Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale martedì sette novembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta oggi ci distaccheremo un po'o dalle vicende politiche europee
Non solo la crisi della Catalogna ma anche per esempio le elezioni in Sicilia che sono state seguite abbastanza da vicino dai giornali di esteri il Financial Times per esempio
Titolare sulla vittoria di Nello Musumeci il ritorno di Silvio Berlusconi ma anche le difficoltà del partito democratico perché alla fine il Movimento cinque Stelle le forze antisistema più in generale ottengono un buon risultato per parlare di cosa di Arabia Saudita dove le acque sotterranee si stanno muovendo come scrive e il mondo una serie di arresti di alto profilo una infine settimana cercheremo di capire cosa sta succedendo in Arabia saudita anche perché questo potrebbe avere ripercussioni non solo per questo Paese ma più in generale per il Medio Oriente leggeremo un'analisi chi deve Gardner dal Fraktion Times Mohamed Bin Salman il principe ereditario al trono cerca di vincere il game Zoff Tromsø il trono di spade
Saudite poi l'editoriale dal Wall Street Journal il calderone saudita gli eventi del fine settimana mostrano i conflitti mediorientali a venire
Altro tema di cui parleremo il viaggio di Donald Trump in Asia alla Corea del Nord sarà uno dei temi più caldi lo sottolinea sul Financial Times di oggi dite una Rachmaninov columnist del martedì la Cina Trump e l'incubo Corea del Nord Pechino potrebbe farsi trascinare in una guerra sulla penisola perché alla fine non fare nulla potrebbe non essere un'opzione tra le tante pessime opzioni
E la crisi nordcoreana vedremo anche un editoriale dal Washington post sui crimini contro l'umanità commessi dal regime di Kim Jong un che sono un altro problema oltre la minaccia nucleare secondo il quotidiano americano infine il Paradise spetterà nuove rivelazioni sui paradisi fiscali su diversi giornali europei del mondo e vi dedica l'apertura tutto un dossier l'editoriale L'evasione fiscale mette in pericolo le nostre Democrazia ma cominciamo con la rabbia saudita tema un po'sottovalutato dalla stampa italiana e dunque forse vale la pena approfondire la in questa rubrica
Il falso Times pubblica un'analisi dei vip Garner dal titolo Mohammed Bin Salman cerca di vincere il Gay mostro sì il Trono di spade saudita il giovane principe elitario
Sta usando una serie di arresti mozzafiato per consolidare il suo potere
Andiamo a leggere Mohammed Bin Salman il principe ereditario della corona di fatto leader dell'Arabia Saudita ha fatto un enorme passo verso il potere assoluto questo
Fine settimana lanciando una serie di arresti di personalità di alto profilo dell'élite politica
E imprenditoriale del reame
Compresi undici principi e più di trenta ministri o ex ministri che arresti annunciati sabato sera da alla rabbia il Canale Pana arabo dei sauditi sono avvenuti poche ore dopo Carré
Salman ha istituito una commissione anticorruzione con ampi poteri affidata allo stesso principe ereditario se questo è un Trono di spade arabico un gangs of Strong s'il giovane principe che aspira a incarnare
Una popolazione e per due terzi sotto i trent'anni non ha lasciato dubbi sulla sua volontà di vincere questo gioco tra quelli finiti nella avrete
Del principe erede al trono ci sono il principe Alwaleed Bin Talal Thai Khun multimiliardario e il principe metterebbe Bin Abdullah
Ministro ex capo della potente guardia nazionale agli arresti ci sarebbero anche il cognato del defunto re Fahd Barone e dei media Sheikh Walid al Ibrahim il principe Alwaleed che che possiede una quota di Twitter e Apple di Citigroup NewsCorp così come o tele parchi tematici TV satellitare i giornali è un uomo che fa muovere i mercati i poteri di diversive sauditi Al Waleed l'ha usato il suo potere per attaccare alcune recenti politiche condotte dal governo saudita come quella di un militare la produzione di petrolio per preservare la propria quota di mercato anche a costo di un'ulteriore caduta dei Prezzi includere personalità così importanti in questa repressione solleverà interrogativi su il clima per gli investimenti stranieri in Arabia Saudita nel momento in cui il principe Mohammed persegue la sua tanto pubblicizzata visione
Due mila e trenta questo programma spiega facilità INPS programma di riforme vuole
Equilibrare la dipendenza saudita dagli idrocarburi con investimenti privati la creazione di quello che potrebbe diventare il fondo sovrano più ricco al mondo costruito attorno alla privatizzazione
Parziale di Aramco la compagnia petrolifera di Stato Obiettivo del principe erede al trono prevede di quadruplicare i redditi non petroliferi entro il due mila venti rispetto i quaranta miliardi del due mila e quindici di raddoppiarli di nuovo
Entro il due mila e trenta da quando il re Salman nel due mila e quindici ha dato il principe Mohammed Bin Salman un controllo senza precedenti sulla strategia economica e la politica petrolifera
Nel Paese così come sulla difesa e sulla politica estera che è diventata sempre più aggressiva
Il principe ereditario si è spesso lamentato dei privilegi degli insider dei funzionari corrotti ha promesso che nessuno coinvolto in scandali di corruzione sarebbe rimasto impunito
Ma la retata di questo fine settimana appare come profondamente politica da quando Mohammed Bin Salman è riuscito a deporre il prendi in precedente il principe
Erede al trono cioè Mohammed Bin i f cugino storico ministro dell'interno
Deposto con un colpo di palazzo lo scorso giugno gli esperti di politica saudita hanno sempre pensato che fosse solo questione di tempo prima che iniziasse a prendere di mira un altro cugino altrettanto potente mister Barbin Abdullah
Il principe mettendo figlio sessantacinquenne del defunto re Abdullah
Non solo era visto come potenziale rivale per il trono la guardia nazionale guidata da lui è un'altra arma che Mohammed Bin Salman vuole
Neutralizzare dopo aver preso il controllo delle forze del ministero dell'Interno quest'estate la Guardia nazionale costruita al attorno all'intricata rette
Tribale del reame saudita e probabilmente l'ultimo centro di potere autonomo che rimane tra le principe ereditario e il trovano insomma gli eventi il fine settimana sono significative rilanceranno voci febbrili su una possibile abdicazione del attuale Ray ottantunenne Salman a favore di Mohammed Bin Salman tutti gli occhi sono ancora sul trovano così
Il Financial Times in questa analisi di DeWitt Gardner anche il mondo aveva un breve commento sulla questione saudita la più grande epurazione del regime viene definita l'operazione di questa settimana
Le acque sotterranee si muovono in Arabia Saudita la ricca Pietro monarchia che occupa una posizione chiave nella geostrategico mondiale
In un'epurazione senza precedenti ci sono stati decine di arresti di principe di imprenditori sotto il marchio propagandista di un'operazione anti corruzione siamo di fronte a un golpe del principe erede al trono di oggi protagonista già di diversi tentativi di schiacciare qualsiasi forma di dissenso dentro l'estesa famiglia reale
Obbligata dalle circostanze la monarchia pretende riformare il suo regime ultraconservatore senza e mette senza mettere in discussione le sue fondamenta per il mondo sarà una difficile quadratura del cerchio così tra l'altro il quotidiano spagnolo i vostri giornali invece inserisce quanto sta accadendo all'interno dalla famiglia reale saudita nell'ambito più ampio della lotta di potere con l'Iran lotta per l'influenza in Medioriente il calderone saudita gli eventi del fine settimana mostrano i conflitti mediocre mediorientali a venire c'è stata un'altra novità
Le dimissioni del primo ministro libanese Hariri che per il Wall street journal e lo leggeremo tra poco potrebbero prefigurare un intervento armato però abbia saudita o di Israele contro hezbollah in Libano abbiamo leggere questo editoriale del Journal i governi autoritari tendono a essere più vulnerabili quando stanno cercando di cambiare le cose
E così gli eventi di questo fine settimana in Arabia Saudita vanno guardati da vicino da un'audience più ampia dei terreni friendly in olio oggi della famiglia reale saudita cerchi
Conosce tutto dell'M di meccanismi di funzionamento
Diciamo del del Cremlino di Riad secondo il Wall Street Journal gli eventi riflettono la spinta a favore delle riforme e la contesa tra sauditi chi e Iran per l'influenza regionale
Le autorità d'Arabia Saudita hanno condotto un'ondata di arresti sabato inclusi membri di una famiglia reale del governo gli obiettivi
Di questa retata includono il principe Alwaleed Bin Talal investitore miliardario che ha quote in eppure Twitter un tempo anche nella società che possiede il giornale NewsCorp
Gli arresti sono stati pubblicizzati come una campagna anticorruzione del principe erede al trono Mohammed Bin Salman che sta cercando di consolidare il suo potere come probabile erede del padre il re Salman
Il principe ereditario si è fatto dei nemici dentro la famiglia reale smettendo di fare favori e gli arresti sono un segnale del fatto che a non accetterà dissensi nel momento in cui cerca di riformare l'economia del reame perfino di alcuni di alcuni aspetti morali della monarchia saudita o del regime saudita gli Stati Uniti hanno un interesse particolare in un'evoluzione di successo dell'Arabia Saudita ma gli arresti
Indicano che la transizione sarà complicata e questo è ancor più vero secondo il Journal per il fatto che l'Iran cercherà di sfruttare ogni eventuale instabilità in Arabia Saudita questo messaggio che arriva con le dimissioni del primo ministro libanese Saad Hariri
Sabato durante un viaggio nel Paese Hariri ha detto di temere per la propria vita Cusato l'Iran di causare
Devastazione causa in Libano lì era nella sua milizia hezbollah hanno accusato i sauditi gli Stati Uniti per le dimissioni di Hariri
Emissioni che pongono fine all'alleanza tra i musulmani sunniti e gli sciiti di Hezbollah Israele ha salutato positivamente queste dimissioni e cosa vorrebbe dire la reazione di Israele potrebbe essere un segnale della volontà di Israele o delle rabbie saudita di attaccare hezbollah per ridurre la sua crescente influenza in Siria e nelle vacante nel frattempo i sauditi hanno abbattuto un missile diretto Riad che era stato lanciato dal vicino Yemen da ribelli aiuti alleati con l'Iran
Il lancio del missile dimostra che gli utili sono lungi dall'essere vicini alla sconfitta nella loro guerra contro la coalizione guidata dai suoi sauditi
In gli emendamenti conclusione del giornale dietro tutto questo c'è lo sforzo dell'Iran sostenuto dalla Russia
Di sfruttare la l'apertura creata dalla caduta dello Stato islamico per dominare la Regione
Israele Arabia Saudita non possono permettere che questo accada e con gli Stati Uniti che apparentemente hanno deciso di starsene in disparte aspettate vi altri conflitti avvenire così il Wall Street Journal in questo editoriale a proposito della caduta dello Stato islamico virile figlia o pubblicava un commento di Nicola va bene
Economista opinionista del lunedì sul quotidiano conservatore dal titolo il califfato morto non lo jihadismo
E va bene torna sull'attentato di New York della scorsa settimana che dopo le tragedie di Nizza Londra Berlino Stoccolma Barcellona
E Versilia testimonia dell'intensità persistente della minaccia jihadista al cuore delle grandi metropoli occidentali
Questo nuovo attacco si scrive in continuità con la svolta avviata dall'organizzazione dello Stato islamico dal due mila e quattordici quando aveva lanciato un appello a tutti i musulmani per assassinare infedeli con ogni mezzo in ogni circostanza la scelta de la festa di Halloween per colpire ha valore simbolico
L'attentato mirava a fare il massimo numero possibile di vittime l'obiettiva l'obiettivo resta l'ascesa del terrore fino all'estremo per innescare una dinamica di guerra civile Barberi si interroga su come rispondere la caduta di Mosul lady Racca portato un colpo fatale al Progetto di califfato dello Stato islamico
Ma lungi dallo scomparire lo Stato islamico ancor più pericoloso oggi per il numero di jihadisti che si sono dispersi
E sono pronti ad esportare il terrore al di là delle orante lo Stato islamico non ha più un esercito capace di operare su diversi fronti Nassiriya
E Iraq ma si ridistribuisce secondo tre modalità operative gli attentati suicidi nel mondo arabo-musulmano
La guerriglia in Asia in Africa e il terrorismo di prossimità in Occidente la natura Poli forme la capacità di adattamento dello Stato islamico impongono una strategia globale agile innova ante il terrore non si combatte né con il terrore me negando la realtà la risposta deve mettere insieme uso ragionato della forza armata con altri strumenti dell'azione pubblica polizia giustizia educazione diplomazia aiuto
Allora sviluppo ed essenziale la mobilitazione dalla Società perché e lo sottolinea più volte in questo articolo va bene
La la la la forza la sicurezza non basta il modo più sicuro di perdere una guerra per la democrazia
E di condurla contro i valori de di una democrazia
L'Islam in quanto religione deve essere protetto l'islamismo in quanto ideologia mortifero deve essere annichilito
Senza cedere all'odio che nutre la violenza e senza sacrificare la libertà alle sì al sicurezza così tra l'altro Nicola va bene su mio figlio di ieri
E veniamo al viaggio di Donal Trump in Asia con il Franco Parenti oggi di don Racman la Cina Tramper incubo Corea del Nord Pechino potrebbe tra farsi trascinare in una guerra sulla penisola come andiamo a leggere
Con la minaccia di una nuova guerra di Corea al summit tra Stati Uniti e Cina di questa settimana Pechino potrebbe essere il più importante da decenni a questa parte gran parte dell'attenzione ci dentale sulla Corea del Nord si è concentrata sulle sparate di un'altra perché ha risposto
Alla minaccia nucleare del regime con la promessa di fuoco infuria per la crisi coreana costituisce un enorme rischio anche per la Cina
Se dovesse scoppiare la guerra la Cina si troverebbe letteralmente sulla linea del fronte potenzialmente esposta a rischi nucleari
A un'ondata di rifugiati a una svolta drammatica negli equilibri di potere regionali
Di fronte a questi rischi acuti ci sono due linee di pensiero che stanno emergendo a Pechino
Alcuni ritengono che Cina e Stati Uniti debbano cooperare in operazioni militari congiunte contro la Corea del Nord altri hanno assunto una linea opposta sostenere Washington significa andare verso il disastro giunto il momento che Pechino rompo pubblicamente con gli Stati Uniti
La posizione ufficiale cinese di evitare queste drammatiche alternative
Il governo DC Jinping sta facendo pressione per rilanciare la di più la diplomazia
Con una politica di congelamento in cambio di congelamento l'idea che la Corea del Nord congedi lo sviluppo delle sue armi nucleari in cambio del congelamento da parte degli Stati Uniti di esercitazioni militari che allarmano Pyongyang
In principio l'idea sembra decente in pratica nella Corea del Nord negli Stati Uniti vogliono fare i passi necessari per far funzionare questa politica e vista questa realtà i cinesi devono considerare le altre alternative a quelle più estreme
A Washington si dice che la Corea del Nord è il paese delle pessime opzioni
E oggi se questo è vero anche a Pechino il problema è che con il programma nucleare nordcoreano che avanza rapidamente non fare nulla potrebbe non essere un'opzione così idem Racman
A proposito della questione nordcoreana Washington post invece ieri ha scelto in un editoriale di evidenziare un altro
Problema significativo le foto satellitari rivelano i crimini contro l'umanità in Corea del Nord la minaccia nucleare non è il solo problema che pone il regime di Kim Jong con e il posto sottolinea che i crimini contro l'umanità sulla scala delle priorità americane oggi internazionali più in generale beh non sono non sono proprio al primo posto tutt'altro
Infine una segnalazione sui paradossi Pepper tema rilevante messo in primo piano da da moltissimi giornali che hanno collaborato questa nuova inchiesta su rivelazioni su i paradisi fiscali le mondo oggi oltre a aprire su questo pubblicare un lungo dossier vi dedica il suo editoriale l'evasione fiscale mette in pericolo le nostre democrazia scrive il quotidiano francese non è ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale