Emergenza incendi in Piemonte: intervista a Mario Tozzi

Radio radicale torniamo sulla questione degli incendi che è stata un po'Bessada parte nei media ma alla situazione continua ad essere grave dopo le e notizie di questa estate non siamo in collegamento con Mario Tozzi che è un geologo divulgatore scientifico saggista e con il quale vogliamo fare il punto innanzitutto della situazione attuale Tozzi ci sono questi incendi in Val di Susa situazione grave lì
Dai dati d'azione molto grave perché il patrimonio boschivo che farla neanche a me non è soltanto la solita campagna diciamo degradata periurbana Lambrate boschi di pregio italiani abbiamo quindi per vederli delle campagne dei cavalieri delle faggete dunque dei dei boschi che ci mettono sei con i caratteri costitutivi dunque per questa ragione grave perché la perdita è molto alta
Trozzi secondo lei perché se ne parla meno
Ma perché serviva un patto locale che riguardi solo il Piemonte magari a sud del Po non interessa invece quello delle Arpie delle zone temperata italiane ancora un patrimonio boschivo che qui tutto il paese e quindi andrebbe visto sotto questa luce perché gli incendi non so per quale ragione
Vanno piuttosto di moto d'estate meno d'inverno invece punto it della comunicazione magari ma questi qui sono forse ancora più gravi perché indicano uno stato di siccità generale del nostro territorio che va ben oltre la mancanza di acqua ai rubinetti qui stiamo parlando dell'impoverimento delle falde profonde biologica cioè del patrimonio idrico che sostiene il Paese
Tonsille qualche giorno fa in un articolo a a ha affrontato questi temi da una parte la siccità e dall'altra anche l'origine di questi incendi lei dice quasi tutti gli incendi sono o dolorosi e raramente colposi questo è un dato che questa molto grave di cui si parla poco
Sì sì dice dubbi su questo giornale
Fa un po'ridere parlando di autocombustione Lanzilotti Cosimo espellere Marra sappiamo che l'incendio corrisponde a un preciso
Come assolve un preciso compito speculativo Zubizarreta Reno ma la protezione ambientale nel senso che sincero o aree su cui c'è un interesse speculativo diretto c'è chi vuole costruire chi vuole infrastrutturare normalmente solare che dove non si può fare questo proprio in ragione del fatto che c'è un bosco una foresta ma se viene meno un bosco la poveretta qualcuno vorrebbe domandati perché protegge guardo rapito che tutta bruciata
Da questo punto di vista ci vorrebbe un catasto delle aree incendiate è un catasto delle aree verdi obbligatorio per ogni comune in modo che si sappia che dove è bruciata o comunque non si può fare niente per sempre questo già la legge ma non viene inghiottiti gioca sull'ambiguità del fatto che poi i comuni allargano i loro del le i loro cordoni per poter poi permettere certi rifiutato all'associazione secondo motivo sono le le aree protette i parchi per esempio vengono bruciati perché si intende
Che chi sta su quel territorio magari vuole
Governarlo anche in maniera malavitosa vede nel parco un oggettivo impedimento il parco è sovraordinato rispetto alla Regione al Comune
Alla provincia o a quello che per cui deve essere sentito per primo perché che colpisce col fuoco il parco in qualche misura lo imprimendo eccepiti perito
Tozzi dall'altra parte c'è la questione della siccità quest'estate per esempio si è parlato molto dell'ago di Bracciano qui a Roma dopo primo acquazzone di dei primi giorni di settembre de passato anche lì diciamo nel dimenticatoio questo patto fallito ad esempio situazioni ancora tragica
Ah beh lo è senz'altro tragica davvero e de dovuta non tanto al cambiamento climatico la mancanza di precipitazioni questo quest'ultima farà vale per sempre ma piuttosto lo spreco dell'acqua che facciamo noi questo vale pure Verdini per quello che succede nel nord Italia buttiamo via un sacco d'acqua quando c'è mette il problema è quando non c'è più l'avete a questa è abbastanza normale cioè durante il periodo in cui non c'è emergenza che dovrete conservare la risorsa idrica per ma non col intanto con i nuovi invasi artificiali questa roba qui serve a poco sulla figlia di una di un'antica logica
Tu devi conservare l'acqua in maniera parcellizzata dove serve magari con le antiche cisterne che si usavano un tempo sottoterra con i tetti delle case che raccolgono l'acqua pregano ma poi dovresti evitare l'uso scorretto e cioè quello che porta a usare in agricoltura buttare via un sacco di acque agricoltura insomma anche il fatto che sono cambiate le colture nel nostro Paese
Più paese del frumento Seagram eccetera è parente degli ortaggi quelli vogliono molta più acqua per non parlare degli eccessi assurdi come il fatto di essere diventati tra i primi coltivatore al mondo di kiwi chimere tant'è che non ha nulla a che vedere con la penisola italiana viene dall'Asia attraverso a volte Vanda si tratta di una cultura idrovora al massimo sinché diventano importantissima per esempio nell'Italia cantare la pianura pontina ma li succhia solo acqua e non da quel rendimento questa questo questa conversione delle culture è stata una vera e propria iattura dal punto di fare l'acqua
Sembra saremo staremo a vedere intanto ringraziamo davvero molto Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico saggista col quale abbiamo fatto il punto sugli incendi e sulla questione della siccità grazie molte Tozzi