grazie
Allora i miei ringraziamenti vanno innanzitutto a voi che storicamente avete aspettato finora quindi vi ringrazio
Ringrazio venti naturalmente alla senatrice Montevecchi per aver ideato questa ennesima occasione di incontro e al tavolo Cultura di Roma per averla resa possibile
I miei ringraziamenti sono ancora più sentiti deve il titolo che mi è stato suggerito per l'intervento
Già perché parlare di informazione e comunicazione al servizio della cultura mi offre la possibilità di guardare alla questione alle questioni nella mia duplice veste di archeologo e giornalista
Cercherò di spiegarmi il per facilitarne il compito i correo a degli esempi così da uscirebbero vago naturalmente rispettando i tempi che sono estremamente brevi
Esistono in formazione degli addetti ai lavori insomma quella che i giornalisti forniscono con modalità sempre più semplificate
E poi esiste l'informazione veicolata al di fuori dei media mi riferisco Quinci talmente a quella fornita dalla politica dai suoi rappresentanti da quella nazionale a quella locale
Ebbene è evidente che non sempre l'informazione veicolata dai media ai caratteri della correttezza non sempre risponde ai necessari requisiti di oggettività
Così come non diversamente spesso le informazioni fornite dalla politica dai suoi rappresentanti
Quanto questo si verifichi
In quale percentuale per sciatteria scarsa padronanza della materia e quanto peraltro è doveroso verificarlo di volta in volta
In ogni caso sia i giornalisti che i politici devono rispondere di quanto fanno anzi di quanto dicono e scrivono
Anche se con un distinguo tutt'altro che irrilevante a mio giudizio dal momento che mentre i giornalisti devono rispondere ad un ordine
I politici i conti in fondo li fanno con la loro coscienza ancor più che con i loro elettori
E allora rinviamo a due esempi di atti informazioni due fra un milioni di esempi esempi che sembrano diversi ma che è alta sono accomunati molti di voi ricorderanno il titolo di io i nomi li faccio di Libero
Dopo il disastro ferroviario tra Andrea e colorato in Puglia nel luglio del due mila il sedici ventitré morti Libero uscì con un titolo che recitava tutta colpa degli archeologi
Quella è evidentemente una forzatura quella e una storpiatura quello è offrire una notizia che non è dirà
Tanto è vero che molte asso alcune associazioni di categoria parlo degli archeologi fece o delle note stampate anche molti professionisti del settore esprime diciamo così si dissero
Si dissero contrari a quello che era stato scritto altro esempio questo sul versante politico avete mai provato a confrontare le percentuali fornite da tanti politici dei siti UNESCO che l'Italia avrebbe
Oppure la percentuale di beni culturali mondiali che l'Italia dei terrebbe fatelo
Di accorgerete di quali oscillazioni ci siano di quale leggende trovino spazio cinquanta per cento sessanta per cento settanta per cento
L'uno e l'altro per esempio in ogni caso di scarsa correttezza
E qui arriva il fulcro del mio ragionamento fornire notizie errate oppure tiravo stravolgerne è qualcosa di più che un evidente venirmi nei propri rispettivi ruoli direi che è un torto verso la comunità
L'oblio o del significato primitivo di informare
Già perché e qui affoga per certi versi lo spirito dell'archeologo informare deriva dal termine latino informazione informazioni s'il quale a sua volta deriva dal verbo informare e che significa informare
Informare significa dare forma alla mente
Disciplinare ma io direi soprattutto istruire e di insegnare
Ecco questo è il punto
Troppo spesso l'informazione viene meno a questo compito troppo spesso viene meno a questo compito la carta stampata ma anche la televisione
Quanto alla circostanza sia da addebitare alla pedissequa l'istituzione della vulgata sul tema oppure al desiderio di compiacere il potente di turno non è dato saperlo
In ogni caso il servizio offerto vissuta estremamente modesto inadeguato
A questo proposito vorrei porre alla vostra attenzione su come la maggior parte dei mezzi di comunicazione fornisca notizie e commenti
L'affluenza dei visitatori nei musei in aree archeologiche e siti di interesse storico artistico archeologico incarico allo stato
Ancora altro esempio su come la maggior parte dei mezzi di comunicazione abbia dato notizia degli stanziamenti che la legge di bilancio assicurato al Mibac e ancora di più alla ripartizione nei vari capitoli di spesa
Nel primo caso tutto a magnificare i numeri dei visitatori naturalmente nel secondo tutti pochi realtà a ripetere quanto sostenuto dal ministero secondo cui crescono i finanziamenti
Dicevo dei quotidiani cartacea e online senza grandi differenze ma se pensate il trend il medesimo per le tv
Naturalmente parlo non delle tv ma della tv cioè della RAI
RAI che nonostante abbia una bella serie di canali
Anche tematici offre una programmazione che a mio parere non sempre è all'altezza delle legittime aspettativa
Cioè con le aspettative di continuo a ritenere che l'informazione voglia dire da riformare a niente disciplinare ma soprattutto istruire ed insegnare
Perché lati fu quella di Stato ritengo non debba inseguire solo gli ascolti fornendo quello che molti richiedono ma anche educare
La RAI non può permettersi questo
Continuo a pensare che in una RAI come si usa dire generalista ci debba essere posto accanto a trasmissioni di intrattenimento nelle quali si decreta il successo dell'ultimo film o dell'ultimo libero
Anche due
Trasmissioni utili
Utili non a trovare spazio per il segnalato di turno
Un appello i telespettatori che sono i fruitori di quel servizio
Magari rovesciando la pratica di costruire una trasmissione finalmente non per delle figure che esistono non per sistemare l'artista che non lavora ma partendo da un'idea
Cercando chi possa proporle questi de offrirle al meglio
Il mio ragionamento sia ben chiaro non riguarda l'avrete capito specificatamente l'informazione archeologica e neppure quella del patrimonio storico artistico mi riferisco all'ambito culturale nella sua accezione più vasta
Quando penso alla RAI
Non vado indietro agli esordienti
Ma penso ad esempio a trasmissioni come Necci ha condotto da Alberto Arbasino tra il settantasette e il settantotto nonni mille seicentosettantotto il mille novecentosettantasette
Trasmissione che prevedeva il confronto non lo scontro non era un'arena ci si confrontava sulle idee e ricordo lettera lì diciamo le puntate nelle quali si confrontano ad esempio personaggi del calibro di Montanelli e Bocca o di more aria e Sanguineti
Ma non penso solo a merce e al settantasette penso anche a un'età più recente nella quale già c'è stata sicuramente una corruzione
Penso ad esempio vadano rubrica televisiva del mille novecentonovantaquattro firmata da Fruttero e Lucentini
Si chiamava l'arte di non leggere una trasmissione che andava in onda non da uno studio fantastico e costoso ma dallo studio salotto di Fruttero a Torino
Quella di As missione era un modo scanzonato leggero ironico per legge i grandi classici della letteratura
Mondiale
Ci vuole più cultura nel Paese ci vuole più cultura sicuramente nell'informazione elementi tutt'altro che disgiunti dal momento che l'uno dovrebbe essere parte dell'altro
Ma perché questo si verifichi ci devono essere degli interpreti è ovvio
Capaci
A prescindere dalle specifiche competenze
A questo proposito sul versante politico un dato forse più chiarificatore di altri quello relativo ai laureati in questo Parlamento
I laureati sono il sessantotto per cento sono tanti sono pochi non lo so
Però confrontandoli con i dati dei laureati della primo Parlamento repubblicano cioè quello dei padri costituenti c'è una certa differenza allora era il novantuno per cento hanno prodotto la Costituzione
Concludo
L'informazione è una questione che attiene alla cultura è evidente
Ma è anche una questione che attiene alla democrazia la democrazia è reale se ci sono banalmente utilizzo un esempio leggi uguali per tutti ma direi anche opportunità per tutti
Continuo a pensare che la cultura Possa essere anche un ascensore sociale
Lo è stato nel Paese per lungo tempo e da tantissimo tempo non lo è più
Perché la scuola non fa più la scuola l'università non fa più l'università e quindi evidentemente ci troviamo a fare i conti con delle persone informate spesso soltanto in parte vi lascio con due slide non ve le faccio vedere le dovete immaginare ma sono sicuro che il la diciamo sì lo sforzo di astrazione sarà minimo
La prima pensate al film di Tornatore la migliore Offerta
Pensate alla scena in cui il protagonista il battitore bastardi ardito Old Man è seduto nel suo studio contorni a votare i piatti di donna che aveva acquistato
Li contempla gode della loro bellezza è solo
Seconda slide seconda immagine
Pensate al Foro della Pace a Roma uno dei grandi fori uno dei grandi piazze del di Roma imperiale
Pensate a i resti archeologi che voi vedete lungo via dei Fori Imperiali cioè alla Basilica di Massenzio e il foglio di Augusto e immaginate la grande piazza quadrata sistemata a giardino con i portici su tre lati immaginate il tempio che dell'imperatore che era su un lato tempio nel quale c'era una biblioteca è un museo pubblico nel quale erano visibili
Facilmente delle grandi opere di statuaria
Ecco di fronte a noi c'è una scelta da fare a mio parere scegliere come deve essere la cultura le sue manifestazioni un luogo per pochi
Oppure uno spazio aperto a tutti
Continuo a pensare che la democrazia ci spinga a lottare affinché Essa sia patrimonio di tutti
Anche per questo e lui tetto per l'ennesima volta informazione deve dare forma alla mente deve disciplinare ma soprattutto istruire e di insegnare
Grazie della pazienza
Allora velocemente arriviamo a Paolo Maddalena che ringrazio per la pazienza e ringrazio anche tutti voi per per e sarà ancora qui con noi a questa ora ormai della Fiera poi che alle ore diciannove è previsto che ci caccino noi tutti resiste Remo e rimarremo qui ad ascoltare il professor Maddalena finché non abbia finito il suo intervento
Ringrazio il tavolo cultura di Torino e Pier Luigi Di le insite Paola pannicelli e tutte le persone che compongono il tavolo Cultura di Roma
Lo ribadisco perché i tavoli e tematici nostri
Sono la nostra anima la nostra vera essenza e senza di loro noi non esiste Remo come non potrebbe esistere una casa offerte in mattoni e quindi il mio ringraziamento è sincero sincero ringrazio
No no non mi
Ringrazio tutti ringrazio tutti i relatori per la generosità
E ringrazio di nuovo il Senato per averci ospitato vi do appuntamento al prossimo convegno ascoltiamo Paolo Maddalena e resistiamo tutti quei finché non l'ha finito garantire Paolo granché di può avere
Grazie a voi grazie in particolare alla senatrice porterei che vi assicuro che non vi terrò più di venti minuti sarò entro le diciannove
Quello che è venuto fuori dai vari interessantissimi discorsi
Anche quelli che si sono avuti indefiniti di secondo livello ma che invece sono state estremamente utili per farci capire in quale situazione si ci troviamo il giurista dice dammi factum Dabo tibi ius quindi il giurista molto importante a partire dal fatto
E devo dire che ho l'impressione che mi ha ricevuto da un lato la spiegazione forte e il convincimento a forte che c'è in tutte le relazioni quindi credo anche veramente di tutti i presenti del valore enorme della cultura
Delle nelle sue varie manifestazioni fino a quello della comunicazione abbiamo sentito da ultimo
Dall'altro lato quando qua visto che
L'attuazione della cultura in Italia oggi
Ci presenta un vero disastro con disastrose incredibile
Allora ho pensato a mentre ascoltavo
E il mio tema la cultura nella Costituzione italiana quello che mi è stato assegnato lui divide innanzitutto a cosa mi sembra sia la cultura e poi degli guardare il questi problemi sotto l'aspetto del diritto e sotto l'aspetto dell'economia
Questa
Per il fatto che tutto quanto è stato descritto io mi sono chiesto il perché
Perché siamo in questo disastro e lo dico subito e poi lo vedremo siamo in questo disastro perché sì ho decretato all'avvento di un pensiero politico dominante è chiamato al neoliberismo
Che distrugge anche quella che Gemma Guerini
Denominava l'opportunità della cultura cioè l'eguaglianza
Diceva Roosevelt una democrazia che consente a uno dei suoi componenti di avere una ricchezza maggiore dello Stato democratico non è saltato
Tornando al mondo
Sappiamo che a causa soprattutto della accondiscendenza chiamiamola così unito ai nostri governanti il potere finanziario cioè è per oltre il novanta per cento puramente fittizio cioè fondato sull'inganno dalle nostre leggi della legge due paesi una degli Stati nazionali
Badate bene
Tante di quelle europee che però hanno come fondamento le legge dello stato della nazionali la fonte del diritto al sempre tuttora lo Stato nazionale federale che dir si voglia
A me piace lo Stato federale ma ci vogliono le condizioni perché si realizzi lo Stato federale comunque la fonte del diritto il porta rotta e lo è stato sempre Machiavelli nel suo Principe raccomanda il principale di tenersi buono il popolo perché poi in fondo quello che prevale la volontà del popolo anche sebbene per venti anni per quarant'anni completamente schiacciata
Ora
Il pensiero ricordo del nei libri libro che il trentuno luglio liberismo che distruggere questo nella nelle quali Ansa
Visto da Roosevelt dall'insistono
Come dire da un punto di vista in uno Stato federale ma cibo purtroppo la cosa si è aggravata perché con la globalizzazione per riguarda praticamente le comunicazioni
Tra il capitali si sono globalizzati capitali e magari sotto la palizzata anche la disoccupazione ma non è che ci sicché dobbiamo farci
E invadere la mente dall'idea della globalizzazione come un fatto ineluttabile no qui c'è si è verificato Juana con localizzazione dei capitali fittizia innanzi al novanta per cento fittizi pure
Si è creato un traguardo minimo di pochi si contano sulla
Sulle dita delle
P due mani
Che sanno sotto la tenda l'intero mondo quindi due piccolo
Lo dico subito sanno cioè tanto tutto quello che abbiamo detto bassa più adatto in questo contesto da oggi non c'è più destra sinistra centro arriverà ripetute che non c'è c'è un sopra formato dalla finanza vanta multinazionali c'è un lusso formato da tutti molto più entriamo nel giorno più schiavi San Bernardo
Teniamo presente questo potremmo lamentarci all'infinito ma saranno lacrime senza nessun risultato quindi terra rimettere a posto le cose bisogna chiedersi il perché
Detto questo proprio di di quale il mio la mia idea di cultura voi avete già dato un senso universale alla cultura
Perché avete parlato non solo del patrimonio artistico e storico abbiamo pari avete parlato in genere del Bie nel patrimonio culturale si è parlato di musica
E io potrei aggiungere scultura pittura architettura letteratura poi Silvia cioè di tutte quelle attività che eleva non lo spirito umano
Il neo liberismo imperante degrada lo spirito umano e rendendo materiale trasformando tutte merce invece allora bisogna tener presente che la cultura è qualcosa che è lei la tana Francesco inizia la sua bellissime in cicli calamitato simili con riferimento alla bellezza e io credo che per capire a fondo la cultura dobbiamo proprio seguire l'insegnamento di papa Francesco
La cultura
Presuppone la definizione di cultura presuppone tutta una nozione del bello di bellezza
Che cos'è la bellezza non si può definire perché la bellezza ordina è un concetto intuitivi poi questo è bello questo è brutto Paranà usiamo definire quali sono gli oggetti della bellezza gli oggetti della bellezza né in filosofia da Platone aldeidico accanto sono stati due la natura
All'anno e la natura è l'arte la natura al participio futuro del verbo nascosto
E ciò che nasce dalla vita
E a tal definizione due arte fra le tante che studiai al liceo comico preferito mantenuta per tutta la vita la definizione di Francesco De Santis il quale dice e arte
Quel personaggio che può dire motivo
Quindi la la vita
Il laica
La futura quello che fa innalzare che il tono il no il tenore quella che fa innalzare lo spirito umano al latitanti siccome siamo di materia esperita o quella che D'Alema l'uomo che lo fa innalzare
Che la porta e quindi l'arte
Direbbe direbbe Benedetto Croce è la religione sono le cose che io veramente succo Benedetto Croce ho fatto ho fatto una mia feci una mia osservazioni al mio Presidente era un grande grecista che aveva tradotto Plotino dal greco eh luci rimase un po'male perché era un crociano
Cuocete col Consiglio una piccola parentesi mi viene in mente adesso Croce divide dice che lo spirito si svolge in quattro forme a spirale economia arte religione filosofia io dei siano prese secondo me arte filosofia e cioè economia Filosofia annate Emili Gione
Non c'è un assunta male permessi secondo era un Parma vinta secondo me incluso il più per la vita che conoscevano comunque io
Sono convinto che
L'animo umano si eleva è la cultura serve per elevare l'altri ma ecco perché è sufficiente educazione ecco perché si dice che è conoscenza ecco perché si dice che la comunicazione appunto come istruzione e come dotazione informazione forma informare la mente
Detto potete venti punti il concetto di cultura con cinque quel concetto della vita
La vita è un modello che c'è non è che la vita sia bella perché pieni di traversie però la vita il massimo del bello che c'è
Elevare il il valore della vita l'assenza della vita verso lo spirito verso l'alto è compito dalla cultura cultura che non sia solo attraverso il gli strumenti dei beni artistici e storici
Di cui in cui il quindici cioè la maggioranza di rappresentanti ma anche attraverso le altre forme che sono stati Beppe la musica che secondo me è una di quelle sublimi
Che porta che porta verso l'alto detto questo mi sarei mi sembra mi sembrava opportuno dire cosa intendo per cultura
Torno all'idea di patrimonio culturale
In mettendo insieme le due parole patrimonio e cultura patrimoni culturali e vedendo della la questione sotto il profilo prima giuridico e poi economico di cui ho già fatto cenno
Dal punto di vista giuridico
Per evitare per tener tre per porre le basi di un rinnovamento che possono portare all'affermazione della cultura rispetto al degrado del materialismo imperante
Bisogna tener presente dal dal dal punto di vista
Strettamente giuridico due concetti fondamentali
Che non c'entrano con quanto abbiamo detto finora ma che sono essenziali perché si possa capire il discorso giuridico
Il concetto di Stato il concetto di proprietà che sono due concetti centrali nell'ordinamento giuridico che se noi precisiamo prima quando sappiamo dopo di che cosa parliamo
Con la nozione di Sato evoluzione molto scura perché molti continuano a considerare lo Stato come autorità
Cioè lo Stato borghese
E quindi ci deve pensare lo Stato come obese lo Stato sarebbe una terza persona che l'aria Tanner e quindi non non ci dobbiamo pensare ce lo devono dare in cambio diamo il voto al loro che cosa mi hanno dato in cambio del voto insomma purtroppo queste dilagante questa questa questa concezione
E invece lo Stato secondo la Costituzione repubblicana allora descritto all'articolo uno della Costituzione eh lo Stato-comunità mente è solo la pubblica amministrazione dello Stato personale persona persona umana significa mascara
Perché per i romani il problema era quello di far sentire per i greci era quello di far vedere e allora la mascherare al PRA ha proprio prosa Paolino la prosopopea
Per dei romani invece verrà la Pearson come persona
Compete ad personam raggi gamma non avete cerebro movimentando prende un paio hanno quando la rivolta quindi concetto fondamentale è scritto nell'articolo uno della Costituzione l'Italia è per una Repubblica c'è una comunità è una Repubblica democratica fondata sul lavoro la sovranità appartiene al popolo a sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione
Passo rapidamente a secondo concetto è una specie di improvvisi di esercizio nomenklatura insomma per dire cosa intendiamo con queste parole fondamentali in campo giuridico anche perché sono stata offuscata
Stato un Stato comunità stato persone pubblica amministrazione
Ed è tale
Lo Stato persone per esigenze pratiche poter citare in giudizio i danni fatti dallo Stato cioè dalla comunità al singolo
Del resto di quelli di solito succede episodi singoli che danneggiano tutti e sono anche le leggi incostituzionale che danneggiano tutti
Alice Maria la legge di Renzi tutta la dichiarazione che è stata risale citate tutte leggi atrocemente incostituzionali
Che sono a favore delle multinazionali e delle banche contro gli interessi del popolo italiano
Sembra molto importante sottolineare queste cose perché
Non basta descrivere i disastri che stiamo vivendo ma bisogna scoprirne le cause io dedicato sette anni
Del mio pensionamento dall'inizio del pensionamento e fino ad oggi e speriamo che Dio mi di ancora vita proprio per capire perché il mio paese al quale ho dedicato tutte le mie forze si trova in queste condizioni desolanti
E quindi questi sono i frutti di mobilitazione che poi ho anche scritto si possono ancora secondo concetto importante concetto di proprietà
Se uno chiede a qualsiasi persona qualsiasi persona risponde che la proprietà e la proprietà privata
Questo è il frutto della cultura borghese che ancora permane in molti strati dell'Università dell'Accademia
E che è stato il cavallo di battaglia del neoliberismo imperante tramite gli strumenti del neoliberismo
La legge numero uno del due mila otto Tucci di
Di Monti si riferisce proprio a un'idea che il proprietario privato può fare quello che vuole
E lui si fa riferimento all'articolo quarantuno della Costituzione e dice il punto dell'iniziativa economica privata liberali imprenditore sciolto da qualsiasi vincolo in sostanza questo è quello che dice ma anche il grande maestro Mario Monti
Anticorporativa Andreatta professore della Bocconi
Pensando a questa parola può continua lo voglio usare manco per quelli da mangiare insomma
All'appello e basta