Presentazione del Rapporto Svimez 2017 sull'economia del mezzogiorno

Ostia autorevoli ospite e quindi vi prego di prendere posto iniziamo
Io però giusto un cenno molto rapido ai lavori di oggi poi cederemo la parola per dopo la presentazione dei dati a per la tavola rotonda a Luca Bianchi
Anzitutto volevo esprimere pubblicamente un sentito ringraziamento al presidente Mattarella Presidente della Repubblica che ieri cioè ricevuto dando seguito diciamo a quella che speriamo diventi una tradizione consolidata e che ci ha consentito di illustrare alcune linee del rapporto e di avere da lui credo utilissimi commenti e suggerimenti oltre che un incoraggiamento alla Svimez a procedere nel suo tradizionale lavoro di mettere
I numeri dietro i fatti e quindi su questo procedere e proporre
La l'analisi del Paese a partire da subito ma non limitata al sud
Quindi un grazie veramente sentito al presidente
Un altro
Grazie pertanto li sentite dalla presidentessa
Della Camera Laura Boldrini che ci ha consentito
Anche quest'anno è già
Diciamo anche quest'ora tradizione in qualche misura che si perpetua di essere ospiti qui in questo prestigiosa
Sale
E purtroppo e non poteva essere presente ma ci saranno appunto
A parte gli autorevolissimi esponenti della Camera dei deputati saluti istituzionali e anche entrando nel merito dei problemi
Quindi ringrazio ovviamente tutti i partecipanti poi la tavola rotonda che saranno
Presentati successione anche da Luca Bianchi
E quindi tira e che i lavori dopo la illustrazione che del vice direttore gente Provenzano farà delle intatti
Diciamo della sintesi
Quantitativa e anche con evidenzia un po'interpretative di questi stessi dati come dire tradizione io cercherò di fare alcuni brevi commenti alcune sottolineatura di problemi e prospettive perché
Come diciamo questo è un anno interessante particolare denso di opportunità ma anche di
Di ombre alle quali va
In qualche misura fatto fronte
La tavola rotonda che seguirà sarà coordinata da Luca Bianchini
Che dottor Luca Bianchi è
Il nuovo direttore della Svimez anzi
E che diciamo succede alla direttore Riccardo Padovani che per molti molti anni ha svolto questa funzione che esce per fasi distinte
Per di miti di età ma rimane come autorevolissimo componente del consiglio di amministrazione e ricercatore quindi di fatto ispiratore comunque nelle sue dimensioni quindi questa è l'occasione anche per lui che ringraziare pubblicamente
Riccardo Padovani per la sua Opera la sua costanza la sua determinazione nella sua capacità operativa e al contempo per fare i migliori augurio Luca bianche che non è certo nuovo della Svimez in quanto
Dopo una
Mediamente breve parentesi nel al servizio come si riserva diciamo delle regioni dello stato rientra in Svimez con questa
Incombenza molto onerosa ma contemporaneamente
Con diciamo la sua capacità da noi già sperimentata di portare avanti una linea tradizione è un lavoro importante
E quindi io credo che a questo punto proprio per essere il più rapido possibile Saluzzo l'onorevole Boccia io darei immediatamente la parola per i saluti istituzionali l'intervento che ritengono di voler fare al l'onorevole Renato Brunetta so che entrambi hanno scadenze precise e quindici nasceranno immediatamente dopo oppure la fa secondo la loro
Loro il loro impegno indiano immediatamente la parola all'onorevole Brunetta ringraziandolo anzitutto di essere gli assessori reso disponibile così come onorevole Boccia a questa introduzione
Alla giornata di lavoro
Grazie
Grazie professore Giannola
Consentitemi un dato autobiografico quando chiamate le hanno Adriano Giannola io rispondo sempre presente
Per una semplice ragione che siamo amici da più di quarantacinque anni
Ricordavo prima un'occasione la mia prima occasione
Accademica pubblica era il mille novecentosettantaquattro in quel di Portici con l'organizzazione del professor Augusto Graziani suo maestro al nostro maestro
Un convegno a Portici in quella in quella data quarantatré anni fa che diede poi origine un volume Einaudi che quella fu la mia prima uscita di giovane ricercatore ventiquattro anni
Sui temi del sud ristrutturazione crisi dell'economia italiana
Da allora
Si individuava appunto nel dualismo nord sud
La Regione della caduta dei tassi di attività ed i tassi di occupazione
Nella struttura economica del Mezzogiorno
Quarantatré anni un pezzo di storia personale
Un ricordo al professor Graziani maestro di tutti noi è un ricordo personale rispetto al al professor Giannone
Quindi questa mia presenza oggi oltre che gli ospitante e poi ospite ovviamente io sono al capogruppo di Forza Italia qui alla Camera di dire grazie Svimez grazie ad Adriano Giannola per il lavoro che va al quarantasei Svimez fa
Per risolvere
Quella che
Continuiamo a chiamare questione meridionale allora per non dare alla il mio breve intervento una caratteristica del puramente formale vorrei collocarlo nella attualità
Attualità anche dei lavori del Parlamento
Consentitemi due-tre piccoli flash
Il primo oggi domani e dopodomani si discute si voterà in questa Camera
Forse in via definitiva
Sul distacco di Sappada
Dal Veneto
Altri voli dopo un referendum dopo niente democratico politico molto utili molto molto lungo
Mi pare che il referendum sia del due mila e sette delibera della Regione siamo arrivati
All'ultima
Fase per il distacco non è non entro nel merito
Ma questo segna
Una crisi
E crisi
Del federalismo crisi del regionalismo
Se un comune
Per ragioni storiche economiche decide di staccarsi da una regione andare verso l'altro
Son sempre fatti traumatici e dolorosi
E che mettono in crisi perché ovviamente se tutti i Comuni facessero così
Salterebbe l'intero assetto o regionale istituzionale italiano in che sta a significare che il regionalismo così come l'abbiamo costruito probabilmente deve essere rivisto ma anche le specialità delle regioni così come le abbiamo
Costruite dal dopoguerra probabilmente andrebbero riviste
Secondo fatto
Il ventidue di ottobre Lombardia e Veneto hanno votato
Per maggiore autonomia sulla base dell'articolo centosedici della Costituzione Titolo quinto
Se ne è discusso i risultati sono stati molto positivi
E la caratterizzazione eh di quei due referendum quindi due fatti importanti democratici
Nella sostanza meno Stato invadente
Al nord
Più competenze devolute alle Regioni con le relative risorse
Referendum
Partecipanti
E questo sarà molto probabilmente il percorso
Che seguirà
Il Paese e poi le regioni il legislatore
La mia preoccupazione
Su questi referendum è stata quella di
Non divaricare il rapporto
Nord sud
Sulla base di fatti democratici come sono dei referendum perfettamente costituzionale sulla base dell'articolo centosedici della Costituzione cioè lo dico in termini molto pragmatici
Di non vedere quei due referendum come due referendum egoistici
A danno
Del resto del Paese perché questo poteva essere la prima interpretazione e pertanto andando neri vedere
Il Titolo quinto andandomi vedere gli articoli non solo cento serissima centodiciannove centoventi
L'idea e la proposta che adesso pongo sul tavolo quindi ma io andando di un consesso così importante specializzato
è quella di un federalismo a geometria variabile come evoca il centosedici
Ma con un corollario rispetto meno Stato invadente allora
Più stato efficiente assunte
E quindi con un approccio di sussidiarietà a a doppia a doppia dinamica dal livello più alto di governo al livello più basso sussidiarietà ma anche laddove il livello più basso di governo fallisca nelle sue competenze all'inverso
E cioè si potrebbe dire non facendoli vello di governo più alto quello che può far meglio il livello più basso di governo il centosedici sostanzialmente ma anche se il livello più basso di governo non funziona
Poter ride evolvere le competenze
Al livello più alto d'Europa
E questo
Potrebbe consentire anche sulla base di un approccio democratico referendario generalizzato
Quindi non solo il referendum del nord ma referendum su base italiana generalizzata
Una riflessione
Sulla perequazione sulle infrastrutture
E sui servizi per quanto riguarda il suo
Il suo del bisogno di più infrastrutture i più investimenti più servizi di qualità
Che non sempre il regionalismo come l'abbiamo conosciuto riuscito a garantire
E allora entrano da questo punto di vista in
In gioco
Non solo
Centosedici della Costituzione ma centodiciannove centoventi
E qui entra l'ultima cosa che voglio dire e qui entra in gioco l'Europa
Le risorse
Per
La tanto invocata ma mai realizzata perequazione infrastrutturale
Che a mio modo di vedere e la base per qualsiasi la strategia di riequilibrio nord-sud perequazione infrastrutturale possono venire dall'Europa
Se l'Europa nella sua nuova programmazione che si definirà nel due mila diciotto
Delle risorse infrastrutturali
Vede nel nostro Sud un catalizzatore di crescita non solo per l'Italia ma per tutta appunto il continente europeo
Nonostante la Praxi
E quindi il cosiddetto fondo sarda fra Stati di cui si sta cercando una ricollocazione le che taluno vorrebbe ricollocare come fondo monetario europeo
Per risolvere le crisi finanziarie
A mio modesto avviso andrebbe riqualificato
Non commuove il Fondo monetario ma come fondo per la crescita e lo sviluppo per le grandi regioni in attesa di perequazione dell'Europa
E il sud e certamente lo è perché è un terzo d Italia
Allora se noi sposassimo
Questo duplice approccio
Voglio dire quello democratico referendario costituzionalmente definito dagli articoli centosedici e centodiciannove centoventi della Costituzione con una parallelo approcci europeo
Tendente a impegnare l'Europa con una risorse straordinarie ai fini di investimento
Molto probabilmente
Risolveremo strutturalmente strategicamente
Il problema che affligge un terzo del nostro del nostro Paese
E l'intendenza seguirà e cioè all'Intendenza della industrializzazione della crescita degli equilibri del mercato del lavoro
Seguirà allora io ho voluto solo dare queste queste due indicazioni che sono
Di natura politica politica istituzionale
Proprio per
Onorare Svimez
Il lavoro di Siemens onorare lavoro di Adriano Giannola e lava il lavoro di tanti di noi che sulla questione meridionale hanno dedicato pezzi della loro vita della loro vita di studiosi della loro vita politica
Per trovare un salto un salto di qualità
Un salto
Di scala degli interventi evidentemente le politiche tradizionali non bastano più
Lei dibattiti tradizionali non bastano più
Forse un mix tra
Democrazia referendaria
Sulla base della costituzione del titolo quinto e di una nuovo approccio con l'Europa
Mi consenta l'amico De vincenti
Non è con la flessibilità più o meno ottenuta cioè con la possibilità di fare deficit che il Paese esce dalla crisi
Ma esce dalla crisi con un patto forte con l'Europa che sia un patto di sì
Grazie
Grazie onorevole Brunetta credo che al suo intervento ha posto dei problemi
Soffro un po'dei noti da affrontare all'Europa
Credo che possiamo tutti aderire a un discorso che di fatto
E l'esigenza
Per l'Italia in particolare di una proiezione euromediterranea che attualmente è molto l'arte
La
Vado Commissione by tiene non ha parlato di banche colloqui qua
Va anche come dire aleggia no allora sì
Non emergono
Bene io su questi temi poi credo che ci saranno ampi
I referendum il significato le prospettive penso che oggi sarà anche questo uno dei temi importanti
E con il quale confrontarsi io passo subito la parola onorevole Boccia che il presidente della commissione Bilancio alla Camera ringraziando di nuovo per la sua disponibilità e anche Luxottica impegni poi impellenti
Il immediatamente dal però grazie presidente giorno si sono impegni paralleli al Senato siamo com'è noto in il ciclo di audizioni per la legge di bilancio chiesto al Presidente Tonini die
Di cominciare le audizioni anche
Nonostante la mia assenza quindi raggiungeva i colleghi di Camera e Senato subito dopo questo intervento tanto
Benvenuti a tutti
Complimenti ancora a Giannola tutto lo staff del Svimez
Perché ancora una volta anche quest'anno
Indipendentemente dalle aspettative dei gruppi parlamentari dei colori politici che caratterizzano la presenza nel nostro Parlamento ci danno uno spaccato della condizione del Mezzogiorno spaccato vero
Senza
Giri di parole
E quello spaccato raccolto esattamente come è stato fatto in ogni singolo anno dal dopoguerra ad oggi
Per questa ragione Svimez va sostenuta non solo nei convegni non sono i dibattiti anche nei momenti che contano che nei momenti che contano poi ci si ritrova in pochi a sostenere le ragioni dei centri studi indipendenti e che dicono le cose che vanno dette anche quando non fanno comodo
Di solito non fanno comodo
A chi guida il Paese devo dire da qualche anno questo aspetto
Questo questo problema non ce l'abbiamo
De Vincentis possano ottimo lavoro somministrato il Mezzogiorno si occupa a tempo pieno in questi termini
è questa sua funzione accorciato le distanze
Tra i cultori nella materia e quelli che poi dalla mattina alla sera devono occuparsi nelle istituzioni della Società nell'impresa
Nell'associazionismo di come far funzionare
La società e l'economia in una parte del Paese che è stata raccontata fin troppo
Io non voglio aggiungermi ai racconti voglio semplicemente prendere alcuni numeri figli del rapporto Svimez e declinarla dispetto alle valutazioni che abbiamo fatto in questi ultimi mesi qui attraverso il nostro servizio studi perché vorrei lasciare in eredità chi verrà dopo di noi dopo questa legislatura
Un dibattito che il figlio del confronto che Svimez ci ha proposto in questi anni
E il tema è connesso
Alla spesa pubblica pro capite in questo Paese
Che racconta un altro Paese racconta un Paese completamente diverso da quello che viene spesso propagandato
La spesa pubblica pro capite che vede sensibilmente alcune regioni del nostro Mezzogiorno sensibilmente indietro rispetto al resto del Paese
Potrebbe analmente iniziare dalla cosa più semplice che il numero di dipendenti pubblici in ogni ente locale ogni mille abitanti
La Regione a caso
La mia Puglia quattro virgola cinque quattro virgola sei
Campagna del presidente Luca col presente
In media nazionale intorno ad sei e mezzo
E ci sono molte regioni abbondantemente sopra il senza invece studia al dieci
Il Piemonte abbondantemente sopra la ricca Lombardia a numeri su leggermente superiori alla campagna
Però
La storia che si racconta è che al sud ci sono molti dipendenti pubblici e al nord ce ne sono
Io vorrei confutato da questa cosa non perché non per lanciare una nuova campagna di assunzioni di dipendenti pubblici o sul semplicemente perché per erogare servizi pubblici servono anche esseri umani
E se noi abbiamo applicato il turnover con i paraocchi quelli diciamo dei cavalli un tempo che tiravano le carrozze
Poi non ci si può lamentare quando in alcuni piccoli comuni alcune parti del paese mancano anche i vigili urbani
E se anche i rappresentanti delle amministrazioni locali ci chiedono di superare il turnover
Come se l'Italia fosse tutto uguale eccome sui problemi tre piccoli comuni grandi comuni fossero gli stessi si rischia poi di avere un approccio come quello che è molto spesso avviene qui in fretta e furia l'ultimo minuto prima d'approvazione la legge di bilancio che porta a dare un tanto al chilo a tutti come se le cose
Si risolvessero con un po'di con una deroga in più con un po'di flessibilità lo dico perché il tema della spesa pubblica pro capite un tema sul quale dobbiamo riflettere
Evito di farvi la rappresentazione della spesa pubblica pro-capite connessa alle infrastrutture gli investimenti pubblici prese precede si aprisse questo dibattito
Questo aspetto è venuto fuori su richiesta unanime dei gruppi parlamentari della mia Commissione faremo una brevissima indagine conoscitiva di fine anno nonostante la legge di bilancio grazie anche all'aiuto dei servizio studi del servizio Bilancio la consegneremo la fa l'approveremo ovviamente
In Commissione e lo lasceremo chi verrà dopo di noi
Proprio per far sì che i dibattiti che si faranno sia in campagna elettorale
Sia nella prossima legislatura possono tener conto di valutazioni empiriche fatte dal Parlamento fatta Parlamento sulla base devo dire di molti molti dei lavori fatti da Svimez
Ho solo alcuni flash
Tasso di occupazione il rapporto Svimez ci ricorda che il Mezzogiorno per duecento mila laureati negli ultimi quindici anni
Che sono il motore della di una società che è cambiata
E di uniche ore e Duke di un'economia che attraverso decide il digitale produce valore se guardiamo i numeri del tasso di occupazione
Son quelli io preferisco guardare anziché quelli
Della disoccupazione siamo cinquantotto punto uno con sessantasei punto nove al nord quarantaquattro punto due a mezzogiorno
Il tasso di occupazione dei laureati nel nostro Paese quasi dell'ottanta per cento
Più laureati perdiamo
Più perdiamo valore aggiunto per il futuro
Il tasso di occupazione di coloro che hanno la licenza media che guarda caso si concentrano al sud
è del quarantatré punto due per cento del drammatico perché diventa per le donne addirittura del ventinove punto nove
Se la concentrazione
Degli italiani con bassa scolarizzazione
La lasciamo tutto al Mezzogiorno è evidente
Che scalare la montagna diventa molto più complicato
Lo dico perché abbiamo inserito con la riforma del bilancio l'anno scorso finalmente dopo anni di battaglie fatte da tanti di noi gli indicatori di benessere cui sostenibile nel bilancio allegato al verso ora c'è il Bess
Dentro Bess non solo obblighiamo
I governi governi che verranno ad indicare il livello di CO due nell'aria ma anche le diseguaglianze le povertà le misure di contrasto alla povertà che sono misurabili allora se sono imputabili quando facciamo un dibattito sulle misure di politica economica vincoliamo anche quelle misure agli affetti che incidono sugli indicatori di benessere cui sostenibile da un lavoro che come sapete abbiamo fatto con lista col tenente e che hanno eseguito molto perché se oggi abbiamo questi indicatori allegati al bilancio perché c'è creduto questo Parlamento ci ha creduto il governo Padoan
Da qui va dato atto di aver avuto la forza di anticipare l'introduzione degli indicatori allegato nel Def attuale su cui stiamo discutendo questi aspetti aderente son tutti aspetti che possono aiutarci nella rotta
Che consente al decisore pubblico di valutare le politiche economiche tutto questo ha un senso se però quando parliamo del futuro mi riferisco all'impatto del clone digitale
Sul
Sui modelli di produzione di beni e servizi che oggi possiamo conseguenze nel dopoguerra l'Autostrada del Sole UNI
Con investimenti infrastrutturali senza precedenti il sud al nord
Io penso che oggi la fibra ultraveloce
Le autostrade la Rete debbono unire il sul al nord per unirle però bisogna partire dal Sud quando si fanno gli investimenti
Se gli investimenti soprattutto con le risorse pubbliche partono dalle are a più alta densità economica va da sé che la differenza
Non o resta la stessa o menta va fatto uno sforzo soprattutto alle risorse pubbliche uno sforzo che il Governo sta cercando di fare di probabilmente dovremmo rendere impegno collettivo in Parlamento
Ci sono molte aree di molti Paesi in Oriente in cui basta sedersi per strada
Per connettersi al centro del Vietnam basta sedersi per strada accendere uno smartphone i cornetti in piazza
In Italia non lo facciamo neanche a Roma in piazza
Neanche a Milano qui vorrei che potessimo farlo a Reggio Calabria Castrovillari a Messina
Nella mia Bari
Iniziamo a farlo su concentrare questi investimenti al Sud significa portare business portare valore aggiunto significa consentire alle nostre università di fare quello che stanno facendo
Chiudo dicendo che
Al termine di questa
Valutazione che Svimez farà io penso che dovrà emergere che sarà poi penso compito del ministro De Vincenti chiudere questi lavori
Indicare la rotta su come mettere a sistema anche gli impegni futuri della nostra agenzia e lo sviluppo che Invitalia nell'agenzia che monitora
Gli affetti dei dell'utilizzo dei fondi dei fondi europei la missione della Banca del Mezzogiorno dovrà essere diciamo una volta per tutte la banca del Mezzogiorno dovremmo cercare di finanziare gli investimenti al Mezzogiorno non ho nulla contro le altre regioni ma
Un impegno diciamo si vede il cambio di passo diciamo sette
Potesse entrare in campo e potesse giocare anche una partita saremmo tutti più felici diciamo lasciamo alle spalle
Storia infelice dei Borboni utilizzati dalla banche mezzogiorno e apriamo una stagione nuova di investimenti connessi alle misure legislative che presidenti di regione per
I i ministri
Di turno decidono essere le priorità vorrei che la banca Mezzogiorno fosse diciamo un punto di riferimento dei presidenti in regione del Mezzogiorno chiudo diciamo
Con un'ultima battuta
Dal mille novecentottantanove al due mila tredici aveva venticinque anni quarto di secolo di utilizzo dei fondi europei
Dal due mila tredici vado per programmi dal due mila tredici al due mila diciassette sono altre quattro anni venticinque quattro fa ventinove trent'anni tre decenni sono un periodo significativo per tirare le somme per dire cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato
Insistere con tanti programmi nazionali lo dico per il futuro che abbiamo davanti io penso non abbia molto senso nel senso che quando ce ne sono tre quattro e un conto quando inizia a essere più di dieci i programmi nazionali
Iniziano ad essere un po'tanti
O ci crediamo o non ci crediamo nella funzione delle regioni soprattutto del Sud per stimolare investimenti pubblici allora canto tre quattro grandi programmi nazionali probabilmente mettere alla prova e concentrare le risorse sulle misure legislative dal regionali che toccano gli investimenti pubblici io penso che dopo trent'anni nel mille centottantanove quando partivamo
Cadeva anche il muro di Berlino
C'è una platea di addetti ai lavori non devo dire nessuno di voi qual era in ritardo di sviluppo di allora della Germania Est rispetto alla Calabria e qual è la condizione di oggi della Calabria rispetto alla Germania Est dopo trent'anni è una classe dirigente all'altezza tira una riga
E prova a dire alcune cose che abbiamo fatto in passato con i casi passato remoto non le rifacciamo più nel futuro prossimo grazie buon lavoro
Per ringraziamo Nerone boccia anche per appunto intervento certo no
Formale oltre che per le di da padrone di casa ma anche entrando nel merito e credo con molta
Consistenza
E la sua il suo richiamo alla concentrazione degli investimenti al Sud dove a partire dal Sud per non per vissuti in quanto tale ma per far fronte esigenze che sono nel Paese parlava del lì con la connessione e così via
E per noi è un è una conferma anche di un nostra interpretazione anche perché in questi ultimi anni e qui va dato atto un po'anche ministro De Vincenti che aperto quindi una prospettiva a nostro avviso strategicamente nuova
E importante
Che negli ultimi anni noi verifichiamo
Passando da quello che era l'accusa di pessimismo annesso all'accusa di ottimismo il fatto che il Sud cresce più del Nord peso due anni di seguito
Non mi sembra che questa è la previsione l'anno prossimo prossimo ma comunque consolida una capacità di crescita che ripetiamo è assolutamente insufficiente ma è sicuramente un grande rovesciamento di segno e perché perché perché c'è una diversa attenzione proprio l'aspetto intervento investimenti investimenti pubblici e così via
La clausola del trentaquattro per cento alla quale ci rifacciamo che ancora non è applicata ma che è in corso di applicazione speriamo nel due mila diciotto Entry effettivamente in funzione
Da questo punto di vista un importante ancoraggio a un principio
Nuovo nuovo nel senso nel concreto perché in teoria con la clausola sarebbe sempre esistite
Quindi
E la anche come dire l'esattezza di questa interpretazione di concentrare gli investimenti al Sud non è affatto un discorso di redistribuzione di risorse a favore delle aree più svantaggiate ma è ovviamente una tentativo di una perequazione minimale delle risorse e l'altro aspetto è di un uso efficiente ed efficace delle risorse perché la reattività e che ha dimostrato in questi anni Mezzogiorno dopo un razionamento spaventoso che ha avuto negli anni passati
è molto più alta della stessa quantità di spesa fatta nel resto del Paese quindi se vogliamo risollevare le sorti medie del paese il sud è il punto più dinamico dal punto di vista dell'intervento pubblico quello che ne ha più bisogno e che reagisce al meglio quindi in un'ottica di benessere complessivo
Il la concentrazione cambiare baricentro per intenderci
è un'esigenza di efficacia e di efficienza oltre che di perequazione e su questo credo che il dibattito dovrebbe convergere per trovare misure ancor più concrete poi ci sono strumenti nuovi zone economiche speciali e così via che si affiancano a questo tipo di constatazione scusate la il convento ma insomma così mi risparmio di sci dirlo poi successivamente
A questo punto io passerei la parola a
Dottor Giuseppe Provenzano che il vice direttore della Svimez perché ci dia una presentazione
Rapida de rapporto rapporto che come vedete rispetto per chi desideri ricorda le dimensioni e più snello di quello dell'anno scorso è ancora più snello di quello di due anni prima
E basta costa anche meno sia in Liberia che annoia diciamo sempre nell'ottica dell'efficacia e dell'efficienza stiamo procedendo
Grazie prego grazie Presidente buongiorno a tutti
Il Mezzogiorno è uscito dalla lunga recessione nel due mila sedici ha consolidato la ripresa con una crescita dell'uno per cento facendo
Registrare una performances ancora superiore seppur di poco al resto del Paese proprio come era successo l'anno precedente il due mila quindici che però avevamo giudicato per molti versi eccezionale
La ripresa dunque lo diceva Giannola si consolida un risultato non scontato e confermato dalle nostre previsioni perché anche nell'anno in corso infatti il Mezzogiorno terrà sostanzialmente il ritmo della crescita nazionale
I risultati raggiunti dal Sud nel biennio scorso derivano anche dalla profondità della crisi precedente
E sono il frutto di trattori per molti versi particolari le fluttuazioni tematiche che hanno favorito la produzione agricola nel due mila e quindici le vicende
Geopolitica del Mediterraneo che favoriscono il nostro turismo investimenti legati alla chiusura del ciclo di programmazione due mila sette due mila tredici che hanno avuto un impatto importante nel due mila quindici
Ma che hanno continuato a produrre effetti cumulati
Questa performances dell'economia meridionale però è stata accompagnata anche da una serie di policy se che l'hanno rafforzata si registra una nuova attenzione al Sud sancita del resto da collante reintroduzione della figura
Del ministro per la Coesione territoriale mezzogiorno e testimoniata da una serie di interventi si pensi degli ultimi mesi all'approvazione di ben due decreti mezzogiorno che sembrano ricondursi a una certa coerenza
Alcuni di essi di questi interventi come leggesse o la clausola per gli investimenti pubblici ordinari a cui accennava il presidente Giannola adesso a nostro avviso hanno un carattere strategico
E mi sia consentito di dire che andrebbero preservati dai cicli elettorali anche perché larga misura sono da implementare nella prossima legislatura
Certo il ritmo dello sviluppo delle regioni del Mezzogiorno così come quello dell'Italia
Rimasto distante dalla media europea e della stessa Eurozona
Si registrano profondi divari
Ma solo l'Italia Grecia parte ancora lontana nel due mila sedici dai livelli pre-crisi
Le economie più forti dell'euro zona usufruendo anche di un rapporto di cambio favorevole hanno ormai abbondantemente superato la crisi come la Francia più cinque tre rispetto al due mila otto di PIL che la Germania che vedono aumento cumulato del prodotto di quasi dieci punti percentuali
Resta insomma un problema italiano e nel problema italiano quello meridionale legati ad aspetti strutturali come evidenzia l'andamento della produttività nel medio periodo
Del resto un biennio in cui lo sviluppo delle regioni del Sud è risultato superiore a quello del resto del Paese non è sicuramente sufficiente a disancorare il Sud
Da una spirale in cui si rincorrono ancora bassi salari e bassa produttività e bassa competitività e minore benessere anche come testimoniato pure dal Bess
Tuttavia questa ripresa indica alcuni elementi positivi dell'economia meridionale che vanno sottolineati perché ne mostrano la resilienza
Crescono le esportazioni anche in un periodo di rallentamento del commercio internazionale come nel due mila sedici e come segnalato dalla Banca d'Italia aumentar o le presenze di viaggiatori stranieri anche nel settore turistico
Anche se non si riflettono del tutto nel valore aggiunto e su questo forse dovremmo interrogarci ancora
E infine si conferma la forte reattività del Mezzogiorno allo stimolo degli investimenti pubblici come quelli finanziari dei fondi strutturali che hanno attivato la ripresa degli investimenti privati
L'obiettivo dalla politica economica per i prossimi anni dovrebbe essere l'accelerazione del tasso di crescita non è una missione impossibile
Rispetto alle nostre stesse previsioni di luglio le stime aggiornate ad ottobre fanno registrare in linea con molti osservatori a cominciare dal Fondo monetario una crescita del nel due mila diciassette del PIL italiano dell'uno e cinque per cento
Un dato certo ancora distante dalla media UE più due tre e dell'euro zona più due euro mai sensibile accelerazione questa accelerazione i due tre decimi di punto dovrebbe riguardare
Entrambe le ma creare con un Mezzogiorno dunque che tiene il ritmo della ripresa è una stima che ingloba anche gli effetti riconducibile alla legge di bilancio per il due mila diciotto come presentata dal governo
E che sconta in particolare la mancata attivazione della clausola di salvaguardia sull'IVA per circa quindici miliardi nel due mila diciotto che avrebbe avuto un impatto negativo di maggiore entità sull'economia meridionale perché le conseguenze
Sulla capacità di spesa reale dei consumatori sarebbero maggiori per i nuclei familiari come quelli del Sud che hanno livelli reddituali strutturalmente più bassi
Va detto però che proseguendo a questi ritmi il Sud recupererebbe recupererebbe i livelli pre-crisi soltanto nel due mila venticinque si tratta di ben tre anni prima rispetto alle previsioni di luglio
Ma la prospettiva certo non rosea che non scongiura il rischio di una certa permanenza delle gravi conseguenze economiche sociali e demografiche prodotte dalla crisi e dalla stagnazione che l'aveva preceduta nei primi anni due mila
Tuttavia il dato conferma il rafforzamento della domanda interna con un incremento rispetto alle previsioni di luglio sia dei consumi che degli investimenti
è il segno se ancora ce ne fosse bisogno che il Sud non è una causa persa che puntare sul Mezzogiorno diventa un'opzione strategica significa
Poter contare sulla spinta propulsiva del motore interno dello sviluppo e dare più forza poi all'intero Paese
Nelle partite globali che può e deve giocare
Il biennio scorso è stato del resto caratterizzato proprio da un deciso miglioramento della domanda interna
E i consumi finali interni al due mila sedici sono cresciuti dell'uno per cento in aumento rispetto all'anno precedente ma ancora meno del resto del Paese qui c'è da dire che i miglioramenti in termini di prodotto di occupazione anche di reddito disponibile
Al sud non riescono a riflettersi pienamente sui consumi e questo può essere determinato sia dalla necessità di ricostruire le scorte monetarie prosciugate negli anni della crisi
Sia da una rete di da una ridefinizione come vedremo della qualità dell'occupazione che incide poi negativamente sui redditi
Il miglioramento del clima di fiducia degli imprenditori e le favorevoli condizioni sul mercato del credito unito ad aspettative positive sulla domanda hanno spinto gli investimenti anche nel Mezzogiorno che sono cresciuti del due nove come al centro nord
L'incremento degli investimenti privati nel due mila sedici finalmente anche nell'industria
Ha più che compensato la riduzione degli investimenti pubblici che come sono tornati a calare nel due mila e sedici dopo il modesto incremento del due mila e quindici anche questo lo vedremo meglio fra un po'
Certo fa impressione registrare che rispetto ai livelli pre-crisi gli investimenti fissi lordi sono ridotti al sud di quasi trentacinque punti percentuali circa dodici punti in più rispetto al resto del Paese
La resilienza c'è stata ma non è stato omogenea in tutte le regioni meridionali e in tutti i comparti del economia il due mila e sedici si caratteri si è caratterizzato per una forte divergenza di andamento tra le singole regioni del sud con performances positive che si concentrano soprattutto in Campania e Basilicata l'elemento maggiormente positivo per il due mila sedici però è senza dubbio per quanto riguarda i settori la ripartenza dell'industria meridionale che è cresciuta nel biennio di o tre sette punti percentuali con una dinamica più che doppia
Rispetto a quella registrata nel resto del Paese
Questo per noi è molto importante perché illusorio immaginare uno sviluppo tutto concentrato sulla crescita di agricoltura e turismo che pure specialmente guardati con una logica industriale hanno al Sud ancora forti potenzialità inespresse
Ma l'industria fondamentale l'industria meridionale seppur ridotta dalla crisi sembra essere in condizioni di ricollegarsi alla ripresa nazionale e internazionale come dimostra l'andamento delle esportazioni cui accennato
Anche se i processi di selezione indotti dalla crisi mostrano alcuni segnali controversi
Se la riduzione delle unità produttive sia accompagnata da apprezzabili miglioramenti di competitività
Questi ultimi non ha non mostrano intensità tali ancora da scalfire differenziali strutturali di produttività rispetto alle imprese localizzate nel resto del Paese d'Europa
Nel due mila otto le medie imprese industriali vera spina dorsale del nostro apparato produttivo
Erano al Sud l'otto e otto per cento del totale nazionale
Nel due mila quattordici solo il sette nove queste ultime fanno registrare le importanti per formazione sui mercati che conosciamo ma si allarga il dualismo con il resto delle imprese che spesso sopravvivono solo grazie ai bassi salari o ad altre forme di competizione al ribasso
Ed è proprio la limitata presenza di queste imprese leader al Sud che ne condiziona poi la possibilità di contaminare positivamente
Le imprese di minori dimensioni l'intero apparato produttivo
è un quadro che rende evidente la necessità di nuove politiche industriali le politiche industriali del ventunesimo secolo per dirla con era Danilo dritta
Nella fase più recente il Governo è intervenuto in misura più decisa a favore delle imprese meridionali
Mettendo in campo alcuni importanti interventi di politica industriale regionale
Dal credito d'imposta per gli Investimenti al sostegno alla nuova imprenditorialità giovanile alla stessa istituzione delle Zeiss
E confermando l'importantissimo ruolo dei contratti di sviluppo gestiti da Invitalia strumento cardine per l'agevolazione dei grandi progetti di investimento sia nazionali che estere
Resta tuttavia una difficoltà delle imprese meridionali ad accedere agli strumenti di politica industriale nazionale in parte connessa alla loro struttura dimensionale
Una difficoltà confermata almeno a livello macro secondo le nostre stime per gli interventi previsti dal piano industria quattro punto zero al sud non può permettersi di mancare questo appuntamento è un'idea opportuno al vaglio del governo e l'istituzione di un fondo specifico
Per la crescita delle imprese per il Mezzogiorno
Per la crescita dimensionale delle imprese del Mezzogiorno che noi riteniamo essenziale così come riteniamo essenziale in linea generale prevedere una declinazione territoriale delle misure di politica industriale nazionale
In tutto questo un ruolo cruciale svolgerà come è stato ricordato prima la Banca per il Mezzogiorno che sta ritrovando la sua missione e dovendo un momento di rilancio
Insomma la dinamica di questi anni ci restituisce un Mezzogiorno reattivo
Che non è un vuoto a perdere che nel biennio scorso ha contribuito alla crescita del PIL nazionale per circa un terzo una quota ben superiore al suo tale peso produttivo che è meno di un quarto
Un suo di insomma che alza la testa ed è questa una verità da ribadire in un momento in cui dopo i referendum di sull'autonomia di Veneto e Lombardia sia riaperta la polemica sulla dipendenza patologica del sud
Intorno al tema dei cosiddetti residui fiscale di cui più diffusamente parlerà il presidente Giannola
Ma il residuo fiscale stimabile in circa cinquanta miliardi anni a vantaggio del Mezzogiorno
è ineliminabile ad oggi a meno di non ledere del tutto i principi fondamentali della Costituzione la tutela dei servizi e livelli essenziali di prestazioni a tutti i cittadini ovunque residenti
Che peraltro al Sud sono carenti anche per un'insufficiente dotazione delle risorse delle amministrazioni
Queste spine poi confermano il trend complessivamente decrescente della del redistribuzione operata dalla finanza pubblica a favore del Mezzogiorno che in calo dei primi anni Duemila di più del dieci per cento in termini reali
I dati di finanza pubblica del resto parlano chiaro qui c'è Mariella volta ecco i CPT il confronto tra i livelli di spesa della pubblica amministrazione mostra un divario del Mezzogiorno non solo elevato ma cresciuto negli anni della crisi dell'otto otto per cento
Anche scuotendo la spesa previdenziale la spesa complessiva della pubblica amministrazione significativamente più basse al Sud sei mila cinquecentosettantatré euro per abitante nel due mila e quindici contro i sette mila trecentoventotto del Centro-Nord
Non hanno quindi fondamento le affermazioni anche di fonte autorevole che parlano di un Sud assistito inondato di risorse pubbliche
Il residuo fiscale un concetto discutibile se applicato i territori non è altro che lo specchio dei divari economici sociali e territoriali distesi stenti in Italia
Il tema decisivo è stato ricordato all'inizio a nostro avviso
Riguarda tutto il Paese e dell'efficienza della spesa del della PA sì che riteniamo giunto il momento di riprendere seriamente il percorso di attuazione di un vero e responsabile federalismo fiscale che sia
Un patto tra le aree del Paese
Anche perché
Sarebbe più corretto parlare di integrazione di interdipendenza tra le economie delle macro aree che implica anche corposi vantaggi al Nord nella fossa nella forma di flussi commerciali
Ne abbiamo stimato era che la domanda interna del Sud data dalla somma di consumi e investimenti attiva circa il quattordici per cento del PIL del Centro-Nord nel due mila e quindi c'erano quasi centottanta miliardi
Secondo le nostre stime per ogni dieci euro che dal centro nord affluiscono al sud sotto forma di residui fiscali
Quattro fanno immediatamente il percorso inverso sotto forma di domanda di beni e servizi e gli altri costituiscono comunque sostenere un'aria di produzione e di consumo ancora rilevante per l'economia dell'intero Paese e di cui dunque benefici anche il Nord
Obama
Se il consolidamento della ripresa suggerisce che la crisi non abbia eliminato la capacità del Sud di rialzare la testa dopo la crisi più dura della sua storia tuttavia il ritmo della congiuntura appare del tutto insufficiente ad affrontare le emergenze sociali che restano allarmanti
L'occupazione è ripartita con ritmi anche superiori a quelli del resto del Paese ma mentre il Centro-Nord ha già superato i livelli pre-crisi il sud resta ancora sotto di circa trecentocinquanta mila unità
Con un tasso di occupazione che il peggiore d'Europa di quasi trentacinque punti percentuali inferiori alla media UE
La crescita dell'occupazione dell'industria in senso stretto nel Mezzogiorno rappresenta l'elemento più confortante della fase più recente ci conforta sulla durevole e ce la somma di e la solidità e la qualità della ripresa occupazionale
Gli incrementi più significativi al sodo tuttavia continua a registrarsi in agricoltura malgrado un andamento della produzione nel due mila sedici negativo dopo il boom invece dell'anno precedente
E nel settore terziario dove l'evoluzione positiva si mantiene su ritmi dell'anno precedente il comparto turistico fa registrare più quattro e mezzo per cento e continua a beneficiare della crisi della sponda sud del Mediterraneo per i tragici eventi che
Continuano a tormentare quei Paesi e per il timore di attentati terroristici
A preoccupare però il fatto che gli andamenti positivi dell'ultimo biennio non riescono a invertire la ridefinizione della struttura della qualità dell'occupazione che si è determinata con la crisi
Si aggrava il problema essenziale del Mezzogiorno che è la strutturale carenza di occasioni di lavoro qualificato che penalizza in particolare i giovani e le donne e produce conseguenze economiche sociali e demografiche rilevantissime
Il dato più eclatante il consolidarsi di un tram di un drammatico dualismo generazionale nella media del due mila sedici a livello nazionale si registrano ancora oltre un milione novecento mila giovani occupati in meno rispetto al due mila e otto
E la pressione dell'occupazione giovanile che risulta un po'più accentuata nel centro nord del cioè nel Mezzogiorno riguardo ormai l'intero Paese
Se guardiamo a rigide d'orario preoccupa l'esclusione degli occupati a tempo parziale nella crisi che continuano a Domaine Tare anche più marcatamente nella ripresa
L'aumento del part-time e non deriva infatti dalla libera scelta individuale degli occupati di conciliazione dei tempi di vita né tanto meno da una strategia di politica del lavoro rientrata alla redistribuzione dell'orario
Esso e interamente ascrivibile al part-time involontario
Cioè all'accettazione di contratti a tempo parziale in carenza di posti di lavoro a tempo pieno che ha consentito a un milione trecento mila lavoratori di mantenere nella crisi o di trovare nella ripresa un'occupazione
Ora volendo condurre condurre un'analisi costi-benefici sull'efficacia della decontribuzione una misura che ha un significativo impatto sulle finanze pubbliche non possiamo non considerare tra gli altri anche questo elemento
Le imprese hanno assunto beneficiando dello sgravio ma lo hanno fatto attraverso contratti part-time
D'altra parte la misura che anche a nostro avviso va riproposta rafforzata per il Mezzogiorno per incoraggiare il recupero di un gap ecco passionale che abbiamo visto ancora troppo ampio
Andrebbe modificata per renderle un per renderla uno stabile e durevole incentivo all'assunzione a tempo indeterminato e un conseguente disincentivo a quelli a termine motivi che non giustificate da specifiche esigenze produttive
La riduzione dell'orario di lavoro deprimendo i redditi complessivi ha contribuito alla crescita dell'incidenza dei lavoratori a bassa retribuzione salita nella fase recessiva dal trenta a circa il trentacinque per cento del totale al sud
L'andamento e diversificato tra le aree pesano i cosiddetti work in progress
Resta il fatto che i miglioramenti congiunturali in termini di prodotto occupazione non hanno avuto un significato impatto sull'emergenza sociale la ripresa dell'occupazione si accompagna infatti nel biennio
Alla persistenza delle persone in condizioni di povertà assoluta
Il lavoro non basta ci insegna la professoressa Saraceno e non tutto risolve
Ma è pur vero che l'incidenza della povertà si riduce nel Mezzogiorno nel due mila e sedici troppo poco rispetto all'aumento dell'occupazione tradizionalmente invece l'aria e quella che presenta una più stretta correlazione tra andamento degli occupati
E r i redditi da lavoro e spesa per i consumi e povertà
Ancora nel due mila e sedici circa dieci meridionali su cento risultano in condizioni di povertà assoluta contro poco più del SDI sei al Centro-Nord erano rispettivamente cinque due quattro solo dieci anni prima
Il divario territoriale nord-sud si combina e si somma ad altri di vari come quello centro periferie il rischio di povertà al Sud è triplo rispetto al resto del Paese e insieme a livello di disuguaglianza interno nell'aria di Primera ripresa dei consumi d'altra parte le politiche di austerità
Che hanno aggravato il dualismo istituzionale nord-sud che ampiamente trattiamo nel rapporto e che ci consegna un divario nell'offerta di servizi soprattutto sociali nel Mezzogiorno ancora molto ampio
Anche determina determinato un deterioramento della capacità del welfare pubblico di controbilanciare le crescenti disuguaglianze indotte dal mercato in presenza di un welfare privato al sud del tutto insufficiente si pensi
Alla minore diffusione del terzo settore o ad esempio a ruolo irrisorio rispetto al resto del Paese che vi giocano le fondazioni di matrice bancaria il finanziamento di iniziative sociali
La natura la gravità e la persistenza della situazione sociale inducono a ritenere che solo un consistente permanente aumento del capitale produttivo sia la risposta necessaria
Ad assicurare ai cittadini un accettabile livello di reddito e di prestazioni sociali
Al tempo spesso al tempo stesso però
Misure universalistiche di contrasto alla povertà sono altrettanto necessarie il reddito di inclusione Reja un primo passo importante ma come Svimez si riteniamo che si essenziale di finire da subito un percorso di incremento delle risorse che consenta in tempi brevi
L'estensione alla totalità delle famiglie con una soglia di intervento prossima quella di povertà assoluta
La questione del finanziamento potrebbe essere affrontata anche vista è nel rispetto dei vincoli di bilancio attraverso una riconsiderazione delle scelte retributive sapendo che le risorse impegnate in questo tipo di misure
Avrebbero sicuramente un impatto maggiore sui consumi maggiore di altri tipi di politiche come riduzioni generalizzate della pressione fiscale in particolare in mano penso a quella sugli immobili
All'indomani della grande recessione il Mezzogiorno si appresta ad affrontare il riavvio di un processo di sviluppo
In condizioni dobbiamo saperlo più svantaggiate di quello dell'intende l'immediato dopoguerra per l'emersione di un nuovo dualismo che è quello demografico
E che potrebbe innescare un pericoloso circoli vizioso di maggiori oneri sociali minore competitività del sistema economico minori redditi e capacità di accumulazione e crescente dipendenza dall'esterno
Nel due mila e sedici anno in cui si è toccato il record negativo delle nascite si ha avuto un'ulteriore conferma della crisi demografica del Sud è insorta nei primi anni due mila e aggravatasi nel corso della crisi
In base alle tendenze in atto
Mentre la dinamica demografica negativa del centro nord è compensata dalle immigrazioni dall'esterno ed a quelle dal Sud
Il Mezzogiorno tra denatalità mancata capacità di attrarre ed emigrazioni selettive potrebbe perdere oltre cinque milioni di di abitanti in cinquant'anni determinando così un'aria più vecchia più povera e dunque più dipendente
Nel rapporto di quest'anno torniamo a soffermarci molto sul tema delle migrazioni qualificate in particolare dei laureati che insieme alle migrazioni universitarie
E al declino del passo di passaggio l'università stanno determinato il più allarmante tra i fenomeni che abbiamo registrato in questi anni e cioè il depauperamento del capitale umano dei giovani meridionali
Quest'anno riportiamo anche una stima della perdita per il sud dell'investimento formativo nei giovani che poi se ne vanno
Considerato il saldo migratorio negativo dell'ultimo quindicennio una perdita di circa duecento mila laureati meridionali e moltiplicata questa cifra per il costo medio
Sia secondo i dati OCSE sia secondo in dati nazionali nel ritiro Avati dei CPT
Il costo medio sostenere un percorso d'istruzione terziaria la perdita netta misurata in termini finanziari per il sud ammonterebbe a quasi trenta miliardi di euro
Si tratta di una stima al ribasso che non considera molte altre conseguenze economiche negative ma che dà comunque la dimensione di un fenomeno che pesa sul Sud
Anche in termini di trasferimento di risorse finanziarie verso le aree più sbocchi o sviluppate senza considerare gli effetti indiretti di guadagno in termini di competitività
E di produttività per il trasferimento di forza lavoro così qualificata
Chiudo dicendo che la soluzione ai problemi strutturali dell'economia italiana e meridionale in particolare non verrà da una ripresa internazionale a cui agganciarsi ma da un riavvio di un vero processo di sviluppo
E lo sviluppo di un'aria di venti milioni di abitanti va detto dipende dall'interazione di tanti fattori fattori regionali nazionali e sovranazionali da ricondurre tutti un disegno coordinato e strategico la questione meridionale oggi una grande questione europea e anche a una grande sfida europea e lo dimostrano gli andamenti dei divari regionali che hanno risentito specialmente nella crisi delle asimmetrie strutturali che attraversano riunione
Bisogna partire dunque dal livello europeo con l'abbandono della politica dello dello sterilità anche attraverso una profonda ridefinizione del fiscal compact
Da indirizzare però al perseguimento dell'obiettivo specifico del rilancio degli investimenti pubblici perché questi nelle condizioni date
Senza scomodare moltiplicatori del nostro modello econometrico hanno con ogni evidenza una maggiore capacità di generare del credito rispondono di più alle esigenze competitive del Mezzogiorno
E in quest'ottica come Svimez abbiamo sottoposto al Parlamento europeo una proposta che mira a rafforzare rivedere la politica di coesione in vista della riforma per il post due mila venti
Con l'obiettivo di inserirla in un quadro macro economico complessivo che favorisca la convergenza poiché le politiche regionali europee le politiche di coesione intervengono in una cornice che che ha rilevanti asimmetrie anche all'interno delle regioni dell'unione
E che determina dice dinamiche divergenza molto più accentuate delle dinamiche di convergenza che possono essere affidate ai fondi strutturali
Dalle politiche di coesione al credito dalle politiche
Cala quello infrastrutturale sono questi gli elementi della strategia che affrontiamo nel rapporto in conclusione mi limito a richiamare due recenti misure che vanno a nostro avviso nella giusta direzione contenute nei due decreti mezzogiorno la prima restituzione delle Zeiss
Come Svimez chiedevamo da anni e su cui immagino altri si soffermeranno quindi qui passo avanti dicendo che però è un passo importante verso una strategia di attrazione degli investimenti esteri
Ah per rendere il Mezzogiorno non solo attraente come come lo conosciamo ma anche attrattivo occorre agire sul contesti hanno otto e a nostro avviso lo ripeto
L'obiettivo che deve guidare l'azione pubblica nei prossimi anni la priorità per accelerare la ripresa dello sviluppo e il rilancio degli investimenti pubblici
Specie alla luce del rallentamento registrato lo scorso anno
La spesa in conto capitale secondo i CPT nel due mila sedici ha toccato il livello più basso della serie storica per l'Italia per il Mezzogiorno dove rappresenta appena lo zero virgola otto per cento del PIL quasi tre miliardi in meno rispetto all'anno precedente
Il modesto in crea mento che avevamo salutato con così grande fiducia nel due mila quindici non ha interrotto dunque il trend negativo che va avanti dei primi anni due mila e che ne è stato aggravato dalla crisi e dall'ostilità
In particolare sono le risorse nazionali per la coesione e quelle per gli investimenti ordinari ad essere venuto meno in allo sviluppo del Sud in questi anni è questo assegnato anche la sostituti vita delle risorse europee della coesione
Depotenziando né così l'efficacia ora che vi fosse un rallentamento nel due mila sedici primo anno di avvio della spesa del nuovo circo dei fondi strutturali e diventa definizione del masterplan oltre che di implementazione del nuovo Codice della degli appalti era tutto sommato prevedibile tuttavia questi dati rendono evidente che dopo la crisi e le finanze pubbliche il mezzogiorno e l'Italia
Si stanno sì quando sul livello strutturalmente più basso di spesa in conto capitale che rivela non soltanto un problema di spazi finanziari non è più solo un problema di spazi finanziarie di flessibilità
è un problema di perdita di capacità realizzativa ecco accentuare delle nostre amministrazioni e questa perdita
Non è e estranea al processo di forte ridimensionamento della macchina pubblica che abbiamo visto in questi anni
In cui l'età media delle risorse umane superiore a cinquant'anni e dove scarseggiano le competenze necessarie solo un quarto dei dipendenti delle amministrazioni è laureato
Sono competenze tecniche che ad esempio servirebbero a garantire il coordinamento dell'azione pubblica per lo sviluppo con gli strumenti di ingegneria finanziaria dove siamo molto indietro
Ho ad attivare gli investitori istituzionali che sarebbero pronti in grandi progetti anche di innovazione sociale
Per non dire del processo di riforma della pubblica amministrazione che in tutti questi anni non è mai riuscito a camminare sulle gambe di una nuova generazione di dipendenti pubblici
Quindi riteniamo che il turnover che si aprirà nei prossimi anni deve diventare una grande occasione per affrontare la sfida storica di volgere alla nostra macchina pubblica non solo verso l'efficienza ma verso un'amministrazione dello sviluppo
A rilanciare gli investimenti chiudo
Dovrebbe giungere l'implementazione del masterplan il cui impatto finanziario secondo i dati forniti dal ministero per la coesione territoriale dovrebbe migliorare nel due mila diciassette
Ma che è una misura che non sembra in grado di compensare il trend complessivo di declino della spesa conto per in conto capitale complessiva mente uno strumento di impatto senza dubbio maggiore e la cosiddetta clausola del trentaquattro per cento su cui non mi soffermo ancora dico solo che sappiamo noi che l'intervento elemento azione della clausola non è affatto semplice anche per il solo livello delle amministrazioni centrali
Si tratta comunque dell'avvio di un percorso finalizzato al al progressivo avvicinamento all'obiettivo di riequilibrio territoriale che dovrà necessariamente passare attraverso una profonda ridefinizione dei programmi di spesa in conto capitale
Che tenga conto di questa norma di principio che secondo noi avrebbe bisogno di un più stringente
Più stringente controllo parlamentare
E della istituzione di un fondo specifico in cui riversare le eventuali risorse non spese nel Mezzogiorno per poi finanziare i programmi maggiormente in grado di assicurare l'obiettivo una sorta di fondo di perequazione delle risorse ordinarie in conto capitale
La Svimez come sapete anche per chiarire l'importanza del principio ha voluto stimare retrospettivamente quanto avrebbe inciso negli anni della crisi l'applicazione di questa clausola del trentaquattro per cento a tutta la spesa pubblica delle amministrazioni
Abbiamo visto che la perdita del di prodotto e di occupazione sarebbe stata dimezzata la grande recessione non sarebbe stata una grande recessione come dice Giannola questo sarebbe stato positivo
Per l'intero Paese segno che l'equilibrio territoriale non è solo giusto ma è anche efficiente
Consentirebbe non solo di ridurre i divari sociali evidenziati da povertà e disuguaglianza crescente ma di configurare un vero e proprio nuovo patto per lo sviluppo in cui sud possa tornare a correre da protagonista al rilancio dell'intero Paese
Il protagonismo del Mezzogiorno potrà realizzarsi soltanto nell'ambito di un rinnovato interesse dell'Europa dell'Italia per la frontiera meridionale rovesciando la logica fin qui seguita delle convenienze strategiche dei vantaggi competitivi
Nel rapporto di quest'anno abbiamo voluto evidenziare come con tutta la complessità e le contraddizioni dell'aria il Mediterraneo conservò rilievo strategico per l'Italia
E giunto però il momento che l'Italia vada oltre le buone impensabile intenzioni il Mediterraneo in questo momento non è il più il mare nostro e il mare degli altri e il Mediterraneo degli altri
E questo ci fa vedere come non è sufficiente essere centrali geograficamente per esserlo anche geopoliticamente Germania Cina Stati Uniti sono questi gli attori oggi che ci sono nel Mediterraneo ma nei terreno per me significa logistica scambi commerciali
Filiere agroalimentari e per questo mezzo sono fondamentali significa gestioni di grandi infrastrutture grandi appalti di opere pubbliche che l'Italia paradossalmente sa fare molto più nel mondo che a casa propria
Infine significa una politica per l'accoglienza e la gestione della tensione demografica che si accumula tra la faglia africane e quelle europea
E il Mezzogiorno in questi ultimi anni ha dato le migliori di prove provenisse proprio sull'accoglienza
E ciò non è solo un fattore di giustizia può consentire anche di stabilire preziosi canali di collegamento con i Paesi di origine la cui stabilità o instabilità si riversa su di noi
La geografia consegnato al Mediterraneo allettare i rimedi terra al Mezzogiorno all'Italia il Mediterraneo con un destino è un destino che dovremmo smettere di subire cominciare a costruire grazie
Io cercherò di contenere
Ad alcune considerazioni e approfondimenti diciamo gli stimoli che sono già venuti sia da i nostri ospiti
L'onorevole Boccia
L'onorevole Brunetta ne sia poi dalla presentazione
Di questo rapporto che ripeto sta fotografando un anno molto particolare un anno di passaggio
Nel senso che
Elementi positivi e reattività consolidamento di prospettiva
E quindi sono fattori
Così rassicuranti
Su per lo meno l'uscita da una
Da un china
Che era diventata particolarmente pericolosa che però rimane pericolosa nonostante diciamo
Gli elementi positivi
E gli elementi positivi secondo me vanno sintetizzati in una percezione nel Paese
E grazie in questo caso detto anche
Ha un'attiva
Formulazione di politiche di intervento
Non quantitativamente
Decisive rilevanti come dovrebbero essere ma sicuramente qualitativamente indirizzate ha una strategia
Che a nostro avviso
L'esigenza massima che ha l'Italia in questo momento capire che cosa vuole essere questo Paese
In modo razionale
Efficace efficiente e
Complessivamente
E allora i termini sono interdipendenza quindi non più dipendenza patologica come per vent'anni è stata dopo una dipendenza
Fisiologica che dagli anni cinquanta sceso a Rita poi a metà degli anni settanta con in grande
Intervento infrastrutturale industrializzazione coerente un disegno nazionale
E quindi interdipendenza è una nuova
Stagione che si deve aprire
Che si collega a per il Mezzogiorno a cose che stanno nel programma
Che
Accelerati al massimo cioè accessibilità e attrattività
Quindi quando si richiamano le Zeiss quando si richiama il trentaquattro per cento noi ci richiama come fatti così episodici ma come pezzi di una strategia che devono rendere il Mezzogiorno accessibile
Attrattivo e torniamo allora al mare nostro
A quello che naturalmente dovrebbe essere la funzione di questo Paese nell'Unione Europea
E che non svolgiamo assolutamente per inerzia per pigrizia
Per tantissime conflitti interni
Tra i porti ed e tra gli approdi
Mentre invece avremmo tutti gli elementi per essere
La porta sud d'ingresso in Europa laddove siamo invece subendo e il fatto che in Europa si entra da nord
Il Mediterraneo centrale per passare ma non tanto per entrare in volo
Quindi questa è una
Sequenza logica che dovrebbe guidare ma con molta rapidità con molta intensità
Le scelte e la strategia quale che sia diciamo così l'esecutivo incaricato di farsi
Della responsabilità da liberare il Paese
E questo in quindi importantissimo aprire questo dibattito un dibattito molto molto scarso
E il dibattito deve essere tra il nord e il sud del Paese non perché son due pezzi diversi ha proprio per capire quanto complementari siano le cose Provenzano prima ha fatto capire il così detto residuo fiscale chi viene come dire come la spada di Brenno pesa sulla bilancia a sfavore del sud in realtà è un sostegno essenziale per il Nord
E si è visto subito che cosa è successo quando quel residuo fiscale è stato ridotto nessuno non entriamo nei dati dall'ASS politica dell'austerità asimmetrica
Molto asimmetrica che ha messo in ginocchio il Sud e ha fatto capire quanto debole sia al Nord le nostre locomotive sono debolissime
Lombardia Veneto e non vanno da nessuna parte da sole
Questo dovrebbe essere oggetto di un dibattito di un confronto
Quali sono le strategie coerenti
Per il nord e per il Sud
Affinché l'Italia abbia un posto nel mondo globale
E qui c'è un problema di coerenza e anche di tempi
Noi salutiamo
L'efficacia no delle politiche di sostegno
L'industria quattro punto zero
Per lo stesso riconoscimento dall'esecutivo è una politica difensiva per recuperare i ritardi non per fare salti in avanti quindi essenziale ma non ci aspettiamo che cambi il mondo con questa
La decontribuzione certo aiutano il telelavoro ma e piena di rischi quando finisce l'avvenuta riduzione cosa accade
Una selettività
Vista la flessibilità che ormai il mercato del lavoro in uscita
Per fare entrare chi magari tra tre anni potrà avere la decontribuzione per quelle che diciamo si sostituiscono quelli che non la possono pioniere oppure ci aspettiamo un regime di fiscalizzazione degli oneri sociali che ci riporta esattamente
Al mille novecentonovanta novantuno novantadue quando l'Europa ci impose
Di eliminare la fiscalizzazione degli oneri sociali patto Van Miert Pagliarini tanto per capirci cioè ci stiamo riavvicinando
A quel tipo di struttura che abbiamo smantellato nel novantadue novantatré
è chiaro quindi che ci vuole che quelle sono
Misure utili
Congiunturalmente dover congiunturale può anche essere cinque o sei anni
Ma che in cinque sei anni e non avere modifica strutturale che consentano di uscire governare o gestire
Quelle misure non come soluzione ma come accompagnamento a una soluzione affidata alla diciamo
Azioni più consolidabile efficaci
Ora il problema
Rimando molto sinteticamente che cosa ci consegna questo rapporto questa esperienza di quest'anno la prospettiva e ci consegnano una grande contraddizione che viviamo sia come economisti ma colpiscono visti diciamo attenti
Alla società
Cioè noi abbiamo
Un problema di capire se le dinamiche dell'economia
Sono coerenti e compatibili alle dinamiche della società non sono compatibili queste dinamiche dell'economia
Per questo diciamo crescerà l'una e cinque per cento importante
Ne assolutamente insufficiente
Ho avuto un momento un soprassalto di di gioia quando sentito ma o avevo sbagliato
Mi sembra che il ministro fa ad Anzio giunto ha parlato di tassi di crescita del tre per cento se continuano le riforme poi ho capito che qui magari Carlo De Vincenzi potrà correggere o confortare che si parlava correttamente di tassi nominali importanti è perché aiutano a far cadere il rapporto debito PIL se prende un po'di inflazione ben venga
Prima noi avevamo esigenza di arrivare al tre per cento reale che voleva dire anche il sei per cento nominale ancor meglio mi preme come arrivare a una media superiore alla media europea che è del due tre per cento
In un Paese così spaccato
Dove così incoerente la dinamica dell'economia
Il persistere di fenomeni che si aggravano della società
E prima grave non entro nel merito la povertà disuguaglianze ne basta guardarsi la persistenza di questi dati e l'incancrenirsi di certi fenomeni perché aprire in quanto sia rilevante questa e incoerenza
E quanto urgente sia porre il piano fanno alla coerenza
Allora da questo punto di vista svegli menzogne
Allora abbiamo appena detto individua in questi soprattutto in quest'ultimo anno un anno e mezzo
Segnali di percezione di un'esigenza strategica che è mancata completamente per vent'anni anche perché ci siamo illusi per venti anni che noi fossimo modello che l'Italia fosse chissà che cosa la seconda sì siamo al poi ci siamo accorti cosa ha voluto dire la crisi del due mila sette due mila otto due mila nove e come ne stiamo uscendo
Cioè ultimi in Europa tra i grandi Paesi pieni di difficoltà con un debito pubblico che ha aumentato nero grazie all'austerità rispetto al PIL e cose di questo genere che rendono chiaramente insostenibile
Una continuazione se non c'è l'elemento nuovo
I fattori nuovi sono proprio il Mezzogiorno l'opportunità che il Mezzogiorno da in un'ottica che non è più quella di delle gare o di mettere in atto nella riserva indiana il problema storico italiano
La riserva indiana sarebbero i fondi europei
Sostitutivi del forniti nazionali in gran parte oggi ci dice no i fondi la spesa pubblica in conto capitale
Escluse quindi risorse aggiuntive desse almeno trentaquattro per cento per c'è un'affermazione un'affermazione che deve essere corroborata
è uscito anche il decreto se non sbaglio ad agosto e così via che inizia apporre le questioni di come arrivare a questo obiettivo noi riteniamo questo obiettivo dovrebbe essere non solo per la spesa pubblica dell'amministrazione centrale ma
In generale della pubblica amministrazione
E questo data la reattività date le caratteristiche in un'ottica strategica in cui le regioni dovrebbero essere coordinate in questa strategia regioni soprattutto del Sud trovare quindi una capacità di fare il come si dice squadra in una visione strategica che non si contrappone
Alla Lombardia al Veneto norma che fu dialoga e fa capire che solo quello salva anche la Lombardia e Veneto che si illudono che con l'autonomia possono avere più risorse da Atene il nove decimi delle risorse fiscali trattenute sul territorio
Va bene sono illusioni provocatoria ma su cui va aperto un confronto perché è necessario è utile l'autonomia poi
Paci Tara
Che vada perso anche quindi un discorso nel sud ma che va corroborata con la sua all'interno di una strategia che abbia fondamenti significative
E qui voglio
Provenzano ci ricordava la persistenza di una contraddizione fondamentale non siamo abbiamo ripreso a crescere da due anni
Una crescita
Lontanissima da recuperare ancora quello che si è perduto un divario su conto cupo azionare ancora di trecento mila posti di lavoro persi e non recuperati
Rispetto ai cinquecento mila che si erano già perse
E questo ha delle conseguenze e immediate sulla ma conseguenze soprattutto di lungo periodo che noi insistiamo danni a dire vanno attentamente considerate
Allora quando si parla
Degli effetti demografici di questa crisi
Non è per fare dare delle statistiche materie mettere in evidenza anche un aspetto ritenuta del sistema
Perché se l'ipotesi
Che che non è un una proiezione la demografia è molto facile molto semplice
Matrici di transizione e ti proietta non sapendo la struttura di oggi quale sarebbe la struttura di domani se le dinamiche col continuano
In un certo modo ne sappiamo la struttura del mezzogiorno da qui al due mila sessanta sarà di avere cinque milioni in meno gli abitanti
E il Nord cinque milioni in più
Sempreché il nord non diventi il Mezzogiorno d'Europa per cui anche quello d'Italia complessivamente sta perdendo popolazione da tre anni compresi gli stranieri quindi anche per l'Italia comincia a suonare un campanello d'allarme che per il Mezzogiorno è molto più come dire pressante
Beh io voglio fare solo una considerazione
Questa dinamica demografica a un'implicazione
E cioè che
L'aria in questo caso il sud in Italia
La sua data la sua struttura ci indica che
Il così detto concetto di tasso di dipendenza strutturale
Demografico
Tende a peggiorare
Cioè se facciamo un rapporto tra
La popolazione con meno di quindici anni con più di sessantacinque anni rispetto alla popolazione compresa tra i quindici e i sessantacinque anni questo rapporto
Nel due mila e due era per l'Italia del quarantanove per cento
Nel due mila sedici è arrivato già al cinquantacinque per cento cioè la base che sostiene i giovani vecchi si sta
Erodendo
Ma questo
Per certi versi è un fatto relativamente fisiologico nelle economie avanzate aumenta la speranza di vita
Eccetera eccetera ci sono la natalità non è così forte certo gli immigrati devono servire in qualche modo a tenere in piedi
E questa è una grande contraddizione perché oggi gli immigrati sono un problema anche e nello stesso tempo sono un'esigenza ma non entriamo in festa
Però se non correggiamo questo rapporto con una banalissima considerazione cosa vuol dire un indice di dipendenza che
I giovani e gli anziani devono fare riferimento a una popolazione che sostiene quelli che sono fuori dalle attività diciamo immediatamente produttive sono informazione
O in pensione
E quindi chi di sostiene non sono
Non è la forza lavoro teoricamente presente ma sono gli occupati ter cruente presente verso i guardiamo questo indice correggendo quindi questo denominatore non con quelli compresi tra quindici e sessantacinque anni ma quelli occupati prese quindici fontane abbiamo una chiara evidenza di cosa sta succedendo
Be questo rapporto così corretto
Per l'Italia nel due mila e due diventa ottantasei virgola sette per cento
Nel due mila sedici è già al novantanove per cento c'è ormai sono
C'è una parità tra due anni saranno molti di più quelli che sono mantenuti dagli occupati presenti
Nel sud sì facciamo no nord e sud del re il Nord nel questo rapporto nel due mila due e settantotto per cento e diventa il novanta per cento nel due mila sedici quindi sono già dati di ogni tempo
Il Sud è nel due mila due cento sette per cento
E nel due mila sedici e centoventidue per cento scendiamo a una regione come la Calabria che per l'ultima temere dirlo pro-capite si passa dal centoquattordici per cento al centotrentaquattro per cento
Cosa vuol dire vuol dire che la base chiamiamola la base lavoro produttivo che mantiene la popolazione
Sempre che può ritenere trovato natalità bassa giorni ci preventivamente in diminuzione non in crescita
è del tutto sproporzionata sempre più sproporzionate rispetto
A quello che dovrebbe essere
La popolazione mantenuta e cosa vuol dire unire che il sud in particolare che ai centotrentatré per cento di questo rapporto ha bisogno di una
Trasferimento o che saranno le pensioni per chi aveva lavorato o qualche altra forma
Che sia in grado di far fronte a una carenza crescente di base lavoro capace di mantenere questa popolazione allora quando può arriviamo ai residui fiscali
è qui questo è un problema non da poco da mettere in Costituzione all'INPS e qual è il rapporto di dipendenza accettabile o quali sono le politiche che controllano questo rapporto di dipendenza
E vengo ultima considerazione i
L'autonomia cioè l'articolo centosedici l'articolo centosedici a due cose
Uno può chiedere
Maggiori competenze
E contratta
E l'altro elemento le regioni possono tra di loro concordare particolari attività congiunte io credo che l'articolo centosedici che Lombardia e il Veneto stanno invocando e le migliaia di fatto fa lo stesso
Più che guardare
Alle maggiori competenze mette in evidenza anche una opportuna strategia
Da media Regione aggregato territoriale
I che coordinate purtroppo da questo punto di vista delle regioni del Sud che possono e credo che
Già evidenziano la anche loro la
Volontà di a vere più responsabilità in funzione delle capacità di esercitare quelle responsabilità
Debbano anche pensare molto attentamente e a questo discorso del
Coerenza di sistema e quindi da ragionare intermedi Mega Regione però rispetto io credo che in questo dibattito che oggi è molto meno
Come dire estremo rispetto a quello che era nel momento
In cui si fece la legge
Quarantadue del due mila nove del CLN
Del due mila e nove mai applicata quella che prevede appunto i la perequazione infrastrutturale oltre alla perequazione per i diritti di cittadinanza
Beh credo che
Oggi sia un'illusione per la Lombardia e per il Veneto
Pensare se così pensano che maggiore autonomia voglio dire maggiori risorse trattenute sul territorio sono due concetti totalmente staccati
Soprattutto per un motivo nel due mila e nove quando si fece la legge quarantadue di idea fondamentale che la legge sul federalismo poneva
Una riparazione a un'ingiustizia fiscale
L'ingiustizia fiscale era l'eccesso di trasferimenti verso il Mezzogiorno rispetto a un non chiaro
Benchmark
A legge sul federalismo pose quel benchmark
Noi criticammo molti aspetti di quella legge ma contribuì mo'anche a cercare di dare una razionale interpretazione di quel benchmark
Se va a vedere quel benchmark ci spieghiamo perché non è mai stata applicata quella legge perché se applicassimo quella legge nel Sud oggi per varie ore residue fiscali molto più alti di quelli che in questi anni ha avuto invece in misura molto molto più
Contenuti
Tant'è vero è la a simmetria della politica di austerità di cui parlavo prima
Quindi non c'è nessun diritto alla restituzione o attratte indire magico le risorse nell'autonomia c'è un diritto ad avere più competenze sullo sparse di risorse che devono essere dei finite sulla base dei criteri
Della e qui della se volete perequazione infrastrutturale della perequazione sociale necessaria per i diritti fondamentali di cittadinanza
E chiaro
Vincolati e che cosa
Ai costi standard ai livelli essenziali di assistenza e questa è la grande sfida secondo me che oggi nord sud debbono accettare confrontarsi per arrivare a un'applicazione di quello che non è mai stato applicato
Dal due mila uno
Passando per il due mila nove e arrivando al due mila sedici
Credo che questo sia salutare
Perché accanto a questa reattività
E a questa consolidata nuova presenza del sud che possiamo che ci auguriamo possa essere in qualche modo sostenuta da una banale
Razionalizzazione nell'uso delle scarse risorse pubbliche questo chiarisce le idee al nord e al sud di come sia essenziale ragionare sulle regole
E una volta che le regole si fanno sull'applicazione di queste regole ora noi abbiamo delle regole che non sono applicate
E il residuo fiscale tra due elementi un difetto
In questo dibattito
Un quello che chiamiamo al di aggregazione anche cose questo rischia
è l'altro una grave omissione
L'omissione che abbiamo nel definire il nostro residuo fiscale che non a caso noi abbiamo definito residuo fiscale e finanziario
è dovuta al fatto che l'Italia è un Paese con un enorme debito pubblico che pago un enorme quota di interessi rispetto al PIL e questi interessi vanno distribuiti
Incassati sotto forma di fiscalità generale e distribuiti ai percettori che sono i titolari
Del debito
Questi percettori sono per il cinquanta per cento mai stranieri inquinino e trasferiamo all'esterno quindi la sensazione che alla Lombardia al Veneto di trasferire al Sud perché sa che cosa era stata trasferendo soprattutto all'estero oltre diverse sulle risorse fiscali per le quali rivendica la paternità era il diritto e il secondo luogo queste queste risorse vanno a banche attraverso il quanti Trevisin che si comprano i titoli eccetera eccetera sono le banche sappiamo sono i i depositari oggi privati maggiori degli oppure e le banche su tutte del nord e grazie a questo realizzano un razionamento del credito molto inferiore al Nord rispetto al Sud Sudeti drammaticamente razionato
Se andiamo a vedere la differenza tra depositi e impieghi una banalissima cosa il Sud c'è una differenza di impieghi rispetto alle prove di compressione dei cinque miliardi di euro
Io non c'è una differenza di ottocento miliardi di euro c'è qualcosa che non funziona in termini di proporzioni e questo si lega a un residuo fiscale e finanziario che andrebbe attentamente e analizzato
Dopodiché sulla base di questo
Terreno comune chiarito
Siccome si decide che cos'è l'autonomia in che senso l'autonomia né capacità di gestire meglio se allora la
Sussidiarietà quale faceva riferimento Brunetta ben venga in questa ottica e ben venga la società orizzontale e quella verticale senso di responsabilità che mi ricordo con il ministro Trigilia allora che certo non
Come dire
Orientamento Svimez le ortodosso nella sua esperienza disse sì alla fine ci vuole la solita orizzontale ma anche quella verticale serve
E il federalismo in qualche misura deve ispirarsi a queste due l'applicazione degli
E credo che questa sia la sfida dell'anno entrante della nuova
Del nuovo governo di chi sarà diciamo avrà questa responsabilità se vuole tenere in piedi un Paese e farlo uscire effettivamente dalla situazione in cui ancorare di estrema debolezza e di estrema incapacità di dare visione suo orientamento
Io noi e concludo dobbiamo dare atto
Anche se a casa al caldo dei vincenti perché non solo è ministro per il Mezzogiorno e questo è già un'etichetta importante ma
All'interno di questa etichetta si sta cercando di mettere in piedi non era questa la mia lettura
Una strategia che certo non può essere dirompente immediatamente ma che una volta avviata probabilmente convincerà nord-sud che una strategia essenziale
E concludo
Le zone economiche speciali qui cioè abbiamo presidente della Regione che ha ci auguriamo inaugurerà questa stagione
Ci auguriamo tutti che questa stagione sia foriera effettivamente di attrattività connettività e quindi capacità non solo di rivitalizzare l'economia dall'interno qui rendiamoci conto non abbiamo bisogno che lo economia italiana sia rivitalizzata dall'interno ma soprattutto dall'esterno
Come il Mezzogiorno sia Schio dato dalle miseria tra sull'intervento straordinario molto Esterno in un'ottica
Nazionale almeno aveva bisogno in un'ottica europea che l'Italia torni in un circuito di sviluppo e circuito di sviluppo non può per quello che si dice da parte di prima partire da subito grazie
Allora prego buongiorno a tutti allora andiamo rapidamente scollata ho arrotondato quindi prevede pregherei il dottor Arcuri amministratore delegato di Invitalia
E da pompo anche da da poco anche banchiere in quanto acquisito bancarie mezzogiorno monsignor Filippo Santoro l'arcivescovo di Taranto la professoressa Saraceno
Sopra notissima sociologa il l'onorevole Giorgetti che è presidente la commissione per l'attuazione del federalismo insomma è stato chiamato in causa molte volte oggi è infine il Presidente della regione i campi della campioni Campania l'onorevole Vincenzo De Luca
Con cui avremmo circa una cinquantina diminuiti di dibattito prima le conclusioni del professor De vincenti so che
Per queste ioni di orario
Chiederei subito al all'onorevole Giorgetti che so che ha un impegno appena si siede
Prego forse lilla
Prego
Giustissimo
Eccoci allora appunto l'onorevole Giorgetti mi sembra insomma lei stimoli sono stati già molti
Credo sia importante oggi da parte la Svimez aver voluto da sud cogliere subito il la riapertura di un dibattito questo il federalismo che è un dibattito che al sud interessa
Rispetto al quale non credo che sia utile avere esclusivamente un atteggiamento difensivo noi abbiamo fatto abbiamo ci siamo occupati molto di federalismo in passato la riteniamo che sia un'opportunità innanzitutto di redistribuzione delle risorse all'interno dei territori più che tre che tra territori cioè il tema del cittadino meridionale quello di avere una pressione fiscale più alta che nel resto del Paese avere una qualità dei servizi pubblici più bassa che il resto del Paese
Questa secondo me è la principale emergenza a cui anche una risposta di un mix interessante diciamo utile di maggiori competenze degli Oriali e può dare una risposta quindi spostando l'attenzione da appunto mi piaceva citare Cattaneo e diceva il popolo detenere le mani sulle proprie libertà
Credo che spesso dibatto federalismo sia stato il popolo e delle le mani sui propri soldi
Il tema non è questo il tema del residuo fisco e l'abbiamo ampiamente diciamo illustrato in precedenza
C'è una grande sfida
Di efficientamento della macchina pubblica che deve avere come principale obiettivo quello della di una migliore qualità dei servizi pubblici servizi pubblici vuol dire
Servizi essenziali quotidiani ma vuol dire anche servizi penso innanzitutto alla scuola e la formazione l'istruzione che sono peraltro la prima gamba fondamentale di ogni politica di sviluppo su questo chiedevo fondo sollecitava una risposta all'onorevole Giorgetti che devo ribadire non solo non solo oggi è venuto a rapporto Svimez ma con cui abbiamo dialogato tantissimo negli scorsi anni quando la Presidente Commissione bilancio devo dire che anche spesso anche da lì dal nord sono arrivati consistenti aiuti alla nostra
Attività quindi su questo lo ringrazio anche per ciò che ha fatto in passato prego onorevole
Buongiorno a tutti grazie per l'invito io mi scuso anticipatamente con voi anche con gli altri che sono altri altri dato esortava l'altro purtroppo ogni impegno inderogabile ho fissato un appuntamento al palazzo di giustizia per la testimonianza che va rinviato però non possono arrivare altrimenti finisco in galera io non costretti
Allora sono stato invitato perché secondo me perché son presidente la commissione del ritmo fiscale e perché se non l'esponente della lega e quindi se l'esponente la lega ho chiamato a proposito di buona lena fare un po'diciamo così l'avvocato difensore dei colleghi governatori Zaia Maroni sulla vicenda
Da richieste autonomia del centosedici residuo fiscale allora parlo da questa considerazione vista dal Sud vista dallo Svimez abbiamo ascoltato anche questa mattina le consuete diciamo così lamentele rispetto a un sistema che non funziona
Visto da Nord vi posso dire che avremmo sentito analoghe lamentele per un altro verso perché ovviamente il nord ritiene di continuare a mantenere insieme il carrozzone e quant'altro
L'unico dato di fondo che condivide che evidentemente questo sistema
Che trasferisce circa il quattro per cento del PIL ogni anno da nord a sud evidentemente non funziona perché si suda e si lamenta e non si lamenta vuol dire che questo sistema con cui il quattro per cento del PIL
In molti
Descrittivo non descritti passa da nord a sud non funziona o se non funziona come possiamo fare per in qualche modo rendere la risposta dalla pubblica amministrazione più produttiva più efficiente più efficace e innestare un meccanismo di sviluppo nel Sud che è fondamentale
Chiunque dica il contrario non non capisce diciamo così vasto dove della situazione quello che può essere il futuro se il Sud non innesta un meccanismo di sviluppo significativo il nord non si salva ma questo è evidente e direi che anche evidente quali siano che laddove ci sono in condizioni di arretratezza ci sono anche condizioni migliori e potenzialità maggiori inespresse da poter sfruttare e quindi implicitamente per innescare meccanismi gruppo più accelerato
Perché e qui e il ragionamento che volevo farmi
Il meccanismo avviato dalla Lombardia dal Veneto e dall'Emilia-Romagna può essere funzionale in questo naturalmente nel dibattito politico che ormai è tutta demagogia al nord come al sud o come a Roma cioè parliamoci chiaro il concetto quale teniamoci più soldi
Ragioniamo un attimino giù come funzione centosedici in coordinamento col centodiciassette e con il centodiciannove
Non si parte dai soldi si parte dalle competenze
Le regioni possono rivendicare una serie di competenze queste competenze non dovrebbero essere più svolte dall'amministrazione statale doveva essere svolte dalla Regione
L'ambizione l'ipotesi di partenza forse l'illusione
E che queste competenze
Svolte a livello locale possono essere svolti in modo più efficiente e più efficace a servizio dei propri cittadini
Per fare questo queste regioni che risorse utilizzate utilizzerebbero delle risorse che lo Stato li trasferisce a che condizione evidentemente a condizione di costo standard dico io
Perché soltanto in questo modo diciamo così c'è diciamo un elemento di chiarezza di beneficio anche diciamo pure l'amministrazione pubblica
Se io Regione Lombardia ritengo che i beni culturali l'ambiente possono essere svolti in modo più efficiente non è che voglio esattamente quello che oggi spende lo Stato
Voglio poterli svolge come dico io io appunto l'ambizione forse illusione di poteri svolge addirittura a costi inferiori a quelli standard e li sta il guadagno che farebbero i lombardi e veneti nel momento in cui questo si verifica e poi ovviamente queste regioni possano disporre di queste risorse per farne quello che ne vogliono abbassare la pressione fiscale fare altri gradi spiega coi fuochi d'artificio non lo so quello che quello che che che che deciderà in questo meccanismo
Se questo meccanismo funzionerà diventa anche paradossalmente più chiaro e trasparente quello che l'elemento di perequazione che sempre implicito è scritto anzi esplicitamente scritto ogni centodiciassette e centodiciannove
Perché perché se noi riduciamo quella massa che oggi di di spesa pubblica e la genesi di necessità allo Stato
Rimane gestita lo Stato che deve gestirla bene quella che la perequazione sia infrastrutturale sia non infrastrutturale
E questa è la sfida è una sfida e che evidentemente parte da queste regioni
è una sfida che io non dò per scontato che ho detto un'ambizione è un'illusione perché poi l'autonomia lo sappiamo bene ieri si è votato in Sicilia c'è stato grande dibattito rispetto al fatto di come viene utilizzata l'autonomia selettivamente produceteci giudica giorni c'è produce clientele
Purtroppo spesso a via anche questo però
E
Queste un meccanismo che partendo da i meccanismi di spesa dalle competenze a a voi le entrate non è che io parte dico voglio dieci decimi delle entrate
E poi dopo vedo come fa le spese il meccanismo costituzionale così come scritto esattamente il contrario da mille competenti ti calcolo quanto ti trasferisco
E se su quelle competenze e ti devo trasferire i due terzi o i tre testi due due due terzi o i sette decimi o i nove decimi quello lo vedremo quando faremo i conti
Serve ovviamente una base informativa che oggi c'è all'inverosimile oserei dire per quanto riguarda i Comuni perché la commissione che io presiedo alla base informativa prodotta da Sose
Che praticamente sui Comuni cita fosse uno una massa di dati eccessiva e quindi alla fine si perde il senso profondo però sulle regioni questo va costruito su queste competenze queste queste competenze di cui parla centosedici va ricostruito
Però evidente che le politiche nazionali
In questo senso richiamo un articolo di Salvatore Rossi direttore generale Bankitalia sul foglio di qualche di qualche settimane fa le politiche nazionali forse se vengono in qualche modo declinate possono essere declinati in modo diverso sui territori
Forse possono essere più produttive più efficienti e anche più efficaci in termini di risposte ai bisogni dei cittadini
Però bisogna essere altezza di questo tipo di ambizione
E quindi serve no politici serve una pubblica amministrazione all'altezza di questo tipo di ambizione
Per quanto riguarda
Questo aspetto mi fermerei qui perché vado velocissimamente perché dopo non voglio togliere spazio di degli altri però su alcuni spunti del del del rapporto lo Svimez le relazioni profitto volevo dire qualcosa io credo che le le quello che mi terrorizza di più sono due tabelle
Una tabella e quella relativa alla dinamica della produttività complesse che la togata pagina tre a chi ha sintesi
Non possiamo parlare di intervento la pubblica amministrazione sussidiarietà tutte questioni però se l'economia non è in grado l'economia privata diciamo così non è in grado di produrre ricchezza in un mondo globalizzato è finita
Guardateli con la tabella
è drammatica per il Sud è drammatica per il Nord
Due mila uno due mila e sedici mezzogiorno meno otto virgola cinque centro nord meno cinque virgola otto Italia meno sei
L'Unione europea ventotto Paesi più quattordici virgola sette a diciannove Paesi solamente quei dell'euro più tutti col dieci virgola uno Signori
Non esiste non c'è futuro
In queste condizioni se non riusciamo mentale di produttività e tenete presente
E qui non voglio fare polemica del demagogia se associate questa dinamica la pro-diritti vita con una moneta forte come quella dell'Euro costruita per Paesi dove la produttività invece fa indicatori significativamente positivi
Chimica che la condanna tra virgolette a morte intesi in senso economico e matematiche certa
E questo è il primo dato drammatico su cui occorre lavorare l'aumento de la produttività della pubblica amministrazione settore privato
Seconda dimensione che a metterlo Rizza e quelli andamenti demografici e in particolare l'immigrazione l'immigrazione di laureati
Giovani istruiti dal Sud verso nord e non solo verso Nord
Anche verso l'estero
Una dotazione diciamo così poi qui c'è credo Chiara Saraceno che il nuovo a cui ci ci potrò fare cioè su questo ma è stato quantificato vedo qui in trenta miliardi quello che abbiamo speso e per formare questi giovani e poi lasciarli in qualche modo andare a produrre ricchezza altro ma questo è un fenomeno devastante
Questo è un fenomeno devastante
Lo così diamo con quell'altro d'approdo in vita e lo coniughiamo con la povertà diciamo così tra virgolette del capitale sociale del Sud
E che capiamo che anche queste sue quel e anche questa è un'altra aria su cui o interveniamo in modo radicale diamo delle prospettive diamo delle delle del delle speranze per il futuro
Oppure davvero non vedo come se ne possa uscire queste sono le due questioni su cui secondo me bisognerebbe focalizza l'attenzione finisco rapidissimamente naturalmente poi ci sono anche altre condizioni di contesto Toto richiamato più volte quindi mediterraneo
E chiaro che tutto il cambiamento geopolitico nello scenario delle mediterranea non ha aiutato il suo
Perché
Il veto e felice perché la Germania prime
Ok se di fronte diciamo così alla Sicilia ci sono dei paesi che hanno soltanto dei problemi che poi gireranno fra mini migratori e non paesi in via sviluppo come sembravano potessero essere soltanto dieci o quindici anni fa
I cambiamenti dei quindici o politici hanno in qualche modo secondo me gravemente nuociuto al Sud e Nucera hanno ancora più futuro e in questo ruolo per quello che può fare è ovviamente l'Italia
Secondo me un protagonismo nell'ambito degli assetti mediterranea e assolutamente indispensabile per dare un futuro sul con chiudo rapidissimamente io condivido totalmente il discorso relativo alla quota di investimenti infrastrutturali flusso
Mentre non sono d'accordo o o tutte le mie riserve con tutte quelle forme il grande dibattito che c'è sui redditi di tra virgolette di cittadinanza inclusione tutte queste io francamente vi dico dopo avevi parlato del divario di produttività dopo avervi detto delle altre cose non riesco a immaginare poi chi poi produce ricchezza
Disponibilità di risorse per mantenere tutti quelli che in qualche modo davvero bisogno del diritto del del rito di cittadinanza
Quindi io continuo a pensare che non dobbiamo creare le condizioni per creare ricchezza
E quando abbiamo Condi creato le condizioni perché la ricchezza con l'infrastrutturazione fisica e non fisica e fortunatamente per il Sud oggi infrastrutturazione non fisica può essere determinante perché evidentemente diciamo così la geografia qualcosa non aiutava
Io credo che nel momento in cui possiamo che creare crea le condizioni per creare ricchezza possiamo poi discutere di come resti di ridistribuirle altrimenti facciamo processo logico che non tiene ringrazio per l'attenzione scusatemi ancora se qua devo lasciar
Grazie mille onorevole Giorgetti a questo punto passare la parola professoressa Saraceno chiamata in causa l'occhio su un paio di temi anche dal dall'onorevole Giorgetti noi
Come vedete nel rapporto Svimez dagli ultimi anni abbiamo dedicato sempre più spazio a al tema del ai temi sociali all'impatto
Sulle condizioni sociali serie Mezzogiorno delle dinamiche economiche mi ricordo proprio cinque sei anni fa lanciamo proprio il Mezzogiorno e grande questione sociale oltre una grande questione economica Sbabo sui dati prevalentemente che partivano dalla dalla lettura della delle vere delle migrazioni intellettuali c'è un dato che ormai si sta rafforzando da diversi anni che appunto evidenziamo intorno al due mila quattro due mila cinque come fenomeno
Particolarmente rilevante diciamo con particolare valenza sia diciamo attuale che in prospettiva insomma perché in fondo tagliamo un pezzo tagliamo una gamba ogni giorno tagliamo un pezzetto diciamo Delta la gamba del tavolo del Mezzogiorno e quindi anche per le per le prospettive per le prospettive future quindi su questi temi insomma pare marchio a mente rilevante il contributo ci può dalla professoressa Saraceno sia in termini letture dinamiche anche qui
Mi pare che il tema della riduzione la qualità del lavoro nel Mezzogiorno sia poi il tema più forse più in più nuovo quest'anno dove al di là dei temi ormai con note di divario generazionale
E di disoccupazione giovanile in particolare
Mi sembra che ci sia una composizione l'occupazione emerga sia pure in crescita però con punto caratterizzata da livelli di occupazione dei livelli di retribuzione particolarmente bassi e di una stabilità
Molto poco significativa qui su questi temi chiedere un contributo per sostare della professoressa Saraceno prego grazie
Grazie grazie innanzitutto di avermi invitato a questo rapporto così interessante che in qualche modo scombina moglie dei discorsi e molte immagini che noi gli abbiamo su il Mezzogiorno
Sì la questione dell'occupazione innanzitutto mi permetto di dire che sì c'è stato un parziale recupero
Rispetto alla all'inizio della crisi ma non dobbiamo dimenticare è stato accennato brevemente nella presentazione dei dati il fatto che nel Mezzogiorno all'occupazione cominciava a diminuire aveva cominciato diminuire già da prima cioè il divario
Nord-sud nel cast di occupazioni era già da tempo in atto quindi con la crisi si è accentuato quindi non si tratta solo di recuperare il perduto rispetto a due mila otto ma di recuperare ciò che era stato perso già molto tempo prima
Rispetto a questo c'è un dato che non ho trovato nel rapporto è in stato di non l'ho accennato brevemente nella presentazione
Tende bassissimo tasso di occupazione femminile cioè ci sono che secondo me non è un fatto marginale irrilevante che contribuisce al basso tasso di occupazione complessivo
Nel Mezzogiorno ma e di trenta punti percentuali circa rispetto al Centro Nord
Cioè vuol dire che le donne nel Mezzogiorno vivono in un paese Tosca niente diverso rispetto al centro nord e che le famiglie nel Mezzogiorno hanno accesso a risorse
Economiche più scarse anche perché la possibilità figlia di re due redditi per famiglia quindi non solo il reddito dei luoghi è più basso
Ma anche la possibilità di avere un secondo reddito in famiglia per compensare un reddito basso è venuto più scarso e qui si trovano anche le ragioni puntella tassi di povertà sia relativa che assolute nel Mezzogiorno perché nel Mezzogiorno non sono solo tutta non solo c'è un'incidenza maggiore di famiglie in cui nessuno occupato a o comunque a un'occupazione scarsa ma c'è una incidenza maggiore di famiglie
Monoreddito a basso reddito
Voi sapete che in nel negli in Italia lì negli la povertà in Italia un fenomeno molto più familiare piuttosto che individuali cioè riguarda più famiglie che in un individuo ovviamente di chi è stato in famiglia ma è un fatto familiare perché è legato anche alla presenza di i figli minori
Per cui io direi che questo dato sull'occupazione femminile va partite su bassi tassi di occupazione femminile andrebbe molto più messo a fuoco anche a luce alla luce del fatto
Che il mezzogiorno a la più alta incidenza quasi tutti mette cioè quelli che non sono né nello studio nel lavoro tra i giovani
Sono molto concentrati nel Mezzogiorno ma sono di nuovo molto concentrati tra le donne
Cioè don quindi si è proprio una questione sociale che non è solo una questione di genere è una questione di Germano questi l'azione gravissima perché significa che questo Disario nelle chance di occupazione tra donne e uomini ma anche tre donne rispetto al mezzo tra me Mezzogiorno nel centro nord sister rischia di ripetersi anche nelle generazioni più giovani
E qui arrivo al paradosso meridionale che veniva anche accennato da Giorgetti prima noi abbiamo una situazione in cui se noi guardiamo appunto è in netta abbiamo un'altissima incidenza di niente una concentrazione di niente al Mezzogiorno
Se guardiamo anche ai dati Pisa che se non sbaglio non vengono ricordati questo rapporto giustamente perché non devo occuparsi di tutto ha comunque ne vediamo che e i divari nello sviluppo cognitivo nelle competenze cognitive dei nostri bambini nella scuola elementare scuole medie sono molto ampie e nel Mezzogiorno ampissimi con con degli quindi dei bulgari
Inaccettabile una società democratica meno che noi pensiamo che ci siano questioni genetiche allo stesso punto modo momento abbiamo anche una immigrazioni intellettuali
Tale da dal Nord
Dal dal Sud verso il Nord perché se ho letto bene i gatti la la maggioranza dei LEA o reati che emigrano non emigrano in Germania o negli Stati Uniti emigrano nel Nord quindici
C'è un riversamento di capitale umano molto qualificato dal Mezzogiorno
Verso il nord e centro nord a fronte di una per incidenza e a me non piace usare questi termini Marte perché Pier cd capitale umano a bassa qualifica non che non valga di meno bassa qualifica più elevata nel Mezzogiorno quindi a un detenuto a Opera mentore dell'attivo un molto alto
Molto più alto noi quasi presso sui giornali si parla dell'emigrazione intellettuale dalla lombardi ci sia più tolta dal Piemonte verso l'estero ma mi sembra che siano ancora più grave
Questa immigrazione interna così selettiva
Cioè per certi versi verrebbe da dire che l'immigrazione intellettuale dal Mezzogiorno verso il Nord compensa la immigrazione intellettuale dal nord verso
E l'estero e anche questo andrebbe riflettuto anche quando si parla
Residui fiscali
Un altro dato che e no allora questo ci impone di vedere che gli investimenti che bisogna fare nel Mezzogiorno
Devono riguardare
In anche il capitale umano informazione
Cioè non soltanto cioè
Come dire
Dovremmo investire molto di più nella scuola gli ho dico cito sempre il fatto che nel nella famosa legge sulla buona scuola c'era pochissimo che parlasse di come riequilibrare le condizioni della delle prestazioni scolastiche meridionali
Sapendo che i tassi di povertà minorile sono più alti nel Mezzogiorno e quindi che c'è bisogno di un di più non voluti undici meno di risorse di un di più in termini anche di qualità non soltanto in termini di quantità invece tutti gli indicatori
Sui servizi educativi ci mostrano come nel Mezzogiorno la dotazione dagli asili nido alle scuole materne fino alle scuole a tempo pieno eccetera
Sostanzialmente inferiore
Ecco addii disaggregare un po'i dati della pubblica amministrazione di quanto che le spese pubblica anche per questi fenomeni ci fa vedere quanto la l'investimento in capitale umano e il sostegno allo sviluppo del capitale umano ma più in generale lo sviluppo del capitale delle persone dei cittadini Enzo ed edite dall'odierna sviluppo le competenze di cittadinanza
Sia squilibrato rispetta nel nel Mezzogiorno rispetto ad altri Paesi con anche responsabilità sicuramente delle amministrazioni
Meridionali perché non riesco neppure sempre a spendere tutto quello che hanno per investire per esempio nei servizi per la prima infanzia questo non va assolutamente dimenticato su quando i soldi leggi finanziamenti non spesi
Riguardano tutti le situazioni del Mezzogiorno
E alla luce di quelle però mentre occorre investire nel capitale umano
Bisogna anche come riflettere sul fatto che poi questo capitale una nota valorizzato perché appunto il paradosso che citavo prima è inutile cioè non è inutile è utile per le persone che risiedono quest'investimento
Ma se poi il contesti locali l'economia locale non consentono di valorizzare questo capitale ma non possiamo stupirci del fatto che poi e Neytiri quindi certamente non dobbiamo allora smetto investire perché è un problema di diritti di cittadinanza
Ma dobbiamo riflettere sul fatto di commenti piccoli come Constin costruire le condizioni favorevoli perché questo nella piena libertà delle persone di fare quello che vogliono questo capitale umano possa rimanere qui mi permetto di aggiungere prima di concludere in coda al alle osservazioni di Giorgetti su tanto che contrario alle politiche redistributive e di sostegno al reddito invece parte il fatto che i corsi considero che il contrasto alla povertà il sostegno ha diritto al consumo faccia parte anche dei diritti di cittadinanza in una società democratiche diritti ai consumi adeguati quindi il problema non è tanto che ci sia che finalmente sia stato introdotto un reddito minimo
Di inclusione chiamato così quanto che sono troppo scarse le risorse che sono attribuite che deve essere più in più università distico mi sembra di aver capito che nella nuova legge di stabilità l'universalismo perlomeno sulla carta sia stato introdotto quanto di nuovo il fatto che se questa misura
Non è accompagnata
Come è previsto dalla legge ma però richiedono stilando il lavoro vita adeguate misure di accompagnamento e pentiti arricchimento del capitale umano di di Chimento delle opzioni
Rimane una necessaria politica assistenziale che necessarie io non sono contro l'assistenza quando necessario quanto mai ma povera c'è di nuovo rischia di essere un modo per tenere le persone buone e immagini e non invece tutti di valorizzare di nuovo
Il capitale umano ultimissima osservazione chi pensi
E sicuramente avverrà che il Ray significherà una massiccia redistribuzione dal nord al sud
Dovrebbe leggere quel dato sugli ottanta euro
Su chi riceve i beneficiari degli ottanta euro
Nonostante la povertà sia all'incidenza della povertà sia relativa che assoluta si è molto più alta nel Mezzogiorno che nel Nord dato che il lavoro dipendente
è molto più diffuso regolare molto di più diffuso nel centro nord che nel Mezzogiorno
Su venisse Cicciano in percentuali molto di più degli ottanta euro nel centro nord che di il ventuno ventidue per cento nessuno mi ricordo più c'ho qui la tabella
Rispetto al diciotto per cento nella mezzogiorno e ne beneficiano anche per importi maggiori allora vi ricordo che quanto viene speso a regime per gli ottanta euro è molto molto di più di quanto non è stato stanziato PTR
Grazie
Grazie mille a questo punto tuttora l'ho avuto la richiesta dal dottor Arcuri di anticipare che anche lui deve scappare quindi Passarella
Parola Domenico Arcuri che è il l'attuatore il realizzatore diciamo insieme all'agenzia e la questione quindi ringrazio anche dottoressa Gros che oggi è qui con noi sono due i due bracci armati diciamo del del del del ministro dei vincenti nelle mezzogiorno quindi diciamo direi che Rizzo parla Arcuri e quasi il mister Wolf di Pulp fiction non sei quando c'è un problema arriva dove insomma un poi risolutore dei problemi ora vediamo cosa come si aggiorna
Ben cassato la definizione di Ferdinando di Borbone del presidente bocciato e si richiamava alla cassa alla Banca del Mezzogiorno quella di mister Wolf posso andare a casa contento
Non vi dico cosa preferisco fra ministero vuol fare Ferdinando di Borbone allora sarò anch'io molto rapido grazie ma chiedo scusa se debbo
Alla fine dell'intervento andare via
Il rapporto Svimez a con la solita dovizia di particolari e con la solita completezza che assai meglio di quanto potrei ripetere io è stata illustrata
Nei numerosi interventi precedenti ci dà quest'anno al mio modo di vedere una ci pone di fronte a una considerazione ad una domanda la considerazione che abbiamo una il problema che avremmo auspicato tre anni fa di avere e cioè sia pure con l'aggettivazione di eccezionale il Sud per il terzo anno consecutivo continua a crescere e
Per la prima volta a differenza dei due anni precedenti cresce un po'meno del resto del Paese tre anni fa
Per chi ha voglia di considerare la memoria un requisito indispensabile all'analisi anche contemporanea realtà tre anni fa questa situazione era completamente diverso quindi diciamo noi auspica avremmo auspicato tre anni fa di essere oggi qui a dire il sud ha ripreso a crescere per due anni è cresciuto addirittura di più
Del resto del Paese
E come dice la Svimez è meglio non saprei dire prendiamo atto del Mezzogiorno non è un vuoto a perdere quindi
Questa è la prima considerazione ovviamente
Ci sono tre elenchi di di condizioni che vorrei rapidamente evidenziare il primo elenco sono le cose che sono state fatte
E ripresa la crescita dell'industria nel Sud si investe se ricordo tre anni fa quando qualcuno in riunioni istituzionali diceva ma che volete mettere i soldi sui contratti di sviluppo
I contratti di sviluppo che las atto che la Svimez riconosce quale lo strumento diciamo principale
Restituire un una un assetto produttivo competitivo al Sud
Segnalo in aggiunta che per il quaranta per cento sono utilizzati da imprese straniere
A significare che se c'è un portafoglio di opportunità non per forza queste debbo debbono essere colte soltanto dall'impresa nazionali che il Sud sarà anche lontano dal resto del mondo ma non abbastanza
Da non permettere la possibilità di investire anche a multinazionali che arrivano da altri luoghi del mondo quindi la prima il primo risultato il il
L'apparato produttivo del Mezzogiorno va
Migliorando crescendo ampliandosi innovando
Ricomincia l'occupazione sulla qualcosa non entro nel merito perché assai meglio di me
Chi mi ha preceduto l'ha detto lui comincia l'occupazione che non è ancora l'occupazione buona
Perdiamo un salto
Abbiamo un deficit migratorio di qualità
Mi chiedo come dovrebbero per quale strana ragione dovrebbero restare nel Sud la totalità dei giovani del Sud ma questo lo lascio alle riflessioni piuttosto che alle statistiche
Abbiamo un problema che la professoressa Saraceno evidenziava relativo all'occupazione femminile sul quale a differenza della diciamo nuova immigrazione di qualità non entro nel merito perché avrei da dire
Per quale ragione le donne del Sud lavorano di meno delle donne di altri luoghi in Italia cosa bisognerebbe fare perché questo non accadesse però comunque anche l'occupazione ha ripreso incredibilmente riprende la componente del Pd ha portato al turismo
Sarà che diciamo le destinazioni possibili
Per i turisti del mondo si sono ristrette per le ragioni note ma sarà anche che per esempio il governo con il PON cultura mette mano Inter una volta sistematicamente
Grazie a quello che anche grazie a quello che Bianchi definisce mister Wolf al restauro del patrimonio culturale e all'integrazione tra cultura e turismo per la prima volta mi nasce un incentivo che dedicato alla nascita di nuove imprese soltanto nel settore dell'industria del turismo della creatività
Queste sono le tre grandi buone notizie ci sono o alcuni problemi ma prima di affrontare i problemi andare rapidamente alla fine di porrei quattro questioni la prima nel mille novecentonovantatré gli incentivi pubblici a sostegno del paese erano l'uno virgola due per cento del PIL
Nella media dei Paesi dell'Unione europea nel mille novecentonovantatré erano lo zero otto del PIL
Lo scorso anno incentivi pubblici in Europa sono stati mediamente lo zero sessantadue del PIL cioè zero due di meno di venticinque anni fa in Italia lo zero ventiquattro cioè sei volte di meno di venticinque anni fa
Mi pare che con le poche risorse che abbiamo a disposizione proposito di chi taccia di assistenzialismo le politiche di sviluppo e di coesione le performances del sistema per una volta sono ragionevoli quindi smettiamola di dire che noi cresciamo perché iniziamo nel sistema danaro pubblico
Che come dire
Come diceva boccia che nel Sud ci sono di più dipendenti pubblici che nel centro nord non è così noi investiamo in incentivi
Al sistema produttivo sei volte di meno di venticinque anni fa e quattro volte di meno di quanto faccia la media degli altri Paesi europei che cresce integra la Germania Est con la Germania Ovest abbatte i muri e c'è
E questa è una questione seconda questione
La Svimez ci ha insegnato
Che ogni volta
Che c'è una politica a sostegno dell'offerta produttiva indifferente su tutto il territorio nazionale questa politica fa crescere il divario tra nord e sud
Non lo riduce e non lo lascia indifferente Campana ragione
Che ha gli opportunità offerte da questa politica
Si avvantaggiano di più i luoghi in cui le imprese ci sono piuttosto che quelli in cui le imprese devono nascere
La Svimez ci ha sempre insegnato che andrebbe ogni volta
Di fronte a questo mantra delle politiche nazionali utilizzato il criterio per cui il vantaggio competitivo conferito al sud è un po'di più di quello conferito alle aree che ne hanno meno bisogno
Dico una cosa contro corrente la benvenuta ripresa della politica industriale ad industria quattro punto zero questo problema non lo risolve
Industria quattro punto zero è una cosa benvenuta auspicata che va mantenuta e rinforzata magari dando maggiori opportunità relative ai territori meridionali rispetto a quelli centro-settentrionali altrimenti è una politica industriale benvenuta se no Capitalia mi licenziano ma diciamo controtendenza rispetto a quello che noi stiamo dicendo il faticosamente cercando di raggiungere
Terza questione e ultima
Guardate che il Sud non è più una cosa sola non lo dico perché c'è il presidente De Luca ma lo scopo lo scorso la Campania cresce del due quattro per cento la Sicilia dello zero tre
Cioè otto volte di meno
La Sicilia la Campania sono più o meno omologabili dimensionalmente abbiamo una Regione che cresce molto di più della media del Paese e un'altra che cresce otto volte di meno
La Basilicata piccola piacere cresce del due uno la Puglia dello zero sette tre volte di meno della Basilicata
Siccome l'entusiasmo progettuale l'afflato iniziale della nuova stagione nell'utilizzo dei fondi europei è finito perché noi siamo a metà del guado rispetto alla nuova stagione
Temo la diciamo necessità reclamo la necessità di
Cominciare a valutare per tempo l'efficacia nell'utilizzo della spesa regionale e temo un progressivo allargamento dei divari endogene al Mezzogiorno fili delle politiche
E qui mi fermo perché faccio un altro mestiere ma insomma i risultati del più zero tre in Sicilia due giorni fa
Gli hanno compresi tutti anche quelli che non li volevano capire
Quali problemi abbiamo io ho finito il primo problema è il credito variamente richiamato nel Sud il danaro costa di più e viene permesso l'accesso chi lo chiede assai di meno di quanto accade nel resto del Paese
Sarà anche il risultato della fondamentale legge della domanda e dell'offerta
Chi fa il nostro mestiere ha il dovere è un po'di correggerla questa legge di renderlo più possibile più accessibile e se possibile meno costoso
E soprattutto di sintonizzare uno con le politiche per lo sviluppo
Che si fondano da un paio di migliaia di anni su tre componenti il capitale proprio senza il quale
Non abbiamo a che fare con imprenditori capiamo perché nel novantatré gli incentivi erano sei volte di più di quelli di adesso
Il capitale pubblico è anche il capitale di credito per qualcuno a questi deve dare
E se queste queste tre leve non sono sintonizzate
Comunque si perdono gli effetti moltiplicatori possibili dello sviluppo
L'integrazione recente della Banca del Mezzogiorno all'interno Invitalia può portare un contributo
Rispetto a questo a questa componente per la bandiera Ghione che prima la Banca del Mezzogiorno aveva il termine Mezzogiorno soltanto il nome quindi non portano nessun contributo anzi
Era come le politiche industriali indifferenti portava contributi come molti altri suoi colleghi ad impresa e collocate in altri luoghi del Paese
Seconda questione sulla quale diciamo
Di nuovo faccio solo una sottolineatura sì il gap infrastrutturale che continua ad attentare alla qualità e all'efficacia delle politiche che poi trovare una risposta attraverso il rilancio degli investimenti pubblici segnalo sommessamente che Infratel che conoscete essere un'azienda interamente da noi posseduta preposta al recupero del digital device d'ha fatto tre miliardi di gare per la posa della banda ultra larga nel nostro territorio cominciando dalle regioni meridionali
Sarebbe interessante auspicato un ragionamento una volta che questa banda ultralarga abbiamo posata cosa ce ne facciamo che cosa ci facciamo passare sopra
Come valorizziamo l'investimento però certo che bisogna cominciare dal Sud certo che bisogna rilanciare gli investimenti pubblici secondo me bisogna anche smettere di dirlo a cominciare a far
Ultima cosa e
Mi taccio
Penultima cose mi taccio c'è eccetto il la sottolineatura del deficit amministrativo
Contrastata da quello che dice bocciano il Sud c'è meno gente che si occupa della pubblica amministrazione rispetto al Centro-Nord a me pare che questo deficit vada misurato sull'asse del tempo
E non della dimensione il tempo che necessario nel Sud per far sì che le cose accadano
Soprattutto ma non solo quando
Perché accadano c'è bisogno della pubblica amministrazione locale e drammaticamente maggiore del tempo che serve perché le cose accadano in altri luoghi d'Italia e del mondo
Il deficit amministrativo secondo me anzitutto lì
E poi nella dimensione e ancora nella performances delle pubbliche amministrazioni che di nuovo non hanno un uguale livello di omogeneità
Come per converso i numeri del PIL per regione dimostrano
Concludo dicendo che noi dobbiamo infine diciamo
Accompagnare questo processo nei prossimi anni dovevi inevitabilmente osserveremmo e speriamo non subiremo dei cambiamenti nell'assetto istituzionale del nostro Paese avendo chiaro che
Diciamo sul fondo si cominciano a sentire dei rumori
Di un ritorno al passato anziché di un ritorno al futuro
Io faccio questo lavoro da un certo numero di anni
All'inizio di questa esperienza avevo capito che in Italia la questione militari non c'era più era scomparsa ed era stata sostituita dalla questione settentrionale
Le politiche si occupavano dei fabbisogni sacrosanti delle regioni più produttive del nostro Paese scaricando risorse disponibilità riflessioni dibattiti rispetto a quelle meno sviluppate
In questi anni
Grazie alla impegno di tutti primo fra tutti il ministro dei vincenti io
Mi
Ricordo sempre di dover ringraziare sinceramente
Grazie anche all'impegno di Claudio o soprattutto l'impegno di caldo l'abbiamo rimessa in ordine a questa storia
è ritornata una questione meridionale udite udite
Sento rumori sussurri che spero non diventino grida per un ritorno al passato e cioè non dovremmo dovremmo provare a non trovarci di nuovo
Tra il federalismo il referendum e quant'altro a svegliarci e dire in Italia di nuovo c'è la questione settentrionale
Grazie
Grazie mille proprio su questo tema considerazione mi sembrava interessante chiamare in causa il monsignor Filippo Santoro arcivescovo di Taranto nonché estensione Gorizia estensore con la Commissione lavoro e la Conferenza episcopale di una interessantissima al contributo sulla dignità del lavoro mi sembra vuol proprio rilanciate l'esigenza un nuovo patto sociale sulla qualità del lavoro tema che è nazionale ma è quanto mai meridionale e mi sembra che anche nella vostra analisi non si perda mai il di vista la grande sfida di un emancipazione sociale culturale economica del mezzogiorno tema anche molto interessante che ho trovato è vostra analisi è quello della
Sostenibilità economica sociale
Dei processi produttivi Gerbo e giustamente prende permettete un forte
Diciamo sottolineatura sulla sulla qualità del lavoro come elemento qualificante del prodotto finale cioè quanto sempre più il consumatore dovrebbe percepite dal concetto di qualità come qualità che riguarda anche ad esempio e non solo l'impatto ambientale delle delle processo produttivo ma anche la qualità dei contratti di lavoro del Medio insomma della gestione del lavoro ho visto più voi
Dov'è la mia esperienza attuale al ministro dell'Agricoltura in fase di conclusione ci siamo dedicati molto al caporalato voi ho visto che avete ricordato
Diciamo all'IPA i fatti molto tristi insomma che hanno riguardato alcune regioni del Mezzogiorno perché il Mezzogiorno è anche molto a innovazione are all'innovazione e di sviluppo ma purtroppo è anche area in cui persistono alcuni alimenti tradizionali
Negativi quello del caporalato della dello sfruttamento in agricoltura ma non soltanto in agricoltura un tema che rimane determinante quindi grazie ancora del della sua presenza un signore
Grazie buongiorno a tutti
Ringrazio per l'invito al saluto il presidente Adriano Giannola il direttore Luca vicedirettore Provenzano
Il ministro De Vincenti l'onorevole De Luca
è voglio dire subito che il mio intervento
Fa eco a ciò che abbiamo vissuto una settimana fa a Cagliari si sono si è svolta lì la quarantottesima Settimana sociale dei cattolici italiani con la partecipazione di mille duecento persone
Del del ministro del primo ministro Gentiloni ministro De Vincenti ministro del lavoro Poletti italiani l'onorevole Sacconi
Ed è la questione centrale in quel momento come anche quella che io leggo dietro i numeri nella questione
Di di ciò che che cosa può mettere in moto un processo produttivo
E la questione fondamentale è la questione focalizzata
Dall'intervento iniziale di Papa Francesco e la questione di un lavoro degno in un'economia che è al servizio della persona
E non a servizio del puro incremento economico c'è un valore legato al servizio della persona e non appena al all'incremento economico lo dico perché come pastore mi sono letto il il relatori io qui è lo dico perché innanzitutto chi mi tocca e mi ferisce sono le persone che si trovano dietro questi numeri
Li ho ascoltati alcuni li capisco altri meno però quello che vi colpisce proprio la la la realtà delle persone che si trovano
In situazione come vivo io a Taranto come vescovo che mi trovo con la difficoltà tutte le mattine di persone che vengono per causa dell'inquinamento e ci dicono
Don Filippo ma si può porre un fine a questa devastazione ambientale e l'altra fila che viene don Filippo ma i nostri posti all'ISVAP che fine faranno
E ancora tante mamme e tanti papà che porta dei figli io nemmeno li più riportano
Ma mio figlio è disoccupato fino ad arrivare alla donna di servizio del del dell'episcopio che dice don Filippo vedo che c'è una fila di gente che viene a chiedere il posto di lavoro io mi vergogno a dirlo però pure io c'ho due figli
Uno di trentuno e uno di ventotto laureati
E senza disoccupati essenza senza lavoro
Stanno cadendo in depressione cosa facciamo e la concessione che tutti quanti noi sentiamo cose che avevo vissuto già in maniera a volte più acuta a volte più nel nella mia esperienza di missionario in Brasile sono stati in Brasile ventiquattro anni ventisette anni
E conosco bene la situazione appunto della delle favelas di Rio di San Paolo di bere orizzonti
è e quindi è e la ferita sulle persone che ci spinge a a prendere iniziativa per un lavoro del mio che mette in moto una una conversione culturale come la chiama il papà e anche degli interventi qui a riguardo
La il rapporto Svimez mi mi fa chiaramente valutare positivamente
Alcune buone notizie cioè la crescita del PIL per il secondo anno consecutivo questo è un dato messo bene e in evidenza in questa crescita però non noi troviamo trovo
Alcuni alcune ferite aperte alcune ferite aperte innanzitutto la flessione dell'occupazione giovanile
E quindi l'abbiamo l'abbiamo messa in evidenza in maniera molto grave anche quando nel febbraio abbiamo fatto un convegno a Napoli delle chiese del sud il presidente De Luca ha partecipato anche e quindi particolarmente nel Sud noi la la sentiamo
In maniera forte perché ci troviamo di fronte ad un dualismo generazionale
Aumentar loro i posti di lavoro dell'età più avanzate e diminuiscono quelli dei giovani ci troviamo in situazioni ancora realmente grave ma non non entro nel dettaglio perché la questione documentata
L'altro punto che è una ferita è il perché il persistere di un livello di povertà che è e era realmente negativo da un milione e mezzo di poveri che c'erano nell'anno due mila e ora ci troviamo a quattro milioni
Di cui oltre due milioni si trovano nel Mezzogiorno quindi un livello di povertà così alto che realmente impressionante e questo ci rimanda ad un accentuato dualismo demografico
Le proiezioni future dal punto di vista democratico sono tutt'altro che positive cc ha detto nel Sud la diminuzione delle nascite a differenza di quello che avviene nel Nord non è compensata da i flussi migratori
Quindi già comporterà un maggior calo della popolazione totale
Questo c'è poi anche il depauperamento del capitale umano meridionale ex è stato detto e ridetto in particolare l'emigrazione dei giovani
Dal dal dal Sud verso il Nord e verso l'Europa e verso altre destinazioni una diminuzione forte del capitale del capitale del capitale umano meridionale
In questa situazione ho valutato positivamente le proposte che la Svimez fa che ce ne fa tre innanzitutto questa delle zone economiche speciali della Zeiss ad ad opera della legge per lo sviluppo manifatturiero e logistico poi ancora la golden rule
Un trattamento differenziato più favorevoli agli investimenti pubblici strategici
E quindi consentitemi di dire senza prescindere dal rigore sui conti pubblici sulle spese correnti bisogna allo stesso tempo favorire politiche di sviluppo nelle aree in ritardo a maggiore potenzialità
E terzo un sistema adeguato di compensazione fiscale
Per controbilanciare anche all'interno della periferia beneficiaria delle politiche di coesione gli svantaggi concorrenziali che il mezzogiorno e altre regioni meno sviluppate subiscono
Nel nostro nel Nord nella nostra Settimana sociale di Cagliari
Abbiamo messo in rilievo
Particolarmente cioè lì noi non abbiamo voluto fare un convegno abbiamo voluto fare mettere in atto una dinamica con vari registri comunicativi innanzitutto la denuncia
La denuncia
Che è appunto la denuncia del lavoro che non c'è quindi della disoccupazione della precarietà del lavoro la precarietà del lavoro legata al caporalato c'è stata la testimonianza del marito di Paola Clemente
Morta nel caporalato nelle campagne di André nel due mila e quindici vocine statura altra Ginosa in questo anno quindi e poi le precarietà le agromafie le ecomafie che ecco condiziono lavoro non degno lavoro non degno poi insieme con questo l'altro registro è stato il raccogliere buone pratiche in tutta Italia particolarmente nel Sud
C'è un fiorire di buone pratiche anche nei deserti produttivi di giovani e di ragazzi in particolare
Che si mettono insieme e con adeguati in sentivi riescono a a trasformare una situazione difficile
E poi ancora insieme con le buone pratiche a si è sviluppata l'approfondimento della dell'economia quattro punto zero il racconto del del lavoro che viste ma era il lavoro che vogliamo libero creativo partecipativo e solidale
La s'è una citazione di Papa Francesco e poi ancora
L'altro l'altro punto delle proposte che abbiamo fatto al presidente Gentiloni e voi al Parlamento europeo era presente il ministro De Vincenti che è intervenuto in maniera efficace realmente
Tra giovani ragazzi rappresentanti delle diocesi ottanta vescovi precedente Prep presenti e poi una dinamica chiamata di tipo sinodale cioè di partecipativa
Allora l'aspetto più importante messo messo in rilievo prima di dire le le proposte che abbiamo fatto che sono in sintonia con quello che la Svimez presente
è questa urla la questa dinamica e che rimette ad una conversione culturale ad un cambiamento di mentalità ad un cambiamento di mentalità una mentalità per cui la ricchezza non viene dal reddito che uno possiede
La ricchezza vera viene dal lavoro e dalla produzione che attraverso il lavoro si mette in atto
E a tre e prima della relatrice Marie Cats è il realizzarsi della persona la prima ricchezze realizzarsi della persona e quindi la persona che si compie la persona che diventa creativa
La persona che contribuisce al bene il suo al bene della famiglia al bene della società in cui noi ci troviamo a questo livello perciò la prima nostra proposta è stata rimettere il lavoro al centro dei processi educativi prima che produttivi al centro del livello dei dei processi educativi in una in un miglioramento di tutto ciò che è stato detto e fatto del attraverso l'alternanza scuola-lavoro Occo incerti in certi punti
Veneto Lombardia ha funzionato in altri meno in altri sta si sta ingrandendo e quindi ma questo permette quella che chiamiamo conversione culturale cambiamento di mentalità cambiamento di posizione rendere le persone protagoniste
Io mi sento di sperare quando vedo il figlio del portiere dell'episcopio che da trentuno anni
Che cosa disoccupato è un mette che cosa fa porta a spasso il cane queste la sua attività e come lui ce ne sono due mila e duecento per persone che fanno questo mestiere che non cercano lavoro non non non non non lo trovano
E nemmeno loro collo si preoccupano quindi questa è la la la situazione quindi come prima proposta che noi abbiamo presentato alla alla alla al premier Gentiloni c'era questa della sulla sulla scuola cioè il lavoro come al centro dei processi formativi della formazione poi ancora l'altro aspetto importante era è è una proposta fatta sul tema degli appalti cambio di regole di paradigma per gli appalti pubblici
Dalla logica del massimo ribasso a quella della massima dignità intervenuto pure il Papa su questo quindi il massimo ribasso incoraggia la precarizzazione del lavoro
L'irresponsabilità ambientale lo Stato e deve essere il primo a nostro giudizio a votare col col portafoglio a votare cioè a mettere in atto qualcosa che sia costruttivo nei suoi appalti in coerenza con le finalità
Del bene comune ci deve essere un modo di conciliare onestà trasparenza
Con snellezza nelle procedure
E e senza dilungarci Henry e necessario quindi comunque affrontare il problema delle l'ustione fiscale internazionale
La terza proposta era quella della rimodulazione delle aliquote ipotesi come vedete un convegno lavoro che vogliamo non abbiamo solo parlato di inviti alla solidarietà di inviti alla generosità
Abbiamo dato delle leggi e delle proposte al premier quindi non si è parlato di di vaghi appelli alla a al buonismo no ma di punti reali
è la terza rimodulazione delle aliquote Iva per le imprese che producono rispettando criteri ambientali e criteri sociali quindi chi rispetta criteri ambientali
OLAF e e favorito et sociali oggettivamente misurabili e anche compagni combattere il dumping sociale ambientale lo scarico ambientale e sociale
Ed infine quella che dallo da da tutto il relatori io sento che è molto importante
Come attraverso il lavoro del ministro De vincenti c'abbiamo un ministero per il Mezzogiorno
E la coesione e quindi c'è nel una un focus sul Mezzogiorno in quanto tale sentiamo urgente e prioritaria una legge per l'occupazione giovanile nel Sud
Uno specifico riferimento all'occupazione giovanile a favore indotto tutto ciò che la rende possibile
In grado di utilizzare con un'opportuna strategia i fondi per la coesione sociale delle dell'UE della della dell'Unione europea è necessario un meccanismo di prestito che ad oggi il rischio di finanziare progetti improduttivi
Scarsa selezione
E quindi è importante può e poi ci sono state delle proposte per il premier Gentiloni perché la situazione
Del del lavoro non è possibile pensarla affrontarla senza vere il contesto generale dell'Europa e quindi un
Un investimento
Per far un proposte per l'Europa per il sud degli investimenti pubblici in un momento di trasformazione
Da parte dell'Europa e di utilizzazione di questi di questi Investimenti io volevo terminare
Proprio dicendo che la la questione che ci sta a cuore più di tutte è la questione che insieme con le teorie i numeri le statistiche eccetera eccetera noi c'abbiamo i volti delle persone lo richiamo a me lor l'abbiamo richiamato a tutti le abbiamo richiamato i politici questa è la prima passione perché Circe esiste un elemento che viene prima dell'economia e che trasforma l'economia esiste un elemento che viene prima della politica
Ed è quello della dignità il lavoro è degno perché la persona è degna e la persona indegna allora ognuno si rifaccia le sue matrici culturali per riscoprire la dignità della persona
E e di qui c'è un modo diverso di trattare la mia persona quella degli altri quello che produco la ricchezza in modo che sia condivisa e partecipata e non utilizzata per un accumulo egoistico grazie quello che volevo
Termine la visti i tempi vado subito rapidamente al presidente della regione Campania che ringrazio molto autorevole De Luca di essere qui la Regione peraltro più veloce d'Italia diciamo presidente più veloce d'Italia almeno per il due mila diciassette due mila sedici per speriamo anche il due mila diciassette
Grazie io vorrei pulsare ove il senso come dire di una fase di di chi è chiamato a lavorare sul campo
Il senso anche di una situazione della vita delle nostre istituzioni che non è pacificata non è ovattata
Che lascia tanti nostri amministratori in una condizione difficile da reggere sempre di più
Il rapporto Svimez fotografa una situazione che a luci ed ombre per quello ci riguarda ringrazio ovviamente professore Giannola abbiamo almeno una base di conoscenza oggettiva scientifica sulle tendenze economiche sociali che riguardano una parte dell'Italia all'insieme del nostro Paese davvero ci riguarda come Campania
Registriamo dei dati interessanti
In un contesto che rimane problematico e difficile di cui vorrei parlarvi rapidamente il dato interessante
Due mila sei e dieci la Regione Campania un incremento del PIL del due quattro per cento esattamente il doppio della Lombardia
Ovviamente il ritardo da recuperare forte basti pensare ho dato sull'occupazione che mi ha richiamato al rapporto Svimez
La Lombardia il Nord recuperarli tutti i posti di lavoro perduti dal due mila e sette ad oggi
Il Sud è ancora al di sotto di quattrocento mila posti di lavoro Jubilee
Dobbiamo ancora correre per recuperare
Perché questo dato interessante un dato interessante perché abbiamo immesso nell'economia la campana credo oltre due miliardi di euro di risorse fresche un miliardo e tre solo i fondi della vecchia programmazione europea abbiamo fatto una corsa contro il tempo per immettere
Denaro nell'economia
Abbiamo riattivato cantieri chiusi in qualche caso da dieci anni assumendosi la responsabilità di mettere le firme sotto le transazioni
Poi arriverò nella parte finale alla condizione nella quale vive oggi la pubblica amministrazione dicono oggi i dipendenti pubblici
Per i livelli di demenzial Rita che sono cresciuti nel nostro Paese in relazione al pubblico impiego ci sono cose che gridano vendetta ne parlo alla fine
Abbiamo avuto una politica attenta sull'industria era difficile fare un'industria ovviamente questo che deve sviluppare settori industriali Claudio la sua struttura usarlo comporta la fine anche un impegno di cofinanziamento da parte delle regioni cioè un impegno sul medio-lungo periodo non ti puoi spendere in termini di clientela politica l'incentivo sul credito d'imposta o la fiscalizzazione degli oneri sociali e via dicendo l'appeal cofinanziamento i contratti di sviluppo abbiamo avuto come dire la forza di fare questa scelta di destinare risorse importanti per il rilancio dell'industria nella regione Campania
Abbiamo preso il quaranta per cento dei contratti di sviluppo che sono stati realizzati finanziata in Campania il quaranta per cento i contratti nazionali
Abbiamo riaperto ripeto cantieri soprattutto sugli assi della metropolitana di Napoli dell'era risanato aziende pubbliche avviato un programma di sburocratizzazione radicale non hanno ancora prodotto tutti gli affetti ma abbiamo realizzato lo sportello unico regionale
Entra in funzione a Breve stabilito che la Regione Campania non posso rilasciare pareri sua competenza oltre i tre mesi
Se da oltre tre mesi il dirigente deve motivare per iscritto perché va oltre i tre mezzi
Abbiamo provato la modulistica con l'Unioncamere per semplificare le pratiche per avviare nuove imprese commerciali artigianali piccola e media impresa
Abbiamo stabilizzato aree di precariato storico
Comunque il reddito che abbiamo garantito a migliaia di famiglie e questo in un contesto in trasparenza cioè avendo deciso di porre termine alla storia eterna della Campania e di Napoli in particolare
Dove c'era la riproposizione eterna delle emergenze
Meccanismo è sempre lì c'è una lista di lotta un programma di intimidazione nei confronti delle istituzioni un progetto di lavoro socialmente utile per sei mesi poi per dieci mesi poi per un anno poi per due
Poi abbiamo migliaia di persone impegnate per decenni a fare blocchi stradali per dare fastidio ai cittadini e strappare altre risorse improduttive
Bene abbiamo deciso di mettere un punto fermo al meccanismo di riproduzione dell'emergenza sociale del precariato facendo anche in questo caso qualche scelta non facile
Abbiamo provato un fondo di rotazione di quaranta milioni di euro per dare una mano ai Comuni a dotarsi di progetti esecutivi
Non abbiamo ancora il riscontro di questo ma era essenziale anche in relazione al nuovo Codice degli appalti che ha previsto almeno nella prima fase
L'obbligo di mettere in gara solo progetti esecutivi questa cosa poi è stata corretta un anno dopo e così via
Una percentuale elevata i startupper che sono cresciute
Un incremento i turismo rilevante ma questo è un dato nazionale un incremento di investimenti nell'agricoltura con pagamenti di centinaia di milioni a giovani imprese agricole cioè una immissione nel circuito cronico di risorse fresche miliardi di euro un processo di sburocratizzazione
Un credere di nuovo in un destino industriale in una regione che ha anche delle eccellenze
Credo che in quel dato del due quattro per cento ci sia anche qualcosa di queste scelte che noi abbiamo fatto
Ovviamente non è un dato da considerare stabilizzato
Sarà difficile già per l'anno prossimo mantenere ma per l'anno prossimo che cosa puntiamo onori puntiamo innanzitutto a realizzare pienamente il patto per il Sud
Anche io mi associo al ringraziamento Claudio De vincenti i patti per il Sud hanno se non altro messo tutti
Hanno obbligato gli amministratori regionali a darsi delle priorità fare le scelte a decidere che c'è per esempio un capitolo
Di investimenti che può essere attivato o entro il due mila diciotto entro i doveva Giano cioè abbiamo cominciato a dare una tempistica parliamo di tredici miliardi di euro complessivamente fra PSR sarà POR Campania fondo sociale fondi nazionali
Insomma abbiamo un quadro di riferimento che ci può consentire ai lavoratori
Poi lo sviluppo pieno del FESR qui noi abbiamo una difficoltà
Nel senso che abbiamo impegnato quasi il quarantasette per cento del POR Campania due mila quattordici due mila venti
Ma dall'impegno programmatico all'apertura dei cantieri ce ne corre qui ci vengo fra un attimo sulle norme per gli appalti
Contiamo molto sul decollo della zona economica speciale ci auguriamo che la sera prima Regione e questa è una grande carta per noi intorno al porto di Napoli porto di Salerno aree retroportuali questo ci può consentire davvero di fare un grande salto di qualità
Contiamo molto su una rinnovata attenzione dei grandi gruppi che ancora oggi non c'è
Fincantieri Leonardo
Ferrovie dello Stato hanno espresso una grande attenzione sinceramente
Altri grandi gruppi nazionali no a cominciare da Fincantieri che mi pare continui a fare gioco le tre carte
E che vorremmo ci decidesse si decidesse a dirci in maniera chiara quali produzioni intende destinare per i prossimi dieci anni ai cantieri navali Castellammare appunto
Decidiamo ovviamente in termini mercato nessuno immagina più cose assistenziali i tempi sono cambiati stiamo parlando a tutti un linguaggio di verità ma stiamo anche chiedendo ai nostri interlocutori di non fare finita
Perché il problema del Sud per le cose che abbiamo sentito ci sono perché si arrivi in alcune aree ad avere un cinquantuno per cento e disoccupazione giovanile è una condizione delle donne che quella descritta Chiara Saraceno
è evidente che cominci ad avere non più un problema economico un problema sociale
Hai un problema democratico e hai un problema di degrado del tessuto civile perché mancanza di lavoro per dieci anni significa droga significa violenza significa prostituzione significa usura cioè significa corrompe cimento di un tessuto sociale
E questo sinceramente non può non essere un un elemento di preoccupazione per le classi dirigenti anche per i grandi investitori
Abbiamo problemi Campania e problemi nazionali che si intrecciano e finisco
Abbiamo un grande problema riguardo all'emigrazione giovanile in alcuni territori interni noi abbiamo fenomeni di vera e propria desertificazione ma quello che ci preoccupa perché sul lungo periodo paghiamo è la emigrazione di giovani diplomati e laureati
Questa è una tragedia che noi dobbiamo interrompere perché questa emorragia e quello che noi paghiamo al livello più pesante nei prossimi anni
Abbiamo una riduzione investimenti fissi difficoltà di credito come è stato detto
Un un differenziale nello standard di civiltà penso solo allora dite di asili nido ovviamente tutto questo pesa anche la lasci
La la la propensione sciagurata di tante classi dirigenti del Sud a fare più clientele porcheria di questo tipo che sviluppo e crescita civile né su questo io sono per parlare un linguaggio di verità ma pesa anche molto e questo mi aiuta a venire alle cose nazionali una pubblica amministrazione
Anche a questo serve il rapporto Svimez sa
Sollevare il velo su tanta parte di senso comune che circola in Italia sul Sud
Quanti di voi avrebbero immaginato che nel pubblico impiego nel sud a un livello inferiore rispetto alle regioni del Centro-Nord e in qualche caso a livello molto inferiore
Poi poi a vere magari la la l'eccezione negativa dei ventitré mila idraulico forestali o dei dipendenti pubblici in qualche regione bene
Ma nel complesso abbiamo un invecchiamento drammatico del pubblico impiego in generale
Abbiamo una dequalificazione abbiamo una riduzione di forze abbiamo ormai comuni nei quali non c'è un ingegnere informatico non puoi fare a digitalizzazione dei servizi
Non hai una figura qualificata o più giovane è in grado di adeguare la pubblica amministrazione ai tempi o l'esigenza dell'economia
Io rimango convinto su questo c'è una discussione in atto che noi dobbiamo mettere in campo un programma per l'immissione di centinaia di migliaia di giovani nella pubblica amministrazione del sud
Capiamoci bene
Io sono contro infornate clientelari
Sono contro operazioni che ignori noi vincoli di bilancio dell'Italia perché siamo in Europa ma sono anche per avere un po'di coraggio
Vedo adesso che ministero Funzione pubblica ipotizzato dimissioni cinquecento mila giovani su tre anni e la pubblica amministrazione bene se accorpiamo una proposta del genere
Noi cominciamo a dare una speranza a decine di migliaia i giovani laureati che stanno pensando di andarsene perché non possono vivere
C'è uno studio non nostro ma dell'Università del Piemonte uno studio comparato sulla pubblica amministrazione italiana
Inglese francese e tedesca da cui possiamo ricavare cose interessanti ma questo è un dato essenziale
Anche per il decollo dell'industria perché non possiamo reggere con questa pubblica amministrazione
L'ultima cosa che voglio affrontare l'insieme dei problemi che riguardano in generale l'Italia quindi si intrecciano con le così nel sud bah ma riguardano l'Italia
Ora io le devo dire caro professore Gianola se dovessi ragionare sul quadro che ho io dell'Italia
Altroché pessimismo zombie dovrei tagliare le vene mi dovrei impiccare ai platani credi di piazza e cinque non so che avete i lecci
C'è veramente da essere disperati
Ora l'Italia è diventata più piccola nono adesso il dato preciso ma credo che in questi venticinque anni saremo passati come quota di mercato mondiale elitaria dal quattro e tre quattro e cinque per cento a non più del due per cento
E abbiamo il fiato sul collo della Sud Corea del Sud Africa del Messico del Canada della Turchia
L'Italia diventato un paese più piccolo
Abbiamo gli anni della crisi perso come prodotto interno lordo fra un quarto e un quinto del PIL
Rispetto alla Germania
La situazione Italia e pesante
La quantità di risorse destinate alla ricerca scientifica
E ridicola rispetto a Paesi nostri competitori non abbiamo un solo campo come tale ha nel quale possiamo dire l'Italia è all'avanguardia nel mondo
Non abbiamo Sampson con un abbiamo dai Bruno l'abbiamo Hyundai abbiamo l'assunto Correa che con venti milioni di abitanti in meno ormai
Ha raggiunto l'Italia credo e l'anno prossimo ci scavalca era come prodotto interno loro
Ora
Abbiamo in Italia il problema vero il problema
Rispetto al quale sono stati sconfitti a mio parere tutti i governi che si sono succeduti in questi vent'anni
E cioè il corrosivo obolo carati o amministrativo o giudiziario che paralizza l'Italia l'Italia oggi è un Paese a misura del non fare non deve fare chiunque voglia fare è condannato a vivere un calvario questa è la realtà dell'Italia e prima ne prendiamo atto meglio è
Meglio è
Intanto l'Italia penso caro con l'avvio ai fondi europei dobbiamo investire noi dobbiamo cominciare a pensare ai grandi progetti di trasformazione territoriale non i mille progetti clientelare ma i Grandi Progetti struttura e con questa normativa noi siamo in grado di trasformare un territorio in Italia l'Italia è il Paese che ha rinunciato programmaticamente a un pezzo di economia che l'economia della trasformazione urbana
I nostri ragazzi per vedere un'opera di architettura contemporanea devono andare a Berlino a Bilbao Valencia Londra Parigi in Italia non si muove una foto
Abbiamo una palude burocratica che è la vera cappa di piombo abbiamo normative che riguardano il Codice degli appalti
Normative che riguardano l'abuso in atto d'ufficio vado predicando da solo nel deserto comincio ad avere problemi di dissociazione
Ho qualche dubbio ex sul mio equilibrio ma mi pare una cosa così clamorosa
E così lontana dalle astensioni nazionali ma voi volete trasformare un territorio avendo una normativa italiana è uno di articoli la Severino
Che prevede che per una condanna in primo grado per abuso in atto d'ufficio un funzionario pubblico abbia automaticamente il dimezzamento dello stipendio il demansionamento e lo spostamento a settori non operati
Il tribunale mandava lettere al segretario comunale che prende atto e decisi
Voi pensate in queste condizioni un responsabile di un ufficio appalti o di un ufficio urbanistica di un qualunque comune o di una qualunque regione metterà mai una firma su una variante in corso d'opera ma quando mai
Fate ricorso al TAR questa è la risposta che ormai danno tutti i dirigenti pubblici fai ricorso al TAR con un doppio danno blocco dei cantieri e ingolfamento della giustizia amministrativa
Però siccome non ci facciamo mancare niente abbiamo aggiunto a questo quadro di limpida Filosofia del diritto
Un'altra perla che è legata al codice non so come si chiama antimafia anticamorra anti Pitt e non Malcolm mettete voi che prevede niente di meno
Che si possa essere una confisca di beni o impresa
Preventiva
Per il sospetto io ero rimasto fermo perlomeno all'avviso di garanzia di va be'una cosa almeno no così
Se come capitale e mi
I territori voi andate a cena e dei capitalisti di trovare il ristorante uno che manco conoscete che viene la sera dice Preda ci facciamo una foto voi per pure ragioni di cortesia facciamocelo foto e di capita come a me è capitato due giorni dopo di trovare la foto sul Corriere del Mezzogiorno il De Luca cena con un signore indagato per associazione esterna della camorra
Meno male che non c'era allora la legge che prevede la confisca dei beni se non ci rimettevo pure appartamento dei miei film mio padre
Ma possiamo continuare andare avanti in questo modo
Ma badate sono cose che che rovinano la vita delle persone che paralizzano un'Italia io non so in che lingua dire questa cosa
Ma chi vive nella pubblica amministrazione oggi fa fatica a trovare dirigenti disponibili ad impegnarsi nella direzione lavori pubblici ormai mistica non ci vogliono andare più
Trasformiamo l'Italia in questa condizione
Altri livelli sui quali credo che Claudio sia stato fra i combattenti ma insomma credo che dovrà combattere ancora molto a lungo città io non non voglio dire nulla su come funziona il CIPE nizzardi così sul titolo porti vedete l'avventura per a vere un'autorizzazione ministeriale di valutazione di impatto ambientale per poter togliere la sabbia lo dico sempre a Claudio perché uno dei progetti Europa i grandi progetti centocinquanta milioni porto io a Napoli porto di Salerno
Vedete una delle esperienze più straordinarie che potete fare quella della dell'ottenimento di una valutazione d'impatto ambientale un'esperienza quasi mistica
La classificazione della sabbia di un porto
Voi pensate che sia un'operazione banale cioè si prenda la sabbia si porta in un laboratorio chimico e dopo quarantotto ore
Ma quando mai
Se andiamo a tre anni di va bene l'ultima prescrizione che abbiamo avuto è che la sabbia e pulita in un porto che non cito ma deve essere sparsa a cinquecento metri di profondità però per non più di cinque centimetri
Ora la domanda che uno si ponesse molto la sabbia anziché sul cinquecentine dal fondale a cinquecentoventi propone a venti centimetri che succede niente ovviamente però sarebbe una cosa più semplice è questo
E
Allora finisco
Caro Claudio io sono obbligato a rivolgermi a te dovrebbe essere il frontman del sud almeno tu vedi quello che devi fare
Noi siamo quasi disperati diciamo
Io sono per accettare la sfida dei referendum finisco solo con una battuta su questo
A parte qualche tono un po'squinternato che abbiamo ascoltato dal Veneto io sono per accettare la sfida
Se la sfida è la sfida dell'efficienza io sono per chiamare anche il sud ha le proprie responsabilità
Con due soli presupposti che ci sia una base scientifica di ragionamento a me questo residuo fiscale i cinquanta miliardi
Ma dove lo abbiamo preso io vorrei che istituzioni bancarie scientifiche universitarie certificasse ero in maniera oggettiva i dati
Fatto questo ragioniamo su due punti la spesa storica e i costi standard io sono pronto ad accettare la sfida
A condizione che ci liberiamo della meccanismo della spesa storica
Per capirci quando facciamo la distribuzione dei fondi che riguardano il sistema sanitario
La regione Campania perde duecentocinquanta milioni di euro largo quando si distribuiscono le risorse per le disabilità
Il sud viene penalizzato perché il meccanismo è quello la spesa storica suo è chi ha fatto di più per merito suo per l'amor di Dio continua ad avere di più chi gli ha fatto di meno per demerito suo per l'amor di Dio continua ad avere di meno chi si trova oggi a lavorare in questo contesto e decide di combattere
Non può essere penalizzato perché trent'anni fa nessuno ha pensato agli asili nido alle politiche sociali ai disabili o alle dipendenze allora basta con la spesa storica partiamo da oggi e partiamo io sono totalmente d'accordo con il mio amico Maroni dai costi standard le stesse risorse per ogni cittadino italiano dal Piemonte alla Sicilia
Poi ognuno se la gioca su un campo chi è in grado di governare e di fare efficienza bene chi non è in grado si piangerà il suo per scritto
Ma non possiamo più accettare una situazione per la quale siamo penalizzati in termini di risorse e dobbiamo anche scontare un senso comune negativo per cui abbiamo i maggior numero di dipendenti pubblici abbiamo la se io non voglio nessuna assistenza sono pronto a qualunque sfida di efficienza vogliano proporre i nostri amici dal Nord ha in modo particolare
I nostri amici lombardi perché sono fra quelli che si stimano profondamente Milano che considero l'unica realtà davvero europea che abbiamo nel nostro Paese quindi mi alzo in piedi non ho nessun problema l'importante che parliamo un linguaggio di verità fra di noi e lo facciamo con senso di patria
Evitando toni sgangherati con senso di patria ed evitando i scherzare su valori il che almeno per la mia generazione sono sacri perché io quando vado qualche volta mi capita di andare nelle zone del Veneto e passo sul Piave sul Tagliamento continuo ad avere un'emozione a ricordare che il lì
Centinaia di migliaia anche di contadini e di braccianti del Sud sono andati senza sapere neanche perché a difendere un conflitto
In queste condizioni noi possiamo ragionare tranquillamente affrontare quando la sfida di autonomia di federalismo ripeto purché parliamo un linguaggio di verità e purché sia chiaro che questo vincolo di unità nazionale è fuori discussione vi ringrazio
Grazie grazie presidente dalla parola allora al Ministro dei vincenti che ringrazio non solo dalla Piazzi Enza odierna ma soprattutto per il lavoro
Che ha svolto
Come ministro del Mezzogiorno l'abbiamo detto più volte sia ricostruito un disegno di politica che speriamo possa continuare anche oltre
Le prospettive diciamo del prossima legislatura insomma grazie ancora nella trovate Claudio grazie a voi grazie Luca grazie ad Adriano Giannola a
A Giuseppe Provenzano che ci ha esposto il rapporto poi permettetemi anche
Un ringraziamento a Riccardo Mantovani per il lavoro che ha fatto sino a ieri come direttore della sublimazione prima di Luca Bianchi
Credo che sia una squadra che ha prodotto lavori di grande rilievo continuerà in questa direzione lo so ne sono sicuro e vi ringrazio dell'invito oggi e per il rapporto soprattutto per il lavoro che fate
Io credo che
Il vostro
Il vostro rapporto
Il vostro lavoro si dimezza in un certo senso svolge una funzione pubblica
Per esempio elaborando prima di altri di ogni altro soggetto dati sull'andamento
Per aree territoriali con me ovviamente particolare attenzione al Mezzogiorno
Dati sull'andamento dell'economia per regioni
E quindici da una base di analisi di riflessione fondamentale
Lo stesso sviluppo delle della politica economica del nostro Paese
Va detto che come è giusto che sia
La dialettica tra la Svimez se e il Governo è sempre stata vivace
Ed è bene che sia così è bene che un istituto di ricerca come la Svimez d'
Sappia
Farci vedere le cose senza veli magari alle volte
Lo dico io per primo perché poi quando si lavora si lavora intensamente per affrontare i problemi alle volte non fa piacere sentirsi dire che
Il problema sta ancora lì
Info
Che c'è ancora molto da fare però è fondamentale
E quindi io vi ringrazio veramente e vi ringrazio a nome del governo il lavoro di conoscenza di analisi senza veli
Della realtà italiana e della realtà del mezzogiorno un lavoro prezioso per
Per le istituzioni e per il governo in primo luogo
Parto un attimo dalle considerazioni che per ultimo faceva Vincenzo De Luca
Io credo che
Io capisco benissimo l'amarezza che alle volte alle volte viene a Vincenzo viene anche a me viene a tanti di noi che operano
Per fare le cose
Per costruire non per stare a guardare
E quindi colgo pienamente diciamo la sollecitazione che Vincenzo ci ha fatto prima sull'Italia
Che soffre di tanti blocchi di tante difficoltà di tante
Di tanti freni
E devo anche dire questo Vincenzo lo sa insomma questa è anche
Una preoccupazione
Al centro
Dell'azione degli ultimi due governi penso per esempio a uno dei primi provvedimenti del governo Renzi fu lo sblocca Italia del settembre dell'ottanta del due mila quattordici
Che semplificò parecchio ma evidentemente non a sufficienza ancora c'è ancora da fare in questa direzione
Penso ad altri provvedimenti che abbiamo preso anche qui come sempre come dicevo già prima
Si lavora si lavora si lavora però ancora si vedono problemi da affrontare e da risolvere e bisogna vedere la pazienza di riconoscerlo di
E di non tirarsi indietro
Quindi c'è molto lavoro da fare Vincenzo però
Permettimi di rovesciare per un attimo il tuo approccio
Perché quello che il rapporto Svimez ci ha messo in evidenza in realtà
è un'Italia che nonostante questi fattori di Salerno
Si è rimessa in moto
E un Mezzogiorno che ha rialzato la testa
Io credo che questa sia la grossa la querelle ideando il messaggio che il rapporto Svimez di oggi cita senza indulgere all'ottimismo perché giustamente il rapporto mette in luce tante cose tanti problemi ancora da risolvere tante criticità
Però ci dice una cosa importantissima che io chiedo che va valorizzata va valorizzata non per fare trionfalismo ma per essere
Anche più convinti del che ce la possiamo fare che questo Paese ce la può fare
Ecco io credo che questo sia un dato che il rapporto ci consegna e che ci aiuta ripeto non a indulgere all'ottimismo ma a sapere che la strada l'abbiamo imboccata
C'è tanto da lavorare c'è tanto da come dire da mettere apposto intorno alla strada che è stata imboccata però finalmente questo paese l'ha imboccato e l'ha imboccata anche il Mezzogiorno anzi fosse in modo ancora più forte
La novità è più accentuata anche perché il Mezzogiorno aveva soffre asse offre più del centro nord che pure ha sofferto
Delle conseguenze della crisi
Apertasi nel sette esplosa nel settembre due mila otto ma che aveva navigato sottopelle già negli anni precedenti però esplosa nel settembre due mila otto
Bene il sud e si è rimesso in marcia
I dati del rapporto sono molto eloquenti non sto a richiamarli sono stati esposti prima da Giuseppe Provenzano
Vi segnalo solo un paio di punti che secondo me sono particolarmente
Significativi
Le esportazioni crescono in modo significativo più di quello del Centro-Nord nel due mila quindici sedici
E questo è un segnale di competitività del tessuto produttivo del Mezzogiorno è un segnale di vitalità che va colto
Il nuovo senza ottimismo ma per valorizzarlo
E allargare la rete produttiva il tessuto produttivo a partire da questi elementi che troviamo
Gli investimenti
Altro elemento molto importante
Sono cresciuti anche questi chiude nell'industria più che al Centro-Nord della media dell'economia come al Centro-Nord ma nell'industria son cresciuti di più e giustamente il rapporto mette in luce come
Questo risveglio dell'industria meridionale sia fondamentale perché l'industria è un settore
è il settore come dire propulsivo dell'innovazione con le sue ricadute
Anche se gli altri settori e così via quindi una ripresa dell'industria meridionale fondamentale
E poi vorrei sottolineare un vi un dato che come prima ci diceva giustamente Chiara Saraceno è un dato se vogliamo di luce e ombra
La luce sta nel fatto che l'occupazione è cresciuta nel Mezzogiorno in percentuale più che al Centro-Nord nel quindici sedici
E aggiungo
Dalla
Pagina quattordici dell'allegato statistico della alla sintesi
Che colpisce
Come nel biennio
Non solo per l'Italia i contratti a tempo indeterminato siano cresciuti in modo nettamente maggiore che quelli a tempo determinato
E io vorrei che ogni tanto questo perché poi ne siamo colpiti dai dati mensili questo mese o cresciuti più versi io non dico di no però quando io prendo un arco di tempo allora il fenomeno lo vedo
Con più chiarezza in un biennio abbiamo che i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti in media in Italia di duecentottantuno mila posti
Quelli a tempo determinato di quarantadue mila per un totale di oltre trecento vitto e centoventitré mila posti all'anno
Con i contratti a tempo indeterminato cresciuti in modo incomparabilmente maggiore al Mezzogiorno ancora di più
Naturalmente siamo in termini percentuali
In media all'anno novantuno mila contratti a tempo indeterminato dodici mila tempo determinato
Nove a uno
è la proporzione tra contratti stabili e contratti a termine
Queste sono le luci e le ombre ce l'ha dette benissimo prima chiara Chiara Saraceno
Era porto la mette in evidenza in realtà il part-time
Al Mezzogiorno prevale più o meno metà dei nuovi contratti sono appartati
Dei nuovi occupati sono appartati
E spesso come ci diceva prima Provenzano non stiamo parlando di parta involontario ma di part-time involontario
E questo non è così al centro c'è corde prevalgono i contratti a tempo pieno
Questo ci segnala un punto di sofferenza su cui
Su che non va sottovalutato
E poi l'altra criticità alla dico in termini molto sintetici abbiamo perso cinquecento mila posti di lavoro tra il due mila otto e il due mila quattordici
Ne abbiamo recuperati circa duecento mila tra il due mila quindici e sedici quest'anno sta continuando la tendenza dai dati che abbiamo
Però voi capite che stiamo
Se adesso assumo però vedremo
Che anche quest'anno facciamo altri cento mila posti di lavoro nel Mezzogiorno significa che siamo a trecento mila contro cinquecento mila e poi come diceva Chiara Saraceno
In realtà l'occupazione era bassa nel due mila otto quindi lo hanno recuperato il livello del due mila otto pari ancora c'ho da lavorare per recuperare il divario
Con il centro no
Quindi è un dato di luci e ombre però l'occupazione sta crescendo e sta crescendo di più che al Centro-Nord
E questo è un dato importante non sufficiente ma importante
Bene
Problemi strutturali che vengono da lontano indubbiamente giustamente monsignor Santoro ci diceva attenti e dietro i numeri ci sono le persone sarà saggio è giusto
è giusto che
Sì parliamo di tasso di occupazione tasso di disoccupazione perché noi economisti insomma amiamo amiamo usate le statistiche come
Su se stesso Sante intendiamoci importante non dimenticarsi però dietro quelle espressioni ci sono persone in carne ed ossa ci sono
Quei cinquecento mila posti di lavoro persi sono persone che non hanno l'otto che hanno perso il lavoro ne abbiamo recuperati certamente duecento mila spero di più quest'anno di ma trecento mila o forse più
Ma ancora share da lavoro
Bene problemi però strutturali che vengono da lontano strutturali e sociali su questo
Questo è stato ampiamente è una parte molto rilevante del rapporto disoccupazione giovanile M per di nuovo le parlava prima Chiara Saraceno l'emigrazione ne parlava con forza prima Vincenzo De Luca
Tema molto pesante
Molto pesante perché
Significa impoverendo impoverimento
Delle risorse del Mezzogiorno tanto più che stiamo parlando spesso lo mette bene in evidenza il rapporto di emigrazione intellettuale qualificata quindi perdita della parte più più promettente dell'occupazione della occupazione meridionale nove per i processi demografici sono processi lunghi dieci lo spiegava prima benissimo Adriano Giannola
Vengono da lontano e hanno una grande inerzia
I dati di questi due anni e mezzo ci aiutano ci confortano ma non ci devono indurre all'ottimismo perché per rimontare
Fenomeni di lungo periodo come quelli demografici emigra di migrazione e così via c'è bisogno di un mezzogiorno che cresca in modo stabile
E in modo significativo
Per molti anni non solo per due anni due-tre anni come
Peraltro sta succedendo
E così anche sì di dicasi del problema della povertà anche questo è un problema che a una grandine
E anche qui il rapporto ce lo mette in evidenza molto bene
Ok
Il governo i due ultimi governi per il tema è l'abbiamo rimesso al centro dell'agenda di governo la questione meridionale ho ricordato prima Domenico Arcuri l'abbiamo rimessa al centro dell'agenda di governo col Governo Renzi
A partire dal masterplan non dell'agosto due mila quindici ma già prima perché avevamo cominciato il recupero della spesa dei fondi strutturali Vincenzo De Luca è stato un protagonista di questo recupero Enza con la regione Campania
Già nel due mila con nel corso del due mila quattordici e dei primi mesi del due mila quindici
Però diciamo lo abbiamo esplicitato e messo come priorità dell'azione di governo con il lancio del masterplan della Coop nell'agosto del due mila quindici
In cosa è consistito il masterplan rapidissimo
Patti per il Sud che significa interazione forte con le regioni e le città metropolitane del Mezzogiorno non più
Un governo che si limita a distribuire le risorse come è successo fino a tutto il primo decennio degli anni due mila con i risultati dell'allargamento del divario tra Mezzogiorno e Centro Nord
Ma un governo che si interessa e si prende le sue responsabilità e si interessa di quello che succede al Mezzogiorno
E quindi interagisce interagisce proprio per combattere quei vizi
Presenti in tanta azione della pubblica amministrazione
Che hanno bloccato lo sviluppo del Mezzogiorno sino a qualche anno fa
Infrastrutture scelta di priorità insieme contratti di sviluppo Arcuri ha ragione quando dice contratti di sviluppo hanno svolto una funzione importante sono un elemento centrale dei patti per il Sud
Risanamento ambientale investimenti pubblici questi enti pubblici
In cui ci si sfida vicenda tra governo Regione
Ci si controlla vicenda
Chi ognuno si deve prendere la sua responsabilità nel rimuovere i fattori di blocco e nel fare le cose il gusto del fare
è alla base dei patti per il sud e a me fa piacere qui dire che questi patti stanno funzionando
Che a un anno e mezzo neanche dalla loro firma abbiamo lavori in esecuzione per oltre sette miliardi di euro nelle otto regioni del Mezzogiorno
Abbiamo oltre quattro miliardi di euro di gare in affidamento di lavori in affidamento cioè gare bandite in corso di aggiudicazione
E abbiamo quasi dieci miliardi di euro di
Lavoro di opere in progettazione
E mi piace anche riconoscere
Che la regione Campania ha dato un contributo molto importante
Come ci ricordava prima Vincenzo De Luca in questa direzione però non ci siamo limitati a questo pur così importante perché i patti per il Sud significano le condizioni di contesto entro cui le capacità degli alla dell'impresa del lavoro meridionale della società civile meridionale possono ESP esprimersi infrastrutture risanamento ambientale e così via
Siamo intervenuti con provvedimenti di politica industriale oltre ai contratti di sviluppo
Che sono specifici su singole situazioni con strumenti generali
Credito d'imposta per il Mezzogiorno
Da quando lo abbiamo adeguatamente rafforzato è decollato
Da aprile scorso circolare dell'Agenzia delle Entrate attuativa del decreto legge dell'inverno scorso decreto-legge mezzogiorno e l'inverno scorso abbiamo un miliardo cento milioni al trentuno agosto di richieste richiede imposta
Significano tre miliardi di investimenti aggiuntivi al sud
Di imprese private qui ci tengo a dire una cosa ho visto le previsioni della Svimez sul due mila diciassette due mila diciotto io credo che sia buon costume
Quello che facevo quando facevo le previsioni io a suo tempo
Le faceva per il Centro Europa Ricerche lavoravo veloce fa
Avevo con un consulente scientifico del centro
è buon costume essere prudenti nelle previsioni
Ebbene esserlo
Anche il Governo va in questi anni abbiamo sempre fatto previsioni sul PIL che si sono rivelate più basso del risultato finale è bene che sia così
Perché è bene essere
Come diceva Gramsci pessimisti della ragione ottimisti della volontà però quando si fanno le televisioni ebbene manteneva un atteggiamento sobrio di un po'di pessimismo
Però lo segnalo la Svimez se questo dato sul credito d'imposta sud naturalmente
Gli investimenti andranno via via a regime però mi fa pensare che possiamo andare meglio delle previsioni e me lo auguro fortemente meglio delle previsioni che voi ci avete giustamente presentato oggi per il diciassette diciotto
Decontribuzione per i neo assunti a contratto a tempo indeterminato dal primo gennaio al trentuno agosto ottantadue mila nuovi contratti a tempo indeterminato nel Mezzogiorno
Col decreto legge mezzogiorno e queste due misure l'abbiamo ne abbiamo aumentato la dotazione finanziaria per per i prossimi anni con la legge di bilancio che abbiamo presentato in Parlamento caso due misura che funzionano
Si mettono ulteriori risorse su due cose che funzionano che stanno facendo decollare l'attività produttiva nel Mezzogiorno la sostengono fortemente
Ora abbiamo varato
La norma del trentaquattro per cento molto importante qui non mi dilungo ne han parlato molto erano per me il rapporto segnalo che oltre al DPCM attuativo che abbiamo varato ad agosto stiamo adesso preparando la direttiva del presidente del Consiglio per l'applicazione di questa regola
La regola che riequilibra diciamo gli investimenti ordinari
In modo da far sì che quelli aggiuntivi fondo sviluppo e coesione fondi strutturali siano realmente aggiuntivi
La misura arresto al Sud capitale a disposizione dei giovani che vogliano fare impresa nel Mezzogiorno un miliardo trecento milioni nel decreto legge mezzogiorno di giugno scorso
E poi le zone economiche speciali non mi dilungo ne ha parlato molto il rapporto e peraltro ci tengo a sottolineare con me
Una queste misure risentano di quel rapporto vivace come lo ha chiamato prima tra il governo e la si riversa
E cioè abbiamo fatto tesoro mi suggerimenti indicazioni riflessioni che sono venute dalla Svimez
Infine
Banca del Mezzogiorno come ha detto
Come ha detto
Top prima Francesco Boccia
Che sia realmente Banca del Mezzogiorno per questo l'abbiamo trasferita in Italia
L'abbiamo rinnovata adesso
Gli dà gli abbiamo dato una missione molto proiettata verso il Sud e il fondo per la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese meridionali che abbiamo varato DG bilancio qual è il significato di tutta questo è misure
Guardate il mio significato è
Che
Queste misure insieme cominciano a delineare
Lo dico con molta lo rivendico mi permettete una nuova politica meridionalista
Che non è più il dispensa vento di risorse che c'è stato tra gli anni novanta il primo decennio due mila con i risultati che abbiamo visto
Che non è neanche la programmazione dall'alto dell'intervento straordinario peraltro importante
Ma che è una programmazione sul campo
In cui il governo si prende le sue responsabilità insieme con le regioni e con i Comuni definisce le priorità le risorse si fanno scelte politiche di priorità non si fa assemblaggio di mille progetta
Si mettono le risorse e si rimuovono i fattori di blocco
Perché questo perché la società meridionale deve diventare Perrotta agonista del suo destino
E qui non
è diverso dall'intervento straordinario che nei suoi meriti però
è una politica che veniva giù da Roma
Adesso da Roma viene una sollecitazione molto forte di responsabilità questo viene da Roma è vero e deve venire da Roma il dovere del governo ma perché il Mezzogiorno esprima tutte le sue potenzialità che ci sono
Visione e concretezza
Concretezza le cose che stiamo facendo
E che potrei enumerare ma di potere via troppo tempo tante cose specifiche che si fanno dentro il disegno già si fanno realmente cioè opere che si cantieri aperti per essere poi esplicito vento dalla visione
Bene
Ultime battute
La questione dei regimi fiscali
E del rapporto con il federalismo a me fa molto piacere Giannola è stato illuminante ci ha chiarito tutto il rapporto è molto chiaro molto bello nel trattare questo tema
A me è piaciuto al fatto che Giancarlo Giorgetti oggi ci ha esposto una posizione una sua posizione che largamente
Sovrapponibile a quella del governo nazionale perché Giancarlo Giorgetti ci ha detto che stiamo parlando di
Non di
Sistema fiscale che non è parte dire quanto prevede il centosedici centodiciassette centodiciannove della Costituzione stiamo parlando di competenza perfetto
E da questo punto di vista sono colgo con grande favore quello che ha detto via Vincenzo De Luca accettiamo la sfida tutti tutte le regioni d'Italia devono accettare la sfida
è giusto
Competenze e conferenze naturalmente portano con sé anche le risorse
Ma questo non significa è già nove è stato chiarissimo che come dire resta no come dire ciò prova di quanto resta sul territorio semplicemente quello che oggi mettiamo nella scuola in Veneto se un domani
Dovessimo per accedere alla
Ha un accordo con il Veneto per cui una maggiore responsabilità la svolge la Regione benissimo quelle stesse risorse che oggi mettiamo una parte maggiore legge sia alla Regione una parte minore lo gestì allo Stato
Questo benissimo e Giorgetti mi sembra che sia stato molto chiaro su questo punto ma siamo del tutto d'accordo su questo non non c'è problema quindi
Se la su questo terreno questo è il terreno con affetto ripeto sono lieto Giancarlo Giorgetti ha espresso una posizione analoga a quella del governo addirittura richiamato l'articolo centodiciannove
In cui la responsabilità di perequare le diverse capacità fiscali rispetto ai fabbisogni
E siamo tutti d'accordo lo diceva anche Vincenzo De Luca affari costi standard a lavorare su questo bene quella dell'equazione è compito dello Stato centrale è scritto chiaro dal centodiciannove
Ed è inequivoco il terreno del confronto
Su questo terreno
Assolutamente confronto aperto con l'Emilia Romagna con la Lombardia col Veneto e con qualunque altra regione
Ponga un problema di responsabilità
Nell'uso delle risorse
E su questo terreno è chiaro che stiamo tenendo come stella polare di qualsiasi discorso l'unità nazionale
Perché è quella a cui fanno riferimento il centosedici centodiciassette centodiciannove della Costituzione e allora per concludere così come il Mezzogiorno
Sta ridiventa Ando protagonista del suo destino e la nuova politica meridionalista
Le istituzioni al servizio dei cittadini del Mezzogiorno perché siano i protagonisti e lo destino altrettanto deve valere in tutto il nostro Paese
I cittadini italiani da nord assorbe protagonisti dalla rinascita dell'Italia grazie
Grazie a tutti chiediamo