Il rovescio del diritto - La pillola

Un magistrato può o non può partecipare a un talk show
Questa sembra essere a giudicare dalle polemiche e dalle prese di posizione di questi ultimi giorni la domanda cruciale alla quale siamo chiamati a rispondere per dirimere l'annoso tema del rapporto tra giustizia d'informazione
E prese di posizione sono anche molto autorevoli beninteso dal presidente del Consiglio Superiore Magistratura Legnini
Al presidente del Lazio dell'Associazione nazionale magistrati Albamonte fino poi al Presidente della Repubblica Mattarella al quale ultimo si deve l'immagine più efficace la toga non è un ambito di scena benissimo
Se non che a me pare che la domanda sia in realtà mal posta e che il dibattito conseguente non colga il punto dalla questione
Intendo dire che se questa deve essere la domanda secca alla quale dobbiamo rispondere io non posso che essere d'accordo con il presidente dell'Anm Eugenio Albamonte
Certo che un magistrato può partecipare a una trasmissione televisiva
Quello che occorre distinguere se mai è quale sia l'oggetto dalla trasmissione televisiva e quale il ruolo che il magistrato sia chiamato ad assumere nell'occasione
Se si tratta di esprimere il proprio punto di vista su tematiche giuridiche di carattere generale funzionamento dall'amministrazione giudiziaria al giudizio tecnico su questo o quel provvedimento
Legislativo non vedo una sola ragione per la quale vi possa essere precluso il proscenio mediatico
Il punto di equilibrio il perimetro non valicabile da parte di un magistrato nell'esternazione delle proprie opinionista
Nella natura della dichiarazioni che gli rende e nella idoneità delle stesse a pregiudicare la doverosa immagine di imparzialità o per essere più precisi di soggezione alla legge che deve connotare ogni suo pubblico comportamento
Se quel magistrato discuterà per dire del funzionamento o malfunzionamento dalla macchina giudiziaria nulla quaestio
Se invece esprimerà giudizi su inchieste in corso o se manifesterà la propria opinione sulla inutilità ed anzi dannosità per la giustizia del ricorso per Cassazione essendone presidente di sezione è tutt'altra storia
In realtà questo approssimativo è mal posto dibattito c'era un grande equivoco
E cioè che l'ormai antico tema delle distorsioni che il cosiddetto circuito mediatico-giudiziario
Determina sulla qualità stessa per la nostra vita democratica possa essere determinato dal diffondersi della presenza mediatica dei magistrati e soprattutto dei pubblici ministeri
Invece è paradossalmente è vero l'esatto contrario
Ciò che determina l'inaccettabile squilibrio tra inquisitori di inquisiti tra cronaca giudiziaria e presunzione di non colpevolezza tra processo tecnico processo mediatico
E proprio ciò che semmai il magistrato fa o concorre a fare fuori da ogni ribalta mediatica
Sta nel rapporto improprio tra uffici di procura e cronisti giudiziari
Sta nella circolazione indebita sui media di materiale investigativo con l'ovvia
Finalità puntualmente perseguite raggiunta di dare forza legittimazione all'ipotesi accusatoria
Ben prima del suo vaglio dibattimentale in modo che questo avvenga con un'opinione pubblica e soprattutto con i giudici di quel dibattimento già fortemente condizionati e suggestionati
Sta nella incredibile crescente spirale
Affaristico editoriale tra chi svolge indagini di grande impatto sociale e politico e chi su quel materiale investigativo conosciute o indebitamente con largo anticipo costruisce vere e proprie fortune imprenditoriali
L'immaginario collettivo impressionato dalla immagine dei magistrati del pool di Mani pulite che in quella famosa apparizione televisiva si Lurano a mezzo conferenza stampa la volontà sovrana del Parlamento
Dei pm vanitosi e sempre a favore di telecamera Daivari Davigo di turno che bombardano ossessivamente la legittimazione democratica dalla classe dirigente politica e questo è ben comprensibile
Ma ciò che appare sui media a volte in modo scomposto a volte in modo pacato e nulla di fronte a ciò che accade senza che nessun volto di magistrato appaia e nessuna luce rosso di telecamera si accentra su di esse
La gestione mediatica delle indagini dei processi penali avvenire alta a luci spente rimanendo gli ispiratori ben lontani dei talk show e dalle pagine dei quotidiani
I quali media però si nutrono al pari della stampa di quei contributi silenti discreti
Anonimi e celebrano i processi fuori dalle Aule distribuendo condanne e marchi d'infamia prima ancora che il dibattimento abbia inizio
Altro che Davigo in tv
Ono giorno da tutti