Età pensionabile e aspettativa di vita: il parere di Enrico Giovannini

Torniamo a parlare di pensioni in particolare della meccanismo di calcolo dell'aspettativa di vita da agganciare all'età di pensione c'è una trattativa qua propriamente una proposta del gol perno ai sindacati non c'è nessun rinvio a oggi per rendere operativo l'adeguamento dell'età pensionabile a sessantasette anni ma ci sto
Sono possibili appunto una serie di aggiustamenti di cui parliamo de già in collegamento con il professore Enrico Giovannini che i radioascoltatori ormai ben conoscono già ministro del lavoro oggi portavoce dell'ASI disse docente a Tor Vergata e recentemente eletta presidente del Comitato statistico europeo ben trovato
Buongiorno
E insomma il dibattito sulle pensione sull'età pensionabile non trova mai pace Eder tornato d'attualità di gran marca Riera che cosa ne pensa e in particolare che cosa pensa delle dei tentativi di mediazione del governo con i sindacati su questo argomento
Ma credo siano tentativi importanti la riforma delle pensioni stata una vera e propria spending review una delle poche fatte sulla spesa pubblica
E non dobbiamo dimenticare che il problema non è risolto nel senso che sappiamo
E questo vale anche per altri Paesi europei che con l'invecchiamento della popolazione c'è una tendenza automatica l'aumento della spesa pensionistica che conduce evidentemente ad avere meno risorse per altri impieghi
Da questo punto di vista smontare la riforma delle pensioni non avrebbe molto senso mentre assenso essere selettivi più possibile per riconoscere la corretta le l'IMI al corretto limite al l'età pensionabile per lavori che sono particolarmente gravose
L'Istat ha recentemente indicato che per fare un calcolo preciso scientificamente inaccettabile
Ci vorrebbe nel tempo perché bisognerebbe calcolare
I tassi di mortalità per le diverse professioni JB quindi vuol dire che di fatto sarà un negoziato politico è un accordo politico fermo restando che già tutta una serie di categorie beneficia
Di età alla pensione anticipata quindi sino alle categorie appalti per i lavori gravosi mise in esattamente istituita discutendo sull'eventuale allargamento
Come dicevo è una partita politica perché sul piano tecnico non è al momento praticabile un calcolo puramente statistico
Ecco le volevo fare una domanda perché è ovvio che quando parliamo di età pensionabile contano i trend demografici contava la mortalità contano le categorie vere lavori gravosi ma non pensa che in generale su questo un tema fermo restando che è evidente la necessità anche per casse nello stato di rende del tutto sostenibile ci sia un po'forse la necessità di rivedere più in generale il concetto di lavori il concetto di vita attiva anche alla luce non tanto dei tassi di mortalità oggi quanto dell'incidenza Sempre più significativa un po'dappertutto in tutte le categorie delle malattie croniche
E questo è un elemento importante tant'è vero che gli statistici hanno sviluppato il concetto
Di aspettativa di vita in buona salute che tiene conto appunto di questi aspetti e tra l'altro interessante notare che l'aspettativa di vita in generale più alto per le donne che per gli uomini
Ma l'aspettativa di vita in buona salute più alta per gli uomini che zone e e questo è un concetto che ha che fare appunto con la combinazione di contro Brescia e cari e di condizione lavorativa
In generale vero il pensiero del lavoro Cuba il concetto del lavoro va ripensato
Ma va ripensato anche tenendo conto quello che ci aspetta nel futuro e cioè il rischio di vite lavorative più discontinue e quindi il rischio di non riuscire a a vere un montante pensionistico adeguato alla futuro
In da alle future indennità necessarie per una pensione dignitosa e questo ha a che fare con l'aumento della spesa pubblica nel futuro a seguito appunto dell'invecchiamento della popolazione il rischio è certamente che a fronte di vite lavorative discontinue si crei una povertà
Elevata
In futuro soprattutto per chi entra nel lavoro tardi occhi masse giovanili sopra esattamente
Questo vuol dire che bisogna immaginare insieme la parte previdenziale con la parte assistenziale in questo senso l'aver introdotto il reddito di inclusione è importante perché è un paracadute che spero in futuro venga appunto ampliato
Per riuscire ad a coprire tutte le condizione di disagio indipendentemente dall'età a cui questo disagio si verifica
Ecco secondo lei andando proprio spingendoci ancora un po'oltre rispetto anche a ruolo che deve a vere che hanno gli Stati soprattutto in Europa nel gestire sia i trend demografici che evidentemente la previdenza e l'assistenza
Se dovessimo accorgerci che il sistema non tiene
Ok terrà sempre meno è plausibile possibile secondo lei marginale anche dei meccanismi non dico di assistenza e di di assicurazione totalmente del privato di previdenza privata
Con degli opting out o ho quanto meno sviluppare di più il pilastro privato con magari delle politiche mirate
Questo certamente sì ma questo ha a che fare anche con un po'di chiarezza su qual è il futuro
Perché se si ipotizza che sistema possa essere continuamente aggiustato dichiarò che questo disincentiva
Il l'investimento privato perché si pensa che poi il Pubblico in qualche modo coprirà si mette in ci metterà una pezza ora io punto Coppo cruciale da questo punto di vista
E che il nostro Paese
Caratterizzato da la recessione gravissima che abbiamo avuto e da bassi tassi di crescita del reddito futuro e dovrà generare comunque le risorse necessarie per tenere il sistema in equilibrio
E questo è un problema naturalmente avendo un carico di debito pubblico così elevato come quello che abbiamo quindi la quadratura del cerchio è tutt'altro che semplice d'altra parte sappiamo che anche altri Paesi europei
Sono destinati ad avere pressioni derivanti dall'invecchiamento della popolazione sul loro sistema di welfare
E quindi e uno per i grandi delle tessere del futuro parco dal di come si fa attenere insieme un Paese caratterizzato da tassi di tre o addirittura una Regione come l'Europa caratterizzata da bassi tassi di crescita
Sì al Fondo monetario che l'OCSE ci raccontano un futuro in cui bene che Weil tasso di crescita del PIL potrà essere il due per cento
Quindi nulla a che vedere con il periodo d'oro che era certamente costruito anche un welfare generoso per le generazioni precedenti
E non abbiamo una risposta al momento dobbiamo dircelo
Io adesso sono entrato in questa Commissione sul futuro del lavoro istituita organizzazione mondiale del lavoro proprio perché sono tematiche contro le quali si scontreranno tutti paesi soprattutto quelli sviluppati
E serve veramente della
Non solo dello però ma anche una prigione politici allora per cui puro se vogliamo costruire anche a livello europeo perché poi molto dell'attrattività del modello europeo si basa anche sulla modello della qualità della vita dell'assistenza e del lavoro che si propone forse questa è uno dei temi di maggiore impatto sul futuro dell'Unione Europea
Sì certamente perché mantenere i livelli di qualità della vita di assistenza che l'Europa è riuscita a creare
In questo lunghissimo straordinario periodo di pace sono dei livelli non facilita assicurare d'altra parte cambiamento sta avvenendo molto rapidamente e quindi qui non stiamo parlando neanche di cambiamenti tra le generazioni qui stiamo parlando di cambiamenti all'interno di una stessa generazione al massimo di due generazioni
Questa è la grande sfida politica che ha che fare probabilmente con un tema più complessivo di quale futuro vogliamo costruire
E tra l'altro un futuro messo anche a rischio dai danni che cambiamento climatico e altre spetti provocheranno
Sulle nostre sui nostri territori i che vorrà dire trovare risorse per proteggerci da tutto questo per investire nella transizione ecologica insomma siamo arrivati un po'a quello che già nel mille centosettantadue
Gli esperti letti Roma identificavano come una possibile non linearità che richiede e non solo grande visione sul futuro ma una compiuta una capacità di convincere le nostre società a cambiare regime proprio perché la situazione attuale non è insostenibile
Davvero grazie al professor Enrico Giovannini portavoce Dias vis docente a Tor Vergata eletto presidente del Comitato statistico europeo grazie alla prossima grazie