Presentazione del libro "Non sono razzista, ma" di Luigi Manconi e Federica Resta (Editore Feltrinelli)

Buonasera
Buona sera buonasera a tutti da parte della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e benvenuti a questa serata che la Fondazione
Feltrinelli Giorgia consente all'editore organizzano per la presentazione della libero scritto e curato da Luigi Manconi Federica resta non sono razzista ma ringrazio per la loro presenza e invito sul palco il senatore Luigi Manconi autore del libro
E i due ospiti che discuteranno con lui delle tematiche presenti in questa pubblicazione don Luigi Ciotti buonasera Luigi
E il ministro dell'Interno
Onorevole Minniti
A me prima di lasciare la parola a Luigi Manconi due parlo di introduzione rispetto a questo progetto questo palazzo a questa fondazione
E alla motivazione per cui con grande intensa in con grande impegno intensità in queste settimane abbiamo voluto organizzare questo incontro
Questo Palazzo nasce come casa europea delle scienze sociali nasce come l'ha definito Salvatore Veca come luogo delle utopie possibili e nasce mantenendo la sua tradizione il luogo di conservazione di un grandissimo patrimonio storico documentale
Bibliografico più di un milione e mezzo di carte d'archivio che fotografano la trasformazione sociale della nostra società da quattrocento ad oggi nasce per promuovere attività di ricerca nel campo delle scienze sociali
Per capire per conoscere cosa è stato il percorso di costituzione della cittadinanza europea cioè le ragioni le motivazioni
Le lotte per i diritti che ci hanno portato ad essere quello che noi siamo in quanto Società e nasce per mettere in relazione questa storia con le grandi tematiche della nostra contemporaneità con una finalità quella di fare incontrare in queste stanze soprattutto in questa stanza in questa sala polifunzionale
Tutti i soggetti che sono responsabili che vorremmo e vogliamo responsabilizzare per la costruzione di un futuro migliore
Per costruire un futuro migliore noi partiamo quotidianamente nelle nostre attività di ricerca da una indagine che molti hanno ritenuto e continuano a ritenere noiosa
E cioè l'indagine su che cosa vuol dire essere oggi un cittadino europeo cioè cosa vuol dire las la nostra storia
E costruire un futuro migliore assieme a tutti e quindi non la politica senza la cittadinanza non la politica la cittadinanza senza in le imprese non la politica la cittadinanza le imprese senza la società civile questo non lo facciamo qui i Fondazione Feltrinelli il gruppo Feltre lo fa anche con l'associazione Razzismo una brutta storia che promuove delle a te vita di sensibilizzazione sul tema del razzismo non ultima quella coordinata assieme a all'assessore Majorino che saluto per essere presente
Insieme senza muri la manifestazione che nello scorso maggio avuto così grande successo perché riporteremo nelle piazze e nelle strade
Di Milano lo facciamo anche lo dico in particolare a tutti voi a tutti gli ospiti che non sono stati presenti nella presentazione della nostra stagione ribelle lo dico
Al ministro in particolare con una nuova iniziativa che condividiamo con il Comune di Milano ci vogliamo costituire qui a Milano l'Istituto per il mondo arabo cioè vogliamo fare in modo che l'Italia possa fondare sulla cultura e sulla ricerca un percorso di integrazione tra cultura un percorso di accoglienza è un percorso che va da costruire proprio quella cittadinanza europea inclusiva che parte da una base comune fatta di diritti fatta di Progetto comune e questo progetto non può passare se non dalla comprensione dell'altro
Noi crediamo molto nell'ambizione
Di un progetto politico che consumiamo qua ogni giorno ministro nel promuovere il talento della ricerca nazionale internazionale di metterlo in relazione con la nostra storia e di fare in modo che tutti sentano indistintamente nel loro piccolo o nel loro grande la responsabilità per costruire un pezzo del nostro futuro
Non lo facciamo quotidianamente come dicevo prima anche con questo tipo di iniziative con le pubblicazioni che promuoviamo oggi e di cui siamo veramente onorati di ospitare il lancio grazie
Grazie buonasera a tutti benvenuti grazie di essere qui così numerosi
Questa presentazione della quale ringrazio molto la fondazione Feltrinelli che ha voluto ospitarla
Rappresenta in qualche modo nelle figure dei relatori
Tutta la profondità e la complessità della questione migratori a
So benissimo che
Non è riducibile alle figure di don Luigi Ciotti o dei dell'onorevole Marco Minniti
Ciò che la questione dell'immigrazione dell'asilo
Suscita come grande problematica
Nazionale ed europea e mondiale
E tuttavia ci è sembrato molto interessante
Mettere l'uno accanto all'altro
Due personalità che per cultura per storia ma soprattutto come dire per mestiere hanno inevitabilmente due parroci assai diversi
E lo dico proprio perché questa questione mette in discussione non solo opzioni politiche scelte culturali ma visioni del mondo concezioni della vita
Delle relazioni sociali delle idee di futuro
Ho voluto quindi abbiamo voluto quindi come autori insieme a Federica resta che non è presente purtroppo per motivi familiari abbiamo voluto che il confronto avvenisse in una dimensione la più ampia possibile
Perché siamo convinti
Che non esiste una ricetta unica non esiste un approccio esclusivo
Così come non esistono formule precostituite e risposte preconfezionate
Il tema dell'immigrazione e dell'asilo e tema lacerante così lacerante che divide anche ciascuno di noi al proprio interno mette in discussione cioè le nostre stesse soggettività
Ed è per questo che a mio avviso estremamente utile che a confrontarsi siano opzioni che per tante ragioni
Non sono necessariamente coincidenti
E io so
Che sia l'approccio di don Luigi Ciotti
E attraverso lui del grande mondo dell'associazionismo del volontariato
Laico interreligioso
E qualcosa di fondamentale
Ed è qualcosa che entra in conflitto
Spesso anche a Cipro con la politica
Macché con la politica si deve comunque confrontare
Così come è vero che l'approccio politico quello che qui divenne impersonato dal ministro dell'Interno
è qualcosa che comunque
A sua volta suscita conflitti radicali
Ecco io
Il nostro libero non si pone
In una posizione mediana tra questi due approcci
Mi è capitato di dire che io sono unito
Al ministro dell'Interno da un rapporto di affettuosissima nemici TAC uso un termine così pesante come nemici da certo un po'per gioco ma è vero che mi sono trovato in quest'anno
A contestare
Molti suoi provvedimenti addirittura non votare la fiducia posta dal Governo su alcune norme promosso in primo luogo dal ministro dell'Interno
Ma proprio la consapevolezza di come le problematiche di cui stiamo parlando sono così complesse così gravose
E stabilito
Aggrovigliate da non consentire risposte semplificato Ricci
Che da posizioni che sono certa mente
Temo continueranno a essere alternative ritengo che non sia possibile non continuare ad avere un rapporto conflittuale ma un rapporto
Ecco
E dunque in questa dimensione anche in questo spazio che vede risposte le più diverse che coinvolgono mettono in discussione le certezze le opzioni non solo politiche ma anche morali di un campo estremamente ampio
Che tendiamo magari a chiamare quello della sinistra ma carta beh inoltre in realtà il perimetro della sinistra di ieri di oggi proprio per questa ragione io
E noi abbiamo ritenuto molto molto importante che il confronto avvenisse tra due personalità
Che potessero esprimere punti di vista che nascono da esperienze da culture da idee che a mio avviso in qualche modo rappresentano confini estremi di una concezione di questa tematica ma che allo stesso tempo non possono non entrare in rapporto dunque dopo immediatamente la parola a don Luigi Ciotti lo ringrazio perché per venire qui ha dovuto faticare è un impegno che aveva preso da tempo
E che ha voluto onorare così come ringrazio Marco Minniti che viene a questo incontro dopo un tour
Particolarmente affannose affannato di città in città
Ancora una volta ringrazio tutti i presenti è la casa editrice Feltrinelli che ha voluto pubblicare questo nostro libero grazie ancora a tutti e la parola don Luigi Ciotti
Beh parto subito nel dire
Sinceramente che libera è molto bello
Che ci offre il pareggio di ragionare su un tema che sempre più emerge credo come lo spartiacque di civiltà
E che certamente certamente sottolinea con forza che il nostro futuro sociale sociale e individuale
Dipende da come risponderemo alla questione dei migranti
E lasciatemi dire alla questione dei giovani
Perché sono loro che Inter interrogano la nostra umanità
E credo anche la nostra intelligenza
Ho trovato questo libro
Veramente che a questo problema pregio di ragionare in questa dimensione
La seconda considerazione che voglio fare prima di addentrarmi nel libero per portare via il contributo
E che
L'essere qui insieme questa sera
Dopo che io ho letto fatto mio riflettuto
Credo che siamo qui
Che questo libro serva anche per cambiare la storia non per subirla
Credo che se siamo qui siamo qui perché vogliamo portare un contributo per cambiare
La storia non per subirla
Ma è un altro elemento che mi sta a cuore in premessa dire
Io appartengo a un gruppo che cinquantadue anni il gruppo Abele
Che da trentasette anni in Africa
Che ha lavorato e sta lavorando in tanti Paesi africani
Penso a Libera che tra pochi giorni a Bogotà in Colombia
E l'incontro di tutte le associazioni che aderiscono libere in America Latina
E quindi una rete penso al gruppo Abele
Che da diversi anni e in Messico e opera nell'immondizia ai pensiamo nell'immondizia
E a Okaka che a quattrocento chilometri da Città del Messico
Vivono nell'immondizia ai due mila cinquecento donne cui loro bambini
Noi diamo una mano a costruire con rifiuti le case a queste donne
Mi permetto di dire questo
Proprio spero con grande umiltà per dire che in fondo la storia di emigranti i loro percorsi la presenza del gruppo trentasette anni in Africa in alcuni Paesi africani permette di portare un piccolo contributo di conoscenza dove partono molte delle loro storie
Un altro piccolo elemento improduttivo
Io credo di dovere sottolineare non solo la responsabilità di quello che facciamo
Ma anche la responsabilità di quello che non facciamo
Perché abbiamo la responsabilità anche di quello che non facciamo che non riusciamo a fare
E credo che dobbiamo alzare la voce quando è necessario
Che piaccia o non piaccia qualcuno dobbiamo diventare capaci umilmente ma con forze del sale la voce
Per denunciare che la povertà
è un reato
Con la dignità delle persone
E proprio è un crimine di civiltà la povertà
Non canone un caso che l'aviazione modererà salita
Ha definito la povertà userebbe telematica malattie
Mi permetto anche di dire che la speranza si costruisce
A partire dai poveri
E sono loro i bisogni sono i loro bisogni le loro speranze a indicarci la strada già della strage del futuro
Mi permetto di dire come premessa che l'immigrazione non è un reato
Perché non è reato la speranza
E la stragrande maggioranza e costretto a cercare delle strade e dei percorsi diversi
E dire ancora ad alta voce
Diciamo che non devono essere chiamati disuguaglianze
Una parola che non mi piace
Ma ingiustizia perché la povertà etica dell'ingiustizia
Allora dobbiamo riconoscere
Nelle nostre riflessioni
Che è alla base di una disuguaglianza c'è sempre un'ingiustizia
La domanda che viene posta
Da Luigi Manconi da Federica
Gli italiani sono razzisti
E giustamente viene sottolineata è che ogni domanda che parte da una generalizzazione italiani e la domanda mal posta
Si può rispondere indifferentemente lo dice Luigi ma credo che lo condividiamo tutti
Perché si può rispondere allora sì o no
E tutto in questo modo ci non ci avvicina di un passo nella conoscenza delle cose
Viene messo molto in evidenza e io lo condivido e per questo credo voglio sottolineare che c'è un evidente avendo essi tale persone straniere
Che si manifesta e nel libro è ben segnato e ben documentato
Nel linguaggio di molti media
I titoli di alcuni giornali
La strategia di certi programmi televisivi
Che certamente invece di aiutare anche qui non amò mai
Neppure Luigi generalizzare
Ma è ben documentato anche i punti di riferimento per dire
Tutto questo che a volte mi chiede che aiutare
Ad analizzare il problema gettano benzina sul fuoco alimentando pregiudizi sono Nordio
Ma c'è anche una responsabilità anche qui ben documentata con degli esempi che se permettete fanno male
Nel linguaggio politico istituzionale
E quando viene scritto e cito testualmente
Sembra di assistere alla piena saldatura tra in sofferenza sociale diffusa
E sua rappresentanza istituzionale
è giusto all'ora che viene sottolineato che alla retorica cosiddetta buonista
Accusata
Di idealizzare
L'immigrato
Si contrappone ormai sfacciatamente la retorica cattivista
Che Luigi e Federica
Con una frase forte dicono
Si va affermando una certa fierezza della malvagità quasi un compiacimento della moralità
Ed è diventa importante per evitare la confusione
E tutto il gatto chiamo concretamente con mano nei vari contesti
Che questo libro ci dice il razzismo che è stato lungo un tabù
Oggi si è diffuso tanto d'essere confuso con l'ex sono sobria che non è la stessa cosa non è la stessa cosa
Perché l'Exor follia e paura
E fobie
E l'inquietudine come viene sottolineato per lo straniero
è una reazione difensiva di ripiego
è il razzismo invece una pulsione
Ostile e aggressiva
Mi pare molto importante questa chiarezza
Perché tutti abbiamo toccato nella quotidianità con mano questa confusione
è bella anche ed è scomoda all'immagine
Che voi fate dell'apporto dopo toponomastica del disprezzo
Dove anche qui non generalizzando ma molti di noi le conosciamo questa realtà
Di quelle antiaeree aree della città come ST come viene scritto di un arredamento urbano il rigetto
Dai rifiuti di inceneritori Katie dei campi nomadi e luoghi dell'esclusione
Ma soprattutto ancora una volta viene richiamato con forza
L'assenza di politica
Ad avere permesso a questa confusione
La politica deve occuparsi delle paure
Anche legittime delle persone
Per impedire con risposte razionali
Con risposte razionali
Che si trasformino in parole
E in atti di violenza
Ecco allora questo invito sottolineato molto bene molto forte politica che deve occuparsi delle pone per impedire con risposte razionali
è è forte ma credo necessario
Il passaggio che voi avete fatto quando c'è scritto che alla base c'è il tradimento dell'idea di uguaglianza degli esseri umani idea di quegli anni sa degli esseri umani
Un'idea come avete scritto
Presente nel pensiero cristiano ma anche in quello socialista e liberale
A questa caduta culturale
Ed è libero guardate viene sempre pende iscritto motivato approfondito
Aiuta proprio
A scendere più in profondità
E a questa caduta culturale ha corrisposto
Questo tradimento dell'idea di uguaglianza
Un grave deficit di programmazione
Perché è vero
Nessuno di noi può negarlo
Che il problema dell'immigrazione da destra ma anche da sinistra
Esatto sempre affrontato con politiche di fiato corto
Ispirati dalla logica dell'emergenza
Allora cosa bisogna fare per cambiare direzione
E la domanda che a un certo punto ognuno di noi si fa
Che gli autori si fanno
E che credo che molti di noi ci siamo fatti continuiamo farci
E questo libro aiuta a leggere
Occorre innanzitutto
E viene detto bene un atto di verità
Mi permetto di aggiungere
Che abbiamo tanto tanto tanto bisogno di verità
Perché oggi c'è tanta manipolazione della verità
C'è tanta approssimazione ma c'è anche chi fa
L'appropriazione della verità una sua verità
In questo senso
C'è questo invito che dice che occorre che la politica
Invece di continuare di vendere illusioni ammetta
Che con la questione dell'immigrazione saremo costretti a che fare nei prossimi decenni
Allora devo dice non sono razzista ma
Ma Capello
è il segnale di una crisi culturale sociale e politica
E il secondo per cambiare elemento direzione
Occorre un cambio di registro culturale
Ancora una volta la dimensione culturale
Perché la cultura che fa la sfida dei conoscenze
Lo stiamo dicendo rispetto a questo problema come anche il contrasto alle mafie
La sfida educativa la sfida culturale importante fondamentale
Qui sta il perno del ragionamento di Manconi di Federica
Bisogna riconoscere il ma
Per la frase non solo razzista ma
Non sono una forma di ipocrisia come spesso ma il segno di un disagio sincero
E Manconi scrive quel ma
Significa
E mi sento di fare neanche un pulire queste parole perché penso che le facciamo un po'tutti
Nostre perché ove
Ho
I tubi sono Tessari delle certezze
I dubbi sono precisa delle certezze
E credo che lo di noi deve lasciarsi attraversare i gruppi e dobbiamo anche diventare capaci di lasciarci raggiungere lo stupore
Manconi scrive ma quel ma significa
Voglio capire voglio sapere voglio essere messo in grado di affrontare una situazione difficile faticosa e perfino dolorosa
Per non siamo razzisti ma
E viene messo in evidenza e credo che anche questo è un aspetto importante
Come un grido d'aiuto
Perché molti dicono no non siamo razzisti anzi anzi ma
E ci sono tanti esempi che vengono portati che sono proprio nel gergo comune di tanta gente di tanta gente
Come un grido d'aiuto che rimanda come fattore primario causa la causa scatenante alla crisi del sistema di stato sociale
E c'è un grido per evitare
La guerra tra poveri
La guerra tra poveri
Ma questo ma per stabilire un contatto
Una comunicazione che
Con chi si trova in una situazione
Allora i messaggi da inviare e le strategie da elaborare
Non possono
Ed è viene sottolineato con forza
E ispirarsi ad alcun modo categorie come solidarietà e generosità
E guardate che questo è molto importante per me
Perché era sodali età
Voi immaginate annerita io sono una piccola cosa sapete
Ma non verrà mai meno
Novara mai meno
Non verrà mai meno
Società e generosità
Virtù questi indubbiamente apprezzabile degne
Ma il sei poco efficaci
Sì e proposte
A interlocutori dotati di risorse scarse e provati da un rapporto faticoso con l'immigrazione straniera
Peggio quelle virtù possono apparire come il lusso
Che sono certi privilegiati possono concedersi insomma diciamo c'è la chiarezza che il mio sogno che ci sia sempre meno sodali età più diritti cioè più giustizia
E voi capite
E voi capite che non è messo in discussione la solidarietà
E mi ha fatto piacere trovare in questo libro
Ti viene valorizzato l'impegno di quanti sono fortemente impegnati ho letto la tua lunga intervista ad Avvenire
In cui cioè questo Rispetto questa attenzione da storie percorsi
Quando parlo di la strada è certamente in salita difficile io scelgo la goccia a goccia ogni giorno
Ti devo anche dire vedevo anche dire
Che per me è importante tutto questo
Non basta nemmeno la solidarietà
La società rischia di diventare complice
Complici
Se interviene senza denunciare le cause politiche e non solo della povertà
Perché la povertà non è una fattività
E allora parte sempre da ingiustizia vi prego
Io non ho nessun titolo
Ma da cinquantadue anni
Il gruppo Abele la strada i poveri gli ultimi
Oggi
Tante storie
Che rientrano né i volti del percorso anche di questo libro
Non posso dimenticare qui il tema della sicurezza
No
Perché la politica
Diciamocelo
Anche qui non amo generalizzare perché non sarebbe giusto non sarebbe corretto
Non si può sempre generalizzare
Ma ha molta politica
Ha in seguito in questi anni l'idolo della sicurezza
Senza questo cambio di prospettiva
Quello che invece meno solidarietà come sogno come impegno
Più diritti c'è più giustizia
Continuerà a prevalere è un quadro legislativo
Dove le misure sanzionatorie penali o amministrative prevalgono di gran lunga su quelle volte a favorire l'integrazione
Ed è molto importante quello che Manconi Federica scrivano
C'è stata nel corso degli anni una corsa al rialzo nelle misure repressive nonostante raccontino dimostrazione della loro inefficacia
Allora capire questo è importante
E noi umilmente dovrò prendere coscienza
è inutile che ci giriamo tanto attorno il fallimento di una politica
Avete scritto affidata alla distribuzione di migranti e profughi per grandi aggregato
Questi grandi centri enormi enormi enormi
Il punto di svolta è stato
Ma non lo dico a voi che siete qui perché queste cose le conoscete
Ma qui sono ben raccolte
E ve lo dico sinceramente è un bel libro
Anche chi è già impegnato credo
E necessario questo
Morso di più
Da parte di tutti
Il punto di svolta è stata l'introduzione del due mila otto del reato di immigrazione clandestina
Vergogna
L'unica parola da dire vergogna
Vergogna reato di immigrazione clandestina
Da cui sono derivate tutta una serie di misure di ordinanze a livello locale
Che voi avete ben conosciuto
Alcune grazie a Dio va non solo del tre luglio
Annullate dei tribunali competenti perché
Prezzi prefiguravano una disparità il trattamento in materia di diritto
Diritti che secondo Manconi
A geometria e geografia variabile
Questa una delle immagini la rete colta
Come è importante sottolineare in questa sede
Proprio il richiamo alla Corte europea dei diritti umani
Che ha ribadito con una giurisprudenza consolidata come viene ricordato nel libro
Ma credo che tutti noi abbiamo ben presente questo il carattere discriminatorio di ogni differenziazione nell'accesso a prestazioni sociali che si basi sulle nazionalità
E non sia giustificabile secondo motivazioni obiettivamente
No la corte europea
Affidarsi a parametri di ragionevolezza
E dice sì affidarsi a parametri di ragionevolezza e da una criteri etnici è un grande richiamo ed è un richiamo importante è fondamentale
Ma c'è un altro elemento che mi sembra importante
Lasci mi ricordare le parole di papa Francesco
Quando a papa Francesco indetto ti diamo il Premio Carlomagno
è presente Premio Carlomagno
Prego di grande valore
Francesco che si guarda bene dei premi ICI portato con oppure qui in Vaticano
Tutti felici e contenti Sonate portali premio
Eroi ha fatto uno di quegli interventi nel suo stile
Diceva dove stai andando Europa e per tre volte lo sottolinea con forza
Ma
A un certo punto dice
Sogno null'OPA di cui non si possa dare dire scusate
Che il suo impegno per i diritti umani
è stato la sua ultima ortopedia
Fino
E torniamo al recente dal decreto legge Minniti Orlando
Che configura
Per gli stranieri una giustizia minore
Ci sono una sorta di rito e chimico
Con o tanto da significative deroghe alle garanzie processuali comune
Vedi l'abolizione di fatto del giudizio d'appello
Che ha messo persino per cause civili d'identità modestissima
Fa fatica pensare a tutto questo
Come anche il col territorio nell'unico caso di merito che viene affievolito salvo delle eccezioni
Questa per noi diventa uno dei punti grande riflessione
Quella che viene messo in discussione
Minata nel suo fondamento e l'indivisibilità dei diritti
Molte pagine della seconda parte del libro di
Luigi di Federica
Le dedica giustamente alla questione edilizia
Centri di identificazione ed espulsione che presto diventeranno il Cpr centri permanente per rimpatri come si vede e voi lo sapete bene i vent'anni si gioca con le parole sono cambiate visibile
Con evidente tentativo però
Scusate di nascondere attrarre sul familismo i e formule il più possibile neutre il permanere dello stesso atteggiamento di fondo
I GR
Ecco il punto
Sono descritti come luoghi di sospensione dei diritti
Anticostituzionali
Ed è giusto
Ed è giusto
Il richiamo all'articolo tredici della Costituzione
Che non ammette forme di detenzione
Che prescindono dal compimento di reati
Ma innanzitutto questi centri questi luoghi
Sono luoghi nei quali ai essere espulsa
E la dignità umana
Nonché del tutto inefficaci rispetto agli obiettivi previsti
A me fa piacere avere letto
Va bene anche sentito
Che si va cercando di chiudere qui i grandi centri ritrovare altre strade
Più legati ai territori il modo di di trovare delle modalità di più attenzione e rispetto le persone
Questo articolo tredici della Costituzione
Credo che sia importante tutti quanti non dimenticarcela
Bella
E la riflessione
Che avete fatto che descrive i CIE
Come realtà dove domina l'incertezza
è l'astrazione
Chi lo ha avuto modo di entrarci dividere quelle gabbie
Bene
Io credo che non si possa
Non si possono calzare in questo senso la voce
Per cercare di chiedere
Una pensione per percorsi certamente diverso
Poteva Agordo
E dove domina questa incertezza astrazione
Due parole forti di grande sostanza di grande fatica
Dove veramente tutte vago partire dalla Regione desse del luogo
Il che i passi tra l'altro che nessuno se ne prenda
Ci sono anche persone attente generosa anche qui mai generalizzare
Ma il discorso va ben oltre
Rendendolo questo luogo
Molto anonimo spersonalizzare
Solo luoghi di noia
E Luigi Petrica lo scrivano in attività di abbandono
Collocati nel limbo di un paradosso insieme umano e giuridico
Solo chiamati gli ospiti
Gli ospiti
Così vengono definiti a dispetto del totale vuoto di ospitalità
Sono trattenuti ma non detenuti
Hanno dunque l'obbligo di soggiorno ma si sia lontano non no non ho incorrono nel reato di evasione e tutto è ambigua e paradossale
E allora cita riflette
La parte finale del libro
Mi fa un grande piacere
Mi fa un grande piacere
Hai fatto riferimento anche papa Francesco
La globalizzazione dell'indifferenza
Il peccato dell'indifferenza
è una parte molto bella incisiva
Lasciatemi dire molto scomoda
Si mette in luce come sia la compassione il fondamento dell'etica
A partire dalla splendida definizione Dostoevskij a cui voi avete voluto fare riferimento
La compassione
La città ove la capacità di estrarre dall'altro la radice prima del suo dolore e farla propria senza esitazione
Ed è bello sottolineare
Che in mancanza di compassione
E sensibilità per l'altrui sofferenza più generale per altro destino ogni male diventa possibile
E Manconi Federica citano l'esempio del nazismo e della sua come eventi che hanno le spalle anche l'indifferenza diffusa
La degradazione della coscienza collettiva allora allora
E quello che ripetiamo da sempre anche riguardo le mafia
E lo diciamo anche rispetto all'immigrazione
Che il male non è solo di chi lo commette
Ma anche di chi guarda e lascia fare
Non è solo un problema della politica
è un problema vi prego anche di noi
Per non essere cittadini a intermittenza
A seconda dei momenti ma cittadini più attenti più responsabili
L'Europa diffuso
A un diffuso problema di indifferenza
Accentuato
Anche qui non amo generalizzare
Ma il tempo breve non può permettere altre sottolineature pone capita il senso accentuato
A volte da un'ipocrisia di fondo e spesso da un atteggiamento schizofrenico
Un esempio il Trattato di Lisbona nel due mila sette
Che solennemente
Ripudia l'indifferenza e pone la solidarietà come elemento fondante
Stella Unione Europea nei suoi rapporti interni e dei suoi rapporti con i Paesi terzi cui però hanno seguito atti politici che vanno in direzione opposta o u
Rientra in questo quadro la riduzione dell'immigrazione ha una visione contabile
Peraltro smentita dai fatti dato il rifiuto di molti pesi di farsi carico dell'accoglienza dell'inclusione di una quota di immigrati
Elaine frasi
Sulla libertà delle merci
E dei trattati commerciali a scapito della libertà dell'età delle persone
Bellissima la citazione che hai fatto avete fatto del grande economista Federico Caffè
Che dice al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo solo sostituito l'assillo dentro equilibri contabili
Allora in questo senso ma attenzione
L'ultimo passaggio
Io credo
Io non ho titolo
Ma non riesco ad accettare
Che si dia non sei miliardi tre miliardi dati altri tre miliardi si daranno alla Turchia chiamano dittatore
Per dire che si tenga a milioni di persone lei
è in mano a una dittatura la Turchia e l'Unione europea dai soldi lì
Perché non ecco io credo per trattenere i profili la guerra di Siria
E ancora queste distinzioni strumentali a volte tra i profughi migranti economici
E altre storie altri percorsi Luigi
Grazie grazie mille
Ministero tutto il tempo che voi compreso il mio
Grazie ad un Luigi grazie davvero
No innanzitutto
Grazie per l'invito
Sinceramente son venuto qui molto volentieri
Tra l'altro avendo fatto un lungo tour antincendio sono tutto tranne che risposto ad accendere discussione per ovvie ragioni
Io ho letto il libro con grande attenzione
Anche perché Luigi ha avuto la cortesia
Di mandarmi lo addirittura prima della pubblicazione sul come voi vedete io sono qui con questo che non è
Diciamo il libro maestro di di una qualche azienda è sono le bozze del libro che Luigi mi ha voluto mandare per tempo quindi tutto si può dire tranne che non l'abbia letto e che non l'abbia meditato
Naturalmente
Io sono portata di di due cose che nascono dalla mia lettura del libro prima e che un libro per iscritto
Fortemente appassionato
Aggiungo anche che io nel libro trovo una tensione ideale culturale
Che mi sembra tra virgolette convincente
Se non appare compromettente per Luigi che sentirei anche in parte mia
Tuttavia
è evidente che poi sul terreno delle proposte c'è non una differenza in alcuni casi c'è una radicale
E tuttavia penso che nel momento in che sta vivendo la Società Italiana punto attraversata
Da tutti gli elementi di eccesso di strumentalizzazione ditte drammatizzazione
Di cattiva informazione che e questo tema sta attraversando
Io penso che sia doveroso almeno dal mio punto di vista doveroso
Non limitarsi soltanto a dire c'è un dissenso
Perché io penso che su un tema così cruciale così delicato come quello dei grandi flussi demografici che poi diventano immigrazione insomma io penso che su queste questioni
Ci debba essere una reciproca capacità di ascolto
Una reciproca capacità d'ascolto che deve essere fatta
E così spirito aperto se posso aggiungere senza pregiudizi ideologici
La mia storia è una storia in cui
Ho praticato spesso li ideologica
E so perfettamente che a volte l'ideologia può sconfinare nel principio della falsa coscienza
Ed è per questo che il tema va maneggiato con una certa cura e quindi io vi dirò qual è il mio approccio quali sono le mie valutazioni
Aggiungo anche che
Il tema è un tema di per sé molto impegnativo
è un tema sul quale si è diviso si sta dividendo il mondo
A me è capitato per esempio di parlare con alcuni amici quali mi dicevano guarda sulle questioni che tu stai mettendo in campo
E si divide la mia famiglia
Ci sono alcuni che sono favorevoli alcuni che sono contrari poi alla fine il più pensoso dei tutti ma ha detto a volte mi divido anch'io
Però alcune parti mi sento di dirti che hai ragione per altre parti mi sento di diritti tetto
Ma questa è la forza di una democrazia questa è la forza di un libero confronto
Allora consentitemi di fare due
Valutazioni
Come dire metodo del discorso
Prima valutazione
Irrigazione è una gigantesca questione l'ha detto don Luigi scritto anche nel libro ma don Luigi l'ha detto con molta chiarezza
Una questione che ci ha accompagnato in passato per lungo tempo
Ci accompagna oggi ci accompagnerà per molti anni a venire
Guardate vi dico io dai cattivi maestri dagli apprendisti stregoni che mi dicono che basta una mossa che c'è un movimento che consente di affrontare e risolvere drasticamente il prezzo
Chi dice questo non dice la verità
Racconta anche una bugia a se stesso
L'abbiamo a che fare con grandi fenomeni che impattano sulla natura stessa del pianeta
Il quindi come tali devono essere affrontati forti della loro complessità so perfettamente
Che noi siamo una società in cui dire che un ragionamento è complesso e porta subito qualcuno a dire passiamo alla prossima questione
Purtroppo invece bisogna cimentarsi con questo non c'è una prossima questi
Perché la questione dell'immigrazione impatterà e questo è la seconda guida di metodo che io volevo dire
O almeno questo è il mio punto di vista impatterà
In maniera via via sempre più forte sul futuro delle nostre democrazie
Io ho affrontato affronto questo tema
E con l'idea forse sbagliata e se sbaglio voi mi correggerete che su questa questione si gioca un pezzo fondamentale del futuro della nostra democrazia
Su questo evidente quello che sta avvenendo basta alzare gli occhi e guardare il mondo per capire quello che sta avvenendo
E i siti democratici che sembravano impensabili oggi ci sono realtà
E penso quindi che noi dobbiamo affrontare il toro per le corna dobbiamo affrontare il toro per le corna togliendo di mezzo tutte
La propaganda la cattiva propaganda gli elementi di aggressività politico e culturale
Sì che Luigi racconta nel suo libro che sono icastica mente resi in un racconto che in alcuni momenti anche un suo ritmo passione
E tuttavia se vi dicessi
Che batta soltanto rivelare la parte debole del ragionamento degli altri io vi direi che non sono convinto che questo sia sufficiente
Cioè non sono convinto che sia sufficiente per affrontare il tema del consenso Della comunque queste della testa del cuore delle persone nelle grandi democrazie non basta soltanto dire quello che dicono gli altri è sbagliato
Bisogna fare delle cose
E questo è il lavoro che abbiamo cercato di fare ora guardate io sono ministro dell'interno lo so che sembra diciamo quasi una cosa non vi informo sono Ministro dell'Interno da poco più di dieci metri
Per quello che spesso detto sembra che sono i suoi etero da più di dieci anni va dieci mesi dieci mesi ecco dieci mesi
In dieci mesi
Il primo punto che abbiamo cercato di affrontare
E quello di
Togliere il tema emergenza dal discorso sull'immigrazione
Noi in Italia
Noi l'Europa forse abbiamo affrontato questo tema che appunto essendo lo stemma strutturale non può essere affrontato con un tema
E con una risposta di carattere emergenziale
Non c'è sintonia
Tra una questione strutturale è una risposta Emergency
La risposta emergenziale insegue la questione non punta ad affrontarla in maniera curve
Una grande democrazia può affrontare questo tema in maniera appunto rincorrendo l'evento io penso assolutamente Dino
Aggiungo
Che l'emergenza è il brodo di cultura dentro crescono e si rafforzano i populismi
E gli approcci di cui Luigi d'acconto nel suo i
Qual è la mia idea di un approccio strutturale sulla questione
La mia idea è fondata tutt'reca Pisanti
Primo caposaldo con la questione dei grandi flussi demografici affronta almeno per quanto riguarda il nostro Paese per quanto riguarda l'Europa in una parte fondamentale dall'altra parte del militare
Si affronta in Africa e qui c'è un problema gigantesco di cui anche don Luigi ha parlato ma insomma mi permetto ogni tanto di andare dietro ma non per captatio benevolentiae perché come si capirà tutto è che tranne captatio benevolentiae ma perché mi sembra che quello sia un punto cioè
Il punto cruciale e fondamentale che il cuore di quello che si è cercato di fare dire una cosa semplicissima
Se l'Europa
Pensa che l'Africa sia il problema degli altri fa un drammatico errore
Aggiungo una cosa un pochino più impegnativa
Il mio convincimento che il l'Africa sia lo specchio dell'Europa
Il destino di questi due continenti e inevitabilmente intrecciato
Il futuro di questi due continenti che inevitabilmente intrecciato dire questo è una cosa molto importante perché avete ad un certo punto
E per un certo un lungo periodo di tempo forse ancora qualcuno oggi in Europa pensa che il rapporto con l'Africa sia prevalentemente un problema dell'Italia
è un problema dell'Europa
Se l'Africa sa bene l'Europa sarà bene
Se l'Africa starà male l'Europa sarà ma
Possiamo prendere tutte le contromisure di questo mondo ma l'Europa sarà ma
Per fare questo allora c'è un problema problema è uno interventi di medio periodo
In Africa
Guardate pensateci bene perché io dico l'Africa è lo specchio dell'euro
Perché lei si giocano tre grandi questioni fondamentali
Per l'Europa non soltanto per la si gioca la questione della sicurezza
Un pezzo fondamentale della sicurezza dell'Europa passa attraverso l'Africa lo si voglia o no è così
Nel momento in cui la coalizione internazionale ha sconfitto islamico sapete che in Iraq e in Siria
E insomma bisogna comprendere che strada faranno dove andranno questi fora in Fighters che hanno combattuto per anni insigniti evita
E le cifre non ufficiale ci parlano intorno tra i venticinque trenta mila fora infatti
Provenienti da cento Paesi del mondo
La più grande legione straniera che la storia abbia mai conosciuto
Queste persone una parte delle quali sono morte sicuramente combattendo in Iraq tenteranno ritorna tentarono di tornare in Europa tentano di tornare in Africa settentrionale noi abbiamo migliaia di fora in Fighters nordafricani
Ed europee
Il punto quindi della sicurezza dell'Africa è una cosa che impatta direttamente con la sicurezza dall'Europa perché prima o poi sarei pericolo di passaggio
La Surrey transito secondo perché può essere il luogo dove costruire paradisi sicuri per ricostruire l'idea lo scacco
La minaccia di islamica sete alle nostre libertà
Cuce alle per la sicurezza
Cruciale per
Gli assetti demografici
L'Europa è un Paese che demografica e una continente che demograficamente non cresce
L'Africa è un continente che cresce demograficamente in maniera impetuoso
Terzo
C'è il tema delle risorse naturali perché la cosa più straordinarie che voi sapete meglio di me
Che sa perfettamente don Luigi perché Willy ha avuto una pratica straordinari è un Paese straordinariamente incontinente straordinariamente ricco ricche Simo di risorse naturali
E c'è un problema gigantesco che se tu vuoi costruire veramente un impegno per l'Africa devi pensare per esempio ha come raffreddare i conflitti ma anche come costruire classi dirigenti che non capivano sull'esproprio delle ricchezze
Espropriare le ricchezze ai poveri per impadronirsi per finalità di carattere privato
Per esempio qui c'è una questione che non vorrei venisse banalizzata
Vedete io nella mia ricerca nel fatto che ascolto che parrocchie insomma
H a volte vengo anche ascoltato però insomma ascolto voto perché a me è capitato di
Incontrare una organizzazione non governativa una su
La quale per esempio mi ha messo fatto vedere un progetto che io considero straordinario
E cioè l'idea di accogliere persone e forma
Con l'idea tuttavia di formarle per poterle poi rimandare in Africa
Ce l'aveva l'ambizione di riformare prezzi formare pezzi di classi dirigenti di quel continente perché di ossa
Quanto in quel continente c'è bisogno di avere classi di licei
Se l'affiche così cruciale
In Europa può pensare di cavarsela con un trust found che al momento al massimo delle risorse messe va poco oltre i duecento milioni di lire
Se questo è un punto è del tutto evidente che lo squilibrio che cerca le risorse messe per quanto riguarda la partita balcanica e Lara prevosto emesse per la partita Mediterranean non un dato accettate
Se l'Europa vuole affrontare seriamente una questione cruciale ripeto il suo specchio
Come l'Africa deve farlo mettendo in campo risorse che siano impone
Risorse importa
Perché la partita vera si gioca nella capacità di costruire in Africa un circuito
Che consenta di trovare una vita dignitosa gli
Da dove patto
Seconda questione
Il punto cruciale
Nell'Africa è dato dai paesi di provenienza e dei paesi di transito
Il principale Paese di transito ella Lippi
Insomma grosso modo intorno a novantadue novantatré per cento delle persone che sono arrivate in Italia quest'anno negli anni passati vengono dati
C'è un dato molto singolare vengono dalla Libia ma non c'è un libico
E ciò che è tutto un flusso di transito
Problema delicate che questo flusso di transito e costruito e gestito dai trafficanti di esseri umani
E qui si po'
Pone un problema gigantesco
Che dobbiamo discutere ma dobbiamo discutere apertamente tra di noi ma con spirito di sincerità
Né possiamo pensare realisticamente di fronte anche le questioni che si pongono legittimamente ai quesiti che si pongono legittimamente pezzi grandi delle nostre opinioni pur che noi diamo le chiavi delle democrazie europee non soltanto di un singolo Paese ma la democrazia europea nelle mani dei trafficanti di essere
I quali oggi decidono di fare partire X migliaia di persone domani di non far le parti
Noi pensiamo realisticamente che una democrazia possono giocarsi questa partita io penso di no
Il punto fondamentale quindi è quello di costruire un'azione concreta per sconfiggere i trafficanti di
Questo è il senso
Dell'accordo che non abbiamo fatto con il governo libico poi si è detto ma è un Governo che Autore leone autorevole quanto conto quanto non conta non fate mentre adesso nella delicatezza dei giochi diplomatici posso soltanto dire una cosa che non abbiamo fatto un accordo sul tema del contrasto ai trafficanti di esseri umani sul tema del contrasto al terrorismo con il governo che verrà presentato
E riconosciuto dalle Nazioni Unite governo Saraci perché e difficile lo dico qui
Impossibile lo dico qui poter pensare che un governo come il governo italiano possa fare una corto con un governo non riconosciuto dalle Nazioni Unite
Abbiamo fatto quell'accordo
E tuttavia non ci siamo limitati a questo
Siamo andati lì abbiamo parlato
Abbiamo parlato con i sindaci
Lo so che tutto questo che appare abbastanza noioso però vi devo raccontare quello che è successo dobbiamo conoscere cosa c'è dall'altra parte
Perché non ci si vediamo soltanto a raccontarci una cosa che in parte vera ma in parte ha bisogno di essere arricchite io sono andata a incontrare i quattordici sindaci recita principalmente coinvolte nel traffico di assoluta
La Sabratha Zuara fino arrivare al profondo Sud da gatto
H tronco
Bene sapete qual è la cosa più straordinaria
E che quando io li ha incontrati a Tripoli s'è uno di voi
Fosse stato insieme con me a incontrare quesito ce l'avesse ascoltati
Non avrebbe nemmeno per un attimo ho pensato di essere nel cuore di uno Stato ho fallito che rischiava di fallire
Ottimi sindaci ho fatto ragionamento semplicissimo detto loro una cosa vedete aiutiamoci reciprocamente
Voi non permetteva ogni rapporto con i trafficanti di esseri umani rendete gliela vita più difficile di allievi Evelyn potere noi li aiuteremo
E la cosa lì mi è stata raccontata così
Vede ministro lei parla molto facilmente
E tuttavia il traffico di esseri umani in questi anni in Libia è stata l'unica impresa che ha funzionato funzione
Il traffico di esseri umani in Libia
Produce reddito e redistribuisce prego
Tom Luigi è un reddito dannato ma produce reddito redistribuisce
Se non vogliono affrontare il tema di stroncare il traffico illegale dobbiamo costruire canali trasparenti e puliti direi
Una volta si sarebbe detto Luigi
La buona moneta che scaccia la cattiva buoni
Questo è il punto cruciale
Che mi consente di essere raccontato a voi con due piccoli
Cammei di storia vissuta primo
Io incontro il mio collega nigeriano
Al mio collega nigeriano dico per esempio dobbiamo lavorare per
Avere più sicurezza e alla frontiera sud Niger Ciad Mali Libia quello che poi porta alle coste della Libia
è l'undicesima di io sono disponibile fiume di per carità ci impegniamo insieme
E tuttavia c'è per esempio il problema di come affrontiamo il tema dei ristorantini
Della rotta dell'immigrazione
Cosa sono i ristoranti rotte dell'immigrazione
Allora ho detto questo perché vedi dopo la rotta dei migranti ci sono un sacco di giovani vigilini che hanno fatto dei ristoranti
Sono piccoli ristoranti che servono per rifornirci male Carola
Se a un certo punto viene meno quel circuito che un circuito tra virgolette criminale viene meno però anche un reddito positivo per quei ragazzi dobbiamo costruire di un'altra
Secondo su secondo cammeo
A un certo punto in questo la lavoro di dialogo e discussioni Libia ho incontrato le tribù del sud della Libia
Le tribù del Sahara sono fondamentalmente le tre più importanti sono tebow tuareg e sulle
Se qualcuno di voi ha visto un bellissimo film medicato al deserto pensa a quella tribù che lì era pronta con i quali sono i Tuareg
Tra l'altro anche sono fisicamente impone
Queste tre tribù erano in guerra tra di loro
Son venuto a Roma a firmare un trattato di pace
E hanno pensato che fosse utile che fosse legittimo che fosse giusto che fosse dal loro punto di vista auspicabile che quel trattato di pace avesse gli italiani come elemento di garanzia
Prima di arrivare alla firma entrato di pace
Sono rimasti chiusi in una stanza settantadue ore
Perché firmare un trattato di pace soprattutto quando quella guerra aveva prodotto cinquecento giovani ragazze e ragazzi morti non era semplice firma
Perché il Demone della vendetta purtroppo è un demone che ritornasse
Ma nel terrore non ha detto a discutere certo conto viene il capo di una queste tribù di queste tribù è un sultano
Perché loro chiamano sultani
A un certo punto mi si avvicina e mi dice vede ministro noi siamo qui
Per noi conta molto la fiducia conta molto anche la fiducia personale mi devi fare una promessa
La promessa e che i lei farà di tutto perché i miei figli non diventino trafficanti di esseri umani
E quando diceva i miei figli non si stava riferendo ai suoi figli naturali si stava riferendo alla sua tribù o al suo posto
Allora questo è il punto cruciale
Il punto è riuscire a costruire un percorso per cui tra virgolette ci si libera
Dal ricatto drammatico dei trafficanti di esseri umani
Qual è la mia priorità
La verità è questa sconfiggere il flusso illegale
Perché naturalmente se noi riusciamo se la democrazia italiana riesce a sconfiggere il flusso illegale può legittimamente porre un'altra questione
Cioè che poiché abbiamo a che fare con un dato strutturale
Perché tra virgolette va governato
Sconfigge illegalità allude chiaramente a percorsi di legalità
E qui c'è una differenza radicale tra di noi
E a differenza radicale sta in questo
Che io
Essendo il ministro dell'Interno
Ho a che fare maledettamente
Io sarei quasi per dire in maniera Benedetta però insomma uno può dire maledettamente o in maniera Benedetta con una questione che il tema del convincimento
Dell'opinione pubblica italiana
Che è un po'più complicato che dire la propria
Il ministro dell'Interno deve cercare di parlare al complesso degli italiani
E se io al complesso degli italiani mi presento di fronte a una imponente flusso illegale
E dei coloro tra virgolette oltre a flusso illegale che non riusciamo a contenere
Noi aggiungiamo un altrettanto significativo flusso illegale temo di non essere capito
Ed in ogni caso io Antonello a fronte questo tipo di problema così
Perché temo non solo di non essere capito perché se il problema fosse soltanto quello di non essere capito sarebbe la cosa più semplice di questo mondo me ne andrei
Temo che ci sia una voce un pochino più impegnativa
Perché se io non riesco a fare comprendere che la legalità passa attraverso una sconfitta regali della illegalità apro un'autostrada ai populisti
E chiaro qual è il mio impegno
Il mio impegno è esattamente questo poi so che questo non deve essere una cosa che tutti hanno sulle spalle ma in questo momento c'è un ministro dell'interno che a torto o a ragione
Pensa di RC pensa che a torto o a ragione pensa di avere questo peso sulle spalle
Forse anche a torto ma io sarei stato non sincero se non li avessi detto che questo è il cuore della questione
Naturalmente è questo il punto
Se io riesco a dimostrare di gestire l'illegalità di stroncare l'illegalità è evidente che il tema dei flussi migratori e dei grandi flussi demografici va affrontato con due strade maestre
La prima strada maestra corridoi umanitari per la protezione internazionale
In questo momento forse voi non lo sapete ma ci sono corridoi umanitari gestiti internazionalmente
Dalla Conferenza episcopale italiana
Dalla Comunità di Sant'Egidio e dal ministero dell'Interno dalla tavola baldanza ore alla Chiesa evangelica e se non c'è sembrano piccoli numeri e tuttavia tre giorni fa sono arrivati in tutto mille rifugiati dalla Sea
E sono arrivati rispettando il principio di umanità è il principio di sicurezza
Secondo
Segue sconfigge amori legalità è del tutto evidente che non abbiamo bisogno di ingressi illegali nel nostro Paese
Allora
Ve la dico così la mia idea oggi sconfiggerlo legalità domani corridoi umanitari e flussi legali già oggi nei prossimi giorni lo ius soli
Guardate il punto è questo
Lo ius soli non è una legge sull'immigrazione
Una legge sulla integrazione
è un'altra cosa
E quindi se un punto che io considero cruciale vedete
Nel gioco
Abbastanza drammatico che Luigi ci racconta nel suo libro
Come avete faccio differenze quadri con Luigi e Luigi Manconi quando dico don Luigi e don Luigi Ciotti non c'è l'ordinanza in gergo di non sbagliarmi a un certo punto it oppure don Luigi Manconi Mario Mele è un auspicio diciamo non andiamo lì dalla esaurita sebbene stavo dicendo questo il punto cruciale e questo Luigi ci racconta della drammatizzazione
è uno dei temi cruciali della drammatizzazione
L'equazione immigrazione e terrorismo
Bene qui veramente da ministro dell'Interno io penso che l'equazione tra terrorismo immigrazione sia tecnicamente sbagliata
E tecnicamente non sostenibile
Se noi guardiamo soltanto giro d'orizzonte quello che è successo in Europa negli ultimi tre anni abbiamo è evidente il dato che quelli che hanno fatto gli attentati a Parigi a Brussel
A Londra Stoccolma sono la stragrande maggioranza non venuti dalla Silvio dall'Iraq
Sono europei sono finiti di una sbagliata o mancata integrazione
Ed è per questo che il tema dell'integrazione il tema cruciale non solo per l'Italia è il tema cruciale per i prossimi vent'anni io ho ascoltato qui
Che la Fondazione Fare fedele apre un altro finestra sul mondo islamico e sul mondo a
Posso dirvi che vorrei che voi in questa finestra sul mondo arabo sul mondo islamico per esempio trattasse
E il fatto che l'Italia
L'Italia
Italia di ministro dell'interno che materialmente l'ha firmato e l'unico paese europeo
Che ha fatto un patto con l'Islam Italia so perfettamente che di questa cosa nessuno sa perché naturalmente come al solito se una cosa è particolarmente negativa viene raccontata molto rapidamente se una cosa non è molto negativa viene un pochino dimenticata
Cos'è questo patto per Messina vitali
E un patto in cui coloro che lo firmano e sulla stragrande maggioranza dei rappresentanti dell'islam italiano
Primo aderiscono ai valori fondamentali della nostra Costituzione
Vedete quando io penso all'integrazione penso che ci debba essere un rilievo riconoscimento di valori di punti di vista
E per me è la parte più forte dei valori italiani nella prima parte della Costituzione
Non è un caso
Che in tutti questi anni nessuno abbia pensato di cambiare la prima parte della Costituzione molti si sono cimentati con la seconda parte ma con la prima non l'ha toccata nessuno
Perché quella prima parte quella che meglio rappresenta quello che il cuore dei nostri valori ecco quelli che l'hanno firmato hanno firmato quei valori
Poi hanno firmato una cosa che per me è più importante
E ci hanno detto che loro sono insieme musulmani e italiani
Per me è una cosa straordinaria non soltanto dal punto di vista culturale e straordinaria dal ministro dell'Interno
Perché il patto con l'Islam italiano e uno dei misure migliori di sicurezza che si possono
Perché se uno vuole evitare la minaccia la cosa migliore riconosce
Questo è il senso dello ius soli e questo è il senso del patto con l'Islam italiano
Ma c'è una cosa di cui vado particolarmente orgoglioso
E che questo patto e un reciproco riconoscimento
Non è imposto da una legge
Per esempio nel patto c'è scritto che i sermoni in moschea si fanno in italiano
E per noi è un elemento molto importante
E tuttavia la cosa più importante è che non c'è una legge lo stato italiano che obbliga affari sermoni italiana è un riconoscimento reciproco sono loro
E l'Islam italiano che dice noi faremo i sermoni in italiano perché voi sapete perfettamente
Penso che su questo Luigi invito Luigi mi darà ragione su altre cose no ma su questo viaggio perché la cosa peggiore che si possa fare con la religione e imporre per legge delle regole
Imporre atterremo per legge regole di comportamento e religioni e un terreno molto scivoloso
Che spesso produce quella che Kant che amava l'eterogenesi dei fini
Cioè uno fa una cosa con l'obiettivo di raggiungere un risultato e raggiunge esattamente su opposto
Anche qui basta soltanto guardare un po'in giro per capire cosa mi cosa stiamo parlando
Ecco
E finiscono
Se questo è il cuore della questione
Il tema della integrazione e il punto cruciale del nostro futuro e qui c'è il rapporto con il tema dell'accoglienza
So perfettamente che questo probabilmente tra di noi un punto di dissenso ma io ne sono profondamente convinto appunto perché io dico
Che non c'è un nesso tra terrorismo e immigrazione appunto perché io sono quello che invece che c'è invece un nesso tra terrorismo e mancata integrazione devo aggiungere tuttavia un'altra questione
Non sarei sincero se non lo dicessi
E cioè che noi dobbiamo avere un percorso è un processo di accoglienza
Poi interrompo più nel dettaglio che abbia tuttavia un limite nella capacità di integrazione
Una società che si limita soltanto all'accoglienza e non abbia in testa all'integrazione a società poco attenta al suo presente al suo futuro
Noi dobbiamo avere un percorso di accoglienza ed insieme integrazione questo è quello che abbiamo cercato di fare anche qui in questi mesi
Noi abbiamo firmato un patto con i comuni italiani per l'accoglienza diffusa
Naturalmente voi sapete perfettamente perché questo è il cuore la questione dice qui l'assessore all'immigrazione del Comune di Milano lo sa perfettamente
Se tutti i Comuni italiani firmassero quel patto per l'accoglienza diffusa non avremo problemi di accoglienza
Lo si può fare per legge no
Non si può fare per legge per evitare la cosa più sbagliata di questo mondo lo dobbiamo fare con il convincimento e con il ragionamento
E tuttavia voi comprate da perfettamente che quando parliamo di accoglienza diffusa parliamo di piccoli numeri diffusi sul territorio
Distribuiti comune per comune affrontiamo una questione che è gigantesca anche per il libro di cui parlava e di cui delle cose che dice nel libro Luigi
Cioè qual è il punto
I piccoli numeri il superamento dei grandi centri di accoglienza nel nostro Paese
Consentono di superare un muro di diffidenza
Che non soltanto e eretto dai cattivi maestri questo è il punto cruciale
Il muro di diffidenza è oggettivamente posto dal fatto che a un certo punto i grandi numeri non consentono un confronto equilibrato con la gente che ospita
Perché io sono profondamente convinto su questo una democrazia si regge sull'equilibrio tra due diritti
Il diritto di chi ha raccolto che per noi è un diritto inalienabile
E il diritto di chi ha coglie e anche questo è un diritto inalienabile
Sì è una democrazia dà l'impressione di ascoltare soltanto uno dei due diritti perde equilibrio nella sua sostanza
Il mio intendimento e sentire i due diritti
è rispettare i due diritti e da questo punto di vista e l'accoglienza diffusa ed è l'unico strumento che ci consente di ascoltare i due delitti l'accoglienza diffusa è quella che produce più integrazione
Superare ho finito superare i grandi centri d'accoglienza
è tra virgolette produrre integrazione infine e ho finito ma davvero e dell'ultima questione e questo è il punto cruciale
Il tema che affronta Luigi nel libro e il tema della paura
Gran parte delle cose di cui parla servono a suscitare paura
Qui c'è un punto che io sinceramente considero per me per il mio punto di vista
Per la mia visione veramente cruciale
Noi
Possiamo ignorare la paura
Possiamo saltarla a piè pari
A un certo punto Luigi titola uno dei suoi capitoli ma forse dietro tutto ciò siamo non siamo razzisti ma c'è forse anche un grido d'aiuto
E lui lo realizza questo grido d'aiuto
Io penso che su questo ci sia veramente un punto sul quale riflettere io penso che una democrazia
Non debba sottovalutare la paura
La paura è un sentimento molto profondo
La paura è un sentimento talmente profondo don Luigi che anche quando una volta uno ha paura
Ha difficoltà a confessarlo al
Il punto per me
Ma lo dico veramente nel rispetto di quelle che io considero essere i miei valori
Io di fronte a una persona che ha paura non posso limitarmi soltanto a esorcizzare la loro paura
Non posso soltanto limitarmi magari addirittura a trasmettere un senso di biasimo perché hanno paura
Compito che noi dobbiamo avere compito che ha una demanda democrazia e quella di ascoltare quelle che hanno paura
Compito che ha una grande democrazia di stare vicini a quelli che hanno paura compiuti nella democrazia è impedire che cattivi maestri
Che apprendisti stregoni
Giochino con la paura
La differenza è questa
La differenza non è ignorare la paura
La differenza che una democrazia sta accanto a coloro che hanno paura con l'obiettivo di liberarci dei dalla procura
I cattivi bis maestri gli apprendisti stregoni stanno accanto a quelli che hanno paura
Facendo finta di ascoltarci con l'obiettivo di incatenati ai all'ONU poco
Questo è il mio profondo convincimento ecco io ho finito e mi scuso per averla fatta Mutolo
Ho voluto trasmettere di una questione un pochino a cui tengo moltissimo
Rispetto all'emergenza
Io oggi gli ho prospettato una idea poi l'idea può essere come è normale giusta o totalmente sbagliata
E naturalmente queste sono le questioni che animano il dibattito e il confronto politico e culturale
Posso però chiede di pacatamente una cosa
Ha una idea è una missione contrapponiamo un'altra idea è un'altra visione
Non facciamo che il gioco del mordi e fuggi
Perché il gioco del mordi e fuggi e un gigantesco vantaggio che noi diamo ai populisti e io vi posso garantire che io c'ho in testa una sola cosa
Non consentire che le democrazie che la democrazia italiana
Posso essere concretamente messa in discussione da un'onda populista grazie grazie
Sono
E lo dichiaro in difficoltà perché
Dunque io ovviamente mi limiterò adesso ad alcune rapide considerazioni in conclusione o il vantaggio che don Luigi Ciotti e ha risposto dettagliatamente
Il contenuto del nostro libero gli sono molto grato perché lo ha
Davvero raccontato in tutti i suoi passaggi essenziali e va da sé che ho apprezzato in particolare quando ripetutamente l'ha definito molto bello e questo certo mentre è una gratificazione
Notevole
Ho trovato molto interessante comunque il questa esposizione di due punti di vista che come avevamo annunciato hanno qualche punto di contatto ma hanno anche molte molte questioni controverse
Nella loro
Nel loro confrontarsi
Io non approfitto del fatto di parlare per ultimo per contestare
Quanto esposto Marco Minniti ma non solo per una questione di cortesia di eleganza proprio perché è fondamentale che quelle sue ragioni che io condivido davvero in una misura
Esigua
Davvero in una misura ridottissima però vengano così chiaramente decisamente e anche con tanta
Direi determinazione esposte
Quindi noi mi sogno nemmeno lontanamente di replicare punto per punto perché non ci sarebbe intanto la possibilità di trovare su alcune una vera mediazione
E proprio la profondità del tema
Migrazioni e asilo proprio la complessità radicale di queste questioni che impedisce nell'immediato di trovare sempre soluzioni di compromesso punti d'incontro
Di negoziare come dire soluzioni
Che vadano bene per tutti
Utile che le posizioni restino ancora così nitidamente contrapposte mi limito quindi ad alcune considerazioni
Di lei politiche finale la prima è la seguente
Il ministro
In maniera
Elegantemente indiretta come dire a
Sostanzialmente detto che
Nel libro alcuni pregiudizi ideologici vizia ma insomma l'analisi complessiva e io credo che in particolare
Potesse riferirsi a un passaggio che
Don Luigi Ciotti aveva esposto nitidamente
Ed è quel passaggio dove noi critichiamo
In maniera un Mall otto approfondita e incondizionata
Il fatto che
Alcune norme
Volute propriamente dal ministro dell'Interno e dal ministro della giustizia
Abbiano introdotto nel nostro Paese quello che abbiamo chiamato
E le parole che abbiamo usato sono estremamente pesanti e non è stato facile usarle
Hanno introdotto nel nostro Paese sostanzialmente un diritto diseguale un diritto un minore un diritto etnico
Nel nostro Paese per una figura il richiedente asilo è stato limitata la possibilità di ricorrere ai tre gradi di giudizio
E alla oralità e alla
Elemento con tante il dibattimento che contraddittorio come ha detto il primo presidente della Corte di Cassazione
Questa riduzione della pienezza del sistema delle garanzie è stato applicato al soggetto più fragile al richiedente asilo
Bene io in questo non credo di essere vittima di un pregiudizio ideologico credo di corrispondere a una convinzione profonda
E alla quale spero di rimanere fedele
Ovvero il fatto che il sistema delle garanzie o è indivisibile uguale per tutti o non è
E limitarlo proprio nei confronti di quella che la figura più fragile più esposta più vulnerabile è stato qualcosa di estremamente grave
Questa è la prima considerazione dunque
Il fatto che sia stato leso il sistema delle garanzie
La seconda considerazione e più politica
Ed è la seguente
E in questo
Eccome se
Il ministro dell'interno
Faccia
Un atto di sincerità
Che lo porta a una sorta
Mi permetto
Di atto disperato
E gli per un paio di volte ha proprio teorizzato
Quella che detta in linguaggio corrente è una sorta di politica dei due tempi
Ha detto a un certo punto sono ministro dell'interno da appena dieci mesi
E sembra che sia ministro dell'interno da dieci anni potrei dire perché in questi dieci mesi ne ha combinato di tutti i colori ma il problema è un altro
Che come era in qualche modo inevitabile qui c'è l'accento che io dico quasi disperato quasi sconfortato ha potuto operare
In maniera quasi esclusivo su una lei ma e sulla leva su una quella delle misure sanzionatorie della repressione del contenimento delle espulsioni cioè del complessivo indurimento delle misure contro i flussi migratori contro i trafficanti di esseri umani contro l'irregolarità
Non c'è il minimo dubbio io almeno non ho il minimo dubbio sia perché attribuisco
Sempre la buona fede che nelle sue intenzioni
Il secondo tempo quello dell'integrazione
Fosse connesso al primo ma del secondo tempo cioè quello dell'integrazione resta un progetto che un mese fa settembre il ministro ha presentato e che per quanto possa essere rapida la sua azione di governo nel poco tempo della legislatura residua non potrà che adottare minimi provvedimenti peggio
Quel piano sull'integrazione
è affidato al
Prossimo ministro della prossima legislatura e Dio non voglia che qualcuno delle indie incubi che io vivo pensando ai possibili ministri dell'interno si realizzi
Perché sennò tutto il lavoro fatto e quindi non si usa mente vi è scritto e anche con passaggi
Non solo saggi ma condivisibili
Sarà servito solo ad attrezzare un apparato complessivo del controllo del contenimento delle espulsioni devi deve respingimenti
Che non lascerà la minima opportunità alla minima occasione la a quella seconda leva al secondo tempo che quello dell'integrazione
Perché quando il ministro dice abbiamo firmato un patto per con i comuni ma sta facendo riferimento al sistema sparare che glielo devo dire ma
Dialetticamente l'ho attribuito al proprio ministero non è opera di questo ministero e di questo governo esiste da tempo è le giustamente lì che viene da individuare uno dei problemi giganteschi
E vero Milano è uno dei mille trecento cinquanta comuni italiani su sette mila novecento settantadue comuni dell'intero territorio nazionale che ha aderito al piano sparare in questa differenza tra mille trecento quarantacinque mi sembra comuni che hanno aderito al piano superare e il complessivo numero dei comuni italiani litiche una delle ragioni più robuste più profonde del disastro dell'accoglienza
Ma era qui che in questo dieci mesi avrei voluto che il ministro intervenisse
Almeno parallelamente almeno contemporaneamente a quell'opera che ha rivendicato altrimenti e qui arrivo al punto più dolente
Altrimenti
Io non posso che sottolineare quanto da altri è stato detto altrimenti quella operazione per esempio che è consistita nel controllo nel contenimento della riduzione
Dei flussi che passavano attraverso il Mare Mediterraneo ahimè si rivela per quello che in molti temiamo sia un tappo messo a bloccare un flusso che ha portato semplicemente pinoli imbarcati coloro che non hanno attraversato il Mediterraneo coloro che non sono giunti in Italia
Ad affollare i campi di detenzione in Libia
Cioè quel flusso migratorio che è stato ridotto
è stato ridotto in quanto è stato allontanato dal nostro sguardo spostato dalla nostra percezione
Ma ma in doni imbarcati rimanevano che rimangano in Libia ora qui c'è un nodo davvero cruciale perché anche su questo punto se non sbaglio ieri il ministro ha detto le ONG italiane saranno presenti in quei campi di detenzione
Ecco saranno presenti ma nel frattempo in quei campi di detenzione come il ministro sa bene quanto me si stanno consumando iniquità inenarrabili
Questo è il punto e allora e concludo
E allora
Io ho tempo che in queste ore dieci mesi e nei mesi che verranno davvero si sia realizzata una politica dei due tempi il secondo tempo temo che non verrà
Da questo punto di vista
L'approvazione dello ius soli che riconosco il ministro estratto tra i primi a rivendicare e con particolare determinazione e passione
è il minimo
E il minimo indispensabile
Non è un successo che chiude in maniera positiva la legislatura per quanto riguarda la politica dell'immigrazione
E semplicemente su questo ovviamente ha ragione appartiene al campo dell'integrazione ma il minimo indispensabile e siccome io al Senato quest'anno ho dovuto sono stato chiamato a approvare se non sbaglio sessantasei
Fiducie poi in realtà ne ho votato assai meno ma insomma sono stato chiamato
Spero che l'impegno che è stato preso di porre la fiducia
Come un minimo ripeto di decoro istituzionale di decoro politico come elementare in misura per un'identità di centro sinistra
Come modestissimo e allo stesso tempo ineludibile
Dovere di una cultura che si voglia di progresso
Sia
Non la sanzione di un successo di legislatura ma appunto il riconoscimento dunque
Ragionevolissimo sacrosanto elementare
Diritto dovere alla quale io sono felice che il ministro dell'Interno
Dia il suo contributo e su questo lo prendo seriamente in parola su questi doppi Juke sulle altre affermazioni non perché dubito della sua buona fede
Ma perché ahinoi
Vedo i rapporti di forza
Vedo quale
La linea di tendenza che si afferma e
Concludo davvero su questo il nostro libero dice giustamente quello che dice il esattamente quello che il ministro ha sottolineato e prima va anticipato Doni sottili quel titolo
Non sono razzista ma
Vuol dire proprio questo in Italia
Esiste certamente
Il razzismo nel senso che esiste minoranze neo naziste e fasciste leghiste di ispirazione
Apertamente razzista crescono queste minoranze male ritengo sostanzialmente insignificanti le ritengo sostanzialmente un problema del ministro dell'interno c'è un problema di ordine pubblico di Poli e di polizia ciò che cresce e la xenofobia
Cioè esattamente quell'angoscia collettiva quell'inquietudine sociale quell'ansia
Che
In particolare tra gli strati sociali più deboli quelli più vulnerabili sotto i colpi della crisi economico-sociale produce Smarra alimento
Produce inquietudine rispetto a una popolazione straniera che risulta inconoscibile appunto
Come connotato da questo sentimento che da definire
Con quella parola esatta che xenofobia bene quella xenofobia si estende
Quella xenofobia a mio avviso suggerisce anche quella frase che secondo noi è in qualche modo un grido d'aiuto rivolto alla classe politica
In particolare a quella ministra ti IVA I facitori di opinione pubblica e che dice in altre parole aiutateci hanno diventare razzisti
Ma il problema vero è che in quello spazio così ampio dove la xenofobia si amplia si estende
In questi venticinque anni non c'è stata politica sicuramente non c'è stata buona politica sicuramente non c'è stata politica di sinistra che è stata l'opera degli imprenditori politici della paura
E allora quella xenofobia
Non è destinata fatalmente rapidamente a diventare il razzismo
Ma così rischia di essere sei lì la politica intelligente la buona politica quella che io sono abituato a chiamare la politica del mio campo cioè la politica di sinistra non interviene
Ecco per intervenire Illy
Le politiche di integrazione
Indirizzate agli stranieri ma che allo stesso tempo siano capaci di coinvolgere i residenti
Quella è il passaggio cruciale ecco io temo per concludere che in questo ultimo anno avendo privilegiato una politica che tutto
Investiva sul primo aspetto quello cioè del controllo della repressione del respingimento abbiamo ancora una volta perso tempo
E la situazione continui a essere assai assai pericoloso
Grazie posso dire una cosa non replico agli amici della Feltrinelli
La prossima volta facciamo un dibattito naturalmente io mi ero che lui ci possa essere il ministro dell'Interno io faccio un libro così io parlo per ultimo grazie
No
No no
Lo
No